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N sd ≤ N Rd N Rd = φ ⋅ f d b t
ess
N sds e ho
φ = f( , )
t t
eccentricità snellezza
k
(≤ 2) M 1ef = 1 − M 1
4
n=4 o n=3
ECCENTRICITA’ DEL CARICO SUI MURI
ECCENTRICITA’ STRUTTURALE
Un altro metodo di calcolo delle eccentricità del carico dei solai si
basa su regole empiriche
d2 d’2 d”2
N2 N’2 N”2
a
t a t ( N ' − N 2" )
d2 = − d 2 = ⋅ 2'
t
2 3 t 3 ( N 2 + N 2" )
L’eccentricità strutturale totale è quindi data dalla relazione
t1 t1
d2 d2
t t
ECCENTRICITA’ DA CARICO ORIZZONTALE
L’azione orizzontale agente perpendicolarmente al piano medio
della parete produce un momento flettente dal quale si ricava ev
N sds
q h2 Mv
Mv = ev =
N sdc
h 8 N sdc
ECCENTRICITA’ ACCIDENTALE ea
Tiene conto delle tolleranze di verticalità e linearità nella costruzio-
ne della parete
h h altezza di piano in cm
ea =
200
COMBINAZIONE ECCENTRICITA’
EUROCODICE n. 6
Ms Mvs Mi+ Mvi M s M vs
N sds esup = + s + ea
N sds N sd
N sdm
M m M vm
+ = em = + + ea
Mvm
N sdm N sdm
N sdi Mi
q einf = + ea
Mi Mvi Mi N sdi
verticali orizzontali totali
DM 9.1.1987
ess ess
t
N sds esup = ess + ea (≤ )
3
ev esup t
N sdm
h + = em = + ev (≤ )
2 3
einf = 0
q
verticali orizzontali totali
VERIFICA PANNELLO
Sezioni di estremità pannello
esup,inf esup,inf
φ s ,i = f ( , 0) = 1 − 2 (Valori Tabella φ DM 1987)
t t
N Rd = φs ,i ⋅ f d b t N sd ≤ N Rd
N Rd = φm ⋅ f d b t N sd ≤ N Rd
Auspicabile il
ricorso alla
muratura armata
CONFIGURAZIONI STRUTTURALI
Gli edifici con forma regolare e con pareti e solai ben connessi fra
loro hanno spesso superato terremoti di sensibile intensità anche se
non erano stati progettati come sismo-resistenti
REGOLARITA’ IN PIANTA
CONFIGURAZIONI IN ALTEZZA
Σ ai > 0.30 L
> 0.75 L
L
EDIFICIO SEMPLICE
PARTICOLARI COSTRUTTIVI
• Ad ogni piano deve essere realizzato un cordolo continuo all’intersezio-
ne tra solai e pareti
• La larghezza del cordolo deve essere non inferiore allo spessore della
muratura meno 6 cm ed altezza pari a quella del solaio
• L’armatura corrente non sarà inferiore a 8 cm2, le staffe φ 6 ogni 25 cm
• Le travi metalliche o prefabbricate dei solai devono essere prolungate
nel cordolo per almeno la metà della sua larghezza e comunque per
non meno di 12 cm
< 8 cm2
<1m
AZIONE SISMICA
Suolo S TB TC TD
A 1.0 0.15 0.40 2.0
B,C,E 1.25 0.15 0.50 2.0
D 1.35 0.20 0.80 2.0
0.14
ag/g=0.25
0.12
Spostamento (m)
0.10
0.08
0.06
0.04
0.02
0.00
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3
T (sec)
SPETTRI DI PROGETTO
SPETTRI DI PROGETTO
0.9
Lo spettro di progetto
SPETTRO ELASTICO
0.8
0.6
dividendo lo spettro
0.5
elastico per 2.5
a/g
0.1
partire dallo spettro
0
elastico sostituendo al 0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00
T(s)
posto del coefficiente
di smorzamento η il
fattore di struttura q
COMBINAZIONE DELLE AZIONI
Ed = γ I E + Gk + Pk + ∑ (ψ ji Qki )
dove
γI E azione sismica per lo stato limite in esame
Gk carichi permanenti al loro valore caratteristico
Pk valore caratteristico della precompressione, a cadute avvenute
ψji ψ2i (SLU) coeff. di combinazione per valore quasi-permanente di Qi
ψoi (SLD) coeff. di combinazione per valore raro di Qi
Qki valore caratteristico dell’azione variabile Qi
∑W s i
2
i
T1 = 2π 1
n
g ∑ Fi si
1
Wi si
Fi = Fh
∑W j s j
Wi zi
Fi = Fh
∑W j z j
EFFETTI TORSIONALI
In aggiunta all’eccentricità effettiva, si deve considerare un’eccentri-
cità accidentale, spostando il centro di massa di ogni piano, in ogni
direzione considerata, di una distanza pari al 5% della dimensione
massima del piano in direzione perpendicolare all’azione sismica
µ He
du = d He H du = q = 2µ − 1
2µ − 1 2µ − 1
FATTORE DI STRUTTURA
30 40 30 35 30 35
100 100
SCHEMATIZZAZIONE DELLA STRUTTURA
Se l’edificio è costituito da pareti continue a tutta altezza collegate
fra loro in corrispondenza dei solai mediante travi snelle o cordoli, si
schematizza la struttura con elementi a mensola
F3
2
F2
1 1 Parete 1
2 F1
3
2
F3 F3
F2 F2
Parete 3 Parete 2
F1 F1
3 F3
F2
1 2 2 1 Parete 2
F1
F3 F3
F2 F2
Parete 3 Parete 1
F1 F1
I telai piani possono essere anche collegati fra loro mediante tratti infinitamente rigidi
PROCEDIMENTO SEMPLIFICATO
Se la struttura è costituita da pareti forate con fasce di piano molto
più robuste dei maschi (caso molto frequente negli edifici in muratura
non armata) è possibile la schematizzazione a telai tipo shear-type
Inoltre se le pareti non subiscono variazioni dimensionali di rilievo in
altezza si può operare la distribuzione delle forze orizzontali di ogni
piano separatamente
F3 La rigidezza del primo piano della
h3 parete i-esima è la seguente
F2
k k
1
h2 K1i = ∑ = ∑ K1ji
F1 j =1 h13 h1 j =1
+
h1 12 EI1 j χGA1 j
VERIFICHE SLD
Una seconda analisi elastica lineare della struttura va condotta utiliz-
zando i valori dei carichi verticali e delle azioni sismiche relative allo
Stato Limite di Danno per determinare gli spostamenti di piano delle
singole pareti si
Bisogna confrontare che gli spostamenti di interpiano di ogni parete
risultino inferiori ai valori limite imposti dalla normativa
si +1 − si ≤ d r
ANALISI STATICA NON LINEARE
Le forze sismiche che si ricavano dallo spettro di progetto per le
strutture in muratura sono molto elevate in quanto sono stati assunti dei
coefficienti q di struttura cautelativamente bassi, per tener conto della
possibilità di meccanismi di collasso fragili, come la rottura a taglio
dei maschi.
Per tenere conto delle effettive possibilità di resistenza delle strutture in
muratura, e quindi non sottovalutare la loro risposta alle azioni
sismiche, è necessario ricorrere all’analisi statica non lineare.
Le strutture in muratura sono caratterizzate da un’elevata iperstaticità
e quindi se si incrementano gradualmente gli spostamenti di piano si
nota che quando alcune pareti raggiungono il limite elastico le altre
sono ancora ampiamente in campo elastico e quindi si verificano delle
ridistribuzioni di sforzi tra le pareti.
Inoltre le dimensioni delle pareti, soprattutto negli edifici esistenti,
dipendono spesso da ragioni costruttive più che da ragioni statiche, per
cui la sovraresistenza del sistema può essere molto significativa.
DM 1996 ORDINANZA
EDIFICI NUOVI EDIFICI ESISTENTI EDIFICI NUOVI EDIFICI ESISTENTI
S=9 S=9 a/g=0,25 a/g=0,25
CRI=0,07 CRI=0,07 S=1-1,35 S=1-1,35
ε=1-1,3 ε=1-1,3 η=1 η=1
β=β1 β2 β=β1 β2 q=1,5 q=1,5
β1=2 β1=2
β2=1 β2=2