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Universit degli studi di Pavia Corso di Laurea in Ingegneria Civile Insegnamento di Progetto di Infrastrutture Viarie A.A.

2007/08

Relazione Progettazione di Strade Seconda Parte


Alessio Bartocci

Introduzione
La seguente relazione riferita all'elaborazione del progetto di una strada di tipo F , e, nella fattispecie, nella redazione di un progetto (II a Parte) costituito da una Relazione e da quattro elaborati (Quaderno delle Sezioni, Sezioni Tipo, Diagramma delle Aree e Profilo di Brckner), in un dato terreno collinare di morfologia nota e nel rispetto di determinati vincoli e disposizioni. In particolare: Tipologia di Strada : F1 (carreggiata unica= 7 m; Vmin (40 km/h) Vp Vmax (100 Km/h) Larghezza Corsia : 3.5 m Banchina : 1 m Pendenza Media : 6 % Raggio del tornante : 13 m Raggio minimo della Curva di Invito al tornante : 30 m Raggio massimo della Curva di Invito al tornante : 45 m Raggio minimo in curva circolare : 45 m. In deroga alla normativa vigente non verranno utilizzate le curve a raggio variabile per raccordare rettifili e curve circolari, e non saranno previsti allargamenti in curva.

Quaderno delle Sezioni


Questo elaborato risulta di fondamentale importanza per la redazione del progetto stradale in quanto permette di calcolare approssimativamente il volume del solido stradale e quindi anche il posizionamento dei cantieri lungo lo sviluppo della strada stessa, che dipende dal quantitativo di terreno che deve essere trasportato da un punto all'altro del tracciato, e da quello che deve invece essere fatto giungere dall'esterno.

Individuazione delle Sezioni


La prima fase della realizzazione del quaderno delle sezioni consiste nell'individuare le sezioni stesse, ottenute sezionando la planimetria del tracciato con dei pieni verticali normali all'asse stradale in corrispondenza dei picchetti.

Disegno delle Sezioni


Dopo aver individuato le sezioni si passa al disegno delle stesse. L'andamento del terreno sar rappresentato da una spezzata su cui andr quindi indicato il posizionamento del solido stradale in trincea, in rilevato o a mezza costa. Va peraltro premesso che le sezioni si rappresentano come appaiono ad un osservatore che, guardando l'origine della strada si dirige a ritroso verso la fine di essa. La scala del disegno scelta e' 1:200. In base a quanto indicato nel profilo altimetrico e in quello planimetrico si individua la posizione del cassonetto rispetto alla spezzata che rappresenta il terreno. Si posizionano eventuali cigli o cunette a seconda del tipo di sezione (in rilevato o in trincea) e le scarpate, con pendenza 1:1 in trincea, 2:3 in rilevato. Dove non fosse possibile per motivi altimetrici o per il rispetto dei limiti della struttura stradale, le scarpate sono sostituite da muri di sostegno con pendenza del 10% o del 20% rispetto alla verticale a seconda dell'altezza del muro stesso, e approssimativamente predimensionati.

Quotature
Le sezioni cosi' rappresentate vanno infine suddivise in figure geometriche elementari e ne vanno quotate distanze orizzontali (progressive rispetto al centro della sezione e parziali) e verticali (quote di progetto e di terreno) in modo tale da poter calcolare le aree di terreno (in eccesso o in difetto) che caratterizzano la sezione. Il cassonetto non deve essere considerato nel calcolo delle aree.

Sezioni Tipo
Dal quaderno delle sezioni si estrapolano tre sezioni tipo, una in trincea, una in rilevato e una a mezza costa, disegnate in scala 1:50 con il fine di evidenziare con maggior precisione i particolari costruttivi della sezione, quali pendenza del tappeto d'usura, dispositivi di ritenuta, dispositivi di impermeabilizzazione e drenaggio a ridosso dei muri di sostegno, eventuali strati anticapillari e fossi di guardia sui pendii.

Diagramma delle Aree


Si definisce Diagramma delle Aree o delle masse una particolare curva (ascisse = distanza fra le varie sezioni; ordinate = aree delle sezioni trasversali) tale che l'area da essa racchiusa fra due sezioni rappresenta il volume del solido stradale fra le due sezioni stesse. Le aree di sterro si riportano verso l'alto, mentre quelle in riporto verso il basso.

Sezioni Omogenee
In caso di sezioni omogenee, e dunque nel caso si passi da una sezione tutta in trincea (in rilevato) ad un'altra in trincea (in rilevato), basta congiungere le quote delle due aree lungo il diagramma per ottenere l'andamento delle aree lungo il tracciato che rimarr tutto al di sopra o al di sotto dello zero.

Sezioni non Omogenee


In caso di sezioni omogenee, e dunque si passi da una sezione tutta in trincea (in rilevato) ad un'altra in rilevato (in trincea), basta congiungere le quote delle due aree lungo il diagramma per ottenere l'andamento delle aree lungo il tracciato che intersecher l'asse delle ascisse cambiando di segno tra le due sezioni.

Sezioni a Mezza Costa


Un caso particolare si ha quando una delle due sezioni (o entrambe) sono a mezza costa; in questo caso bisogna suddividere le sezioni in pi aree, alcune delle quali saranno in rilevato, altre in trincea, il diagramma delle aree sar quindi in parte al di sopra e in parte al di sotto dello zero ed entrambi i tratti presenteranno un cambio di pendenza, individuato disponendo le sezioni in modo che siano allineate verticalmente e confrontando le aree della zona in cui si ha cambio tra trincea e rilevato.

Area di Paleggio
Una volta terminato il diagramma delle aree possiamo riportare un secondo grafico che tiene conto della compensazione trasversale dei volumi di terreno nelle singole sezioni, si ribalta quindi il diagramma delle aree e si ottiene un'area di compensazione simmetrica rispetto all'asse delle ascisse, che, se sottratta al diagramma originale ci permette di ottenere il diagramma delle aree normalizzato.

Profilo di Brckner
Dalla integrazione del diagramma delle aree (nel quale sono gi stati eseguiti i compensi trasversali), si ottiene il diagramma dei volumi, che ha evidentemente per ascisse le distanze fra le successive sezioni e per ordinate la somma algebrica dei volumi di terra dall'origine alla sezione considerata. Il diagramma dei volumi di fondamentale importanza in quanto indica con chiara evidenza l'alternanza di sterri e riporti lungo la strada cos da poter stabilire la pi conveniente sistemazione dei cantieri e il modo con cui eseguire i compensi longitudinali.

Metodo grafico per ottenere il diagramma dei volumi


Stabilita una base di integrazione , si pu costruire graficamente il diagramma dei volumi individuando per ogni picchetto la tangente del diagramma per quel punto. Ponendo l'estremo destro della base di integrazione al primo picchetto nel diagramma normalizzato delle aree e congiungendo l'estremo sinistro con il valore d'ascissa assunto in quel picchetto, otteniamo il valore della tangente che il diagramma dei volumi ha in quel punto e che vale nell'intervallo che va dalla mediana dell'intervallo precedente alla mediana dell'intervallo successivo a quel picchetto. Proseguendo con i picchetti successivi otterremo una spezzata di tratti rettilinei coincidenti ai valori della tangente nei singoli picchetti; i tratti rettilinei delle tangenti vanno tutti da punto medio a punto medio degli intervalli a destra e a sinistra del picchetto in questione e il profilo si ottiene semplicemente collegando i singoli punti (usando il comando spline di autocad) rispettando le inclinazioni della tangente in ogni picchetto.

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