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Fino alla fine dell’800 il mondo culturalmente elevato era l’Europa, con il 900 si aprono nuove frontiere,
cambiano egemonie culturali.
È ciò che sta attorno ai compositori che influenza il loro pensiero e il loro modo di scrivere. Il contesto
culturale è fondamentale.
Esempio della scuola di Darmstadt, che nasce in Germania nel 1946, quando lì non c’era più nulla, Adorno
ha appena teorizzato la morte dell’arte, dopo ciò che si è visto negli anni precedenti. A fronte di questo
Darmstadt rinasce 6 mesi dopo la fine della guerra con un linguaggio provocatorio, di rottura. Non si può
immaginare Darmstadt senza il contorno della Germania a guerra appena terminata. Atteggiamento
rivoluzionario è giustificato dal contesto.
Primi 40 anni del 900 musicalmente sono costruiti su tre poli: Parigi, Vienna con seconda scuola di Vienna
(Schoenberg, Berg, Webern) e Italia (Casella, Respighi, Pizzetti).

Guerra franco prussiana (1870-1871) è considerata dagli storici l’evento più importante fra il congresso di
Vienna del 1815 e la prima guerra mondiale, 1914. Ha conseguenze fondamentali, per esempio nella rivalità
storica che a fine 800 si crea fra tedeschi e francesi.
Storia europea della seconda metà dell’800.
Il mondo non era come lo conosciamo oggi ed era diverso anche dal primo Ottocento.
Donizetti insegna composizione al conservatorio di Napoli, (Rossini si è già ritirato dalle scene, Bellini è
morto, Verdi non è ancora nessuno) è il grande compositore italiano di opera. Zingarelli, direttore del
conservatorio di Napoli, muore. 1:09:00 Donizetti era allettato dall’idea di andare a Parigi, luogo
internazionale, pagavano bene. Donizetti non va a Parigi anche se avrebbe voluto perché sa che può
prendere il suo posto. Era quasi automatico che succedesse. Invece no perché è bergamasco, considerato
straniero. Si dovevano attraversare diversi stati per andare da Bergamo a Napoli. Preferiscono Mercadante,
pugliese, Puglia era nel regno di Napoli. Donizetti se la prende e va a Parigi.
Prima delle guerre napoleoniche Germania era costruita come il sacro romano impero, sistema feudale con
300 stati. Anche oggi c’è repubblica federale tedesca. Unione della Germania solo nel 1871. Frammentata
come Italia ma con anche problema religioso, alcuni stati sono luterani, altri cattolici, altri calvinisti. C’erano
7 principi elettori che eleggevano imperatore ma 4 luterani e 3 cattolici.
Austria oggi è uno stato piccolo, ma nell’800 era l’impero più importante e grande.
(Presa di porta pia 1871.)
Tutti gli eventi slide sono dopo il 1860, dopo quella data nascono le principali orchestre e teatri in Italia ed
Europa, non è un caso che accada in questo periodo (si costruisce il Musikwerein a Vienna, in Italia nascono
orchestre di Torino e di Milano e di Napoli, a San Pietroburgo si apre il primo conservatorio della storia
Russa nel 1861, nel 1866 quello di Mosca).
Vittorio Emanuele II lascia il posto a Umberto I, ultimo re d’Italia di fine 800.
[Sulla Germania divisa, Fico si chiede che potere contrattuale potessero avere quei 300 San Marino, in
un’epoca in cui si discuteva solo con i fucili.]
Germania dopo l’unione cambia sorti dell’Europa. Nella guerra franco-prussiana i Francesi fanno errore di
valutazione, pensano ai tedeschi come staterelli che litigano. Pensano di andare a fare piazza pulita e invece
perdono. Da qui si innesca un processo per cui la Germania da essere l’ultima ruota del carro diventa la
protagonista della storia europea di quegli anni.
C’era Bismarck cancelliere di ferro, espressione del militarismo che caratterizza l’unione della Germania,
che confedera nel 1866 tutti gli stati della Germania del nord e unisce tutta la Germania dopo vittoria con
Francia. Di fatto i prussiani impongono controllo su tutta Germania.
Guerra franco-prussiana ha ruolo determinante negli equilibri mondiali, porta conseguenze pratiche anche
nella musica. Doveva essere una guerra lampo per i francesi, finisce per esserlo al contrario, per i tedeschi.
In Francia Napoleone III dimissioni, scoppia rivoluzione della comune di Parigi, nasce troisieme republique
nel 1870 e rimane fino alla seconda guerra mondiale.
Cambiano rapporti di forza, Germania diventa protagonista del nuovo ordine mondiale, come l’Italia che
era sempre stata comandata dalla Francia, dall’Austria, dalla Spagna, e grazie all’unità diventa protagonista.
Cartina di fine 800.
Regno Unito è impero coloniale mondiale, Commonwealth, colonie dalle Americhe all’Australia, India,
grazie a flotta invincibile. Nella prima metà dell’800 considerato massima potenza economica mondiale
grazie a rivoluzione industriale, materie prime prese dalle colonie.
Francia era grande potenza perché era sempre stato un grande Stato da tempi antichi.
Impero austro-ungarico aveva Imperatore, rimane solido fino alla fine della prima guerra mondiale, dalla
quale esce con le ossa rotte.
Oltre a questi tre nuovi elementi forti emergono nuove potenze: Italia, Germania e Impero russo.
Impero Russo era sempre stato in disparte, un mondo lontano, c’erano servi della gleba fino a fine 800,
struttura latifondista e agricola fatta da proprietari terrieri che vivevano di quelle proprietà, poi zar
Alessandro II, nominato nel 1855, si accorge che se vuole essere competitivo con il resto del mondo deve
modernizzare lo stato, abolisce servitù della gleba, riforma giustizia e burocrazia. Europeizzazione della
Russia. Anche nascita dei conservatori fa parte di questo processo, infatti chiamano a insegnare dal resto
d’Europa. A fine 800 anche Russia è potenza economica e militare. (Esempio di trasformazioni: Tchaikovsky
e vedova Von Meck, ricca per via del marito che aveva preso appalto della costruzione delle ferrovie, che lo
finanzia.)
Nuovi equilibri politici, ci sono nuove grandi nazioni, sia territorialmente (Italia, Germania), sia
economicamente (Russia, USA).
Diffusione dell’industria su larga scala, soprattutto produzione metallurgica e industria pesante dei metalli,
perché parallelamente si sviluppa industria bellica, navi da guerra, carri armati etc. Industrie di tutte le
grandi nazioni cambiano produzione per fare le armi. Trasformazione radicale della società.
800 secolo della borghesia che fa le rivoluzioni. Borghesia soccombe sotto il peso dell’industria pesante e
degli industriali che la guidano che diventano grandi ricchi, nuovi potenti che comandano sulle classi più
basse, c’è nuova polarizzazione fra molto ricchi e molto poveri che lavorano anche 18 ore al giorno, nuove
tensioni sociali. C’è nuova concentrazione nelle zone industriali, nascono grandi poli industriali (Milano,
Colonia, Parigi, Londra). Compaiono per la prima volta stati che non avevano mai avuto ruolo. A Francia e
Inghilterra si affiancano Germania, Italia, Russia, insieme a paesi extra-europei che iniziano ad avere ruolo
fondamentale come Stati Uniti, Giappone che viene da tradizione medievale e diventa grande potenza.
Omogeneizzazione dell’economia (superamento delle singole realtà nazionali) nasce già a fine 800, quando
modo di produrre e distribuire diventa uguale ovunque. Produzione diventa aggressiva, vuole ampliarsi
continuamente, questo porta ad atteggiamento di conquista. Colonizzazione del mondo. La grande
industria vive di materie prime, che si vanno a prendere dove ci sono, conquistando, si sviluppa
atteggiamento colonialistico. Le dispute non si risolvevano diplomaticamente, la guerra era l’unico modo
per risolvere velocemente le questioni. Fine 800 guerre si moltiplicano, guerre lampo per risolvere piccole
questioni. Sempre maggiore militarizzazione. Fino a guerra mondiale, che coinvolge l’intero pianeta.
RIASSUNTO
Fine del mondo borghese.
Nascita stati nazionali.
Nasce grande industria che trasforma definitivamente la società, polarizza ricchi e poveri. Adesso sono gli
aristocratici che stanno al seguito degli industriali, che talvolta comprano i titoli.

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