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GEOTECNICA

Ingegneria Edile - Primo livello

Prove in sito

Giuseppe Ricceri - Geotecnica Prove in sito


Tipi di prove in sito

Le prove in sito più comuni sono:

1. prove lungo verticali di indagine:


• prove penetrometriche statiche (CPT – CPTU)
• prove dilatometriche (DMT)
• prove pressiometriche
2. prove in foro di sondaggio
• standard penetration test (SPT)
• prove scissometriche (Vane test)
3. prove in superficie
• prove di carico su piastra

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Applicabilità delle prove in sito

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Prove penetrometriche statiche (CPT – CPTU)

Durante l’infissione di una punta conica si misura:


• la resistenza alla penetrazione della punta (qc)
• la resistenza di attrito di un manicotto posto al di sopra della punta
(fs)
• la pressione neutrale del terreno a contatto con il cono (u)
(solamente nelle prove con piezocono, CPTU)

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Prove penetrometriche statiche (CPT – CPTU)

I risultati si rappresentano in grafici profondità-qc; profondità-fs;


profondità-u, adottando preferibilmente le seguenti scale:
• profondità: unità 1 m
• qc: unità 2 MPa
• fs: unità 50 kPa
• u: unità 20 kPa
Tali prove, opportunamente interpretate, consentono di:
• individuare gli spessori degli strati
• riconoscere la natura degli strati
• valutare la resistenza al taglio non drenata nei terreni coesivi
• valutare l’angolo di attrito dei terreni granulari

Indicativamente: qc= 0 ÷ 2 MPa materiali coesivi


qc= 2 ÷ 30 MPa materiali granulari

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Confronto prove penetrometriche - stratigrafia
qc (MPa)
5 10 15

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Confronto prove penetrometriche – sondaggio

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Profilo stratigrafico da prove con piezocono

LP Z M6 LP Z M5 LP Z M4

U (M Pa) U (M Pa) U (M Pa)


0.5 1.0 1.5 2.0 0.5 1.0 1.5 2.0 0.5 1.0 1.5 2.0

10 10 10

MATERIALI A
COM PORTAM ENTO
PREVALENTEM ENTE 20 20 20
GRANULARE

MATERIALI A 30 30 30
COM PORTAM ENTO
PREVALENTEM ENTE
COESIVO
40 40 40

(m)
10
8
6 50 50 50
4
2
0
0 10 20 30 40 50 (m)
60 60 60

(m ) 450 500 550 600 650 700 750 800 850 900 950 1000

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Classificazione dei terreni con prove penetrometriche

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Classificazione dei terreni con prove penetrometriche
(Robertson, 1990)
1000 1. Terreni a grana fine sensitivi
2. Terreni organici e torbe
3. Argille e argille limose
8 4. Miscele a base limosa – Da argille limose
7 5. Miscele a base di sabbia: da limi sabbiosi a
7 sabbie limose

NC
9 6. Sabbie: da sabbie limose a sabbie pulite
7. Da sabbie a sabbie ghiaiose
8. Sabbe e sabbie limose molto compatte
100 6 9. Terreni a grana fine molto consistenti
(qt - σvo)/σ'vo

6 5
OCR
4

5 3
10
4
SP-SM
Sensitività 2
ML
CL
1 3 SP-SM CL
ML CH e Pt
CH e Pt (b)
2 (a)
1
0.1 1 10 -0.2 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4
Rf = 100fs/(qt - σvo) Bq = Δu2/(qt - σvo)

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Classificazione dei terreni veneziani con prove
penetrometriche (Ricceri et al., 2002)

CH e terreni
organici
10

Rf = 100fs/(qt - σvo)

CL
1

SP-SM ML
ML
CL SP-SM
CH e terreni
organici
-0.1 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
Bq = Δu2/(qt - σvo)

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Stima della resistenza al taglio non drenata da prove
penetrometriche

qc − σ v 0
cu =
Nc

dove N c = 15 ÷ 20

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Stima dell’angolo d’attrito da prove penetrometriche

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Prove dilatometriche (DMT)

Viene infissa nel terreno una lama di acciaio quindi utilizzando gas in
pressione si fa espandere una membrana circolare in acciaio, situata su un
lato della lama.
Cavetto
elettropneumatico

Aste di punta
DETTAGLIO A
Condotto
elettropneumatico

Membrana di acciaio Cilindretto in plexiglass


flessibile
Cilindretto in acciaio
inox

Guarnizione

Disco sensibile
Membrana

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Prove dilatometriche (DMT)

Vengono misurate le pressioni del gas immesso necessarie per


espandere la membrana a due deformazioni predeterminate:
• PA: pressione del gas quando la membrana si è mossa di 0,05 mm
contro il terreno. Da essa con opportune correzioni si ottiene P0
• PB: pressione del gas quando la membrana si è mossa di 1,10 mm
contro il terreno. Da essa con opportune correzioni si ottiene P1
• Pc: pressione residua del gas nell’istante in cui la membrana dalla
posizione “B” viene rilasciata per tornare allo stato “A”

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Prove dilatometriche (DMT)

Mediante opportune correlazioni si ricava:


• indice dilatometrico
P1 − P0
ID = ; dove u0 = pressione idrostatica
P0 − u0
• indice adimensionale delle tensioni laterali

P0 − u0
KD =
σ 'v0
0 , 47
⎛K ⎞
da cui si ricava : K0 = ⎜ D ⎟ − 0,6
⎝ 1,5 ⎠
OCR = (0,5K D )
1,56

• modulo dilatometrico

E D = 34,7(P1 − P0 )

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Prove dilatometriche – Classificazione dei terreni

Facendo riferimento al solo indice dilatometrico:


• Id < 0,6 argilla
• 0,6 ≤ Id ≤ 1,2 limo
• 1,2 ≤ Id ≤ 1,8 limo sabbioso
• Id > 1,8 sabbia

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Prove dilatometriche – Classificazione dei terreni

Facendo riferimento all’indice dilatometrico ed al modulo dilatometrico:

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Prove pressiometriche

Si inserisce nel terreno una sonda cilindrica dilatabile per mezzo


dell’aumento di pressione di un fluido immesso al suo interno.
Si registrano i valori delle pressioni e delle corrispondenti deformazioni
radiali.

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Prove pressiometriche
Esistono diversi tipi di pressiometro:
• pressiometro Menard (MPM, 1956): la sonda espandibile viene
inserita all’interno di un foro preventivamente eseguito
• pressiometro autoperforante (SBP, 1975-76): la sonda
espandibile è anche utensile di perforazione a distruzione
• pressiocono (FDPM): la sonda espandibile è preceduta da una
punta conica che può essere strumento per la misura di qc

Le prove possono essere eseguite:


• con controllo del carico (stress controlled)
• con controllo delle deformazioni (strain controlled).
Rispetto a quelle con controllo del carico presentano il vantaggio di non
richiedere la stima preventiva della pressione limite del terreno. Inoltre si hanno
condizioni di drenaggio più regolari. La deformazione radiale adottata è in genere
pari al 1 % al minuto

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Prove pressiometriche
Dalle prove pressiometrica è possibile ricavare:

• per le argille:
• il modulo di taglio (G) da cui si stimano la compressibilità
ed il modulo di Young
• la tensione orizzontale (σh0), ed è una delle poche prove
che lo consente, da cui si può ricavare K0
• la resistenza al taglio non drenata (cu)

• per le sabbie:
• il modulo di taglio (G)
• l’angolo d’attrito (φ)

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Standard penetration test (SPT)

Si infigge un campionatore all’interno di un foro di sondaggio per mezzo


di un maglio misurando la resistenza offerta in termini di numero di colpi
N.

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Standard penetration test (SPT)
Le prove SPT consentono di classificare i terreni

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Prove scissometriche (Vane tests)
Si infigge all’interno di un foro di sondaggio uno strumento, costituito da
4 lame tra loro ortogonali, che viene fatto ruotare misurando il momento
torcente.
Tali prove consentono di misurare la resistenza al taglio dei terreni
coesivi

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Prove di carico su piastra

Vengono in genere eseguite per problemi riferiti alle pavimentazioni stradali,


aeroportuali e ferroviarie e nel controllo della corretta esecuzione di rilevati,
sia stradali che ferroviari.

La prova consiste nell’applicare il carico con


un martinetto e nel misurare le deformazioni
conseguenti mediante dei micrometri

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Prove di carico su piastra

In genere si ricava:
• modulo svizzero
Δp
ME = D
Δs
Nel caso delle fondazioni la piastra viene usata per il calcolo dei
cedimenti elastici:

Δp ⋅ B
Δs = (1 − υ 2 )I w ; con I w = fattore di influenza
E
sf Bf
= ( per effetto dei diversi bulbi di influenza )
s p Bp
2
⎡ 2B f ⎤
s f = sp ⎢ ⎥ Terzaghi e Peck
⎢⎣ f
B + B p⎥

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