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2 BLOCCHI
Parte 4 AutoCAD permette di creare disegni e richiamarli, I blocchi si possono memorizzare all'interno del
FUNZIONI inserendoli nello stesso disegno o in altri. Ad esempio disegno corrente oppure all'esterno, creando dei file
AVANZATE si possono creare simboli o elementi ricorrenti (elementi autonomi dal disegno.
strutturali, sanitari, finestre, arredi, viti o bulloni, ecc.)
e inserirli dove necessario. I blocchi inseriti (detti inserimenti di blocco) si com-
1 1 Questi simboli sono chiamati blocchi.
portano come un singolo oggetto; quindi possono
essere scalati, ruotati e modificati nelle proprietà.
Le modifiche apportate alla definizione del blocco
I blocchi forniscono numerosi vantaggi, tra i quali: originale si ripercuotono automaticamente su tutte le
• efficienza di lavoro (elementi ricorrenti vengono sue copie.
disegnati una sola volta);
• disponibilità di raccolte (librerie) commerciali o
personalizzate (da cui si può attingere); NOTA BENE
• risparmio di memoria (ogni blocco richiamato da Mentre la copia di oggetti duplica i loro dati (geometrie
un altro file occupa uno spazio molto minore e proprietà), l'inserimento di blocchi crea semplici
dell'originale, soprattutto quando le copie sono nu- riferimenti a un gruppo di dati, memorizzati nel file
merose); stesso oppure all'esterno. In questo caso quindi la
• estrazione di attributi (ogni blocco inserito può memoria impegnata sarà minore.
essere associato a informazioni per generare tabelle,
calcoli, ecc.).
Ad ogni blocco all'atto della creazione (definizione di
blocco) viene assegnato un nome e un punto base,
cioè quello che ne stabilisce la posizione d'inserimento.
Nella definizione di un blocco si possono accorpare
entità separate oppure altri blocchi; in questo caso si
parla di blocchi nidificati.
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Questa finestra è articolata nelle aree:
• Nome (per digitare il nome del blocco);
• Punto base (punto d'inserimento definito con le
coordinate oppure mediante il pulsante Seleziona
punto, che consente di passare al disegno e definire
il punto);
• Oggetti (con i pulsanti di Selezione di oggetti oppure
con il pulsante di Selezione rapida si possono indicare
gli oggetti che costituiranno il blocco).
In quest’area sono presenti le opzioni:
– Mantieni (dopo la definizione del blocco, gli oggetti
originali restano senza alcuna modifica); Solitamente per il punto base
– Converti in blocco (gli oggetti originali restano, vengono scelti il centro di un ele-
ma trasformati in un unico blocco); mento o un suo vertice.
– Elimina (pur restando memorizzato il nuovo blocco,
gli originali vengono eliminati);
• Impostazioni con la casella Unità blocco (si possono
selezionare unità, come piedi o millimetri, per NOTA BENE
l'inserimento di un blocco con DesignCenter o da Per garantire a un blocco la massima versatilità nell'acquisire
proprietà nel disegno in cui verrà inserito, è opportuno che gli
una tavolozza degli strumenti, di cui si parlerà in
ESERCIZI elementi del blocco siano creati quando è corrente il Layer0
seguito); (che possiede particolari prerogative) e che le diverse proprietà
ES 4.11 • Descrizione (si può digitare una nota riguardante il (colore, tipo e spessore di linea) siano impostate su Dablocco.
blocco e che apparirà in DesignCenter). In merito si veda la successiva pag. 4.2.3.
Parte 4 La creazione di un blocco esterno al disegno (espor- Inoltre sono presenti le aree:
FUNZIONI tazione di blocco) genera un file autonomo che rac- • Origine (si specifica se gli elementi del nuovo blocco
AVANZATE chiude i dati di definizione di un blocco. sono altri blocchi, l'intero disegno oppure singoli
Nella Barra dei comandi si digita MBLOCCO (oppure solo oggetti);
• Destinazione con le caselle Nome e percoroso del
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MB) che apre la finestra Scrivi blocco, molto simile
alla finestra Definizione di un blocco. file (si definisce il nome e la posizione in cui salvare
il nuovo file) e Unità inserimento (si sceglie l'unità
Analoghe a quelle di quest'ultima finestra sono le
opzioni contenute nelle aree Punto base e Oggetti. di misura utilizzata per i futuri inserimenti del blocco).
Con OK si conclude la procedura di esportazione di
blocco.
NOTA BENE
Se nella esportazione di blocchi si pone attenzione
nell'assegnare nomi comprensibili ai file, e alla struttu-
razione di cartelle razionalmente divise per argomenti,
si possono creare librerie personalizzate di blocchi,
da utilizzare per ogni esigenza futura.
Parte 4 All'atto della definizione di un blocco, oltre ai suoi • Creazione sul layer 0 e proprietà DaLayer: se gli
FUNZIONI elementi e al punto base, esso eredita anche alcune oggetti vengono creati sul layer 0 (layer speciale,
AVANZATE proprietà importanti. che esiste in tutti i disegni e non può essere eliminato)
e le loro proprietà sono impostate sul valore DaLayer,
Gli oggetti che saranno inclusi nel blocco possiedono all'atto dell'inserimento del blocco in un disegno essi
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delle proprietà: layer, colore, tipo e spessore di linea.
Esse saranno mantenute o modificate all'atto di un
assumono le proprietà associate al layer corrente o
a quello su cui fossero spostati;
futuro inserimento del blocco di cui fanno parte.
• Creazione su un layer qualsiasi (compreso il layer
I vari effetti si ottengono creando gli oggetti in condizioni 0) e proprietà DaBlocco: gli oggetti creati in queste
diverse. condizioni all'atto dell'inserimento assumono le pro-
prietà correnti, ma sempre modificabili.
• Creazione su un layer qualsiasi e proprietà spe-
cifiche: gli oggetti destinati a formare un blocco
hanno proprietà (colore, ecc.) scelte tra quelle dispo-
nibili, escludendo DaBlocco. L'inserimento del
blocco mantiene sempre le proprietà originarie dei MEMO
suoi elementi; Gli oggetti che costituiscono il blocco possono trovarsi
anche su layer diversi; ancora diverso da essi può
• Creazione su un layer qualsiasi e proprietà Da- essere il layer di definizione del blocco (quello corrente
Layer: gli oggetti assumono le proprietà associate durante la definizione). Le informazioni, relative ai layer
al layer e manterrano quelle originarie anche di appartenenza dei singoli elementi, resteranno asso-
nell'inserimento del blocco; ciate al blocco anche nei suoi inserimenti futuri.
Mediante puntatore o immettendo i valori richiesti nella Se invece si volessero inserire più copie dello stesso
finestra si definisce: blocco, allineandole secondo una serie rettangolare,
• punto di inserimento; si può usare il comando INSERM.
• scala del blocco (in valori decimali; ad es. «0.5»
immette il blocco con dimensioni dimezzate); Esso avvia un dialogo identico a quello del comando
• angolo (il blocco viene ruotato rispetto all’originale). INSER, solo che alla fine aggiunge le seguenti richieste,
in tutto analoghe a quelle di una Serie rettangolare:
Dopo aver dato OK, il blocco appare nel disegno. Digitare il numero di righe (– – –) <1>:
Digitare il numero di colonne (ı ı ı) <1>:
Digitare la distanza fra le righe o specificare la cella
unitaria (– – –):
Distanza fra colonne (ı ı ı):
NOTA BENE
I blocchi multipli inseriti con il comando INSERM non
possono essere separati con il comando ESPLODI.
ESERCIZI
Questo comando invece agisce su tutti i blocchi immessi
ES 4.11 con INSER.
ES 4.12
Essa contiene:
• Barra di navigazione, molto simile a quella dei
normali browser, con vari pulsanti (Carica, Indietro,
Avanti, Trova, Preferiti, ecc.);
• Schede Cartelle, Apri disegni, Cronologia;
• Area struttura e Area contenuti, visualizzate solo
nelle schede Cartelle e Apri disegni.
Parte 4 Quando nell'Area struttura viene selezionato un file trascinamento viene scalato automaticamente all'unità
FUNZIONI contenente risorse utilizzabili da DesignCenter, esse impostata nel disegno corrente.
AVANZATE vengono visualizzate nell'Area contenuti con icone Se ad esempio nel disegno corrente l'unità è il millimetro
che identificano la tipologia di risorsa (blocco, ecc.). e nel blocco si era assegnata una unità in centimetri,
il blocco inserito per trascinamento viene scalato con
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rapporto 1:10.
L'unità del disegno
corrente si può impo-
Al di sotto dell'Area contenuti esistono (o si possono stare dal menu For-
aprire con i relativi pulsanti sulla Barra di navigazione) mato selezionando
altre due aree: Anteprima, che mostra un'anteprima Unità; nella conse-
della risorsa, e Descrizione, che riporta note allegate guente finestra si sce-
ai blocchi. glie l'unità nell'area
Scala di inserimento.
Inserimento di blocchi con DesignCenter
Se nell'area contenuti sono presenti dei blocchi, con
clic, trascinamento e rilascio nell'area grafica del
disegno di destinazione, si ottiene l'inserimento imme-
diato del blocco, senza definirne la scala e la rotazione. Inserimento di altri contenuti con DesignCenter
Con la tecnica di trascinamento si possono inserire
Se invece si fa un doppio clic sull'icona si attiva la nel disegno corrente anche tutte le altre risorse visua-
procedura di inserimento conseguente al comando lizzate nell'Area contenuti di DesignCenter.
INSER. In questo caso si possono definire la scala e la Effetti analoghi si ottengono con un doppio clic
rotazione del blocco. sull'icona della risorsa.
Se nella definizione del blocco si era definita una Unità Con queste procedure si possono inserire nel disegno:
trascinamento e rilascio selezione (vedi pag. 4.2.1), layer, layout, tratteggi, stili di testo e di quota, stili di
il blocco inserito da DesignCenter con la tecnica di stampa, ecc.
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Nella finestra Proprietà strumento si possono indicare
i valori di scala e rotazione desiderati.