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Haimi

Rem



Manuale di Magia Nera.

Fondamenti e Filosofia - Demonologia e sigilli - Evocazione dei demoni.

I principali riti per ottenere vendetta, possesso e potere.













Sotto i tassi neri che li ospitano,
i gufi stanno come dei esotici
schierati tutti in fila,saettando
a tratti l'occhio rosso.Meditano.

Senza muoversi così staranno


fino all'ora malinconica
quando,spingendo via l'obliquo sole,
le tenebre si stabiliranno.

Al saggio dice il loro atteggiamento


che a questo mondo deve aver paura
del tumulto e del movimento;

l'uomo attratto da un'ombra che si sposta


paga sempre con pena sicura
l'aver voluto cambiar di posto.

(Baudelaire)


Copyright © 2016 Roberto Palla -Haimi Rem-
All rights reserved.
ASIN: B01MTKMN9N
Prefazione

La magia nera è una pratica esoterica ammantata da una nomea pttamente inquietante e negativa.
Viene relegata come un’ argomento pericoloso, grondante sangue, satanismo, violenza e
perdizione. Ma non è così.
Innanzitutto in questo libro sfateremo il binomio Magia nera e satanismo e vedremmo come molti
rituali di Magia nera non abbiano per nulla connotazioni violente e tanto meno perverse.
Certo la magia nera ha, a volte, aspetti ritualistici molto forti, e sopratutto le pratiche antiche
(come del resto in quelle religiose bibliche) mantengono tra i fondamenti il sacrificio di piccoli
animali ma questo aspetto nella ritualistica ‘nera’ moderna è quasi completamente scomparso.
Altro discorso è la componente sessuale. L’energia sessuale e la sua espssione è spesso parte
centrale nei riti per favorire la sfera amorosa (conquista e possesso in primis) e anche come offerta
alla forza evocata.
In questo libro sfioreremo appena questo argomento in quanto i rituali che descrivo sono rituali
‘personali’ che non implicano una pratica di gruppo e non parlerò di riti Tantrici.
La prima parte del libro avrà un taglio storico-filosofico e cercherà di spiegare al lettore cos’è la
Magia Nera e quali ne sono i fondamenti e cos'è il percorso della mano sinistra.
La seconda parte sarà improntata nel fornirvi le basi per capire ed affrontare questa pratica
esoterica. Parleremo di demoni, entità, sigilli e di come ppararvi al meglio per diventare 'Maghi
neri'.
La terza parte vi descriverà in maniera chiara e semplice alcuni riti tipici della Magia nera per
ottenere vendetta, potere, possesso.
Anche questo (come il manuale di magia Rossa) è un libro di divulgazione non riservato solo agli
operatori del settore e cercherò di affrontare gli argomenti nella maniera più semplice e chiara
possibile.
Sempre Vostro.

Haimi Rem





Il sentiero della mano sinistra.



La mano sinistra ha una storia, sopratutto nelle Cerimonie Tantriche che implicano sesso rituale.
Queste cerimonie storicamente erano associate alla parola sinistra nel termine di negatività,
stranezza, contro-natura, bestialità.
L'espressione Sentiero della Mano Sinistra (vama marg per gli indù) indicava in origine la via
delle "acque corrosive" cioè ogni trasformazione alchemica che implica metodi 'violenti'.
Ancora oggi la società occidentale discrimina i mancini (sinistri) nei sistemi di produzione ed
anche, spesso nell'approccio all'istruzione.
Il lato sinistro del corpo è collegato all'emisfero destro cervello.
Per spiegare meglio il concetto vi invito ad osservare la figura-schema riportata qui sotto, dove
potete osservare come funzionano i nostri emisferi.
Potete riconoscere in questo anche il principio orientale dello Yin e dello Yang (nero e bianco).


Chi usa la mano sinistra è anche popolarmente associato come emotivo, artista, visionario.
Anticamente la 'Sinistra' era associata con il femminile, con la parte emotiva (parliamo sempre di
stereotipi popolari).
In molti sistemi simbolici (e quindi anche nell'esoterismo) il femminile è collegato con le doti di
empatia, dell'essere intuitivo e sensibile e generalmente con tutte le competenze relegate
all'emisfero destro del nostro cervello.
Rivendicare la mano sinistra è un passo importante nella realizzazione del valore non solo del
corpo intero (attraverso la rivalutazione del femminile), ma i molti modi di coscienza che possiamo
sperimentare. L'abbandonarsi a queste sensazioni, più intime, senza inibizioni (amore-sesso, rabbia-
odio, desiderio di possesso e di potere) non filtrati dalla logica e da piani obbiettivi viene spesso
visto come assenza di moralità e quindi, tutto questo, assume una concezione negativa.
La pratica esoterica basata sul sentiero della 'Mano sinistra' rientra nel grande contenitore della
Magia Nera.
Il manichesimo ha stabilito che luce e Tenebre sono contrapposti fra di loro ed ha associato la
Luce con l'essere, la saggezza, l’ intuizione o la consapevolezza.
L’ oscurità è stata associata con l'ignoranza, la cattiveria e l'inganno.
Questo dualismo è fondamento di tutte le religioni di derivazione giudaico-cristiana.
Ci sono stato mistici che hanno, comunque, tentato di comunicare il vero significato esoterico
dell’oscurità (visualizzazione, certezza, forza psichica), ma ne rimane traccia in pochi scritti ermetici
o gnostici (Taoismo e neo-confucianesimo) del significato e della valenza positiva del significato di
oscurità e tenebre.
Quindi il significato alla magia nera possiamo ritrovarlo nella sfida al simbolismo tradizionale e
nel cercare di rompere una base di pregiudizi culturali che allontana la ricerca della comprensione
della morte e dei misteri che riconduciamo ad essa.
Il Nero è associato a alle cose negative.
Ma la negazione è molto preziosa nel mondo. E’ parte integrante della Natura.
Prendiamo ad esempio la distruzione di rifiuti, il cambiamento delle forme (anche dello stato
umano) da parte del tempo.
Possiamo vedere che distruzione, cambiamento e morte sono necessarie alla stessa vita di cui
questi aspetti sembrano la negazione.
Quello che nel sentire comune è negativo è parte del flusso universale e questo non può essere
sottovalutato.
L'oscurità è spesso associata con la mente inconscia direttamente in contrasto con la luce
simbolo di illuminazione. Per cui l’oscurità associata con tenebre e la magia prendono forma e
origine nell’inconscio.
La magia nera diviene, secondo questo sentire, una pratica occulta che nasce dalla parte
irrazionale più profonda dell’uomo, dall’istinto primordiale.
Rimanendo in tema esoterico Magia nera e Magia bianca sono in
contrasto fra di loro anche sul piano filosofico.
Una è l’espressione dell’essere irrazionale mente la seconda è più razionale e controllabile, più
consapevole.
Ora capiamo come il percorso della mano sinistra e della Magia nera ha una sua identità
fortemente votato alla emotività all’essere artistico e irrazionale, sulla consapevolezza degli istinti
considerati più bassi e facente parte del nostro essere animale.
Se questi aspetti si riescono a fondere assieme alla disciplina della pratica (che viene dall’essere
razionale) l’individuo che segue questa via ha un potere personale molto grande ed efficace.
Concludendo possiamo dire che non è assolutamente corretto relegare la magia nera e la sua
pratica ad aspetti criminali, devianti o psicotiche necessariamente correlati ad azioni atte a nuocere
il prossimo.
E’ l'altra parte della pratica esoterica (che possiamo definire della mano destra), necessaria e
complementare.

“ La Via sinistra tra i rovi dell’umana disperazione, i prescelti conoscono...perché non di
disperazione si sopravvive, ma di forza si vive”


Cos’è la Magia Nera.


Come abbiamo detto nel precedente capitolo il colore "nero" indica la magia "cattiva" perché
richiama l'oscurità, in contrasto con il "bianco" che è invece tradizionalmente legato alla luce; quindi
possiamo definire la magia nera come un'insieme di pratiche magiche molto diffuse che si
contrappongono alla cosiddetta "magia bianca".
In entrambi i casi il mago opera in contatto con entità spirituali per il conseguimento di uno
scopo preciso.
Il "mago nero" cerca di sottomettere al proprio volere queste entità, specie di natura demoniaca,
le vuole controllare, manipolare.
Il "mago bianco", al contrario, opera in armonia con esse.
Per capire a fondo cos’è la magia nera dobbiamo un po’ andare alle origini di essa cioè alla
‘Hýbris’ della tragedia greca. Nella tradizione della tragedia greca la Hibris è un evento accaduto
nel passato e destinato ad avere ripercussioni drammatiche nel tempo presente.
È una "colpa" di cui il personaggio si macchia perché con superbia ha violato leggi divine
immutabili. A causa di questa sua scellerata azione, chi si macchia di Hýbris sarà giustamente
punito dagli dèi con la némesis.
Se ci riflettiamo un attimo nel concetto di Hybris vi è implicito il senso del peccato della
tradizione cattolica.
Il mago nero è, dunque, un uomo che si macchia di Hybris, in quanto con tracotanza aspira a
conoscenze superiori alle quali un semplice umano non ha il permesso di accedere.
Il mago nero mira a sovvertire leggi non scritte di armonia universale da sempre immutabili. Per
cui la magia nera è peccato, è una forma di superbia che esula dai limiti dati agli umani.
Per la chiesa cattolica questa pratica esoterica è peccato mortale e i rituali ad essa riconducibili
sono totalmente interdetti e condannati.
Anche il peccato originale è stato generato dalla superbia e dalla conoscenza.
Dio ha punito l’uomo cacciandolo dal giardino dell’Eden.
La magia nera è quindi un’ atto di ribellione inviso a Dio perché mira ad una conoscenza
superiore che porta alla brama di potere e questa brama di potere Secondo Tolkien inevitabilmente
coglie chi diventa pratico di rituali magici e può facilmente corromperne l'animo.
Il mago, allora, se non riuscirà a resistere, sarà sedotto dal male e userà i poteri acquisiti per
scopi malvagi.
Nella tradizione sabbatica coloro che compiono stregonerie vengono considerati esseri senza
anima.
Poiché la brama di potere porta inesorabilmente all'autodistruzione, il
mago nero, nel suo vano tentativo di assoggettare la natura compiendo atti sacrileghi, sarebbe
quindi mosso da un desiderio di morte.
Effettivamente lo scopo della magia nera è quella di nuocere per il proprio tornaconto (attraverso
la fattura) oltre ad essere la pericolosa ma intrigante arte di commerciare coi demoni per ottenere
potere e favori.
La differenza fondamentale tra il malocchio e la fattura sta nel fatto che il primo è un atto
inconsapevole, mentre la seconda è un'azione volontaria. l malocchio consiste nell'indirizzare
attraverso lo sguardo un influsso negativo sul soggetto prescelto. Chi "fa il malocchio" lo fa molte
volte inconsciamente , guidato probabilmente da sentimenti di gelosia o invidia.
L'effetto del malocchio, nella maggioranza dei casi, è negativo, finalizzato a "portare sfortuna"
alle persone osservate. Molto più raramente, si vuole conseguire l'effetto positivo di proteggere la
persona amata.
Anche se effettivamente esistono persone che si portano appresso una notevole e ‘contagiosa’
carica negativa posso comunque definire il malocchio come una forma di superstizione popolare,
radicata nel tempo, che continua a sopravvivere con ostinazione nonostante lo sviluppo della
moderna società civile e che spesso ha connotati ‘razzisti’ ed infondati.
Per "scacciare" il malocchio, secondo la tradizione popolare, si deve ricorrere a riti propiziatori
oppure ad amuleti. L'oggetto portafortuna varia di paese in paese a seconda delle tradizioni: si va
dal classico corno di corallo a oggetti religiosi come santini e crocifissi.
La fattura, come si diceva, è il risultato di un'azione deliberata. Si tratta di un rituale di magia
nera che consiste nel provocare il contatto della persona odiata con l'oggetto "fatturato", oppure nel
compiere il maleficio su un "feticcio", ovvero un pupazzo che rappresenta la vittima.
Nel primo caso si deve fare in modo che la vittima entri in contatto con l'oggetto che pertanto
viene collocato in luoghi frequentati, come la casa, la macchina o l'ufficio.
La fattura è più efficace se l'oggetto "fatturato" viene ingerito dalla vittima.
Un classico esempio è la cosiddetta dagida, un feticcio addosso al quale vengono cuciti capelli e
piccoli oggetti appartenuti alla vittima. Alla testa viene attaccato un bigliettino con scritto il nome
delle persona da colpire.
Il male che viene inflitto alla bambolina, punzecchiata e infilzata con degli spilloni, è "trasmesso"
alla vittima che proverà atroci dolori.
La fattura può essere neutralizzata (se fatta da maghi neri particolarmente potenti, con molta
fatica); occorre, però, che la vittima, o chi per essa, si renda conto che è stata lanciata la fattura,
dopodiché si
deve rimediare attraverso rituali di magia bianca come la creazioni di "talismani" e "protezioni"
da portare sempre con sé oppure da custodire nei luoghi "infestati".
Il mago nero deve sapere utilizzare queste conoscenze con equilibrio per non finire nella propria
autodistruzione sia morale che fisica. Diffidate dagli operatori dell’occulto che dicono di poter fare
ed operare in qualsiasi ambito magico.
Chi ‘sposa’ la via della mano sinistra difficilmente ha anche ‘il potere’ per intercedere con le
entità tipiche della magia bianca perché l’eventuale richiesta di aiuto ed intercessione non potranno
essere accolte senza una piena ‘conversione’ alle energie positive.
La dedizione alle forze della luce o a quelle delle tenebre è assoluta e a nessuno è dato di essere
contemporaneamente da una parte e dall’altra.


Magia nera e satanismo


La magia nera è spesso associata con il satanismo ma, in realtà, il satanismo è una vera e
propria religione che può racchiudere al suo interno diversi aspetti della magia nera, e in
particolare di quella magia in cui l'entità spirituale evocata è Satana.
Anche in Italia, sono moltissimi i gruppi sorti che si occupano di occultismo e molti di questi sono
dediti al culto di Satana.
Questi gruppi, che per lo più si riuniscono in sette segrete, possono limitarsi a pregare Satana e a
offrirgli piccoli sacrifici di animali, come per esempio topi, oppure possono invocarlo per ottenerne i
favori in ambito economico, sessuale e fisico.
In quest'ultimo caso, ci ritroviamo nell'ambito della magia nera e l'evocazione del "maligno"
avviene attraverso un medium o mago nero. Come si diceva, il Satanismo è un vero e proprio culto
che affonda le sue radici nel lontano XV secolo, quando nel mondo cristiano era diffusa la credenza
di fenomeni di devozione della figura di Satana.
Alla corte di Luigi XIV pare siano state celebrate messe nere in spregio al culto cattolico.
Anche se la magia nera non si sovrappone necessariamente alla pratica del Satanismo, è pur vero
che si trova spesso ad abbracciare aspetti foschi e spaventosi della realtà.
Non è raro, infatti, che la magia nera sia collegata a pratiche rituali che implicano il sacrificio di
un essere umano.
Specie in Brasile, dove i rituali magici sono molto diffusi e gli stregoni sono spesso considerati
delle autorità.
È di qualche tempo fa la notizia della morte in Brasile di un bambino nel cui corpo il padre aveva
conficcato 50 aghi.
A neanche un mese di distanza da questo terribile accadimento, sempre in Brasile, il corpo di una
ragazza di 17 anni è stato ritrovato sul ciglio di un'autostrada con una candela accesa in bocca. Su
volto, gambe e braccia del cadavere, inoltre, erano presenti svariate ferite provocate da un coltello.
L'omicidio della povera ragazza era stato commesso dalla datrice di lavoro, che si sospettò,
praticasse magia nera.
Tutto questo ha una ragione ‘perversa’. Chi pratica l’esoterismo ad un certo livello sa benissimo
che per ottenere favori dalle entità evocate vale la regola dello scambio. Non si fa nulla per nulla,
infatti. Mentre nella magia bianca lo ‘scambio’ con i favori ricevuti viene fatta con il proselitismo
facendo conoscere il culto del santo o dell’angelo (per fare un esempio banale) a cui si richiede
l’aiuto, nella magia nera il discorso è più complesso.
Molte pratiche ‘estreme’ di magia nera hanno conseguenze spesso incontrollabili e drammatiche,
proprio per la natura stessa delle richieste che si fanno alle entità e alle forze del mondo oscuro.
La magia nera è una magia ‘pericolosa’, che (e questo sembra un paradosso) richiede un integrità
morale e psicologica non propriamente comune per essere affrontata.
Il confine, quindi, che divide magia nera da satanismo è molto labile proprio per l'esigenza di
devozione e di scambio che si deve all’entità invocata.


Invocazione ed Evocazione


Per assicurarci l’attenzione e l’aiuto di un’entità esistono fondamentalmente due metodi che sono
comuni ad ogni pratica esoterica: l’ evocazione e l’invocazione.
L’evocazione spirituale è richiamare un'entità, sia essa un Demone, uno spirito, una persona
morta, o un elementale, ed avviene quando l’essere appare al di fuori dell’operatore.
Quando si lavora con l’energia, l’energia si trova sempre all’esterno dell’operatore e mai dentro il
suo corpo.
Con l’evocazione non c’è mai un legame o una connessione diretta.
L’invocazione invece significa prendere lo spirito dentro noi stessi. L’essere, in pratica, entra nel
corpo dell’operatore.
Un esempio è quello di invocare un Demone, facendo sì che il Demone poi parli attraverso
l’operatore usando la sua voce per comunicare. Spesso quando questo accade la voce può cambiare,
diventare più profonda, gracchiante, o in qualche modo diversa.
Durante le sedute, spesso il medium è in grado di produrre una sostanza chiamata “ectoplasma”
per fornire un materiale luminescente in maniera che lo spirito evocato si possa manifestare in
maniera visibile. Anche questa è una forma di invocazione perché c’è una connessione diretta tra lo
spirito ed il medium.
La pratica dell’invocazione è molto pericolosa sopratutto quando il rito di magia nera prevede
energie mortali e distruttive, anche perché l’invocazione include anche costruire energia all’interno
della propria anima scaricandola attraverso i propri chakra o l'aura.
Questo crea un legame con la vittima.
La maggior parte degli incantesimi di magia nera che vanno male, lo fanno a causa di errori del
mago.
Ci sono altre ragioni perché questo possa accadere, per esempio la vittima che ha un’aura
potente in grado di riflettere l’energia negativa; oppure la vittima è sotto potente protezione
spirituale.
Ci possono essere altre ragioni, ma queste sono le più comuni.
Anche la magia bianca in cui si opera una guarigione può creare problemi al mago che invochi
l’energia prima di applicarla.
Ogni volta che l’energia viene invocata, si stabilisce una potente connessione.
Ovviamente, nessuno che sia sano di mente vorrebbe collegarsi ad una malattia o a un disturbo
fisico. Se il mago lavora sul denaro, il potere personale o altre applicazioni positive dell’energia,
invocare è una cosa desiderabile.
Vale anche per gli incantesimi d’amore o lussuria.
Non prendete queste cose alla leggera, Vi invito nuovamente alla cautela, all’umiltà e al profondo
rispetto nell’approccio con le entità che volete evocare. Siate onesti, leali con le entità e sopratutto
non fatevi prendere dalla bramosia di superiorità: non dovete comandare mai, chiedete sempre con
rispetto e fermezza e non pretendete di sfruttarle mai in nessun modo.
Lo ribadisco con il massimo fervore: dovete essere persone in equilibrio con Voi stessi e molto
forti spiritualmente prima di eseguire le pratiche che vi sto spiegando.
Nel prossimo capitolo ci inoltreremo in maniera approfondita nell’argomento e capirete anche il
motivo delle mie affermazioni.


Come evocare un Demone.


Premetto che il metodo di evocazione che è riportato in questo capitolo non è quella riportata nei
famosi grimori di origine medioevale (come la ‘Chiave di Salomone di cui parleremo poi) sui quali
l’esoterismo nero classico si basa. L’approccio moderno nell’evocazione delle forze che regolano la
parte sinistra è più ‘soft’, meno ‘arrogante’ e non cerca d’imprigionare le energie all’interno di un
perimetro geometrico ma le fa fluire. L’energia non deve essere parte a se’ stante e controllata con
terrore ma tutt'uno con chi le evoca. Noterete che non si realizzano cerchi di protezione ma il
rapporto con lo spirito evocato è aperto e paritario regolato dal reciproco scambio.
Il magus non ordina, contratta un favore, questa è la grossa differenza rispetto al modo
d’intendere l’evocazione nella magia nera classica.
Quindi non parleremo di pentacoli associati ai pianeti o a circoli con simbologia particolare
(magari questo sarà parte di un’altro libro) per trattenere le forze demoniache o di formule di
evocazione perentorie.
I demoni sono esseri appartenenti al mondo spirituale (e non solo) che, secondo l'opinione
corrente e la visione dettata dalla religione ebraica, cristiana e islamica, influenzano negativamente
o positivamente la vita degli uomini.
Vengono menzionati nella Bibbia e nel Corano (le apparizioni bibliche però non fanno riferimento
al mondo spirituale e demoniaco con cui molte persone affermano di essere in contatto) e nei libri e
testi a loro dedicati.
La concezione cristiana afferma che i demoni erano angeli ribelli a Dio. Secondo la tradizione
ebraica alcuni di essi (Grigori) sarebbero venuti sulla terra per concupire le donne di questo
pianeta. I demoni cercano quindi d'influenzare gli uomini in modo che si distacchino a loro volta da
Dio e commettano dei peccati.
I demoni abitano l'inferno con il loro sovrano Satana, dove puniranno e tortureranno il peccatore
dopo la morte.
L'accezione negativa deriva dunque, nella nostra cultura, dalla parola "demonio" con la quale si
identifica Satana, il Diavolo. "Demone" indica nella cultura cristiana qualunque angelo caduto
insieme a Lucifero nella dannazione.
Da qui la diffusione di mitologemi e storie che vedono i demoni come agenti del male e
responsabili di infestazioni di case, foreste e luoghi stregati.
Gli adepti del culto degli antenati cercavano di influenzare l'azione degli spiriti buoni e cattivi.
Per prima cosa, prima di evocare un demone dovete conoscerlo e quali sono le sue peculiarità.
Questo è un punto fondamentale anche per la Vostra integrità.
Per invocare un demone dovete avere uno scopo ben preciso, dovete sapere esattamente cosa Vi
serve ed il perché state 'disturbando' un'entità tanto potente.
Tenete conto, anche, che non tutti i demoni sono amichevoli.
Quando evocate un demone non tracciate alcun cerchio di protezione, fareste un torto a chi
evocate che non deve chiedere alcun permesso per venire in contatto con Voi, anche perché state
invitando Voi l'entità e l'ultima cosa che dovete fare e mettere ostacoli.
Tenendo presente quando detto sopra ora potete cominciare.
Innanzitutto sceglietevi un posto tranquillo dove non dovete essere disturbati o distratti.
Spegnete anche i Vostri smartphone.
Prendetevi tutto il tempo necessario. Il tutto deve essere fatto con molta calma e in pace con Voi
stessi.
Il vostro primo rituale di evocazione dovrebbe essere fatto di notte (anche se vedremmo più
avanti che questo non è affatto necessario). Le ragioni di questo sono che le energie sono diverse di
notte rispetto a quelle del giorno ed è più semplice essere soli e liberi da distrazioni.
Avrete bisogno di incenso di qualità elevata. Potete adoperare olibano, mirra, benzoino o storace.
Anche l’incenso ha la sua importanza perché è la Vostra prima ‘offerta’ verso chi evocate.
Recuperatevi una o più candele nere o blu. Nel luogo dove eseguite l’evocazione cercate di avere
anche uno specchio.
Una volta che avete creato il clima giusto accendete incenso e candele.
Copiate, stampate o disegnate su un foglio pulito il sigillo del Demone (i più importanti li trovate
in questo libro) che volete evocare.
Chiudete gli occhi e visualizzate il sigillo nella vostra mente meglio che potete. Va bene se aprite
gli occhi e guardate ancora il Sigillo ( fatelo tutte le volte vi serve) per ottenere un’immagine più
chiara. Mentre lo visualizzate recitate, o cantate, il nome del Demone ripetutamente a voce alta
oppure mentalmente.
Quando chiediamo assistenza a un Demone, è appropriato offrire qualcosa in cambio. Siate
preparati a dare qualcosa in cambio.
E’ qualcosa su cui sia voi che il Demone dovete prendere accordi. Ricordate che il valore di una
parola, l'onestà, l'integrità e l'onore sono di estrema importanza per gli Dei Antichi. Non concordate
MAI qualcosa che sapete non potrete fare.
Molte volte i Demoni appaiono ma molte altre volte no. Chi è nuovo all’evocazione e non è
sufficientemente aperto psichicamente può non avere abbastanza esperienza per sentirlo. In Tal
caso abbandonate il rituale e riprendetelo successivamente. Occorre molta pazienza. Durante
l’evocazione il Demone può apparire tramite la riflessione in uno specchio, nel fumo dell’incenso, o
in qualche altra maniera; se siamo abbastanza sensibili, possiamo sentire il Demone toccarci se
decide di farlo.
Le esperienze sensoriali possono essere molto diverse quando si stabilisce un contatto con un
Demone.

Il Demone parla attraverso i nostri pensieri (telepatia).

Con la telepatia le parole del Demone ci arrivano attraverso i nostri
pensieri. All’inizio può essere difficile per chi non è abbastanza sensibile o non ha l’abilità
psichica di distinguere tra i propri pensieri e la comunicazione ricevuta da un’altra entità.
Attraverso la meditazione e con l’esperienza, diventa molto più facile col passare del tempo.

Vediamo e sentiamo il Demone.

Questo accade alle persone che sono più aperte psichicamente.

Sentiamo l’energia del Demone.

Questo è potente ed elettrizzante. Veniamo avvolti da un’aura potente e mistica. Durante questo
periodo, potremo spesso sentire il Demone che ci parla ed anche vederlo. Il demone si può
manifestare anche attraverso fenomeni di spostamento di oggetti all’interno del luogo dove siamo,
‘donandoci’ un’ evidenza fisica della sua presenza.
Quando si è stabilita una relazione con un certo Demone, non è più necessario eseguire un rituale
formale di evocazione. Il Demone può apparire di notte o di giorno e tutto quello che dovremo fare è
concentrarci per contattarlo telepaticamente. Una relazione forte e stretta con un Demone che vuole
lavorare con Voi e che vi guiderà lungo “la via della mano sinistra” è un punto d’arrivo a cui ogni
mago nero tende; è un esperienza che rende molto potenti e la magia praticata diventa molto
efficace.
Mi permetto di aggiungere alcune considerazioni personali dettate dalla mia esperienza. Ho
avuto la fortuna d’incontrare qualche reale ‘Mago nero’ (non ciarlatani da due soldi che hanno il
solo scopo di ‘fregare’ il prossimo) e di esserne diventato oltre che conoscente anche amico. Mi ha
sempre colpito l'asciuttezza del loro operare. I luoghi in cui svolgono le pratiche esoteriche sono
molto essenziali, quasi spogli. Qualche simbolo come l’immancabile pentacolo (di cui parleremo più
avanti in questa opera) qualche candela e degli incensi ma nulla di più.
Ho imparato che questa pratica esoterica implica il mettere in campo parecchie energie
psichiche che si trovano nella concentrazione e nella meditazione più che nell’ostentare paramenti
da Film dell’Horror di bassa qualità.
Il luogo dove si svolge l’operare del Mago nero è fondamentale.
Deve essere tranquillo ed isolato, non occorre che sia per forza scuro anzi va bene anche se è un
luogo molto luminoso basta che sia ‘The place to be” cioè il posto dove state bene con Voi stessi e
con la Vostra energia.
Toglietevi l’idea che i demoni e le forze necessarie a questa pratica amano il buio e
l’oscurità...non è affatto così.
Come ho scritto poco sopra molti Maghi operano nella notte proprio per trovare la giusta
concentrazione e energia non per altri motivi.


- Pentacolo del sole per le cose d’onore -
I poteri dei Demoni.



Quella che segue è la classificazione secondo la piccola chiave di Salomone dei poteri dei demoni
che il mago nero ha la facoltà di evocare per asservirli al suo volere. (Nella tradizione giudaico-
cristiana i demoni vengono definiti ‘Spiriti Infernali’).
Gran parte del suo contenuto deriva da testi del Cinquecento, tra i quali la ‘Pseudo monarchia
Daemonum’ di Johann Weyer, e da grimori tardo-medievali.
Vi si possono rintracciare anche chiare influenze cabalistiche e della mistica musulmana. Nel
libro viene dichiarato come autore il re Salomone ma la presenza nell'opera di preghiere a Cristo e
alla Trinità rendono tale dichiarazione di paternità un evidente falso.
La Piccola Chiave di Salomone contiene dettagliate descrizioni degli spiriti e dei rituali necessari
per evocarli e costringerli a eseguire gli ordini del mago (chiamato nel testo "esorcista").
Vengono date istruzioni dettagliate circa i simboli, le procedure rituali da eseguire, le azioni
necessarie per impedire che gli spiriti prendano il sopravvento, i preparativi che devono precedere
l'evocazione e il modo in cui costruire gli strumenti necessari per l'esecuzione di tali rituali. La
Piccola chiave di Salomone è conosciuta in ambiente esoterico come Lemegeton

Facoltà e poteri Spiriti che li conferiscono

Alchimia:

Berith, Zagan

Amicizia, ecc.:

Barbatos, Belial, Botis, Forneus, Gusion, Orobas, Raum

Amore:

Amon, Beleth, Dantalian, Eligor, Forneus, Gaap, Gomory, Raum, Saleos, Sytry, Vual, Zepar

Annegamenti, ecc. :

Focalor, Vepar

Arti e scienze:

Allocen, Amy, Asmodeus, Bifrons, Dantalian, Forneus, Furcas, Famygyn, Glasyalabolas, Morax,
Naberius, Paimon, Procel, Raum, Solas

Astrologia e astronomia:

Allocen, Amy, Bifrons, Morax, Orias, Solas

Coraggio:

Ipes

Cose nascoste e perdute:

Andromalius, Cimeries, Eligor, Scox, Vassago

Distruzione:

Aini, Raum, Scox, Vine

Dominio sugli uomini:


Paimom

Felicità domestica:

Allocen, Buer, Furfur

Filosofia:

Buer, Furcas, Gaap, Murmur,Vapula

Fuoco:

Aini, Flauros

Furti:

Raum, Scox, Valefor

Guerra e morte:

Abigor, Eligor, Glasyalabolas, Halpas, Lerajie, Marchosias, Sabnack, Vine

Immobilità:

Agares, Asmodeus, Foras

Incantesimi:

Malpas, Seere

Intelligenza e spirito:

Aini, Balam, Bune, Foras, Ipes,Zagan

Invisibilità:

Zsmodeus, Baal, Balam, Foras, Glasyabolas

Letteratura e poesia:

Cimeries, Phoenix

Lingue:

Agares, Caim, Forneus, Ronobe

Matematica e geometria:

Andrealphus, Asmodeus, Bifrons, Procel

Medicina:

Buer, Marbas

Musica:

Amduscias

Negromanzia:

Bifrons, Camygyn, Murmur

Odio e vendetta:

Andras, Gaap, Flauros


Onori e avanzamenti:

Belial, Berith Gusion, Naberius, Orias, Orobas, Patmon, Ronobe, Vual

Passato, presente e futuro:

Allocen, Amon, Astaroth, Balam, Barbatos, Berith, Botis, Caim, Flauros, Glasyalabolas, Gomory,
Gusion, Gaap, Ipes, Orobas, Purson, Raum, Vassago, Vine, Vuai

Retorica, ecc :

Aini, Flauros, Caim, Forneus, Naberius, Ronobe

Ricchezze e possedimenti:

Bune, Foras

Rovina economica:

Asares, Raum

Sapienza:

Baal, Gusion, Zagan

Sapienza magica:

Bathin, Bifbons, Decarabia, Foras, Furcas, Gaap, Morax, Procel, Purson, Ose, Solas

Segreti, letteratura e poesia:

Aini, Andromalius, Astaroth, Dantalian, Furfur, Marbas, Ose, Procel, Vine

Spiriti familiari:

Amduscias, Amy, Belial, Botis, Decarabia, Gaap, Morax, Paimon, Purson, Scox

Terremoti:

Agares

Tesori:

Andromalius, Amy, Asmodeus, Barbatos, Cimeries, Eligor, Foras, Gomory, Purson, Valac

Trasformazioni:

Andrealphus, Hagenti, Marbas, Orias, Ose, Valefor, Zepar

Venti, tempeste, ecc.:

Focalor, Furfur, Vepar

Visioni:

Dantalian

Volo per Magia:

Bathin, Gaap


La Chiave di Salomone.


La Clavicula Salomonis è probabilmente il più celebre e allo stesso tempo il più temuto fra i testi
di Magia Rituale. Gli scrittori clericali vi si riferiscono costantemente come al “ Libro del Diavolo ”.
L'inquisizione del 1559 la proibì come opera pericolosa. Per secoli si sono intrecciate controversie
sulla sua autenticità e sulla effettiva esistenza di un originale ebraico, dal quale sarebbero derivate
tutte le versioni tardo-medievali. Solo di recente è stata fatta in parte luce sulla questione. Sembra
evidente oggi che la Clavicula esista, in una forma o nell'altra, dalla più remota antichità. Certe sue
Parole Magiche, la disposizione di certi riti, indicano origini semitiche e babilonesi. Quasi
certamente entrò nell'Europa Occidentale attraverso gli Gnostici, i Cabalisti e simili scuole magico-
religiose. Non possiamo essere sicuri, naturalmente, di quanta parte dell'opera, che conosciamo
attraverso diversi e non sempre concordanti manoscritti, sia originale, e di quanto debba essere
attribuito ad aggiunte posteriori. La questione tuttavia ha importanza solo relativa. Nel considerare
la “originalità” dell'opera, ci troviamo infatti subito di fronte a due interrogativi di non facile
risposta: l'opera ha effettivamente avuto un solo autore, e questo era davvero il biblico Re
Salomone, figlio di Davide? In secondo luogo, siamo portati a chiederci: se i rituali sono veri, “
funzionano ” effettivamente? Questo tipo di studio tuttavia oltrepassa i limiti del nostro lavoro. Le
contese nate in genere intorno alla Chiave si sono, fino ad oggi, limitate a critiche fondate su basi
piuttosto vaghe: come vago, del resto, è tutto ciò che riguarda la magia. Uno scrittore afferma che il
libro non può essere opera di Re Salomone, in quanto questi fu un uomo buono.
Si può rispondere, come farebbe un occultista, e non senza ragione, che la Bibbia racconta come
Salomone cedette alle tentazioni e cadde in peccato.
Inoltre, i religiosi ortodossi hanno lottato contro il contenuto del libro (se non contro la sua
autenticità) a causa del suo reputato carattere “ diabolico ”. Gli occultisti occidentali hanno
contrattaccato con la tesi che il contenuto diabolico è un’aggiunta posteriore, e non appartiene
all’opera originale, nella quale si manifesta, essi dicono, null’altro che il puro spirito dell’Alta Magia
operante attraverso la Forza Divina. In Europa, la Chiave è conosciuta attraverso copie manoscritte
sepolte nelle grandi biblioteche di Londra, Parigi ed altre città. II più antico di questi testi, in greco,
risale al dodicesimo o tredicesimo secolo: è conservato nel British Museum, ma non è ammesso alla
pubblica consultazione.
La prima versione a stampa apparve a Roma nel 1629; come le altre che seguirono, è tuttavia
incompleta e di scarsa attendibilità. Più interessanti sono i manoscritti, di cui si conserva un buon
numero: in essi però il testo, i diagrammi, la loro disposizione e sequenze differiscono a volte
notevolmente da copia a copia. Le lingue in cui generalmente si trova la Chiave sono il francese e il
latino, e molte delle versioni risalgono al diciottesimo secolo. Ma per provare che la Chiave, o
qualcosa di molto simile ad essa, è esistita probabilmente per più di duemila anni, dobbiamo risalire
ancora indietro nel tempo. Nel primo secolo dell'era cristiana lo storico ebreo Giuseppe Flavio fa
riferimento ad un libro di incantesimi per evocare gli spiriti maligni che veniva attribuito al Re
biblico. Con il suo aiuto, il mago Eleazar l’Ebreo esorcizzò i demoni in presenza dell'Imperatore
Vespasiano, comandandoli con l'Anello di Salomone, ben noto a chi ha letto le famose Mille e una
notte. Di un simile trattato sui demoni, attribuito allo stesso autore, parla ancora, quasi dieci secoli
piu tardi, lo storico greco Michele Psello. Più tardi, il Grande Alberto, testo di magia naturale
attribuito dalla tradizione al filosofo Alberto Magno (1193-1280), riporta citazioni da un certo
Aronne, che è certamente Aronne Isacco, mago di corte e interprete dell’Imperatore di Bisanzio
Manuele I Ownneno (1143-1180). Questo Aronne possedeva (secondo un altro storico bizantino del
tredicesimo secolo, Niceta Choniate) un libro magico leggendo il quale “evocava legioni di demoni”.
Tale volume era, con tutta probabilità, la Clavicula, il che dimostra come la diffusione di quest'ultima
fosse continuata dal primo all’undicesimo secolo, anche se, insieme con gli altri Grimori , non
divenne largamente conosciuta in Occidente fino al secolo tredicesimo.
Per riempire l’intervallo di quasi dieci secoli che si apre fra le notizie fornite da Giuseppe Flavio e
quelle di Michele Psello, occorre rifarsi alle tradizioni riportate nelle letterature orientali.
Una versione del libro, reperibile nel MS n. 2350 della Bibliothèque de I'Arsenal, contiene una
prefazione molto antica, di probabile origine bizantina, che non si trova in nessun altro testo. In essa
si racconta che la Chiave doveva essere sepolta con Salomone nella sua tomba; venne invece
trasportata a Babilonia e quindi diffusa da un principe di quel paese. “ Tutte le cose create ”
debbono obbedire ai suoi segreti.
Torniamo per un attimo alle Mille e una Notte. Si ritiene che buona parte del materiale su cui si
basano i suoi racconti provenga da fonti babilonesi molto antiche.
Anche nel Corano sono presenti tracce delle tradizioni relative alle attività magiche di Salomone,
come vennero poi elaborate nella celebre raccolta di novelle.
Su questa trama di leggende gli scrittori arabi dipinsero uno straordinario e multicolore affresco,
narrando con grande libertà immaginativa dei fasti e delle gesta del Re biblico.
Seguendo a ritroso il filo conduttore che lega le loro opere, si risale ad epoche assai remote.
Questo fatto ha portato alla supposizione che la Chiave possa derivare da un corpo di tradizioni
magiche usato (se non addirittura iniziato) da Salomone, che era, al suo tempo o immediatamente
più tardi, diffuso tra i maghi del Mediterraneo Orientale.
Tale ipotesi e interessante, in quanto suggerisce connessioni fra l'opera di Salomone e il corpo di
rituali magici praticati nell'antico Egitto e attribuiti a Ermete Trismegisto.
II termine “ ermetico” è tuttora usato per definire le opere alchimistiche o comunque segrete.
Nella critica e nella storiografia è spesso nata confusione per il fatto che diversi libri sono stati in
tempi diversi diffusi sotto il titolo generale della Chiave di Salomone. Ad esempio, la Clef du Rabbi
Solomon è un'opera del tutto differente, che tratta dei talismani planetari. Pud tuttavia derivare in
parte dalla Clavicula.
Oltre a quest'ultima, altri due documenti vengono attribuiti dalla tradizione al Re biblico: il
Lemegeton, detto anche Piccola Chiave o Chiave Minore, che tratta dell'evocazione e dei poteri
degli spiriti ultraterreni; e il Testamento di Salomone, nel quale si racconta come questi entrò in
contatto con i geni che in seguito riuscì a dominare, come ottenne la loro obbedienza, e quale fu la
sua caduta.

- Pentacolo del sole per la libertà -




I Sigilli


In questo Capitolo Vi presento i principali sigilli per evocare i Demoni di cui necessitate l'aiuto.
Tenete presente che la parola "demone" non ha un'eccezione sempre negativa. Ad esempio nella
mitologia greca e romana il daimon (Demone) era una specie di di spirito guida e quindi una forza
totalmente positiva. Anche Socrate diceva che il demone era la sua coscienza. I Sigilli sono le
“firme” degli spiriti che evochiamo e rappresentano per essi un forte richiamo. Il sigillo non è
solamente un simbolo, lo possiamo considerare come una porta che collega due mondi e che
permette al ‘Mago’ di rendere presente ( e a volte anche in maniera corporea) ciò che normalmente
non lo è. Accanto ad ogni simbolo vi è anche il nome del demone e le ‘capacità’ che essi portano con
se e con la loro energia e che possono essere (se essi vorranno) messe a disposizione di chi li invoca.
Ricordo sempre la massima attenzione nel maneggiare queste conoscenze.
Agares


Richiama chi è fuggito e impedisce le fughe, insegna qualsiasi tipo di lingua. Bisogna invocarlo
rivolti verso Est.

* * *
Aim



Conosce la scienza e l'astrologia.

* * *
Alloces



Risponde a domande inerenti l'astronomia e predice il futuro.

* * *
Amdusian

La capacità di questo demone è molto particolare infatti fornisce al mago spiriti familiari per
assisterlo in caso di malesseri ma anche per contrastare forze negative.

* * *
Amon

Riconcilia i nemici ed è utile nella magia nel favorire l' amore. Predice il futuro.

* * *
Amy



Risponde a domande su quello che ignoriamo e la sua evocazione concede l'astuzia.

* * *
Andras



Insegna a combattere i nemici e ne indica le debolezze. Alimenta le discordie.

* * *
Andrealpush


Esperto di Matematica e Geometria

* * *
Andromalius


Aiuta il mago a ritrovare le cose perdute (anche di terzi) e i tesori nascosti.

* * *
Asmodeo


Induce alla lussuria, semina orrore e caos, conosce la matematica e il segreto dell'invisibilità.
Asmodeo è secondo alcuni il serpente che sedusse Eva. Attenzione!! E' un demone pericoloso e
distruttore. E' conosciuto anche come Sidonay.

* * *
Astaroth


Ha la facoltà di insegnare al mago ogni segreto sulle arti e sulle scienze, rivela i luoghi dei tesori
e delle cose nascoste. E’ conosciuto anche come Astarte, Inanna, Ishtar, Isis, Ashtart, Ashtoreth,
Asherah, Ahet, Aset, Tanit-Ashtart, Anat, Athena.
E’ uno dei quattro ‘Signori’ dell’inferno.

* * *
Bael


Conosce l'arte di rendersi invisibili. Lo può insegnare a chi lo evoca.

* * *
Balam


Conosce presente, passato e futuro.

* * *
Barbatos


Riappacifica, ed è in grado di riunire la gente in amicizia. Rivela il futuro.

* * *
Bathin


Conosce e insegna a chi lo invoca le virtù delle pietre preziose e delle erbe magiche.

* * *
Beleth



Viene invocato per risolvere le questioni d'amore.

* * *
Belial


Questo demone è una delle energie più potenti che potete evocare. Favorisce onori, favori e
l'appoggio dei potenti. E' il demonio della sodomia. Attenzione!! E' un demone molto cattivo e
crudele, spesso anche con chi l'invoca.

* * *
Berith


Aiuta il mago ad ottenere gioie ed onori. E' il demone dell'alchimia riesce a mutare i metalli in
oro.

* * *
Bifrons

Conosce la matematica, l'astrologia, le virtù delle pietre e delle erbe magiche.



* * *
Botis



Si evoca nei riti in cui si vuole favorire la riconciliazione. Risponde a domande sul futuro

* * *
Buer


Favorisce e dona felicità e salute. Conosce le virtù delle erbe medicinali, la filosofia e la logica.

* * *
Bune


Viene evocato per ottenere saggezza, ricchezza e possedimenti.

* * *
Camio

Rivela il futuro e conosce il linguaggio degli animali.



* * *
Cimerjes


Rende le persone abili in guerra, rivela i luoghi dei tesori e delle cose perdute.

* * *
Crocell

Conosce le scienze e la matematica.


* * *
Dantalion



Permette al mago di influenzare le menti soggiogandole al suo volere. Rivela i segreti nascosti nel
profondo di uomini e donne

* * *
Decarabia


Insegna le caratteristiche e le capacità di piante e minerali. Da protezione al mago mediante gli
spiriti familiari.

* * *
Eligos


L'evocazione di questo demone può fornire due generi di 'aiuto' contrapposti fra di loro. Causa
litigi e guerre ma crea anche amore fra due persone, dipende dalla richiesta.

* * *
Focalor

Causa la distruzione dei nemici tramite annegamento o soffocamento e non solo.

* * *
Foras


Conosce i segreti delle piante legate alla magia, conosce la locazione dei tesori nascosti.

* * *
Forneus


Conosce le arti e le lingue. Viene evocato per i legamenti d'amore fra nemici.

* * *
Furcas

Domina filosofia e scienza.



* * *
Furfur


Viene evocato dal mago per favorire l'amore di coppia e coniugale.

* * *
Gaap


Causa amore o provoca odio fra due persone.

* * *
Glasya


Rivela il futuro. Conosce l'arte del delitto. E' conosciuto anche con il nome di Labolas.

* * *
Gremory


Fa conquistare al mago che lo invoca l'amore di qualsiasi donna. Si manifesta con sembianze
femminili.

* * *
Gusion


Rivela il futuro e trasforma l'odio dei nemici in amore.

* * *
Haagenti


Dona al mago che lo invoca l'arte di tramutare i metalli in oro.

* * *
Halphas


Attenzione!! E' un demone distruttivo, ha il potere di scatenare guerre e annienta i nemici.

* * *
Haures


Conosce passato, presente e futuro. Distrugge e brucia i nemici del mago ed uccide gli uomini
con il fuoco, protegge contro altri spiriti.

* * *
Ipos


Rivela il futuro. La sua energia, se evocato, fornisce coraggio e doti di spirito.

* * *
Leraje


E' un potente alleato. Distrugge i nemici.

* * *
Malphas


Ha il potere di realizzare qualsiasi desiderio.

* * *
Marax



Conosce l'astrologia e le proprietà segrete di erbe e pietre.

* * *
Marbas


Guarisce o causa malattie. Dona saggezza e conoscenza. Può cambiare forma agli esseri.

* * *
Marchosias


Esperto nelle arti della guerra. Rivela il futuro.

* * *
Murmur


Mette in contatto chi lo evoca con le anime dei defunti. Può fornire onori e gloria e rivela il
futuro.

* * *
Naberius


Restituisce onore al mago che ne è stato privato. Conosce ed insegna le virtù della logica.

* * *
Oriax


Tramuta la forma degli uomini se gli viene chiesto, insegna l'astrologia.

* * *
Orobas


Conosce il futuro e fa riconciliare i nemici.

* * *
Ose


Causa allucinazioni e follia, tramuta in qualsiasi cosa l'aspetto dei nemici del mago che lo evoca.

* * *
Paimon


Fa acquisire a chi lo evoca il dominio sugli uomini. Al mago fornisce l'aiuto degli spiriti familiari.

* * *
Phenex


Può essere un valido aiuto per il mago perché ne obbedisce gli ordini. Rivela il futuro.

* * *
Purson


Conosce le locazioni dei tesori, rivela il futuro.

* * *
Raum


Ruba in favore a chi lo evoca, riconcilia i nemici e può favorire l'amore fra due persone.

* * *
Ronove


Conosce e insegna le lingue. Ha il potere di rendere amici i nemici.

* * *
Sabnock


Conosce le arti belliche, fornisce aiuti nelle guerre e nelle arti militari, distrugge i nemici di chi lo
evoca.

* * *
Sallos


Favorisce e causa l'amore fra persone di sessi opposti.

* * *
Samigina


Ha il potere di purificare e liberare dalle energie parassite e deleterie.

* * *
Seere


Fa accadere qualsiasi cosa all’istante

* * *
Shax


Ruba denaro in favore del mago, combatte i nemici rendendoli sordi e cechi.

* * *
Sitri


Causa l'amore fra uomo e donna, fa nascere la lussuria

* * *
Stolas


Conosce la virtù delle piante e dei minerali, insegna l'astrologia

* * *
Uval


Fa acquistare amicizie ed onori, rivela il futuro.

* * *
Valefor


Rivela tutto ciò che è ignoto a chi lo evoca, suo potere è quello di curare qualsiasi malattia.

* * *
Vapula


Domina tutte le arti e i mestieri.

* * *
Vepar


Ha il potere sul mare. Causa la morte dei nemici per annegamento.

* * *
Vine


Conosce tutti i segreti e li rivela al mago, insegna le arti belliche ed appoggia i suoi favori in
battaglie e guerre.

* * *
Volac


Ha il dominio sui rettili, conosce le locazioni dei tesori nascosti.

* * *
Zagan


Conosce e può insegnarvi i segreti dell’Alchimia.

* * *
Zepar


Causa l'amore fra i due sessi, muta l'aspetto degli uomini e rivela il futuro.

* * *



I Tre sigilli che seguono sono quelli dei tre grandi e principali demoni che governano l’inferno
(assieme ad Ataroth e il cui sigillo lo trovate all’inizio del capitolo) che erano gli Dei mesopotamici
originali. Anche in questo caso potete notare come la religione Cristiana e l’ebraismo
‘impadronendosi’ delle tradizioni dei popoli antichi e avversari abbiano stravolto molti significati
delle figure sacre che ne componevano la tradizione.
Satana



Nella tradizione ebraica è un’angelo al quale viene affidato da Dio il compito di verificare il livello
d’amore e devozione da parte dell’uomo a Dio stesso. Solo successivamente e sopratutto nel
contesto cristiano viene descritto come il vero padrone del mondo, l’arcangelo del male, lo spirito
maligno portatore di oscurità, contrapposto al Dio della luce buono e positivo. I vangeli attribuiscono
a Satana la totalità del male. Viene descritto come il capo degli inferi l’ avversario per antonomasia,
quello che ha osato anche tentare Cristo. A lui tutti i demoni ubbidiscono.
L’evocazione e la devozione a Satana ai fini di riti di magia nera è vista dai Satanisti come il modo
più semplice per ricevere l’attenzione degli altri demoni e a volte anche l’unico.

* * *
Beelzebub

Questo demone, secondo la tradizione è secondo solo a Satana nella gerarchia. Spesso nella
tradizione cattolica Satana e Beelzebub vengono considerati come un unica cosa.
E’ conosciuto anche con il nome di :Baalzebub, Enlil, Bel, Pir Bub, Bae.
Anche questo demone viene invocato per ricevere ‘attenzione’ e favori da Altri demoni.

* * *
Azazel

E’ conosciuto anche come Shamash, Utu, Ashur, Zazel, Samyaza, Samyazazel, Shamgaz,
Shemyaza, Shemihazah, Shamash, Utu, Samas, Babbar, Ashur, Shamyah, Hathra, Semjaz.
Nella tradizione mesopotamica e ittita era il demone dei deserti.
Il suo nome significa sfrontato, imprudente e questa sfrontatezza ed imprudenza furono utilizzati
verso Dio.
Fu, infatti, (secondo il libro di Enoch) uno degli angeli ribelli, che secondo la tradizione
insegnarono agli uomini a costruire armi e alle donne l’arte della cosmesi.
La Dagida



La Dagida è un simulacro (ha le sembianze di un bambolotto) e può presentarsi in diversi aspetti
e forme.
La sua funzione è proprio quella di rappresentare la persona o il demone su cui si concentra il
rituale. Può essere adoperata per nuocere a qualche nemico, per fare guarire o innamorare e anche
per invocare la presenza delle forze che ci servono per compiere il rito.
E’ uno strumento fondamentale per molti riti di magia nera (e non solo) e un mago che vuole
percorrere la via ‘sinistra’ deve imparare a costruire e armeggiare.
Il materiale e la forma della dagida dipende dal rituale in cui essa viene impiegata e anche dal
tipo di ‘effetto’ che vogliamo ottenere dal suo uso.
Essenzialmente queste ‘bamboline’ sono costruiti con materiali semplici e naturali come cotone,
erbe, pezzi di legno, argilla o uova. Vengono decorate con stoffe, perline ed oggetti vari e possono
esser finemente impreziosite per l’utilizzo nei rituali di invocazione.
E’ molto importante il colore ‘portante’ (cioè principale) della dagida perché ne identifica
l’utilizzo.

I colori portanti principali sono:

Bianco: per la magia bianca, spiritualità.
Nero: per la magia nera, per proteggersi da negatività.
Blu: serenità, amore,fortuna
Rosso: amore, attacco, passione, potere
Verde: denaro, fertilità, serenità
Rosa: amore
Viola: spiritualità, evocazioni dello spirito dei defunti
Giallo: allegria, soldi, mente.

La dagida può essere utilizzata per evocare divinità o demoni. La tradizione voodoo ci dice di
tracciare il sigillo di chi vogliamo evocare recitando la formula di evocazione (solitamente basta
ripeterne come un mantra il nome).
Poi si posiziona una piccola offerta sul sigillo stesso per ringraziare simbolicamente la forza
evocata (della farina, delle uova o dei piccoli animali…) e poi tutti gli elementi necessari per
costruire il nostro simulacro.
Se il rito che dovete compiere è rivolto verso o conto una persona cercate di modellare la dagida
sull’aspetto della stessa utilizzando della cera o posizionando una foto al posto del viso.
Dovete poi pensare di rendere il tutto più efficace inserendo negli elementi necessari per
costruire la vostra dagida qualche riferimento ‘fisico’ del destinatario del vostro rito (capelli,
indumenti, unghie, sangue etc...)
Cominciate a costruire la vostra ‘bambolina’ con concentrazione e cura (non dovete
necessariamente creare un oggetto perfetto) continuando a recitare l’evocazione alla forza che
dovrà dare energia al Vostro manufatto.
La dagida così ottenuta sarà ‘caricata’ dello spirito o della forza che abbiamo evocato. Potremmo
utilizzare così la bambolina simulando cosa vogliamo che accada alla persona a cui sono destinate le
nostre attenzioni.
Da questo momento in poi l’oggetto che avete fra le mani non è solo una bambolina e dovete
chiamarla con il nome di chi ne rappresenta il simulacro. Potete accarezzarla, baciarla, pettinarla,
trafiggerla con oggetti acuminati, picchiarla..., tutto dipende da cosa volete fare al destinatario dei
Vostri riti.
Solitamente la dagida non deve essere dispersa o distrutta (almeno che non lo preveda il rito) ma
nascosta o sotterrata per utilizzi futuri.
Ogni dagida rappresenta una sola persona.
Più avanti troverete alcuni riti che utilizzano la dagida che vi serviranno anche come esempio
d’utilizzo.




Il Pentacolo


Il pentacolo al contrario di quanto comunemente si pensa non è un simbolo negativo ed è
presente in molte culture e luoghi. L’interpretazione occidentale è sopratutto di carattere esoterica
ed è visto come un talismano volto alla protezione contro influssi e forze di carattere negativo.
Il pentacolo prende la sua nomea negativa agli inizi del nascere del Cristianesimo.
Dato che era un simbolo pagano venne trasformato in un simbolo demoniaco legato alla figura di
Satana.
Per i pagani, invece, era un simbolo sacro legato al culto e alla cultura di Venere e quindi alla
bellezza, alla sensualità e alla femminilità.
Il legame della figura con la dea Venere/Afrodite si deve al fatto che Venere, pianeta a essa
associato in epoca classica, visto dalla Terra compie (in un periodo di otto anni) un percorso simile
ad un pentagono nel cielo.
Il pentacolo è una rappresentazione del microcosmo e del macrocosmo: combina cioè in un unico
segno tutta la creazione, ovvero l'insieme di processi su cui si basa il cosmo. Le cinque punte del
pentagramma interno simboleggiano i cinque elementi metafisici dell'acqua, dell'aria, del fuoco,
della terra e dello spirito.
Questi cinque elementi sintetizzano i gruppi in cui si organizzano tutte le forze elementali,
spiritiche e divine dell’universo.
Il rapporto tra i vari elementi rappresentati all'interno del pentacolo è ritenuto una riproduzione
in miniatura dei processi su cui si basa il cosmo.
Questo processo inizia dall'elemento dello spirito, il quale si manifesta dando origine a tutto ciò
che esiste.
La creazione si verifica partendo dalla Divinità e scendendo verso la punta in basso a destra,
simboleggiante l'acqua, ovvero la fonte primaria e sostentatrice della vita sulla Terra.
Dall'acqua ebbero origine le primissime forme elementari di vita, le quali poi evolsero con il
passare dei millenni staccandosi dall'elemento primordiale.
Dall'acqua il processo creativo risale verso l'aria, la quale rappresenta le forme di vita
sufficientemente evolute da potersi organizzare da sole, prendendo coscienza del proprio sé.
Questi esseri, dalla loro innocenza originaria, si evolvono e si organizzano moralmente e
tecnologicamente, procedendo lungo la linea orizzontale verso la terra a destra. La terra
simboleggia il massimo grado di evoluzione che un'epoca può supportare, quando questo diviene
troppo ingente avvengono delle ricadute, sotto vari punti di vista, ma innanzitutto sotto il profilo
spirituale.
L'essere si allontana dallo spirito, degradando verso il basso, il fuoco, simboleggiante l'apice della
degenerazione. In seguito alla depressione avviene però sempre una ripresa, un ritorno alle origini,
in questo caso allo spirito, l'essere umano riscopre la spiritualità.
Altre interpretazioni vedono nel pentacolo non solo una rappresentazione del rapporto tra il
mondo divino e quello fisico, ma anche una rappresentazione della figura umana.
Facendo riferimento al celebre Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci appare evidente come il
pentagramma possa essere la rappresentazione schematizzata di un corpo umano con braccia e
gambe divaricate.
Il cerchio che attornia il pentagramma sta poi a simboleggiare l'infinito; dunque questa
alternativa interpretazione simboleggerebbe la relazione che accomuna l'uomo all'infinitezza
dell'universo e alla sua valenza mistica, ovvero la Divinità.
Le tre punte superiori, inoltre, rappresentano i tre aspetti attraverso cui si manifesta la Divinità,
ovvero la Dea triplice del Druidismo e della Wicca, sebbene il concetto di divinità tripartita sia
comune a molte tradizioni pagane e anche indoeuropee.
Le punte inferiori rappresentano invece il Dio nei suoi due aspetti di fertilità e divinità dell'aldilà.
I due spazi contenuti tra le tre punte superiori, sommati allo spazio contenuto tra le punte
sottostanti, sempre ad interpretazione druidica e wiccan, rappresentano i tre gradi del rito
iniziatico, mentre i restanti spazi laterali sono la rappresentazione dei due principi cosmici della
wicca, il maschile e il femminile, il Dio e la Dea, dall'interazione dei quali scaturisce tutta la
manifestazione.
Il pentacolo è dunque una riproduzione in miniatura del processo creativo e immanente che
regge l'universo.
Esistono però differenze tra il significato attribuitogli dai wiccan e quello per il quale lo utilizzano
i satanisti.
Pur essendo il significato base in entrambi i casi essenzialmente quello sopra descritto, nelle due
versioni del pentacolo cambia la posizione degli elementi: nella wicca il pentacolo va rivolto con una
punta, quella dello spirito, nel suo orientamento tradizionale verso l'alto.
Lo spirito posto in alto simboleggia il rapporto che deve intercorrere tra la spiritualità e il mondo
materiale, in cui la prima deve prevalere.
Il significato che gli è stato attribuito da altri gruppi ( invece viene considerato per lo più
negativo: in questo secondo caso, con le due punte verso l'alto, la materia (fuoco e acqua) viene
posta in alto, simboleggiando la sua predominanza sullo spirito.
In questo contesto appare evidente come la wicca e il satanismo non siano solo diversi ma anche
opposti.
I praticanti del satanismo ma anche della magia nera giustificano il loro
uso con le due punte verso l'alto, indicando che il pentacolo rovesciato
rappresenta l'energia che discende dall'alto andando a potenziare l'anima dell'uomo.
Si sono date tante interpretazioni di questo fatto, spesso legate a significati negativi.
Una vuole che la stella sia disegnata rovesciata come insulto a Dio: se quella “normale”, di ampia
diffusione nell'iconografia, è un simbolo “buono”, allora chi va contro l'autorità di Dio deve per forza
disegnarla rovesciata, allo stesso modo degli altri simboli.
Un'altra interpretazione, legata a motivi più religiosi che filosofici, è quella del rifiuto da parte
dell'uomo di sottomettersi a una divinità. Lo Spirito posto in basso, in quest'ottica, significherebbe il
non voler tendere a Dio, quindi rifiutarne le regole e l'autorità, per “andare via” in un'ottica di puro
e semplice antagonismo.
Questa interpretazione deriva da un pensiero di chiara matrice cristiana ed è rifiutata dalla
maggior parte dei Satanisti come sbagliata e
fuorviante.
Una visione praticamente identica, e probabilmente delle stessa origine, vede lo Spirito in basso
e gli elementi fisici in alto come il prevalere della materialità sulla spiritualità, dipingendo il
Satanista, di conseguenza, come una persona edonista, immorale, dedita solo ai piaceri terreni e alle
tentazioni del corpo, priva della più elementare morale, sadica e malvagia.
Un altro motivo di rovesciamento del pentacolo è il fatto che forma un'immagine vagamente
assomigliante a quella di un volto demoniaco. Da parte sua la posizione dello Spirito in basso, e non
verso l'alto, non è casuale, né una forma di protesta o ribellione.
Spirito e materia sono uniti ed indissolubili, fino alla normale morte del corpo fisico.
Il mondo materiale è indispensabile per l'evoluzione spirituale, poiché un'anima disincarnata non
dispone di tutto il bagaglio di esperienze e conoscenze che soltanto nel mondo terreno può
acquisire.
In definitiva, lo Spirito si evolve non solo in base alle sue capacità intrinseche, ma anche grazie
alla permanenza nel mondo materiale.
La sua posizione in basso non è quindi da intendersi come la negazione della spiritualità, a favore
di un qualche edonismo anarchico, egoista e materialista; al contrario, è da vedersi come la
rappresentazione grafica tanto di una condizione reale quanto di un precetto, cioè una regola di vita
semplice ma efficace, osservata da molti Satanisti di varie scuole.
Lo Spirito viene posto in basso, sul piano materiale, quindi in senso più ampio sul piano pratico,
reale e tangibile della vita, che deve essere vissuta senza rifugiarsi in un mondo immaginario o
fuggire dalle difficoltà, senza disperdersi inutilmente in pensieri ed azioni prive di
costrutto o fondamento.
Questo ha anche una forte implicazione morale: lo Spirito in basso, sul piano reale, rappresenta
anche la capacità di prendersi le responsabilità
delle proprie azioni, di “assorbirne l'energia”, cioè di subirne le
conseguenze, buone o no, senza nascondersi. quello per il quale lo utilizzano i satanisti (Tratto da
wikipedia).
E allora, chiarito questo ,come deve essere il simbolo del Pentacolo per il mago nero? Con le due
punte verso l’alto, non quanto per la devozione a ‘Satana’ ,che non è necessaria, ma proprio per il
desiderio di assorbire l’energia che potenzia l’operato della pratica esoterica, servendosi
dell’energia dello spirito arricchita dalle forze evocate per risolvere questioni terrene e non per
trascendere. Il pentacolo rovesciato diviene per il mago nero un fondamentale catalizzatore e
amplificatore di energia da utilizzare per le proprie pratiche.

- Pentacolo rovesciato con gli elementi -

Il Maleficio



Prendo in prestito la definizione di ‘Maleficio’ dal libro ‘la preghiera di liberazione ‘ di padre
Matteo La Grua.

"Il Maleficio è una particolare forma di magia nera, che si esplica attraverso riti e cerimoniali allo
scopo di nuocere alle persone. Si chiama anche Fattura perché si agisce con particolari oggetti
opportunamente preparati".
Il Maleficio (o, se vogliamo, la Fattura) può essere diretto o indiretto:

• Maleficio diretto: viene operato direttamente contro la vittima utilizzando del materiale
opportunamente "maleficiato". Il materiale usato può essere di diversa natura (sangue mestruale,
erbe, polveri di ossa di morti...) ed ha la funzione di rappresentare lo strumento sensibile attraverso
il quale le energie negative agiscono.
Una volta preparato, il materiale maleficiato viene fatto arrivare alla vittima principalmente in
due modi:
1) Mescolandolo ai suoi cibi (o bevande) affinché se ne nutra,
2) attraverso oggetti posti a suo diretto contatto: ad esempio attraverso corone di peli o capelli
intrecciati miste a sangue e ad altro materiale di vario genere collocati all'interno dei suoi cuscini o
dei suoi materassi.

• Maleficio indiretto: avviene mediante il transfert, ossia ricorrendo a oggetti e a cose che
rappresentano la vittima (attraverso la dagida , indumenti o oggetti particolarmente cari al
destinatario della fattura). Si agisce con dei rituali magici caricando questi oggetti del male che si
vorrebbe far arrivare alla vittima.
Il maleficio indiretto si può esercitare anche utilizzando Il principio di omeopatia regolato dalla
legge secondo la quale “il simile produce il simile”, e quindi, per fare un esempio, inducendo la
putrefazione nel materiale fatturato, si cercherà di causare il deperimento e la morte fisica del
destinatario del maleficio.
Gli effetti che si vogliono ottenere mettendo in atto un Maleficio sono sempre rivolti al male della
persona che ne è vittima (o dei suoi cari): magari si vuole indurre una situazione di odio profondo
nei confronti di qualcuno, di separazione dagli affetti, di depressione, di malattia, di morte, di
suicidio, di dissesto finanziario..etc.

I maghi neri in grado di esercitare realmente fatture efficaci sono pochi e sono quelli che hanno
percorso la via ‘sinistra’ raggiungendo un grande livello di consapevolezza e preparazione.
Infatti, questa pratica esoterica non è priva di rischi per il mago in quanto se il destinatario del
maleficio ha una forte protezione spirituale
(o per dirla con le parole degli esorcisti è in grazia di Dio) si può avere un forte effetto
boomerang e gli effetti negativi colpiscono il committente e il mago stesso. Il mago nero deve
conoscere, quindi, anche come difendersi dall’eventuale ‘ritorno’ delle forze negative che destina su
terzi.
Inoltre chi esercita l’arte esoterica del maleficio deve essere pronto anche alle conseguenze che
porta la volontà di fare del male in termini propriamente spirituali.
Quando si evocano forze demoniache per compiere malefici la volontà di nuocere è una volontà
orientata verso il male che comunque porta inevitabilmente conseguenze (vi ho già detto che nulla si
regala).
Se prendete realmente e seriamente l’idea di seguire il percorso della via ‘Sinistra’ cercate di non
avere mai ‘nulla da perdere’.

Preparazione dei riti.

Vi sono tre aspetti fondamentali (chiamiamoli anche elementi essenziali) affinché la Vostra
pratica esoterica vada a segno e a buon fine.

Volontà. Si desideri una determinata cosa fin nelle proprie viscere, e la si otterrà sicuramente.
Sembrerebbe alquanto banale, ma in realtà di banale ha ben poco. Non basta una volontà cosciente,
poiché per agire essa deve essere obbligatoriamente conscia ed inconscia nello stesso tempo.
Il desiderio dovrà essere profondamente radicato nell’Io interiore, visto che e proprio la mente
incosciente ad agisce, mentre quella cosciente si limita ad instaurarlo nella prima ed incanalare la
giusta energia necessaria allo scopo.
Come fare in modo che la volontà rivesta questa forma duale? Innanzitutto tutto ciò che è mosso
dall’amore e dall’odio avrà tale proprietà, com’è naturale che sia.
Come quando si desidera una persona: quella componente che ci stringe lo stomaco e ci fa
palpitare il cuore non e razionale.
Da qui si può capire benissimo il perché dell’affermazione che i veterani usano giustamente: “se
devi ottenere qualcosa, agisci tu stesso, non farlo fare agli altri”.
L’esperienza può venire trasmessa attraverso la parola, il gesto, ma mai nella sua forma
originaria irrazionale, quale il sentimento, la sensazione : la codifica mentale razionale del desiderio
perderebbe quella componente
essenziale per il successo magico.
Inoltre, un’importanza vitale è rivestita dal classico rimorso di coscienza.
Questa non solo mette a rischio il Mago nero (chiamato anche Magus), creando un probabile
“colpo di ritorno”, ma crea una sorta di circolo
vizioso per il quale viene messa in atto una certa ansietà che blocca
l’azione magica inconscia.
Mai far qualcosa di cui non si e pienamente convinti!

Passione. E’ definita come la forza di volontà del Magus.
Più si sarà disposti a sacrificare per lo scopo, più il successo sarà assicurato.
Quando dovrete “agire”, prima di tutto chiedetevi: “quanto sono disposto a sacrificare per ciò?”.
Se la risposta sarà poco o nulla, ovviamente non aspettatevi molto.
Far Magia non equivale ad indossare un buffo cappello, leggendo incomprensibili evocazioni da
un vecchio e polveroso libro e agitando nervosamente una bacchetta come un direttore d’orchestra.
Benché la metodologia tradizionale dia un ottimo aiuto psicologico, il vero fulcro agente non
risiede all’esterno, bensì all’interno della propria mente.
La passione identifica inoltre la tenacia, la continua sperimentazione. Non è detto che fallendo
non si impari nulla, visto che questo comporterà la ricerca di un’ulteriore nuova strada da seguire, e
di conseguenza maggiore esperienza in merito.
Se qualcosa non ha portato al risultato sperato, non ci si fermi, ma si continui a provare.
Non è detto che una via, per una persona, è buona nella stessa misura che per un altro le chiavi
per l’apertura delle porte mentali spesso e volentieri sono soggettive, quindi soggettivo il percorso
occulto da seguire.

Credenza. Credeteci, e sarà vero. Quale migliore affermazione per definire in toto la Magia?
Questa è la regola di base per ogni cosa nella vita, non scordatelo mai.
Credete di essere dei perdenti, e il vostro inconscio farà di tutto per rendervi tali.
Credete che una cosa sia reale, e lo diverrà in breve tempo. Non vi è mai capitato di non essere in
grado di far qualcosa, e invece vi siete riusciti meglio di ogni altro?
Non esistono predestinati o graziati di poteri divini, ma credenti (da non confondere con fedeli!) e
scettici.
Non aspettate che la scienza riesca a spiegare tutti i fenomeni esoterici, poiché oltre a non vivere
così a lungo, sappiate che determinate tecniche esistono da millenni e hanno un effetto assicurato.
Non è forse la pranoterapia, quella tecnica per la quale si agisce energeticamente sui chakra del
paziente, una volta derisa, ma oggi usata persino in qualche ospedale?
Se non crederete abbastanza in voi stessi, ricordatevi che la vostra mente prenderà questo
messaggio come un comando, precludendovi ogni
possibile successo. (Tratto da Compendium Daemonii).

Tenendo presente le cose fondamentali descritte sopra procedete a preparare il luogo dove
materialmente svolgete la pratica esoterica.
Cominciate con il preparare l’altare.
L’altare del mago nero deve essere molto semplice. Vi ribadisco il concetto che non state facendo
una rappresentazione Horror.
Tutto deve essere pulito e ordinato. Tracciate il pentacolo sull’altare (potete anche recuperare
tranquillamente una tovaglia o un drappo con il pentacolo prestampato) e posizionate le candele
necessarie al rito con l’incenso e tutti gli elementi occorrenti nelle vicinanze (dagida, erbe etc…) che
vanno messi sull’altare all’inizio vero e proprio del rito e non prima.
Addobbate il luogo adibito alle Vostre pratiche con uno specchio.
Il mago nero deve avere un abbigliamento sobrio, quasi sacerdotale.
Tralasciate vestiti pomposi e stravaganti manchereste di rispetto alle eventuali forze che evocate.
Ricordatevi di prendervi tutto il tempo necessario e isolatevi (spegnete anche i telefoni).
Non dovete essere interrotti per nessun motivo.
La pratica dei rituali di magia nera fatta dal mago deve essere separata e ben divisa dai riti
collettivi per e in onore delle forze a cui vi rifate (ad esempio messe nere se siete Satanisti o rituali
collettivi ‘Luciferini’ o di ringraziamento verso entità demoniache) in quanto questi possono essere
fatti anche come ringraziamento per l’aiuto ricevuto o come forma di devozione, ma poco centrano
con l’attività esoterica.
Il tempo delle opere.



Una degli insegnamenti interessanti della piccola chiave di Salomone è l’ambito temporale nel
quale eseguire le opere di magia affinché queste ultime risultino veramente efficaci. Questo capitolo
riporta proprio i suggerimenti inseriti con una certa insistenza nel ‘Lemegeton’ e rappresenta un
piccolo vademecum che risulta valido per qualsiasi azione in ambito esoterico si stia per eseguire.
La cosa importante è avere esattamente chiaro quello che si sta per compiere e quindi stabilire
inizialmente il pianeta che ‘governa’ l’ambito nel quale si trova l’azione che stiamo per mettere in
essere seguendo lo schema qui sotto.


Poi possiamo determinare l’ora migliore per compiere la nostra azione di magia seguendo lo
schema seguente.


Ed ora passiamo al procedimento più complicato, cioè determinare l’ora del giorno a cui
corrispondono le nostre ore cosiddette ‘magiche’.
Leggete con attenzione quello che segue e tutto vi sarà chiaro.
Per primo dovete considerare che ogni giorno della settimana è sotto l’influsso (dominio) di un
pianeta, che fra le altre cose ne determina anche il nome; quindi Lunedì è sotto la Luna Martedì è
sotto Marte Mercoledì è sotto Mercurio Giovedì è sotto Giove Venerdì è sotto Venere Sabato è sotto
Saturno e Domenica è sotto il Sole.
Per il mago, il giorno inizia al levar del Sole, e la notte al suo tramonto: le ore magiche non
coincidono dunque con quelle dell'orologio.
Per determinarle, si divide il tempo che passa fra un'alba e un tramonto in dodici intervalli
uguali: ciascuno di essi è un'ora del giorno. Analogamente si fa per la notte.
Le ore magiche non sono quindi sempre uguali ma, col volgere dell'anno, variano in durata con
l'accorciarsi e allungarsi dei periodi di luce e di buio.
Facciamo un esempio. Determinate il giorno adatto per un certo rituale, si sappia (ad esempio per
aver letto le effemeridi pubblicate dalla maggior parte dei quotidiani e in alcuni calendari) che in
esso fra l'alba e il tramonto passano 16 ore dell'orologio.
Queste equivalgono in totale a 960 minuti che, divisi per 12, danno la lunghezza di ciascuna ora
magica del giorno: 80 minuti. La prima di queste ore inizia dunque all'alba, e si prolunga per gli 80
minuti calcolati; dopo di che inizierà la seconda ora, e così via sino al tramonto, principio delle ore
della notte.
La durata di queste ultime viene calcolata con lo stesso procedimento, e risulterà in genere
diversa dalla precedente, in quanto solo per due giorni l'anno (21 Marzo e 23 Settembre, equinozi di
primavera e autunno) la lunghezza della notte eguaglia quella del giorno.
In ogni giorno della settimana, la prima ora è sempre sotto il dominio del pianeta che regola
l'intera giornata, e i pianeti si susseguono sempre nel medesimo ordine (Sole, Venere, Mercurio,
Luna, Saturno, Giove,
Marte), il che permette di tracciare le seguenti tabelle:

Aggiungo anche altri due dati, importanti da tenere conto per completare la determinazione di
quando eseguire il nostro rito magico: l’influenza della luna e la tabella dei giorni fausti ed infausti
riportata nel ‘Grand Grimoire’. Ovviamente per l’esecuzione dell’opera di magia dovreste evitare i
giorni infausti.



- Volto di Shaddai -
Riti di Magia Nera



In questo capitolo troverete dei semplici, ma non per questo meno efficaci, riti di magia nera che
vi permetteranno di mettere in pratica quanto fino qui detto. Sono riti personali che non implicano
l’essere in gruppo. E’ implicito che tutti gli oggetti necessari per il rito vanno appoggiati al vostro
altare che avrete preparato in precedenza.

Maledizione

Occorrente:

Nastro nero (lungo almeno 25 cm).
Foglio di carta pergamenato.
Foglietto di carta qualsiasi.
Inchiostro rosso o nero.
Pennino stilografico.
Candele nere.
Incenso.
Una Foto o un’ oggetto appartenente alla vittima.

Svolgimento:

Tracciate sulla Vostra pergamena il sigillo di Halphas utilizzando il pennino e l’inchiostro. Fatte
tutto con estrema calma. Ora, meditando evocatene il suo aiuto e la sua energia, ripetendone il
nome come un mantra e chiedendone l’intervento. Potete utilizzare questa piccola formula (o potete
anche crearne una Voi)

“Halphas ti chiedo aiuto affinché io possa ottenere il mio fine. Chiedo umilmente e rispettosamente
la tua energia e la tua forza, considerami degno del tuo intervento.”

Non importa che il demoni si palesi, basta che ne sentiate l’energia in Voi. Vi ricordo che
l’evocazione di un demone non è uno scherzo e tenete presenti tutte le raccomandazioni che vi ho
fatto in questo libro.

Prendete il nastro nero e scrivete, il nome della vittima su un foglietto di carta.

Accendete l’incenso e delle candele nere.

Rilassatevi.
Cominciate a bruciare il nastro dall'inizio, visualizzate la vittima utilizzando la foto o l’oggetto ad
essa appartenente immaginando che alla vittima accada qualche "sventura", o qualsiasi altra pena o
tortura che desiderate.
Mentre bruciate il nastro pronunciate queste parole:

“Nel nome di Halphas ti chiedo che (nome della vittima) subisca la mia vendetta per mio volere”
Rito per isolare socialmente una persona.


Prendere una candela nera, una foto della vittima e concentratevi molto su di essa.
Accendere la candela e alla base poggiate la foto della vittima e fateci cadere sopra alcune gocce
di cera nera recitando per 3 volte questa formula:

" Spiriti del male accorrete, la mia richiesta ascolterete;
(il nome della persona a chi è riferito il rito) solo/a deve restare, ed il mio volere si deve fare;
dite il nome della persona da allontanare dalla vittima) deve sparire, e le loro strade non si dovranno
più unire…"

Prendete ora un oggetto qualunque che la vittima dovrà toccare, e stringetelo tra le mani mentre
ripetete altre 3 volte la formula di prima.
Per rendere ancora più efficace il rito potete anche evocare Gaap nella stessa modalità del rito
precedente.
Incantesimo per far dimenticare (o dimenticare)

Occorrente:

Una candela gialla
Una candela nera
Uno stiletto appuntito per incisione (o l’athame)
Incenso puro a base di menta piperita o timo.

Svolgimento:

Incidete sulla candela gialla e su quella nera il nome della persona che volete dimenticare o che
volete far dimenticare.
Accendete le candele e posizionatele sull’altare.
Accendete, contemporaneamente, il Vostro incenso.
Invocate Dantalion chiedendo esplicitamente di far dimenticare o
dimenticare.
Visualizzate la persona da dimenticare e pronunciate più volte (almeno tre) la seguente formula:

“Cancella i sentimenti, cancella i ricordi, il tempo è per lo spazio lo spazio per l'ordine, tutto ciò che
era ora non lo è più”

Nota: questo rito si trova anche nella tradizione della religione Wicca, solo che al posto di
evocare il demone si invocano il Dio o la Dea.
Rito per far tacere una persona


Ogni qual volta vorrete far tacere una persona che sta parlando e che non sopportate più,
qualcuno che vi critica facendovi impazzire, qualcuno che non vi vuole lasciare in pace e sentite il
bisogno di azzittirlo al più presto o un animale che vi sta rompendo mentre cercate di dormire
basterà disegnare di nascosto su un foglio di carta o con le dita su una qualsiasi superficie il sigillo
del silenzio. Basterà guardare la vostra vittima (il contatto visivo è essenziale) e fare il sigillo
rappresentato in figura senza mai staccare il dito o la penna.


Nel giro di pochi minuti l’interlocutore molesto sarà azzittito e finalmente la smetterà di
disturbarvi.

Funziona meglio se: ci sono più persone che desiderano la stessa cosa ed in fasi di luna calante.

Il significato: stiamo compiendo 8 nodi sulla lingua del soggetto e lo stiamo vincolando in 4
direzioni, ovvero in 4 punti cardinali quindi gli neghiamo ogni sorta d'interazione costringendolo al
silenzio.


Incantesimo per Allontanare un Collega Fastidioso


Miglior momento per eseguire l’incantesimo: Al tramonto alla vigilia della Luna Nuova.

Occorrente:

- Una candela gialla
- Un cucchiaino di sale
- Mezza tazza di olio d’oliva
- Una piuma di gallina (che ti sarai procurato senza causare alcun male alla gallina ovviamente.)

Svolgimento:

Radunate tutti gli ingredienti e assicuratevi di essere soli. Accendete la candela e mettete il sale
nella tazzina d’olio.

Prendete la piuma e recitate la seguente formula:

"Berith (o di Una Qualsiasi entità con cui scegliete di ‘Lavorare’)
Aiutami nel mio momento di bisogno!
Voglio (nome della persona che sì sta maledicendo) che lasci il mio posto di lavoro,
In buona salute lasciami andare subito al suo posto per mantenere la mia sanità mentale.
Metti in funzione la ruota del destino in modo che (nome della persona) lasci a me il posto.
Così sarò in pace e avrò la posizione che cerco.
Questa è la mia volontà - Così sia !"

Intingete la piuma nell’olio d’oliva e, non appena Vi sarà’ possibile, passate la piuma sul
pavimento di fronte alla scrivania (o il posto dove solitamente lavora) del tuo collega oppure, se ti
resta più’ semplice, di fronte al Vostro posto di lavoro (assicuratevi che nessuno Vi veda!!).
Maleficio con la dagida nera


Per fare questo maleficio è necessario operare alla tre della mattina (alcuni dicono alla
mezzanotte, ma l’ora delle forze ‘oscure’ è le 3 della mattina (in contrapposizione delle 3 del
pomeriggio , la morte del Cristo secondo la tradizione).
Si deve fabbricare un bambolotto di cera o stoffa nera (dagida)
scrivendoci sopra in rosso il nome della persona che si vuole colpire.
Riponetelo quindi su un quadrato di velluto rosso (con la fotografia
della persona interessata sotto al bambolotto).
Il tutto deve essere fatto sull’altare dove avete costruito la dagida.
Quindi conficcare un lungo spillo al posto del cuore dicendo con estrema concentrazione, molta
rabbia e convinzione:

“Questo è (nome)
la magia lo distruggerà,
non mi ostacolerà mai più, mai più.”

Queste parole si devono ripetere tre volte di seguito.
Quindi avvolgere il bambolotto nel velluto rosso e riporlo in luogo sicuro, lasciando lo spillo
confitto.
Questo rito deve essere ripetuto per cinque notti, sempre alle 3, ed ogni volta conficcare lo spillo
sempre più profondamente.
L'ultima notte, finito il rito, incensate la dagida abbondantemente e dite:

“L'incenso arde è cosi' arda il mio nemico,
si consumi e si maceri nel digiuno,
confidando in una sua remissione
e profondo pentimento,
altrimenti
il potere infallibile del bambolotto
lo annienterà per sempre.”

Prendere il bambolotto e seppellirlo nei pressi della persona da maledire, se ciò non è possibile lo
si getti nel fuoco finché non si sarà' consumato e dire:

“Spirito che guidi questa operazione,
ti dico vai da(nome)
fa che senta i tormenti
e si penta.
Così sia!”

Se volete rendere più efficace questo rito potete evocare prima la presenza / forza di Focalor.
Maledizione per portare Discordia e Tenebre


Questa maledizione ha il potere di portare una grande sfortuna e il caos totale per i vostri nemici
o qualcuno che odiate.
E’ Perfetta per chi vi ha fatto un torto.
Avrete bisogno di un pezzo di spago della lunghezza di circa 25 cm.
Fate 3 nodi separati circa 5 cm di distanza l’uno dall’altro, recitando, prima di ogni nodo (quindi
dovrete recitare questo 3 volte):

"Con questo nodo io sigillo questa maledizione
Tu non dormirai ne’ ti riposerai.
Nodi di rabbia, nodi di odio
La discordia ti condurrà’ al tuo destino.
Lego questo secondo nodo
Portando su di te le tenebre,
Calunnia, discordia, e dolore.
Portando il buio direttamente a te.
Con questo terzo nodo, io ti lego
Intreccio caos nella tua mente
Maledizione di rabbia, Maledizione di odio
Fallo sprofondare come io desidero.
Così sia!”

Nel fare questo incantesimo visualizzate tutto il caos che state per portare al vostro nemico e
assicuratevi di aver “lavorato” su tutte le furie, ovvero molto arrabbiati. In questo modo sarà molto
più efficace!
Per rendere ancora più efficace questo rito evocate l’energia di Focalor
Quando avrete finite, cercate di vedere se è possibile nascondere questo laccio (con i nodi ora
legati) vicino alla casa dei vostri nemici.
Maledizione Contro un torto subito


Evocate l’energia e la forza di Andras.
Riempite il calderone d’acqua e immergetevi le mani.
Pensate intensamente a quanto odiate la persona che ha fatto un torto.
Usate la visualizzazione e immaginate che l’acqua diventi nera come il Vostro odio, poi mettetevi
7 bastoncini di cannella (la cannella in polvere andrà’ bene lo stesso se proprio non trovate I
bastoncini), pezzi di limone, aceto e latte.
Recitate questa invocazione mentre bruciate una fotografia della vittima, o un pezzo di carta con
scritto il suo nome:

“Ingiustizia mi e’ stata fatta.
Io chiamo gli elementi
Io li invoco
Io li scongiuro di accettare la mia richiesta.
Vi sarà la paura, il senso di colpa, e cattivi rapporti con gli altri.
Vi sara’ sottomissione e nessuna pieta’.
Io chiamo la legge del 3 contro di te.
Contro di te sarà diretta 3 volte,
Ma cento volte è il costo per
La mia rabbia e il mio dolore
Sarai accecato dalla paura,
Accecato dal mio dolore,
Accecato da me,
Accecato da me,
Maledetto da me!!”

Prendete le ceneri così ottenute e gettatele nella "pozione".
Mettete il calderone con gli ingredienti sul fuoco a bollire per un po ', dopodiché sotterrate il
tutto nei pressi dell’abitazione della vittima.
Far ammalare qualcuno


Preparate con cura il Vostro altare. Attenzione!!! Questo genere di riti possono provocare forze di
ritorno piuttosto potenti (effetto boomerang); accertatevi dunque di avere la protezione necessaria e
che la vittima designata non sia a sua volta sotto protezione spirituale.
Questo è un rito che proviene dalla tradizione voodoo e prevede l’uso della dagida ma anche di
un calderone (basta anche una pentola qualsiasi abbastanza capiente), del fuoco e dell’olio di Neem.
L'olio di neem, il cui nome popolare, anticamente, fu dato in India in onore della dea Neemari, è
un olio vegetale ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi di Azadirachta Indica, appartenente alla
famiglia delle Meliacee; e conosciuto ormai in tutto il mondo per le sue straordinarie proprietà e le
sue molteplici applicazioni.

Occorrente:

2 candele nere.
Del guano di gallina.
Foto della persona destinataria del rito e qualche cosa di personale della medesima (un pezzo di
vestito, dei capelli….)
Olio di Neem.

Svolgimento:

Sull’altare accendete le due candele nere cercando di posizionarle verso Sud.
Mettete tutti gli elementi per costruire la Vostra dagida sul Vostro altare mentre meditate e
pensate fortemente alla persona destinataria del rito. Aggiungete la foto alla dagida posizionandola
sul viso della medesima. Inserite nella dagida gli elementi personali della Vostra vittima.
Accendere il fuoco, preparate il calderone con dell’acqua facendola bollire.
Iniziate ad infilzare degli spilli nella dagida visualizzando il dolore che
volete infliggere al destinatario delle Vostre attenzioni.
Mettete l’olio di neem , il guano e la dagida che avete preparato nel calderone bollente
attendendo che la bambola assorba tutto l’olio.
Togliete il calderone e gettate la dagida nel fuoco.
Per svolgere al meglio questo rito potete evocare l’energia di Halphas.
Maledizione delle ossa


E’ necessario usare una candela blu e le ossa di un animale (vanno bene quelle di un pollo o di un
coniglio anche consumato ad un pasto), fate essiccare per qualche giorno al sole. Quando possibile
accendete la candela blu e concentratevi sulla persona che vi ha fatto un torto e per il quale provate
un forte risentimento stringendo gli ossi nella mano sinistra.
Pensate all'odio che provate intensamente e recitate per tre volte l'incantesimo :

“I grandi antichi dell'immenso abisso io invoco
affinché il karma di "nome" sia realizzato
Io invoco Vepar, demone degli abissi marini
signore dei sogni ossa del male ossa di (nome del destinatario del rito)
che tu avverta il suo stesso dolore che la collera ricada su di te
che le ossa risentano del tuo furore
Queste ossa che sono tue io schiaccio
il male che mi hai fatto io schiaccio
il male che hai fatto a te ritornerà
grazie alla legge del karma così sia! “

Prendete i resti delle ossa metteteli in un sacchetto e spargete i resti attorno alla casa della
vittima o lì vicino.
"Ossessione Perpetua"


Questo incantesimo può essere usato sia per vendetta che per far impazzire una persona, in
quanto un "Ossessione Perpetua" di voi lo assillerà fino a farlo impazzire oppure fino a farvi ottenere
quello che volete da quella persona.
Si dice che la dea Iside avesse fatto dono di questo rito alle sue sacerdotesse di un modo per
vendicarsi degli uomini.

Occorrente:

Rapunzia (Il fiore).
Acacia (Le foglie).
Foglio di Papiro.
Inchiostro naturale.
Un pennello mai usato.
Una statuetta della dea Iside oppure una sua raffigurazione.
Una candela nera.
Un nastro nero.

Procedura:

Prendere il papiro e scrivere con il pennello mai usato e con l'inchiostro naturale le seguenti
parole.

“Non potrai pensare, non potrai scrivere non potrai sognare non potrai farei niente se non
pensare a me!”

Sotto di esse dovrete scrivere a chiare lettere il nome della persona da ossessionare per poi
sputare sopra al nome.
Prendere il fiore di Rapunzia e le foglie di Acacia, e mettetele in mezzo al papiro.
Arrotolate il papiro e sigillatelo con la cera della candela nera.
Infine legate il papiro con il nastro nero insieme alla raffigurazione della dea Iside e sotterratelo
mentre dite queste parole:

“Dea Iside, aiutami a vendicare la ferita che è stata inferta a questa tua figlia / figlio devota /o”

L'effetto dell’ossessione finirà quando dissotterrerete il papiro e lo getterete in un fiume.

Prima e dopo il rito potete recitare l’inno riportato qui sotto, come ringraziamento e per ottenere
l’intercessione di Iside.

“Perché io sono la prima e l’ultima
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,
Io sono la Madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica.”
La maledizione della mela rossa


Questo rito dalla semplice esecuzione è molto potente.
Come tutti i riti il cui scopo è nuocere al prossimo dovete stare attenti alle forze di ritorno,
sopratutto se il destinatario ha una forte protezione spirituale.

Occorrente:

Una mela rossa.
Un fazzoletto scuro.
Un coltellino di argento.
Un foglio di carta.
Una penna rossa.

Incidete un foro circolare sulla mela con il coltellino d'argento e scrivete su un bigliettino il nome
della persona da maledire.
Richiudete il foglietto nella mela.
Oscurate la stanza in cui vi trovate, avvolgete la mela nel fazzoletto e pensate intensamente alla
vittima, concentrandovi e, se lo ritenete, evocando la forza di Leraje.
Infine dovrete scegliere se seppellire la mela, e provocare in tal modo una sofferenza lieve ma
duratura, oppure spappolarla davanti alla persona stessa, che soffrirà pene atroci, ma solo per pochi
minuti.
Legamento d’amore


Esistono diversi rituali per creare dei legamenti d’amore e devono essere tutti eseguiti il venerdì
nell’ora di venere e con la luna crescente.
Questo rito di magia nera è molto conosciuto e anche molto diffuso, appartiene a diverse culture
italiane con qualche modifica ma è comunque uno dei più efficaci e semplici.
Vi ricordo che tutti i legamenti d’amore devono essere eseguiti il venerdì nell’ora di venere e con
luna crescente.
Trovate il calcolo delle ore planetarie nel capitolo precedente.
Non comporta necessariamente l’evocazione ma per renderlo più efficace potete chiedere ad
Amon di intercedere per Voi. (Questo va fatto prima del rito)

Occorrente:
Una candela rossa
Un foglio di carta
Una penna rossa mai utilizzata.
Una foto della persona che vogliamo legare.

Mettete la foto della persona sotto la candela rossa, poi si scrivete il suo nome su un foglietto,
con un colore rosso e accendete la candela.
Adesso pronunciate per tre volte di fila il nome e bruciate quasi contemporaneamente il foglio
sulla candela dicendo:

“ (Nome della persona che vogliamo legare) io adesso qui brucio il tuo nome, che tu per me possa
bruciare di passione, e se lo vogliono gli spiriti del fato, e loro voglio e chiedo di essere aiutato!”

A questo punto bisogna lasciare che la candela si consumi sulla foto, e quando si sarà consumata
i resti devono rimanere in un luogo buio e segreto finché non si avvera.
Questo rituale deve essere recitato di sera, con poca luce e pensando intensamente alla persona
da legare.
Ovviamente è un rito di magia nera in quanto come espressamente citato nella preghiera, lega
questa persona a se stessi, a prescindere da qualche sia la volontà della vittima.
Potete rendere ancora più efficace il rito fate assumere all’uomo amato o desiderato un caffè
contenente al suo interno alcune gocce del sangue del pollice sinistro misto con qualche goccia del
sangue mestruale.
È praticamente impossibile percepire il sangue nel caffè e il legamento è molto forte.
Ma questo condizionerà non solo l’uomo che l’assume ma anche chi lo fa, perché difficilmente
potrà tornare indietro.
In questo capitolo vi ho dato alcuni spunti per i vostri rituali. L’ utilizzo della magia nera spalanca
porte impensabili.
Come avete visto il fulcro di tutti i riti è sempre essere convinti di quello che si chiede e si fa.
Più che accendere candele, bruciare incensi o realizzare altari gotici imparate ad evocare le forze
della via sinistra.
Se vi affidate a Loro tutto può essere realizzato.
Sui cosiddetti ‘Legamenti d’amore’ ricordo che tutti quelli realmente efficaci lambiscono e
rientrano tutti nell’ambito della magia nera.
Obbligare qualcuno ai propri desideri e voleri fa parte della magia nera,
anche se si nasconde tutto con una parola spesso abusata : “AMORE”.
La via della mano sinistra, non contempla il ‘romantico’ concetto dell’amore.
Lungi da me l’essere prosaicamente saggio, ma amore non è obbligare ma coinvolgere, è
conquistare non possedere.
Il mago nero rinuncia a questo, è uno dei prezzi da pagare all’ascesi necessaria per percorrere a
pieno la via della mano sinistra.
La magia Rossa è molto affine alla magia nera e spesso i rituali ad essa associati sono efficaci
solamente se svolti da un Magus ‘nero’.
Quindi anche per i rituali di ‘legamento’ attenzione alle forze di ritorno e ricordate sempre che
non si ottiene nulla senza dare nulla.


- Pentacolo della fortuna -
La Necromanzia



Non possiamo parlare di magia nera se non parliamo di necromanzia.
La parola necromanzia vuol dire letteralmente “Magia operata sulla morte” o se vogliamo
attenerci all’originale radice greca meglio dire “predizione attraverso la morte”. Questo capitolo è
una disamina storica sulla pratica della Necromanzia (la fonte delle notizie che hanno generato
questo capitolo è : www.veniteadme.org).
La magia nera moderna non contempla le pratiche cimiteriali e di vilipendio dei cadaveri
preferendo le vie dettate dallo ‘spiritismo’ per comunicare con i defunti, ma rimane un notevole
movimento esoterico che pratica la necromanzia antica ritenendo che questo porti ad un grande
potere.
Il problema è che questo genere di necromanzia sfocia spesso in perversioni (come quelle della
necrofilia o nel necrosadismo ) che non hanno assolutamente nulla a che fare con il percorso
Sinistro.
Il termine necromanzia è diverso dal termine negromanzia e pur essendo spesso ed
erroneamente considerati sinonimi il secondo sostituisce il lemma greco “νεκρός - morto ” con il
lemma latino “niger – negro, nero” ed assume quindi un significato molto diverso cioè : Magia nera.
La divinazione tramite i defunti era già nota presso i Babilonesi, Persiani (Strab., XVI. 2, 39,
νεκυονάντεις) Egiziani (usavano statuette per la comunicazione con i deceduti) e successivamente
anche agli Israeliti, i quali con buona probabilità fecero proprie le usanze degli Egiziani e dei
Babilonesi dopo i rispettivi periodi di schiavitù.
Contro questi rituali si scaglia spesso l’Antico Testamento (Levitico 19:31; Deuteronomio 18:11; 1
Samuele 28; Isaia 8:19) in particolar modo durante l’episodio riguardante il re Saul e la strega di
Endor, ove il regnante si rivolge alla maga al fine d’evocare lo spirito del profeta Samuele per avere
consigli e predire il futuro.
Nell’antico Israele esistevano dunque tre classificazioni di necromanti: “ob”, “yidde’oni” e
“doresh el ha-metim” (consultatore dei morti). Ob e yidde’oni venivano principalmente usati per gli
stregoni invocatori che facevano da medium tra il mondo dei vivi e quello dei morti, lasciando a
disposizione dei defunti la propria voce per profetizzare (difatti alcuni studiosi ritengono che
l’etimologia dei termini venga dal greco ἐγγαστρίμυθος = “ventriloquo”). Secondo il Talmud veniva
posizionato in bocca l’osso d’un animale chiamato “yaddua” che permetteva al morto di parlare.
V’è da precisare che in molti casi questi “medium” venivano reclutati – e pagati generosamente –
per scacciare via gli spiriti dei morti che, non trovando pace, vagavano sulla terra.
Come sappiamo dalla Bibbia, in Israele la necromanzia era una pratica popolare e diffusa ma
invisa da regnanti e profeti.
In Grecia questo tipo di magia, seppur sempre guardata con sospetto, non di rado veniva
associata alla καταβασιϛ, ovvero la discesa agli inferi in ambito poetico (mito d’Orfeo, un esempio su
tutti).
Sempre in ambito ellenico troviamo il termine “ψυχαγωγία” (“evocazione delle anime”) in
riferimento ad Apollonio di Tiana in un componimento di Filostrato, termine molto più specifico volto
probabilmente a delineare una differenza netta tra rituale negromantico e discesa agli inferi
d’origine letteraria.
Vi è tuttavia un forte avvertimento contro la pratica nel mito di Asklepios: generato da Apollo,
egli viene allevato dal centauro Cheiron
dal quale apprende la medicina divenendo abile al punto da “resuscitare” anche i morti. Zeus per
questo lo punisce, fulminandolo, temendo che gli uomini possano apprendere questa sua pericolosa
“sapienza”.
Interessante notare, grazie al ritrovamento archeologico di alcune tavolette oracolari, la forte
incertezza morale riguardo queste pratiche regnante nella Grecia antica, difatti le comunità erano
solite interrogare le divinità a riguardo (la tavoletta recita: “η μη χρηυνται Δωριωι τω[ι]
ψυχαγωγωι;” – tradotto:“…è davvero il caso che si rivolgano a Dorios il necromante?”, la
grammatica greca suggerisce un’aspettativa di risposta negativa.)
Con il tempo, probabilmente collegandosi ai numerosi omicidi legati alla magia nera, il termine
“negromante” venne poi associato a quello di “rapitore di fanciulli”.
La stessa situazione la troviamo anche a Roma, secoli più tardi, raccontata da scrittori noti.
In una sua satira Orazio, usando come narratore una statua di Priapo, ci descrive con minuzia i
rituali che regolarmente avvenivano di notte nel parco sull’Esquilino, un tempo cimitero per la plebe
più miserabile poi divenuto luogo frequentato da streghe chiamate veneficae (plurale di venefica,
ovvero “velenosa”) che là si recavano per evocare gli spiriti dei defunti attraverso i resti di
quest’ultimi.
Nello scritto, anche influenzato dalle credenze popolari dell’epoca, si fa spesso riferimento alla
dea Ecate, “patrona” dei riti negromantici antichi, ed al sacrificio d’infanti.
Tuttavia la descrizione d’epoca classica più ampia riguardante il tema si trova nella “Guerra
Civile” di Lucano, con esattezza il sesto libro, dove viene narrata la storia del soldato romano Sesto,
figlio di Pompeo, talmente preoccupato dai conflitti da chiedere l’aiuto dell’ “efferata Erittone”,
malvagia e depravata necromante.
Così come Orazio e probabilmente la maggior parte della società romana, anche Lucano non
aveva in simpatia la categoria dei maghi “da
cimitero”, difatti all’evocatrice vengono attribuite le più spietate,
immorali e turpi azioni: essa inoltre, dopo la chiamata degli spiriti, amava violare e bruciare gli
stessi cadaveri utilizzati per il rito.
Altri racconti del genere sono rintracciabili nelle “Etiopiche” di Elidoro e nelle “Metamorfosi” di
Apuleio.
Le descrizioni sono sommariamente simili, in tutti i testi troviamo l’usanza della mutilazione e
violenza sui cadaveri per puro “divertimento”, fattore evidentemente noto agli scrittori così come
alla società.
Lo stesso Apuleio affermerà che “neppure i morti nei propri sepolcri possono dirsi sicuri”,
facendo intendere come la pratica oscura della necromanzia fosse molto diffusa.
Grazie agli scrittori romani conosciamo anche le tipologie di cadaveri
preferite dai maghi cimiteriali: gli insepolti, i morti di morte prematura e/o violenta, i condannati,
i suicidi ed in morti in guerra.
Non mancano inoltre storie e leggende di rituali macabri riguardanti diversi regnanti latini
(Romolo, Numa Pompilio, Tullio Ostilio, Nerone).
Nel IV secolo d.C. il commentatore Servio introdusse infine un termine nuovo ma complementare:
sciomantia (ripreso dal greco “σκῐομαντεία”, ovvero “evocatore d’ombre“).
Questo tipo di magia venne limitata e perseguita in maniera rigorosa prima con l’emanazione del
Codice Teodosiano nel 439 d.C. e poi con le varie leggi successive come il Breviario alariciano, la
Lex Salica e l’Editto di Rotari.
E’ interessante notare come, nonostante la volontà di sradicare queste pratiche, le leggi
prevedevano forti strumenti di difesa per gli accusati ed inviti alla ragionevolezza, in quanto troppo
spesso s’assisteva a denunce di stregoneria basate prevalentemente su rivalità, invidia, rabbia ed
altri futili motivi.
Un’ulteriore descrizione del modus operandi di questi stregoni si ritrova anche nella “Suda”,
un’enciclopedia storica del X secolo d.C. scritta in greco bizantino riguardante l’antico mondo
mediterraneo:

“Riguardo le evocazioni: Compiono determinati rituali che riguardano i morti, spesso per le
persone che li pagano per scacciare via gli spiriti. Iniziano cercando la tomba dove colui da
scacciare fu sepolto, ma non la trovano subito. Per arrivarci usano uno strano modo: portano con sè
una pecora o caprone nero, generalmente tenendolo per le corna; questo da solo si posa sul punto
ove il corpo della persona in questione è sepolto e il mago uccide in quell’istante l’animale, per poi
bruciare i resti. Dopo aver recitato alcuni incantesimi e dopo diversi sacrifici si mettono in contatto
con i morti per capire il motivo della loro pena o della loro rabbia”

Durante il Medioevo l’accusa di necromanzia era tra le più gravi esistenti data la sua natura
riprovevole e fortemente immorale (in latino medioevale: necromantem, nychromanticus,
necromantius), seppure in molti ormai avevano abbandonato la pratica con resti umani (usanza
tuttavia sopravvissuta anche alle repressioni), preferendo la divinazione tramite erbe, rituali e
meditazioni.
In questo periodo si vanno sviluppando le varie branche della magia che oggi chiamiamo nera
(tra cui rientra la necromanzia), bianca, rossa e verde.
Interessante notare come nei processi per stregoneria la necromanzia venga citata relativamente
poco, lasciando ampio spazio alla necrofilia o la necrofagia.
Agli inizi del 1500 lo scrittore Heinrich Cornelius Agrippa riportò
l’attenzione generale verso questo argomento in un suo componimento
“De goetia et necromantia”, delineando gli aspetti generali della pratica e generando diversi
dibattiti riguardo alla vera natura degli spiriti evocati: si stabilì che solo demoni o spiriti dei dannati
possono essere chiamati, poiché il mago è già dannato per l’eternità ed è comandato da Satana.
Solo qualche anno più tardi (1577) un discepolo di Agrippa, Johann Weyer, pubblicò la rinomata
appendice “Pseudomonarchia Daemonum“, una lista dei demoni ispirata all’Ars Goetia, identificando
il demone Nebiros come equivalente dell’arcaica dea Ecate.
Tra il XIV ed il XV secolo si diffuse una strana credenza secondo la quale, recidendo la mano ad
un malfattore morto sulla forca e facendola essiccare, si potevano ottenere grandi poteri magici.
Questo “feticcio” veniva generalmente chiamato “Mano della Gloria” o “Mano di Gloria” e fu per
un determinato tempo l’oggetto esoterico più desiderato dagli alchimisti dell’epoca: alcune leggende
narrano che John Dee (1527-1608) riuscì a realizzare il più potente d’essi, il Sigillum Emeth.
Quando in occidente con il passare dei secoli i rituali di necromanzia nella cultura popolare
sembrano abbandonati, i nuovi influssi ed incontri con le società caraibiche ed africane da poco
scoperte introdussero due nuovi tipi di magie di ispirazione animista-demoniaca, molto simili a
quelle antiche: il Vodoo e la Macumba.
Specialmente la pratica caraibica del Vodoo (o Vudù) merita attenzione, dato il suo forte culto dei
morti: per molti versi somigliante alle usanze macabre dei popoli arcaici, aggiunge l’utilizzo delle
droghe naturali per indurre stati di trance e comandare eventuali “zombies”.
In pochi tristemente sanno delle atrocità che furono perpetuate nei confronti di poveri corpi
senza vita, così come nei confronti di soggetti ridotti a “zombies”: nient’altro che sfortunate persone
drogate a tal punto da divenire completamente incoscienti, per poi essere pilotate da
maghi senza molti scrupoli.
Dal 1800 in poi il revival della magia nera e della necromanzia non ha conosciuto sosta, favorito
dalla nascita di molte sette luciferiane e neopagane ispirate da principi scientisti misti a positivismo,
stregoneria e rituali iniziatici.
Come esempio di questo rinnovato interesse possiamo citare il libro “Vite dei necromanti” (Lives
of the necromancers) di William Godwin, stampato nel 1835. Il testo pretendeva d’essere un trattato
storico sull’evoluzione della necromanzia attraverso lo studio delle vite dei più famosi maghi della
storia, tuttavia ben presto si rivela un calderone confusionario dove false leggende popolari e fatti
storici si mescolano tra di loro.
Si ritiene appartenere agli albori del XIX secolo anche lo scritto “Historia Necromantiae” (Storia
della necromanzia), una sorta d’appendice dei maggiori stregoni e necromanti per lopiù arabi.
Come accennato in precedenza, il fenomeno delle pratiche magiche tramite i resti umani, seppur
in minor quantità rispetto ai tempi passati, non smette tristemente d’esistere al giorno d’oggi.
Dal 2008 le autorità africane segnalano un preoccupante aumento degli omicidi in alcuni stati –
tra i quali troviamo l’Uganda e la Nigeria – collegati alla magia nera e alla necromanzia: gli abitanti
del luogo, disperati per le precarie condizioni di vita, arrivano persino ad uccidere bambini e parenti
per poi offrirli a demoni/spiriti in cambio di ricchezze. La cifra si attesta attorno ai 300 casi l’anno.
Nel 2009 vi furono diversi casi di profanazione di tombe a scopi necromantici, collegati alle sette
sataniche e le messe nere (alcune fonti riferiscono che a Messina il trafugare le ossa per rituali sia
una consuetudine).
Episodi simili si sono ripetuti a Massa-Carrara e ad Urbino.
In vista delle elezioni del 2012, alcuni gruppi di repubblicani negli Stati Uniti hanno tentato di
riportare in vita l’ex presidente Ronald Reagan
tramite un rito di necromanzia.
Sempre negli USA da qualche anno si svolge il “Festival dei morti” a Salem (scelta per l’evidente
rievocazione storica), una città nello stato del Massachsetts: i partecipanti si riuniscono il 31 ottobre
per condividere conoscenze di magia nera e negromantica; generalmente nella notte in questione si
tengono diverse lezioni presiedute da ‘esperti’ del settore.

L'Enochiano: La Lingua degli Dei



L’enochiano è la lingua utilizzata nella magia evocativa sia per quello che riguarda l’evocazione
rivolta alle forze della luce (angeli) che a quella rivolta alle forze delle tenebre (demoni).
Per chi comincia a percorrere la via sinistra è fondamentale averne la conoscenza.
In questo capitolo riporto tutte le 19 chiavi nella forma originale senza alcuna revisione con la
fonetica e la traduzione.
Sia i Demoni che gli angeli comprendono ed usano l’Enochiano.
Storicamente l'Alfabeto Enochiano apparve per la prima volta nel 16° secolo ad opera del Dr.
John Dee (1527-1608) e del suo assistente Sir Edward Kelly (1555-1597). Le lettere furono rivelate a
Kelly durante una visione il 6 Maggio 1583, così come è riportato nel manoscritto denominato Liber
Logaeth.
Le lettere apparvero in uno sfolgorante colore giallo e furono accuratamente ricopiate.
Sistema linguistico utilizzato in alcune forme di Magia, che secondo la tradizione fu dettato al
medium Edward Kelley (1555 – 1597), assistente di John Dee (1527 – 1609), dall'arcangelo Uriel.
Il sistema enochiano é composto essenzialmente da 19 preghiere chiamate Chiavi Enochiane e
una serie di tavole nelle quali vengono rappresentati i sigilli angelici e dalle quali si risale alle parole
componenti le Chiavi.
Le chiavi originali non sono riconosciute dai satanisti che le considerano blasfeme nei confronti
di Satana, anche se Anton Lavey le ha incluse nella Bibbia Satanica in maniera completamente
rivista (e veramente lontane da quelle originali) perché comunque considerate molto potenti. Chi sa
maneggiare con dimestichezza queste chiavi avrà grande potere.
l sistema enochiano é stato trattato e sperimentato da grandi occultisti del passato come Eliphas
Levi (nel XIX secolo), Aleyster Crowley e Benjamin Rowe (nel XX secolo).
Quest'ultimo in particolare ha lasciato numerosissimi resoconti delle sue sperimentazioni del
sistema enochiano, raccolti in un corpus che costituisce attualmente il più grande lavoro analitico
sul sistema. L'alfabeto enochiano è scritto da destra a sinistra ed è composto da 21 lettere, così
come l'alfabeto italiano, piuttosto che da 24 come quello latino o da 22 come l'ebraico.
Questo permette di dividere le lettere in 3 gruppi di 7, ed in realtà sappiamo che le lettere
enochiane furono rivelate a Kelly in 3 gruppi di 7.
Questi 3 gruppi, collegabili con le 3 Lettere Madri ebraiche o con il concetto di trinità,
rappresentano le 3 famiglie denominate di "Pn", di "Tal" e di "Pal".
Seguono poi le 7 Luci che governano i 12 Nomi di Dio che, a loro volta, governano i 99 Spiriti
Geografici derivati dalla Grande Tavola delle Torri di Guardia.
I caratteri dell'Alfabeto enochiano sono usati nella pratica del Sistema Enochiano, sia attraverso
l'uso delle Tavolette denominate Torri di Guardia che, come linguaggio, nelle cosiddette chiamate
Enochiane.
La Lingua Enochiana è stata oggetto di numerosi studi ed ha dimostrato di essere un vero
linguaggio, tuttavia non risulta sia mai stata parlata o che tali caratteri siano mai stati usati dagli
uomini, al di fuori degli usi esoterici, comunque tracce di questa lingua sono state trovate ovunque.
Un esempio è dato dal nome del Sommo Sacerdote di Giove, che era chiamato "Dialis", un
termine dalla provenienza e dal
significato ignoto.
Tuttavia sulla Tavoletta della Terra uno dei Tre Nomi Santi e Segreti di Dio è proprio "Dial".
Anche la parola sancrita UM o OM è la radice per "intelligenza", nella Seconda Chiamata Enochiana
abbiamo infatti le parole "omax" ed "oma" intese come "comprensione".
Resta da dire che il metodo con cui questo linguaggio fu trasmesso a John Dee ed Edward Kelly
rende impossibile pensare ad una qualsiasi frode.
Durante la dettatura non venivano mai nominate le lettere ma piuttosto solo le griglie entro le
quali le lettere erano contenute, es. colonna 3 - riga 42, e Dee provvedeva a trascrivere.
Spesso il messaggio era scritto a ritroso, per evitare i pericoli di una incauta lettura.
Il senso ed il significato, nonchè la traduzione, venne fornita in seguito dalla stessa "fonte di
dettatura" e non da John Dee o da Edward Kelly.
Il Sistema enochiano, nelle attribuzioni, resta diverso da quello presente nella comune e diffusa
filosofia occulta.
E' comunque opportuno aggiungere qualche avvertimento.
Quando si opera a qualsiasi livello con la Lingua Enochiana è necessaria una certa prudenza.
E' un Sistema potente e non va usato incautamente.
Spesso viene trascritto o letto al contrario, per evitare commistioni tra le operazioni reali e le fasi
preparative delle operazioni.
Il valore del Sistema è indiscutibile ed è immediato rendersene conto.
Esistono due modi di pronunciare le lettere enochiane, la pronuncia lettera per lettera e la
pronuncia discorsiva.
Producono effetti diversi ed hanno quindi usi diversi.
La pronuncia lettera per lettera prevede che tutte le consonanti siano pronunciate avendo come
seguito la vocale che segue la nomenclatura
della lettera ebraica corrispondente.

Incidentalmente è lo stesso metodo di pronuncia utilizzato da Abulafia per l'Alfabeto Ebraico. La
"Z" è sempre "Zod", la "M" è sia "Em" che "Me" ( Mem) , la "N" è sia "Nu" (Nun) che "En", la "T" è
sia "To" che "Ta" ( Tav).

Tabella di conversione


CHIAVE I


Enochiano:

Ol sonf vorsg, goho Iad balt, lansh calz vonpho: sobra z-ol ror i ta Nazpad Graa ta Malprg Ds hol-
q Qaa nothoa zimz Od commah ta nobloh zien: Soba thil gnonp prge aldi Od vrbs oboleh grsam
Casarm ohorela caba pir Od zonrensg cab erm Iadnah Pilah farzm zurza adna Ds gono Iadpil Ds hom
Od toh Soba Ipam lu Ipamis Ds loholo vep zomd Poamal Od bogpa aai ta piap piamo-i od vaoan
ZACARe c-a od ZAMRAM Odo cicle Qaa Zorge, Lap zirdo Noco MAD Hoath Iaida.

Fonetico:

Ol sonuf vaoresaji, gohu IAD Balata, elanusaha caelazod: sobrazod-ol Roray i ta nazodapesad,
Giraa ta maelpereji, das hoel-qo qaa notahoa zodimezod, od comemahe ta nobeloha zodien; soba
tahil ginonupe pereje aladi, das vaurebes obolehe giresam. Causarem ohorela caba Pire: das
zodonurenusagi cab: erem Iadanahe. Pilahe farezodem zodenurezoda adana gono Iadapiel das
home-tohe: soba ipame lu ipamis: das sobolo vepe zodomeda poamal, od bogira aai ta piape Piamoel
od Vaoan! Zodacare, eca, od zodameranu! odo cicale Qaa; zodoreje, lape zodiredo Noco Mada,
Hoathahe I A I D A!

Traduzione:

(Invocazione della Potenza)
Io regno su di voi, dice il Dio di Giustizia esaltato nel potere sopra il Firmamento dell'Ira; nelle
cui Mani il Sole è una spada e la Luna come un fuoco divampante: che misura i vostri indumenti in
mezzo alle mie vesti e vi legò insieme come le palme delle mie mani; il cui seggio Io ornai con il
fuoco della raccolta; che abbellì le vostre vesti con ammirazione a cui io feci una legge per
governare i Santi che vi donarono una verga con l'Arca della Conoscenza e inoltre voi levaste le
vostre voci e giuraste obbedienza e fede a Lui che vive e Trionfa; che non ha principio né può aver
fine, che splende come una fiamma in mezzo al vostro palazzo e regna tra voi come l'equilibrio della
rettitudine e della verità. Muovetevi quindi e mostratevi; Schiudete i misteri della vostra creazione.
Siatemi amici perché io sono il servitore dello stesso vostro Dio, il vero adoratore dell'Altissimo.
CHIAVE II


Enochiano:

Adgt v-pa-ah zongom fa-a-ip Sald vi-i-v L sobam I-al-prg I-za-zaz pi-adph cas-arma abramg ta talho
paracleda Q-ta lors-l-q turbs ooge Baltch Giui chis lusd orri Od mi-calp chis bia ozongon Lap noan
trof cors tage o-q manin Ia-i-don Torzu gohel ZACAR ca c-no-qod, ZAMRAN micalzo Od ozazm vrelp
Lap zir Ioiad.

Fonetico:

Adagita vau-pa-ahe zodonugonu fa-a-ipe salada! Vi-i-vau el! Sobame ial-pereji i-zoda-zodazod pi-
adapehe casarema aberameji ta ta-labo paracaleda qo-ta lores-el-qo turebesa ooge balatohe! Giui
cahisa lusada oreri od micalapape cahisa bia ozodonugonu! lape noanu tarofe coresa tage o-quo
maninu IA-I-DON. Torezodu! gohe-el, zodacare eca ca-no-quoda! zodameranu micalazodo od
ozodazodame vaurelar; lape zodir IOIAD!Adagita vau-pa-ahe zodonugonu fa-a-ipe salada! Vi-i-vau el!
Sobame ial-pereji i-zoda-zodazod pi-adapehe casarema aberameji ta ta-labo paracaleda qo-ta lores-
el-qo turebesa ooge balatohe! Giui cahisa lusada oreri od micalapape cahisa bia ozodonugonu! lape
noanu tarofe coresa tage o-quo maninu IA-I-DON. Torezodu! gohe-el, zodacare eca ca-no-quoda!
zodameranu micalazodo od ozodazodame vaurelar; lape zodir IOIAD!

Traduzione:

(Invocazione della Lussuria)
Possano le Ali dei Venti comprendere le vostre voci di stupore, o voi Secondi dei Primi che le
fiamme ardenti hanno incorniciato nel profondo delle mie fauci; che Io ho preparato come coppe per
un matrimonio, o come i fiori nella loro bellezza per la Camera dei Virtuosi. Più forti sono i vostri
piedi della pietra sterile e più potenti sono le vostre voci dei Molteplici Venti, perché voi siete
divenuti un edificio quale non esiste se non nella mente dell'Onnipotente. Levatevi, dice il Primo.
Muovetevi, quindi per i Tuoi servitori. Mostratevi in potenza e fate di me un forte veggente delle
cose, perché appartengo a Colui che vive in eterno.
CHIAVE III


Enochiano:

Micma goho Piad zir com-selh a zien biab Os Lon-doh Norz Chis othil Gigipah vnd-l chis ta-pu-im
Q mos-pleh teloch Qui-i-n toltorg chis i chis ge m ozien dst brgda od torzul i li F ol balzarg, od aala
Thiln Os ne ta ab dluga vomsarg lonsa cap-mi-ali vors cla homil cocasb fafen izizop od mi i noag de
gnetaab vaun na-na-e-el panpir Malpirgi caosg Pild noan vnalah balt od vooan do o-i-ap MAD
Goholor gohus amiran Micma Iehusoz ca-ca-com od do-o-a-in noar mi-ca-olz a-ai-om Casarmg gohia
ZACAR vniglag od Im-ua-mar pugo plapli ananael Q a an.

Fonetico:

Micama! goho Pe-IAD! zodir com-selahe azodien biabe os-lon-dohe. Norezoda cahisa otahila
Gigipahe; vaunudel-cahisa ta-pu-ime qo-mos-pelehe telocahe; qui-i-inu toltoregi cahisa i cahisaji em
ozodien; dasata beregida od toreodul! Ili e-Ol balazodareji, od aala tahilanu-os netaabe: daluga
vaomesareji elonusa cape-mi-ali vaoresa CALA homila; cocasabe fafenu izodizodope, od miinoagi de
ginetaabe: vaunu na-na-e-el: panupire malapireji caosaji. Pilada noanu vaunalahe balata od-vaoan.
Do-o-i-ape mada: goholore, gohus, amiranu! Micama! Yehusozod ca-ca-com, od do-o-a-inu noari
micaolazoda a-ai-om. Casarameji gohia: Zodacare! Vaunigilaji! od im-ua-mar pugo pelapeli Ananael
Qo-a-an.

Traduzione:

(Invoca il Principe delle Tenebre)
Ecco, dice il vostro Dio. Io sono un Cerchio sulle cui mani stanno i Regni. Sei sono i Seggi del
Respiro Vivente, gli altri sono come Falci affilate, o le Corna della Morte dove le creature della Terra
sono e non sono, tranne le Mie Mani che dormono e si desteranno. In principio io vi feci
maggiordomi e posi voi sui dodici seggi di Governo, donando a ciascuno di voi potere
successivamente. Sui Quattro Cinque e Sei, le Vere Età del Tempo, al fine che dai più alti Vascelli e
gli angoli dei vostri domini voi poteste operare il mio poter, riversando i Fuochi della Vita e
dell'accrescimento continuamente sulla Terra. Così voi siete divenuti le Vesti di Giustizia e Verità.
Nel Nome dello Stesso vostro Dio, levatevi Io dico a voi. Contemplate le sue Misericordie fiorire e il
Suo nome è divenuto possente tra noi, nel quale noi diciamo: muovetevi, discendete e impegnatevi
per noi. Quali compartecipi della Segreta Sapienza della Vostra Creazione.
CHIAVE IV


Enochiano:

Othil lasdi babge od dorpha Gohol G chis ge auauago cormp pd dsonf vi v-di-v Casarmi oali Map
m Sobam ag cormpo c-rp-l Casarmg cro od zi chis od vgeg dst ca pi mali chis ca pi ma on Ionshin
chis ta lo Cla Torgu Nor quasahi od F caosaga Bagle zi re nai ad Dsi od Apila Do o a ip Q-a-al ZACAR
od ZAMRAN Obelisong rest-el aaf Nor-mo-lap.

Fonetico:

Otahil elasadi babaje, od dorepaha gohol: gi-cahisaje auauago coremepe peda, dasonuf vi-vau-di-
vau? Casaremi oeli MEAPEME sobame agi coremepo carep-el: casaremeji caro-o-dazodi cahisa od
vaugeji; dasata ca-pi-mali cahisa ca-pi-ma-on: od elonusahinu cahisa ta el-o CALAA. Torezodu nor-
quasahi od fe-caosaga: Bagile zodir e-na-IAD: das iod apila! Do-o-a-ipe quo-A-AL, zodacare!
Zodameranu obelisonugi resat-el aaf nor-mo-lapi!

Traduzione:

(Invoca le Potenze Dominanti del Nuovo Eone)
Io ho posto i miei piedi nel Meridione e ho guardato intorno a me dicendo: Non sono i Tuone
dell'Accrescimento di Numero trenta-tre che regnano nel Secondo Angolo? Sotto cui Io ho posto
Nove Sei Trenta Nove che nessuna ha contato tranne Uno: in cui il Secondo Principio delle Cose è e
diviene forte, che anche successivamente sono i numeri del Tempo e i loro poteri sono come i primi.
Levatevi, Voi Figli del Piacere e visitate la Terra: perché io sono il Signore Vostro Dio che è e vive
per sempre. Nel Nome del Creatore, muovetevi e mostratevi come amabili donatori, affinché
possiate lodarLo tra i Figli degli Uomini.
CHIAVE V


Enochiano:

Sa pah zimii du-i-v od noas ta-qu-a-nis adroch dorphal Ca osg od faonts peripsol tablior Casarm
amipzi na zarth af od dlugar zizop z-lida caosagi tol torg od z-chis e si asch L ta vi u od iaod thild ds
peral hubar Pe o al soba cormfa chis ta la vis od Q-co-casb Ca nils od Darbs Q a as Feth-ar-zi od
bliora ia-ial ed nas cicles Bagle Ge iad i L.

Fonetico:

Sapahe zodimii du-i-be, od noasa ta qu-a-nis, adarocahe dorepehal caosagi od faonutas peripeso
ta-be-liore. Casareme A-me-ipezodi na-zodaretahe AFA; od dalugare zodizodope zodelida caosaji tol-
toregi; od zod-cahisa esiasacahe El ta-vi-vau; od iao-d tahilada das hubare PE-O-AL; soba coremefa
cahisa ta Ela Vaulasa od Quo-Co-Casabe. Eca niisa od darebesa quo-a-asa: fetahe-ar-ezodi od beliora:
ia-ial eda-nasa cicalesa; bagile Ge-iad I-el!

Traduzione:

(Invocazione contro il "Sentiero della Mano Destra")
I Suoi Possenti sono penetrati nel Terzo Angolo e sono divenuti come Olivi sul Monte degli Olivi,
guardando con letizia sulla Terra e Dimorandone lo Splendore dei Cieli, quali continui consolatori
cui fissai le Colonne della Letizia e diedi loro Anfora per annaffiare la Terra con tutte le sue
creature: e Essi sono i Fratelli del Primo e del Secondo e il principio dei loro Seggi che sono ornati
di Perpetue Lampade Ardenti, 6, 9, 6, 3, 6, i cui Numeri sono come il Primo, le Fini e il Contenuto
del Tempo. Perciò venite e obbedite al vostro Creatore. Visitateci in pace e conforto. Concludeteci
Ricevitori dei Vostri Misteri, perché il nostro Signore e Padrone è il Tutto-Uno!
CHIAVE VI


Enochiano:

Gah s di u chis em micalzo pil zin sobam El harg mir babalon od obloc samvelg dlugar malprg
arcaosgi od Acam canal so bol zar f-bliard caosgi od chis a ne tab od miam ta vi v od d Darsar sol
peth bi en B ri ta od zacam g mi calzo sob ha hath trian Lu ia he odecrin MAD Q a a on.

Fonetico:

Gahe sa-div cahisa EM, micalazoda Pil-zodinu, sobam El haraji mir babalonu od obeloce
samevelaji, dalagare malapereji ar-caosaji od ACAME canale, sobola zodare fabeliareda caosaji od
cahisa aneta-na miame ta Viv od Da. Daresare Sol-petahe-bienu Be-ri-ta od zodacame ji-micalazodo:
sob-ha-atahe tarianu luia-he od ecarinu MADA Qu-a-a-on!

Traduzione:

(Stabilisce la Struttura e la Forma dell'Impero del Signore Oscuro) Gli Spiriti del Quarto Angolo
sono Nove Possenti del Firmamento delle Acque: che il Primo ha piantato un Tormento per i Malvagi
e una Ghirlanda per i Giusti; donando a loro Dardi Fiammeggianti per bersagliare la Terra e 7, 6, 9,
9 Perpetui Operai i cui corsi visitano con conforto la Terra, e sono al governo e continuazione come
il Secondo e il Terzo. Perciò udite la mia voce. Io ho parlato di voi ed io vi muovo in potere e
presenza, le cui Opere saranno un Canto d'Onore e la laude del vostro Dio nella vostra creazione.

- Pentacolo del ‘Trasporto -


CHIAVE VII


Enochiano:

R a as isalman para di zod oe cri ni aao ial purgah qui in enay butmon od in oas ni para dial
casarmg vgear chirlan od zonac Lu cif tian cors to vaul zirn tol ha mi Soba Londoh od miam chis tad
o des vmadea od pibliar Othil rit od miam C no quol Rit ZACAR, ZAMRAN oecrimi Q a dah od o mi
ca olz aaiom Bagle pap nor id lugam lonshi od vmplif vgegi Bigliad.

Fonetico:

Ra-asa isalamanu para-di-zoda oe-cari-mi aao iala-piregahe Qui-inu. Enai butamonu od inoasa NI
pa-ra-diala. Casaremeji ujeare cahirelanu, od zodonace lucifatianu, caresa ta vavale-zodirenu tol-
hami. Soba lonudohe od nuame cahisa ta Da o Desa vo-ma-dea od pi-beliare itahila rita od miame ca-
ni-quola rita! Zodacare! Zodameranu! Iecarimi Quo-a-dahe od I-mica-ol-zododa aaiome. Bajireje
papenore idalugama elonusahi--od umapelifa vau-ge-ji Bijil—IAD!

Traduzione:

(Invocazione di Matrimonio) L'Oriente è una Casa di Vergini che Cantano Laudi tra le Fiamme del
Primo Splendore, in cui il Signore ha aperto la sua bocca e sono divenute Dimore Viventi, in cui la
Forza dell'Uomo si rallegra ed Esse sono adornate con Ornamenti di Splendore, che operano Prodigi
in tutte le Creature. I cui Regni e Continuazione sono come il Terzo e il Quarto, Forti Torri e Luoghi
di Consolazione, il Seggio della Misericordia e della Continuità. O voi servitori della Misericordia,
muovetevi, apparite, cantate laudi al Creatore! E state possenti tra noi! Perché a questa
Rimembranza è dato potere e la nostra forza si accresce nel nostro Consolatore!
CHIAVE VIII


Enochiano:

Bazmelo i ta pi ripson oln Na za vabh ox casarmg vran Chis vgeg dsa bramig bal to ha goho i ad
solamian trian ta lol cis A ba i uo nin od a zi agi er rior Ir gil chis da ds pa a ox bufd Caosgo ds chis
odi puran teloah cacrg isalman loncho od Vouina carbaf Niiso Bagle auauaga gohon Niiso bagle
momao siaion od mabza Iad o i as mo mar poilp Niis ZAMRAN ci a o fi caosgo od bliors od corsi ta a
bra mig.

Fonetico:

Bazodemelo i ta pi-ripesonu olanu Na-zodavabebe OX. Casaremeji varanu cahisa vaugeji asa
berameji balatoha: goho IAD. Soba miame tarianu ta Iolacis Abaivoninu od azodiajiere riore. Irejila
cahisa da das pa-aox busada Caosago, das cahisa od ipuranu telocahe cacureji oisalamahe lonucaho
od Vovina carebafe? NIISO! bagile avavago hohon. NIISO! bagile momao siaionu, od mabezoda IAD
oi asa-momare poilape. NIIASA! Zodameranu ciaosi caosago od belioresa od coresi ta a beramiji.

Traduzione:

(Invocazione per ottenere maggiore Forza)
Il Meriggio, il Primo, è come il Terzo Cielo fatto di Colonne di Giacinto, 26, in cui gli Anziani sono
divenuti forti, che io ho preparato per la Mia Virtù, dice il Signore la cui lunga Continuità sarà come
l'Armatura per il Drago Curvo e come il Raccolto di una Vedova. Quanti vi sono che rimangono nella
gloria della Terra, che sono, e non vedranno la Morte finché questa Casa cadrà, e il Drago
Sprofonderà? Venite via! Perché i Tuoni hanno parlato! Venite via! Perché la Corona del Tempio e la
Veste di Colui che è, fu, e sarà Incoronato sono Divise. Venite! Apparite al Terrore della Terra e per
Conforto nostro e di coloro che sono preparati.
CHIAVE IX


Enochiano:

Mica oli bransg prgel napta ialpor ds brin efafafe P vonpho o l a ni od obza Sobca v pa ah chis
tatan od tra nan balye a lar lusda so boln od chis hol q C no quo di cial v nal aldon mom caosgo ta
las ollor gnay limlal Amma chiis Sobca madrid z chis ooanoan chiis auiny dril pi caosgin od od
butmoni parm zum vi C nila Daziz e thamz a-childao od mirc ozol chis pi di a i Collal Vl ci nin a
sobam v cim Bagle Iab baltoh chirlan par Niiso od ip ofafafe Bagle acosasb icorsca unig blior.

Fonetico:

Micaoli beranusaji perejala napeta ialapore, das barinu efafaje PE vaunupeho olani od obezoda,
soba-ca upaahe cahisa tatanu od tarananu balie, alare busada so-bolunu od cahisa hoel-qo ca-no-
quodi CIAL. Vaunesa aladonu mom caosago ta iasa olalore ginai limelala. Amema cahisa sobra
madarida zod cahisa! Ooa moanu cahisa avini darilapi caosajinu: od butamoni pareme zodumebi
canilu. Dazodisa etahamezoda cahisa dao, od mireka ozodola cahisa pidiai Colalala. Ul ci ninu a
sabame ucime. Bajile? IAD BALATOHE cahirelanu pare! NIISO! od upe ofafafe; bajile a-cocasahe
icoresaka a uniji beliore.

Traduzione:

(per la Protezione contro la Delusione)
Le Possenti Guardie di Fuoco con Spade a doppio taglio Fiammeggianti, che hanno Anfore Otto
d'Ira per due volte e mezzo, le cui Ali sono di assenzio e la Midolla di Sale hanno posto i loro piedi
nell'Ovest e sono misurati con i loro Ministri 9996. Essi raccolgono il muschio della Terra come il
ricco il suo tesoro. Maledetti sono coloro di cui sono le iniquità. Nei loro occhi sono macine più
grandi della Terra e dalle loro bocche scorrono mari di sangue. Le loro teste sono coperte di
diamanti e sulle loro mani vi sono maniche di marmo. Felice colui che essi non riprovano. Perché il
Dio della Rettitudine si compiace in loro. Venite via! E non le vostre anfore perché il tempo è tale
che richiede consolazione.
CHIAVE X



Enochiano:

Coraxo chis cormp od blans Liucal aziazor paeb soba lilonon chis virq op eophan od salbrox
cynixir faboan U nal chis Coust ds saox co casg ol oanio yor eors vohim gizyax od math cocasg plo si
molui ds pa ge ip larag om droln matorb cocasb emna L patralx yolci math nomig momons olora
gnay angelard Ohio ohio ohio ohio ohio ohio noib ohio caosgon Bagle madrid i zirop chiso drilpa
Niiso crip ip nidali.

Fonetico:

Coraxo cahisa coremepe, od belanusa Lucala azodia-zodore paebe Soba iisononu cahisa uirequo
OPE copehanu od racalire maasi bajile caosagi; das yalaponu dosiji od basajime; od ox ex dazodisa
siatarisa od salaberoxa cynuxire faboanu. Vaunala cahisa conusata das DAOX cocasa ol Oanio yore
vohima ol jizodyzoda od eoresa cocasaji pelosi molui das pajeipe, laraji same darolanu matorebe
cocasaji emena. El pataralaxa yolaci matabe nomiji mononusa olora jinayo anujelareda. Ohyo! ohyo!
ohyo! ohyo! ohyo! ohyo! noibe Ohyo! caosagonu! Bajile madarida i zodirope cahiso darisapa! NIISO!
caripe ipe nidali!

Traduzione:

(una vera e potente Invocazione dell'Ira e della Violenza)
I Tuoni del Giudizio e dell'Ira sono numerati e hanno dimora nel Nord in sembianze di una
Quercia, i cui rami sono Nidi di lamentazione e pianto, destinati alla Terra che arde notte e giorno; e
vomita teste di scorpioni e zolfo vivo misto a veleno. Questi sono i tuoni che 5678 volte di un
momento rombano con cento possenti terremoti e mille volte più ondate che non riposano, né
conoscono alcun echeggiante Tempo ivi. Una roccia ne genera mille come il cuore dell'uomo i suoi
pensieri. Guai! Guai! Guai! Guai! Guai! Guai! Sì, Guai! Alla Terra perché la sua iniquità è, fu, e sarà
grande. Venite via! Ma non i vostri suoni possenti.
CHIAVE XI


Enochiano:
Ox i ay al holdo od zirom O Coraxo ds zddar ra asy od vab zir comliax od ba hal Niiso salman
teloch Casar man holq od ti ta z-chis soba cormf i ga Niisa Bagle abramg noncp ZACARe ca od
ZAMRAN odo cicle qaa Zorge lap zirdo noco Mad Hoath Iaida.

Fonetico:

Oxiayala holado, od zodirome O coraxo das zodiladare raasyo. Od vabezodire cameliaxa od
bahala: NIISO! salamanu telocahe! Casaremanu hoel-qo, od ti ta zod cahisa soba coremefa i ga.
NIISA! bagile aberameji nonucape. Zodacare eca od Zodameranu! odo cicale Qaa! Zodoreje, lape
zodiredo Noco Mada, hoathahe I A I D A!

Traduzione:

(Invocazione Funebre)
Il Seggio Possente gemette a gran voce e vi furono Cinque Tuoni che Volarono nell'Est e l'Aquila
parlò e gridò con forte voce: Venite via! Ed essi si radunarono insieme e divennero la Casa della
Morte, di cui è misurato ed è come Coloro il cui Numero è 31. Venite via! Perché io ho preparato per
voi un luogo. Muovetevi perciò e mostratevi. Schiudete i Misteri della vostra creazione! Siatemi
amici perché io sono il servitore dello stesso vostro Dio, il fedele adoratore dell'Altissimo.

- Pentacolo della ‘Visualizzazione’


CHIAVE XII


Enochiano:

Nonci dsonf Babage od chis ob hubaio tibibp allar atraah od ef drix fafen Mian ar E nay ovof soba
do o a in aai i VONPH ZACAR gohus od ZAMRAM odo cicle Qaa Zorge, lap zirdo noco MAD Hoath
Iaida.

Fonetico:

Nonuci dasonuf Babaje od cahisa OB hubaio tibibipe: alalare ataraahe od ef! Darix fafenu MIANU
ar Enayo ovof! Soba dooainu aai i VONUPEHE. Zodacare, gohusa, od Zodameranu. Odo cicale Qaa!
Zodoreje, lape zodiredo Noco Mada, hoathahe I A I D A!

Traduzione:

(Invocazione della Vendetta) O Voi che regnate nel Sud e siete le Lanterne dell'Angoscia,
allacciate le vostre cinture e visitateci! Portate il vostro corteggio 3663. Che il Signore sia
magnificato, il cui Nome tra voi è Ira. Muovetevi io dico, e mostratevi. Schiudete i misteri della
vostra Creazione. Siatemi amici! Perché io sono il servitore dello stesso Vostro Dio, il fedele
adoratore dell'Altissimo.
CHIAVE XIII



Enochiano:

Napeai Babgen ds brin vx ooaona lring vonph doalim eolis ollog orsba ds chis affa Micma isro
MAD od Lonshitox ds ivmd aai GROSB ZACAR od ZAMRAN, odo cicle Qaa, zorge, lap zirdo noco
MAD Hoath Iaida.

Fonetico:

Napeai Babajehe das berinu VAX ooaona larinuji vonupehe doalime: conisa olalogi oresaha das
cahisa afefa. Micama isaro Mada od Lonu-sahi-toxa, das ivaumeda aai Jirosabe. Zodacare od
Zodameranu. Odo cicale Qaa! Zodoreje, lape zodiredo Noco Mada, hoathahe I A I D A.

Traduzione:

(Invocazione dell'Amore) O Voi Spade del Sud, che avete occhi per suscitare l'Ira del Peccato;
rendendo ebbri gli uomini che sono vuoti. Ecco la promessa di Dio e del Suo Potere che è chiamata
tra voi una Dolorosa Ferita! Muovetevi e mostratevi. Schiudete i Misteri della vostra Creazione.
Siatemi amici! Perché io sono il servitore dello stesso Vostro Dio, il fedele adoratore dell'Altissimo.
CHIAVE XIV



Enochiano:

Noromi bagie pasbs oiad ds trint mirc ol thil dods tolham caosgo Ho min ds brin oroch Quar
Micma bial oiad a is ro tox dsi vm aai Baltim ZACAR od ZAMRAN odo cicle Qaa, zorge, lap zirdo
noco MAD, hoath Iaida.

Fonetico:

Noroni bajihie pasahasa Oiada! das tarinuta mireca OL tahila dodasa tolahame caosago Homida:
das berinu orocahe QUARE: Micama! Bial' Oiad; aisaro toxa das ivame aai Balatima. Zodacare od
Zodameranu! Odo cicale Qaa! Zodoreje, lape zodiredo Noco Mada, hoathahe I A I D A.

Traduzione:

(Invocazione della Distruzione) O Voi Figli della Furia, Figli del Giusto, che sedete su 24 Seggi,
affliggendo tutte le creature della Terra con la vecchiaia, che avete sotto di voi 1636. Ecco la Voce di
Dio! La Promessa di Colui che è chiamato tra voi Furia o Estrema Giustizia. Muovetevi e mostratevi.
Schiudete i Misteri della Vostra Creazione. Siatemi amici. Perché io sono il servitore dello stesso
Vostro Dio, il fedele adoratore dell'Altissimo.
CHIAVE XV



Enochiano:

Ils tabaan li al prt casarman Vpahi chis darg dso ado caosgi orscor ds omax nonasci Baeouib od
emetgis iaiadix ZACAR od ZAMRAN, odo cicle Qaa, zorge, lap zirdo noco MAD, hoath Iaida.

Fonetico:

Hasa! tabaanu li-El pereta, casaremanu upaahi cahisa DAREJI; das oado caosaji oresacore: das
omaxa monasaci Baeouibe od emetajisa Iaiadix. Zodacare od Zodameranu! Odo cicale Qaa.
Zodoreje, lape zodiredo Noco Mada, hoathahe I A I D A.

Traduzione:

(Distrugge l'influenza delle religioni tradizionali) O Tu, Governatore della Prima Fiamma sotto le
cui Ali sono 6739 che intessono la Terra con l'aridità: che conosci il grande Nome Virtù e il Sigillo
d'Onore! Muovetevi e mostratevi. Schiudete i Misteri della vostra Creazione. Siatemi amici. Perché
io sono il servitore del Vostro stesso Dio, il fedele adoratore dell'Altissimo.
CHIAVE XVI


Enochiano:

Ils viuialprt salman blat ds acro odzi busd od bliorax balit dsin-si caosg lusdan Emod dsom od tli-
ob drilpa geh uls MAD zilodarp ZACAR od ZAMRAN odo cicle Qaa, zorge, lap zirdo noco MAD, hoath
Iaida.

Fonetico:

Ilasa viviala pereta! Salamanu balata, das acaro odazodi busada, od belioraxa balita: das inusi
caosaji lusadanu EMODA: das ome od taliobe: darilapa iehe ilasa Mada Zodilodarepe. Zodacare od
Zodameranu. Odo cicale Qaa: zodoreje, lape zodiredo Noco Mada, hoathahe I A I D A.

Traduzione:

(Invocazione della Compassione)
O Tu della Seconda Fiamma, Casa della Giustizia, che hai il Tuo Principio nella Gloria e
conforterai i Giusti, che cammini sulla Terra con piede di fuoco; che comprendi e separi le creature!
Grande sei Tu, nel Dio della Conquista. Muovetevi e mostratevi! Schiudete i Misteri della vostra
Creazione. Siatemi amici. Perché io sono il servitore del Vostro stesso Dio, il fedele adoratore
dell'Altissimo.
CHIAVE XVII


Enochiano:

Ils do alprt soba vpa ah chis manba zixlay dodshi od brint Taxs hubaro tas tax ylsi, so bai ad I von
po vnph Aldon dax il od toatar ZACAR od ZAMRAN odo cicle Qaa zorge lap zirdo Noco MAD hoath
Iaida.

Fonetico:

Ilasa dial pereta! soba vaupaahe cahisa nanuba zodixalayo dodasihe od berinuta FAXISA hubaro
tasataxa yolasa: soba Iad I Vonupehe o Uonupehe: aladonu dax ila od toatare! Zodacare od
Zodameranu! Odo cicale Qaa! Zodoreje, lape zodiredo Noco Mada, hoathahe I A I D A.

Traduzione:

(Maledizione) O Tu, Terza Fiamma, le cui Ali sono spine per suscitare afflizione: e che hai 7336
Lampade viventi che ti precedono: il cui Dio è Ira nella Collera. Cingiti i lombi e ascolta. Muovetevi e
mostratevi! Schiudete i Misteri della vostra Creazione. Siatemi amici. Perché io sono il servitore del
Vostro stesso Dio, il fedele adoratore dell'Altissimo.
CHIAVE XVIII



Enochiano:

Ils Micail-z olprit ial prg Bliors ds odo Cusdir oiad o uo ars caosgo Ca sar mg La iad eran brints
cafafam ds iumd a q lo a do hi MOZ od ma of fas Bolp comobliort pambt ZACAR od ZAMRAN odo
cicle Qaa zorge lap zirdo Noco MAD, hoath Iaida.

Fonetico:

Ilasa micalazoda olapireta ialpereji beliore: das odo Busadire Oiad ouoaresa caosago: casaremeji
Laiada ERANU berinutasa cafafame das ivemeda aqoso adoho Moz, od maoffasa. Bolape como
belioreta pamebeta. Zodacare od Zodameranu! Odo cicale Qaa. Zodoreje, lape zodiredo Noco Mada,
hoathahe I A I D A.

Traduzione:

(Invocazione dell'Amore Spirituale, della Superbia e della Soddisfazione) O Tu, Possente Luce e
Fiamma Ardente di consolazione che schiudi la Gloria di Dio al Centro della Terra, in cui i 6332
Segreti della Verità dimorano, che è chiamato nel Tuo Regno Gioia e sconfinata. Sii una Finestra di
Consolazione per me. Muovetevi e mostratevi! Schiudete i Misteri della vostra Creazione. Siatemi
amici. Perché io sono il servitore del Vostro stesso Dio, il fedele adoratore dell'Altissimo.
CHIAVE IX


Enochiano:

Madriax ds praf LIL, chis micaolz saanir caosgo, od fisis balzizras iaida! Nonca gohulim, micma
adoian mad, iaod bliorb, saba (soba) ooaona chis lucifitas peripsol: ds abraassa noncf netaaib caosgi
od tilb adphaht damploz, tooat noncf gmicalzoma lrasd tofglo marb yarry idoigo od torzulp iaodaf,
gohol: caosga tabaord saanir od christeos yrpoil tiobl, busdir tilb noalir paid orsba od dodrmni zylna.
Elzap tilb parm gi peripsax od ta qurlst booapis. Lnibm ovcho symp, od christeos ag toltorn mirc q
tiobl lel: ton paombd dilzmo as pian, od christeos ag l toltorn parach a symp: cordziz dodpal od fifalz
lsmnad, od fargt bams omaoas: conisbra od auauox tonug: orscatbl noasmi tabges leuithmong. Vnchi
omp tilb ors. Bagle? Moooah ol cordziz. L capimao ixomaxip od cacocasb gosaa: baglen pii tianta a
babalond, od foargt teloc vo vim. Madriiax torzu: oadriax orocha aboapri. Tabaori priaz artabas:
adrpan corsta dobix. Yolcam priazi arcoazior, od quasb qting. Ripir paaoxt sagacor: vml od prdzar
cacrg aoiveae cormpt. Torzu, zacar, od zamran aspt sibsi butmona, ds surzas tia baltan. Odo cicle
qaa: od ozazma plapli iadnamad.

Fonetico:

Madariatza das perifa LIL cahisa micaolazoda saanire caosago od fifisa balzodizodarasa Iaida.
Nonuca gohulime: Micama odoianu MADA faoda beliorebe, soba ooaona cahisa luciftias peripesol,
das aberaasasa nonucafe netaaibe caosaji od tilabe adapehaheta damepelozoda, tooata nonucafe
jimicalazodoma larasada tofejilo marebe yareryo IDOIGO; od torezodulape yaodafe gohola, Caosaga,
tabaoreda saanire, od caharisateosa yorepoila tiobela busadire, tilabe noalanu paida oresaba, od
dodaremeni zodayolana. Elazodape tilaba paremeji peripesatza, od ta qurelesata booapisa.
Lanibame oucaho sayomepe, od caharisateosa ajitoltorenu, mireca qo tiobela Iela. Tonu paomebeda
dizodalamo asa pianu, od caharisateosa aji-latore-torenu paracahe a sayomepe.
Coredazodizoda dodapala od fifalazoda, lasa manada, od faregita bamesa omaoasa. Conisabera
od auauotza tonuji oresa; catabela noasami tabejesa leuitahemonuji. Vanucahi omepetilabe oresa!
Bagile? Moooabe OL coredazodizoda.
El capimao itzomatzipe, od cacocasabe gosaa. Bajilenu pii tianuta a babalanuda, od faoregita
teloca uo uime.
Madariiatza, torezodu!!! Oadariatza orocaha aboaperi! Tabaori periazoda aretabasa! Adarepanu
coresata dobitza! Yolacame periazodi arecoazodiore, od quasabe qotinuji!
Ripire paaotzata sagacore! Umela od perdazodare cacareji Aoiveae coremepeta! Torezodu!
Zodacare od Zodameranu, asapeta sibesi butamona das surezodasa Tia balatanu. Odo cicale Qaa, od
Ozodazodame pelapeli IADANAMADA!

Traduzione:

(la Chiamata o la Chiave dei Trenta Aethyrs)

I Cieli che dimorano nel Primo Aethyr sono possenti nelle Parti della Terra ed eseguono il
Giudizio dell'Altissimo! A voi è detto: Ecco la Faccia del vostro Dio, il Principio della Consolazione, i
cui occhi sono il Fulgore dei Cieli, che fece voi per il Governo della Terra, e la sua indicibile varietà,
dotandovi di un Potere di Comprensione per disporre tutte le cose secondo la Provvidenza di Colui
che siede sul Santo Trono: e si levò nel Principio dicendo: la Terra sia governata dalle sue parti e vi
sia Divisione in essa, affinché la sua gloria sia sempre ebbra e afflitta in se stessa. Il suo corso ruoti
con i Cieli e come un'ancella essa li serva. Una stagione ne confonda un'altra e non vi sia creatura
su di essa o in essa una ed eguale. Tutte le sue membra siano diverse nelle qualità e vi sia non una
sola creatura eguale a un'altra. Le creature ragionevoli della Terra, o l'Uomo, si affliggano e si
estirpino l'una con l'altra, e le loro dimore dimentichino i loro nomi. L'opera dell'Uomo e la sua
pompa siano cancellate. I suoi edifici divengano Caverne per le bestie dei campi! Confondete la sua
comprensione con la Tenebra, perché mi pento di aver creato l'Uomo. Per un poco sia conosciuta e
per un poco una sconosciuta. Perché essa è il letto d'una meretrice, e la dimora di Colui che è
Caduto. O Voi Cieli, Destatevi! I Cieli Inferiori vi sono sottomessi. Essi vi servano! Governate coloro
che governo. Abbattete come la Caduta. Apportate con quelli che accrescono e distruggete i corrotti.
In nessun luogo rimanga un numero. Aggiungete e diminuite finché le Stelle sono numerate.
Levatevi! Muovetevi! Ed apparite davanti al Patto della Sua Bocca che egli ha giurato a noi nella Sua
Giustizia. Schiudete i Misteri della vostra Creazione e rendeteci partecipi della Conoscenza
Incontaminata.
Conclusioni e ringraziamenti


Anche per per questo secondo libro un ringraziamento va al gruppo che si occupa di mantenere il
blog www.leuviah.org per il materiale che mi hanno fornito e per il supporto tecnico.
Questo libro oltre che una guida ai principi della Magia Nera mi auguro serva anche per capire
quanto potente (e anche per alcuni versi non propriamente priva di rischi) è questa pratica
esoterica.
Solo la magia nera e le sue sfumature (anche la magia rossa quando vi è l’estremo desiderio di
possesso lambisce molto da vicino la magia nera eliminandone la sottile linea di separazione)
permette al Magus di ottenere tutto ciò che è terreno. L’unico limite come ho ripetuto diverse volte
in questo libro è quanto si è disposti a barattare per ottenere la realizzazione delle proprie pulsioni
(potere,desiderio di ricchezza, vendetta, possesso).
La magia nera di cui abbiamo trattato è quella cosiddetta ‘moderna’, spogliata cioè di tutto quel
‘gore’ trucido e perverso che è quella considerata ‘tradizionale’ o discendente direttamente dal
Voodoo prima della grande opera svolta da Max Beauvoir.
La moderna magia nera è legata molto all’invocazione delle forze cosiddette ‘oscure’ e meno al
sacrificio di animali o a pratiche sanguinolente e perverse seguendo la consapevolezza che è
l’energia catalizzata e amplificata che ci permette di ottenere risultati nella pratica esoterica. Tutto
questo rende, forse, questo modo d’intendere la ‘Via della mano Sinistra’ meno affascinante ma
sicuramente i risultati che si ottengono sono notevoli ed aprono al Magus l’agognata porta verso la
conoscenza.
Questa è la seconda edizione digitale di questa opera. Ringrazio tutti quelli che hanno acquistato
il libro fino dalla prima edizione.
Questa edizione è dedicata a Voi. Come potete vedere rispetto alla prima edizione l'opera è più
completa e corposa. Sono stati fatti alcuni aggiustamenti e corrette molte imprecisioni e reso la
formattazione del tutto più gradevole.
Se volete confrontarvi con me o mandarmi critiche (costruttive , ovviamente) e complimenti
(spero) potete tranquillamente scrivermi ad Haimi@leuviah.org riceverete sicuramente risposta.
Index

Prefazione

Il sentiero della mano sinistra.

Cos’è la Magia Nera.

Magia nera e satanismo

Invocazione ed Evocazione

Come evocare un Demone.

I poteri dei Demoni.

La Chiave di Salomone.

I Sigilli

Agares

Aim

Alloces

Amdusian

Amon

Amy

Andras

Andrealpush

Andromalius

Asmodeo

Astaroth

Bael

Barbatos

Bathin

Beleth

Belial

Berith

Bifrons

Botis
Buer

Bune

Camio

Cimerjes

Crocell

Dantalion

Decarabia

Eligos

Focalor

Foras

Forneus

Furcas

Furfur

Gaap

Glasya

Gremory

Gusion

Haagenti

Halphas

Haures

Ipos

Leraje

Malphas

Marax

Marbas

Marchosias

Murmur

Naberius

Oriax

Orobas

Ose

Paimon

Phenex
Purson

Raum

Ronove

Sabnock

Sallos

Samigina

Seere

Shax

Sitri

Stolas

Uval

Valefor

Vapula

Vepar

Vine

Volac

Zagan

Zepar

Satana

Beelzebub

Azazel

La Dagida

Il Pentacolo

Il Maleficio

Il tempo delle opere.

Riti di Magia Nera

Maledizione

Rito per isolare socialmente una persona.

Incantesimo per far dimenticare (o dimenticare)

Rito per far tacere una persona

Incantesimo per Allontanare un Collega Fastidioso

(Ed avere il suo Posto)


Maleficio con la dagida nera

Maledizione per portare Discordia e Tenebre

Maledizione Contro un torto subito

Far ammalare qualcuno

Maledizione delle ossa

"Ossessione Perpetua"

La maledizione della mela rossa

Legamento d’amore

La Necromanzia

L'Enochiano: La Lingua degli Dei

CHIAVE I

CHIAVE II

CHIAVE III

CHIAVE IV

CHIAVE V

CHIAVE VI

CHIAVE VII

CHIAVE VIII

CHIAVE IX

CHIAVE X

CHIAVE XI

CHIAVE XII

CHIAVE XIII

CHIAVE XIV

CHIAVE XV

CHIAVE XVI

CHIAVE XVII

CHIAVE XVIII

CHIAVE IX

Conclusioni e ringraziamenti

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