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Relatore:
Chiar.ma Prof.ssa
Ilaria Bonomi
Laureando:
Jessica Pellicioli
Matr. N. 709772
Introduzione
1 Il social network
2 Facebook
3 La lingua
3.1 Struttura
3.2 Sintassi
3.2.2 Pronomi
3.3 Lessico
3.3.1 Colloquialismi
3.3.2 Tecnicismi
3.3.3 Prestiti
3.3.4 Neologismi
3.6 Interpunzione
Conclusione
Introduzione
“Facebook” è nato nel 2004: non possiamo quindi definirlo il più giovane tra i social
mesi circa. Potrei considerarlo ad oggi uno dei principali canali di comunicazione per i
giovani e non solo. È inevitabile, in ogni ambito in cui ci si trovi, sentir parlare di esso:
con una frequenza eccezionale se ne parla sulle maggiori testate nazionali e nei
principali telegiornali; ogni evento, sportivo, artistico, di moda, che si rispetti, ha anche
l’annuncio su Facebook; molti locali si sono attrezzati per rendersi più visibili tra i
giovani con pagine dedicate; molte band emergenti hanno la propria pagina che si
affrettano a sponsorizzare dopo ogni concerto; persino per strada è facile intercettare
anche “come” gli utenti di Facebook interagiscano tra loro, nelle loro modalità
espressive e nei loro sistemi relazionali. Dopo aver analizzato sinteticamente la struttura
quindi alla lingua italiana nei modi in cui gli utenti la utilizzano. Prenderò in
l’utilizzo dei fenomeni di sintassi, le tendenze più o meno espressive nella strutturazione
della frase.
Passerò quindi ad analizzare il lessico e le scelte compiute, tra voci popolari, prestiti e
metatestuali.
convivono elementi diversi e in cui affluiscono scritti di persone molto diverse tra loro,
per estrazione sociale, età, livello di cultura. Sarà quindi difficile trovare un’unica
etichetta per il linguaggio di Facebook, vedremo invece come alcuni elementi sono più
Il tutto senza mai eccedere nel troppo sciatto o troppo aulico, in una varietà che ha però
una sua ragion d’essere se colleghiamo i modi comunicativi con il tipo di testo, il suo
Facebook è il social network che negli ultimi mesi ha riscosso più successo nel nostro
Paese. Dopo MySpace, Netlog e Dada, è ora il tempo del “libro” on-line più visitato del
mondo. 1
network. Innanzitutto il concetto di “rete sociale” nasce in relazione ad una rete fisica di
persone, che intessono legami di vario tipo le une con le altre, e diventa un tema
fondamentale negli studi sociologici e antropologici fin dai primi anni del XX secolo.
Per rete sociale si intende un insieme di persone che si conoscono e hanno contatti, più
Alcuni studiosi mettono l’accento sul carattere relazionale della rete, altri sulla sua
natura di gruppo. Ogni rete è definita da una serie di proprietà interne quali la
molteplicità (la quantità di relazioni multiple tra i membri del network), la densità
(dipendente dal grado di contatto tra i membri di una rete relativa ad un dato individuo),
rintracciabile una struttura “a cipolla” 2, costituita da più “strati”: una “cella personale”,
costituita da parenti stretti ed amici dell’ego; una “zona confidenziale”; una “zona
utilitaristica”, costituita da persone con cui si intrattengono legami perché utili; una
“zona nominale”, di persone con poca rilevanza affettiva e strumentale e una “zona
1
dati tratti da Amici in rete, su “Focus” n.199, maggio 2009: Facebook: utenti: 175 milioni nel mondo,
5,5 milioni in Italia.
2
Cit. Gaetano Berruto, Fondamenti di sociolinguistica, Editori Laterza, s.a.
1
Tutti questi strati formano la “rete di prim’ordine”, accanto alla quale possiamo trovare
delle “reti di secondo ordine” costituite da persone conosciute dai membri del network
Le reti sociali sono studiate con formalismo scientifico dalla “social network analisys”,
attraverso la “teoria dei grafi”, una tecnica che permette di schematizzare una grande
varietà di situazioni attraverso degli oggetti semplici, i nodi, collegati tra loro da dei
Sono reti sociali ad esempio comunità di lavoratori, confraternite basate sulla pratica di
sociali.
La “Regola dei 150”, o “numero di Dunbar”, afferma che le dimensioni di una vera rete
sociale non possono superare i 150 membri. Questo numero è stato calcolato da studi
essere una sorta di limite superiore dell'abilità media degli esseri umani di riconoscere
dei membri e tenere traccia degli avvenimenti emotivi di tutti i membri di un gruppo. In
avvantaggiano dei benefici di una grande comunità senza parteciparvi in alcun modo.
Esiste inoltre una teoria, chiamata “il fenomeno del mondo piccolo”, secondo la quale la
2
arbitrario nel mondo, sia tendenzialmente breve. Fu da qui che prese spunto il sociologo
che dimostrasse scientificamente questa teoria. Egli, nel 1967, distribuì a circa trecento
lettera ad un amico oppure un parente che secondo loro avrebbe potuto avere una
maggiore vicinanza con l’obiettivo finale, o nella remota ipotesi che conoscessero il
destinatario, fargliela pervenire personalmente. Insieme alla lettera era fornito un elenco
attraverso il quale ogni partecipante avrebbe tracciato l’itinerario della busta, e delle
anche in caso di smarrimento. Il numero medio di passaggi prima che la busta arrivasse
a destinazione fu di sei.
Dopo gli studi di Milgram il concetto di “Sei gradi di separazione” divenne sempre più
popolare, al punto che la sua validità anche su Internet è stata avvalorata nel 2001 dai
ricercatori della Columbia University, che hanno usato una e-mail come “pacchetto” da
collegati tra loro da una media di 6,6 gradi di separazione. Su Facebook stesso è
necessari all’interno del network per raggiungere una persona specifica, sconosciuta
all’utente.
attribuibile a J.Milroy, i cui studi hanno mostrato la grande rilevanza delle reti sociali
3
comprendere il mantenimento delle varietà sub-standard e la dinamica tra tendenze
fatto che, in una rete, la struttura densa agisca come meccanismo di rinforzo alle norme
interne, in senso linguisticamente conservativo, mentre la minor densità di una rete, con
network risulta importante anche per la scelta della lingua in situazioni plurilingui, in
quanto per molti è avvertito come una costruzione sociale più rilevante di quelle di
strato o classe.
All’interno della rete risulta fondamentale una valutazione sociale positiva, mediante il
valutato sulla base di caratteri favorevoli. Non si tratta di una qualità oggettiva, quanto
tradizione letteraria a cui può essere legata, ma soprattutto l’essere parlata dai gruppi
sociali dominanti.
modi linguistici, termini, costrutti, che vanno a rafforzare il senso di unità del gruppo
stesso.
Il social network negli ultimi anni si è fatto strada anche nel web: inizialmente la
ragion d’essere di questi siti, creati con il principale scopo di mettere a disposizione
perse di vista nel corso degli anni; fu così che nel ’95 nacque “Classmates.com”, il
primo social network, creato da Randy Conrads, un Ingegnere della Boeing, con lo
4
scopo di rintracciare vecchi compagni di classe dall’asilo alle superiori. In un social
network ognuno può creare il proprio profilo e condividerlo con altri, descriversi,
raccontarsi, dire di se ciò che si vuole, dall’età all’orientamento sessuale, esibire foto,
video, files e mettersi in contatto con altri membri o partecipare a gruppi di discussione;
si crea così una rete sociale on-line, in cui vigono le stesse regole presenti nelle reti
reali. All’interno di questi network è più facile allargare il proprio cerchio di conoscenze
Esistono network generalisti, rivolti pressoché a tutti, e network che nascono intorno a
giovani, da LinkedIn o Xing, legati al mondo del lavoro, da Dada, per gli appassionati di
propri gusti e le proprie preferenze e conoscere così persone con cui si condividono
proposito della più ampia varietà di temi. Si tratta di un vero gruppo sociale, la
differenza sta nel fatto che si possono trovare nella stessa rete persone che vivono a
ampio successo di questi network ha portato gli studiosi di Internet a parlare di Web 2.0,
termine che indica l’evoluzione della rete da semplice raccoglitore di contenuti a spazio
5
2. Facebook
americani in cui sono riprodotte le fotografie di tutti gli allievi. Inizialmente infatti
per arrivare a coprire nel giro di pochi mesi tutta la Ivy League 3 e poi tutte le università
alle grandi aziende; dall'11 settembre 2006, chiunque abbia più di 13 anni può
parteciparvi. Dal luglio 2007 figura nella Top 10 dei siti più visitati al mondo.
Ad oggi gli italiani iscritti a Facebook sono 5,5 milioni, di cui negli ultimi sei mesi
quelli al di sopra dei 55 anni sono cresciuti del 513%, mentre quelli sotto i 35 anni sono
calati del 20% circa. 5 Facebook non è quindi più solo un trend giovanile, ma un vero e
3
Ivy League, o le Ancient Eight, è un titolo che accomuna le otto più prestigiose ed elitarie università
private degli Stati Uniti d'America. Esse sono: Brown University, a Providence, Rhode Island; Columbia
University, a New York City, New York; Cornell University, a Ithaca, New York; Dartmouth College, ad
Hanover, New Hampshire; Harvard University, a Cambridge, Massachusetts; University of Pennsylvania,
a Filadelfia, Pennsylvania; Princeton University, a Princeton, New Jersey; Yale University, a New
Haven, Connecticut.
4
Dati tratti da Wikipedia: Internet, in Italia boom di Facebook. In un anno cresce del 963% - L'Unità
5
Dati tratti da Mondotech.blog del 30 luglio 2009 (http://www.mondotechblog.com /2009/07/25/face
book-ultimi-dati-sugli-utenti/)
6
Gli utenti attivi nel mondo sono, al 30 luglio 2009, più di 250 milioni, di cui il 70%
fuori degli Stati Uniti e più di 120 milioni accedono alla piattaforma almeno una volta
120 per membro. Inoltre ogni mese sono caricate più di 1 miliardi di fotografie e 10
ipertesto, formato da più pagine collegate tra loro da dei link. Digitando
collegamento tra persone in tutto il mondo e dei campi vuoti da riempire con i propri
dati per iscriversi al sito o per accedere al proprio “profilo”. Una volta avvenuta
l’autenticazione ci troviamo nella “Home page” (imm.3), da cui possiamo vedere gli
ultimi aggiornamenti dei nostri “amici”, dei nostri “eventi” e dei “gruppi” a cui siamo
delle immagini ben visibili, per rendere più agevole l’operazione di ricerca on-line.
La “Home page” è uno spazio in cui vengono visualizzati i post e quindi le ultime
notizie degli amici; sulla sinistra è possibile selezionare quali informazioni visualizzare:
foto, aggiornamenti di stato, link; sulla destra troviamo invece le richieste di amicizia,
gli inviti ad iscriversi a dei gruppi e gli inviti agli eventi, più sotto gli eventi prossimi e
6
Dati tratti dalla “sala stampa” di Facebook (http://www.facebook.com/press/info.php?statistics)
7
alcuni suggerimenti: persone che potremmo conoscere perché amici di amici, gruppi o
Per post si intende qualsiasi breve testo, immagine, link un membro inserisca nella
propria bacheca o sulla bacheca di amici, eventi o gruppi a cui è iscritto. Ogni post verrà
visualizzato anche sulla home page degli amici, a meno che non si decida di eliminarlo
o di nasconderlo.
La bacheca, wall nella versione inglese, è uno spazio dove viene visualizzato lo
notifiche dei movimenti, le foto pubblicate o in cui si è stati “taggati” (mettere la tag ad
link, risultati di test e alcuni tra gli amici; sulla destra c’è un’apposita colonna dedicata
Essendo l’interattività uno degli elementi principali del social network, esiste un sistema
Nella pagina delle informazioni troviamo tutto ciò che l’utente vuole dire di sè, dal
luogo di nascita alle scuole frequentate, le reti di cui fa parte (quella del liceo
Facebook mette inoltre a disposizione una casella di posta personale, che permette di
comunicare con tutti gli iscritti al network, che essi siano amici o meno. Per essere
8
(imm.5) riguardanti il membro: quelle che lui stesso ha reso disponibili a tutti gli utenti.
Facebook nasce per ritrovare persone perse di vista, e quindi conosciute nella vita reale,
è ormai però un dato di fatto che spesso ci si conosca direttamente nel web, per interessi
o amici comuni.
I gruppi (imm.6) sono pagine aperte a chiunque si voglia iscrivere; ogni membro del
network può crearne ed essi possono essere impegnati o meno, legati ad un personaggio
spesso legate ad altri siti web: è ad esempio possibile pubblicare link a video da
facile vedere pubblicato un link a una notizia on-line ancora prima che questa sia data
dal telegiornale. Così è stata la mattina dopo la morte di Michael Jackson: prima di
venirlo a sapere dalla televisione, molte persone avevano visto la propria home page
invasa da link a gruppi in memoria del re del pop. Simultaneità è sinonimo di continuo
7
Enrico Menduni, I media digitali. Tecnologie, linguaggi, usi sociali, Editori Laterza, 2007
9
aggiornamento, non in un solo senso ma in modo aperto: Facebook è infatti il canale del
Una delle chiavi del suo successo è inoltre la semplicità: non sono necessarie grandi
competenze informatiche per gestirne uno, a differenza dei primi blog. Il suo layout è
rigoroso, razionale e semplice, al punto che si è parlato di “modello Ikea” 8, pronto per
l’uso. È semplice gestire il proprio profilo proprio come è semplice allargare il proprio
nel giro di pochi attimi. Il tempo assume nuovi significati, tutto è più veloce, tutto è in
attesa”, di tempo avvertito come “scarsità”, di cui Cardinale e Corno parlano a proposito
dei giovani dell’epoca dei new media. «Se tutto si può sempre ripetere, vuol dire che gli
effetti dell’azione sono sempre vissuti come controllabili, reversibili, dunque mai
effettivamente veri»9. E questo è Facebook, dove ogni news è ormai passata, dove gli
soppiantato da una quantità di nuovi scoop, di nuove rivelazioni che possono dar vita a
lunghi scambi di opinioni o lasciare il tempo che trovano. Perché in Facebook tutto è
dominio dona loro, ma allo stesso tempo sono fuggevoli, istantanee, come un click.
8
“IL FENOMENO FACEBOOK. La più grande comunità in rete e il successo dei social network”, il
Sole 24 ore
9
Cardinale Ugo, Corno Dario, Giovani oltre, Rubbettino Editore, s.l., 2007
10
Ci troviamo di fronte ad una sorta di tensione nietschiana tra amore e morte, tra forte
post è pubblicato è già vecchio, è già soppiantato da qualcosa di più recente e quindi più
rilevante.
Su Facebook c’è anche chi cerca l’amore. Lo si può segnalare nelle informazioni: in
cerca di una relazione. C’è chi accetta tra gli amici solo chi conosce nella vita reale, e
chi invece conosce gente nuova chattando, costruendo reazioni web fulminee, che
durano qualche giorno e che sono rigorosamente online. Una sorta di amore mordi e
fuggi, che non ha una consistenza reale ma solo via pc. Gli “amici” sono veri amici o
semplici conoscenti virtuali con cui si scambia qualche battuta occasionale e che magari
non si saluta nemmeno per strada. Una sorta di mondo parallelo in cui intessere
relazioni più o meno profonde, per quanto profondi possano essere dei rapporti coltivati
via internet.
11
Imm. 1. La prima versione di “TheFacebook”
12
Imm. 3. Esempio di Home page
13
Imm. 5. Informazioni visibili ai “non amici”
14
3. La lingua
Facebook si pone nell’ambito della comunicazione mediata dal computer (CMC), di cui
commistione tra scritto e parlato. Herring (1996), dà una definizione di CMC come
«Communication that takes place between human beings via the instrumentality of
computers » 10. Sono possibili diversi approcci allo studio della CMC: partendo da una
aspetti sociali e interazionali della CMC, quelli legati alla capacità della comunicazione
intrecciare aspetti della comunicazione vis-à-vis con limiti imposti dalla scrittura e di
computer; il nodo cruciale di questo approccio risulta essere la posizione delle CMC nei
confronti della dicotomia scritto-parlato. Baron (1984) parla infatti di “talky writing”
riferendosi all’esigenza di confronto tra oralità e scrittura nell’ambito dello studio della
CMC. Yates in un saggio presentato nel 1993 alla Fourth International Pragmatics
10
Orletti Franca, a cura di, Scrittura e nuovi media, Carocci, Roma, 2004
11
Ibid.
15
Troveremo in effetti caratteristiche comuni sia con uno che con l’altro mezzo, il
risultato non sarà però una mera somma delle caratteristiche dei due medium specifici,
quanto un terzo mezzo con delle caratteristiche comuni e degli elementi suoi specifici.
Per alcune lingue esistono ad esempio studi specifici che individuano come
tradizionale.
punto di vista della dimensione diamesica, ovvero il mutamento della lingua secondo il
mezzo fisico. Da questo punto di vista potrei definire questa varietà di lingua come
diatopico. Per quanto riguarda una distinzione diastratica, ovvero una variazione
12
E. Pistolesi, Il parlar spedito, Esedra, 2004
16
strati linguistici; allo stesso modo per quanto riguarda un’analisi diafasica, che
Da questi punti di vista non sarà dunque possibile dare una definizione generale della
raggi” 13, nell’ambito delle lingue dei mass media in generale, evidenziando come
l’esigenza di far presa su un pubblico il più ampio possibe induca i testi ad agglutinare
tempo crei tendenze all’interno del proprio pubblico, dall’utilizzo di lessico specifico a
riscontrabile anche nel social network che sto analizzando seppur con premesse
un pubblico mediamente ampio, questo non è però definibile come il “grande pubblico”
di radio e tv. Ciononostante Facebook crea trend linguistici, quali l’utilizzo della parola
stessi. Come sottolinea Prada in “Lingua e web” 14, essendo necessari dei canali specifici
per accedere ai testi pubblicati su Facebook, esse sono soggetti ad un particolare tipo di
13
A. Masini in I.Bonomi, A.Masini, S.Morgana, La lingua italiana e i mass media, Carocci, 2003
14
Ibid.
17
fruizione che risulta fisicamente più faticosa rispetto ad un libro a stampa e ocularmente
più impegnativa.
3.1 Struttura
strutturale produttiva, in quanto ci troviamo di fronte ad una gamma assai varia di tipi
elementi: le descrizioni, ovvero quel breve commento che ogni membro lascia su se
Per quanto riguarda questi ultimi la mia analisi porta a risultati molto simili a quelli di
chi ha analizzato la lingua dei messaggi e-mail. Innanzitutto non ci troviamo di fronte a
testi molto lunghi ma a scritture tendenzialmente brevi, dalle poche righe alla mezza
pagina. Questo mi sembra maggiormente dovuto alla poca attenzione che si tende a
Detto questo va riconosciuta una tendenza alla divisione per temi all’interno dei
messaggi, in particolare per quanto riguarda quelli inviati dal fondatore ai membri di un
gruppo. Questa divisione è resa visibile a volte tramite l’utilizzo dei tre puntini di
sospensione, altre e meglio da un doppio a capo che rende distinguibili al primo colpo
d’occhio il numero di paragrafi. Molto raramente troviamo segni grafici che indicano la
(▲▲▲▲▲▲▲▲▲).
18
Una mail dal gruppo “Hip-Hop School Milano”:
ciao ragazzi...
abbiamo scelto il giorno 16-05-2009 (Sabato) per ritrovarci a milano per la pizzata...
Dato che ognuno aveva sempre impegni diversi, la data più gettonata è rimasta questa.
fateci sapere con certezza chi viene per avere un'idea di quanti siamo per prenotare..
CI STIAMO muovendo anche per il dopocena... quindi chi non può venire a mangiare per
vari problemi d'orario.. ci possiamo trovare poi a ballare... (per questo però ci metteremo
Buona giornata.
All’interno dei gruppi la struttura risulta invece più articolata, a causa anche del
fatto che è possibile introdurre testi più lunghi e approfonditi, che è possibile leggere
integralmente o solo in qualche parte. A volte si trova una sorta di titolo che indica il
contenuto del paragrafo per agevolarne la lettura e selezione. Gli scritti qui presenti non
superano comunque quasi mai le due pagine e sono invece a volte costituiti da una sola
dal doppio a capo oppure dal rientro della prima frase. In ogni caso la strutturazione
19
dipende anche dal livello di formalità della descrizione e di serietà del gruppo stesso: vi
ETERNU"..!!!» fondato su modi di dire regionali e quello “Gli amanti del tatuaggio” in
cui è possibile trovare una storia del tatuaggio nei vari popoli. Le descrizioni inserite dai
fondatori lo dimostrano:
“ Il tatuaggio (dal polinesiano tatau) è sia una tecnica di decorazione (più spesso di pittura)
Nella sua forma più diffusa, la tecnica consiste nell'incidere la pelle ritardandone la
Tecniche di tatuaggio
Gli Inuit usano degli aghi d'osso per far passare attraverso la pelle un filo coperto di fuliggine
(la china, che artigianalmente e impropriamente si adopera per lo scopo è in fin dei conti una
Nelle zone oceaniche il tatuaggio viene eseguito tramite i denti di un pettine di osso che
fermato all'estremità di una bacchetta, e battuto tramite un'altra bacchetta, forano la pelle
I giapponesi, con la tecnica detta 'TEBORI', usano sottili aghi metallici e pigmenti di molti
colori, ed introducono nella pelle sostanze di natura chimica diversa e di colore diverso. La
20
tecnica giapponese prevede che gli aghi siano fatti entrare nella pelle obliquamente, con
Il tatuaggio occidentale viene invece eseguito tramite una macchinetta elettrica, cui sono
fissati degli aghi in numero vario a seconda dell'effetto desiderato; il movimento della
macchinetta permette l'entrata degli aghi nella pelle, i quali depositano il pigmento nel
derma.
Infine, la tecnica americana (che è diventata la tecnica occidentale) che ricorre alla
componente della sofferenza segna una netta spaccatura tra il tatuaggio odierno, di stampo
In tali contesti l'esperienza del dolore (che da noi viene rifiutata: qui è richiesta solo la
sopportazione del dolore diventa esorcizzante nei confronti della stessa. Oltre all'esperienza
del dolore, è indispensabile la perdita di sangue. Il sangue è l'indicatore per eccellenza della
vita: spargere sangue, in modo controllato e ridotto, quando si esegue un tatuaggio, significa
Tra le sostanze più usate ci sono il cinabro (usato per il rosso), il cromossido (per il verde) e
Molto frequente è anche la strutturazione per mezzo di elenchi puntati o non, una sorta
21
“I 10 Comandamenti di uno studente universitario
2) DA DOMANI DIETA
CON CALMA”
3) Non rimanere a bocca aperta quando lui ti dice "è una cosa seria".." sei bellissima" ecc ecc
Perché in quel momento ti sta dicendo " tra qualche giorno se mi rompi il cazzo ti mando a
fanculo"
5) Non illuderti”
Questo utilizzo più o meno consapevole della strutturazione (non mancano distinzioni in
22
3.2 Sintassi
Dal punto di vista della sintassi del periodo ho notato una tendenza all’utilizzo di frasi
con rapporti logici più semplici. Sono più diffusi andamenti coordinati o giustappositivi,
di periodi molto brevi, a volte monofrastici (costituiti da una sola proposizione). Non
mancano comunque frasi più complesse, con due o più livelli di subordinazione e con
si vuole dare al testo: nelle mail personali sarà più facile trovare frasi molto brevi e
collegate per paratassi, dei legami sintattici deboli dovuti alla forte influenza del parlato
con la sua ridotta possibilità di progettazione del discorso; nei gruppi con
Questa mail è stata scritta da un gruppo ai suoi membri per promuovere un evento.
La sintassi è spezzata, i periodi sono molto brevi, addirittura costituiti da una sola
23
indipendenti. La struttura della frase rimanda a un modo enfatico di richiamare
l’attenzione tipico del discorso orale. Differente è la struttura di questo testo tratto da un
gruppo “impegnato”:
“Oggi è passata al senato la legge che sancisce il ritorno dell'uso al nucleare in Italia.
cosa che non è stata fatta a nostro parere per non investire nella ricerca (come sappiamo i
nostri piu' bravi ricercatori scappano all'estero per avere un futuro piuttosto che rimanere qui
ove non hanno speranze di poter lavorare). Il nucleare in Italia ha il suo passato.
Con il referendum abrogativo del 1987 fu "di fatto" sancito l' abbandono da parte dell' Italia
quattro centrali nucleari in Italia furono chiuse. Tuttavia ancora oggi i rifiuti radioattivi sono
custoditi non in condizione di massima sicurezza e in più località (generalmente nei pressi
Si può notare una maggiore strutturazione del testo: le frasi sono più articolate e
Ho notato una generale tendenza (con forti differenze tra gi ambiti di scrittura: gruppo,
elemento della frase mediante la sua collocazione in prima sede, nella posizione di
24
essere vista come un’affermazione fatta intorno a qualche cosa, si identifica e isola
per cui vale la predicazione. Il rema è la predicazione che viene fatta, il qualcosa di
nuovo che si aggiunge al tema “dato”. Una funzione rilevante in questo senso è il focus,
Facebook è quello dell’”attacco formulare”: due o più frasi (spesso molte di più, fino a
19), che iniziano con le stesse parole, che diventano addirittura tormentoni (“Noi che…”
come titolo di un gruppo) e che cantilenano con ritmo quasi ossessivo i motivi per cui
“Se prima di iscriverti a Beni Culturali credevi che avresti avuto lezione in FdP e invece ti
Se invece sapevi benissimo che la tua sede era via Noto e ti sei iscritto a Bc lo stesso
Se ti stai ancora chiedendo perchè sulla guida degli studenti è segnata via Karakorum
Se ti chiedi perchè la biblioteca d'arte sta al quarto piano e l'ascensore è riservato al personale
e ai docenti
Se anche tu hai notato che nella K02 si congela e nelle aule studio si soffoca
Se ogni volta che dici di essere iscritto in Statale ti chiedono se la tua sede è FdP
Se ti stai ancora chiedendo perchè il caffè delle macchinette è in qualità blu o in qualità
grigia
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Se vai a mangiare allo Stacco, al Dany o a prendere la pizza al Fior di Farina
Se vai a fare le fotocopie da Guttemberg, che è da anni ormai che aspetta che il ciabattino di
Le vostre frasi!
chissà quale miracolo tecnologico e poi ti accorgi che ascolterai per due ore la voce di
Se quando hai voglia di prendere un caffè alle 8.30 di mattina ti ritrovi davanti alla
Questo è il gruppo di chi studia Beni Culturali alla Statale di Milano e non sopporta di avere
Oppure:
“Noi che non abbiam paura ad esternare fuori dal finestrino i nostri sentimenti da
automobilisti/motociclisti.
Noi che quando ti addormenti al verde del semaforo, ti diamo un brusco risveglio.
Noi che combattiamo quotidianamente contro "el classico vecio col cappel in testa".
Noi che quando vediamo i VOSTRI motorini che occupano i NOSTRI parcheggi, scendiamo
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E’ molto facile incontrare anche frasi con il soggetto posposto al verbo:
“INIZIAMO tutti insime il countdown delle favolose 99 scimmie che saltavano sul letto, una cadde a terra
e si ruppe il cervelletto!!!!”
Per il resto ho notato nelle descrizioni dei gruppi una certa tendenza alla regolarità,
quasi a seguire l’andamento scolastico, con scarsa dimestichezza del testo scritto. Sono
enfatica:
“Interessante anche la collaborazione con Mauro Astolfi in occasione dello spettacolo "Essence"”
”Quei coltelli che simboleggiano insieme la malvagità e la prepotenza dei clan camorristici che da anni
tengono in pugno il territorio campano, ma che sono anche una lama di speranza. Una lama capace di
tagliare il velo d’ombra che per troppo tempo ha coperto questo territorio."
La situazione risulta in parte differente nei commenti ai gruppi e nei messaggi personali
(le brevi frasi che ogni utente aggiunge per raccontarsi). In questi risulta più evidente
l’influenza del parlato con la sua scarsa progettazione del discorso e l’utilizzo di
strutture con finalità emotiva. Non sono infrequenti costrutti quali la dislocazione a
sinistra:
27
o la frase scissa:
“condividi se conosci almeno una persona ke il suo nome comincia con la...F”
Non mancano comunque frasi ben strutturate e con più livelli di subordinazione. Queste
sono però limitate a commenti con finalità particolari, tipo richieste pubbliche o
sponsorizzazioni:
“se siete interessati al mio lavoro di ricerca e se avete voglia e 10 minuti di tempo per compilare un questionario
anonimo sulle fiction mediche potete scrivermi all'indirizzo che vi lascio qui di seguito.”
“Coloro che solitamente vanno a sciare potrebbero gentilmente compilare un questionario o magari farlo girare
comunicazione di Facebook: dalle descrizioni, ai gruppi, agli eventi. Il che può essere
dovuto alla struttura del social network, che dà l’impressione di rivolgersi ad un voi
indistinto costituito da tutti gli utenti, e di parlare loro in presa diretta, in un tempo e in
un luogo che sono sempre qui ed ora, anche se il gruppo o l’evento sono stati creati
mesi prima. Nei gruppi ci si rivolge spesso infatti ad un “voi”: voi utenti, voi amici, voi
“Se anche tu come me sei stufo di tutti questi gruppi del cavolo che non hanno senso e che girano su
facebook (ovvero quelli che iniziano per "quelli che.. ecc.. ecc..") allora iscriviti qui e di la tua!!!”
“se sei iscritto all'unimi, in qualsiasi suo dipartimento, questo é il gruppo che fa per te!”
“Quante volte vi è capitato di dire "vabbè non mi preoccupo tanto ho ancora tempo per studiare" e poi vi
siete ridotti a sgobbare come matti pochi giorni prima dell'esame o di qualche interrogazione?!”
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Oppure si parla di “noi”, senza avere una precisa coscienza di chi sia questo noi, a
“Noi che non abbiam paura ad esternare fuori dal finestrino i nostri sentimenti da
automobilisti/motociclisti.”
“ITALIANI andiamo ad occupare tutti San Marino dove la benzina costa le metà e si pagano meno tasse.”
Questi elementi sono tipicamente considerati precipui del parlato, ma entrano a far parte
di quello che è il linguaggio scritto nel momento in cui questo diviene “scritto
mantiene quindi la funzione fatica della lingua, che controlla il canale comunicativo e
“vabhe pazienza...”
Ritroviamo questi elementi, in maniera più consistente, anche nelle mail, dove la
“ciao ragazzi, ho conosciuto una ragazza di ciserano di 22 anni che starebbe cercando un gruppo hip
hop..”
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“raga ma stasera??? ci troviamo direttamente la????”
“dai magari c sentiamo se per te nn è un problema oppure stai già bene così....”
insito nel tipo di scrittura (maggiore nelle mail, minore nei gruppi) e dal grado di
importanza che si vuole dare al testo. Ad esempio risulta più strutturato e più “formale”
modi di dire o frasi dialettali presentano una sintassi più spezzata e meno articolata.
Allo stesso modo i commenti, più strettamente legati alle forme del parlato, presentano
una sintassi franta e poco articolata, a meno che non si tratti di richieste pubbliche o di
comunicazioni formali.
Per quanto riguarda l’uso dei verbi ho notato un generale rispetto dei modi e dei tempi
ma con una notevole semplificazione. In conformità con l’essenza stessa del social
network, il tempo largamente più diffuso è il presente indicativo. Esso rimanda infatti
ad un hic et nunc continui. Il qui ed ora della lettura che non ha confini e che è sempre
differente per ogni utente ma allo stesso tempo sempre uguale. Ognuno ha l’impressione
che l’esperienza della lettura sia sua personale ed unica. Nei gruppi il tempo presente
30
“Saper far ridere una Donna è l'espressione di fascino più sublime per un Uomo.
Questo gruppo è per le Donne che amano chi sa farle ridere, e per gli Uomini che lo sanno fare.”
Oppure il presente è utilizzato come tempo storico nella narrazione di vicende o della
Il loro percorso artistico è notevole: da subito vincono i più importanti concorsi nazionali e
Nel 2003 si classificano quarti ai Campionati Mondiali di Praga vincendo il premio come
migliore coreografia. Sono ospiti in un concorso a Santos in Brasile e nel 2004 continua la
collaborazione con alcuni coreografi brasiliani per la creazione dello spettacolo "Dan'a de
Rua" a Curitiba.
Sempre nel 2004 vincono i Campionati Europei di Hip Hop a Rotterdam (FISAF).
Nel 2006 in occasione de "La giornata mondiale dei giovani" , gli Almost Famous ballano
per il Papa in Piazza San Pietro. In televisione lavorano a "Uno Mattina", "Carramba, che
sorpresa", "Buona Domenica", "Hip Hop Generation" (Rai Tre), "Uno per Tutti" (RaiSat),
Sono ospiti di festival e manifestazioni molto noti nel settore della danza: RHHP (Roma),
Nel 2007, in occasione della rassegna "Amores", Maratona di danza e danze curata da
Vittoria Ottolenghi, portano in scena la loro prima produzione con il titolo "Filo Rosso".”
Allo stesso tempo può essere usato per descrizioni di tipo “enciclopedico”:
“Il tatuaggio (dal polinesiano tatau) è sia una tecnica di decorazione (più spesso di pittura)
Nella sua forma più diffusa, la tecnica consiste nell'incidere la pelle ritardandone la
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cicatrizzazione con sostanze particolari (più precisamente è chiamata scarificazione) o
Gli Inuit usano degli aghi d'osso per far passare attraverso la pelle un filo coperto di fuliggine
(la china, che artigianalmente e impropriamente si adopera per lo scopo è in fin dei conti una
Nelle zone oceaniche il tatuaggio viene eseguito tramite i denti di un pettine di osso che
fermato all'estremità di una bacchetta, e battuto tramite un'altra bacchetta, forano la pelle
I giapponesi, con la tecnica detta 'TEBORI', usano sottili aghi metallici e pigmenti di molti
colori, ed introducono nella pelle sostanze di natura chimica diversa e di colore diverso. La
tecnica giapponese prevede che gli aghi siano fatti entrare nella pelle obliquamente, con
Il tatuaggio occidentale viene invece eseguito tramite una macchinetta elettrica, cui sono
fissati degli aghi in numero vario a seconda dell'effetto desiderato; il movimento della
macchinetta permette l'entrata degli aghi nella pelle, i quali depositano il pigmento nel
derma.
Infine, la tecnica americana (che è diventata la tecnica occidentale) che ricorre alla
componente della sofferenza segna una netta spaccatura tra il tatuaggio odierno, di stampo
In tali contesti l'esperienza del dolore (che da noi viene rifiutata: qui è richiesta solo la
sopportazione del dolore diventa esorcizzante nei confronti della stessa. Oltre all'esperienza
del dolore, è indispensabile la perdita di sangue. Il sangue è l'indicatore per eccellenza della
vita: spargere sangue, in modo controllato e ridotto, quando si esegue un tatuaggio, significa
Tra le sostanze più usate ci sono il cinabro (usato per il rosso), il cromossido (per il verde) e
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Da notare anche l’utilizzo del presente pro-futuro:
“Il 20 dicembre a Napoli si terrà la manifestazione “Io sono Saviano, no a tutte le mafie”.
L’evento si svolgerà in due fasi: alle ore 11.00, un corteo partirà da Piazza Dante ed attraverserà parte di
Napoli per poi giungere a piazza Vittoria; alle ore 14.30 inizierà un dibattito aperto al pubblico,
inframezzato da momenti musicali e teatrali, che avrà luogo nella suggestiva struttura della Villa
Comunale di Napoli, nello spazio antistante la Cassa Armonica, posizionata al centro della Villa stessa.”
Presentano una buona tenuta anche il passato prossimo e remoto, soprattutto nella
“Con il referendum abrogativo del 1987 fu "di fatto" sancito l' abbandono da parte dell' Italia del ricorso
nucleari in Italia furono chiuse. Tuttavia ancora oggi i rifiuti radioattivi sono custoditi non in condizione
di massima sicurezza e in più località (generalmente nei pressi delle vecchie centrali nucleari).”
“Questo gruppo è stato aperto il 14/X/08 alle 15 a seguito della pubblicazione su Repubblica della lettera
di Saviano "Lascio l'Italia per riavere una vita" al fine di raccogliere adesioni ad una lettera (vedi sotto)
La raccolta delle firme è terminata il 24/X/08 alle 24, in 10 giorni sono state raccolte 78.961 firme e le
Non mancano esempi di imperativi, soprattutto alla prima e seconda persona plurale,
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“ITALIANI andiamo ad occupare tutti San Marino dove la benzina costa le metà e si pagano meno tasse.
Unitevi a Attila II il nostro Lord Nois che ci condurrà alla conquista dei terreni stranieri.”
“INIZIAMO tutti insieme il countdown delle favolose 99 scimmie che saltavano sul letto, una cadde a
terra e si ruppe il cervelletto!!!! continuate voi ora il countdown!!!!! RAGAZZI SCRIVETE SULLA
Nei commenti ho notato una maggior varietà di tempi e in minor quantità anche di
modi. Mantiene il suo primato il presente indicativo, soprattutto per definire “regole
“queste 5regole siete voi donne le prime a nn seguirle ma che vi iscrivete a fare!!cioe' basta che vi si
dicono 4parole dolci e vi trasformate...diventate gelose dopo neanche una settimana di frequentazione...nn
dico che nn mi piacciono queste cose nella ragazza che sara' al mio fianco pero' farvi forti qui su facebook
“ci sono anche donne che ridono senza senso... ce ne sono, ve lo garantisco.. sono ragazze che ridono con
degli uomini cretini perchè fanno i cretini... o perchè non sono in grado di arrabbiarsi e allora ridono... ci
sono donne che si fanno sottomettere e ridono, che si fanno offendere e ridono..
il sorriso migliore è quello autentico e d'amore. e si riconosce in mezzo a tanti altri ipocriti. il sorriso
autentico è un sorriso che le vere donne possiedono e non lo usano con chiunque ma solo con chi vale
davvero”
“è stato un grande e lo rimarrà per sempre !!!... io sono diventato un suo fan a dieci anni ... quanto ho
sentito per la prima volta "billy jean"...poi tutte le altre...ogni canzone, ogni video sono stati dei veri e
propri capolavori...”
“ho visto decine di ragazze illudersi cn qualcuno ma via assicuro hce non ci voleva una grande esperienza
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“io è da 7 anni che lo vedo perchè quando comiciai le superiori uno dei ricordi che ho del primo giorno è
proprio di averlo visto mentre passavo col pulman davanti l'ITC mentre tornavo a casa!”
Come forme più tipiche del parlato o comunque di una minor progettazione del discorso
zero!!!!”
condizionale:
“se invadiamo San Marino purtroppo "temo" che in testa all’invasione ci ritroviamo sti pappacefali di
politici italiani.... mandiamo i politici italiani li !!!! E in Italia mettiamo le regole san marinensi!!!!!”
Per quanto riguarda la persona, la più diffusa è la prima singolare, in una sorta di auto
“il tempo è una stronzata inventata da quelli che vogliono mettere un nome a tutto”
35
3.2.2 Pronomi
Non ci sono molte osservazioni particolari da fare per quanto riguarda i pronomi.
Si possono trovare, anche se raramente e a volte in senso ironico, lui, lei e loro come
“Non rimanere a bocca aperta quando lui ti dice "è una cosa seria".." sei bellissima" ecc ecc”
“era un grande uomo e che stava facendo grandi cose, per il bene di molti bambini di cui si stava
Sempre nell’ambito della tendenza in atto nel parlato ad annullare la distinzione tra le
forme soggetto e quelle oblique, a favore delle seconde, troviamo te con funzione di
soggetto:
errori:
Si tratta in ogni caso di casi isolati, spesso con intento ironico oppure segni di poca
progettazione del discorso o scarsa dimestichezza con la lingua italiana, che non
3.3 Lessico
Analizzando esempi testuali tratti da Facebook si può dire che il lessico è l’ambito in
cui si ritrova una maggior varietà. Se dal punto di vista sintattico resiste l’influenza
dello scritto con la sua maggior progettazione, per quanto riguarda il lessico è possibile
trovare elementi molto più vari e articolati. Questo è dovuto soprattutto al fatto che gli
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ambiti argomentativi e le tipologie personali degli iscritti sono molto varie e si spazia da
alte cariche del mondo culturale che si impegnano in lotte e cause civili a ragazzini poco
istruiti che scrivono per comunicare con gli amici, in un gergo giovanile e
particolarmente colorito. Coesitono quindi termini letterari o tecnici con parole più
3.3.1 Colloquialismi
Nel lessico, la generale apertura verso il parlato e la volontà di accorciare le distanze tra
i membri, creando un senso di unione nel gruppo, fanno sì che sia molto facile trovare
delle voci colloquiali all’interno dei vari testi. Innanzitutto parole tipiche del parlato
“Se anche tu come me sei stufo di tutti questi gruppi del cavolo che non hanno senso e che girano su
facebook”
Oppure verbi fraseologici o modi di dire come: studio secco, avere gli zebedei pieni,
bestemmia di prepotenza.
È riscontrabile una particolare presenza di verbi tipici del gergo giovanile come
“stufarsi” o “sbattersi”:
“svegliarsi quando gli altri pranzano....son già sei ore che si sbattono(…)”
“è un gruppo libero dedicato a tutti quelli che ci mettono mezzora per dare una spiegazione a un'altra
37
Oppure verbi fraseologici:
In questo senso sono molto frequenti termini tipici del gergo giovanile o delle periferie:
vocaboli legati al mondo della droga in senso stretto o con valenza semantica più ampia
Non mancano poi termini a tutti gli effetti scurrili: vaffanculo, cazzo, cretini:
“e allora vaffanculooooooooooooooooo”
“ragazze che ridono con degli uomini cretini perchè fanno i cretini...”
“Se quando hai voglia di prendere un caffè alle 8.30 di mattina ti ritrovi davanti alla macchinetta con i
“Per tutti quelli che hanno gli zebedei sotto alle scarpe di vedere i singoli o i gruppi che gabbano
“Sto ricevendo davvero tantissime richieste di partecipazione come amministratore e sto valutando i
candidati.”
Non molto successo hanno invece costrutti preposizionali con più clitici, tipici di un
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3.3.2 Tecnicismi
all’interno di testi non prettamente specifici. Si tratta di una varietà di una lingua
comune (fis: lavoro). Quelli collaterali invece non sono legati a effettive necessità
un dolore).
dalla danza:
“Negli anni la crescita personale di ognuno di loro ha fatto sì che nella compagnia emergessero dinamiche
“Siamo convinti che lo Stato possa proteggere i suoi cittadini non solo assegnando loro un numero
adeguato di agenti di scorta ma anche promuovendo le modifiche e innovazioni legislative che vadano a
colpire indirettamente e direttamente i campi di interesse e di azione di mafia e camorra, incidendo, cioè,
in costumi diffusi e modalità di azione che costituiscono terreno fertile per l'attività mafiosa.”;
dalla medicina:
“In omaggio con l’iscrizione ti assicuriamo una scoliosi atipica da studio e una miopia incipiente e
degenerativa!!!”
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alla fisica quantistica:
“Per la prima volta è stato possibile osservare il profilo delle onde gravitazionali generate dal primo
minuto di vita dell’universo. Gli scienziati hanno utilizzato una rete di quattro interferometri che insieme
formano una gigantesca antenna che si estende dagli Stati Uniti all’Europa.”;
dallo sport:
“…per quelli che quando vedono un pallone non fanno altro che prenderlo e cominciare a palleggiare o a
scartare, per quelli che affermano sempre: alla base c’è il calcio!!!”
All’economia:
Di questi termini molti sono conosciuti ai più, perché ormai entrati nel lessico comune o
perché hanno acquisito una certa familiarità (scoliosi mafia), altri invece risultano
3.3.3 Prestiti
Non poco rilevante è anche l’utilizzo di stranierismi, o, con un termine più ampio, di
I prestiti possono poi essere integrati o non integrati: i primi si adattano al sistema fono-
lato per il grande prestigio e la grande diffusione che questa lingua ha a livello
mondiale, d’altro lato per il fatto che il social network stesso è nato negli Stati Uniti.
15
I.Bonomi, A.Masini, S.Morgana, M.Piotti, Elementi di linguistica italiana, Carocci, 2003
40
Tra i prestiti di necessità troviamo elementi stessi della pagina: la homepage, la tag, il
login; o termini legati al mondo del computer: social network, web, link.
in questo caso si tratta del nome di un gruppo, utilizzato in inglese un pò per richiamare
un famoso telefilm d’altro lato per il prestigio che la lingua straniera offre;
Un termine che fa ormai parte del vocabolario italiano, soprattutto in relazione con i
nuovi media;
fatto che essa risulta comprensibile a molti popoli non madrelingua; per questo alcuni
gruppi e alcune pagine sono disponibili in più lingue o addirittura solo in inglese,
- you know you have to add 10minutes to the times written on the bus stops
- Wednesday is the day of the Mom, even though you have never bought anything inside
Mom
-for every ten words you say, "minchia" and "feega" come out minimum three times
- you know that using the bike means risking your life
41
- actually you are proud of it
- if you hear Girls from Ipanema, you think at Boys from Comasina
- when you meet someone else from Milan, your first question is: “Ma di Milano-Milano?”
- you know exactly how not to be stopped by people who try to sell you bracelets or politics
newspapers
- if you have to pay the rent of the apartment, probably you’re not the happiest person in the
world
- at least once you made some noise in Colonne because of Beck’s Man
- every time you used to go to Le Fontanelle your main thought was not to break any glass
- during your high-school, Saturday was the demonstration-day in the morning and Fiera di
- if you ride a bike or a scooter in Corso di Porta Romana your hands are gonna shake for
- you wonder why they don't put some more lights in the Red and Green lines of the Metro
- you wonder why the announcement for the strikes of ATM seems to come from the moon
- you would prefer to meet Hannibal the Cannibal than going around Central Station in the
night
- if you are a man, during the Fashion Week you are either very happy or very sad because of
- you don’t understand why at the front office of “international tickets” of the Central Station
- if you take 90-91 or 95 in the night you're gonna be the only white person on the bus
- you hate all the tourists that make you wait in queue to have a panzerotto at Luini's
- you still don't understand why people come from other regions just to study at IULM
- no matter of blue, yellow lines and sidewalks: in the night you park your car where you find
42
a place (if you find one) (and anyway also if you wanna pay, you don’t know where to buy a
ticket)
- you wonder why there’s more police in Colonne on Saturday night than in the whole San
Vittore
-when in the night the traffic-lights start to be intermittent, the “law of the jungle” become
-if in the night you see a little light spot in the sky, you feel to see the stars
-you don’t buy anything to drink in “Todos a Cuba”. You just use it as a bathroom
-if you are the first car on a red traffic-light you should move with a reaction-time of
-you know it’s easier to tame (domare) a tiger than conquering a posh girl from Milan
- you love and hate it, but anyway “Milan l’è semper Milan”
In questo testo è possibile trovare addirittura parole italiane scritte con morfologia
inglese, in senso ironico, a sottolineare l’importanza dell’inglese nel mondo nel web 3.0
(“feega”).
Hi guys!!The aim of the group is to bring together the largest number of Facebook users in a
(2) CLICK ON "INVITE PEOPLE TO JOIN" FROM THE MENU ON THE RIGHT.
THANK YOUUUUUUUUU!!!!!!!!!!!!!
43
ECCO IL TRUCCO:
utenti Facebook in un gruppo. Un esperimento, una sfida per dimostrare la potenza del
"passaparola".
(3) SELEZIONA TUTTI I TUOI AMICI (CHE L'ESPERIMENTO FUNZIONI DEVI FARE
QUESTO PASSAGGIO).
VOILA LE TRUC:
Salut les amis, l'objectif de ce groupe est de réussir à regrouper le plus grand nombre
(2) CLIQUE SUR "INVITER DES AMIS A REJOINDRE LE GROUPE" DANS LE MENU
A DROITE
MERCI A TOOOOOUS !”
Il meccanismo è lo stesso: l’utilizzo di più lingue rende il gruppo accessibile da più parti
del mondo e allo stesso tempo gli dona maggior prestigio e maggior importanza
44
Sono ovviamente presenti anche stranierisimi provenienti da altre lingue:
“Der Himmel ist Blau! Rot, gelb, schwarz, BLAU BLAU BLAU!!”
Al cinese:
“I giapponesi, con la tecnica detta 'TEBORI', usano sottili aghi metallici e pigmenti di molti colori, ed
Al latino:
Spesso i termini derivanti da altre lingue vengono inseriti nella lingua italiana
adattandoli in maniera errata, con scopo ironico; i termini così ottenuti a volte restano
In questa frase:
“gruppo aperto a tutti quelli che il tedesco lo lovverebbero se solo potessero under-standerlo..ciè se
anche nella spiegazione. “Lovverebbero” invece risulta una declinazione del verbo
“lovare”, adattato erroneamente dall’inglese e diventato ormai di uso comune tra una
Non mancano battute e ironie sul modo di parlare l’italiano da parte di stranieri, così il
testo:
16
G.Antonelli, L’italiano nella società della comunicazione, il Mulino, 2007
17
Ibid.
45
“Gara Sbaggianeve, di ringrazio dell’invido,
Tra i prestiti troviamo una particolare categoria costituita da termini dilettali inseriti
nella lingua italiana di uso comune: termini che possono essere ormai comprensibili ai
italiano. Il titolo in siciliano rimanda però ad una nota espressione dialettale più colorita
Che risulta però leggermente più ostico per un lettore non lombardo.
“UN SUGNU NUDDU AMMISCATU CU NIENTI, PERO' FINA CCA CHIDDU CHI MI FA
(“io non sono nessuno, ma deve ancora nascere colui che mi può spaventare, capite?!”)
Piuttosto difficile da comprendere, sia per i termini che per i costrutti, da un lettore non
siciliano.
46
3.3.4 Neologismi
neologismi.
Questi ultimi possono essere “combinatori”, ovvero possono formarsi per derivazione o
formano per composizione è l’unione di più parole o parti di esse a creare il nuovo
significato.
Il termine “superattico” è invece costituito da “attico” e dal prefisso “super-“, uno dei
derivazioni.
18
I.Bonomi in I.Bonomi, A.Masini, S.Morgana, M.Piotti, Elementi di linguistica italiana, Carocci, 2003
47
In questo caso si tratta di un gioco costruito sui nomi dei “Sette nani” delle fiabe
Disney.
“Se almeno una volta ti è capitato di seguire una lezione in videoconferenza aspettandoti chissà quale
miracolo tecnologico e poi ti accorgi che ascolterai per due ore la voce di qualcuno che non vedi...”
“Noi che non abbiam paura ad esternare fuori dal finestrino i nostri sentimenti da
automobilisti/motociclisti.”
Questa nuova unità risulta compatta e rigida: non si possono infatti inserire parole al suo
interno.
48
“GRAZIE ANCORA A TUTTI E SIETE TUTTI INVITATI AD APRIRE EVENTUALI FORUM DI
“Non vorrei insomma che rimanesse il solito gruppo con tanti utenti "morto".”
3.3.5Altri fenomeni
“Mmmmmmmmmmmmmmmmmmm!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”;
o risate:
I segnali discorsivi non hanno larga diffusione. Va però anche in questo caso distinto il
corpus di testi tratti dai gruppi e quelli tratti da commenti, mail, messaggi personali.
Nel primo caso i segnali meta testuali, tipici dello scritto, sono costituiti dai semplici
nessi coordinanti:
“Se anche tu come me sei stufo di tutti questi gruppi del cavolo che non hanno senso e che girano su
facebook (ovvero quelli che iniziano per "quelli che.. ecc.. ecc..") allora iscriviti qui e di la tua!!!”
Questo è dovuto al fatto che nei gruppi si trova una maggior progettazione del discorso
Sono più presenti in questo caso i segnali interazionali, le cui funzioni sono ben
“è vero…dai, qualcuno cerchi di recuperare una sua foto, tanto ce ne sono in giro….”
49
Possono essere dei riempitivi:
“dai magari c sentiamo se per te nn è un problema oppure stai già bene così....”
O di consenso:
“siete d’accordo???”
Questi hanno la proprietà di mettere in relazione l’enunciato con il contesto esterno nel
particolare, in cui il contesto è costituito da una pagina web, e quindi in un certo senso
ancora dal cotesto. Che in questo caso risulta costituito da parole ma anche da
riferisce in questo caso a coloro che partecipano alla comunicazione (io, tu, lui);
comunicativa (qui,li) o temporale, in cui si fa riferimento alla posizione nel tempo dei
deittica i pronomi, gli aggettivi, gli avverbi, o, in alcuni casi, i morfemi verbali che
50
La deissi si riferisce ad un qui ed ora di ogni utente che in quel momento ha aperto la
pagina del gruppo in questione. Quindi una deissi spazio-temporale che non può essere
“secondo te lo so?”
possiamo parlare anche di “deissi sociale” legata all’allocuzione insita nel pronome.
Nella frase
“noi che quando vediamo i VOSTRI motorini che occupano i NOSTRI parcheggi, scendiamo e li
spostiamo.”
intuibile dal resto della descrizione. L’ironia e l’indeterminazione sono inoltre ben
“Come ieri sera avrai intuito ormai è certo che Mauri si laurea….”
Che fa riferimento ad una situazione reale accaduta al di fuori del contesto virtuale e che
può essere comprensibile solo per i due interlocutori dei messaggi di posta, ai quali la
situazione è familiare.
“Tutto” fa riferimento ad una situazione esterna che risulta in questo caso indefinita ma
talmente ampia da non aver bisogno di collegamenti con una situazione reale.
51
In un certo senso in Facebook deissi e anafora/catafora si uniscono, considerando il fatto
che il contesto di enunciazione, nella maggior parte dei casi, coincide con un cotesto
sulla schermata, quindi il contesto cui si fa riferimento non è una situazione reale ma il
cotesto virtuale, se si considera, nella prospettiva della CMC, la pagina web come una
Al termine di questo capitolo sul lessico, vorrei inserire a puro titolo esemplicativo i
vari modi in cui Facebook stesso è chiamato all’interno e fuori del network. Essi sono
stati raccolti su esplicita richiesta all’interno di un gruppo, nel quale si invitavano gli
utenti a indicare i loro “nomignoli” preferiti per il social network in questione. Nella
realtà poi questi appellativi non ricorrono molto frequentemente, con l’eccezione
− feisbuk
− il libro faccia
− Facebùk
− i cazzinostri
− Fecciabook
− facciabocca
− faccia buco
− fascia buco
− leisbook
− facciabukko
− faccia di feto
− faccia di libro
− faccia cazzi nostri
− facebrutt
− fessbook
− facebrook
− fresh boots
− fess i brutt
− faccia il piacere
− fasebuk
− feisbuk
52
− feicebook
− Faccialibro...è stato il volume nel quale Lady Gaga ha trovato la PokerFaccia
− FRISBUK...CM LO KIAMA MIA MADRE
− FESSABUK
− fessibook (libro per fessi)
− feissbuk
− libro con faccia
− come disse la nonnina del video 'Feibbicum'
− faccia...moci i cazzi degli altri
− faccebook...il libro delle facce!!
− il libro delle facce
− facecjoc
Alcuni sono mere trascrizioni fonetiche della pronuncia inglese (feisbuk, Facebùk), altri
ironico; altri ancora sono traduzioni letterali (Faccialibro, il libro delle facce).
piacere, faccia cazzi nostri) o alla trascrizione ironica del modo in cui persone poco
che una forma abbia sempre lo stesso utilizzo e la stessa funzione. In particolare non si
trovano sempre le funzioni tipiche dell’italiano standard, ovvero quella che viene
definita come “lingua ereditata dalla tradizione letteraria, descritta nelle grammatiche ed
Troveremo allora elementi tipici dell’oralità quali: “lui” usato come soggetto e non
“perchè nessuno, solo pochi, avevano capito che era un grande uomo e che stava facendo grandi cose, per
19
A.Masini in I.Bonomi, A.Masini, S.Morgana, M.Piotti, Elementi di linguistica italiana, Carocci, 2003
53
Costrutti come esserci + ne:
questo caso:
Non possiamo parlare di una regola, quanto piuttosto di una minima diffusione di queste
Allo stesso modo sono presenti, seppur in modo poco diffuso e poco omogeneo, delle
strutture che potrei definire formalismi, perché “copiate” da testi burocratici o da scritti
gerarchicamente superiori:
“(…)questo appello Le è indirizzato da 78.961 utenti di Facebook, noto social network cui oggi aderisce
“La persona di Roberto Saviano rappresenta per tutti noi un simbolo di speranza per il futuro.”
Capita a volte di trovare strutture più tipicamente “regionali”, perché diffuse in una zona
in cui si parla una certa varietà di Italiano. Ad esempio l’utilizzo dell’articolo anche
“SOSTENIAMO IL SILVIO!”
54
Come “me” al posto di “mi”:
In relazione alla struttura del social network e alla sua provenienza non è raro trovare
lessico a base inglese ma con morfologia italiana; tuttavia si tratta di pochi termini,
molto diffusi. Tra questi ricordiamo: tag, letteralmente “attaccare l’etichetta”, viene
viene utilizzato con morfologia italiana per indicare l’azione di pubblicare un link sulla
Post indica qualsiasi pubblicazione di brevi ,messaggi, commenti, immagini sul wall o
sulla home page e viene utilizzato come verbo italiano a tutti gli effetti:
Vi è poi il più diffuso “click” che ormai è diventato a tutti gli effetti un verbo italiano e
(3) SELEZIONA TUTTI I TUOI AMICI (CHE L'ESPERIMENTO FUNZIONI DEVI FARE QUESTO
PASSAGGIO).
55
3.5 Errori di grammatica
dei veri e propri errori di grammatica all’interno del social network, che prescindono da
strutture regionali o tipiche dell’oralità. Sono eccezioni non molto frequenti, che si
raccolgono per la maggior parte nei commenti, e in particolare in quelli scritti da ragazzi
tra i 13 e i 18 anni con un minor livello di istruzione. Alcuni possono essere meno gravi,
“CIAO!!...nn sono il tipo che riesce a spiegare comè se stesso perchè ancora nn lo capito io..quindi se
3.6 Interpunzione
seconda del tipo di testo. Nelle descrizioni dei gruppi più analitico-descrittivi e
Il punto fermo ha una grande diffusione, nel separare non solo frasi indipendenti ma
Fondati, diretti e coreografati da Daniele Baldi si sono da subito distinti per la loro originalità
56
Numerose sono le collaborazioni con importanti coreografi. Tra queste da ricordare
l'esperimento voluto da Vittoria Ottolenghi di avvicinare lo stile hip hop all'arte di un grande
coreografo di danza classica, Amedeo Amodio, fondatore dell' Ater Balletto, in occasione
I due punti, nei pochi esempi disponibili, conservano gli impieghi più tradizionali, come
l’introduzione di elenchi:
“Attualmente sono (ordine alfabetico): Marco Arbau, Morena Bonnici, Alice Cimoroni, Daniela
Cipolloni, Luigi Iemma, Giacomo Perfetti, Stefania Ricco, Fabrizio Siepi, Paola Tricerri.”;
o di citazioni:
“Falcone disse: "Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si
muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la
mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere."”;
la spiegazione:
“L’evento si svolgerà in due fasi: alle ore 11.00, un corteo partirà da Piazza Dante ed attraverserà parte di
Napoli per poi giungere a piazza Vittoria; alle ore 14.30 inizierà un dibattito aperto al pubblico,
inframezzato da momenti musicali e teatrali, che avrà luogo nella suggestiva struttura della Villa
Comunale di Napoli, nello spazio antistante la Cassa Armonica, posizionata al centro della Villa stessa.”;
“ECCO IL TRUCCO:
Anche la virgola mantiene le sue funzioni più tradizionali di separazione delle frasi
“Infine, la tecnica americana (che è diventata la tecnica occidentale) che ricorre alla macchinetta elettrica
ad aghi, determina sensazioni calde, vibranti, ma non dolorose. La componente della sofferenza segna una
netta spaccatura tra il tatuaggio odierno, di stampo occidentale, e quello del passato, diffuso in Asia,
Africa ed Oceania.”.
57
Il punto e virgola presenta una scarsa diffusione: dove presente esso viene utilizzato
“1) Clicca su "INVITA ALTRI A ISCRIVERSI" (sulla destra, sotto la foto del gruppo);
Risulta invece quasi del tutto assente nella funzione di separazione di periodi, sempre in
relazione con la poca espansione del periodare articolato e la preferenza per segmenti
brevi.
“Tra le sostanze più usate ci sono il cinabro (usato per il rosso), il cromossido (per il verde) e il cobalto
“Raccogliamo quante più firme possibile (ovviamente adesioni virtuali) per avere un mega concerto di
CRISTINA D'AVENA!”
Va purtroppo notato che l’utilizzo corretto della punteggiatura, anche in casi di testi più
articolati, viene raramente rispettato, probabilmente per una scarsa conoscenza relativa
al buon uso dei simboli interpuntori o per la diffusa velocità nel redigere i testi.
alla sfera dell’espressività. Si tratta per altro della percentuale maggiore tra i testi
analizzati e tra i testi contenuti in Facebook in generale. Questo utilizzo marcato dei
segnali interpuntori può essere collegato alla difficoltà di esprimere tutti quei segnali
Facebook parte del web 2.0 risulta in un certo senso necessario trovare un metodo
alternativo per esprimere emozioni o attitudini non strettamente legate alla parola in sè,
58
e l’interpunzione, insieme agli elementi iconici, che vedremo in seguito, sembra
l’elemento più adatto a “suggerire” intonazione e allusioni all’interno di testi scritti per
comunicare con persone alla pari, più che per divulgare o informare.
interpuntori: in primo luogo il punto fermo perde posizioni in favore dei tre puntini di
sospensione alla fine della frase. Questi lasciano il campo aperto a differenti
“ci sono anche donne che ridono senza senso... ce ne sono, ve lo garantisco.. sono ragazze che ridono con
degli uomini cretini perchè fanno i cretini... o perchè non sono in grado di arrabbiarsi e allora ridono... ci
sono donne che si fanno sottomettere e ridono, che si fanno offendere e ridono..”;
a differenti significati:
“Frizzy........”
“Se proprio devo andare all'inferno... tanto vale andarci in grande stile....”
I due punti paiono in netta flessione: risultano quasi assenti a parte rari casi in cui
e suggeriva moderazione:
serve maggiormente alle funzioni di enfatizzazione. Nei testi di Facebook non si può
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notare lo stesso primato, ma va comunque sottolineata una certa diffusione dell’utilizzo
“E' tutto assolutamente in forma anonima, e si impiega meno di 10minuti per compilarlo (ho preso
personalmente il tempo)!”;
“essere coraggiosi non significa non avere paura, ma avere la consapevolezza che c'è qualcosa che vale
Il punto e virgola sembra quasi del tutto assente, mentre non mancano le parentesi ad
“anche se ormai ne sono fuori (BELLA!!!) mi iscrivo per solidarietà.... è TUTTO VERO! :)”
“E' tutto assolutamente in forma anonima, e si impiega meno di 10minuti per compilarlo (ho preso
personalmente il tempo)!”
Il segno largamente più diffuso risulta invece essere il punto esclamativo, che aggiunge
“Mmmmmmmmmmmmmmmmmmm!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Nella maggior parte dei casi non si trova un solo punto esclamativo ma due o più, fino
agli eccessi, nel tentativo di dare maggior risalto alla frase, sia visivamente che nel
60
“uau..siamo un bel gruppo!!!!!!!!!!!!!!”
Anche per il punto di domanda è più facile trovarne due o più rispetto ad uno solo, ma è
“Chi, sotto sotto, non vorrebbe cantare a squarcia gola "Mila e Shiro", "Ti voglio bene Denver" o
Per elementi iconici si intendono prevalentemente gli emoticons, ovvero delle “faccine”
disegnate tramite i simboli di punteggiatura, divenuti famosi dalla diffusione delle chat-
room e poi dei cellulari con gli sms. In Facebook è facile rintracciare questi elementi nei
commenti e nei messaggi personali, ma non mancano esempi anche all’interno delle
descrizioni di gruppi.
Componenti fondamentali 20
Occhi : ; =
Naso - ^
Bocca ) ( O
Nei commenti:
20
Orletti Franca, a cura di, Scrittura e nuovi media, Carocci, Roma, 2004
61
Nei gruppi:
“Questo dello studio era un esempio classico ma in realtà potremmo fare mille altri esempi...il senso è lo
stesso ;)”
“(:”
“Dopo questa foto direi che sei una figa amore! :D”
DIMINUISCONO!!!!! ^^”
“Per tutti quelli che sanno dare consigli agli altri ma mai a se stessi... **”
“pur abbronzata, è riuscita ad abbrustolirsi con una lampada! che sfigata -.-''''' ahah”
Non si tratta solo di “faccine” che indicano stati d’animo, ma a volte di “disegnini” che
Al cuoricino:
“♠♫♠♫♣♫♠♫♠♫♣♫♠♫♠♫♣♫♠♫♠♫♣♫♠♫♠♫♣♫♠♫♠♫♣♫♣♫♠♫♣♫♠♫♠♫♣♫♠♫♠”
Altre volte è possibile trovare addirittura dei veri e propri disegni, che occupano più
62
...........(0 0)
.---oOO-- (_)-----.
╔═════════════════╗
║INVITA TUTTI I TUOI AMICI ║
╚═════════════════╝
'----------------------oOO
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♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥
♥ ╔╦╦╦═╦╗╔═╦═╦══╦═╗ ♥ The
♥ ║║║║╩╣╚╣═╣║║║║║╩╣ ♥ Best Group
♥ ╚══╩═╩═╩═╩═╩╩╩╩═╝ ♥ on Facebook ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥
Come sostituti iconici delle modalità comunicative del parlato è possibile inoltre trovare
il maiuscolo per indicare un innalzamento della voce, o comunque per dar maggior
“anche se ormai ne sono fuori (BELLA!!!) mi iscrivo per solidarietà.... è TUTTO VERO! :) ci sarebbe
delle strutturazioni particolari create con i simboli di punteggiatura per dare rilievo e
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O delle linee che dividono i vari campi di un argomento:
_________________________________________________
Anticamorra Organizzata, che invitano a " indossare nei prossimi giorni un nastrino, un indumento, un
accessorio o qualsiasi altra cosa, di colore Fucsia. Fucsia come i coltelli di Gomorra.Quei coltelli che
simboleggiano insieme la malvagità e la prepotenza dei clan camorristici che da anni tengono in pugno il
territorio campano, ma che sono anche una lama di speranza. Una lama capace di tagliare il velo d’ombra
___________________________________________
Vi è inoltre chi scrive con alcune lettere maiuscole e altre minuscole, senza
giovanile, che aiuta a creare l’unità di gruppo, o meglio, che fa sentire parte di un
gruppo: si scrive così per essere in un certo senso accettati, per sentirsi come gli altri.
TroPPO BuoNa, MLt IndeciSa, 1 pò RompiPaLLe, RoMaNTiCa, P....A:-), StrONZa.....Ma Poi ToCCa a
Voi DiRLo:-)...”;
“VoGlIa Di CoNoScErE tAnTa BeLlA gEnTe NuOvA, sIncErA, dOlCe E cOn CuI sI pOsSa PaRlArE dI
tUtTo...”
Ma anche di commenti:
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Esiste un luogo comune, diffuso soprattutto tra gli analfabeti del web, per cui ciò che è
scritto su Facebook sarebbe indecifrabile per chi non sa usare le abbreviazioni tipiche
degli sms. In realtà le cose non stanno così, innanzitutto perché il “popolo di Facebook”
non è costituito solo da ragazzi (che paiono essere i maggiori fans del linguaggio
abbreviato), ma anche perché la scrittura via web, a parte il campo relativo ai commenti,
non ha una così ferrea restrizione per quanto riguarda il numero di caratteri. Risulta così
più semplice scrivere le parole per intero, anche grazie alla tastiera “qwerty” del pc,
differente da quella del telefonino. Resta comunque da notare il fatto che tra i giovani
membri di Facebook non è raro trovare questo tipo di scrittura, nei commenti, nelle
con una sola dal suono simile: la classica “k” al posto di “ch”, o elementi “nuovi” come
“j” per “gl”. In altri casi vengono eliminate completamente o quasi le vocali da una
parola, che viene di conseguenza “intuita” dalle sue consonanti (“nn” per “non”).
“Nn serve a nnt...ma da un di sicurezza in piu...qnd nn sei x nnt preparata mentre i prof citano i cognomi
“...nella vita devi puntare con tutto te stesso all'impossibile, o meglio a quello ke tu ritieni tale,...mal ke
nei gruppi:
“Per tt qlli ke hanno dei VERI AMICI nn inporta se lontani o vicini, sn smp gente ke ti conosce da una
vita e se vuoi PARLARE, ti vuoi SFOGARE o vuoi semplicemente PIANGERE, sai ke loro ci
saranno!!!”
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nelle mail:
“eh va be dai così riposi un pò.. cmq diciamo che impegna abbastanza ma neanche troppo, sn stata
fortunata e ne sono proprio contenta.. allora lavori anche vicino a casa, non male, l'importante è che sei
(“cmq”: “comunque”).
Non mancano in ogni caso le esagerazioni e gli estremi come il caso di questo testo:
TroPPO BuoNa, MLt IndeciSa, 1 pò RompiPaLLe, RoMaNTiCa, P....A:-), StrONZa.....Ma Poi ToCCa a
Voi DiRLo:-)...”
C’è chi poi, abituato a navigare in siti e chat-room mistilingue o inglesi utilizza
abbreviazioni da parole inglesi; alcune ormai entrate anche nel nostro vocabolario e
quindi facilmente comprensibili, altre dalla più difficile codifica. Ad esempio il creatore
di questo gruppo, italiano, nella parte tradotta in inglese utilizza “ur” che si legge
“your”, “n” che sta per “and” e “pics” per “pictures”: fotografie.
“THE ONLY WAY TO STOP THEM IS TO LET EVERYBODY KNOW ABOUT, SO PLEASE
INVITE UR FRIENDS TO ENJOY IT TOO N START WRITE ON THE WALL,N POST PICS,
VIDEOS OR LINKS!!”
“Oggi parte questo esperimento del tutto nuovo su FB, il tentativo di scrivere un racconto collettivo
66
3.8 Pluralità di codici
Come già visto nel capitolo riguardante il lessico, è possibile trovare all’interno di
regionale, ai veri e propri dialetti, alle lingue straniere, con prevalenza dell’inglese.
Questo può avere finalità ironiche o connotare socialmente e etnicamente una persona o
un gruppo. Accade spesso che si passi da un codice all’altro all’interno dello stesso
evento comunicativo, ovvero in questo caso all’interno della stessa porzione di testo.
“Per tt qlli ke hanno dei VERI AMICI nn inporta se lontani o vicini, sn smp gente ke ti conosce da una
vita e se vuoi PARLARE, ti vuoi SFOGARE o vuoi semplicemente PIANGERE, sai ke loro ci saranno!!!
l’utilizzo della lingua inglese vuol dare maggior rilievo e importanza alla frase finale.
Il risultato in questo caso non è però quello sperato dato che ci sono degli errori di
grammatica all’interno della frase in inglese (si dirà semmai “My friends, I love you so
much”).
21
A.Rossi, La lingua del cinema, in I.Bonomi, A.Masini, S.Morgana, La lingua italiana e i mass media,
Carocci, 2003
67
come in questo caso in cui troviamo una frase italiana con elementi regionali
romaneschi:
Il caso più diffuso è quello di code mixing, non è raro infatti trovare parole inglesi o
maggior specificità o pervasività del termine non tradotto. Il codice più diffuso,
Facebook, che presenta elementi dal nome inglese che sarebbe difficile tradurre:
“Siete tutti liberi di inserire link ad altri siti e fare delle piccole promozioni, ma fate solo attenzione a non
Ma non si tratta solo di termini legati al “mondo di Facebook”: sono termini ormai
“Per tutti quelli che hanno gli zebedei sotto alle scarpe di vedere i singoli o i gruppi che gabbano
O a oggetti importati:
Nell’ambito dei regionalismi o dei termini dialettali è più frequente invece trovare casi
è un gruppo libero dedicato a tutti quelli che ci mettono mezzora per dare una spiegazione a un'altra
68
“.."E CU MINCHIA Sì U PATRI ETERNU"..!!!
In questi altri le frasi inserite in dialetto hanno una particolare coloritura o sfumature
suggerite dall’utilizzo:
“Beh, i milanesi son dei pirla nè...no sto a skerzà...saranno bravi, pieni de sordi, piu colti de noi romani,
In questo particolare caso il paragone tra dialetti e addirittura stili di vita differenti.
In ultima analisi prenderò in considerazione tutti quegli elementi testuali che hanno una
qualcosa altro dal testo stesso. Va innanzitutto chiarito che vi sono testi che
Prenderò come riferimento i primi. Non sono molti gli esempi, ma chiariscono come
all’interno di uno spazio abbastanza rigido e delimitato come quello della pagina di
Facebook, dove è possibile sì postare link a immagini o video, ma nei modi prestabiliti,
c’è chi riesce ad inventarsi metodi diversi per usare i semplici comandi di una tastiera:
22
M.Prada, Lingua e web, in I.Bonomi, A.Masini, S.Morgana, La lingua italiana e i mass media, Carocci,
2003
69
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║INVITA TUTTI I TUOI AMICI ║
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Frecce, immagini:
٩(-̮̮̃•̃)۶٩(-̮̮̃•̃)۶٩(-̮̮̃•̃)۶٩(-̮̮̃•̃)۶٩(-̮̮̃•̃)۶٩(-̮̮̃•̃)۶٩(-̮̮̃•̃)۶٩(-̮̮̃•̃)۶
--->> JOIN THI GROUP <<---
70
Conclusioni
Prima di arrivare alle conclusioni vere e proprie, vorrei fare una breve analisi
Mi ricollego in questo all’analisi che Raimondi 1 fa della radicale tesi nietschana per cui
di “uomo dialogale” e al tema della “maschera” non sarà difficile rintracciare nel social
network una sorta di estremizzazione di tutti questi concetti: se l’uomo vive la sua vita
quotidiana creandosi una sorta di maschera con cui si relaziona con gli altri e se questo
fa si che in ogni tipo di relazione ci sia una mediazione tra quello che si è e quello che si
Alla creazione di questa “maschera” nella vita reale contribuiscono molti fattori, tra cui
uno dei principali è il linguaggio. Questo è dovuto al fatto che l’uomo è in quanto si
relaziona con l’altro, e tra i vari modi di porsi in relazione, il principale e più completo è
appunto il linguaggio. L’uomo dialoga e nel porre domande all’altro le pone a se stesso,
conoscendosi e facendosi conoscere agli altri. Il linguaggio quindi entra in maniera viva
a far parte anche della “maschera sociale” che ogni membro si crea all’interno del
network, che è una maschera più forte, perché difficilmente penetrabile, ma allo stesso
tempo più esposta, ad una quantità di giudizi maggiore. Il profilo di Facebook può
quindi dirci tutto o niente di una persona, non mancano infatti casi di “furto d’identità”
1
E.Raimondi, La retorica d’oggi, il Mulino, 2002
in cui dei profili di personaggi famosi o meno si scoprivano poi in realtà gestiti da altre
persone non autorizzate. Resta comunque un dato di fatto che il modo di utilizzare la
lingua dice molto su quello che si è o che si vuol far credere di essere.
Tutto questo mi riporta alla mia analisi, in cui ho tentato di distinguere i differenti usi
della lingua e in cui abbiamo visto alcuni strumenti linguistici che creano un senso di
significato. In ogni caso esistono delle linee di tendenza, che mi hanno portato ad
minuscolo sono tipici di gruppi di utenti giovani che vogliono sentirsi “adeguati” e
accettati, come invece l’utilizzo di una sintassi più articolata rimanda ad un utente più
impegnati. Nel complesso i fenomeni linguistici presenti nel social network non sono
praticamente mai troppo aulici o formali, ma allo stesso tempo non risultano esempi di
scrittura trascurata e per nulla strutturata. Gli utenti vogliono sì sentirsi parte di un
gruppo, ma allo stesso tempo non vogliono mostrarsi inadeguati, e i fenomeni marcati
brevissimo tempo dei fenomeni che dopo pochissimo sono già passato.
Non mi stupirò quindi se alcuni fenomeni qui analizzati l’anno prossimo non saranno
che qualche caso isolato, perché la lingua cambia in ogni momento, a maggior ragione
• Cosenza Giovanna, Semiotica dei nuovi media, Editori Laterza, Bari, 2004
• Cardinale Ugo, Corno Dario, Giovani oltre, Rubbettino Editore, s.l., 2007
• Orletti Franca, a cura di, Scrittura e nuovi media, Carocci, Roma, 2004
• S.Ponzio, Facebook. Trova tutti i tuoi amici in rete, Sperling & Kupfer, 2009