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LANDAMENTO ALTIMETRICO DELL

DELLASSE
Lasse stradale una linea
non piana che si sviluppa
nello spazio. Essa viene
studiata e rappresentata
con due elaborati:
la planimetria;
i profili longitudinali.
Questi
elaborati
sono
perlopi
disegnati
separatamente,
tuttavia,
talvolta, per sottolinearne
la interattivit, vengono
rappresentati sullo stesso
disegno.

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PLANIMETRIA E PROFILO INSIEME

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RELAZIONE TRA PLANIMETRIA E PROFILO


La
correlazione
tra
andamento
planimetrico e altimetrico molto stretta;
variazioni del primo incidono subito sul secondo.
Il percorso 1 di lunghezza L1 si adatta bene
alle caratteristiche morfologiche del terreno,
seguendo da vicino le curve di livello, e possiede
un andamento altimetrico regolare.
Il percorso 2, invece, tiene poco conto delle
caratteristiche delle curve di livello (dunque del
terreno); esso presenta lunghezza L2 minore,
ma il suo andamento altimetrico si presenta con
tratti di terreno con pendenze maggiori che
imporranno maggiori scostamenti della strada
dal livello del terreno.

planimetria

La valutazione simultanea delle caratteristiche planimetriche del percorso e delle


corrispondenti
caratteristiche
altimetriche
permetter di effettuare la scelta progettuale
migliore.

profili

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RIEPILOGANDO

I DUE PROFILI
Esistono due tipi di profilo longitudinale, entrambi realizzati in
corrispondenza della stessa linea che lasse stradale, dunque
disegnati in uno stesso elaborato. In particolare essi sono riferiti ai
picchetti dasse a suo tempo individuati durante la stesura della
planimetria:
1 profilo del terreno (nero);
2 profilo di progetto (rosso).

Profilo di progetto
(rosso)

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ANDAMENTO ALTIMETRICO DELLASSE STRADALE


PROFILO LONGITUDINALE
DEL TERRENO

Profilo del terreno


(nero)

DI PROGETTO

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LINEA NERA

Sviluppo dellintersezione tra il terreno


e la superficie generata da una retta
verticale che segue lasse stradale.

LINEA ROSSA

Sviluppo dellasse stradale su un piano


verticale. Composta da tratti di asse a
pendenza costante, detti livellette,
raccordati con archi di parabola.

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LA COSTRUZIONE
DEL PROFILO NERO

GLI ELEMENTI PER COSTRUIRE IL PROFILO


DEL TERRENO

un diagramma nel quale in


ascisse vengono riportate le
distanze progressive relative a
ciascun
picchetto
dasse,
mentre in ordinate vengono
riportate le corrispondenti quote
del terreno.

Per costruire i due profili necessario reperire le distanze tra ciascun


picchetto dasse (comuni a entrambi i profili) e le quote degli stessi
picchetti (del terreno per il profilo nero, della piattaforma stradale per
quello rosso).
Reperimento misure sul terreno
con una livellazione sull
sullasse
stradale
(progetto esecutivo)

Reperimento misure sulla


carta con misure grafiche
(progetto preliminare)

56

7
8

9
1110
12

profilo nero
QTB QTA
QTM = QTA + d
D
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CONVENZIONI NELLA COSTRUZIONE


DEL PROFILO NERO

88

IL PROFILO NERO (terreno) esempio

Le quote (ordinate) vengono rappresentate convenzionalmente con una scala


maggiore, di solito 10 volte, di quella utilizzata per rappresentare le distanze (es.
1:2.000/1:200); si ha cos leffetto di deformare la rappresentazione del terreno
per evidenziare meglio i dislivelli.
Al piano di riferimento (o di paragone)
orizzontale, da cui si parte
per riportare le quote dei
picchetti dasse, viene
assegnato
un
valore
308
intero (per comodit) di
poco inferiore al valore 306
della quota del picchet- 304
to pi basso.

quote
1:200
Registro del
profilo

303

300

dist.
dist.

302

1:2000

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LO STUDIO DEL PROFILO ROSSO


(le livellette)

LA SEQUENZA DELLE LIVELLETTE


DEFINIZIONE DI LIVELLETTA:
tratto di asse stradale a pendenza costante.

TERRENO

STERRO
RIPORTO

1010

Landamento altimetrico dellasse stradale costituito da una


sequenza continua di livellette collegate da raccordi verticali
(concavi o convessi) costituiti da archi di parabola.

LIVELLETTA

livelletta

livelletta livelletta

livelletta

livelletta

raccordo
raccordo
raccordo

1a

2a

3a

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IL PROFILO ROSSO (di progetto) esempio

CRITERI PER LO STUDIO DELLE LIVELLETTE


Le livellette sono individuate dalle scelte progettuali, nelle quali devono
essere valutati i seguenti criteri:

discostarsi il meno possibile dal terreno;


creare aree di sterro equivalenti a quelle di riporto;
alternarsi nei punti di tangenza delle curve;
non dovrebbero alternarsi nei rettifili;
internamente alle curve dovrebbero avere pendenza ridotta;
livellette consecutive non in contropendenza;
livellette consecutive collegate da raccordi verticali.

NORME: la pendenza longitudi-

nale di ogni livelletta non deve


superare i seguenti valori massimi
(pmax) in relazione ai tipi di strade:

tipo
strada

ambito
urbano

ambito
extra

6%

5%

6%

7%

6%

8%

10%

10%

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1313

1414

QUOTE DI PROGETTO e QUOTE ROSSE

IL REGISTRO DEL PROFILO

La quota della piattaforma stradale in asse detta quota di progetto


(es. QP45 quota di progetto picchetto 45)..
La differenza, in uno stesso picchetto, tra la quota di progetto e quella
del terreno detta quota rossa; essa pu presentare segno positivo
(sterro) o negativo (riporto): es. q45= QP45 QT45
quote

livelletta

pl= (QPf QPi)/D

qk = QPk QTk Quota rossa in K


QPk

QPf

QPi

distanze
Di

Dk

D = (Df Di)
livelletta

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Quota di progetto in K

QPk = QPi + pl (Dk Di)

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CENTRO DI COMPENSO C

I PUNTI DI PASSAGGIO

Tutte le infinite possibili livellette di compenso, tra le aree di sterro e


quelle di riporto, relative ad un tratto di profilo longitudinale del terreno, si
intersecano in un punto C che prende il nome di centro di compenso.
Viceversa, se una qualunque livelletta passa per il centro di compenso C,
questa crea il compenso tra le aree di sterro e quelle di riporto.

I punti di passaggio sono punti dellasse stradale in cui si verifica lintersezione tra il terreno e la piattaforma stradale. A essi corrisponde la
quota rossa nulla (q=0).
Per individuarli basta osservare le copie di picchetti consecutivi con
quote rosse di segno opposto.

Ds : Dr = qs : qr

Posizione di C

Da cui:

D
XC =
2

D
Dr = ---------- qr
qs + qr
D
Ds = ---------- qs
qs + qr

S
QC =
D

QPM = QTM = QPA + pl Ds


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Df

S = s1+s2+s3
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1818

LIVELLETTA DI COMPENSO: 1 caso

LIVELLETTA DI COMPENSO: 2 caso

Livelletta di compenso con quota iniziale (o finale) assegnata: QP1= a.

S
a
p= D
D
2

Livelletta di compenso con pendenza assegnata: p.

S
D
p
D
2
D
S
y = + p
D
2

x=

QPk = a + p (Dk D1)


qk = QPk QTk

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QPk = x + p (Dk D1)


qk = QPk QTk

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LIVELLETTA DI COMPENSO: 3 caso

LIVELLETTA BILATERA

Livelletta di compenso con quota di un punto intermedio M assegnata:


QPM= z.

Livelletta bilatera di compenso sul tratto lungo D, con le quote dei


punti iniziale e finale assegnati : QPA=a; QPB=b, e con passaggio in H.

2020

a+x
b+x
S = D1 + D2
2
2

p=

S
D
D
m
2
z

x=zpm
y=z+pn

QPk = x + p (Dk D1)


qk = QPk QTk

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xa
p1 = ------D1
2121

bx
p2 = ------D2

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2222

DOSSI E SACCHE
Le livellette consecutive (di pendenze p1 e p2) devono essere
raccordate con curve che si sviluppano su un piano verticale e che
vengono chiamate raccordi verticali. Essi possono essere:
convessi (dossi): quando alla prima livelletta ne segue unaltra con
pendenza minore;
concavi (sacche): quando alla prima livelletta ne segue unaltra con
pendenza maggiore.

La curva utilizzata nel raccordo un


arco di parabola ad asse verticale.

Arco di parabola ad asse


verticale

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1 = arctg (p1)

rad

2 = arctg (p2)

rad

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2424

LA GEOMETRIA DEL RACCORDO

IL RACCORDO PARABOLICO
In una parabola ad asse verticale le proiezioni orizzontali delle due
tangenti condotte da un punto V esterno sono uguali.

Dopo aver stabilito il valore del raggio Rv le norme prescrivono il calcolo


dello sviluppo L del raccordo:

Il raggio di curvatura della parabola in corrispondenza del suo asse


(raggio del cerchio osculatore)) indicato con Rv. Esso ha sempre valori
elevatissimi,, tanto che lecito approssimare lo sviluppo del raccordo
con la sua proiezione orizzontale: Sviluppo = T1T2 L.

L = Rv |p|

o anche

|i(%)|
L = Rv --------100

Per determinare i punti sul raccordo verticale si fa richiamo


alla equazione della parabola riferita a un SR con origine in T1,
e asse Y delle ordinate verticale.

sacca

y = a x2 + b x
p2 p1
a = ---------;
2L

p = p2 p1

T
2

equazione della parabola

b = p1

p2 p1
y = --------- x2 + p1 x
2L

dosso
Il valore minimo del raggio Rv viene stabilito con riferimento
alle distanze di visibilit da verificare, secondo le norme.

valori dei coefficienti

equazione definitiva, fissando


una serie di valori x1, x2, x3 si
determinano i corrispondenti
valori y1, y2, y3

Posizione del punto M (dy/dx=0)


p1
xM = --------- L; yM = a xM2 + b xM; QM = QT1 + yM
p2 p1

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2525

2626

RICERCA DI RV : DOSSI

ESEMPIO DI CALCOLO

Nei dossi la curva di raccordo va realizzata


con raggio verticale RV in modo da garantire
una distanza di visibilit D tra locchio del
conducente (h1=1,10 m) e un eventuale
ostacolo (h2=0,10 m) che si trovi sulla
traiettoria del veicolo.

Due livellette consecutive di un profilo longitudinale sono


definite dalla posizione dei suoi estremi A, B, C di cui
sono noti i seguenti elementi:
AB=420,00 m; BC=330,00 m; QPA = 264,04 m;
QPB = 280,00 m; QPC = 272,74 m.
Si vogliono raccordare le due livellette con un arco di
parabola avente il raggio del cerchio osculatore di
RV=4.000 m, determinando le quote del raccordo nei suoi
punti caratteristici, oltre che nei punti P e Q
rispettivamente a e a del raccordo.

Nelle strade a carreggiate separate, a D


viene assegnato il valore maggiore tra la
distanza di visibilit per l'arresto DA e la met
della distanza di visibilit per il sorpasso
(DS/2).
Nelle strade a carreggiata unica D
uguale al doppio della distanza per larresto
quando non consentito il sorpasso (D=2DA);
se questo ammesso D invece uguale
allintera visibilit per il sorpasso (D= DS).

Una volta definita D la si confronta


con L. Si hanno 2 casi:
D<L
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2727

RICERCA DI RV : SACCHE
Il raggio minimo RV per le sacche
influenzato dalla lunghezza del tratto di
strada rischiarato di notte dai fari dei
proiettori dei veicoli (h=0,50 m). Esso,
infatti, sar determinato in funzione
dellangolo che il fascio superiore (o
inferiore) dei raggi del faro del veicolo
formano con la direzione tangente al
piano stradale ( = 2).
Il tratto di strada che i fari riusciranno
a illuminare, perch vi sia sicurezza,
non dovr essere minore della distanza
DA necessaria per larresto del veicolo.

Una volta definita DA la si confronta


con L. Si hanno 2 casi:
2

DA < L

Rv =

DA
2 (h + DA sen )

DA
h + DA sen
DA > L Rv =
p
p

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2929

Rv =

D2
2 h1 + h2 + 2

h1 h2

D>L

Rv =

h +h +2 h1 h2
2
D 1 2

p
p

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