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anni
MATTEO SALVO
IL MAGO DELLE
TABELLINE
L’‚approccio rivoluzionario
‚per memorizzare ‚i numeri…
‚e non ‚solo!
a cura
cu
cu di
Barbara
B arbar Franco
con
LIBRO - G ult i I DA
U
d
per a
QUID+
IL MAGO DELLE TABELLINE
L’approccio rivoluzionario per memorizzare i numeri… e non solo!
10
Il nonno gli porse un libro molto speciale, che lui stesso
aveva ricevuto in dono tempo prima da suo nonno.
«ोesto libro» gli spiegò «contiene tante formule magiche
che potrai usare tuिe le volte che vorrai, con me, con i tuoi amici,
con mamma e papà e che ti aiuteranno a leggere meglio l’ordine
delle cose che hai intorno.»
Pietro, che era molto curioso, prese subito in mano il libro
e iniziò a sfogliarlo aिentamente. Le pagine erano piene
di bellissimi disegni colorati e di divertenti ਭlastrocche.
Un sorriso grande grande gli si dipinse in viso.
Ben presto Pietro iniziò a giocare con le tabelline, da solo,
in compagnia dei suoi amici o in gara con il nonno…
diventò così bravo che da allora tuिi lo chiamarono
Il Mago delle Tabelline.
13
Caro genitore,
per sfruttare al meglio tutti i contenuti del libro magico delle tabelline,
leggi il lÚro-guida ࠫe trovi a pagina 60.
IL
lÚroDELLE
magico
tabelline
,
Conta dell 1
Uno, due, poi viene il tre,
elefante, tocca a te.
࠭attro, cinque e anࠫe sei,
con te il mondo esplorerei.
Con il sette arriva l'otto,
ci mangiamo un bel biscotto.
Dopo il nove arriva il dieci,
ma ࠫe buoni questi ceci.
16
Conta del 2
Due, quattro e poi sei,
i triࠫeࠫi nei musei.
Otto, dieci e poi dodici,
non vengon dai Tropici.
࠭attordici, sedici, diciotto,
hanno tutti un bel panciotto.
Se li guardi son contenti,
e di zanne ne hanno venti.
19
Conta del 3
Tre, sei, nove,
vedo impronte in ogni dove.
Dodici, quindici, diciotto,
la gallina e il suo fagotto.
Ventuno e ventiquattro,
è al mare e dà di matto.
Ventisette e poi trenta,
in vacanza si lamenta.
20
Conta del 4
࠭attro, otto, dodici,
i versi son melodici.
Sedici, venti, ventiquattro,
hanno anࠫe uno scettro.
Ventotto, trentadue, trentasei,
le libellule ascolterei.
Di ali ne han quaranta,
il loro coro tutti incanta.
23
Conta del 5
Cinque, dieci, quindici,
si alzan solo gl’indici.
Venti, venticinque, trenta,
la mano gialla diventa.
Trentacinque e poi quaranta,
ogni dito già si vanta.
࠭arantacinque e cinquanta,
la tua mano tutti incanta.
24
Conta del 6
Sei, dodici, diciotto,
con gli amici è l’assolotto.
Ventiquattro e poi trenta,
tutti pensan ࠫe io menta.
Trentasei, quarantadue,
branࠫie strane son le sue.
࠭arantotto, cinquantaquattro,
si nasconde quatto quatto.
Vorrei fossero sessanta,
contro il vetro lui si sࠫianta.
27
Conta del 7
Sette, quattordici, ventuno,
di puntini ne han qualcuno.
Ventotto, trentacinque, quarantadue,
le coccinelle sulle prue.
࠭arantanove, cinquantasei,
«Sai cosa vorrei?».
Sessantatré e poi settanta,
la fortuna ࠫe mi manca!
28
,
Conta dell 8
Otto, sedici, ventiquattro,
c’è un polpo tutto matto.
Trentadue e poi quaranta,
hai sentito come canta?
࠭arantotto, cinquantasei,
lui ha ocࠫi solo per lei.
Sessantaquattro, settantadue,
lei sta sempre sulle sue.
Di ventose ne ha ottanta
ed è questo ࠫe lo incanta.
31
Conta del 9
Nove, diciotto, ventisette,
allo specࠫio si riࣽette.
Trentasei, quarantacinque,
da tutti gli altri si distingue.
Cinquantaquattro, sessantantré,
degli armadilli lui è il re.
Settantadue, ottantuno,
non ha paura di nessuno.
Neanࠫe fossero in novanta!
Allo specࠫio lui si vanta.
32
Conta del 10
Dieci, venti, trenta, Ottanta, poi novanta,
il granࠫio si spaventa. ha buttato giù la pianta.
࠭aranta, poi cinquanta, Si è distrutta in pezzi cento,
l’amica piange aࣻranta. ࠫe terribile momento!
Sessanta e settanta,
è lei ࠫe lo tormenta.
35
36
Ogni mago ha i suoi trucࠫi per stupire il pubblico.
Sei pronto?
Iniziamo!
Caro genitore,
per le attività proposte in questa sezione
leggi attentamente le indicazioni contenute
nel lÚro-guida ࠫe trovi a pagina 88.
,
La piramide dell 1
____ × ____ = ____
38
La piramide del 2
____ × ____ = ____
39
La piramide del 3
____ × ____ = ____
40
La piramide del 4
____ × ____ = ____
41
La piramide del 5
____ × ____ = ____
42
La piramide del 6
____ × ____ = ____
43
La piramide del 7
____ × ____ = ____
44
,
La piramide dell 8
____ × ____ = ____
45
La piramide del 9
____ × ____ = ____
46
La piramide del 10
____ × ____ = ____
47
La tabellina del 7
7×1 = 7 puntini sulle alette;
7×2 = 14 li han contati pure i medici;
7×3 = 21 non c’è errore alcuno;
7×4 = 28 non ci crede l’orsacࠫiotto;
7×5 = 35 non ci credono le bimbe;
7×6 = 42 le bimbe amiࠫe sue!
7×7 = 49 volevan tutte le prove;
7×8 = 56 ma ha proprio ragione lei;
7×9 = 63 la coccinella va dal re;
7 × 10 = 70 e tutti i puntini le conta.
3 2 1 0
7 6 5 4
10 9 8
IL MAGO DELLE
TABELLINE
Libro - guida ‚dedicato ‚agli ‚adulti
QUID+
I‚l ‚lato ‚divertente
‚di ‚imparare
Quello che hai tra le mani non è un semplice gioco: è uno strumento per accompagnare
il tuo bambino attraverso le tappe fondamentali del suo percorso di crescita! A parti-
re dall’età prescolare, QUID+ si occupa di tradurre le più avanzate teorie pedagogiche
in prodotti semplici e accattivanti, per aiutare il genitore nell’importantissimo compito
educativo.
QUID+ si pone l’obiettivo di fornire a genitori ed educatori una maggior consapevolezza
delle capacità di apprendimento del bambino e dei mezzi per aiutarlo a esprimere al
meglio le sue risorse attraverso il gioco e il divertimento, con spontaneità e naturalezza
e grazie a una relazione intima e profonda con l’adulto.
QUID+ è un aiuto per ottenere quel “qualcosa in più” dal grande potenziale del bambi-
no, un vantaggio nell’apprendimento di cui oggi più che mai vi è un estremo bisogno!
L’immagine che identifica il percorso QUID+, un elefante adulto che accompagna e guida il
proprio cucciolo, descrive un atto che in natura si ripete da sempre, un istinto che permette
il fluire stesso della vita. In tutte le specie, la sopravvivenza avviene sempre grazie all’inte-
razione tra generazioni. È infatti l’adulto capace che nutre, sostiene, guida e fornisce esem-
pi da imitare, e che tramanda le conoscenze e le esperienze fondamentali per permettere
al cucciolo di maturare la propria indipendenza.
QUID+ è un valido supporto per tutti gli adulti consapevoli che vogliono vivere appieno
l’esperienza dello sviluppo armonioso e completo del loro bambino. Attraverso una serie
di giochi didattici e un testo ricco di informazioni e consigli derivanti dalle ultime scoper-
te nel campo della psicologia e della pedagogia, impareranno a gestire e familiarizzare
con il loro ruolo e le responsabilità che ne derivano.
Per un genitore
‚consapevole
“Formazione del genitore” o “educazione alla genitorialità” sono i termini che in ambito
scientifico si stanno diffondendo per descrivere la crescente necessità di aiutare il geni-
tore a migliorare l’azione educativa e a svolgere al meglio il proprio ruolo, attraverso la
formazione e gli strumenti didattici più adeguati, anche per far fronte alla società di oggi,
sempre più complessa e articolata. Ormai è assolutamente chiaro, infatti, che le qualità
cognitive, intellettive, psicologiche, comportamentali, emotive e relazionali di ogni indi-
viduo nascono e si strutturano nella primissima infanzia o, più precisamente, nelle intera-
zioni e nelle stimolazioni alle quali il bambino è esposto nei primi 5 anni di vita.
Conosciamo Sappiamo
le aree più importanti sulle quali agire per come fornire al bambino gli stimoli adeguati
permettere al bambino di maturare un sano per fargli acquisire in modo semplice e giocoso
equilibrio psicologico, emotivo e relazionale. conoscenze e competenze di altissimo livello,
utili ad affrontare il mondo di oggi.
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Per un genitore ‚consapevole
Gli strumenti per sviluppare nei nostri bambini tutte le competenze e le qualità
indispensabili ad affrontare le sfide di ogni giorno, quindi, sono già in nostro pos-
sesso, basta capire come utilizzarli.
53
Aree globali di competenza: ‚un mondo ‚da ‚esplorare
A questo scopo, a partire dallo psicologo Alfred Binet, fin dagli inizi del secolo scor-
so sono stati ideati innumerevoli test, nel tentativo di individuare e misurare nel
modo più chiaro e oggettivo possibile le principali caratteristiche mentali dell’uo-
mo. L’idea di fondo era individuare un indice numerico che potesse descrivere le
“capacità intellettive globali” della persona e che potesse dare indicazioni precise
sulle sue probabilità di successo negli ambiti più diversi. L’indice così costruito è
conosciuto come “quoziente intellettivo”.
68%
96%
Rappresentazione del quoziente intellettivo secondo la scala Wechsler. Sottoponendo test adeguati per ogni
fascia di età, normalmente il QI delle persone si posiziona intorno al 100. Sotto il 70 vi è patologia, sopra il 130
vi è “plusdotazione”.
54
Aree globali di competenza: ‚un mondo ‚da ‚esplorare
C’è però un problema ancora più rilevante: questi test e questi indici, volenti o no-
lenti, hanno portato alla convinzione che un alto quoziente intellettivo fosse
sufficiente per il successo (in senso ampio) nella vita di un individuo. Questo,
agli effetti pratici, si è rivelato totalmente errato!
Alcuni studi, tra i quali la Psicologia Positiva di Martin E. P. Seligman (USA, 1942) e
Mihály Csíkszentmihályi (Ungheria, 1934), spiegano come le qualità che distinguo-
no le persone più equilibrate, con relazioni stabili o con i tassi di soddisfazione più
elevati nella vita, non siano collegate soltanto al loro quoziente intellettivo.
Fortunatamente, nel tempo sono stati sviluppati altri approcci che hanno in-
dividuato le aree di competenza più importanti sulle quali agire in ambito
educativo. Lo staff di QUID+, appoggiandosi a professionisti del settore,
Scarica contenuti
aggiuntivi su ha operato uno studio e una semplificazione delle metodologie più recen-
www.quid-plus.com ti ed efficaci, per cercare di tradurle in strumenti facilmente utilizzabili
nella vita quotidiana, destinati a tutti i genitori e gli educatori interessati.
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Aree globali di competenza: ‚un mondo ‚da ‚esplorare
Integrando i vari punti di vista, si è capito che le abilità e le competenze del bambino si
sviluppano in DUE GRANDI AREE:
Cognitivo-‚gnoseologica P‚sico-‚socio
‚comportamentale
Comprende le competenze, le abilità pratiche,
le conoscenze e il modo in cui il bambino Il modo in cui l’individuo
raccoglie, elabora, usa e memorizza pensa e percepisce se stesso
le informazioni per “costruire la propria idea e gli altri e il modo in cui
di realtà” e per agire nel mondo. agisce e interagisce.
Non sempre nelle famiglie tutto questo è compreso fino in fondo. Generalmente,
infatti, si assiste o a una eccessiva attenzione all’ambito intellettivo, delle com-
petenze e della performance, o a una esagerata attenzione all’ambito psicologico,
emotivo e relazionale.
Quando si dà troppa importanza a una delle due sfere, i bambini possono im-
boccare vie di sviluppo disfunzionali che possono condurre a un maggior rischio,
in età adulta, di insorgenza di disturbi psicologici come ansia, depressione, scarsa
considerazione di sé, dipendenza da persone e/o sostanze, abbandono scolastico,
incompetenza sociale, aggressività, opposizione ecc.
56
Aree globali di competenza: ‚un mondo ‚da ‚esplorare
Curando il lato intellettivo, ogni scoperta, ogni successo e ogni traguardo raggiunto
alimentano un intimo stato di benessere, migliorano l’autostima e forniscono ener-
gie psicologiche per affrontare compiti e ostacoli sempre più impegnativi.
In mancanza di emozione, sia essa positiva o negativa, non viene attivato nessun
processo cognitivo e – di conseguenza – nessuna azione, apprendimento o com-
portamento possono essere messi in atto. Si può dire che sono proprio le emozioni a
determinare come il cervello matura e si evolve, contribuendo a sviluppare al meglio
la nostra intelligenza.
ABILITÀ FISICO-PRATICHE
coordinazione occhio-mano uso degli strumenti
musicali sensorialità manualità scrittura
ESPRESSIONE CREATIVA
creo
ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE
sequenze di eventi relazioni causa-effetto
tempo spazio orientamento assoluto e relativo
LINGUAGGIO
parlo
ABILITÀ LOGICO-MATEMATICHE
conto
58
Il Mago delle
Tabelline
La memoria custodisce la nostra identità: la persona che vedi oggi, riflessa nello spec-
chio, è frutto delle esperienze vissute, dei fallimenti affrontati, dei successi conquistati
e delle lezioni imparate. Ognuno di noi è il prodotto del proprio bagaglio personale e di
ciò che ricorda. Ecco perché è così importante trasmettere al nostro bambino il segreto
per acquisire il maggior numero di informazioni: lo aiuteremo a rendere la sua identità
veramente unica. Ma non solo. Allenare la sua memoria e potenziarne le capacità, può
contribuire a migliorare il suo rendimento scolastico e, in generale, la sua qualità di vita.
Grazie a Il Mago delle Tabelline, possiamo avviare il nostro bambino ad alcune semplici
tecniche di memorizzazione, aiutandolo, attraverso il gioco, a imparare (e ricordare!) più
informazioni possibili.
Abituiamolo fin da piccolo: gli regaleremo una forma mentis che lo fa-
ciliterà ad associare l’atto di imparare a una sensazione di sfida sti-
molante, che sarà per lui un’avventura sempre nuova da cogliere al volo!
60
Tecniche di memorizzazione,
non matematica!
Per Il Mago delle Tabelline, QUID+ ha operato un’accurata selezione individuando fra
le tecniche di memorizzazione quelle più adatte ed efficaci per bambini tra i 4 ed
i 7 anni, da applicare alle tabelline, ma anche a qualsiasi sequenza di numeri o di
nozioni in generale.
Nel corso della sua evoluzione, l’uomo ha cercato di approfondire questa capacità
e di potenziare le sue conoscenze per padroneggiarne i principi base. Proprio per
sviluppare questa abilità (alla base della matematica) è stato ideato e intro-
dotto l’uso del numero, che non è altro che un simbolo grafico rappresentante una
quantità.
61
Tecniche di memorizzazione, non matematica!
Siamo portati a definire la matematica come la scienza che studia i problemi relati-
vi ai numeri, ma la si deve, invece, intendere come la disciplina che studia i problemi
concernenti le quantità. Contare in sequenza, per esempio, non significa conoscere la
matematica, ma averne memorizzato il suono, così come conoscere i numeri vuol dire
semplicemente saper leggere dei simboli!
Ci sono diversi metodi educativi che, anche se molto differenti fra loro, condividono
un approccio alla matematica basato sul concetto di quantità. Analizziamo, insieme, i
più diffusi. L’approccio di Maria Montessori è basato sull’esplorazione multisensoriale.
Nelle Case dei Bambini, un tempo, e nelle scuole che adottano il metodo montessoria-
no, oggi, sono messi a disposizione degli alunni, anche se molto piccoli, vari strumenti
raffiguranti il concetto di quantità: aste di lunghezza diversa, oggetti raggruppati per
quantità, tavole con buchi da riempire ecc. Solo quando il bambino ha appreso bene
questo concetto, provando e riprovando i “giochi” a disposizione, si passerà all’abbi-
namento tra quantità e simbolo numerico.
LIA
I TA
SU
DA
Esempio di flash card FR
IC
contenute in Scopriamo il mondo, A
di Gribaudo.
L’americano Glenn Doman, invece, prevede l’utilizzo di flash card, carte raffiguran-
ti un numero diverso di pallini disordinati, a simboleggiarne la quantità. Ogni carta è
presentata al bambino per circa un secondo e la visione viene ripetuta in diverse ses-
sioni, aumentando gradualmente, giorno dopo giorno, la quantità dei pallini sulle carte,
senza mai mostrare la cifra corrispondente. Questo metodo prevede varie sessioni al
giorno, a distanza di almeno mezz’ora l’una dall’altra. Solo al termine del ciclo di ap-
prendimento è presentata la “non quantità” zero.
62
Tecniche di memorizzazione, non matematica!
Una differenza sostanziale con il metodo Doman è che, per corrispondere alle muta-
te caratteristiche cognitive del bambino sopra i sei anni, le quantità non sono sparse
casualmente, ma appaiono ordinate in righe e colonne.
63
Come funziona
‚la memoria?
Così come per l’uomo, anche per gli animali la memoria gioca un ruolo fondamentale.
Con una grande differenza: gli animali, infatti, memorizzano unicamente le informa-
zioni utili per la loro sopravvivenza, mentre l’uomo crea un bagaglio di ricordi legati
alle persone che ama, ai momenti che vive, alle delusioni che affronta costruendo
così la propria identità.
64
Come funziona ‚la memoria?
65
Come funziona ‚la memoria?
sona il più possibile un’esperienza per fissare un concetto, per esempio tramite
un esperimento scientifico. Le persone cinestetiche hanno necessità di muoversi,
di sentire sensazioni fisiche e di sperimentare il mondo. Per ricordare un numero
di telefono possono prendere a modello le mani e assegnare a ogni dito una cifra!
+ Esiste poi una memoria gustativa, legata ai sapori. Questo tipo di memoria per-
mette agli animali di ricordare quali cibi sono dannosi. Noi, per esempio, assag-
giando un piatto cucinato proprio come faceva la nonna, ripensiamo ai momenti
in cui lei lo preparava. Ma non solo. Dal momento in cui il nostro bambino inizia
lo svezzamento entrano in gioco diversi fattori, individuali ma anche culturali e
genetici, che orientano i suoi gusti. Durante l’infanzia, poi, esistono alcuni gusti
“universali”: è difficile che un bambino ami i cibi amari. È più facile che preferisca
quelli contenenti zucchero. Queste preferenze cambiano durante la crescita, ma è
importante, fin da piccolo, abituare il nostro bambino a una dieta varia, in modo
che da adulto non rifiuti istintivamente alcuni tipi di cibo con cui non ha familiariz-
zato nei suoi primi anni di vita.
66
Come funziona ‚la memoria?
Per esempio una “persona visiva” tende a descrivere la realtà attraverso immagini.
Solitamente parla velocemente, perché le parole devono seguire il flusso delle rap-
presentazioni visive che scorrono nella mente.
Indipendentemente dal tipo di memoria attivata dai singoli sensi, alla base di ogni
ricordo c’è l’emozione. La mente, infatti, immagazzina più facilmente tutto quello
che ci coinvolge emotivamente.
Ecco perché ricordiamo maggiormente fatti che hanno scatenato in noi le reazioni
più intense come rabbia, delusione, felicità, amore, curiosità, stupore.
DIVER
TITA SORPRESA
RITO
IMPAU
OFFESO
I sensi aiutano la mente a immagazzinare più facilmente tutto quello che ci coinvolge emotivamente.
Scopri di più sulle emozioni con Le sfumature delle emozioni, di Gribaudo.
67
Come funziona ‚la memoria?
Al contrario, diventa chiaro perché una data, un fatto o un impegno che consideriamo
poco importanti molto spesso ci sfuggano dalla memoria: sono informazioni che
non scatenano in noi nessuna reazione emotiva! Ricordate, per esempio, quanto
era difficile imparare a memoria la poesia assegnata dalla maestra come compito a
casa e come, invece, abbiamo memorizzato senza sforzo il testo della nostra canzone
preferita? Anche se la ripetizione è un passaggio fondamentale per la memorizza-
zione, perché ci aiuta a fissare nella mente le informazioni, è necessario mettere in
gioco la sfera emotiva e, soprattutto, comprendere ciò che si vuole memorizzare, per
interiorizzare i concetti e farli nostri.
Da questa consapevolezza deriva una delle strategie di memoria più antiche ed effica-
ci: “l’associazione mnemonica”.
68
Come funziona ‚la memoria?
L’‚importanza
‚della ‚creatività
Il nostro bambino è facilitato in questo compito grazie alla na-
turale curiosità che lo spinge alla scoperta del mondo. Se lo os-
servate, noterete che prova spesso stupore per cose che magari l’adulto
considera banali. Per lui è tutto nuovo, si muove liberamente nella realtà.
La sua fantasia e la sua libertà di pensiero gli permettono di associare anche og-
getti o concetti per noi molto distanti, e possiamo notarlo quotidianamente nei suoi
momenti di gioco.
Ecco che anche una semplice bottiglia vuota può diventare un telefono, un sotto-
marino che deve sconfiggere le navi nemiche, un pesciolino che nuota libero in fondo
al mare, un microfono come quello dei cantanti. I bambini vogliono capire, scoprire,
poco importa la vera funzione di un oggetto: proveranno ad aprirlo, studiarlo, pro-
prio perché è nella loro natura essere sempre alla ricerca di nuove informazioni.
Sono affascinati dal brivido della scoperta, vogliono comprendere tutto, capire per-
ché un oggetto si muove o perché produce un certo rumore.
69
Come funziona ‚la memoria?
La ‚creatività:
‚dove ‚si ‚trova?
Il nostro cervello è suddiviso in due emisferi, quello destro e quello sinistro. Le due
aree sono separate da una membrana chiamata “corpo calloso”, che permette il pas-
saggio delle informazioni da una parte all’altra. Le funzioni dei due emisferi sono in
parte speculari, in parte complementari e in parte sovrapponibili. Le neuroscienze,
però, non hanno ancora individuato un “centro della creatività”, anzi, addirittura tra
gli esperti manca ancora una definizione universalmente accettata di questa qualità!
Quello che si può dire è che molte aree del cervello collaborano alla generazione di
idee e pensieri creativi.
È preposto Percepisce
L O
ARTE globale.
A
Maggiormente
C
preposto Si attiva
al pensiero maggiormente
O
e seriale. emotivi.
R
O
Elabora Elabora
C
la sintassi la componente
e la grammatica emotiva
del linguaggio. del linguaggio.
70
Verso le tecniche di
memorizzazione
Come già accennato, i numeri sono una delle informazioni più difficili da memo-
rizzare, perché non possono essere associati in modo univoco a un’immagine, non
hanno alcun carico emotivo in sé e da soli non stimolano la nostra creatività.
Quali ‚tecniche
‚per ‚il nostro ‚bambino?
Già nell’antichità, un grande maestro dell’arte oratoria come Cicerone aveva intuito
la potenzialità dell’associazione per immagini, utilizzandola per ricordare tutte le
informazioni che desiderava. Partendo da questa intuizione, mise a punto una tecnica
ancora utilizzata oggi, chiamata “dei loci ciceroniani”, che sfruttava per memorizzare
le sue lunghe orazioni senza bisogno di alcun supporto. Sceglieva un percorso a lui
familiare, che attraversava molto spesso, e prendeva alcuni punti come riferimento.
Associava poi a questi punti i passaggi chiave del suo discorso, in modo da memo-
rizzare una scaletta degli argomenti da esporre. Al momento opportuno, ripercorreva
mentalmente il tragitto incontrando uno dopo l’altro i punti da argomentare. Questa
71
Verso le tecniche di memorizzazione
72
Verso le tecniche di memorizzazione
Per verificare che l’associazione che abbiamo costruito sia la più idonea per impri-
mere nella nostra memoria a lungo termine l’informazione desiderata, dobbiamo
verificare che risponda all’acronimo PAV (Paradosso, Azione e Vivido). Le imma-
gini migliori per memorizzare dovranno avere queste tre caratteristiche:
PARADOSSO
Uscire dalla banalità di tutti i giorni.
Es.: se dobbiamo immaginare un chicco di caffé,
lo visualizzeremo grande come un’anguria
o magari riprodotto in un fumetto animato
che cammina.
AZIONE
Mai situazioni statiche, ma sempre in movimento,
così da attirare l’attenzione.
Es.: un elefante che corre in mezzo al traffico.
VIVIDO
Coinvolgere i cinque sensi in modo chiaro,
nitido e “colorato”.
Es.: se pensiamo alla torta di mele della nostra nonna,
dobbiamo quasi sentirne il profumo, immaginarne
la morbidezza, vedere le mele ancora tiepide
che saltano fuori dall’impasto mentre ne addentiamo
una fetta.
73
Giochiamo!
Principali scopi del gioco
1. Sperimentare alcune tecniche di memoria utili per qualsiasi informazione.
2. Suscitare nel bambino divertimento associato all’apprendimento.
3. Memorizzare tabelline e stringhe di numeri tramite diverse tecniche di memorizzazione.
4. Trovare le associazioni più adatte per il bambino.
IL
agic o
l Úro m
ine
DE LL E
tabell
75
Giochiamo!
Indicazioni generali
1. PROCEDI A LIVELLI
Ogni attività di gioco o di apprendimento dedicata ai bambini (e non solo) dovrebbe
essere proposta con un “approccio crescente” cioè, in base all’età e alle capacità del
momento, partendo dai livelli di difficoltà più bassi fino a quelli più elevati.
N.B. in caso di noia o disinteresse non esitare a passare ai livelli superiori!
4. FERMATI IN TEMPO
L’attenzione dei bambini, specie nei più piccoli, ha una durata molto limitata. È necessa-
rio rispettare questa caratteristica fermando le attività prima che si presentino segni
di stanchezza. I nostri giochi sono pensati per essere realizzati anche in pochi minuti. Ciò
che conta è ripeterli nel tempo: una pratica di breve durata ma costante è sicuramente
preferibile a un'attività lunga e sporadica.
76
Giochiamo!
5. NON SOVRACCARICARLO
I bambini memorizzano più facilmente se l’informazione è estremamente chiara, sem-
plice e univoca. Cerca di non fornire troppi dati nello stesso momento. Piccoli assaggi
quotidiani sono sufficienti per raggiungere traguardi più alti!.
77
Giochiamo!
LIVELLO 1
Una ‚filastrocca
‚che “‚conta”
In questo primo livello troveremo diversi spunti per aiutare il nostro bambino a met-
tersi in gioco in prima persona. Utilizzeremo le ripetizioni, le associazioni di suoni
con le filastrocche e le associazioni di immagini con le illustrazioni.
Chi di voi utilizza ancora la filastrocca: “30 giorni ha novembre, con april, giugno e
settembre, di 28 ce n’è uno tutti gli altri ne han 31” per scoprire di quanti giorni è com-
posto un mese?
Questa cantilena, così familiare, ci ha permesso di interiorizzare il numero di giorni di
ciascun mese quasi senza accorgercene, accompagnandoci per tutta la vita!
78
Giochiamo!
NUMERI E ANIMALI
Scarica il contenuto
aggiuntivo dal sito
www.quid-plus.com
79
Giochiamo!
Dopo aver letto le filastrocche, divertiti insieme al tuo bambino a ritmare ogni volta
in modo diverso le rime, battendo le mani o i piedi per tenere il tempo. Le potete can-
tare, urlare o sussurrare. Questo permetterà al piccolo di vivere in prima persona le
avventure dei singoli protagonisti. Puoi suggerirgli di utilizzarle come una “conta”,
mentre gioca con i suoi amici, i cugini, i nonni…
Le conte possono essere usate, per esempio, per decidere il bambino che dovrà “pren-
dere” nel gioco nascondino, in cortile: a seconda del numero di partecipanti, si utiliz-
zerà la conta corrispondente.
del 6
Conta o,
diciott o.
odici, è l’a ssolott
Sei, d m ic i
li a ta,
c on g e p oi
tr e n
.
uatt ro menta
Ventiq sa n ࠫe io
tt i p en d u e ,
tu a ra nta sue.
sei, qu le
Trenta stra ne son r o,
ie quatt
br a n ࠫ
c in q ua nta
n to tt o, u a tt o.
࠭ a ra oq
quatt
c onde a nta,
si n a s o sess ࠫ ia nta.
s s e r
V o r r e i fo lu i si s
tro
o il ve
contr
80
Giochiamo!
LIVELLO 2
Giochiamo
‚con ‚le ‚associazioni
In questo livello utilizzeremo la tecnica mnemonica dell’associazione per immagi-
ni, detta anche linking memory, che il pedagogista giapponese Makoto Shichida
ha rivisitato e riadattato per essere utilizzata anche nella primissima infanzia come
strumento per il mantenimento e lo sviluppo delle capacità mnemoniche e immagi-
native nel bambino.
Rendere vivide le immagini e creare un legame tra di loro fa sì che venga aumentato
l’impatto emotivo e che si attivino maggiormente i canali della memoria a lungo ter-
mine del nostro bambino.
Abitualmente questa tecnica è molto utilizzata per memorizzare liste ed elenchi di
parole o concetti completamente slegati tra loro. In questo caso, la utilizzeremo per
memorizzare alcuni numeri consecutivi, come ad esempio una data.
Per procedere con questa attività, usiamo le carte-numero che rappresentano i pro-
tagonisti delle conte, che troviamo all’interno del libro.
Grazie a queste carte abbiamo la possibilità di creare tante storie buffe e divertenti!
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Giochiamo!
Prendi le carte-numero corrispondenti alla data che hai scelto; nel nostro esempio
prendiamo il numero 1985.
PROCEDIMENTO DELL’ATTIVITÀ
1. Estrai una carta alla volta ogni 3-5 secondi, raccontando la storia al piccolo.
2. Ripetete insieme la storia un paio di volte durante la giornata.
3. Dopo qualche giorno fatti raccontare la storia (non occorre che sia preciso, basta-
no 2 parole!) o la successione di immagini.
4. A seconda dell’età del bambino, regola la durata del gioco. In linea di massima l’atti-
vità non dovrebbe durare più di qualche minuto. Non appena il bambino si stanca o si
distrae, sospendi pure: avete raggiunto il suo tempo massimo di attenzione. Il giorno
dopo cercate di spostare un pochino il limite aumentando il divertimento nella storia.
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Giochiamo!
Questa tecnica può essere utilizzata per memorizzare qualsiasi tipo di informazione,
sequenza di parole, elenco. Una volta che hai imparato a utilizzarla, ti invitiamo a pro-
varla con il tuo bimbo. Per memorizzare anche stringhe di numeri più lunghe o imma-
gini di tipo diverso, puoi utilizzare le altre carte-immagine che trovi all’interno del libro.
Guarda il video del campione di memoria Matteo Salvo per avere un’idea di come si può sfruttare questa
tecnica per memorizzare le informazioni più disparate, ad esempio le regioni d’Italia!
https://www.matteosalvo.com/come-memorizzare-le-regioni-ditalia
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Giochiamo!
LIVELLO 3
............. ............. ............. ............. ............. ............. ............. ............. ............. .............
2. Individua il percorso più familiare per il tuo bambino: un tragitto come quello che
percorrete tutti i giorni per arrivare a scuola, o per andare dai nonni.
3. Per ogni cifra da memorizzare individua una tappa del percorso, ed elencale qui
4. Gioca con il tuo bambino e abbinate gli animaletti alle varie tappe, nell’ordine in
cui li volete memorizzare, divertendovi a immaginarli in modo buffo e paradossale.
In questo modo, percorrendo la strada ogni giorno, li incontrerete uno dopo l’altro,
sempre nello stesso ordine: questa tecnica permette di memorizzare le cifre nella
corretta sequenza.
5. Anche solo con l’immaginazione, ripercorri ogni volta che ne hai l’occasione questa
“passeggiata” fantastica con il tuo bambino, per fissare bene nella mente le varie
tappe e, soprattutto, la corretta sequenza dei numeri. Dopo due o tre giorni, prova
a chiedere al tuo bambino di ripetere da solo… chiedendogli la serie di numeri.
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Giochiamo!
0 7 4 3 3 0 7 4 6
2. Scegliamo un percorso a noi familiare, la strada che attraversiamo tutti i giorni per
tornare a casa.
3. Individuiamo dieci tappe, una per ogni cifra da memorizzare:
f
d e i
a b c g h
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Giochiamo!
86
Giochiamo!
+ Sul cartello stradale che abbiamo individuato, c’è un uovo (l’immagine per il numero 0).
+ Sulla statua che incontriamo più avanti si è adagiata una grande coccinella (l’imma-
gine per il numero 7), che la nasconde quasi tutta.
+ Sul tronco dell’albero più grande, ecco una libellula (l’immagine per il numero 4) che,
stanca di volare, si riposa.
+ Sul campanile della chiesa c’è un assolotto (l’immagine per il numero 6), che osserva
tutto dall’alto.
5. Chiudi gli occhi e prova a visualizzare il percorso che ti abbiamo suggerito. Ricor-
dati, cifra dopo cifra, il numero di telefono di QUID+. Facile, vero?
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Giochiamo!
LIVELLO 4
I prerequisiti richiesti:
conoscere il concetto di quantità;
saper contare;
saper leggere i numeri anche a doppia cifra;
sapere il significato delle operazioni.
Come abbiamo già spiegato, un principio che non ci stancheremo mai di ripetere è
che non basta memorizzare le informazioni, ma dobbiamo fare in modo che il no-
stro piccolo capisca anche il significato di ciò che si sta imparando.
In questo caso utilizzeremo una rappresentazione grafica, che chiameremo le “Pira-
midi delle Tabelline” per far comprendere a pieno al bimbo il concetto di tabellina
partendo dal disegno delle quantità. Trovi tutte le Piramidi delle tabelline dall’1 al 10
nella parte del volume dedicata ai bambini.
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Giochiamo!
Mentre scrivi, ripeti ancora il concetto: “Due zanne (2) ripetute (×) una volta sola (1)”.
Ecco che hai ottenuto l’operazione: 2 × 1 = 2.
Quando pensi che il tuo piccolo abbia compreso il passaggio, passa alla riga seguen-
te che rappresenta due trichechi: “Due zanne (2) ripetute (×) due volte (2)”
Quante zanne ci sono in totale? Proprio 4.
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Giochiamo!
LIVELLO 5
Moltiplicando
‚e moltiplicatore
Memorizzare le operazioni i cui risultati, in sequenza, formano la tabellina è l’obiettivo di
questo livello, quindi non solo la sequenza di numeri della tabellina (es. 2-4-6-8-10-12-14-
16-18-20), ma anche i fattori (moltiplicando e moltiplicatore) da cui si ottiene il risultato.
3 × 5 = 15
moltiplicando moltiplicatore risultato
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Giochiamo!
Il tempo e l’impegno spesi per creare insieme le vostre rime personali, e poi giocando
per ripassare, si riveleranno momenti divertenti e molto utili per memorizzare a lungo
termine le tabelline.
T‚rucchetti
‚sulla ‚punta ‚delle ‚dita
Se ti dicessi che hai la tabellina del 9 sulla punta delle dita? Per bimbi un po’ più gran-
di, che sono abituati a contare con le dita, ecco due semplici strategie in più.
LA TABELLINA DEL 9
Metti le mani bene aperte davanti a te, con i palmi rivolti verso l’alto. Prova a immagi-
nare che a ogni dito, da sinistra verso destra, corrisponda un numero da 1 a 10.
Se vuoi calcolare, per esempio, 9 × 5, abbassa il quinto dito da sinistra. Prima di quello
abbassato sono rimaste 4 dita, e dopo ce ne sono 5. Il risultato è proprio 45!
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Giochiamo!
1.000 + giochi
Tutte le attività proposte finora sfruttano diverse tecniche di memorizzazione, appli-
cate a sequenze di numeri e alle tabelline. È bene precisare, però, che possono servire
per memorizzare qualsiasi nozione o informazione utile.
Incentiva il tuo bambino a usare questi strumenti il più possibile nella sua vita quoti-
diana, per esempio per memorizzare i numeri di telefono più importanti!
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G. Doman
4-7
io e gli altri
ABILITÀ LOGICO-MATEMATICHE
PO
TÀ
sperimento
TEM
‚per memorizzare ‚i numeri… ‚e non solo!
Imparare le tabelline, memorizzare numeri, date, informazioni utili e
tanto altro ancora è un gioco da ragazzi... Se sai come farlo! Ba-
stano poche semplici tecniche e un po’ di fantasia per trasformare
il tempo insieme al tuo bambino in uno strumento che lo agevola
nella vita di tutti giorni, prima a scuola e più avanti nel lavoro. Chi l’a-
vrebbe detto che una semplice passeggiata può aiutare a ricordare
il numero di telefono della mamma?
creo
O che una divertente Ɓlastrocca si trasformi in men che non si dica nell’ostica tabellina dell’8?
Il mago delle tabelline è pronto a stupirti!
conosco
in maniera facile a difficili interrogativi. Inoltre, fornisce le istruzioni
per le diverse attività che si possono svolgere con questo kit.
mi oriento
IL MAGO
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TABEL
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Libro-gu
Libro-guida dica agli adulti
dedicato
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lÚro DELLElline
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è una linea editoriale dedicata all’età prescolare che si occupa di tradurre le più
avanzate teorie pedagogiche in prodotti semplici e accattivanti.
parlo
Ognuno è impreziosito con contenuti destinati agli adulti. Questo fornisce a genitori ed educatori
una maggior consapevolezza delle capacità di apprendimento del bambino e gli strumenti per
aiutarlo a esprimere questo suo potenziale, permettendogli di ottenere con spontaneità e attra-
verso il gioco quel “qualcosa in più”.
conto