Sergio Ravera
Direttore Responsabile
L’Aiolfi
compie
10 anni
S
iamo nati come Associazio-
ne “Renzo Aiolfi” no profit
di Savona sulle tracce di una
precedente apertura: la Delegazio-
ne provinciale del Fai di Savona,
da me avviata con alcuni amici, tra
cui Giuseppe Robatto, Giovanna
Rovere e altri, per cercare con l’ini-
ziativa di presentare l’arte del no-
stro territorio.
Sette i soci fondatori che desidero
ricordare e ringraziare per la loro
sensibilità: Roberto Debenedetti,
Ivana Marabotto, Franco Marabot-
to, Emma Lerda Coriando, Ferdi-
nando Molteni, Giovanna Rovere,
Giuseppe Robatto, oltre a chi scri-
ve, con la volontà di fare cultura,
concretizzando progetti per Savo-
na e la sua provincia. Un primo
successo: l’adesione all’Aiolfi di
oltre seicento soci.
Nel nostro atto costitutivo sono
ben chiari gli intendimenti che
hanno mosso questa scommessa:
massima apertura a tutti, l’apoliti-
cità e l’aconfessionalità, il rispetto
per la disabilità (attualmente siamo
“gemellati” con l’Aias di Savona),
nell’obiettivo di esporre il nostro
lavoro con semplicità, sia pure con
rigore artistico in materia di cultu-
ra, iniziando dall’arte, dalla storia,
dal paesaggio, dando al Volonta-
riato sostanza e visibilità.
Sicché il nostro motto potrebbe
configurarsi in una frase di Hans
G. Gadamer:
“La cultura è l’unico bene
dell’ Umanità che, diviso
fra tutti, anziché diminuire
diventa più grande”.
In questa ottica, si opera e si realiz-
za a Savona, in Liguria, in Italia e
non solo.
Abbiamo adottato l’articolo 9
della Costituzione Italiana come
“manifesto” del nostro fare, aperti
all’attività con istituzioni pubbli-
che (Regione, Provincia, Comuni,
Università, Stato), maggiormente
oggi in questa ormai lunga fase di
congiuntura, oltre che economi-
ca, culturale. Non tralasciando di
segue a pagina 10
*
Periodico dell’Associazione Culturale e del Paesaggio “Renzo Aiolfi” no profit di Savona
Numero 26 • Maggio 2013 • Anno XI • Copia omaggio
Il teatro
delle “Pietre”
La mostra dell'estate 2013
“Dalla porta della Quarda a Savona
alle «Pietre nella loro Terra»
di Kriester a Vendone”
N
ell’orizzonte della bel-
lezza del paesaggio li-
gustico della frazio-
ne Castellaro di Vendone (Sa-
vona), si declina il dialogo tra
l’uomo, la natura e il sopran-
naturale. In tale panorama –
in lontananza si vedono il ma-
re di Liguria e le torri medieva-
li di Albenga – lo scultore Rai-
ner Kriester (nacque a Plauen
in Vogtland, Germania Orien-
tale, nel 1935) scelse di vivere
e lavorare. Le sue spoglie mor-
tali riposano dal 2002 nel cam-
posanto del piccolo comune
dell’entroterra ingauno. Sot-
to questo cielo sognava di scol-
pire le sue “pietre”; e così fece
per alcuni decenni a partire dal
1982, collocando, via via, sul-
lo spiazzo del Castellaro, sot-
to la torre saracena, più di tren-
ta grandi sculture: veri monu-
menti creati con la pietra di Fi-
nale, quella materia che così
tanto piacque anche ad Arturo
Martini per i suoi totem, steli e
le grandi teste.
In quest’area, grazie al Comu-
ne di Vendone e alla Fondazio-
ne Kriester, da anni si organiz-
zano eventi culturali di signifi-
cativo livello, talchè il Parco è
diventato lo Stonehenge d’Ita-
lia. Con la prossima rassegna
“omaggio” all’arte di Kriester,
che si compendia nella presen-
tazione di un percorso dedicato
alla ceramica d’arte contempo-
ranea, si concretizza il deside-
rio di far conoscere sempre di
più la magia dell’arte di questo
luogo speciale, ad un “respi-
ro” dal mare, ad un soffio dal
cielo, rinnovando un legame
bimillenario tra l’uomo e una
natura ancora incontaminata,
tra pini e ulivi, dove le steli di
Kriester paiono essere la “vo-
ce” di questo famoso sculto-
re teso, in qualche modo, ver-
so l’assoluto, con la “fatica” o
con l’atteggiamento della ribel-
lione; un appello verso il cie-
lo. Opere che cercano di espri-
mere un megalitismo contem-
poraneo, ove Kriester inserisce
il suo ideale: ritrovare il senso
della terra attraverso il lavorio
Il parco
delle sculture di
Rainer Kriester.
Un luogo speciale,
dove si declina
il dialogo tra
l'uomo, la natura e
il soprannaturale
delle sue mani, non dentro un
ambiente chiuso, ma all’aperto
tra i profumi ligustici delle er-
be selvatiche e l’incanto di un
cielo astronomico. Gli enigmi
dell’umanità fanno parte dello
stampo delle sue “parole” e dei
suoi “segni” inseriti nella for-
ma.
Mi pare che il concetto del pit-
tore svizzero Paul Klee per cui
l’opera dell’artista non è quella
di raffigurare il visibile ma di
farci penetrare, in qualche ma-
niera, l’invisibile, diventi ma-
nifesta nella forza comunica-
tiva delle sculture di Kriester
il quale tendeva, in un certo
senso, ad un futuro epifanico:
le sue sculture irradiano quel-
la “luce” che le ha percorse,
fors’anche inconsciamente.
Vendone può, così, manifesta-
re la forza dei lontani e super-
bi Moai dell’Isola di Pasqua in
queste straordinarie creazioni
dello scultore tedesco, che da
pittore divenne scultore per da-
re attraverso la pietra un senso
alla sua arte, diventata, in qual-
che maniera, una vera e pro-
pria sfida.
Da luglio ad agosto 2013, la mo-
stra “Dalla porta della Quarda
a Savona alle “Pietre nella loro
Terra” di Kriester a Vendone”
vuole rappresentare un omag-
gio a questo artista che ha sen-
tito la forza della materia inse-
rita in un laboratorio all’aper-
to in cui declinare natura-crea-
zione con arte.
Significativi protagonisti dell’a-
te contemporanea, resa nota con
la ceramica, presenteranno il lo-
ro “omaggio” nel Parco di Krie-
ster, gettando un “ponte” ide-
ale tra la Liguria di Ponente e
la Germania, nell’intento di or-
ganizzare ogni due anni (dal
2015) un’esposizione di giova-
ni scultori europei per dare sen-
so e continuità alla proposta di
Kriester. Esporranno artisti ligu-
ri (delle quattro province, da qui
deriva la compartecipazione del-
la Regione Liguria) noti nel set-
tore delle arti visive con l’utiliz-
zo esclusivo, o preminente, del-
la materia ceramica; altri prove-
nienti da importanti centri cera-
mici italiani (Castellamonte, Fa-
enza, Cuniardo). Così che, que-
sta inedita iniziativa potrà fre-
giarsi del patrocinio del Conso-
lato a Milano della Repubblica
Federale di Germania e dell’As-
sociazione Italiana delle Città
della Ceramica. Presenzieranno
altresì alla manifestazione arti-
sti stranieri (Aldo Pagliaro, Yl-
li Plaka) e di elevata levatura in-
ternazionale (Carlos Carlè).
A tutti loro va il nostro ringra-
ziamento: Accarini Riccardo,
Amoretti Maria Paola; Berto-
relli Luciana; Briatore Franca,
Canepa Luigi Francesco, Car-
lè Carlos, Cavalleri Sandra, Ci-
matti Giovanni, Fantini Fabri-
zia, Genta Gian, Gioventù Al-
fredo, Grassi Bruno, La Spesa
Rosanna, Lusso Giacomo, Mas-
sa Caterina, Pagliaro Aldo, Pe-
sci Brenno, Piccazzo Gianni,
Robustelli Giorgio, Plaka Ylli,
Sciutto Renza.
Silvia Bottaro