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Campania

AZIENDA AGRICOLA
SAN SALVATORE
PAG. 23

Sardegna

AGRICOLA PUNICA SPA


PAG. 11 Emilia Romagna

FATTORIA PARADISO
PAG. 25
4
Friuli Venezia Giulia
Veneto
AZIENDA AGRICOLA AZIENDA AGRICOLA ZÝMĒ
RONCHI PAG. 37
DI MANZANO SNC
PAG. 27

Trentino
AZIENDA AGRICOLA
BELLAVEDER
PAG. 34-35 5
scatole porta bottiglie

Tel. 0423 913300 www.scotton.it scotton@scotton.it


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Anno XIII • Numero 96 • Maggio Giugno 2017
www.igrandivini.com
In copertina Carlo Pietrasanta foto di Massimiliano Ruvolo

Editore
Cluster Editori
Registrazione Tribunale di Grosseto
n° 9 del 02/11/2005

Direzione e Redazione
Strada Massetana Romana 58/b - 53100 Siena (Italia)
Tel. 057745561 Fax 0577270774 - info@igrandivini.com

Direttore Responsabile
Giovanni Pellicci

Direttore Editoriale
Fabrizio Barbagli

Traduzioni a cura di
Mariavera Speciale

Hanno collaborato a questo numero


Stefania Abbattista, Barbara Amoroso, Elisa Berti, Lorenzo
Bianciardi, Pamela Bralia, Alberto Brilli, Claudia Cataldo,
Marina Ciancaglini, Pier Lorenzo Cicerchia, Chiara
Martinelli, Giulia Montemaggi, Tommaso Nutarelli, Enea
Silvio Tafuro

Art Director
Linda Frosini

Stampa
Petruzzi – Via Venturelli, 7
Città di Castello (PG)

Di’ pure addio Concessionaria Pubblicità

al cavatappi
Cluster Editori
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53100 Siena (Italia)
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La chiusura Vinolok è decisamente popolare tra gli


Account
amanti del vino, grazie alla facilità di apertura e chiusura delle bottiglie. Stefania Abbattista - stefania@igrandivini.com
Non è necessario l’uso di cavatappi. Inoltre, la bottiglia è facilmente Elisa Berti - elisaberti@clustereditori.it
Laura Dami - l.dami@igrandivini.com
richiudibile. Scopri di più su www.vinolok.com Francesca Droghini – f.droghini@igrandivini.com
Chiara Martinelli - c.martinelli@igrandivini.com
Giulia Montemaggi - g.montemaggi@clustereditori.it
Stefania Russo - s.russo@clustereditori.it
Giulia Spolidoro - g.spolidoro@clustereditori.it

Associato a: Aderente al Sistema Confindustriale

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Distributore esclusivo per Italia
Cooper Wine Control supporta
Amber Falls Winery & Cellars,
la prima cantina americana
ad esporre a Vinitaly.
Dal 9 al 12 Aprile Vininternational
Hall Area D - Stand C1

•  Gestione di carico e scarico della bottaia


•  Gestione delle lavorazioni in bottaia (anche attraverso notifiche push)
•  Valutazione costante del vino in lavorazione in botte (profili aromatici) con archiviazione di annotazioni
•  Valutazione di ogni singola botte e relativa resa sia in termini di affinamento che di consumi
(produttore, tipologia, essenza, tostatura, passaggi)
•  Creazione di uno storico di valutazione per ogni vino fermentato o affinato
•  Creazione di uno storico per ogni botte in legno
•  Dematerializzazione dei documenti

www.cooperwinecontrol.com

La tua cantina in tasca Processi e lavorazioni


Gestisci tutte le lavorazioni e le scadenze delle stesse, creando un
Le lavorazioni, i profili aromatici di ogni calendario temporale che pianifica e organizza il lavoro nei legni.
vino e l’evoluzione del vino nel tempo...
Analisi sensoriali
tutto nel tuo smartphone Inserisci le analisi sensoriali creando profili aromatici del vino con-
frontandoli in più archi temporali per verificare l’effettiva evoluzi-
one del vino.

Notifiche e calendari
Botti, barrique e vasi in legno Ricevi le notifiche push sul tuo dispositivo per ogni operazione
Crea la tua bottaia virtuale, tieni traccia delle modifiche e se- pianificata. Al termine della lavorazione conferma l’avvenuta es-
guine l’andamento nel tempo. ecuzione con un click sulla app.

Mosto & vino Archivi e note


Gestisci i mosti e i vini, segui il processo di certificazione e di Che vino era presente in quella barrique l’anno scorso? Quanto
invecchiamento. lievito ho aggiunto in gennaio? Tutto l’archivio a tua disposizione.
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Il disco è rotto e suona
“Un’estate fa”...
A
vete presente la canzone evitare in futuro il ripetersi dell’assur- sopratutto avvicinandosi ad una storia.
“Un’estate fa”, pezzo in- da empasse che ha bloccato i fondi Quel del vino, appunto, e di conse-
terpretato prima da Mina Ocm Vino. Quelli per il biennio 2017- guenza del nostro Paese. Ci sentiamo
(era il 1990) e poi da Franco 18, già di fatto iniziato, andranno gesti- di condividere alcune delle parole a
Califano? Mi è subito venuta in mente ti nel modo più efficiente possibile. Il commento della giornata espresse dal
ragionando sui contenuti di questo edi- Mipaaf avrà capito la lezione? Serviva presidente del Mtv , Carlo Pietra-
toriale. davvero ricorrere al Tar? santa. “Oggi si opta per l’esperienza
La cito, volutamente, in chiave ironica Se qualcosa è davvero cambiato lo enoturistica un po’ come si sceglie un
perché è netta la sensazione di quanto capiremo più avanti, nel frattempo buon libro o un buon film: per questo
poco sia cambiato rispetto ad un anno speriamo che certi errori – che non ci è importante riuscire ad assecondare
fa in merito ad alcuni fondamentali possiamo proprio permettere – siano questa nuova tendenza, raccontando
temi che riguardano il mondo del vino. definitivamente evitati in futuro, attra- al meglio tutto il fascino che sta dentro
Sia chiaro, questa non vuole essere una verso una regia che deve necessaria- una bottiglia di vino. Oggi possiamo af-
carrellata di cose negative ma, anzi, mente avere come indirizzo quello di fermare che le aziende del Movimento
una serie di considerazioni sulle enor- via XX Settembre. Turismo del Vino hanno staccato net-
mi potenzialità che abbiamo ma che Tra l’altro, e qui un inciso è doveroso, tamente quelle che in questa giornata Giovanni Pellicci
non sfruttiamo sufficientemente bene ci sarebbe piaciuto molto poter appro- vedono solo l’occasione di vendere Direttore Responsabile
per trarne il ritorno auspicato. fondire tutti questi argomenti assieme qualche bottiglia di vino in più. Ora at-
Prima di tutto l’export, chiave di vol- a Michele Scannavini, presidente tendiamo il buon esito della Legge che
ta di ogni ragionamento. La storia è dell’Ice. Purtroppo, nonostante le no- finalmente regolamenti un settore che
nota: registriamo numeri che vengono stre anticipate richieste, non è stato già vale 2,5 miliardi di euro l’anno
definiti - giustamente - da record ma è possibile conoscere il suo punto di vi- ma che è ancora poco rispetto alle sue
evidente che potremmo fare ancora sta sui delicati temi dell’export e della potenzialità, e rappresenta meno della
meglio. Sul come ne abbiamo parlato, promozione del brand Italia all’estero. metà del giro di affari dell’enoturismo
come potrete leggere nelle prossime Veniamo all’enoturismo, tema che in California (7 miliardi di dollari)”.
pagine, assieme a Silvana Ballotta, sarà ulteriormente approfondito nelle Ecco allora il perché di quella canzone
Ceo di Business Strategy, realtà che prossime pagine grazie all’Inchiesta con cui è iniziato questo ragionamento.
lavora da anni al supporto delle espor- firmata da Claudia Cataldo. Il feno- Non era praticamente tutto così un’e-
tazioni del made in Italy. Dalla pia- meno è in costante diffusione in Italia state fa? Perché nel nostro Paese deve
cevole conversazione e scambio di con- da qualche anno e, anche qui, ci sono essere così faticoso provare a miglio-
siderazioni è emerso, ancora una volta, margini di ulteriore crescita se arri- rare le cose, a valorizzare ciò che di
che al nostro Paese manca soprattutto vassero normative adeguate. L’estate buono e di valore abbiamo? Sono anni
la programmazione nel medio perio- – quest’anno decisamente in anticipo che sentiamo parlare di cabina di
do. Abbiamo, in sostanza, il vizio di na- a livello meteorologico – si è aperta regia, di necessità di fare sistema, di
vigare a vista, inseguendo l’onda del con l’ormai classico appuntamento di fare squadra e ancora e ancora. Sono
momento ma con scarsa lungimiranza Cantine Aperte, promosso dal Movi- solo slogan con scarso appeal, che
e capacità di guardare un po’ oltre. Un mento Turismo del Vino in tutta Italia. ormai non riescono a conquistare più
piano triennale? Macché. Eventi, degustazioni ma soprattutto nessuno. E che torneranno sicuramen-
EDITORIALE

Sia chiaro, le nostre esportazioni stan- idee, sforzi e impegno per avvicinare, te di attualità nelle prossime settima-
no andando bene anche in questo pri- in modo sempre meno pretenzioso, i ne, specie se davvero dovremo vivere
mo scorcio di 2017 (i dati relativi al consumatori “della domenica” (e un’estate all’insegna della campagna
primo trimestre segnano un +10% sullo non vuole essere una critica) al mondo elettorale.
stesso periodo del 2016) ma, a partire del vino. Risultato? Oltre 1 milione Abbiamo capacità, strumenti, prodotti,
dall’enorme pasticcio Ocm, sembriamo di partecipanti – almeno stando ai dati risorse e territorio per poter ambire a
l’emblema del “vorrei ma non posso”. degli organizzatori – ovvero il 10% in compiere un salto di qualità. Insomma,
Ovvero vorrei, e potrei in questo caso, più rispetto alla scorsa edizione. Tra di possiamo fare ancora di più di quanto
fare di più ma la buropatia ci frena, ci loro soprattutto tanti giovani che, per già di buono facciamo. Ma dobbiamo
rallenta, anzi ci blocca. passare una giornata in libertà, hanno semplicemente cominciare a farlo.
Mentre scriviamo è in fase di definizio- scelto una delle migliaia di cantine
ne il contenuto del nuovo ddl che dovrà aderenti, assaggiando del buon vino e Buona estate e buon vino!•

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IN WINE TECHNOLOGY

27A EDIZIONE
SALONE INTERNAZIONALE
MACCHINE PER ENOLOGIA
E IMBOTTIGLIAMENTO

11-15 settembre 2017


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Messe München - Germania


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CHEF • VALENTINO PALMISANO SAN SALVATORE 1988: LA MAGIA VENISSA, IL VINO DELLA LAGUNA
DEL CILENTO

SOMMARIO
6 L’EDITORIALE 30 IN MAREMMA È TEMPO DI SOSTENIBILITÀ
10 ULTIME DAL MONDO DEL VINO 33 LA SOSTENIBILITÀ È DI CASA IN TRENTINO
11 PRODUTTORI IN PRIMO PIANO • TENUTE 34 BELLAVEDER • VINI MONOVARIETALI,
ORESTIADI E AGRICOLA PUNICA FRANCHI, TERRITORIALI
13 THE WINE TROTTER • ITALIANI IN FRANCIA 36 VENISSA, IL VINO DELLA LAGUNA
14 FACCIA @ FACCIA CON...SILVANA BALLOTTA 37 ZÝMĒ • L’IMPRONTA DEL VINO
16 L’INCHIESTA • ENOTURISMO: IL DDL CHE 38 FOOD A SUD: LA RICETTA DEL BRAND PUGLIA
NON C’ERA 39 PELLICOLE DI GUSTO
20 CHEF • VALENTINO PALMISANO 40 FIERE IN CALENDARIO
22 BEST PRACTICES • QUESTIONE DI ETICHETTA 42 FOOD AND BEVERAGENDA
23 SAN SALVATORE 1988: LA MAGIA DEL CILENTO 44 NEWS BIO & GREEN
24 EMILIA ROMAGNA • ACETO BALSAMICO 45 BOLLICINE NEWS
DI MODENA IGP 46 A TUTTA BIRRA
25 LA STORIA DEL SANGIOVESE ABITA ALLA 47 EXTRAVERGINE NEWS
FATTORIA PARADISO 48 DISTILLATI & CO.
26 FRIULI VENEZIA GIULIA • ECCO LA 50 VIGNA & CANTINA • VITICOLTURA
DENOMINAZIONE UNICA E INFORMATICA
27 RONCHI DI MANZANO • DOVE LA GIOIA 55 LI CAUSI: DAL 1863, MASTRI BOTTAI
BATTEZZA IL VINO 56 WINE BLOCK ZANOTTI IN TRE PAROLE CHIAVE
28 LA SICILIA E L’ARRIVO DI ANGELO GAJA 58 NEWS TECNICHE DALLE AZIENDE

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Ultime dal mondo del Vino di Giovanni Pellicci

DATI TENDENZE

OVERBOOKING IN VIGNA
EXPORT: BENE
Gli ettari disponibili quest'anno per i nuovi impianti sono 6.621.
L'ITALIA NEL PRIMO Le domande arrivate sono per oltre 165 mila ettari. Qualcosa nella
TRIMESTRE 2017 procedura non è andato come sperato

Secondo i dati dell'Osservatorio


Paesi terzi di Business Strategy
le esportazioni tricolori hanno
registrato uno +6,3%

Il primo trimestre 2017 per il vino italiano all'estero


si è chiuso in crescita del 6,3%. Secondo l’analisi
dell’Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies
nei top 12 mercati – che rappresentano una quota
di mercato pressoché totale (96%) delle importa-
zioni extra Ue di vino - l’inizio del nuovo anno si è
rivelato in generale favorevole per gli scambi eno-
logici, con la Francia sempre top player con un va-
lore 1,269mld di euro, seguita dall’Italia a 710mln
di euro. “Tra le note positive – ha detto la Ceo di
Business Strategies, Silvana Ballotta (protagonista
de il Faccia@Faccia nelle prossime pagine) – c’è Dopo il lavoro da chef, in Italia quanto approfondito sulle pa- fermato a ben 66mila ettari. Nel
sicuramente la performance in Cina, dove a fronte va di moda produrre vino. Al- gine de L'Informatore Agrario dettaglio, su 21 regioni sono 17
di una fase di riflessione della domanda (+1,3%) meno così sembra analizzando attraverso l'analisi dei dati del quelle in cui le richieste hanno
l’Italia con un incremento del 15,9% fa meglio di il numero di domande registrate Ministero delle Politiche Agricole, superato di almeno 3 volte il pla-
gran parte dei suoi competitor. È presto – ha ag- per i nuovi impianti. A fronte di nel corso del 2017 si sono regi- fond regionale, con Veneto, Friuli
giunto – per dire che qualcosa sta cambiando nel una disponibilità di 6.621 ettari strate domande del 150% supe- Venezia Giulia e Puglia in pole
principale mercato del futuro, anche se avvertiamo sono arrivate domande per circa riori a quelle del 2016, quando position, seguiti da Sicilia, Emilia
più di un segnale che avvalora un cambio di rotta in 165mila ettari. Secondo anche l’overbooking si era comunque Romagna e Toscana.
nostro favore. Segnali che riscontriamo anche dalla
risposta ai sempre più richiesti corsi sul vino made
in Italy, che organizziamo in 9 città cinesi”. Secondo
le elaborazioni su base doganale, volano anche le TECNOLOGIA 1
importazioni di vino italiano dalla Russia, in crescita
del 53,6% e con un valore di 44,7mln che supe-
IL BRUNELLO HA LA SUA APP
ra quello del Giappone (-4,4%). Tra i big spender, (UFFICIALE)
bene – anche se sotto la media degli scambi – Ca-
nada (+7,7%) e Svizzera (4,6%). Non mancano nel Consorzio, è stata diffusa la nuova applica- Diffusa dal
trimestre alcune ombre. Tra queste, pesa la condot- zione che è scaricabile gratuitamente per Consorzio la nuova
ta a marce ridotte nel primo mercato di sbocco, gli accedere contenuti relativi alle aziende applicazione che si
Usa, dove l’incremento italiano (+4,3%) vale poco vinicole, i vigneti, le tipologie di vini pro- rivolge soprattutto
più della metà del trend dell’import di vino statuni- dotti e altre informazioni utili a scoprire la a turisti ed
tense (+8,1%) e soprattutto cresce 4 volte meno terra del Brunello. “Con il nostro impegno
appassionati
della Francia, che con +18% raggiunge i 360mln a sostegno di questo progetto – commenta
di euro in valore e ora tallona l’Italia, a 381,6mln il Presidente del Consorzio Patrizio Cencioni
di euro. Tra le tipologie, prosegue la corsa degli – il Consorzio conferma il proprio obiettivo di supportare, valorizzare e incentivare lo sviluppo turi-
sparkling (+11,7%, con Hong Kong, Brasile e so- stico di Montalcino. Il Brunello è un volano fondamentale per spingere questo territorio verso una
prattutto Russia con incrementi che variano dal 40 continua crescita in termini turistici e i numeri degli ultimi anni dimostrano che siamo sulla strada
al 55%) mentre chiudono bene anche i rossi imbot- giusta”. Solo nel 2016 il flusso turistico a Montalcino ha infatti registrato +20% di presenze, pas-
tigliati (+6,4%), specie in Russia (+53,1%), Cina sando dal milione dell’anno scorso ai 1.200.000 di persone di quest’anno, mentre i pernottamenti
(+18,6%), Hong Kong (+50,9) e Brasile (+31,5%). sono stati oltre 135.000.

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Produttori in primo piano
SICILIA

IL SOLE DELLA SICILIA


NEL PERRICONE DELLE TENUTE
ORESTIADI

Un vino ispirato alla tradizione che non tralascia


eleganza e morbidezza

Se ti trovi in Sicilia e senti dire pigna- proprio a Gibellina che sorgono le Tenu-
tidare, vuol dire che stanno narrando te Orestiadi, connubio tra esperienza e
delle argille rosse del trapanese, materia conoscenza del mondo del vino e della
prima delle tipiche pentole di terracotta cultura. Il Perricone Tenute Orestiadi
(pignàte), simbolo della cultura rurale e incarna un colore viola intenso, un bou-
dell'intenso lavoro a contatto con la na- quet aromatico a base di frutti a bacca
tura. Si ispira a questo tipo di tradizione rossa, in cui sfuma un misto di pepe nero
il Perricone, o Pignatello, varietale autoc- e spezie mediterranee. Un vino morbido
tono della Sicilia occidentale. Il Perricone ed elegante, a cui l'evoluzione in botti-
è a proprio agio sui terreni forti e argil- glia regala note di liquirizia (b.a.).
losi, da cui trae la forza di dare forma a
un vino potente, morbido e intenso, che TENUTE ORESTIADI
racchiude il sole della Sicilia che bacia Viale Santa Ninfa - 91024 Gibellina (TP)
la Valle del Belìce, luogo dove la voglia Tel: +39 092469124
SARDEGNA
di riscatto ha unito passione per l’arte e Fax: +39 0924 69765
amore per la terra, donando un'anima enoturismo@tenuteorestiadi.it
rinnovata alla città di Gibellina. Ed è www.tenuteorestiadi.it BARRUA: L’ELEGANZA DEL ROSSO
AgriPunica firma un gioiello di ineccepibile fattura,
profondo ed intenso

Anima elegante che, leggiadra, imprezio- termocondizionati, fino alla maturazione


sisce i calici e avvolge dolcemente i sensi. in barrique di rovere francese per circa
È Barrua, il nettare scarlatto che “sgor- 18 mesi e all’affinamento in bottiglia per
ga” dai vigneti di AgriPunica, l’azienda circa 12 mesi. Di un rosso rubino inten-
di Santadi nata dalla collaborazione tra il so e vivace, questa pregevole etichetta
Gruppo Tenuta San Guido - Sassicaia e la presenta un corredo polifenolico con
Cantina di Santadi. Un vino di impareg- un tessuto tannico delicato e rotondo.
giabile valore che, creato nel 2002 dalla Dall’impronta olfattiva complessa, con
sapiente mano del leggendario enologo profumi di frutta rossa matura, spezie e
Giacomo Tachis, rende uno speciale tri- note di liquirizia e mirto, allieta il palato
buto alla sua Terra. Composto prevalen- con un gusto raffinato, persistente ed
temente da pregiate uve Sulcitane (85% armonioso.
Carignano) unite a due varietà Francesi,
coltivate anch’esse in azienda nel Bas- AGRICOLA PUNICA SPA
so Sulcis (15% Cabernet Sauvignon e Loc Barrua
Merlot), Barrua costituisce il prodotto 09010 Santadi (CA)
finale di un iter estremamente accurato Tel. +39 0781 941012
e rigoroso. Dalla raccolta manuale in Fax. + 39 0781 953149
vigna, passando per la fermentazione info@agripunica.it
con le bucce in serbatoi di acciaio inox www.agripunica.it

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Ultime dal mondo del Vino di Giovanni Pellicci
NOMINE

FEDERVINI: SANDRO
BOSCAINI CONFERMATO
PRESIDENTE
TECNOLOGIA 2
Il nuovo corso sarà tra innovazione e
tradizione
CHATTANDO COL MIPAAF
Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, è stato riconfer-
Attivato il nuovo servizio di chatbot
mato Presidente di Federvini per il prossimo biennio.
del Ministero delle Politiche Agricole
“Federvini – si legge in una nota - è in prima linea con i propri
per facilitare il dialogo con la PA associati sui temi più caldi di settore, legati alle fasi attuative
del nuovo Testo Unico sul vino, che vanno dalla concretizzazio-
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ne del principio del controllo unico aziendale, punto di parten-
sempre più social. Il Mipaaf ha infatti lanciato il nuovo ser- za necessario a garantire chiarezza di interlocutori e semplifi-
vizio chatbot attivo su Facebook Messenger per rispondere cazione burocratica; all’annoso dibattito sui consorzi di tutela
in tempo reale, 24 ore su 24, alle domande degli utenti su e sul loro funzionamento in relazione alle reali esigenze delle
notizie e indicazioni pratiche. “Le risposte in un click”: clic- imprese; al principio della terzietà dei controlli, sancito ma at-
cando, infatti, “Invia un messaggio” sulla pagina Facebo- tuato in modo non sempre efficace; al multiforme modello di
ok del Ministero, sarà possibile attivare la chatbot, selezio- sviluppo delle denominazioni, in certi casi poco comprensibile
nare l’argomento desiderato e ricevere immediatamente le agli occhi del consumatore. Per finire, un cenno alla imbaraz-
informazioni necessarie. Chi non troverà immediatamente zante questione dell’Ocm per la promozione nei paesi terzi.
la risposta potrà inviare comunque un messaggio diret- La scarsa chiarezza in fase di produzione e applicazione delle
to a cui risponderà l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del norme sta producendo delle mostruosità che invocano soluzio-
Ministero. L'obbiettivo è quello di attivare un filo diretto ni immediate. L'atteggiamento sostanzialmente attendista del
per semplificare ulteriormente l’accesso alle informazioni Mipaaf sul tema dei fondi per la promozione lascia le imprese
e accorciare ancora di più le distanze tra i cittadini e la italiane prive di un sostegno finanziario che i competitor di altri
Pubblica Amministrazione. paesi stanno invece utilizzando ormai da mesi”.
“Le sfide del prossimo biennio sono numerose, ma ho percepi-
to una grande fiducia nei miei confronti da parte dell’Assem-
ALLA PROVA blea - ha dichiarato il confermato Presidente Sandro Boscaini
-. I numeri sono confortanti: nel 2016 l’Italia è l’unico, tra i
MIGLIOR ASSAGGIATORE DI VINO massimi paesi produttori, ad avere avuto un andamento positi-
vo: da qui bisogna ripartire con ancora più slancio e volontà”.
CERCASI L’Assemblea ha rinnovato anche le altre cariche statutarie: Pie-
tro Mastroberardino è stato rieletto Presidente del Gruppo Vini;
Non solo il miglior sommelier d'Italia. A to titoli accademici o specifici percorsi di Micaela Pallini, Vice Presidente e Amministratore Delegato di
breve ci sarà anche il miglior assaggiatore formazione”. La partecipazione sarà aperta Pallini SpA, ha ricevuto la nomina di Presidente del Gruppo
nazionale Onav. Si svolgeranno infatti il 24 a tutti, anche ai non soci che, per prendere Spiriti, mentre Sabrina Federzoni, è stata nominata al vertice
giugno prossimo, nelle diverse sedi Onav di parte alla sfida, dovranno solo contribuire del Gruppo Aceti.
tutta Italia, le selezioni regionali che decre- con la quota d’iscrizione all’Onav. Il progetto
teranno i partecipanti della finale naziona- coinvolgerà tutte le sezioni italiane, con sfide
le di Asti. Non un concorso o un premio, il eliminatorie nelle diverse delegazioni provin-
Miglior Assaggiatore Nazionale 2017 punta ciali. La finale nazionale, infine, si svolgerà
ad essere un’occasione per testare la pro- ad Asti a settembre 2017, in occasione della
pria capacità di giudizio e la preparazione Douja d’Or. Nella finalissima verrà riproposto
personale in tema vino. Un’idea nata con lo stesso format d’esame, in cui si decide-
lo scopo di promuovere la cultura del vino, ranno i 3 migliori assaggiatori del 2017 che
coinvolgendo i soci e gli eno-appassionati in riceveranno un premio, oltre al titolo di “As-
una divertente sfida che avrà l’unico scopo saggiatore dell’anno” che sarà conferito al
di “mettersi in gioco”. “Un’iniziativa che primo classificato.
abbiamo ideato per avvicinare neofiti, ap-
passionati ed esperti al grande mondo Onav
L'Onav lancia un nuovo
– sottolinea il presidente Vito Intini – con lo
concorso rivolto agli
scopo di creare un evento senza titoli o me-
daglie in palio. Una prova più contro sé stessi appassionati che vogliono
che contro gli altri, senza mettere a confron- mettersi in gioco

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T he Wine Trotter
di Marina Ciancaglini

Italiani
in Francia
Il vino italiano visto dai cugini
d’Oltralpe, con tendenze, mode
e opportunità

L
a Francia, Da non dimenticare poi la zona di
C

da nazione Rennes ed alcune zone del centro


M
produttrice di Francia in Rodano. Un grande vero
primaria impor- neo del vino in Francia sono i rica-
Y

tanza quale è, si rivela un richi pazzeschi che la ristorazione


CM

mercato ambito e difficile applica che penalizza soprattutto i


MY
per i vini esteri ma anche vini di fascia alta”.
estremamente appetibile. Ber- In generale, come viene visto il
CY

nardo Conticelli, project manager vino italiano? CMY

Italia presso la Bettane & Desseauve “Oggi il vino italiano ha grande appeal
K

e titolare della distribuzione francese di vini innanzitutto per la varietà di regioni e di patrimonio
italiani Bere Bene di vitigni autoctoni poi l'imbattibile concorrenza nei
Che mercato hanno i vini italiani in Francia e vini di fascia prezzo medio per la qualità rispetto alla
hai notato uno sviluppo negli ultimi anni? Francia”.
“La Francia è e rimane un mercato di nicchia per il Quali sono le con maggiore appeal?
vino italiano e più in generale per i vini “stranieri”, Oggi in Francia c'è una grande attenzione al
anche se tra questi l'Italia occupa decisamente il produttore, alla sua dimesione e modalità di lavoro
primo posto per presenza. Benché sia un mercato soprattutto biologico e biodinamico, con o senza cer-
da piccole quantità, è però per definizione uno dei tificazione. Complice anche la moda dei vins nature
mercati più prestigiosi e di grande appeal, motivo che in Francia oggi è spinta quasi all'eccesso, si cer-
per cui le aziende hanno piacere ad essere presenti, cano vini dai sapori semplici, tutta frutta e bevibilità.
anche se con poche bottiglie. Negli ultimi anni c'è Le denominazioni contano poco, non spaventa se il
stata una vera e proprio esplosione di interesse vino è etichettato come Vino da Tavola, anzi talvolta
oltralpe per il vino italiano che ha trovato maggior ha ancora più fascino. Ecco allora che il patrimonio
spazio nelle carte dei vini, non soltanto in numero di di vitigni italiani permette di giocare con queste
referenze ma anche con un incremento importante di diversità, dal Frappato al Ciliegiolo, dal Trebbiano al
immagine e qualità”. Timorasso. La ricerca di qualcosa di diverso, strano,
In quale zone ci sono le maggiori potenzialità che esca dagli schemi, guida la selezione di molti
“Parigi vale almeno l'80% del mercato del vino sommeliers dei cosidetti “bistrot d'autore”, mentre
francese, per l’enorme concentrazione di ristoranti le regioni classiche e più conosciute sono ancora
e locali, oltre al potere di spesa della clientela. il caposaldo dei grandi ristoranti due e tre stelle.
Ma fuori Parigi esiste la Costa azzurra dove per Importnate anche il boom del Prosecco che i francesi
continuità territoriale e per caratteristiche di turismo trovano molto facile da bere senza troppi pensieri,
il vino italiano gira bene. Altra città gastronomica e un amore secolare per il Nebbiolo in tutte le sue
per eccellenza, benché di dimensioni ridotte, è Lione. forme, dai più classici alle zone meno note”. •

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SILVANA BALLOTTA
CEO Business Strategy

Al nostro export mancano


programmazione e continuità

È
sempre e comunque l'export la pa- “Al nostro export serve innanzitutto continu- iniziative spot ed aprendo la strada all'attività
rola chiave fondamentale del nostro ità. A prescindere da fattori geopolitici come dei Consorzi e quindi delle singole aziende
vino. E' in merito sono tanti i fronti possono essere quelli della Presidenza Trump che vanno all'estero”.
aperti o da approfondire. In questo negli Usa o la Brexit, infatti, il nostro vino @ Quanto peserà sul 2017 il pasticcio
numero lo facciamo in compagnia di Silvana avrebbe necessità di una programmazione sulla gestione dei fondi Ocm?
Ballotta, Ceo di Business Strategy, società mirata ad un periodo di 3/5 anni come fanno, “La questione Ocm Vino è la summa di tut-
che affianca le aziende nel percorso di inter- ad esempio, i nostri cugini francesi. Il 2016 ta una serie di questioni che si ribaltano sul
nazionalizzazione. ha fatto registrare il boom delle bollicine e il mondo del vino e di cui sono le aziende a
@ Tra qualche criticità e tanti aspet- rallentamento dei vini fermi, ma si tratta di pagarne le conseguenze. La questione di cui
ti determinanti per i conti economici fenomeni non stabili ma che necessitano di non si riesce a venire a capo è sostanziale e
delle aziende, tracciamo un bilancio di azioni di continuità. Una cabina di regia uni- non formale. Arrivare fino al Tar è stata una
metà anno. Che sensazioni ha sul 2017 ca sarebbe utile per pianificare e coordinare forzatura: la filiera in questi mesi un tentativo
dell'export italiano del settore vino? le attività di promozione all'estero, evitando lo ha fatto ed un compromesso si poteva trova-

14
centemente valutato i dati sulle tendenze in La Cina è un mercato molto complicato dove
La diatriba sui fondi atto. Emerge che il 50% dei buyer di vino scontiamo tanti fattori: le abitudini cultura-
Ocm, la tanto agognata italiano si concentra su Stati Uniti, Germania,
Regno Unito, Svizzera e Francia. E' necessa-
li profondamente diverse, le difficoltà della
lingua, la mancanza di ristoranti italiani che
cabina di regia, la Cina rio che questo bacino, per quanto importan- possono farci da apripista e ovviamente il fatto
te e da consolidare, si allarghi anche ad altri che la Francia ci ha preceduto abbondante-
e le nuove opportunità mercati. E' facile parlare della Cina perché mente. Sarebbe molto utile lanciare un'ope-
da cogliere in giro offre numeri importanti ma con tante variabili
e complessità da valutare bene. Ci sono anche
razione culturale finalizzata a far scoprire la
nostra italianità, un po' come è accaduto con
per il mondo: cosa va altre realtà del Sud Est asiatico, a partire dal la moda. Per farlo possiamo proporre il nostro
Giappone, dove dobbiamo tornare ad effet- vino anche in abbinamento alla loro cucina,
e cosa no alla voce tuare attività di promozione efficaci rispetto a attraverso un'operazione di sistema che do-
esportazioni di vino quanto abbiamo fatto ultimamente, rallentan-
do i nostri trend”.
vrebbe partire dalla politica, coinvolgendo
i Consorzi e aprendo la strada alle singole
@ Tra quelli meno battuti o meno noti da aziende, specie quando si tratta di realtà più
re prima. Specie se pensiamo a quanto il vino parte degli operatori, c'è un mercato sul piccole ma non per questo minori”.
sia una voce fondamentale per tutta l'econo- quale scommetterebbe per una crescita @ Al di là degli sviluppi elettorali l'attua-
mia italiana. In questa fase non mi interrogo importante? le legislatura sta volgendo al termine.
tanto su come andrà a finire la questione (al “Sicuramente il Nord Europa. Penso all'Olan- Che voto si sente di dare al Ministro del-
momento di andare in stampa i passaggi non da, alla Norvegia ed anche all'Austria, merca- le Politiche Agricole Maurizio Martina?
si erano ancora esauriti, nda) ma soprattutto ti Ue o extra Ue insomma. Si tratta di realtà a “Martina ha fatto sicuramente molto. L'Expo
su come evitare che queste diatribe possano noi vicine, dove si registra una buona atten- è stato un grande successo che ci ha permes-
non ripetersi in futuro. Spero ci serva da espe- zione ai vini italiani e soprattutto ai temi della so di dimostrare che l'Italia ce la può fare. La
rienza, in modo tale che nei prossimi anni il sostenibilità ambientale”. stessa energia messa sull'Expo però non c'è
percorso, nel pieno rispetto delle regole, sia @ La Cina resta il punto di riferimento se stata per altre tematiche delicate. Al vino, in
più lineare così da garantire una maggiore fru- vogliamo davvero far lievitare il nostro particolare, serve un presidio costante, visti i
ibilità di fondi che sono indispensabili”. export. La concorrenza della Francia è tanti temi aperti come ad esempio quello del
@ Quali saranno, secondo lei, i merca- però difficilmente contrastabile. Oltre Testo Unico. L'incontro con i rappresentanti
ti chiave nei quali l'Italia può puntare alle azioni culturali e promozionali in- della filiera che c'è stato ad aprile scorso fa
a crescere ulteriormente nel prossimo traprese finora, cosa possiamo fare per ben sperare: individuare una figura interna al
triennio? E come? ridurre il gap? Ministero che coordini le relazioni con il set-
“Con l'Osservatorio di Nomisma abbiamo re- “Avere pazienza, consapevolezza ed umiltà. tore può essere molto utile”.•

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15
?
L’INCHIESTA
ENOTURISMO
di Claudia Cataldo

ENOTURISMO:
il Ddl che non c’era
Bella stagione, tempo senso trasversale sia per gli appassionati 5.000 casse all'anno. Percentuale che di-
di enoturismo. E gli che per turisti meno profilati che vedono
nell’offerta enogastronomica un vetto-
minuisce, ma resta comunque decisamen-
te importante (24%), per le cantine la cui
strumenti per fare re di approccio alla cultura di un luogo. produzione è tra le 100.000 e le 250.000
Dal lato della cantina invece, la disinter- casse all'anno. C’è poi il dato sulla spesa
sempre meglio non mediazione significa migliori margini e media di acquisto: si legge nella stessa in-
mancano quindi più profitto. In Italia sono ormai dagine che la spesa media di chi acquista
15 milioni coloro che "fanno la spesa" in vino direttamente in cantina è di 102,13

C
on l’arrivo della bella stagione cantine e aziende agricole, secondo una dollari a persona (con punte di 246,3 dol-
torniamo a parlare di enoturismo. indagine di Coldiretti/Ixè. E vale nello lari in Napa Valley).
Complice è anche il tema del Ddl specifico per il vino, dove la vendita diret-
enoturismo che è ormai entrato ta, soprattutto per le cantine di dimensioni
nel vivo e che si pone l’obiettivo di arri-
vare ad una legge capace di mettere ordi-
più piccole, diventa un canale vitale, sen-
za considerare le azioni di marketing che
Carlo Pietrasanta:
ne, anche dal punto di vista fiscale, in un possono scaturirsi nel tempo da questa “Ddl Enoturismo:
settore che in Italia conta un giro d’affari attività. Anche oltreoceano il tema è am- indispensabile ma ancora
stimato in 2,5 miliardi annui e coinvolge piamente sentito. Come emerge da un’in- qualche criticità”
7 milioni di visitatori. Sempre di più gli dagine dalla Silicon Valley Bank ("Secrets
acquisti enogastronomici – il vino in par- of a Successful Tasting Room"), le vendite Non si può parlare di enoturismo senza
ticolare – sono legati all’esperienza diretta "direct to consumer", sia che avvengano coinvolgere l’Mtv, nella figura del suo Pre-
e al concetto della “disintermediazione”, nelle strutture dell'azienda o attraverso sidente nazionale Carlo Pietrasanta. Tanto
con due conseguenze importanti. Dal lato altre formule come i "wine club", pesano più che maggio è stato il mese di Cantine
del cliente, questo si trasforma in un ac- per oltre il 74% delle entrate per canti- Aperte, giunto quest’anno alle sua venti-
quisto emozionale e si cercano esperienze ne che producono meno di 2.500 casse di cinquesima edizione, forse l’appuntamen-
più che semplici prodotti: questo vale in vino all'anno, e il 68% per chi arriva fino a to più conosciuto, atteso e partecipato dai

16
winelovers italiani. “L’enoturismo in certi sua attuale formulazione, serve risolvere
casi è una vera e propria ancora di sal- alcuni nodi critici. Quello principale è
vezza – attesta Pietrasanta – soprattutto la comparazione con l’attività agrituristi-
per le cantine più piccole che magari non ca, che prevede invece un complesso di
hanno la forza per puntare sull’export. Chi attività molto più articolate: l’enoturista
viene in cantina prova emozioni, si crea deve essere semplicemente messo nelle
un feeling e si instaura un rapporto di fi- condizioni di poter svolgere – a paga-
delizzazione. L’accoglienza? Deve essere mento – le attività di degustazione dei
semplice ma fatta con il cuore: non ci si vini accompagnati da prodotti tipici del
aspetta la perfezione ma di trovare del ca- territorio regionale e le visite al patrimo-
lore umano, come se si stessero ricevendo nio aziendale, nel rispetto di sicurezza e
amici o parenti”. Continua Pietrasanta: norme igienico-sanitarie”. Ad oggi infatti
“è molto importante anche saper creare le cantine devono fare i conti anche con
della sinergie, sia con il territorio che questo, visto che non è ancora possibile
anche con realtà culturali più distanti da poter svolgere legalmente questa attività.
noi. Non esiste un luogo dove non ci sia Inoltre c’è la questione delle competenze
qualcosa di bello e buono da far conosce- e la richiesta di Pietrasanta è che siano
re, dobbiamo creare uno story telling che stabilite regole uniche su base naziona-
racchiuda tutto questo. E farlo con un lin- le, non regionali, con il riconoscimento a
guaggio accessibile: il profilo dell’enotu- luoghi turistici delle cantine. La questio-
rista non si esaurisce con gli appassionati ne – questo è l’augurio – dovrebbe (e qui
di vino, ancor meno con gli esperti, ma il condizionale è sempre d’obbligo) risol-
lo spettro è ampio, con italiani, stranieri, versi entro la fine dell’anno. Torniamo a
giovani e anziani, wine lovers ma anche Cantine Aperte: “in occasione dei 25 anni
semplici curiosi”. Ci spostiamo a parlare della manifestazione, abbiamo ideato un
del Ddl Enoturismo, che proprio in questi cofanetto con due calici che saranno ac-
periodo è all’ordine del giorno, presenta- quistabili entro fine anno e il cui ricavato
to dal senatore Dario Stefàno. “Sul Ddl sarà devoluto a Airc, per la ricerca sul
Enoturismo, che ha già molti pregi nella cancro”, conclude Pietrasanta.•

L’ENOTURISMO PARLA “DIGITAL”


Passiamo al web. Che si sa, con il mondo del classe ’87 e ‘88, che dopo un anno passato ad
vino non sempre ha un rapporto idilliaco. Le analizzare i numeri del mercato ed elaborare
esperienze digitali legati all’enoturismo da un business plan della loro attività, sono fi-
qualche anno cominciano a sbocciare an- nalmente partiti. “Tutto è iniziato dalla nostra
che nel nostro Paese. Ad oggi però continua passione per il mondo dell’enogastronomia,
a mancare uno strumento nazionale strut- poi guardando ai dati di mercato ci siamo
turato che possa fungere da faro anche e so- accorti di quanto il settore fosse florido e al
prattutto all’enoturista straniero. Pregusta va contempo del gap che ancora c’è dal punto
proprio in questa direzione: è un’avventura di vista dei servizi web”, commenta uno dei
giovane, il sito è stato messo online in oc- co-founder, Massimo. Come funziona? “In
casione dello scorso Vinitaly. Mente e cuore questa fase iniziale l’adesione per le cantine
sono Massimo Amorosi e Giulia Simioni, è gratuita. Ci sono però dei requisiti di qualità

17
dell’offerta da rispettare, affinché il servizio che essere monitorato, affinché si possa
fornito dal nostro sito possa essere sempre avere una misura delle performance e dei
garantito. Prima c’è un algoritmo che fa una risultati”. Ma la buona notizia è che i costi
selezione, poi però siamo noi stessi che an- sono relativamente più bassi rispetto ad
diamo di persona a conoscere da vicino le altri canali di vendita, si pensi ad esempio
singole realtà aziendali”. Ovviamente quan- ad una fiera. L’esperienza di Angelo si lega
do si parla di online non c’è solo l’esperienza ad un progetto che strizza proprio l’occhio
dell’enonauta, ma l’impegno delle singole all’enoturismo, Langhe.net, di cui ci raccon-
cantine, che ancora stentano a capire quan- ta qualche numero: 1 milione e cinquecento
to questo canale sia importante e potenzi- mila le pagine consultate lo scorso anno,
almente redditizio. Angelo Cassinelli, di Glo- 41.000 presenze turistiche tramite il portale
cal Web, non ha dubbi: “serve una strategia nel 2016, 15.750 prenotazioni di visite alle
precisa, ci vogliono siti internet fatti bene cantine, per un totale di 2 milioni e 800 mila
sia dal punto di vista dei contenuti che della euro di fatturato. I numeri dell’enoturismo,
navigabilità”. E non è tutto, “il sito deve an- ancora una volta, non passano inosservati”. •

Marco Paier,
enoturismo in pillole
mozione (flyer, infor-
mative, depliant). Ma
ancora prima bisogna
lavorare sulle risorse
umane, vero cardine
dell’enoturismo. Poi
c’è il tema dei prezzi,
che ovviamente va a
braccetto con la po-
sizione e la denomin-
azione. Bisogna avere
bene chiaro chi siamo
(una cantina di alto
livello, una piccola
cantina che mantiene
un profilo artigianale,
Marco Paier è un consulente che si occupa e così via) e da lì partire per darsi una faccia
di commerciale del vino e in particolare di e una strategia”. “I numeri – continua Paier
enoturismo, dopo molti anni di lavoro per – parlano di fatturati interessanti, come an-
importanti e consolidate realtà vitivini- cora più interessanti sono i margini, visto
cole toscane. Quali sono i punti cardine che non ci sono intermediari: una cantina
da tenere in mente per sviluppare queste nel Chianti Classico può arrivare a 30/40
attività e farle diventare sempre di più mila visitatori all’anno e un fatturato che
un’occasione di fatturato per l’azienda? supera il mezzo milione di Euro, a volte di
“Prima di tutto dobbiamo capire dove si molto. Cantine più piccole si attestano su
trova la cantina: in che denominazione, fatturati attorno ai 100 mila euro all’anno.
se su una strada di passaggio o meno, In ogni caso si tratta di cifre interessanti”.
se ben raggiungibile o fuori mano. Dob- Chiediamo se c’è qualcuno a cui possiamo
biamo quindi capire se c’è un flusso di ispirarci per fare sempre meglio. “Direi pro-
turisti di passaggio da intercettare o se prio i francesi, basti pensare alla Città del
invece gli enoturisti siano prima di tutto Vino di Bordeaux, sono imbattibili. La Napa
da portare in loco. Detto questo è impor- Valley invece è secondo me la Disneyland
tante lavorare sia sul prodotto (il vino, le del vino, non credo sia il modello giusto per
degustazioni, l’accoglienza) che sulla pro- noi”. •

18
www.bormioliluigi.com 19
Chef
di Marina Ciancaglini

La cucina
della rinascita
P
arlare del Vespasia cia, pur non avendo arrecato mete turistiche italiane, di
Valentino nel cuore di Norcia danni strutturali all’edificio, rialzarsi. Il fulcro di questa
Palmisano da non è solo parlare
di alta cucina ma
ristrutturato di recente e an-
tisismico, ne ha costretto la
rinascita sta in Valentino
Palmisano, nuovo chef del
Kyoto è volato di un simbolo di rinascita. chiusura per molti mesi. La Vespasia, di origine campa-
famiglia Bianconi, proprie- na, considerato tra i miglio-
a Norcia per Situato all’interno del Re-
lais & Chateaux Palazzo taria del Palazzo, ha atteso i ri chef della cucina italiana
diventare lo chef Seneca, premiato da 1 stel-
la Michelin - in una regione
tempi tecnici per poter apri-
re, progettando un nuovo fu-
all’estero che, dopo 4 anni
a Shangai e più di tre anni
del Vespasia che, che è tra le meno “stellate” turo per l’attività, partendo Kyoto in Giappone, ha deciso
finalmente, ha d’Italia, nonostante un pa-
trimonio di materie prime di
proprio dai punti di forza del
territorio: un bacino incredi-
di accettare questa sfida e di
tornare in Italia.
riaperto i battenti altissima qualità – è stato per bilmente ricco di produzioni Partiamo dalla sua forma-
mesi chiuso, fino allo scorso gastronomiche di alto livello zione iniziale, quali sono
29 aprile. Il terremoto che il e la voglia della città, una stati i suoi maestri?
30 ottobre ha devastato Nor- dei fiori all’occhiello delle “Ho avuto la fortuna di aver-

20
l’idea del gusto e della sem-
plicità del piatto, che mi
definisce e mi racconta. Per
esempio un mio piatto ban-
diera è lo spaghetto al pomo-
doro, di grande semplicità ma
anche di grande tecnica, è un
esplosione di sapori. Nessu-
no si aspetta di mangiarlo
nell’alta cucina. L’ho intro-
dotto anche qui al Vespasia,
utilizzando un monograno
proveniente dai Monti Sibil-
lini, e sta avendo un grande
riscontro. Poi, è fondamenta-
le la stagionalità”.
Porterà qualcosa dall’o-
riente nella cucina del Ve-
spasia?
“Dopo sette anni in Asia,
porterò qualcosa più a livello
di pensiero che di ingredien-
ti. Esiste anche una soggetti-
vità della qualità, la materia
prima deve essere funziona-
ne tanti, come Alfonso Iac- Iniziare un nuovo percor- pizza che l’anatra alla pechi- le a quello che devo fare. Il
carino, Pino Lavarra, Oliver so in una stella Michelin nese. In cucina sono diretto, menù ogni volta lo costruisco
Glowing. Un ricordo pieno cosa significa? mi piace comunicare qualco- pensando a dove sono”.
di affetto va a Felice Ponari “Per me la cucina è buona o sa di preciso”.
con il quale ho iniziato dalle cattiva, al di là delle guide. Ci sono degli ingredienti Ristorante Vespasia
basi, quando tutto mi sem- Qui mi ha attirato il modo di dei quali non può fare a Via Cesare Battisti n. 10,
brava nuovo ed è stato indi- vedere la ristorazione della meno? Norcia (PG)
spensabile per la mia forma- famiglia Bianconi, non si cu- “Più che un ingrediente c’è www.palazzoseneca.com
zione. Con queste esperienze cina solo per la soddisfazione
ho acquisito la tecnica, ma la del cliente ma c’è anche una
mentalità me l’ha cambiata forte progettualità, non solo
l’Asia”. sul ristorante ma anche sul
Cosa vuol dire ricomin- territorio. Ho vissuto e lavo-
ciare a Palazzo Seneca? rato in tanti posti, qui posso
“Vuol dire molto. Qui la cu- restituire tutto quello che ho
cina acquisisce anche un avuto in questi anni, trac-
aspetto sociale, una rinascita ciando un mio percorso”.
dell’indotto gastronomico del Viene da esperienze in-
luogo attraverso l’uso di pro- ternazionali, in qualche
dotti a km 0, che qui è pieno modo devi riprendere
di contenuti; sto visitando confidenza con la cucina
personalmente tutti i fornito- italiana fatta in italia? È
ri della zona e sto prenden- diversa?
do molti spunti. Poi, per me, “Cucino sempre quello che,
dal Giappone a Norcia è una io per primo, vorrei mangia-
nuova sfida; porto la mia re. Io sono l’insieme delle
tecnica ma i miei gusti sono mie esperienze, sento parte
sempre in evoluzione”. della mia tradizione sia la

21
Best Practicesdi Claudia Cataldo

Questione sione ha evidenziato l’esistenza di un


mutamento delle esigenze informative

di etichetta
dei consumatori, presso i quali cresce
la necessità di conoscere in modo più
approfondito quanto consumato in ter-
mini di alcool e cibo. La CE ha anche ri-
levato come il settore del vino europeo
abbia risposto positivamente a questa
nuova esigenza prevedendo ed appli-
cando nuove tecniche di comunicazio-
ne e d’informazione per andare sempre
Un tema alla proposta della Commissione Eu- ese ha stabilito la sua indicazione fin più incontro ai consumatori. Sulla base
delicato – quello ropea di liberalizzare in etichetta l’uso dagli anni ‘30, diversamente dagli altri
Paesi nei quali è stata introdotta sola-
di tale valutazione la CE ritiene che il
vino non debba essere esentato da
di nomi di vitigni distintivi di denomi-
dell’etichettatura nazioni di origine. L’attuazione di tale mente negli anni ‘90”. tale obbligo e ha previsto che il settore
Qual è a vostro parere la questio- stesso debba elaborare entro un anno
del vino – che proposta determinerebbe la rottura di
un delicato equilibrio politico raggiunto ne più spinosa in termini di eti- una proposta di autoregolamentazio-
deve fare i conti in sede di riforma di OCM vino/2008 chette di vini? La normativa sta ne, per adeguare la propria disciplina
e porrebbe in serio pericolo rinomate cambiando per armonizzarsi al sull’etichettatura, e quindi le proprie
con la volontà di denominazioni di origine che riportano Trattato di Lisbona ed alla disci- produzioni, a quanto prescritto nel Reg.
armonizzare il nel loro nome varietà di viti, divenute
con il tempo elementi distintivi delle
plina del comparto agroalimen-
tare?
n.1169/2011”.
Che cosa comporta questo?
comparto wine a DO stesse. La liberalizzazione difatti “La Commissione Europea lo scorso “Questa conclusione allarma notevol-
consentirebbe a qualsiasi vino euro- marzo ha pubblicato una relazione con mente il nostro settore che è disponibi-
quello del food, peo di riportate in etichetta nomi quali la quale ha analizzato l’opportunità di le a soddisfare le giuste richieste cono-
a livello europeo. Aglianico, Barbera, Brachetto, Cortese,
Fiano, Lambrusco, Greco, Nebbiolo,
esentare le bevande alcoliche dall’ob-
bligo, previsto dal Reg.n. 1169/2011, di
scitive dei consumatori ma valuta non
applicabile tale obbligo alle bevande
Ecco cosa sta Picolit, Primitivo, Rossese, Sangiovese, indicare in etichetta i loro ingredienti ed alcoliche nella forma cui è applicato ai
Teroldego, Verdicchio, Vermentino o il loro valore energetico. Il Regolamento prodotti food. È quindi importante che
succedendo Vernaccia, per citarne alcuni, parte in- ha posto tale prescrizione nei confronti l’invito della Commissione Europea si

L
tegrante di denominazioni riconosciute di tutti i prodotti agroalimentari preve- traduca in iniziative effettivamente utili
dagli anni ‘70 e che per questo devono dendo anche la sua eventuale applica- che non costringano i nostri produttori
’etichetta dei vini è una que- essere tutelare da fenomeni, come que- zione alle bevande alcoliche al fine di ad elaborare dei nuovi bugiardini del
stione dibattuta e di impor- sto, che di fatto legittimano episodi di armonizzazione la legislazione europea vino in grado di creare solo confusione
tanza primaria che strizza concorrenza sleale in casa nostra”. del vino a quella del comparto food. nei confronti dei consumatori e di dif-
l’occhio alla normativa euro- Cosa propone Federdoc al fine di All’interno della relazione la Commis- fondere eventualmente fake news”.•
pea ma anche a temi quali la fiducia, proteggere sempre di più il con-
la trasparenza, la presentazione del sumatore quando si parla di eti-
proprio prodotto. Avere un quadro più chette di vini?
chiaro non è cosa banale: per questo “La tutela del consumatore è indubbia-
abbiamo chiesto aiuto a Federdoc mente uno degli obiettivi che il settore
(Confederazione Nazionale Dei Consor- vino a DO si prefigge di raggiungere in
zi Volontari Per La Tutela Delle Denomi- ogni fase della produzione. La discipli-
nazioni Dei Vini Italiani) e in particolare na dell’etichettatura esistente assicura
al suo Presidente Ricci Curbastro. al consumatore la conoscenza del pro-
Parliamo del tema della liberazio- dotto sotto tutti gli aspetti fondamen-
ne dell’uso dei nomi dei vitigni in tali, prevedendo ad esempio l’indica-
etichetta. Qual è la posizione di zione obbligatoria di elementi come la
Federdoc? Quali scenari si prean- provenienza, l’identificazione dell’im-
nunciano in questo senso? bottigliatore, del produttore, del tenore
“Federdoc ha espresso chiaramente lo di zucchero, del titolo alcolometrico. In
scorso gennaio la propria contrarietà riferimento a quest’ultimo il nostro Pa-

22
San Salvatore 1988:
la magia del Cilento
Ecco il volto Risorsa, quest'ultima, talmente
rappresentativa da essere stata
della Campania scelta per le etichette, per il logo
e come motivo centrale della co-
Felix: natura, municazione: “Ho visto un bufa-
rispetto, arte, lo tra le vigne ed ho bevuto vino.
Ho visto un bufalo tra le vigne
bellezza. E vino. e lui ha visto me”. Peppino Pa-
gano, anima della San Salvatore,
oggi continua a trovare ispira-

S
an Salvatore 1988 rac- zione quotidiana dai suoi ulivi,
conta la storia di un dall'allevamento, dalle sue uve
legame profondo tra il rigorosamente autoctone: Aglia-
vino e il suo territorio, il nico, Falanghina, Fiano, Greco.
Cilento. L'azienda è immersa in L'Aglianico dà vita a una riserva
un contesto naturale che mette sontuosa, per cui è stata scelta
insieme storia (buona parte dei l'etichetta d'eccezione realizzata
vigneti si trovano a Paestum, la dal pittore, filosofo e critico Gillo
Polis della Magna Grecia), na- Dorfles. “Omaggio a Gillo Dor-
tura incontaminata (siamo nel fles” proviene da una selezione San Salvatore 1988: the magic of Cilento
cuore del Parco nazionale del clonale di Aglianico del Cilento It’s Campania Felix: nature, respect, art, beauty. And wine!
Cilento, tra Stio e Giungano, e ed affina 24 mesi in barriques di
l'azienda adotta il regime biolo- rovere francese nuove e altri 12
gico), agricoltura (27 ettari vitati mesi in bottiglia. Questo vino è San Salvatore 1988 tells the story his autochthonous grape varieties,
e 110 quelli totali, con bosco e sintesi mirabile della filosofia of a deep bond between a wine and Aglianico, Falanghina, Fiano,
coltivazioni miste, passando per dell'azienda, che non coltiva its territory, Cilento. This winery Greco.
uno splendido allevamento di semplicemente la terra, ma se is plunged into a natural contest Aglianico gives life to a sumptu-
circa 500 bufale). ne prende cura.• (s.a.) that combines history (a great part ous Riserva, a wine whose label has
of the vineyards grow in Paestum, been created by the painter, philoso-
the Polis of the Magna Graecia), pher and critic Gillo Dorfles.
untouched nature (we are in the “Omaggio a Gillo Dorfles” proviene
heart of the of the Cilento National da una selezione clonale di Agli-
Park, between Stio and Giungano, anico del Cilento ed affina 24 mesi
and the winery practices organic in barriques di rovere francese nuove
farming), agriculture (27 hectares e altri 12 mesi in bottiglia. Questo
of vineyards and a total surface of vino è sintesi mirabile della filosofia
110 hectares that include woods, dell'azienda, che non coltiva sem-
cultivations and a buffalo breeding plicemente la terra, ma se ne prende
with 500 head). Buffalo has been cura.•
chosen as the symbol of the winery
and the labels show this logo with
AZIENDA AGRICOLA
a significant phrase “I’ve seen a SAN SALVATORE
buffalo through the grapevines and Via Dioniso, snc
I’ve drank wine. I’ve seen a buffalo 84050 Giungano (Sa)
and it has seen me”. Peppino Pa- Tel. +39 0828 19 90 900
gano, the soul of San Salvatore, still Fax +39 0828 19 90 901
finds his everyday inspiration from info@sansalvatore1988.it
his olive trees, from his cattle, from www.sansalvatore1988.it

23
EMILIA ROMAGNA
DI CLAUDIA CATALDO

Aceto Balsamico
di Modena Igp,
un 2016 chiuso a
quota 94 milioni di litri prodotto a più livelli, attraverso
iniziative rivolte sia direttamen-
te al consumatore sia più pret-
tamente istituzionali, come il

N
uovi importanti pro- dena Igp? zione piuttosto importanti, prin- proseguimento delle operazioni
getti di comunicazione “Nonostante una stagnazione ge- cipalmente sui mercati di Italia, di controllo anti-frode sui canali
e promozione sul mer- neralizzata a livello globale dei Germania, Francia e Stati Uniti. di distribuzione tradizionali, sul
cato interno ed estero, mercati, l’Aceto Balsamico di Il più strutturato è il Progetto web in Italia e in alcuni Paesi
approvazione delle modifiche al Modena IGP ha dimostrato an- USA sulla promozione e valoriz- esteri, grazie a partnership già
disciplinare di produzione e allo che nell’ultimo anno una buona zazione dell’Aceto Balsamico di attive e proficue con appositi or-
statuto consortile, ma soprattut- tenuta, grazie anche alla quota di Modena IGP, che interesserà fino ganismi di vigilanza”.
to presentazione della relazione export che coinvolge il 92% della ad aprile 2020 gli Stati di New Quali sono i mercati princi-
consuntiva sull’esercizio 2016: produzione: ad oggi la produzione York, California e Florida, coin- pali? Quali invece i Paesi con
questi i temi all’ordine del giorno certificata è di oltre 94,2 milioni volgendo istituti culinari, chef e un potenziale ancora in parte
dell’assemblea dei soci del Con- di litri equivalenti a 1,30% in più blogger in eventi e attività web e inespresso?
sorzio di Tutela Aceto Balsamico rispetto al 2015, di cui quasi 74 sui social network. In Europa, è “L’obiettivo di breve periodo è
di Modena IGP tenutasi lo scorso milioni di litri - ovvero +1,91% in corso un interessante progetto migliorare la penetrazione dei
mese. A fornire una fotografia di sul 2015 - indirizzati verso l'im- di comunicazione al consumer mercati più importanti sia in Eu-
questo prodotto è Federico De- bottigliamento e i restanti in affi- sia sul web che attraverso i canali ropa che in Nord America, mi ri-
simoni, Direttore del Consorzio namento e invecchiamento”. tradizionali in Italia, Germania e ferisco in particolare a Germania,
di Tutela Aceto Balsamico di Mo- Quali sono i nuovi progetti Francia, concentrato sulle piatta- Francia, Regno Unito, Canada e
dena IGP. del Consorzio? forme social”. Stati Uniti. L’obiettivo di medio
Qual è la fotografia attuale “Per il 2017 sono in campo pro- Quali i principali obiettivi periodo è invece quello di entrare
dell’Aceto Balsamico di Mo- getti di comunicazione e promo- per il futuro? in modo più rilevante nelle abi-
“Continuare nella direzione in- tudini alimentari dei consumato-
trapresa fino ad oggi nella va- ri dei grandi mercati dell’oriente,
lorizzazione e promozione del Cina e Giappone in primis”.
Quali sono i punti forti
dell’Aceto Balsamico di Mo-
Uno dei prodotti dena Igp?
“È un prodotto versatile che rac-
simboli del made chiude in ogni goccia una storia
in Italy, traino estremamente affascinante, un'
eccellenza del Made in Italy
economico per agroalimentare nel mondo ma
il territorio, con ancor prima una eccellenza del
territorio, stabilmente ai vertici
ambiziosi progetti della top ten dei prodotti più pe-
per il futuro santi nel paniere delle Dop e Igp
a livello globale”. •

24
La storia del
Sangiovese abita alla
Fattoria Paradiso
N
ove giugno 1975: na finchè non fu pronto. Ricor-
la stampa naziona- do che Raidue dichiarò che il
le italiana annun- Sangiovese si era affrancato da
cia 'La Pasqua del essere un vino di pronta beva
Sangiovese'. Mario Pezzi della diventando riserva e Sandro
Fattoria Paradiso è il pionere Pertini lo volle come vino del
della riserva di Sangiovese in Quirinale". Il fiume dei ricordi
purezza: il Vigna delle Lepri. scorre ricco di dettagli, nomi e
I progetti ambiziosi hanno so- personaggi che hanno contri-
lide fondamenta, come quel- buito col loro passaggio all'i-
le dell'azienda romagnola in dentità dell'azienda e non solo:
cui vino e cultura avanzano a "L'idea del Vinitaly è nata tra
braccetto. Ce lo racconta Gra- queste mura". Fattoria Paradi-
ziella Pezzi, oggi alla guida so è ancora fedele alle idee che
della Fattoria insieme al figlio Mario Pezzi profuse nei suoi
Jacopo: "Produrre un vino di filari al Sangiovese come al
qualità significa avere pazien- Barbarossa, al Pagadebit come
za: mio padre intuì il potenzia- all'Albana. Diversi vini con di-
le del Sangiovese in purezza. verse storie tutte da ascoltare
Sperimentò in vigna e in canti- con un calice in mano (b.a.).•

L'incontro di vino
The history of Sangiovese dwells at Fattoria Paradiso e cultura in terra
Wine and culture meet in Romagna
di Romagna
June 9, 1975: the Italian press an- TV channels t.n.] declared
nounces 'The resurrection of San- that with my father’s label
giovese'. Mario Pezzi from Fattoria Sangiovese liberated itself
Paradiso is the pioneer of a Sangio- from the fame of an easy-
vese Riserva in purity: Vigna delle to-drink wine and President
Lepri. His ambitious project has Sandro Pertini wanted it as
strong roots: a winery where wine wine of the Quirinale". Her
and culture walks arm in arm. Gra- memories are rich of details,
ziella Pezzi, who nowadays man- names and people who con-
ages the winery together with her tributed to the identity of the
son Jacopo tells us: "Make a qual- winery. "The idea of Vini-
ity wine means to be patient. My taly came among these walls". Fat-
father had an intuition about the toria Paradiso still profess the ideals
FATTORIA PARADISO
potential of Sangiovese in purity. that Mario Pezzi spread among the Via Palmeggiana, 285
He experimented both in the vine- grapevines of Sangiovese, Barbaros- 47032 Bertinoro (FC) ITALIA
yard and in the cellar and the result sa, Pagadebit and Albana. Differ- Tel. +39 0543 445044
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25
FRIULI VENEZIA GIULIA
DI GIULIA MONTEMAGGI

Consorzio delle Doc Fvg:


ecco la denominazione unica

T
ra le novità importanti Partita dal Vinitaly 2017, la neonata di 25mila sono stati certificati
ed i numerosi eventi
che hanno animato il
Doc regionale punta alla conquista dei ed oltre 8mila già imbottigliati.
Un progetto decisamente ben
Vinitaly di quest’anno mercati esteri e promette grandi risultati avviato, dove previsioni, dati
non può certamente passare sot- numerici ed obiettivi futuri tro-
to silenzio un altrettanto signifi- vano un appiglio visivo in un
cativo avvenimento: il “debutto logo dal forte appeal e dai mol-
in società” della nuova Doc e riconoscibile, piena espres- ta Doc, secondo disciplinare, i teplici riferimenti: onde sinuose
Friuli Venezia Giulia. Presen- sione di quella realtà ampia vitigni maggiormente caratte- di diversi colori si congiungono
tata ufficialmente dal Consorzio e dinamica che è chiamato a rizzanti alcune aree geografiche a delineare un unicum di ar-
delle Doc Fvg nella seconda rappresentare. Un’identità ter- dell’estremo Nord-Est d’Italia. moniosa eleganza, la cui figura
giornata della manifestazione e ritoriale ben definita che, pro- Sul fronte commerciale, inoltre, richiama un calice nel classico
con la partecipazione delle per- iettata ad affermarsi soprattutto sono quelle della vendemmia moto rotatorio innescato dalla
sonalità di spicco del settore, in ambito internazionale, sia, 2016 le prime bottiglie lancia- mano del sommelier. Come le
la denominazione, nota anche nel contempo, fortemente ri- te dalla Doc Friuli che, attual- molteplici componenti di un
come Doc Friuli, costituisce il spettosa verso le denominazioni mente, conta su un potenziale vino ne determinano l’essenza,
punto di arrivo di un cammino preesistenti premurandosi di di quasi 103mila quintali di così le varietà di territori, tra-
durato all’incirca un decennio. non sovrapporsi ad esse. A tal uva per una resa superiore ai dizioni e tipologie enoiche in-
Ad oggi, l’obiettivo primario è fine, è stato scelto, infatti, di 75mila ettolitri di vino (10 mi- carnano il cuore pulsante della
la creazione di un brand solido non comprendere nella neona- lioni di bottiglie). Di questi, più zona rappresentata dalla Doc. •

26
Ronchi di Manzano
dove la gioia battezza il vino
S
apete come si dice 'feli- chi di Manzano, in cui una madre vignon e Refosco dal Pe- Un'azienda a conduzione
ce' in friulano? Ellégri. e due figlie smentiscono l'appan- duncolo Rosso, Pinot Gri-
Ed Ellégri è anche il naggio maschile del mondo del gio, Pinot Grigio Ramato, femminile, dove un vino,
nome del vino creato da
Roberta Borghese e le figlie Lisa
vino. Il tocco femminile è tradotto
in vini forti, equilibrati, sensuali,
Friulano, Chardonnay e
Sauvignon) e Cru (Braûros
Ellégri, è simbolo
e Nicole, un bianco che evoca che l'azienda friulana raccoglie Rosazzo Rosso, Ronc di di entusiasmo e amore
l'immagine della donna gioiosa. in due linee: i Classici (Merlot, Subule Merlot e Pignolo di
Un simbolo non casuale per Ron- Cabernet Franc, Cabernet Sau- Rosazzo, Ellégri Bianco, per la terra
Ribolla Gialla di Rosazzo,
Rosazzo Docg, Verduzzo
Friulano e Picolit Docg). Una
produzione annuale di 200mila
bottiglie distribuita metà in
Italia e metà tra Australia, Au-
stria, Belgio, Brasile, Canada,
Danimarca, Finlandia, Francia,
Germania, Norvegia, Paesi Bas-
si, Polonia, Stati Uniti, Svezia,
Svizzera. Ma Roberta, Lisa e AZIENDA AGRICOLA RONCHI
Nicole hanno già in programma DI MANZANO SNC
di toccare anche America, Gran Via Orsaria 42
Bretagna, paesi dell'Est e Cina. 33044 Manzano (UD)
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anced and sensual wines proposed in
Ronchi di Manzano, two lines: Classici (Merlot, Cabernet
where joy gives its name Franc, Cabernet Sauvignon and Re-
to the wine fosco dal Peduncolo Rosso, Pinot Gri-
A winery run by women gio, Pinot Grigio Ramato, Friulano,
produces a wine that Chardonnay and Sauvignon) and
represents their enthusiasm Cru (Braûros Rosazzo Rosso, Ronc di
and love fort he land: Ellégri Subule Merlot and Pignolo di Rosaz-
zo, Ellégri Bianco, Ribolla Gialla di
Rosazzo, Rosazzo Docg, Verduzzo Fri-
Do you know what Ellégri means in ulano and Picolit Docg). The winery
the dialect of Friuli? “Happy”! And produces every year about 200,000
Ellégri is the name of a wine cre- bottles distributed half in Italy and
ated by Roberta Borghese and her half abroad, Australia, Austria, Bel-
daughters Lisa and Nicole, a white gium, Brazil, Canada, Denmark,
wine that represents a joyful woman. Finland, France, Germany, Norway,
It’s not a chance if Ronchi di Man- Netherland, Poland, USA, Sweden,
zano produces it: it’s a winery where Switzerland. Roberta, Lisa and Ni-
a mother and her two daughters cole project to reach South America,
demonstrate that winemaking is not UK, the Far East and China too. In
only a matter for men. Their feminine the meantime, meet them at next Vin-
touch takes shape in strong well-bal- expo - Bordeaux, Hall 1- DE108. •

27
SICILIA
DI CLAUDIA CATALDO

La Sicilia e l’arrivo Graci un collega produttore che


mi ha consentito di prendere
conoscenza di un’area, quella

di Angelo Gaja
dell’Etna, che mi ha sempre af-
fascinato”.
Qual è la sua opinione della
viticoltura siciliana?
“Ritengo che la qualità dei vini
dell’Etna sia cresciuta costante-
mente negli ultimi 15 anni arri-

L
a Sicilia del vino va deremo come svilupparlo”. za della zona, che a me invece vando ad ottimi risultati. Ho fi-
forte, lo sappiamo. A Perché ha deciso di imbar- manca. Dedica grande energia ducia che continui a farlo ancora
confermarlo è proprio carsi in questa avventura in al lavoro”. in futuro”.
il signore del vino (del compagnia del produttore In uno scambio di know how, C’è un vino siciliano che ha
Barbaresco, in particolare) An- Alberto Graci? a suo avviso, cosa la Sicilia fatto, più di altri, breccia nel
gelo Gaja che sbarca sull’isola e “Perché è un giovane produttore (e l’Etna in particolare) può suo cuore?
scommette sull'Etna, acquistan- con il quale condivido visione e insegnare ad Angelo Gaja e “Quello prodotto sull’Etna con
do alcuni vigneti insieme al pro- progettualità. Alberto è entusia- cosa Angelo Gaja può invece le uve Nerello Mascalese per-
duttore siciliano Alberto Graci. sta di avviare con me un proget- insegnare o lasciare a questo ché con il suo medio corpo,
Perché ha scelto di investire to artigianale, curato nei dettagli territorio? eleganza mi ricorda i vini rea-
e scommettere proprio sul e contenuto nella dimensione; “Ho tutto da imparare ed è per lizzati con le varietà Nebbiolo
territorio siciliano dell’Etna? ha una approfondita conoscen- questo che ho trovato in Alberto e Sangiovese”.•
“È la montagna/vulcano più
alta d’Europa. A parlarmene
per primo venti anni fa era sta-
to Giacomo Tachis: l’Etna è una
montagna viva, che si affaccia al
mare. La vite ed il vino amano il
respiro del mare, diceva”.
Qual è la portata di questo
progetto? Quali sono gli
obiettivi per il futuro?
“Abbiamo acquistato - in joint
venture con la famiglia Graci -
sul versante Sud-Ovest dell’Et-
na 21 ettari di terra di cui 11
impiantati a Nerello Mascalese
ed una piccola porzione a Car-
ricante.
Il progetto è agli inizi, procederà
senza fretta: con il tempo deci-

Parte una
nuova avventura
enoica che porta
la firma Gaja,
nel territorio
siciliano
dell’Etna

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CARICO E PRELIEVO
TOSCANA
DI ELISA BERTI

In Maremma
è tempo di
sostenibilità
Edoardo Donato, Presidente del Consorzio
Vini Maremma, ci parla dei due progetti integrati
nel settore vitivinicolo

È
la sostenibilità il tema al centro del-
le politiche agricole della Marem-
ma. Il Presidente Edoardo Do-
nato ne è uno strenuo sostenitore,
insieme Il Consorzio Tutela Vini della Marem-
ma Toscana, che è da sempre in prima linea
quale promotore dei valori ecosostenibili del
territorio.

Due progetti ed il comune denominato-


re della sostenibilità. Può spiegarci me-
glio in cosa consistono?
"Il nostro territorio è caratterizzato da bassa
densità abitativa, minimo impatto industriale
e una grande ricchezza naturalistica. Grazie al parametri ben misurabili: biodiversità, consu-
finanziamento della Regione Toscana, si stan- mi, impronta carbonica, gestione fitosanitaria,
no attuando due progetti integrati di filiera nel ma anche interazione con le comunità locali e
settore vitivinicolo che coinvolgono un nume- quindi impatto sociale delle aziende".
ro importante di produttori. Il progetto "Inno- Cosa fa il Consorzio per farsi portavoce
vazione, Valorizzazione e ottimizzazione della dei progetti sostenibili?
filiera vitivinicola dell'area sud della Provin- "Il Consorzio segue con interesse non solo
cia di Grosseto" prevede lo studio dell'appli- questi due progetti, ma anche le molte azien-
cazione dell'ozono nei trattamenti nel vigneto de che si stanno muovendo sulla stessa linea
e nella vinificazione, l'utilizzo di microsensori adottando pratiche agronomiche sostenibili
e droni nei vigneti per valutare puntualmente come l'impiego degli insetti utili, strumenti
le esigenze fitosanitarie. Il progetto "Marem- per l'agricoltura di precisione, corridoi ecolo-
ma Terre di Vini" prevede una certificazione gici per preservare la biodiversità, la condu-
di sostenibilità che risponderà a una serie di zione biologica e biodinamica".

30
GELO IN TOSCANA
Tra il 18 e il 21 aprile scorsi
un'ondata di freddo proveniente
dal nord Europa si è abbattuta
su tutta Italia causando danni
importanti a tutte le culture
agricole.
Le temperature miti del mese
di marzo hanno prodotto un
avanzato sviluppo dei germogli
che ha reso più grave il danno
del gelo. Federdoc e le altre
associazioni di settore stanno
completando il conto dei danni
e valutando eventuali misure
da adottare soprattutto per le
denominazioni più colpite.
Anche la Toscana, seppur in
modo disomogeneo, è stata
duramente colpita in particolare
nel fondovalle; in Maremma il
fenomeno è stato più contenuto,
i danni non sono diffusi e i vi-
gneti risultano colpiti in maniera
disomogenea, a macchia di
leopardo.
Resta comunque da valutare la
risposta vegetativa che ha subito
un rallentamento.
Edoardo Donato, Presidente del Consorzio Vini Maremma

E' di pochi giorni fa la dichiarazione "Il riferimento è ai progetti di sviluppo ru-


del Presidente di Coldiretti Grosseto rale legati alla geotermia e Coldiretti, come
Marco Bruni"Se questi progetti non le altre associazioni di categoria, pone l'at-
possono costituire con la specifica tenzione sull'importanza, condivisa anche
sintesi occasioni di tutela da un lato dal Consorzio, di valutare le opportunità di
e di sviluppo concreto di sostenibili- sviluppo in un'ottica sinergica e coerente
tà dall’altro, non potremo trovare il con i valori che nel tempo il territorio della
giudizio positivo della nostra base so- Maremma è riuscito a conquistare con ec-
ciale”. Il Consorzio come si pone di cellenze nei settori agroalimentari e con il
fronte a queste parole? potenziale turistico".•

E' Rossano Teglielli il nuovo presidente del Consorzio del Morellino di Scansano;
Teglielli, classe 1955, è anche il proprietario dell’azienda agricola Ghiaccio Forte (da
20 anni in regime biologico.
Ad affiancarlo ci saranno i due vicepresidenti Giuseppe e Alessandro Fiorini.
“Durante il mio mandato intendo stimolare l’intero Cda a sviluppare le singole
specificità e attitudini che ogni membro del consiglio può portare a favore dell’intero
Consorzio e soprattutto dell’intera denominazione. Vorrei veramente che tutti i soci
(ma anche i non soci visto il ruolo erga omnes del Consorzio) sia quelli più piccoli che
quelli più grandi si sentano rappresentati appieno dal nostro ente. Vorrei pertanto
mirare all’obiettivo di rendere il Consorzio un ente di servizio, prima di tutto, per
migliorare la coesione e la fiducia delle singole aziende socie nei suoi confronti” ha
dichiarato il neo Presidente.

31
32
TRENTINO
DI GIULIA MONTEMAGGI

La sostenibilità
è di casa in Trentino
P
er la serie “seminare sciato dal Csqa Certificazioni e tro non trascurabile record. È salubrità ed alla sostenibilità
bene per raccogliere riconosciuto anche a livello co- la prima volta, infatti, che la globale della produzione vitivi-
meglio”, non esiste munitario, il Sqnpi è un sistema corsa alla certificazione vede nicola trentina. Un incessante
esempio più azzeccato di qualità volto a valorizzare le una tanto nutrita partecipazio- divenire di migliorie e progres-
della viticoltura trentina e del produzioni agricole vegetali ne di agricoltori sotto la guida si che, proiettato al futuro, ri-
suo costante impegno verso la ottenute in conformità ai disci- di un’unica entità consortile. A mane però saldamente ancorato
sostenibilità. Un impegno ca- plinari regionali di produzione ciò si aggiunge l’impeccabile ai bisogni dell’agricoltore, del
pillare e sentito che, perse- integrata. Si parla dunque di un lavoro di squadra tra Consor- consumatore e del territorio.
guito con il massimo rigore da importante traguardo. Ma c’è di zio, Cantine, viticoltori, istitu- Per il 2017 è previsto un in-
un pool di 2.361 vignaioli co- più. Sì, perché la piccola Ape zioni nazionali e locali. Risul- cremento di aziende aderenti
ordinati dal Consorzio Vini del Maia del logo della produzione tati notevoli, che costituiscono al sistema, con le cantine che,
Trentino, ha portato alla tanto integrata ha valso al Trentino, lo step iniziale di un progetto dopo l’uva da vino, potranno
agognata certificazione Sqnpi prima realtà territoriale ad ot- più ampio, finalizzato a svilup- conseguire la certificazione an-
per la produzione 2016. Rila- tenere la certificazione, un al- pare un’agricoltura attenta alla che per il vino.•

La produzione regionale 2016 ha ottenuto la certificazione


Sqnpi. E' la prima realtà territoriale a centrare l'importante
traguardo

33
Bellaveder:
alla più pura ed autentica artigia-
nalità. Oggi Bellaveder è compo-
sta da Maso Belvedere e Vigneto
San Lorenz (a 600m di altezza in

vini monovarietali,
Valle dei Laghi, sopra il paese
di Cavedine), due realtà vitico-
le che beneficiano di eccellenti
condizioni climatico-territoriali,
supporto imprescindibile alla

franchi, territoriali
conduzione biologica (certifica-
ta). I terreni argillo-calcarei di
origine werfeniana, l’esposizio-
ne a Sud-Sud-Ovest, la costante
ventilazione e le profonde escur-

S
ubito a monte del delizio-
so paese di San Michele
Un territorio incantevole fa sioni termiche creano l’ambiente
perfetto per la valorizzazione di
all’Adige, sul conoide di da cornice ai successi di una famiglia varietà sia a bacca bianca, quali
Faedo, si staglia un’ac- Chardonnay, Traminer Aromati-
cogliente oasi di genuina qualità:
proiettata al futuro ma ben ancorata co, Pinot Bianco, Sauvignon, che
l’Azienda Agricola Bellaveder. alla propria storia rossa, come Lagrein, Teroldego e
Gestita dalla famiglia Luchetta, Pinot Nero. Una produzione im-
questa realtà dallo spirito giovane santa dal Dott. Mario Seppi con i Tranquillo Luchetta, Bellaveder portante, che si propone come
e dinamico presenta, nel contem- primi 3 ettari di vigneto, il maso è di fatto un connubio perfetto di amorevole inno al territorio e al
po, un sostrato storico: la vecchia ha visto, negli anni, aumentare tradizione ed avanguardia, dove profondo vincolo che da sem-
casa padronale è menzionata la la superficie di altri 5 ettari. Ad passato, presente e futuro coesi- pre lega Bellaveder a questa
prima volta come Mansum Bella- oggi, con una moderna cantina stono armoniosamente. Un luogo zona di straordinaria tradizione
veder in una bolla episcopale del interrata realizzata nel 2003 e la in cui la tecnologia è relegata ad vitivinicola. Tra questi svetta il
1767. Acquistato negli anni Ses- conduzione del genero di Seppi, un ruolo da comprimaria rispetto Trentodoc Brut Nature Riserva,

34
prodotto di punta dell’azienda e
manifesto della lungimiranza dei
Luchetta che, con l’annata 2007,
sono stati tra i primi nella deno-
minazione Trentodoc a credere nel
dosaggio zero, inteso come rabboc-
cato con “se stesso”. Vincitore di
numerosi premi e riconoscimenti,
tra cui la Medaglia d'oro Gilbert
& Gaillard, la Medaglia d'argento
al The Champagne & Sparkling
Wine World Championships 2016
e la Corona ViniBuoni d'Italia
2017, questo vino è composto al
100% da uve Chardonnay. Di un
giallo paglierino la cui intensità ri-
chiama le sfumature dell'oro, pre-
senta un perlage di grande finezza
e persistenza. Fruttato, regala al
naso fragranze speziate e di pane,
per poi avvolgere il palato con un
gusto piacevolmente fresco e deci-
so. (g.m.)•

AZIENDA AGRICOLA BELLAVEDER


Loc. Maso Belvedere,
38010 Faedo (TN)
Tel. + 39 0461 650171
Fax. + 39 0461 650171
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Bellaveder: monovarietal,
sincere, territorial wines
A lovely landscape frames
the successes of a family
that looks towards the future
never forgetting its past

Above the lovely village of San Mi-


chele all’Adige, on the hills of Faedo,
rises a welcoming oasis of genuine modernity. Here past present and fu- varieties such as, Chardonnay, Tra- “itself”. This wine has received
quality: Azienda Agricola Bellaved- ture coexist in perfect harmony and miner Aromatico, Pinot Bianco, many prized and acknowledgments,
er. Managed by the Luchetta family, technology works in partnership with Sauvignon, Lagrein, Teroldego and such as the gold medal Gilbert &
this young and dynamic winery has craftsmanship. Bellaveder is made Pinot Nero. This important produc- Gaillard, the silver medal at The
a long story at its back: the ancient of Maso Belvedere and Vigneto San tion express a profound love for its Champagne & Sparkling Wine
manor is quoted for the first time as Lorenz (600m above the sea level, in territory and the deep tie that bound World Championships 2016 and
Mansum Bellaveder in an episcopal Valle dei Laghi, over the village of Bellaveder to its land. Among the Corona ViniBuoni d'Italia 2017. It
document dated 1767. In the 70s, Cavedine). These two realities enjoy traditional wines proposed there is is made of 100% Chardonnay. Its
Dr. Mario Seppi bought it with its excellent weather and soil conditions Trentodoc Brut Nature Riserva, the straw yellow color, whose intensity
3-hectare vineyard and in time, he that support the organic growing. buttonhole label and the symbol of reminds the nuances of gold, shows
added 5 hectares more. Nowadays, The clayey-calcareous soils, facing the Luchetta’s far sightedness. With a very fine perlage, great finesse and
with its modern underground cellar south-south-west, a constant wind- year 2007 they have been among persistence. Its bouquet reveals fruity
built in 2003 and Seppi’s son-in-law ing and high temperature range the first winemakers of the Trentodoc perfumes and spicy crust bread aro-
Tranquillo Luchetta’s management, creates the ideal environment for denomination who believed in “zero mas and it envelops the palate with a
Bellaveder combines tradition and the ripening of white and red grape dose” that is a wine topped up with fresh and definite taste. •

35
VENETO
DI BARBARA AMOROSO

Venissa,
il vino della laguna
Il vitigno autoctono
coltivato in mezzo al mare
fa - spiega - a cura dalla famiglia Bisol che
ha recuperato il vigneto autoctono di Vene-
zia, ormai sommerso dalle maree. A questo è
stato affiancato uno studio marketing ad hoc,
un ristorante importante che gli fa da pal-
coscenico, Il Venissa, bottiglie dall'etichetta
dorata - una foglia d’oro fusa nel vetro nume-
rata manualmente - che insieme costruisco-
no un mito. Poche bottiglie, circa 4.000 - la
superficie del vigneto è di 0,8 ettari - distri-

V
enezia, sublimazione di uomo e buite in modo mirato (il Ristorante Venissa
natura, mare e architettura: un – Venezia, Enoteca Pinchiorri – Firenze,
vedere a cui non ci si abitua, fuo- Ristorante Trussardi – Milano, Ristorante
ri dal tempo. Se a questo quadro La Pergola – Roma, Rosetta Wines - New
si aggiunge la coltivazione di un vigneto, York, Gordon Ramsay au Trianon – Paris e
l'immaginazione prende... il largo. Si chia- non solo). Un vino interessante, dall'ogget-
ma Dorona l'uva cara ai Dogi coltivata dal tivo valore qualitativo, generato in un mi-
VII secolo sull'’isola di Mazzorbo, che da croclima unico - la Dorona cresce a 0 – 1m
sempre sfida l'acqua alta e dà vita al vino s.l.m. - amplificato dalla reazione emoziona-
Venissa. La Dorona incontra il mare prima le generata dal fascino della città sull'acqua.
della bottiglia, raggiungendo la terra ferma Attualmente è sul mercato il 2011: è un vino
in barca, per essere portata alla cantina- da attendere". Un bianco nato nella laguna
laboratorio dove viene selezionata acino per sarebbe naturale pensato accanto a piatti di
acino. Una storia singolare a cui si abbina pesce. "Credo che parlare di abbinamenti
un prodotto in linea? Lo abbiamo chiesto ad sia fugace – conclude Galanti - il vero focus
Andrea Galanti, Miglior Sommelier d'Ita- è vivere il piacere che un vino come questo
lia 2015. regala".
"Il Venissa è un progetto nato circa 15 anni

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36
Foto di Stefano Gasparato
Zýme:
l’impronta
del vino
C
he Celestino Gaspari - anno in cui nasce Zýmē, dal
non sia un produttore recupero di un’antica cava d’a-
“qualunque” lo si ca- renaria a San Pietro in Cariano
pisce subito, fin dalle - non è mai cambiata. Si è anzi
prime battute. arricchita di consapevolezze: la
Vignaiolo di nascita, ha impron-
tato la sua vita al vino e all’etica
difesa di un giusto prezzo contro
i grandi vini della Valpolicella
versità come valore imprescin-
dibile.
La vera ricchezza
del vino. Potremmo dire anche classica “svenduti” negli scaf- Non sono molti i produttori ca- del vino secondo
“etica della terra”, perché da fali della grande distribuzione, paci di diventare “i custodi del
Zýmē, prima ancora che di nu- la tutela di un territorio che ri- territorio”. Lui è uno di quelli, il vignaiolo
meri, percentuali di uvaggi,
statistiche sull’export, si sente
schia di impoverirsi per l’ecces-
so di produzione indiscriminata,
sa quando fermarsi per aspetta-
re e sa come lasciare l’impronta,
indipendente
parlare di rispetto per la pianta, il valore del piccolo vitigno au- al pari del suo vino di punta, (e illuminato)
misura, rotazione delle colture, toctono mai abbandonato (come l’Amarone Riserva “La Matto-
biodiversità. l’Oseleta, con bel tannino, aci- nara”, paradigmatico nel gene- Celestino Gaspari
La filosofia di Celestino, dal ’99 dità fissa ed estratto), la biodi- re. (s.a.)•

AZIENDA AGRICOLA ZÝMĒ Zýmē: the sign of wine


DI CELESTINO GASPARI The true richness of tino’s philosophy has not change.
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www.zyme.it great distribution; the protection
Facebook: zymewines Celestino Gaspari is not an ordi- of a territory that risks to become
Twitter: @zymewines nary winegrower and one can see impoverished due to an indiscrimi-
Instagram: zyme_winery
it when he speaks. He has devoted nate production; the worth of an
his whole life to the wine and to autochthonous grape variety (such
the ethic of wine. We could call it as Oseleta, with its strong tannins
“an ethic of the land” because at and acidity); biodiversity as an es-
Zýmē they talk more about respect sential value.
for the vines, measure, crop rota- Not so many producers can become
tion and biodiversity, than about “custodians of the territory”. He is
numbers, percentages and statistics one of them, he knows when he has
on export. Since 1999 – the year to stop and he is able to leave his
of the foundation of Zýmē, recov- footprint. As well as his buttonhole
ering an ancient sandstone cave label, Amarone Riserva “La Mat-
in San Pietro in Cariano – Celes- tonara”, an exemplary wine.

37
PUGLIA
DI STEFANIA ABBATTISTA

Food a Sud:
la ricetta
del brand Puglia
A Lecce, il primo
vero summit sulla
comunicazione delle
eccellenze pugliesi

L
a Puglia che diventa per due giorni
centro nevralgico di una “conver-
sazione sulla comunicazione eno-
gastronomica”. Era la speranza di
molti produttori, comunicatori e winelovers Da sinistra: Giuseppe Baldassarre, Massimiliano Apollonio, Rosaria Bianco,
Francesca Sozzo, Leda Cesari, Loredana di Cuonzo, Enzo Vizzari, Loris Coppola
ed è successo il 12 e 13 maggio scorsi a Lec-
ce, alle Officine Cantelmo, grazie a “Food a Da un punto di vista istituzionale, invece, va
Sud”, rassegna pugliese dal nome evocativo, molto meglio: “Con la rinascita dell’agricol-
quest'anno alla sua primissima edizione. tura anche ad opera dell’ex assessore alle po-
Tra gli ospiti, anche il giornalista e condutto- litiche agricole Dario Stefàno, è arrivata una
re televisivo Marcello Masi ed Enzo Vizzari, nuova consapevolezza e, a ruota, eventi come
Direttore delle Guide de L’Espresso. il Concorso nazionale dei rosati”.
Al termine della due giorni restano molti in- Tante voci per comporre il brand Puglia, di-
terventi, un programma fitto e variegato, ma verse tessere di un puzzle ancora in parte in
soprattutto lascia il segno il coinvolgimento costruzione: agricoltura di qualità, paesaggio,
diretto di quasi duecento studenti delle scuo- prodotti tipici, perché, comunque, “il sole e
le alberghiere salentine. il mare non sono più sufficienti da soli”.
Resta anche l’idea, supportata dall’assessore “Alcune cantine illuminate - proseguono
regionale alla Scuola, Sebastiano Leo, che le giornaliste - si stanno già dando da fare:
“Food a Sud meriti di diventare un progetto pensiamo ad esempi brillanti come Claudio
stabile, per il quale istituire una cabina di Quarta, Apollonio, De Castris; in Puglia,
regia, perché la formazione nel comunicare come nel resto del Paese, c’è anche molta at-
l’enogastronomia è fondamentale per una re- tesa per il ddl sull’enoturismo, redatto e pre-
gione di eccellenze quale è la Puglia”. sentato proprio da Stefàno e ora in discussio-
Rosaria Bianco, Leda Cesari e Fran- ne in Parlamento. In sintonia con le finalità
cesca Sozzo sono le tre giornaliste che del Testo Unico della vite e del vino, anche
hanno ideato la rassegna. Se si chiede loro il nuovo disegno di legge potrà fare chiarezza
a che punto è la comunicazione del vino nel su molti aspetti, a cominciare da quello fi-
“tacco d'Italia”, rispondono con obiettività: scale, passando per la specifica segnaletica
“Abbiamo eccellenze e buchi neri: ci sono stradale, fino ad una certificazione di qualità
aziende che hanno compreso il valore del sa- dell’accoglienza”.
per comunicare, ma qualcuno ancora pensa Il boom turistico del Salento negli ultimi anni
di poter affidare l’ufficio stampa alla nipote parla chiaro, l’entusiasmo c’è e - alla vigi-
che aveva 7 in italiano o al dipendente che lia di un’altra estate - si cavalca volentieri:
scribacchia. Vogliono risparmiare e non han- “L’importante è non sentirsi mai arrivati, per-
no compreso bene l’importanza di stare sul ché il turista, si sa, ci mette poco a cambiare
mercato ben visibili”. strada”. •

38
PELLICOLE DI GUSTO
( di Lorenzo Bianciardi - lorenzo@igrandivini.com )

Le ricette della signora


Toku: l’ascolto
delle “piccole cose”

È
tratta dal romanzo An di Durian passi con lo zucchero. Per questo non devono
Sukegawa la storia che Naomi essere cotti subito, sarebbe una mancanza di
Kawase ha raccontato nel film Le rispetto nei loro confronti. Le “ricette” del titolo
ricette della signora Toku (あん, non richiamano soltanto i preziosi consigli di
2015). L’An del titolo originale significa “pasta Toku in cucina, ma finiscono per rappresentare
di fagioli dolce” ed è l’ingrediente fondamentale insegnamenti semplici da trasportare nella vita
che rende deliziosi i tipici dolci giapponesi quotidiana. L’attenzione ai dettagli, in primis,
“dorayaki”, pancake farciti di marmellata di come l’odore del vapore che cambia, salendo
fagioli rossi. dalla pentola; il profumo e i colori dei ciliegi in
Non così allettanti sono quelli preparati nel fiore; il filo d’acqua che accarezza la padella e
negozio di Sentaro, chef “improvvisato” che porta via la schiuma amara; i movimenti dolci
cerca di guadagnarsi da vivere in un chioschetto con cui mescolare senza frenesia; e poi i fagioli
ai bordi della strada. Quanti personaggi abbiamo da “accogliere” nel modo giusto, perché «si
sentito, su questa rubrica, riempirsi la bocca di sono disturbati ad arrivare da noi, dalla terra in
figure retoriche che accostano il termine “cibo” cui erano».
al “sentimento”? Mai come in questo caso, Tutto richiama quella sana curiosità che
però, sono da prendere sul serio le parole della riempie gli occhi dei ragazzi (non a caso la
signora Toku che entrerà ben presto in scena, terza protagonista della storia è Wakana, una
proponendosi come aiuto chef di Sentaro: studentessa adolescente) e che, in un crescendo,
«L’an va preparata con il cuore». Perché la culminerà nella lettera di commiato della signora
protagonista, dall’alto dei suoi 76 anni, è un Toku, vero e proprio inno all’ascolto: «Noi
esempio di passione per la cucina e per la vita, a siamo nati per osservare e ascoltare questo
cui è attaccata come le radici di una quercia. Così mondo; è solo così che, anche senza riuscire
la sua marmellata di fagioli rossi già al primo nella vita, (…) possiamo davvero trovare un
assaggio con le dita convincerà il “principale”, senso alla nostra esistenza». Un senso che i tre
perché quella che la signora Toku confeziona con personaggi cercheranno dall’inizio alla fine, in
le sue mani da oltre cinquant’anni è veramente un percorso impresso nelle pieghe malinconiche
diversa. Sa di vita, di emozioni, di ascolto: dei loro volti. Saranno soprattutto i tratti del
«Quando io preparo la marmellata an», svela, viso della signora Toku a segnalare una storia
«tendo sempre l’orecchio ad ascoltare quello che di sofferenza alle spalle; e ancor di più quelle
i fagioli hanno da dirmi, cerco di immaginare tutto mani segnate da un passato che pian piano
quello che hanno vissuto: i loro giorni di pioggia andremo a scoprire. Come nuvole nel vento,
e i giorni di sole. Portati dal vento, sono arrivati non resta che lasciarsi trasportare dai racconti
fino a noi. Ascolto il dell’anziana protagonista,
racconto del loro viaggio. per affrontare con lei il
Sì, bisogna ascoltarli. dolore della diversità e
Tutto quello che esiste nel della segregazione. Senza
mondo possiede il suo perdere però la poesia che
linguaggio». è dentro le piccole cose.
Come nel primo Come quella che Toku
appuntamento di una sentirà sussurrare dalla
coppia di sconosciuti, luna piena: «Volevo che
i fagioli devono fare tu mi guardassi. È solo per
conoscenza a piccoli questo che brillo».•

39
Giugno
2017
19-21 LUGLIO
19
9-11 GIUGNO SHANGHAI
9 INTERNATIONAL WINEXPO
WINEXPO GEORGIA Shanghai
Tbilisi (Georgia) www.winefair.com.cn
winexpo.ge

16
16-18 GIUGNO 15-18 LUGLIO
15
CHINA'S INTERNATIONAL CULTIVATE
WINE AND SPIRITS EXHIBITION 2017 Columbus (U.S.A)
Guangzhou (Cina) cultivate17.org
18-21 GIUGNO www.yfzlw.com
18
VINEXPO BORDEAUX
Bordeaux
www.vinexpobordeaux.com
8-10 LUGLIO
8
BĚIJĪNG
INTERNATIONAL
22-23 GIUGNO IMPORT FOOD EXPO
Běijīng
22
ENOVITIS 2017 www.cipfe.com
Verona
www.enovitis.it

Luglio
2017
Agosto
2017
1-11 AGOSTO
11
FOIRE AUX VINS D'ALSACE
Colmar (Francia) Settembre
www.foire-colmar.com
2017
9-11 AGOSTO
9
MIFB, MALAYSIAN INTERNATIONAL
FOOD & BEVERAGE TRADE FAIR 2017
Kuala Lumpur (Malaysia)
mifb.com.my

2-10 SETTEMBRE
2
FIERA MILLENARIA DI GONZAGA
Gonzaga
www.fieramillenaria.it

11-15 SETTEMBRE
11
SIMEI@DRINKTEC
MONACO 2017
22-24 SETTEMBRE Monaco
22 www.simei.it
LE SALSAMENTARIE
Bologna
www.facebook.com/salsamentarie

40
Ottobre
2017
17-21 OTTOBRE
19-20 OTTOBRE FIERE
17
ITF-AGROFOOD
AUTOCHTONA IN CALENDARIO
Bolzano
Skopje (Macedonia)
www.eragrupa.mkindex2.aspx 17-20 OTTOBRE www.fierabolzano.it/autochtona
2017
VITEFF 2017
Epernay (Francia)
www.viteff.com/fr/rubrique1.html

27-28 OTTOBRE
17 19 27
WINE EXPO POLAND
Varsavia
www.wineexpopoland.pl/

9-11 Novembre
9
HONG KONG INTERNATIONAL WINE & SPIRITS FAIR 2017
Vinitaly Hong Kong 14-16 Novembre
www.vinitalyinternational.com/events/hongkong2015
Novembre PROWINE CHINA 2017
Shangai
2017 www.prowinechina.com

20-21 Novembre
3 11 14 15 20
WORLD BULK WINE
3-5 NOVEMBRE 11-14 Novembre 15-17 Novembre EXHIBITION 2017
Amsterdam
SALON VINS ET TERROIRS COSMOWINE 2017 ENOEXPO 2017 www.worldbulkwine.com
Toulouse Vicenza Cracovia
www.salon-vins-terroirs-toulouse.com www.cosmofood.it enoexpo.krakow.pl

41
Food&Beveragenda di Claudia Cataldo

#EATMANTUA
Mantova, da giugno a settembre 2017
CALICI DI STELLE 2017
Tutta Italia, 3 - 14 agosto 2017 Da giugno a settembre, il progetto #EATMANTUA a Palazzo Te farà ri-
vivere l’atmosfera di convivialità che attirò alla corte rinascimentale dei
Il 10 agosto di ogni anno, la notte di San Lorenzo, nelle piazze e nelle cantine italiane gli Gonzaga artisti e intellettuali da tutta Europa. Divenuto oggi spazio pub-
enoappassionati sono protagonisti del brindisi più atteso dell'estate. blico, Palazzo Te sarà sede di un convivio contemporaneo in cui il cibo e
Movimento Turismo del Vino e Città del Vino, l'associazione dei comuni vitivinicoli d'Italia, i gesti della sua preparazione saranno al centro di un rituale sociale più
si uniscono per dare vita ad un evento che si sviluppa con una miriade di appuntamenti, ampio. Tanti eventi animeranno l’estate mantovana : l’iniziativa è parte
dalla Val d'Aosta alla Sicilia. Vino e offerta culturale, insieme alla magia dei territori sotto integrante del cartellone di eventi speciali dedicati a Eas(s)t Lombardy,
le stelle, sono l'abbinamento vincente della manifestazione, in una formula che unisce la European Region of Gastronomy. Il prestigioso riconoscimento interna-
filosofia del buon bere a eventi, spettacoli, design e arte. zionale è all’origine di un fitto programma di valorizzazione del ricco pa-
trimonio fatto di materie prime eccellenti e ristorazione di qualità della
www.movimentoturismovino.it Lombardia Orientale costituita dalle terre comprese fra Bergamo, Brescia,
Cremona e Mantova.
www.mantova2017.it

WORLD OF FOOD INDIA 2017


Mumbai, India, 14 – 16 settembre 2017

La prossima edizione – la dodicesima – di Annapoorna


World of Food India sarà organizzata al centro espositivo
al Bombay Exhibition Centre di Mumbai il prossimo set-
tembre. L’evento si propone come una piattaforma B2B
per il mercato indiano del food and beverage, firmato da
Koelnmesse YA Tradefair Pvt Ltd e Federation of Indian
Chamber of Commerce and Industry (FICCI). Si tratta di
WARDAGARDA uno degli appuntamenti più importanti per il trade eno-
Lago di Garda, 17 – 18 giugno 2017 gastronomico in India e dei Paesi vicini che ogni hanno
richiama numerosi buyer da tutto il mondo.
Sabato 17 e domenica 18 giugno due giorni dedicati all'Olio Extravergine nelle sue de-
clinazioni e nei suoi abbinamenti gastronomici organizzati proprio nel cuore della pro- www.worldoffoodindia.com
duzione del Garda Dop tra gli uliveti dell'entroterra gardesano. Nella centralissima Corte
Torcolo, sede anche del Consorzio di Tutela, un ricco programma di eventi con laboratori
per imparare a degustare e abbinare l'olio, showcooking, escursioni, mostra d'arte, mer-
catino dei prodotti Dop, cucina del territorio e musica dal vivo.

www.wardagarda.it
CHAMPAGNE EXPERIENCE
Modena, 8 – 9 ottobre 2017
Sarà a Modena, domenica 8 e lunedì 9 ottobre 2017 la prima edizione di Champagne Experience,
la più grande manifestazione italiana dedicata esclusivamente allo Champagne, promossa e or-
ganizzata da Club Excellence. Sarà l’occasione per degustare i prodotti di almeno 90 prestigiose
Maison – tra le quali Louis Roederer, Bollinger, Bruno Paillard, Jacquesson, Mailly Grand Cru,
Thiénot, Palmer & Co, Pannier, Encry, Paul 2 Bara, Bérêche & Fils, Marguet, Larmandier-Bernier –
ma anche per incontrare gli stessi produttori di Champagne che saranno presenti nel corso della
“due giorni” modenese. Non mancheranno le Master Class, con verticali e degustazioni dedicate
alla conoscenza di Champagne d’eccellenza, ad annate speciali e a territori di produzione.
www.clubexcellence.it

42
Food&Beveragenda di Claudia Cataldo

AUTOCHTONA
Bolzano, 16 – 17 ottobre 2017
Appuntamento con i vini autoctoni. Una vetrina in grado di esaltare le tipicità dei vini prove-
nienti da vitigni unici o rari della ricca tradizione italiana.
Nel cuore dell’Alto Adige, dove la cultura enologica è tra le più antiche d’Europa, Autochtona
accende i riflettori sulle denominazioni più note così come su quelle meno conosciute del
grande patrimonio vitivinicolo italiano.
www.fierabolzano.it/autochtona

ESTATE A BOLZANO
Bolzano, estate 2017

L’estate a Bolzano si trasforma in numerose attività legate alla


produzione vitivinicola. Tra le altre, Vino & Bici, una tranquilla
pedalata, alla portata di tutti, lungo la ciclabile della Strada del
Vino dell’Alto Adige – la più antica strada del vino d’Italia, in un
percorso tra natura e cultura.
Al termine, degustazione dei migliori vini della produzione locale.
L’appuntamento si ripeterà nelle giornate del 13 giugno, 11 lu-
glio, 8 agosto e 12 settembre.
Stuzzicante anche la proposta di Vino Safari, in programma, nel
periodo estivo, il 9 giugno, 7 luglio, 4 agosto e 1° settembre, con
HOSTARIA la possibilità di passare una giornata alla scoperta del meglio
dell’enologia altoatesina, tra cantine, passeggiate tra i vigneti e
Verona, 13 – 15 ottobre 2017
WELLNESS pranzo con menu degustazione. Richiesta la prenotazione all’As-
sociazione Strada del Vino dell'Alto Adige, tel. +39 0471/860
FOOD
“Hostaria” nasceFESTIVAL
per esprimere il concetto popolare di ospitalità legata alla degusta- 659.
Cesena, 1 – 2luoghi
zione dei vini. Evoca di incontro,
aprile 2017convivialità, divertimento e libertà comunicativa. Infine il 10 agosto a Bolzano, lungo la suggestiva Via dei Por-
Attraverso un percorso lungo 3 chilometri all’interno del centro storico di Verona il pub- tici, torna Calici di Stelle, abbinata alla “magica” notte di San
blico partecipante diventa il protagonista attivo della festa degustando i vini proposti Lorenzo (dalle ore 18 alle 24). Una full immersion nella cultura
dalle cantine presenti e fermandosi nelle “sbecolerie” delle eccellenze gastronomiche vitivinicola bolzanina, di antica e consolidata tradizione, con la
veronesi dislocate nell’itinerario della festa. possibilità di degustare prodotti di grande qualità negli stand
Ad Hostaria aderiscono cento ristoranti e osterie del centro storico e della provincia di delle numerose cantine cittadine.
Verona che prepareranno speciali menù tipici ispirati all’idea del Festival. www.bolzano-bozen.it
www.hostariaverona.com

43
NewsBio & Green di Marina Ciancaglini

Biodinamica
e vino naturale
un possibile punto
di incontro?
Bersanvanga mod. Terminator Cimatrice a barra mod. Potel Bil Eco
con piede di stazionamento

Un meeting informale
dove si sono riuniti
alcuni dei principali
Cimatrice a coltelli veloci mod.
Speedy Rotor Laterale
Cimatrice a coltelli veloci mod.
Speedy Rotor Tunnel
attori che animano
la discussione
sull’argomento

L
o scorso 25 maggio, Sequerciani, una Raw Wine, ha voluto dare voce alle piccole cantine
giovane azienda biodinamica a Gavor- artigianali, naturali, biologiche, biodinamiche che
rano, sulle colline maremmane, è stata la ricorrono ad un basso intervento nei processi di vi-
Defogliatrice a rulli controrotanti Trivella idraulica anteriore regista – grazie al titolare Ruedi Gerber nificazione e adesso si fa portatrice di una richiesta
mod. Solaris con punta fresatrice
- di un incontro importante, che può essere un primo di maggiore chiarezza nei termini e di un disciplinare
tassello per iniziare a mettere ordine nel complicato comune. Maule, con VinNatur, da anni, si sta con-
dualismo tra la biodinamica e, l’ancora in via defini- centrando sul concetto della fertilità del suolo e di
zione, mondo dei vini naturali. Possono essere due ricerca con le università e ha portato all’elaborazione
strade capaci di incontrarsi? di un disciplinare che adesso si deve perfezionare sul
La giornata è stata informale ma ha chiamato in piano controlli, cercando la collaborazione degli enti
causa alcuni protagonisti che da anni animano la certificatori. Angelo Gentili ha parlato di un ambien-
discussione: Isabelle Lageron, Master of Wine talismo scientifico e, a fronte di una maggiore con-
francese e ideatrice di Raw Wine, fiera internaziona- sapevolezza del consumatore, auspica un protocollo
Porta-attrezzi reversibile per sollevatori idraulici, Prepotatrice a dischi su doppie colonne le sui vini naturali; Alois Lageder, Presidente di che stabilisca delle norme, con annesso un processo
con lama interceppi mod. “RapidLam 13” motorizzate mod. Coloklin Demeter Italia; Angiolino Maule, Presidente di verifica. E sempre di chiarezza per il consumatore
di VinNatur; Angelo Gentili, della Segreteria ha parlato Paola Pozzoli che, con Eataly, ha lanciato
Nazionale di Legambiente; Paola Pozzoli, il progetto Vivaio Eataly, un’enoteca dedicata pro-
in rappresentanza di Eataly; infine Giampaolo prio a cantine piccole e giovani, molte di queste
Gravina, giornalista e scrittore che da anni guarda sono biologiche, biodinamiche, artigianali; il mercato
con attenzione il mondo dei vini naturali, in veste di richiede lo storytelling ma anche delle informazioni
moderatore dell’incontro. Alois Lageder ha espresso precise, come ad esempio il contenuto di solforosa.
la sua volontà di far diventare Demeter un organo L’auspicio è che questo possa essere il primo di una
non solo di controllo ma anche di formazione, attra- serie in incontri per arrivare a un punto comune, che
Gruppo spollonante idraulico mod. Muletto Brentone verso dei “tutor” che affiancheranno gli agricoltori sembra avere un proprio importante nucleo sotto tre
Rotoflex su telaio anteriore in conversione. Un punto di vista più internazionale concetti principali, richiamati da tutte le parti: forma-
è stato portato in dote da Isabelle Legeron che, con zione, ricerca e trasparenza. •

44
NOMINE
Bollicine News di Chiara Martinelli

IL PROSECCO TERRITORI
DOCG SCEGLIE
LA CONTINUITÀ
ALTA LANGA, IL METODO
Innocente Nardi CLASSICO PIEMONTESE
ancora alla guida del
Tutela del Conegliano In quattro anni, dal 2012 al 2016, crescita boom del 48%
Valdobbiadene Prosecco
Superiore Docg Una denominazione che racchiude spumante, dal tradizionale metodo
un territorio vastissimo: ben 146 transalpino, sono le varietà inter-
comuni, rientranti nei principali di- nazionali Pinot Nero e Chardonnay
Innocente Nardi è stato riconfer- le per la sostenibilità ambientale. stretti viticoli del Sud del Piemonte. (90%). Alla presidenza del Consorzio
mato Presidente del Consorzio di “Continueremo a impegnarci nel Pur essendo un’area dall’immenso di Tutela Alta Langa c’è Giulio Bava,
Tutela del Conegliano Valdobbia- coinvolgimento sempre più assiduo potenziale agricolo, osservando le sostenitore convinto delle potenzia-
dene Prosecco Superiore Docg. I sei dei soci, sia per migliorare le attività estensioni, il numero di ettari vitati lità di queste bollicine: “Intrapren-
anni di lavoro assieme al team del del Consorzio sia per renderci sem- dichiarati è ancora piuttosto esiguo: dere una strada simile significa fare
Consiglio di Amministrazione del pre più protagonisti nel nostro terri- poco più di 110, con previsioni che investimenti importanti: piantare una
Consorzio di Tutela lo hanno ribadi- torio” afferma Innocente Nardi. Lo descrivono un raddoppio nel breve vigna per produrre Alta Langa oggi,
to a pieno titolo alla guida di una stesso Consiglio di Amministrazione periodo. Un progetto ancora giovane: vuol dire scommettere in un vino che
squadra che ha conseguito ottimi è stato riconfermato quasi intera- la Doc è stata riconosciuta nel 2002 non sarà pronto prima di sei anni”. La
risultati per la Denominazione e per mente: a partire dai vicepresidenti e la Docg nel 2011. Inoltre, è molto crescita però è evidente: nel 2012 si
la valorizzazione del territorio. Tra gli Valerio Fuson, direttore tecnico di stringente la selezione dei terreni, registrano 5.800 quintali di uva, circa
obiettivi raggiunti, va sottolineato Villa Sandi e Giuseppe Collatuzzo, esclusivamente collinari e con un’al- mezzo milione di bottiglie; il millesi-
il perfezionamento del protocollo rappresentante della Cantina Socia- titudine non inferiore ai 250 metri. mo 2016, invece, 760.000 bottiglie,
Viticolo, strumento fondamenta- le di Conegliano e Vittorio Veneto.• Le uve atte alla produzione di questo da 8.850 quintali di uva. (e.s.t.)•

45
A tutta Birra di Chiara Martinelli

START UP

BIRRA EBERS
Dalla Puglia un esempio d innovazione glocal

Michele Solimando nominato tra i primi cinque le materie prime del territorio, in primis quelle
Birrai Emergenti dell’Anno in Italia, è un agro- locali (orzo, grani, avena, segale, farro) insieme
nomo che ha fondato il suo progetto nel 2014 alle spezie e frutta locali. Da questi concetti base
trasformandolo oggi in un birrificio che ha sede nascono la
a Foggia, assieme all’amico e collega Luigi Nar- Bianca e la Bionda del Gargano, di produzione
della. E’ Birra Ebers, un esempio di start up ori- stagionale, nelle quali vengono aggiunte scorze
ginale che ha portato l’innovazione nel campo e fiori d’arancio raccolti sul territorio”. Le birre
dell’eccellenza enogastronomica italiana. “Ho classiche a marchio Ebers sono 7, chiare e scure e
cominciato a lavorare come agronomo libero a diversa gradazione alcolica. “Al momento – rac-
professionista e poi come dipendente di un lo- conta Michele - ci ispiriamo alla tradizione belga,
cale Consorzio di Bonifica non perdendo mai di ma anche anglosassone e statunitense. Uscirà
vista l'obiettivo birrificio, sia con produzione di per Ebers una “kellerbeer”, birra ispirata alla più
birre in casa sia con una formazione post-laurea pura tradizione della Franconia. •
al Cerb di Perugia, come mastro birrario, e pres-
so la Doemens Academy di Monaco di Baviera,
come biersommelier”. Il birrificio emergente è un
esempio d'impresa innovativa che vuol essere un
link per le future collaborazioni con enti di ricerca.
La sperimentazione legata agli ingredienti della
birra, cereali, luppoli e lieviti è un modo per dar
spazio a stili differenti e reinterpretazioni di anti-
che ricette dei mastri birrai. Tutto ciò utilizzando

APPUNTAMENTI

FERMENTAZIONI 2017
Birra, food, kids e design: dal 9 attraverso laboratori tematici in cui scoprire i
all’11 giugno migliori abbinamenti tra birra e food, seminari e
momenti di approfondimento culturale. Fermen-
Fermentazioni, il festival dedicato alla birra arti- tazioni propone un’ampia offerta di street food
gianale, torna in scena con la sua quinta edizione di qualità, per la maggior parte proveniente dal
presso il Guido Reni District di Roma dal 9 al 11 territorio romano: cartocci di pesce fritto, panini
giungo. Sono 3 le coordinate principali di Fermen- gourmet, interessanti monoporzioni di cacio e
tazioni a detta degli organizzatori “beer, food pepe o amatriciana. Non mancheranno proposte
and kids. -“Ogni area tematica è ben sviluppata vegetariane. Anche i più piccoli la possibilità di
e rappresenta la nostra visione di un evento che trascorrere una giornata a Fermentazioni, con
come ogni anno punta si il suo focus sulla birra un’ area dedicata a loro, gratuita con laboratori
artigianale ma vuole essere un luogo dedicato a creativi e truccatrici. All’interno della bellissima
uomini, donne e bambini.” Saranno 30 i birrifi- area del Guido Reni District, come ogni anno
ci presenti, provenienti da tutta Italia, da quelli non passa inosservato l’aspetto dell’allestimento
consolidati alle realtà emergenti e innovative. Alla che ricalcherà il modello post-industriale, sempre
base di Fermentazioni c’è volontà di sviluppare curato ed elegante, rendendo l’ambiente confor-
una conoscenza consapevole sull’argomento tevole e piacevole.•

46
ExtravergineNews di Chiara Martinelli e Barbara Amoroso

LAZIO

RICONOSCIUTO L'INTERESSE STORICO


DEGLI OLIVETI DI VALLECORSA
Sono i primi a ze Tradizionali del Mipaaf. vicoltori e cooperative del
entrare nel Registro Nella motivazione del decreto territorio per la conservazione
Nazionale dei si parla dell'ottima conserva- dei terrazzamenti. "Questo
Paesaggi Rurali zione dell'area, dell’assenza traguardo - dice il Sindaco di
sia di fenomeni di dispersione Vallecorsa, Michele Anto-
"Gli oliveti terrazzati di Val- insediativa sia di infrastrutture niani - rappresenta un grande
lecorsa costituiscono un pa- a impatto paesaggistico, e di privilegio per il nostro piccolo
esaggio rurale di interesse come la conservazione degli e naturalmente ci riempie di
storico tra i più significativi stessi necessiti della presenza orgoglio". (b.a.)•
nel panorama dell’olivicol- dei coltivatori. A
tura (decreto n. 12869 del tale riconoscimen-
2 maggio 2017)". La firma to fanno seguito
del Ministro delle politiche le raccomandazio-
agricole alimentari e forestali ni del Ministero:
Maurizio Martina ha ufficia- monitoraggio dei
lizzato l'entrata degli oliveti fenomeni di degra-
terrazzati della Città dell’Olio do, migliorie alla
di Vallecorsa nel Registro Na- viabilità interpode-
zionale dei Paesaggi Rurali del rale, realizzazione
Mipaaf. Sono 15 i paesaggi di percorsi turistici,
presentati nel dossier sottopo- e la richiesta alla
sto all’Osservatorio Nazionale Regione Lazio di
del Paesaggio Rurale, delle destinare risorse
Pratiche Agricole e Conoscen- a sostegno di oli-

CONFERME

LOTTA ALLA XYLELLA


La Commissione Ue autorizza il reimpianto
ta – ha ammonito Carrabba
degli ulivi nelle zone infette - Perciò ribadiamo con forza la
necessità di rimuovere il divie-
“Noi di Cia Agricoltori Italiani il reimpianto nelle zone infette to di impianto di nuovi uliveti
abbiamo chiesto con forza e dalla Xylella di due varietà di nell’area infetta ed anche del-
da tempo il reimpianto, an- olivo, il leccino e la favolosa, le specie considerate suscetti-
che durante l’ultima grande risultate tolleranti al batterio bili alla Xylella che potrebbero,
mobilitazione davanti al Con- grazie alle ricerche scientifiche se impiantate, rappresentare
siglio Regionale della Puglia, condotte in questi anni e negli una alternativa alla produzio-
quando consegnammo un ultimi mesi. Apertura anche ne e al reddito degli agricoltori
documento unitario, con le sulla possibilità di non proce- colpiti da questa emergenza.
altre organizzazioni di Agrin- dere all’abbattimento degli al- Gli agricoltori sono i primi pe-
sieme” , - commenta Raffaele beri monumentali di olivo, così nalizzati da questa vicenda. Le
Carrabba, presidente regio- importanti per conservare il istituzioni non devono e non
nale di Cia Agricoltori Italiani valore assoluto del paesaggio possono dimenticarsi degli
della Puglia. E’ quanto è stato pugliese. “Questa notizia non agricoltori, di chi ha perduto
richiesto dalla Cia alla Com- deve però farci pensare che un ingente patrimonio ed una
missione Ue per permettere la guerra alla Xylella sia vin- fonte di reddito”. (c.m.)•

47
Distillati & Co di Barbara Amoroso

INCONTRI ENOGASTRONOMICI MULTICULTURALI

SAKÈ & ITALIAN FOOD

Durante il The Taste of the Union 2017, i sapori di


Giappone e Italia si sono mescolati. Protagonista: il sakè.

Merito di Sakè on the Table, il progetto degustatore A.I.S., siamo entrati nel Il secondo sakè preso in esame è il sposare degli antipasti a base di pe-
di Makiko Tejima nato per far incon- clou dello ''sposalizio": «Nonostante Juemon, fatto con l'acqua delle falde sce e crostacei, oppure dei formaggi
trare il fermentato del Sol Levante e la varietà dei vini italiani, il sakè susci- acquifere che scorrono sotto il monte a pasta molle». Dato che abbiamo a
la gastronomia italiana. Una sfida ta curiosità in una società sempre più Fuji. «Il sapore è deciso - dice Bini - disposizione un degustatore A.I.S. di
inaugurata dalla creazione di due meltin-pot» spiega Bini mentre Na- ricco di umami che gli danno corpo. origine giapponese, ne approfittiamo
cocktail a cura di Jacopo Tacchinardi, kashima ne sceglie 3 tipi per la nostra Risulta profondo ma meno raffinato; per rovesciare i ruoli: cibo giapponese
responsabile Bar per Italian Tapas (Fi- degusatzione multiculturale. Iniziamo sarebbe adatto accanto a un battu- e vino italiano. Quale vino italiano
renze): «Per uno ho utilizzato un sakè con il Kirinotoh, prodotto a Tsunan- to di cinta o all'uovo 67 dello chef è adatto ad accompagnare sushi
tradizionale, dal sapore più acido, cho, una città fredda nella provincia Edoardo Tilli, con tartufo e cioccolato e ramen? «Col sushi proporrei un
giocando su una base al mandarino, di Nigata, con riso autoctono raffinato bianco; oppure con omelette senza vino bianco fresco del nord, come un
aggiunta di lemon grass e pompelmo superiore e neve sciolta. «La raffina- formaggio e cruditè». Il terzo che pinot bianco. Per il ramen, devo fare
rosa; il risultato è fresco, morbido, pic- zione priva il riso di grassi e proteine degustiamo è il Kijoshu, un sakè puro una premessa: ogni regione lo cucina
cante. Per l'altro cocktail ho utilizzato - spiega Nakashima - rendendo il sakè senza aggiunta d'acqua. «Si beve en- in modo diverso. Ad esempio, quello
un sakè non filtrato, più dolce e den- meno strutturato ma più persistente». tro un anno dalla produzione - spiega di Fukuoka - nel sud del Giappone -
so, a cui ho unito lime, menta fresca, «Il Kirinotoh - prosegue Bini - risulta Nakashima - ma può raggiungere i 5 è preparato con un brodo di maiale
sciroppo di menta, estratto di cetrio- così non aggressivo, elegante, con anni di invecchiamento. In Giappone grasso e denso, a cui abbinerei un
lo, vodka e soda». Con Paolo Bini, una nota fiorita lunga; lo degusterei viene servito sul gelato alla crema». rosso poco tannico, come il Montepul-
relatore A.I.S., e Hisashi Nakashima, con un crostino alla crema di lardo». «In Italia - continua Bini - potrebbe ciano d'Abruzzo». •

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Una nuova selezione di lieviti
per produrre vino di qualità

Gli esiti della


ricerca di
Bioenologia
2.0 presentati
all'Enoforum

I
l progetto Winitaly na-
sce due anni fa allo
scopo di selezionare e
sviluppare ceppi di lie-
viti non Saccharomyces con
proprietà enologiche da im-
piegare nella produzione di
vini di alto livello. Gli attori
della ricerca sono intervenuti
all'Enoforum per condivider-
ne gli esiti. Sandra Torriani,
del Dipartimento di Biotec-
nologie dell’Ateneo scaligero
ha evidenziato l'importanza
della biodiversità genotipica
e fenotipica per riprodurre zione che l’area sia lontana no solforato, la capacità di aumenta notevolmente la pro-
varianti domesticate idonee a dalle cantine e dalle zone di degradare o produrre acido duzione di glicerolo e non da
ottenere vini con distinzione passaggio: “La fase operativa malico e il profilo aromatico. origine a composti solforati”.•
stilistica e territoriale. An- che più interessa l’enologo “Abbiamo isolato –ha osser-
gela Capece, dell’Università - ha spiegato Lombardi - è vato Polo- lieviti non conven- BIOENOLOGIA 2.0 SRL
della Basilicata, si è soffer- quella della peculiarità tec- zionali come S. Paradoxus e S. Via G.Verdi, 32- 31046 ODERZO - TV
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Lombardi, biologa presso to con l’azienda”. Maurizio
Bioenologia 2.0, ha invece il- Polo, enologo e titolare di
lustrato le tappe operative del Pololab-Bioenologia, ha de-
progetto di selezione, dal vi- scritto alla platea dell’Enofo-
gneto al laboratorio: tutto ha rum i caratteri tecnologici ed
inizio con il campionamento enologici dei lieviti Atecnos:
tra i filari, prestando atten- la non produzione di idroge-

49
di Tommaso Nutarelli

Viticoltura e informatica:
due mondi sempre piu’ vicinii
Gestione integrata di tutto il ciclo produttivo, accesso costante a tutte le informazioni, capacità di prevenire gli
interventi futuri con un notevole risparmio economico e di tempo. Gli strumenti infor-matici sono divenuti parti
integrante del lavoro del viticoltore, un vantaggio strategico per essere maggiormente competitivi

Una viticoltura 4.0 no sistemi in grado di garantire do a tutte le informazioni, otti- Per il vigneto…
Software gestionali in grado di un controllo costante e in tempo mizzando i tempi e riducendo i Per quanto riguarda il vigneto,
offrire un monitoraggio integrato reale sia del vigneto che della costi, riuscendo così ad offrire al i software attuali danno la pos-
di tutto il ciclo di lavoro svolto cantina. In un mercato globale e consumatore un prodotto sicuro sibilità di creare dei database
nel comparto vitivinicolo. L’in- altamente competitivo produrre e di alta qualità. In questo modo nei quali catalogare, in ordine
formatica è ormai diventata un vino di qualità da solo non ba- è possibile dare risposte alle cronologico, tutti gli interventi
elemento non secondario, ma un sta. Per questo è necessario che moderne aziende vinicole che si realizzati e le operazioni col-
fattore strategico sempre più fon- l’azienda vini-cola adotti misure sono posto l’obiettivo di innovare turali svolte. Questo vuol dire
damentale. I produttori richiedo- che permettano un accesso rapi- e semplificare. avere una panoramica completa

Barbatelle
di qualità In Trentino, in un territorio unico per posizione e clima, moltiplichiamo più di 120 varietà
da vino e 20 varietà da tavola che danno origine con un’ampia gamma di selezioni
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50
con un monitoraggio costante di
ognuna di esse. Questo consen-
te di avere dati continuamente
aggiornati, grazie anche a map-
pe planimetriche che danno la
e una storia anagrafica della vi- futuri, capire lo stato di salute vigna con le attività delle canti- possibilità di avere un controllo
gna, che consentono di tracciare della vigna, e avere indicazioni na. Un primo passo importante visivo dello stato della vasca,
tutti i trattamenti e le lavorazioni precise sull’effettiva necessità verso un’introduzione a 360° Sicurezza e qualità conferisco-
realizzate nelle diverse annate, dell’impiego dei pesticidi, con- dell’informatica si è avuta con no ad un vantag-gio assoluto sui
sin dalla nascita del sin-golo tribuendo così a li-mitare il loro la dematerializzazione dei regi- propri competitors, e la gestione
appezzamento. In questo modo utilizzo. Inoltre esistono diversi stri, e il conse-guente sviluppo di questi due elementi non è un
è possibile fare anche un’ana- sistemi di mappe integrate con di programmi capaci di trasfe- tassello seconda-rio. Lo svilup-
lisi utile per valutare le scelte il software gestionale in grado di rire sul digitale tutte i passaggi po di software innovativi, che,
commerciali future, alternative fare vedere al responsabile agro- che prima venivano svolti sul in automatico, programmano e
a quelle attuali, per quanto ri- nomo o enologo quanto sta acca- cartaceo. L’implementazione di raccolgono i piani e i ri-sultati
guarda l’impiego di coadiuvanti dendo in vigna, da una qualsiasi nuove tecnologie e sistemi in- dei campionamenti previsti dai
o mate-riali di consumo, che postazione remota collegata al formatici non solo svolgono un piani di controllo, in tutte le fasi
permettano un incremento quali- sistema via internet. valido ausilio per le adempienze della lavorazione, offrono la ga-
tativo dell’uva ottenuta, a fronte burocratiche, ma anche per le ranzia di una tracciabilità totale
di un’ottimizzazione delle spese. ….e la cantina operazioni legate più propria- del prodotto. Come per il vigne-
Le informazioni ottenute risulta- Creare una smart factory per il mente alla produzione del vino. to, è possibile gestire la quasi
no preziose anche per la gestione vino è possibile attraverso siste- Molti software innovativi sono to-talità di queste operazioni in
dei fitosanitari. Si possono in- mi di software che riescano a far in grado di pianificare attività remoto, attraverso pc, tablet e
fatti programmare gli interventi comunicare i processi svolti in di campionamento delle vasche smartphone.•

51
parto oleario che enoico. Per Mini-titolatori per determinare
quest’ultimo, il fiore all’oc-
I nuovi chiello sono gli innovativi
il livello di anidride solforosa
decanter centrifughi. Pensati Le analisi del vino sono una delle fasi grazie alla vasta gamma di reagenti
decanter per la separazione e la pu- più importanti dell’intero ciclo pro- ed accessori messi a disposizione. In
centrifughi lizia del mo-sto estratto da duttivo. Sono indispensabili poiché questo modo è possibile evitare l’erro-
del Gruppo uva diraspata con il metodo
continuo, offrono prestazio-
offrono al produttore l’identikit del
prodotto, evidenziandone pregi e difet-
re umane, avere misurazioni costanti
e accurate, senza la necessità di avere
Pieralisi ni di primissimo livello. L’u- ti. Operazioni im-portanti per valutare numerose strumenta-zione, con un no-
va viene lavorata, nella sua la bontà del prodotto, ma che molto tevole risparmio in termini economici.
parte solida, senza nessuna spesso esigono costi e com-
azione meccanica. In questo petenze che non tutti sono
modo il livello di estrazione in grado di mettere in campo
del mosto è eccellente, sia e affrontare. Si ricorre molto
in termine di qualità che di spesso ad analisi manuali,
quantità. Inoltre il decanter è poco attendibili. Un classico
estremamente versatile per- esempio è la determinazione
ché consente la lavorazione del vino di diossido di zolfo
di ogni tipo di uva, così come (SO2),il gas conosciuto anche
dei mosti nella separazio- come anidride solforosa. Mol-
Un nuovo riconoscimento ne delle fecce e i depositi di te aziende hanno sviluppato
per Gennaro Pieralisi, lea- chiarificazione. I vantaggi di mini-titolatori per de-termi-
der dell’omonimo gruppo, questa macchina derivano nare, in modo automatico, la
all’Expoliva 2017, per la co- dalla sua compattezza, dalla presenza dell’anidride solfo-
stante innovazione tecno- semplicità nelle operazioni rosa. Sono strumenti pensati
logica volta alla creazione di manutenzione e soprat- per es-sere alla portata di
di impianti e macchine per tutto nel rispar-mio energeti- tutti, capaci di garantire un’e-
la separazione di un solido co e nell’assenza di qualsiasi levata precisione nei risultati,
dal liquido, sia per il com- impatto ambientale.

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52
Il nuovo progetto
di Wine Research Team
per valutare l’evoluzione
del vino

Sempre in materia di analisi


del vino, una delle ultimissi-
Potenza
me novità è stata sviluppata e delicatezza:
dal comitato scientifico di le pompe
Wine Research Team, nel
monitoraggio dei parametri
a lobi rotativi
responsabili dell’ossidazio-
ne, sia in modo indiretto
che indiretto. L’obiettivo è quello di riuscire ad esaltare il Le pompe sono uno dei macchinari più usati in cantina.
potenziale evolutivo dei vini in bottiglia mantenendone ResponsabilI del trasferimento delle uve, del mosto e del
la massima “integrità aromatica” possibile. Per far que- vino, giocano un ruolo cruciale. Una scelta accurata è
sto si use-ranno, per la prima volta in enologia, camere fondamentale per evitare maltrattamenti che potrebbe-
climatiche, che simuleranno, attraverso un processo ac- ro alterare il prodotto finale. In questa strada si muovono
celerato, l’evoluzione del vino in bottiglia, variando tem- le pompe a lobi rotativi capaci di trattare con delicatezza
peratura, luce e vibrazioni. Questo proto-collo permetterà il mosto e il vino, senza causargli eccessivi squilibri, co-
di capire, attraverso analisi chimiche fini e degustazioni niugando al tempo stesso la potenza nell’aspirazione. Il
settimanali, cosa succede all’interno della bottiglia e qual punto di forza di queste pompe consiste nelle buone pre-
è l’apice della curva della qualità organolettica. Si potrà stazione per quanto riguarda l’aspirazione della polpa e
sapere esattamente cosa succede a livello ossidoridutti- di altri sedimenti più pen-sati, riuscendo a lavorare bene
vo, intervenendo in vigneto e in cantina, per otti-mizzare anche a secco, e limitano al massimo l’ossigenazione del
il potenziale evolutivo del vino. vino

53
54
Dal 1863 mastri bottai

I L’azienda siciliana
l vino è l’emblema il- to siciliano. Con l’inizio del Woodhouse, poi proseguendo
lustre della cultura ita- successo commerciale dei individualmente. Nel 2005
liana: la sua storia si vini di Marsala nel mondo – nasce Marsalbotti, che coniu- vanta due secoli
intreccia inevitabilmen- intorno alla metà dell’800 – ga la maestria della famiglia
te con la storia del legno e cominciano a sorgere intorno Li Causi con l’esperienza tec- di storia: oggi
della botte che anche nell’e-
nologia moderna rivestono
alla città le prime botteghe
artigiane per la costruzione
nica dello staff di Tebaldi Srl
di Soave, proponendo così la
realizza botti
un ruolo insostituibile per la di fusti in legno, destinati al botte e il suo impiego in una – per lo più di
maturazione dei grandi vini. trasporto e affinamento del veste rinnovata e al passo con
Nel territorio di Marsala la vino. La storia di Marsalbotti le richieste moderne: il ruolo
grandi dimensioni
cultura e il culto del vino da affonda le sue radici in que- positivo assunto dall’ossige- – cucite addosso
millenni caratterizzano pro- sti laboratori dell’operosa no, l’evoluzione dei tannini e
fondamente la storia e i co- Marsala nella seconda metà degli antociani, l’ulteriore co- alle richieste del
stumi del luogo e attorno alla
tradizione vitivinicola si sono
dell’800: è mastro Francesco
che dette inizio all’attività, da
noscenza della composizione
del legno e relative sostanze
cliente
sviluppati mestieri che hanno prima alle dipendenze del- estraibili, o blend preziosi di
dato prestigio al all’artigiana- le famose cantine Ingham – legno come ciliegio, castagno
e acacia. Oggi l’azienda è ti-
monata da Girolamo Li Causi Marsalbotti sono garantiti da
che ha scelto di perpetuare la un sistema di gestione del-
tradizione di famiglia metten- la qualità e dell’ambiente,
do in ogni botte la passione e in accordo con gli standard
l'esperienza che da due seco- internazionali ISO. Le botti
li rendono celebre il lavoro vengono prodotte ascoltan-
di questi artisti-artigiani, con do le specifiche esigenze del
la figura del mastro bottaio cliente, come fossero un abito
che oggi come ieri mantiene sartoriale, in un perfetto mix
un ruolo centrale. I prodotti fra tradizione e industria.

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polloni dal ceppo della vite e dell'erba infestante sottofila.
Questo gruppo è stato progettato per essere applicato sull'apposito telaio, sia sulla
parte anteriore del trattore che su posizione ventrale in versione singola (o doppia)
con apposita flangiatura, oppure sul sollevatore posteriore universale di qualsiasi
trattore con telaio retro portato.
Nella 36^ Fiera della Meccanizzazione Agricola di Savigliano, il gruppo è stato
appena presentato in applicazione anteriore al braccio snodato idraulico.
Un tipo di applicazione impiegabile su terreni con irregolarità, ad esempio in vigne-
ti con forti pendenze trasversali.
Lavora seguendo il profilo del terreno e previene qualsiasi problema arrecabile al
ceppo della vite.
Grazie ai diversi movimenti idraulici e agli snodi antiurto presenti sul braccio, è
stata migliorata anche l'operabilità dell'utilizzatore che, senza dover assumere
posture scomode e faticose, riesce a lavorare con notevole beneficio sia fisico sia
della visibilità.
Infine, da segnalare la progettazione di un particolare rullo che consente di sosti-
tuire i flagelli in gomma usurati con quelli nuovi in pochi secondi e senza l'ausilio
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