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ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S.

Marzano

ESERCIZI di FONDAMENTI DI ANTENNE


Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

Tale collezione di esercizi si riferisce a quelli svolti in aula e discussi durante il corso. Tale versione non è esente da
possibili errori tipografici per cui si invita il lettore ad una verifica sistematica e a segnalare eventuali incongruenze.

La lista di esercizi numerici (par. 1) e di domande teoriche (par. 2) si riferisce a:


- analisi di collegamenti di antenne;
- analisi di funzioni di direttività di antenne;
- analisi di antenne lineari a dipolo;
- domande orali nell’ambito di compiti di verifica parziale.

Nel seguito (par. 3) si riporta una breve guida all’utilizzo di un ambiente di calcolo numerico per l’analisi di antenne
lineari mediante il metodo dei momenti (4nec2).

1. ESERCIZI NUMERICI

ESERCIZI SU COLLEGAMENTI TRA ANTENNE

Esercizio C.1: POTENZA TRASMESSA IN UN COLLEGAMENTO SPAZIALE


Due satelliti sono separati in spazio vuoto da una distanza R=100 Mm. Hanno antenne identiche con direttività massima
DM=1000 e operanti alla frequenza portante di 2.5 GHz. Il ricevitore di uno dei satelliti richiede in ingresso una potenza di
20 dBp. Nell’ipotesi di allineamento tra le 2 antenne ed efficienze di antenna unitarie, quale potenza deve irradiare il
trasmettitore dell’altro satellite affinché la potenza ricevuta sia pari a 20 dBp?

Soluzione: WT=10.96 kW

Dati del problema:


Distanza: R= 100Mm
Direttività Tx e Rx: D=1000
Frequenza: f=2.5 GHz=2.5 109 Hz
Potenza ricevuta: WR =20dB pW
Potenza trasmessa: WT =?

Formule rilevanti:
2
c   
 ; WR    G TG R WT ; WR dbpW  10log 10 WR pW
f  4R 

Soluzione:

Per risolvere il problema basta applicare la formula di Friis in spazio vuoto, essendo solo l’onda diretta coinvolta. Per
prima cosa occorre calcolare la lunghezza d’onda:
c 3  108
   0.12 m  12 cm
f 2.5  109

Ver. 3.0 1
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Per il calcolo del guadagno di antenna, considerando che l’efficienza delle antenne Tx e Rx è unitaria:

G T dB  G R dB  10log 10 1000  30 dBi

Quindi, in dB si ha:

WR dBW  20 log  G T dB  G R dB  WTdBW
4R
20dBpW  -200.4  30  30  WTdBpW
WT dBpW  20  200.4  30  30  160.4 dBpW
W W WTdBpW/10
Ma: WT dBpW  10 log 10 T  10 log 10 -T12  WT  10 1210  10 1210160.4/10  10965 W
1 pW 10
Da cui: WT  10965 W  10.965 kW

Esercizio C.2: POTENZA RICEVUTA IN UN PONTE RADIO A MICROONDE


Sia data un’antenna in trasmissione alla frequenza di 1 GHz con guadagno massimo pari 25 dBi e potenza trasmessa pari
a 150 W. Nell’ipotesi di allineamento tra le 2 antenne ed efficienze di antenna unitarie, quale è la massima potenza
ricevuta ad una distanza di 0.5 km in un collegamento in spazio libero vuoto tra l’antenna trasmittente fornita e
un’antenna ricevente con 20 dBi di guadagno massimo?

Soluzione: WR=10.8 mW.

Dati del problema:

Distanza R=0.5 km
Frequenza: f=1 GHz
Guadagno Ant. Tx: G T  25 dBi
Guadagno Ant. Rx: G R  20 dBi
Potenza trasmessa: WT  150W
Potenza Rx: WR  ?

Formule rilevanti:
2
c   
 ; G T dB  10 log 10 G T ; WR    G T G R WT
f  4R 

Soluzione:

Trasformando da dB in valori in unità lineari


c 3  108
   0.3 m  30 cm
f 1  10 9
GT dB
G T  10 10  316
GR dB
G R  10 10  100

Da cui:
2 2
    0.3 
WR    G T G R WT    316  100  150  10.8 mW
 4R   4 500 

Se si volesse operare in dB, avremmo dedotto lo stesso risultato (ovviamente):

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WR dB  20 log 10  G T db  G R dB  WT dB 
4R
 86.42  25  20  21.76  19.66 dBW
 WR dBW -19.66
WR  10 10  10 10  10.8  10 - 3 W  10.8 mW

Esercizio C.3: TEMPERATURA EQUIVALENTE DI RUMORE DI ANTENNA


Un’antenna è puntata verso lo zenith e posta su una superficie terrestre non riflettente. Il 90% dell’angolo solido di
radiazione è contenuto in un angolo solido di 45° dallo zenith, mentre l’8% dell’angolo solido di radiazione è compreso
tra 45° dallo zenith e l’orizzonte. La temperatura di brillanza del cielo tra lo zenith e 45° è di 5 K, tra 45° e l’orizzonte
vale 50 K, mentre sotto l’orizzonte la terra ha temperatura di brillanza pari a 300 K. Calcolare la temperatura equivalente
di rumore di antenna alla porta di uscita dell’antenna nel caso
a) di antenna senza perdite;
b) di antenna con efficienza di radiazione pari a0.99 e temperatura fisica di 300 K.

Soluzione: a) Antenna senza perdite TA=14.50 K; b) Antenna con perdite TA=17.35 K.

Dati del problema:


TB1  5K
 P1  90% P  r  0.99
TB2  50 K ; ; TA  ? ; nel caso di: 
 P2  8% P T0  300 K
TB3  300K
TA '  ?

1
2

45°

3

Formule rilevanti:
1
TA  TB  ,  D ,  d

4
4
TA '  r TA  1  r T0
2 1 1 4
p   Fn  ,   d 
UM  U ,  d   Un  ,  d  D M  D ,  d  D M
4 4 4 4
con P=A angolo solido di radiazione (pattern).

Soluzione:

Dalla definizione di P=A si ha:


1
p  U ,  d 
 U n  ,  d   p1   p 2   p 3 

UM 4
1 1 1
 Un  ,  d  U n  ,  d  U n  ,  d 
   Dd    Dd  D M  Dd
DM DM
1 2 3 1 2 3

Per ipotesi, i tre addendi  p1 ,  p 2 ,  p3 sono rispettivamente il 90%, 8% e 2% di  p e, pertanto, risulta:


 p  p1   p 2   p3  0.9 p  0.08 p  0.02 p

Ver. 3.0 3
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a) Quindi, per la temperatura equivalente di rumore di antenna alla sezione di uscita dell’antenna senza perdite (r=0):
1 1 1 1
TA 
4  T  ,  D ,  d  4  T Dd  4  T Dd  4  T Dd 
4
B
1
B
2
B
3
B

TB1 TB 2 TB3

4  Dd 
1
4  Dd 
2
4  Dd 
3

TB1 D M TB 2 D M TB3 D M
  p1  p 2   p 3  TB1 0.9  TB2 0.08  TB3 0.02
4 4 4
Sostituendo:
TA  TB1 0.9  TB2 0.08  TB3 0.02  5  0.9  50  0.08  300  0.02  14.5 K
b) Considerando le perdite di antenna, ovvero l’efficienza di radiazione, possiamo scrivere:
TA '  r TA  1  r T0  0.99TA  (1  0.99)T0  17.35 K

Esercizio C.4: RAPPORTO SEGNALE-RUMORE PER UN’ANTENNA IN RICEZIONE


Un’antenna a riflettore parabolico con bocca a sezione circolare di diametro L=3 m e rendimento (efficienza) di apertura
pari a 0.5 riceve un segnale dal satellite geostazionario posto alla distanza di 36000 km. La potenza irradiata isotropica
efficace (EIRP) del trasmettitore satellitare è pari a 35 dBW, mentre per il sistema ricevente la banda di frequenza è di 30
MHz con la temperatura equivalente di rumore di antenna e di ricevitore pari a 75 K e 25 K, rispettivamente. Supponendo
di trascurare l’attenuazione di percorso atmosferico e altri contributi dovuti a onda riflessa, rifratta o diffratta, calcolare
nel caso di allineamento tra le antenne:
a) il rapporto segnale-rumore all’uscita dell’antenna in decibel.
b) la dimensione l dell’antenna che garantisca un rapporto S/N di 10 dB.

Soluzione: a) S/N=12.19 dB; b) L=2.33 m.

Dati del problema:


Temperatura di rumore di antenna : TA  75 K
Temperatira di rumore Rx : TRX  25 K
Riflettore di diametro : L 3m
Rendimento d' apertura :  a  0.5
Distanza Tx - Rx : R  36000 km
EIRP trasmittente  35 dBW
Banda ricevitore f  30 MHz
S S
 ? Trovare L affinché  10dB ?
N dB N

Formule rilevanti:
4 Ae WN  kTf
G Ae , a 
 2
A 2 G T G R WT
WR  , L PA  1
EIRP  G T WT 4 2 R 2
Soluzione:

Occorre calcolare la potenza di rumore e la potenza ricevuta dall’antenna. Per WR è necessaria la conoscenza del
prodotto GTWT (ovvero l’EIRP), di GR e della lunghezza d’onda (in realtà, tale parametro si semplificherà nei calcoli).
Si ha quindi:

Ver. 3.0 4
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4 4 4 L2
GR  Ae  a A  
2  2
2 4 a
EIRP/10
EIRP  10  10 3.5  3162 W
2 4 L2 L2 A G T WT
WR   G W
a T T 
4 2 R 2 2 4 16R 2

Per WN basta utilizzare la formula suddetta (in unità lineari) dal momento che i valori sono tutti noti.
WN  k TA  TRX f  1.38  10 -23 75  25 30  106  41.4  10 15 Watt

a) Il rapporto Segnale-Rumore è dato da, quindi:


S WR L2a EIRP 9  0.5  3162 1 S
    16.57   12.19 dB
2 2
N WN 16R WN 16 36  106 41.4  10 
5
 N dB

10
b) Assumendo S  10dB  S  10 10
 10 , si ottiene:
N dB N

L2  
 2
10  16R 2 WN 160  36  106 41.4  10 15
 5.43m  L  2.33m
a  EIRP 0.5  3162

Esercizio C.5: POTENZA RICEVUTA IN UN COLLEGAMENTO SATELLITARE TERRA-SPAZIO


Un collegamento tra terra e satellite geostazionario ha le seguenti caratteristiche di sistema.
- Parametri sistema di terra: Guadagno massimo d’antenna pari a 54 dBi; Attenuazione nella linea di trasmissione pari a -
2 dB; Potenza trasmessa pari a 1250 W; Distanza pari a 37132 km; Frequenza tratta in salita (uplink) pari a 14 GHz.
- Parametri sistema satellitare: Guadagno massimo d’antenna pari a 36 dBi; Potenza trasmessa pari a 200 W;
Attenuazione nella linea di trasmissione trascurabile; Frequenza tratta in discesa (downlink) pari a 12 GHz.
Supponendo di trascurare l’attenuazione di percorso atmosferico e altri contributi dovuti a onda riflessa, rifratta o
diffratta, nel caso di allineamento tra le antenne calcolare:la potenza ricevuta:
a) per la tratta in discesa (downlink) del collegamento terra-satellite;
b) per la tratta in salita (uplink) del collegamento terra-satellite.

Soluzione: a) Tratta in salita all’uscita della linea: WR=2.6 10-9 W (ovvero –85.3 dBW).
b) Tratta in discesa all’uscita della linea: WR=3.6 10-10 W (ovvero –94.4 dBW).

Dati del problema:


- Sistema di terra: G Mter  54 dBi
L fter  2 dB
WTter  1250 W (30.97 dBW)
R  37132 km
f1  14 GHz
- Sistema spaziale: G Msat  36 dBi
L fsat  0 dB
WTsat  200 W(23.01 dBW)
f 2  12 GHz

Formule rilevanti:
 
WR  20log 10  GT  GR  WT  L f con 20 log 10  L FS e L PA  1 .
dBW
4R dB dB dBW
4R
Soluzione:

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a) Tratta in salita: f 1  14Ghz  1  2.14cm


2
   
L FS1  10log 10  1   20log 10 1  206.77 dB
 4R  4R
EIRPter dB  10 log 10 WTter G Mter  G Mter dB  WTter dBW  54  30.97  84.97 dBW

WRsat dBW
 206.8  84.97  36  85.8 dBW (2.61  10 -9 W)

b) Tratta in discesa: f 2  12Ghz  2  2.5 cm  0.025 m


EIRPsat dB
 36  23.01  59.01 dBW
2
L FS2  20 log 10  205.4 dB
4R
WRter  205.4  59.01  54  2  94.4 dBW (3.64  10 -10 W)

Esercizio C.6: RAPPORTO SEGNALE-RUMORE IN UN SISTEMA DI RICEZIONE A MICROONDE


Si consideri un ponte radio a microonde, operante alla frequenza portante di 6 GHz tra due antenne a distanza di 30 km. Il
sistema ricevente in figura ha le seguenti caratteristiche:

Antenna
Linea Amplificatore
Mixer IF

A’ A B
Antenna:
Guadagno antenna: GR=40 dB
Temperatura di rumore d’antenna: TA=100 K
Linea di trasmissione:
Attenuazione totale della linea: L=10 dB
Ricevitore:
Mixer: Attenuazione: LM=6 dB
Figura di rumore: FM=10 dB
Amplificatore IF Figura di rumore: FIF=4 dB
Larghezza di banda: B=10 MHz

Se l’antenna trasmittente ha un guadagno (massimo) pari a 40 dBi, determinare la potenza da trasmettere per avere un
rapporto S/N all’uscita dell’amplificatore a media frequenza (IF: Intermediate Frequency) pari a 30 dB, assumendo i
sistemi perfettamente adattati e trascurando le perdite di percorso atmosferico.

Soluzione: WT=3.62 mW.

Formule rilevanti:
- Potenza del rumore disponibile dall’antenna: WN  kTA  f
- Rumore(aggiuntivo)introdotto dalla rete 2 porte di fattore di rumore F e amplificazione A e temperatura To:
Wna  F - 1AkT0 f con T0  290K
- Rumore(aggiuntivo)introdotto da una rete 2 porte passiva (la linea di trasmissione) con fattore di perdita
L -1
L  1 A : Wna  KT0 f
L
F2  1 F3  1
- Cascata di reti 2 porte: F  F1    ...
A1 A1A 2

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2
- WR  G G W
4R 2 T R T
Soluzione:

FM  10dB  FM  10
FIF  4 dB  FIF  2.5
L M  6dB  L M  4
L  10dB  L  10
kf dB
 10 log 10 1.38  10  23  10  10 6  158.6 dB

Attenuazione spazio libero: L FS  20 log 10  137.55dB
4R
Rumore alla sezione A
1 L -1 T  L - 1T0
WnA  KTA f  KT0 f  Kf A  37.4  10 15
L L L
TA  L - 1T0
WnA dB
 10 log 10 Kf  10log 10  158.6  24.33  134.27dB
L
Rumore introdotto da Mixer + Amplificatore IF (direttamente sull’uscita B)

FMA  FM 
FIF  1  F  FIF  1L M  10  2.5  1  4  16
M
AM
A IF A A
Wn M  A  FM  A  1 KT0 f  IF  15  1.38  10 6  290  IF  600  10 15 Watt
LM LM LM
Wn M  A  A IF dB
 LM dB
 10 log 10 637  10 15  A IF dB
 LM dB
 121.96dBW
dB

Rumore totale alla sezione B


Esso sarà la somma del rumore WnM+A dovuto al mixer e all’amplificatore IF e il contributo Wn sulla sezione A
moltiplicato per il guadagno dell’amplificatore IF e diviso per l’attenuazione della linea di TX. Cioè:
A IF A A A
Wn B  Wn A  Wn M  A  37.4  10 15 IF  600  10 15 IF  IF 637.4  10 15
LM LM LM LM
Wn B  A IF dB
 LM dB
 10log 10 637  10 15  A IF dB
 LM dB
 121.96dBW
dB

Potenza del segnale in B:


2 1 A IF
WSB  G T G R WT
4R 2
L LM
WSB  L FS dB  G T dB
 GR dB
 WT dB
 A IF dB  10  L M dB
 67.55  WT dB
 A IF dB
 LM dB
dB

Rapporto Segnale-Rumore è, dunque, dato da:

WNB
WSB
 WSB
dB
 WNB
dB
 67.55  A IF dB
 LM dB
 WT dB

  121.96  A IF dB
 LM dB

dB

 67.55  121.96  WT dB
 54.41  WT dB

WSB  WNB  30dB  54.41  WT dB


 30dB  WT dB
 30  54.41  24.4 dBW 
 WT  3.62  10 3 W

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ESERCIZIO C.7: COLLEGAMENTO TRA ANTENNE IN ATMOSFERA STRATIFICATA


Si consideri un collegamento inclinato terra-satellite tra due antenne allineate nella direzione di massimo puntamento.
Nell’ipotesi di terra piatta e atmosfera stratificata verticalmente, siano assegnati i seguenti dati:
- frequenza del collegamento pari a 30 GHz in atmosfera con indice di rifrazione pari circa a 1;
- EIRP (Effective Isotropic Radiated Power) dell’antenna satellitare pari a 60 dBW;
- angolo zenitale di inclinamento del collegamento pari a 60° (ovvero, angolo di elevazione sull’orizzonte pari a 30°);
- distanza zenitale tra l’antenna satellitare geostazionaria e la terra pari a 36000 km;
- attenuazione zenitale di percorso tra 0 km (superficie terrestre) e 5 km di quota pari a 1 dB/km e nulla altrove;
- guadagno massimo dell’antenna a terra, calcolato alla porta di uscita, pari a 50 dBi;
- rapporto di potenza segnale-rumore alla porta di uscita dell’antenna a terra pari a 30 dB.
Si ricavino:
a) la potenza ricevuta alla porta di uscita dell’antenna di terra;
b) la potenza di rumore alla porta di uscita dell’antenna di terra.

Soluzione: a) WR=1.22 pW=-119.13 dBW; b) WR=1.22 10-3 pW= -149.13 dBW. Si ricordi che per l’attenuazione
specifica in potenza vale [dB/km]=4.343 [Np/km] e che per percorsi inclinati in mezzi stratificati vale r=z/sin(elev).

Soluzione:

Si usi l’equazione di Friis in dB:


2
WR  G T WT G R L => WR |dB  ( G T |dB  WT |dB )  G R |dB  L FS |dB  L PA |dB  EIRP |dB G R |dB  L FS |dB  L PA |dB
4R 2 PA
c 3  108 m/s
con     1 cm  0.01 m
f 30  10 9 Hz

Occorre calcolare LFS e LPA, considerando un angolo di elevazione (complementare a quello zenitale) si 30°.
H sat 36000
Per quanto riguarda LFS, si ha: R sat    72000 km , da cui:
sin( 30 ) 0.5
2
2  10 2 
L FS   
   1.22  10 22  219.12 dB
6 
4R sat   4  72  10 
2

Per quanto riguarda LPA, l’effetto è limitato alla troposfera (con precipitazioni):
 sP R trop H trop 5000  sP|dB / km 1
L PA  e con Rtrop    10 km Ma:  sP    0.23 Np/km
sin( 30 ) 0.5 4.343 4.343

da cui: L PA  e 0.2310  0.1 ovvero in dB: L PAdB  10 log( 0.1)  10 dB

a) Quindi, la potenza ricevuta è pari a:


WR |dB  EIRP |dB G R |dB  L FS |dB  L PA |dB  60dBW  50dBi  219.13dB  10dB  119.13 dBW  1.22 pW

b) La potenza di rumore di sistema è derivabile dal rapporto S/N:


S WR S
 da cui:  WRdB  WNdB  30 dB
N WN N dB
S
Quindi, si ha che: WNdB  WRdB   119.13  30  -149.13 dB  1.22  10 -15 W  1.22 10 - 3 pW
N dB

ESERCIZIO C.8: COLLEGAMENTO TRA ANTENNE IN MEZZO DISSIPATIVO


Si consideri un ponte radio terrestre a microonde con tratta orizzontale di 10 km in atmosfera omogenea, caratterizzata da
un’attenuazione specifica  in potenza. Siano date le seguenti specifiche del collegamento:
- frequenza della portante in atmosfera pari a 3 GHz con indice di rifrazione pari circa a 1;
- potenza trasmessa pari a 100 W con efficienza di radiazione di 0.9 e direttività massima di 30 dBi;
Ver. 3.0 8
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- rapporto segnale-rumore in ricezione di 30 dB con guadagno massimo dell’antenna ricevente di 30 dBi e banda di
frequenza del ricevitore pari a 100 MHz;
- rapporto G/T in ricezione pari a 1 K-1.
Nell’ipotesi di allineamento delle antenne, calcolare:
a) la potenza di rumore (in dBW) all’uscita dell’antenna in ricezione (si ricordi che la costante di Boltzman è k=1.38 10-23
J/K);
b) il valore dell’attenuazione specifica  (in dB/km) del mezzo.

Soluzione: a) WN=-118.6 dBW; b) =4.6 dB/km. Si ricordi che [dB/km]=4.343 [Np/km].

Soluzione:

Si usi l’equazione di Friis in dB e l’espressione del rapporto segnale-rumore:


WR  G MT WMTG MR L FS L PA => WRdB  G MTdB  WTdB  G MRdB  L FdBS  L PAdB
WN  kB fTsys  kB f ( T A  TREC ) => WNdB  10 log( kB )  10 log( f )  10 log( Tsys )
c 3  108 m/s
con     10 cm  0.1 m
f 3  109 Hz
2
 2   10 1 
L FS  10 log    20 log    121.98 dB
 4  10  10 
 4R  
2 3
 
Inoltre:
G MR  10 30 / 10  1000
G MT  r D MT => GMTdB  10 log(r )  DMTdB  0.457  30  29.54 dBi
WTdB  10 log(WT )  10 log( 100 )  20 dBW
a) Per la potenza di rumore si ha:
WNdB  10 log( 1.38  10 23 )  10 log( 100  106 )  10 log( Tsys )
G MR G 1000
dove G / T  , da cui: Tsys  MR   1000 K
Tsys G/T 1
Quindi: WNdB  10 log( 1.38  10 23 )  10 log(100  106 )  10 log(10 3 )  228.6  80  30  118.6 dBW
b) Per calcolare l’attenuazione specifica di percorso, occorre ricordare che:
 
L PA  e  sP R => L PAdB  10 log e  sP R   sP R 10 log e  4.343 sP R   sPdB / km R
 sPdB / km
da cui  sP  con R in km.
4.343
Dai dati sappiamo che:
S
 WRdB  WNdB  30 dB
N dB
S
Per cui:  WRdB  WNdB  G MTdB  WTdB  G MRdB  L FdBS  L PAdB   WNdB
N dB
Allora:
S
LPAdB  - G MTdB  WTdB  G MRdB  LFdBS   WNdBdB  30  29.54  20  30  121.98  (118.6)  46.16 dB
N
Da cui:  sPdB / km   LPAdB / R  (46.16 / 10)  4.616 dB/km

Ver. 3.0 9
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

ESERCIZI SU DIRETTIVITÀ DI ANTENNA

Esercizio D.1: DIRETTIVITÀ DI ANTENNE A FASCIO DIREZIONALE


Consideriamo tre antenne aventi le seguenti intensità di radiazione:
Antenna A :  U M sensen 2
 0  
Antenna B : U ( ,  )   U M sensen 3 con e U ( ,  )  0 altrove
 U sen 2sen 3 0  
Antenna C :  M
a) Calcolare il valore esatto della direttività delle tre antenne.
b) Calcolare il valore approssimato della direttività a partire dalle larghezze del lobo a metà potenza usando la formula di
Kraus.

Soluzione: a) Valori esatti di DM: 5.09; 6.00; 7.07. b) Valori approssimati di DM: 3.79; 4.56; 6.08.

Dati del problema:


Antenna A :  sensen 2
 0  
Antenna B : U n ( ,  )   sensen 3 con e U n ( ,  )  0 altrove
 sen 2sen 3 0  
Antenna C : 
Direttività D M ( valore esatto)? D M ( valore approssimato)?

Formule rilevanti:

P r, ,  
r 2 P r, ,   U ,   U ,  
D ,      
WT / 4r 2 WT / 4 WT / 4 U iso
2 
WT  P r, ,    r 0dS 
  P r, , r d  0 0 U , sindd
2

4
4 4 4 1 4.1253  10 4
DM    
 A 1rad  2 rad  / 180 2 1deg  2 deg 1deg  2 deg
dove 1 e 2 sono angoli a metà potenza sui 2 piani principali

Soluzione:

a) Per il calcolo della direttività esatta si ha:

Antenna A:
Diagramma nel piano zy ovvero =90° (si noti l’angolo complementare a metà potenza):

1
*
y

1 
*   1
2 2
1 
sin 1   1  30 
2 6
  2
1    21    2     , 1  180  2  30  120
6 3 3
Diagramma nel piano xy ovvero =90° (si noti l’angolo complementare a metà potenza):

Ver. 3.0 10
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2 
  1   2    21
2 2
 
2    2  
4 2
1 1 
sin 2 1   sin 1   1   45
2 2 4

* y

1
x
2 
*   1
2 2

Soluzione esatta per Antenna A:


U  U M sin  sin 2  0   0  
   
WT    U M sin  sin 2  sin dd  U M  sin 2 d  sin 2 d
0 0 0 0
   
1  cos 2 1 1 
Calcoliamo l’integrale: sin 2 d  
0
0 2 d  2 0 d  2 0 cos 2d  2
 2
Da cui risulta : WT  U M  UM
2 2 4
U ,   4U M 16
D M  D ,    max
   5.09  7.07 dBi
max
WT / 4 U M / 4 
2

Antenna B:
Soluzione esatta per Antenna B:
U  U M sin  sin 3 
   
WT    U M sin  sin  sin dd  U M  sin d  sin 3 d
3 2

0 0 0 0
  
cos 3 
Calcoliamo:  sin d    sin d cos    cos   1d cos  
 
3 2 2
0
 cos  0

0 0 0
3
1 1 2 4
     1  1    2 
3 3 3 3
4 4
WT  U M  UM 
32 6
4U M 4U M
DM    6  7.78 dBi
WT 4
UM
6

Antenna C:
Soluzione esatta per Antenna C:

Ver. 3.0 11
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U  U M sin 2  sin 3 
   
44
WT   U M sin  sin  sin dd  U M  sin d  sin 3 d  U M
2 3 3

0 0 0 0
33
4U M 4U M 9
DM     7.07  8.5 dBi
WT 44 4
UM
33

b) Per il calcolo della direttività approssimata si ha:

Antenna A :
U  U M sin  sin 2 
 1
- piano   sin 1 
 1  30   1  120
2 2
 1
- piano   sin 2 1    1  45   2  90
2 2
41253 41253
da cui D M    3.81  5.82 dBi
1 2 120  90

Antenna B :
U  U M sin  sin 3 
 1
- piano   sin 1 
 1  30   1  120
2 2
 1
- piano   sin 3 1   1  52.5   2  74.93
2 2
41253 41253
da cui D M    4.58  6.61 dBi
1 2 120  74.93

Antenna C:
U  U M sin 2  sin 3 
 1
- piano   sin 2 1 
 1  45  1  90
2 2
 1
- piano   sin 3 1   1  52.5   2  74.93
2 2
41253 41253
da cui D M    6.11  7.86 dBi
1 2 90  74.93

Esercizio D.2: DIRETTIVITÀ DI UN’ANTENNA CON FASCIO A COSENO RIALZATO


Consideriamo un’antenna avente la seguente intensità di radiazione dipendente da un coefficiente di rastremazione n:

U M cos n  con 0     / 2, 0    2
U ( ,  )  
 0
a) Disegnare i diagrammi di radiazione e calcolare il valore esatto della direttività massima dell’antenna nel caso n=1.
b) Calcolare il valore approssimato della direttività massima a partire dalle larghezze del lobo a metà potenza

Soluzione: a) DM=4; b) DM2.86.

Dati del problema:

Ver. 3.0 12
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

U cos n  con 0     / 2, 0    2
U ( ,  )   M
 0
DM  ? con n=1; D Mapprox =?

Formule rilevanti:

U ,   4U ,   4
D ,     , D M  maxD ,   
 
4 4
WT U  ,  d  1rad  2 rad

Soluzione:

a) Diagramma cartesiano e solido di radiazione

U n  
x

n=2
n 1
n=2 n=1


z
  
2 P
y

  
2 2 2 2
WT   U ,  d    U 0 cos sin dd  2U 0  cos sin d  2U 0  cosd cos 
4 0 0 0 0

cos 2  2
 1
 2U o  2U 0     U 0
2 0  2
4U 0 cos 
D ,     4 cos   D M  4  D M  6.026 dBi
U 0 dB

b) Considerando l’apertura del fascio a –3dB (metà potenza), si ha:


D ,    4 cos  U n  ,    cos 
1 da cui 1, 2  2  1, 2  120
cos 1, 2   1, 2  60
2
4 4 1 41253 41253
D Mapprox   2
   2.86  4.56 dBi
1rad  2 rad 1deg  2 deg ( / 180 ) 1deg  2 deg 120  120

Esercizio D.3: DIRETTIVITÀ DI UN’ANTENNA A FASCIO GAUSSIANO


Consideriamo un’antenna a riflettore parabolico con fascio di radiazione principale di tipo gaussiano:

   / 0 2
U ( ,  )  U M e 0     / 2 0    2
 0

Il parametro 0 è legato alla dimensione caratteristica dell’antenna l, essendo 0=/l. Assumendo l’antenna sia molto
direttiva (ovvero antenna con fascio a pennello con 0<<1), trascurando l’effetto dei lobi secondari e la frequenza di
lavoro pari a 30 GHz:
Ver. 3.0 13
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

a) Calcolare il valore esatto della direttività massima dell’antenna e la dimensione dell’antenna quando la larghezza del
lobo a metà potenza è 3dB=2°.
b) Calcolare il valore esatto della direttività massima dell’antenna e la dimensione dell’antenna quando la larghezza del
lobo a metà potenza è 3DB=20°.

Soluzione: a) DM=9118.9, l=48 cm quando 1/2=2°; DM=91.19, l=4.8 cm quando 1/2=20° (si consideri che per antenne
relativamente direttive sin)
Dati del problema:
2
    
U ,    U M e  0 
0   0    2 Antenna con fascio Gaussiano, 0  , f  30 GHz
2 l
DM  ?
l  ? per 3dB  2.0 o 20

Formule rilevanti:

4U ,   4U ,  
D ,     D M  maxD ,  
WT  U ,  d
4

Soluzione:

a) Considerando il dominio di definizione dell’intensità di radiazione:


 2  2
2 2     2    
 
WT   U ,  d  U M   e  0 sin dd  U M 2  e  0 sin d
4 0 0 0
Diagramma di radiazione a simmetria circolare (piano azimutale =costante):

0.5 U n  ,  

1
e


1
0
1

Sotto l’ipotesi che  0 sia piccolo, il fascio U n  ,   risulta molto stretto intorno all’asse   0 . Pertanto anche le
escursioni di  possono considerarsi limitate nell’intorno di   0 , quindi possiamo assumere sin   . Inoltre, per
2
      
quanto appena detto, sebbene la U ,   sia definita per 0    , il valore   è già tale da fornire e  0 
 0,
2 2

quindi l’estremo superiore dell’integrale può essere esteso da a :
2
2
      
   x 2 x 2 dx 2 2
WT  U M 
2 e  0  d  U M 202 e xdx  U M 202 e  U M 2 0 e z d  z  

2 2
0 0 0 0

 U M 02 e z

0

 U M 02 e    e 0  U M 02 
2
      
2
UM e  0 4   
Da cui: D ,    4  2 e  0
U M 02 0

Ver. 3.0 14
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

Per la direttività massima abbiamo, pertanto:


4 4
DM  da cui  A   02
 2
0 DM

Imponendo le due condizioni sulla larghezza del lobo a metà potenza si ottiene l’apertura a –3dB, otteniamo:

 1   2 uguale sui due piani   0,
2
2 2
 1   1  
Su un piano principale, vale: e  0
   1   ln 0.5  0.6931  1  0.69310  0.830
2  0 
1
Da cui: 0  1  1.21
0.83

 3dB 2  1
a) Per il primo caso abbiamo: 1    1  0  1   1.2
2 2 0.83 0.83
Il valore della direttività massima richiesto è, dunque:
4 4 4 4 1
DM     2  9118.9  39.599 dBi
 2
0 1.21  1.2 1  1.2 (1 / 180) 2
2 2 2

3dB 20  10


Nel secondo caso: 1    10  0  1   12
2 2 0.83 0.83
per cui:
4 4 4 4 1
DM      91.19  19.6 dBi
 2
0 1.21 
2
1.2 1 
2 2
1.2 (10 / 180) 2
2

b) La dimensione caratteristica (diametro) dell’antenna nei 2 casi è:


 c 3  108 10 2
l    
0 f0 30  10 9 0 0
10 2  180
Per  3dB  2 : l   0.48 m  48 cm
1.2
10 2  180
Per  3dB  20 : l   0.048 m  4.8 cm
12

ESERCIZIO D.5: DIRETTIVITÀ DI ANTENNE E CAMPO LONTANO


Si consideri un’antenna di dimensione massima pari a 1 m operante alla frequenza di 1 GHz. Di tale antenna avente
efficienza di polarizzazione unitaria, siano noti i seguenti parametri:
- intensità di radiazione normalizzata Un()=(cos)2 con  angolo zenitale rispetto all’asse z di puntamento
dell’antenna;
- resistenza di perdita ohmica pari a 1  e resistenza di radiazione pari a 10 ;
- rapporto d’onda stazionaria in tensione alla porta di uscita dell’antenna pari a 3 dB.
Si ricavino:
a) la direttività, l’efficienza totale e il guadagno dell’antenna nella direzione del massimo all’uscita dell’antenna e per
=10°;
b) la distanza limite di campo lontano per uno sfasamento massimo pari a /8 e /2.

Soluzione: a) D(0°)=3, D(10°)=2.9; G(0°)=2.7, G(10°)=2.6; Si noti che VSWR è dato in tensione; b) rF=6.67 m se
=/8, rF=1.67 m se =/2.

Soluzione:

Ver. 3.0 15
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

Valgono le seguenti relazioni: G( ,  )  r D( ,  ) e t  r m p .


Rr 10
L’efficienza di radiazione è pari a: r    0.9
Rr  Rl 10  1
2
VSWR  1
L’efficienza di disadattamento è pari a:  m  1  .
VSWR  1
Ma essendo definito in tensione: VSWR dB  10 log(VSWR ) => VSWR  10VSWRdB /10  10 3 /10  2
2
2 1
Per cui:  m  1   1  1/ 9  0.88
2 1
a) L’efficienza totale è pari: t  r  m p  0.9  0.88  1  0.8

U ( ,  ) U n ( ,  ) cos 2 ( )
La direttività è definita come: D( ,  )  4  4  4
4 U n ( ,  )d 4 cos
2
WT ( )d
Ma si ha:
2    
cos 3 ( )  1 1 4
4 cos   
2 2 2 2
( )d  cos ( ) sin dd  2 cos ( ) sin d  2 cos ( )d cos    2  2      
3
0
 3 3 3
0 0 0 0
a) Quindi:
4 cos 2 ( )
D( ,  )  3  3 cos 2 ( )
4
da cui si deduce che:

G( 0,  )  r D( 0,  )  0.9  3  2.7
G(10,  )  r D(10,  )  0.9  2.9  2.61

b) Per sfasamento massimo di /8, si ha:


D 2 D 2 ( 1 m )2
rF  2 a  2 f a  2  109 Hz  6.67 m
 c 3  108 m/s
Per sfasamento massimo di /2, si ha:
Da 2 D 2 ( 1 m )2
rF   f a  109 Hz  1.667 m
2 2c 2  3  108 m/s

Ver. 3.0 16
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

ESERCIZI SU ANTENNE LINEARI A DIPOLO

ESERCIZIO L.1: EFFICIENZA DI RADIAZIONE DI UN’ANTENNA DIPOLARE


Un’antenna lineare non caricata, alimentata da una corrente Ig (valore di picco reale), ha intensità di radiazione:

 0  
U ( ,  )  aI g 2 sen 2 con 
 0    2
Assumendo a=1, calcolare l’efficienza di radiazione r nel caso di resistenza di perdita Rl=0.5 .

Soluzione: r=0.97.

Formule rilevanti:
2W Rr
Rr  2 T WT   U ,  d r 
Ig 4
Rr  Rl

Soluzione:

Il solido di radiazione è rappresentato di seguito:

z
P

x
La potenza trasmessa è data da:
 2 
2 8
WT  I  U  ,  d   U  ,  d    sin  sin dd  2  sin 3 d  4
2 2
g n n
4 4 0 0 0
3 3
essendo, infatti:
    
cos 3  4 1 4
 cos  0      1  1 

0     0    0    0  
3 2 2
sin d sin d cos cos d cos d cos
3 0 3 3 3

Quindi, dalle definizioni si ottiene:


2
2 WT 2 I g 8 16
R r  2  2  U n  ,  d  2   16.75
Ig Ig 3 3
Rr 16.75
r    0.97
R r  R l 16.75  0.5

Ver. 3.0 17
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

ESERCIZIO L.2: DIPOLI NON CARICATI


Si consideri un’antenna a dipolo non caricato alimentata al centro immersa in un mezzo con permeabilità magnetica
relativa r=1, costante dielettrica relativa r=4 e conducibilità nulla. Per tale antenna con efficienza di antenna unitaria,
siano note in ricezione nella direzione di massima radiazione le seguenti misure di:
- tensione a vuoto pari a 7 V;
- corrente di corto circuito pari a 0.1 A;
- densità di potenza incidente pari a 100 mW/m2, dovuta a onda piana uniforme monocromatica.
Si calcolino:
a) l’area equivalente massima;
b) a parità di area equivalente, la direttività massima dell’antenna e la frequenza dell’onda piana incidente nel caso in cui
l’antenna si comporti in ricezione come un dipolo a semionda non-caricato.
Soluzione: a) AeM=0.875 m2; b) f=57.95 MHz; si noti che sia  che u (vel. luce nel mezzo) differiscono dai rispettivi
valori nel vuoto

Soluzione:
  0 0 1 1
L’impedenza caratteristica del mezzo è data da:       377  188.5 
c   0 r 0 n 4
1
Il campo elettrico incidente si può ottenere dalla densità di potenza incidente: P  | Ei |2 Da cui:
2
| Ei | P 2  0.1  377  6.14 
V 7 | E | 6.14 A
Dalla definizione di altezza elettrica equivalente: h M  aM   1.14 m ed essendo | H i | i   0.0326 ,
Ei 6.14  188.5 m
I 0.1
si ottiene l’altezza magnetica equivalente massima: h mM  aM   3.067 m .
Hi 0.0326
a) Possiamo sfruttare la seguente eguaglianza per calcolare l’area equivalente massima:
h h 1.14  3.067
AeM  M mM   0.874 m 2
4 4
A
b) Per il calcolo della frequenza nel mezzo, assumendo il dipolo corto, si ha: 2  4 eM .
1.64
A 0.874 c/n 1 / 4 1.159 115.9
Da cui:   4 eM  4  2.588 m da cui: f   3  108   108   57.95 MHz
1.64 1.64  2.588 2 2
4 4
La direttività massima è pari a: D M  2 AeM  0.874  1.640  2.148 dBi , come d’altronde già noto.
 ( 2.588 )2

ESERCIZIO L.3: DIPOLI IN RICEZIONE


Si consideri un’antenna a dipolo cilindrico corto non caricato, alimentata al centro e immersa in un mezzo con
permeabilità magnetica relativa r=1, costante dielettrica relativa r=9 e conducibilità nulla. Per tale antenna con
efficienza di adattamento e polarizzazione unitarie e reattanza di ingresso pari a -10, siano note:
- la lunghezza del dipolo pari a 10 cm, il raggio della sua sezione trasversale pari a 1 cm e la sua resistenza specifica
Rs=6.14 ;
- il modulo del campo elettrico dell’onda piana uniforme incidente pari a 10 V/m e relativa potenza ricevuta di 47.34 mW.
Per tale dipolo corto in spazio libero (da altre sorgenti e ostacoli), calcolare:
3.a) la resistenza di radiazione (in ) ed efficienza di radiazione;
3.b) la corrente di corto circuito (in A), caratteristica del circuito equivalente parallelo in ricezione dell’antenna.

Soluzione: a) Rr; r=0.168; si noti che  differisce dal rispettivo valore nel vuoto; b) Ia= 0.017 + j0.043 A.

Soluzione:
  0 0 1 1
L’impedenza caratteristica del mezzo è data da:       377  125.66  .
c   0 r 0 n 9

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La potenza ricevuta è: WR  43.34 mW . Per cui possiamo sfruttare le relazioni di un dipolo in ricezione:
1 2 2(125.66 )
WR  AeM Pi  AeM | Ei |2 ovvero AeM  WR  ( 48  10  3 )  0.121 m 2
2 | Ei |2
|10|2
2 2 3 A 0.121
Da cui si ha per i dipoli corti: AeM  DM  =>   8 eM  8  1.001 m
4 4 2 3 3
a) Per i dipoli corti si possono usare le seguenti formule per le resistenze di radiazione e perdita:
  l 2   0.1  2
Rr      125.66      0.658 
6   6  1.001 
l 0.1
Rl  Rs   6.14  3.257 
6a 6 0.01
Rr 0.658
Da cui l’efficienza di radiazione è pari a: r    0.168 .
Rr  Rl 0.658  3.257
Si noti come il dipolo, non essendo sottile, risulti molto inefficiente radiativamente.

b) Dalla relazione dell’impedenza di antenna che lega tensione di a vuoto alla corrente di corto circuito nell’ambito dei
circuiti equivalenti di antenna:
V
Z a  a  ( Rr  Rl )  jX a
Ia
V Va Va Va
deduciamo che: I a  a    
Z a ( Rr  Rl )  jX a ( 0.658  3.257 )  j 10 3.915  j 10
l 0.1
Ma per un dipolo corto: Va  h M Ei  Ei  10  0.5 V/m per cui si ottiene:
2 2
0.5 0.53.915  j 10 
Ia    0.0170 + j0.0434 A
3.915  j 10 3.915  j 10 3.915  j 10 

ESERCIZIO L.4: MONOPOLO IN RICEZIONE


Si consideri un monopolo cilindrico non caricato su piano conduttore perfetto, alimentato alla base e immerso in un
mezzo con costanti primarie r=1, r=2 e =0 S/m. Il monopolo cilindrico abbia una lunghezza di 1 m, una sezione
circolare di raggio di 1 cm, una resistività superficiale di 0.003  e lavori ad una frequenza centrale pari a 2 MHz nel
vuoto. Si calcolino:
a) l’efficienza di radiazione e la potenza massima in ricezione ai morsetti di uscita dell’antenna, supponendo che in
direzione normale incida un campo magnetico piano e uniforme di fasore pari a 0.1 A/m.
b) il guadagno massimo e il valore teorico della reattanza di ingresso nel caso di monopolo sottile.
Soluzione: si noti che la lunghezza d’onda è nel mezzo. Per il monopolo si consulti il formulario a partire dal dipolo immagine. a)
r=0.6, WRM=3.6 kW; b) GM=2.6 dBi, Xa=2.26 k

Soluzione:

Si calcoli la lunghezza d’onda nel mezzo a partire dalla velocità dell’onda irradiata localmente TEM e dalla frequenza di
v 1 1 1 1 1 c 1
oscillazione nel vuoto:      .
f  c f 0  0 0  r f 0 n f 0
c 1 3  108 1 3  10 2
Per cui si ha:      106.7 m
n f0 2 2  106 2 2
  0 0 1 1
Corrispondente si ha:       377  266.58 
c   0 r 0 n 2
Si deduce che l<<per cui il monopolo non caricato è corto elettricamente. Per l’analisi del monopolo, si può ricorrere al
dipolo immagine di lunghezza 2l tenendo conto che l’irradiazione è solo nell’emisfera di giacitura del monopolo.
RrMP
a) Per l’efficienza di radiazione, occorre calcolare: r  .
RrMP  RlMP

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Si ha per il dipolo corto immagine:


  2l  2   2 
2
RrDP      266.58     0.0490 
6 6  106.7 
2l 2
RlDP  Rs   0.003  0.0318 
6a 6 0.01
 RrDP 0.0490
RrMP  2  2  0.0245  0.0245
Da cui per il monopolo:  e, quindi: r   0.606
RlMP  RlDP  0.0318  0.0159  0.0245  0.0159
 2 2
1 
Per la potenza massima in ricezione vale: WR  AeM Pi  AeM | Ei |2  AeM | H i |2
2 2
L’area equivalente si ricava dalla direttività del monopolo corto:
3 2 2 (106.7 )2 3
D MMP  2 D MDP  2   3 ovvero AeMMP  D MMP  2 D MDP  3  2718 m 2
2 4 4 4
 2 266.58 2 3
Per cui si ha: WR  AeM | H i |  2718  | 0.1|  3.623  10 W  3.623  kW
2 2
b) Il guadagno del monopolo si deduce facilmente da:
G MMP  r D MMP  r 2 D MdP  0.606  3  1.818  2.596 dBi
Per la reattanza, si può usare l’approssimazione per il dipolo immagine sottile di lunghezza 2l:
Z aDP   jZ0 cot( k 2l / 2 ) con Z0=.

 2 2l   2 2  1  3
Da cui: X aDP   cot( k 2l / 2 )   cot    266.58 cot    4.522  10  .
  2  106.7 2 
X aDP  4.522  10 3
Ma, dal modello di impedenza e per immagine, per il monopolo vale ancora: X aMP    2.261 k
2 2

ESERCIZIO L.5: CAMPO E.M. IRRADIATO DA DIPOLO IN PRESENZA DI PIANO CONDUTTORE


Si consideri un dipolo elettrico non caricato di lunghezza l=1 cm, di sezione avente raggio a=1 mm, resistenza
superficiale Rs=0.614  e corrente massima del generatore pari a 1 mA. Se la frequenza di lavoro è 900 MHz, calcolare:
a) la distanza limite di campo lontano del dipolo in spazio libero per il limite di fase a /8;
b) la potenza irradiata, la resistenza di radiazione Rr e l’efficienza di radiazione r in spazio libero;
c) in presenza di piano conduttore elettrico perfetto (CEP) a distanza d dal dipolo, la resistenza di radiazione e
l’efficienza di radiazione nel caso in cui d=0 e il dipolo sia parallelo al piano CEP a parità di generatore;
d) in presenza di piano CEP a distanza d dal dipolo, la resistenza di radiazione e l’efficienza di radiazione nel caso in cui
d=0 e il dipolo sia ortogonale al piano CEP a parità di generatore.
Soluzione: a) rF=0.6 mm; b) WT=0.9 pW, Rr=0.18 , r=0.36; c) Rr=0 , r=0; d) Rr=0.7252 , r=0.358;

Soluzione:

Si calcoli la lunghezza d’onda nel mezzo a partire dalla velocità dell’onda irradiata localmente TEM e dalla frequenza di
c 1 3  108 1 3
oscillazione nel vuoto:      0.33 m .
n f0 1 900  10 6 9
Essendo l<<, il dipolo può assumersi corto.
Da2 l2 ( 0.01)2
a) Per la distanza di campo lontano a /8 si ha: rF  2  2 . Per cui: rF  2  0.6 mm
  0.33
b) Calcoliamo le resistenze del dipolo corto:
  l 2  2
 0.01 
RrDP      377     0.1813 
6  6  0.33 

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l 0.01
RlDP  Rs   0.614  0.3257 
6a 6 0.001
RrDP 0.1813
Per cui: r    0.358
RrDP  RlDP 0.1813  0.3257
La potenza irradiata sarà espressa da:
1
WTDP  RrDP | I M |2  0.5 * 0.1813* | 0.001|2  9.0650  10 -8 W  0.9 pW
2
c) Possiamo applicare il teorema delle immagini nel caso di dipolo appartenente al piano conduttore perfetto z=0. In tal
caso, il dipolo immagine è percorso da corrente uguale e contraria e appartiene al piano z=0 per cui la corrente
complessiva Ieq del dipolo equivalente sarà nulla e così il campo irradiato (proporzionale a Ieq) e la potenza trasmessa.
WTPAR
Quindi: RrPAR   0 da cui: rPAR  0
1/ 2| I g |2
d) In tal caso il teorema delle immagini prevede un raddoppio della corrente del dipolo equivalente Ieq=2 IM. Per cui la il
campo irradiato, proporzionale a Ieq, sarà doppio e la potenza trasmessa quadrupla rispetto al caso in spazio libero. La
corrente del generatore rimane, per assunzione, invariata. Tuttavia, l’integrazione della potenza deve essere eseguita nel
solo semispazio superiore, ovvero su 2 e non su 4.
Quindi avremo:
WTPORT 1 / 2 ( 4WTDP )
R rORT  2
  2 R rDP  2  0.1813  0.36 
1/ 2 | I g | 1 / 2 | I g |2
Poiché Rl è proporzionale all’integrale del modulo quadrato della corrente I(z) sul dipolo, poiché quest’ultima raddoppia
per il dipolo equivalente, anche Rl quadruplicherà:

RlORT  4 RlDP  4  0.3257  1.30 


RrORT 2 R rDP
In sostanza, l’efficienza di radiazione rimarrà invariata:  r    0.19
R rORT  RlORT 2 RrDP  4 RlDP

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ESERCIZI SU ANTENNE AD APERTURA

ESERCIZIO A.1: ANTENNA AD APERTURA RETTANGOLARE


Sia data un’antenna ad apertura rettangolare, di dimensione a/=3 lungo x e b/=2 lungo y, illuminata uniformemente in
ampiezza e fase costante con polarizzazione lineare lungo x. Nell’ipotesi di fattorizzabilità dell’illuminazione, si formuli
in modo sintetico, ma esaustivo:
a) la funzione di radiazione e la larghezza nullo-nullo del lobo principale sul piano E e H e il relativo diagramma polare
sul cerchio di visibilità;
b) l’area equivalente massima, la direttività massima e l’efficienza di apertura nel caso di illuminazione di ampiezza sia
uniforme lungo x.
Soluzione a) 3dBE=2/3 rad; 3dBH=1 rad b) AeM=62; DM=24; a=1.

Soluzione:

Dalla teoria della radiazione dell’apertura, sappiamo che la funzione di radiazione è data da:
sin( u ) sin( v ) sin[( a /  ) sin  cos  ] sin[(b /  ) sin  sin  ]
Fx ( ,  )  a  b   a b 
u v ( a /  ) sin  cos  ( b /  ) sin  sin 
a) Per il piano principale orizzontale =0, si avrà:
sin[( a /  ) sin  ] sin[( 3 ) sin  ] sin[ 3 sin  ]
Fx ( ,   0 )  a  b   3  2   62
( a /  ) sin  ( 3 ) sin  3 sin 
Per il piano principale verticale =90°, si avrà:
sin[(b /  ) sin  ] sin[( 2 ) sin  ] sin[ 2 sin  ]
Fx ( ,   90 )  a  b   3  2   62
( b /  ) sin  ( 2 ) sin  2 sin 
I diagrammi cartesiani sono funzioni del tipo sinc(x), mentre quello polare si ottiene attraverso il cerchio di visibilità il cui
raggio e larghezza del lobo principale sono:
 2
> piano =0° rCV (  0 )  ( a /  )  3 per cui avremo 2 lobi secondari e 3dBh  2  rad  38.2
a 3

> piano =90° rCV (  90 )  ( a /  )  2 per cui avremo 1 lobo secondario e 3dBv  2  1 rad  57.3
b
b) Dalla teoria sappiamo che per illuminazione uniforme, vale: aM  1
Per cui:
AeM  a A  a ab  1  3  2  62
4 4
D M  2 AeM  2 62  24
 

ESERCIZIO A.2: ANTENNA AD APERTURA CON FASCIO A PENNELLO


Si consideri un’antenna con fascio di radiazione e.m. di tipo gaussiano, la cui potenza sulla bocca dell’antenna è di 9.8
dBW e il cui angolo solido di radiazione di antenna sia pari a 9.5510-4 sr. La sua efficienza di radiazione sia pari a 0.95 e
la sua intensità di radiazione sia approssimabile mediante la seguente espressione con (0,2) e (0,):
2
U ( ,  )  U M e( / 2 c )
dove UM e c sono parametri. Nell’ipotesi di antenna molto direttiva (i.e., sin), calcolare:
a) la funzione di guadagno dell’antenna, calcolando i parametri UM e c, e la larghezza del fascio a metà potenza;
b) l’area geometrica dell’antenna se l’efficienza di apertura alla bocca di antenna è pari a 0.9 e la frequenza di lavoro
pari a 10 GHz.
Soluzione: si veda anche esercizio D.3 per l’impostazione.

Soluzione:

Ver. 3.0 22
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

Ai fini di calcolare il guadagno è utile calcolare l’angolo solido di radiazione dell’antenna: usando la definizione di Un:
 2  2
2 2     2    
2c  2c 
U n ( ,  )  e   / 2c 
2
=>  A   Un  ,  d    e  sin dd  2  e  sin d
4 0 0 0
2
   2 
Si ha : e  c   0 per    . Sotto l’ipotesi che 
c sia piccolo, pertanto, estendiamo l’integrale a   e
assumiamo sin   . Risulta che:
2
     
A  2 e
 2 

 c  d  2  4c2 e
x 2
xdx   4c2 e
z
d  z    4c2 e z

0

  4c2 e    e 0  4c2 
0 0 0

Da cui ricaviamo: c   A / 4 e quindi: c  9.55  10  4 / 4  0.0087 rad  0.499 .


L’angolo solido di radiazione è:  A  4c 2  4 ( 0.0087 )2  9.5115  10 -4 sr
La potenza trasmessa dall’antenna WT è pari: WT  U M  A  109.8 / 10  9.55 W
a) La costante UM si deduce da:
W WT 9.55
UM  T    1.004  10 4 W  10 kW
 A 4c 2
4 ( 0.0087 ) 2

Il guadagno è dato da:


4 4   / 2c 2 4   / 2c 2
G( ,  )  r D( ,  )  r U n ( ,  ) ovvero G( ,  )  0.95 e  1.256  10 e
A 9.5115  10  4
il cui massimo in dBi è: G M  40.99 dBi
Per calcolare la larghezza del fascio a metà potenza, basta imporre:
U n (3dB ,  )  e  3dB / 2c  
2 1
2
 1 
Da cui:  3dB / 2c 2  ln  => 3dB / 2c 2  ln 2 
2
Il semiangolo a metà potenza è: 3dB  2c ln 2  2  0.0087 ln 2   0.0145 rad  0.83
Da cui: 3dB  23dB  2  0.83  1.66
b) L’area geometrica si deduce dalla direttività:
4   / 2c 2 4   / 2c 2
D( ,  )  e  1.32  10 e
9.5115  10  4
c 3  108
essendo la lunghezza d’onda:     0.03 m  3 cm
f 10  109
2 2 ( 0.01)2
Infatti: AeM  D M  a A da cui: A  DM  1.32  10 4  0.1313 m 2
4 4a 4 0.8

ESERCIZI SU ALLINEAMENTI DI ANTENNE

ESERCIZIO S.1: ALLINEAMENTO UNIFORME DIPOLARE


Si consideri un monopolo cilindrico non caricato su piano conduttore perfetto, alimentato alla base e immerso in un
mezzo con costanti primarie r=1, r=2 e =0 S/m. Il monopolo cilindrico abbia una lunghezza di 1 m, una sezione
circolare di raggio di 1 cm, una resistività superficiale di 0.003  e lavori ad una frequenza centrale pari a 1 MHz nel
vuoto. Si calcolino:
a) l’efficienza di radiazione e la potenza massima in ricezione, supponendo che in direzione normale incida un campo
magnetico di fasore pari a 1 A/m.
b) la funzione angolare di direttività e il suo massimo nel caso di singolo monopolo e, a parità di alimentazione, nel
caso di un doppietto di monopoli posti a una distanza pari a /4, alimentati con la stessa ampiezza e sfasati di 90°.
Soluzione: esercizio che richiede conoscenza della teoria degli allineamenti.

Ver. 3.0 23
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

2. DOMANDE TEORICHE

Domande sul Capitolo 1 “Caratterizzazione di antenne”

DOMANDA I.1
Si consideri un’antenna con perdite ohmiche in un mezzo assimilabile al vuoto. Si descriva in modo sintetico, ma
esaustivo:
a) il circuito equivalente di tipo serie in trasmissione e ricezione dell’antenna, illustrando il significato fisico dei vari
elementi attraverso il teorema di Poynting;
b) il legame tra lunghezza elettrica equivalente e area equivalente in una data direzione di puntamento e in condizioni di
efficienza di polarizzazione e disadattamento unitarie e di massimo trasferimento di potenza.

Soluzione: a), b) S consulti il testo al Cap. 1 e Cap.3 per la lunghezza equivalente.

DOMANDA I.2
Si consideri un’antenna a dipolo corto simmetrico con perdite ohmiche a, non caricata alle estremità e immersa in un
mezzo dissipativo con costanti primarie ,  e . Si descriva in modo sintetico, ma esaustivo:
a) il circuito equivalente di tipo parallelo e serie in trasmissione e ricezione dell’antenna, illustrando il significato
elettromagnetico dei vari elementi mediante il teorema di Poynting;
b) l’espressione per il calcolo della resistenza di perdita ohmica dimostrando che risulta nota a partire dalla conoscenza
dell’andamento della corrente sul dipolo e della resistività superficiale del conduttore.

Soluzione: a), b) S consulti il testo al Cap. 1 e Cap.2 per la resistenza di perdita.

DOMANDA I.3
Si consideri un sistema radar che operi nel vuoto. Si descriva in modo sintetico, ma esaustivo:
a) l’equazione radar che lega la potenza ricevuta a quella trasmesso nel caso di bersaglio singolo, assunte note le
caratteristiche retrodiffondenti del bersaglio;
b) le modifiche dell’equazione radar in presenza di attenuazioni lunga la tratta e i rapporto segnale rumore all’uscita del
ricevitore del sistema radar.

Soluzione: a), b) S consulti il testo al Cap. 1.

Domande sul Capitolo 2 “Radiazione e.m.”

DOMANDA II.1
Si consideri una sorgente elettrica volumetrica in spazio libero, caratterizzata da una densità di corrente elettrica impressa
Ji in un volume V. Si deduca in modo sintetico, ma esaustivo:
a) il metodo della funzione di Green per il calcolo del potenziale elettrodinamico associato;
b) l’espressione approssimata della funzione di Green in campo lontano, evidenziandone i limiti e il significato
geometrico, e la distanza critica di campo lontano per uno sfasamento massimo pari a /8.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 2. Si noti che le sorgenti possono essere elettriche e/o magnetiche.

DOMANDA II.2
Sia assegnata una densità di corrente magnetica impressa Jmi in un mezzo assimilabile al vuoto. Scegliendo una superficie
arbitraria S che racchiuda le sorgenti note, si dimostri
a) il teorema di equivalenza per il calcolo del campo e.m. all’esterno di S.
Si deducano, inoltre, le espressioni delle densità di corrente superficiale equivalenti nel caso in cui:
b.1) nel volume racchiuso da S sia assegnato un campo e.m. arbitrario E0 e H0;

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b.2) il volume racchiuso da S si riduca a un semispazio delimitato da una superficie piana e riempito di conduttore
elettrico perfetto.
Soluzione: a) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 2; b) Si applichi il teo. di equivalenza e il teo. delle immagini.

DOMANDA II.3
Sia assegnata una densità di corrente elettrica impressa Ji in un mezzo assimilabile al vuoto libero da altre sorgenti
(spazio libero). Utilizzando la teoria dei potenziali elettrodinamici e l’approssimazione di campo lontano, si ricavi
l’espressione in coordinate sferiche del campo magnetico H irradiato a grande distanza dalla sorgente assegnata. Si noti
che valgono le seguenti identità vettoriali: r0x0=0 e AxBxC=B(AC)-C(AB).
Inoltre, assumendo la condizione di Lorenz e ricordando che sussiste la seguente relazione tra campo elettrico E e
potenziale magnetico A nel dominio della frequenza:
E   j 0 A    A /( j 0 )

si deduca:
II.a) l’espressione in coordinate sferiche del campo elettrico E irradiato a grande distanza;
II.b) il rapporto tra i moduli di E e H e il contributo della componente radiale delle sorgenti impresse al campo e.m.
irradiato.
Soluzione: a) Si usi l’approssimazione -jkr0 e le identità vettoriali; b) |E|/|H|=; contributo nullo della comp. radiale (Jr) di Ji.

Domande sul Capitolo 3 “Antenne lineari”

DOMANDA III.1
Sia assegnato un dipolo elettrico di forma cilindrica, costituito da un CEP di sezione circolare con raggio a e alimentato al
centro attraverso un taglio di dimensione infinitesima con una tensione impressa di fasore pari a V0. Si ricavi nel dominio
della frequenza:
a) l’equazione integrale di Hallen per la corrente che scorre sul dipolo;
b) una soluzione approssimata della precedente equazione integrale.
Soluzione: a) si applichi il teo. di induzione e la teoria dei pot. elettrodinamici. b) si effettui l’approssimazione di dipolo sottile.

___________________________________________________________________________________________________________
DOMANDA III.2
Si consideri un’antenna a dipolo simmetrica non caricata con perdite ohmiche in un mezzo assimilabile al vuoto. Si
descriva in modo sintetico, ma esaustivo:
a) il circuito equivalente di tipo serie in ricezione dell’antenna, illustrando il significato elettromagnetico dei vari
elementi;
b) la definizione di lunghezza elettrica equivalente in funzione della corrente I(z) e il suo legame con il campo elettrico
irradiato.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 3. Si noti che i circuiti equivalenti sono definibili per ogni antenna.

DOMANDA III.3
Si consideri un’antenna a dipolo corto simmetrico con perdite ohmiche a, non caricata alle estremità e immersa in un
mezzo dissipativo con costanti primarie ,  e . Si descriva in modo sintetico, ma esaustivo:
a) il circuito equivalente di tipo parallelo e serie in trasmissione e ricezione dell’antenna, illustrando il significato
elettromagnetico dei vari elementi mediante il teorema di Poynting;
b) l’espressione per il calcolo della resistenza di perdita ohmica dimostrando che risulta nota a partire dalla conoscenza
dell’andamento della corrente sul dipolo e della resistività superficiale del conduttore.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 3.

DOMANDA III.4
Si consideri un’antenna a dipolo a semionda simmetrico con perdite ohmiche a, non caricata alle estremità e immersa in
un mezzo dissipativo con costanti primarie ,  e . Si descriva in modo sintetico, ma esaustivo:

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a) il circuito equivalente di tipo serie in trasmissione e ricezione dell’antenna, introducendo il modello di reattanza per
dipolo sottile;
b) il diagramma di radiazione nei piani principali e le proprietà radiative (direttività, guadagno, lunghezza equivalente).
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 3.

DOMANDA III.5
Si consideri un’antenna a dipolo elettrico elementare (hertziano) con perdite ohmiche a immersa in un mezzo vuoto. Si
descriva in modo sintetico, ma esaustivo:
a) l’espressione del campo irradiato in zona lontana e i parametri radiativi e circuitali;
b) la dualità dell’espressione del campo con quello della spira elettrica elementare.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 3.

Domande sul Capitolo 4 “Antenne ad apertura”

DOMANDA IV.1
Sia data un’antenna ad apertura rettangolare illuminata uniformemente e a polarizzazione lineare. Nell’ipotesi di
fattorizzabilità dell’illuminazione, si deduca in modo sintetico, ma esaustivo:
a) la funzione di radiazione e la larghezza nullo-nullo del lobo principale sul piano E e H per un cerchio di visibilità di
raggio pari a 3;
b) l’area equivalente massima, la direttività massima e l’efficienza di apertura.
Soluzione: a) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 4; b) Si applichi il teo. di Schwartz ovvero la definizione di D.

___________________________________________________________________________________________________________
DOMANDA IV.2
Sia data un’antenna ad apertura rettangolare, di dimensione a lungo x e b lungo y, illuminata uniformemente in ampiezza
e fase costante con polarizzazione lineare lungo y. Nell’ipotesi di fattorizzabilità dell’illuminazione, si deduca in modo
sintetico, ma esaustivo:
a) la funzione di radiazione e la larghezza nullo-nullo del lobo principale sul piano E e H;
b) l’area equivalente massima, la direttività massima e l’efficienza di apertura nel caso di illuminazione di ampiezza sia
uniforme che triangolare lungo x.
Soluzione: a) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 4; b) Si consideri il caso particolare di illuminazione triangolare.
___________________________________________________________________________________________________________
DOMANDA IV.3
Sia data un’antenna a tromba di tipo settoriale (rastremata) sul piano E. Nell’ipotesi di antenna immersa nel vuoto e
conduttori elettrici perfetti, si calcoli:
a) l’espressione della funzione di illuminazione vettoriale in ampiezza e fase;
b) il valore ottimo della dimensione rastremata, fissato il valore dell’ingombro longitudinale.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 4.
___________________________________________________________________________________________________________
DOMANDA IV.4
Sia data un’antenna a tromba di tipo settoriale (rastremata) sul piano H. Nell’ipotesi di antenna immersa nel vuoto e
conduttori elettrici perfetti, si calcoli:
a) l’espressione della funzione di illuminazione vettoriale in ampiezza e fase;
b) il valore ottimo della dimensione rastremata, fissato il valore dell’ingombro longitudinale.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 4.

Domande sul Capitolo 5 “Antenne a riflettore”

DOMANDA V.1
Sia data un’antenna a riflettore parabolico con illuminatore di intensità di radiazione Ui(). Nell’ipotesi di antenna
immersa nel vuoto e conduttori elettrici perfetti, si dimostri che:
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a) il riflettore parabolico con illuminatore nel fuoco ha proprietà di collimazione in trasmissione e focalizzazione in
ricezione mediante approssimazioni di ottica geometrica;
b) la densità di potenza sulla bocca (apertura) proiettata del riflettore ha un andamento rastremato e come da questa sia
possibile calcolare il campo e.m. irradiato in zona lontana.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 5.

DOMANDA V.2
Sia data un’antenna a riflettore parabolico con illuminatore di intensità di radiazione Ui(). Nell’ipotesi di antenna
immersa nel vuoto e conduttori elettrici perfetti, si dimostri che:
a) si deduca l’illuminazione di bocca in modulo e fase e si definisca l’efficienza di dispersione;
b) si illustrino geometrie di antenne a doppio riflettore.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 5.

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___________________________________________________________________________________________________________
3. ANALISI DI ANTENNE MEDIANTE METODO DEI MOMENTI
Il programma 4nec2 implementa la soluzione numerica del Metodo dei Momenti per l’analisi dell’impedenza di ingresso
e del diagramma di radiazione di antenne lineari.

 Note sull’installazione e sull’utilizzo del programma

Gli studi di seguito descritti sono stati effettuati con 4nec2 (un programma gratuito) sul sistema operativo Windows. Il
programma è scaricabile gratuitamente da http://www.qsl.net/4nec2/ (File: 7-8 Mb compresso). Si consulti anche il sito
del corso https://cispio.diet.uniroma1.it/marzano/Antenne.htm.
Piccoli accorgimenti sono da utilizzare affinché il programma funzioni in maniera corretta:
 durante l’installazione selezionare una cartella il cui percorso sia privo di spazi;
 prima dell’avvio del programma modificare le ‘impostazioni internazionali’ affinché si abbia una notazione
numerica inglese (ad esempio English USA) e mantenerla durante tutto l’utilizzo.

3.1 Guida al 4nec2 ed esempio di uso


Scopo di questa sezione è quello di fornire una guida introduttiva sull’utilizzo del programma Expert 4nec2 Classic, che
affronteremo descrivendo un’antenna a dipolo di lunghezza λ/2. Successivamente confronteremo i risultati ottenuti con
altre antenne:
 tre dipoli di lunghezze differenti (esattamente a λ, a 4 3 λ e a 3 2 λ);
 due monopoli (esattamente la metà della struttura iniziale) di cui il secondo avente in aggiunta, rispetto al primo,
un piano di massa (verificando così gli effetti descritti dal ‘Teorema delle immagini’).
La descrizione del dipolo a semionda sarà quindi più dettagliata, proprio per poter eseguire passo-passo le nostre
simulazioni. Le successive saranno illustrate in modo più sintetico, evidenziando solo i risultati ottenuti.

P (x,y,z)
P (x,y,z)
l/2 P1 (x1,y1,z1)
2r 2r

generatore
l/2 l/2

P2 (x2,y2,z2)

generatore CEP
2r

DIPOLO MONOPOLO MONOPOLO CON PIANO CEP

Fig. A Fig. B Fig. C

 Dipolo a semionda non caricato l = 1/2 λ

Iniziamo la nostra illustrazione visualizzando la struttura dell’antenna che andremo poi a studiare. Per arrivare alle
dimensioni geometriche dell’antenna abbiamo considerato una frequenza di lavoro pari a 100 MHz da cui si ricava la
lunghezza d’onda ( λ ) nel vuoto è:

c 3  10 8 m
   3m
f 1  10 8 Hz

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e quindi una lunghezza fisica dell’antenna ( l ) pari a (nell’ipotesi di dipolo infinitamente sottile ideale):

l = 1 2 λ = 1.5 m.

Si noti che il dipolo reale “risonante” di spessore finito avrà una lunghezza pari circa a l = 0.48 , ovvero, fissata la
lunghezza di 1.5 m, una frequenza pari circa a f = c /(1.5/0.48) = 96 MHz.

Ecco quindi l’illustrazione di tale antenna a dipolo di lunghezza l=1.5 m e frequenza di lavoro “risonante” pari a 96 MHz,
avente spessore di d= 2 mm e alimentato al centro con tensione di 1 V, nello spazio libero vuoto di coordinate (X,Y,Z):

Z
( 0,0,0.75)

l/2 = 0.75 m 

Generatore =1V
Y X
X

( 0,0,-0.75 )

d = 0.002 m

Fig. 1

1. Partiamo impostando la geometria del problema.

Dal menù selezionare: Problem definition  Geometry  Geometry points


Si aprirà la finestra come in Fig. 2 che permette di impostare l’unità di misura, l’Environments e le coordinate dei punti (o
nodi) dell’antenna:

Fig. 2

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Nel nostro caso abbiamo impostato: meters e free space e le coordinate come da Fig.2.

2. Passiamo ora a configurare i fili che compongono l’antenna.

Dal menù selezionare: Problem definition  Geometry  Straight wires


Si aprirà la finestra di Fig.3 che permette di impostare il raggio e il numero di segmenti per ogni filo che connette i punti
#1 e #2:

Fig. 3

Con il numero di segmenti si stabilisce in quanti tratti il filo a cui si sta facendo riferimento viene suddiviso. Il programma
calcolerà la grandezza d’interesse (ad esempio la distribuzione di corrente) per ogni segmento ottenendo poi una
rappresentazione complessiva.
Nel nostro esempio abbiamo impostato il raggio del dipolo pari a 0.001 metri e il numero di segmenti pari a 160
(aumentando il numero di segmenti si aumenta il tempo di calcolo della grandezza d’interesse). Si noti che i segmenti
devono, in genere, avere una lunghezza inferiore a /10.

3. Il passo successivo è stabilire le frequenze di lavoro.

Dal menù: Problem definition  Electrical  Frequency

Fig. 4

La banda nella quale vogliamo valutare le prestazioni dell’antenna va da 88 a 108 MHz, con un passo di 1 MHz
(ottenendo così 21 frequenze), come illustrato in Fig. 4.

4. Va poi definito il nodo a cui va collegata l’alimentazione.

Dal menù: Problem definition  Electrical  Voltage/current sources

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Fig. 5 Fig. 6

Dopo tale operazione viene visualizzata la lista dei valori dei nodi ottenuti dalla suddivisione in segmenti. Da questa lista
è possibile individuare il nodo a cui collegare la sorgente. Nel nostro caso abbiamo posto un generatore da 1 Volt al nodo
80 ( che è appunto nell’origine, quindi a metà della nostra antenna Fig. 1 ).

5. A questo punto possiamo già calcolare l’andamento della corrente.

Dal menù: Run  Run options…

Fig. 7

Selezionare Currents quindi OK. Il programma svolge i suoi calcoli e poi presenta la finestra:

Fig. 8

Selezionare quindi current e successivamente Plot. Si ottiene un’ulteriore finestra che permette di scegliere la modalità di
visualizzazione:

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Fig. 9
Selezioniamo z-axis e la frequenza di lavoro dell’antenna. Possiamo ottenere il grafico della distribuzione di corrente per
ogni frequenza del nostro intervallo. Riportiamo di seguito, il grafico per i valori limite e per un valore “centrale”, cioè a 88,
a 100 e a 108MHz.

Distribuzione della corrente


(modulo) @88 MHz

Fig. 10

Distribuzione della corrente (modulo)


@100 MHz

Fig. 11

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Distribuzione della corrente


(modulo) @108 MHz

Fig. 12

6. Per quanto riguarda l’intensità di radiazione, dobbiamo definire gli intervalli di angolo

Dal menù: Problem definition  Solution  Radiation pattern

Fig. 13

 
Inserire i valori mostrati in Fig. 13 che fanno variare   0,  con incrementi di 5° e   0,2  con incrementi di 10°.

7. Ora possiamo calcolare l’intensità di radiazione

Dal menù: Run  Run options…

Fig. 14

Selezionare Radiation pattern e premere OK.

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Si ottiene così la Fig. 15:

Fig. 15

Selezionando l’opzione volts / m e premendo il tasto Plot, si ottiene la Fig. 16:

Fig. 16

Nella schermata mostrata in Fig. 16 selezionare polar plot e quindi la frequenza e gli angoli desiderati per visualizzare
l’intensità di radiazione.

Dalla simulazione si ottengono i seguenti grafici:

 Piano principale =0°, ovvero il piano XZ


 Piano principale =90°, ovvero il piano XY

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Diagrammi di radiazione del dipolo per φ=0

@88 MHz
Fig. 17

@100 MHz
Fig. 18

@108MHz
Fig. 19

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Diagrammi per θ=π/2

@88MHz
Fig. 20

@100MHz
Fig. 21

@108MHz
Fig. 22

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8. Si può visualizzare anche la resistenza e reattanza d’antenna:

Dal menù: Output display  Display option…

Fig. 23

Dalla Fig. 23 selezionare impedance e premere plot

Fig. 24

Dal menù dependent variable e possibile selezionare sia resistance che reactance per visualizzare i relativi grafici:

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Resistenza di ingresso

Fig. 25

Reattanza di ingresso

Fig. 26

Si noti come la reattanza si annulla, come atteso, per f=96 GHz, mentre la resistenza di ingresso è pari circa a 72 .
Con lo stesso procedimento illustrato per il dipolo a λ/2, analizzeremo i dipoli non caricati a λ, 4 3 λ, 3 2 λ.

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FORMULARIO di Parametri di Antenna a grande distanza e Antenne lineari


2
1 1 D
P  (r , ,  )  E (r, ,  )  H  * (r , ,  )  | E  ( r ,  ,  ) | 2 r o , rF  2 a Vettore di Poynting e distanza di campo lontano a /8
2  2 
2π π 2π π
WT 
 S
P  ( r ,  ,  )  n o dS 
 4
U(θ()dΩ 
 0
U( , ) sin dd  U M
0  U ( ,)sin dd
0 0
n Potenza trasmessa in campo lont.

P (r ,  ,  ) P (r ,  ,  ) U ( ,  ) 4 4
D( ,  ) 
Piso

WT / 4r 2
 4
WT
, A

4
U n ( ,  )d , DM  
 A 1rad  2 rad
Direttività e Ang. solido di radiaz.

2 2
2 VSWR-1 WT Rr ,   | h  E i | | cos( ) | 2
 t   m r p , ηm  1  ΓV  1 , r   p i Efficienza di antenna
VSWR+1 WT  Wl Rr  Rl | h |2 | Ei |2

G ( ,  ) 
U ( ,  ) W 
  r D( ,  ) , Rr  2 T 2 ,  M 
U ( , )d  
n
 ML M
Guadagno, Resistenza di radiazione. Eff. lobo princ.
(WT  Wl ) / 4 I A A
g

Va ( ,  ) WR ( ,  )
h( ,  )  , Ae ( ,  )  ;  A  AeM / A , Lunghezza equiv., Area equivalente, Efficienza di apertura
| Ei | Pi
2
 λ 
WR  A eM Pi  WT D MT D MR   , EIRP  WT GT , W R  EIRP G MR LFS LPA , LPA  e sP R Formula di Friis, EIRP, Attenuaz.
 4R 

2 DM 2
 b L2PA , E R  E 0 e  jR 2 sin  2 h1h2 
 
WR  WT Radar monostatico, Campo in presenza di piano metallico
4  R
3 4
  d 
2 

  T ( , )D( , ) sin dd


1
TA  B , T A '   r T A  To (1   r ) , T A ' '  T A ' e 2 l l  To (1  e 2 ll ) Temp. di rumore di antenna
4 0 0

S WR EIRP GMr LFS LPA GMr


  , G /T 
''
W Nsys  k (T A  TREC )f  kTsys f , Potenza di rumore, Rapp. S/N, Rapp. G/T
N WNsys kTsys f Tsys
 WT Wl
 Ra ( )  2 2
2  R r  Rl
 | Ig | | I g |2
Z a ( )  Ra ( )  jX a ( ) con  Impedenza di antenna: resistenza e reattanza d’antenna
 X ( )  4 ( m   e )
 a | I g |2

VaM  hM | E i | | Ei | VaM
 con  & Za  Lunghezze equivalenti elettriche e magnetiche
 I aM  hmM | H i | | Hi | I aM

j e  jkr  hM Z
E  (r ,  ,  )  I0 h ( ,  )θ 0 & AeM  hM2 ;  a => 4 AeM  hM hmM Campo dipolo, Area eq. e lunghezze equiv.
2 r 4 Rr hmM 
 3 2
 Ae  8 
hM  l / 2
  lR s
U n ( )  sin 2 con  DM  1.5
e  2 , Rl  Dipolo corto non caricato
  R     l  6a
 3dB  90
 r 6 
 1.64 2
2
hM   /   Ae  4  Rs
cos [( / 2) cos  ]  
U n ( )  con  DM  1.64 e  2 , Rl  Dipolo a semionda non caricato
2
sin    R  h  73  8a
 3dB  78  r 4 Ae

2 hM  2 /   2.41 2
 cos( cos )  1    Ae  
U n ( )    con D
 M  2 . 41 e  4 Dipolo a onda intera non caricato
 2 sin    Rr  165 
 3dB  47.8 
Wr  W 
RrFD  2  4 2 r 2   4 RrHD  292  Resistenza di radiazione di dipolo ripiegato a semionda
| I0 / 2 |  |I | 
2
 0 
W W R R
RrMP  2 rMP2  rDP2  rDP , R lMP  lDP , D MMP  2 D MDP Resistenze e direttività di monopolo (rispetto a dipolo DP)
| I0 | | I0 | 2 2

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