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Relazione Di Laboratorio

a cura di: Riccardo Basilone, Marco Contini, Margherita Gagliano

Esperimento di Fluidodinamica
Indice
1 Introduzione
1.1 scopo dell’esperimento……………………………………………………………...1
1.2 Descrizione dell’apparato…………………………………………………………..2
1.3 Richiami di teoria……………………………………………………………………….2
1.4 Una correzione all’apparato……………………………………………………….3
2 Misure con aria……………………………………………………………………………..3
2.1 Run 1-3………………………………………………………………………………………4
2.2 Run 4-6………………………………………………………………………………………5
2.3 Run 7-9………………………………………………………………………………………6
2.4 Run 10-12…………………………………………………………………………………..6
2.5 Interpolazione dei dati……………………………………………………………….7
2.6 Test delχ2……………………………………………………………………………………8
3 Misure con acqua……………………………………………………………………........9
3.1 Run 13-15………………………………………………………………………………..10
3.2 Run 16-18……………………………………………………………………..…………11
3.3 Run 19-21………………………………………………………………………………..12
3.4 Commento sui risultati…………………………………………………………….13
3.5 Interpolazione dei dati…………………………………………………………….13
3.6 Test delχ2………………………………………………………………………………….14
1 Introduzione
1.1 Scopo dell’esperimento
In questo esperimento ci veniva chiesto di verificare sperimentalmente la legge
di Bernoulli sui fluidi, ovvero:
𝑝 𝑣2
+𝑧+ = 𝑐𝑜𝑠𝑡 [1]
𝜌𝑔 2𝑔

La verifica è avvenuta confrontando i valori della pressione misurati in punti


specifici di un condotto attraversato da fluido con quelli attesi dalla legge.

1
1.2 Descrizione dell’apparato

Disponevamo di un tubo di Venturi a sezione variabile, provvisto di quattro


sensori di pressione, attraverso il quale abbiamo fatto passare dell’aria (ρ=1,225
Kg/m3) e, successivamente, dell’acqua (ρ=1000 Kg/m3). Facendo scorrere i fluidi
ci si aspettava di trovare uguali valori di pressione nei punti 1 e 3 a sezione larga
del tubo e in quelli 2 e 4 a sezione stretta.

Figura 1

1.3 Richiami di teoria


Dalla [1], considerando due punti alla stessa quota (zS=zL), si ricava la seguente
equazione:
1
𝑝𝑆 = 𝑝𝐿 − 𝜌 (𝑣𝑆2 − 𝑣𝐿2 ) [2]
2

Note le aree delle due sezioni larghe (AL=A1=A3= 1,99 cm2) e delle due strette
(AS=A2=A4= 0,452 cm2) e la portata R del fluido, siamo stati in grado di calcolare
vS e vL attese dalla relazione

𝑅 = 𝑐𝑜𝑠𝑡 = 𝐴𝐿 𝑣𝐿 = 𝐴𝑆 𝑣𝑆 [3]

Da questa formula e dalla [2] capiamo che la pressione in un condotto è minore


quando la sezione viene diminuita, mentre la velocità aumenta.

Infine, la formula [2] può essere scritta come:


1
𝑝𝐿 − 𝑝𝑆 = 𝜌 (𝑣𝑆2 − 𝑣𝐿2 )
2
e, esprimendo la velocità in funzione della portata R
1
∆𝑝 = 𝑅2 [ 𝜌 (𝐴12 − 𝐴12 )] [4]
2 𝑠 𝐿

2
vediamo che dovrebbe esistere una relazione lineare tra la differenza di
pressione e la portata al quadrato.

1.4 Una correzione all’apparato


L’equazione [1] ha come ipotesi che il fluido in questione sia ideale e senza
vortici; i fluidi che abbiamo usato non sono ideali, e sia la loro pressione che la
loro velocità diminuiscono durante il moto a causa della creazione di vortici
interni.
Il valore sperimentale della pressione da confrontare con il valore atteso dalla
[2] è, dunque, quello fornito dal sensore nel punto 2 del venturimetro, aggiustato
in modo che si tenga conto della perdita di pressione: calcoliamo (p1-p3)/2 (il
venturimetro è simmetrico rispetto al punto 2 quindi la perdita di pressione tra
1 e 2 è la metà di quella tra 1 e 3), e aggiungiamo il risultato al valore di p2
fornito dal sensore. Per un fluido ideale Δp/2 = 0, poiché la sezione del tubo nei
due punti è uguale. Otteniamo:
∆𝑝
𝑝𝑠 = 𝑝2 + = 𝑝2 + (𝑝1 − 𝑝3 )/2 [5]
2

Questo è il valore da confrontare con il risultato psB ottenuto dalla [2].

Ci aspettiamo che il fattore correttivo Δp/2 aumenti sempre di più con


l’aumentare della portata (e dunque della velocità e della turbolenza) del fluido.

2 Misure con aria (Run 1-12)


Abbiamo collegato un’estremità del tubo di Venturi ad un rubinetto di aria con
portata manipolabile, lasciando l’altra estremità del tubo aperta, in modo che
l’aria scorresse nel condotto dal punto 1 verso il punto 4 (vedi figura 1), e
abbiamo variato la portata del condotto tra i 20 e i 60 litri al minuto (±3
litri/min).
Mentre il rubinetto era aperto e i sensori in funzione, abbiamo raccolto i dati
relativi alle pressioni e ne abbiamo fatto una media, ripetendo le misure tre volte
per ogni R scelta.

3
2.1 R = 20 l/min (Run 1-3)

La pressione ps è data dalla [5] quindi l’incertezza σps che ne deriva è:

2 2
𝜎𝑝1 𝜎𝑝3
𝜎𝑝𝑠 = √𝜎𝑝2
2
+ +
4 4

Confrontiamo poi ps con il valore psB atteso dalla [2], che ha incertezza

2
𝜌𝑓𝑙𝑢𝑖𝑑𝑜
𝜎𝑝𝑠𝐵 = √𝜎 2 2 +
+ (𝜎𝑣𝑠 2
𝜎𝑣𝐿 )
𝑝𝑙
4

Le velocità nella sezione stretta e nella sezione larga sono date dalla [3], dove As
e AL sono note senza incertezza dunque
𝜎𝑅
𝜎𝑣 = 2
𝐴
Ricordiamo che, come fornito dal flussometro, σR = 3 l/min.
Per R = 20 l/min abbiamo effettuato 3 run, ottenendo i seguenti risultati:

R ±3 vL attesa vS attesa ps media


[l/min] ±0,25 [m/s] ±1,19 [m/s] Run # Pi media [Pa] psb [Pa] ps [Pa] psb media [Pa] [Pa]
101141±8
101097±4
1 101109±9 101110±6
101118±5
101036±4
101125±6
101090±4
20 1,7 7,4 2 101093±6 101100±6 101120±32 101130±31
101105±5
101033±4
101199±6
101149±5
3 101167±6 101170±6
101160±5
101086±3
Tabella 1

I valori ps media e psB media sono le medie pesate sulle 3 run, con peso wi := 1/σi2
e hanno incertezza

4
1
𝜎𝑝𝑒𝑠𝑎𝑡𝑎 = √ 2
𝑤𝑖

I due valori sono confrontabili quindi la legge di Bernoulli è verificata.

2.2 R = 35 l/min (Run 4-6)


vL attesa vS attesa psb media ps media
R ±3 [l/min] ±0,25 [m/s] ±1,19 [m/s] run# p media [Pa] psb [Pa] ps [Pa] [Pa] [Pa]
101450±25
101310±10
4 101360±26 101360±17
101364±9
101154±7
101470±27
101300±10
35 2,9 12,9 5 101370±27 101340±17 101370±15 101350±9
101384±9
101181±7
101480±27
101310±11
6 101380±27 101360±18
101396±9
101178±8

Tabella 2

I valori sono confrontabili quindi la legge di Bernoulli è verificata.

5
2.3 R = 50 l/min (Run 7-9)

R ±3 vL attesa ±0,25 vS attesa psb media ps media


[l/min] [m/s] ±1,19 [m/s] Run # p media [Pa] psb [Pa] ps [Pa] [Pa] [Pa]
101860±75
101500±18
7 101660±76 101580±44
101700±27
101240±11
101910±76
101530±18
50 4,2 18,4 8 101710±76 101620±45 101690±44 101610±26
101740±34
101250±12
101900±75
101530±17
9 101700±75 101610±44
101740±30
101240±12

Tabella 3

I valori sono confrontabili quindi la legge di Bernoulli è verificata.

2.4 R = 60 l/min (Run 10-12)


R ±3 vL attesa vS attesa ±1,19 p media psb ps psb media ps media
[l/min] ±0,25 [m/s] [m/s] Run # [Pa] [Pa] [Pa] [Pa] [Pa]
102300±109
101720±25
10 102100±110 101830±66
102080±53
101310±18
102300±114
101720±22
60 5,00 22,1 11 102300±114 101830±66 102200±64 101830±38
102080±48
101320±18
102300±109
101720±24
12 102300±109 101830±64
102080±49
101320±18

Tabella 4

Il valore sperimentale non rientra nel range valore atteso ± incertezza.


Confrontiamolo con una gaussiana centrata nel valore atteso e con incertezza

6
uguale all’incertezza sul valore sperimentale, supponendo una distribuzione
normale dei valori, affetti solo da errori casuali.
1 (𝑥 −𝑥̅ )2
− 𝑖 2
𝐺(𝑝𝑠 , 𝑝𝑠𝐵 , 𝜎𝑝𝑠 ) = 𝑒 2𝜎
√2𝜋𝜎 2
La probabilità di ottenere un risultato differente dalla previsione teorica è
|𝑝𝑠 −𝑝𝑠𝐵 |
P(al di fuori di tσ) = 1−P(entro tσ), con t = = 9,74 .
𝜎𝑝𝑠
Se questa probabilità è grande, la discrepanza |ps – psB| è ragionevole e il
risultato ps è accettabile. Assumiamo, come indicato in “Introduzione all’analisi
degli errori – lo studio delle incertezze nelle misure fisiche” di J.R. Taylor, che la
soglia di accettabilità del valore sia marcata da P(al di fuori di tσ) = 5%, cioè da
una t≤1,96.
In questo caso t = 9,74, quindi 1 − 𝑃(𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑡𝜎) < 0,1%. Non possiamo ritenere
verificata la legge di Bernoulli dati questi risultati. I valori non sono compatibili,
ma sono confrontabili perché differiscono di un millesimo del loro ordine di
grandezza. Attribuiamo l’imprecisione della misura all’elevato valore della
portata R, che probabilmente ha creato molta turbolenza all’interno del tubo di
Venturi.

2.5 Relazione lineare tra Δp e R2


Partendo dalla formula [4] possiamo porre Δp = y e R2 = x e ricondurci a una
1
retta di equazione 𝑦 = 𝐴 + 𝐵𝑥 con A = 0 e 𝐵 = [ 𝜌 (𝐴12 − 𝐴12 )].
2 𝑠 𝐿
interpolando con il metodo dei minimi quadrati1 abbiamo

y = 5E+08x - 42.77 Aria


500
450
400
350
300
Δp [Pa]

250
200
150
100
50
0
0.0E+00 2.0E-07 4.0E-07 6.0E-07 8.0E-07 1.0E-06 1.2E-06
R² [m^6/s^2]

grafico 1

1 Con σy il maggiore tra gli errori su |ps -pL|, anche in tutte le formule che seguono.

7
I valori interpolati di A e B sono:
A = 42,7 ± 97
B = 4,98 × 108 ± 1,5 × 108
mentre i valori attesi di A e B sono
Aatteso = 0
𝜌 1 1
Batteso = ( 2 − 2 ) = 2,84 × 108
2 𝐴𝑠 𝐴 𝐿
per le incertezze su A e B abbiamo usato le formule
∑ 𝑥2
𝜎𝐴 = 𝜎𝑦 √
𝛥

𝑁
𝜎𝐵 = 𝜎𝑦 √
𝛥

Il valore di A è confrontabile con quello atteso, mentre quello di B si discosta di


un fattore 2 dal valore atteso. I risultati non sono compatibili, ma sono
confrontabili, poiché sono dello stesso ordine di grandezza. La discrepanza è
probabilmente dovuta all’elevata incertezza relativa sui valori di y (ogni yi aveva
incertezza relativa ≥36%), che compaiono nelle formule per ricavare A e B.

2.6 Test del 𝝌𝟐


Abbiamo fatto infine il test del χ2 per verificare quanto i dati si adattino alla retta
trovata. Riportiamo qui la formula usata

2
(𝑦𝑖 − 𝐴 − 𝐵𝑥𝑖 )2
𝜒 =∑ = 3,08
𝜎𝑦2

Dividendo il risultato per il numero di gradi di libertà possiamo trovare un


valore per il 𝜒̃ 2 . I gradi di libertà sono il numero di misure N meno il numero di
parametri ricavati dai dati (in questo caso 2, poiché dai dati abbiamo ricavato A
e B).
2
𝜒2
𝜒̃ = = 0,308
𝑁−𝑙
Confrontiamo il valore del 𝜒̃ 2 con quelli tabulati, e determiniamo la probabilità P
di trovare un valore maggiore o uguale di quello calcolato. Riteniamo valido il
test se otteniamo P >5%.
Nel caso considerato si ha 95%< P <100%. I dati si accordano in modo eccellente
alla retta.
Tuttavia Il valore dei parametri della retta non si accordano bene con le
previsioni teoriche. Questo significa che i valori sono distribuiti correttamente in
8
modo lineare ma che l’elevata incertezza dei valori sulle y comporta che siano
discostati rispetto a quelli previsti.

3 Misure con acqua2

Ultima parte dell’esperimento consisteva nel ripetere le misure effettuate con


l’aria facendo però scorrere nel tubo di Venturi dell’acqua. In questo caso, il tubo
era collegato ad una pompa immersa in un secchio d’acqua, mentre l’uscita del
tubo era collegata ad un tubo flessibile che riportava l’acqua al secchio. Per
verificare la legge di Bernoulli, questa volta invece di variare la portata con un
flussometro, applicavamo variazioni alla tensione di alimentazione della pompa.
Abbiamo ancora una volta ripetuto le misure tre volte per ogni voltaggio scelto,
variando la tensione tra i 4 e gli 8 volt.
Il procedimento di misura è identico alla parte precedente dell’esperimento,
l’unica differenza con le misure dell’aria è che per l’acqua la portata non era nota
a priori: l’abbiamo ricavata, per ogni tensione della pompa, misurando il tempo
richiesto (σt = 0,01 s) per l’acqua in uscita dal tubo di riempire una bottiglia da
1L. Stimiamo sul volume una incertezza di 20ml poiché avevamo solo i nostri
occhi per capire quando fosse piena la bottiglia.
Abbiamo dunque
𝑉𝑏𝑜𝑡𝑡𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎
𝑅=
𝑡𝑟𝑖𝑒𝑚𝑝𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜

2 2
𝑉 1
𝜎𝑅 = √( 𝜎 ) + ( 𝜎𝑉 )
𝑡2 𝑡 𝑡

2Le formule impiegate per trovare i valori attesi sono le stesso di quelle usate nelle run con acqua, a meno che
non sia altrimenti esplicitamente specificato.

9
3.13 R = 1,57E-5 m3/s (Run 13-15)
R ±3,15E-07 Volt vL Run ps
[m3/s] [V] attesa[m/s] vS attesa[m/s] # p media[Pa] psb [Pa] ps [Pa] psb media[Pa] media[Pa]
102145±9
101942±12
13 102088±9 101948±14
102133±11
101779±17
101995±13
4± 101751±16
1,57E-05 0,079±0,0016 0,347±0,007 14 101938±13 101781±19 102002±6 101871±10
0,5 101935±18
101615±21
102037±11
101791±16
15 101980±11 101817±19
101986±17
101653±22

Tabella 5

Il valore sperimentale non rientra nel range valore atteso ± incertezza.


Confrontiamolo con una gaussiana centrata nel valore atteso e con incertezza
uguale all’incertezza sul valore sperimentale, supponendo una distribuzione
normale dei valori, affetti solo da errori casuali.
1 (𝑥 −𝑥̅ )2
− 𝑖 2
𝐺(𝑝𝑠 , 𝑝𝑠𝐵 , 𝜎𝑝𝑠 ) = 𝑒 2𝜎
√2𝜋𝜎 2

La probabilità di ottenere un risultato differente dalla previsione teorica è


|𝑝𝑠 −𝑝𝑠𝐵 |
P(al di fuori di tσ) = 1−P(entro tσ), con t = = 11,5 .
𝜎𝑝𝑠
Se questa probabilità è grande, la discrepanza |ps – psB| è ragionevole e il
risultato ps è accettabile. Assumiamo che la soglia di accettabilità del valore sia
marcata da P(al di fuori di tσ) = 5%, cioè da una t≤1,96.
In questo caso t = 11,5, quindi 1 − 𝑃(𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑡𝜎) < 0,1%. Non possiamo ritenere
verificata la legge di Bernoulli dati questi risultati. I valori non sono compatibili,
ma sono confrontabili perché differiscono di un millesimo del loro ordine di
grandezza.
Attribuiamo l’imprecisione della misura all’imprecisione della modalità di
misura di R, che non ci consente di fare affidamento sui valori attesi calcolati
usando R.

3 Da qui in poi i valori di R saranno riportati in m3/s poiché sono frutto della formula 12.

10
3.2 R= 3,82 E-5 m3/s (Run 16-18)

R ± 7,2 E-07 vL vS Run psb ps


[m3/s] Volt [V] attesa[m/s] attesa[m/s] # p media[Pa] psb [Pa] ps [Pa] media[Pa] media[Pa]
106492±28
105667±33
16 106153±28 105858±43
106110±49
105180±35
106660±29
105782±33
3,82E-05 6 ± 0,5 0,192±0,004 0,845±0,012 17 106321±29 106000±41 106243±17 105936±26
106224±41
105310±32
106609±35
105723±41
18 106270±35 105948±51
106160±50
105243±36

Tabella 6

Il valore sperimentale non rientra nel range valore atteso ± incertezza.


Confrontiamolo con una gaussiana centrata nel valore atteso e con incertezza
uguale all’incertezza sul valore sperimentale, supponendo una distribuzione
normale dei valori, affetti solo da errori casuali.
1 (𝑥 −𝑥̅ )2
− 𝑖 2
𝐺(𝑝𝑠 , 𝑝𝑠𝐵 , 𝜎𝑝𝑠 ) = 𝑒 2𝜎
√2𝜋𝜎 2
La probabilità di ottenere un risultato differente dalla previsione teorica è
|𝑝𝑠 −𝑝𝑠𝐵 |
P(al di fuori di tσ) = 1−P(entro tσ), con t = = 11,8 .
𝜎𝑝𝑠
Se questa probabilità è grande, la discrepanza |ps – psB| è ragionevole e il
risultato ps è accettabile. Assumiamo che la soglia di accettabilità del valore sia
marcata da P(al di fuori di tσ) = 5%, cioè da una t≤1,96.
In questo caso t = 11,8, quindi 1 − 𝑃(𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑡𝜎) < 0,1%. Non possiamo ritenere
verificata la legge di Bernoulli dati questi risultati. I valori non sono compatibili,
ma sono confrontabili perché differiscono di un millesimo del loro ordine di
grandezza.
Attribuiamo l’imprecisione della misura all’imprecisione della modalità di
misura di R, che non ci consente di fare affidamento sui valori attesi calcolati
usando R.

11
3.3 R = 5,5 E-05 m3/s (Run 19-21)
R ± 1,1 E-06 vL vS psb ps
[m3/s] Volt [V] attesa[m/s] attesa[m/s] Run # p media[Pa] psb [Pa] ps [Pa] media[Pa] media[Pa]
111794±60
110207±60
19 111088±60 110588±81
111030±90
109371±62
111647±65
110085±61
5,50E-05 8 ± 0,5 0,199±0,009 0,874±0,26 20 110944±65 110464±82 110942±40 110448±53
110889±90
109244±64
111136±111
109625±107
21 110433±111 110003±137
110380±132
108848±92

Tabella 7

Il valore sperimentale non rientra nel range valore atteso ± incertezza.


Confrontiamolo con una gaussiana centrata nel valore atteso e con incertezza
uguale all’incertezza sul valore sperimentale, supponendo una distribuzione
normale dei valori, affetti solo da errori casuali.
1 (𝑥 −𝑥̅ )2
− 𝑖 2
𝐺(𝑝𝑠 , 𝑝𝑠𝐵 , 𝜎𝑝𝑠 ) = 𝑒 2𝜎
√2𝜋𝜎 2
La probabilità di ottenere un risultato differente dalla previsione teorica è
|𝑝𝑠 −𝑝𝑠𝐵 |
P(al di fuori di tσ) = 1−P(entro tσ), con t = = 9,3 .
𝜎𝑝𝑠
Se questa probabilità è grande, la discrepanza |ps – psB| è ragionevole e il
risultato ps è accettabile. Assumiamo che la soglia di accettabilità del valore sia
marcata da P(al di fuori di tσ) = 5%, cioè da una t≤1,96.
In questo caso t = 9,3, quindi 1 − 𝑃(𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑡𝜎) < 0,1%. Non possiamo ritenere
verificata la legge di Bernoulli dati questi risultati. I valori non sono compatibili,
ma sono confrontabili perché differiscono di cinque millesimi del loro ordine di
grandezza.
Attribuiamo l’imprecisione della misura all’imprecisione della modalità di
misura di R, che non ci consente di fare affidamento sui valori attesi calcolati
usando R.

12
3.4 Un commento ai risultati ottenuti
Come illustrato sopra non siamo riusciti a ritenere verificata la legge di Bernoulli
in nessuna delle run con l’acqua; tuttavia abbiamo notato che la differenza tra
valore atteso e valore misurato della pressione era sempre circa 10σps, il che ci fa
pensare alla presenza di qualche errore sistematico o negli strumenti di misura
(è possibile che i sensori di pressione si siano decalibrati a causa del contatto
con l’acqua) o nella procedura sperimentale (è possibile che il volume della
bottiglia con cui riempivamo l’acqua non fosse 1 litro, o che dovessimo tenere
maggiormente conto della turbolenza dell’acqua).

3.5 Relazione lineare tra Δp e R2

Interpoliamo i dati trovati col metodo dei minimi quadrati, come in precedenza.
Abbiamo
1
retta di equazione 𝑦 = 𝐴 + 𝐵𝑥 con Aatteso = 0 e 𝐵𝑎𝑡𝑡𝑒𝑠𝑜 = [ 𝜌 (𝐴12 − 𝐴12 )]
2 𝑠 𝐿

Acqua
y = 2E+11x - 0.3116
800
700
600
500
Δp [Pa]

400
300
200
100
0
0.00E+00 5.00E-10 1.00E-09 1.50E-09 2.00E-09 2.50E-09 3.00E-09 3.50E-09
R² [m^6/s^2]

Grafico 2

I valori interpolati di A e B sono


A = -0,3116 ± 101
B = 2,32 E+11 ±5,0E+10
mentre i valori attesi sono
Aatteso = 0
Batteso = 2,32 E+11
I risultati si accordano perfettamente con le previsioni teoriche, quindi possiamo
ritenere vera la relazione lineare supposta. Eseguiamo come ulteriore verifica il
test del χ2.
13
3.6 Test del 𝝌𝟐
Abbiamo fatto infine il test del χ2 per verificare quanto i dati si adattino alla retta
trovata. Riportiamo qui la formula usata

2
(𝑦𝑖 − 𝐴 − 𝐵𝑥𝑖 )2
𝜒 =∑ = 0,00213
𝜎𝑦2

Dividendo il risultato per il numero di gradi di libertà possiamo trovare un


valore per il 𝜒̃ 2 . I gradi di libertà sono il numero di misure N meno il numero di
parametri ricavati dai dati (in questo caso 2, poiché dai dati abbiamo ricavato A
e B).
2
𝜒2
𝜒̃ = = 0,000353
𝑁−𝑙
Confrontiamo il valore del 𝜒̃ 2 con quelli tabulati, e determiniamo la probabilità P
di trovare un valore maggiore o uguale di quello calcolato. Riteniamo valido il
test se otteniamo P >5%.
Nel caso considerato si ha 95%< P <100%. I dati si accordano in modo eccellente
alla retta.

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