Sei sulla pagina 1di 48

a g i n e!

48 p
SCOUT Anno XXXVIII - n. 1 15 gennaio 2012 - Periodico registrato il 27 febbraio 1975 con il numero 15811 presso il Tribunale di Roma

in questo numero

• L’Italia colorata di Imprese


• Riunione di Squadriglia: che impresa!
• Specialisti si diventa
• I giocattoli nell’arte 1
• Una torta molto speciale
• L’elettricista in sede

• Inserto: Specialita di Squadriglia


Artigianato
1
3 Parliamo di… Noncorsi Direttore responsabile: Sergio Gatti
S OM M AR IO
Redattore capo: Paolo Vanzini
Progetto grafico e impaginazione: Roberto Cavicchioli
4 La bellezza del Creato
In redazione: Martina Acazi, Mauro Bonomini, Lucio Costantini,
Dario Fontanesca, Giorgio Infante, Chiara Fontanot,
6 L’Italia colorata di Imprese Stefano Garzaro, Francesca Iandolo, Damiano Marino,
Stefania Martiniello, don Luca Meacci, Sara Meloni,
Enrico Rocchetti, Isabella Samà, Simona Spadaro,
10 Campo regionale in Campania Salvo Tomarchio, Jean Claudio Vinci.
Grazie a: Maria Concetta Barbara, Laura Quaini e i collaboratori
12 Campo regionale del Lazio di Avventura.
Disegni di: B.-P., Martina Acazi, Roberta Becchi, Chiara Beucci,
14 Riunione di Squadriglia: che impresa! Franco Bianco, Fabio Bodi, Giulia Bracesco, Elisabetta Damini,
Anna Demurtas, Sara Dario, Riccardo Francaviglia, Pierre Joubert,
Sara Palombo, Tommaso Pedullà, Isacco Saccoman,
16 Specialisti si diventa Simona Spadaro, Jean Claudio Vinci
Fotografie di: Archivio Avventura, Alta Sq. Genzano 1,
18 Un cesto di scarpe? Giorgio Cusma, Erika Polimeni, Emanuele Repola,
Enrico Rocchetti, Sq. Pantere del Gemona 1,
20 Segnali di Scautismo Staff Canpo regionale del Lazio, Paolo Vanzini,
Archivio Specializzazioni, Archivio stock.xchng®
Copertina: disegno di Tommaso Pedullà
21 Lettere per discutere
Per scrivere, inviare materiale, corrispondere con Avventura
ecco il recapito da riportare esattamente sulla busta:
22 Si può fare Redazione di Avventura c/o Paolo Vanzini
Via Luca della Robbia, 26 – 41012 Carpi (MO)
Email: scout.avventura@agesci.it
24 I giocattoli nell’arte Avventura on line: www.agesci.org/eg

26 La gastronomia delle feste www.agesci.org/esploratoriguide/home.php


Manoscritti, disegni, fotografie ecc. inviati alla redazione, non
30 Una torta molto speciale vengono restituiti.

32 Augusto Delpino, Csq. investigatore

34 L’elettricista in sede

37 Spazio EG

40 L’ultima dei caimani

INSERTO
UN AVVISO IMPORTANTE PER CHI HA
PARTECIPATO AL JAMBOREE IN SVEZIA.
Specialità di Squadriglia: Artigianato VEDI IN PENULTIMA PAGINA

2
E
ccoci di ritorno!

parliamo di...
Dopo mille peripezie e
avventure, siamo riu-
sciti a tornare a scrivere sulle
nostre amate pagine per rac-
contarvi quello che è successo
nell’anno 2011 (e ne sono ca-
pitate veramente tante!). Due
campi regionali e un campo,
il campo mondiale, il Jambo-
ree, a cui dedichiamo addirit-
tura un numero speciale.
Siamo ancora piuttosto in-
costanti sulle uscite e sui nu-
meri di pagine che riusciamo Semplicemente, se vorrete mandarci il mi-
a riempire, ma contiamo che il 2012 possa far- glior frutto delle vostre competenze sulla
ci ritrovare costanza e regolarità. base alla nostra richiesta, lo racconteremo
Faremo del nostro meglio! su queste pagine. E magari, se qualcuno di
voi saprà stupirci con idee e contributi memo-
Ma non è tutto: da questo numero vogliamo rabili, potrà guadagnarsi l’esclusiva e intro-
giocare con voi e provare a scoprire i vostri vabile t-shirt di Avventura “nessun profumo
talenti. Vogliamo mettere alla prova le vostre vale l’odore di quel fuoco” o un simile gadget,
capacità tecniche, artistiche, artigianali, di dal valore del tutto simbolico, testimonianza
osservazione, di deduzione… e chi più ne ha dell’apprezzamento da parte della Redazione
più ne metta! di Avventura.
Su ogni numero vi proporremo una sfida, Partiamo quindi con la prima tornata:
con la richiesta di mandarci un vostro contri-
buto o una vostra realizzazione, o di mettere NONCORSO FOTOGRAFICO
alla prova una vostra capacità. Li chiameremo:

a cura di Paolo Vanzini


Per tutto il mese di febbraio aspetteremo
la miglior foto che avete scattato allo scorso
“I NONCORSI DI AVVENTURA” campo estivo.
Inviate via e-mail, entro il 29 febbraio,
Non veri concorsi, perché non ci sarà né un all’indirizzo: scout.avvenura@agesci.it, una
premio prestabilito né un vero regolamento, sola foto da non meno di 2 Mpixel, che rappre-
non avremo meccanismi a norma di legge né senti al meglio il vostro Campo estivo.
garantiremo alcun passaggio consultando no- Scrivete nell’oggetto del messaggio: “non-
tai o norme ministeriali e soprattutto, ovvia- corso fotografico Avventura” e nel testo del
mente, non avremo fini commerciali. messaggio il vostro nome, cognome e Gruppo
Per selezioni e premi vale solo il nostro leale scout. Le foto migliori – a nostro giudizio –
e insindacabile giudizio. saranno pubblicate su Avventura… e magari
scopriremo nuovi talenti tra i nostri lettori!
3
Scrivete, mandate le vostre foto e…
estote parati per i prossimi noncorsi!
La bellezza del Creato

Q
uando penso a come si può Provate a fare questa esperienza: sicu-
descrivere lo stupore, la me- ramente vicino a casa vostra c’è qualche
raviglia, mi vene in mente bel posto tranquillo, dove potersi mette-
sempre quell’immagine che porto im- re in disparte e contemplare la bellezza
pressa nella mia mente: l’immagine di della natura, poi leggete, con tono rego-
un bambino quando riceve un regalo lare della voce, queste parole del Salmo 8.
più grande e più bello di come se lo In tutta la realtà che circonda la nostra
aspettava; quello sguardo esistenza, noi dobbiamo essere in grado
di meraviglia, di sorpre- di cogliere la profonda bellezza presente
sa, sembra quasi che sia in ogni cosa. Siamo troppo abituati a vede-
rimasto privo di respiro re cose brutte, anzi, ci sono tanti che
per quanto è bello il dono vogliono farci credere e convincerci che
di Don Luca Meacci, AE nazionale Branca E/G Agesci - disegni di Martina Acazi

ricevuto. le cose brutte, sono quelle belle. B.-P.


Forse noi non ci pensiamo mai ab- diceva: “Credo che il Signore ci abbia mes-
bastanza a quanto è bello il Creato, so in questo mondo meraviglioso per essere
come è bello e buono tutto ciò che felici e godere la vita. La felicità non dipen-
ci circonda. Magari ce ne ricordiamo de dalle ricchezze né dal successo nella car-
quando ci troviamo davanti a un riera, né dal cedere alle nostre voglie. (…)
bellissimo panorama, e solo allora Lo studio della natura vi mostrerà di
ci rendiamo conto della bellezza quante cose belle e meravigliose Dio ha
del creato. Gli occhi i riempiono riempito il mondo per la vostra felicità.
di bellezza, di pace e di godimento per qualco- Contentatevi di quello che avete e cercate di
sa che non è solo bello, ma è utile, necessario trarne tutto il profitto che potete. Guardate al
alla nostra esistenza. lato bello delle cose e non al lato brutto.”

O SIGNORE, Signore nostro, E tra tutte le cose belle che Dio ha creato,
quant’è magnifico il tuo nome in tutta la terra! solo su di una si è intrattenuto a lungo, e poi è
Tu hai posto la tua maestà nei cieli. stato un sacco di tempo a rimirare la sua opera
Dalla bocca dei bambini e dei lattanti migliore: quando ha creato il maschio e la fem-
hai tratto una forza, a causa dei tuoi nemici, mina. Dinanzi a quell’opera d’arte, insuperabi-
per ridurre al silenzio l’avversario e il vendicatore. le, si è meravigliato lui stesso di aver dato vita
Quand’io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, ad una creatura, “poco inferiore a lui stesso”.
la luna e le stelle che tu hai disposte, Qualche angelo si è perfino offeso per questo.
che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Comprendo che non è chiaro cosa vuol dire
Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura? creare da nulla, specie se si parla dell’agire di
Eppure tu l’hai fatto solo di poco inferiore a Dio, Dio, oppure saper cogliere il bello che ci cir-
e l’hai coronato di gloria e d’onore. conda e come la persona umana ne costituisca
Tu lo hai fatto dominare sulle opere delle tue mani, il vertice. Per comprendere questo, con l’Alta
4 hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi: Squadriglia, ci siamo recati in una cooperativa
pecore e buoi tutti quanti sociale che lavora con ragazzi diversamente
e anche le bestie selvatiche della campagna; abili e una delle attività che fanno, è quella di
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
tutto quel che percorre i sentieri dei mari.
O Signore, Signore nostro,
quant’è magnifico il tuo nome in tutta la terra!
realizzare oggetti di terracotta da A questo riguardo, vi affido questa
loro modellati, poi cotti nel forno preghiera che potete utilizzare nella
e dipinti. preghiera personale, oppure durante la
Prima abbiamo visto come il loro riunione di Squadriglia:
insegnate, un bravo artigiano della
creta, da un pezzo informe di creta
realizzava un bellissimo vaso. Prima
Grazie, Dio nostro padre,
di tutto impastava la terra, poi la
per la terra che ci hai dato,
sgrassava con segatura e olii mine-
per l’acqua, le piante
rali e poi, una volta posta sul tornio
e tutti gli animali,
verticale, iniziava a modellare il vaso
tue creature.
che si creava sotto il tocco leggero
 
delle sue dita e delle sgorbie utiliz-
Grazie, Dio nostro padre,
zate, fino ad assumere la forma e la
per gli uomini e le donne,
dimensione desiderata.
che hai fatto a tua immagine
È stato interessare vedere come
e che ci hai messo accanto
dal nulla si riusciva a dare forma, e
nell’unico sentiero della vita.
in qualche modo vita, a un pezzo di
 
creta.
Aiutaci a custodire
Dopo essere stati spettatori,
tutte le creature
ricevemmo un pezzo di creta
come specchio della tua bontà.
ed iniziammo a lavorarlo con le
 
mani e poi a turno ci sedemmo
Aiutaci ad accogliere
al tornio. La qualità dei nostri manufatti non
ogni fratello e sorella,
fu un granché, ma vi posso assicurare che non
nell’amore del tuo Figlio Gesù,
mancarono spunti per ripensare al Creato e al
che per amore nostro
bello che ci circonda.
è venuto ad abitare la terra
e si è fatto il più piccolo fra noi,
servo di tutti
e di tutti unico Signore.

l’occasione per
Carissimi E/G e Capi, colgo
ato il mio servizio
salutar vi perché ho termin
come AE della Branca E/G.
incontrare molti
In questi anni è stato bello
io ministero di prete.
di voi, sentirvi parte del m 5
succeduti alla gui-
Ringrazio coloro che si sono
ntura.
da e alla Redazione di Av ve
upenda av ventura
Ringrazio Dio per questa st
ermela offerta. Vi
e ringrazio l’Agesci per av
saluto e vi abbraccio,
Signore.
augurandovi ogni bene nel
Buona Caccia !
Don Luca
L’Italia colorata di imprese
E adesso coloriamo il mondo!

C
IMPRESE 2010-2011 SI CONCLUDE on questo messaggio,
COLORIAMO L’ITALIA DI si è conclusa la grande
avventura che ha uni-
ri, cari Capi,
Care Guide, cari Esplorato di Imprese 2010-2011 si
è conclusa. to tante Squadriglie di tutta
di Co lor iam o l’It alia rit te e molte
l’av ventura reg ioni, oltre 700, si sono isc
Italia nella condivisione delle
ua drigli e di tu tte le rmesso di
Tantissime Sq pre se me rav igliose che hanno pe loro imprese. Sfogliare il sito
co nd ivi so le im
hanno raccontato e www.coloriamolitaliadimpre-
o di colorare l’Italia.
disegni di Tommaso Pedullà e Riccardo Francaviglia - foto delle Sq. protagoniste delle Imprese

realizzare il nostro sogn a riceverà, attraverso gli


Incaricati Regionali se.it dimostra quanto diffuse,
ve cia scu na Sq ua dri gli oscimento del colorate e fantasiose siano
Entro bre tat o con il prestigioso ricon
nc a E/ G, un att es
e di Zona di bra le pennellate di colore che
lica Giorgio Napolitano.
Presidente della Repubb sì da pe rm ett ere di leggere tutti i rac
cont i siamo riusciti a spargere per
on lin e co
Il sito rimarrà ancora tutta l’Italia.
delle imprese. alia di SOGNI e Abbiamo finito? Certo che
no e cia scu na di vo i per avere colorato l’It
Grazie a ciascu E!!! no: abbiamo appena comin-
cia to un be llis sim o se gno con le vostre IMPRES ciato e ci abbiamo preso
las
e future av venture!
Buona Cacc ia per le vostr lo Staff di Color iamo l’Itali
a di Imprese gusto: c’è ancora tanto da
ria , do n An dre a e tut to
Nicola, Ila colorare insieme!

FACCIAMO RINASCERE IL BOSCO DI


io n a rio
P ic c olo c a m p
SANTA FRANCA Sq. Puma (Fiorenzuola 1)
Osservo. Dopo un sopralluogo abbiamo

I m p r e s e m u lticolori deciso quale sarebbe stata l’impresa che


di avrebbe cambiato il mondo intorno a noi:
sistemare il bosco
di Santa Franca, un
NON C’È UN LIMITE D’ETÀ PER
boschetto vicino
ESSERE...COLORATI! Sq. Castori
alla nostra sede, e
(Albenga 1)
l’osservatorio che fu
Per la nostra impresa abbiamo de-
costruito a suo tem-
ciso di colorare il pomeriggio degli
po dai vecchi Scout
anziani del Trincheri,una casa di ri-
del nostro Reparto,
poso della nostra città.[…] se la no-
ma ora in cattive
stra impresa è servita a divertire gli
condizioni: un’im-
ospiti del Trincheri,è servita anche a
presa nell’impresa!
noi per capire quanto ci sia sempre
[…]
da imparare da chi è più anziano...
6 e che la musica unisce le persone
senza differenza di età!!! Ecco per-
di Paolo Vanzini e Nicola Mastrodicasa

ché abbiamo deciso di continuare ad GIORNALISTE IN ERBA


andare al Trincheri una volta al mese! Sq. Antilopi (Reggio Emilia 1)
[…] Abbiamo cercato un giorna-
le che potesse ospitare i nostri ar-
ticoli, siamo andate a parlare con
il redattore capo nella sede di un
quotidiano chiamato ‘’ il Resto del
Carlino’’. Il redattore ci ha corretto
alcune idee e ci ha indirizzato nello scrivere articoli che interessano
maggiormente Reggio Emilia, così ci siamo messe subito all’opera
intervistando diverse persone e abbiamo scritto i nostri primi arti-
coli. Che soddisfazione gente!
ESPLORAZIONE DELLA ZONA INTORNO A
“GROTTA ALL’ONDA” Sq. Cervi (Cecina 1) UNA PIAZZA SPLENDIDA
Con la Sq. abbiamo deciso che il luogo Sq. Tigri (Taviano 1)
da esplorare per la seconda Impresa della Abbiamo notato che la
Specialità di Esplorazione per i “Guidoncini piazza dedicata a Baden-
Verdi” sarebbe stato un luogo pieno di fa- Powell, inaugurata tre anni
scino: la Grotta all’Onda, un’ampia cavità fa, è stata abbandonata dal
usata come abitazione per tutto il Neolitico Comune. Lo scorso anno la
che si trova nelle Alpi Apuane alle spalle di nostra Sq. ha ottenuto la
Camaiore (LU). Specialità di natura. […]
Vogliamo adottare una parte
di piazza, piantare dei fiori,
UN DONO PER IL PARROCO... ARTIGIANALE! creare delle panchine e dei
Sq. Caracal (Iglesias 6) passaggi, perchè la gente la
[…] la nostra CapoSq. ci fece una proposta, possa usare.
quella di svolgere un corso di ceramica. Così
dopo aver preso accordi con un artigiano della
città Alessandro Lai abbiamo pensato allo scopo
di questa Impresa ovvero portare un segno della
nostra Sq. nel luogo che ci circonda. E qual era
il posto migliore se non la nostra par-
rocchia? Abbiamo pensato così di fare
un regalo al nostro parroco: un set per
l’Eucaristia formato da: calice e piattino,
pisside con coperchio e le due ampolle
per l’ acqua e il vino [...]

RITORNO AL FUTURO
Sq. Volpi (Manduria 1)
IL PARCHETTO CAMBIA COLORE Il nostro gruppo Manduria 1° quest’an-
Sq. Aquile (Treviso 6) no compie il trentesimo anno e ci sem-
... abbiamo scoperto l’iniziativa brava doveroso festeggiare questo tra-
“100 strade per giocare”! L’idea è guardo con un grande evento: scoprire
quella di chiudere un parco e or- la storia del gruppo con tutte le attivi-
ganizzare un pomeriggio di gio- tà che si sono svolte in questi 30 anni
chi per bambini. Prima di questa tramite relazioni e foto dei vecchi libri
giornata di giochi il parco viene d’oro delle vecchie Squadriglie e conoscere i vari Capi che hanno fatto la sto-
pulito e risistemato. […] ria del nostro gruppo. […]
Attraverso Legambiente ab-
biamo contattato il comune di
Treviso che è venuto a fare un so- DONIAMO UN SORRISO ALLE
pralluogo con noi, ci ha dato l’ok PERSONE IN DIFFICOLTÀ
e ci ha fornito i materiali per la Sq. Pantere (San Martino 1)
realizzazione dell’Impresa. […] La nostra Sq. possiede la specialità di ar- 7
Durante il pomeriggio sono venu- tigianato, così abbiamo pensato di costru-
ti a ringraziarci il Vicesindaco e ire qualcosa per la casa di riposo e passare
un Assessore con tanto di giorna- con loro un pomeriggio. […] Abbiamo re-
listi a seguito. alizzato una tombola con il compensato e,
successivamente l’abbiamo decorata con il
pirografo e i colori a tempera. Nelle
riunioni seguenti abbiamo costruito
i premi per le vincite: un quaderni-
no rilegato con il cuoio, una mollet-
ta da bucato con un bellissimo gi-
rasole in feltro, un cuscino di tela,
una collana con dei fiori di carta e
un porta-foto in sughero. […]
PER LASCIARE UN MONDO MIGLIORE
DI COME L’ABBIAMO TROVATO UN GIARDINO PER MARIA
Sq. Rondini (Mira 2) Sq. Bufali (Fiorenzuola 1)
[…] Domenica 30 gennaio 2011 nel- Io e la mia Squadriglia
la prima mattinata ci siamo recate nel più il CapoReparto abbia-
Parco delle Rimembranze una volta lì, mo scelto il bosco di Santa
munite di voglia di fare e degli attrez- Franca, abbandonato dal
zi adeguati, abbiamo iniziato a sgom- 1866, e abbiamo deciso di
brare da foglie e rifiuti i viali prin- ripulirlo e di realizzare un
cipali e i vialetti interni con l’aiuto giardino di fronte a una
dell’Associazione dei Reduci Combattenti. Verso metà cappella. […] La nostra im-
mattinata l’assessore è venuto a portarci la merenda e presa è servita a
a darci un’altro po’ di carica per continuare così come qualcosa infatti
avevamo iniziato. Mentre stavamo pulendo è arrivato se delle persone
anche il Sindaco e si è complimentato con noi […] passano davanti
al nostro bellis-
simo giardino
MURALES ESTOTE PARATI! prendono l’ an-
Sq. Coccodrilli (Forlì 2) naffiatoio e ba-
Come impresa di Sq. gnano le nostre
abbiamo deciso di par- piantine.
tecipare al concorso per
il Guidoncino verde di
espressione realizzando un
murales, con cui partecipiamo anche all’impresa
nazionale, e un video musicale dove facciamo UN GUARDIANO PER
vedere tutte le tecniche imparate durante l’anno IL NOSTRO PARCO
tipo il giocoliere, i palloncini e le bolas. Con Sq. Pantere (Reggio
questo murales,decidiamo di lasciare un segno Emilia 1)
indelebile nella nostra sede […] […] La nostra im-
presa consiste nella
realizzazione di un
omino scout di legno
da mettere dietro un cestino del parco Baden-
Powell vicino alla nostra parrocchia, al fine di
sensibilizzare le persone a rispettare l’ambiente
buttando i rifiuti nel nostro fantastico cestino
guardiano! […] Alla fine la nostra impresa si è
dimostrata utile (speriamo) per le persone della
nostra città, ma soprattutto per noi, poiché ab-
biamo imparato davvero molte cose nuove!

8
UN PIZZICO DI MAGIA PER UN NUOVO SORRISO Sq.
Panda (L’Aquila 2)
Abbiamo deciso di portare un sorriso ai
bambini dell’orfanotrofio di S. Gregorio. “La
vera felicità è rendere felici gli altri” dice-
va B.-P. e noi vogliamo sperimentarlo! […]
Abbiamo realizzato una serie di giochi e di
intrattenimenti cosicché i bambini potesse-
ro divertirsi con i pagliacci! Infatti abbia-
mo deciso che per un giorno ognuna di noi
avrebbe impersonato un personaggio crean-
do i costumi e realizzando i make-up.[…]
Fase 2, il contagio.
Passa al lato colorato della forza!
Arrivo a casa di corsa, correndo come un pazzo. Ok, pausa, provo a farvi capire. Magari eviterete
Ma che cosa mi sta succedendo? Che cavolo, mi sono il contagio.
proprio rimbambito o... e se fossi stato contagiato?! Da quando noi Falchi abbiamo realizzato l’Impresa,
Devo trovare una soluzione. partecipando a “Coloriamo l’Italia di Imprese”, ho
Entro, saluto di corsa la mamma. “Bene!” urlo, im- cominciato a vedere le cose colorate! I muri bianchi,
maginando che mi abbia chiesto “Come è andata?”. i palazzi grigi... ora li vedo in tutti i colori del mon-
Non va bene per niente, ma cosa le devo dire? La do. E non riesco a resistere: devo colorare anch’io.
verità? Ma è un problema soprattutto con le per-
sone: se vedo uno un po’ giù, un ometto
Telefono a Franz. C’era anche lui. Se un po’ scuro in viso, una vecchietta
sono stato contagiato io, allora lui scolorita, un ragazzino un po’ palli-
che è il Capo, sarà stato contagia- dino... Comincio a vederlo di tutti i
to anche più di me. È stato più colori e… a volerlo colorare!
a contatto con il… virus, o quel E se tutta la mia Sq è stata
che è. contagiata? Immaginate 7 falchi
“Franz?” pazzi in giro per la città a volerla
“Mirco?” colorare?
“Come stai? Cioè tu, c’eri anche Mi viene un dubbio atroce: accen-
tu, no? Voglio dire...” do il computer, e vado alla pagina
“Sì, io c’ero, Mirco. E ora sta cam- www.coloriamolitaliadimprese.it : più
biando tutto.” di 700 Squadriglie iscritte. Calcolando
“Ma, cioè... voglio dire... rimarremo 700 per circa 7 persone a Sq siamo a 4900
così?!” EG... occavolo! E se questi contagiano, che
“Sì, Mirco, per sempre. Ma tranquillo, vedrai ne so, almeno un paio di amici? Già così siamo
che...” a 15 mila. E se poi il contagio si estende e
“Ma come, tranquillo? Non c’è modo di tor- acchiappa, che ne so, tutto il loro Reparto,
nare come prima?” le famiglie, gli amici, le classi? Addio!
“No, Mirco, rassegnati... ormai è così. Una Probabilmente siamo già contagiati a milioni!
volta contagiati, è così che va”.
“Cosa!?! Franz, tu mi devi aiutare! Se il mio E se chi ce l’ha proposto lo avesse sempre saputo?
Caposq!” Hanno voluto contagiarci, stanno diffondendo un
“Guarda Mirco, non è grave. Anzi, per me è una virus! Un disegno criminale per convincere la gente
gran cosa.” che il mondo si può cambiare.
“Franz, ma non capisci? La mia stanza, la mia Devo uscire! Incontrare i miei amici! Decidere qua-
casa, il mio quartiere... tutta la città non è più la le grande Impresa realizzare per cambiare il mondo
stessa! Prima ho le visioni e poi... non riesco a trat- che ci sta intorno. Sì! Il virus passerà attraverso di
tenermi!” noi! Dovremo contagiare tutti, colorare ogni pez-
“Anch’io... ma ti dico... non mi pare male.” zetto di città. Tutti dovranno rendersi conto che il 9
Ecco. Anche Franz è andato, contagiato. E per di mondo è colorato.
più è convinto che sia anche una “gran cosa”.
O
gni campo estivo è un’Impresa per l’im- le tradizioni e la natura e le bellezze del terri-
pegno e il tempo che si impiega per torio. E i primi giorni di campo sono trascorsi
prepararlo al meglio. Pensate quindi ad tra le attività di Reparto e qualche problema
un Campo Regionale che è l’impresa di 76 Re- logistico, d’altronde pensate che ogni giorno
parti per complessive 300 Squadriglie che per venivano smistati dalle cambuse oltre 600 kg
un anno intero hanno lavorato, desiderato e di pane, più di 1900 scamorzine (tormentone
sognato il loro Campo. Duemila Scout e Guide, culinario del campo, vista la zona piena di ca-
“Uniti verso nuovi orizzon- seifici) o hamburger, salsicce e
ti”, hanno realizzato in dodici molto altro ancora.
di Francesco Iandolo - foto di Emanuele Repola

giorni a Montella, sui Piani di Ma l’entusiasmo è aumentato


Verteglia in provincia di Avelli- con il passare dei giorni, mano
no, la loro grande impresa. Ma a mano che gli E/G si conosce-
per festeggiare al meglio i 150 vano, si mescolavano, inizia-
anni dell’unità d’Italia, negli vano a sentirsi davvero uniti,
stessi giorni del Jamboree sve- parte di un grande progetto
dese, non bastavano solo i Re- che stavano costruendo. E al-
parti Campani, c’era bisogno di lora spazio alle attività modu-
un vero melting pot di Guide lari a cui hanno partecipato a
ed Esploratori provenienti da turno i sottocampi.
Emilia Romagna, Basilicata, Un giorno è stato dedica-
Calabria e Puglia, e addirittu- to al “villaggio delle tecni-
ra dal Regno Unito. E la piog- che”, piccoli laboratori tenuti
gia, che il giorno dell’inaugu- da esperti dove le Squadriglie
razione è scesa battente sulla hanno potuto mettersi in gioco
piana, non ha fermato le urla con diverse attività o appro-
e i canti che hanno accompa- fondimenti pratici. Le tecniche
gnato il primo alzabandiera del erano davvero tante e diverse
Campo, alla presenza delle au- l’una dall’altra per cercare di
torità locali e del Capo Scout, accontentare i desideri di tut-
Giuseppe Finocchietti, che ha ti. Imbragatura obbligatoria
voluto fortemente essere pre- per chi aveva scelto alpinismo
10 sente per augurare a tutti di e speleologia, macchina foto-
vivere i giorni di campo con grafica alla mano, invece, per
semplicità e gioia. chi voleva imparare a fotogra-
fare le proprie emozioni, e poi
L’obiettivo era di quelli ambi- ancora spazio ai fornelli con la
ziosi: riscoprire la bellezza in cucina marinaresca. Ma ancora
tutte le sue sfaccettature. nodi e rotta per gli aspiranti
Per fare questo gli Esplorato- nautici, costruzioni per le tec-
ri e le Guide sono stati divisi niche scouting. Oltre a nozioni
nei popoli che storicamente di primo soccorso, montaggio
hanno abitato la Campania ri- di apparecchi radio e collega-
percorrendo insieme la storia, menti con scout esteri, la re-
alizzazione di un blog, la stampa serigrafia, la delle botteghe dove ogni Squa-
sicurezza al campo e le tecniche antincendio driglia ha presentato alle altre
boschivo. qualche impresa geniale!
Poi interi Reparti sono andati a visitare, in E un campo così non poteva
ogni provincia, le più belle realtà storiche e non finire con una grande fie-
culturali nel giorno di scoperta del territorio. E sta, non solo dal lato culinario,
ancora hanno giocato con la storia dell’Unità ma soprattutto sul versante sto-
d’Italia, scoprendo in pieno Stile scout, le tap- rico. Garibaldi e il Re si sono
pe che hanno portato il nostro paese ad unirsi e incontrati, proprio lì, a ricordo
il lavoro che ancora oggi bisogna fare per man- dell’Unità d’Italia ormai fatta,
tenere unita l’Italia. ma l’incontro più significativo
Tanto spazio all’autonomia delle Squadriglie è sicuramente quello degli Esplo-
che si sono cimentate nelle Missioni: zaino in ratori e delle Guide che insieme,
spalla hanno lasciato il campo per raggiungere oramai, sanno di poter agire, di
le proprie destinazioni, vicine e lontane, per fare, di immaginare i nuovi oriz-
svolgere i compiti affidati. E infine la giornata zonti tanto rincorsi.

Feedback
Francesca de Cristofaro
… mi manca il calore del fuoco, la compagnia del mio
Reparto e non solo, il sorriso sulle labbra di tutti, le
canzoni e anche i bans più improbabili, le docce fredde
(sì, mi mancano anche quelle), le lamentele comuni per
il minestrone e perfino le forbici! i momenti felici ma
anche quelli tristi, semplicemente perché sono ricordi di
un campo favoloso che rimarrà indelebile nel mio cuore e
nella mia mente per sempre

Alessandro del Prete


Torno a casa, con tosse,mal di gola e febbre. Ma ciò
non toglie quello che mi resta nel cuore... nuove cono-
scenze, nuove esperienze. Semel scout, semper scout!!

Giuseppe Iannaccone (Capo Reparto)


Care Supermamme, vi ringrazio innanzi tutto per 11
la pazienza... So che è difficile staccarsi dai propri
figli per così tanto tempo.
Ma oggi, quando li avete riabbracciati, avete di certo
osservare nei loro occhi una scintilla nuova, figlia delle
lunghe giornate di campo vissute, delle emozioni pro-
vate, della gioia di stare insieme a così tanti coetanei
all’aria aperta.
E poco conta se lo zaino è sporco, se i calzini sono sta-
ti persi, se il ginocchio si è sbucciato, se la pioggia e il
freddo li hanno provati o se hanno perso qualche chilo.
Ricorderanno per sempre queste gioie e questi dolori e
ne faranno tesoro quando prenderanno la loro strada.
Stare lontani da voi è stata una dura prova da affronta-
re, ma è superando questi momenti che impareranno ad
essere autonomi e a diventare cittadini migliori pronti a
costruire un mondo migliore.
zione a vela e in canoa e, dulcis in fundo, puli-
Dalla bottega di giornalismo del campo - a cura di Tonio Negro – foto staff campo regionale

re il pescato fresco e frittura fresca preparata


dalle Guide e dagli Esploratori.

Contemporaneamente un secondo Sotto-


campo è stato chiamato ad impegnarsi nel Vil-
laggio delle Tecniche.
I grandi del Reparto, Capi Squadriglia e Gui-
de ed Esploratori nella Tappa della Responsa-
bilità, hanno partecipato a Botteghe gestite
da Capi esperti di Tecnica: Giornalismo, Prote-
zione Civile, Animazione, Mani Abili, Costru-
zioni solo per citarne alcune.

O
ltre 1400 tra Guide ed Esploratori, 200 Altri, Guide ed Esploratori scelti uno per
Squadriglie, hanno partecipato al Cam- Squadriglia, in cammino per la Tappa della
po Regionale del Lazio dal 22 al 31 Competenza e che avessero conseguito, o stes-
luglio, a Prato di Campoli, una località vera- sero conseguendo, un Brevetto di Competen-
mente bella nel Comune di Veroli, in Provincia za, hanno svolto
di Frosinone. Un Campo definito dagli stessi il ruolo di Maestri
partecipanti “La Repubblica delle Squadri- di Specialità.
glie” e diviso in quattro sottocampi di circa Coinvolti nella
350 ragazzi: Chiurli, Corvi, Lupi, Tori. gestione di Bot-
teghe tecniche
25 - 28 LUGLIO: LA PARTE SALIENTE. per una quindi-
Innanzitutto, le Missioni di Squadriglia: ogni cina di parteci-
mattina, un Sottocampo è partito per esplora- panti ciascuna,
re il territorio intorno al luogo del Campo, tre hanno rivelato i
gli ambiti previsti: l’acqua, il bosco, la città. segreti e gli ac-
Le Squadriglie in Missione nel bosco hanno corgimenti per
percorso i sentieri nelle faggete dei monti Er- conquistare una
nici; le squadriglie inviate nelle città hanno Specialità a Gui-
12 esplorato alcuni borghi della Ciociaria e della de ed Esploratori
Pontina. Infine, le Missioni acqua, a Sabaudia: in cammino verso
pulizia delle spiagge, rudimenti della naviga- le prime Tappe.
Tra le richieste per poter partecipare al Cam-
po regionale c’era la conquista di una Speciali-
tà di Squadriglia per tutte le Squadriglie parte-
cipanti. Le Squadriglie del terzo Sottocampo
hanno allestito uno Stand per documentare il Infine, nell’ultimo Sottocampo, ogni Squa-
percorso fatto durante l’anno alla conquista driglia ha avuto a disposizione mezza giornata
della Specialità di Squadriglia - una Missione e per condividere con il suo Reparto di Forma-
due Imprese – per poi partecipare alla cerimo- zione le Tecniche apprese durante il percorso
nia di consegna dei Guidoncini verdi. che ha portato alla conquista della Specialità
di Squadriglia, proponen-
do alle altre Squadriglie di
cimentarsi in giochi, gare,
spettacoli, tornei, abilità.
Ogni giorno per quattro
giorni a rotazione, i Sot-
tocampi si sono scambiati
le attività, in modo che
ognuno facesse tutte le
attività previste.
13
Nell’organizzarsi sono
stati privilegiati criteri
eco-compatibili per avere
il minor impatto possibile sull’area natu-
rale coinvolta. È stata curata con partico-
lare attenzione la raccolta differenziata e
sono stati cucinati prodotti a chilometri
zero o provenienti dal circuito del com-
mercio equo-solidale, grazie al progetto
“Cambuse critiche” realizzato dal Gruppo
Roma 72.
RIUNIONE DI SQUADRIGLIA:
CHE IMPRESA!
(come sarebbe il mondo senza i piu piccoli...e senza i piu grandi...)

E
ra un tiepido pomeriggio
di Maria Concetta Barbara e Laura Quaini, Pattuglia nazionale E/G - disegni di Giulia Bracesco

di ottobre, e la mitica
Squadriglia Ippopotami
si apprestava a ricominciare
l’anno scout con la prima riu-
nione di Squadriglia.
Il Caposquadriglia Giovanni,
come di consueto, fece il punto
della situazione per accertarsi
che ognuno avesse portato a
termine il proprio compito:
«Antonio, hai preso i gelati?
Francesco, l’aranciata? Ci sia-
mo tutti? Perfetto, possiamo
iniziare!».
«Certo» pensava tra sé, «perché
cosa c’è di meglio per creare una
sana armonia di Squadriglia di una «Attore?» commentò Francesco, il vice, «Pro-
bella merenda?». E l’idea gli sembrò talmente prio tu che non parli mai? Non pensavo ti pia-
geniale che su due piedi decise di programma- cesse recitare».
re in quel modo tutte le riunioni. Era sicuro di «In effetti è un’idea nuova, sai, durante il
riscuotere un grande successo e che nessuno si campo ho scoperto che mentre recito riesco a
sarebbe lamentato (forse un po’ i Capi, però si superare la mia timidezza...».
sa, quelli rompono sempre). Le cose stavano correndo troppo, tutti era-
no lanciatissimi e Giovanni non poteva certo
Ma - colpo di scena - non aveva ancora fat- starli a guardare: era lui il Caposquadriglia!
to i conti con il nuovo arrivato: Eddy, lupetto «Fabio, senti, non per vantarmi, ma ti ricordi
fino a pochi giorni prima, e ora piede tenero vero che l’anno scorso ho preso il brevetto di
che non sembrava affatto calato nella parte animazione espressiva? Proprio perché sei tu,
del più piccolo e insignificante. «E così vor- potrei anche concederti l’onore di insegnarti
reste farmi credere che solo questo si fa in tutto! Sarò il tuo... com’è che si dice?».
Reparto? Ma com’è possibile? Mi avevano rac- «Si dice maestro di specialità» concluse
contato storie fantastiche, vi prego ditemi Francesco, abituato ai vuoti di memoria del
che non è vero!» sbottò disperato. suo Capo... sapete, l’età!
14
Tutti restarono a bocca aperta, non avevamo «Allora ne voglio uno
mai considerato il fatto che i più piccoli par- anch’io di maestro!! Ma-
lassero di loro! Non potevano permettersi di estro??» si impappinò
fare queste figure. Eddy, in totale con-
L’irruenza di Eddy diede a Fabio, il più taci- fusione. «Ehm, ma
turno della Squadriglia, il coraggio di dire ciò cos’è?? No perché se
che pensava: «Beh, in effetti anch’io avrei c’entra con la scuola
voglia di fare qualcosa di più! E poi ho deci- allora non mi inte-
so: quest’anno voglio la specialità di attore! ressa».
Quindi dobbiamo assolutamente fare qualcosa «Tranquillo, è un’al-
che me la faccia conquistare». tra cosa» rispose Fran-
cesco, «è qualcuno bravo a fare alcune cose,
tanto bravo da aver preso una specialità o un
brevetto su quelle, che le può insegnare agli
altri.»
«Ah ok, allora va bene. A me piace disegna-
re, c’è un maestro per me??».

«Senti Giovanni» disse Francesco, «con tut-


ti questi attori e disegnatori, tu che suoni la
chitarra, e se facessimo un musical? Eddy può
fare la scenografia con me, Fabio e Antonio re-
citano... e tu suoni così Chiara ti vede, si com-
muove e finalmente ti dice di sì! Perfetto no?»
«Forte!» commentò Antonio. «E poi potrem-
mo andare in tournée, ci applaudiranno tut-
ti...».
«Aspetta aspetta» intervenne anche Fabio,
«non esageriamo, ma davvero invece di reci- che indossò un costume di Carnevale di sua cu-
tare per il resto del Reparto potremmo fare gina, un paio di taglie più grande di lui, che a
il musical davanti a un po’ più di gente. Ad metà del musical si sfilò! Ma lui imperterrito,
esempio al campo degli immigrati, ci siete mai da vero professionista, continuò a recitare tra
stati? Nella mia classe è arrivato un ragazzo le risate di tutti.
che vive lì e mi ha detto che tante volte ci
ha visto e voleva venire con noi; potremmo
andare noi a casa sua e fare il musical per lui Passarono alla storia anche le stecche di
e i suoi amici. Secondo me non li va a trovare Eddy, mentre Giovanni disperato cercava di
tanta gente». seguirlo con la chitarra (e Chiara rideva come
una matta).
«Ok, fermi tutti!». Da bravo Caposquadriglia, Insomma il musical ebbe un enorme suc-
Giovanni provò a tirare le somme. «L’idea è cesso, tanto che gli Ippopotami decisero
forte e mi sembra che piaccia a tutti quanti. di ripeterlo altre due volte: quella tournée
È deciso. Fissiamo la data dello spetta-
colo, ci dividiamo i posti d’azione...
le solite cose. Eddy poi spieghiamo
tutto anche a te».
«Però ‘sto Giovanni, maestri, posti
d’azione... quante cose che sa! E io
che prima non ci avrei scommesso un
centesimo» pensò Eddy. E stavolta
fu ben attento a non parlare ad
alta voce, che poi magari Giovanni
se la prendeva!
15
Inutile negare
che l’impresa
presentò numero-
se difficoltà: spesso
gli attori non si presenta- che aveva immaginato Antonio nel suo mo-
vano alle prove, i cantanti mento di follia.
faticavano a trovare l’in- E alla fine la fiesta, se pur con i soliti gela-
tonazione, i costumi era- ti e aranciate, acquisì tutt’altro sapore: quel-
no a volte... come dire... lo della soddisfazione e della consapevolezza
impropri. Il ruolo della che insieme, grandi e piccoli, si può andare
principessa toccò a Fabio davvero lontano!
le metterete entusiasmo, curiosità e desiderio
di scoperta. Una vota compiuta questa piccola
operazione parlatene con i CapiReparto i quali,
conoscendovi bene, vi aiuteranno ad imposta-
re un cammino individuale che possa portare
a conquistare la Specialità dosando tempi e
obiettivi.

In questo percorso sarete con ogni probabi-


lità accompagnati da un Maestro di Speciali-
tà il quale, come dice lo stesso nome, è una
figura che in base all’esperienza maturata nel
corso del tempo possiede una concreta com-
petenza nel settore in cui vorrete impegnarvi.
di Francesco Scoppola - disegni di Isacco Saccoman

Il Maestro di Specialità potrà essere un


Esploratore o una Guida che già possiede quel-
la Specialità o un Brevetto di competenza
oppure una persona esterna al Reparto che,
in virtù di una sua specifica capacità, ha una
competenza tecnica in questo campo.
Il Maestro vi fornirà gli strumenti, i chia-
rimenti e l’aiuto necessario per arrivare con
facilità alla meta. Potrete consultarlo quando
avrete dei dubbi, delle difficoltà nel realizzare
quanto vi siete prefissati od ancora per verifi-
care gli impegni presi.
Per arrivare al traguardo dovrete però sce-

B
oscaiolo, campeggiatore, redattore, al- gliere degli obiettivi che siano verificabili,
pinista, topografo? Quante altre Spe- concreti, in cui potrete dimostrare quel che
cialità vi vengono in mente e quante avrete prodotto e imparato in maniera pre-
ancora non conoscete? Sicuramente tante per- cisa.
ché molti saranno i vostri interessi e le Impre- Tali obiettivi non dovranno esse-
se che avrete voglia di compiere. Per cimen- re legati a cose che già sapete fare,
tarvi nella conquista di una Specialità bisogna ma dovrete lavorare in campi sco-
però prestare attenzione ad una serie di pas- nosciuti così da essere utili non
16 saggi importanti. solamente a voi, ma a tutto il Re-
parto e la Squadriglia.
Innanzitutto partite dall’entusiasmo e dal- La Specialità difatti non è da
la passione per qualcosa: sarebbe sbagliato vivere semplicemente a livello in-
pensare di ottenere una specialità come se si dividuale, ma
stesse svolgendo un compito in classe o una tutto
difficile interrogazione su una materia che quello
non vi piace. che si
Scegliete l’ambito nel quale vi piacerebbe impara
impegnarvi, sceglietelo in base non solamente deve poter
a quello che sapete fare, ma considerate pure essere mes-
quello che vi piacerebbe imparare e nel qua- so a disposi-
tersi su di un libro a
studiare come costru-
ire un alzabandiera o
come diventare un bra-
vo redattore, ma
vuol dire mettersi
in gioco e dimo-
strare le capacità
tecniche. Non se-
guirete lezioni, ma
imparerete facendo
e sperimentando
concretamente.

Prima di arrivare
al traguardo finale ri-
porterete nella Carta di
Specialità una verifica degli aspetti negativi
e di quelli positivi dell’intero percorso: questo
zione degli altri nella vita del Reparto così
servirà in altre occasioni simili e soprattutto
come nelle Imprese di Squadriglia e nel con-
vi permetterà di evitare di compiere gli stessi
fronto con gli altri.
errori qualora doveste cimentarvi nella con-
Nel programmare il percorso di avvicinamen-
quista di altre Specialità.
to vi servirete di uno strumento molto utile
A questo punto, orgogliosi del percorso e
come la Carta di Specialità in cui riporterete
fieri degli obbiettivi raggiunti, sarete final-
le motivazioni che vi hanno spinto verso que-
mente vicini al tanto desiderato distintivo per
sto ambito, se possedete altre Specialità nello
il quale avete sudato.
stesso ambito, i settori in cui la competenza
Ultimo consiglio: per avere altri chiarimen-
acquisita potrà essere utile nei confronti del
ti o suggerimenti utili sulle specialità potete
Reparto e/o della Squadriglia, le conoscenze
scrivere alla Redazione di Avventura contat-
che avete in partenza e le azioni che intende-
tandola dal sito agesci.org. Troverete un grup-
te intraprendere per raggiungere la Specialità.
po pronto e desideroso di rispondere ad ogni
Come già detto dovranno essere obiettivi ve-
vostra domanda e aiutarvi sempre.
rificabili e con una scadenza temporale de-
E ora non vi resta che correre nella vostra
finita in maniera da avere un quadro chiaro
sede del Reparto davanti ad un cartellone del-
dell’impegno che richiedete a voi stessi e di
le specialità, un bel cammino Vi aspetta!
verificarlo costantemente.
Buona caccia!
Un momento sicuramente importante da
vivere per arrivare in maniera consapevole e
preparata alla specialità è rappresentato dai
Campi di specialità.
Tali eventi, la cui partecipazione è legata al
singolo Esploratore o Guida, sono organizzati 17
dalle Regioni e si focalizzano su una singola
Specialità. In questi momenti avrete la pos-
sibilità di mettere in pratica quanto impara-
to e di sviluppare nuove tecniche da mettere
all’opera. Vivere questi campi significa realiz-
zare un passo importante perché le opportu-
nità saranno maggiori rispetto a quelle che
magari potrete vivere con il vostro Reparto di
provenienza.
Lavorare per una Specialità, e questi campi
ne sono la prova, non significa quindi met-
UN CESTO DI SCARPE?
la Specialita di artigiano


E
ra una primavera calda quella del 2008 utili, cestini, portaoggetti e rivestimenti per
e all’uscita di Reparto i Capi avevano bottiglie.
finalmente lanciato le Specialità! Tutto Costruire un piccolo cestino portaoggetti è
il Reparto era in fermento tranne Gigi e Marco, più semplice di quello che sembra.
due Esploratori in cammino per la Tappa del- Innanzitutto vi occorrerà del midollino (o
la competenza. I due erano dubbiosi perché vimini) che si può trovare nei negozi di bri-
non avevano trovato tra le Specialità proposte colage ben forniti o da artigiani del settore.
quelle che loro avevano pensato di conquista- Tenete le bacchette immerse in acqua per 24h
re, canestraio e calzolaio. Eh sì!
I Capi durante il lancio avevano
in modo da renderle morbide e lavorabili. ☞
spiegato che c’erano stati aggior-
namenti tra le Specialità per gli Il calzolaio invece è un artigiano che fabbri-
di Salvo Tomarchio e Mario Indelicato - disegni di Jean Claudio Vinci

Esploratori e Guide, per renderle ca o ripara calzature di qualsiasi tipo. Una vol-
più al passo con i tempi. ta le scarpe duravano molto tempo ed il cal-
“Ma noi vogliamo prendere zolaio aveva un gran da fare a sostituire tac-
quelle Specialità”, obiettarono chi, suole, solette e lacci!
i due, che avevano imparato dai rispettivi Oggi è una figura un po’
nonni le tecniche migliori nell’una e nell’altra scomparsa, pochi di
specialità. “Da oggi, però, esiste la Specialità noi riparano le scarpe
di artigiano” li tranquillizzarono i CapiReparto; preferendo comprarne
“in questa sono state riunite tutte quelle che di nuove non appena si


richiamano gli antichi mestieri del canestraio, logorano.
del calzolaio, del ceramista e del maglierista”.
“Wow” - esclamarono in coro - ”così possiamo
lo stesso mettere in pratica tutto quello che
sappiamo sul cuoio e sui cestini!”.
Anche voi, come i nostri due amici, potete
stare tranquilli! Per tutti gli Esploratori e le
Guide del 2011 c’è ancora la possibilità di met-
tersi alla prova con scarpe e midollino! La
specialità di Artigiano è un grande con-
tenitore in cui, oltre alle specialità della
nostra tradizione artigianale, potrete sbiz-
zarrire la fantasia e trovare anche tanti altri
spunti interessanti per mettere alla prova le Eppure molti piccoli guasti possono essere ripa-
18 vostre abilità manuali! Potrete sbizzarrirvi con rati con semplicità.
fili, tubi, viti, legno, ferro e qualunque altro Se, ad esempio, notate che la suola della vostra
materiale possa essere oggetto di artigianato. scarpa è un po’ scollata, con l’aiuto di un buon
mastice (reperibile in qualunque ferramenta) ed
Per saziare l’appetito che di sicuro è venuto un paio di morsetti, potrete facilmente prolungare
a molti di voi, proponiamo qui di seguito due la vita delle vostre sneakers preferite!
semplici spunti tecnici, uno per il canestraio, Sollevate la parte di suola scollata e con la car-
l’altro per il calzolaio. ta vetrata sottile eliminate i residui della colla
precedente su entrambe le superfici da incollare.
Un tempo presente nelle nostre città, il ca- Quindi pulite e spolverate.
nestraio era colui che intrecciava sopratutto Prendete la colla e applicatela sulle due super-
fibre di origine naturale per ricavarne oggetti
I cestini si cominciano ad intrecciare dal fondo: per
farlo prendete 3 bacchette e fessuratele a metà della
loro lunghezza con un taglierino.
Inserite altre 3 bacchette nelle fessure a formare una
croce. Prendete poi una lunga bacchetta, piegatela a
metà (non si romperà!) ed eseguite i movimenti illu-
strati nelle figure.
Terminati i primi tre giri, stretti bene, separate i
bracci della croce perché formino i raggi del fondo
del canestro.
Da questo momento si continuerà a intrecciare ogni
singolo raggio, stringendo forte le bacchette.
Dopo una quindicina di giri del fondo prendete le
estremità dei raggi e riuniteli in alto in corrisponden-
za della croce di fondo fissandoli con un pezzetto di
scotch. Così potrete iniziare ad intrecciare allo stesso
modo anche le pareti. Se il midollino dei raggi dovesse
essere troppo corto potrete innestare accanto a questo
un nuovo pezzo di midollino. Una volta che le pareti
hanno raggiunto l’altezza che più vi piace, potrete pro-
cedere alla bordatura.
Il bordo superiore si esegue con la parte restante dei
montanti (raggi).
Il primo montante verrà piegato dietro il secondo
montante ed allo stesso modo per i montanti successi-
vi. Arrivati alla piegatura del sesto montante, il primo
montante verrà fatto passare nel quinto montante
perché possa uscire sul fianco sinistro del sesto mon-
tante. Il secondo montante, infatti, passera dietro il
sesto montante e si affiancherà al settimo montante,
dalla parte sinistra.
Continuare questa operazione con lo stesso proce-
dimento, cercando di tirare bene i montanti perché il
lavoro finale risulti solido e resistente.

fìci da incollare,
spalmandola con 19
l’aiuto di una spatola.
Aspettate un paio di
minuti dopodiché
assemblate le due parti.
Date dei colpetti di martello
alla suola per farla aderire meglio,
successivamente tenete unite le due parti
con l’aiuto di uno o più morsetti.
Lasciate asciugare per 24h e il gioco
è fatto!
Riunione di
mo Squadriglia…
segnali di scautis
ma dove?!
O
ggi ho incontrato Luca, il Capo Sq. dei gli sgabelli; una cassapanca, se tenete in sede
Leoni, che si avviava alla riunione di anche attrezzi o altri materiali ingombranti.
Squadriglia. Gli ho chiesto ingenuamen- Poi ci potrebbe essere una bacheca, in sughe-
te: «dove fate la riunione?». Le risposte sono ro o di legno, su cui appendere avvisi, numeri
state sconcertanti: a volte al campetto della di telefono dei componenti della Squadriglia.
parrocchia mentre tiriamo qualche rigore, op- Infine l’angolo è il luogo in cui negli anni si
pure a casa di Paolo, il Vice, così giochiamo accumulano i trofei, le foto, i ricordi di tutte
con la Wii… e molti altri luoghi improbabili. le avventure e i successi della Squadriglia.
A quel punto, ho deciso di spiegargli qual- Solitamente il Magazziniere, si occupa di
cosa di fondamentale per il suo cammino da tenere l’angolo pulito, rifornito e in perfetto
Esploratore e per salvare l’inesorabile destino stato, poiché esso rappresenta la Squadriglia
della sua Squadriglia: «Luca, hai mai sentito e ne riflette lo stile. Per sentirsi ancora più “a
parlare dell’Angolo di Squadriglia?». Panico nei casa” nel proprio Angolo, è bene costruire da
suoi occhi. Ma come? «Non sai che è uno dei soli tutti i pezzi che lo compongono, così che
di Ilaria Stronati - foto Sq. Pantere, Gemona 1

più importanti segnali di scautismo?». possa diventare anche il prodotto di un’Impre-


L’Angolo di Squadriglia è uno spazio della sa di Squadriglia!
sede in cui ogni Squadriglia può sistemarsi du- Finalmente Luca, ripresi i sensi, ha promesso
rante la riunione di Reparto, riporre il proprio che dopo qualche rigore, andrà in sede a pro-
materiale e soprattutto fare le riunioni di Squa- gettare un Angolo nuovo di zecca insieme al
driglia. È la base in cui nascono tutte le avven- resto della Squadriglia. E finalmente ha capi-
ture della Sq., ed è un po’ una piccola casa. Per to dove mettere il trofeo del torneo di Scout-
questo motivo, deve essere sempre tenuto in ball che i Leoni hanno magistralmente vinto
ordine e contenere tutto l’indispensabile per le quest’anno… in modo che tutti possano ammi-
attività di Reparto e di Squadriglia. rarlo, per l’eternità. Ci voleva tanto?

Non esiste una regola che stabilisce da cosa Nelle foto qua sotto è
debba essere composto l’Angolo, ma certo al- documentata l’impresa
cuni elementi funzionali fanno comodo: un delle Pantere del Gemo-
armadietto in cui tenere il materiale di cancel- na 1 che hanno seguito
leria, topografia ecc.; un tavolo su cui lavorare i favolosi progetti di
(magari fissato al muro e pieghevole per non Sara per la sua Specia-
occupare troppo spazio); delle panche, de- lità di pittrice.

20
BIBLIOGRAFIA - WEBBOGRAFIA LE SPECIALITÀ DI SQUADRIGLIA
CONTATTI
QUALCHE SITO WEB... trascorrere il tempo ma soprattutto
crescere. In questo sussidio ci sono
Vogliamo approfondire cosa si suggerimenti per costruire, da soli,
intende per artigianato e artigia- alcuni giocattoli, non ha importanza
no? Wikipedia è sempre un valido se siete troppo grandi per giocarci:
ARTIGIANATO
supporto per iniziare le ricerche, potete regalarli a fratelli e sorel-
ricordandoci che possiamo arric- le più piccoli. Acquisterete nuove
chire la nostra conoscenza anche competenze e farete tante Buone
visualizzando le pagine in inglese Azioni
(http://it.wikipedia.org/wiki/Arti-
gianato http://it.wikipedia.org/wiki/ Luigi Ferrando, “Aggiustatutto”
Artigiano) ed Fiordaliso
Il presente sussidio è dedicato a chi
Le meraviglie che si possono realiz- vuole imparare a riparare un po’ di
zare sono moltissime e un motore tutto ed insegna, con mille suggeri-
di ricerca permetterà di trovare menti, a diventare abili nel risolvere
materiale specifico: se volete invece quei problemini quotidiani, banali,
toccare con mano quanto di meglio ma sempre presenti. Si parla di at-
l’artigianato può offrire, esistono trezzi e di come usarli, si parla di
diverse fiere specializzate aperte a come intervenire su inconvenienti
tutti i visitatori. Vi segnaliamo due domestici e non.
fra le più importanti d’Italia.
“L’artigiano in Fiera” si tiene a Di- Paolo Reanda, “Lavorazione del
cembre a Milano (precisamente a cuoio” ed Fiordaliso
Rho): http://www.artigianoinfiera.it Vi sono varie tecniche per realizzare
“La mostra internazionale dell’Ar- delle cose personalizzate ed origi-
tigianato” si tiene in Aprile a Firen- nali, una di queste è la lavorazione
ze: http://www.mostraartigianato.it del cuoio. Questo materiale è repe-
ribile in commercio ed è facilmente
QUALCHE LIBRO TECNICO... lavorabile con pochi strumenti,
piuttosto economici. Quindi cosa
Riccardo Francaviglia, “Costruire aspettate per cimentarvi nella co-

a
giocattoli” ed Fiordaliso struzione di un fodero per l’accetta

rt
i
Giocattoli di tutte le for- o di una bella borsa per la mamma?

g
i a me, grandezze e colori,
n a tutto serve per far Giorgio Infante
t divertire,
o
16
6
disegni di MARTINA ACAZI
Noi, Squadriglia artigiana!
una pozza (se non c’è, improv-
visatene una): forse sarà neces- Ora passiamo ai problemi veri:
sario aspirare inizialmente per un dislivello minimo ed una
innescare l’acqua nel tubo, ma portata insufficiente. Queste
Cos’è la Specialità di Artigia- progettata ad hoc: si possono
poi il dislivello farà il resto! sono due condizioni tali per cui
nato? Perché conquistare que- trovare facilmente in rete siti di
l’approvvigionamento d’acqua al
sta specialità? rassegne, eventi, fiere paesane
sulla lavorazione dei diversi ma- Ora dobbiamo decidere dove campo potrebbe essere davvero
Con la parola artigianato si in- teriali. posizionare le utenze, tenendo un problema. Ma se disponiamo
tende l’attività lavorativa che Potreste organizzare una chiac- conto che gli scarichi dell’ac- di un tino o un altro contenitore
vede come frutto oggetti utili e chierata con un artigiano spe- qua sporca (docce, pentole, per alimenti abbastanza gran-
decorativi, realizzati completa- cializzato in una tecnica spe- latrine...) non devono finire su de (diciamo, indicativamente,
mente a mano o attraverso at- cifica, farvi insegnare i “trucchi spazi comuni. Una volta deciso, 100 l, con coperchio), possiamo
trezzi particolari. del mestiere” così da metterli in cominciamo a pensare come provare ad accumulare quella
Altra peculiarità di quest’arte è pratica una volta tornati in Sede: disporre i tubi. Il sistema più poca! Posto il nostro tino il più
la creazione di elementi d’uso dal cuoio al legno, dal lavoro del a monte possibile, si riempirà
logico è quello di utilizzare una
con usi ben precisi che vanno vetro a quello della carta, e che
nelle ore notturne. Certo si
aldilà della pura bellezza este- dire delle tante pietanze artigia-
dovranno evitare gli sprechi,
tica: ciò che prende forma trova nali? C’è solo l’imbarazzo della
spazio nel nostro quotidiano. scelta. ma questo è inutile dirlo.
Si tratta quindi di un’occasione Nel caso manchi pressione
particolare per metter a frutto la per mancanza di dislivello,
propria creatività ed inventiva. bisogna cercare di aumen-
Inoltre l’artigianato è parte inte- tarlo, ad esempio utilizzando
grante della nostra cultura: l’Ita- treppiedi, o meglio ancora
lia, infatti, possiede una grande alberi, per sollevare taniche
tradizione e un vasto patrimonio di qualche metro (2 o 3 sono
in diversi settori e lavorazioni. sufficienti. Se poi sono scure
e le posizionate al sole avete
La Specialità di Squadriglia in
linea centrale, dalla quale fare pure una doccia calda).
Artigianato è per chi vuole met-
tersi in gioco in prima persona: partire, come i rami dal tronco Nel caso opposto, cioè di
ideando, immaginando ed infine Una volta avventurati sui sen- di un albero, i tubi che porte- pressione troppo elevata, sarà
realizzando qualcosa di unico. tieri della manualità è ora di ranno l’acqua alle diverse uten- invece sufficiente tenere par-
Ingredienti necessari: fantasia, iniziare a pensare nel dettaglio ze. Ma sono tranquillamente zialmente aperto un rubinetto:
creatività, una buona manualità a quali Imprese realizzare: po- immaginabili altre disposizioni: la pressione all’interno dei tubi
e un pizzico di attenzione visto trebbe esser l’occasione per re- l’acqua arriverà comunque, se è la stessa, in qualsiasi punto
che andremo anche ad utilizzare alizzare a mano parte dell’equi- non pretendete che vada in sa- dell’impianto. Naturalmente se
arnesi potenzialmente pericolo- paggiamento per il prossimo lita! la fonte è l’acquedotto l’acqua
si (e forse sconosciuti). Campo Estivo (magari una cassa non deve essere sprecata:
È utile inserire dei rubinetti a
In primis, si potrebbe cercare di Squadriglia personalizzata) o
monte delle diverse utenze, meglio inserire un riduttore
di conoscere un po’ più da per rimettere a nuovo l’angolo

to
in modo che in caso di guasti, di pressione al punto di
ar

vicino le specialità “artigia- di Squadriglia con oggetti pen-


ne” del nostro territorio, sati e realizzati da voi. Sicura- mentre questi vengono riparati prelievo.

na
ti
ia magari con un’Uscita mente sarebbe una grande sod- non sia necessario chiudere tut- Martina Acazi
g

ia
to l’impianto.
2 15
na di Squadriglia disfazione piuttosto che ricorre- g
t ti
o ar
re sempre e solo all’acquisto di ed economi” oltre che iniziare a
ciò che ci è necessario. conoscere quella grande forza
Missione Acqua E ancora: realizzare delle attivi- creativa che può nascere dalle
tà specifiche di lavorazione dei nostre mani.
Quando ci si appresta a pro- materiali da proporre al Reparto Giada Martin
disegni di SARA PALOMBO

gettare un impianto idraulico


per il campo estivo è necessa-
rio effettuare, prima di tutto,
una valutazione complessiva
di alcune caratteristiche fon-
damentali del luogo in cui ci
troviamo:
il dislivello fra la fonte, sia
essa naturale o artificiale, e il
campo;
il tipo di fonte (cioè se è una illustrandone le varie fasi con
pozza, un ruscello, un rubi- foto e video, allestire una mo-
netto); stra di tutte le vostre creazioni e
la portata d’acqua disponibile perché no degli eventuali incon-
(quanta acqua al minuto esce tri con abili artigiani, imparare
dai tubi); ad usare il pirografo e perso-
nalizzare degli oggetti in legno
la posizione delle varie utenze blema. Esistono in commercio precedentemente creati..
(docce, rubinetti di cambusa, decine di adattatori e riduzione Questi sono solo alcuni spun-
lavatoio, latrine...); per collegare fra loro tubi, sia di ti, date libero sfogo alla vostre
Altri aspetti di ovvia importanza, materiali diversi che di diametri idee attraverso il confronto in
sono: diversi. Il gioco comincia a farsi Squadriglia interpellando magari
la salubrità dell’acqua: se do- divertente quanto ci troviamo anche qualche esperto.
veste dubitarne, evitate di berla di fronte, ad esempio, ad un “Creare con creatività contagio-
e di farci da mangiare. Resta ruscello o ad una cascata. Qui sa oggetti di uso quotidiano”,
comunque utilizzabile per altri è necessario ingegnarsi. Se c’è potrebbe esser questo il motto
scopi (docce, latrine...). per quest’appassionante Spe-
una cascata, basta procurarsi un
Temperatura: se è troppo fred- cialità di Squadriglia: non resta
imbuto sufficientemente largo
altro che mettere nero su bianco
da, cercate di esporre al sole i (si trovano nelle ferramenta che i vostri pensieri e poi pronti a
tubi ovunque sia possibile. tengono articoli per vinifica- costruire ed inventare.
zione) e porlo in testa al tubo, Non dimenticate di prender nota
Una volta definite queste ca- in modo da favorire l’ingresso delle vostre creazioni, tenendo-
ratteristiche, iniziamo a pro- dell’acqua. Fissato efficace- ne traccia nel vostro Quaderno
gettare l’impianto, partendo mente tubo e imbuto, una rete di Squadriglia così da lasciarne

a
o

dall’inizio, ossia dalla fonte metallica assicurerà che non en- memoria.

rt
at

di approvvigionamento. Se Sporcandoci le mani potremmo

i
trino materiali estranei.
n

g
abbiamo un rubinetto, Nel caso non vi sia una cascata, così ricordare il nono articolo
ia

ia o un tubo filettato, della nostra Legge Scout: “La


pazienza. Dovete riuscire ad
na nessun pro- Guida e lo Scout sono laboriosi ig
immergere la testa del tubo in t
to ar
14 3
Squadriglia che vai,

disegni di SIMONA SPADARO


artigianato che trovi
asciutto e poi sarà pronto per la qualsiasi altra cosa vi aggradi.
verniciatura. Disegnatelo al centro e con il
seghetto alternativo con atten-
zione ritagliatelo lasciando lo
di cuoio; il profumo di una bot-
spazio vuoto al centro.
Specialità, Brevetti e tec- tega artigiana è unico – se poi
Su un pezzo di legno dello stes-
niche utili alla Specialità di si tratta di pasticceria artigia-
so spessore, ma più scuro (in
Artigianato nale!...
mancanza d’altro potete scurire
Di artigianato ve n’è di tutti i
il legno con del mordente) rita-
Un artista è colui che pratica tipi; ed è vero: paesino che vai,
gliate con un seghetto da trafo-
le belle arti come la musica, la artigianato che trovi. E così,
ro lo stesso soggetto.
scultura o la pittura. Ma esisto- come tanti sono i maestri spe-
Potete tenervi un po’ più larghi
no particolari artisti che chia- cializzati nella loro arte, tante
per poi rifinire con la carta ve-
miamo “artigiani”. Le tecniche sono le botteghe … e tante sono
trata.
che utilizzano sono diversissime le Specialità che girano intorno a
Alla fine posizionate il pezzo
le une dalle altre, e per ogni questa Specialità di Squadriglia
scuro nello spazio ritagliato e
specialità artigianale sono mol- incomparabile per abbondanza
vedrete che effetto.
teplici i metodi di lavorazione: di tecniche e creatività.
ogni mastro ha i suoi trucchi. Esistono le Specialità più legate
Una mano di vernice trasparente
Molti lavorano la ceramica e al lavoro pratico utile alla vita
servirà a dare una protezione a
producono vasi, anfore, ma- quotidiana:
tutto.
schere, piatti, piastrelle che poi
Spero di avervi dato qualche
fregiano con gli appositi colori
idea vincente perché riusciate
che cambiano tonalità una volta
a rendere più confortevole il
infornate; c’è poi chi è abile a
vostro angolo e soprattutto ori-
incastrare i vimini e realizza ce-
ginale.
ste, paioli, sedie; qualcuno rea-
Enrico Rocchetti
lizza delicatissimi merletti. Altri
ancora lavorano il ferro battuto
Un ultimo tocco di classe lo
o il cuoio con i segreti che i ge-
possiamo dare al tavolo
nitori hanno loro tramandato. E
creando al suo cen-
poi c’è colui che lavora il vetro...
tro un intarsio che lo
Vederli lavorare lascia a bocca
arricchirà sensibil-
aperta. Con quale maestria, in
mente.
silenzio, dal nulla ricavano me-
Procuratevi un
raviglie! Che poi il risultato sia
pannello di com-
un giocattolo realizzato a mano
pensato o mul-
o un vaso, che la materia pri-
tistrato da poter
ma sia il vetro, la ceramica,

to
ar

incollare sul piano del


il legno o la stoffa, ha poca
vecchio tavolo. Decidete che

na
ti

importanza. Aroma di
ia disegno fare al centro, potrebbe
trucioli di segatura
g

ia
4 13
na essere l’animale di Squadriglia o g
misti all’odore
t ti
o ar
particolare perché è un insieme Con il compensato invece è più Falegname, Elettricista, Mani Abili è certo il brevet-
di “mari e monti”. semplice lavorare e dare la for- Elettronico, Idraulico, to principale che racchiude lo
ma al vostro scudo, ma quello Muratore, Meccanico, spirito artigiano; è chi è abile a
Ma que- che veramente da un che di Carpentiere navale, Cuoco; poi realizzare e riparare oggetti o
sto non è particolare è averlo non piano, quelle che fanno più comodo inventarne di nuovi e unici nel
l’unico toc- come sono capaci di farlo tutti, per imprese specifiche come loro genere. Anche Animazione
co di stile ma tondeggiante, come quelli Sarto, Giocattolaio, Lavoratore Grafica contribuisce nel lavo-
che potete veri dei cavalieri. Per riuscire in cuoio… ro per la conquista di questa
dare al vo- nell’intento dopo averlo tagliato Specialità di Squadriglia vista
stro ango- della sagoma giusta dovete im- la necessità di progettare e
lo, pensate mergerlo in acqua per qualche raccontare le idee e le realizza-
ad esempio giorno, un bidone o al massimo zioni.
allo scudo un vasca da bagno vanno bene. Le tecniche sono infinite e di-
con i colori Vi accorgerete che il legno di- verse per ogni lavoro che s’in-
di Squa- venta molto cedevole, a questo tende intraprendere.
driglia che punto piega- Certo è che un vero artigiano
dovrebbe telo dan- non si ferma a ciò che già
sempre campeggiare in alto sul- dogli la conosce, ma usa la fantasia,
le vostre teste sia in sede come forma e progetta, sviluppa nuove idee,
al campo. con un si osserva intorno per acquisire
Il modo più semplice per co- cordino sempre più manualità.
struirlo è usando del compen- giratelo Conosce a fondo il materiale
sato. Anche la lamiera si presta intorno Infine, per chi non trova la sua che usa, la sua capacità di tra-
ottimamente allo scopo, ma do- allo scudo tecnica specifica, c’è sempre sformarlo in ciò che la mente
vreste riuscire a sagomarla se- e blocca- Artigiano oppure il mitico Fa desidera, con pazienza, pre-
condo la forma che più vi piace telo. Tutto che… sa fare un po’ di cisione e passione. Ecco cosa
e non è sempre semplice. tutto! accomuna tutti gli artigiani,
Aspettate fino Ogni componente della Specialità e Brevetti di questa
a che sia del tutto Squadriglia dovrebbe essere in Specialità di Squadriglia.
grado di specializzarsi in una o
più di queste arti. Erika Polimeni

a
t o

rt
i
na

g
ia

ia
na
t ig
to ar
12 5
A caccia di idee… artigianali Scuola di design
Se le vostre sedi vi sembrano
spoglie o l’angolo al campo Ho voluto intitolare queste pagi-
estivo non vi dà la sensazione di ne così perché penso che a volte
benessere che invece dovrebbe, bastino poche azioni ben fatte
niente paura! Bastano un piz- per migliorare l’ambiente che ci
zico di fantasia, gli attrezzi e il sta attorno.
materiale giusti e un po’ di abi- Voglio in particolare occuparmi
lità manuale per diventare dei della sede di Reparto o meglio
perfetti artigiani e creare tutto dell’angolo di Squadriglia.
quello che volete. Spesso esso è composto da un
Le idee di sicuro non manche- tavolo recuperato e a delle pan-
ranno. Basta guardarsi attorno che squinternate.
in sede per vedere, ad esempio, Credo sia bello riunirsi invece in Ma se avete a disposizione delle
che una panca in più farebbe un luogo bello e curato. fette d’albero, allora si potrebbe
comodo e armarsi di legna, Per rendere il nostro angolo un arrivare addirittura a realizzare
chiodi e martello per realizzarne po’ più gradevole alla vista ba- qualcosa di più.
una da decorare poi con i colori stano poche cose che possiamo
della Squadriglia o con quelli del tranquillamente realizzare nelle
Reparto. Se il vostro problema lunghe giornate autunnali ed in-
in realtà è l’ordine, come spesso vernali passate in sede.
E al campo, quante volte perdia-
accade, non c’è nulla di più fa- Invece delle sedie o della pan-
mo le posate e siamo costretti a
cile che costruire un bellissimo chine tipo birreria fatte di assi
mangiare con quello che capita?
scaffale per sistemare anonime che ne dite di costruire
L’artigiano però saprà creare
tutte quelle cose che delle panche che abbiano un po’
forchette e cucchiai intagliando
altrimenti rimarrebbe- di “bosco” dentro?
del legno e levigandolo poi con
ro sparse per la stan-
la carta vetrata per non perde-
za. Bastano delle Vi faccio degli esempi in modo
re neanche un pasto. E ancora,
cassette in da chiarirvi le idee.
spesso risulta difficile scegliere
legno Avete presente quel grosso cep-
la preghiera per il pranzo, sen-
per la po inutilizzato nella legnaia di
za cadere nelle solite banalità.
frutta, Reparto? Bene si può prendere
In questo caso basta ricavare
del e tagliare a metà e dopo aver
un dado da un pezzo di legno,
fil di praticato dei fori con la trivella
tagliandolo e levigandolo, e
ferro potreste con l’aiuto di quattro
incidere con il pirografo le pre-
per legarle insieme et voi- gambe avere un sedile degno di In questo sedile invece sono

to
ghiere che conoscete su ognuna
ar

là, il gioco è fatto. Anche un uomo dei boschi. stati usati per le gambe
delle sei facce. Al momento

na
ti

queste potete colorarle Comodo sia in sede che al dei legni trovati sulla
ia opportuno l’unica cosa da fare
e personalizzarle a campo
g
spiaggia, la crea-

ia
sarà lanciare il dado e lasciar
6 11
na piacere. g
t
zione è
ti
o ar
eventualmen- re sfumature e simpatiche e utili iniziative: co-
te utilizzando colpi di luce. Si struire dei carretti di legno per
stracci (imbe- utilizza la tec- delle divertenti gare in disce-
vuti di gesso) nica degli sce- sa? Riparare o occuparsi della
disegni di SARA DARIO

come supporto, nografi: si parte manutenzione delle biciclette


permette di realizzare elementi da una base del colore più scuro prima di un’uscita di Reparto?

fotografie di CHIARA BEUCCI


naturali molto realistici. e poi si schiarisce. I colori devo- Sono solo due suggerimenti che
Sulle strutture, come gli edifici, no degradare verso l’orizzonte potrebbero lanciarvi in originali
uno strato di gesso di uno o due in tonalità sempre più chiare. decidere al caso. imprese.
centimetri, una volta asciutto Un abile artigiano, però, non si Non dimenticate, prima di co-
potrà essere inumidito, per ren- Vegetazione e dettagli. accontenta solo di lavorare il minciare a realizzare tutte le
derlo più lavorabile, e scolpito Se non si inserisce un po’ di vege- legno. Ci sono molti materiali vostre opere, di concedervi
con un robusto taglierino o con tazione il paesaggio risulta luna- diversi che potrete utilizzare
sgorbie, per evidenziare mattoni re. Piante, radici, rami e muschio per le vostre creazioni; uno
ed elementi architettonici. danno vivacità e cromatica al pre- di questi è sicuramente il
Anche il cartongesso aiuta: eli- sepio e trasformano la scena in un cuoio, che potete recuperare
minando uno dei due strati di ambiente naturale. È necessario, facilmente tra gli scarti delle
cartone e costruendo le facciate se si riproduce un ambiente re- pelletterie della vostra città.
con questo materiale, avremo un alistico, che la vegetazione imiti Potete, ad esempio, incidere
supporto perfetto da incidere, quella tipica del luogo. gli articoli della legge su un
sempre inumidito (è più facile) Infine si preparano dettagli, at- pezzo di cuoio e incorniciarlo
per dettagliare porte, finestre, trezzi, elementi del paesaggio con delle aste in legno per po-
cornicioni, murature e intonaci. e della vita quotidiana dell’am- terlo poi appendere in sede e
Utilissimo per preparare pavi- biente che stiamo rappresentan- - perché no? - all’alzabandiera
mentazioni su cui incidere le pie- do. Legno, fil di ferro, sughero: del campo. Oppure, realizzare una riunione di Squadriglia per
tre o le piastrelle. tutto torna utile per questa fase. delle borse fai-da-te per por- andare a curiosare nel vostro
Altro materiale utile e più sempli- tare sempre con voi i quaderni quartiere o nella vostra città,
ce da lavorare è il polistirolo, che Illuminazione. di caccia e quelli di Squadriglia, per scoprire le tecniche artigia-
può essere tagliato con un cutter Ciascun presepe richiede la decorandole a vostro piacere. ne e parlare con qualcuno che
e scolpito con un pirografo. propria luce secondo la scena Qualche nozione di idraulica, pratica il mestiere. Vi aiuterà
rappresentata. Attenzione alle inoltre, vi permetterà di rendervi a chiarirvi le idee e troverete
Colorazione. fonti luminose: non vanno vi- protagonisti nella sistemazione sicuramente qualche spunto in-
Materiali: colori a tempera acri- cino all’acqua e a materiali in- dei punti acqua al vostro campo teressante.
lici di tonalità naturali e di terre, fiammabili. Si possono utilizzare estivo (e non solo). Un’impre-
pennelli di un paio di misure e molti tipi di apparecchi: lampade sa molto pratica? Creare delle Fabio Fogu
non troppo morbidi. I colori di normali, lampade con riflettori, fonti, anche con le rubinette-
fondo vengono dati molto li- lampade alogene, lampade fluo- rie del Reparto, negli angoli di
quidi, devono coprire tutto rescenti.

a
o

Sq. o escogitare un modo per


e far sparire il bianco delle Un grazie speciale a Mariam Tu- avere l’acqua calda per le doc-

rt
at

i
strutture. Per le finiture si dor (l’artigiano che appare nelle
n

ce quando sarete in vetta alle

g
fotografie di questo articolo) montagne. Durante l’anno in-
ia

i a usa il pennello quasi


n asciutto per crea- Tonio Negro vece, potrete anche lanciarvi in
at t ig
10 o ar 7
Il presepe artigianale
Avete fatto un presepe quest’an- piani di cartone o compensato.
no? Avete raccattato qualche La distribuzione su più piani è
pezzo di recupero o vi siete ci- importante per avere profondità,
mentati in qualcosa di nuovo? e lo stesso metodo si applica alle
Ecco un po’ di idee per fare un statuine, percorsi d’acqua, fon-
presepe da artigiani. tane e luci esterne.
roco vi faccia allestire il presepe
I veri esperti del presepe dico- La realizzazione prevede 8 mo-
in chiesa con quelle belle statue
no che il presepe di quest’anno menti. Proporzioni.
del ‘700, gli occhi di queste de-
è nato a Natale dell’anno pre- Per ottenere che tutti gli elemen-
vono trovarsi alla stessa altez-
cedente: ecco quindi che è il Bozzetto. ti da costruire siano armonio-
za dell’orizzonte e degli occhi
momento giusto per mettere in Chi inizia a costruire un presepe si, occorre che le misure siano
dell’osservatore: circa 1,6 m dal
moto l’impresa. ha la sua idea di come alla fine proporzionate
pavimento.
all’altezza delle
La capacità fondamentale per statue. Il rispetto
costruire un diorama (o un pre- di questo det-
sepe) è sapersi guardare intor- taglio fa la dif-
no. E per noi saper osservare è ferenza tra un
il pane quotidiano! È così che un presepe profes-
sasso particolare trova il suo po- sionale e uno…
sto nel panorama, ma anche che da dilettanti.
il pezzo rotto di un giocattolo
di plastica diventa un dettaglio sarà la scena che intende raffi- Gesso.
prezioso, una rondellina sottile è gurare. È necessario disegnare La base somma-
perfetta per sorreggere una ten- un bozzetto, anche a grandi li- ria dell’ambien-
Per avere una prospettiva per-
da sul suo bastone, pezzi di tubo nee di tutti quegli elementi che tazione si può
fetta si deve fissare sull’oriz-
sono splendide tegole. entreranno a far parte del pae- realizzare in legno o polistiro-
zonte il punto di fuga del nostro
saggio. lo. Poi si ricopre tutto con uno
ambiente: su di esso dovranno
Le costruzioni non vanno appe- strato di gesso avendo cura di
convergere tutte le linee di pro-
santite per una questione visiva, Progetto. modellare le rocce. Il gesso è un
fondità.
oltre che materiale: un confuso È utile uno schizzo con vista materiale comodissimo per ela-
assemblaggio di case, chiese, dall’alto e dividere i piani. 1° borare un ambiente. Un impasto
castelli, crea confusione in chi piano: grotta, edifici, statuine di gesso depositato in strati leg-
osserva. Grandi strutture per- più grandi. 2° piano: paesaggi e geri sulle parti rocciose e mon-
mettono invece di ottimizzare statuine più piccole. tuose,
angoli e scorci.

to
ar

Dopo aver costruito una Prospettiva.

na
ti
base resistente in legno Potendo mettere in primo piano
ia
g o polistirolo, si pro- delle statue molto grandi, sup-

ia
8 9
na g
t
segue con i poniamo ad esempio che il par- ti
o ar
scutere
Lettere per Di

LegalitA è speranza.
clima all’interno della nave. Tutti lavoravano e
E la speranza si chiama “noi”. si aiutavano a vicenda (come vorremmo fare noi
Scout). Il primo giorno è passato fra l’imbarco,
le conferenze e un primo saluto fatto sul molo
L’Alta Squadriglia del Genzano 2 ci pone una di
di Napoli. Il secondo giorno, dopo una notte
quelle domande capaci di mettere in difficoltà:
passata sulla nave, siamo arrivati a Palermo e
“che cos’è per noi la legalità?” Nel sentirne parlare
ci siamo diretti in diverse piazze dove le scuole
molti sbufferebbero.
siciliane ci hanno accolto con rappresentazioni.
“Siamo giunti alla conclusione che la legalità è la
Nel pomeriggio ci siamo ritrovati tutti insieme
base di una società civile, ovvero l’opposto rispetto
per fare un lungo corteo che partiva dall’aula

a cura di Tonio Negro - fotografie Alta Sq. Genzano 2


alle organizzazioni mafiose. Anche queste hanno
bunker fino ad arrivare sotto l’albero di Falcone,
delle leggi, ma sono società incivili: poiché non
presso la casa dove abitò il giudice ucciso dalla
considerano la libertà dell’altro.
mafia.
“È un’esigenza fondamentale della vita socia-
le per promuovere il pieno sviluppo della persona
È stata un’esperienza significativa anche se
umana e la costruzione del bene comune”. Que-
quello di cui si è parlato durante le conferenze
sta è la frase scelta da don Ciotti, tratta da un
sulla nave era molto teorico. Le solite parole
documento della Chiesa cattolica, per definire la
che si sentono sempre e che spesso non rie-
legalità.
scono ad arrivare al risultato desiderato. Ma
Un’altra domanda: “come combattere le mafie?
d’altronde lo stesso don Ciotti dice: “legalità è
Alcuni dei metodi migliori sono la consapevolezza
speranza. E la speranza si chiama “noi”. La spe-
della esistenza di queste organizzazioni, anche ac-
ranza è avere più coraggio. Il coraggio ordinario
canto a noi, e manifestare.”
a cui siamo tutti chiamati: quello di rispondere
alla propria coscienza”
Per non restare sul generico circa il signifi-
Quindi, per sconfiggere le mafie non serve
cato del termine manifestare, ci raccontano
essere eroi. Ma solo saperle riconoscere e essere
un’esperienza niente male.
noi stessi. Affidarci alla nostra coscienza per
Il Ministero dell’Istruzione organizza, ormai
non farci rubare la libertà.
da alcuni anni, una manifestazione chiamata
“nave della legalità”. Quest’anno si è svolta dal
Profonda la conclusione dell’Alta del
22 al 24 maggio e ha unito la manifestazione
Genzano 2.
in piazza alla consapevolezza (in questo caso
Davvero non serve aggiungere altro.
mirata principalmente ai giovani). Noi dell’Alta
Squadriglia ci siamo imbarcati la mattina del
22 e sin da subito abbiamo potuto notare il bel
21
Don Luigi Ciotti, fondatore del
Gruppo Abele, è un sacerdote impe-
gnato da sempre per i giovani nelle
loro situazioni di disagio più grandi:
la tossicodipendenza, l’alcolismo, le
difficoltà di integrazione, la crimina-
lità. Su quest’ultimo tema con Libera
- Associazioni e numeri contro le ma-
fie, di cui è presidente - è impegnato
a livello internazionale sul contrasto
alla crimilalità organizzata.
BLOCCALOOO!
BLOCCALOOO!
re
si puo fa

N
o, no mi sto riferendo a quello della Ma per lavorare
squadra avversaria che giocando a pal- i pezzi di legno e
la scout sta arrivando come un treno renderli cilindrici
sfondando tutte le vostre difese… e neppure possiamo usare
mi riferisco al mal di pancia che vi siete procu- un altro attrezzo
rati voi C.Sq. quando siete entrati di soppiatto facilmente rea-
nella cambusa e avete svaligiato la riserva di lizzabile anche
marmellata ahimè… di prugne. al campo e che
Sto parlando di quel malefico, odioso pezzo sfrutta gli stessi
di legno che dovete tagliare o lavorare. principi: il banco
Bene, se permettete, vi insegno due o tre del boscaiolo.
cosette che potete facilmente realizzare voi o Può essere usato
con l’aiuto dei capi per riuscire, finalmente, a sia per tagliare il
tenere fermo qualsiasi legno dobbiate lavorare. legno, che per la-
vorarlo con una piana, uno scalpello, una ra-
Il primo attrezzo è costituito da un sistema spa o altri attrezzi. È una panca classica che
testo e fotografie di Enrico Rocchetti

che utilizza delle corde per mantenere fermo si costruisce


il palo da lavorare. usando un
Più o meno
useremo sempre
questa tecnica,
corde e legni che
lavorano assie-
me per ottenere
lo scopo.
Questa prima
“morsa” è for-
mata da due pali
di due metri e mezzo di lunghezza che vanno grosso trave o un
uniti tra loro praticando 4 fori con la trivella tronco spaccato a
e introducendo un pezzo di legno cilindrico. Si metà a cui con dei
deve lasciare una distanza di 4-5 centimetri fori potete appli-
tra i due pali lunghi. care quattro solide
Nel cilindro in basso ci infilere- gambe.
te, dopo avergli fatto un foro Come potete ve-
passante, il legno dere, con la trivel-
22 lungo che vede- la che avete usato
te nella figura. per i piedi vanno
Questo ser- praticati dei fori
virà a po- paralleli nei quali
sizionare il
vostro piede
con il quale spingendo fermerete il legno da
tagliare.
Ora non resta che praticare altri due fori nei
quali vanno infilati due piedi di 70-80 centi-
metri di lunghezza, passare il cordino come in
figura ed il gioco è fatto.
assicura la tenuta e serve per bloccare il palet-
to che serve per arrotolare la corda: più giri si
danno alla corda e più si blocca il legno.
Il tutto è comodo per lavori di intaglio e
limatura, ma può essere usato anche per ta-
gliare.
È importante al campo creare un angolo
“officina” dove queste ed altre realizzazioni
possono essere utilizzate per rendere più fa-
cile e meno gravoso il lavoro del pioniere, ma
soprattutto, in questo modo, potrete usare gli
attrezzi in totale sicurezza.
si passa un cordino che andrà legato sul palet- Buona caccia
to trasversale che viene bloccato con il piede.
Su questa panca ci si siede come in foto per
lavorare dei pezzi con gli attrezzi (in questo
caso una piana) o ci si posiziona di fianco
come nel precedente attrezzo per tagliare con
la sega.
L’importante come sempre è usare il piede
per spingere il paletto trasversale che tirerà la
corda e bloccherà il legno.
In questo caso è stato aggiunto un blocco
di legno per immobilizzare maggiormente il
paletto da lavorare e per assicurare la sicurez-
za di lavoro (la lama della piana si arresta sul
blocco).

L’ultima realizzazione della serie è una vera


e propria morsa.
Per riuscire nell’impresa si deve pian- 23
tare ai piedi un albe-
ro un grosso
palo, al
quale vie-
ne taglia-
ta una fet-
ta pari alla sua
metà, come nella
figura.
Una forcella fra
il palo e l’albero
I giocattoli nell’arte

H
o scritto un intero manuale per rac- Manet (1832 – 1883) dipingendo un bambino
contare l’arte di fare i giocattoli, ma che gioca con le bolle di sapone, anche Claude
sarebbe bene dire qualcosa del giocat- Monet ritrasse suo figlio in groppa ad un caval-
tolo nell’arte. Vi sembrerà strano, ma gli artisti lino meccanico (1872). Picasso dipinse Il gio-
di tutte le epoche non hanno dipinto soltanto co della palla (1932) riprendendo un soggetto
animali e nature morte, donne e uomini, re e presente anche nei mosaici di epoca romana
regine, fra una cosa e l’altra si sono dedicati a dove si raffiguravano ragazze che giocavano a
ritrarre giocatori e a inventare giocattoli. palla.
Il più famoso quadro che ritrae dei bambi-
ni che giocano è Giochi di bambini di Pieter
Bruegel (1528-1569); un quadro molto bello che
testo e disegni di Riccardo Francaviglia - immagini dal WEB

raffigura più di ottanta giochi e circa 250 bam-


bini. È divertente cercare di riconoscere giochi
con cui giochiamo ancora oggi.

Fra gli autori contemporanei è interessante


l’opera di Keith Haring che con la sua Bambola
che corre (1987) ha realizzato un giocattolo a
spinta in perfetto stile Pop Art.
Sarebbe bello poter visitare un museo riempi-
Facendo un salto indietro nel tempo to di queste opere d’arte.
potremmo citare l’Anfora a figure Esistono comunque dei musei
nere con Achille e Aiace che gio- che espongono i giocattoli, in
cano a dadi, o il papiro egizia- Italia sono parecchi, le loro
no che rappresenta un leone e sale pullulano di giocattoli
una gazzella seduti a giocare che hanno un sapore magi-
al gioco delle venti caselle co di altri tempi. Andate a
24 (un gioco da tavola tipico di visitarli, con i vostri amici o
allora), esistono persino mi- magari con i vostri genitori e
niature medievali che raffigu- i nonni, i quali avranno sicu-
rano giocatori. ramente tante storie da rac-
Con l’andare del tempo molti contarvi osservando attraverso
pittori famosi ripresero a di- un vetro, i giocattoli che loro
pingere la realtà della vita quo- tenevano ben custoditi in una
tidiana, così fra ritratti di nobil- vecchia cassapanca.
donne e baronetti comparirono i Provate a cliccare in qualsiasi
quadri di Jean Baptite Chardin (1699 motore di ricerca su internet “museo
– 1799) che amò ritrarre bambini che del giocattolo” vedrete che ce ne sarà
giocavano, lo stesso fece Edouard uno anche vicino alla vostra città.
OCCORRENTE:
tavola lunga 3 mt, larga 15 cm spessa 25 mm

Il carriolo
listello lungo 1,5 mt largo 75 mm spesso 25 mm
listello lungo 40 cm largo 25 mm spesso 25 mm
4 ruote gommate diamtro minmo 16 mm
2 barre di tondino d’acciaio Per fare i freni useremo il li-
Grado di difficoltà 3/4 1 bullone a testa tonda stello di 40 cm che tagliere-
2 dadi
2 rondelle mo a metà, ottenendo due
Prima fase: il sedile due molle a tensione pezzi da 20 cm che saranno
Tagliate la tavola di tre metri in 5 pezzi: 6 viti a occhiello autofilettate i freni.
viti americane da 35 mm Facciamo un foro all’estre-
1 pezzo lungo 1 mt (ripiano centrale) 4 piastrine di ferro forate
4 pezzi lunghi 40 cm (2 ripiani laterali, 2 una corda lunga 1 mt mità dei due pezzi e avvi-
spondine) tiamoli alle sponde laterali
Se volete nelle spondine potete fare un ta- ATTREZZI: come nel disegno.
seghetto alternativo o sega Avvitiamo una vite ad oc-
glio in modo da eliminare uno dei quattro trapano
spigoli. punte chiello sul freno e un’altra
Praticate un foro a 25 mm dal bordo infe- carta vetrata sulla sponda e alle due viti
riore e a 75 mm dal bordo posteriore (del cacciaviti e chiavi collegheremo la molla a
diametro del tondino di ferro più due milli- tensione.
metri), da questo foro passerà l’asse delle ruote.
tagliate il listello di un metro e mezzo in due pezzi: Le altre due viti ad occhiello le metteremo allo sterzo
1 pezzo lungo 55 cm (sterzo) e a queste viti legheremo la corda. Il carriolo è pronto.
2 pezzo lunghi 45 cm (supporti sedile)

Il trenino, le navi e …
Per questi ultimi giochi vi ba-
sterà mettere a frutto la vostra
fantasia e gli insegnamenti ap-
presi costruendo gli altri gio-
cattoli.
Il materiale che userete sarà
composto dagli scarti che avre-
te prodotto fabbricando gli al-
tri giocattoli e da altro materiale che vi è rimasto.
Assemblate questi pezzi come da figura: Le figure vi suggeriscono come realizzare navi e treni;
a) unite il ripiano centrale ai ripiani laterali tramite i due basta usare colla, morsetti, viti e colori. Allo stesso
supporti sedile modo potete costruire aerei o inventarvi altri giocattoli,
b) avvitate le spondine al sedile facendo corrispondere tanto ormai siete diventati dei perfetti giocattolai!
il foro dell’asse delle ruote al supporto deile po-
steriore come disegnato nella figura.

Girate il sedile e fissate al supporto posteriore


le due staffe di ferro forate, ovviamente il foro
deve essere dello stesso diametro del foro che
avete fatto sulla sponda laterale.
Fate passare nel foro della sponda, nelle due
staffe e nel foro dell’altra sponda una barra di
tondino d’acciaio del diametro e della lunghezza 25
adatta alle ruote che comprerete. Infatti non
ho specificato queste misure perché nel mercato
esistono molti tipi di ruote e molti diametri.
Adesso che siete diventati più bravi sarete
in grado di scegliere le migliori per voi. COSTRUIRE I GIOCATTOLI
Fissate le sfaffe di ferro anche allo sterzo e di Riccardo Francaviglia
avvitate le ruote. Al centro dello sterzo pra- Edizioni Fiordaliso
ticate un foro facendo attenzione che il foro
non sbuchi dove passa l’asse delle ruote. Fate Un sussidio che insegna a costruire da
con la stessa punta un foro all’estremità del soli alcuni giocattoli, per giocarci, certo,
ripiano centrale e unite lo sterzo al ripiano ma anche e soprattutto per muovere le
tramite il bullone, i dadi e le rondelle, guar- mani, ragionare sul tempo della crescita
date bene il disegno. e sul divertimento semplice che non ha
bisogno di grandi tecnologie.
La GASTRONOMIA DELLE FESTE
Quest’oggi ragazzi vi stupirò con una rivelazione a cui dif- Infatti alcune di esse possono essere eseguite con facilità
ficilmente riuscirete a credere, però vi consiglio di mettervi anche al campo o in Uscita e perché no, aiutarvi a vincere
seduti, lo shock potrebbe essere troppo grande: durante il una gara di cucina!
periodo natalizio esistono pietanze commestibili e digeribili Per questa prima raccolta ci siamo ispirati al Natale, da
dall’uomo al di fuori dei panettoni, pandori, torroni e regali poco passato, ma nulla vieta di organizzare una bella cena o
dei parenti (fonti molto attendibili confermano di aver visto di esercitare le proprie abilità in qualunque periodo dell’anno.
ragazzini, addentare pacchetti sotto l’albero in preda all’ecci- Accanto ad ogni procedimento troverete delle utilissime
tazione festiva). Lo so, anche io sono rimasta sconvolta appe- indicazioni sulla difficoltà, il tempo e sulla possibile esecu-
di Ilaria Stronati - disegni di Anna Demurtas - fotografie della Redazione di Avventura

na l’ho saputo. Ma non disperate! Non tutto è perduto! zione della ricetta al campo; in più, per evitare che qualche
Infatti dopo numerose ricerche, sono riuscita a mettermi in Esploratore venga risucchiato da intrugli disgustosi o che una
contatto con alcuni tra i più noti chef di tutta Italia, i quali, Guida corra via con i capelli in fiamme, ci saranno dei piccoli
con la loro esperienza e professionalità, mi hanno aiutato a “box tecnici” che contengono dei preziosi consigli per avere
comporre questo piccolo “ricettario” in cui troverete tutte le risultati spettacolari o perlomeno… non nocivi!
istruzioni per preparare i piatti tradizionali. Allora siete pronti? Tutti a lavarsi le mani, si cucina!

EMILIA ROMAGNA: cappelletti in brodo re il fuoco, aggiungere un po’ di noce


Livello di difficoltà: medio moscata e il parmigiano. Per ultime le
Tempo di preparazione della ricetta: 1 ora e 30 uova, in modo che il ripieno non sia
minuti circa più troppo caldo, e mescolare bene.
È possibile, ma non faci- Passare alla sfoglia: mettere
le (un’Impresa, insomma) la farina a fontana e rom-
eseguirlo al campo. Certo pervi le uova all’interno.
sarebbe l’ideale un buon Lavorare l’impasto
piatto caldo nelle fredde con una forchetta finché non inizia ad
serate all’aperto. Tenete amalgamarsi poi, lavorarlo a mano.
conto che la sfoglia che Quando raggiunge la consistenza ottimale,
vedete in foto è stata tira- tirare la pasta con il matterello, cercando di ren-
ta su un tagliere di 1 metro derla piuttosto sottile.
per 50 cm, sufficiente- Tagliare dei quadretti di 5/6 cm di pasta all’uo-
mente “portatile”. Il tempo è riferito al brodo vo ancora umida.
di dado, perché per il brodo di carne, il procedi- Riporre al centro di ogni quadretto un cucchiai-
mento diventerebbe piuttosto lungo e difficile da no di ripieno.
eseguire per un pasto al campo… Chiudere ora i quadretti a triangolo, sigillan-
do bene gli angoli, poi arrotolare e unire le due
Ingredienti della pasta all’uovo punte attorno a un dito per ottenere la classica
450 gr. di farina (circa 90 g per ogni uovo) forma dei cappelletti.
6 uova Preparare il brodo e, una
Ingredienti per il ripieno volta raggiunta l’ebollizione,
200 gr. di vitello macinato immergervi i cappelletti, che
26 100 gr. di manzo fresco vanno cotti solo per pochissimi
1 salsiccia minuti: quando emergono sono
1 fetta di mortadella da 1 etto pronti. Servire in brodo ancora
noce moscata qb. caldi.
2 uova
sale qb. Attenzione! La parte più
100 g. parmigiano reggiano difficile è ovviamente tirare la
sfoglia che deve essere unifor-
Preparazione dei Cappelletti in Brodo me e piuttosto sottile. Conviene fare allenamento
Preparare prima di tutto il ripieno: rosolare la e magari trovare una brava maestra di specialità:
carne macinata insieme con un cucchiaio d’olio o tra le nostre nonne ce ne sono ancora parecchie
una noce di burro. che conoscono quest’arte!
Quando cambia colore e diventa chiara, spegne-
SICILIA: scacciata accoglierà il condimento e su questi due strati si
Livello di difficoltà: alto poggerà il secondo strato di pasta.
Tempo di preparazione della ricetta: 3 ore circa Distribuito il condi-
(considerando la lievitazione della pasta e la mento, si uniranno le
cottura in forno). olive (snocciolate e
tagliate), si posizionerà
Ingredienti: il secondo velo di pasta
(per 8 persone) e si uniranno i bordi dei
800 gr. di farina di semola rimacinata due strati fra essi.
1 panetto di lievito di birra Posizionare in forno
Olio per 45 min. circa a 200°,
Sale avendo cura di
Acqua tiepida ben osservare la
1,2 Kg. di tritato di carne di maiale cottura per evi-
800 gr. di fontina tare di bruciare la pasta,
400 gr. di pezzettoni di pomodoro soprattutto dal lato
1 cipolla da 100/150 gr. più basso.
10/15 olive nere
A doratura
Preparazione Scacciata: intensa rag-
Disporre a “cono” 650 giunta, spegnere e
gr. di farina di semola; in lasciare raffreddare
una tazza di acqua tiepida per almeno mezz’ora.
sciogliere il lievito di birra.
Nel cono di farina versare 30
gr. di olio ed 20 gr. di sale circa ed
impastare con il lievito sciolto in acqua
tiepida.
Aggiungere eventualmente acqua tiepida per
ottenere un impasto consistente, elastico e liscio;
lavorare manualmente l’impasto per almeno 10/15
minuti.
Avvolgere la pasta in una tovaglia alimentare e
lasciarla riposare per almeno un’ora e mezza per
permettere di ben lievitare. Attenzione!
Mentre la pasta riposa, in una bacinella ali- Non preoccupatevi se dopo aver messo la pasta
mentare inserire: la cipolla (tritata finemente), a riposare, resta della farina, sarà utile dopo, al
i pezzettoni (separati dall’acqua), la fontina (a momento di stirare la pasta per ottenere i due
piccoli cubetti), il tritato, sale e pepe (ma solo se strati di pane in pasta.
il tritato non è condito). Inoltre ricordatevi prima di inserire il tutto nel
forno, di forare il velo superiore della pasta
centralmente (2 cm di diametro circa) e con
una forchetta “punzecchiare” tutto il resto del
composto.

27

Raggiunta la lievitazione della pasta, dividerla


in due panetti (uno leggermente maggiore dell’al-
tro, per ricavare poi alla stesura due “rettangoli”
di pasta di pane), stendere con un mattarello
(aiutarsi con la farina rimasta) e distribuire
uniformemente la pasta. In teglia da forno sten-
deremo lo strato maggiore, esso sarà la base che
LAZIO: frittura mista alla romana Preparare le animelle con lo stesso procedimen-
Livello di difficoltà: medio to delle cervella.
Tempo di preparazione della ricetta: 1 ora e Mondare i carciofi, lasciando un torsolo di
mezza circa almeno quattro dita e tagliarli ognuno in otto
È possibile eseguirlo al campo, ma possibilmen- spicchi che verranno passati, a mano a mano, in
te con l’aiuto di un capo! un recipiente con acqua fresca e succo di limone,
per non farli annerire.
Ingredienti: Tutti i pezzi, come sopra preparati, si infari-
nano, si passano nell’uovo sbattuto e si friggo-
2 carciofi no, a medio calore, in una padella contenente
100 gr. di cervella di abbacchio abbondante olio d’oliva, fino a che avranno preso
100 gr. di animelle di abbacchio una colorazione biondo-chiaro. Salare e servire
2 uova caldissimo.
500gr. di farina
Olio d’oliva
Prezzemolo qb.
1 limone

Attenzione!
La cucina romana fa largo uso
di fritture (di pesce, di carne, di
vegetali, di latticini, ecc.), ma il
classico fritto alla romana, come
avete visto, è molto raffinato,
composto solitamente da animel-
le, cervella e carciofi. Proprio
per questo motivo è importante
che la carne sia di prima qualità,
altrimenti non tutti potrebbero
apprezzare il particolare sapore
delle cervella o delle animelle.

Preparazione frittura:

Porre le cervella a bagno nell’acqua fresca, per


una ventina di minuti, cambiando l’acqua almeno
un paio di volte, allo scopo di eliminare bene il
sangue.
Metterle in una casseruola, ricoprirle d’acqua e
28 aggiungere un po’ di prezzemolo.
Mettere la casseruola sul fuoco, togliendo le
cervella appena l’acqua è in ebollizione e passarle
in altro recipiente contenente abbondante acqua
fresca.
Quando le cervella si sono raffreddate, toglierle
dall’acqua e farle asciugare su di un canovaccio da
cucina.
Tagliare le cervella in pezzi regolari, né trop-
po piccoli, né troppo grandi, e sistemarle in una
scodella, condendoli con un po’ d’olio, un poco
di succo di limone ed un cucchiaio di prezzemolo
tritato.
CAMPANIA: struffoli di necessità aggiungere altro rum).
Livello di difficoltà: medio Una volta ottenuto l’impasto desiderato formare
Tempo di preparazione della ricetta: 75 min una palla, metterla in una ciotola, coprirla con un
È possibile eseguirlo al campo, ma possibilmente panno e lasciarla riposare in frigo per 15 minuti.
con l’aiuto di un capo! Tirare l’impasto fuori dal frigo, tagliare dei
pezzi non troppo grandi e allungarli con entrambi
Ingredienti: le mani per formare tanti bastoncelli spessi meno
di un dito.
500 gr farina Dopo aver ben allungato tutto l’im-
1 punta di cucchiaino di bicarbonato pasto iniziare a tagliare i bastoncelli
3 uova intere in tanti piccoli pezzettini.
2 tuorli Intanto con l’aiuto di un adulto
30 gr zucchero mettere in una pentola molto alta
1 pizzico di sale circa 1 litro di olio per friggere e
30 gr di burro portarlo ad ebollizione (è pronto
3 cucchiai di rum o brandy quando, calato un pezzettino di
1 litro di olio per friggere impasto, risale a galla friggendo).
250 ml miele A questo punto , un po’ per volta,
3 bucce di arancia iniziare a calare nell’olio gli struffoli
1 confezione Codette o confettini colorati girandoli spesso e appena dorati toglierli dalla
pentola e spostarli in un recipiente rivestito di
carta assorbente.

Quando tutti gli struffoli saranno fritti, scio-


gliere il miele in una padella antiaderente per
qualche minuto, calare gli struffoli e mescolarli
bene perché siano ben amalgamati e
aggiungete la buccia delle arance
grattugiate precedentemente.
Versarli in uno o più piatti
dando loro la forma
che si preferisce e per
concludere, deco-
rarli spargendovi
sopra i confettini
colorati.

Preparazione Struffoli:
Unire il bicarbonato alla farina e disporli sul ta-
volo da lavoro formando una fontanella. Mettere
al centro le uova intere, i tuorli, lo zucchero, il
sale, il burro e il rum. Iniziare a mescolare con le Attenzione!
mani il contenuto della fontana raccogliendo pian Come fare un buon fritto senza la friggitrice
piano la farina dai bordi. È vero, ogni volta che friggete qualcosa in pa-
Quando tutta la farina è stata raccolta con- della, anche asciugandolo con la carta assorben- 29
tinuare ad impastare cercando di ottenere una te, resta sempre impregnato di olio. La friggitrice,
massa omogenea e abbastanza morbida (in caso anche se elimina questo problema, è costosa e
non è utilizzabile al campo perché ha bisogno
di energia elettrica. Ma la friggitrice può essere
sostituita da una pentola molto alta che aiuta ad
evitare la formazione di schiuma. L’olio abbondan-
te deve essere necessariamente bollente così da
far friggere in superficie evitando di impregnare
il cibo. Una volta che il cibo risulterà alla vista
‘dorato’, non resta che tirare su il fritto e adagiar-
lo per qualche minuto sulla carta assorbente.
Una torta
molto specialE
la tecnica MMF, MarshMallow Fondant
Immaginate di dover organizzare la Fie- Una volta sciolte, aggiungete metà dello
sta per la conquista del guidoncino verde di zucchero a velo e continuate ad amalgamare
Artigianato. Il metodo dei MMF è una tecnica bene;
molto semplice, economica, e divertente Quando tutto è ben fuso, versate l’amal-
per decorare le torte. gama sul tavolo dove precedentemente avete
L’artigiano potrebbe essere anche un artista avuto cura di versare parte dello zucchero a
nei dolci, no? velo rimanente;
Perciò, quale tecnica migliore per sottoline- Versate tutto lo zucchero a velo rimasto
are quanto questa specialità di Squadriglia ci sopra la pasta fusa;
ha appassionati? Iniziate a impa-
Realizzare opere d’arte che poi si possono stare evitando di
mangiare… L’idea è stuzzicante perciò... sporcarvi le mani,
Tutti a casa del Capo Squadriglia! Via in cu- iniziando da là
testo e fotografie di Erika Polimeni

cina a lavarsi le mani! Arrotoliamo le maniche dove la pasta è


del camiciotto, e via! ricoperta di zuc-
chero.
Ecco la ricetta: Continuate a
150 gr di Marshmallow impastare fino a
350 gr di zucchero a velo raggiungere un
2 cucchiai di acqua composto omoge-
neo;
Ponete il compo-
sto avvolto nella
Anche il procedimento è facile! pellicola in cre-
L’unica cosa da tenere a mente è che la denza e lasciatelo
pasta va fatta riposare in credenza per riposare per almeno
almeno 12 ore prima di poterla lavorare 12 ore.
(avvolta nella pellicola e posta in un conte- È sorprendente
nitore a chiusura ermetica, può durare anche come l’impasto (che
più di un mese). subito si appiccica
Non aspettate il giorno stesso della fiesta un po’ alle dita)
per realizzare la pasta di MMF! alla fine lasci le
mani pulite!
30 Come si realizza il MMF Ma la cosa più
Ecco i semplici passaggi: bella è che gavetta,
Mettete le caramelle in un pentolino con i 2 cucchiaio e tavolo,
cucchiai di acqua e fatele sciogliere a bagno- se un po’ sporchi, si
maria. lavano velocemente
Piccolo suggerimento e semplicemente
Se usate il piatto più fondo della vostra con un po’ di acqua
gavetta in alluminio a cui tanto siete affezio- tiepida.
nati, le caramelle si scioglieranno – sempre La mamma del
a bagnomaria - molto più rapidamente e il Capo Squadriglia,
manico, non conducendo il calore, vi permet- che prima sarà
terà di non usare le presine. stata un po’ agitata
vedendo tutta quella confusione in cucina, Con la pasta rimanente, si potrà guarnire la
non può che rasserenarsi nel vedere con quale torta con delle simpaticissime decorazioni di
velocità tutto ritorna pulito. MMF.
Dopo 24 ore…
È passato un giorno, stasera c’è la Fiesta! Per colorare le decorazioni,
Tutti puntuali alle 15:00 a casa del Capo le opzioni sono 3:
Squadriglia; oggi la mamma sarà sicura che Mettere il colorante direttamente quando si
poi si mette tutto in ordine (gli Scout lascia- sciolgono le caramelle;
no sempre il mondo un po’ migliore di come La pasta MMF si può colorare prima di
lo hanno trovato) e lascia che il lavoro di alta realizzare le decorazioni utilizzando coloranti
cucina prosegua serenamente. per prodotti di pasticceria (coloranti alimen-
tari) e amalgamando bene ogni pallina per
Intanto qualcuno ha già preparato una buo- rendere il colore ben uniforme;
nissima torta, magari una torta all’arancia. Una volta realizzate, si possono dipingere
Manca solo la decorazione! le decorazioni con coloranti liquidi alimentari
Basta tirar via dalla credenza il nostro con un pennello.
panetto di MMF, togliere la pellicola con cui
era avvolto, impastarlo un altro pochino e I soggetti possono essere di tutti i tipi:
stenderlo col mattarello su un foglio di carta fazzolettoni, scarponcini, il guidoncino
forno. verde, una tenda, il Capo Reparto, tutta la
Arrotolandolo con il mattarello, è facile da Squadriglia, o il nostro amico Marcellino, il
srotolare sulla torta. più goloso Capo
Basterà poi togliere la pasta sovrabbondan- Squadriglia…
te con il coltello e, un po’ come si mettono le
lenzuola nel letto, rivestire ben bene la torta.

Come realizzare Marcellino gli occhi con i


È facile: chiodi di garo-
Una palla tagliata a metà per il corpo e fano).
due bastoncini per le braccia (schiacciare al
bordo per la mano); Le varie parti
dei soggetti che
Una pallina bella abbiamo deciso
rotonda per la testa; di realizzare si
un camiciotto assemblano facilmente appoggiandole sem-
azzurro -su cui dise- plicemente le une alle altre. Eventualmente
gnare i distintivi- e si possono utilizzare degli stuzzicadenti a
un triangolo sottile sostegno o bagnare leggermente le parti da
colorato con i colori unire per facilitare il lavoro.
del fazzolettone; Per fissarli bene sulla torta, invece, basta
il mitico bagnare la base del soggetto con acqua o
cappellone. usare la ghiaccia.
Si possono aggiungere, in base alla de- 31
corazione, caramelle colorate, cioccolatini,
confetti, meringhe…
Tutte decorazioni commestibili.
E ora che il
nostro capola-
voro è pronto, e
che la cucina è
messa in ordine
… Si va in sede,
inizia la Fiesta!
Marcellino sorride sempre, gli ultimi par-
ticolari si possono realizzare col pennello (e
Augusto Delpino, Caposquadriglia investigatore

DEPISTAGGIO
Una tromba d’aria mista a un A mezzogiorno, ancora nessun se-
campionato mondiale di fulmi- gno dei Tori. Alle 14 molti comin-
ni aveva mandato al diavolo il ciarono a preoccuparsi, anche
San Giorgio di Zona e di conse- perché senza cellulari – vieta-
guenza l’attesissimo torneo di ti al campo – non c’era modo
rugby picchetto, una variante di raggiungerli. Possibile che i
scout del rugby tradizionale, Tori, famosi per le loro specia-
ma più crudele. Far saltare un lizzazioni in orientamento, si
torneo che si svolgeva da più di fossero persi? La mappa e le istru-
vent’anni e richiamava ogni Reparto zioni per raggiungere Pian Casotto
della Zona sarebbe stato un sacrilegio, erano chiarissime. I Pipistrelli intanto
per cui si decise di recuperare durante i campi continuavano a ridere.
estivi. Tutti i Reparti programmarono quindi il Il torneo sarebbe cominciato alle 17 e Augu-
campo nella stessa data, destinando l’ultimo sto capì che non si poteva perdere altro tem-
giorno a una marcia verso Pian Casotto, loca- po. Aveva un’idea su quanto stava accadendo,
lità baricentrica rispetto a tutti i campi, dove ma l’unico modo per verificarla era correre in
di Stefano Garzaro - disegni di Fabio Bodi

si sarebbe giocato il grande torneo. città. Augusto convinse un Rover a prestargli


Augusto Delpino era l’allenatore delle Linci, la bici e coprì la ventina di chilometri che lo
l’unica squadriglia selezionata del suo Reparto. separavano dall’abitato in meno di un’ora.
Vincere sarebbe stato molto difficile, perché i
Tori del Reparto di Sant’Abbondio erano tostis-
simi; per questo Augusto aveva allenato i suoi
tutta la primavera caricandoli come bulldozer.
Le Linci, dunque, aspettavano il torneo con

32 Augusto balzò in sella e coprì la ventina di chilometri che


lo separavano dall’abitato in meno di un’ora.

il batticuore e quel sabato mattina di luglio,


giorno della grande sfida, erano arrivate a
Pian Casotto con due ore di anticipo. Il tempo
di scaricare tende e zaini, e giù ad allenarsi
ancora. Poi pian piano erano giunte tutte le
altre squadre, tranne i Tori, mentre i Pipistrelli
del Treponzio 4 ridevano in continuazione, e
non si capiva il perché. Le istruzioni della finta mappa erano un capolavoro
di precisione. I Tori c’erano cascati come vitelli.
li convinse a rimandare a più tardi la resa dei
Andò a casa di Fiorenzo, il Caposquadriglia conti e a rimettersi subito in marcia verso Pian
dei Tori, e faticò parecchio a convincere la Casotto. Lui, intanto, li avrebbe preceduti in
madre che non si trattava di un incidente e bici.
che tutta quella agitazione faceva parte del Quando alle 19 i Tori arrivarono, i Pipistrelli
gioco. Entrò nella camera di Fiorenzo e frugò smisero di ridere e si fecero ancora più tetri
nei cassetti. Ebbe fortuna, perché in una busta quando i capi li convocarono nel tendone. Ne
trasparente trovò una fotocopia delle istru- uscirono dopo dieci minuti con l’aria dei con-
zioni per il torneo. Augusto impallidì: il suo dannati alla ghigliottina: erano stati squalifi-
sospetto era fondato. La mappa era completa- cati. Erano loro gli artefici della finta mappa,
mente diversa dalla sua. Era molto precisa, ma studiata per liberarsi dei Tori e vincere così il
contraffatta. Augusto capì che i Tori in quel torneo.
momento dovevano essere in marcia verso il I Tori sfogarono la tensione di quella lunga
nulla. Occorreva far presto. giornata giocando come pazzi. Vinsero tutto
Si fece dare una doppia tavoletta di ciocco- e in finale si trovarono di fronte proprio alle
lato dalla mamma di Fiorenzo, da usare come Linci di Augusto. La battaglia fu durissima –
i giocatori sembravano drogati di cacao – e
l’ultimo minuto vide le squadre in parità. Ulti-
ma azione: lancio per i Tori. Le loro cannonate
erano micidiali e non perdonavano. Le Linci,
rassegnate alla sconfitta, si misero in cerchio
per mostrare dignità, finché il bomber dei Tori
sparò un colpo così potente che uno stormo di
fenicotteri anticipò di un mese la migrazione
in Africa. Sparò in alto, dritto sopra di loro,
rinunciando alla vittoria. Fine partita. Pari. I
Tori avevano voluto ringraziare così le Linci,
ma soprattutto l’allenatore Augusto Delpino
alla sua ultima partita, dato che in autunno
I Tori erano in piena rissa, accusandosi sarebbe passato in Noviziato.
l’un l’altro di aver perso la strada

carburante, rimontò in sella e rifece a razzo


la strada per Pian Casotto. Quando arrivò al
campo, erano le 16. Ai capi, preoccupatissimi,
Augusto assicurò che la squadriglia scomparsa
sarebbe tornata prima di sera. Li convinse a
far giocare tutte le altre partite e a tenere in
sospeso quelle che riguardavano i Tori.
Le finte istruzioni della finta mappa erano
un capolavoro di precisione. I Tori, maniaci di
bussola, mappe e azimut, c’erano cascati come
vitelli. Augusto ci mise un po’ a fare tutti i
33
calcoli del tracciato; alcuni segnali all’inizio lo
ingannarono, perché si trattava di trabocchetti
crittografati. Pedalò per un’ora buona ringra- La battaglia fu durissima – i giocatori sembravano drogati
di cacao – e l’ultimo minuto vide le squadre in parità.
ziando l’inventore del cioccolato, sbagliando
strada un paio di volte; alla fine intravide in
fondo a una radura dei puntini azzurri. I Tori
erano in piena rissa, accusandosi l’un l’altro di E i Pipistrelli, così abili nel preparare finti
aver perso la strada. L’apparizione di Augusto percorsi azimut? Smisero di giocare a rugby
li fece tornare all’equilibrio. Rantolando come picchetto, si dedicarono alla specialità di
un mantice di una fornace di mattoni per la Esplorazione e durante la missione nei boschi
fatica, Augusto raccontò loro della trappola, dell’Appenzello si persero.
L’elettricista in sede
P
rima di iniziare a fare i piccoli elettricisti Bene ma cos’è il quadro elettrico? È il cuore
è fondamentale sapere che per legge, la del nostro impianto. Tramite esso controlliamo
realizzazione di nuovi impianti elettrici i circuiti e garantiamo la sicurezza per i nostri
la loro ristrutturazione, modifica o comunque elettrodomestici ma soprattutto per noi!
tutte gli interventi “radicali” sull’impianto Al suo interno c’è un interruttore particolare
della nostra sede (impianto di bassa tensione chiamato “differenziale”, meglio noto come
“BT”) vanno effettuati da ditte specializzate e “salvavita”. Poi, per ciascun circuito del no-
accreditate, le quali a lavoro ultimato provve- stro impianto, un interruttore “magnetoter-
dono a fornirci la documentazione attestante mico”.
che l’impianto è stato progettato e realizzato
a regola d’arte. Premesso questo prima di met-
tere le mani pasta vediamo un paio di concetti
fondamentali dell’elettrotecnica.

Cos’è la tensione? E la corrente?


Iniziamo da quest’ultima la corrente elettri-
ca è un flusso di elettroni che si muove da
un punto ad un altro attraverso un conduttore
testo e fotografie di Erika Polimeni

(filo elettrico). Viene indicata dal simbolo “I”


e si misura in Ampere (A). La tensione indica-
ta col simbolo “V”, e misurata in Volt (V) è la
differenza di potenziale tra due punti, ovvero
la forza che spinge i nostri elettroni lungo il
filo elettrico.
Per capirci immaginiamo che i fili elettrici Il nostro interruttore differenziale è come
siano dei tubi dell’acqua, l’acqua sia la nostra una bilancia a due bracci: su un piatto c’è
corrente e il rubinetto la tensione. la corrente che arriva dal contatore sull’altra
Quando apriamo il rubinetto l’acqua inizia a quella che rientra dal nostro circuito. Se tutto
scorrere lungo il tubo e più apro il rubinetto funziona correttamente la bilancia sta in equi-
maggiore è la forza con la quale l’acqua scorre. librio. Se si… sbilancia, vuol dire che ci sono
In elettrotecnica è la stessa cosa: maggiore è dei problemi, il differenziale se ne accorge e
la tensione maggiore è la forza con la quale la stacca tutto.
corrente scorre nel nostro circuito il che impli-
ca che più alta è la tensione maggio-
re sono i rischi per l’uomo!

Nei fili elettrici delle nostre case,


come in sede, il rubinetto (la tensio-
34 ne standard) è costantemente aper-
to a 220 V, che sono una forza suf-
ficiente a fare danni gravi sul corpo
umano!
Quindi la regola fonda-
mentale prima di compiere
qualsiasi azione su un im-
pianto elettrico è staccare
la corrente ovvero abbas-
sare gli interruttori del
quadro elettrico generale
e del contatore.
Per capire meglio torniamo all’acqua.
Se l’acqua che esce dal rubinetto è uguale a
quella che va nello scarico tutto funziona, in
caso contrario o c’è qualcuno che sta rubando
acqua, oppure prima o poi qualcosa traboccherà.
Ugualmente, se un elettrodomestico va in
avaria e la corrente se ne va in giro per altri
circuiti (la sua struttura metallica, il circuito
di terra, i tubi dell’impianto dell’acqua…) o
peggio ancora, se noi veniamo a contatto con
la corrente, causiamo una dispersione. Quindi
l’acqua che rientra sarà minore e immediata- Quando un elettrodomestico si guasta o non
mente il nostro rubinetto si chiuderà evitan- funziona correttamente è possibile che parte
doci di rimanere arrostiti! della corrente venga a contatto in qualche
Il salvavita, come qualsiasi altro componen- parte dell’apparecchio, la messa a terra viene
te elettrico ha una certa durata, per testarne collegata alle parti metalliche in cui po-
il funzionamento si raccomanda di schiacciare trebbe circolare corrente “indesidera-
il tasto di test e notare se valvola di sicurezza ta”. Con una idonea messa a terra
viene azionata correttamente, in caso contra- le dispersioni vengono scaricate nel
rio è necessario sostituirlo. terreno anziché nel corpo.
Se l’automobile avesse una messa a
Gli interruttori magnetotermici invece terra anziché starsene su gomma iso-
proteggono l’impianto da cortocircuiti e da so- lante, eviteremmo ad esempio quelle fastidio-
vraccarichi. In pratica misurano il calore che si se scosse di elettricità statica che si accumula
genera nei fili elettrici attraversati dalla cor- nella carrozzeria.
rente e se questo valore supera il limite stac-
cano il circuito. Tutti i nostri circuiti (luce, prese, fari ester-
Ma perché parliamo di interruttori elettro- ni ecc.) sono collegati da fili elettrici in rame
magnetici al plurale? Perché in un impian- di diversa sezione e diversi colori. I fili più
to corretto ne avremo almeno due: uno per spessi (2,5 mm2 di sezione) vengono usati per
l’impianto di illuminazione, l’altro per le prese le prese di corrente mentre quelli più sottili
di corrente. Poi se in sede abbiamo l’illumina- (1,5 mm2) per l’illuminazione.
zione esterna potrebbe esserci un interruttore
dedicato, e così via per ogni circuito che vo-
gliamo separare.

La separazione dei circuiti è molto impor-


tante. Provate a pensare se il nostro impianto
avesse un solo interruttore per tutto! In caso
di guasto dovremmo spegnere tutto finche un
tecnico competente non provvederà a riparar-
lo! Separando i circuiti con più interruttori
magnetotermici potremo agire su ognuno di
35
essi senza escludere l’altro.

Abbiamo parlato prima di dispersione ma


quando la corrente si disperde dove va? Se I colori non sono casuali
l’impianto è fatto a regola d’arte andrà a fi- Nero o Marrone: Fase, questo cavo traspor-
nire nel circuito di messa a terra. La messa a ta la corrente.
terra è una linea speciale che viene collegata Blu: Neutro, questo cavo è lo 0 volt.
come dice la parola stessa nel terreno tramite Verde/Giallo: Messa a terra, questo cavo
un apposito palo in metallo. È un accorgimen- serve per dissipare a terra eventuali fughe di
to di importanza vitale per il nostro impianto corrente da un elettrodomestico/dispositivo
elettrico. elettrico.
Vediamo ora cos’altro c’è in un Interruttori: servono per interrompere la
impianto elettrico. corrente. Il tipo più semplice chiude o apre
Sicuramente avremo bisogno di prese e por- un circuito in un solo punto. Il deviatore in-
talampada ma anche di interruttori per rea- vece permette di chiudere un circuito L1 de-
lizzare i circuiti “prese” e “illuminazione”. In viando la corrente su un altro L2 e viceversa,
commercio esistono diversi tipi di questi ma- e si usa ad esempio quando si vuole accendere
teriali con colori e forme svariati la cosa fon- la stessa luce da due punti diversi.
damentale che deve orientare la nostra
scelta è una sola: il marchio CE. Esso
infatti garantisce che il prodotto che
acquistiamo (filo elettrico presa inter-
ruttore ecc.) è stato costruito secondo
gli standard di sicurezza
previsti dalla normativa,
garantisce cioè la nostra
sicurezza!

Prese elettriche: ser-


vono per collegare dispositivi elettrici
nel nostro impianto, se sono di tipo
vecchio è preferibile sostituirle con dei
tipi nuovi con dispositivo di protezione inte- Legalmente è possibile fare piccole modifi-
grato (i contatti sono protetti con un dispo- che senza particolari permessi, come ad esem-
sitivo di materiale isolante che si apre solo pio: sostituire lampadari, prese, pulsanti, cavi
quando viene inserita una spina elettrica). vecchi etc.. Quando l’impianto elettrico viene
modificato in maniera evidente è necessario
36
richiedere i permessi al comune e farsi cer-
tificare il lavoro da una società specializzata.
La regola fondamentale è togliere sempre la
corrente finché l’operazione di manutenzione
non è stata completata, possibilmente disatti-
vare tutti gli interruttori presenti nell’impian-
to per essere totalmente sicuri, disattivare
anche l’interruttore del contatore e natural-
mente fare sempre tutto ciò alla presenza di
un adulto.
Buon lavoro!
Ciao Avventura
sono Elia, il CapoSq. dei Falchi del Reparto Val Fassa 1. Prima di tutto volevo fare un salu-

Spazio EG
to a tutto il mio Reparto e soprattutto ai miei squadriglieri che non crederanno ai loro occhi:
Tita, Toni, Frigo, Michele, Eric, Nicolò, Damiano, Gabriel e Moriz (siamo un po’ tanti! = D).
Volevo anche chiedervi se per piacere potete pubblicare la foto del primo omino lego scout
del Val Fassa che ho costruito io.

Ciao a tutti, sono Giovanna della mitica Sq. Tigri del Chirignago 1 (VE). Volevo fare una super sorpresa e un super
saluto innanzitutto all’Alta Sq. di cui faccio parte cioè: Trinca, Elena; Pippo, Leo, Bech, Fracca, Sara, Madda, Bea,
Anna. Un saluto alla mia Sq. ma anche alle Pantere, ai Falchi e alle Volpi. Un saluto allo staff (Buso, Giaco, Silvia,
Deia, Dario e Fede). E infine ma non meno importanti un saluto a 4 persone che non fanno parte del mio Reparto:
Francesca e Cecilia del Marghera 1, Arianna del Gazzera-Mestre 5 e Luca del Salerno 3.
Ciao, e un bacio. Giovanna De Martino

Ciao a tutti!
Sono Lucia, una Guida del Reparto Empoli 1 (FI). Vi scrivo per farvi i
complimenti...siete sempre molto originali e pieni di curiosità veramente in-
teressanti!
Ne approfitto però per ringraziare l’intera Squadriglia Aironi che mi ha
regalato dei momenti indimenticabili, ma soprattutto il mio Capo che mi ha
dato l’opportunità di mettermi in gioco per l’Impresa di Sq. ma anche nelle
cose più semplici; facendomi sentire un mattoncino fondamentale per tutte!
Penso infatti che ciò mi sia servito molto. Un grosso bacio e... buona caccia!

Ciao a tutti, siamo la Sq. Aquile del Porto San Giorgio 1. Vi scriviamo per raccontarvi la nostra fantastica av-
ventura di alcuni pomeriggi passati in giro per il paese a fare interviste ai personaggi storici del luogo! Stiamo
prendendo la specialità di Sq. di Giornalismo andando a fare interviste a questi simpatici vecchietti che, parlando un
dialetto strettissimo, ci hanno raccontato come è cambiato il paese. Sembrava tutto molto strano ascoltando i loro
discorsi perché ci siamo immaginate un paese completamente diverso dove i ragazzini della nostra età si potevano
divertire tranquillamente per strada senza pericoli. Sembrava un altro mondo: sicuramente lo stile di vita è miglio-
rato, ma secondo alcuni di loro si stava meglio prima perché si avevano meno problemi.
Un saluto a tutti.

Ciao mi chiamo Matteo e sono il VzicecapoSq. della Squa-


driglia Arieti. Scrivo a voi di avventura perché reputo molto
bello e utile il vostro giornalino. Colgo l’occasione per salutare
il mio Reparto il Penne 1 San Massimo. Voglio dire che ben due
Squadriglie del mio Reparto hanno terminato le loro Imprese
perché secondo me è il Reparto più unico che ci sia; infatti con 37
loro ho passato uno stupendo campo estivo.

Salve sono un papà, Fausto Secches, e ho un figlio da diversi anni


nel Gruppo Grosseto 3.
Volevo sapere se nel prossimo giornalino potevate inserire la foto che
vi allego: è una parte del Gruppo.
Ho avuto questa piccola idea inviarvi questa foto: dopo tutto la Vo-
stra rivista arriva sempre ed è molto carina.
P.S.: spero che i capi loro non brontolino per questa piccola iniziativa.
Spazio EG

Ciao a tutti Esploratori e Guide!


Sono Valentina, ho 15 anni e sono il Csq della mitica sq Pantere del Belpasso II (CT). Volevo salutare tutto il
mio Reparto, i miei CapiReparto e la mia Sq!! Vi ringrazio tantissimo e spero che i miei ultimi anni di Reparto siano
come i precedenti che ho passato insieme a tutti voi!! Grazie a tutti per le grandi emozioni che ad ogni campo mi
fate vivere!
Buona caccia e buon sentiero a tutti.

Ciao Avventura! Siamo Silvia, Angelica, Marianna, Davide,


Francesco, Nikolas, Daniela, Giulio ed Enza, (ex) Esplorato-
ri e Guide dei Reparti Pegaso e Andromeda del Gruppo scout
Adelfia 1. Siamo agli ultimi giorni di una fantastica Avventura
in Reparto, e per questo vorremmo salutare e ringraziare di
cuore tutti coloro che hanno contribuito a rendere questi anni
alcuni tra i migliori della nostra vita tra gioie, delusioni, risa-
te, riflessioni, amicizie sincere e profonde che hanno lasciato
un’impronta indelebile nei cuori di ognuno di noi. Grazie agli
Esploratori e Guide per aver camminato con noi.
Ah, quasi dimenticavamo! Un grande abbraccio e ringraziamento a tutti i nostri Capi.
Buona caccia, vi vogliamo tanto bene!

Ciao, sono Margherita del Reparto Stella Polare del Cesena 6.


Vorrei parlare del campetto Sherpa: “E noi sopravviveremo - tec-
niche di vita all’aperto” di Costigiola. Ho avuto l’occasione di par-
tecipare a questa fantastica esperienza e vorrei consigliarvelo. La
base è formata da un grandissimo campo, contornato da alberi. È
un campo di movimento, ma non voglio anticiparvi niente perché
tutto è bello se è una sorpresa! Vi dico solo che dovrete essere
pronti a tutto, ma seriamente a tutto. I capi saranno pronti a sor-
prendervi. Vorrei salutare i Capi e tutti i partecipanti al campetto
svoltosi dal 15 al 19 giugno 2011!
Saluti a tutti, Maggie

Ciao a tutti!
Sono Diletta, Caposquadriglia della Sq. Vespe del Bellaria Bordonchio 1.
Purtroppo questo è il mio ultimo anno in Reparto e colgo l’occasione per rin-
graziare la mia fantastica Squadriglia con cui sono riuscita a fare un sacco di
cose che non avrei sperato di realizzare. Tra poco ci sarà il Campo e faremo
vedere veramente chi siamo! Ragazze, l’anno prossimo non ci sarò ma siete
una Squadriglia fantastica composta da gente fantastica. Sono molto fiera del
legame che si è creato tra noi e sono ancora più fiera dello stile che abbiamo
dimostrato. Coraggio ragazze e ricordate sempre: “Vespe?! YO!; Pizzichiamo!
38 Vespe?! Siamo!” Ringrazio anche il mio Reparto Everest, i miei CapiReparto e
le altre Squadriglie: Pantere, Civette, Gufi, Cinghiali, Quaglie e Scoiattoli.
Buona fortuna per l’anno prossimo e... grazie di tutto!

Ciao Avventura! Sono Selena una Guida del Piacenza 5.


Vi ho scritto perché vorrei ringraziare tantissimo la “Big Family“ che purtroppo
dall’anno prossimo sarà divisa in due. Vi ringrazio perché insieme abbiamo pas-
sato dei momenti davvero incredibili. Vi ringrazio perché insieme abbiamo creato
davvero un’amicizia profonda ed indissolubile (anche se dei momenti di crisi ce li
abbiamo avuti). Vi ringrazio ... per il semplice fatto di esistere.
Vi adoro. Selli
Ma oggi qualcuno sa cosa vuol dire internazionalismo?
È incredibile: una guerra oggi! E neanche tanto lontano:Israele è a quattro

Spazio EG
passi da noi! Ma siamo fuori dal mondo? Le guerre sono cose da libri di storia
[…] Un momento, ma tutti la pensano come noi riguardo alla parola internazio-
nalismo, no? Significa “pace”, “comunione fra popoli”: conoscere per convivere e
convivere per arricchirsi, giusto? Oggi sembra un concetto utopistico, fuori dal
mondo, ma è così che Dio l’aveva pensato questo mondo. Un mondo che abbiamo rovinato, che ci è stato affidato
e non siamo stati in grado di gestire.
Ma non disperiamo! Siamo ancora in tempo per cambiare! Non siamo indifferenti o presto sarà troppo tardi. Urlia-
mo al mondo che la pace esiste, che la gioia non è solo un sogno irrealizzabile!
(Da un articolo della Sq. Cerby del Torino XIX scritto per la Specialità di Internazionale).

Ciao Avventura,
sono una Guida del Reparto “Croce del Sud”,gruppo Salerno X. Ti scrivo perché ho dovuto
trasferirmi in un’altra città ed anche se sono a metà del mio sentiero,ho dovuto lasciare il
Gruppo, non avendo poi l’occasione per salutare tutti come si deve vorrei rimediare scriven-
do sulle pagine di questo giornalino.
Questi anni passati con il Reparto sono stati i più belli perché ne abbiamo fatte di cose
assieme!
Mi mancherà la Squadriglia Scoiattoli e le altre, ancor di più mi mancheranno Enrica, Jes-
sica, Alessandro, e i CapiReparto. Un bacione grandissimo a tutti.
Aglaia Volpe Sapiente, Sq. Scoiattoli

Ciao sono Roberta e faccio parte della Sq. Pantere nel Reparto Pegaso del
Taranto 14. Volevo dire loro che sono un Reparto stupendo di persone fanta-
stiche, e in più volevo ringraziarli per avermi fatto passare un bellissimo primo
anno con loro.
Vi adoro e vi stimo! Il vostro. Koala Paziente!

Ciao Avventura, sono Stefano Capo Sq. dei Corvi del Reparto Kairòs del Biton-
to 3; volevo fare un ultimo saluto/sorpesa al mio Reparto inviando questa foto
dove c’è tutto il Reparto (più un piccolo intruso XD). Qui siamo al campo estivo
dopo il Consiglio della Legge dell’ultimo giorno. Volevo ringraziare tutti i miei
amici e i capi che con me hanno vissuto questa esperienza scout.

Abbiamo affidato la realizzazione degli zainetti del contingente del jamboree ad un no- 39
stro abituale fornitore che, per errore della fabbrica, invece di quelli previsti ci ha con-
segnato zainetti non sufficientemente testati: non corrispondevano alle caratteristiche
di qualità e robustezza che pretendiamo regolarmente dai nostri fornitori.
Ce ne scusiamo, per i difetti del prodotto che vi è stato fornito e per i disagi arrecati
a tutti nel corso delle attività del jamboree. Non doveva succedere, certamente non ci
rivolgeremmo più questo fornitore, ma ormai il danno è fatto. Ovviamente sostituiamo
tutti gli zainetti con altri che rispettino gli standard di alta qualità cui stiamo sforzan-
doci di portare tutto il prodotto scout tech, dagli zaini alle tende.
Rivolgetevi al vostro scout shop di zona e vi faremo avere il cambio.
Ci scusiamo! Tutti i componenti il contingente Agesci al Jamboree possono ritirare lo
zainetto sostitutivo presso lo scout shop della propria regione dal 25 gennaio al 15
febbraio 2012, con le stesse modalità utilizzate per il ritiro
del kit-jamboree. In caso di necessità rivolgetevi agli scout shop regionali www.fiorda-
liso.it oppure ai vostri capi Reparto di formazione del jamboree.
L’ULTIMA DEI CAIMANI
Franco Bianco

40

SCOUT - Anno XXXVIII - n. 1 - 15 gennaio 2012 - Settimanale - euro 0,51 Edito dall’Agesci - Direzione: Piazza Pasquale Paoli 18 - 00186 Roma - Direttore responsabile:
Sergio Gatti - registrato il 27 febbraio 1975 con il numero 15811 presso il Tribunale di Roma - Stampa: Mediagraf spa Viale della Navigazione Interna, 89 Noventa Padovana
(PD) - tiratura di questo numero copie 62.000

Finito di stampare nel gennaio 2012 Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Potrebbero piacerti anche