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Ioan Petru Culianu

IOCARI SERIO
Scienza e arte nel pensiero del Rinascimento

A cura di Horia Corneliu Cicortaș


Premessa all’edizione italiana

Il volume che presentiamo ai lettori italiani è la traduzio-


ne del libro di Ioan Petru Culianu, Iocari serio. Știință și artă
în gîndirea Renașterii (Polirom, Bucarest, 2003), corredata dai
relativi apparati critici (nota all’edizione romena di Tereza
Culianu-Petrescu e postfazione di Horia-Roman Patapievi-
ci), ai quali abbiamo aggiunto un indice dei nomi.
La genesi di Iocari serio, opera incompiuta e pubblicata a più
di dieci anni dalla morte dell’autore, è lungi dall’essere stata
chiarita. Tuttavia, la nota all’edizione originale romena e il sag-
gio che costituisce la postfazione forniscono informazioni utili
per la ricostruzione dell’intricata storia di quest’opera. La data-
zione dell’Introduzione, «5 gennaio 1979» (giorno del ventino-
vesimo compleanno dell’autore), ci consente di stabilire un’ap-
prossimativa «cronologia interna» dell’opera, secondo la quale
l’Introduzione stessa risulta essere successiva alla stesura de-
gli altri quattro capitoli. Tale ipotesi è sostenuta dall’esame del
contenuto del libro e dei lavori citati, risalenti fino al 1978, con
la sola eccezione dell’aggiunta tardiva di un riferimento a un
proprio articolo, Ordine e disordine delle sfere, pubblicato nel 1981.
Allo stato attuale della ricerca, le fonti principali che ci consen-
tono una più precisa ricostruzione di Iocari serio sono le annota-
zioni dei diari inediti dell’autore e i suoi carteggi, in particolare
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quello con Mircea Eliade 1. A ciò si aggiunge un’ulteriore fonte


indiretta, ovvero la tesi di laurea del 1972, redatta in italiano
– Marsilio Ficino (1433-1499) e i problemi del platonismo nel Rina-
scimento – e tuttora inedita 2. Nell’agosto del 1977, in una lettera
a Eliade, Culianu annuncia un possibile, prossimo «volume di
saggi sulla filosofia del Rinascimento» 3. Alcuni mesi dopo, lo
informa di voler scrivere un libro («forse il prossimo anno») sul-
la Teoria del gioco nella cultura filosofica del Rinascimento italiano 4.
Ma il progetto, caldeggiato dal professore di Chicago, avrebbe
iniziato a prendere forma solo un anno dopo, quando Culianu
afferma di voler «pubblicare in Francia un libro di divulgazione
sulla filosofia del Rinascimento», che stava già scrivendo in ro-
meno, «per procedere più speditamente» 5. Poco dopo finisce di
redigere anche il secondo capitolo, spedisce i primi due a Eliade
e gli parla del terzo, del quarto e del quinto (presumibilmen-
te dedicato a Bruno). Il 7 ottobre, immerso nella fantasmologia
del Rinascimento, Culianu scrive nel suo diario: «Il lettore che
a una certa età non ha provato l’ossessione del fantasma di una
donna (troppo grande perché possa entrare direttamente at-

1
V. Dialoguri întrerupte. Corespondență Mircea Eliade – Ioan Petru Culianu,
seconda edizione rivista e ampliata, a cura di Tereza Culianu-Petrescu e
Dan Petrescu, Polirom, Iași 2013.
2
Recentemente pubblicata in traduzione romena: Ioan Petru Culianu,
Marsilio Ficino (1433-1499) și problemele platonismului în Renaștere, trad.
Dan Petrescu, Polirom, Iași 2015.
3
Lettera del 29 agosto 1977, in Dialoguri întrerupte cit., p. 124.
4
Lettera del 1 ottobre 1977, in Liviu Bordaș, «Ca o flacără întunecată». Mir-
cea Eliade și Ioan Petru Culianu - noi completări documentare, in «Studii de
istorie a filosofiei românești», vol. X, 2014, p. 275.
5
Lettera a M. Eliade del 18 settembre 1978, in Dialoguri întrerupte cit., p. 155,
e l’annotazione diaristica del giorno prima, in cui menziona il nome del
traduttore designato, lo scrittore e drammaturgo Virgil Tănase (n. 1945),
da poco emigrato in Francia.
Premessa all’edizione italiana 9

traverso le pupille degli occhi), quando i sensi grossolani non


osavano sconvolgere la nobiltà della vista, difficilmente apprez-
zerà questo libro». Qualche settimana dopo, spedisce a Eliade
il testo del terzo capitolo ricevendo una risposta entusiasta. In-
fine, scrive l’Introduzione, che verrà completata nel gennaio del
1979. Da questo momento in poi, il progetto perde d’intensità,
un po’ per gli impegni di Culianu, fra cui il suo primo dottorato
parigino, un po’ per la lentezza del traduttore e della carenza
comunicativa da parte dei rappresentanti della casa editrice
Flammarion. Un accordo editoriale sembra concretizzarsi ver-
so l’estate di quell’anno, ma senza alcun esito. Nel 1980, Culianu
riprende infine il libro accantonato, ma lo ristruttura e lo amplia
radicalmente, estraendone una parte che pubblicherà in italia-
no come saggio indipendente 6: un vero e proprio «preambolo»
a Eros e magia nel Rinascimento.

Nella presente traduzione italiana di Iocari serio, abbiamo cer-


cato di restituire il più fedelmente possibile il contenuto e le sfu-
mature espressive di quest’opera, attenuando talune asperità sti-
listiche peraltro inevitabili in un testo incompiuto 7. Per consen-
tire al lettore di essere a diretto contatto con questo «laboratorio
di Culianu», si è preferito non «arricchirlo» di note o commenti
personali, tranne nei pochissimi casi che rendevano necessario
un intervento chiarificatore sul piano semantico o filologico.

6
Magia spirituale e magia demonica nel Rinascimento, in «Rivista di storia e
letteratura», XVII, 1981, pp. 360-408.
7
La traduzione è stata condotta sulla prima edizione romena (Polirom,
Iași 2003). Una seconda edizione, uscita quest’anno presso la stessa Poli-
rom dove viene pubblicata l’opera omnia di Ioan Petru Culianu, è iden-
tica alla prima tranne che per la composizione grafica della copertina.
Avremmo voluto consultare il testo dattiloscritto di Iocari serio, ma è dato
per disperso nel periodo in cui fu trascritto in vista della sua pubblicazione.
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I passi citati da Culianu in romeno o in altre lingue (so-


prattutto latino e francese) sono stati tradotti in italiano,
conservando la collocazione scelta dall’autore (alcuni nel
corpo del testo, altri in nota a piè di pagina), coerentemente
con le norme editoriali della casa editrice. Le citazioni tratte
da opere originali in francese o da versioni francesi di opere
di autori stranieri di cui esistono edizioni italiane sono state
riportate da queste ultime, conservando i riferimenti biblio-
grafici originali e indicando quelli italiani fra parentesi qua-
dre. Nel corso di tali verifiche incrociate, abbiamo scoperto
alcuni refusi o riferimenti imprecisi presenti nell’edizione
originale, non numerosi, che abbiamo tacitamente corretto.
Le parentesi quadre presenti nel corpo del testo sono dell’au-
tore, mentre le nostre aggiunte bibliografiche nelle note a piè
di pagina sono indicate come tali e contrassegnate fra paren-
tesi quadre. Infine, per fornire agli studiosi dell’opera di Cu-
lianu un ulteriore strumento di conoscenza, si è provveduto
a fornire un indice dei nomi propri, contenente gli autori e i
personaggi (antichi e moderni) menzionati nel volume.
Per aver agevolato, con informazioni bibliografiche, do-
cumenti, letture e suggerimenti la realizzazione di questo
progetto editoriale, che ha comportato non poche sfide sul
piano della traduzione e della curatela, desidero ringrazia-
re qui Eugen Biriș, Giovanni Casadio, Daniela Dumbravă,
Giuseppe Girgenti, Isabella Masè, Enrico Piergiacomi, Gio-
vanni Rossetti, Carlo Saviani, Luca Siniscalco, Tereza Culia-
nu-Petrescu, che ha incoraggiato questo progetto editoriale,
e soprattutto Roberta Moretti, per la sua preziosa e fattiva
collaborazione.

Horia Corneliu Cicortaș


Nota alla prima edizione romena
(2003)

Il saggio inedito intitolato Iocari serio. Știință și artă în


gîndirea Renașterii (dattilogramma, 160 pp.) è stato scritto nel
1979, nel periodo in cui Ioan Petru Culianu insegnava all’U-
niversità di Groningen, in Olanda. L’Introduzione è datata 5
gennaio 1979.
Culianu aveva proposto alla casa editrice parigina Flam-
marion la pubblicazione di questo lavoro sul Rinascimento,
intendendo tornare così allo studio della componente eso-
terica, ermetica, magica e alchemica di quell’epoca, materie
che costituivano il suo interesse principale negli ultimi due
anni (1970-1972) prima del suo esilio, nonché argomento del-
la sua tesi di laurea (Marsilio Ficino e il platonismo nel Rinasci-
mento, inedita, 142 pp.). «Speriamo di poter riprendere in un
contesto più largo e di sviluppare, prospera fortuna, questo
lavoro»: così concludeva la dissertazione presentata dinan-
zi alla commissione presieduta dalla professoressa Nina
Façon, nel giugno 1972, presso la Facoltà di Lettere di Buca-
rest. Durante il soggiorno in Italia (1972-1976), benché i suoi
studi accademici fossero incentrati su altre tematiche – cri-
stianesimo antico, gnosticismo –, gli argomenti rinascimen-
tali continuavano ad appassionarlo. La cartella contenente i
manoscritti italiani, carica di testi per la maggior parte ine-
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diti, contiene numerose note di lettura sul neoplatonismo ri-


nascimentale e la Cabala cristiana, come pure due lavori su
Giordano Bruno – Alcune considerazioni sull’etica di Giordano
Bruno e Intorno alla morale di Giordano Bruno – che gli valsero
il diploma finale presso l’Università per Stranieri di Perugia
e il premio «A. Lupatelli» nel settembre del 1973. Nel 1975, la
rivista «Aevum» (Milano, 1975, n. 49) pubblicò un suo com-
mento sul simbolismo del dipinto di Leonardo, Nota su «La
Vergine delle Rocce» di Leonardo, un’analisi che prosegue nel
quarto capitolo di Iocari serio, «Leonardo e la grotta».
Il libro sul «gioco serio» visto come simbolo del Rinasci-
mento si compone di un’Introduzione, quattro capitoli e le
note afferenti. Inizialmente era in progetto un’ulteriore se-
zione, infatti in alcuni passi del testo si fa riferimento alla
materia di un quinto capitolo della prima parte, che al pari
della seconda non fu mai scritto. Iocari serio è redatto in lin-
gua romena – per la maggior parte, ovvero i quattro capi-
toli – e in francese (l’Introduzione e le note bibliografiche).
Nel corso dei colloqui con Yves Bonnefoy, coordinatore del-
la collana «Idées et recherches» della casa editrice Flamma-
rion, si è convenuto che l’autore stilasse il lavoro in romeno
e lo affidasse a un traduttore. Poiché nel 1981 la traduzione
continuava a tardare, Culianu decise di fornire egli stesso
la versione francese del libro. Fu così che nel 1984 sarebbe
uscito un altro libro, diverso da quello del 1979: Éros et magie
à la Renaissance. 1484.
Iocari Serio doveva rivolgersi primariamente al pubblico
francese, e questo spiega la presenza nel testo romeno di al-
cune citazioni in francese (conservate nella presente edizione
come tali e tradotte in nota), l’indicazione nei riferimenti bi-
bliografici ai lavori originali delle eventuali traduzioni fran-
cesi – ad esempio nel caso di studi di W. K. C. Guthrie, Erwin
nota alla prima edizione romena 13

Rohde o Gershom Scholem – e l’esistenza, in diverse parti del


libro, di alcuni sintagmi o termini francesi che riportano, fra
parentesi, gli equivalenti romeni. Nel presente volume, i vo-
caboli francesi sono stati omessi tacitamente, là dove era evi-
dente che essi non avevano un ruolo semantico nel testo.
L’Introduzione e le note sono state tradotte dalla lingua
francese da Dan Petrescu. Maria-Magdalena Anghelescu ha
tradotto le citazioni latine delle note; le traduzioni dal latino
incluse nel corpo del testo appartengono all’autore.

Tereza Culianu-Petrescu
Indice

7 Premessa all’edizione italiana


11 Nota alla prima edizione romena
15 Introduzione
37 Capitolo 1. Le origini della scienza nel Rinascimento
79 Capitolo 2. Marsilio Ficino (I): Signum per voluntatem
127 Capitolo 3. Marsilio Ficino (II): Il gioco come mistero
183 Capitolo 4. Leonardo e la grotta
205 Postfazione. Il gioco serio della magia
259 Indice dei nomi

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