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Udine, 17-04-2009
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pordenone Universit degli Studi di Udine
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Udine Facolt di Ingegneria
Cosa sono i pali?
Elementi strutturali di forma generalmente cilindrica che permettono
di trasferire in profondit i carichi provenienti dalla soprastante
costruzione.
2
Non esiste un unico tipo di palo !
Allintuitiva e semplice definizione di palo, corrisponde una vasta
casistica tipologica funzione dellentit del carico da trasferire, del tipo di
terreno, delleseguibilit, del tipo di struttura soprastante, ecc.
La nuova normativa NTC 2008 si accorta di questo e ha cominciato a
suddividere i pali in 3 tipologie principali: pali INFISSI, TRIVELLATI e ad
ELICA, tenendo con ci conto dei pali pi utilizzati nella pratica corrente.
Ma esistono molti altri tipi di pali, che possono essere inseriti nelle tre
tipologie precedenti in base a a qualche criterio di similitudine; tenendo
conto del tipo di disturbo arrecato al terreno, ovvero dello spostamento di
terreno indotto durante la costruzione, si pu considerare la seguente
assimilazione:
pali assimilabili
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Dove si usano i pali?
5
Un esempio:
fondazioni di
pila da ponte
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7
I pali trivellati Come si eseguono?
1) Utilizzo di morsa e tubo forma
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2) rotazione e utilizzo di fango bentonitico
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3) Vibrazione e utilizzo di camicie recuperabili
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macchinario per
la costruzione
di pali trivellati
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4) Micropali (valvolati e non)
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4) micropali:
valvole di
iniezione
secondaria
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sonda per micropali:
14
sonda per micropali:
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16
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Progetto di un palo trivellato
Normativa
Norme tecniche per le costruzioni (NTC 2008)
Istruzioni per lapplicazione delle NTC 2008 (la circolare)
Normativa europea (Eurocodice 7 progettazione geotecnica)
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Lo schema generale introdotto dalla nuova normativa pu
essere cos riassunto:
combinazione verifiche
individuazione delle azioni individuazione SLU e
Definizione definizione azioni (per SLU e delle SLE
architettonica strutturale elementari SLE) sollecitazioni (Rd>Ed)
caratterizzazione
definizione geologico-
fondazioni geotecnica
tramite coeff.
definire Vn, vita
nominale opera (per combinazione
tipi di costruzione);
definire classe d'uso
e tramite
(da I a IV) coeff. parziali F
interazione ?
SLU: STR e GEO con
EQU, STR, 2 approcci
GEO possibili
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In generale la nuova norma rispetto alla normativa precedente
richiede tutta una serie di controlli aggiuntivi, introduce la casistica
delle fondazioni miste, propone due approcci di calcolo e analizza
pi in dettaglio il collaudo dei pali.
6.4
Progettazione
geotecnica
6.4.1 Criteri
generali di le indagini devono accertare la fattibilit e l'idoneit del tipo di palo in relazione alle caratt. dei
progetto indagini terreni e delle acque del sottosuolo
6.4.3 fondazioni
su pali gruppo considerare sempre gli effetti di gruppo
il progetto comprende la scelta del tipo di palo e delle relative tecnologie e modalit di
progetto esecuzione
il progetto comprende il dimensionamento dei pali e delle strutture di collegamento sia agli
progetto SLU che SLE
considerare l'interazione tra terreno, fondazione di pali e struttura di collegamento
(suddivisione aliquota trasferita al terreno dai pali e dal collegamento) (fondazione mista: par.
fond miste 6.4.3.3 e 6.4.3.4)
pali se si omette la verifica di cui sopra, tutto trasferito ai pali ( par 6.4.3.1; 6.4.3.2)
attr neg se del caso, considerare l'attrito negativo con coeff M del caso M1
combinazione 1 combinazione 2
per SLU dell'approccio 1 dell'approccio 1
STR e
GEO approccio 2
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Per le resistenze
Tabella 6.2.II
Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno
caratteristiche, si
individua la
PARAMETRO GRANDEZZA coeff parz
M
(M1) (M2) distinzione tra
tangente dell'angolo di tipologie di pali,
resistenza al taglio tan 'k ' 1,00 1,25 tenendo conto del
coesione efficace c'k c' 1,00 1,25
resistenza non drenata cuk cu 1,00 1,40 diverso grado di
peso dell'unit di volume 1,00 1,00 affidabilit della
compressione uniassiale per le tipologia
rocce qu qu 1,60
Tabella 6.4.II
Coefficienti parziali R da applicare alle resistenze caratteristiche
Resistenza Simbolo Pali infissi Pali trivellati Pali ad elica continua (CFA)
Base b 1,00 1,45 1,15 1,00 1,70 1,35 1,00 1,60 1,30
Laterale in compressione s 1,00 1,45 1,15 1,00 1,45 1,15 1,00 1,45 1,15
Totale (*) t 1,00 1,45 1,15 1,00 1,60 1,30 1,00 1,55 1,25
Laterale in trazione st 1,00 1,60 1,25 1,00 1,60 1,25 1,00 1,60 1,25
(*) da applicare alle resistenze caratteristiche dedotte dai risultati di prove di carico di progetto
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Si noti che le resistenze caratteristiche possono venir
identificate secondo pi criteri, tra cui:
a) Da prove di carico statiche di progetto;
b) Metodi analitici di calcolo sulla base dei parametri geotecnici
del terreno (dedotti dai risultati di prove o di determinazione
diretta mediante prove) (non contemplato il caso di assenza
di prove);
c) Da prove dinamiche di progetto, ad alto livello di deformazione.
Per ognuno dei tre criteri, dai singoli valori di calcolo Rc,m o
Rt,m, ottenuti mediante una o pi prove o uno o pi calcoli
analitici, si perviene alla resistenza caratteristica Rc,k o Rt,k
mediante i fattori di correlazione , che sono funzione del
numero di prove o di verticali indagate; in generale lestrazione
avviene tramite una formulazione del tipo:
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Come si pu notare dalla lettura dei seguenti fattori di correlazione,
grande rilevanza nella previsione progettuale data al numero di
prove di carico o indagini eseguite: un numero elevato di prove
permette un risparmio nella progettazione fino a circa 25-30%
rispetto a un basso numero di prove.
Tabella 6.4.III
Fattori di correlazione per la determinazione della resistenza caratteristica a partire
dai risultati di prove di carico statiche su pali pilota
Tabella 6.4.IV
Fattori di correlazione per la determinazione della resistenza caratteristica in
funzione del numero di verticali indagate
Tabella 6.4.V
Fattori di correlazione per la determinazione della resistenza caratteristica a partire
dai risultati di prove di carico dinamiche su pali pilota
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Per quanto riguarda il calcolo dei pali in zona sismica, le
NTC 08 riprendono, sostanzialmente, tutto quanto detto e
introdotto dallOrdinanza 3472 su pali e fondazioni su pali, e
ne chiarificano meglio alcuni aspetti
7.2.5. requisiti
strutturali degli
elementi di
fondazione modello in genere le azioni in fond. derivano dall'esame della sola struttura fuoriterra
sia per CD A che CD B, le azioni in fondazione=resistenze elementi strutturali
sovrastanti; anzi, N effettivo+Momento e Taglio resistente. Comunque azioni non
maggiori di quelle effettivamente trasferite da sopra amplificate per Rd=1,1 in CD B e
Rd=1,3 in CD A e comunque non maggiori di quelle derivanti da un'analisi elastica della
azioni struttura in elevazione eseguita con fattore di struttura q=1
armatura pali in cls armati con Af>0,3% di Ac
nei casi in cui gli effetti dell'interazione cinematica terreno-struttura siano considerati
interazione rilevanti, sui pali va assunta la condizione di sollecitazione pi sfavorevole estesa a
cinematica tutta la lunghezza del palo
pali inclinati l'impiego dei pali inclinati da evitare
da evitare la formazione di cerniere plastiche nei pali di fondazione; se non
possibile, le sezioni vanno progettate per un comp. duttile e confinate; Af perim
confinamento > 8 mm a spirale continua nella zona di cerniera pari ad almeno 3 diam;
cerniere e per 10 diam arm long > 1% Ac
7.2.6. criteri di
modellaz. della
struttura e possibile tener conto della modifica del moto sismico indotta dall'interazione
azione sismica interazione terreno/fondazione
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7.11 opere e
sistemi
geotecnici
7.11.5
fondazioni
7.11.5.3.2
fondazioni su fondazioni per fondazioni miste l'interazione terreno/pali/struttura di collegamento va studiata con
pali mistre apposite modellazioni per identificare le azioni sui pali e collegamento
verifiche almeno gli SLU:
- collasso per carico limite verticale del complesso pali/terreno
- collasso per carico limite orizzontale del complesso pali/terreno
- liquefazione del terreno di fondazione
- spostamenti o rotazioni eccessive che possano indurre il raggiungimento di uno stato
limite ultimo nella struttura in elevazione
- rottura di uno degli elementi strutturali della palificata
azioni in fondazione da cond. SLU struttura fuoriterra con carico sismico (le azioni non
vanno ulteriormente fattorizzate e la verifica andrebbe fatta con approccio 1, comb 1
verifiche (A1,M1,R1) anche nel caso GEO)
verifiche tener conto di eventuali diminuzioni di res. del terreno dovute al sisma
Linee guida AGI:
Aspetti geotecnici nelle verifiche alle tensioni efficaci in terreni saturi tener conto degli incrementi di
verifiche pressioni interstiziali indotte dal moto sismico e diminuzione res in terreni liquefacibili
nella progettazione
sotto sisma si distingue fra "interazione inerziale" = soll inerziali trasmesse dalla
in zona sismica - verifiche sovrastruttura, e "interazione cinematica" = interazione tra palo e terreno
2005
opportuno valutare i mom flettenti dovuti a interazione cinematica per le classi III e IV,
per sottosuoli di tipo D o peggiori in siti a media-alta sismicit (ag>0,25g) e in presenza
verifiche di elevati contrasti di rigidezza al contatto tra strati contigui di terreno
verifiche fare le verifiche agli SLD
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Passi da seguire nel calcolo:
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Esempio di calcolo di un palo
trivellato
1) Sollecitazioni testa palo
N = carico assiale
Individuazione di:
N Massimo carico assiale
(compressione o trazione)
permanente
Massimo carico assiale
(compressione o trazione)
portato
Massimo carico assiale
(compressione o trazione)
accidentale
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Consideriamo un palo trivellato, del diametro di 80 cm e della lunghezza di
10.00m; teniamo conto del solo palo, senza analizzare uneventuale
fondazione mista. Dal calcolo della struttura soprastante ci siamo
determinati i carichi sul singolo palo, che nellesempio sono i carichi
combinati ma non fattorizzati mediante i coefficienti parziali sulle azioni.
carichi di calcolo
Esempio
condizione di carico n 1 n 2 n 3 n 4 n 5 n 6 n 7 n 8
[kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
carico verticale permanente 372 248 372 248 372 248 372 248 carichi combinati
carico verticale portato 62 62 -62 -62 62 62 -62 -62 ma non fattorizzati
carico verticale accidentale 78 78 78 78 -155 -248 -155 -248
fattorizzazione pi gravosa A1 comp 693 532 600 439 577 415 484 322 carichi fattorizzati
fattorizzazione pi gravosa A1 traz - - - - - - 124 - - 217
massima compressione 693 693 553
massima trazione -217 - 217 - 155
A1 A2
CARICHI EFFETTO coeff parz (A1) (A2)
F ( o E) EQU STR GEO
favorevoli 0,9 1,0 1,0
carichi permanenti sfavorevoli G1 1,1 1,3 1,0
favorevoli 0,0 0,0 0,0
carichi permanenti non strutturali (1) sfavorevoli G2 1,5 1,5 1,3
favorevoli 0,0 0,0 0,0
carichi variabili sfavorevoli Qi 1,5 1,5 1,3
stati limite ultimi previsti per la progettazione geotecnica
GEO 1 collasso per carico limite della palificata nei riguardi dei carichi assiali app 2 > comb u: (A1+M1+R3)
GEO 2 collasso per carico limite della palificata nei riguardi dei carichi trasversali app 1 > comb 2: (A2+M2+R2)
GEO 3 collasso per carico limite di sfilamento nei riguardi dei carichi assiali di trazione app 2 > comb u: (A1+M1+R3)
GEO 4 stabilit globale app 1 > comb 2: (A2+M2+R2)
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Predimensionamento palo:
Nella slide precedente ho gi ipotizzato un palo del diametro di 80
cm; ci discende da un predimensionamento; analogamente la
lunghezza viene predimensionata in funzione della stratigrafia.
la sollecitazione sul cls dovuta ai soli carichi verticali va compresa
tra i 4 e i 6 MPa:
(se ci sono alti momenti flettenti o forti tagli la sezione va
predimensionata in relazione a loro e a N minimo, oltre che a N
massimo)
Ap = ( Np + Npp + Na ) / (4 6)
d = Ap * 4 /
Ap = (0.372 + 0.062 + 0.077 ) / (4 6) 0.10 m 2 [ ]
d = 0.10 * 4 / 0.35[m] strutturalmente basterebbe
un palo da 35 cm di diametro 31
2) Analisi del terreno
Analisi del terreno di fondazione ed estrazione parametri
caratteristici; predimensionamento lunghezza palo
Supponiamo di avere a disposizione 4 prove penetrometriche statiche, molto simili tra loro
c
MPa kN/m3
16/20 0.01 17.5
31/35 - 11.0
32/38 - 11.5
33/40 - 12.0
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3) Scelta del tipo di fondazione:
Pali trivellati del diametro di 80 cm e lunghezza da quota -1.00m a
quota -11.00m (pali da 10.00m effettivi)
Eseguibilit certa in relazione alle caratteristiche del terreno e del
sito
Cedimento ammissibile di 1.0 cm
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Nellesempio, la caratterizzazione geotecnica (valori caratteristici) :
stratigrafia terreno
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Calcolo resistenza laterale Rs;cal
semplicemente lintegrazione della resistenza al taglio
tra palo e terreno sulla superficie del fusto ovvero:
L
Rs;cal = Pe* a * dz
0
(
Rs;cal = Pe* c' * + v * Ks * tan( ) * dz
L
0
)
Condizione drenata,
parametri efficaci
dove:
Pe = perimetro del palo = angolo attrito tra palo e terreno (0.51.0)
L = lunghezza del palo c = coesione efficace
a = resistenza al taglio palo-terreno v = pressione verticale (efficace) nel terreno
ca = adesione palo terreno Ks =coefficiente di pressione laterale (0.42.0)
n = tensione normale tra palo e terreno = coeff. metodo variabile tra 0.4 e 1.25 (0.9)
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Lintegrale pu essere discretizzato considerando le zone palo in
corrispondenza delle quali si possono ritenere costanti le
caratteristiche del terreno:
Rs ,cal = Pe * i Li * (c'i * i + vi * K si * tan ( i ))
Nel calcolo va tenuto conto del concetto di profondit critica,
ovvero la profondit altre la quale le resistenze specifiche
laterale e di punta non si incrementano ulteriormente
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Calcolo resistenza alla base del palo Rb;cal
(
Rb;cal = Ab * c'*N c + vb * N q )
dove:
Ab = area di base del palo
d = diametro del palo
Nc = fattore capacit portante relativo alla coesione: 59.5; normalmente pari a 9
Nq () = fattore capacit portante relativo alla pressione alla base.
vb = pressione verticale efficace alla base del palo
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Il calcolo conduce alla determinazione della resistenza laterale caratteristica
Rs,cal e alla resistenza di base caratteristica Rb,cal; lazione di design Ec,d
tiene conto dei carichi esterni prima visti e del peso del palo.
VERIFICHE
STATO LIMITE ULTIMO: rottura per carico di compressione limite del palo N prove in situ (verticali) = 4
N prove statiche = 0
con coeff parz N prove dinamiche = 0
R (R3)
Ecd = 776 kN da altro calcolo
Le resistenze di Resistenza Simbolo Pali infissi Pali trivellati Pali ad elica continua (CFA)
calcolo vanno poi R (R1) (R2) (R3) (R1) (R2) (R3) (R1) (R2) (R3)
coefficienti Laterale in trazione st 1,00 1,60 1,25 1,00 1,60 1,25 1,00 1,60 1,25
parziali e si 39
estrae una Rc,m.
Dopo aver estratto (Rc,m) min e (Rc,m) medio
Si calcolano i fattori di correlazione, sulla
base del n di prove eseguite (verticali)
VERIFICHE
STATO LIMITE ULTIMO: rottura per carico di compressione limite del palo N prove in situ (verticali) = 4
N prove statiche = 0
con coeff parz N prove dinamiche = 0
R (R3)
Ecd = 776 kN da altro calcolo
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Per la resistenza a trazione il procedimento del tutto analogo.
Va poi eseguita la verifica SLU a eventuali carichi trasversali, la
verifica a deformazione/abbassamento (SLE) e infine eseguita la
verifica STR sulla struttura.
Si noti che nella verifica GEO e STR sulla struttura palo ai carichi
orizzontali bisogna utilizzare delle azioni diverse (momenti e tagli)
da quelle provenienti dalla sovrastruttura, ricordando la prescrizione
al punto 7.2.5 sulle fondazioni che dice:
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Verifiche strutturali STR
Una volta completata la verifica del palo nei riguardi del terreno
(portanza), va fatta la verifica della struttura del palo, da considerarsi
come una normale struttura in c.a. (verifica A1/M1).
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Nel caso di sole sollecitazioni assiali non necessario
rifare il calcolo considerando il terreno con i nuovi m; se
invece ci sono sollecitazioni trasversali e momenti
flettenti in testa palo, va ricalcolato il palo per individuare
le sollecitazioni lungo il fusto.
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