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SCOUT
#amicizia
n.2 2019
AVVENTURA
“Un amico è la cosa
più preziosa
che tu possa avere,
e la cosa migliore
che tu possa essere.”
(Douglas Pagels)
#amicizia
3
SCOUT
12
novita'
8 A come accoglienza,
amicizia, avventura. IN AZIONE!
10 le infografiche
Social… e sociali
16 La carta
di competenza
20
scout
Buona caccia! Perché
tra scout e guide
22 I distintivi regionali
(2a puntata)
24
ci si saluta così?
no filter
Quando il budget non conta,
conta solo la fantasia!
30
ha bisogno di te,
Un bene delle tue doti di lettore curioso, di
consigliere preciso, di avventuriero
dell’anima sveglio… Dicci tutto quello che ti piace
e che non ti piace, suggerisci cosa ti
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interessa e cosa vorresti leggere in
Ambasciatori queste pagine, raccontaci a quali grandi
di amicizie imprese ti stai preparando…
La redazione sarà pronta a fare
34
del proprio meglio per te!
play Per scrivere, inviare materiale, corrispondere con
Il bello del freddo gioco Avventura,, spedite a:
Redazione di Avventura
c/o Federica Fatica
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topo di biblioteca Via G. Carducci, 45/B – 86100 Campobasso
Oppure: scout.avventura@agesci.it
Le vostre lettere
SCOUT. Anno XLIV – n. 16 – 31 dicembre 2018. Settimanale - Poste Italiane S.p.A. -
Esploratori speciali! Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46)
art. 1, comma 1 Aut. GIPA/C/PD - euro 0,51. Edito da Agesci.
> AMICO DEGLI ANIMALI Direzione: Piazza Pasquale Paoli 18 - 00186 Roma.
Direttore responsabile: Sergio Gatti. Registrato il 27 febbraio 1975 con il numero
15811 presso il Tribunale di Roma.
> ATLETA Stampa: Mediagraf spa, Viale della Navigazione Interna, 89 Noventa Padovana (PD).
inserto
Iandolo, Damiano Marino, don Andrea Meregalli, Tonio Negro, Erika Polimeni,
Enrico Rocchetti, Francesco Scoppola, Salvo Tomarchio. Disegni: Franco Bianco,
Elisa Cella, Giorgio Cusma, Elisabetta Damini, Flavio Fatica, Debbie Ann Macali-
pay, Ivan Mastrosimone, Tiziana Musmeci, Tommaso Pedullà, Riccardo Villanova,
Jean Claudio Vinci. In copertina: foto di Tommaso Pedullà. Grazie a: Giuseppe
Rossi, Diego Zarantonello, Marta Forlano, Jonathan Lucarelli, Francesco Valenza.
Impaginazione: Studio editoriale Giorgio Montolli (progetto grafico Valentina
Montemezzi), redazione@smartedizioni.it
, Numero chiuso in redazione il giorno 6 dicembre 2018. Tiratura: 60.000 copie. Fi-
nito di stampare nel gennaio 2019. Comunicazioni, articoli, foto, disegni e materiali
vanno inviati all’indirizzo scout.avventura@agesci.it Sito internet: www.avventu-
n.2 2019
Associato all’Unione
Stampa Periodica
Italiana
5
2 parole sulla parola
6
“Tutto vero, l’uomo è padrone Martina – però in quel Salmo
della terra… ‘l’hai fatto poco c’era anche una domanda che
meno di un dio’, capace di fare mi ha lasciato un po’ scossa:
cose belle e di fare disastri, di chi è l’uomo? Anch’io ogni
costruire o di distruggere, di tanto me lo chiedo: chi
rendere migliore o di degrada- sono? Chi voglio diven-
re. E voi?”. tare? E mi sono anche
“La mia squadriglia – disse Mar- un po’ sentita persa in
cello – sta pensando alla spe- questo misurarmi con la
cialità di squadriglia e non lo grandezza dell’universo”.
facciamo solo per gloriarci da- “Hai letto tutto bene Marti-
vanti agli altri per il Guidoncino na! Marcello tu hai qualcosa
Verde, ma perché sappiamo fare da aggiungere?”
qualcosa di bello che anche gli “A me sembra che parlasse – ri-
altri possano ammirare, e maga- spose Marcello – di darsi pensie-
ri che sia utile”. ro e di prendersi cura”.
“Non tirartela troppo Marcello. “Bravo Marcello – concluse
Anche noi Volpi – lo interruppe don Gigi – noi ci siamo perché cammino sul sentiero, di quello
Martina – ci stiamo pensando. qualcuno si prende cura di noi che devono imparare a fare per
Sarà una bella sfida”. e pensa a noi, come per esem- contribuire al bene della squa-
“Pensateci bene, provate a coin- pio mamma e papà, fin dal pri- driglia e alla realizzazione delle
volgere anche i vostri squa- mo momento che siamo venuti imprese che progettiamo. Ma
driglieri in queste riflessioni al mondo, ma poi anche dopo, poi insieme dobbiamo scopri-
– aggiunse don Gigi –. Papa perché tra di noi impariamo re che c’è un Padre che sta nei
Francesco, in una bellissima a vivere pensando agli altri e cieli che si prende cura e si dà
Enciclica che si chiama Lauda- prendendoci cura gli uni degli pensiero per noi e per questo
to sii, ci ricorda che l’uomo è il altri. Nelle vostre squadriglie il ha mandato il suo Figlio Gesù,
custode della terra e anche il più grande aiuta il più picco- da Lui abbiamo tante cose da
custode di quelli che con lui lo, il capo squadriglia pensa ai imparare”.
abitano su questa terra, ci in- suoi squadriglieri e in qualche
vita a guardare come è messa modo si cura di loro, del loro
oggi questa nostra terra e come
sono messi quelli
che la abitano
e a rimboccar-
ci le maniche
L’uomo è padrone
per riparare della terra… ‘l’hai
i danni o per fatto poco meno
migliorare le di un dio’, capace
cose. Pote- di fare cose belle
te anche voi e di fare disastri,
fare la vostra di costruire o di
parte. E sarà
distruggere, di
davvero una
n.2 2019
bella sfida”.
rendere migliore
“Don Gigi o di degradare.
– domandò
7
“A” COME
ACCOGLIENZA,
AMICIZIA,
AVVENTURA
di Giuseppe Rossi - foto di Angelo Contorno e Roberto Lannino
“t
Le prime cose
che iniziano a
dire, a progettare
i prego, che sia più le Pantere: “Noi rimarremo in 5,
basso di me, solo que- ci spettano almeno due lupette,
le squadriglia
sto ti chiedo”. Andrea, forse anche tre. Poi abbiamo sono i sogni
nonostante fosse capo, rimane- già pensato come fare la prima da realizzare
va il più piccolo della squadri- riunione di squadriglia. Infatti quest’anno...
glia e aveva una sola richiesta la cosa migliore sarebbe sicura-
da fare: un novizio “della giusta mente quella di bendarle e poi
altezza”. Lucio, il caporeparto, si farle entrare in sede…”. “Calma,
mise a ridere, ma fu subito as- calma! Siamo ancora a fine set- In questi giorni le squadriglie
salito da Giulio: “Lo sai che se tembre, c’è tempo per tutto!” stanno facendo le prime riunio-
potesse entrare con noi France- Invece, da un momento all’altro, ni: le prime cose che iniziano a
sco, finalmente avrei qualcuno inizia l’anno e le squadriglie si dire, a progettare sono i sogni
a cui insegnare tutto quello che trasformano con l’arrivo di forze da realizzare quest’anno, dalla
ho imparato, nodi, topografia, fresche, facce curiose e a volte conquista del guidoncino verde
accendere i fuochi”. Lucia se ne spaventate. Tutti arrivano con a quell’impresa che avrebbero
stava in disparte ad ascoltare, un’idea in testa: chi non vede sempre voluto fare, dall’acqui-
ma non si perdeva una parola. l’ora di fare un grande gioco e sto di una nuova tenda a una
Non vedeva l’ora che arrivasse chi teme la prima notte in tenda. cucina futuristica al campo esti-
qualcun altro in squadriglia, ma- Chi è perplesso di cucinare da vo. Poi c’è sempre uno spazio,
AVVENTURA
gari la sua amica Linda con cui solo e chi non vede l’ora di poter soprattutto nella prima riunio-
tanto aveva cacciato in branco. esplorare il bosco, la montagna, ne, fatto apposta per loro, per
E, come sempre, ecco arrivare la natura in libertà con i nuovi i nuovi squadriglieri. C’è chi li
in coppia Benedetta e Sofia del- amici della squadriglia. fa entrare in sede bendati, alla
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monta una tenda, da
come si fa il nodo pia-
no a come accendere
un fuoco, il famigerato
“trapasso nozioni” sta
tutto qua. Nella prima
parte dell’anno ci saran-
no tante cose nuove da
far vedere e da spiegare,
ma soprattutto ci siamo
noi, i nostri sogni e le no-
stre paure perché stiamo
così bene in squadriglia e
perché a volte ci arrabbia-
mo. E poi ci sono i novizi,
ognuno con il tempo del
proprio carattere: chi par-
lerà tantissimo già al primo
scoperta del nuovo angolo di dato fuoco a tutto e incontro e chi invece dovrà
squadriglia e di tutte le cose che per poco non succedeva un fini- aspettare il campo. C’è un anno
ci sono dentro. C’è chi decide di mondo. intero di attenzioni da dare a
venire in uniforme e di insegna- Riunione di squadriglia? Impre- chi è nuovo e che presto novi-
re subito il grido e le tradizioni sa? Impresa di squadriglia? Mis- zio non sarà più!
di squadriglia. C’è chi prepara sioni? Non è quella
una bella festa: finalmente qual- di Don Giovanni in
cuno di nuovo che starà con noi Ecuador? Incarico di
per anni, accogliamolo come si squadriglia? Chi l’ha
deve! Nei forni dei caposq ini- mai sentito? Quante
ziano a cuocere le torte, ognu- domande vengono
no porta qualcosa, si addobba a chi scopre il mon-
l’angolo di tutto punto. Ci sono do della Branca
delle squadriglie che hanno una E/G. Riunione dopo
cerimonia di accoglienza che è riunione, impre-
diventata una tradizione e chi in- sa dopo impresa
vece è più festaiolo. Ogni idea dovremo riuscire
va bene purché chi arriva si a dare risposte a
senta a casa, senta di aver tro- queste domande,
vato un nuovo gruppo di amici sia come singoli
con cui stare insieme. In tutto che come squa-
questo è sempre bene non esa- driglia. Le rispo-
gerare: le Volpi hanno preparato ste si danno “fa-
trombette da stadio e fumogeni cendo insieme”:
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le infografiche
l’uso maggiore dei social è nell’ età tra
SOCIA
11
ANNI
18
ANNI 86,5%
almeno 1 profilo attivo
I PIU’ USATI
messa in pagina di Valentina Anzalone - revisione di Federica Fatica
59% 49%
O
ha cercato ha aggiunto
nuovi amici contatti mai
sui social O
visti prima U
s
o
2
AVVENTURA
1
p
LAZIO 32,1% CAMPANIA 32% p
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V
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3 LOMBARDIA 29,7%
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1 2
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4 3
dire
ofon
chat appr icizia
con il tare l’am social,
conos nuovo i dai
fuor molto più
cente sarà rtente!
dive
5 6
FACCIAMO AMICIZIA GIOCANDO
OSSERVARE LO STEMMA INVENTATO LE CARAMELLE COLORATE
Occorrente: nulla
Un coppia alla volta. Due giocatori si
Occorrente: fogli e matite Occorrente: caramelle di colori diversi
siedono uno di fronte all’altro e si
Il gruppo si divide in coppie. Ad ogni A ogni colore attribuite un argomento:
osservano con attenzione. Dopo venti
coppia vengono dati un foglio di carta il rosso è scuola, il blu è amici, il giallo
secondi si voltano le spalle ed elenca-
e due matite. Ognuno deve descrivere è famiglia, il viola è animali domestici,
no tutto ciò che hanno osservato nel
cosa metterebbe nel suo stemma il verde è passatempi, il marrone è
compagno (ad esempio: colore degli
personale: le proprie caratteristiche, sport… A turno, ogni squadrigliere
capelli, occhi, ecc.). Se qualcuno elenca
i propri sogni. Quindi la coppia deve pesca una caramella e, in base al
più di dieci caratteristiche ottiene un
disegnare/inventare un unico stemma colore, deve condividere con gli altri
punto. Quindi si passa ad un’altra
n.2 2019
una tragedia sull’isola della Mar- come metodo di educazione fi- Queste sono le famiglie fonda-
tinica (Caraibi): l’8 maggio 1902 sica in tutte le scuole della Fran- mentali. Quando si è in dubbio
il Monte Pelee fu protagonista di cia e all’interno dei gruppi scout. su cosa allenare, la scelta do-
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buona stabilità e postu- cui Georges Hébert indica la le-
ra, ma anche una buona zione in piena natura dove chi si
coordinazione, san- allena incontra continuamente
gue freddo, fermezza difficoltà e ostacoli inaspettati
e forza di volontà. e si trova a dover applicare cor-
Famiglie del terzo ordi- rettamente movimenti e abilità
ne (di stazionamento e imparate durante gli allenamen-
manipolazione): ti.
7. LANCIO (ASSIEME A Immaginatevi una sorta di pic-
PRESA E SCHIVATA) cola spedizione esplorativa
8. EQUILIBRIO all’interno di uno spazio ver-
9. SOLLEVAMENTO de, un bosco o un sentiero di
& TRASPORTO campagna. Una persona con
10. LOTTA & DIFESA esperienza (l’istruttore, o il capo
Con l’allenamento di scout) conduce il gruppo apren-
queste famiglie si svi- do la strada e, ogni qualvolta in-
luppano, oltre che la contra un ostacolo, lo affronta e
muscolatura, quelle chiede al gruppo di fare lo stes-
abilità che, una vol- so; quando trova l’opportunità
ta apprese, possono di allenare una specifica famiglia
tornare utili in diversi di esercizi, non perde l’occasio-
contesti: gioco, lavo- ne per coglierla, permettendo
ro, caccia, salvataggio così ai compagni di migliorare la
vrebbe ricadere sulla capacità oppure per difesa personale da loro tecnica e la loro abilità.
di spostamento, in ogni situa- animali, cose o persone. Poiché La Leçon Rustique:
zione e contesto. Tale abilità queste famiglie hanno bisogno · Sviluppa e rinforza il fisico e
porta con sé un notevole svilup- di un insegnamento tecnico, il carattere, perfeziona la tecni-
po degli arti inferiori, ma soprat- sono da ritenersi di importanza ca, esercita il colpo d’occhio, sti-
tutto un grande effetto benefico secondaria rispetto ai gruppi di mola il senso pratico e insegna a
su cuore e polmoni, responsabili spostamento, che invece hanno essere intraprendenti;
delle nostre grandi funzioni or- la priorità. · Sviluppa le “qualità d’azio-
ganiche. ne”: energia, forza di volontà,
Famiglie del secondo ordine (di coraggio, sangue freddo, pa-
spostamento con l’aiuto delle
braccia):
PRATICARE dronanza di sé;
· Obbliga all’aiuto reciproco e
4. QUADRUPEDIA L’HEBERTISMO permette di sviluppare la capa-
5. ARRAMPICATA In che modo e in che luoghi si cità di osservazione e l’istinto di
6. NUOTO può praticare un’attività così ap- esplorare, generando entusia-
Le famiglie di questo grup- parentemente complessa e ric- smo tra chi la pratica.
po sono forme di movimento ca di concetti? Una lezione in piena natura non
più complesse e servono per si può pianificare, si deve im-
sviluppare la muscolatura in La Leçon Rustique provvisare. È perciò necessario
generale e per aumentare la Questo è, per eccellenza, il mi- essere ben preparati per con-
AVVENTURA
forza e molte altre qualità sta- glior modo di praticare l’heber- durre un gruppo o per affrontar-
tiche e dinamiche. Molti degli tismo e sembra senz’altro pensa- ne una da soli. L’indispensabile
esercizi di queste famiglie sono to appositamente per noi scout. è, certamente, fissare un obiet-
indispensabili per ottenere una Leçon Rustique è il nome con tivo preciso prima di partire (ad
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esempio decidere di percorrere
uno specifico sentiero, fissare
solamente un punto di arrivo,
determinare la durata della spe-
dizione).
Il Plateau
Si narra che, durante i suoi lun-
ghi viaggi per mare, Georges
Hébert, anche a bordo delle im-
barcazioni, non perdesse l’occa-
sione di tenere fisicamente atti-
ve le sue truppe. Quale miglior
posto del ponte della nave per L’hebertismo, in mancanza di gli esercizi delle dieci famiglie,
istituire una sorta di palestra? grandi spazi naturali, può essere di volta in volta chiamati dall’i-
Casse, bidoni, pali, reti, ringhie- praticato, sia all’aria aperta che struttore, percorrendo il Plateau.
re e tavole in legno costituivano al coperto, anche in uno spazio Gli spostamenti avvengono in
ostacoli e attrezzi ideali per un ristretto che per l’occasione vie- riga, divisi per “ondate”, com-
allenamento secondo il Metodo ne chiamato Plateau: piendo gli esercizi dalla base di
Naturale. Esso avveniva perciò Le dimensioni dello spazio partenza alla base di arrivo (an-
in uno spazio di dimensioni ri- vengono delimitate da ogget- data); il ritorno avviene, invece,
dotte e sotto l’occhio attento di ti segnalatori e dipendono dal in fila indiana, percorrendo all’e-
Hébert, il quale poteva correg- numero e dalla preparazione sterno le basi di ritorno, con an-
gere errori e guidare i suoi uo- dei partecipanti e dallo spazio datura più o meno lenta cercan-
mini senza perderli di vista per a disposizione (indicativamente do un rilassamento e un riposo
un solo attimo. 40x15 metri). relativo.
Questa è una semplice, seppur Uno dei due lati corti è la base I movimenti di andata e ritorno
affascinante, leggenda; nulla di partenza, l’altro la base di ar- permettono la continuità dello
di tutto ciò è mai accaduto real- rivo; i due lati lunghi vengono spostamento e l’alternanza di
mente, ma l’immagine del ponte utilizzati invece per il tragitto di sforzi intensi e moderati, esat-
della nave, utilizzato per allenare ritorno. tamente come i movimenti di
le dieci famiglie, ci aiuta, senza I partecipanti vengono divisi in un’onda del mare.
dubbio, a comprendere il famo- gruppi omogenei chiamati “on- Ogni ondata deve inoltre pre-
so Plateau. date”. Questi dovranno eseguire vedere un “capo-ondata”, che si
posiziona alla testa del gruppo.
Nella fase di ritorno, l’ondata se-
gue il capo-ondata che regola
l’andatura secondo necessità.
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LA CARTA
DI COMPETENZA
F ra i buoni propositi di
quest’anno c’è quello di
arrivare al Campo Estivo in
piena forma…
Ho già compilato il mio pro-
petenza (Posso chiedere al capo
Reparto…)
7) In quanto tempo voglio con-
quistarlo (È importante e impe-
gnativo; per un brevetto ci vuole
Prendi del tempo solo
per te da questa vita
gramma di allenamento in pale- del tempo!) così frenetica! Fermati,
stra: sotto il mio nome c’è quello 8) Specialità conquistate e da guarda ciò che hai
dell’allenatore, i cibi da evitare conquistare (Dov’è il mio cami- realizzato, rileggi il
e, ovviamente, gli esercizi: ad- ciotto? Caspita, è ancora sulla
percorso fino ad ora
dominali, flessioni, pettorali… sedia e non in lavatrice…)
Mi ricorda qualcosa… Ma cer- 9) Esperienze da vivere (Bello! svolto, verificalo e, con
to! La carta di competenza che Chissà quali campi organizze- coraggio, metti nero su
devo ancora completare! ranno quest’anno…) bianco come vorresti
Sì, già, che devo scrivere? Ehm… 10) Maestro di specialità di (Mi
Che avevano detto i capi? “Fer- piace, finalmente mi metto in
fosse il tuo agire futuro.
mati a riflettere, prenditi del tem- gioco anch’io!) Osa!
po e non essere precipitoso per- 11) Campo di competenza…
ché è importante e ambizioso…” (Dove sono più bravo? Di certo
Eccola, andiamo con ordine! non nelle attività sportive…)
1) Carta di competenza di… Mia, 12) Il brevetto è stato raggiunto
Ricorda: quello di
di Erika Polimenni
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CA R TA D E L L A C O M P E T E N Z A
Incolla qui
l a t u a fo t o !
Breve
tto ch
e des
idero rto
conqu
i st a r e Repa
:
Sq.
Capacita da acquisire:
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
Esperienze da vivere:
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
C h i e i l t u o M a e st r o d i c o m p e t e n z a ? _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
S p e c i a l i t a p e r c u i s o n o ( o s o n o st a t o ) M a e st r o d i S p e c i a l i t a :
_______________________________________________________________________________
o e s t a t o r a g g iu n t o il
Il b r e v e t t
cosa bolle in pentola
NATALE
E CARAMELLO
l o sentite anche voi questo
profumino di spezie e cioc-
colato misto al profumo di
caldarroste?
Quest’aria che, lentamente, si fa
Potete colarlo in teglie e poi
romperlo in vari pezzi un po’
“grezzo”, oppure potete taglia-
taglia
re dei rettangoli o dei quadrati
e incartarli e proporre pacchetti
sempre più frizzante e fredda? con vari gusti di caramello
di Letizia Busetto - disegni di Tommaso Pedullà
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INGREDIENTI: croccante
✔ 250 g di nocciole
✔ 200 g zucchero semolato
alle nocciole
✔ 50g di zucchero di canna
• Quando tutto lo zucchero sarà fuso, dovete
cuocerlo per fare il caramello e saprete che è
PREPARAZIONE:
PREPARAZIONE pronto quando (aguzzate la vista) comincerà
a uscire un po’ di fumo bianco
• A questo punto aggiungete le nocciole e
• Tostate le nocciole al forno fino a quando il
mescolate bene
loro intero risulterà ben dorato
• Versate su una teglia rivestita di carta forno
• Prendete una grande padella e poggiatela
leggermente imburrata
sul fuoco a fiamma viva e cominciate a fare
• Fate raffreddare e, prima che sia completa-
il caramello mettendo i 50 g di zucchero di
mente freddo, tagliate a pezzi
canna
• Una volta raffreddato, incartatelo e conser-
• Quando lo zucchero sarà sciolto, aggiun-
vatelo in una scatola a riparo dell’umidità.
gete poco per volta lo zucchero semolato
tate sempre che sia sciolto lo zucchero
(aspettate
prima di aggiungerne altro)
Curiosità
sul croccante...
Se dopo qualche giorno il vostro caramello
è appiccicoso vuol dire che non lo state conservando
bene. È molto importante utilizzare una scatola ermetica!
Se invece dello zucchero preferite il miele, il vostro croccante risulterà più
morbido (quasi come un torrone) e riprenderà più velocemente l’umidità!
Potete fare delle prove, per esempio, con 80% di zucchero e 20% di miele così
sarà anche più facile da tagliare!
E ricordate di conservarlo in scatole ben chiuse perché non c’è nulla di peggio
n.2 2019
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BUONA
CACCIA!
Perché tra
scout e guide
ci si saluta così?
Di Lucio Costantini. Disegni di Debbie Macalipay
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DIORAMI
ESPLORATORI E GUIDE SPECIALI:
Il diorama (o plastico) è la rappresentazione di un certo ambiente: un edificio, una
collina, una spiaggia… che dovrà fare da sfondo al modello in costruzione.
LE SPECIALITÀ
Per capirci, il presepe è un diorama… quasi mai in scala!
La scala è la principale caratteristica di un plastico: la proporzione tra i vari elementi
inseriti in un diorama è essenziale! Auto e case non possono essere alte uguali!
Un figurino, non è alto come un camion, ma nemmeno come un suo pneumatico!
Se pensate di mettere il camion su una strada sterrata, per simulare i sassi usate
semplice ghiaietta che si trova ai bordi delle strade asfaltate e non ciottoli da
torrente.
Nei negozi di modellismo troverete materiali per simulare l’erba, ma potete anche
ricorrere al muschio. Per realizzare l’acqua esistono specifici prodotti; per la neve
potete usare vinavil e bicarbonato da cucina. Infine, con colori acrilici, dovrete
dipingere in modo realistico, sia il modello che l’ambiente.
Perché non realizzare il plastico dell’ultimo campo estivo?
(B.-P.)
ANIMALI
Gli animali, come cani, gatti e uccelli sono da sempre amici dell’uomo. Se uno scout
desidera ricambiare loro il favore, allora la specialità di amico degli animali è proprio
quella adatta a lui.
Dovrà, infatti, conoscere gli animali ma soprattutto amarli. Inoltre si farà trovare sempre
pronto a difenderli facendo esperienza di tutte le associazioni che si occupano della
loro protezione e imparerà a soccorrerli, grazie a competenze di primo soccorso
ma anche grazie alla conoscenza dei veterinari presenti nel proprio territorio. Si
dimostrerà, quindi, un vero amico su cui poter contare.
4 di Jonathan Lucarelli - disegni di Anna Demurtas di Jonathan Lucarelli - disegni di Anna Demurtas
5
AMICI CONTRO ATLETA
L’INQUINAMENTO
Un altro modo per crescere e guadagnare questa specialità sta nel mettere in
gioco le tue competenze scout e il tuo spirito di servizio. Sì, perché un amico
degli animali può rendersi utile in varie situazioni quotidiane. Potresti imparare
come prestare le prime cure ad un animale in difficoltà, ad esempio imparare le
tecniche per bloccare un’ala rotta o fasciare una zampa ferita. Oppure potresti
entrare in contatto con le associazioni che si occupano della salvaguardia degli
animali, come il WWF o la LIPU, così da imparare in quali modi puoi essere d’aiuto
agli animali della tua città o della tua regione. Sempre guardando al poter dare un
contributo pratico in difesa degli animali, potresti interessarti alla prevenzione oltre
che alla cura. Ad esempio hai la possibilità di informarti su quanti animali marini
e volatili soffrono a causa della plastica che
arriva in mare per colpa del disinteresse
dell’uomo. Scoprirai che possiamo
fare molto per limitarne l’uso
ed evitarne lo spreco e,
coinvolgendo la tua famiglia e
il tuo reparto e mostrando loro
l’importanza delle nostre azioni
quotidiane per tutti gli animali,
potrai realmente dare loro un aiuto
concreto e dimostrarti un vero
amico.
Quando B.-P. nella sua mente geniale iniziò ad immaginare gli scout, non è certamente
un mistero che pensasse a giovani con un rapporto positivo con il proprio corpo in
quanto dono e tempio di Dio. Ciò non vuol dire necessariamente avere addominali
scolpiti o essere dei piccoli body builders, ma accettare il proprio corpo, curarlo e
rispettarlo attraverso una sana alimentazione e un sufficiente ma non eccessivo
riposo per tenerlo sempre pronto ad ogni avventura. Fu così che per Brownsea partì,
ovviamente, anche chi era più in carne di altri!
6 di Jonathan Lucarelli - disegni di Anna Demurtas di Francesca Valenza - disegni di Jean Claudio Vinci
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COSA DEVO DIMAGRIRE
MANGIAMO? O MANGIARE DI PIÙ?
Il cibo che assumiamo è composto da sostanze chiamate nutrienti che Una persona si definisce sottopeso, sovrappeso o obesa in base al rapporto tra il
rinnovano i tessuti dei nostri organi vitali e forniscono al corpo l’energia proprio peso e la statura.
necessaria per lo svolgimento di tutte le attività quotidiane. Calcolarlo è molto semplice, attraverso l’indice di massa corporea (IMC), che si
Carboidrati trova con questa semplicissima formula:
Forniscono energia all’organismo. Si trovano in pasta, pane, riso e cereali in
genere, patate, biscotti. IMC = Massa corporea (il tuo peso) / statura (la tua altezza al quadrato).
Proteine In base a questa formula, l’indice di massa corporea di una persona che
Forniscono le risorse per costruire i tessuti, ma anche gli anticorpi. Si trovano pesa 75kg ed è alta 1,80m sarà quindi uguale a: 75/3,24 = 23,1.
principalmente in pesce, uova, carne, latte, legumi.
Lipidi L’organizzazione mondiale della sanità
Forniscono le riserve di energia al nostro corpo, rivestono gli organi e (OMS) ha raggruppato i risultati in
contribuiscono a mantenere costante la temperatura corporea. Si trovano in quattro categorie:
oli, burro, strutto, panna, margarina. • Se il risultato è inferiore a 18,5 si è
Vitamine e sali minerali sottopeso (peso sotto la media)
Regolano molte funzioni dell’organismo per sfruttare al meglio carboidrati, • Se il risultato è compreso tra 18,5 e
proteine e lipidi. Sono presenti ovunque. 24,9 si è normopeso (peso nella media)
Fibre • Se il risultato è compreso tra 25,0 e
Regolano l’attività intestinale e aiutano a combattere diverse malattie. 29,9 si è sovrappeso (peso sopra la
Si trovano in legumi, frutta e ortaggi. media)
Acqua • Se il risultato è maggiore di 30,0 si è
È fondamentale perché tutti gli altri nutrienti “non funzionano” in assenza di obesi (peso di molto sopra la media)
acqua. È contenuta in tutti gli alimenti tranne che negli oli.
Puoi calcolare l’IMC dei tuoi amici durante una
qualsiasi riunione di squadriglia o di reparto,
sarà divertente!
8 di Francesca Valenza - disegni di Jean Claudio Vinci di Francesca Valenza - disegni di Jean Claudio Vinci
9
LO SCOUTBALL ELETTRONICO
Conosciuto anche come “palla scalpo” o “pallascout”, questo gioco è lo sport
degli scout e non solo: i tornei che sempre più spesso vengono organizzati
nelle città attirano amici e curiosi, vero?
È un gioco semplice, che non richiede particolari strutture o spese, cerca di
limitare gli infortuni e si basa sulla lealtà e sul rispetto dei giocatori.
Generalmente lo scoutball è giocato in squadre di 7-8 giocatori.
Lo scopo è portare la palla con le mani oltre la linea di meta avversaria, se-
gnando, appunto, una meta. Per fermare l’azione del giocatore che porta
palla non è possibile bloccarlo fisicamente, ma è necessario scalparlo, ossia
togliergli una striscia di stoffa che gli pende dai pantaloni, mentre ha la palla
in mano; in seguito il giocatore scalpato rimette in gioco la palla, quindi esce
dal campo fino alla meta successiva.
Alcune regole sono variabili a seconda del regolamento locale:
• presenza del portiere
• passaggio della palla consentito anche in avanti oppure no
• modalità di realizzazione della meta (palla appoggiata oltre la linea,
palla lanciata oltre la linea)
• dimensioni e forma della palla
Organizzate il vostro torneo e invitate Avventura per raccontarlo!
L’elettronica è una scienza che si occupa del modo di trasformare, controllare e uti-
lizzare la corrente elettrica per eseguire compiti specifici. Un’apparecchiatura elet-
tronica si compone di uno o più circuiti, collegati a corrente elettrica. Chi si interessa
di elettronica, quindi, collega diversi elementi per costruire la propria attrezzatura:
condensatori, resistenze, transistor, LED, trasduttori, trasformatori ecc. Anche un com-
puter è un apparecchio elettronico, perché costruito con questi elementi.
10 di Francesca Valenza - disegni di Jean Claudio Vinci di Mauro Bonomini - disegni di Ivan Mastrosimone
11
CIRCUITO+LABORATORIO GLOSSARIO
= COMPUTER DELL’ELETTRONICO
Per lavorare con l’elettronica bisogna organizzare un laboratorio, che deve Resistenza
comprendere: un tavolo dedicato con superficie protetta; attrezzi di base Riduce la corrente elettrica
(cacciaviti ecc.); un saldatore a stagno; un tester (per misurare valori elettrici). Condensatore
Conserva una carica elettrica, permettendo di filtrare frequenze o di bloccare il pas-
La sicurezza nel lavoro deve essere massima: la corrente può portare a gravi
saggio di corrente continua
danni per la salute e anche altri elementi possono essere pericolosi, come il
Diodi
saldatore, che può causare ustioni dolorose.
Consentono il passaggio di corrente in un’unica direzione
Diodi LED
Diodi che emettono luce
Transistor
Consentono di controllare e amplificare la corrente
Trasformatori
Permettono di trasferire corrente a un circuito (t. di isolamento) o di innalzare/ridurre
la tensione elettrica
Tester
Strumento che misura valori elettrici
12 di Mauro Bonomini - disegni di Ivan Mastrosimone di Mauro Bonomini - disegni di Ivan Mastrosimone
13
MODELLISTA I MODELLI
Iniziare a fare del modellismo non è molto complicato, basta avere un preciso
interesse verso i soggetti da realizzare, puntando su qualcosa che piace perché
è bello, perché interessante, perché appartiene ad un contesto storico particolare,
ecc. Come partire?
Innanzitutto rivolgendosi a negozi specializzati in cui trovare i soggetti desiderati e
buoni consigli.
Tutti i modelli sono pronti in scatole di montaggio, sia quelli in plastica che quelli in
legno o metallo: navi, aerei, auto, moto, soldatini e altro.
I soggetti in plastica comprendono un po’ tutti i modelli statici da esibire su
scaffali o vetrinette. Quelli in legno sono
navi (sia statiche che naviganti!) o aerei (che
volano!). In metallo, leghe leggere (non
piombo) soprattutto per figurini (non solo a
soggetto militare) ma anche per automezzi
(statici o mobili).
Per le navi in legno, i modellisti più bravi ed
esperti partono dai piani di costruzione,
lavorando quindi il legno per costruirle da
soli. Si tratta di un lavoro di precisione, abilità e
attenzione.
Figurini di scale diverse
21
I DISTINTIVI
REGIONALI
Storia e significati... 2a puntata!
loro bandiera il
gallo rosso su
EMILIA ROMAGNA fondo blu.
Il distintivo riporta in alto la scrit- Dal 1945 i di-
ta Emilia-Romagna, in blu su stintivi erano
due: uno per la FRIULI VENEZIA GIULIA
Romagna, (gal- Il distintivo del Friuli Venezia
lo e sola scrit- Giulia rappresenta un’aquila con
ta Romagna) e sotto il nome della regione, tutto
uno per l’Emilia dorato su sfondo blu. Il disegno
(aquila impe- riproduce l’aquila di Aquileia
riale, 5 gigli a (la più importante città della re-
AVVENTURA
22
in forma e co- re rosso scuro su fondo giallo,
lore diversi da la lupa su una colonna, mentre
quello attuale. allatta Romolo e Remo. La lupa
Prima, gli scout (si ritiene si trattasse di una don-
della regione na, chiamata con questo nome)
avevano due stemmi diversi: secondo la leggenda allevò i
- l’alabarda bianca in campo gemelli fondatori della Città
rosso (simbolo del martire trie- Eterna: e tutti e tre divennero il
stino S. Sergio) (Fig.6), per le simbolo di Roma.
zone nelle dio- Nella parte inferiore c’è un maz-
cesi di Trieste, zetto di tre spighe di grano,
Gorizia e Istria, giallo su fondo rosso scuro, che
che dal 1945 rappresenta la vocazione agri- LIGURIA
passò alla Iugo- cola del Lazio: fin dall’antichità il Lo stemma, bordato di rosso, ri-
slavia che abolì grano fu il cereale più coltivato porta una foglia di rosa a sette
lo scautismo. nella Regione. foglioline, in campo nero, sor-
- il leone di san Marco (tuttora I colori sono quelli del gonfalo- montata da croce rossa in cam-
usato dal Veneto) (Fig.7) per ne del comune di Roma. po bianco. La foglia di rosa rap-
i gruppi nelle Il distintivo del Lazio in uso fino presenta la squadriglia scout
diocesi di Udine al 1948 era costituito da una sola con evidenziata la posizione del
e Pordenone. spiga di grano, tessuta in giallo Csq. La Croce rossa in campo
Nel Friuli Ve- su stoffa cachi, il colore della ca- bianco è la bandiera di Geno-
nezia Giulia micia dell’ASCI, e veniva cucito va, a suo tempo stendardo del-
ci sono oggi sulle spalline della camicia stes- la Repubblica Genovese, il cui
4.298 soci Agesci, di cui 1.303 sa. Dal 1949 fu adottato l’attuale territorio comprendeva tutta la
sono Esploratori e Guide. distintivo bicolore. regione.
Nel Lazio si contano 15.077 soci Nel 1905 grazie a Carlo Mazza,
Agesci, di cui 4.866 E/G per sperimentare nuovi metodi
educativi, nacque a Genova l’as-
sociazione luventus luvat, detta
anche La Gioiosa, il cui simbolo
era un gambo di rosa con cin-
Nuove curiosità que foglioline sormontato da
e indicazioni sui una croce rossa in campo bian-
co (quindi molto simile all’attua-
distintivi regionali
le). Nel 1910 La Gioiosa adottò
che cuciamo sul il metodo scout, formando il
braccio destro primo gruppo dell’associazione
della nostra Ragazzi Esploratori Italiani.
camicia azzurra. Genova, a ragione, si vanta di
Cerca il tuo e aver dato i natali a Mario Mazza
LAZIO scoprine l’origine! e di essere stata la culla dello
n.2 2019
23
no filter
QUANDO IL BUDGET
NON CONTA,
CONTA LA FANTASIA!
l
di Giovanni Aureli e Martina Acazi - foto di Martina Acazi
di poter girare video ogni gior- immobili le nostre immagini, il Presa) ferma c’è però anche la
no: il cellulare è l’esempio più cellulare e la macchina vanno possibilità di muovere la stessa
lampante! appoggiati a qualcosa, come un fonte delle riprese. E come si fa?
Il cellulare è già un ottimo mez- muro, un tavolo… inventate! Si Beh, per le panoramiche basta
24
muoversi a destra e sinistra col
busto (non con le mani, ci sono
troppe vibrazioni!), mentre per
le carrellate… usate uno skate-
board per muovere la camera
nello spazio (oppure l’operato-
re, seduto sullo skate!), oppure
dei carrelli, oppure dei tessuti
da far scivolare su superfici lisce.
Bisogna fare un po’ di tentativi,
ma il risultato è assicurato!
Ai vostri film non fate mancare mo macchine più sofisticate con
l’elemento essenziale: la luce! obiettivi intercambiabili allora re, sebbene per questo spesso
Usate lampade, torce, oppure il servirà un apposito “obiettivo sia più indicata la…
sole stesso. Potete anche usare il zoom”. - Carrellata: la MdP è posta su
riflesso del sole. Basta della car- - Panoramica: la MdP è sul ca- un mezzo con delle ruote chia-
ta in alluminio e il gioco è fatto! valletto, o in mano, e ruota la- mato carrello. Nasce per seguire
Non frenate la vostra creatività! teralmente (sx-dx o dx-sx) o il movimento degli attori e dona
verticalmente (alto-basso o bas- dinamicità alla scena. Può sosti-
Diamo un’occhiata ai principali so-alto) sul proprio asse. Si usa, tuire lo zoom per avvicinarsi a un
movimenti di macchina: appunto, per mostrare l’ambien- soggetto, dando enfasi a quello
- Zoom: Forse è il più semplice te (il panorama) in cui avverrà che, o per allontanarsi mostran-
fra i movimenti. È un concetto la scena, o per creare un po’ di do, ad esempio, lentamente la
con cui abbiamo tutti familia- suspance prima che qualcosa situazione in cui si trova. Per rea-
rità. L’inquadratura si avvicina di importante “entri in campo” lizzare una carrello serve qualco-
(zoom in) o si allontana (zoom (cioè sia inquadrato) alla fine del sa che abbia le ruote su cui poter
out) mostrando o nascondendo movimento. Può essere usato mettere la MdP. Meglio ancora
particolari intorno al soggetto, o nelle “soggettive”, le inquadratu- se con l’operatore. È sufficiente
all’ambiente, principale. I dispo- re che simulano il punto di vista comunque avvitare 4 ruote ai lati
sitivi con i quali gireremo i nostri di un personaggio o anche per di una tavola abbastanza grande
video hanno sicuramente uno seguire il movimento di un atto- da sostenere il cavalletto e poi,
zoom incorporato, ma se usia- mentre uno spinge il carrello,
l’altro gestisce la MdP, cammi-
nandogli dietro! Suggerimento:
si possono unire carrellata e pa-
noramica in un unico movimen-
to. Suggerimento 2: nessuno
deve prendere la specialità di
falegname in squadriglia?
25
Perché si sa, con
UN’ALTA
il tempo si cresce
e crescono anche
le nostre
aspettative,
CHE PUNTA
i nostri desideri...
E allora
un’esperienza
esclusiva
IN ALTO
per i più grandi.
AVVENTURA
26
C apita a molti, anzi quasi a
tutti, nella vita di reparto di
arrivare a un certo punto e
di mostrarsi un po’ insofferenti
verso i più piccoli.
Perché si sa, con il tempo si cre-
sce e crescono anche le nostre
aspettative, i nostri desideri.
Lo sa bene Noemi che, guida
perfetta, già da due anni e mezzo
viveva le avventure insieme agli
altri E/G del suo reparto, lavora-
va bene per tappe e specialità,
era sempre la prima ad arrivare
in sede alla riunione settimanale.
E ancora sempre in ruoli centrali
per lo svolgimento delle imprese
e non passava una riunione che
non facesse sentire la sua voce quelle volte che la liquidavano poi non tutti erano d’accordo su
per dire qualcosa o per proporre velocemente dicendo: “Abbia- quelle imprese.
un gioco o un ban. mo Alta Squadriglia”. La cosa importante, infatti, era
Eppure, anche per Noemi, era Si conoscevano da tempo, par- che nessuno avrebbe dovuto
arrivato quel fatidico momento, lavano spesso anche oltre la riu- trascinare nessun altro perché
sposta a un po’ di domande. Tipo notare che quello avrebbero po- sogna in alto!”.
cosa facessero Francesco, Maria, tuto farlo anche con il resto del E quello diventò un po’ il loro
Paola, Alessandra, Luca e Luigi reparto dividendosi i compiti. E motto.
27
SCOUT E PEDALI
...SI PUÒ FARE!
p rima di tutto… cos’è l’Alta
squadriglia?
I componenti dell’Alta
sono i ragazzi più grandi del re-
parto che, insieme, instaurano
piccola famiglia in cui ci si con-
fronta e in cui si cresce supe-
rando limiti e paure e, talvolta,
condividendo quei sogni che
potrebbero sembrare irrealizza-
il fine settimana abbiamo capi-
to quanto è gratificante sedersi
sotto l’ombra di un albero dopo
un’estrema fatica, rendendoci
conto dell’importanza delle pic-
forti legami di amicizia e che so- bili. cole cose.
gnano in grande per far sì che Come prima impresa abbiamo Questa uscita ci ha permesso di
il reparto funzioni e vada avanti vissuto uno splendido fine setti-
con un esempio di competenza mana in compagnia delle nostre
e responsabilità per i più piccoli amate bici immergendoci nella
del reparto. straordinaria valle dell’Anapo, L’Alta squadriglia
a cura dell’Alta squadriglia del Catania 8
Per noi l’Alta squadriglia è una nei pressi di Siracusa. Durante del CT8 ci racconta
la sua prima
impresa, la gioia
e l’entusiasmo
che derivano dal
mettersi in gioco
sperimentando
imprese originali e
pensate in grande.
AVVENTURA
28
instaurare forti legami all’inter-
no dell’Alta, attraverso varie
attività e momenti di riflessio-
ne. Prima di partire abbiamo
organizzato le attività da vi-
vere durante l’uscita e ci sia-
mo ispirati ad alcune canzoni
scoprendo il valore, talvolta
nascosto, delle parole che ne
compongono i testi.
Abbiamo anche incontrato
una specialista di geologia
che ci ha illustrato il territo-
rio della valle dell’Anapo,
così da essere preparati
al massimo sul posto che
avremmo visitato.
È stata un’uscita veramente
originale e piena di mo-
menti intensi e significativi:
siamo partiti nel fine settimana
del 29 aprile, quindi, abbiamo mangiando erbe amare, simbo- ni provate durante la cena che ci
vissuto insieme il venerdì e il lo della sofferenza della schiavi- hanno fatto sicuramente cresce-
giovedì Santo in maniera mol- tù in Egitto, pane azzimo simbo- re permettendoci di vivere così
to particolare, ricostruendo la lo di umiltà e molto altro ancora. un’esperienza unica.
tipica cena pasquale ebraica e Particolari sono state le emozio-
Le canzoni che
abbiamo ascoltato
sono: “Parole in
circolo” di Marco
Mengoni, “Vorrei ma
non posto” di J-ax
e Fedez,”Amore” di
Francesca Michelin
e “Cambiare”di
Vasco Rossi. Prova
ad ascoltarle anche
n.2 2019
29
UN BENE
DELL’ANIMA
Una canzone per riflettere
fetto, simpatia reciproca. Questa alla fine non puoi che dirgli con
la definizione che si trova sui vo- tutto il cuore: “ti voglio un bene
cabolari, ma che in realtà è pre- dell’anima!”. allora, siccome chi ben comincia
sente nell’esperienza di ognuno Eh sì… l’amicizia non ha niente è a metà dell’opera, trovate qui
di noi. di artificiale, nasce da uno sta- sotto alcune idee per accogliere
Un’esperienza talmente condivi- re insieme, da una conoscenza, in reparto e in squadriglia i nuovi
sa, che l’uomo ha provato a con- da un’accoglienza dell’altro, dal entrati: imparerete a conoscerli,
dividerla attraverso ogni genere condividere esperienze. E tutto a fidarvi di loro, a condividere
di arte, dalla pittura alla lettera- questo in un reparto si può dire con loro tante esperienze, per
tura, dalla cinematografia alla che è pane quotidiano, e infatti… arrivare, ce lo auguriamo tutti, a
scultura. E non poteva mancare quante amicizie nate e cresciute volervi reciprocamente “un bene
la musica che. attraverso testi e nello scautismo! dell’anima”!
armonie, ha permesso di condi- Ad inizio anno avete vissuto i
videre esperienze personali, nel- passaggi: amici ed amiche che L’ANGOLO DELLE IDEE
le quali spesso ci siamo ritrovati. sono saliti in noviziato, ma anche Mani abili, grafica: preparare al-
Se cercate nella rete, trovate tanti nuovi compagni da cono- cuni oggetti utili alla vita scout,
tante canzoni sull’amicizia: ogni scere e con cui state condividen- come un QdC con copertina e
grande autore ha cercato di de- do le vostre esperienze: amicizie pagine personalizzate; un calen-
dicarle una canzone. Mi sono che si rafforzano, altre che nasco- dario per gli appuntamenti con
AVVENTURA
soffermato su una di Jovanot- no. Accoglienza, fiducia, condivi- le vostre foto e disegni di squa-
ti del 2015, dal titolo “Un bene sione sono parole chiave in una driglia; nastri omerali fatti e cu-
dell’anima”, un testo in cui mi squadriglia, ma se le analizzate citi a mano; una serie di sacche
sono ritrovato appieno: è diffi- bene, anche in una amicizia. E di tela per mettere le cose nello
30
L’amicizia non ha
niente di artificiale,
nasce da uno
stare insieme, da
una conoscenza,
da un’accoglienza
dell’altro, dal
condividere
esperienze. E tutto
questo è reparto!
31
AMBASCIATORI
DI AMICIZIE
q uante volte vi sarà capitato
di partecipare a un’uscita
o a una riunione solo per
il piacere di incontrare un ami-
co? Siamo sicuri che sia avvenu-
modi e diversi momen-
ti. Innanzitutto nella
maniera che tutti co-
nosciamo che è quella
del vedersi, dello stare
to spesso e questa è la grande insieme trascorrendo
ricchezza che ci portiamo dietro momenti semplici ma
nell’incontrare tanti amici in tut- intensi; è proprio nella
di Francesco Scoppola - disegni di Elisa Cella
32
che, nella distanza tra Paesi, può
consentire di continuare a colti-
vare una bella amicizia.
L’estate prossima si svolgerà
in West Virginia il 24th World
Scout Jamboree ed è proprio in “guardare oltre ogni frontiera” in
tale momento che esploratori e uno spirito di fratellanza interna- mostra in cui si fondono culture,
guide partecipanti, con il loro zionale. esperienze, persone e Paesi. Ciò
ruolo di ambasciato- Non partecipare al Jamboree avverrà proprio al Jamboree!
ri, vivranno una vi darà l’opportunità di vivere Il Jamboree sarà quindi un
esperienza che nei prossimi mesi delle vere e grande momento che toc-
li porterà a co- proprie sfide che punteranno a cherà tutti, ma è fondamentale
struire una rete rendere vive le parole del Jam che ognuno lo viva da protago-
di nuove amici- perché tutti, in qualunque parte nista come si è protagonisti nel-
zie e relazioni del mondo ci si trovi e in ogni la propria squadriglia: nessuno
importanti con preciso istante, siamo chiamati sarà spettatore, ma tutti attori
altrettanti ragazzi a “unlock a new world”, a co- che contribuiranno a rendere la
provenienti da ogni struire un nuovo mondo, a ren- recita bella e colorata di tante
parte del mondo derlo migliore, a colorarlo del nuove amicizie.
costruendo una vera nostro impegno. Per questo è giunto il momen-
e propria marmellata Nei vostri reparti verranno indi- to di proporsi come corrispon-
di culture, Paesi, storie, viduati dei corrispondenti che denti: sarà l’occasione per
amicizie e legami. avranno il compito di coinvol- compiere dei nuovi passi sul
È importante, così gere la squadriglia e il reparto vostro sentiero e gustare belle
come viene ribadito il in un grande progetto con un e diverse esperienze.
ruolo dell’ambasciato- obiettivo comune: costruire un
re quale messaggero ponte tra gli USA e l’Italia con-
della propria ter- sentendo a tutti di sentirsi parte
ra all’este- di quest’avventura e contribuen-
ro e come do a rendere il “mondo un po’
testimone migliore di come lo abbiamo
d e l l ’e s p e - trovato” in qualunque luogo
rienza, che anche chi, ci si trovi.
per questa volta, non parte- L’impegno di chi rimarrà
ciperà al Jamboree possa vivere a casa non sarà quindi
questi momenti costruendo un minore, ma si colorerà
ipotetico ponte tra chi parte e di tanti momenti che
chi resta. verranno poi riportati
Un ponte che unisca tutti gli E/G in spazi dedicati: sul
d’Italia e che consenta, a chi ri- sito del Jamboree, sui
marrà a casa, di vivere le parole canali social e ancora
del Jamboree (Bellezza, Acco- in dei luoghi in cui ciò
n.2 2019
33
play
IL BELLO
DEL FREDDO
c he si sia esploratori e gui-
de di città, di montagna,
di collina, di campagna, di
mare o di fiume, ammettiamolo,
nel periodo invernale, la voglia
di Picchio Volenteroso - disegni di Riccardo Villanova
to la neve e indovinare chi ha (in questo caso, dovremo avere - per non rischiare di macchia-
seppellito il tesoro deducendo a disposizione molto tempo per re o sporcare vestiti, giubbot-
dettagli tratti dalle orme lascia- concludere il gioco). ti, giacche, uniformi possiamo
te vicino ad esso; dovremo por- pensare di indossare delle tute
34
scovata, verrà salutata come vin-
bianche usa e getta facilmente I FANTASMI DELLA NEVE citrice.
reperibili nei negozi di pittura Alcuni esploratori e guide in- Viceversa, il gruppetto che la
edile, ferramenta, ma recupera- dossano delle tute bianche usa troverà più velocemente, avrà
bili anche on line. e getta, così da ben mimetizzar- vinto.
- le palle di neve possono essere si.
colorate con del colorante lava- Per sicurezza si nasconderanno
bile o alimentare, innocuo per i sempre in coppia, il resto del IL PUPO PIÚ BELLO
vestiti; accertiamoci della realiz- gruppetto (coppie o squadri- Semplicissimo gioco, ma da
zazione di tali prodotti a norma glie) dovranno andare alla ricer- sempre attività divertente quella
di legge, ovviamente. ca delle orme ed individuare le di creare l’animale di squadriglia
Il gioco è semplice: stabilito il coppie nascoste. con la neve o il pupazzo di neve
tempo di gioco due o più squa- La coppia può, con astuzia, na- più divertente o a tema.
dre si sfidano a colpire i membri scondere le tracce, ma non can- Improvvisato, spontaneo, sem-
avversari, è consigliabile la pre- cellarle: potrà cioè coprirle con plice, non necessita di strumenti
senza di due o più arbitri che se- rami o foglie, ma non potrà ap- particolari e permette a qualun-
gnino i colpiti. punto distruggerle. que E/G di fornire un suo contri-
Variante del gioco può consiste- In questo gioco non è prevista buto.
re nel considerare parti vitali del la variante del tempo illimitato,
corpo che, se colpite, segnano va stabilito un tempo concluso
l’esclusione definitiva del gioca- il quale se la coppia non viene
tore dal campo di gioco e parti
non vitali che escludono il gioca-
tore solo per un numero di mi-
nuti, precedentemente stabilito
dagli arbitri.
Gli arbitri registrano i giocatori
colpiti e le parti ferite.
La vittoria è assegnata a chi col-
pisce più avversari nel tempo
stabilito, oppure a chi colpisce
tutti gli avversari, questa opzio-
nn.22 2019
35
topo di biblioteca
JANE, LA VOLPE
ED IO tà, da parte di un libro, di fare da
rifugio nei momenti di difficoltà.
Ci identifichiamo nei protagoni-
sti, viviamo le avventure in sim-
biosi con loro. Ma a volte bisogna
Jane, la volpe ed io avere anche la forza e il coraggio
Autori: Isabelle Arsenault, di vivere davvero quelle avventu-
Fanny Britt re. I libri possono ispirarci, ma la
forza di agire dobbiamo trovarla
Editore: Mondadori
in noi stessi. L’amicizia è il filo ros-
“Jane, la volpe ed io” non è un li- so che lega tutto lo scorrere della
bro come gli altri, è un libro con narrazione. Helene ha bisogno di
un forte messaggio che giunge amici, non le basta il suo libro, il
al lettore anche mediante la forza suo grave disagio è legato alla
evocativa del disegno. solitudine che, come un pennel-
È infatti una graphic novel, un lo, dipinge di nero la sua interio-
libro che parla grazie alle paro- rità (e le pagine stesse del libro).
le e grazie alle immagini e narra Il tema del bullismo tocca noi Avere un altro al di fuori di noi
di Marta Forlano - foto dal web
la storia di una ragazza che vive scout da vicino, in quanto i nostri che ci faccia comprendere che
un’avventura ordinaria e straordi- valori ci hanno sempre insegna- siamo importanti è fondamenta-
naria al tempo stesso. to ad accettare gli altri in quanto le e il mondo di ognuno di noi si
Helene è molto timida e non rie- amici e fratelli di tutti: “La guida e colora di infinte sfumature!
sce a relazionarsi con i suoi coe- lo scout sono amici di tutti e fra-
tanei in quanto scoraggiata dal telli di ogni altra guida e scout”.
bullismo che questi ultimi la co- Allo stesso tempo, molti di noi si
stringono a sopportare. Helene sono trovati in situazioni difficili:
ha però degli alleati, il suo libro soprattutto nel periodo dell’ado-
e la sua fervida immaginazione, lescenza risulta difficile mantene-
con i quali comprenderà che non re un’identità, in particolare un’i-
è sola, ma che un’amicizia può fio- dentità scomoda come quella di
rire in ogni situazione, per quanto uno scout che va controcorrente.
disperata ci possa apparire. Lo scautismo ci insegna a pen-
La semplicità contraddistingue sare, a camminare e a crescere
AVVENTURA
36
TOPO
AL CINEMA
Moonrise
Kindom Quest’idea, ovviamente, non è
delle migliori e, di conseguenza,
si creano un sacco di problemi:
Quest’estate è successa una tutti si preoccupano, il campo
cosa straordinaria: il film sulle scout s’interrompe, i genitori si
Aquile Randagie è stato girato spaventano, tutti partono alla ri-
e gli scout di quell’epoca sono cerca dei due ragazzi!
tornati magicamente in vita, per Potrebbe sembrare la solita sto-
qualche settimana. ria d’amore, eppure il racconto strampalate. E anche i capi scout
Per il mondo del cinema è un di Anderson rende sempre tut- un po’ stressanti!
passo importante: non ci sono to diverso e speciale. Per noi è I ragazzi scout del film di Wes
così tanti film che parlano di senz’altro molto divertente ve- Anderson sono forse più stilo-
scautismo! dere come sono stati descritti e si, ma non sono poi così diver-
Uno dei più famosi (e anche dei interpretati gli scout di questo si da tutti voi: amano la natura
più belli, esteticamente parlan- film: troviamo proprio i nostri e l’avventura, ma sanno anche
do!) è certamente Moonrise Kin- campi estivi (anche se più carini riconoscere e aiutare gli amici,
37
spazio e/G
LA COMPETENZA
SI RISVEGLIA!
Il Settore Nautico ha organizzato, in sinergia con la branca EG, e grazie alla dispo-
nibilità della Marina Militare Italiana, una esperienza di navigazione a bordo della
Nave scuola Palinuro per le due squadriglie che hanno realizzato le migliori im-
prese nautiche nell’ambito del percorso EG de “Il risveglio della competenza”.
La Squadriglia Falchi del gruppo San Vincenzo 1 ha realizzato un’imbarcazione
auto costruita utilizzando i contenitori per il latte in tetrapack, assemblandoli
e rivestendoli di resina , tela, carta di giornale e colla vinilica. L’imbarcazione è
stata poi varata ed ha superato brillantemente la prova della navigabilità.
Anche la Squadriglia Leoni del gruppo Rovigo 2 ha costruito una imbarcazione,
una canoa, partendo da un progetto e realizzando ed assemblando tutte le parti
dell’imbarcazione, rivestita poi di tela ed impermeabilizzata. Anche la canoa è
stata poi varata durante l’uscita di Squadriglia. Le due Squadriglie sono salite a
bordo a Trieste il giorno 20 Luglio. Gli ormeggi sono stati mollati in serata e la
navigazione è durata ininterrottamente fino al giorno 25 Luglio quando, nella
tarda mattinata, nave Palinuro è arrivata nel porto di Brindisi.
Tutto è cominciato, naturalmente, con una accurata sessione sulle principali
norme di sicurezza e sui modi di comportamento da tenere a bordo, dopo di
che le due squadriglie sono state inserite nei normali turni di lavoro sulla nave.
Dormivamo sulle amache e mangiavamo alla mensa equipaggio. Dopo la sveglia
i ragazzi erano destinati alle principali attività nautiche: manovre alle vele, con-
duzione al timone, guardie in plancia ed all’esterno, punto nave e tracciamento
della rotta, pulizia del ponte e manutenzione delle lance.
Ci sono stati anche diversi momenti di intervallo nella normale attività dei turni.
Durante questi momenti le due squadriglie hanno avuto la possibilità di presentare
la loro impresa nautica ed anche altri loro lavori a tema “ambiente acqua”. Abbiamo
così scoperto redattori, guide marine, modellisti navali. Sono stati anche proposti pic-
coli laboratori nautici: nodi marinari, osservazione e biologia marina, orientamento e
meteorologia. La Catechesi ci ha accompagnato per tutta la navigazione, con intensi
momenti vissuti sotto incredibili cieli stellati. E naturalmente non poteva mancare un
accuratissimo diario di bordo giornaliero redatto dai ragazzi sul far della sera, con le
parole del quale vorremmo terminare questo resoconto: “Da questa esperienza tor-
niamo più consapevoli delle nostre capacità e di quello che significa la vita sul mare.
Torniamo anche con il cuore pieno di gioia grazie al rapporto creatosi con i membri
dell’equipaggio, sempre pronti a darci nuove nozioni e scambiare una battuta con noi.
Ci mancheranno i tramonti, il vento caldo che ti soffia sul viso, svegliarci la mattina con
l’odore del salmastro e la vista del mare sconfinato. Ci mancheranno gli ufficiali in plan-
AVVENTURA
cia ed i marinai di coperta; le vele spiegate, la bussola, unica certezza in mezzo al mare.
Ci mancherà perfino calcolare il punto nave ed il vento assoluto. Ci mancherà la fanta-
stica mensa, con cibo delizioso ed abbondante. Ci mancherà tutto questo, ma almeno
possiamo dire di averlo vissuto”.
spazio e/G 39
l’ultima dei caimani