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Vitetta
con il contributo di
G. Bacci e F. Zuccardi Merli
Teoria dei segnali
terza edizione
Capitolo 1
Introduzione allo studio dei segnali
SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI
Il segnale è di tipo aleatorio, in quanto gli istanti di arrivo dei veicoli in ingresso al
casello sono causali.
Un segnale aleatorio non è mai completamente noto. Quindi, nel momento in cui il
procedimento di acquisizione di un segnale aleatorio è stato completato, il segnale
diviene deterministico, in quanto il suo andamento è perfettamente noto. Queste
considerazioni si applicano immediatamente al caso di un elettrocardiogramma, che è un
segnale aleatorio prima dell’acquisizione, ma diviene deterministico dopo.
Marco Luise – Giorgio M. Vitetta, Teoria dei segnali, 3 ed, © 2009 McGraw-Hill
Marco Luise ‐ Giorgio M. Vitetta
con il contributo di
G. Bacci e F. Zuccardi Merli
Teoria dei segnali
terza edizione
0.9
0.8
0.7
0.6
x[n]
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
n
∑
m =− M
x[m ] = ∑ exp( −m / N )
m =0
M
1 − exp( −( M + 1) / N )
= ∑ [exp( −1 / N )] =
m
m =0 1 − exp( −1 / N )
Quindi, risulta
1 1 − exp( −( M + 1) / N )
xm = lim =0
M →∞ 2 M + 1 1 − exp( −1 / N )
∑
n =−∞
x 2 [n ] = ∑ exp ( −2n / N )
n =0
∞
1
= ∑ ⎡⎣ exp ( −2 / N )⎤⎦ =
n
n =0 1 − exp ( −2 / N )
Marco Luise – Giorgio M. Vitetta, Teoria dei segnali, 3 ed, © 2009 McGraw-Hill
Marco Luise ‐ Giorgio M. Vitetta
con il contributo di
G. Bacci e F. Zuccardi Merli
Teoria dei segnali
terza edizione
Applicando le definizioni introdotte nel Paragrafo 1.3, è facile verificare che il segnale in
esame è ad energia finita e quindi a potenza media nulla. Di conseguenza, il problema è
mal posto in quanto la definizione di valore efficace ha senso solo per segnali a potenza
finita.
Marco Luise – Giorgio M. Vitetta, Teoria dei segnali, 3 ed, © 2009 McGraw-Hill