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Per quanto la maggior parte dei cattolici ignori totalmente le

basi pre-esistenti sia al cristianesimo sia all'ebraismo (e


persino all'islam), nella Bibbia, per chi sa cogliere i simboli,
ci sono alcuni riferimenti che ci illuminano su quanto sia il
politeismo sia la magia fossero largamente praticati anche
dagli ebrei, in via "ufficiale" (Saul che ricorre alla
necromanzia) e in via "sotterranea" (streghe e stregoni erano
condannati a morte); per esempio un passo che testimonia il
divieto, per le donne ebree, di "essere Sacerdotesse" è presente
in
Isaia 3, 16-24, le "Figlie di Sion" (= le donne di Gerusalemme
"che si erano insuperbite" ovvero avevano un atteggiamento
sfrontato: procedevano con collo elevato, occhi ammiccanti,
tutto ciò che è contrario all'atteggiamento della donna
monoteista che - citando dal Corano - è casta, pudica e
mantiene i suoi occhi abbassati).

"Dice il Signore: Poiché si sono insuperbite le figlie di Sion,


procedono con collo elevato, ammiccando con gli occhi,
camminano saltellando e fanno tintinnare le fibbie dei loro piedi
[nella versione di Ravasi: anelli], perciò il Signore renderà
tignoso il cranio delle figlie di Sion, il Signore denuderà la loro
vergogna. [nella versione di Ravasi: tempie]
In quel giorno il Signore toglierà l'ornamento delle fibbie ai
piedi, fermagli e lunette, orecchini, braccialetti, veli, bende,
catenine ai piedi, cinture, boccette di profumo, amuleti, anelli,
pendenti al naso, vesti preziose e mantelline, scialli, borsette,
specchi, tuniche, cappelli e vestaglie. E avverrà che invece del
profumo vi sarà puzza [marciume], invece di indumenti eleganti
uno stretto sacco, [invece di cintura, una corda; invece di ricci,
calvizie; invece di vesti eleganti uno stretto sacco] invece di
bellezza bruciatura."

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Il profeta qui si sta scagliando contro le Sacerdotesse devote
ad Asherah o Astarte? Non lo dice. Ma un indizio rivela il
collegamento con il culto della Dea: "fermagli a
lunette/amuleti".

Escludendo rari casi dove la Luna era "maschilizzata", da


sempre è prevalso il binomio Donna/Luna (*)

dove il crescente di Luna, tra l'altro, era associato, data la


forma, anche alle corna del Toro;

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Il simbolo della Dea Tanit

specialmente agli inizi queste divinità taurine o comunque


cornute (e spessissimo Dei della vegetazione e del
rinnovamento) erano i compagni (o figli) subordinati delle
Dee: il Dio moriva ogni anno, la Dea lo resuscitava (vedi Ishtar
e Dei come Tammuz/Dumuzi o Iside e Osiride), il ciclo
stagionale ricominciava: la morte/rinascita del Dio segnava la
fine e l'inizio della nuova stagione. Per curiosità: in
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un'incisione di Dürer, raffigurante Adamo ed Eva, l'albero
intorno al quale è attorcigliato il serpente ricorda un fallo, e
dietro la coppia si intravede un toro con le grandi corna lunari;
davanti alla coppia, un'animale che ricorda una scrofa o un
cinghiale; due riferimenti a Baal e a Cerridwen?

Si rilegga bene il testo di Isaia, che inveisce, per bocca di Jahvè,


contro numerosi ornamenti femminili:
"In quel giorno il Signore toglierà l'ornamento delle fibbie ai
piedi, fermagli e lunette"

perché il dio geloso, che più volte massacrava il suo stesso


popolo giudicato colpevole di "abominio, prostituzione" (=
adorare gli Dei degli altri popoli) avrebbe dovuto promettere
"marciume, calvizie, bruciature" alle donne che portassero
"fermagli e lunette" se non fosse che tale ornamento, ben
lontano dall'essere un semplice monile, rappresentava il
simbolo di appartenenza ad una casta sacerdotale femminile?

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Quindi, per bocca dello stesso Isaia, sappiamo che per un
periodo nella storia di Israele "le figlie di Gerusalemme"
indossavano mezzelune e fermagli e che si erano "insuperbite".
Del resto sappiamo che le classi sacerdotali godevano di una
particolare posizione di potere e prestigio. Tutto ci porta a
pensare che Isaia stia proprio maledicendo un gruppo di
donne israelite invischiate, in qualche modo, con riti
sacerdotali al femminile (tutto il contesto del brano lascerebbe
intendere una vera e propria "setta" tutta al femminile e con
ben poca voglia di obbedire ai diktat monoteisti...).

Ma c'è di più; che tali "Figlie di Gerusalemme" (così meritevoli


di anatema divino...) fossero implicate anche nella magia ce lo
rivela la parola chiave:

"In quel giorno il Signore toglierà [...] amuleti"

Andando ad esaminare le fonti del Talmud sappiamo anche


che genere di amuleti usasse il popolo ebraico.
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"La difesa contro le forze demoniache e le azioni magiche era
affidata ad amuleti di vario tipo, alcuni dei quali si sono
posteriormente istituzionalizzati quando la legislazione
sacerdotale ha accolto e legittimato alcune superstizioni
popolari correnti in epoca post-esilica. Nella storia di
Giacobbe gli anelli per orecchie sono certamente amuleti
originariamente destinati alla difesa dell'udito o ad altre
funzioni apotropaiche (Nota di Lunaria: pratica che si trova,
tale e quale, anche in Africa, dove gli orecchini servono "a
bloccare" le orecchie e a non far entrare gli spiriti maligni -
vedi lo studio fatto dai Castiglioni in "Venere Nera") e vengono
seppelliti quando la casa di Giacobbe rinunzia agli idoli. Nel
lungo elenco delle cose che il Signore toglierà alle figlie di
Israele (anelli dei piedi, reti, mezzelune,orecchini, braccialetti)
è fatta menzione dei Lehashim, termine che è reso come
"amuleti" e che secondo il commento di Ibn Ezra sarebbero
oggetti sui quali erano tracciati segni o lettere difensive, in oro
e in argento" (Tratto da "Il Diavolo" di Alfonso di Nola)

Pratica che si trova ancora, nel 2015: basta andare a curiosare


su un sito ebraico, eh eh ;)

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come si vede i nomi divini o angelici sono incisi su queste
placchette d'argento...
e non credo davvero che sia cambiato qualcosa dal tempo di
Isaia, conoscendo il proverbiale attaccamento alla tradizione
di secoli fa che il monoteismo tributa ad ogni singola cosa che
fa e dice :P

La classica mano pre-monoteista... qui in versione ebraica

islamizzata a dovere...
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e nella vera versione POLITEISTA

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in riferimento al culto della Dea...

e la celebrazione che ne fa la band Black Metal Melechesh nel


cd dedicato al dio Enki...

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Qui troviamo una chiave (... dici "chiave" e ti viene da pensare
ad Ecate...)

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la cui incisione rimanda a un versetto dei Proverbi.
Probabilmente gli amuleti per donne recavano scritti i nomi di
Asherah o forse i versetti dedicati alla Sapienza o alla
Shekinah...

Inoltre "il dentino" della chiave ricorda la lettere Pe

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"Shaharonim" devono invece essere stati gli amuleti a forma di
mezzaluna, connessi forse con i culti lunari e portati,
nell'epoca di Gedeone, dai capi dei Medianiti e dai loro
cammelli.

Orificeria afghana: anche qui, la mezzaluna...

A.R.S. Kennedy ricorda la "pietra di grazia", "pietra di favore",


"pietra preziosa", probabilmente portata addosso come mezzo
di difesa o di fortuna. L'uso scende e forse si incrementa fino
all'epoca tarda, giacché Giuda Maccabeo trova, sotto le
tuniche dei soldati morti, oggetti idolatrici, proibiti per legge
ai Giudei."

Moderni ciondoli a Luna:

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Altre forme moderne dei vecchi amuleti ebraici:

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Tra l'altro, "un amuleto moderno" si trova anche nella
gioielleria islamica, nella quale, similmente a quella ebraica, si
scrive il nome di Dio:

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Sono tutti usi del nome divino a scopo "amuletico".

Per quanto riguarda l'uso delle "parole di potenza" (nomi di


Dio e/o angeli) rimando ad un prossimo pdf, dove riporterò i
principali nomi angelici usati come scongiuri. Inoltre il testo
scritturiale era usato come protezione, trascritto su filatteri di
carattere protettivo, in forma di rotoli di pergamena.

Paradossalmente tutto questo è condannato dall'ebraismo


ufficiale, e in questo senso troviamo nella Bibbia i tanti
anatemi contro le streghe (mekashshefah) e gli stregoni
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(mekhashshef).
La difesa contro i demoni era presente nei testi talmudici
(sovente perseguitati), affidata alle formule e agli amuleti che
contengono il nome divino o taluni versetti scritturiali efficaci
(che poi è tutta roba che si ritrova nella famosa "Magia
Cerimoniale"). Si ricorreva a tecniche rituali per allontanare il
tabù dell'acqua (per la credenza che alcuni demoni abitassero
le acque e le sorgenti; probabilmente qui gli Ebrei
demonizzarono le numerosi divinità femminili connesse alle
fonti).

Gli stessi "patriarchi e re" ebraici e semiti (Mosé, Balaam,


Saul...) ricorrevano più volte alla magia, anche se in modo
nascosto: è il caso di Salomone, il caso più celebre, del quale si
narra che asservì numerosi demoni e ricevette da Asmodeo
conoscenze occulte.

Tutte le stregonerie (e quindi, conoscenze proibite) erano


chiamate "N'hashim", "Serpenti" e questo diventa tanto più
significativo quando si va ad analizzare il mito della Genesi
non più con "l'esegesi cristiana/cattolica" - totalmente sballata
e farlocca - ma con il vero significato ebraico del tempo, a sua
volta germinato dal culto a Baal. Vedremo prossimamente
l'esegesi ebraica della genesi e come essa si collega all'idea
delle conoscenze proibite.

Prima di terminare, uno sguardo a un popolo che subì


ingiustamente calunnie e diffamazioni: i Cananei

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si noti come la forma degli occhi e il segno sulla fronte
rimandino all'ankh

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Mani e crescente lunare!

Chissà come mai ai Cananei piaceva così tanto scolpire figure


femminili, eh...
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E chissà come mai i Cananei erano odiati così tanto dagli ebrei
monoteisti... Lo stesso gesù maltratta una donna cananea
(vedi approfondimento sotto)

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Tra l'altro la diffamazione dei Cananei raggiunge il suo vertice
nell'odioso vangelo: qui si racconta di una donna cananea che
si lascia umiliare peggio di un cane dal pernicioso gesù...

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Non escluderei che si trattasse all'epoca di una chiara vicenda
simbolica inventata per screditare e umiliare ancora di più i
Cananei di fronte al dominio cristiano.
Si ricordi che i Cananei avevano Sacerdotesse. Sembra poco
plausibile che una donna di quel popolo, dove le donne
godevano di maggior considerazione, accettasse di umiliarsi di
fronte al maschio ebreo monoteista gesù... che la paragona ad
un cane, per di più.

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Tale vicenda evangelica, come le altre, è così disgustosa che
probabilmente è stata inventata per "dare il colpo di grazia" ai
Cananei, dipingendoli come dei cani prostrati; è anche
violentemente anti-femminile (come le tante altre vicende che
vedono coinvolte donne, del resto), visto che tale donna
cananea si prostra e si umilia, quasi a simboleggiare la resa dei
Cananei di fronte al conquistatore.

E pensare che la scultura cananea raffigurava le donne in


piedi!

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Ho trovato anche due rivisitazioni carine delle donne cananee:

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(*) Binomio che gli stessi cattolici hanno rubato e pervertito,
associando la Luna a maria:

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Tra l'altro, e non è un particolare da poco, nelle altre Dee il
crescente di Luna ornava la testa:

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maria invece "la calpesta": metaforicamente può essere visto
come il rifiuto totale della Dea rinnegata da maria che sceglie
di essere "la serva" del dio padre di gesù e quindi calpesta il
simbolo della Dea.

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