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LA SCUOLA

DELL’OTTAVA

UNDICESIMA
LEZIONE

L’OTTAVA OGGI
CHI LA USA
E COME

SCUOLA DELL’OTTAVA – PRIMA EDIZIONE – ANNO 2022 / 2023


LEZIONE UNDICESIMA
L’OTTAVA OGGI – CHI LA USA E COME
Buonasera, Buonasera a tutti.

Claudia che dobbiamo fare?

Io devo declamare dei versi che ha scritto la Elena.

Vai Mario.

Son Michele Proclamato Iniziato e illuminato BEN PRECISO a raccontare Vi accompagno nel
viaggiare.

IMPATTATE nel rosone Pranzo, cena e colazione Ma perduti nel contare Non capite dove andare.

ATTENZIONE QUA!

Spazio, Tempo e Trinità! La Spirale che è GENIALE è davvero MICIDIALE.

IO VE L’HO DETTO, cento volte, Siete il cubo, non c’è morte E DA... SEMPRE siete stati Tutti
quanti illuminati.

IN OGNI TEMPO, IN OGNI LUOGO Tutto avviene, in QUALCHE MODO Piano, piano
capirete Ma per ora soffrirete.

Ildegarda e Gioacchino Sono sempre nel mirino, Nel sigillo del gran Bruno BEN PRECISO è il
dio Nettuno.

Tutto questo è MI-CI-DIA-LE e DA SEMPRE, DA... SEMPRE, fa pensare QUELLO CHE E’...
quello che era... Tutto entra nella sfera.

QUINDI, CHE SUCCEDE? Chi va là? CIO’ CHE SEGUE già si sa: è MOLTO, MOOOLTO
PARTICOLARE Ed è pronto DA SPALMARE.

Sono cinque i costruttori Compagnoni e gran signori Son platonici e se abbracciati Voi sarete
ricreati.

COSA IO VI VOGLIO DIRE?

Per ancor meglio capire Che dai petali a Dendera, guarda là, Tutta c’è la verità.

Ora lascio voi parlare Far domande e colloquiare Riflettiamo sull’OTTAVA Che DA... SEMPRE
ci parlava.

Sei Michele Proclamato Sei da tanto, anzi DA... SEMPRE, risvegliato. MI-CI-DIA-LE, già si sa,
nell’Amore e Verità.
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LEZIONE UNDICESIMA
L’OTTAVA OGGI – CHI LA USA E COME
Grazie.
Bravo! (tutti)

Questa serata si incentra sull'utilizzo odierno dell'ottava e


su quello che attualmente viene, appunto, utilizzato
attraverso questa dinamica che abbiamo condiviso in questi
mesi.
Vorrei fare una notare che nel frattempo non è che è
cambiato questo aspetto per la nostra nazione, è rimasto.
Quindi quel tricolore, io ve l'ho accennai, nacque in
momenti un po’ particolari; da quei momenti un po’
particolari è rimasto tale, ma è di derivazione massonica e
indica quei tre momenti un po’ speciali che
rappresenteranno il clou di alcune lezioni del secondo
livello, che riguarderanno chiaramente la meccanica, la fisica presente dentro le virtù, quindi fede,
speranza e carità. Non so quanti di voi si sono accorti anche di questa dinamica simbolica presente
all'interno di quella che è la rappresentanza politica e nazionale.
Giusto per rinverdire, per curiosità,
ho pensato che ricordare questo
aspetto poteva essere abbastanza
utile, perché tante volte a me
chiedono giustamente che cosa si può
fare con l'ottava; io poi, dopo che ho
parlato di tutto quello che hanno fatto
con l'ottava in giro per il pianeta, mi
sembra sempre una cosa un po’
strana, però giustamente riportarla nel
quotidiano è una cosa che interessa
tutti. Beh, normalmente nel
quotidiano noi l'ottava la
utilizziamo per comprare. E per
vivere. Non è una novità. O
meglio, io feci notare un po’ di
tempo fa questa questo aspetto
un po’ strano riguardante la
modalità con cui l'euro è stato
creato; non mi riferisco tanto
alle questioni simboliche delle
banconote, sennò non ne
usciamo più. Ma la questione
numerica mi balzò subito agli
occhi quando venne coniato,
perché chiaramente se voi
avrete così la curiosità, la
voglia di mettere insieme la somma delle banconote con la somma delle monete, onete e banconote
sono pari a 888,88 euro.

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Io adesso non voglio parlare di complotti perché lo sapete io non mi occupo di questo, a me
interessa dare gli strumenti per uscire fuori da questo probabile mondo complottato e complottista.
Però normalmente noi utilizziamo l'euro con questa dinamica, quindi è stata creata con questa
dinamica. Potrei scendere molto di più nel dettaglio, perché poi lo vedremo col secondo livello che
sostanzialmente, anzi credo di aver risposto a Mauro oggi in questo senso, è l'essenza stessa
dell'ottava.
Se la vogliamo identificare con una struttura con un
intervallo ben preciso, si basa sul 3/2, quindi vedere che
ne so cinque 8 suddivisi con la virgola, tre da una parte,
due dall'altra, mi fa scendere ancora più nel dubbio, però
insomma, mettiamola anche questa come curiosità, dai.
Così almeno partiamo allegramente.

Ecco una cosa che abbiamo consumato da poco, no? Hanno fatto i mondiali, si sono conclusi da
poco con la vittoria dell'Argentina, e fa parte del simbolo dei mondiali, appunto, quel simbolo
dell'infinito che credo abbiate visto spesso. Come questa parte del simbolo, e come potete notare, ci
sono 8 pentagoni a base 5. Chiaramente 5 e 8 è un po’ la sostanza di quello che abbiamo visto
prima. C’erano cinque 8 nella nostra moneta, cioè quando utilizzano il simbolo e scendono in
termini sublimali all'interno dello stesso per far sì che possa in qualche modo essere condiviso il più
possibile, questi particolari potete stare tranquilli che non vengono nascosti, ma vengono inseriti
completamente. Visto che abbiamo fatto un cenno al mondo calcistico, giusto per dire uno dei tanti
utilizzi dell'ottava ormai, ultradecennali anche questo.

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Non è un caso che ci siano 11 e 11 giocatori, non è un caso che con l'arbitro siano in tutto 23, ma
non è tanto questo, quanto il fatto che le misure del campo sono qualche cosa di estremamente
felice per quanto riguarda l'aspetto numerico dell'ottava. Vedete che 90 metri per il lato corto, 120
metri per il lato lungo è una roba un po’ particolare. Intanto perché ritroviamo il 21, ma soprattutto
se è moltiplicato, ritroviamo di nuovo il 108, quindi tenete presente che chi inventa i giochi e chi ha
inventato certi giochi, che poi sono diventati così popolari, non è che sia partito proprio da zero!
Non è la casualità che poi porta certi giochi a diventare cultura, a diventare modalità con cui si
consumano gli stessi a livello mondiale. Permettetemi un esempio, chiamiamolo così, nazionale, nel
senso che in questo caso parliamo più degli Stati Uniti, che del resto del mondo, però per quanto
riguarda gli Stati Uniti, uno dei giochi più importanti è quello che potete notare. Ecco, io vi vorrei
far notare questa palla qua, che è caratterizzata da 108 nodi.

Ma non è questo, io qui vi ho messo la storia della nascita del baseball. (file di word inserito tra le
immagini).

Intanto è stato inventato nel 1830, sembrerebbe da un militare americano. Si svolge in 9 inning, cioè
9 riprese, e le squadre sono composte da 9 giocatori. L'eliminazione del battitore avviene se lui non
ha colpito tre palle valide, proposte dal lanciatore della squadra avversaria. Se però lo stesso
lanciatore propone quattro palle non valide denominate Ball, il battitore in questione, ultimo, potrà
conquistare la prima base. Non è tanto questo, quanto il fatto che se voi siete stati attenti in questi
mesi, come è successo per tutto quello che io ho inserito nella dinamica numerica con cui
individuare l'ottava e gli intervalli, nello scorrere la modalità con cui è stato costruito
completamente il gioco del baseball, voi ritroverete esattamente tutto ciò che abbiamo condiviso,
compresa la questione della palla con 108 punti di cucita di cucitura. Tra l'altro palla bianca, erba
verde, terra rossa. Non so se mi spiego, questo per dirvi, per farvi notare che sostanzialmente la
mano lunga della massoneria è arrivata un po’ dappertutto, se si parla dell'ottava, perché comunque
al suo interno ha persone che in qualche modo hanno condiviso ciò che noi stiamo condividendo, e
l'hanno inserito nella società attraverso tantissime dinamiche. Beh, quella mano c'è sempre stata,
tuttora c'è, non è che non ci sia, non vorrei che voi pensiate che questa cosa non esiste.
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Se avete voglia, visto che abbiamo accennato i giochi, non voglio dirvi niente del basket che è
meglio. Ma per quanto riguarda il gioco del biliardo, qua c'è praticamente l'apoteosi dell'ottava. Una
cosa esagerata, andate a vedere il numero di palle, andate a vedere come si svolge il gioco, la
grandezza del campo e vi accorgerete che ci sono dei giochi che sono esattamente impostati sulla
palla 8.

Non è, come dire, una tradizione, quella della palla a 8, ma semplicemente una modalità come
sempre, se utilizzata da parte di chi inventa, di chi costruisce, di chi mette in campo determinate
caratteristiche, come nel caso dei giochi, per dire “guardate che io faccio parte di quel mondo”.
Visto che abbiamo parlato di giochi, stiamo parlando di giochi e parlare dei giochi vuol dire parlare
sempre dell'ottava nella società ormai da sempre, ecco, questo è il gioco del lotto.

Nel secondo livello io vi dovrò parlare di Casanova. Perché Casanova è stato uno dei pochi che ha
rivelato direi abbastanza chiaramente il meccanismo con cui il mondo iniziatico da sempre ha
calcolato il tempo, soprattutto quando “si muore”. Quindi, questo meccanismo del calcolo del
tempo personale credo che valga la pena divulgarlo. Non l'hanno mai fatto. Appartiene al secondo
livello, ormai ci siamo arrivati, quindi ne parleremo. Sicuramente però l'inventore del gioco del
lotto, ve lo devo dire, è stato Casanova. E il gioco del lotto, se andate a vedere, è fatto da 90 numeri
e come vedete spesso anche lì la modalità con cui si gioca non solamente il lotto, coinvolge degli
intervalli. Per es. la classica tombola ha ambo, la terna, la quartina, la cinquina, e quelli messi
insieme, 2/3, 3/4, 4/5, è sempre quello. Questa è un po’ la sostanza. Però il gioco del lotto, che in
qualche modo venne inventato da Casanova e regalato ai francesi, merita attenzione che
dedicheremo sicuramente in quella che sarà una lezione che riguarderà lui, e si ha a che fare con un
genio. Poi, come al solito questi personaggi vengono venduti secondo la modalità più superficiale
con la quale può attecchire quello che è il mondo commerciale, bibliografico e quant'altro. Quindi
lui è l'amante per l'eccellenza sì, ma non è un uomo che si è occupato solo di questo, è un uomo che
ha avuto tantissime attenzioni verso tutto lo scibile umano, tant'è vero, giusto per chiudere, se avete
voglia, andate a vedere su Wikipedia che cosa ha scritto. Vi accorgerete che lui ha scritto di tutto e
di più. Tra l'altro a lui bisogna riconoscere il primo romanzo di fantascienza mai scritto. Perlomeno
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in Occidente non ne sappiamo niente dell'Oriente, ma in Occidente sì. Poi c'è tutta una simbolica
presente ormai da tempo, sempre nel mondo dei giochi, che chiaramente si lega e che parte da ciò
che abbiamo condiviso fino adesso. E’ stata legata la dinamica dell'ottava, in modo estremamente
superficiale, direi promiscuo, con quello che è il mondo dei giochi, ma in quel mondo è da tempo
che le tre ottave hanno ricominciato a girare, chiaramente non in termini iniziatici, ma in termini
prettamente economici. Queste sono le simbologie che vengono utilizzate normalmente nell'ambito
del gioco d'azzardo, del gioco online e non solo, e che chiaramente hanno come compito quello di
attrarre l'attenzione dei probabili giocatori.

Tra l'altro non siamo credo abbastanza vicini ancora al periodo di quei famosi video poker, che poi
sono entrati a far parte di quelle sale giochi, dove di per sé, come potete vedere, il simbolo ormai è
stato traghettato anche con questa dinamica, parlo del simbolo dell'ottava, per far sì che in qualche
modo in termini subliminali possa attrarre il probabile giocatore. Quindi non è una stranezza, puoi
vederlo nelle sale da gioco di tutto il mondo, così come non è una stranezza vedere il 7, quindi il
settenario, nell'ambito appunto dei giochi d'azzardo.

Ora questa è una brevissima carrellata riguardante la presenza dell'ottava in termini subliminali,
questa volta vincolanti e veicolanti in quelli che sono nel mondo dei giochi. Se dovessimo vedere la
modalità tecnica in un campo direi molto più serio, appartenente al mondo tecnologico in cui la
dinamica con cui viene utilizzata la spaziatura della memoria, allora che ne so, se avete mai fatto
caso, nel mondo delle SIM, che vengono utilizzate per tantissimi congegni elettronici attualmente
chiaramente fa riferimento agli 8 giga, alle 16 giga, ai 32 giga. Cioè come potete vedere si sta
parlando sempre di salti, di multipli dell'ottava, cioè praticamente noi non ce ne accorgiamo, ma
strutturalmente in termini, direi quasi propiziatori, ma sicuramente pubblicitari e veicolanti e
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subliminali, le dinamiche con cui l'ottava viene utilizzata attualmente sono talmente tante, talmente
vaste, che si fa fatica a metterle tutte insieme. Vi faccio un esempio molto semplice. Il contenitore
da 72 cl che il contenitore medio di tutto il mondo, in cui viene imbottigliato di tutto, è quello che è
stato scelto appunto per veicolare la maggior parte dei liquidi, qualsiasi tipo di liquido dai vini e
prosecchi, tutto quello che volete entra a far parte di questo tipo di riferimento, vedete?

Poi vi ho messi più chiari, ma anche i contenitori di cibi. Questi sono i 72 cl. Certo, uno lo va a
prendere, non lo sa che mentre prende quel prodotto dentro c'è molto di più. Poi, se dovessi andare
avanti non si finirebbe mai. Vedete? Le salviette sono 72, tanto per dire.

Quindi il comprendere che cosa sono questi numeri è molto importante, perché poi vuol dire
comprendere che cosa intorno a noi sta succedendo e succede tuttora.
Perché chiaramente io ve l'ho detto in altre occasioni: questi non sono solo numeri, ma adesso,
mano a mano che andiamo avanti la cosa diventerà ancora più chiara, non sono solo numeri, ma
sono la dinamica con cui ormai da tempo si è capito che è possibile, attraverso queste dinamiche
numeriche, legandole a qualsiasi tipo di proposta, possa essere possa essere bibliografica come
commerciale, si crea nell'uomo una situazione di stasi mentale propizia affinché quel tipo di
informazione possa entrare dentro di noi a livelli molto profondi. Proprio perché quei numeri si
occupano di livelli profondi. Se dovessimo di nuovo riassumerli, chiaramente dovremmo di nuovo
ricordare il fatto che hanno a che fare con gli eventi più importanti della natura di cui siamo figli e
da cui è estratta la l'ottava. Cioè l'inverno, la primavera, l'estate, la morte e la resurrezione e
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l'ascensione. Quindi quel tipo di frequenza è contenuta in quel numero, quindi indicizzare con quel
numero un prodotto è qualche cosa che tutti i mondi commerciali conoscono, non è una questione
solo italiana, quindi potete star tranquilli che in tutto il mondo troverete questi aspetti. Poi se
vogliamo andare avanti non si finisce mai. Non so, le ore con cui il Sauber antitraspirante ti
protegge, sono 72. Non so se mi spiego. Quindi, cioè questo è un modo piuttosto immediato, ma la
cosa riguarda qualsiasi tipo di prodotto commerciale, come vi ho detto, questa fune zincata
commerciale 72 fili per uso.

Appena tu ti affacci su questo modo ti rendi conto che sei circondato. Un'altra dinamica con cui far
entrare nella realtà che ci avvolge la presenza di questo sapere, è anche quello attraverso il quale
possiamo immaginare chi ha inventato certi oggetti che fanno parte della nostra vita. Io vi ho
parlato del simbolo del pellicano; il simbolo del pellicano è un simbolo che appartiene tout court
non solo al mondo religioso, ma soprattutto al mondo iniziatico. Il pellicano è una cosa basilare, per
i Rosacroce. Ebbene, se una penna di questo tipo viene inventata e ha questo nome, potete stare
certi che chi l'ha inventata ha a che fare con quello di cui stiamo parlando, per quello si chiama
Pelikan. Questa questo tipo di oggetto ha, diciamo un suo richiamo e una sua valenza di un certo
tipo.

Non so quanti lo sappiano, ma la Coca Cola è stata inventata da qualcuno che si occupa dell'ottava o
perlomeno si occupava dell'ottava. Questo è il signore che ha inventato la Coca Cola. Come potete
vedere, il suo simbolo è questo qua, cioè un compasso e una riga. Questa non è una serata spesa a
favore del mondo massonico, però lì dentro c'è stata gente, c'è gente ancora che, in qualche modo,
ciò che abbiamo condiviso e stiamo condividendo, lo conosce, non lo conosce così
approfonditamente, secondo me, come lo stiamo condividendo noi, però insomma, bisogna tenerne
conto, perché a loro si devono certi passaggi creativi.

Nel mondo della musica per capire dov'è l'ottava, è nel suono è del 7+1, do re mi fa sol la si - do.
Ebbene, soffermatevi un attimo, per capire qual è lo scheletro appartenente a uno degli strumenti
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che ha veicolato la maggior parte della creature strumentali fatte dagli italiani. Perché gli italiani,
come al solito, anche in questo caso sono i promotori dell'invenzione della maggior parte degli
strumenti, per quanto riguarda il mondo occidentale. Questo è il violino, signori, più ottava di così
si fa fatica, ve lo posso garantire.

Tra l'altro per lunghissimo tempo, soprattutto a Milano, per tanto tempo gli artigiani che
producevano strumenti di altissimo livello era facile trovarli, o perlomeno è stato facile per tanto
tempo, fino alla fine dell'Ottocento. E se voi andate al Castello Sforzesco c'è il museo degli
strumenti. E così questa è una chitarra della fine dell'Ottocento. Non è tanto la forma, che l'abbiamo
più o meno fatta vedere, ma come potete vedere la cassa di risonanza è un settenario.

Non è un caso, prima erano tutte così. Cioè gli strumenti all'interno avevano i solidi platonici.
Guardate che questa non è una cosa da poco. Io mi sono ritrovato a collaborare con una scuola che

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non so quanti conoscano, che si trova a Saluzzo, in Piemonte. E’ una scuola di alto perfezionamento
musicale, APM, ed è una scuola unica al mondo, credo, ma sicuramente in Europa questo ve lo
garantisco. Attualmente ancora insegna ai maestri d'orchestra, ai direttori di orchestra, a suonare gli
strumenti antichi. E voi dovete sapere che il pianoforte, diciamo, è il figlio di uno strumento che l'ha
preceduto, inventato sempre da un italiano, cioè la Spinetta, che è una specie di pianoforte, ma non
era proprio a quel livello. La spinetta fu inventata da un italiano come tanti strumenti a corda.
Adesso non mi ricordo neanche quanti. Voi dovete sapere questo che io venni convocato da questa
scuola perché loro avevano visto il lavoro che avevo fatto con un'altra persona, e la nostra
collaborazione ci portò a creare nuovamente quello che noi conosciamo come monocorda, quel
famoso monocorda pitagorico. La persona a cui mi riferisco è questa, e quello che sta suonando è il
monocorda. E l'ha costruito lui, ha cominciato a costruirli 10 anni fa.

Quelli che vedete dietro di non sono una pubblicità per lui, però lo devo dire io, visto che lui forse si
è dimenticato di ricordare. Ma le misure, la dinamica e i materiali lui li conosceva, si occupava di
falegnameria. Ma la simbologia con cui lui ha cominciato a creare i monocorda, è stata una cosa che
in qualche modo gli ho suggerito, anzi gli ho insegnato. In quel momento chiaramente insistetti
perchè la Cassa di risonanza che qui vedete al centro, poi, non fosse solamente più un simbolo, ma
diventasse una cassa di risonanza reale. Quindi l'eco di questo lavoro arrivò alla APM, e venni
convocato perché loro avevano un maestro che insegnava la spinetta a maestri d'orchestra del resto
del mondo, il quale mi rese edotto di un aspetto che non conoscevo: un tempo, se si doveva suonare
o se si suonava di notte, si utilizzavano determinati strumenti con determinate casse di risonanza. Se
si suonava di giorno, si usavano altri strumenti con altre casse di risonanza. E le casse di risonanza
che venivano utilizzate chiaramente avevano forme riguardante non solo i solidi platonici, ma anche
quei rosoni, quei famosi rosoni da cui ho iniziato simbolicamente vent'anni fa. Per cui io mi ritrovai
a ragionare con un maestro d'orchestra siciliano, bravissimo, tra l'altro molto simpatico, il quale
volle sapere da me che cosa c'era dentro rosone, perché la sua spinetta era una spinetta che veniva
utilizzata fino al 1700, aveva restaurato, ed era in quella scuola, per suonare di notte, perché la
musica è fatta di notte diversa. Io sta cosa qua, la volevo sentire, quindi io barattai il mio sapere in
termini di simboli e per quanto riguardava i rosoni, perchè su quella spinetta c'era un rosone che
loro stavano cercando di ricostruire. E credevano che alcune parti in qualche modo, visto la

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complessità, potessero in qualche modo essere ovviate. Io invece gli dissi “guarda che qua non puoi
togliere nulla. Se togli una parte sola di questa struttura che numericamente ha un senso e un valore
emozionale ben preciso, lo strumento non ti fa arrivare più il suono come prima.” E il pregio della
collaborazione fu sentire suonare lui, la spinetta la sera. E l'effetto non me lo dimentico. L'effetto
che mi fece su micidiale perché realmente mi sentii sparato nel 1700. Catapultato allora! Cioè quel
tipo di suono era veramente un qualche cosa legato all'epoca, legato a quel momento là. Quindi,
guardate, questa è una cosa estremamente raffinata ed è molto importante non trascurarla. Perché
non esistono delle epoche che non hanno avuto una dinamica tecnologica all'altezza di tutte le altre
epoche, perché noi abbiamo sempre l'impressione che quello che stiamo vivendo noi adesso sia al
top. Non è così, ve lo posso assicurare.
Poi c'è, ci sono state, ci sono tuttora dinamiche con cui il mondo dell'oreficeria utilizza l'ottava,
questa è una cosa particolare che ho fatto fare io a L'Aquila, da una gioielleria. Però il mondo del
dell'oreficeria spesso usa i nodi. Vi ricordate quando parlavamo dei nodi per creare delle opere ben
precise?

Queste sono le cose che mi sono venute in mente più velocemente, senza calcolare tutto quello che
ha a che fare con l'architettura, questo non è la lezione sull'architettura. L'abbiamo fatta, quindi
credo che non sia necessario ricordarvi quanto hanno costruito attraverso l'ottava nel mondo
dell'architettura, sempre. Fino ad arrivare a noi, perché c'è Renzo Piano, che ogni tanto ha il vezzo
di utilizzare l'ottava nelle sue opere. Fa testo la Scheggia di Londra come il santuario a Padre Pio,
giù in Puglia. Se voi andate così per curiosità, a documentarvi sul santuario e sui simboli presenti
nel santuario voluti dalla chiesa e messi da Renzo piano, ci sono delle cose un po’ particolari
legatissime a tutto quello che abbiamo già detto, e quindi Renzo Piano, insomma, mastica tutto ciò.

Il mondo floreale è un mondo che da secoli utilizza l'ottava. Vi faccio questo esempio. Il primo orto
botanico del mondo è di Padova, è nato nel
1500. In quello che voi vedete, la planimetria si
rifà a quella che è la Geometrizzazione del
tempio di re Salomone. Quindi chi ha creato
l'orto botanico ha a che fare col mondo
dell'ottava, quantomeno conosceva il tempio.
Conoscere il tempio vuol dire conoscere la
natura, conoscere la natura, vuol di conoscere
l'ottava, questo è il meccanismo con cui va
regolato e va compreso il mondo iniziato. La
capacità e la comprensione del fatto che
determinate geometrie avessero la possibilità di
veicolare un microclima ben preciso per piante
che chiaramente a Padova nel 1500 non
potevano crescere, fu un qualche cosa che
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spinse alla creazione di questi luoghi che poi presero piede in tutto il mondo. Quindi io vi ho messo
qua la una delle planimetrie, come potete vedere ci sono le 8 direzioni, quadrati nei quadrati, tutti in
ottave, quindi la geometrizzazione dell'ottava in termini di natura coinvolge tutto ciò.
Questa è tutta la geometria dell'orto botanico di Padova. Se così stasera avete voglia, andate a
vedere quello che è il simbolo del labirinto di Collemaggio, voi ritrovate quello che io vi ho detto
fino adesso, quindi questa è un'altra delle applicazioni dell'ottava che
va avanti da tempo, direi da secoli.
Poi c'è tutta una questione che io ho scoperto col tempo con delle
dinamiche riguardanti la permacoltura, o la modalità stessa con cui si
si coltiva nel mondo ortofrutticolo, cioè i frutti vengono inseriti in un
contesto in ottave come questo. Io questa cosa l'ho vista fare. E quindi
la geometrizzazione degli spazi in termini simbolici, ha una ricaduta
energetica sul prodotto stesso, non è una novità, tant'è vero che ho
avuto modo di collaborare anche con persone che hanno labirinti di
questo tipo. Sono ville, insomma di un certo tipo, appartenenti a
persone altolocate, che spesso mi hanno in
qualche modo coinvolto per capire il come
e il perchè di certe piante, il come e il
perchè di certe geometrie in questi luoghi
così famosi. Per cui, come potete vedere
l'utilizzo ed è talmente vario che si fa
fatica a metterlo tutto insieme, perché
spazia. Poi c'è il mondo della danza,
Questo è tango. Il passo ocho (otto) fa
parte del tango, ma ci sono tanti altri passi.

Poi voi sapete benissimo che comunque l'ottava è presente nel mondo olistico in tantissimi modi. Io
mi ritrovai a collaborare sempre con delle persone che si occupano di architettura per creare dei

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luoghi dove, per esempio, erano coinvolte di due tipi di architettura, quella del Feng Shui e quella
del Vastu. A Vicenza mi successe.

Però per tornare a noi, che ne so, questo è Baji Quan, c'è il passo a otto lì.

Questo qua è il Tuina. Guardate quante sono le


posizioni delle mani del Tuina.

Questo è il Qi Gong. Anche lì, chiaramente


tutte le posizioni, la modalità con cui si vede
l'universo, l'uomo, la terra, il numero di appunto
di posizioni che vengono utilizzate, l'energia
come viene suddivisa, tutto è molto semplice.

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Questo è il Tai Chi, che ha 108 posizioni.

Questa è Ghematria, poi quando va a vedere da dove nasce lo trovi l'ottagono, no? Avremo la
possibilità di parlare di geometria sacra, nello specifico durante il secondo livello, ma l'affronteremo
per davvero, perché quante volte parlano di geometria sacra poi non sanno che nasce dall'ottava?
Questa cosa è sconosciuta, adesso voi lo sapete! Entrerete talmente tanto nello specifico che quando
poi sentirete dire certe stupidaggini, insomma, vi metterete a ridere.

Questa è una carrellata velocissima di alcune


applicazioni odierne dell'ottava in campi particolari.
Non è che abbia tralasciato il telefonino. Io adesso
dovrei spiegarvi il mondo del telefonino, dei
telefonini, degli smartphone. Purtroppo non sono
riuscito a trovare il CD, ma mi impegno a ritrovare
e mandarvi il filmato perché il percorso con cui
sono nati gli smartphone e soprattutto la modalità
degli smartphone di veicolare immagini e
quant'altro, è un qualche cosa che ha seguito un
percorso ben preciso, legatissimo ai solidi platonici
in termini di effetti speciali, effetti speciali che poi
hanno avuto come ricaduta l'utilizzo nel mondo
della cinematografia. Un utilizzo spasmodico
adesso vorrei dire. Giusto perché abbiamo citato
questo mondo della cinematografia, ho qua un
personaggio che sicuramente voi conoscete.

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Questo è Walt Disney ed è stato
il primo ad occuparsi di effetti
speciali, visto che li abbiamo
citati, e chiaramente quello è il
suo mondo, era un mondo in cui
l'appartenenza massonica era
proprio certa, dichiarata, ma a
parte questo è quando noi
parliamo di mondi nei mondi
dell'ottava, lui ha creato un
mondo, un mondo fantastico
fatto di mondi. Quindi il
meccanismo creativo dentro di
lui, dettato da certi percorsi
mentali propiziati da certe
conclusioni mentali a loro volta
create attraverso un sistema conoscitivo che stiamo condividendo, era una cosa stabile. Per cui
questo aspetto poi porta ad una creatività, ad una genialità costante continua che si identifica
chiaramente con ciò che fai. Perché il mondo dell'ottava è ciò che fai dopo che hai capito cosa sei,
quindi il ciò che fai determina e definisce chi sei. Se proprio vogliamo dirla tutta, quindi, visto che
abbiamo trovato questo tipo giro piuttosto caotico tra oggetti, pubblicità, mondo del dell'arte, suono
e quant'altro, quello della cinematografia è uno di quei mondi nei mondi che forse meglio degli
altri ha messo a frutto l'ottava. Io ho scritto di Spielberg, voi penso lo sappiate. E il mondo della
cinematografia americano, che è di per sé la base stabile su cui è nata la cinematografia nel mondo,
è ancora tuttora gestito da un mondo ebraico, da un'enclave ebraica ben precisa. È un'enclave
ebraica che si è vista costretta, se vogliamo, a cimentarsi col mondo dell'arte, col mondo del teatro e
con il mondo della fotografia, perché tutti gli altri mondi erano stati occupati dagli altri, nel senso
che loro furono gli ultimi ad arrivare in America e quindi si inventarono un mondo nuovo, quello
dello spettacolo. Mondo dello spettacolo che tuttora li vede protagonisti come presidenti e
proprietari delle major cinematografiche più importanti, come coloro che creano in termini
bibliografici e attoriali personaggi altrettanto importanti. Nel caso specifico, io ho preso Spielberg
perché lui è un po’ la punta dell'iceberg di questa presenza ebraica, che ha creato appunto
un'enclave ben precisa intorno alla quale poi si è mosso tutto Hollywood negli ultimi trent'anni. Per
cui io quando ho scritto di lui, mi è sembrato abbastanza normale riferirmi a lui per definire questa
applicazione attuale dell'ottava nel mondo del cinema, che va
avanti ormai da settant'anni, non di meno. Siccome vi ho fatto
vedere Walt Disney, questo è Pinocchio.
Questa è stata uno dei suoi primi successi. E lì c'è il Grillo
parlante che chiaramente non è che ha dietro la palla a 8 per caso,
perché lui sa cos'è l'ottava. E in tutta la fiaba viene utilizzata.
Quindi Walt Disney è stato uno di quelli che chiaramente ha
messo a frutto meglio tutto. Sicuramente avrete scaricato da
Internet dei filmati riguardanti Topolino, riguardanti Paperino,
legati al sapere iniziatico, e sono filmati reali, cioè in quell'ambito
le due cose sono andate a sposarsi, poi hanno avuto anche, come
dire, delle modalità di utilizzo piuttosto discutibili negli ultimi
anni. Non lo nego, però ribadisco, questo è un mondo dove la
creatività dettata da un certo tipo di dinamica funziona. E già
basta solamente seguire la palla 8 per farsi un'idea.

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Questo è un film che consiglio spesso Interstatale 60, che potete vedere gratuitamente su Youtube.

In questo film si parla di un'ipotetica strada che non esiste, ma che un ragazzo troverà per amore e li
dentro ci sono tutti i meccanismi dell'ottava, cioè il trovare la propria strada per amore. È il
meccanismo che sta alla base della modalità con cui noi trasformiamo il sapere razionale in sapere
intuitivo. Quelli sono i due saperi che, una volta sposati insieme, ci conducono in una direzione ben
precisa ed è una direzione talmente precisa, che ci conduce attraverso la creatività in mondi che per
altri non esistono, quindi vuol dire che sostanzialmente in questo film questo meccanismo viene
posto in campo egregiamente, e ciò che va ad apparire è una strada in cui questo ragazzo farà
dell'esperienze uniche che lo faranno crescere. Ed è una strada che non esiste per tutti gli altri, ma
comunque è una strada per lui esistente, ed è un po’ in sintesi tutto ciò che succede a coloro che
intraprendono questo tipo di percorso. Si vanno a creare delle strade e delle realtà che per gli altri
non esistono. Ma comunque io mi spenderò sempre nel dire “ma chi se ne frega se per gli altri non
esistono, ma meno male”, perché quello è uno dei modi migliori con cui noi possiamo portare qua
la creatività dell'ottava che è Dio. Perché questa non è una legge tante volte, l'ottava è ciò che noi
siamo, ciò che ci circonda e ciò che non vediamo, ma che sentiamo grazie alla nostra struttura
emotiva, e tutto questo, sommato insieme, è il divino. Per quanto riguarda me, poi ognuno di voi
decida cosa possa essere. Quindi è la vita che è il divino, è la realtà che è il divino, non un essere
ben preciso, è la sommatoria di tutto ciò. Questo è un tipo di film in cui potete capire come un
ragazzo si evolve nel giro di poco tempo, facendo delle scelte estremamente personali e uniche in
contrasto con ciò che avrebbe voluto il padre. E nel frattempo, per cercare di trovare consigli
utilizza appunto la palla 8. Che è una palla che dà delle risposte che non sono mai risposte. Sono
sostanzialmente degli interrogativi, a cui lui deve rispondere attraverso un triangolo, cioè un 8
davanti, un triangolo di dietro dove c'è la presunta risposta.

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Questo è un modo estremamente iniziatico con cui definire le tre ottave, che è un percorso di
crescita personale attraverso la quale noi mettiamo insieme i tre momenti più importanti, i tre aspetti
più importanti di cui siamo fatti, che sono la parte fisica, la parte mentale e l'anima. Quelli sono i tre
aspetti più importanti, quei tre aspetti, come dire, lavorano costantemente dentro di noi per essere
messi insieme attraverso due aspetti, che vanno a riassumere il tutto, che sono la nostra parte
maschile e femminile. Quando questo tre volte due trova il suo equilibrio, allora noi cominciamo a
essere qualcosa di diverso, che sa vedere ciò che gli altri non vedono e sa creare ciò che veramente
noi vogliamo e non ciò che vogliono gli altri. Quindi entriamo in una fase di creatività piena che
può appartenere a qualsiasi tipo di livello creativo, a qualsiasi tipo di realtà, indipendentemente dal
fatto che essa esista o no. Quindi si sta parlando di evoluzioni coscienziali di un certo tipo. queste
cose che vengono utilizzate nel film che vi sto consigliando sono utilizzate da Bob Gale, e Bob Gale
era un personaggio amico di Spielberg. E per capire chi è Spielberg, questo qua è un signore che
oltre a essere un grandissimo regista e un grandissimo imprenditore, cioè le due cose le sa mettere
insieme, ha fatto qualcosa come 1700, ha prodotto 1700 film con due società e ne ha girati
personalmente 24. Ah, per capire chi è lui, da ragazzo trasforma una serie fumetto in una serie
televisiva, Amazing story, famosa, che viene proiettata anche in Italia; gira due puntate come
regista e lascia le altre puntate ad altri registi americani. Allora ce n'è una che è sintomatica di
quello che lui sa, farà, è bellissima. E’ una puntata dove l'attore principale è Kevin Costner agli
esordi. In questa storia c'è un gruppo di aviatori durante la guerra, e tra l'altro diventeranno tutti
attori famosi, stanno bombardando il territorio tedesco, vengono colpiti dalla contraerei tedesca, ma
viene colpito soprattutto il meccanismo riguardante il carrello o i carrelli, quindi l'aereo torna
indietro dal bombardamento, e il pilota principale, che è appunto Kevin Costner, sa che le ruote del
carrello d'atterraggio non potranno essere utilizzate. Il problema non è tanto in questo fatto, perché
gli aerei potrebbero possono anche atterrare così seppur con grande difficoltà. Questo tipo di aerei
che venivano utilizzati avevano, come potete vedere qui sotto, un mitragliere.

E senza il carrello e le ruote, l'aereo avrebbe ucciso di una morte terribile il mitragliere, perché
addirittura il meccanismo con cui lui usciva dalla sua culla si era bloccato. Quindi tutto l'equipaggio
per tutto il viaggio di rientro discute addirittura del fatto se uccidere il mitragliere per non fargli fare
quella morte. Il mitragliere era un ragazzo molto giovane, molto bravo nel disegnare. Sentite qua!
E in collegamento radio con il pilota, con Kevin Costner, costantemente gli dice “Guarda, vedrai
che le ruote appariranno e noi potremmo atterrare” e per far ciò lui, in un block notes che portava
sempre con sé, che utilizzava per fare le caricature, disegna costantemente per tutto il viaggio
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queste ruote, Si arriva all'atterraggio e il bombardiere atterra con delle ruote, le vedete, cioè l'aereo è
vero, ma le ruote no. Cioè, cosa voleva dire con quel tipo di scelta Spielberg? Che la forza del
pensiero è talmente grande che addirittura a volte può ovviare a quella che è la materia, e quindi
vedi delle ruote che praticamente non sono in acciaio, o meglio non solo delle gomme, non è nulla
di ciò che può appartenere all'aereo. Quello è il suo inizio. Nel mondo cinematografico
hollywoodiano non è proprio questo, ma comunque uno degli inizi in cui fa vedere come lui spinga
verso la direzione del potenziale mentale in termini creativi quando di mezzo c'è il desiderio, perché
la questione del desiderio nel mondo dell'ottava è una questione principe. E’ per quello che
funziona, la fede per quello che funziona, la speranza per quello che funziona, e la carità, perché il
desiderio è talmente potente da portare in noi questa capacità di manipolare spazio e tempo. E il
desiderio sostanzialmente altro non è che una terra di confine in cui noi poniamo il potenziale
mentale di cui disponiamo in termini emozionali, in quanto è una dimensione verificabile ed attuale
in tutta la sua complessità. Quindi il desiderio è un non tempo che noi proiettiamo nel tempo e nello
spazio, perché il potenziale umano di creare nel tempo e nello spazio direi che è integro e
attualmente non utilizzato come dovrebbe. Guardate, basterebbe già seguire la simbologia della
palla 8 nel mondo del cinema, per poi scoprire registri e personaggi appartenenti a questo mondo,
quindi al mondo dell'ottava, al mondo dell'ottava che viene utilizzato oggi.
Guardate che questa è la palla a 8 in Truman Show. La vedete sulla sua scrivania e guarda caso, è
fatto di mondi nei mondi, nei mondi, quindi l'essenza proprio della comprensione dell'ottava è
questa, cioè creare mondi nei mondi, cioè i mondi che abbiamo dentro, portati fuori di noi che
vanno in qualche modo a inserirsi in altri mondi. In altre realtà.

Quindi se voi vedete una simbologia del genere, vuol dire che quantomeno il regista ste cosette le sa
e il motivo dell'utilizzo di queste simbologie riguarda un'altra lezione, però siamo sempre sul livello
subliminale. Questo è l'ultimo film che ha fatto Spielberg di fantascienza distopica.

Questa è la palla 8 che


viene utilizzata in un
mondo che ormai stanno
usando tutti gli umani,
che non è il mondo reale,
la palla viene utilizzata
come una specie di
telecamera per
comunicare con tutti i
mondi che fanno parte del
mondo a 8. RPO, Ready
Player One, che ha avuto un grandissimo successo, però, tanto per dirvi quello che è nato poi da
queste dinamiche. Tutte le trasmissioni che hanno a che fare con lo stile Grande Fratello
appartengono a questa mentalità, a questa dinamica.
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Poi questa questione è andata avanti nel mondo del cinema, in modo particolarmente acuto. E
quando vedete indicato l'infinito, questo è un gran bel film, “Infinite”, se vi capita, guardatelo, sta
su Netflix e si va a colpo sicuro direi. Non è difficile sbagliarsi, questo è l'infinito. Vedete?

Questo è Srinivasa Ramanujan, un film molto bello anche questo.

E è chiaro che definirlo l'uomo delle che vide l'infinito


non è uno sbaglio. Perché poi ne parleremo, lui è colui
che ci ha regalato il mondo quantistico, l'invenzione del
mondo quantistico di cui tanto si parla, nasce da questa
capacità di questo ragazzo che ha vissuto pochissimo,
di porre la questione in termini educazionali, e
trasformarla in una specie di percorso scientifico di
altissimo livello, cominciando a postulare quelle che
erano le dinamiche con cui il mondo dimensionale
poteva esistere nell'immensamente grande e piccolo;
quindi nacquero con lui, grazie a lui, e grazie alle sue
elucubrazioni matematiche, la super stringa e la stringa
bosonica. Ramanujan è essenzialmente il padre di queste
ipotesi dimensionali, ma soprattutto il padre delle
equazioni modulari con cui queste ipotesi hanno, come
dire, raccolto successo, hanno raccolto attenzione, sono
diventate dei veri e propri postulati, ancora da definire
nella loro complessità. Ma come potete vedere, le
equazioni modulari di Ramanuyan da cui è arrivata per

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noi il concetto della stringa come modalità con cui immaginare altri mondi, ecco da che cosa nasce:
dall'otto. E il 24 corrisponde al numero di vibrazione fisica in una stringa bosonica.

Ecco qua hanno preso il rosone, se vogliamo dirla in modo brado, e hanno tirato fuori il mondo
quantistico. Quindi, vuol dire che comunque sono mondi che, pur non toccandosi, vanno nella
stessa direzione, perché quello lasciatoci da Ramanujan fa parte di mondi nei mondi, nei mondi.
Ritorno al futuro 1, 2 e 3 sono una delle modalità più classiche con cui utilizzare il tempo nel
mondo cinematografico, quindi, muoversi nel tempo. Il regista Zemeckis e Bob Gale, sempre grandi
amici di Spielberg. Uno inizia così. Sono le 07:53 (le otto meno 7 minuti). Per poi andare avanti
così, con una stanza dove tutti gli orologi sono puntati sull’8. Non so se mi spiego.

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Ma per chi sa vedere e se proprio vogliamo scendere nel dettaglio, penso che vi ricordiate questa
famosa automobile, la De Lorean, che cambiava realtà quando raggiungeva le 88 mph.

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Poi ci fu l'ultimo del Ritorno al futuro, quello che discese nel passato del mondo del Far West.
E la cosa particolare è che chiaramente, ecco qua ve lo faccio vedere con più chiarezza qua, quando
scappa via dal dal mondo del West, dagli indiani, si vedono gli 88 mph.

E qui, quando trovano il personaggio, uno dei personaggi da cui poi prende spunt il film, è un
personaggio ucciso nel mondo del West nel 1800 per un debito di 80 $. Lo vedete?

C'è una coerenza simbolica che viene rispettata costantemente nel mondo cinematografico, cioè il
mondo cinematografico si basa su questo, ma non ve lo dico per esagerare o perché io me ne
occupo, ma se voi entrate con questa dinamica dell'osservare e nello studiarlo, vi posso garantire
che è scandaloso perché l'utilizzo è massiccio.

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Questo è uno dei primi film di Spielberg, dove protagonista è John Belushi. Era un pilota pazzo,
come lo era lui, che va in giro con questa sulla spalla.

Questo è il regista famoso Kurosawa. Fa un film fatto da 8 cortometraggi, prodotto sempre da


Spielberg e Lucas.

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E poi il film Super 8. Va tutto bene, sarà sempre il caso, ma chiaramente poi protagonisti di Super 8
sono questi ipercubi, che fanno parte di una storia un po’ particolare.

Oppure La storia infinita, ditemi chi è che non ha seguito La storia infinita? Che è una cosa un po’
particolare, no? Il simbolo della storia infinita del protagonista è questo, lo vedete?

Questo simbolo se l'è comprato Spielberg.

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È il simbolo del tempo per eccellenza. Cari signori, quando vedete il serpente così, io ve l'ho messo
in verticale, ecco, qua vedete le ottave? Questo, quando è in mano a Giordano Bruno, si chiama
Minerva o Intelletto.

Questa è l'epopea Transformers che conoscete benissimo, che arrivano sulla terra alla ricerca di un
orpello ben preciso che è questo.

Noi chiaramente abbiamo parlato parecchio del cubo, no?


Voi dite, e che ci faccio con l'ottava? Veramente ci si fa di tutto, e poi è più che altro il tipo di
fantasia che noi utilizziamo nell’usarla, però ci si fa di tutto, nel quotidiano è chiaro che noi
vorremmo una cosa immediata, no? Per me nell'immediato, l'ottava è stata il modo con cui cambiar
vita completamente. Io ho smesso di fare il barista, il pizzaiolo, mi son messo a scrivere, cioè la
spinta è stata quella nel mio caso, però, io frequento un sacco di persone che utilizzano l'ottava in in
agricoltura, nei mobili, nelle scarpe, cioè in tanti modi la stanno utilizzando perché stanno inserendo
anche loro le strutture numeriche e/o geometriche, che hanno caratterizzato degli eventi pittorici,
scultorei, bibliografici, di altissimo livello, direi immortali, in quelle che sono le loro opere, in
quelle che sono i loro prodotti, in quelle che perlomeno hanno, come dire un riferimento etico ben
preciso nella loro mente. Io spesso faccio l'esempio delle scarpe, permettetemelo, e utilizzare le
scarpe senza utilizzare o fare o usare, per esempio, quelle che sono le simbologie di Giordano
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Bruno è una stupidaggine. E sulla suola delle scarpe, ci puoi mettere benissimo i simboli. Noi ci
facciamo tanti pensieri su quello che l'utilizzo dell'ottava, e gli altri la stanno utilizzando con
grandissimo successo ormai da tanto tempo. A me questo mi sconvolge, mentre noi questa cosa
facciamo fatica ancora a digerirla. Questi qua ci fanno soldi, ci fanno storie, ci fanno economia, ci
fanno cultura, ci fanno di tutto e di più. Questo è Star Trek, Next Generation, penso che questo lo
ricordiate. In Star Trek ci sono delle puntate dove chiaramente appaiono le simbologie di cui stiamo
parlando. Eccolo qua.

Per loro va bene, per noi no, noi facciamo addirittura una scuola su questo e facciamo fatica a dire
la usano. Però, se così per curiosità andate indietro con la mente e formalizzate con un minimo di
attenzione, ciò che vi ho detto adesso, probabilmente questa cosa appare più chiara. Poi vedete?
Questa è la Apple a New York, con una delle simbologie che ha utilizzato per promuovere se stessi.
Ma sta dentro l'Onu il cubo, figuratevi.

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Questo è Interstellar, che si conclude con il discorso che avviene a distanza e tempi indefiniti tra il
papà e la figlia, in una struttura ipercubica.

Il fatto è che Nolan, il regista, per concretizzare una storia del genere, ha chiamato e ha messo a
disposizione questo tipo di sapere e il mondo scientifico più all'avanguardia di questi tempi. Cioè il
mondo scientifico attuale questa cosa comincia a vederla, non riesce a vederla come riusciamo a
vederla noi adesso, perché ve l'ho messa tutta insieme, ma si sta rendendo conto della familiarità
simbolica esistente sul pianeta da sempre, che si lega ad una matrice reale appartenente alla natura.
Cioè noi quando ci siamo più volte incontrati io vi ho fatto vedere gli agglomerati, i cluster stellari
ottaedrici, vi ho fatto vedere come nel caso delle macro dimensioni e nell'immensamente piccolo, le
strutture atomiche, come sostanzialmente si creano. E che forma hanno. Siamo andati nel DNA che
forme ci sono, cioè stiamo parlando di una dinamica frattale con cui tutto ciò si presenta a tutti i
livelli. E l'unico modo per tenere insieme tutti questi livelli è veramente l'evento emotivo,
soprattutto se viene in qualche modo incernierato e incastonato nella struttura, che Giordano Bruno
a noi ci ha regalato con il nome di Venere o Amore; cioè non è una questione New Age dire che
sostanzialmente l'unico tipo di emozione o energia che riesce a mettere insieme tutte le applicazioni
dell'ottava è l'amore. E’ veramente l'unica legge funzionante, e con quella tutto si tiene, si mette
insieme, sennò non ci sarebbe la possibilità.

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Questo è il segno dell'infinito che la Walt Disney, che si è trasformata in Marvel,

declama e di cui parla nelle sue ultime epopee cinematografiche che sono coincise con un
personaggio dal nome insomma un po’ particolare, Thanos (The Avengers).

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Credo che qualche cosa vi sia giunto, e chiaramente si muovono tutti intorno a questa geometria.

E come vi ripeto, noi l'abbiamo affrontata. E’ per quello che ha tanta presa sul pubblico.

Poi ce ne sono tutta una serie infinita. Quando c'è stato ET si sono accorti di questo particolare.

Quello è ET, quello il suo cuore. Eh, però, quando Spielberg l'ha fatto più di trent'anni fa, l'ha fatto
con un cuore di questo tipo. Quello è un cuore cubico, capite?
Cioè, non questa non è una casualità. Gli uomini che lo cercavano erano sempre 8. Gli uomini che
gli danno la caccia sono sempre 8. E questa costante lui la manterrà sempre nei suoi film.

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Ma tanto per darvi un'idea, non è una questione solamente sua. Assolutamente no. C'è un signore
che si chiama Kubrick, che utilizza la stessa dinamica, in 2001 Odissea nello spazio, altro ebreo,
amico di Spielberg. Eh vedete quegli ottagoni?

Io purtroppo stasera non sono riuscito ad allegare alla lezione la documentazione che prima era in
mio possesso riguardante la modalità con cui un personaggio negli Stati Uniti ha creato un percorso
riguardante la borsa, legato all'utilizzo dei solidi platonici per capire l'andamento della stessa.
Ecco, io ho cercato quel riferimento sia su Internet che nelle mie chiavette non lo trovo, sennò io
stasera ve l'avrei mandata questa cosa. Sono due libri ben precisi, di cui uno chiaramente parla della
modalità con cui prevedere l'andamento della vendita del mais e della pancetta, legato al mondo dei
solidi platonici. Io questa cosa se la trovo, vi prometto di mandarvela, la sto cercando.
Sì, ma parlando di menti speciali, Beautiful Mind è una di quei film particolari dove voi potete
mettere insieme, diciamo la schizofrenia del personaggio principale, che è un attore che penso voi
conosciate, il quale, per raccogliere, per centrarsi in bicicletta disegna questo tipo di simbolo. E lui
era, è un Premio Nobel, che comunque era affetto dalla schizofrenia.

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Poi vabbè in termini commerciali questa cosa, penso che l'abbiate vista simbolicamente così spesso,
quindi l'ottava che entra nel mondo della pubblicità e la fagocita. Perché se voi guardate gli
stacchetti pubblicitari televisivi attualmente in Italia sono fatti tutti da cubi quadrati dentro quadrati.
Con una cosa del genere, quindi, mentalmente lo spettatore viene preparato a un tipo di messaggio
che deve essere assolutamente pervasivo. E conoscere queste cose ci permette di farci gli anticorpi,
verso le pubblicità, la persuasione a comprare. E forse una risatina te la fai, poi.

E vi faccio questo esempio che secondo me è bellissimo, io non so quanti di voi abbiano visto
questo film, è un è un film bellissimo, ripeto, sempre di Spielberg e dove praticamente Dreyfuss,
che è uno degli attori principali che è un pilota d'aereo, che si occupa di spegnere incendi, muore.
Innamoratissimo di Holly Hunter, questa attrice bravissima, tra l'altro qua c'è un Goodman
giovanissimo, perché questo è un film di 30 e rotti anni fa, muore ma non sa di essere morto. E si
incontra con una specie di Angelo, chiamiamolo così in un non luogo.

La quale dice “Guarda che tu sei morto” e lui dice “ma come sono morto? Siamo qua che parliamo,
cioè non capisco perché sia morto” dice “guarda che tu sei morto, però non è che sia finito il tuo
compito, adesso devi cercare di aiutare questo uomo che diventerà l'amante della tua donna” “La
devi aiutare a dimenticarti perché lei deve continuare a vivere” e lui dice una cosa bellissima. Dice
“ma io sono morto un attimo fa” E lei risponde “guarda che sono sei mesi che sei morto”. E lui a
sua volta risponde “ma come sei mesi saranno si e no pochi giorni” e lei risponde nuovamente
“adesso sono tre mesi”. Cioè nel luogo dove loro si trovano a parlare di tempo, il tempo non scorre
come scorre qua, quindi viene creato un non luogo dove c'è un non tempo, dove tutto ciò che noi
definiamo tempo è legato alle nostre emozioni. Più queste emozioni sono acute, più si avvicina al
tempo, più sono lasse e più si allontana. E’ una cosa bellissima ed estremamente intelligente. Poi il
film si conclude così, cioè lui finalmente lascia lei libera in termini emozionali, questo rende lui,
diciamo, all'altezza della sua donna e andrà via da questa realtà. E’ un film veramente speciale.

E vabbè Salvate il soldato Ryan, sono 8 uomini che vanno a cercare il soldato Ryan, eh beh, lo
dicono proprio. Quando appaiono le locandine degli eventi, siano essi teatrali, cinematografici,
stateci attenti, perché spesso chi le produce, le meccaniche di cui stiamo parlando le conosce.

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Questo è il mondo del cartone animato, questo è Kung Fu Panda. Guardate 4 esseri da una parte, 3
esseri dall’altra. E lui è l'ottavo. Vedete l'intervallo? Il 7+1.

E guardate che lì, in quel film, ci sono delle cose, ci sono dei passaggi eccezionali: questo è un
luogo nel tempio ben preciso, dove viene conservata la pergamena del dragone che mantiene dentro
di sé il segreto del dragone, che sarebbe colui che è meglio di altri, è primo in assoluto a conoscere
tutti i segreti del kung fu, chiaramente ottagonale.

Ed è bellissima questa cosa, perché il dragone adesso voi lo potete capire chi è, stiamo parlando
dell'ottava per i cinesi, è l'ottava in pieno, quindi. E in un mondo ottagonale. E mantiene questa
pergamena tra i suoi denti, li vedete, questo è il segreto del kung fu nel cartone, che quando arriverà
nelle mani di kung fu Panda non avrà sopra scritto nulla. Questa è un'altra cosa eccezionale, il
percorso della trasformazione dell'anima umana, dal piombo in oro, in cui riconosce se stessa,
riconosce di essere ottava, ma soprattutto si rende conto che il segreto del dragone non c'è. Perché il
segreto Sei tu, è la stessa cosa che avviene per Dante. Lui vede Dio alla fine del percorso della
Divina Commedia, ma ciò che vede riflesso in quel mondo è il suo viso.

Attenzione, eh? Perché quello è il senso del nostro percorso, scoprire che siamo noi l'ottava,
sostanzialmente.

Oppure questo è un altro cartone animato bellissimo, Il grande gigante buono o il grande gigante
gentile, dove ci sono altri passaggi che ti fanno capire che chi scrive il copione, sa.

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Ecco questa è Oasis, è diciamo il gioco in cui entra tutta l'umanità in un futuro distopico molto
particolare, per cui l'umanità ha abbandonato la realtà. Vanno tutti in giro con questo visore che
permette di frequentare la realtà dentro le realtà che più ci convengono e più ci piacciono,
mettiamola così, e questa è l'entrata di Oasis, guardate.
Guardate l'entrata di Oasis e guardate l'entrata del rosone.

Non cambia niente, solo che questa cosa noi pensiamo che sia di 800 anni fa e invece è un qualcosa
che viene utilizzata sempre e da sempre in 1000 modi.

Che cos'è Minecraft? Uno dei giochi più giocati al mondo. Che chiaramente si basa su cosa? Sulle
strutture cubiche, questa è l'ottava oggi.

Per capirci, questo è un mondo del cinema che è nato dal mondo del fumetto. 1960, il mondo dei
fumetti è un mondo transfugo, che ospiterà molti personaggi che fanno parte appunto dell'ottava e
che ricomincia a parlare di una geometria che chiaramente è l'ottava.

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E quindi nascono tutta una serie di personaggi che
daranno seguito ai fumetti Marvel, che verranno
acquistati come diritti d'autore della Walt Disney,
che poi li riverserà nella casa cinematografica della
Marvel.

Ci sarà una lezione che noi faremo nel secondo


livello dedicata alla tavola bembina, la tavola
bambina è una sintesi del sapere, dell'ottava,
appartenente agli egizi di migliaia d'anni fa.
Ragazzi, li ci sono gli dèi seduti sui cubi, ma non è
tanto la questione dei cubi, quanto la questione che
quegli dèi, lo vedremo, sono eventi emozionali
presenti nel dentro di noi, così profondamente che
nel caso la nostra vita presenti a sua volta delle
situazioni piuttosto complicate da affrontare e
risolvere, si attivano. Perché guardate che, così come
la natura è pronta, la morte è pronta, anche la
rinascita è pronta lo stesso, siamo noi. Solo che noi
non abbiamo coscienza di questo potere. Lo
affidiamo al caso, invece il nostro DNA è costruito
in questo modo ed è costruito perché ci sia lo spazio
perché si possa continuamente morire e rinascere.

Questa è una delle copertine della Marvel, fumetti in linea con quello che vi ho fatto vedere prima.
Ho cercato di trarre un fil rouge ben preciso, che poi diventerà come vi ho detto prima, il fil rouge
dell'epopea Marvel che andrà a coincidere con Thor, l'uomo ragno, Capitan America e via dicendo,
che andranno a sfidare il cattivaccio di turno con il guanto dell'infinito. Ecco l'ottava, poi diventerà
il guanto dell'infinito e il potere dell'ottava, che riguarda lo
spazio, il tempo, la mente, la fantasia, verrà interpretata da
queste pietre. Chi ha quelle pietre comanda tutta la realtà e
tutte le realtà. Poi, se dovessimo come dire entrare ancora
più nello specifico, c'è il mondo dei videogiochi che non è
da meno, assolutamente. Questo è un colosso industriale,
Super Mario, giapponese.
Guardate cosa troviamo, il labirinto e i cubi.

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Poi ci sono i mondi proprio che abbiamo citato un attimo fa, tipo Minecraft o Fortnite, che vengono
praticamente finanziati e portati avanti da una serie di promoter particolari, e che vengono giocati
da milioni di ragazzi e adulti, creando industrie e lavoro ed economia.

Noi cerchiamo sempre di dire, beh però Leonardo, Michelangelo… no, no, non c'è né Leonardo, né
Michelangelo, né niente. Può essere proprio adesso. Cioè vuol dire che l'utilizzo di questa dinamica,
al di là della questione etica che non c'è più, fa perno su gli aspetti più subliminali dell'ottava. Per
vendere quindi la questione etica è scomparsa, ma la questione economica si basa sull'ottava.
Bisogna sempre capire bene fino a che punto si sono spinti per far sì che la parte economica potesse
subentrare a quella etica, perché ci può essere benissimo un gioco che può giocare anche un adulto,
ci mancherebbe, però il modo con cui registra la nostra mente è una cosa a cui bisogna stare molto
attenti. Soprattutto bisogna capire bene quelli che sono i meccanismi con cui si sublimano i
pensieri, si strutturano i pensieri. Il primo pubblicitario, l’antesignano della pubblicità realmente
parlando è Giordano Bruno. Giordano Bruno scrisse un libro micidiale, scrisse un libro che si
chiama Le triginta statue, le 30 statue, statue intese come immagini, nel quale lui spiegava come,
per esempio, sia possibile far innamorare una persona di un'altra persona o far disinnamorare una
persona di un'altra, come fosse un oggetto. Cioè i meccanismi attraverso i quali tutto ciò può
avvenire per il mondo iniziatico sono stati sempre chiari. Da sempre.
Poi c'è stato un travaso di queste dinamiche in tutti quei mondi che, bene o male, adesso hanno
preso una loro strada, come quella, appunto, di videogiochi. Guardate questo me l'ha mandato ieri
un mio amico. Cioè non è una roba di anni fa, questo è un videogioco, Metal Gear Solid, questa è la
prima scena, è un dottore che prende in mano il referto di un personaggio che non vedete che è
ricoverato, in cui c'è scritto 9 anni fa è rimasto ferito, prima scena. Seconda scena, durante gli esami
abbiamo scoperto 108 oggetti estranei nel suo corpo.

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Io rimango allibito perché che bisogno c'è di utilizzare i 108 passi del Dio Shiva per creare il cielo e
la terra in un videogioco? O la sommatoria di ciò che si trova dentro e fuori Dendera in un
videogioco? Ho il rosone di Collemaggio in un videogioco???
Quindi mi raccomando, perché poi quando ci occuperemo dell'utilizzo di questi numeri come
struttura mentale o come viatico mentale con cui aprire delle finestre vere e proprie attraverso le
quali far passare qualsiasi tipo di informazione… Beh, lì spero che partecipiate tutti perché è
qualche cosa che può veramente servire a tutte le età e per tutta la famiglia, vorrei dire, perché
questi meccanismi che ci circondano, come potete vedere, vengono utilizzati tuttora. Non tutti
hanno utilizzato in negativo, io non penso questo. Ma è fondamentale, visto che stiamo facendo
questa scuola, mettere a fuoco anche questo aspetto dell'ottava, perché in questi mesi abbiamo
condiviso tanti aspetti dell'ottava e ne arriveranno ancora altri molto più specialistici. Però, come
potete vedere, abbiamo condiviso personaggi eccelsi, opere particolari, modalità con cui decifrare la
presenza di questo messaggio nelle loro opere e via dicendo.
Però forse stasera per la prima volta la vediamo all'opera adesso intorno a noi, quindi quando vi
capita di seguire un film con un personaggio particolare, fateci caso, perché qualsiasi film di un
certo livello obbedisce a delle regole di programmazione ben precise, per cui gli eventi principi che
contraddistinguono tutti questi film o tutti questi eventi o tutte queste realtà filmiche sono inseriti in
un contesto numerico ben preciso. E’ un contesto numerico che palesa quelle che sono le
caratteristiche che riguarderanno il personaggio principe del film, presenti in tre momenti
principali; quei tre momenti principali, poi si suddivideranno in quattro momenti secondari e tutti
gli eventi che porteranno l'eroe della storia da personaggio qualsiasi a eroe finale avvengono
temporalmente in un momento ben preciso, numericamente c'è il meccanismo dell'ottava che detta
tutto l'evento. Quindi avere in mano questa chiave è importante perché non c'è solamente la
chiave con cui aprire porte, comprendere cosa hai di fronte, ma è una chiave con cui tu fai le
porte, o meglio, tu fai delle realtà, di cui tu hai la chiave, che tu decida di usarla o no, o come
usarla, o decidere se inserire, come dire, un aspetto etico o no. Quindi io non lo so voi cosa
vorrete fare, con tutto quello che stiamo condividendo e dove vorrete inserirlo. Personalmente io
vengo coinvolto in questo senso, mi chiedono come usarla. Ora sto aspettando i risultati. E’ il terzo
anno consecutivo, tra l'altro di un mio amico che si occupa dell'ottava nel mondo dell'agricoltura,
uno dei molti, che si destreggia nella coltivazione del grano speciale, un grano del Senatore
Cappelli, all'interno dei solidi platonici, per cercare di ovviare sempre più all'utilizzo della chimica.
Quindi ci sono tante modalità applicative dell'ottava, ma veramente troppe, per cui io stasera ho
messo l'accento e ho acceso le sulle luci su quelle che forse possono essere le più eclatanti. Ma negli
spazi minuscoli, negli ambiti che forse noi non vediamo, in qualsiasi momento in cui ci rechiamo in
un luogo ad acquistare qualcosa o ascoltiamo qualcosa, stiamo attenti perché lì dentro agisce tutto
ciò. Non è una cosa negativa. È negativa, quando noi supini subiamo per sempre, ma siccome non
siamo qua per subire sempre, credo che quello che abbiamo condiviso stasera possa essere utile,
così come le altre serate.
Adesso tocca a voi. Mia figlia vi ha già detto che noi ricominceremo il 5 di gennaio con una lezione
che ricapitola tutto quello che è la seconda parte del primo livello; seguirà l'invio delle domande che
ricapitolano a loro volta il primo livello. Dopodiché partiremo col secondo livello, ve lo dico già da
adesso, il secondo livello è tecnico, è molto più, se vogliamo, complesso per alcuni aspetti, però ha
dei momenti di condivisione piuttosto semplici, normali, perché non è una cosa solo complicata, in
cui alcuni personaggi ci faranno da traino per capire che cos'è la fisica platonica, la fisica del Sé e
via dicendo. Ci sono delle domande?

Michele, inizio io. Quando una persona che non sa nulla dell'ottava legge un fumetto dove ci sono i
cubi o guarda un film dove ci sono i cubi, che cosa gli succede dentro senza che se ne accorga?

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Più che altro questa cosa facilita l'evento. Non necessariamente la visione di questo aspetto è, come
dire, negativo per chi osserva, perché sono delle piccole chiavi sparse qua e là per far meglio il
lavoro con cui quell'evento giunge a te con più facilità; cioè quel frame in cui appare
quell'immagine viene studiato, perché poi questa cosa lascia aperta la finestra costantemente, quella
della nostra attenzione, durante tutta l'opera. Quindi viene ripetuta, viene ripetuta con altri simboli,
con altri colori, con altri suoni, ma che comunque sono sempre riconducibili a questa dinamica.
Quindi è tutta una serie di effetti speciali, micro effetti speciali che vengono disseminati con molta
intelligenza durante l'opera, perché non è che vengono messi solo all'inizio e finisce lì. Quindi
dentro di noi si crea una situazione emozionale che è predisposta a ricevere.
Capisci? Questo ottiene già il primo risultato, la tua attenzione. E con quello tu hai vinto. Già
perché il prodotto, qualunque esso sia, da quel momento è venduto. È fatta, non so se mi spiego. Le
le salviettine per il culetto dei bambini che sono 72, secondo te è normale? C'è bisogno di mettere
72? Però l'eco di questa cosa che entra dentro di noi, fa sì che ciò che stiamo osservando non sia una
minaccia, capisci? Anche se è una novità, è bello proprio perché è una novità. Ma con quel tipo di
dinamica è un qualche cosa che è nuovo, che se anche costa di più io lo devo avere perché io sono
tranquillo, perché lì c'ho 72.

Grazie Michele.

Grazie a te.

Io chiedo un'altra roba.

Vai Mario.

In tutti i solidi platonici ci sono emozioni, ogni solito platonico è un'emozione o più emozioni, o
tutti rappresentano tutte le emozioni?

Insieme rappresentano tutti e tre gli eventi principali, e questo è un distinguo importante da fare,
però come tu ben sai, siccome i solidi sono fatti da parti ben precise, in un evento che può essere
indicato, veicolato attraverso, che ne so la rinascita, quindi tu sei fallito, però riapri. In quell'evento,
che è un macro evento, in te la mattina prima che alzi la saracinesca o riapri il tuo studio, si
nascondono tutta una serie di micro eventi emozionali che tu puoi ricondurre alla forma della
struttura cubica, cioè sono tutti gli spigoli. “Speriamo che mi va bene” e “il commercialista m'ha
detto così” “ma quanto pago di affitto”, cioè tutte queste cose qua, poi messe insieme, comunque
hanno fatto parte della tua decisione di riaprire, quello è il macro evento, ma dentro il macro evento
c'è tutta una serie di micro eventi emozionali. Sono parte del macro evento, quindi se noi lo
volessimo in qualche modo definire un solido platonico, quella è la riapertura dello studio.
Però, per la riapertura dello studio lo sa solo Mario cosa ha dovuto passare, pensare e vedere,
immaginare, ci sono tanti step che hanno portato a quella decisione. Gli step sono gli spigoli, va
bene?

Mi sfugge comunque qualcosa, nel senso che ogni solido platonico rappresenta un'emozione…

Non rappresenta un'emozione, rappresenta un evento.


Noi non abbiamo fatto la lezione sui solidi platonici, ma quando la faremo, poi Mario, sapremo che
i solidi platonici non sono singoli, cioè i 5 solidi platonici, poi lo faremo nel dettaglio, sono a
coppie. Quindi tu ne vedi 5, ma quei 5 valgono per tre momenti, devi calcolare per esempio che
cubo e ottaedro, per proprio una loro conformazione geometrica vivono insieme, sono speculari,
quindi vuol dire che tu già devi pensare che quei due sono uno, icosaedro e dodecaedro sono due,
ma uno, perché sono speculari. Ci sei? Quindi già cambia la valutazione c che stiamo condividendo

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adesso. E quei due che sono uno, cioè cubo e ottaedro, quando sono così uniti, rappresentano un
macro evento, uno solo. Che sarebbe la rinascita, che sarebbe la primavera. Un macro evento. Però
dentro quel macro evento, quanti pensieri dobbiamo metterci noi per arrivare a quella roba là?
Perché per es. hai parlato con Elena, che ti ha detto “No Mario, questa cosa la dobbiamo fare”, poi
tu ci hai pensato sopra, hai detto “no, secondo me non è così” e sono due spigoli. Poi hai incontrato
il tuo amico, ha detto “no Mario apri lo studio, perché non dovresti aprire?” Poi capisci cioè tutte
queste emozioni qua, poi diventano la struttura portante di questa scelta finale. Che poi per te è la
rinascita, che se la definire in termini geometrici è cubo e ottaedro, sono sommati insieme. Non
finisce neanche così, perché poi dovremmo spiegare quando questi stanno insieme che cosa creano,
come si strutturano tra di loro. Perché la modalità con cui i 5 solidi si fondono, che è un unicum in
natura, crea poi tutte le conseguenze che sono la spirale intesa come emozioni. Però tu devi
calcolare che la spirale nella natura si produce attraverso il rapporto aureo e Fibonacci. Diventa
complessa la cosa, però, per capirci, quando la natura si esprime con i solidi platonici è perché si
emoziona, perché Dio si emoziona, si è emozionato. Però tutte le sue emozioni sommate insieme,
non sono mai delle emozioni sparse, quella perché rientrano sempre in quei tre eventi. Quindi è
bravissima a emozionarsi tutte le volte ed è bravissima a morire tutte le volte ed è bravissima a
rinascere tutte le volte. Cioè la problematica del superare se stessa lo risolve sempre. E’ complesso,
questo secondo livello, non è una roba immediata, per cui la lezione sui 5 solidi platonici è una roba
particolare. Ma è da lì che cominci a capire come si struttura, poi non solo quello che noi adesso
abbiamo condiviso per i solidi platonici. Tu lo devi inserire anche per il tempo, per lo spazio.
Quindi la domanda da farsi è: Come si fa a inserire i tre livelli temporali nei solidi platonici?
Come si fa a inserire i tre livelli spaziali nei solidi platonici e una volta inserito tutto ciò in
termini mentali dentro di noi, come funziona e che cosa produce? Perché è da lì che poi
derivano tutte le questioni riguardanti l'ottava sulla predittività, cioè sul leggere il futuro. Cioè il
secondo livello è una roba. Seria. Non che il primo livello non serve a niente, perché se non c'è il
primo livello non puoi fare il secondo, però è una roba molto particolare, che è una cosa che non è
mai stata affrontata da nessuno, cioè, non è che esiste un libro, in cui ti spiegano il meccanismo
della predittività presente nel mondo esoterico. Quello è un meccanismo che messo nelle mani della
fisica classica fa farebbe faville. Perché noi parliamo da tempo del tempo, però non abbiamo, come
dire, l'idea iniziatica dell'utilizzo del tempo e gli strumenti iniziatici dell'utilizzo del tempo.
Per quello che la lezione su Gioacchino era importante. Perché quella cosa la sa. Cioè lui sa che la
sua mente influenza il tempo, perché il tempo è vivo come lui. Questa cosa lui la sa. Sa che
fisicamente è inferiore al tempo, ma mentalmente no. Perché è vivo. Il tempo è una parte di Dio che
parla anche col tempo, ed è emozionabile, vuol dire che se tu gli dici le cose col cuore, tu dici:
“Senti, tu sta cosa me la devi fare. Pure quando sono morto tu me la fai!” E sulla terra il terzo tempo
che voleva lui, è apparso costantemente, poi è entrato a far parte del campo che bisognerà spiegare.
Cioè c'è un campo sovraumano mentale che è l'ottava di per sé, che è soprattutto la mente umana,
ma è anche la mente divina attraverso la quale noi comunichiamo. Cioè tutto ciò che poi
definiscono Spirito Santo, intuito e quant'altro fa parte di questa comunione col campo. E stabilire
la comunione col campo è un qualche cosa che è ottava. Ognuno di noi poi c'ha il suo modo, non è
che ce n'è uno, ognuno di noi c'ha il suo modo. Ci sono 7 miliardi di modi, quanti sono le persone.
Ma esiste questa meccanica, è una meccanica, non è una fortuna, è un qualcosa che siccome fa parte
della natura fa parte di noi. Quindi stabilire un contatto duraturo e costante con il campo è un modo
con cui ricevere anche delle informazioni dal campo, cioè per esempio, dentro di noi non può
esistere una domanda se non c'è già la risposta, non si crea la domanda dentro di noi, se non esiste
la risposta. Cioè la questione domanda, avviene in un piano astrale, in un piano temporale
corrispondente ad un piano temporale in cui c'è già la risposta. Siamo noi che la facciamo questa
cosa. Siccome la facciamo a più livelli temporali, allora il tempo che passa tra la domanda e la
risposta ci sembra quello che ci divide nella risposta, ma nel momento in cui noi abbiamo creato il
presupposto della domanda, c'è già la risposta ed è il campo che interagisce e lì non c'è presente,
passato, lì è uno. Il tempo è uno, lo spazio è uno, il campo è uno. Quindi noi siamo quella roba là.

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Attivare tutto ciò è qualche cosa che passa anche attraverso tutto quello che stiamo facendo. Il
secondo livello è più verso questo.

Oh, volevo sapere nei film, per esempio, quante persone secondo te sono grandi conoscitori di tutti
quelli che partecipano rispetto al numero, e quanti sono ignari di tutto?

Guarda in media per fare un film di alto livello servono oltre le 5000 persone. Però per farne uno ne
basta una persona che sappia, gli altri 4999 non ci servono, cioè ci servono per farlo, ci
mancherebbe, ma basta uno. Poi se sono 2 3 o 4? Sì, è meglio che li la partita di giro è chiusa, non è
che sono tanti, eh. Però è da lì che arriva tutto, cioè ne metti insieme 5 o sei a una tavola ci sono
tutti. Metti insieme Lucas, Zemeckis, Bob Gale, Kubrick è morto, e Spielberg è finita. Poi devi
mettere insieme gli attori che loro chiamano, perché sono sempre gli stessi.

Quindi anche gli attori sono a conoscenza. Questa era la domanda.

Ci sono degli attori che conoscono sta roba?

Così come persone che fanno gli effetti speciali o che si occupano di sceneggiature, e cioè non tutti
per forza, però un nucleo forte ci deve essere.

È un po’ come quando parli del mondo cattolico e ti chiedi se il Papa lo sa. Mica c'è bisogno che lo
sappia, ci può essere il fraticello, il prete di paese che sa tutto, ma il Papa non lo sa, come viceversa.
E’ sempre stato così, dipende molto da noi. Giovanni XXIII era un'esponente di massiccio, proprio
di questo mondo. Basta pensare a La preghiera alla luna, la famosa preghiera te la ricordi? Quella
che lui fece rivolta ai bambini. Basta sentire cosa dice alla fine, i riferimenti che fa. Lui proprio è un
appartenente in toto, ma in quel mondo c'è di tutto. C'è sempre stato di tutto.

Quindi, quando tu dici che la chiesa di Padre Pio, architettonicamente, è stata suggerita dalla
Chiesa a Renzo Piano, a chi ti riferisci?

Non te lo so dire chi ha deciso certi simboli e certe geometrie, perché può essere stata, come dire,
una comunione di intenti tra Renzo Piano e il cardinale, Renzo Piano e il Papa, e via dicendo. Di
solito è il committente che ti dice come devi fare di solito, ma con uno come Renzo Piano, cioè lui è
un personaggio che ste cose le conosce. Cioè, non ti fa un palazzo abitabile per 54 piani? Dove fino
al settantaduesimo ci stanno i negozi. Quello è tutto cadenzato, perché fai 54? Perché il doppio è
108. E perché metti il bar a settantaduesimo piano? E’ tutta una serie di cose che lui decide per
mantenersi su quella falsariga. E lui lo sa, tant'è vero che lui non ha mai fornito i suoi progetti a
nessuno. Sai quante volte gli hanno chiesto di fornire i progetti delle sue opere agli studenti
all'università per esaminarle? Non le dà, quello sotto di lui c'ha più di 300 persone. Ma non è una
novità. Io mi ricordo quando mi sono occupato di Giotto, stiamo parlando 700 anni fa, Giotto aveva
una ditta di persone che lavoravano per lui, però era lui che conosceva l'ottava in pieno, aveva pure
i figli, però era lui che la conosceva. Tant'è vero che quando va a esaminare i suoi quadri, noi
qualche cosa forse l'abbiamo vista quando abbiamo fatto la pittura, no?

Infatti tutto quel lavoro sotto i quadri in termini di sistema aureo e via dicendo, me lo son
proprio chiesto, ho detto, ma quanto, quanto tempo era necessario per fare tutto questo?

La Madonna con il bambino, per fortuna grazie a Dio ho potuto vederla agli Uffizi. È enorme.
Solamente in termini spaziali, richiede tempo, ma è un tempo che non va verso il dipinto, va
inizialmente verso la geometria di cui abbiamo parlato, abbiamo fatto vedere, quindi tu immagini la
progettazione iniziale qual è. Cioè non è così immediata la cosa diceva tempo personale. Però

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stiamo parlando di livelli diversi dall'allora all'oggi. Io adesso non lo so se le opere di Spielberg
rimarranno immortali, insomma qualcosa rimarrà, ma non so se tra 700 anni, noi andremo a vedere
ET, forse ci sarà nelle memorie dei computer, però quello lì invece è rimasto.
Questi qua si facevano delle cose epiche con un'etica immortale, con una dinamica immortale,
diversa. Ed è diverso. Noi non abbiamo nessuno, adesso, che fa qualsiasi tipo di opera che possa
durare un secolo, un secolo. 100 anni, chi è che fa una cosa da 100 anni?
O cinquant'anni. In qualsiasi campo. Cioè, è una differenza o no?

Ma quanto quanto bisogna essere dentro nell'ottava per poterlo utilizzare? Cioè basta conoscerla.
Come possiamo conoscerla noi adesso o non è sufficiente? Bisogna proprio vivere in questo modo?

Guarda Mario, bella domanda come al solito. Viverla. Aspetta, poi bisogna dire cos'è viverla? Io mi
occupo di questo mondo da vent'anni no? Io non mi sono mai fatto domande su di me di questo
tipo. Mi son fatto cominciato a farmi delle domande di questo tipo 5, 6 anni fa. Quando mi sono
occupato di Dalì. No, perché lui ha scritto tanto. E nella sua biografia lui disse che aveva più di
cinquant'anni e si fece una domanda che era importante per lui, diceva: “Beh, io la mia speranza
l'ho vista diventare realtà” perché lui voleva diventare un grande pittore “Il mio amore l'ho visto
diventare realtà” perché Gala, che è stata la donna della sua vita, l'ha sposato due volte. “Quindi, io
l'amore lo conosco. Però cavolo, non so se ho la fede” Cioè, lui ha visto applicate queste cose nella
sua vita. Fino a quando poi si è reso conto di avere avuto fede. Perché? Perché in un momento ben
preciso, appunto, della sua vita pittorica e non solo, ma comunque la sua vita pittorica, Gala, che per
lui era lo Spirito Santo, cioè Gala in termini di femminile, rappresentava quella androginia di cui lui
aveva bisogno per avere creatività. Lei gli dice, guarda, sei diventato il principe del surrealismo. E
lui di questo si fregiava. E lei invece gli disse “ Guarda che tu è ora che adesso dipingi per
davvero.” E di punto in bianco, lui che faceva quei quadri ricolmi di fantasia, di mondi particolari,
esordisce con un crocifisso. Allora lui comincia ad entrare nel mondo della religione. Cioè, ha
cominciato a vivere e a farsi domande sul fatto che se lui credesse o no in un'entità divina. Quindi
ha cominciato a vivere la domanda “io ho fede? ce l'ho la fede in qualcosa?” Lui aveva fede nella
pittura come mezzo con cui conclamare la sua parte divina, cioè il suo talento. E quando affrontò il
tema divino attraverso quel tipo di pittura, giunse a conclusione la sua domanda e disse “Sì, io ho
avuto anche la fede perché ho creduto in un tipo di percorso di vita che mi ha portato a domandarmi
e a darmi delle risposte su di me e sul divino.” Cioè lui si è identificato con il divino, e il divino con
cui si identificò, io ve le ho fatte vedere, penso le foto, ti ricordi quell'immagine dove sta lui con
l'ipercubo abbracciatato? Quello fu il momento in cui capì di avere la fede. Perché identificò il
divino, e lui divenne ottava in quel momento, lui capì di essere ottava. Andò in trasmissione negli
Stati Uniti più di una volta, c'è una bellissima trasmissione e la potete vedere, sta su Youtube, in cui
lui è ospite. Gli fanno le solite domande di rito che gli facevano normalmente, chiedendogli,
“maestro, maestro, ma che cos'è il tempo? E lei ci crede nella morte?” Lui risponde a queste cose e
poi, a un certo punto, chiede all'intervistatore “Senti un po’, ma ce l'hai una parete, un foglio dove
io posso disegnare una cosa?” Lui va su questo foglio, un foglio grande, avevano chiaramente
preparato con un pennello, e ci disegna sopra un 8. E gli risponde “Questo è il mistero e questo è
Dio.” E alla domanda “cos’è quell'affare là?” Lui non rispose. Gli chiedevano, ma la morte esiste?
Dalì come personaggio, come entità, come uomo muore? E lui rispondeva: “no, non muore. Dalì è
immortale. Io muoio, ma Dalì no. Quindi la morte non esiste.” Cioè, capito mentalmente come si
era costruito lui? Perché lui si è costruito. Cioè io muoio, Dalì vive, io sono venuto qua per rendere
immortale.
E infatti siamo qua che parliamo di lui.

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Ascolta, io mi collego un attimo a quello che hai detto tu no. Per quanto riguarda il desiderio, tu
hai detto che il desiderio è un non tempo che è stato che è proiettato nel tempo e nello spazio. A me
è venuto un'associazione, perché in questi giorni sto pensando a questi tre elementi. E mi è venuta
un'associazione tra quello che è un buco nero, quella che e l'iride e quel che è il non tempo. Cioè
mi perché mi sono legata anche a Giordano Bruno, che parlando della memoria formale che è
quella che deve portare alla memoria immortale, comincia comunque nel suo discorso con la vista,
quindi per me c'è un c'è un filo conduttore di questi elementi, perché io me lo sto facendo nella mia
testa, ma non so se è giusto o meno nel discorso. Rispiego. Partendo da Giordano Bruno, Giordano
Bruno, parla della memoria immortale che però deve passare attraverso la memoria formale, no?
Ora la memoria formale, però, parlando anche di come si può formare, parla della vista, che al di
là dei tre elementi, parla della vista. E la vista è legata all'iride, no? È legata all'iride. Ecco, io ho
legato l'iride al buco nero, e a questo non tempo di cui hai parlato anche tu, che è praticamente la
provenienza del desiderio.

Diciamo che il meccanismo è quello giusto, però il mezzo no, nel senso che lui collega tutto ciò alla
vista, non all'iride? Però lui non è che parla dello specifico dell'anatomia dell'occhio. Lui parla della
vista, all'interno della quale chiaramente c'è l'iride tutto quanto, però lui intende la vista in toto nella
sua globalità, non è che si riferisce alla parte anatomica, poi se tu prendi quella questa cosa qua
come riferimento macroscopico col buco nero…

Non c'entra niente, no?

Giuliana stavolta no eh.

Igor, come ti è sembrato? Mi dispiace che stasera sei arrivato proprio a fine primo livello.

Sicuramente mi manca qualche tassello per mettere insieme il tutto. Si può dire che l'ottava. È il è il
tassello con cui viene creato tutto l'universo?

Calcola che l'ottava è la teoria e la meccanica della creazione nello stesso tempo; è teoria meccanica
e l'esecutore, cioè nel senso che qui siamo di fronte a una specie di teoria del tutto. Noi però siamo
di fronte a colui che esegue, a come lo esegue e a che cosa usa per eseguirlo. Sono fusi insieme e
questa fusione vede noi, cioè l'umano, come il massimo dell'evoluzione di tutto ciò. Perché non è
che la terra, per quanto sia sicuramente superiore a noi, per tanti aspetti, credo che si metta davanti a
uno specchio, si domandi da dove vengo, dove vado, chi sono; vive, e siamo noi che ci facciamo
queste domande, perché, insomma, il bisogno di ritornare a capire da dove veniamo è sincero.

Sì, c'è una parte COSCIENZIALE che cerca di di darsi delle risposte.

Beh, soprattutto dopo un certo periodo di vita è importante questo. Cristina?

No, sono molto affascinata. E intanto che parlate, mi vengono in mente dei collegamenti. E cioè
intanto sono rimasta colpitissima dal lavoro su Ildegarda che mi è piaciuto da morire, l'ho proprio
sentito; e quello che ho capito che essendo noi ottave per manifestare la nostra ottava e bucare lo
spazio reale facendolo diventare realtà, ci vuole un'emozione potentissima, ma veramente tanto. E
anche coerente. Quindi l'anima coerente col cuore, coerente con tutta l'energia della tua pancia. E
mi domando una cosa: e tutti questi rituali di sangue che facevano e non portano l'emozione,
anziché essere naturale, quindi frutto di un tuo momento, non la forzano per utilizzarla e fare
concretizzare qualcosa.

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Di che cosa stai parlando? Cristina

Sto parlando del fatto di manifestare la propria realtà.

Ma i rituali di sangue, non ho capito che c'entrano.

Tipo quelli dei Maya.

Allora devi calcolare che in quelle che sono le tradizioni che appartengono alle civiltà del passato,
ci sono delle deviazioni riguardante le dinamiche con cui noi stiamo celebrando l'ottava conclamate.
Cioè non è che perché appartengono al passato, sono cose positive, quelle no. Noi lo viviamo in
positivo. Certo, sono riti che essenzialmente di sangue non avevano bisogno certo di essere. Cioè,
non è che io ho dovuto fare un rito di sangue per capire il rosone.

Eh no, però tu sei morto in vita.

Questa cosa qua, a chi non riguarda ? Dimmi Cristina, secondo te c'è qualcuno che non è morto per
tanti motivi in vita, lo vedi Mario, quello con la barba. E quello là, Mario, quanti anni sei stato
senza camminare? Per i dolori ai tuoi ginocchia che non ti potevi muovere.

Trent'anni.

Poi ti hanno operato e tu sei rinato. Questa è una piccola cosa che comunque sulla persona fa.
Però, con qualche anno di vita sta roba qua purtroppo la becchi sempre no.

Ma quello che io voglio forse non mi sono espressa bene. Quello che quello che voglio cercare di
capire è: quando una persona non gli sta succedendo niente di tutto questo, di potente, magari che
ne so un massone che desidera modificare la realtà come vuole lui, ma non ne ha la potenza, va a
fare ste robe qua.

Può anche fare queste cose, come hai detto tu, però non credere che così come le abbiamo citate,
abbiano come dire una conseguenza positiva.

Bene, grazie. Mi hai risposto.

Vabbè signori, se non c'è altro vi saluto. Ci diamo appuntamento il 5. Mario grazie della poesia,
grazie a Elena.

Dopo la mando.

Manda, manda.
Grazie a tutti voi. Buonanotte a tutti. Auguri. Ciao a tutti.

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