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LA GUARIGIONE SPONTANEA
DELLE CREDENZE
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Gregg Braden
LA
GUARIGIONE
SPONTANEA
delle
CREDENZE
THE SPONTANEOUS HEALING OF BELIEF
Introduzione
Abbandonati silenziosamente
all’attrazione più forte
di ciò che realmente ami.
Rumi (c. 1207-1273),
poeta sufi
Introduzione - 9
Introduzione - 11
Introduzione - 13
come concepire noi stessi e ciò che crediamo sia vero del mon-
do. I risultati delle credenze umane ci circondano, configuran-
dosi come esperienza quotidiana.
La rivoluzione dettata dalla comprensione scientifica sugge-
risce che, a partire dalla nostra salute personale e dai nostri rap-
porti, giungendo fino alla guerra e alla pace globali, la realtà
della nostra vita è costituita niente più e niente meno che dal-
le nostre “onde di credenza”, che danno forma alla sostanza
quantistica di cui sono fatte tutte le cose. Tutto è in relazione
a ciò che accettiamo rispetto al mondo, alle nostre capacità, ai
nostri limiti e a noi stessi.
I FATTI INNEGABILI
Introduzione - 15
IL MOMENTO È ADESSO
Introduzione - 17
no ci può insegnare ciò che già non sappiamo; e che siamo ve-
nuti al mondo sapendo già che uso fare delle nostre credenze.
Quindi il presente volume è incentrato non tanto su come
possiamo imparare a riscrivere il codice della realtà, quanto sul-
l’accettare il fatto che abbiamo già il potere di farlo – un argo-
mento già esplorato da molti mistici del passato, incluso l’an-
tico poeta sufi Jalal ad-Din ar-Rumi. «Che strani esseri siamo»,
afferma Rumi, «noi che mentre ce ne stiamo seduti all’inferno
nel buio più nero, abbiamo paura della nostra immortalità»13.
Il grande mistico si serve di queste parole per descrivere l’iro-
nia della misteriosa condizione umana nel mondo.
Da un lato, ci viene detto che siamo esseri fragili e impo-
tenti che vivono in un mondo in cui le cose semplicemente
“accadono” senza un particolare motivo apparente. D’altro la-
to, le nostre più antiche e celebrate tradizioni spirituali ci han-
no tramandato l’esistenza di una forza all’interno di ciascuno
di noi, di un potere che nulla al mondo può intaccare. Esso si
accompagna alla promessa di sopravvivere ai momenti più
oscuri della vita, e all’assicurazione che i tempi difficili sono
solo una parte di un viaggio che ci conduce là, dove le cose
brutte non possono più succedere. Non c’è da stupirsi che ci
si senta confusi, deboli, e talvolta anche irati quando si è testi-
moni della sofferenza dei nostri cari e quando si condivide l’a-
gonia di ciò che talvolta ha l’apparenza di un inferno, nel
mondo che ci circonda.
Allora, qual è la versione giusta? Siamo vittime fragili e sen-
za speranza di eventi che sfuggono al nostro controllo, o siamo
invece potenti creatori che racchiudono abilità assopite che so-
lo ora iniziamo a comprendere? La risposta potrebbe rivelare la
verità di uno dei più profondi misteri del passato. Essa rappre-
senta anche il fulcro di alcune fra le maggiori controversie
scientifiche di oggi. Il motivo? Entrambe le domande hanno la
stessa risposta: Sì!
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Introduzione - 19
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Introduzione - 23
Gregg Braden
Taos, Nuovo Messico
Note all’Introduzione
New Field in the Vacuum Substructure, in: Update on DNA Phantom Effect, 19
marzo 2002. Sito web di The Weather Master: www.twm.co.nz/DNAPhan-
tom.htm.
6 Rein Glen e McCraty Rollin, «Structural Changes in Water and DNA Asso-
ciated with New Physiologically Measurable States», in: Journal of Scientific Ex-
ploration, vol. 8, n. 3, 1994, pp. 438-439.
7 Un magnifico esempio dell’applicazione di ciò che sappiamo sulla pace inte-
riore a una situazione bellica è contenuto in un innovativo studio svolto da
Orme-Johnson David W.,Alexander Charles N., Davies John L., Chandler Ho-
ward M., e Larimore Wallace E., «International Peace Project in the Middle
East», in: The Journal of Conflict Resolution, vol. 32, n. 4, dicembre 1988, p. 778.
8 Un secondo esempio di applicazione delle nostre conoscenze sulla focalizza-
zione del potere di emozioni e credenze riferito alla condizione di una ma-
lattia potenzialmente mortale è reperibile nel video didattico 101 Miracles of
Natural Healing, che guida passo dopo passo all’uso del metodo di guarigio-
ne del Chi-Lel™ creato dal suo fondatore il Dott. Pang Ming. Sito web:
www.chilel-qigong.com.
9 Opinione espressa da Martin Rees, Royal Society Research Professor pres-
so l’Università di Cambridge, citata in un articolo della BBC News, Sir Mar-
tin Rees: «Prophet of Doom?», 25 aprile 2003. Sito web: http://news.
bbc.co.uk/1/hi/in_depth/uk/2000/newsmakers/2976279.stm.
10 Musser George,“The Climax of Humanity”, introduzione a Crossroads for Pla-
net Earth, n. speciale, Scientific American, settembre 2005.
Sito web: http://www.sciam.com/issue.cfm?issueDate=Sep-05.
11 Ibid.
12 Gibran Kahlil, The Prophet,Albert Knopf, New York 1998, p. 56.Trad. it. Il Pro-
feta, Milano, Bompiani, 2000.
13 Barks Coleman, trad. a cura di, The Illuminated Rumi, Broadway Books, New
York 1997, p. 8.
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CAPITOLO 1
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può capitare di passare per caso durante una gita casuale in Tibet.
Avevo sentito parlare per la prima volta del famoso yogi da un
mistico sikh che era diventato mio maestro di yoga negli anni Ot-
tanta. Avevo studiato a lungo il mistero che circondava Milarepa
e la sua rinuncia a ogni bene mondano, il suo viaggio attraverso
il sacro altopiano centrale del Tibet e le scoperte a cui era giunto
in veste di devoto mistico. Tutti quegli anni di studio mi avevano
condotto fino a quel momento, all’interno della sua caverna.
Fissavo meravigliato le pareti nere e lisce che mi circonda-
vano e riuscivo a mala pena a immaginare cosa potesse signifi-
care abitare per tanti anni in un luogo così freddo, buio e re-
moto. Milarepa era vissuto in una ventina di eremi durante il
suo ritiro, ma l’incontro da lui avuto con un allievo in questa
particolare caverna la rendeva diversa da tutte le altre.
Per dimostrare le sue facoltà yogiche, Milarepa aveva svolto due
imprese mirabolanti che gli scettici non sono mai riusciti a ripro-
durre. La prima consisteva nell’agitare in aria la mano con forza e
velocità tali, da creare l’“onda d’urto” di un boato sonoro che rim-
balzava contro le pareti rocciose di tutta la caverna. (Ho provato a
farlo io stesso, ma senza alcun risultato). La seconda era quella che
aspettavo di vedere da quasi quindici anni e per questo mi trova-
vo a mezzo mondo di distanza da casa e da diciannove giorni mi
stavo acclimatando alle più elevate altitudini del mondo.
Per dimostrare il proprio controllo sui limiti imposti dalla
realtà fisica, Milarepa aveva posto la mano aperta sulla parete
della caverna, più o meno all’altezza della sua spalla… e poi
aveva continuato a premere la mano davanti a sé, sempre più al-
l’interno della roccia, come se la superficie rocciosa non esistes-
se! Così facendo, la pietra era diventata soffice e malleabile sot-
to il palmo della sua mano, che aveva lasciato un’impronta
profonda e ben visibile. Si narra che quando l’allievo che era
stato testimone del prodigio aveva cercato di imitarlo, era ri-
uscito solo a procurarsi la frustrazione di una ferita alla mano.
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* N.d.T. – «He has belief», dove belief significa “il credere” nel senso di avere
una “convinzione” basata sui fatti, e non significa avere “fede” (faith) in qual-
cosa di cui non ci sono prove (si vedano anche le diverse definizioni di faith
e belief delineate dall’Autore nel Cap. 2).
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Questi fatti sono rilevanti, perché noi siamo fatti delle stes-
se particelle quantistiche che sanno comportarsi miracolosa-
mente nelle giuste condizioni. La domanda è questa: Se le par-
ticelle non sono limitate dalle “leggi” della scienza – almeno come
le conosciamo noi oggi – e se noi siamo fatti delle stesse particelle,
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Nel 1944 Max Planck, che molti considerano il padre della teo-
ria dei quanti, ha scioccato il mondo affermando che esiste una
“matrice” energetica che fornisce il progetto del nostro mondo fisi-
co.5 In questo luogo fatto di pura energia, c’è l’inizio di tutto, dal-
la nascita delle stelle e del DNA ai nostri rapporti più profondi, al-
la pace fra nazioni e alla guarigione personale. La disponibilità della
scienza tradizionale ad abbracciare l’esistenza della matrix è ancora
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