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#SCIENZE
PERCORSO FACILITATO - BES/DSA
Trevisini Editore
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essi. L’esperienza suggerisce che è praticamente impossibile pubblicare un libro privo di errori. Saremo quindi grati ai lettori che vorranno segnalarceli.
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I diritti di traduzione, riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, comprese fotocopie in bianco e nero o a colori, sono riservati.
© 2016 Casa Editrice Luigi Trevisini S.r.l.
Prima edizione: marzo 2016 2016 2017 2018 2019
www.trevisini.it
e-mail: trevisini@trevisini.it
INDICE
VOLUME 1
CAPITOLI
1. La scienza e i suoi metodi 5
2. La materia e i fenomeni termici 13
3. Le caratteristiche dei viventi 25
4. La classificazione dei viventi 35
5. Le piante e gli animali 43
6. L’acqua, l’aria, il suolo 57
7. L’ambiente e il comportamento 73
VOLUME 2
CAPITOLI
1. Materia, atomi e molecole 87
2. Le reazioni chimiche e i composti 97
3. Rivestimento e locomozione 105
4. Alimentazione e respirazione 113
5. Circolazione e difesa dalle malattie 125
6. Fenomeni ondulatori 137
7. Il movimento, l’equilibrio e le forze 149
8. L’energia 165
VOLUME 3
CAPITOLI
1. Fenomeni elettrici e magnetici 173
2. Composizione e struttura della Terra 183
3. I movimenti interni della Terra e le loro conseguenze 193
4. Dalla Terra all’universo 203
5. Le informazioni nei viventi 223
6. La vita sulla Terra 235
7. Controllo e relazione 247
8. Escrezione e riproduzione 259
INDICE 3
INDICE
CORRISPONDENZA CON IL CORSO TEMATICO
VOLUME A
CAPITOLI
1. La scienza e i suoi metodi 5
2. La materia e i fenomeni termici 13
3. Materia, atomi e molecole 87
4. Le reazioni chimiche e i composti 97
5. Fenomeni ondulatori 137
6. Il movimento, l’equilibrio e le forze 149
7. L’energia 165
8. Fenomeni elettrici e magnetici 173
VOLUME B
CAPITOLI
1. Le caratteristiche dei viventi 25
2. La classificazione dei viventi 35
3. Le piante e gli animali 43
4. L’ambiente e il comportamento 73
5. Le informazioni nei viventi 223
6. La vita sulla Terra 235
VOLUME C
CAPITOLI
1. Rivestimento e locomozione 105
2. Alimentazione e respirazione 113
3. Circolazione e difesa dalle malattie 125
4. Controllo e relazione 247
5. Escrezione e riproduzione 259
VOLUME D
CAPITOLI
1. L’acqua, l’aria, il suolo 57
2. Composizione e struttura della Terra 183
3. I movimenti interni della Terra e le loro conseguenze 193
4. Dalla Terra all’universo 203
4 INDICE
LA SCIENZA
E I SUOI METODI
1 A
CAP 1 CAP 1
Unità 1 I SENSI E GLI STRUMENTI DI MISURA 3 PAGINA 3
1. La conoscenza dei fenomeni naturali 4 PAGINA 4
2. Misurazione e unità di misura 6 PAGINA 6
3. Strumenti di misura 10 PAGINA 10
4. Gli errori di misura 12 PAGINA 12
5
Unità 1
1
I SENSI
E GLI STRUMENTI LA CONOSCENZA
DI MISURA DEI FENOMENI NATURALI
Studia i fenomeni
come il movimento,
Fisica la luce, il suono, È soggettiva, Sappiamo, per esempio,
l’elettricità, cioè può che certi cibi sono
il magnetismo ecc. cambiare da considerati gustosi da
una persona alcune persone e non
Studia il modo in cui all’altra. da altre.
le diverse sostanze si
trasformano e come
Chimica se ne preparano delle
nuove (farmaci, nuovi
materiali ecc.) È limitata; i
nostri sensi
riescono infatti
Per aumentare la nostra
a percepire i
Studia le capacità visiva, per
segnali entro
Biologia caratteristiche degli
certi limiti;
esempio, utilizziamo il
organismi viventi microscopio
per spingerci
o il telescopio.
oltre dobbiamo
utilizzare degli
strumenti.
Studia i fenomeni
che avvengono Ci fornisce
Astronomia nello spazio e informazioni
nell’universo principalmente Per trovare la larghezza
di tipo di questo libro è
qualitativo. Per meglio utilizzare il
Studiano la struttura quelle righello perché la
della Terra di tipo stima senza effettuare
Scienze quantitativo è la misurazione può
(i minerali, le rocce,
della Terra i terremoti, i vulcani meglio utilizzare risultare imprecisa.
ecc.) gli strumenti
di misura.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /D¿VLFDVWXGLDLOPRGRLQFXLOHGLYHUVHVRVWDQ]HVLWUDVIRUPDQR V F
b. ,QRVWULVHQVLVRQRLQGLVSHQVDELOLSHUFRQRVFHUHLOPRQGRHVWHUQR V F
c. /DSHUFH]LRQHPHGLDQWHLQRVWULVHQVLFLGjVHPSUHLQIRUPD]LRQLFRUUHWWH V F
d. *OLVWUXPHQWLGLPLVXUDFLSHUPHWWRQRGLRWWHQHUHLQIRUPD]LRQLTXDQWLWDWLYHSLSUHFLVH V F
e. *OLVWUXPHQWLGLPLVXUDSRVVRQRVRVWLWXLUHGHOWXWWRLQRVWULVHQVL V F
2
I SENSI
E GLI STRUMENTI MISURAZIONE
DI MISURA E UNITÀ DI MISURA
4 UNITÀ DI MISURA
,QSDVVDWRHUDQRLQXVRXQLWjGLPLVXUDFKHFDPELDYDQRGDXQ3DHVHDOO¶DOWURH
TXHVWRFUHDYDSUREOHPLSHUFKpLYDORULQRQHUDQRLPPHGLDWDPHQWHFRQIURQWDELOL
HELVRJQDYDHIIHWWXDUHGHOOHFRQYHUVLRQL3HUHOLPLQDUHTXHVWLLQFRQYHQLHQWLQHO
qVWDWRSURSRVWRLOSistema Internazionale di unità di misura 6,QHO
TXDOHVRQRLQGLFDWHOHJUDQGH]]HIRQGDPHQWDOLHOHORURXQLWjGLPLVXUD
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. 8QDFDUDWWHULVWLFDPLVXUDELOHGLXQRJJHWWRRGLXQIHQRPHQRVLFKLDPDJUDQGH]]D¿VLFD
b. ,OVDSRUHqXQDJUDQGH]]D¿VLFD V F
c. /DWHPSHUDWXUDqXQDJUDQGH]]D¿VLFD V F
d. ,QSDVVDWROHXQLWjGLPLVXUDFDPELDYDQRGDXQ3DHVHDOO¶DOWUR V F
e. /¶XQLWjGLPLVXUDGHOODPDVVDQHO6LVWHPD,QWHUQD]LRQDOHqLOJUDPPR V F
3
I SENSI
E GLI STRUMENTI STRUMENTI
DI MISURA DI MISURA
Intervallo di misura
Indica i valori compresi fra un Il termometro per misurare la febbre ha un intervallo di misura
minimo e un massimo che uno compreso fra 35 °C e 42 °C
strumento può misurare.
Portata
Il termometro per misurare la febbre
Indica il valore massimo che lo ha una portata di 42 °C.
strumento è in grado di misurare.
Risoluzione
Indica la più piccola suddivisione Il termometro per misurare la febbre
presente su uno strumento di ha una risoluzione di un decimo di grado.
misura.
Prontezza Il termometro tradizionale, quello utilizzato per misurare la
Indica il tempo che lo strumento febbre, per fornire il valore deve essere tenuto sotto il braccio
impiega per fornirci il valore della per alcuni minuti. Quello digitale invece ha una prontezza
misurazione. migliore, perché ci dà l’esito della misurazione quasi subito.
Esercizio
Dopo aver osservato
questa bilancia indica:
O¶LQWHUYDOORGLPLVXUD
ODSRUWDWD
ODULVROX]LRQH
4
I SENSI
E GLI STRUMENTI GLI ERRORI
DI MISURA DI MISURA
parte
deformata
&LVRQRSRLJOLHUURULcasualiFKHVLYHUL¿FDQRLQPRGRLPSUHYHGLELOHTXDQGR
HVHJXLDPRGHOOHPLVXUD]LRQL4XHVWRWLSRGLHUURULqSLGLI¿FLOHGDFRUUHJJHUH
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. *OLHUURULVLSRVVRQRHOLPLQDUHGHOWXWWR V F
b. 8QDPLVXUDSHUGLIHWWRqLQIHULRUHDTXHOODUHDOH V F
c. 7XWWHOHPLVXUD]LRQLFRQWHQJRQRHUURUL V F
d. *OLHUURULQHOO¶XVRGLXQRVWUXPHQWRVRQRGLWLSRFDVXDOH V F
e. 1RQqSRVVLELOHSUHYHGHUHVHXQDPLVXUDFRQXQHUURUHFDVXDOHqVEDJOLDWDSHUHFFHVVRRSHUGLIHWWR V F
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. 8QHVSHULPHQWRVHUYHSHUFRQYDOLGDUHXQ¶LSRWHVL V F
b. /DSHUFH]LRQHSHUPH]]RGHLVHQVLQRQqQHFHVVDULDQHOPHWRGRVFLHQWL¿FR V F
c. ,OPHWRGRVSHULPHQWDOHqVWDWRSURSRVWRGD*DOLOHR*DOLOHL V F
d. /DFRQRVFHQ]DGLVHQVRFRPXQHQRQSUHYHGHODIRUPXOD]LRQHGLLSRWHVL V F
e. ,OPHWRGRVFLHQWL¿FRLPSRQHODQHFHVVLWjGLYHUL¿FDUHOHLSRWHVLFRQJOLHVSHULPHQWL V F
12 13 QHOOHFDVHOOHVRWWRVWDQWLWDQWHrigheTXDQWLVRQRLJUXSSLGLYDORULGD
14 15 LQVHULUHHWDQWHcolonneTXDQWLVRQRLWLSLGLGDWLGDUDFFRJOLHUH
16 15
18 14 4 RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
20 13
3HUUHQGHUHSLLPPHGLDWDO¶LQWHUSUHWD]LRQHLGDWLSRVVRQRHVVHUH
2 colonne UDSSUHVHQWDWLFRQJUD¿FLGLYDULRWLSR
Diagramma Areogramma o
Ortogramma
cartesiano diagramma a torta
È formato da una o più linee che Permette di confrontare i valori Si utilizza in quei casi in cui bisogna
mostrano l’andamento del fenomeno rappresentati basandosi sull’altezza confrontare diverse quantità sia fra di
[Attività 2]. delle colonnine. loro sia con il totale.
18 2,0
16
16,67%
14 1,6
temperatura (°C )
12 44,44%
statura (m)
1,2
10
38,89%
8
0,8
6
4 0,4
pianura
2
collina
0 0 montagna
4 8 12 16 20 24 Marco Agata Chiara Elisa Martina
ore nome
Esercizio 18
temperatura (°C )
16
Facendo riferimento al diagramma cartesiano completa l’esercizio.
12
a. 7HPSHUDWXUDPDVVLPDUDJJLXQWD
8
b. 7HPSHUDWXUDPLQLPD
c. 2UDLQFXLqVWDWDUDJJLXQWDODWHPSHUDWXUDPDVVLPD 4
d. 2UDLQFXLqVWDWDUDJJLXQWDODWHPSHUDWXUDPLQLPD
e. ,QWHUYDOORGLWHPSRLQFXLQRQF¶qVWDWDYDULD]LRQHGLWHPSHUDWXUD 8 10 12 14 16 18 20 22
ore
f. ,QWHUYDOORGLWHPSRLQFXLODWHPSHUDWXUDqFUHVFLXWDSLUDSLGDPHQWH
Esercizio
Rappresenta in modo schematico la seguente relazione esposta in modo discorsivo
distinguendo: osservazioni, ipotesi, materiali, metodi, risultati e conclusioni.
³$0DULRHUDQRFDGXWHVXXQIRJOLRGHOOHJRFFHG¶DFTXDHGHOOHJRFFHG¶DOFROHDYHYDPRQRWDWRFKHTXHOOH
GHOO¶DOFROVLHUDQRDVFLXJDWHSULPDGLTXHOOHGHOO¶DFTXD$EELDPRDOORUDSHQVDWRFKHTXHVWRGLSHQGHVVHGDO
IDWWRFKHO¶DOFROHYDSRUDSULPDGHOO¶DFTXD3HUYHUL¿FDUHODFRUUHWWH]]DGLTXHVWDVXSSRVL]LRQHDEELDPR
LGHDWRXQHVSHULPHQWRHVLDPRDQGDWLLQODERUDWRULRSHUHVHJXLUOR
$EELDPRSUHVRGXHUHFLSLHQWLGLYHWUROLDEELDPRSRVDWLVXXQWDYRORDEELDPRYHUVDWRDOORURLQWHUQRXQD
VWHVVDTXDQWLWjGLDFTXDLQXQRHGLDOFROQHOO¶DOWURHOLDEELDPRODVFLDWLHVSRVWLDOO¶DULDVHQ]DWDSSDUOL'RSR
XQJLRUQRVLDPRDQGDWLDFRQWUROODUH$EELDPRYLVWRFKHLOOLYHOORGHOO¶DOFROHUDVFHVRGLSLULVSHWWRDTXHOOR
GHOO¶DFTXDODQRVWUDVXSSRVL]LRQHHUDYHUD´
1 A
CAP 2 CAP 2
Unità 1 LA MATERIA 39 PAGINA 39
1. La materia e il volume dei corpi 40 PAGINA 40
2. La massa e il peso 42 PAGINA 42
3. La densità e il peso specifico 46 PAGINA 46
4. Forze di aggregazione della materia 48 PAGINA 48
5. Stati di aggregazione della materia 50 PAGINA 50
13
Unità 1
LA MATERIA
1 LA MATERIA
E IL VOLUME DEI CORPI
4 LA MATERIA
*OLRJJHWWLHOHIRUPHYLYHQWLFKHFLFLUFRQGDQRKDQQRFDUDWWHULVWLFKHPROWR
GLYHUVHIUDORURPDWXWWLVRQRIRUPDWLGLmateriaHRFFXSDQRXQRspazio
Ogni singolo oggetto contiene una ben definita quantità di materia e viene
chiamato corpo, mentre il materiale di cui esso è composto si chiama
sostanza.
CORPO
Sostanza
Ferro Plastica Vetro
4 IL VOLUME
Il volume è lo spazio che occupa ogni corpo e nel Sistema Internazionale si
misura in metri cubi (m3).
1HOODYLWDGLWXWWLLJLRUQLVLXWLOL]]DDQFKHLOOLWUR
1 m3 1 dm3 1 cm3
1000 l 1l 1 ml
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. 8QFRUSRqXQDSRU]LRQHOLPLWDWDGLPDWHULD V F
b. 3HUVRVWDQ]DVLLQWHQGHXQRGHLWLSLGLPDWHULDFKHSRVVRQRIRUPDUHXQFRUSR V F
c. ,OYROXPHLQGLFDODTXDQWLWjGLPDWHULDSUHVHQWHLQXQFRUSR V F
d. /¶RURHO¶ROLRVRQRGXHVRVWDQ]H V F
e. 8QVDVVRHXQDPHODVRQRGXHFRUSL V F
4 LA MASSA
1HOODYLWDGLWXWWLLJLRUQLSHULQGLFDUHODTXDQWLWjGLPDWHULDFRQWHQXWDLQXQ
FRUSRFLULIHULDPRDOVXRvolumeRDOVXRpeso,QFDPSRVFLHQWL¿FRVLIDLQYHFH
ULIHULPHQWRDOODmassa
La massa indica la quantità di materia contenuta in un corpo; quindi non
cambia spostandosi da un posto all’altro.
/¶XQLWjGLPLVXUDGHOODPDVVDQHO6LVWHPD,QWHUQD]LRQDOHqLOkilogrammoNJOR
VWUXPHQWRGLPLVXUDqODELODQFLDDGXHSLDWWL
4 IL PESO
Il peso è la forza con cui un corpo viene attratto dalla Terra o da un
qualsiasi altro corpo. Tale forza è detta anche forza di gravità.
/¶XQLWjGLPLVXUDGHOSHVRQHO6LVWHPD,QWHUQD]LRQDOHqLOnewton1HOR
VWUXPHQWRGLPLVXUDqLOdinamometro
8QRJJHWWRGLPDVVDNLORJUDPPRYLHQHDWWUDWWRGDOOD7HUUDDOOLYHOORGHOPDUH
FRQXQDIRU]DGLQHZWRQ7DOHIRU]DSXzHVVHUHLQGLFDWDDQFKHFRPH
NLORJUDPPRSHVR
0HQWUHODPDVVDUHVWDXJXDOHRYXQTXHLOSHVRFDPELDVHFDPELDODIRU]DGLJUDYLWj
3HUHVHPSLRVXOOD/XQDJOLRJJHWWLSHVDQRGLTXDQWRSHVDQRVXOOD7HUUD
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /DPDVVDLQGLFDORVSD]LRRFFXSDWRGDXQFRUSR V F
b. 1HO6LVWHPD,QWHUQD]LRQDOHODPDVVDVLPLVXUDLQNLORJUDPPL V F
c. /DELODQFLDDGXHSLDWWLVLXWLOL]]DSHUPLVXUDUHLOSHVRGLXQFRUSR V F
d. 8QNLORJUDPPRSHVRHTXLYDOHDXQQHZWRQ V F
e. 1HO6LVWHPD,QWHUQD]LRQDOHLONLORJUDPPRSHVRqO¶XQLWjGLPLVXUDGHOSHVR V F
4 LA DENSITÀ
$SDULWjGLYROXPHDOFXQLPDWHULDOLVRQRSLOHJJHULGLDOWUL3HUHVHPSLRVH
SUHQGLDPRGXHFXELLGHQWLFLXQRGLSROLVWLURORHO¶DOWURGLIHUURVDSSLDPRFKH
LOSULPRqSLOHJJHURGHOVHFRQGR4XHVWRGLSHQGHGDOODGLYHUVDGHQVLWjGHL
PDWHULDOLGLFXLVRQRFRPSRVWL
La densità è una caratteristica propria di ogni sostanza e si ottiene
dividendo la massa del corpo per il suo volume:
densità = massa / volume
1HO6LVWHPD,QWHUQD]LRQDOHVLHVSULPHLQNJP3/¶DFTXDGLVWLOODWDTXDQGRVLWURYD
DOODWHPSHUDWXUDGL&KDXQDGHQVLWjGLNJGP37XWWHOHVRVWDQ]HFRQXQD
GHQVLWjPLQRUHGLNJGP3 JDOOHJJLDQRQHOO¶DFTXD
,QJHQHUDOHVLSXzGLUHFKHXQFRUSRJDOOHJJLDVHPSUHLQXQOLTXLGRFKHKDXQD
GHQVLWjPDJJLRUHGHOODVXDXQDPRQHWDJDOOHJJLDVXOPHUFXULR
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /DGHQVLWjGLXQFRUSRYDULDSDVVDQGRGDOOD7HUUDDOOD/XQD V F
b. ,OSHVRVSHFL¿FRGLXQFRUSRYDULDSDVVDQGRGDOOD7HUUDDOOD/XQD V F
c. ,OSHVRVSHFL¿FRVLPLVXUDLQQHZWRQ V F
d. &RQRVFHQGRODGHQVLWjGLGXHOLTXLGLqSRVVLELOHVWDELOLUHTXDOHGHLGXHJDOOHJJLDVXOO¶DOWUR V F
e. ,OOHJQRJDOOHJJLDVXOO¶DFTXDSHUFKpKDXQDGHQVLWjPDJJLRUHGLHVVD V F
4 LE FORZE DI ATTRAZIONE
/HIRU]HGLDWWUD]LRQHSRVVRQRHVHUFLWDUVLIUDPROHFROHGHOORVWHVVRWLSRRIUD
PROHFROHGLWLSRGLYHUVR
Si chiamano forze di coesione quelle che si esercitano fra molecole dello
stesso tipo, mentre le forze di adesione si esercitano fra molecole di tipo
diverso.
/HVRVWDQ]HQHOOHTXDOLSUHYDOJRQROHIRU]HGLDGHVLRQHVLDWWDFFDQRDLFRUSLFRQ
LTXDOLYHQJRQRDFRQWDWWRHVHPSLRO¶DFTXD4XHOOHQHOOHTXDOLSUHYDOJRQROH
IRU]HGLFRHVLRQHLQYHFHQRQOLEDJQDQRSHUHVHPSLRLOPHUFXULR
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /HIRU]HGLDGHVLRQHVLHVHUFLWDQRIUDPROHFROHGHOORVWHVVRWLSR V F
b. ,OLTXLGLFKHEDJQDQRKDQQRIRU]HGLDGHVLRQHFKHVXSHUDQRTXHOOHGLFRHVLRQH V F
c. /HPROHFROHVRQRIRUPDWHGDOO¶XQLRQHGLDWRPL V F
d. ,OPHUFXULRQRQEDJQDSHUFKpKDXQ¶DOWDIRU]DGLDGHVLRQH V F
e. /¶DJLWD]LRQHWHUPLFDFUHVFHVHDXPHQWDODWHPSHUDWXUD V F
Esercizio
Indica con una crocetta le caratteristiche valide per i solidi, per i liquidi o per i gas.
Attenzione: alcune caratteristiche potrebbero essere valide per più di uno stato di aggregazione.
100 °C
termometro
0 °C
ghiaccio 0 °C
acqua in
ebollizione
piastra
elettrica
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /DWHPSHUDWXUDqODPLVXUDGHOO¶DJLWD]LRQHWHUPLFDGHOOHSDUWLFHOOH V F
b. /¶XQLWjGLPLVXUDGHOODWHPSHUDWXUDQHO6LVWHPD,QWHUQD]LRQDOHqLOJUDGR&HOVLXV V F
c. /R]HURDVVROXWRqODWHPSHUDWXUDDOODTXDOHLOJKLDFFLRVLVFLRJOLH V F
d. $&O¶DJLWD]LRQHWHUPLFDUDJJLXQJHLOPDVVLPROLYHOOR V F
e. 1RQHVLVWHXQOLPLWHDOODFUHVFLWDGLWHPSHUDWXUD V F
4 IL CALORE SPECIFICO
/¶DXPHQWRGLWHPSHUDWXUDGRYXWR
DOODVRPPLQLVWUD]LRQHGLFDORUH
GLSHQGHGDOWLSRGLVRVWDQ]DFKH tempo tempo
VLVFDOGD8QDVWHVVDTXDQWLWjGL
FDORUHIRUQLWDDTXDQWLWjXJXDOL
GLVRVWDQ]HGLYHUVHFDXVD
acqua olio
LQQDO]DPHQWLGLWHPSHUDWXUD
GLIIHUHQWL6HIRUQLDPRORVWHVVR
FDORUHDXQDVWHVVDTXDQWLWjGL
DFTXDHGLROLRTXHVW¶XOWLPRVL
VFDOGDGLSL
Il calore specifico è la quantità di calore necessaria per far aumentare di un
grado la temperatura di un grammo di una sostanza.
4 LA CAPACITÀ TERMICA
$QFKHODPDVVDLQÀXHQ]DO¶LQQDO]DPHQWRGHOODWHPSHUDWXUDLQVHJXLWRDOOD
VRPPLQLVWUD]LRQHGLFDORUH
6HODPDVVDqPDJJLRUHO¶HQHUJLDIRUQLWDVRWWRIRUPDGLFDORUHGHYHGLVWULEXLUVL
VXXQQXPHURPDJJLRUHGLSDUWLFHOOHHTXLQGLODWHPSHUDWXUDFUHVFHGLPHQR
Si chiama capacità termica la quantità di calore necessaria per far
aumentare di un grado la temperatura di una certa quantità di sostanza.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. ,OFDORUHPLVXUDO¶DJLWD]LRQHWHUPLFDGHOOHSDUWLFHOOH V F
b. ,OFDORUHFDXVDO¶DJLWD]LRQHWHUPLFDGHOOHSDUWLFHOOH V F
c. ,OFDORUHVLPLVXUDFRQLOWHUPRPHWUR V F
d. 6RPPLQLVWUDQGRODVWHVVDTXDQWLWjGLFDORUHDVRVWDQ]HGLYHUVHVLKDXQXJXDOHDXPHQWRGLWHPSHUDWXUD V F
e. /DFDSDFLWjWHUPLFDGLSHQGHDQFKHGDOODTXDQWLWjGLVRVWDQ]DGDULVFDOGDUH V F
4 CHE COS’È LA
DILATAZIONE TERMICA
fiamma
La dilatazione termica
consiste nell’aumento di sfera di
volume di una sostanza che metallo
viene riscaldata.
e
4XHVWRIHQRPHQRVLKDQHLVROLGL i l a t azion
D
ica
QHLOLTXLGLHQHLJDVHGqGRYXWR term lidi
DOIDWWRFKHTXDQGRULVFDOGLDPR nei so
XQDVRVWDQ]DDXPHQWD
O¶DJLWD]LRQHWHUPLFDGHOOHVXH
SDUWLFHOOH4XHVWHPXRYHQGRVLGL
SLRFFXSDQRSLVSD]LRULVSHWWR
DTXDQGRODORURWHPSHUDWXUD
HUDSLEDVVDTXLQGLORVWHVVR livello livello
prima del dopo il
QXPHURGLSDUWLFHOOHRFFXSDXQ riscaldamento riscaldamento piastra
YROXPHPDJJLRUH elettrica
zione
Dilata a
c
termi uidi
nei liq
zione il palloncino
Dilata a si gonfia
termic
s
nei ga
aria
calore
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /DGLODWD]LRQHWHUPLFDDYYLHQHSHUFKpOHVLQJROHSDUWLFHOOHDXPHQWDQRGLYROXPH V F
b. 8QDSDOOLQDULVFDOGDWDKDXQYROXPHPDJJLRUH V F
c. 8QDSDOOLQDULVFDOGDWDKDXQDPDVVDPDJJLRUH V F
d. 8QDSDOOLQDULVFDOGDWDFRQWLHQHORVWHVVRQXPHURGLSDUWLFHOOHGLSULPD V F
e. 8QJDVULVFDOGDWRQRQDXPHQWDGLYROXPH V F
plastilina
calore
fonte di
calore
Terra
Esercizio
Indica accanto a ogni affermazione il numero (o i numeri) del tipo di propagazione
corrispondente. Attenzione: qualche caratteristica potrebbe essere valida per più di un tipo di
propagazione.
sublimazione
fusione evaporazione/ebollizione
solidificazione condensazione
brinamento
Esercizio
4 ESERCIZIO
Sottolinea i passaggi di stato che sono facilitati da un aumento di temperatura.
EULQDPHQWRFRQGHQVD]LRQHIXVLRQHVROLGL¿FD]LRQHVXEOLPD]LRQHYDSRUL]]D]LRQH
1 B
CAP 3 CAP 1
Unità 1 I VIVENTI 83 PAGINA 3
1. I viventi e il mondo non vivente 84 PAGINA 4
2. La materia dei viventi 86 PAGINA 6
3. L’energia dei viventi 88 PAGINA 8
Unità 2 ORGANIZZAZIONE
PAGINA
DEGLI ORGANISMI VIVENTI 93 PAGINA 13
1. La cellula 94 PAGINA 14
2. Cellule procariote ed eucariote 98 PAGINA 18
3. Organismi unicellulari e pluricellulari 102 PAGINA 22
25
Unità 1
I VIVENTI
1 I VIVENTI E IL MONDO
NON VIVENTE
PXRLRQR
4XHVWHVLQJROHFDUDWWHULVWLFKHQRQVRQRWXWWDYLD 22°
3
22°
2
SRVVHGXWHLQPRGRHVFOXVLYRGDOPRQGRYLYHQWH3HU
HVHPSLRXQFULVWDOORFKHqXQPLQHUDOHqFDSDFHGL
20°
FUHVFHUHHIRUPDUHVWUXWWXUHPROWRRUGLQDWHHSSXUH
QRQqXQHVVHUHYLYHQWH
$QFKHOD¿DPPDGLXQDFDQGHODKDFDUDWWHULVWLFKH 18°
si nutrono si riproducono
VLPLOL(SSXUHQRQSRVVLDPRGLUHFKHOD¿DPPDGHOOD 20 °
FDQGHODVLDXQHVVHUHYLYHQWH 16°
3HUWURYDUHOHSDUWLFRODULWjFKHUHQGRQRJOLRUJDQLVPL 18 °
YLYHQWLGLVWLQJXLELOLLQPRGRLQHTXLYRFDELOHGDO 1 4
PRQGRQRQYLYHQWHELVRJQDDOORUDFHUFDUHDOWUH
FDUDWWHULVWLFKH
Tutti i viventi sono formati da elementi
microscopici, chiamati cellule, che contengono nascono muoiono
al loro interno delle sostanze, chiamate acidi
nucleici. Sugli acidi nucleici sono scritte le
informazioni su com’è fatto l’individuo al quale
appartengono. acacia
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. 6RORLYLYHQWLQDVFRQRVLULSURGXFRQRFUHVFRQRHPXRLRQR V F
b. 6RORLYLYHQWLVRQRIRUPDWLGDFHOOXOH V F
c. 6XJOLDFLGLQXFOHLFLVRQRVFULWWHOHLQIRUPD]LRQLVXOO¶LQGLYLGXRDOTXDOHDSSDUWHQJRQR V F
d. /HVWUXWWXUHPLFURVFRSLFKHGHLYLYHQWLVRQRPROWRGLYHUVHIUDORUR V F
e. 6XJOLDFLGLQXFOHLFLOHLQIRUPD]LRQLVRQRVFULWWHVHPSUHFRQORVWHVVROLQJXDJJLRLQWXWWLLYLYHQWL V F
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. ,SULQFLSDOLFRPSRQHQWLGHLPXVFROLVRQROHSURWHLQH V F
b. /HSURWHLQHVRQRIRUPDWHGDDPPLQRDFLGL V F
c. *OL]XFFKHULKDQQRIXQ]LRQHSODVWLFD V F
d. ,WULJOLFHULGLDSSDUWHQJRQRDLJUDVVL V F
e. *OLDFLGLQXFOHLFLVRQRLO'1$HO¶51$ V F
4 LA FOTOSINTESI
/DIRWRVLQWHVLVLVYROJHJUD]LHDOODFORUR¿OODSUHVHQWHVRSUDWWXWWRQHOOHIRJOLHDOOH
TXDOLFRQIHULVFHLOFDUDWWHULVWLFRFRORUHYHUGH$I¿QFKpDYYHQJDODIRWRVLQWHVLVRQR
QHFHVVDULHHQHUJLDOXPLQRVDFKHYLHQHIRUQLWDGDO6ROHGLRVVLGRGLFDUERQLRH
DFTXD'DTXHVWDUHD]LRQHVLRWWLHQHJOXFRVLRHVLOLEHUDRVVLJHQRLOSULPRqOD
SULQFLSDOHIRQWHGLHQHUJLDSHULYLYHQWLLOVHFRQGRqQHFHVVDULRSHUFRQVHQWLUHOD
UHVSLUD]LRQHFHOOXODUH
DIOSSIDO DI CARBONIO + ACQUA assorbe energia GLUCOSIO + OSSIGENO
Autotrofi Eterotrofi
Organismi capaci di produrre le sostanze necessarie per svolgere le Organismi incapaci di produrre le sostanze
proprie funzioni vitali in maniera autonoma, partendo da sostanze più necessarie per le proprie funzioni vitali; devono
semplici come il diossido di carbonio e l’acqua. utilizzare quelle prodotte dagli organismi autotrofi.
ciano
batt
alghe eri animali
funghi
piante
4 LA RESPIRAZIONE CELLULARE
La respirazione cellulare è il più importante processo che permette agli
organismi viventi di utilizzare l’energia contenuta nel glucosio.
(VVDROWUHDOJOXFRVLRXWLOL]]DDQFKHO¶RVVLJHQRHQWUDPELSURGRWWLQHOFRUVRGHOOD
IRWRVLQWHVLHOLEHUDGLRVVLGRGLFDUERQLRHDFTXD
GLUCOSIO + OSSIGENO libera energia DIOSSIDO DI CARBONIO + ACQUA
/DUHVSLUD]LRQHFHOOXODUHYLHQHIDWWDLQWXWWLLPRPHQWLGHOODORURYLWDVLDGDJOL
RUJDQLVPLDXWRWUR¿VLDGDTXHOOLHWHURWUR¿$QFKHOHSLDQWHLQIDWWLSHUSRWHU
VYROJHUHOHSURSULHIXQ]LRQLYLWDOLHIIHWWXDQRODUHVSLUD]LRQHFHOOXODUH
/HUHD]LRQLFKLPLFKHGHOODIRWRVLQWHVLHGHOODUHVSLUD]LRQHFHOOXODUHVRQRXQD
O¶RSSRVWRGHOO¶DOWUD/DSULPDDVVRUEHHQHUJLDPHQWUHODVHFRQGDODOLEHUDL
UHDJHQWLGHOO¶XQDFRUULVSRQGRQRDLSURGRWWLGHOO¶DOWUD
8Q¶DOWUDUHD]LRQHVLPLOHDOODUHVSLUD]LRQHPDFKHDYYLHQHQHOPRQGRQRQ
YLYHQWHqODcombustione
(VVDVLYHUL¿FDSHUHVHPSLRTXDQGREUXFLDPRODOHJQDXQSH]]RGLFDUWDLO
JOXFRVLRHFF4XDQGRIDFFLDPREUXFLDUHLOJOXFRVLRLQHIIHWWLHVVRUHDJLVFHFRQ
O¶RVVLJHQRGDOODUHD]LRQHVLRWWLHQHGLRVVLGRGLFDUERQLRSLDFTXDHVLOLEHUD
HQHUJLD
/HGLIIHUHQ]HSULQFLSDOLULVSHWWRDOODUHVSLUD]LRQHFHOOXODUHVRQR
energia
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /DIRWRVLQWHVLqXQDUHD]LRQHFKHOLEHUDHQHUJLD V F
b. /DIRWRVLQWHVLSURGXFHJOXFRVLR V F
c. /DUHVSLUD]LRQHFHOOXODUHDVVRUEHGLRVVLGRGLFDUERQLR V F
d. /DUHVSLUD]LRQHFHOOXODUHqXQDUHD]LRQHRSSRVWDDOODIRWRVLQWHVL V F
e. *OLRUJDQLVPLDXWRWUR¿HIIHWWXDQRODIRWRVLQWHVL V F
1
ORGANIZZAZIONE
DEGLI ORGANISMI LA CELLULA
VIVENTI
Il nucleo
È delimitato da una membrana ed è presen-
te solo nelle cellule più sviluppate. Contiene
il DNA, che può trovarsi in forma srotolata o
formare i cromosomi.
I ribosomi
Sono formati da proteine e
RNA. Hanno la funzione di
sintetizzare, cioè di costruire,
le proteine legando insieme
gli amminoacidi presenti
nel citoplasma.
I cloroplasti
Al loro interno avviene
la cattura dell’energia
luminosa e la fotosintesi;
sono perciò presenti
solo nelle cellule degli
organismi autotrofi come
le piante o le alghe.
I vacuoli
Hanno la funzione di immagazzinare sostanze
La parete cellulare di varia natura come acqua, amminoacidi ecc.
In alcuni tipi di organismi come le piante, i funghi e i Nelle piante occupano una grande parte della
batteri, esternamente alla membrana si trova la parete cellula, negli animali si presentano sotto forma
cellulare che conferisce rigidità alla cellula. di piccole vescicole.
fosfolipidi
cisterna
vescicole
Esercizio
6FULYLDFFDQWRDRJQXQDGHOOHVHJXHQWLGH¿QL]LRQLLOWHUPLQHFRUULVSRQGHQWHVFHJOLHQGRORIUDL
seguenti:
DSSDUDWRGHO*ROJLFORURSODVWLPHPEUDQDPLWRFRQGULQXFOHRULERVRPL
e.
Contiene, all’interno di vescicole, i materiali che devono essere inviati
fuori dalla cellula
f. Parte della cellula nella quale sono contenute tutte le informazioni
2
ORGANIZZAZIONE
DEGLI ORGANISMI CELLULE PROCARIOTE
VIVENTI ED EUCARIOTE
flagello
cromosoma
ribosomi
Ribosomi
Nelle cellule procariote i
ribosomi sono più piccoli
rispetto a quelli presenti
nelle cellule eucariote.
DNA
Nelle cellule eucariote il DNA in associazione
citoplasma con delle proteine forma dei cromosomi a forma
di bastoncini, contenuti nel nucleo. Nelle cellule
procariote il DNA forma un cromosoma circolare.
3
ORGANIZZAZIONE
DEGLI ORGANISMI ORGANISMI UNICELLULARI
VIVENTI E PLURICELLULARI
organismo
apparato
cellula tessuto organo
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. $OFXQLRUJDQLVPLSOXULFHOOXODULVRQRIRUPDWLGDFHOOXOHSURFDULRWH V F
b. 1HJOLRUJDQLVPLSOXULFHOOXODULVRQRVHPSUHSUHVHQWLGHLWHVVXWL V F
c. /HFHOOXOHGLXQWHVVXWRVRQRVLPLOLIUDORUR V F
d. 8QRUJDQLVPRSOXULFHOOXODUHqIRUPDWRGDSLDSSDUDWL V F
e. *OLDSSDUDWLVRQRIRUPDWLGDRUJDQLGHOORVWHVVRWLSR V F
1 B
CAP 4 CAP 2
Unità 1 I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DEI VIVENTI 111 PAGINA 31
1. Classificazione e determinazione delle specie 112 PAGINA 32
2. Come si suddividono i viventi 116 PAGINA 36
3. La classificazione dei viventi 118 PAGINA 38
35
Unità 1
1
CLASSIFICAZIONE
I CRITERI DI
CLASSIFICAZIONE E DETERMINAZIONE
DEI VIVENTI DELLE SPECIE
Sì NO
Sì NO Sì NO
Allattano i figli?
Sì NO
MAMMIFERI ANFIBI
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. 'HWHUPLQD]LRQHHFODVVL¿FD]LRQHVRQRODVWHVVDFRVD V F
b. ,FULWHULSHUHIIHWWXDUHXQDFODVVL¿FD]LRQHSRVVRQRHVVHUHVRJJHWWLYL V F
c. &ODVVL¿FDUHYXROGLUHUDJJUXSSDUHVHFRQGRFULWHULEHQGH¿QLWL V F
d. /HFKLDYLVHUYRQRSHUHIIHWWXDUHODFODVVL¿FD]LRQH V F
e. /DFODVVL¿FD]LRQHGHOOHVSHFLHYLYHQWLqIDWWDVRORGDJOLVSHFLDOLVWL V F
2
I CRITERI DI
CLASSIFICAZIONE COME SI SUDDIVIDONO
DEI VIVENTI I VIVENTI
Specie
Genere
Famiglia
Ordine
Classe
Phylum
Regno
Dominio
,OUDJJUXSSDPHQWRSLVSHFL¿FRqODspecie
2JQLVLQJRODVSHFLHYLHQHLQGLYLGXDWDGDGXHQRPLLQODWLQRVFULWWLLQFRUVLYRLO
SULPRKDO¶LQL]LDOHPDLXVFRODHLQGLFDLOJHQHUHPHQWUHLOVHFRQGRVFULWWRFRQ
O¶LQL]LDOHPLQXVFRODLQGLFDODVSHFLH&RVuLOQRPHGHOODQRVWUDVSHFLHq+RPR
sapiensHomoqLOJHQHUHHsapiensqODVSHFLH
Si dice che due individui appartengono alla stessa specie se dalla loro
unione possono nascere dei figli e questi sono a loro volta capaci di
riprodursi.
3HUHVHPSLRGDOO¶XQLRQHGHOO¶DVLQRHGLXQDIHPPLQDGHOFDYDOORQDVFHLOPXOR
4XHVWRDQLPDOHQRQqSHUzFDSDFHGLULSURGXUVLHTXLQGLVLSXzDIIHUPDUHFKH
DVLQRHFDYDOORVRQRVSHFLHGLYHUVH(TXXVDVLQXVHG(TXXVFDEDOOXV
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. 6HGXHLQGLYLGXLSRVVRQRULSURGXUVLDOORUDDSSDUWHQJRQRDOODVWHVVDVSHFLH V F
b. ,OUHJQRqLOUDJJUXSSDPHQWRSLDPSLR V F
c. ,OQRPHGHOQRVWURJHQHUHqHomo V F
d. ,OQRPHGHOODVSHFLHVLVFULYHFRQO¶LQL]LDOHLQPDLXVFROR V F
e. ,OFDYDOORHLOPXORDSSDUWHQJRQRDOODVWHVVDVSHFLH V F
3
I CRITERI DI
CLASSIFICAZIONE LA CLASSIFICAZIONE
DEI VIVENTI DEI VIVENTI
AR C H AE A
B AC T E R I A
E U C AR YA
Sono formati da cellule eucariote, possono essere unicellulari o
pluricellulari ma non possiedono tessuti. Gli organismi possono
Protisti essere autotrofi o eterotrofi. Vi appartengono le alghe e i
protozoi.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. *OLDUFKDHDYLYRQRVRORLQDPELHQWLFRQFRQGL]LRQLGLYLWDHVWUHPH V F
b. 6RORJOLDUFKDHDVRQRWXWWLSURFDULRWL V F
c. *OLHXFDU\DSRVVRQRHVVHUHDQFKHXQLFHOOXODUL V F
d. *OLHXFDU\DKDQQRVHPSUHGHLWHVVXWL V F
e. ,EDFWHULDSRVVRQRHVVHUHVLDDXWRWUR¿VLDHWHURWUR¿ V F
4 GLI ARCHAEA
Al dominio degli archaea appartengono organismi procarioti molto
semplici, alcuni dei quali vivono in ambienti estremi che hanno condizioni
di temperatura, acidità e salinità al limite delle possibilità di vita per
qualunque altro organismo.
6SHFLHDSSDUWHQHQWLDOGRPLQLRGHJOLDUFKDHDVRQRVWDWHLQIDWWLWURYDWHQHOOH
JUDQGLSURIRQGLWjPDULQHQHLJLDFLPHQWLSHWUROLIHULQHOOHVROIDWDUHHFF
6LqFRPXQTXHYLVWRFKHDOFXQLGLHVVLVRQRSUHVHQWLDQFKHLQDPELHQWLQRUPDOL
FRPHSHUHVHPSLRQHOSODQFWRQ
4 I BACTERIA
Al dominio dei bacteria appartengono organismi molto conosciuti, cioè i
comuni batteri e i cianobatteri che sono autotrofi.
$LEDFWHULDDSSDUWHQJRQRRUJDQLVPLXQLFHOOXODULIRUPDWLGDFHOOXOHSURFDULRWH
SURYYLVWHGLXQDSDUHWHFKHKDFDUDWWHULVWLFKHGLYHUVHGDTXHOODGHOOHSLDQWH
/HFHOOXOHEDWWHULFKHKDQQRIRUPHGLYHUVHHLQEDVHDHVVHqSRVVLELOHHIIHWWXDUH
XQDFODVVL¿FD]LRQH
streptococchi
vibrioni
cocchi
stafilococchi spirilli spirochete
bacilli
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. *OLDUFKDHDYLYRQRVRORQHOSODQFWRQ V F
b. 6LDJOLDUFKDHDVLDLEDFWHULDVRQRSURFDULRWL V F
c. ,FLDQREDWWHULVRQRRUJDQLVPLDXWRWUR¿ V F
d. ,FLDQREDWWHULDSSDUWHQJRQRDJOLDUFKDHD V F
e. 7XWWLLEDWWHULVRQRGDQQRVLSHUODVDOXWH V F
4 LE ALGHE
)UDOHDOJKHHVFOXVLYDPHQWHXQLFHOOXODULFLVRQROHdiatomeeFKHSRVVLHGRQRXQ
JXVFLRVLOLFHRHOHeugleneSURYYLVWHGLXQÀDJHOORFKHXWLOL]]DQRSHUPXRYHUVL
Le alghe pluricellulari sono diffuse in mare e in acqua dolce. Si suddividono
in: alghe verdi, alghe rosse e alghe brune.
Vivono sia nelle acque dolci, sia nelle acque salate, in questo
Alghe verdi caso generalmente in prossimità della superficie. Alcune specie
possono essere anche unicellulari.
Vivono principalmente nel mare, in superficie e in profondità. Nelle
Alghe rosse loro cellule assieme alla clorofilla si trovano anche altri pigmenti.
Vivono principalmente in mare a diverse profondità. Anch’esse,
Alghe brune oltre alla clorofilla, contengono altri pigmenti.
4 I PROTOZOI
I protozoi sono organismi unicellulari, privi di cloroplasti e di parete
cellulare.
6RQRFDSDFLGLPRYLPHQWLDWWLYLFKHDWWXDQRJUD]LHDOODSUHVHQ]DGLÀDJHOOL
cigliaRpseudopodi
O ,ÀDJHOOLVRQRGHLSUROXQJDPHQWLGHOOHFHOOXOHFRVWLWXLWLGD¿ODPHQWLOXQJKLHVRWWLOL
O /HFLJOLDKDQQRXQDVWUXWWXUDVLPLOHDTXHOODGHLÀDJHOOLPDVRQRPROWRSL
QXPHURVHHGLPLVXUDQHWWDPHQWHLQIHULRUH,OORURPRYLPHQWRqPROWR
FRRUGLQDWRHSHUPHWWHO¶DVVXQ]LRQHGHOFLER
O *OLSVHXGRSRGLVRQRGHOOHHVWURÀHVVLRQLGHOODFHOOXODFKHSHUPHWWRQRVLDLO
PRYLPHQWRVLDODQXWUL]LRQHFKHFRQVLVWHQHOO¶LQJOREDUHSHUHVHPSLRGHLEDWWHUL
,SURWR]RLVLSRVVRQRQXWULUHGLEDWWHULHDOFXQLGLHVVLVRQRSDUDVVLWLGHOO¶XRPRR
GLDOWULDQLPDOL
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. ,SURWLVWLKDQQRFDUDWWHULVWLFKHPROWRVLPLOLWUDORUR V F
b. /HDOJKHSRVVRQRHVVHUHXQLFHOOXODULRSOXULFHOOXODUL V F
c. 7XWWHOHDOJKHDWWXDQRODIRWRVLQWHVL V F
d. /HDOJKHYHUGLYLYRQRLQSURIRQGLWj V F
e. /HGLDWRPHHKDQQRXQJXVFLRVLOLFHR V F
4 I LIEVITI
I lieviti sono funghi unicellulari. Per ottenere l’energia necessaria per le
proprie funzioni vitali decompongono le sostanze organiche.
&LzDYYLHQHSHUHVHPSLRGXUDQWHODfermentazione alcolicaQHOFRUVRGHOOD
TXDOHJOL]XFFKHULGHOO¶XYDHGHOO¶RU]RJHUPLQDWRVRQRWUDVIRUPDWLLQGLRVVLGRGL
FDUERQLRHDOFRORWWHQHQGRFRVuLOYLQRHODELUUD
6HLOLHYLWLYHQJRQRPHVFRODWLDOODIDULQDFRPHQHOODODYRUD]LRQHGHOSDQHH
GHOODSL]]DSURGXFRQRGLRVVLGRGLFDUERQLRFKHIRUPDEROOHGLJDVFDXVDQGRXQ
DXPHQWRGLYROXPHGHOO¶LPSDVWR4XHVWRSURFHVVRqGHWWRlievitazione
4 I FUNGHI PLURICELLULARI
Dei funghi pluricellulari fanno parte le muffe e i funghi che troviamo nei
boschi.
,OORURFRUSRqFKLDPDWR micelio HGqIDWWRGLXQLQWUHFFLRGL¿ODPHQWLFKLDPDWL
ife,IXQJKLVLSRVVRQRULSURGXUUHSHUPH]]RGL spore FKHYHQJRQRGLVVHPLQDWH
QHOO¶DPELHQWHHGDOOHTXDOLVLIRUPDQRQXRYLPLFHOLPDDQFKHFRQDOWUHPRGDOLWj
anello
cappello
lamelle
gambo
spora germogliante
ife
4 I LICHENI
I licheni, insieme alle micorrize, sono le principali forme di simbiosi
mutualistica dei funghi.
3HUVLPELRVLPXWXDOLVWLFDVLLQWHQGHODSRVVLELOLWjSHUGXHRUJDQLVPLGLYLYHUH
LQVLHPHWUDHQGRQHYDQWDJJLRUHFLSURFR1HOFDVRGHLOLFKHQLODVLPELRVLDYYLHQH
IUDXQ¶DOJDRXQFLDQREDWWHULRHXQIXQJR
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. $OFXQLIXQJKLSRVVRQRHIIHWWXDUHODIRWRVLQWHVL V F
b. ,OLHYLWLSRVVRQRWUDVIRUPDUHJOL]XFFKHULLQDOFRO V F
c. ,IXQJKLSDUDVVLWLSUHQGRQROHVRVWDQ]HQXWULWLYHGDJOLRUJDQLVPLPRUWL V F
d. /HPLFRUUL]HVRQRXQWLSRGLIXQJRSOXULFHOOXODUH V F
e. ,OLFKHQLVRQRXQDIRUPDGLVLPELRVLGHLIXQJKLFRQOHDOJKH V F
1 B
CAP 5 CAP 3
Unità 1 LE PIANTE 141 PAGINA 61
1. Classificazione delle piante 142 PAGINA 62
2. La radice 144 PAGINA 64
3. Il fusto 148 PAGINA 68
4. La foglia 152 PAGINA 72
5. Il fiore 156 PAGINA 76
6. Il seme e il frutto 160 PAGINA 80
43
Unità 1
LE PIANTE
1 CLASSIFICAZIONE
DELLE PIANTE
endosperma
radichetta cotiledone
monocotiledone tegumento
foglioline
radichetta
dicotiledone tegumento
Esercizio
Traccia una crocetta sotto le piante che possiedono la caratteristica indicata.
Attenzione: qualche caratteristica può essere valida per più di un gruppo o non essere valida per
nessuno di essi.
4 TIPI DI RADICE
/DUDGLFHGHOOHSLDQWHSLVYLOXSSDWHSXzDYHUHGXHIRUPHFDUDWWHULVWLFKH
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /DUDGLFHSXzDYHUHDQFKHIXQ]LRQHGLULVHUYD V F
b. 1HOOHEULR¿WHO¶DFTXDYLHQHDVVRUELWDGLUHWWDPHQWHGDOOHIRJOLROLQH V F
c. /DUDGLFHIDVFLFRODWDqIRUPDWDGDUDGLFLFKHKDQQRSLRPHQRODVWHVVDOXQJKH]]D V F
d. /DUDGLFHIDVFLFRODWDqWLSLFDGHOOHGLFRWLOHGRQL V F
e. /DFUHVFLWDGHOOHUDGLFLqJXLGDWDGDOODIRU]DGLJUDYLWj V F
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. ,OIXVWRqVRJJHWWRDJHRWURSLVPRSRVLWLYR V F
b. /HJUDPLQDFHHKDQQRLOIXVWRFDYRDOO¶LQWHUQR V F
c. ,OIXVWRVLLQJURVVDFRQUHJRODULWjQHOOHGLYHUVHVWDJLRQL V F
d. ,OIXVWRKDODIXQ]LRQHGLHVSRUUHODSLDQWDDOODOXFH V F
e. ,OIXVWRSXzDYHUHDQFKHODIXQ]LRQHGLDFFXPXORGLVRVWDQ]HGLULVHUYD V F
4 LA FOTOSINTESI /DFRQWLQXDIXRULXVFLWDG¶DFTXDGDOOHIRJOLHQH
ULFKLDPDDOWUDGDOIXVWRHTXHVWRDVXDYROWDOD
La foglia può effettuare la fotosintesi grazie alla
ULFKLDPDGDOOHUDGLFL6LFUHDFRVuXQÀXVVRFRQWLQXR
presenza della clorofilla che si trova nelle foglie.
HPDQPDQRFKHO¶DFTXDHYDSRUDQHDUULYDDOWUD
/DIRWRVLQWHVLqXQDUHD]LRQHFRPSOHVVDFKHDYYLHQH 7DOHSURFHVVRFRQWLQXDSHUWXWWDODGXUDWDGHOODYLWD
VRORLQSUHVHQ]DGLOXFH GHOODSLDQWD
(VVDSXzHVVHUHFRVuULDVVXQWD
ACQUA + DIOSSIDO DI CARBONIO = GLUCOSIO
+ OSSIGENO
/DSLDQWDXWLOL]]DO¶DFTXDSURYHQLHQWHGDOOHUDGLFLHLO
GLRVVLGRGLFDUERQLRFKHVLWURYDQHOO¶DULD4XHVWRJDV
UDJJLXQJHOHFHOOXOHQHOOHTXDOLDYYLHQHODIRWRVLQWHVL
SDVVDQGRDWWUDYHUVRJOLVWRPL/¶RVVLJHQRYLHQH
OLEHUDWRQHOO¶DULDÊJUD]LHDOODIRWRVLQWHVLFKHOD
VWUDJUDQGHPDJJLRUDQ]DGHLYLYHQWLULHVFHDRWWHQHUH
O¶HQHUJLDQHFHVVDULDSHUODYLWD
la traspirazione attraverso
le foglie richiama una continua molecole d’acqua
4 LA TRASPIRAZIONE colonna d’acqua
L’acqua assorbita dalle radici risale lungo il fusto.
Questa risalita è favorita dalla traspirazione, che
causa una fuoriuscita d’acqua dalle foglie sotto
forma di vapore .
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /HQHUYDWXUHGHOOHIRJOLHVRQRVWUXWWXUHGLULQIRU]RFKHVHUYRQRVRSUDWWXWWRSHUVRVWHQHUHODIRJOLD V F
b. ,OSLFFLRORqSUHVHQWHLQWXWWHOHIRJOLH V F
c. /DSDJLQDVXSHULRUHGLXQDIRJOLDqJHQHUDOPHQWHSLOXFLGD V F
d. /DWUDVSLUD]LRQHULFKLDPDDFTXDGDOIXVWR V F
e. /DIRWRVLQWHVLFRQVXPDGLRVVLGRGLFDUERQLR V F
stilo stigma
Pistillo
Petali È chiamato anche carpello e
Sono delle foglioline colorate filamento antera
rappresenta la parte femminile del
e spesso profumate, libere fiore. È formato da un ovario,
o unite insieme, che hanno che si trova alla base e contiene gli
la funzione di attirare gli pistillo ovuli, e da uno stilo, una struttura
organismi impollinatori, di supporto in cima alla quale si
e in particolare gli insetti. orolla
trova lo stigma.
Formano la corolla.
Sepali stame Stami
Sono delle foglioline di colore Sono formati da un filamento in
verde presenti sulla parte cima al quale si trova l’antera.
inferiore e più esterna del ovario Sull’antera c’è il polline. Gli stami
fiore. Formano il calice. rappresentano la parte maschile
calice del fiore.
4 LA FECONDAZIONE
La riproduzione sessuata avviene mediante fecondazione che, nelle piante,
consiste nell’unione del nucleo della cellula di un granulo di polline con il
nucleo dell’ovulo.
3HUDYYHQLUHODIHFRQGD]LRQHqQHFHVVDULRFKHTXDOFKHJUDQHOORGLSROOLQHYDGDD
¿QLUHLQFLPDDOSLVWLOOR$OOD¿QHGHOSURFHVVRGLIHFRQGD]LRQHVLIRUPDXQDQXRYD
FHOOXODFKLDPDWDzigote
,OWUDVSRUWRGHOSROOLQHGDXQDSLDQWDDOO¶DOWUDDYYLHQHSULQFLSDOPHQWHDRSHUD
GHOYHQWRRDRSHUDGLDQLPDOLVRSUDWWXWWRLQVHWWL3HUDWWLUDUHJOLLQVHWWLOHSLDQWH
KDQQR¿RULFRQFRORULPROWRDSSDULVFHQWLRHPHWWRQRRGRULPROWRIRUWL
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. ,O¿RUHSHUPHWWHODULSURGX]LRQHVHVVXDWD V F
b. /DULSURGX]LRQHDVHVVXDWDqODSLGLIIXVDIUDOHSLDQWH V F
c. ,VHSDOLIRUPDQRODFRUROOD V F
d. 'DOODIHFRQGD]LRQHVLRWWLHQHOR]LJRWH V F
e. ,O¿RUHqLPSRUWDQWHSHUHIIHWWXDUHLOULFRQRVFLPHQWRGHOOHSLDQWH V F
4 IL FRUTTO
Ha la funzione di proteggere e nutrire il seme e
favorire la sua diffusione, in modo che la nuova
piantina possa nascere lontano dalla pianta Embrione
madre. radichetta
È la piantina vera e propria
,OIUXWWRVLIRUPDDSDUWLUHGDOO¶RYDULRPHQWUHGDOO¶RYXOR in dimensioni molto ridotte.
IHFRQGDWRVLVYLOXSSDLOVHPH tegumento
$QFKHLIUXWWLFRPHL¿RULKDQQRFDUDWWHULVWLFKHPROWR
GLYHUVHJOLXQLGDJOLDOWUL3RVVRQRHVVHUHVHFFKLR sarebbe spazio, luce e nutrimento sufficiente per
FDUQRVL
tutti; inoltre, la specie non potrebbe diffondersi.
3HUTXHVWRPRWLYROHSLDQWHKDQQRGHOOHVWUXWWXUHWDOL
GDSHUPHWWHUHDLVHPLGLJHUPRJOLDUHLOSLORQWDQR
4 LA DISSEMINAZIONE SRVVLELOH,SULQFLSDOLVLVWHPLXWLOL]]DWLVRQRLOYHQWR
I semi prodotti devono essere allontanati dalla ODSUHVHQ]DGLVHPLFKHVLDWWDFFDQRDLFRUSLGHJOL
pianta madre per diffondersi su un territorio DQLPDOLFKHYHQJRQRORURDFRQWDWWRODFDSDFLWjGL
più ampio possibile. Se restassero vicini non ci ³VSDUDUH´LVHPLDGLVWDQ]DHFF
FRUTTI
Carnosi Secchi
Hanno una consistenza carnosa. Hanno una consistenza legnosa e si suddividono in:
indeiscenti deiscenti
se giunti a maturazione se giunti a maturazione si aprono
restano chiusi e lasciano uscire i semi
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. 7XWWHOHSLDQWHFRQLOIUXWWRKDQQRDQFKHXQVHPH V F
b. ,OWHJXPHQWRIRUQLVFHQXWULPHQWRDOO¶HPEULRQH V F
c. ,OIUXWWRVLRULJLQDGDOO¶RYDULRGHO¿RUH V F
d. ,SLVHOOLKDQQRXQIUXWWRGHLVFHQWH V F
e. /¶ROLYDqXQIUXWWRFDUQRVR V F
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /HVSXJQHDSSDUWHQJRQRDLSRULIHUL V F
b. ,QHPDWRGLKDQQRXQFRUSRSLDWWR V F
c. *OLLQVHWWLIDQQRSDUWHGHJOLDUWURSRGL V F
d. /HVWHOOHGLPDUHDSSDUWHQJRQRDJOLHFKLQRGHUPL V F
e. /HFR]]HVRQRGHLPROOXVFKL V F
Esercizio
Indica sotto ognuno dei seguenti gruppi di vertebrati le lettere corrispondenti alle caratteristiche
valide per esso. Attenzione: alcune caratteristiche possono essere valide per più di un gruppo.
a. 5HVSLUDQRVHPSUHPHGLDQWHOHEUDQFKLH g. 3HUODIXQ]LRQHUHVSLUDWRULDXWLOL]]DQRDQFKHOD
b. 3RVVRQRUHJRODUHODSURSULDWHPSHUDWXUDFRUSRUHD SHOOH
c. +DQQRXRYDPXQLWHGLXQJXVFLRULJLGR h. $OODWWDQRLORUR¿JOL
d. ,OORURFRUSRqULFRSHUWRGLSHOL i. +DQQRIRUPHGLUHVSLUD]LRQHGLYHUVHQHOODYLWD
e. ,OORURFRUSRqULFRSHUWRGLSLXPH ODUYDOHHLQTXHOODDGXOWD
f. $OODIXQ]LRQHUHVSLUDWRULDFRQWULEXLVFRQRDQFKH j. 6LULSURGXFRQRVHPSUHGHSRQHQGROHXRYD
GHOOHFDYLWjSUHVHQWLQHOOHORURRVVD
4 L’APPARATO DIGERENTE
L’apparato digerente ha la funzione di scomporre le sostanze ingerite,
assorbire i loro componenti ed eliminare le sostanze di rifiuto.
4XHVWRDSSDUDWRDVVXPHIRUPHGLYHUVHQHLGLYHUVLDQLPDOL8QRGHLSLVHPSOLFL
qTXHOORSRVVHGXWRGDLFHOHQWHUDWLIRUPDWRGDXQ¶XQLFDFDYLWjSURYYLVWDGLXQD
VRODDSHUWXUDDWWUDYHUVRODTXDOHHQWUDO¶DFTXDFRQOHVRVWDQ]HQXWULWLYHHG
HVFRQRTXHOOHGLUL¿XWR
POLIPO MEDUSA
tentacoli bocca strato interno
strato celenteron
intermedio
colonna
celenteron
strato
esterno
tentacoli bocca
bocca
esofago gozzo
stomaco
nefridio
ventriglio
retto
vaso sanguigno
ventrale
4 L’APPARATO ESCRETORE
L’apparato escretore ha la funzione de eliminare le sostanze inutili
o dannose. Talvolta vengono eliminate anche sostanze ancora utili.
L’eliminazione di queste ultime avviene per regolare l’equilibrio interno.
/HVRVWDQ]HJDVVRVHVRQRFRVWLWXLWHSULQFLSDOPHQWHGDGLRVVLGRGLFDUERQLRH
YHQJRQRHOLPLQDWHDWWUDYHUVRO¶DSSDUDWRUHVSLUDWRULR
$OFXQLFRPSRVWLGHOO¶D]RWRFKHGHULYDQRGDOODGHJUDGD]LRQHGHJOLDPPLQRDFLGL
YHQJRQRHOLPLQDWLGDOO¶DSSDUDWRHVFUHWRUHVRWWRIRUPDGLDPPRQLDFDXUHDR
DFLGRXULFRDVHFRQGDGHOJUXSSRDOTXDOHJOLDQLPDOLDSSDUWHQJRQR
,OSULQFLSDOHRUJDQRGHOO¶DSSDUDWRHVFUHWRUHGHLYHUWHEUDWLqLOrene
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. 1HLFHOHQWHUDWLODERFFDHO¶DQRVRQRGXHDSHUWXUHVHSDUDWH V F
b. ,EDWWHULVRQRXWLOLDOODGLJHVWLRQH V F
c. /¶HVFUH]LRQHDYYLHQHVRORDWWUDYHUVRLOUHQH V F
d. /DGLJHVWLRQHVHUYHSHUVFRPSRUUHOHVRVWDQ]HFRPSOHVVHLQVRVWDQ]HVHPSOLFL V F
e. 1HOO¶HVFUH]LRQHYHQJRQRHOLPLQDWHVROROHVRVWDQ]HGDQQRVH V F
4 L’APPARATO CIRCOLATORIO
In tutti gli organismi esiste una circolazione di
sostanze nutritive, ossigeno, diossido di carbonio,
sostanze di rifiuto ecc. Questa funzione negli
organismi più complessi è svolta dall’apparato
circolatorio.
*OLDQLPDOLPDULQLSLVHPSOLFLFRQLOPRYLPHQWRFUHDQR
ÀXVVLG¶DFTXDQHOOHFDYLWjGHOSURSULRFRUSRHTXHVWRÀXVVR
SHUPHWWHODFLUFROD]LRQHGHOOHVRVWDQ]H&LzDYYLHQHQHL
SRULIHULFRPHODVSXJQDHQHLFHOHQWHUDWLFRPHO¶LGUD
flusso ,QDQLPDOLXQSR¶SLVYLOXSSDWLFRPHJOLDUWURSRGLHJOL
dell’acqua cellule
flagellate DQHOOLGLFRPSDUHLOcuoreFKHIDFLOLWDODFLUFROD]LRQH
SRPSDQGRLÀXLGLQHOFRUSRGHOO¶DQLPDOH,QSDUWLFRODUH
QHJOLDUWURSRGLqSUHVHQWHXQFXRUHFKHSRPSDO¶emolinfa
LQVSD]LDSHUWLDOO¶LQWHUQRGHOFRUSR/¶HPROLQIDqXQ
OLTXLGRFRQIXQ]LRQLVLPLOLDOVDQJXHPDSULYRGLJOREXOL
URVVL6LSDUODLQTXHVWRFDVRGLapparato circolatorio
aperto,QDOWULRUJDQLVPLFRPHJOLDQHOOLGLROWUHDOOD
SUHVHQ]DGHOFXRUHF¶qXQVLVWHPDGLYDVLFKLXVR
aorta cuore a camere
4XDQGRJLXQJRQRQHLWHVVXWLTXHVWLYDVLGLYHQWDQRSLFFROL
HVRWWLOLLcapillari$WWUDYHUVROHORURSDUHWLDYYLHQHOR
VFDPELRGHOOHVRVWDQ]HQHLWHVVXWLHSRLVLKDLOULWRUQRDO
FXRUH
1HLYHUWHEUDWLLOOLTXLGRFKHFLUFRODDWWUDYHUVRLYDVLYLHQH
FKLDPDWRsangue(VVRFRQWLHQHGHOOHFHOOXOHJOREXOLURVVL
l’emolinfa circola QHOOHTXDOLFLVRQRVRVWDQ]HFKHWUDVSRUWDQRO¶RVVLJHQR
in tutto il corpo
1HLYHUWHEUDWLO¶apparato circolatorioqVHPSUHchiuso
cuori cuore aorta polmoni
dorsale e organi
branchie organi
capillari
vasi
sanguigni
aorta
capillari ventrale capillari ventricolo atrio
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. ,FHOHQWHUDWLQRQKDQQRLOFXRUH V F
b. 1HJOLDUWURSRGLF¶qXQVLVWHPDFLUFRODWRULRDSHUWR V F
c. /¶HPROLQIDFRQWLHQHJOREXOLURVVL V F
d. 1HLSHVFLF¶qXQVLVWHPDFLUFRODWRULRFKLXVR V F
e. 1HLFDSLOODULDYYLHQHORVFDPELRGHOOHVRVWDQ]HQHLWHVVXWL V F
alveolo
bronco
terziario
bronchiolo
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. 6RORJOLRUJDQLVPLSLVHPSOLFLHIIHWWXDQRODUHVSLUD]LRQHFHOOXODUH V F
b. ,PROOXVFKLDFTXDWLFLUHVSLUDQRSHUPH]]RGHOOHEUDQFKLH V F
c. *OLLQVHWWLUHVSLUDQRPHGLDQWHSROPRQLPROWRVHPSOLFL V F
d. ,UHWWLOLQRQKDQQRSROPRQL V F
e. *OLXFFHOOLUHVSLUDQRVRORPHGLDQWHOHVDFFKHDHULIHUH V F
4 L’APPARATO RIPRODUTTORE
La riproduzione avviene per mezzo dell’apparato riproduttore. Questo
apparato presenta notevoli diversità fra gli individui di sesso maschile e
quelli di sesso femminile della stessa specie.
/HGLYHUVLWjHVLVWHQWLQHOO¶DSSDUDWRULSURGXWWRUHUDSSUHVHQWDQRLcaratteri sessuali
primari2OWUHDOOHGLYHUVLWjQHOO¶DSSDUDWRULSURGXWWRUHQHLGXHVHVVLHVLVWRQRGHOOH
GLIIHUHQ]HLQDOWUHSDUWLGHOFRUSR4XHVWHGLIIHUHQ]HUDSSUHVHQWDQRLcaratteri
sessuali secondariHVRQRSDUWLFRODUPHQWHHYLGHQWLLQDOFXQLDQLPDOL
4 LA FECONDAZIONE
Nella riproduzione sessuata si ha la fusione dei nuclei di una cellula
femminile, chiamata cellula uovo, e di una cellula maschile, chiamata
spermatozoo. Tale processo è chiamato fecondazione.
/DIHFRQGD]LRQHSXzDYYHQLUHDOO¶HVWHUQRGHOFRUSRRDOVXRLQWHUQR1HOSULPR
FDVRVLSDUODGLIHFRQGD]LRQHHVWHUQDQHOVHFRQGRGLIHFRQGD]LRQHLQWHUQD
La fecondazione esternaVLKDQHJOLRUJDQLVPLFKHYLYRQRQHOO¶DFTXD3HU
HVHPSLRQHLSHVFLODIHPPLQDGHSRQHWDQWHFHOOXOHXRYRHLOPDVFKLRHPHWWHL
VXRLVSHUPDWR]RLFKHUDJJLXQJRQROHXRYDHOHIHFRQGDQR
La fecondazione internaqFDUDWWHULVWLFDGHLUHWWLOLGHJOLXFFHOOLHGHLPDPPLIHUL
FLRqGLWXWWLJOLRUJDQLVPLFKHYLYRQRORQWDQLGDOO¶DFTXD
,QTXHVWRFDVRLO
QXPHURGLXRYDSURGRWWHqPROWRSLEDVVRHQHOFDVRGHOODVSHFLHXPDQDq
JHQHUDOPHQWHVRORXQR
4 LO SVILUPPO
8QDYROWDDYYHQXWDODIHFRQGD]LRQHVLIRUPDXQembrione(VVRSHUFUHVFHUH
KDELVRJQRGLVRVWDQ]HQXWULWLYHHGLXQDPELHQWHIDYRUHYROHDOSURSULRVYLOXSSR
*OLDQLPDOLFKHVLULSURGXFRQRGHSRQHQGROHXRYDVLFKLDPDQRovipariTXHOOLFKH
JHQHUDQR¿JOLYLYLHJLjVYLOXSSDWLVLFKLDPDQRvivipari
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. *OLLQYHUWHEUDWLVLULSURGXFRQRJHQHUDOPHQWHSHUYLDDVHVVXDWD V F
b. /DFUHVWDGLXQJDOORqXQFDUDWWHUHVHVVXDOHSULPDULR V F
c. *OLRUJDQLVPLDFTXDWLFLKDQQRLQJHQHUHXQDIHFRQGD]LRQHHVWHUQD V F
d. ,JOLXFFHOOLVRQRYLYLSDUL V F
e. 1HLUHWWLOLODIHFRQGD]LRQHqLQWHUQD V F
1 D
CAP 6 CAP 1
Unità 1 L’ACQUA 193 PAGINA 3
1. Le caratteristiche dell’acqua 194 PAGINA 4
2. L’acqua sulla Terra 196 PAGINA 6
3. Le acque dei mari e degli oceani 200 PAGINA 10
4. Le acque continentali 204 PAGINA 14
5. L’azione modificatrice dell’acqua 208 PAGINA 18
57
Unità 1
L’ACQUA
1 LE CARATTERISTICHE
DELL’ACQUA
atomo di ossigeno
4 L’ACQUA ALLO STATO SOLIDO
Le molecole dell’acqua, nel ghiaccio, sono disposte in maniera molto
ordinata e occupano un volume maggiore rispetto a quando si trovano allo
stato liquido .
$FDXVDGLTXHVWRDXPHQWRGLYROXPHVHPHWWLDPRXQDERWWLJOLDGLYHWURWDSSDWD
HSLHQDG¶DFTXDLQXQFRQJHODWRUHTXDQGRO¶DFTXDVROLGL¿FDODERWWLJOLDVLVSDFFD
/¶DFTXDDOORVWDWRVROLGRKDXQDGHQVLWjPLQRUHGHOO¶DFTXDLQIRUPDOLTXLGDH
JUD]LHDTXHVWDGLPLQX]LRQHGLGHQVLWjLOJKLDFFLRJDOOHJJLDVXOO¶DFTXD
4 LA CAPACITÀ TERMICA
DELL’ACQUA
Per innalzare la temperatura
dell’acqua è necessario fornire
più calore rispetto a quanto ne
occorre per ottenere lo stesso
risultato con uguali quantità di
altre sostanze.
ghiaccio
/¶DFTXDULHVFHLQIDWWLD
LPPDJD]]LQDUHPROWRFDORUH
*UD]LHDTXHVWDFDUDWWHULVWLFDHDO
IDWWRFKHVXOOD7HUUDO¶DFTXDqPROWR
DEERQGDQWHO¶DFTXDHVHUFLWDXQD
JUDQGHLQÀXHQ]DPLWLJDWULFHVXO
FOLPDGHOOHUHJLRQLFKHVLWURYDQR
LQSURVVLPLWjGHOPDUHRGLJUDQGL
ODJKL4XHVWHUHJLRQLKDQQRTXLQGL
acqua
HVWDWLSLIUHVFKHHLQYHUQLSLPLWL
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /DPROHFRODGHOO¶DFTXDqIRUPDWDGDDWRPLGLLGURJHQRHGLRVVLJHQR V F
b. NJG¶DFTXDRFFXSDXQYROXPHPLQRUHGLNJGLJKLDFFLR V F
c. 3HULQQDO]DUHODWHPSHUDWXUDGHOO¶DFTXDELVRJQDIRUQLUHSLFDORUHULVSHWWRDXJXDOLTXDQWLWjGLDOWUHVRVWDQ]H V F
d. /¶DFTXDULHVFHDLPPDJD]]LQDUHSLFDORUHULVSHWWRDOOHURFFH V F
e. /HUHJLRQLFRVWLHUHKDQQRWHPSHUDWXUHSLDOWHLQWXWWLLSHULRGLGHOO¶DQQR V F
97,09%
4 LE ACQUE DEI MARI E DEGLI OCEANI acqua salata
Più del 97% dell’acqua presente sulla Terra si
trova nei mari e negli oceani ed è salata.
6HPHWWLDPRLQXQUHFLSLHQWHXQNLORJUDPPRGLDFTXD
VDODWDHODIDFFLDPRHYDSRUDUHGHOWXWWRRWWHQLDPR
JGLVDOLLSULQFLSDOLGHLTXDOLVRQRLOFORUXURGL
VRGLRFLRqLOVDOHGDFXFLQDHLOFORUXURGLPDJQHVLR
,OSULPRFRQIHULVFHDOO¶DFTXDLOVDSRUHVDODWRPHQWUH
LOVHFRQGROHFRQIHULVFHXQVDSRUHDPDUR
4 LE ACQUE CONTINENTALI Sole vapore acqueo
Le acque continentali sono quelle presenti nei
ghiacciai, nei fiumi, nei laghi e nel sottosuolo.
,QXQNLORJUDPPRG¶DFTXDGROFHFLVRQRFLUFDJ traspirazione
GLVDOL4XHVWHDFTXHUDSSUHVHQWDQRODSULQFLSDOH precipitazioni
IRQWHGLDSSURYYLJLRQDPHQWRSHUO¶XRPRHSHUOD
PDJJLRUSDUWHGHLYLYHQWL evaporazione
evaporazione
precipitazioni
4 IL CICLO DELL’ACQUA
L’acqua presente sulla Terra può passare da deflusso di acque
uno stato all’altro e da un luogo all’altro. evaporazione
superficiali
Questo si verifica nelle varie fasi del ciclo
evaporazione
dell’acqua, che avviene grazie all’energia deflusso sotterraneo
fornita dal Sole .
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /¶DFTXDSUHVHQWHVXOOD7HUUDDOORVWDWRVROLGRqFLUFDLO V F
b. ,QNJG¶DFTXDVDODWDFLVRQRFLUFDJGLVDOL V F
c. /HDFTXHFRQWLQHQWDOLVRQRTXHOOHGHL¿XPLGHLODJKLGHLJKLDFFLDLHGHOVRWWRVXROR V F
d. /¶HQHUJLDQHFHVVDULDSHULOFLFORGHOO¶DFTXDSURYLHQHGDO6ROH V F
e. ,OVDOHSLDEERQGDQWHQHOO¶DFTXDqLOFORUXURGLVRGLR V F
4 IL MOTO ONDOSO
/HondeGHOPDUHVLSRVVRQRUDSSUHVHQWDUHXWLOL]]DQGRJOLHOHPHQWLVHJXHQWL
O ODcrestaFKHqLOSXQWRSLDOWRUDJJLXQWRGDOO¶RQGD
O LOventreFKHqLOSXQWRSLEDVVRUDJJLXQWRGDOO¶RQGD
O ODlunghezza d’ondaFKHqODGLVWDQ]DIUDGXHFUHVWHRGXHYHQWULVXFFHVVLYL
O O¶altezzaFKHqODGLVWDQ]DIUDXQDFUHVWDHODUHWWDFKHSDVVDSHUGXHYHQWUL
FRQVHFXWLYL
altezza ventre
Le onde sono generate dai venti che battono sulla superficie dell’acqua, ma
si propagano anche in loro assenza.
/HRQGHFKHVLWURYDQRLQPDUHDSHUWRVRQRGRYXWHDPRYLPHQWLLQVHQVRURWDWRULR
GHOOHSDUWLFHOOHPDQRQFDXVDQRVSRVWDPHQWRG¶DFTXDQHOVHQVRLQFXLVLSURSDJD
O¶RQGD/HRQGHFKHVLLQIUDQJRQROXQJROHFRVWHVRQRFKLDPDWHfrangenti
direzione
del moto
ondoso
bassa marea
alta marea
N Luna
Terra M
corrente
del Golfo
alta forza di
marea attrazione
bassa marea
/HmareeVRQRLQQDO]DPHQWLGHOOLYHOORGHOPDUHFDXVDWLGDOO¶DWWUD]LRQHGHOOD
/XQDHGHO6ROH4XDQGROHDFTXHVLLQQDO]DQRVLKDO¶alta marea [A]
TXDQGRVLDEEDVVDVLKDODbassa marea [B]
[A] [B]
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
4 CARATTERISTICHE
DELLE ACQUE
CONTINENTALI
Le acque continentali hanno
origine dalle precipitazioni:
pioggia, neve o grandine.
Formano i ghiacciai, i laghi, i
fiumi e le acque sotterranee.
4 I GHIACCIAI
I ghiacciai sono enormi
depositi di ghiaccio che
si accumula nel corso di
successive nevicate
.
&LzDYYLHQHVRORQHOOH
]RQHGHOOD7HUUDGRYHOD
WHPSHUDWXUDVLPDQWLHQH
SHUHQQHPHQWHEDVVD,OOLPLWH
DOGLVRSUDGHOTXDOHSRVVRQR
IRUPDUVLLJKLDFFLDLqFKLDPDWR
limite delle nevi perenni
4XHVWROLPLWHqSLLQDOWRLQ
alte
latitudini
SURVVLPLWjGHOO¶HTXDWRUHH
VFHQGHTXRWDPDQPDQRFKH
medie
FLVLVSRVWDYHUVRLSROL
latitudini
4 I LAGHI
equatore
I laghi sono grandi depositi
d’acqua all’interno di
avvallamenti di varia origine.
(VVLSRVVRQRIRUPDUVLDLSLHGL
GLXQJKLDFFLDLRQHLFUDWHUL
GLYXOFDQLVSHQWLRHQWUR
DYYDOODPHQWLGLDOWURWLSR$O
SULPRWLSRDSSDUWHQJRQRLOODJR
GL*DUGDLOODJR0DJJLRUHLO
ODJRGL&RPRHLOODJRG¶,VHR
$OO¶LQWHUQRGLFUDWHULYXOFDQLFL
VLVRQRIRUPDWLLQYHFHODJKL
FRPHTXHOORGL%ROVHQDTXHOOR
GL%UDFFLDQRHTXHOORGL9LFR
$OWULFRPHLOODJR7UDVLPHQR
VLWURYDQRDOO¶LQWHUQRGL
GHSUHVVLRQLGLRULJLQHGLYHUVD
precipitazioni
pozzo
artesiano
strato
permeabile
pozzo etrico
comune livello piezom
falda
artesiana
strato
impermeabile
falda freatica
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
6LGH¿QLVFHOLPLWHGHOOHQHYLSHUHQQLO¶DOWLWXGLQHDOGLsopra / sottoGHOODTXDOHVLIRUPDQRLJKLDFFLDL,ODJKL
DLSLHGLGHOOH$OSLVRQRGLRULJLQHglaciale vulcanica,¿XPL / torrentiVRQRGHLFRUVLG¶DFTXDSHUHQQL/D
OLQHDVSDUWLDFTXHGHOLPLWDLOEDFLQRLGURJUD¿FRSDVVDDPHWjGHOOHWWRGHO¿XPH
/HDFTXHVRWWHUUDQHHFKHUHVWDQRLQWUDSSRODWHWUDGXHVWUDWLLPSHUPHDELOLIRUPDQRXQDIDOGDfreatica /
artesiana
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /¶RVVLJHQRSUHVHQWHQHOO¶DWPRVIHUDqIRUPDWRGDDWRPLVLQJROL V F
b. /¶D]RWRqQHFHVVDULRSHUIDUDYYHQLUHODFRPEXVWLRQH V F
c. /¶D]RWRSUHVHQWHQHOO¶DWPRVIHUDqIRUPDWRGDPROHFROHFRQGXHDWRPL V F
d. /¶RVVLJHQRSUHVHQWHQHOO¶DWPRVIHUDVLqIRUPDWRJUD]LHDOODIRWRVLQWHVL V F
e. 8QHFFHVVRGLGLRVVLGRGLFDUERQLRQHOO¶DWPRVIHUDFDXVDO¶HIIHWWRVHUUD V F
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /¶XPLGLWjSXzYDULDUHLQXQRVWHVVROXRJRLQPRPHQWLGLYHUVLGHOODJLRUQDWD V F
b. 8Q¶XPLGLWjHOHYDWDLQHVWDWHFLIDVHQWLUHPHJOLRSHUFKpFLULQIUHVFD V F
c. 6HODWHPSHUDWXUDqDOWDO¶DULDSXzFRQWHQHUHPHQRYDSRUHDFTXHR V F
d. $OSXQWRGLUXJLDGDO¶DFTXDFRPLQFLDDFRQGHQVDUH V F
e. 1HOOHFDVHG¶LQYHUQRO¶XPLGLWjSXzVFHQGHUHWURSSR V F
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
,JDVFKHIRUPDQRO¶DWPRVIHUDVLWURYDQRSHUODPDJJLRUSDUWHQHOODtroposfera / stratosfera / mesosfera
/ termosfera / esosfera/DSDUWHGHOO¶DWPRVIHUDSLULFFDGLYDSRUHDFTXHRqODtroposfera / stratosfera
/ mesosfera / termosfera / esosfera/¶R]RQRVLIRUPDQHOODtroposfera / stratosfera / mesosfera /
termosfera / esosferaODVXDSUHVHQ]Dqdannosa / utileSHULYLYHQWL,SULQFLSDOLIHQRPHQLPHWHRURORJLFL
DYYHQJRQRQHOODtroposfera / stratosfera / mesosfera / termosfera / esosfera/DUHJLRQHGHOO¶DWPRVIHUD
LQFXLVLKDO¶LPSDWWRHODGLVWUX]LRQHGHOODPDJJLRUSDUWHGHLFRUSLVROLGLFKHFROSLVFRQROD7HUUDqOD
(troposfera / stratosfera / mesosfera / termosfera / esosfera
bassa alta
pressione pressione
C
A
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /RVWUXPHQWRGLPLVXUDGHOODSUHVVLRQHDWPRVIHULFDqLOEDURPHWUR V F
b. 6HODWHPSHUDWXUDDXPHQWDFUHVFHDQFKHODSUHVVLRQHDWPRVIHULFD V F
c. 6HDXPHQWDO¶XPLGLWjGLPLQXLVFHODSUHVVLRQH V F
d. ,YHQWLVRQRFDXVDWLGDGLIIHUHQ]HGLSUHVVLRQH V F
e. )UDO¶HTXDWRUHHLOSRORQRUGQHOOH]RQHGLDOWDSUHVVLRQHLYHQWLUXRWDQRLQVHQVRRUDULR V F
aria fredda
chicco
di grandine
in formazione
pioggia
e grandine
aria calda
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /DQHEELDqIRUPDWDGDDFTXDDOORVWDWRJDVVRVR V F
b. /DJUDQGLQHVLIRUPDDSDUWLUHGDJRFFHGLSLRJJLDFKHVROLGL¿FDQR V F
c. /DSLRJJLDVLIRUPDTXDQGRODWHPSHUDWXUDqEDVVD V F
d. 1HOOHUHJLRQLYLFLQHDOO¶HTXDWRUHODWHPSHUDWXUDqSLDOWD V F
e. 1HOOH]RQHFRQWLQHQWDOLO¶HVFXUVLRQHWHUPLFDqPLQRUH V F
Lo strato più superficiale è l’orizzonte A. La sua parte superiore è chiamata lettiera ed è costituita principalmen-
te da foglie, rami, erba e altro materiale organico che iniziano a decomporsi.
Sotto si trova l’humus, che è formato da sostanze organiche derivanti dalla decomposizione dei materiali della
lettiera stessa. Maggiore è la quantità di humus e più fertile è il terreno. L’humus consente inoltre una migliore
circolazione dell’aria. Dalla decomposizione dell’humus si ottengono sali minerali mediante un processo chia-
mato mineralizzazione. La zona di percolamento è quella attraverso la quale molti dei sali e delle particelle di
argilla che si trovano nella lettiera percolano, cioè vengono trasportati dall’acqua, verso il successivo orizzonte B.
lettiera
C
Ancora più in profondità si trova l’oriz-
zonte C, formato da materiale origina-
Al disotto dell’oriz- rio che non ha subito trasformazioni
zonte C si trova la a opera degli organismi viventi. Esso
roccia madre, cioè contiene particelle di suolo, frammenti
la roccia ancora di roccia o materiali che sono stati tra-
integra. sportati dall’acqua.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. ,OVXRORULFRSUHWXWWDODFURVWDWHUUHVWUH V F
b. /¶KXPXVqODSDUWHSLVXSHU¿FLDOHGHOO¶RUL]]RQWH$ V F
c. 8QVXRORULFFRGLKXPXVqPROWRIHUWLOH V F
d. 'DOODGHFRPSRVL]LRQHGHOO¶KXPXVVLRWWHQJRQRVDOLPLQHUDOL V F
e. 6RWWRO¶RUL]]RQWH&VLWURYDODURFFLDPDGUH V F
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /HSDUWLFHOOHGLSLFFROHGLPHQVLRQLVRQRWUDVSRUWDWHFRQSLGLI¿FROWjGDOYHQWR V F
b. /DJHOLYD]LRQHqFDXVDWDGDOYHQWR V F
c. /HGXQHSULYHGLYHJHWD]LRQHSRVVRQRHVVHUHVSRVWDWHGDOYHQWR V F
d. ,OLFKHQLFRQWULEXLVFRQRDOODIRUPD]LRQHGHOVXROR V F
e. /HUDGLFLGHOOHSLDQWHSRVVRQRVJUHWRODUHOHURFFH V F
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /DFRPSRVL]LRQHGLXQWHUUHQRqLQÀXHQ]DWDGDOOHURFFHGDFXLHVVRGHULYD V F
b. 'RYHODSHQGHQ]DGHOWHUUHQRqPDJJLRUHORVSHVVRUHGHOVXRORqPDJJLRUH V F
c. 1HOOHUHJLRQLHTXDWRULDOLLOVXRORKDXQRVSHVVRUHPLQRUH V F
d. *OLRUJDQLVPLYLYHQWLSRVVRQRPRGL¿FDUHODFRPSRVL]LRQHFKLPLFDGHOVXROR V F
e. )UDLYLYHQWLVRORLPLFURUJDQLVPLSRVVRQRPRGL¿FDUHODQDWXUDGHOVXROR V F
1 B
CAP 7 CAP 4
Unità 1 L’ECOLOGIA 253 PAGINA 113
1. L’ecologia 254 PAGINA 114
2. I fattori biotici e abiotici 258 PAGINA 118
3. Catene e reti alimentari 262 PAGINA 122
4. Flussi di energia nell’ecosistema 264 PAGINA 124
5. Cicli di materia nell’ecosistema 266 PAGINA 126
6. L’inquinamento e le risorse ambientali 270 PAGINA 130
73
Unità 1
L’ECOLOGIA
1 L’ECOLOGIA
ecosistema
biotopo biocenosi
o comunità biologica
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. /¶HFRORJLDVWXGLDSULQFLSDOPHQWHLGDQQLFDXVDWLGDOO¶XRPRDOO¶DPELHQWH V F
b. /¶HFRVLVWHPDqIRUPDWRVRORGDJOLRUJDQLVPLYLYHQWLFKHVLWURYDQRLQXQFHUWROXRJR V F
c. /DQLFFKLDHFRORJLFDqORVSD]LRQHOTXDOHFLVRQROHFRQGL]LRQLGLYLWDRWWLPDOLSHUXQDFHUWDVSHFLH V F
d. ,QXQKDELWDWVSHFL¿FRFLYLYHXQDVRODVSHFLH V F
e. /DFRPXQLWjqODSDUWHYLYHQWHGLXQHFRVLVWHPD V F
74 L’AMBIENTE E IL COMPORTAMENTO
Unità 1
L’ECOLOGIA
2 I FATTORI
BIOTICI E ABIOTICI
4 I FATTORI ABIOTICI
Gli elementi del mondo non vivente importanti per la vita vengono chiamati
fattori abiotici.
(VVLULJXDUGDQROHFDUDWWHULVWLFKHFKLPLFR¿VLFKHSUHVHQWLLQXQFHUWRDPELHQWH
pino mugo
/HSULQFLSDOLVRQRLOFOLPDODOXPLQRVLWjODQDWXUDGHOVXEVWUDWRHODVDOLQLWj
abete rosso
GHOO¶DFTXD
abete bianco
roverella O /DSUHVHQ]DGLFHUWHSLDQWHLQFHUWLOXRJKLSHUHVHPSLRGLSHQGHGDO clima6H
faggio VDOLDPROXQJROHSHQGLFLGLXQDPRQWDJQDDGDOWLWXGLQLGLYHUVHWURYLDPRERVFKL
altitudine crescente
IRUPDWLGDSLDQWHGLQDWXUDGLYHUVDDEDVVDTXRWDSLDQWHFRQIRJOLHODUJKHHLQ
leccio
DOWRSLDQWHFRQIRJOLHDIRUPDGLDJR
O 8QDOWURIDWWRUHDELRWLFRLPSRUWDQWHqODluminosità1HOPDUHDJUDQGL
SURIRQGLWjODOXFHQRQULHVFHDJLXQJHUHHTXHVWRUHQGHLPSRVVLELOHOD
SUHVHQ]DGLRUJDQLVPLFKHFRPSLRQRODIRWRVLQWHVL
O La natura del suoloFRQGL]LRQDODSUHVHQ]DGHOOHSLDQWHFKHYLFUHVFRQR
VRSUD3HUHVHPSLRFLVRQRSLDQWHFKHFUHVFRQRVRORVXFHUWLWLSLGLWHUUHQR
O La salinità dell’acquaFRQGL]LRQDODSUHVHQ]DGLSHVFLHDOJKHLSHVFLROH
DOJKHG¶DFTXDGROFHQRQULHVFRQRDYLYHUHLQDFTXDVDODWDHYLFHYHUVD
4 I FATTORI BIOTICI
I fattori biotici dipendono dai rapporti con organismi di altre specie o della
propria.
,UDSSRUWLFRQRUJDQLVPLGLVSHFLHGLYHUVDVRQRFKLDPDWLUDSSRUWLLQWHUVSHFL¿FL
,UDSSRUWLFRQRUJDQLVPLGHOODVWHVVDVSHFLHVRQRFKLDPDWLUDSSRUWLLQWUDVSHFL¿FL
SRVVRQRHVVHUHGLFRPSHWL]LRQHSHULOFLERRSHULOSUHGRPLQLRQHOJUXSSRRSSXUH
GLFROODERUD]LRQHSHUODGLIHVDGHOEUDQFRRO¶DOOHYDPHQWRGHLFXFFLROL
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
7XWWLJOLRUJDQLVPLYLYRQRLQUHOD]LRQHFRQLQGLYLGXLdella loro stessa / di altre / sia della loro sia di altreVSHFLH
HFRQLOPRQGRQRQYLYHQWH,IDWWRULbiotici / abioticiULJXDUGDQRLOPRQGRQRQYLYHQWH,UDSSRUWLFRQRUJDQLVPL
GLDOWUHVSHFLHYHQJRQRGHWWLLQWHUVSHFL¿FLLQWUDVSHFL¿FL)UDTXHVWLFLVRQRTXHOOLGLcommensalismo /
simbiosi mutualisticaFKHVRQRYDQWDJJLRVLSHUHQWUDPELJOLRUJDQLVPLHTXHOOLGLparassitismo / predazione
FKHVRQRYDQWDJJLRVLSHUXQVRORRUJDQLVPRHGDQQRVLSHUO¶DOWURFKHqFKLDPDWRRVSLWH
L’AMBIENTE E IL COMPORTAMENTO 75
Unità 1
L’ECOLOGIA
3 CATENE E RETI
ALIMENTARI
4 LE CATENE ALIMENTARI
,QXQHFRVLVWHPDVLKDXQFRQWLQXRSDVVDJJLRGLPDWHULDHGLHQHUJLDIUDLYDUL
RUJDQLVPL
Le catene alimentari sono formate da una serie di organismi, ognuno dei
quali si nutre del precedente e rappresenta il cibo per il successivo.
,OSULPRRUJDQLVPRGHOODVHULHqVHPSUHXQRUJDQLVPRDXWRWURIRHSXzHVVHUH
UDSSUHVHQWDWRGDXQDSLDQWDLOVHFRQGRqVHPSUHXQHUELYRURTXLQGLHWHURWURIR
LOWHU]RHLVXFFHVVLYLVRQRGHLFDUQLYRULHWHURWUR¿DQFK¶HVVL
,QRJQLFDWHQDDOLPHQWDUHVLSRVVRQRLQGLYLGXDUHRUJDQLVPLproduttori
consumatori Hdecompositori
4 LE RETI ALIMENTARI
Fra i vari organismi che vivono in un ecosistema si instaurano complesse
reti alimentari. Esse sono formate da catene alimentari più semplici che si
intrecciano fra loro.
3LOHUHWLDOLPHQWDULVRQRFRPSOHVVHHSLVWDELOHqO¶HFRVLVWHPDSHUFKpVH
VFRPSDUHSHUHVHPSLRXQDVSHFLHJOLRUJDQLVPLFKHVLQXWULYDQRGLHVVD
SRVVRQRVRVWLWXLUODFRQXQ¶DOWUD
DECOMPOSITORI
Organismi autotrofi al primo posto
PROD
I SEC
funghi batteri
N
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. ,OSULPRDQHOORGLXQDFDWHQDDOLPHQWDUHqUDSSUHVHQWDWRGDLFRQVXPDWRULSULPDUL V F
b. ,FRQVXPDWRULVHFRQGDULVRQRHUELYRUL V F
c. *OLRUJDQLVPLFKHHIIHWWXDQRODIRWRVLQWHVLVRQRSURGXWWRUL V F
d. ,GHFRPSRVLWRULULPHWWRQRLQFLUFROD]LRQHLVDOLPLQHUDOL V F
e. ,FRQVXPDWRULSULPDULVLQXWURQRGLRUJDQLVPLSURGXWWRUL V F
76 L’AMBIENTE E IL COMPORTAMENTO
Unità 1
L’ECOLOGIA
4 FLUSSI DI ENERGIA
NELL’ECOSISTEMA
perdita
di energia
consumatori
radiazione 4° ordine
radiazione solare riflessa calore evaporazione
calore
consumatori calore
100%
3° ordine
15% 41% 42%
consumatori
2° ordine calore
consumatori
1° ordine calore
2%
produttori
produzione vegetale totale
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
8QHFRVLVWHPDqXQVLVWHPDchiuso / apertoFKHULFHYHHQHUJLDGDO6ROH4XHVWDHQHUJLDqFDWWXUDWD
GDJOLRUJDQLVPLDXWRWUR¿HWHURWUR¿FKHFRQLOSURFHVVRGHOODfotosintesi / respirazioneOD
WUDVIRUPDQRLQVRVWDQ]DRUJDQLFDTutta l’ / Una parte dell’HQHUJLDSURYHQLHQWHGDO6ROHYLHQH
WUDVIRUPDWDLQVRVWDQ]DRUJDQLFD,QRJQLSDVVDJJLRQHOODFDWHQDDOLPHQWDUHODPDJJLRUSDUWHGHOO¶HQHUJLD
YLHQHconservata / dispersa,QXQDSLUDPLGHHFRORJLFDGLHQHUJLDODPDJJLRUSDUWHGHOO¶HQHUJLDq
FRQWHQXWDQHLproduttori / consumatori di ultimo ordine
L’AMBIENTE E IL COMPORTAMENTO 77
Unità 1
L’ECOLOGIA
5 CICLI DI MATERIA
NELL’ECOSISTEMA
4 LA MATERIA NELL’ECOSISTEMA
I viventi, oltre che di energia, per costruire i propri corpi e svolgere le
funzioni vitali hanno bisogno di materia, formata di sostanze diverse.
*OLRUJDQLVPLDXWRWUR¿SUHQGRQRTXHVWHVRVWDQ]HGDOPRQGRQRQYLYHQWHTXHOOL
HWHURWUR¿OHSUHQGRQRSULQFLSDOPHQWHGDLYLYHQWLGHLTXDOLVLQXWURQR/HVRVWDQ]H
QHFHVVDULHSHUJOLRUJDQLVPLDXWRWUR¿YHQJRQRFKLDPDWHnutrientiLSULQFLSDOL
VRQRLOcarbonioO¶azotoO¶ossigenoLOfosforoHORzolfo
0HQWUHO¶HQHUJLDSURYHQLHQWHGDO6ROHHQWUDLQFRQWLQXD]LRQHQHOO¶HFRVLVWHPDOH
VRVWDQ]HYHQJRQRULFLFODWHGDLGHFRPSRVLWRULFKHFRVuOHUHQGRQRGLVSRQLELOLSHU
LSURGXWWRUL
I passaggi cui va incontro ogni sostanza vengono evidenziati nei cicli
biogeochimici.
4XHVWLFLFOLVRQRFRVuFKLDPDWLSHUFKpFRLQYROJRQRVLDJOLRUJDQLVPLYLYHQWLVLD
ODFRPSRQHQWHDELRWLFDGHOO¶HFRVLVWHPDFLRqOHURFFHLOVXRORO¶DWPRVIHUDHOH
DFTXHPDULQHRGRFHDQLFKH
diossido
di carbonio
nell’atmosfera
combustione impianti
industriali
incendi
combustione
batteri
decompositori
fotosintesi
e respirazione
combusti
bili fossili
78 L’AMBIENTE E IL COMPORTAMENTO
4 CICLO DELL’OSSIGENO
/¶RVVLJHQRLQIRUPDJDVVRVDVLWURYDQHOO¶DWPRVIHUDQHOODSDUWHSLVXSHU¿FLDOHGHOVXRORRGLVFLROWRLQ
DFTXD(VVRqVWDWRSURGRWWRDWWUDYHUVRODIRWRVLQWHVLHYLHQHFRQVXPDWRQHOFRUVRGHOODUHVSLUD]LRQHHGHOOH
FRPEXVWLRQL/¶RVVLJHQRqQHFHVVDULRDQFKHSHUHIIHWWXDUHODGHFRPSRVL]LRQHGHOOHVRVWDQ]HRUJDQLFKH
Sole
ossigeno
combustione
combustione
fotosintesi
combustione
respirazione
fotosintesi
respirazione
4 CICLO DELL’AZOTO
azoto
/¶D]RWRFRVWLWXLVFHFLUFD atmosferico
LOGHOO¶DULD,QIRUPD
JDVVRVDSHUzSXzHVVHUH
XWLOL]]DWRVRORGDDOFXQL fissazione
tessuti gli animali dell’azoto
EDWWHULHFLDQREDWWHULFKH animali, si nutrono
escrementi dei vegetali
LPSLHJDQGRHQHUJLDOR fulmini
UHQGRQRGLVSRQLELOHSHU
OHSLDQWH&LzDYYLHQH
tubercoli
SHUHVHPSLRQHOOHUDGLFL decomposizione
radicali
GHOOHOHJXPLQRVHDRSHUD ad opera di funghi
e batteri sali di azoto
GHLEDWWHULQLWUL¿FDQWL denitrificazione
ad opera di batteri
1HOO¶DPELHQWH denitrificanti assimilazione nelle
FLVRQRDQFKHL cellule vegetali batteri
azotofissatori batteri
EDWWHULGHQLWUL¿FDQWL nitrati azotofissatori
nel suolo
FKHHIIHWWXDQROD
WUDVIRUPD]LRQHLQYHUVD ammoniaca
nel suolo
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. 1HJOLHFRVLVWHPLQDWXUDOLOHVRVWDQ]HYHQJRQRFRQWLQXDPHQWHULFLFODWH V F
b. ,FLFOLELRJHRFKLPLFLLQWHUHVVDQRVRORODFRPSRQHQWHQRQYLYHQWH V F
c. ,OGLRVVLGRGLFDUERQLRVLIRUPDVRORQHOFRUVRGHOOHFRPEXVWLRQL V F
d. /¶RVVLJHQRqQHFHVVDULRSHUHIIHWWXDUHODGHFRPSRVL]LRQHGHOOHVRVWDQ]HRUJDQLFKH V F
e. ,EDWWHULGHQLWUL¿FDQWLDUULFFKLVFRQRLOWHUUHQRGLD]RWR V F
L’AMBIENTE E IL COMPORTAMENTO 79
Unità 1
L’ECOLOGIA
6 L’INQUINAMENTO
E LE RISORSE AMBIENTALI
4 EFFETTI DELL’INQUINAMENTO
Sole
*OLHFRVLVWHPLVLEDVDQRVXHTXLOLEULPROWRFRPSOHVVL
HGHOLFDWLHGHQWURFHUWLOLPLWLVRQRLQJUDGRGLUHDJLUH
DLFDPELDPHQWLSURYHQLHQWLGDOO¶HVWHUQR6HSHUz radiazione
O¶HFRVLVWHPDYLHQHVWUDYROWRFRPHVLYHUL¿FDLQ riflessa
DOFXQHIRUPHGLLQTXLQDPHQWRqGLI¿FLOHULVWDELOLUH
O¶HTXLOLEULRLQL]LDOH(VDPLQLDPRDGHVVRDOFXQHGHOOH
SULQFLSDOLIRUPHGLLQTXLQDPHQWR atmosfer
a
4 L’EFFETTO SERRA
1HOOHFRPEXVWLRQLVLSURGXFHGLRVVLGRGLFDUERQLR
FKHYDD¿QLUHQHOO¶DWPRVIHUDODIRWRVLQWHVLFRQVXPD
TXHVWRJDVHORWUDVIRUPDLQVRVWDQ]DRUJDQLFD
1HJOLXOWLPLGXHVHFROLDEELDPRDVVLVWLWRDXQJUDQGH
XWLOL]]RGLFRPEXVWLELOLIRVVLOLSHWUROLRFDUERQHHFF
HDJUDQGLGLVERVFDPHQWL&LzKDGHWHUPLQDWRXQD
PDJJLRUHSURGX]LRQHGLGLRVVLGRGLFDUERQLRHXQ
PLQRUHSUHOLHYRGLTXHVWRJDVGDSDUWHGHOOHSLDQWH,O superficie
ULVXOWDWRqVWDWRXQVXRDXPHQWRQHOO¶DWPRVIHUD terrestre
4 L’EUTROFIZZAZIONE
L’eutrofizzazione consiste in un esagerato sviluppo di alghe causato da un
eccesso di sostanze nutritive che ne favoriscono la crescita.
)LQLWRLOORURFLFORYLWDOHTXHVWHDOJKHPXRLRQRHQRQF¶qVXI¿FLHQWHRVVLJHQRSHU
GHFRPSRUOH6LDVVLVWHFRVuDPRULHGLSHVFLHDIHQRPHQLGLSXWUHID]LRQH
80 L’AMBIENTE E IL COMPORTAMENTO
4 I RIFIUTI SOLIDI
I rifiuti solidi sono gli scarti prodotti dalle famiglie e dalle attività
commerciali e industriali.
%XRQDSDUWHGLHVVLQRQYHQJRQRULXWLOL]]DWLQpULFLFODWLHVLDFFXPXODQR
QHOO¶DPELHQWHGRYHFDXVDQRLQTXLQDPHQWR
3HUOLPLWDUHTXHVWDIRUPDGLLQTXLQDPHQWRVDUHEEHQHFHVVDULROLPLWDUHLOFRQVXPR
GLSURGRWWL³XVDHJHWWD´HIIHWWXDUHODUDFFROWDGLIIHUHQ]LDWDSHUSHUPHWWHUHLOULFLFOR
GHOOHPDWHULHSULPHHULXWLOL]]DUHLOSLSRVVLELOHJOLRJJHWWL
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. 1HOO¶HXWUR¿]]D]LRQHVLKDXQDFUHVFLWDHFFHVVLYDGLDOJKH V F
b. /¶HIIHWWRVHUUDqXQDIRUPDGLLQTXLQDPHQWRGHOOHDFTXH V F
c. ,GLVERVFDPHQWLLQÀXLVFRQRVXOODTXDQWLWjGLGLRVVLGRGLFDUERQLRSUHVHQWHQHOO¶DWPRVIHUD V F
d. /¶XVRGHLFRPEXVWLELOLIRVVLOLFDXVDO¶HIIHWWRVHUUD V F
e. /DFUHVFLWDGHOODSRSROD]LRQHPRQGLDOHLQWHUHVVDGLSLL3DHVLULFFKL V F
L’AMBIENTE E IL COMPORTAMENTO 81
Unità 2
L’ETOLOGIA
1 IL COMPORTAMENTO
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
FRPSRUWDPHQWLDFTXLVLWLFRPSRUWDPHQWLLVWLQWLYLHWRORJLDUDJLRQDPHQWR
VWLPROLHVWHUQLVWLPROLLQWHUQL
/DVFLHQ]DFKHVWXGLDLOFRPSRUWDPHQWRVLFKLDPD
,OFRPSRUWDPHQWRGLSHQGHGDD]LRQLFRPSLXWHSHUUHDJLUHDVWLPROLFRPHODIDPHODVHWHHFFFKLDPDWL
TXHOOLFRPHLOFDOGRLOIUHGGRHFFVRQRLQYHFHFKLDPDWL
,FRPSRUWDPHQWLFKHIDQQRSDUWHGHOSDWULPRQLRHUHGLWDULRWLSLFRGLXQDVSHFLHVRQRL
TXHOOLDSSUHVLGRSRODQDVFLWDVRQRL
,OFRPSRUWDPHQWRSLHOHYDWRqLOSRVVHGXWRTXDVLHVFOXVLYDPHQWHGDOO¶XRPR
82 L’AMBIENTE E IL COMPORTAMENTO
Unità 2
L’ETOLOGIA
2 L’APPRENDIMENTO
Esercizio
Scrivi accanto ad ognuno dei seguenti esempi il tipo di apprendimento corrispondente.
a. 8QOHRQFLQRLPSDUDDFDFFLDUHRVVHUYDQGR
LOFRPSRUWDPHQWRGHLJHQLWRUL
b. 8Q¶DQDWUDDSSHQDXVFLWDGDOO¶XRYRYHGHXQDPDFFKLQLQDFKHVL
PXRYHHVXRQDHODVHJXHFRPHVHIRVVHVXDPDGUH
c. 8QEDPELQRVSDUDFRQXQDSLVWRODJLRFDWWRORLOVXRFDQHOHSULPH
YROWHDEEDLDSRLFDSLVFHFKHQRQqXQSHULFRORHQRQDEEDLDSL
d. 8QGRPDWRUHLQVHJQDDXQDQLPDOHDWURYDUHODVWUDGD
LQXQODELULQWRSUHPLDQGRORRJQLYROWDFKHFLULHVFH
e. 8QEDPELQRSHUSUHQGHUHXQSDOORQHFKHqULPDVWR
VXXQDOEHURXWLOL]]DLOPDQLFRGLXQDVFRSD
f. 8QFDQHG¶DSSDUWDPHQWRVFRGLQ]RODIHOLFHTXDQGRYHGHLO
JXLQ]DJOLRSHUFKpFDSLVFHFKHVLHVFHDIDUHXQDSDVVHJJLDWD
L’AMBIENTE E IL COMPORTAMENTO 83
Unità 2
L’ETOLOGIA
3 LE SOCIETÀ
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in parentesi.
84 L’AMBIENTE E IL COMPORTAMENTO
Unità 2
L’ETOLOGIA
4 LA COMUNICAZIONE
4 FORME DI COMUNICAZIONE
/DFRPXQLFD]LRQHSXzDYYHQLUHIUDLQGLYLGXLGHOODVWHVVD
VSHFLHRGLVSHFLHGLYHUVH
7DOYROWDVLOLPLWDDOORVFDPELRGLVHJQDOLGLSHULFRORRSSXUH
SXzULJXDUGDUHODULFHUFDGHOSDUWQHUODGLIHVDGHOWHUULWRULR
HFF1HOOHVSHFLHSLHYROXWHSHUPHWWHORVFDPELRGL
LQIRUPD]LRQLSLFRPSOHVVH
Le principali forme di comunicazione sono quella
visiva, quella uditiva, quella motoria, quella olfattiva e
quella tattile.
O /DFRPXQLFD]LRQHYLVLYDDYYLHQHPHGLDQWHVHJQDOLGL
QDWXUDOXPLQRVDRFRQGLVHJQLVXLFRUSLGHJOLDQLPDOLÊ
GLIIXVDIUDJOLDQLPDOLFKHKDQQRXQDYLVWDVYLOXSSDWD
O La comunicazione uditivaXWLOL]]DVHJQDOLGLWLSRVRQRUR
HULVSHWWRDOODFRPXQLFD]LRQHYLVLYDKDLOYDQWDJJLRGL
HVVHUHHI¿FDFHDQFKHLQDVVHQ]DGLOXFHRTXDQGRJOL
DQLPDOLQRQSRVVRQRRVVHUYDUVL
O La comunicazione motoriaXWLOL]]DPRYLPHQWLFRPHOH
GDQ]HJHVWLRVHPSOLFLDWWHJJLDPHQWL
O La comunicazione olfattivaXWLOL]]DVHJQDOLGLQDWXUD
FKLPLFD5LVSHWWRDOOHIRUPHYLVWH¿QRUDKDLOYDQWDJJLR
GLGRQDUHDOXQJRQHOWHPSR 9LHQHXWLOL]]DWDGDDOFXQL
DQLPDOLSHUPDUFDUHLOWHUULWRULR
O La comunicazione tattileXWLOL]]DLOFRQWDWWR¿VLFRSHU
LQYLDUHVHJQDOLLQJHQHUHUDVVLFXUDQWL/¶DELWXGLQHGHOOH
VFLPPLHGLVSXOFLDUVLqXQHVHPSLRGLFRPXQLFD]LRQH
WDWWLOH
4 COMUNICAZIONE INTRASPECIFICA
E INTERSPECIFICA
Se la comunicazione avviene fra individui della stessa
specie si parla di comunicazione intraspecifica
,
mentre se avviene fra individui di specie diverse si
parla di comunicazione interspecifica
.
/HIRUPHXWLOL]]DWHGDLGLYHUVLWLSLGLFRPXQLFD]LRQHVRQR
VLPLOL
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. ÊLPSRVVLELOHFRPXQLFDUHFRQLQGLYLGXLGLVSHFLHGLYHUVD V F
b. ,FRORULHLGLVHJQLSUHVHQWLVXLFRUSLGHJOLDQLPDOLVRQRHVHPSLGLFRPXQLFD]LRQHYLVLYD V F
c. /DFRPXQLFD]LRQHXGLWLYDqSUHVHQWHVRORQHOO¶XRPRSHUFKpqFDSDFHGLDUWLFRODUHOHSDUROH V F
d. /HGDQ]HFKHIDQQRDOFXQLDQLPDOLQHOODVWDJLRQHGHJOLDPRULVRQRIRUPHGLFRPXQLFD]LRQHPRWRULD V F
e. /DFRPXQLFD]LRQHROIDWWLYDYLHQHXWLOL]]DWDSHUPDUFDUHLOWHUULWRULR V F
L’AMBIENTE E IL COMPORTAMENTO 85
MATERIA,
ATOMI E MOLECOLE
2 A
CAP 1 CAP 3
Unità 1 LA MATERIA 3 PAGINA 83
1. Sostanze pure e miscugli 4 PAGINA 84
2. La solubilità 6 PAGINA 86
3. Separazione dei componenti di un miscuglio 8 PAGINA 88
4. Gli elementi e i composti 10 PAGINA 90
87
Unità 1
LA MATERIA
1 SOSTANZE PURE E MISCUGLI
✱ LA MATERIA
La materia è costituita di sostanze che possono
trovarsi allo stato puro o, molto più spesso, sotto
forma di miscugli.
● Le sostanze pure sono formate da particelle
che hanno la stessa natura; sono difficili da
incontrare perché spesso sono mescolate con
altre. L’acqua che beviamo, per esempio, non è
una sostanza pura perché contiene, disciolti al
suo interno, gas e numerosi sali . Se eliminiamo
questi sali e questi gas, l’acqua che si ottiene è
una sostanza pura.
● I miscugli possono essere omogenei o eterogenei.
I miscugli eterogenei hanno in punti diversi
composizione e caratteristiche diverse;
quindi, è possibile individuare i loro singoli
componenti. Per esempio, versando dell’olio
nell’acqua si può distinguere nettamente la
zona dell’olio da quella dell’acqua . I miscugli
omogenei sono chiamati anche soluzioni;
si distinguono dai miscugli eterogenei
perché hanno in ogni loro punto le stesse
caratteristiche e la stessa composizione.
Le particelle che formano le soluzioni hanno
dimensioni talmente piccole da non interferire
con i raggi luminosi che le attraversano, che così
restano invisibili . Una soluzione è formata da
due componenti: il soluto e il solvente. Il soluto
è la sostanza che si trova in quantità minore,
mentre il solvente è quella presente in quantità
maggiore. Se sciogliamo un cucchiaio d’alcol in un
litro d’acqua, l’alcol rappresenta il soluto e l’acqua
il solvente.
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
miscugli • miscugli eterogenei • miscugli omogenei • soluto • soluzioni • solvente • sostanze pure
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La pressione non influisce sulla solubilità di un gas in un liquido. V F
b. Una soluzione si dice satura se al suo interno non riesce più a sciogliersi altro soluto. V F
c. La solubilità del sale nell’acqua e nell’alcol è uguale. V F
d. Una temperatura elevata favorisce lo sciogliersi del solfato di rame in acqua. V F
e. Una temperatura elevata favorisce la solubilità di un gas in un liquido. V F
DECANTAZIONE FILTRAZIONE
Consiste nel lasciare acqua Consiste nel separare miscuglio di acqua e sabbia
a riposo il miscuglio le componenti solide carta
fino a quando la e liquide di un da filtro
parte che ha densità miscuglio tramite
maggiore si deposita dei filtri, specifici a
sul fondo del seconda dei casi.
recipiente.
sabbia
acqua acqua
termometro
Esercizio
Unisci ogni miscuglio con il metodo, o con i metodi, che ritieni più adatti a effettuare la
separazione dei loro componenti.
a. acqua e sabbia 1. filtrazione
b. acqua e alcol
2. distillazione
c. acqua e sale da cucina
d. acqua e olio 3. decantazione
oro ✱ LE MOLECOLE
Una molecola è la più piccola parte di una sostanza che possiede tutte le
caratteristiche della sostanza stessa.
Una singola molecola d’acqua, per esempio, ha le stesse proprietà dell’acqua
contenuta in un bicchiere, che è formata da miliardi di molecole.
Le molecole possono essere formate da atomi dello stesso tipo, come nel caso
dell’ossigeno, oppure diversi fra loro, come nel caso dell’acqua.
I tipi di atomi conosciuti sono poco più di 100 (alcuni di essi sono stati ottenuti
artificialmente) ma dalla loro unione si possono formare milioni di sostanze diverse.
✱ GLI ELEMENTI
ferr
o Un elemento è una porzione di materia formata da atomi di un solo tipo.
Sono elementi l’oro , il rame, il ferro, l’ossigeno ecc.
Gli elementi possono trovarsi in natura come singoli atomi uniti da particolari
legami (per esempio i metalli come il ferro, il rame, l’oro, l’argento ecc. )
o come molecole formate dall’unione di atomi uguali. L’ossigeno puro, per
esempio, è formato da molecole di due atomi di ossigeno legate l’una con l’altra.
✱ I COMPOSTI
I composti sono formati da elementi di tipo diverso.
ossigeno
Sono composti l’acqua, il sale da cucina, lo zucchero ecc. Le loro caratteristiche
ua
acq sono in genere diverse da quelle degli atomi che li compongono. Per esempio,
l’acqua è formata dall’unione di due gas: l’idrogeno, molto leggero, e l’ossigeno,
notevolmente infiammabile . L’acqua, invece, a temperatura ambiente è allo
idrogeno
stato liquido e la si può utilizzare per spegnere gli incendi.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Un composto è formato da atomi di elementi diversi. V F
b. In natura ci sono poco più di 100 tipi di molecole. V F
c. Un elemento è formato da atomi dello stesso tipo. V F
d. Una molecola non può essere formata da atomi dello stesso tipo. V F
e. Una molecola è la più piccola parte di una sostanza che possiede
le stesse caratteristiche della sostanza stessa. V F
Protoni e neutroni uniti insieme formano il nucleo; gli elettroni si muovono in uno
spazio molto ampio intorno a esso.
Il numero di elettroni è uguale a quello dei protoni; in tal modo le cariche si
equilibrano e l’atomo risulta neutro. Se un atomo perde elettroni, assume una
carica positiva.
✱ CARATTERISTICHE DELL’ATOMO
Le caratteristiche di ogni atomo dipendono soprattutto dal numero di
protoni presenti nel suo nucleo. Questa grandezza è chiamata numero
atomico e si indica con la lettera Z.
L’azoto ha numero atomico 7 e questo indica che nel suo nucleo ci sono 7
protoni; di conseguenza ci saranno anche 7 elettroni che si muovono intorno.
Se riuscissimo a togliere un protone dal nucleo di azoto, otterremmo il nucleo di
un atomo di carbonio, che è un elemento diverso .
protone n
n n
n
n
n
n
n n
n
neutrone
elettrone
azoto (7 elettroni, 7 protoni) carbonio (6 elettroni, 6 protoni)
Esercizio
Il numero atomico (Z) corrisponde al numero dei protoni e degli elettroni; il numero di massa (A)
indica la somma del numero di protoni e di neutroni.
Completa la seguente tabella basandoti su queste informazioni e sull’esempio riportato nella
prima riga.
energia
a
corrisponde un particolare livello di energia; per
alt
questo motivo si parla anche di livelli energetici.
In ogni livello energetico si ha un numero ben
definito di elettroni. In particolare, nel primo livello, rgi
a
ne
che è quello più vicino al nucleo, se ne possono
ae
trovare al massimo 2, nel secondo 8 e in quelli più
bass
nucleo
esterni un numero che varia secondo leggi ben
precise.
Se abbiamo un atomo con Se abbiamo 2 elettroni (elio), Se abbiamo 3 elettroni (litio), Se abbiamo 4 elettroni
un solo elettrone (idrogeno), entrambi riescono a stare 2 staranno nel primo livello (berillio), 2 staranno nel
questo si disporrà nel primo nel primo livello. e 1 dovrà occupare il livello primo livello e 2 dovranno
livello. successivo. occupare il livello successivo.
Esercizio
Il fluoro ha L’ossigeno
9 elettroni; ha 8 elettroni;
inseriscili in inseriscili in
questo schema. questo schema
numero massa
atomico atomica
1 1,008
H
Idrogeno
simbolo elemento
chimico
il numero atomico aumenta
gruppo
IA VIII A
1 1,008 Ca solidi metalli 2 4,003
1 H He
Hg liquidi non metalli
Idrogeno II A III A IV A VA VI A VII A elio
3 6,941 4 9,012 H gas lantanidi 5 10,81 6 12,01 7 14,01 8 16,00 9 19,00 10 20,18
2 Li Be B C N O F Ne
litio berilio Tc artificiali attinidi gas nobili boro carbonio azoto ossigeno fluoro neon
11 22,99 12 24,31 13 26,98 14 26,09 15 30,97 16 32,07 17 35,45 18 39,95
il numero atomico aumenta
3 Na Mg Al Si P S Cl Ar
sodio magnesio III B IV B VB VI B VII B VIII B IB II B alluminio silicio fosforo zolfo cloro argon
19 39,10 20 40,08 21 44,96 22 47,87 23 50,94 24 52,00 25 54,94 26 55,85 27 58,93 28 58,69 29 63,55 30 65,37 31 69,72 32 76,64 33 74,92 34 78,96 35 79,91 36 83,80
periodo
4 K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr
potassio calcio scandio titanio vanadio cromo manganese ferro cobalto nichel rame zinco gallio germanio arsenico selenio bromo cripton
37 85,47 38 87,62 39 88,91 40 91,22 41 92,91 42 95,94 43 98,91 44 101,1 45 102,9 46 106,4 47 107,9 48 112,4 49 114,8 50 116,7 51 121,8 52 127,6 53 126,9 54 131,3
5 Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te I Xe
rubidio stronzio ittrio zirconio niobio mloibdeno tecnezio rutenio rodio palladio argento cadmio indio stagno antimonio tellurio iodio xenon
55 132,9 56 137,3 57 138,9 72 178,5 73 180,9 74 183,8 75 186,2 76 190,2 77 192,2 78 195,1 79 197,0 80 200,6 81 204,4 82 207,2 83 209,0 84 209,0 85 210,0 86 222,0
6 Cs Ba La Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn
cesio bario lantanio afnio tantalio tungsteno renio osmio iridio platino oro mercurio tallio piombo bismuto polonio astato radon
87 223,0 88 226,0 89 227,0 104 261,0 105 262,0 106 266,0 107 264,0 108 265,0 109 268,0 110 271,0 111 272,0 112 285,0 113 114 115 116 117 118
7 Fr Ra Ac Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn Uut Fl Uup Lv Uus Uuo
francio radio attinio rutherfordio dubnio seaborgio bohrio hassio meitnerio darmstadio roentgenio copernicio ununtrio flerovio ununpentio livermorio ununseptio ununoctio
58 140,1 59 140,9 60 144,2 61 145,0 62 150,4 63 152,0 64 157,3 65 158,9 66 162,5 67 164,9 68 167,3 69 168,9 70 173,0 71 175,0
lantanidi Ce Pr Nd Pm Sm Eu Gd Tb Dy Ho Er Tm Yb Lu
cerio praseodimio neodimio promezio samario europio gadolinio terbio disprosio olmio erbio tulio itterbio lutezio
90 232,0 91 231,0 92 238,0 93 237,0 94 244,0 95 243,0 96 247,0 97 247,0 98 251,0 99 252,0 100 257,0 101 258,0 102 259,0 103 262,0
attinidi Th Pa U Np Pu Am Cm Bk Cf Es Fm Md No Lr
torio protoattinio uranio nettunio plutonio americio curio berkelio californio einstenio fermio mendelevio nobelio laurenzio
rame zolfo
hanno lucentezza metallica non hanno lucentezza metallica
si possono ridurre in fili sottili (duttilità) non si possono ridurre in fili sottili
si possono ridurre in lamine sottili
non si possono ridurre in lamine sottili
(malleabilità)
conducono bene il calore non conducono bene il calore
conducono bene la corrente elettrica non conducono bene la corrente elettrica
a temperatura ambiente sono solidi a temperatura ambiente sono solidi,
(tranne il mercurio) liquidi o gassosi
Esercizio
Consultando la Tavola periodica completa la seguente tabella.
2 A
CAP 2 CAP 4
Unità 1 LE REAZIONI CHIMICHE E I LEGAMI 31 PAGINA 111
1. Trasformazioni fisiche e reazioni chimiche 32 PAGINA 112
2. Come avvengono le reazioni chimiche 36 PAGINA 116
3. I legami chimici 38 PAGINA 118
97
Unità 1
1
LE REAZIONI
CHIMICHE TRASFORMAZIONI FISICHE
E I LEGAMI E REAZIONI CHIMICHE
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Un corpo che si riscalda è un esempio di reazione chimica. V F
b. Una trasformazione chimica causa un cambiamento nella natura delle sostanze. V F
c. I reagenti sono le sostanze che si ottengono da una reazione. V F
d. Un catalizzatore ha il compito di facilitare lo svolgimento di una reazione chimica. V F
e. Una reazione si dice endotermica se assorbe calore. V F
2
LE REAZIONI
CHIMICHE COME AVVENGONO
E I LEGAMI LE REAZIONI CHIMICHE
Gli elementi del II gruppo, per esempio, hanno 2 elettroni nel loro livello più esterno,
quindi hanno una forte tendenza a cederli. Una volta ceduti, essi non avranno più
nessun elettrone in questo livello, mentre quello precedente è completo.
La tendenza a cedere elettroni è una caratteristica dei metalli.
Gli elementi del VII gruppo, al contrario, hanno 7 elettroni nel livello più esterno;
quindi, tendono a prenderne un altro in modo da completare tale livello.
La tendenza a prendere elettroni è una caratteristica dei non metalli.
Gli elementi dell’VIII gruppo hanno il livello più esterno completo e quindi non
hanno tendenza né a dare né a ricevere elettroni. Per questo essi non formano
legami con altri atomi e vengono chiamati gas nobili.
I gas nobili non scambiano elettroni e quindi non reagiscono.
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Una reazione chimica avviene perché gli atomi hanno la tendenza a scambiarsi elettroni per completare i
livelli più (interni / esterni). La tendenza a cedere elettroni è più forte nei (metalli / non metalli / gas nobili),
quella a riceverli è più forte nei (metalli / non metalli / gas nobili), mentre i (metalli / non metalli / gas
nobili) non hanno tendenza né a darne né a riceverne.
3
LE REAZIONI
CHIMICHE I LEGAMI CHIMICI
E I LEGAMI
✱ I LEGAMI CHIMICI
Gli atomi tendono ad avere il livello energetico più esterno completo di elettroni;
per fare ciò devono prendere, cedere o condividere elettroni. In tal modo si
formano i legami chimici.
● Il legame ionico si forma fra un metallo, che ● Il legame covalente consiste nel mettere in
ha la tendenza a cedere elettroni, e un non comune elettroni e si forma fra non metalli.
metallo, che ha la tendenza a riceverli. Dal legame covalente si creano nuove molecole .
I metalli perdendo elettroni formano ioni positivi, i
non metalli che li ricevono formano ioni negativi.
Dall’attrazione fra questi ioni si formano i
composti ionici .
H H
H2
Na Cl
movimento
Na+
Cl- degli elettroni +
+
+
+ +
+
+
+ +
+
+
+ +
+
+
+
NaCl
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. I legami si possono formare fra gli atomi di tutti gli elementi. V F
b. Il legame metallico avviene soltanto fra i metalli. V F
c. Nel legame covalente gli elettroni vengono messi in comune. V F
d. I non metalli non formano alcun tipo di legame. V F
e. Il legame ionico avviene fra elementi che cedono elettroni ed elementi che li prendono. V F
f. Il legame ionico porta alla formazione di molecole. V F
1
RAPPRESENTAZIONE
E DENOMINAZIONE RAPPRESENTAZIONE
DEI COMPOSTI CHIMICI DI FORMULE CHIMICHE
✱ RAPPRESENTAZIONE DI UN COMPOSTO
Le molecole e i composti più semplici sono formati da pochi
atomi, mentre altri, più complessi, ne possono contenere
tantissimi. Per rappresentarli si possono utilizzare le formule idrogeno ossigeno
grezze o le formule di struttura.
In una formula grezza un composto si rappresenta
H 2O
●
indicando i simboli degli elementi di cui è composto e
quanti atomi di ogni elemento sono presenti.
Per esempio, H2O è la formula dell’acqua e si legge “acca
- due - o”. Da essa possiamo capire che l’acqua è formata indice
da idrogeno (H) e ossigeno (O). Il numero “2” posto dopo il ci fa capire
che ci sono
simbolo dell’idrogeno si chiama indice e indica la presenza 2 atomi
di idrogeno
di 2 atomi di idrogeno. L’acqua è quindi una molecola
triatomica, cioè formata da 3 atomi: 2 di idrogeno e 1 di calcio ossigeno idrogeno
ossigeno .
● La formula di struttura ci fa vedere non solo gli atomi
presenti ma anche come sono legati l’uno con l’altro .
Ca(OH)2
H H H H O OH H indice
Cl Cl
ci fa capire che
in questo composto ci sono
O O
legame legame parentesi
ci fanno capire che
doppio doppio il valore dell’indice
legame legame si riferisce a tutto ciò
H2OH2O HClO
che è contenuto al loro interno
HClO2 2
Esercizio
1. Completa la seguente tabella. 2. Collega le formule con le caratteristiche
indicate. Attenzione: non c’è corrispondenza 1 a 1.
Quanti atomi A quali elementi
Formula
ci sono in tutto? appartengono? a. numero maggiore
di atomi 1. NaHSO4
NaCl
b. numero maggiore
2. F3PO4
di elementi
O2
c. numero minore 3. Mg(OH)2
di atomi
CO2
2
RAPPRESENTAZIONE
E DENOMINAZIONE DENOMINAZIONE
DEI COMPOSTI CHIMICI E CLASSIFICAZIONE DEI COMPOSTI
✱ LA NOMENCLATURA IUPAC
I nomi dei composti chimici vengono assegnati in base a delle regole internazionali, che nel loro
insieme formano la nomenclatura IUPAC.
Queste regole sono state stabilite nel 1961 e servono a rendere uguale, in tutto il mondo, il modo di
assegnare il nome ai composti. Nello stesso tempo esse rendono più semplice l’individuazione del nome a
partire dalla formula e, viceversa, la ricerca della formula a partire dal nome. Nonostante l’esistenza della
nomenclatura IUPAC, specie per i composti più comuni, è ancora in uso la denominazione tradizionale. Per
esempio, il composto con formula CO2 secondo la nomenclatura IUPAC si chiama diossido di carbonio ma è
comunemente noto come “biossido di carbonio” o ”anidride carbonica”.
Esaminiamo adesso i principali composti.
I composti chimici formati dall’unione dell’ossigeno Facendo reagire con acqua gli ossidi basici si
con un metallo sono chiamati ossidi basici. ottengono gli idrossidi.
Quelli formati dall’ossigeno e un non metallo Facendo reagire, sempre con l’acqua, gli ossidi
sono chiamati ossidi acidi. acidi si ottengono gli ossoacidi (o acidi).
SALE
idrossido + acido → sale + acqua
Mg(OH)2 + H2SO3 → MgSO3 + 2H2O
triossosolfato di magnesio
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La nomenclatura IUPAC ha sostituito del tutto i nomi comuni dei composti. V F
b. Un ossido acido si forma facendo reagire un non metallo con l’ossigeno. V F
c. Gli idrossidi si formano facendo reagire un ossido basico con l’ossigeno. V F
d. Gli ossidi acidi e gli ossoacidi sono composti identici. V F
e. La nomenclatura IUPAC consente di risalire dal nome alla formula chimica. V F
3
RAPPRESENTAZIONE
E DENOMINAZIONE GLI ACIDI
DEI COMPOSTI CHIMICI E LE BASI
✱ GLI INDICATORI
Se mettiamo un acido o un base nell’acqua essi ne modificano le caratteristiche.
Per individuare se una soluzione è acida o basica si utilizzano delle
sostanze chiamate indicatori.
Un indicatore molto comune è una strisciolina di carta impregnata di diverse sostanze,
chiamata indicatore universale (e comunemente indicata come cartina) .
L’indicatore universale assume il colore rosso se viene messo a contatto con
sostanze acide. Si colora invece di blu se la sostanza è basica.
✱ IL pH
L’acidità di una soluzione si misura utilizzando la scala del pH . Questa scala
va da 0 a 14.
acido
pH < 7
neutro
pH = 7
basico
pH > 7
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
pH = 0 corrisponde a
pH = 7 corrisponde a una soluzione neutra pH = 14 corrisponde a una forte basicità
un’acidità molto forte
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Il succo di limone è una sostanza acida. V F
b. Gli idrossidi corrodono i metalli. V F
c. Una soluzione con pH = 5 è basica. V F
d. Un indicatore è una sostanza che cambia di colore in base al grado di acidità. V F
e. Gli acidi colorano la cartina in blu. V F
4
RAPPRESENTAZIONE
E DENOMINAZIONE LA CHIMICA ORGANICA
DEI COMPOSTI CHIMICI
H H
H O H O
C C C C
H H H
H O
H H
Oltre a queste ci sono tantissime altre sostanze organiche fra le quali possiamo
ricordare: gli acidi grassi, i saponi, la plastica e tutte le grandi molecole che
formano il corpo dei viventi.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. L’elemento principale della chimica organica è il carbonio. V F
b. I composti organici hanno molecole formate da pochi atomi. V F
c. Gli idrocarburi sono formati solo da atomi di carbonio e idrogeno. V F
d. Il gruppo OH è caratteristico degli alcoli. V F
e. La plastica è una sostanza che non appartiene ai composti organici. V F
2 C
CAP 3 CAP 1
Unità 1 LA PELLE E I MUSCOLI 63 PAGINA 3
1. La pelle 64 PAGINA 4
2. Le funzioni della pelle 66 PAGINA 6
3. Il sistema muscolare 68 PAGINA 8
4. Funzioni dei muscoli volontari 70 PAGINA 10
105
Unità 1
LA PELLE
E I MUSCOLI 1 LA PELLE
✱ L’APPARATO TEGUMENTARIO
Il nostro corpo è ricoperto dall’apparato tegumentario, che è formato dalla pelle e dal tessuto sottocutaneo.
Annessi alla pelle ci sono i peli, le ghiandole, le unghie e i recettori per vari tipi di sensazione, organelli di
dimensioni microscopiche costituiti da terminazioni di cellule nervose.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Lo strato più superficiale della pelle è ricco di vasi sanguigni. V F
b. La cheratina conferisce all’epidermide durezza e resistenza. V F
c. L’ipoderma ha spessore diverso nelle persone di sesso diverso. V F
d. I melanociti si trovano nello strato corneo. V F
e. Il tessuto sottocutaneo è lo strato più profondo della pelle. V F
dalla disidratazione,
Chi è vittima di ustioni su ampie zone del corpo rischia
cioè dall’eccessiva
di morire anche a causa della disidratazione.
perdita d’acqua
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le radiazioni ultraviolette sono solo dannose. V F
b. La pelle ci protegge dalla disidratazione. V F
c. Il sudore permette di abbassare la temperatura della pelle. V F
d. I vasi sanguigni si restringono per favorire la dispersione del calore. V F
e. La pelle produce la vitamina D anche durante la notte. V F
✱ TIPI DI MUSCOLI
Nel nostro corpo esistono tre tipi di muscoli:
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. I muscoli si trovano immediatamente sotto la pelle. V F
b. I tendini sono molto elastici. V F
c. I muscoli lisci sono controllati dalla nostra volontà. V F
d. I muscoli cutanei ci permettono di mutare l’espressione del volto. V F
e. I muscoli scheletrici sono di tipo striato. V F
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le cellule muscolari contengono molti nuclei. V F
b. Le miofibrille sono formate da actina e miosina. V F
c. La contrazione muscolare è importante per regolare la temperatura corporea. V F
d. Le cellule che formano i muscoli volontari sono chiamate miofibrille. V F
e. L’energia per la contrazione muscolare si ottiene dalle proteine. V F
vista frontale
mandibolare
ileo
clavicola
ulna metacarpo
1
tibia
Esercizio
Collega ognuno delle seguenti ossa con la struttura a cui appartengono.
a. scapola 1. arto inferiore
b. femore 2. arto superiore
c. frontale 3. faccia
d. sterno 4. gabbia toracica
e. osso mascellare 5. testa
✱ STRUTTURA DELL’OSSO
L’osso presenta al suo interno vari tipi di cellule, vasi sanguigni e nervi.
midollo
rosso Le cellule più numerose sono gli osteociti, immersi in una matrice di sali
minerali, il principale dei quali è il calcio.
tessuto Nella matrice ci sono anche sostanze organiche costituite principalmente da
osseo proteine. I sali di calcio conferiscono robustezza e rigidità all’osso, le proteine gli
spugnoso
conferiscono elasticità.
midollo
giallo I sali minerali costituiscono una riserva e, in caso di necessità, possono essere
tessuto prelevati per essere utilizzati in altre parti dell’organismo. Nello stesso osso
osseo sono presenti parti compatte e parti spugnose. Il tessuto osseo compatto dà
compatto
robustezza all’osso, mentre quello spugnoso, pur mantenendo una notevole
rigidità, ne alleggerisce il peso .
periostio
Nelle parti formate da tessuto spugnoso è presente il midollo rosso che produce
le cellule del sangue. Il midollo giallo, invece, è formato da sostanze grasse che
hanno funzione di riserva.
✱ TIPI DI OSSA
Il nostro scheletro è formato da ossa di forme molto diverse fra loro. Esse possono
essere distinte in tre gruppi: le ossa lunghe, le ossa piatte e le ossa corte.
OSSA LUNGHE OSSA PIATTE OSSA CORTE
Hanno una dimensione che prevale sulle altre. Le loro tre dimensioni
Hanno due dimensioni che
Sono di forma cilindrica, con le estremità – si equivalgono.
prevalgono sulla terza.
epifisi – ingrossate rispetto alla parte centrale – Ne fanno parte le vertebre, le ossa
Ne fanno parte le ossa del cranio,
diafisi. Ne fanno parte il femore, l’omero ecc. del carpo, quelle del tarso ecc.
la scapola ecc. Il tessuto spugnoso
Il tessuto spugnoso si trova nelle epifisi. Quello Il tessuto spugnoso si trova
si trova all’interno, quello
compatto ha uno spessore maggiore nella diafisi all’interno, quello compatto
compatto all’esterno.
ma riveste con uno strato sottile anche le epifisi. all’esterno.
epifisi
femore vertebra
epifisi
diafisi
scapola
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le proteine conferiscono rigidità all’osso. V F
b. Le ossa sono formate di cellule morte. V F
c. Nella matrice delle ossa si trovano anche sali minerali. V F
d. Il midollo giallo si trova nel tessuto spugnoso. V F
e. L’omero appartiene alle ossa lunghe. V F
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le articolazioni delle vertebre sono chiamate sinartrosi. V F
b. Fra una vertebra e l’altra si trovano i menischi. V F
c. I menischi sono presenti in tutte le articolazioni. V F
d. Le estremità delle ossa che formano una diartrosi sono ricoperte di cartilagine. V F
e. Il liquido sinoviale lubrifica le superfici di contatto delle ossa. V F
2 C
CAP 4 CAP 2
Unità 1 L’APPARATO DIGERENTE 91 PAGINA 31
1. Le sostanze presenti nel cibo 92 PAGINA 32
2. Regole per una sana alimentazione 96 PAGINA 36
3. La bocca e i denti 100 PAGINA 40
4. L’esofago e lo stomaco 102 PAGINA 42
5. L’intestino 104 PAGINA 44
6. La digestione intestinale 106 PAGINA 46
7. L’assorbimento 108 PAGINA 48
113
Unità 1
L’APPARATO
DIGERENTE 1 LE SOSTANZE
PRESENTI NEL CIBO
✱ I PRINCIPI NUTRITIVI
Il nostro organismo per svolgere le proprie funzioni vitali ha bisogno di
tante sostanze, ognuna delle quali ha un compito particolare. Queste
riso in sostanze vengono chiamate principi nutritivi e sono contenute in
tegra proporzioni diverse nei diversi alimenti.
le
Affinché il nostro organismo funzioni perfettamente è necessario che esse siano
tutte presenti. Per essere certi che ciò avvenga è quindi importante variare molto
la dieta. In tal modo, anche se un pasto dovesse essere carente di un particolare
principio, lo si recupera nei pasti successivi.
Oltre ai principi nutritivi esaminati, nel cibo sono presenti le scorie indigeribili,
cioè quelle sostanze che il nostro organismo non è in grado di digerire. Queste
d ura
ver scorie sono rappresentate principalmente dalla cellulosa e dalla lignina. Esse
ta e sono presenti negli alimenti di origine vegetale (frutta e verdura, pane e cereali
frut
integrali ecc.) e sono importanti perché contribuiscono a regolare le nostre
funzioni intestinali, prevengono la stitichezza e i tumori dell’intestino.
SALI
ZUCCHERI PROTEINE GRASSI MINERALI
ACQUA VITAMINE
(O GLUCIDI) (O PROTIDI) (O LIPIDI) (O MINERALI
ESSENZIALI)
Nell’acqua Hanno funzione Hanno la funzione Hanno Regolano Regolano
avvengono le energetica. di costituire soprattutto molte funzioni le funzioni
principali reazioni molte parti del funzione dell’organismo dell’organismo
necessarie per lo corpo e funzione energetica. e contribuiscono ma costruiscono
svolgimento delle regolatrice. a mantenere il anche parti del
funzioni vitali. nostro stato di nostro corpo
Sono formate
salute. come, per
da catene di
esempio, le ossa.
amminoacidi.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Nell’apparato digerente avviene solo la digestione. V F
b. Gli zuccheri hanno funzione energetica. V F
c. Le proteine sono molto abbondanti nella verdura. V F
d. I sali minerali si trovano solo nel latte. V F
e. Le proteine sono formate da amminoacidi. V F
ABBANDONO DI PRODOTTI
TRADIZIONALI
ano
Si privilegiano spesso prodotti che arriv GLI ECCESSI ALIMENTARI
di que lli dell a nos tra
da altri Paesi a discapito Molte delle sostanze che ingeriamo in eccesso si accumulano
Que sti ultim i, com e
tradizione alimentare. nel nostro corpo come riserve alimentari da utilizzare in
o
quelli della “dieta mediterranea”, si son caso di necessità. Gli zuccheri ingeriti in eccesso vengono
tari di mol te nov ità
dimostrati essere più salu trasformati in grassi che si depositano in particolari zone del
introdotte in que sti ultim i ann i.
nostro corpo, causando l’obesità. Questa situazione influisce
sulla qualità della vita ed espone al rischio di malattie..
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La prima colazione si può saltare. V F
b. La cottura danneggia le proteine. V F
c. I prodotti di stagione sono meno costosi. V F
d. Le scorie indigeribili sono dannose. V F
e. La nostra alimentazione spesso è carente di vitamine. V F
dentina
✱ I DENTI
L’adulto possiede 32 denti, distinguibili l’uno colletto
dall’altro per la posizione, per la forma e per le
funzioni svolte.
La parte esterna di un dente è chiamata corona. Essa
polpa
è ricoperta dallo smalto, una sostanza molto dura di dentaria
colore bianco. La parte più profonda è chiamata radice
ed è conficcata nell’osso. Fra la corona e la radice c’è il radice
colletto, all’altezza del quale il dente viene a contatto con
la gengiva .
Internamente il dente è composto dalla dentina che
racchiude la parte viva, chiamata polpa dentaria, nella
quale ci sono i vasi sanguigni e i nervi.
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
canini • corona • faringe • incisivi • palato • polpa dentaria • ptialina • radice • smalto
La parte superiore della bocca è il ........................................... mentre dietro si trova la ................................................... .
I denti che servono per tagliare sono gli ........................................ mentre quelli utilizzati per lacerare sono
i ............................ .
La parte del dente ricoperta di ................................. è chiamata .............................. mentre quella che affonda nell’osso è
chiamata ....................... . La parte viva del dente è chiamata ............................................................... .
La digestione in bocca è operata dalla................................ .
✱ LA DEGLUTIZIONE
La deglutizione permette il passaggio del bolo, che si era formato nella
bocca, alla faringe e all’esofago.
Sotto la faringe si trova l’epiglottide che si abbassa per impedire alle sostanze
ingerite di entrare nelle vie respiratorie .
L’esofago è un organo a forma di tubo dotato di una muscolatura che,
contraendosi, spinge le sostanze verso lo stomaco. L’ingresso nello stomaco
avviene attraverso un’apertura, chiamata cardias, ed è controllato da una valvola
chiamata sfintere esofageo. Questa valvola talvolta può consentire anche il
passaggio delle sostanze in senso inverso, come nel caso del vomito.
✱ LO STOMACO
Lo stomaco è un organo a forma di sacco con il fondo rivolto in alto . È
dotato di una muscolatura che, contraendosi in modo autonomo, permette
il rimescolamento del cibo.
Le principali funzioni dello stomaco sono: il deposito temporaneo del cibo, la
digestione e l’assorbimento dell’acqua, dell’alcol e di alcuni farmaci.
Lo stomaco è provvisto di numerose ghiandole che producono il succo gastrico,
costituito da enzimi, acido cloridrico e muco. L’acido cloridrico e gli enzimi
servono per il processo digestivo. Il muco ha la funzione di proteggere lo
stomaco dall’attacco degli enzimi e dell’acido da esso stesso secreti.
Il bolo, dopo aver subito le trasformazioni all’interno dello stomaco, prende il
nome di chimo. Il chimo, passando attraverso il piloro, la valvola al fondo dello
stomaco, raggiunge l’intestino tenue dove avviene l’ultima fase della digestione.
esofago fondo
cardias
parotidi palato
duro
palato molle duodeno piloro
denti
ghiandole corpo
sottomascellari
ghiandole
sottolinguali
epiglottide
esofago trachea
antro
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Nel corso della deglutizione l’epiglottide si solleva. V F
b. Lo sfintere esofageo si trova all’inizio dell’esofago. V F
c. L’alcol viene assorbito nello stomaco. V F
d. Il cardias regola l’uscita del chimo dallo stomaco. V F
e. Nello stomaco è contenuto acido cloridrico. V F
fasce
muscolari
epitelio
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Nell’intestino avviene l’ultima fase della digestione. V F
b. Il fegato e il pancreas svolgono solo funzioni utili per la digestione. V F
c. I villi intestinali si trovano all’interno dei vasi chiliferi. V F
d. I vasi chiliferi hanno la funzione di assorbire i grassi. V F
e. L’intestino è lungo circa 7 metri. V F
bile
cistifellea
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La digestione intestinale avviene in tutti i tratti dell’intestino. V F
b. Gli enzimi pancreatici hanno funzione digestiva. V F
c. Dalla digestione intestinale si ottiene il chimo. V F
d. Per la digestione intestinale si utilizzano solo enzimi prodotti dal fegato e dal pancreas. V F
e. L’intestino permette l’eliminazione delle sostanze di rifiuto. V F
✱ DOVE AVVIENE
L’ASSORBIMENTO
L’intestino ha una superficie molto
grande. Il chilo, mentre transita, viene vaso
a contatto con le sue pareti e così si linfatico
ha l’assorbimento delle sostanze utili.
Mentre l’assorbimento dell’acqua
avviene in quasi tutti i tratti, altre
sostanze vengono assorbite solo in cuore
particolari zone di esso. La maggior grassi,
parte delle sostanze viene comunque vitamine
assorbita nell’intestino tenue. liposolubili
Le sostanze, una volta penetrate nei
villi, seguono vie diverse: i grassi e le fegato
vitamine liposolubili vanno nel vaso
chilifero, mentre le altre sostanze
penetrano direttamente nei vasi
sanguigni.
I vasi sanguigni intestinali che
contengono le sostanze assorbite
confluiscono in un vaso più grosso acqua,
chiamato vena porta la quale, a sua sali minerali,
zuccheri,
volta, le trasporta al fegato. Qui vengono vitamine
costruite nuove sostanze utili per il idrosolubili,
nostro corpo. vena porta amminoacidi
Le sostanze grasse, dai vasi chiliferi
confluiscono nei vasi del sistema
linfatico e infine vanno a finire nel
sangue .
Le sostanze che non sono state
assorbite vengono eliminate sotto forma capillare sanguigno intestino
di feci.
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in parentesi.
✱ LA RESPIRAZIONE POLMONARE
La respirazione polmonare consente l’ingresso e l’espulsione dell’aria dai
polmoni.
Di questi due processi, il primo viene chiamato inspirazione, il secondo espirazione .
L’inspirazione e l’espirazione sono favoriti dalla presenza della pleura, che
permette ai polmoni di scivolare sulle le pareti della gabbia toracica.
muscoli intercostali
polmone
muscolo
intercostale
pleura
parietale
pleura costa
viscerale
liquido
diaframma pleurico
polmone
pleura
sacco
parete toracica pleurico
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Negli organismi più semplici lo scambio dei gas con l’esterno avviene (direttamente / tramite l’apparato
respiratorio). L’(inspirazione /espirazione) consente l’entrata di aria ricca di ossigeno nei polmoni. Nel
corso dell’inspirazione il diaframma si (abbassa / solleva), le coste si (abbassano / sollevano) e la cavità
toracica (aumenta / diminuisce) di volume. I polmoni (aderiscono perfettamente / possono scivolare
rispetto) alla gabbia toracica.
CO2 capillare
capillari
che circondano
diaframma gli alveoli
arteriola
alveolo
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. L’epiglottide si trova nella faringe. V F
b. La trachea si suddivide nei due bronchi. V F
c. Il percorso dell’aria inspirata finisce negli alveoli. V F
d. L’aria espirata è più fredda di quella inspirata. V F
e. Gli scambi gassosi avvengono all’interno degli alveoli. V F
corde corde
vocali vocali
i a
lingua
contratte generano rilassate non generano posizione della lingua posizione della lingua
un suono alcun suono durante la pronuncia durante la pronuncia
della vocale i della vocale a
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in parentesi.
Le corde vocali si trovano nella (faringe / laringe). Quando esse sono più tese si genera un suono più
(acuto / grave). Il volume della voce dipende dalla (forza con cui l’aria esce dai polmoni / dimensione
della cavità toracica). Il timbro della voce viene dato dalla (posizione della lingua e dei denti /
conformazione della faringe e delle cavità nasali).
La lingua e i denti permettono di (generare i suoni / articolare le parole).
4
L’APPARATO
RESPIRATORIO SOSTANZE DANNOSE
PER L’APPARATO RESPIRATORIO
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La nicotina causa i tumori nei fumatori. V F
b. La nicotina genera dipendenza. V F
c. La nicotina agisce sul sistema nervoso. V F
d. Il fumo danneggia solo l’apparato respiratorio. V F
e. L’amianto è prodotto dagli scarichi delle automobili. V F
2 C
CAP 5 CAP 3
Unità 1 LA CIRCOLAZIONE 135 PAGINA 75
1. Il sangue e la linfa 136 PAGINA 76
2. I gruppi sanguigni 140 PAGINA 80
3. Il cuore 142 PAGINA 82
4. I vasi sanguigni e la circolazione 144 PAGINA 84
5. Il sistema linfatico 148 PAGINA 88
125
Unità 1
LA CIRCOLAZIONE
1 IL SANGUE
E LA LINFA
O2
O2
alveolo
CO2
CO2
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. I globuli rossi hanno la funzione di trasporto dell’ossigeno. V F
b. I globuli bianchi trasportano il diossido di carbonio. V F
c. La linfa è formata solo di plasma. V F
d. L’emoglobina conferisce il colore rosso al sangue. V F
e. Le cellule del sangue sono solo i globuli rossi e i globuli bianchi. V F
✱ LE TRASFUSIONI
Alcune malattie o traumi richiedono delle trasfusioni di sangue. Per effettuarle
è necessario che ci siano dei donatori, perché il sangue non si può produrre
artificialmente. È inoltre necessario controllare i gruppi sanguigni del donatore e
O A del ricevente, perché non si può ricevere sangue con antigeni diversi dai propri.
Una persona con gruppo sanguigno A possiede solo l’antigene A. Se a essa
B AB viene trasfuso sangue con l’antigene B, i suoi anticorpi attaccano le cellule
ricevute. Ciò è dovuto al fatto che nel plasma del ricevente sono presenti gli
anticorpi anti-B .
Stesse regole valgono per il sistema Rh. Una persona Rh+ possiede l’antigene
D e può donare sangue solo a persone che siano Rh+ . Una persona Rh– può
donare sangue a una Rh+ ma non può riceverlo da essa .
Rh– Rh+ Il non seguire queste regole può portare anche alla morte della persona che ha
subito la trasfusione.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Gli antigeni che determinano i gruppi sanguigni si trovano sulla superficie dei globuli rossi. V F
b. Gli antigeni hanno la funzione di riconoscere gli anticorpi. V F
c. Una persona di dice Rh+ se possiede l’antigene D. V F
d. Le trasfusioni di sangue si possono effettuare fra qualunque persona, purché non ammalata. V F
e. Una persona Rh– può donare sangue a un Rh+ V F
aorta
vena cava superiore
arteria polmonare
vene polmonari
atrio
sinistro
atrio
destro
valvola
atrio-ventricolare
ventricolo
sinistro
valvola ventricolo
atrio-ventricolare destro parete divisoria
vena cava inferiore
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
atri • cavità toracica • i ventricoli • l’aorta • l’arteria polmonare • le vene cave • le vene polmonari • lo sterno
Il cuore si trova nella ...................................................................., dietro ............................................................................................ . È formato
da due ................................................................................., posti superiormente, collegati con .............................................................................
posti inferiormente. All’atrio destro arrivano .........................................................................................., all’atrio sinistro ...........................
......................................................................... .
capillari arteriosi
liquido
extracellulare
arteriola
cellule
venula
capillari
venosi
Esercizio ud5_lez3_p162_circolazione
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le valvole presenti nelle vene permettono la risalita del sangue verso il cuore. V F
b. Le arterie si trovano più in superficie rispetto alle vene. V F
c. La grande circolazione avviene fra il cuore e i polmoni. V F
d. Nelle arterie della piccola circolazione si trova sangue non ossigenato. V F
e. Nella grande circolazione il sangue torna al cuore attraverso le vene cave. V F
✱ FUNZIONI DEL SISTEMA LINFATICO diventa palpabile attraverso la pelle. Questi noduli
sono comunemente chiamati “ghiandole”.
Il sistema linfatico ha la funzione di raccogliere e
filtrare i liquidi presenti nei tessuti e le sostanze La milza si trova sotto il diaframma, a sinistra del
grasse assorbite dai villi intestinali. pancreas e dello stomaco. Essa produce linfociti e
distrugge globuli rossi e piastrine non più efficienti.
Le sostanze vengono raccolte dai capillari linfatici;
questi confluiscono nei vasi linfatici che passano Il timo è posto dietro lo sterno. Nel periodo della
attraverso i linfonodi. Alla fine tutte le sostanze crescita esso è molto sviluppato ma poi regredisce; la
riassorbite vengono immesse nel sangue. sua principale funzione è quella di produrre i linfociti.
Tessuti in grado di produrre i linfociti sono presenti
anche all’interno delle tonsille o dell’appendice, che
✱ I LINFONODI, LA MILZA E IL TIMO si trova nell’intestino crasso, e nel midollo rosso
Lungo i vasi linfatici si trovano i linfonodi. Essi: delle ossa.
● eliminano di eventuali microrganismi provenienti
dai tessuti; ✱ COME CIRCOLA LA LINFA
● producono i linfociti, particolari cellule del sangue
Nel sistema linfatico non esiste un organo con
facenti parte dei globuli bianchi.
funzione di pompa. La linfa circola grazie alla
I linfonodi sono distribuiti, sia in profondità sia appena contrazione dei muscoli.
al di sotto della pelle . Quando si hanno delle
Come nel caso delle vene, questa risalita è resa
infezioni nei tessuti che si trovano a monte dei vasi
possibile dalla presenza di valvole che impediscono
che confluiscono in un linfonodo, esso si ingrossa e
il flusso in senso inverso.
capsula
vasi linfatici noduli corticali
afferenti tonsille timo
centro milza
germinativo
linfonodi
midollo
osseo
vasi linfatici
vasi linfatici
efferenti
vasi sanguigni
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La milza produce linfociti. V F
b. Il timo è sviluppato nelle persone adulte. V F
c. Le sostanze contenute nei vasi linfatici alla fine confluiscono nel sangue. V F
d. La milza distrugge i globuli rossi. V F
e. Le tonsille producono linfonodi. V F
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Nei Paesi industrializzati le malattie (degenerative / infettive) rappresentano la principale causa di morte.
(Le malattie cardiovascolari / I tumori) sono le malattie (degenerative / infettive) più diffuse. Le cellule
tumorali si riproducono (più / meno) delle altre e (restano localizzate / possono raggiungere altri tessuti).
Le metastasi si formano (nello stesso organo / in un organo diverso da quello) in cui si è originato il
tumore.
Gli antibiotici si utilizzano per combattere i (virus / batteri / virus e i batteri). Le malattie (infettive /
degenerative) possono passare da una persona all’altra.
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
Le sostanze che il sistema immunitario riesce a riconoscere sono chiamate ...................................... . Le cellule in
grado di inglobare gli agenti estranei e di digerirli sono chiamate ......................................
Le altre cellule del sistema immunitario sono ...................................... . Essi si suddividono in ......................................, che
generano cellule in grado di produrre ......................................, e in ......................................, che sono in grado di attaccare
direttamente le cellule riconosciute come estranee.
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
La risposta immunitaria (specifica / non specifica) si manifesta in modo differente a seconda dell’agente
infettante.
La risposta immunitaria (primaria / secondaria) è più rapida.
La risposta immunitaria (primaria / secondaria) è indirizzata verso agenti sconosciuti al sistema immunitario.
Gli anticorpi intervengono nella risposta immunitaria di tipo (specifico / non specifico).
✱ LA SIEROTERAPIA
Nei casi in cui è necessario intervenire velocemente, sieroterapia
1. si iniettano
si ricorre allamicrorganismi
sieroterapia. 2. il sistema 3.
La sieroterapiasi viene a 4. gli anticorpi 1. si viene a 2. si inietta un siero 3. gli anticorpi
immunitario contatto con un distruggono il contatto con un con anticorpi distruggono il
consiste nell’iniettare
inattivi nelproduce
nostro microrganismo
corpo un siero microrganismo microrganismo contro tale microrganismo
contenente anticorpi giàanticorpi formati inpatogeno
persone che patogeno microrganismo
si suppone siano stati colpiti da una infezione.
Tale siero, di solito, è ottenuto dal sangue di persone
o animali che hanno sviluppato anticorpi specifici per
la malattia che si vuole combattere. La sieroterapia,
a differenza della vaccinazione, non lascia immunità
a lungo termine.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La vaccinazione agisce in modo simile agli antibiotici. V F
b. I vaccini si somministrano solo dopo aver preso una malattia. V F
c. La sieroterapia stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi. V F
d. La sieroterapia utilizza anticorpi già pronti. V F
e. Sottoponendoci alla vaccinazione il sistema immunitario impara a riconoscere gli antigeni
e a memorizzare le loro caratteristiche. V F
2 A
CAP 6 CAP 5
Unità 1 IL SUONO 173 PAGINA 143
1. Che cos’è il suono 174 PAGINA 144
2. Le onde sonore 176 PAGINA 146
3. Caratteristiche del suono 178 PAGINA 148
4. Fenomeni sonori 182 PAGINA 152
137
Unità 1
IL SUONO
1 CHE COS’È IL SUONO
✱ IL SUONO
Se battiamo sulla membrana di un tamburo Quando la lamina va
o pizzichiamo la corda di una chitarra e poi vi
Quando la lamina indietro, la spinta sulle
accostiamo un dito sentiamo una leggera vibrazione. va in avanti spinge l’aria particelle d’aria cessa, lo
È da questa vibrazione che hanno origine i suoni. a contatto con essa. strato d’aria si dirada, e si
Il suono è una vibrazione che si propaga in un ha come un “risucchio”.
mezzo solido, liquido o gassoso. L’aria subisce una L’aria subisce una
Quando questa vibrazione giunge al nostro orecchio, compressione. decompressione.
e da qui al cervello, la percepiamo come suono.
aria
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Il suono nei solidi si propaga con velocità maggiore. V F
b. Il suono nel vuoto si propaga con velocità maggiore rispetto ai liquidi. V F
c. Il suono è dovuto alla compressione e decompressione delle particelle. V F
d. Il suono nel vuoto non si propaga. V F
e. Il suono è una vibrazione che viene percepita dal nostro orecchio. V F
verso di
propagazione
dell’onda
Lunghezza d’onda
Corrisponde alla distanza fra due creste successive.
La lunghezza d’onda si misura sull’asse delle ascisse.
Cresta Ampiezza
dell’onda
Corrisponde al
pressione
Ventre
Corrisponde al punto più basso raggiunto dall’onda.
Il ventre rappresenta il punto di massima decompressione.
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati. Attenzione: qualche termine non va
utilizzato.
intensità (dB)
jet al martello
decollo pneumatico
soglia
del dolore
130
120
concerto rock
officina
110
100
jet che
è decollato
90
traffico 80
70 ufficio
rumoroso
60
conversazione 50
ad alta voce ufficio
40
30
biblioteca
20 suono conversazione
meno intenso a bassa voce
10
pressione
0
tempo
soglia
caduta di udibilità bisbiglio
foglie
suono
più intenso
suono
meno intenso
pressione
pressione
tempo tempo
suono grave
UOMO CANE GATTO DELFINO PIPISTRELLO RANA
frequenza
pressione
in Hz
tempo
infrasuoni suoni udibili ultrasuoni
106
105
104
103
suono acuto
102
101
pressione
100
tempo
16-20 000 15-50 000 60-65 000 150-150 000 1000-120 000 50-10 000
A suono
B C complesso
tempo tempo
pressione
pressione
pressione
tempo
Esercizio
Scrivi in che cosa differiscono le coppie di suoni indicate.
La stessa nota di una chitarra Due note diverse I suoni ottenuti battendo con diversa
e di un pianoforte di uno stesso strumento forza sulla membrana di un tamburo
✱ LA RISONANZA
La risonanza si ha quando un sistema in grado
di oscillare viene sollecitato a farlo con una A che cosa è dovuto l'effetto Doppler?
frequenza uguale alla propria .
La risonanza è un fenomeno fisico vero e proprio e
non dipende dalla nostra percezione uditiva.
✱ L’EFFETTO DOPPLER
A causa dell’effetto Doppler, un suono ci appare più
acuto quando la sorgente sonora è in avvicinamento Una sorgente sonora Una sorgente in
e più grave quando è in allontanamento. in avvicinamento viene allontanamento viene
L’effetto Doppler non dipende dalla nostra percepita come se avesse percepita come se avesse
percezione uditiva e si evidenzia anche se un suono una frequenza più alta una frequenza più bassa
(suono più acuto). (suono più grave).
viene registrato.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Per percepire l’eco è necessario che l’ostacolo che riflette il suono si trovi a meno di 17 metri. V F
b. Il rimbombo e l’eco dipendono entrambi dallo stesso fenomeno di riflessione del suono. V F
c. La risonanza dipende dalla nostra percezione uditiva. V F
d. A causa dell’effetto Doppler un suono ci appare più acuto quando la sorgente sonora è in avvicinamento. V F
e. L’effetto Doppler si evidenzia anche se un suono viene registrato. V F
verso della
propagazione
direzione
Terra dell’oscillazione
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Un corpo riscaldato che emette una luce rossastra ha una temperatura
inferiore a un corpo che emette una luce bianca. V F
b. Le onde luminose sono longitudinali. V F
c. La luce viaggia anche nel vuoto. V F
d. I fotoni sono privi di massa. V F
e. La luce si propaga sotto forma di onde elettromagnetiche. V F
diffusione
riflessione
Un raggio che colpisce una superficie riflettente La diffusione è molto importante perché permette di
è chiamato raggio incidente, mentre quello che illuminare il mondo intorno a noi. Se non ci fosse la
rimbalza è chiamato raggio riflesso. Se tracciamo diffusione, la luce attraverserebbe gli ambienti senza
la perpendicolare al piano dello specchio nel punto illuminarli.
in cui il raggio lo colpisce, si formano due angoli: Per questo motivo il cielo è luminoso. Nelle immagini
l’angolo di incidenza e l’angolo di riflessione . riprese dagli astronauti nello spazio il cielo appare
sempre nero perché, in assenza dell’atmosfera e delle
particelle presenti in essa, la luce non si diffonde .
perpendicolare
raggio raggio
incidente riflesso
angolo di angolo di
incidenza riflessione
specchio
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La luminosità del cielo è dovuta alla diffusione. V F
b. I raggi vengono riflessi anche nella diffusione. V F
c. Il raggio che va verso la superficie di uno specchio si chiama raggio riflesso. V F
d. Se un corpo colpito dalla luce è perfettamente liscio, si ha la diffusione. V F
e. Il cielo nello spazio è nero perché non ci sono particelle sospese che diffondono la luce. V F
A B
immagine riflessa
oggetto specchio
✱ Specchi curvi
CONCAVI CONVESSI
se è riflettente la parte se è riflettente la parte
interna della calotta esterna della calotta
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Uno specchio piano inverte la destra con la sinistra. V F
b. Uno specchio piano inverte il sopra con il sotto. V F
c. I telescopi utilizzano specchi concavi. V F
d. Gli specchietti esterni delle auto sono convessi. V F
e. Gli specchi convessi capovolgono le immagini. V F
raggio raggio
incidente incidente
acqua acqua
angolo di
raggio rifrazione
rifratto
raggio
rifratto
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La luce ha velocità diverse nell’attraversare sostanze diverse. V F
b. Nel passaggio dall’aria all’acqua il raggio che arriva all’acqua è chiamato raggio rifratto. V F
c. La dispersione della luce consiste nella sua scomposizione nei colori che la compongono. V F
d. Attraversando un prisma la luce subisce una dispersione. V F
e. La luce solare è di colore giallo. V F
fuoco
asse ottico
fuoco virtuale
asse ottico
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le lenti devono avere almeno una superficie curva. V F
b. Nelle lenti convergenti i raggi convergono verso il fuoco. V F
c. Una lente divergente ingrandisce sempre le immagini. V F
d. Una lente divergente è più spessa al centro. V F
e. Un raggio luminoso devia verso la parte della lente con spessore minore. V F
✱ LE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE
lunghezza d’onda
0,4 µ
Oltre alle radiazioni luminose, esistono altri tipi di
visibile
radiazioni elettromagnetiche con lunghezza d’onda:
0,7 µ
● maggiore di quelle che formano il colore rosso; sono
le radiazioni infrarosse, le microonde e le onde radio;
infrarossi
● minore di quelle che formano il colore violetto; sono
le radiazioni ultraviolette, i raggi X e i raggi gamma. 1 mm
Le radiazioni infrarosse, per esempio, sono quelle
microonde
emesse dai corpi caldi anche a temperature non
molto elevate. Le radiazioni ultraviolette sono invece 10 cm
quelle che stimolano il nostro corpo a produrre la
vitamina D e a sviluppare l’abbronzatura.
onde radio
Più è piccola la lunghezza d’onda di una radiazione
elettromagnetica e maggiore è la sua capacità di
penetrazione.
10 km
✱ LA PERCEZIONE DEI COLORI
Il mondo intorno a noi presenta una grandissima
varietà di colori. Il nostro occhio riceve le radiazioni
luminose riflesse dagli oggetti, le trasmette al
cervello e questo associa a esse la sensazione di
un colore. Una ciliegia ci appare rossa perché essa
assorbe tutte le radiazioni luminose, tranne quelle
con lunghezza d’onda corrispondente al rosso .
Esercizio
Completa il testo seguente utilizzando i termini indicati.
2 A
CAP 7 CAP 6
Unità 1 IL MOVIMENTO 209 PAGINA 179
1. Il moto 210 PAGINA 180
2. Moto uniforme, vario e accelerato 214 PAGINA 184
3. I corpi in caduta libera 218 PAGINA 188
149
Unità 1
IL MOVIMENTO
1 IL MOTO
✱ LA TRAIETTORIA E LA VELOCITÀ
Una caratteristica del movimento è la traiettoria, che possiamo definire
come la linea immaginaria che unisce tutti i punti occupati dal corpo
durante lo spostamento.
La velocità ci dà informazioni sul tempo che impiega un corpo per
effettuare uno spostamento.
Più precisamente, possiamo definire la velocità come il rapporto fra la distanza
percorsa e il tempo impiegato a percorrerla:
velocità = spazio / tempo
PER CALCOLARE...
la velocità bisogna dividere lo spazio il tempo bisogna dividere lo spazio lo spazio bisogna moltiplicare
percorso per il tempo impiegato a percorrerlo: percorso per la velocità: il tempo per la velocità:
v=s/t t=s/v s=v×t
Esercizio
Risolvi i seguenti problemi.
a. Un’automobile viaggia con una velocità di 108 km/h. Qual è la sua velocità in metri al secondo (m/s)?
........................................................................................................................
b. Un’automobile viaggia per 3 ore alla velocità di 70 km/h. Quanti kilometri percorre?
........................................................................................................................
✱ IL MOTO UNIFORME
Se un corpo si muove sempre con la stessa velocità, si dice che esso si
muove con moto uniforme. Se, oltre a mantenere la stessa velocità, la sua
traiettoria segue anche una linea retta, allora si parla di moto rettilineo
uniforme.
In questo tipo di moto un corpo percorre spazi uguali in tempi uguali; quindi, lo
spazio percorso è direttamente proporzionale al tempo impiegato a percorrerlo.
Facciamo un esempio : abbiamo due carrelli ripresi a intervalli di tempo regolari
che si muovono con moto rettilineo uniforme ma con velocità diverse, più bassa
per il carrello blu e più alta per quello rosso.
0m 1m 2m 3m 4m 5m 6m
0s 1s 2s 3s
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
spazio
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0 1 tempo 2 3
2 4 5
3 9 4
0 1 2 3
tempo (s)
Esercizio
Risolvi il seguente problema. 12
11
Un corpo parte da fermo e dopo 2 10
secondi ha una velocità di 4 m/s. 9
Quale sarà la sua accelerazione? 8
7
spazio
............................................................ 6
............................................................ 5
4
3
Quale semiretta rappresenta 2
il corpo più veloce? 1
............................................................ 0 1 2 3 4
tempo
20 2 19,6
30
10
3 29,4
20
4 39,2
0 10
5 49
0 1 2 3 4 5 6 …
tempo (s) …
Esercizio
Sottolinea le grandezze che possono influenzare la velocità di un corpo in caduta libera quando
giunge a terra, considerando trascurabile la resistenza dell’aria.
il punto di applicazione
corrisponde al punto
in cui viene applicata
la forza la punta della
freccia indica
il verso nel quale
si esercita la forza
la linea tratteggiata
indica la direzione,
cioè l’orientamento
della forza
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le forze sono delle grandezze vettoriali. V F
b. Ogni direzione ha due versi. V F
c. L’orientamento della freccia che rappresenta il vettore indica il verso della forza. V F
d. Per cambiare direzione a un corpo in movimento occorre applicare una forza V F
e. La punta della freccia indica il punto di applicazione. V F
✱ COMPOSIZIONE DI FORZE
Tutti i corpi, anche quando sono immobili, sono soggetti all’azione di più forze; se
esse si annullano l’una con l’altra, il corpo resta fermo; in caso contrario, si muove.
L’operazione che permette di trovare il risultato dell’azione di tutte le
forze che agiscono su un corpo viene detta composizione e la forza che si
ottiene è chiamata risultante.
Nella composizione di forze possono verificarsi varie situazioni, che dipendono
dall’ampiezza degli angoli che formano le due forze fra loro.
Se le due forze hanno la stessa direzione e lo Se le due forze hanno la stessa direzione ma
stesso verso, formano tra loro un angolo di 0°. In verso opposto, formano tra loro un angolo di
questo caso la risultante (in rosso) sarà un vettore 180°. In questo caso la risultante (in rosso) sarà
che avrà direzione e verso uguali e intensità pari un vettore che avrà direzione e verso uguali alla
alla somma delle due intensità. forza di maggiore intensità e intensità uguale
alla differenza delle due intensità.
● tracciare la parallela a ognuno di esse ;
Esercizio
Due forze hanno intensità rispettivamente
di 3 N e di 4 N, stesso punto di
applicazione, stessa direzione e stesso
verso. Trova la risultante.
attrito radente dalla velocità del corpo dalla forma del corpo
Si ha quando un corpo striscia su una superficie. Più la velocità è alta e Una forma molto affusolata
maggiore è la resistenza; per riduce la resistenza; per
questo motivo il consumo di questo i pesci, le auto
benzina cresce se si viaggia a sportive, i missili hanno
velocità molto elevate. sempre una forma simile.
acqua
attrito volvente
Si ha quando un corpo rotola.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. L’attrito radente è quello esercitato dalla ruota di una carriola che trasporta un peso. V F
b. L’attrito radente è meno intenso dell’attrito volvente. V F
c. L’attrito dipende anche dall’ampiezza della superficie di contatto fra due corpi. V F
d. L’attrito fra due corpi è più intenso se questi premono con forza l’uno contro l’altro. V F
e. La resistenza dell’aria è una forma di attrito. V F
Appoggiamo su un tavolo un foglio di carta molto liscia e mettiamoci sopra una moneta. Se tiriamo
velocemente il foglio, la moneta resterà sul tavolo, più o meno, nella sua posizione iniziale. Ciò accade
perché la moneta tende a conservare lo stato di quiete nel quale si trovava. Se riuscissimo a eliminare del
tutto l’attrito, la moneta resterebbe esattamente nella posizione di partenza.
moneta carta
molto liscia
Sovrapponiamo due oggetti uguali e lanciamoli su un piano alla fine del quale si trova un ostacolo che può
fermare l’oggetto in basso ma non quello in alto. L’oggetto che si trova in basso si fermerà, quello che si
trova sopra continuerà la sua corsa in avanti. Ciò è dovuto al fatto che esso tende a mantenere il suo stato
di moto il quale, in assenza di attrito, continuerebbe all’infinito.
L’automobilina spinta dall’adulto avrà un’accelerazione L’automobilina con un solo bambino avrà un’accelerazione
maggiore di quella spinta dal bambino, perché l’adulto maggiore perché la sua massa è minore rispetto a quella
spinge con una forza maggiore. della macchinina sulla quale ce ne sono due.
● Il terzo principio della dinamica dice che, ogni volta che un corpo applica
una forza a un secondo corpo, quest’ultimo esercita sul primo una forza
di uguale intensità, stessa direzione ma di verso opposto.
In altre parole: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La forza è direttamente proporzionale all’accelerazione che un corpo riceve. V F
b. Se su un corpo in movimento non agisce alcuna forza, esso procede all’infinito. V F
c. Il secondo principio della dinamica si può indicare con la formula: a = F/m. V F
d. Il secondo principio della dinamica si può enunciare anche così: a ogni azione
corrisponde una reazione uguale e contraria. V F
e. Applicando una forza a un corpo, se la massa cresce, cresce anche l’accelerazione. V F
✱ IL PENDOLO
Se leghiamo un peso a un filo otteniamo un pendolo.
Se muoviamo la mano orizzontalmente, il pendolo comincia a
oscillare.
Si definisce oscillazione completa il movimento di andata e
ritorno al punto di partenza fatto dal corpo sospeso al filo.
Il tempo impiegato a compiere un’oscillazione completa
si chiama periodo (T). La lunghezza del pendolo è
rappresentata dalla distanza fra il punto di sospensione del filo
e il centro del corpo sospeso .
Il periodo di oscillazione del pendolo non dipende né dalla
massa sospesa né dall’ampiezza dell’oscillazione. Se invece
varia la lunghezza del filo, il periodo cambia. In particolare:
il suo valore cresce se il filo è più lungo e decresce nel caso
lunghezza
contrario.
Con una lunghezza di 25 cm il tempo di oscillazione (periodo)
è di circa 1 secondo. Grazie a queste caratteristiche il pendolo
può essere utilizzato come strumento di misura del tempo.
Il periodo di oscillazione del pendolo dipende anche
dall’accelerazione di gravità, per cui esso varia in condizioni
di gravità diverse: se la gravità è maggiore, il periodo di
oscillazione si riduce. Viceversa, misurando il periodo di
oscillazione e la lunghezza del pendolo, è possibile risalire alla
gravità esistente in un certo luogo.
oscillazione completa = periodo
Il moto del pendolo è rallentato dall’attrito dell’aria.
Esercizio
Sottolinea gli elementi che influenzano il periodo di oscillazione del pendolo.
accelerazione di gravità • attrito • ampiezza dell’oscillazione • lunghezza del filo • massa del corpo appeso
1
L’EQUILIBRIO
NEI SOLIDI E L’EQUILIBRIO
NEI LIQUIDI
B B
B
Esercizio
Indica, sotto ognuna baricentro
delle seguenti figure, se punto di
essa è in condizione di sospensione
equilibrio stabile, instabile
o indifferente.
2
L’EQUILIBRIO
NEI SOLIDI E LE LEVE
NEI LIQUIDI
Esercizio
Inserisci, accanto alle seguenti definizioni, il termine corrispondente.
3
L’EQUILIBRIO
NEI SOLIDI E CLASSIFICAZIONE
NEI LIQUIDI DELLE LEVE
P potenza
braccio-potenza F fulcro
P R braccio-resistenza F
R
resistenza
R resistenza
braccio-resistenza
F braccio-potenza P R
F fulcro
P potenza
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Una leva di I genere è sempre vantaggiosa. V F
b. Una leva di III genere sempre svantaggiosa. V F
c. Una leva di II genere può essere talvolta vantaggiosa e talvolta svantaggiosa. V F
d. Il fulcro è posto sempre a un’estremità della leva. V F
e. In una leva di I genere la potenza si trova fra il fulcro e la resistenza. V F
4
L’EQUILIBRIO
NEI SOLIDI E IL PRINCIPIO
NEI LIQUIDI D’ARCHIMEDE
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La spinta d’Archimede si ha solo nei liquidi. V F
b. La spinta d’Archimede dipende dal tipo di liquido in cui è immerso un corpo. V F
c. La spinta d’Archimede dipende dal peso di un corpo. V F
d. Un corpo galleggia se la spinta d’Archimede è maggiore del suo peso. V F
e. Un liquido con peso specifico maggiore dà una maggiore spinta d’Archimede. V F
5
L’EQUILIBRIO
NEI SOLIDI E LA PRESSIONE
NEI LIQUIDI
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La pressione dipende solo dalla superficie sulla quale si esercita la forza. V F
b. Se esercitiamo pressione su un gas, questo si comprime. V F
c. La pressione nel mare aumenta andando in profondità. V F
d. I liquidi sono incomprimibili. V F
e. Spostandoci dalla pianura verso la montagna la pressione diminuisce. V F
2 A
CAP 8 CAP 7
Unità 1 CHE COS’È L’ENERGIA 271 PAGINA 241
1. Lavoro e potenza 272 PAGINA 242
2. L’energia meccanica 274 PAGINA 244
3. Forme di energia 276 PAGINA 246
165
Unità 1
CHE COS’È
L’ENERGIA 1 LAVORO E POTENZA
✱ L’ENERGIA
Tutti sappiamo che cosa si intende per energia:
un’automobile per spostarsi ha bisogno di energia
che le viene fornita dalla benzina, una gru per
sollevare i pesi ha bisogno della corrente elettrica
ecc. In generale possiamo dire che per compiere
un lavoro serve sempre energia.
✱ IL LAVORO
Nello svolgere molte delle azioni della vita di tutti i
giorni compiamo un lavoro. Per esempio, quando
solleviamo un oggetto e lo spostiamo compiamo un
lavoro .
Il lavoro (L) è definito come il prodotto della forza
applicata (F) per lo spostamento compiuto (s).
L=F×s
L’unità di misura del lavoro è il joule (J).
Dal punto di vista fisico, la forza che sostiene la valigia (in azzurro) non
compie alcun lavoro. La forza che fa spostare la valigia in avanti (in rosso)
compie lavoro perché ha lo stesso verso dello spostamento (in verde).
✱ LA POTENZA
Un’altra grandezza strettamente legata alle
precedenti è la potenza; essa mette in relazione un
lavoro con il tempo impiegato per compierlo.
Per chiarire che cos’è la potenza facciamo questo
esempio . Due persone devono sollevare 12 scatole
per metterle su un furgone. La prima impiega 6 minuti
6 minuti 4 minuti e la seconda 4 minuti. Siccome sono uguali sia il peso
delle scatole sia l’altezza alla quale devono essere
depositate, possiamo dire che la seconda persona ha
una potenza maggiore della prima perché completa il
suo lavoro in un tempo minore.
La potenza è il rapporto fra il lavoro eseguito e il
tempo che si impiega per compierlo.
P=L/t
La sua unità di misura è il watt (W).
Esercizio
Risolvi i seguenti problemi.
a. Una gru solleva un peso a 15 m di altezza da terra e per far ciò impiega una forza di 600 N. Che lavoro ha
compiuto questa forza?
..............................................................................................................................................................................................................................................................
166 L’ENERGIA
Unità 1
CHE COS’È
L’ENERGIA 2 L’ENERGIA MECCANICA
L’energia potenziale può essere quindi rappresentata L’energia cinetica può essere rappresentata con la
con la formula: formula:
Ep = m × g × h Ec = 1/2 × m × v2
Esercizio
Risolvi i seguenti problemi.
a. Un sasso ha una massa di 2 kg e si trova a un’altezza di 5 m da terra. Sapendo che l’accelerazione di
gravità in quel punto è di 9,8 m/s2, qual è la sua energia potenziale?
..............................................................................................................................................................................................................................................................
..............................................................................................................................................................................................................................................................
b. Un corpo cade a terra e quando vi arriva ha una velocità di 50 m/s. Se il corpo ha una massa di 2 kg,
quale sarà la sua energia cinetica?
..............................................................................................................................................................................................................................................................
..............................................................................................................................................................................................................................................................
L’ENERGIA 167
Unità 1
CHE COS’È
L’ENERGIA 3 FORME DI ENERGIA
Fissione nucleare
Un nucleo si spezza e si formano due nuclei di massa
leggermente inferiore con liberazione di energia.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. L’energia chimica non può essere trasformata in altre forme. V F
b. La fissione nucleare avviene in modo controllato nelle centrali nucleari. V F
c. La fissione nucleare avviene nelle bombe atomiche tradizionali. V F
d. L’energia termica può passare da un corpo freddo a uno più caldo. V F
e. L’energia raggiante si propaga anche nel vuoto. V F
168 L’ENERGIA
Unità 2
1
LE
TRASFORMAZIONI TRASFORMAZIONE
ENERGETICHE E CONSERVAZIONE DELL’ENERGIA
✱ TRASFORMAZIONE DELL’ENERGIA
Abbiamo visto che l’energia può trovarsi sotto varie forme e, ogni volta che la
utilizziamo, essa subisce delle trasformazioni .
pannelli presenti
sulle calcolatrici
la luce delle lucciole o delle candele
nella fotosintesi
energia chimica delle piante energia raggiante
Esercizio
Nella colonna centrale della tabella sono indicati alcuni processi che portano a trasformazioni
di energia. Completa la tabella indicando a sinistra l’energia di partenza e a destra la principale
forma di energia in cui si trasforma.
L’ENERGIA 169
Unità 2
2
LE
TRASFORMAZIONI L’ENERGIA ELETTRICA
ENERGETICHE
Una corrente che circola in un circuito Nelle lampade a fluorescenza il Una corrente può far girare
produce calore. Questa caratteristica passaggio di corrente fa emettere ai gas un motore elettrico. Ciò permette
viene sfruttata, per esempio, nelle una radiazione ultravioletta che colpisce di trasformare l’energia elettrica
stufette elettriche. il materiale fluorescente di cui sono in energia meccanica.
rivestite e si produce una luce visibile.
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Gli uomini fin dalle origini hanno utilizzato la forza muscolare umana o quella degli animali per ottenere energia
(chimica / meccanica / termica). La macchina a vapore trasforma energia (termica / meccanica) in energia
(termica / meccanica / chimica). L’energia elettrica si può trasportare (più / meno) facilmente rispetto alle
altre forme. L’energia elettrica si può trasformare in altre forme (in modo semplice / con difficoltà).
170 L’ENERGIA
Unità 2
3
LE
TRASFORMAZIONI LE FONTI ENERGETICHE
ENERGETICHE RINNOVABILI
● L’energia solare ha origine dalle reazioni ● Un’altra forma di energia, sempre legata
nucleari all’interno del Sole. all’acqua, è quella delle maree.
Giunge a noi sotto forma di energia raggiante L’energia delle maree dipende dalla forza di
trasportata dalle onde elettromagnetiche e può attrazione fra la Terra, il Sole e la Luna.
essere catturata mediante pannelli solari o ● L’energia eolica utilizza la forza del vento.
fotovoltaici. In quest’ultimo caso viene trasformata Può essere sfruttata direttamente nelle vele delle
direttamente in energia elettrica . barche o nei mulini a vento. Inoltre, essa può
● L’energia dell’acqua si ottiene sfruttando essere trasformata in energia elettrica grazie alle
l’energia potenziale dell’acqua che cade ad alta centrali eoliche.
quota. L’energia eolica ha origine dall’energia raggiante
L’energia potenziale che può essere utilizzata del Sole che genera masse d’aria calda le quali,
direttamente, per esempio nei mulini ad acqua, spostandosi, danno origine ai venti.
o indirettamente nelle centrali idroelettriche. ● L’energia geotermica deriva dal calore
L’energia potenziale dell’acqua ha origine presente all’interno della Terra.
dall’energia raggiante del Sole che causa Tale calore ha origine soprattutto dalla radioattività
l’evaporazione. delle rocce .
Esercizio
Collega ogni forma di energia alla fonte da cui si origina.
L’ENERGIA 171
Unità 2
4
LE
TRASFORMAZIONI LE FONTI ENERGETICHE
ENERGETICHE NON RINNOVABILI
✱ CHE COSA SONO LE FONTI NON La loro trasformazione in energia elettrica avviene
RINNOVABILI nelle centrali nucleari. Purtroppo l’uso di questa
energia può creare gravi problemi di inquinamento
Le fonti non rinnovabili sono quelle che non si radioattivo, molto pericoloso perché può causare
rinnovano o il cui rinnovamento è più lento della la morte degli organismi viventi o danni al loro
velocità con cui vengono consumate. Esse sono patrimonio genetico.
quindi destinate a esaurirsi. La loro utilizzazione è
sempre causa di inquinamento.
Sono fonti non rinnovabili i combustibili fossili e i
combustibili nucleari (plutonio e uranio).
I principali combustibili fossili sono il petrolio,
il carbone e il metano, che derivano dalla
fossilizzazione dei resti di organismi vissuti in
tempi molto lontani.
Questi combustibili possono essere utilizzati:
● direttamente, per il riscaldamento delle case in
inverno e per fornire energia agli autoveicoli;
● indirettamente, per produrre energia elettrica
nelle centrali termoelettriche. L’energia elettrica
ottenuta dai combustibili fossili è chiamata energia
termoelettrica. Essa produce inquinamento:
- nel trasporto. Il petrolio viene trasportato
principalmente da petroliere che talvolta, a
causa di incidenti, riversano il loro contenuto in
mare. Ciò è causa di gravi disastri ambientali ;
- nella combustione. Questi combustibili
producono diossido di zolfo, ossidi di azoto e
diossido di carbonio . Gli ossidi di zolfo e di
azoto sono pericolosi per la salute e causano
le piogge acide che danneggiano le strutture
metalliche e di marmo, le foreste e acidificano i
corsi d’acqua. L’eccessiva quantità di diossido di
carbonio immessa nell’atmosfera causa l’effetto
serra.
● I combustibili nucleari sono l’uranio e il
plutonio. Essi permettono di sfruttare l’energia
contenuta nel nucleo dell’atomo.
Esercizio
Collega ogni forma di inquinamento con il tipo di energia che lo può generare.
a. Effetto serra
b. Inquinamento radioattivo 1. Energia nucleare
c. Piogge acide 2. Energia termoelettrica
d. Inquinamento da idrocarburi
172 L’ENERGIA
FENOMENI ELETTRICI
E MAGNETICI
3 A
CAP 1 CAP 8
Unità 1 FENOMENI ELETTRICI 3 271
pagina
173
Unità 1
FENOMENI
ELETTRICI 1 ELETTRICITÀ
ED ELETTRIZZAZIONE
A ✱ L’ELETTRIZZAZIONE
Ogni corpo allo stato neutro contiene uno stesso numero di elettroni (–) e di
protoni (+); perciò, non presenta alcuna carica. Se trasferiamo su di esso (o
sottraiamo a esso) degli elettroni, esso assume una carica elettrica 1.
B L’elettrizzazione consiste nel far assumere una carica elettrica a un
corpo.
La carica elettrica si misura in coulomb (C) e ci indica quanti elettroni in più
o in meno sono presenti nel corpo rispetto a quando era allo stato neutro.
Cariche dello stesso segno si respingono, cariche di segno opposto si
C
attraggono.
Per convenzione si definisce negativa la carica della plastica e positiva quella del
vetro.
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Un corpo si dice carico se su di esso è presente (un eccesso / una carenza / un eccesso o una carenza)
di (elettroni / neutroni). Un loro eccesso porta alla formazione di una carica (positiva / negativa); due
cariche dello stesso segno si (attraggono / respingono). L’elettrizzazione porta alla formazione di una carica
elettrica su un corpo (sempre attraverso / anche senza) un contatto fisico. La plastica per strofinio assume
una carica di segno (positivo / negativo), mentre il vetro assume una carica (positiva / negativa).
6 7
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
circuito
circuito
elettrico
elettrico
conduttore
conduttore dislivello
circuito
idraulico
pompa
soluzione
soluzione
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. L’intensità di corrente si misura in ampere. V F
b. Nelle nostre case utilizziamo una corrente con una tensione di 1,5 V. V F
c. L’intensità di corrente indica quante cariche passano nel conduttore nell’unità di tempo. V F
d. Alla pompa del circuito ad acqua corrisponde l’interruttore del circuito elettrico. V F
e. La resistenza si misura in volt. V F
Componenti
Simbolo
grafico
Esercizio
Nelle seguenti figure
sono rappresentate
delle situazioni di corto
circuito. In ognuna di
esse cancella il tratto
di filo conduttore che
permette di eliminare il
corto circuito.
Esercizio
Indica quale degli effetti della corrente viene sfruttato nei seguenti situazioni.
a. L’asciugacapelli per svolgere la sua funzione deve inviare aria calda. .......................................
c. Le serrature elettriche hanno una calamita che si attiva con il passaggio della corrente. .......................................
d. L’acqua per azione della corrente elettrica può essere scomposta in idrogeno e ossigeno. .......................................
e. La piastra del ferro da stiro deve raggiungere una temperatura elevata. .......................................
2 3
repulsione N
N
S N N S
S
N S N S
S
attrazione
S
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Il magnetismo è una proprietà grazie alla quale (la magnetite / il ferro) riesce ad attrarre (alcuni / tutti i)
metalli. Poli (dello stesso / di diverso) nome si attraggono.
(È / Non è) possibile dividere una calamita in modo da ottenere calamite con una sola polarità.
Le calamite (devono / possono non) essere di ferro.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La magnetizzazione sull’acciaio avviene in modo permanente. V F
b. Il passaggio della corrente può magnetizzare un corpo. V F
c. Non è possibile magnetizzare un corpo senza toccarlo. V F
d. Il ferro dolce non si può magnetizzare. V F
e. Il ferro dolce è privo di carbonio. V F
calamita
✱ LA BUSSOLA E L’ORIENTAMENTO
La bussola è costituita da un ago d’acciaio magnetizzato che poggia su una
S punta, sulla quale riesce a stare in equilibrio e a ruotare.
Questo ago si orienta sempre seguendo:
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le linee di forza di un campo magnetico generato da un magnete posto
perpendicolarmente al piano sono disposte a raggiera. V F
b. Le linee di forza di un campo magnetico generato da un magnete posto parallelamente
al piano sono perfettamente circolari. V F
c. Il nord dell’ago di una bussola si orienta verso il nord di un magnete posto nelle sue vicinanze. V F
d. L’ago di una bussola si dispone in modo da essere tangente alle linee di forza. V F
e. Le linee di forza sono la rappresentazione visibile del campo magnetico. V F
✱ L’INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
Quando muoviamo velocemente una calamita all’interno di una bobina,
abbiamo un passaggio di corrente all’interno del filo conduttore. Se la
bobina sta ferma, il passaggio di corrente si interrompe. Questo fenomeno
prende il nome di induzione elettromagnetica 7.
Se lo spostamento viene fatto velocemente avanti e indietro, otteniamo una
corrente alternata. Visto che questa corrente deriva da movimenti compiuti dalla
calamita ora in un senso, ora nell’altro, anch’essa cambia continuamente verso.
Nella corrente generata da una pila, invece, il movimento degli elettroni all’interno
del conduttore avviene sempre nello stesso verso e per questo si parla di
corrente continua.
La frequenza con la quale si ha l’inversione del flusso di corrente si misura in
hertz (Hz).
Una corrente alternata con una frequenza di 1 Hz cambia di direzione una volta
al secondo.
7
calamita
N S
S
0
0 0
A
A A
amperometro
Esercizio
Segna con una crocetta per quale tipo di corrente le caratteristiche sono valide.
3 D
CAP 2 CAP 2
Unità 1 I MINERALI E LE ROCCE 43 63
pagina
183
Unità 1
I MINERALI
E LE ROCCE 1 CARATTERISTICHE DEI MINERALI
E DELLE ROCCE
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le rocce semplici sono formate da un solo minerale. V F
b. I minerali hanno sempre una struttura cristallina. V F
c. La struttura visibile di un cristallo rispecchia la disposizione degli atomi. V F
d. I minerali con frattura concoide hanno superfici piane. V F
e. Gli elementi nativi sono minerali che contengono elementi puri. V F
4
mantello fuso
5
mantello fuso
9 8
ito fido
gran por
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le rocce effusive sono sempre amorfe. V F
b. Le rocce intrusive contengono cristalli di grandi dimensioni. V F
c. L’ossidiana è una roccia effusiva. V F
d. Il granito ha una struttura microcristallina. V F
e. Le rocce intrusive si formano sempre in profondità. V F
✱ LE ROCCE CLASTICHE
Le rocce clastiche si formano in seguito al
deposito e alla cementazione di materiali
provenienti dall’erosione di altre rocce q0.
qa
✱ LE ROCCE ORGANOGENE
Le rocce organogene sono formate dai resti
di organismi viventi o da materiali prodotti nel
corso della vita di tali organismi.
I resti di organismi viventi sono chiamati fossili e
possono essere presenti, in quantità variabili, anche
in altri tipi di rocce sedimentarie qa.
qs d
stalattiti gesso
stalagmiti
qf qg
zolfo
trave
rtino
Esercizio
Indica se le seguenti rocce sono clastiche, organogene o di origine chimica.
a. Si formano per evaporazione dell’acqua. ..........................................................................................................................................................
b. Sono formate dai resti di organismi viventi. ....................................................................................................................................................
c. Vi appartengono le stalattiti e le stalagmiti. ...................................................................................................................................................
d. Contengono grandi quantità di fossili. .................................................................................................................................................................
e. Sono formate da materiali che hanno origine dalla erosione delle rocce. .................................................................................
roccia preesistente
area
qh metamorfica
di contatto
magma
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Il metamorfismo regionale è dovuto al contemporaneo aumento della pressione e della temperatura. V F
b. Le rocce metamorfiche si possono formare a causa della fusione di altre rocce causata
da aumento di temperatura. V F
c. Il metamorfismo di contatto è dovuto principalmente all’azione della pressione. V F
d. Il metamorfismo regionale agisce sulle rocce che si trovano a grande profondità. V F
e. Il metamorfismo dinamico dipende dall’azione della temperatura. V F
1
I FENOMENI
INTERNI LA CROSTA TERRESTRE
DELLA TERRA
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La discontinuità di Moho segna il confine fra la crosta terrestre e il mantello. V F
b. La crosta continentale è più sottile sotto le catene montuose. V F
c. La crosta terrestre ha una densità più alta di quella del mantello. V F
d. La crosta oceanica contiene soprattutto silicati di ferro e di magnesio. V F
e. La roccia più abbondante della crosta continentale è il granito. V F
2
I FENOMENI
INTERNI IL MANTELLO E IL NUCLEO
DELLA TERRA
✱ IL MANTELLO
Il mantello rappresenta il 67% della massa della Terra e quindi è la parte più
consistente. È costituito principalmente di silicati di ferro e magnesio e ha origine
a una profondità media intorno ai 35 km, in corrispondenza della discontinuità
di Moho; si spinge fino alla discontinuità di Gutenberg, che si trova a circa
2900 km di profondità.
La parte più superficiale è rigida e insieme alle rocce della crosta forma la
litosfera. Sotto di essa c’è l’astenosfera, costituita di rocce che si trovano,
almeno in parte, allo stato fuso.
Questa caratteristica è importante perché determina i movimenti della crosta
terreste. Al di sotto dell’astenosfera si trova la mesosfera, che è invece del tutto
rigida 3.
Velocità delle
3
onde sismiche (km/s) crosta ✱ IL NUCLEO
0 2 4 6 8 10 12 14 Il nucleo è la parte più interna
della Terra e costituisce
il 32,5 % della sua massa.
1000
Il nucleo si suddivide in
Onda S Onda P discontinuità
mantello di Mohorovicic
ˇ´ due parti separate dalla
2000
(o Moho) discontinuità di Lehmann.
La più esterna, il nucleo
Profondità (km)
3000 litosfera
astenosfera esterno, si trova allo stato fuso;
mesosfera la più interna, il nucleo interno,
nucleo
4000
esterno discontinuità
è invece allo stato solido.
di Gutenberg
5000
discontinuità
nucleo di Lehmann
interno
6000
6371
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
3
I FENOMENI
INTERNI IL CALORE INTERNO
DELLA TERRA E IL MAGNETISMO TERRESTRE
✱ IL MAGNETISMO TERRESTRE
Sulla Terra l’ago della bussola si orienta sempre verso il nord; ciò dipende dalla
presenza del campo magnetico terrestre.
Il nostro pianeta si comporta come se al suo interno ci fosse un grande magnete
con i poli molto vicini ai poli nord e sud geografici 5.
Il campo magnetico terrestre sembra sia generato dal movimento dei
materiali metallici (ferro), conduttori di elettricità, presenti nel nucleo esterno.
Il campo magnetico terrestre è presente anche al di fuori della Terra, attorno
alla quale forma come uno scudo magnetico, chiamato magnetosfera, che ci
protegge dalle particelle cariche provenienti dal Sole (vento solare) 6.
5 nord
magnetico
Nord
geografico
6 vent
declinazione sola o
11° re
magnetica
S
N
O E
S
Sud sud
geografico magnetico
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Il calore interno della Terra proviene (dal Sole / dalle sostanze radioattive presenti nelle rocce). Al centro
della Terra si raggiungono temperature intorno ai (1000 / 4300) °C. Il campo magnetico terrestre è generato
dal movimento di materiali (conduttori / non conduttori) di elettricità presenti nella parte (esterna / interna)
del nucleo. Il campo magnetico presente fuori dalla Terra ci protegge dalle (radiazioni ultraviolette /
particelle presenti nel vento solare).
3 D
CAP 3 CAP 3
Unità 1 I MOVIMENTI INTERNI DELLA TERRA 75 95
pagina
193
Unità 1
1
I MOVIMENTI
INTERNI LA DERIVA DEI CONTINENTI
DELLA TERRA
Pa Te
nth tid
alassa e
N
Gon
E dwana
G
A India
Antartide Australia
Africa
Africa Te
tid
e India
Sudamerica India Sudamerica
Australia Australia
Antartide
Nordamerica continente
eurasiatico Nordamerica continente
eurasiatico
Africa Africa
Sudamerica
India
Sudamerica
Australia
Australia
Antartide Antartide
3 dorsale medio-oceanica
Sudamerica
fossa Africa
cana
udameri placca
placca s africana
azc
a nvettivi moti c
iN moti co nvettiv o
cca d
s t e n o s f e i
pla
a r a
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
2
I MOVIMENTI
INTERNI LE PLACCHE E I FENOMENI
DELLA TERRA DI OROGENESI
✱ LA TETTONICA A PLACCHE
La crosta terrestre è suddivisa in tante regioni chiamate placche. Esse hanno
estensione maggiore dei continenti che si trovano sopra di esse e i loro confini si
spingono fino al centro degli oceani (osserva, per esempio, la placca africana) 4.
Oltre a queste ci sono placche di dimensioni più piccole (per esempio, la placca
adriatica), oppure placche di dimensioni considerevoli ma che non portano sopra
di esse alcun continente (per esempio, la placca pacifica).
4
placca
adriatica placca eurasiatica
placca placca
nordamericana indiana
placca
caraibica placca placca
turca
delle Filippine
placca placca
di Cocos araba
placca
placca indo-australiana
placca
di Nazca placca
p acifica
sudamericana
placca
africana
placca antartica
placca
di Scotia
5 6 litosfera 7
astenosfera
litosfera litosfera
astenosfera
astenosfera
9 q0 arco vulcanico
placca linea di contatto fra placche fossa
continentale
placca
continentale
placca
oceanica
placca
continentale
astenosfera
astenosfera
fusione parziale
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le placche comprendono sia gli oceani sia i continenti che si trovano sopra. V F
b. Tutte le placche hanno un continente sopra di esse. V F
c. Le zone di subduzione sono caratteristiche dei luoghi in cui ci sono i margini convergenti. V F
d. Nello scontro fra placche continentali, in genere, una sprofonda sotto l’altra. V F
e. I fenomeni di orogenesi si hanno in tutte le zone nelle quali ci sono margini convergenti. V F
3
I MOVIMENTI
INTERNI LE PLACCHE E LA FORMAZIONE
DELLA TERRA DEGLI OCEANI
✱ I MARGINI DIVERGENTI
Si chiamano margini divergenti quelli che si trovano fra placche in
allontanamento l’una rispetto all’altra.
Sono chiamati anche margini costruttivi perché, allontanandosi, formano nuove
porzioni di litosfera. La nuova crosta si origina dalla solidificazione del magma che
fuoriesce dal mantello qa. Nei luoghi in cui si hanno movimenti di allontanamento fra
le placche si possono formare nuovi oceani.
L’allontanamento fra le placche ha inizio da fratture nella litosfera, chiamate rift
valley, che possono comparire anche all’interno dei continenti.
✱ LE DORSALI MEDIO-OCEANICHE
Gli oceani sono attraversati da lunghe dorsali costituite da catene
montuose che possono raggiungere i 3000 m di altezza rispetto ai fondali
dai quali si ergono.
In qualche caso esse raggiungono il livello del mare ed emergono dalle acque.
Queste dorsali presentano al centro un solco longitudinale, o meglio, una vallata,
chiamata rift valley, al centro della quale si trova una spaccatura dalla quale
fuoriesce il magma che solidifica formando le catene montuose. Essa è interrotta
di tanto in tanto da una serie di fratture trasversali chiamate faglie trasformi qs.
a s te
nos
f e ra
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
I margini divergenti (distruggono / creano / mantengono la stessa quantità di) litosfera. Margini di
questo tipo si trovano nei luoghi in cui si ha (allontanamento / scontro) delle placche. I margini divergenti
si possono trovare (al centro degli oceani / in mezzo ai continenti / al centro degli oceani o in mezzo
ai continenti). Le dorsali medio-oceaniche presentano (al centro / ai lati) una vallata chiamata (faglia
trasforme / rift valley) che scorre in senso (longitudinale / trasversale).
zolla
di Nazca zolla
zolla australiana
africana
zolla
sudamericana
zolla
pacifica zolla antartica
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
La frattura che genera un terremoto avviene nell’ (epicentro / ipocentro) mentre perpendicolarmente (sotto
/ sopra) di essa si trova l’ (epicentro / ipocentro). La probabilità del verificarsi di un terremoto è (uguale /
diversa) nei diversi punti della Terra. I terremoti sono quasi del tutto assenti (al centro / ai confini) delle placche.
2
I MOVIMENTI
INTERNI LE ONDE SISMICHE, L’ENERGIA
DELLA TERRA E L’INTENSITÀ DEI TERREMOTI
✱ LE ONDE SISMICHE
Le onde sismiche si originano nell’ipocentro e si propagano in tutte le
direzioni.
Le onde sismiche sono di tre tipi:
●● le onde primarie (o onde P) che sono le più veloci;
●● le onde secondarie (o onde S) più lente delle precedenti;
●● le onde superficiali che sono le più lente ma le più distruttive.
✱ I SISMOGRAFI
Le onde sismiche sono registrate dai sismografi che tracciano i sismogrammi,
dei grafici dal cui esame è possibile risalire sia all’energia liberata dal terremoto
sia alla distanza cui esso ha avuto origine 4.
Esercizio
Scrivi accanto a ogni definizione il termine corrispondente scegliendolo fra i seguenti.
3
I MOVIMENTI
INTERNI I VULCANI
DELLA TERRA
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
camera magmatica • camino vulcanico • cratere • gas • lave • magma • mantello • piroclasti
Un vulcano, sulla cima, presenta un .................................................... attraverso il quale fuoriescono materiali in forma
solida, chiamati ....................................... , materiali in forma liquida, chiamati .............................. , e ............... di varia natura.
Sotto di esso si trova il ................................................................... che va a finire nella ................................................................... in cui si
accumula il ..................................... proveniente dal .................................................... .
4
I MOVIMENTI
INTERNI TIPI DI VULCANO E LORO
DELLA TERRA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
✱ TIPI DI VULCANO
I vulcani eruttano lave di viscosità diversa e questo influisce sulle loro caratteristiche. Possono essere
classificati in base alla forma e in base al tipo di eruzione.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le lave hanno caratteristiche molto simili fra loro. V F
b. La maggior parte dei vulcani si trova nelle zone di scontro fra le placche. V F
c. I vulcani a scudo hanno pendici molto scoscese. V F
d. I vulcani a strato si originano da lave poco viscose. V F
e. Lo Stromboli è un vulcano attivo. V F
3 D
CAP 4 CAP 4
Unità 1 RAPPRESENTAZIONE DELLA TERRA
E MISURA DEL TEMPO 111 131
pagina
203
Unità 1
1
RAPPRESENTAZIONE
DELLA TERRA E LA TERRA E LE COORDINATE
MISURA DEL TEMPO GEOGRAFICHE
✱ LE COORDINATE GEOGRAFICHE 1
I meridiani
La Terra, come ci mostrano le immagini riprese
dallo spazio, ha una forma quasi sferica. sono semicirconferenze individuate dall’in-
Per avere un sistema di riferimento, sulla superficie tersezione con la superficie terrestre di se-
della Terra sono state individuate delle linee mipiani che si originano dall’asse terrestre.
immaginarie 1.
Sulla Terra ogni punto è individuato da due L’asse terrestre
coordinate geografiche chiamate latitudine e
longitudine. è una retta che passa per
il Polo Nord e per il Polo
La latitudine rappresenta l’ampiezza dell’angolo Sud geografici.
compreso fra l’equatore e il punto in esame 2. Si
23°27’ 66°33’
parla di latitudine nord se il punto si trova nella parte circolo polare Artico
compresa fra l’equatore e il polo Nord; tale zona è
chiamata emisfero nord (o emisfero boreale). Si parla
di latitudine sud se il punto è compreso fra l’equatore emisfero
boreale
e il polo Sud; tale zona è chiamata emisfero sud (o
23°27’
emisfero australe). tropico
del Cancro
La longitudine rappresenta l’ampiezza dell’angolo emisfero
australe
compreso fra il meridiano fondamentale passante
66°33’
per Greenwich (Londra) e il punto in esame. tropico
Si parla di longitudine est se il punto si trova a Est circolo polare del Capricorno
Antartico
del meridiano fondamentale e di longitudine ovest se
il punto si trova a Ovest rispetto a tale meridiano.
L’equatore
2 longitudine
è la circonferenza formata dall’interse-
N zione della superficie della Terra con un
parallelo
parallelo di
di PP meridiano di P
piano passante per il suo centro, perpen-
dicolare all’asse terrestre.
β
A P
P
β
A
α
α I paralleli
latitudine sono circonferenze individuate dall’intersezione
B
della superficie terrestre con piani paralleli all’e-
quatore. Due paralleli particolari sono il tropico
equatore
equatore del Cancro e il tropico del Capricorno, a Nord e
meridiano
meridiano a Sud dell’equatore, a 23° 26' 16’’ di distanza.
di Greenwich
di Greenwich
S
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La Terra è perfettamente sferica. V F
b. L’equatore divide la Terra in due emisferi. V F
c. La retta immaginaria che passa per i poli si chiama meridiano. V F
d. L’Italia si trova a Ovest del meridiano di Greenwich. V F
e. L’Italia si trova nell’emisfero boreale. V F
2
RAPPRESENTAZIONE
DELLA TERRA E I MOVIMENTI DELLA TERRA
MISURA DEL TEMPO E LE LORO CONSEGUENZE
Terra
Terra perielio
afelio
piano dell’orbita
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Il piano immaginario sul quale avviene il moto di rivoluzione si chiama eclittica. V F
b. Un anno corrisponde a 365 giorni esatti. V F
c. L’alternarsi delle stagioni dipende solo dal moto di rivoluzione. V F
d. Nel moto di rivoluzione si compie intorno all’asse terrestre. V F
e. Il moto di rotazione determina l’alternarsi del dì e della notte. V F
3
RAPPRESENTAZIONE
DELLA TERRA E TEMPERATURA E ILLUMINAZIONE
MISURA DEL TEMPO NELLE DIVERSE STAGIONI
raggi
luminosi
I raggi solari nel corso dell’anno diventano perpendicolari a punti diversi della Terra:
all’inizio della primavera all’inizio dell’estate nel nostro emisfero, all’inizio dell’inverno nel nostro
e dell’autunno, i raggi sono i raggi sono perpendicolari al tropico emisfero, i raggi sono perpendicolari
perpendicolari all’equatore. del Cancro. al tropico del Capricorno.
N
N N
circ circ
olo olo
circolo polare artico pol pol
are are
arti arti
trop co trop co
ico ico
tropico del Cancro del del
Can Can
cro 90° cro
equatore
trop trop
90° ico equ 90°
ico equ
del ato del ato
tropico del Capricorno Cap re Cap re
circ rico circ rico
olo rno olo rno
pol pol
are are
circolo polare antartico ant ant
arti arti
co co
S S
S
Negli altri mesi i raggi solari sono perpendicolari a posizioni intermedie fra i due
tropici. Per questo motivo, a parità di altri fattori climatici, le zone comprese fra
i due tropici hanno una temperatura maggiore rispetto a quelle comprese fra
i tropici e i poli. In estate fa più caldo perché l’inclinazione dei raggi è minore
rispetto a tutte le altre stagioni.
L’effetto della perpendicolarità dei raggi influisce sulla temperatura più che
la distanza dal Sole.
Solstizio d’estate È il giorno che ha più ore di luce. Equinozio di primavera La durata del dì e
(21 giugno) Le regioni all’interno del circolo polare (21 marzo) della notte è uguale
artico sono sempre illuminate, quelle a tutte le latitudini
Inizio dell’estate delimitate dal circolo polare antartico Inizio della primavera e tutta la superficie
nel nostro emisfero sono sempre al buio. nel nostro emisfero terrestre è illuminata.
primavera
inverno perielio
afelio
estate
autunno
Terra
Equinozio d’autunno La durata del dì e Solstizio d’inverno È il giorno che ha meno ore di luce.
(23 settembre) della notte è uguale (22 dicembre) Le regioni all’interno del circolo polare
a tutte le latitudini artico sono sempre al buio, quelle
Inizio dell'autunno e tutta la superficie Inizio dell'inverno delimitate dal circolo polare antartico
nel nostro emisfero terrestre è illuminata. nel nostro emisfero sono sempre illuminate.
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
4
RAPPRESENTAZIONE
DELLA TERRA E L’ORIENTAMENTO
MISURA DEL TEMPO E LA MISURA DEL TEMPO
OVEST
9
N
O
linea E
meridiana
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La linea meridiana passa per il Nord e per il Sud. V F
b. La stella Polare fa parte della costellazione dell’Orsa Maggiore. V F
c. Sulla Terra in ogni momento ci sono 360 ore diverse. V F
d. Se guardiamo verso il Nord, l’Est si trova alla nostra destra. V F
e. A mezzogiorno l’ombra dello gnomone è orientata a Nord. V F
1
Luna
Luna
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
La Luna è un satellite perché (gira intorno a / è più piccola di) un pianeta. La sua densità è (minore di /
uguale a / maggiore di) quella della Terra. La sua temperatura, nelle zone illuminate dal Sole, è (minore di /
uguale a / maggiore di) quella terrestre, mentre nelle zone all’ombra è (minore / uguale / maggiore).
I crateri che si trovano sulla superficie lunare sono (vulcani spenti / i segni dell’impatto di meteoriti).
✱ LE FASI LUNARI
La faccia della Luna appare illuminata in modo diverso da una notte all’altra
e questi diversi stati di illuminazione sono chiamati fasi lunari.
Le fasi lunari dipendono dalle diverse posizioni che la Luna, nel suo moto di
rivoluzione intorno alla Terra, occupa rispetto alla Terra e al Sole.
Le più importanti sono la congiunzione, le due quadrature e l’opposizione 2.
●● Quando la Luna si trova fra la Terra e il Sole si dice che è in congiunzione. In
questo caso essa rivolge verso la Terra la parte oscura e si parla di novilunio
(o Luna nuova).
●● Dalla posizione di congiunzione la Luna si sposta verso quella di quadratura.
Quando la raggiunge, la faccia della Luna ci appare illuminata per metà (primo
quarto).
●● Dalla posizione di quadratura si passa a quella di opposizione. In
questa posizione la Terra si trova al centro, con la Luna e il Sole da parti
diametralmente opposte, e la faccia della Luna ci appare completamente
illuminata (Luna piena).
●● Proseguendo nel suo movimento la Luna raggiunge una nuova posizione di
quadratura. La faccia della Luna ci appare illuminata per metà (ultimo quarto).
congiunzione opposizione
Terra
Luna nuova Luna piena
luce solare
quadratura
primo quarto
Esercizio
Inserisci accanto a ogni situazione il termine corrispondente, da scegliere fra quelli indicati.
7
corona
solare
macchia solare
zona
convettiva
protuberanza
nucleo
zona
radiativa
fotosfera
cromosfera
macchia
solare
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
Fino al 2006, fra i pianeti si faceva rientrare anche Plutone, che era indicato come
il nono pianeta del sistema solare. Oggi esso viene considerato un nano-pianeta.
9
Nettuno
Urano
Giove fascia
Marte di Kuiper
Saturno
Sole Terra
Venere
Mercurio
fascia
degli asteroidi
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
I pianeti di tipo (terrestre / gioviano) hanno una densità maggiore di quella dell’acqua e possiedono un
numero (maggiore / minore) di lune. Venere è il (primo / secondo) pianeta che si incontra a partire dal
Sole. Il pianeta più distante dal Sole è (Urano / Nettuno). Marte è un pianeta di tipo (terrestre / gioviano).
q0 qa
orbita della Terra distanza Sole - Marte 1,5 UA
pianeta (365,25 giorni)
P2 P6
Terra
P1 Sole
Marte
Sole
F1 perielio
afelio F2
P5
P4
P3 orbita di Marte
687 giorni distanza Sole - Terra 1 UA
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La teoria geocentrica è stata proposta da Copernico. V F
b. La teoria eliocentrica è stata proposta da Keplero. V F
c. I pianeti percorrono orbite ellittiche intorno al Sole. V F
d. I pianeti più lontani dal Sole impiegano più tempo a percorrere la loro orbita. V F
e. La I legge di Keplero descrive la velocità del moto di rivoluzione dei pianeti intorno al Sole. V F
✱ LE COMETE qs
Le comete sono corpi formati
ta
principalmente d’acqua, metano, come pp
Bo
ammoniaca e diossido di carbonio congelati Hale-
e contenenti anche frammenti di rocce e
di metalli; esse provengono dai confini del
sistema solare qs.
Le comete sono formate da un nucleo solido,
circondato da una chioma gassosa. C’è poi la
coda, la cui lunghezza varia al variare della sua
distanza dal Sole: più la cometa è vicina al Sole
e maggiore sarà la lunghezza della sua coda qd.
Alcune comete, chiamate comete periodiche,
si muovono lungo orbite ellittiche molto
allungate e si ripresentano regolarmente dopo
un numero prestabilito di anni. Una di queste è
la cometa di Halley, che passa ogni 76 anni.
Altre, chiamate comete aperiodiche (o di lungo
periodo), hanno orbite molto più lunghe. Per
esse, anche se hanno delle orbite chiuse, non è
stato possibile osservare un secondo passaggio
vicino al Sole.
Ci sono infine le comete extrasolari che, dopo
essere passate una volta, non avranno un
successivo ritorno nel sistema solare.
qd
Terra
perielio
Sole
afelio
✱ GLI ASTEROIDI
Nella regione compresa fra le orbite di Marte e Giove orbitano dei corpi rocciosi
di forma molto irregolare, chiamati asteroidi qg. La loro massa complessiva è
inferiore a quella della Luna.
Di solito non sono di forma sferica e, in genere, hanno un diametro inferiore al
kilometro, ma alcuni possono avere anche dimensioni maggiori. Gli asteroidi
potrebbero essere i resti di un pianeta disintegrato o frammenti che non
sono mai riusciti ad aggregarsi per formare un pianeta.
qf mete
qg aster
orite oide
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
1 stella rossa stella arancione stella gialla stella bianca stella azzurra
3000 - 4000 °C 4000 - 5000 °C 6000 - 7000 °C 9000 - 10 000 °C 20 000 - 50 000 °C
espansione
dei gas
stella stabile
GIGANTE ROSSA
SUPERGIGANTE ROSSA
A
contrazione
contrazione
supernova
nana bianca
spegnimento
esplosione
B C
nana nera
buco nero
stella a neutroni
o pulsar
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le caratteristiche delle stelle vengono studiare esaminando il colore delle radiazioni che emettono. V F
b. Le stelle di colore rosso sono quelle che hanno una temperatura più elevata. V F
c. Le reazioni nucleari tendono a far espandere la stella. V F
d. Nelle stelle a neutroni gli elettroni vengono schiacciati all’interno dei nuclei degli atomi. V F
e. I buchi neri si formano a partire da stelle che hanno una dimensione paragonabile a quella del Sole. V F
3
Orione
Saiph
Rigel
Betelgeuse
Bellatrix
1500
Terra
1000
500 luce
anni
4 5
Orsa e e
magg
ior Orion
bre
suo moto apparente, sembra attraversarle tutte,
Ma
m
tte
gg
passando da una all’altra nei diversi mesi dell’anno.
Se
io
Vergine
Il fatto che il Sole al momento della nascita di una orbita della
Pesci Terra
persona si trovi in una determinata costellazione non
Sole
ha alcuna influenza né sul suo carattere né sulla sua
personalità.
Ariete
Leone
Gennaio
Toro
Cancro
Gemelli
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le stelle di ogni costellazione possono trovarsi molto distanti l’una dall’altra. V F
b. Ogni costellazione è formata da stelle che hanno caratteristiche simili. V F
c. Le stelle che fanno parte di una stessa costellazione hanno età molto vicine tra loro. V F
d. La magnitudine relativa tiene conto della distanza della stella rispetto a noi. V F
e. La posizione delle stelle al momento della nascita influenza il carattere delle persone. V F
nucleo galattico
bracci a spirale
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le nebulose sono così chiamate perché apparivano simili a piccole nuvole. V F
b. Le galassie sono formate da stelle, gas e polveri. V F
c. Un anno luce corrisponde alla distanza percorsa dalla luce in un anno. V F
d. La nostra galassia si chiama Via Lattea. V F
e. La materia conosciuta rappresenta più del 50% di quella che è presente nell’universo. V F
3 B
CAP 5 CAP 5
Unità 1 GLI ACIDI NUCLEICI
E LA SINTESI DELLE PROTEINE 171 157
pagina
223
Unità 1
1
GLI ACIDI NUCLEICI
E LA SINTESI GLI ACIDI NUCLEICI
DELLE PROTEINE
✱ IL DNA ✱ I CROMOSOMI
Nei viventi le informazioni sono Il DNA associato a proteine forma i cromosomi 2.
scritte negli acidi nucleici e in Il numero di cromosomi è uguale in tutte le cellule degli
particolare nel DNA. individui di una stessa specie.
Il DNA (o acido desossiribonucleico) ●● Per esempio, nelle cellule umane ci sono 46 cromosomi.
è formato da due catene attorcigliate
●● Nelle cellule i cromosomi sono contenuti nel nucleo. In certe fasi,
“a doppia elica”, ognuna delle quali
essi appaiono formati da due bastoncini, chiamati cromatidi,
è costituita da una successione di
uniti in un punto chiamato centromero.
nucleotidi 1.
In altri casi sono formati da un unico
Questi, a loro volta, sono formati bastoncino. centromero
da uno zucchero chiamato
●● Nelle cellule procariote il DNA ha una
desossiribosio, un gruppo fosfato
forma circolare e si trova in una zona
e 4 tipi di basi azotate chiamate:
della cellula, senza essere delimitato da
adenina, guanina, timina e citosina.
alcuna membrana. cromatidi
Le basi azotate nel DNA si trovano 2
una di fronte all’altra sempre nello
stesso modo: contrapposta alla ✱ L’RNA
guanina c’è sempre la citosina e di L’RNA (o acido ribonucleico) è costituito da una singola
fronte alla timina c’è sempre l’adenina. catena, ripiegata ad assumere forme varie e formata da una
1 successione di nucleotidi.
In questo caso, essi contengono uno zucchero chiamato ribosio,
un gruppo fosfato e 4 tipi di basi azotate chiamate: adenina,
guanina, uracile e citosina. Da notare che, al posto della timina
presente nel DNA, si trova l’uracile.
Esistono vari tipi di RNA che svolgono funzioni diverse e sono
contenuti in parti diverse della cellula.
T A
A adenina
Nome Funzione Localizzazione
T A
G guanina RNA messaggero Trasporta le informazioni dal Si forma nel nucleo e poi
(mRNA) DNA al citoplasma passa nel citoplasma.
T timina
RNA transfer
Trasporta gli amminoacidi
Si trova solo
G C verso i ribosomi nel corso della
(tRNA) nel citoplasma.
C T citosina costruzione delle proteine.
Si trova solo nel
A RNA ribosomiale Insieme alle proteine
T citoplasma all’interno dei
(rRNA) costituisce i ribosomi.
ribosomi.
G Esercizio
C
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. L’RNA transfer trasporta le informazioni dal nucleo al citoplasma. V F
T b. Le basi Aazotate dell’RNA sono adenina, guanina, uracile e citosina. V F
c. Il desossiribosio è uno zucchero. V F
d. Sia nel DNA sia nell’RNA di fronte a un’adenina c’è sempre una timina. V F
e. In ogni cellula umana ci sono 46 cromosomi. V F
G C O
224 le informazioni nei viventi
P
T
Unità 1
2
GLI ACIDI NUCLEICI
E LA SINTESI IL CODICE GENETICO
DELLE PROTEINE
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Il codice genetico è scritto sotto forma di triplette e all’interno di ognuna di esse sono presenti (4 / 3) tipi di
basi azotate. Il codice genetico è formato da (20 / 64) triplette, a ognuna delle quali (corrisponde / può
corrispondere più di) un amminoacido. Ci sono poi tre triplette alle quali, nella quasi totalità dei viventi, non
corrisponde alcun amminoacido che servono a (separare le triplette l’una dall’altra / indicare l’inizio della
proteina / indicare la fine della proteina).
3
GLI ACIDI NUCLEICI
E LA SINTESI LA REPLICAZIONE DEL DNA
DELLE PROTEINE E LA SINTESI DELLE PROTEINE
✱ LA TRASCRIZIONE
La sintesi delle proteine avviene nel citoplasma. filamento figlio
Negli eucarioti, però, il DNA si trova nel nucleo e
quindi occorre che le informazioni contenute in esso 5
giungano nel citoplasma. Per fare ciò è necessaria la
loro trascrizione su un filamento di RNA messaggero
(o mRNA). un nuovo filamento di mRNA
si forma sullo stampo del DNA
La trascrizione inizia con l’apertura della doppia che si è srotolato
elica del DNA. Poi a un singolo filamento si
accostano i nucleotidi che devono formare l’mRNA
e che hanno le basi azotate complementari a
quelle presenti sul filamento di DNA 5.
✱ LA TRADUZIONE E LA SINTESI
DNA
DELLE PROTEINE
La traduzione consiste nell’associazione di un
amminoacido a ogni tripletta di basi azotate
presenti sull’mRNA. In tal modo si forma una mRNA
nuova proteina.
Esercizio
Scrivi accanto ognuno dei processi indicati se esso si riferisce alla replicazione, alla trascrizione
o alla traduzione.
a. Costruisce un nuovo filamento di mRNA. .......................................................................................................
4
GLI ACIDI NUCLEICI
E LA SINTESI LE MUTAZIONI
DELLE PROTEINE
Una mutazione può portare alla morte della cellula o a cambiamenti nel suo
funzionamento.
Le mutazioni non sono però solo dannose. In alcuni casi esse provocano, in
maniera del tutto casuale, dei cambiamenti che risultano vantaggiosi per gli
individui che ne sono portatori e per l’evoluzione della loro specie.
6
ni
mutazio che
o i
m
cromos
5 5 5 5 5 5 1
4 5 4 4 4 3 4 4
3 3 3 4 3 4 3 3
2 2 2 3 2 2 2 2
1 1 1 2 1 1 1 5
deficienza duplicazione 1 inversione traslocazione
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Le mutazioni (possono avvenire anche / avvengono sempre) per errori nella replicazione del DNA. Esse
(sono sempre / possono essere / non sono mai) dannose per gli individui che ne sono colpiti. Le mutazioni
nelle quali si ha un cromosoma in più sono dette mutazioni (cromosomiche / genomiche). Una mutazione
che riguarda l’inserimento o l’eliminazione di nucleotidi posti su un filamento di DNA è detta (cromosomica /
genica). Le mutazioni sono (solo dannose / utili ai fini dell’evoluzione).
5
GLI ACIDI NUCLEICI
E LA SINTESI L’INGEGNERIA GENETICA
DELLE PROTEINE
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Nella selezione artificiale si utilizzano le tecniche dell’ingegneria genetica. V F
b. È possibile inserire frammenti di DNA nel DNA di altri organismi. V F
c. Il DNA modificato mediante l’ingegneria genetica è chiamato DNA ricombinante. V F
d. La trascrittasi inversa permette di formare un frammento di RNA a partire da uno di DNA. V F
e. L’ingegneria genetica permette la produzione di farmaci di qualità migliore. V F
1
DIVISIONE CELLULARE
E TRASMISSIONE CELLULE SOMATICHE
DEI CARATTERI E CELLULE SESSUALI
Esercizio
Scrivi accanto a ogni definizione il termine corrispondente scegliendolo fra i seguenti.
2
DIVISIONE CELLULARE
E TRASMISSIONE LA DIVISIONE CELLULARE
DEI CARATTERI
✱ LA MITOSI 3A 2n
La mitosi è una divisione che porta alla formazione di cellule
somatiche diploidi (con un numero 2n di cromosomi).
Questo processo avviene in quattro fasi chiamate: profase, metafase,
anafase e telofase.
Alla fine anche il citoplasma si separa e si ha la vera e propria
divisione in due cellule, ognuna delle quali contiene lo stesso numero n n n n
di cromosomi e le stesse informazioni della cellula madre. Gli organuli
presenti nel citoplasma si suddividono in parti uguali fra le due cellule.
n n n n
✱ LA MEIOSI
La meiosi è una divisione che porta alla formazione delle cellule
sessuali aploidi (con un numero n di cromosomi). spermatozoi
Avviene in due successive divisioni del nucleo ma il DNA si duplica una
sola volta nell’interfase; quindi, alla fine, si otterranno quattro cellule
aploidi. 3B 2n
Ognuna delle due divisioni avviene in quattro fasi, chiamate anche
in questo caso: profase, metafase, anafase e telofase. Esse hanno
molte caratteristiche in comune con quelle della mitosi ma anche delle
diversità. Nella prima profase (profase I), per esempio, i cromosomi
omologhi si accostano l’uno con l’altro e si scambiano dei pezzi 2. Tale
processo, chiamato crossing-over, è importante perché consente un
rimescolamento delle informazioni presenti sui singoli cromosomi.
La meiosi termina con la seconda divisione, alla fine della quale si
otterranno quattro cellule aploidi. Da esse avranno origine: nel maschio n n n n
4 spermatozoi 3 A , nella femmina 1 ovulo e altre 3 cellule che poi
degenerano 3 B .
ovulo
maturo
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le cellule somatiche si formano per mitosi. V F
b. Il DNA si duplica una sola volta nell’interfase. V F
c. La telofase è l’ultima fase della mitosi. V F
d. Il crossing-over si ha nella mitosi. V F
e. Alla fine della meiosi si ottengono due cellule aploidi. V F
3
DIVISIONE CELLULARE
E TRASMISSIONE I CARATTERI EREDITARI
DEI CARATTERI
✱ OMOZIGOTI ED ETEROZIGOTI
4
Nelle cellule somatiche sono sempre presenti un numero diploide di cromosomi.
Ciò significa che di ogni cromosoma ci sono due copie (cromosomi omologhi) e
su di essi sono presenti gli stessi geni.
0
I geni che contengono l’informazione per lo stesso tipo di carattere,
e che occupano la stessa posizione su cromosomi omologhi, sono
antenne lunghe
chiamati alleli.
Se le informazioni presenti sui due alleli sono uguali si dice che l’individuo è
13 omozigote per quel carattere 5.
In caso contrario, cioè se le informazioni presenti sui due alleli sono diverse, si
dice che l’individuo è eterozigote 6.
omozigoti eterozigoti
5 6
ali lunghe 31
zampe lunghe
antenne
antenne lunghe
lunghe
antenne
corte
54
occhi rossi
7 8
genotipo g g genotipo
G g
alleli alleli
Esercizio G
genotipo g
Inserisci accanto a ogni definizione il termine corrispondente scegliendolo fra i seguenti.
4
DIVISIONE CELLULARE
E TRASMISSIONE LE LEGGI DI MENDEL
DEI CARATTERI
✱ LA I LEGGE DI MENDEL q0 P
75% di 25% di
9 P semi gialli semi verdi
F1
✱ LA III LEGGE DI MENDEL
Se si effettuano degli incroci fra individui che
differiscono per due o più caratteri, ogni coppia
di essi si comporta indipendentemente dalle altre,
secondo quanto previsto dalle prime due leggi.
Così, se si prendono in considerazione due caratteri
contemporaneamente, come il colore e la rugosità
✱ LA II LEGGE DI MENDEL del seme dei piselli, si otterranno gli stessi risultati
Se gli individui ibridi (eterozigoti) ottenuti alla che si otterrebbero se considerassimo i caratteri
prima generazione (F1) vengono fatti incrociare fra separatamente. Questa legge è chiamata legge
loro, alla seconda generazione (F2) si ottengono dell’indipendenza.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La I legge di Mendel prevede l’incrocio di linee pure. V F
b. Gli individui ibridi sono eterozigoti. V F
c. La III legge è detta legge della segregazione. V F
d. Un bambino può manifestare caratteristiche presenti nei propri nonni in base alla I legge di Mendel. V F
e. Le linee pure sono formate da organismi omozigoti. V F
5
DIVISIONE CELLULARE
E TRASMISSIONE GENETICA E PROBABILITÀ
DEI CARATTERI
genotipi G G g g genotipi G g G g
gameti G G g g gameti G g G g
genotipi G g G g G g G g
genotipi G G G g G g g g
25% omozigoti 50% eterozigoti 25% omozigoti
100% eterozigoti dominanti recessivi
fenotipi
fenotipi
75% gialli 25% verdi
100% gialli
Esercizio
Risolvi il seguente problema.
Incrociando individui con Rappresenta la
genotipo (Gg) e (gg), indica situazione descritta
la probabilità di ottenere un con un quadrato
individuo con: di Punnet.
a. genotipo: GG, Gg, gg;
b. fenotipo: giallo, verde.
3 B
CAP 6 CAP 6
Unità 1 ORIGINE ED EVOLUZIONE DELLA VITA 215 201
pagina
235
Unità 1
1
ORIGINE
ED EVOLUZIONE L’ORIGINE DELLA VITA
DELLA VITA
✱ LA GENERAZIONE SPONTANEA
Per generazione spontanea si intende la possibilità che i viventi possano
nascere dal mondo non vivente.
Molte osservazioni potrebbero far pensare che la generazione spontanea sia
possibile. Se il formaggio non viene trattato in modo adeguato, al suo interno
nascono dei vermi: il formaggio non è un vivente, mentre i vermi lo sono. Ciò vale
anche per i microrganismi che si sviluppano nelle sostanze organiche lasciate a
decomporre.
Per smentire la convinzione che i viventi potessero formarsi per generazione
spontanea furono fatti degli esperimenti.
Francesco Redi (1626-1689) mise della carne in due barattoli, chiuse il primo
con una garza e lasciò aperto il secondo. Dopo qualche tempo nel barattolo
aperto nascevano le mosche, mentre in quello chiuso ciò non accadeva.
Questo dimostrava che non era la carne a generare le mosche ma che esse si
sviluppavano dalle uova deposte da altre mosche 1.
acqua dalla
2 condensazione
viene
rotto il collo
del matraccio
brodo
fiamma
non crescono
cresce microrganismi
nulla
scarica elettrica
gas
uscita acqua
CH 4 NH 3
H 2O 2 H
pompa
per vuoto
condensatore dell’acqua
vapore ingresso acqua
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
La generazione spontanea prevedeva la nascita di organismi viventi a partire da (altri viventi / materia non
vivente). (Pasteur / Redi) dimostrò che i microrganismi (possono / non possono) svilupparsi per generazione
spontanea. L’atmosfera primitiva era molto (simile a / diversa da) quella attuale; al suo interno (era presente
/ mancava) l’ossigeno. Nell’esperimento di Miller si sono formate (cellule / proteine e acidi nucleici /
amminoacidi e basi azotate). Le prime cellule a formarsi sono state quelle (eucariote / procariote).
2
ORIGINE
ED EVOLUZIONE LE TEORIE DELL’EVOLUZIONE
DELLA VITA
✱ TEORIA DI LAMARCK
Grazie alle nuove conoscenze della genetica è possibile affermare che la teoria
di Lamarck non è valida. È venuto a cadere, infatti, uno dei punti fondamentali
sui quali essa si fondava, cioè la capacità di trasmettere ai figli, per via ereditaria,
i caratteri acquisiti dai genitori. Vengono ereditati, infatti, solo i caratteri presenti
sul DNA dei genitori e sappiamo che i caratteri acquisiti non modificano le
informazioni presenti sui geni.
Teoria di Lamarck
I caratteri acquisiti dai singoli individui nel corso della
Un organo che si utilizza molto si sviluppa, mentre uno
loro vita possono essere trasmessi alle generazioni
che resta inutilizzato tende a regredire.
successive.
La giraffa trasmette ai suoi figli la caratteristica acquisita
Una giraffa per tutta la sua vita tenta di allungarsi per
del collo più lungo. Anch’essi nel corso della loro vita
prendere le foglie che si trovano più in alto. In tal modo il
tentano di allungarlo ulteriormente. In tal modo, una
suo collo viene continuamente sollecitato e si allunga.
generazione dopo l’altra, il collo delle giraffe si è allungato.
La teoria di Darwin è quella accettata in campo scientifico. Oggi, mettendo insieme le idee di Darwin con le
nuove conoscenze della genetica, è stata formulata la teoria sintetica dell’evoluzione.
Esercizio
ud1_lez1_p099_lamarck_darwin
ud1_lez1_p099_lamarck_darwin
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Secondo il fissismo le specie cambiano nel corso del tempo. V F
b. I muscoli sviluppati con gli allenamenti da un sollevatore
di pesi sono un carattere ereditario. V F
c. Secondo la teoria di Lamarck la caratteristica dei muscoli sviluppati
dal sollevatore di pesi può essere trasmessa ai suoi figli. V F
d. I cambiamenti che portano all’evoluzione delle specie derivano, secondo
Darwin, da modificazioni casuali. V F
e. Si possono trasmettere solo i caratteri acquisiti. V F
3
ORIGINE
ED EVOLUZIONE LA FORMAZIONE
DELLA VITA DI NUOVE SPECIE
✱ LA SPECIAZIONE
In periodi lunghi i processi evolutivi possono portare alla formazione di nuove specie a partire da
quelle esistenti. Questo meccanismo è chiamato speciazione.
All’interno di una specie si ha un continuo scambio di geni. Si parla di comparsa di una nuova specie quando
cessa lo scambio di geni perché la fecondazione è impossibile o da essa nascono individui non fecondi.
Ciò può avvenire per motivi che possono dipendere dall’isolamento geografico oppure dall’acquisizione di
abitudini di vita che precludono agli individui la possibilità di incontrarsi o di fecondarsi.
4
dopo molte
generazioni,
popolazione ogni
originale popolazione
di scarabei sviluppa
differenze
genetiche
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
Il processo di formazione di nuove specie è chiamato ......................................................... . Esso si verifica quando fra gli
individui di una stessa ................................ non si ha più scambio di ..................... in seguito a isolamento geografico o a
cambiamenti nelle abitudini di vita di gruppi di individui.
Nel primo caso si parla di speciazione ....................................................... , nel secondo di speciazione ........................................ .
4
ORIGINE
ED EVOLUZIONE LE PROVE DELL’EVOLUZIONE
DELLA VITA
5 6 VERTEBRATI
tartaruga
cavallo
delfino
uomo
uccello
pipistrello
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La teoria dell’evoluzione di Darwin è stata subito accettata dagli uomini del suo tempo. V F
b. Gli organi omologhi hanno la stessa origine evolutiva. V F
c. Tutte le strutture embrionali si conservano nella vita adulta. V F
d. Il codice genetico è pressoché identico in tutti i viventi. V F
e. Il ritrovamento di Archaeopteryx lithographica ha costituito una prova paleontologica dell’evoluzione. V F
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Si chiamano fossili (solo i resti / tutti i segni) lasciati dagli organismi vissuti nel passato. Tali elementi sono
stati lasciati (da quasi tutti / solo da alcuni) organismi. Le foreste fossili sono un esempio di fossilizzazione
per (inclusione / silicizzazione). La fossilizzazione per carbonizzazione si ha quando un organismo
(è bruciato / ha perso alcuni elementi chimici ed è rimasto principalmente il carbonio). Si parla di
fossilizzazione per inclusione nel caso di organismi rimasti inglobati (nell’ambra / nell’ambra o in altre
sostanze); in questo tipo di fossilizzazione (possono / non possono) restare anche parti molli.
100
percentuale di 14C presente
50
25
fossile più antico
12,5
6,25
3,125
0 5730 11460 17910 22920 28650
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
La datazione (relativa / assoluta) si basa sull’esame degli strati rocciosi. Gli isotopi radioattivi (restano tali
per sempre / perdono la loro radioattività nel tempo). Gli strati di roccia più antichi si trovano (sempre / in
condizioni normali) più in (profondità / superficie).
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
La storia della Terra è suddivisa in eoni, a loro volta suddivisi in ere che coprono intervalli di tempo (sempre
uguali / diversi). Il passaggio da un’era all’altra avviene (a intervalli di tempo prestabiliti / in base ad
avvenimenti di natura biologica o geologica). L’uomo è comparso nell’era (mesozoica / cenozoica),
cioè nella stessa era nella quale vivevano i (dinosauri / mammut). L’era attuale è quella (paleozoica /
cenozoica). I mammiferi (esistevano già / non esistevano ancora) al tempo dei dinosauri. Le glaciazioni
sono state dei periodi di freddo (continui / alternati a periodi di caldo) che hanno influenzato le condizioni
di vita nel (nel precambriano / nell’era cenozoica).
angiosperme
artropodi vertebrati
licopodi felci
cordati
gimnosperme
tracheofite
briofite
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
I tessuti conduttori sono necessari soprattutto nell’ambiente (acquatico / terrestre). Gli animali discendono
(dalle alghe / dai protozoi). I primi vertebrati erano organismi simili a (pesci / anfibi). I primi vertebrati a
invadere la terraferma sono stati (gli anfibi / i rettili). I primi vertebrati ad avere uova munite di guscio sono
stati (gli uccelli / i rettili).
Esercizio
Scrivi se le seguenti caratteristiche sono specifiche dell’uomo o comuni alla maggior parte dei primati.
a. Arti dotati di 5 dita. ...........................................................................................................................................................................
modificazione del piede
b. Postura esclusivamente eretta. ...........................................................................................................................................................................
3 C
CAP 7 CAP 4
Unità 1 I SENSI 251 113
pagina
247
Unità 1
I SENSI
1 L’OCCHIO E LA VISTA
✱ I RECETTORI 1 coroide
congiuntiva
Ognuno di noi percepisce il mondo esterno ed entra sclera
in relazione con esso mediante i sensi.
Per ricevere le sensazioni il nostro corpo dispone di retina
strutture chiamate recettori.
I recettori trasformano stimoli di natura fisica iride
(luce, suono, temperatura, pressione) o chimica corpo vitreo
(gusto, odorato) in segnali nervosi che poi
cornea fovea
inviano al cervello.
umore cristallino
✱ STRUTTURA DELLA PARETE DELL’OCCHIO acqueo
4
neuroni neuroni coni
sensoriali
impulso
nervoso
luce
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. L’iride fa parte della tonaca fibrosa. V F
b. La pupilla è un foro. V F
c. La camera anteriore e quella posteriore dell’occhio sono isolate l’una dall’altra. V F
d. I coni e i bastoncelli fanno parte della retina. V F
e. Il corpo vitreo ha la funzione di mettere a fuoco le immagini sulla retina. V F
✱ LA VISIONE
Le immagini che si formano sulla retina persistono per un decimo di
secondo prima di essere sostituite dalle successive. Per questo motivo,
quando osserviamo un oggetto luminoso che si muove molto velocemente
in un ambiente buio, abbiamo l’impressione di vedere la sua scia 6. Questa
caratteristica è sfruttata nella visione di immagini in movimento (televisione e
filmati di qualsiasi natura).
5 muscolo 6
cristallino
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
Nell’occhio i raggi luminosi incontrano prima la ................................................... poi, dopo essere passati attraverso la
.......................................... , giungono al ....................................................... che le fa convergere sulla ....................................... . Su di
essa sono presenti due punti: la .............................. è quello della visione distinta, il........................................... è privo di
recettori e le immagini che cadono su di esso sono invisibili.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Il cerume è una sostanza dannosa per le orecchie. V F
b. Il martello è attaccato alla membrana timpanica. V F
c. La tromba di Eustachio collega l’orecchio medio con l’orecchio interno. V F
d. I canali semicircolari raccolgono informazioni sulla posizione della testa nello spazio. V F
e. La coclea fa parte dell’orecchio medio. V F
✱ IL GUSTO
Il senso del gusto dipende dalla presenza di recettori che si trovano soprattutto
sulla lingua. Essi si trovano sulle pareti delle papille gustative che ricoprono la
superficie della lingua 8.
I recettori del gusto sono sensibili alla presenza di particolari sostanze.
Si pensa che il gusto possa dipendere dalla mescolanza di cinque gusti
fondamentali: dolce, salato, amaro, acido e umami. Quest’ultimo gusto
corrisponde al sapore di glutammato, presente in alimenti come la carne e il
formaggio.
calici gustativi
calici gustativi
✱ L’OLFATTO
Il senso dell’olfatto è dovuto alla presenza di recettori localizzati nella parte
superiore del naso, sensibili alla presenza di determinate sostanze 9.
Le cellule che formano questi recettori, chiamate cellule olfattive, sono provviste
di ciglia che sporgono nella cavità nasale, dove restano immerse nel muco.
Questo senso va rapidamente incontro ad adattamento: quando si entra in un
ambiente nel quale c’è un particolare odore, dopo un po’ non lo si percepisce più.
9 cellula fibre che vanno
olfattiva al cervello
recettori
cavità
nasale
muco
ciglia olfattive
Ci permette di distinguere
Ci permette di distinguere Ci permette di percepire
un corpo duro da uno morbido
il caldo dal freddo. le sensazioni dolorose.
e di percepire la sua forma.
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
La lingua dispone di recettori chiamati (calici gustativi / papille gustative). L’olfatto nell’uomo (va / non va)
incontro ad adattamento. I suoi recettori sono presenti (solo nella parte alta / su tutta la parte interna) del
naso. La sensibilità tattile è sviluppata (allo stesso modo / in modo diverso) nelle diverse parti del corpo. Il
caldo e il freddo sono rilevati (dagli stessi recettori / da recettori diversi).
1
IL SISTEMA
NERVOSO ED I NEURONI
ENDOCRINO
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
2
IL SISTEMA
NERVOSO ED IL SISTEMA NERVOSO
ENDOCRINO
3 corteccia cerebrale
parete del cranio
4
cervelletto assone guaina mielinica
ipotalamo
cervello
ipofisi
corpo calloso
fascio di assoni
tronco
cerebrale
vasi sanguigni
midollo
spinale
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
3
IL SISTEMA
NERVOSO ED LE SOSTANZE CHE AGISCONO
ENDOCRINO SUL SISTEMA NERVOSO
✱ LE DROGHE
Le droghe sono sostanze che interferiscono con i neurotrasmettitori
naturali agendo a livello delle sinapsi.
Le droghe possono ostacolare o favorire l’azione dei neurotrasmettitori: nel primo
caso la trasmissione dell’impulso nervoso risulta inibita, nel secondo potenziata.
Le principali caratteristiche comuni ai vari tipi di droghe sono l’assuefazione e la
dipendenza.
L’assuefazione consiste in una progressiva diminuzione della risposta
ottenuta in seguito all’assunzione della droga. Per ottenere lo stesso effetto
è necessario aumentare continuamente la dose.
La dipendenza consiste nella necessità di assumere una droga per
mantenere uno stato di benessere.
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
(Tutte le / Solo alcune) droghe sono vietate dalla legge. Esse agiscono (a livello delle sinapsi / nella
trasmissione del segnale lungo l’assone) esercitando un’azione (sempre facilitatrice / facilitatrice o
inibitrice / sempre inibitrice). (L’assuefazione / La dipendenza) è dovuta a una diminuzione dell’effetto
della droga con il passar del tempo. La caffeina si trova (solo nel caffè / nel caffè e nel tè / nel caffè nel tè
e in altre bevande). (Tutte le droghe / Solo le droghe vietate) causano dipendenza.
4
IL SISTEMA
NERVOSO ED I COMPONENTI
ENDOCRINO DEL SISTEMA ENDOCRINO
✱ IL SISTEMA ENDOCRINO
Il controllo delle funzioni del nostro corpo viene effettuato anche dal sistema endocrino.
Il sistema endocrino agisce mediante gli ormoni che sono prodotti dalle ghiandole a secrezione interna o
(ghiandole endocrine) che riversano i loro prodotti nel sangue. Gli ormoni vengono a contatto con tutti gli
organi ma agiscono solo su alcuni di essi, chiamati organi bersaglio, ai quali giungono attraverso il sistema
circolatorio.
Le ghiandole endocrine sono: l’ipofisi, la tiroide, le ovaie (nella donna) e i testicoli (nell’uomo), le ghiandole
surrenali, il pancreas, le paratiroidi e l’epifisi 6.
L’ipofisi è la ghiandola più importante perché produce sia ormoni che controllano l’attività di altre ghiandole,
detti ormoni tropici, sia ormoni che agiscono sui rispettivi organi bersaglio.
●● Gli ormoni tropici sono: il TSH che stimola la tiroide, l’FSH e l’LH che stimolano le ovaie e i testicoli e
l’ACTH che stimola le ghiandole surrenali.
●● Gli ormoni che, invece, agiscono direttamente sugli organi bersaglio sono: l’ossitocina che stimola
le contrazioni dell’utero, l’ormone antidiuretico che fa aumentare l’assorbimento dell’acqua a livello
dei reni, l’ormone somatotropo che controlla lo sviluppo scheletrico e la prolattina che stimola la
produzione di latte.
6 ipotalamo epifisi
tiroide e paratiroidi
rene
rene
pancreas
pancreas
testicolo
ovaia
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
apparato circolatorio • ghiandole endocrine • ipofisi • organi bersaglio • ormoni tropici • sangue
Gli ormoni sono prodotti soprattutto dalle ........................ ................................ che li riversano nel .................................... . Essi,
attraverso l’ ................................................................................., raggiungono tutto il corpo ma agiscono solo sugli ..........................
................................................ . La produzione di ormoni è controllata dall’ ........................................, mediante la liberazione di
sostanze chiamate ........................................................ .
5
IL SISTEMA
NERVOSO ED COME FUNZIONA
ENDOCRINO IL SISTEMA ENDOCRINO
corteccia
surrenale
stimolazione inibizione
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in parentesi.
Il sistema endocrino trasporta i segnali (solo in forma chimica / solo in forma elettrica / in forma chimica
e in forma elettrica). I segnali nel sistema endocrino viaggiano (più / meno) velocemente rispetto a quelli
del sistema nervoso e sono indirizzati in modo (più / meno) preciso. Essi agiscono per un tempo più (breve /
lungo). Gli ormoni tropici controllano (altre ghiandole / l’ipofisi).
3 C
CAP 8 CAP 5
Unità 1 L’ESCREZIONE 289 151
pagina
259
Unità 1
L’ESCREZIONE
1 ESCREZIONE E REGOLAZIONE
DELL’EQUILIBRIO INTERNO
✱ CHE COS’È L’ESCREZIONE ●● Sostanze utili che vengono eliminate per mantenere
costante l’equilibrio interno: per esempio, l’acqua e i
L’escrezione consiste nell’eliminazione di sostanze
sali che eliminiamo nel corso della sudorazione.
inutili o dannose, ingerite o prodotte all’interno del
nostro corpo. Alcune sostanze vengono eliminate
anche per regolare l’equilibrio interno. ✱ L’ESCREZIONE
Le sostanze eliminate possono essere così Nel nostro corpo l’escrezione avviene attraverso vari
suddivise. apparati.
●● Sostanze ingerite con il cibo che non siamo in L’eliminazione di sostanze in forma gassosa
grado di utilizzare; una di queste è la cellulosa, viene effettuata dall’apparato respiratorio.
presente negli alimenti di origine vegetale. Nel corso dell’espirazione eliminiamo diossido di
●● Sostanze ingerite attraverso il cibo dannose per la carbonio, azoto, vapore acqueo e l’ossigeno non
nostra salute. Esempio: inquinanti, pesticidi e altre assorbito.
sostanze pericolose. L’eliminazione di sostanze in forma solida e
●● Sostanze che ingeriamo a scopo curativo, per liquida avviene attraverso l’apparato digerente.
esempio i farmaci. Nelle feci vanno a finire, infatti, sostanze solide che
●● Sostanze prodotte nelle reazioni che avvengono non siamo in grado di assimilare (la cellulosa) e una
nel nostro corpo. Per esempio, il diossido di certa quantità d’acqua.
carbonio prodotto nel corso della respirazione L’eliminazione delle sostanze in forma liquida
cellulare, o altre sostanze, come l’urea, che si avviene attraverso il rene che elimina sostanze
ottiene dalla degradazione delle proteine. azotate come l’urea e l’acido urico, acqua e sali
minerali in eccesso.
Intestino
Polmoni
Attraverso le feci elimina sostanze e
Eliminano diossido di carbonio e vapore acqueo,
componenti degli alimenti non riassorbiti.
prodotti di scarto della respirazione cellulare.
Rene
Elimina soprattutto le scorie Pelle
azotate, urea e acido urico, Attraverso il sudore elimina sostanze in eccesso,
l’acqua e i sali minerali in eccesso. come l’acqua e i sali minerali, e altre sostanze
tossiche come l’urea.
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Per mantenere l’equilibrio interno eliminiamo (solo sostanze dannose / anche sostanze utili). (Alcune /
Tutte le) sostanze in forma gassosa vengono eliminate attraverso i polmoni, mentre quelle in forma liquida
vengono eliminate (principalmente / soltanto) attraverso i reni. L’intestino elimina (solo sostanze di rifiuto
solide / anche sostanze liquide). Attraverso la pelle viene eliminata (soltanto l’acqua / l’acqua e altre
sostanze / solo sostanze grasse).
dotto
pelvi renale collettore
capillare
uretere
Esercizio
Completa il testo seguente inserendo i termini indicati.
nefroni • papille renali • pelvi renale • piramidi del Malpighi • ureteri • uretra • vescica
La parte midollare di un rene è formata dalle ................................................................................. all’apice delle quali si trovano
le ...................................................... che sboccano nella ...................................................... . Da qui si originano gli .........................................
che sboccano nella .................................................................. dalla quale nasce l’..................... . Le unità funzionali del rene
sono i ............................................. .
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. L’urina primitiva è più abbondante dell’urina definitiva. V F
b. L’urina definitiva di forma nella capsula di Bowman. V F
c. Nell’urina primitiva sono presenti le proteine. V F
d. L’urina primitiva si accumula nella vescica. V F
e. Quando sudiamo l’urina è più concentrata. V F
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La produzione di spermatozoi inizia con la pubertà. V F
b. Lo scroto è la sacca nella quale si trova il testicolo. V F
c. Il testosterone viene prodotto dall’ipofisi. V F
d. Gli spermatozoi si formano nell’epididimo. V F
e. Il tono della voce è un carattere sessuale secondario. V F
✱ LE OVAIE
3
Le ovaie producono e fanno maturare gli ovuli
e producono gli ormoni sessuali. Gli ovuli sono
le cellule sessuali femminili e hanno dimensioni
molto maggiori rispetto agli spermatozoi. In caso di
fecondazione, infatti, lo spermatozoo inserisce solo
il nucleo. Al contrario degli spermatozoi, gli ovuli
ovaia con follicoli utero sono presenti nelle ovaie fin dalla nascita. Gli ovuli,
ovarici
però, per essere pronti per la fecondazione devono
maturare. La maturazione interessa, di solito, un
tuba ovulo alla volta e si completa ogni 28 giorni circa, a
vagina partire dall’inizio della pubertà fino alla menopausa.
Questo periodo di 28 giorni prende il nome di ciclo
mestruale.
4
colonna vertebrale tuba
ovaia
to
appara ore
utt
riprod inile
femm utero
vescica
cervice
osso pelvico
clitoride
retto
uretra
vagina
piccole labbra
grandi labbra
tuba
l’ovulo viene
aspirato
nella tuba
ovulo
utero
follicolo
scoppio
del follicolo
corpo
luteo
ovaia
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Gli ovuli maturano nel periodo embrionale. V F
b. Nella fecondazione lo spermatozoo inserisce solo il nucleo. V F
c. La pubertà nelle ragazze inizia prima che nei ragazzi. V F
d. Un ovulo che non è stato fecondato prende il nome di corpo luteo. V F
e. Le tube uterine collegano le ovaie fra loro. V F
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Il ciclo mestruale è controllato dagli ormoni prodotti dall’ipofisi. V F
b. L’endometrio è la mucosa interna dell’utero. V F
c. Il follicolo matura dal quattordicesimo giorno in poi. V F
d. L’ovulazione si ha verso il quattordicesimo giorno. V F
e. Lo zigote contiene 23 cromosomi. V F
✱ LA GRAVIDANZA tuba
Dopo la fecondazione, che di solito avviene
all’interno di una tuba uterina, lo zigote comincia
a dividersi ripetutamente e avanza verso l’utero.
Questo percorso viene compiuto in circa 3 giorni e
dopo altri 3 giorni si ha l’impianto nell’endometrio 7. ovulo
A questo punto l’embrione inizia a svilupparsi. ovaia utero
Nel corso della gravidanza gli scambi di sostanze
fra la madre e l’embrione sono assicurati dalla
placenta. Le sostanze vengono trasportate dalla
placenta all’embrione e viceversa tramite il cordone 7
ombelicale. Al terzo mese l’embrione prende il
nome di feto e si cominciano a notare le sembianze
umane.
✱ IL PARTO
Passati circa 280 giorni dall’ultima mestruazione
giunge il momento del parto.
Il parto avviene in tre fasi. ✱ I GEMELLI
●● Il travaglio dura da 2 a 16 ore ed è caratterizzato Nella specie umana, di solito, matura un solo ovulo.
dall’inizio delle contrazioni uterine. Certe volte, però, possono maturarne di più. In
●● La fase espulsiva dura da 2 a 60 minuti. È questo caso, si può avere la fecondazione di due
caratterizzata da contrazioni molto frequenti che (o più) ovuli contemporaneamente, effettuata da
permettono prima l’uscita della testa del nascituro spermatozoi diversi. Il risultato sarà la nascita di
e poi la sua completa espulsione. gemelli biovulari. Questi gemelli non hanno nulla
●● Il secondamento si ha subito dopo la nascita e in comune in più rispetto a due normali fratelli, a
consiste nell’espulsione della placenta. eccezione del fatto che si sono sviluppati nel corso
della stessa gravidanza.
Subito dopo la nascita viene tagliato il cordone Una situazione differente si verifica quando lo
ombelicale, il neonato emette il primo vagito e ciò zigote, nelle prime fasi di divisione, si separa in due
permette l’entrata in funzione dei polmoni. Egli non parti. In questo caso si svilupperanno due gemelli
è invece autonomo dal punto di vista alimentare e monovulari identici.
immunitario. A queste esigenze provvederà il latte I parti gemellari sono circa 1 su 88; i gemelli
materno. monovulari sono circa un quarto del totale dei
gemelli.
Esercizio
Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. La fecondazione avviene sempre all’interno dell’utero. V F
b. L’embrione si impianta nell’endometrio. V F
c. Il cordone ombelicale mette in contatto la placenta con l’embrione. V F
d. Tre settimane dopo il concepimento l’embrione prende il nome di feto. V F
e. Il primo vagito permette la prima entrata dell’aria nei polmoni del neonato. V F
Esercizio
Completa il testo seguente sottolineando i termini corretti da scegliere fra quelli indicati in
parentesi.
Nelle cellule (somatiche / sia somatiche sia sessuali / sessuali) del nostro corpo sono presenti 46
cromosomi. Fra questi 22 paia sono chiamati (autosomi / cromosomi sessuali) e hanno la funzione di
(determinare soltanto il sesso / determinare il sesso e portare altri caratteri / portare vari tipi di
caratteri a eccezione di quelli che determinano il sesso). Le persone di sesso maschile hanno cromosomi
sessuali (solo di tipo X / solo di tipo Y / sia di tipo X sia di tipo Y). Il sesso del bambino viene determinato
(dall’ovulo / dallo spermatozoo) che partecipa alla fecondazione.