Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Di riflesso, nel mondo valutario, l'EUR si è immediatamente rafforzato nei confronti del resto del mondo,
mentre il dollaro è rimasto a fluttuare, perdendo qualcosa contro CHF e guadagnando qualcosa contro JPY.
Importante invece la reazione delle materie prime che ben rappresentano tutta la situazione: dal punto di
vista produzione economica, la confusione ha lasciato quasi invariati i prezzi dei metalli industriali, mentre i
metalli preziosi hanno prezzato il rischio sociopolitico con un secco rialzo, seguite dalle materie prime
agricole (in genere piuttosto correlate). L'energia, si è invece decorrelata dai metalli industriali per via dei
rischi di problemi sull'offerta.
Nel mondo degli spread delle obbligazioni corporate se nella componente Investment Grade non si è visto
molto, i buoni risultati societari anche nel vecchio continente, hanno continuato a ridurre il rischio fallimento,
facendo scendere gli spread delle obbligazioni high yield e finanziarie.
La situazione continua quindi a restare particolarmente complessa. I rischi sociopolitici sono ben presenti e
le navi da guerra USA a due passi da Tripoli non sono di certo un modo per rassicurare il mondo finanziario.
Le problematiche del debito sovrano USA e Euro non sembrano trovare una facile soluzione e la differenza
“interna” europea richiede un atteggiamento particolarmente attento da parte della BCE.
Matteo Nobile 20110305
Naturalmente è sempre possibile rassicurare sé stessi ripetendosi che “tanto, basta tenere l'obbligazione
fino a scadenza, mi verrà rimborsata comunque a 100 e nel frattempo avrò incassato le cedole”.
Dal punto di vista “nominale” il ragionamento non fa una grinza, dal punto di vista “reale”, quindi tenendo in
considerazione l'inflazione, sorge qualche problema. In effetti, se il rendimento cedolare è del 2% e
l'inflazione risulta del 2%, a fine periodo non avrò fatto altro che aver salvaguardato il capitale dall'inflazione.
La domanda che ci si deve porre non è quindi se il rendimento “è interessante”, quanto piuttosto quale
potrebbe essere l'andamento dell'inflazione e quindi il movimento dei tassi, nei prossimi mesi o anni.
Il mercato tende a dare un prezzo alle obbligazioni e quindi a determinarne il rendimento in funzione di tutte
le informazioni che ha (teoria dei mercati efficienti) e di conseguenza a incorporare nel rendimento quanto si
può prevedere dell'andamento dei tassi (teoria delle aspettative).
Se l'aspettativa è quindi che i tassi resteranno costanti nei prossimi mesi, tanto varrebbe acquistare le
obbligazioni con il rendimento più alto. Se invece l'aspettativa è che i tassi salgano, si dovrebbero acquistare
quelli a brevissimo o addirittura restare cash. Tenendo presente però che la curva dei tassi non si muove
sempre in parallelo. Nel grafico si nota molto bene come i rendimenti su varie scadenze sono stati tanto
molto distanti tra quelli ad 1 anno e quelli a 30 anni, quanto molto vicini. (da notare che sono stati molto vicini
prima delle ultime 2 crisi sui mercati finanziari).
Funds
ISIN Name Price 1 week 1 month 3 month YTD Vola30 Vola90
BE0943877671 PETERCAM B FUND-BONDS EUR-B 60.49 -0.76 -1.13 -1.79 -0.89 3.45 3.78
LU0128490280 PICTET-EUR BONDS-P 395.90 -0.64 -0.53 -1.09 -0.69 2.96 2.97
LU0106258311 SCHRODER INTL GL CORP BD-AAC 8.57 -0.58 0.23 0.23 0.47 3.01 3.30
LU0189893018 SCHRODER INTL GLB HI YD-A$ 31.93 0.50 1.30 5.31 4.18 2.15 3.96
LU0170994346 PICTET-GLOBAL EMERG DEBT-HP€ 186.85 0.71 -0.12 -2.05 -0.44 5.49
LU0340553949 PICTET-EMERG LOCAL CCY-HP€ 119.02 1.84 1.35 0.44 0.32 10.53
Non c'è pace per i fondi bond. Petercam e Pictet continuano a soffrire per i movimenti della curva dei tassi
europea e le “sparate” di questa settimana di Trichet non hanno lasciato scampo, bruciando di fatto il
tentativo di recupero di settimana scorsa. Ancora negativi quindi da inizio anno.
Se la cavano un po' meglio i corporate, che però questa settimana soffrono ancora, e sicuramente gli high
yielder che continuano con la loro galoppata, aggiungendo un'altro 0.5% di rendimento.
Tranquillizzandosi le cose sui paesi emergneti (forse è passata la bufera dei rialzi dei tassi e si vede la luce
in fondo al tunnel), ecco che sia quelli in valuta forte che quelli in valuta locale si stanno mettendo in buona
luce.
Il movimento di EURUSD danneggia invece, come spesso accade, il global dynamic, esposto anche alle
posizioni di curva europea. Favorisce invece tanto pimco che templeton anche se nell'insieme non si riesce
a compensare. Pleiade e daily riescono invece a mettere a segno un settimana leggermente positiva, mentre
il multistrategia flex soffre un pochino.
Nel mondo azionario le cose si sono girate. Il Fidelity FAST lotta con grande fatica e riesce a fare un po'
meglio dell'indice, ma è comunque negativo sulla settimana. Investissement approfitta invece della ripresa
sui mercati emergenti, ben rappresentata da Robeco.
Bene sia i real asset (anche per il rafforzamento dell'eur) e bene, ovviamente, il commodities di DB.
Matteo Nobile 20110305