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in questo fascicolo
pagina
1. METODO O METODI?
2. GESTIONE DEL TEMPO
3. DOVE STUDIARE?
4. LO STUDIO DI GRUPPO
5. PRENDERE APPUNTI
6. LEGGERE E COMPRENDERE
Fasi della lettura
Blocchi di comprensione: che fare?
7. MEMORIZZARE E APPRENDERE
Come funziona la nostra memoria
Regole per usare al meglio la memoria
Quando la memoria inganna
Tecniche e suggerimenti
Stili di apprendimento
Stili di pensiero
14
16
18
23
25
27
28
28
31
32
34
42
46
Bibliografia e Sitografia
51
52
Credits
56
GLI AUTORI
Ogni fascicolo stato curato dal personale del Cosp, che ha collaborato
allorganizzazione dei cicli dincontri, con la supervisione dei docenti
Simonetta Betti e Riccardo Sciaky, ricercatori dellIstituto di Psicologia della
Facolt di Medicina e Chirurgia.
Lo studente strategico
COME NASCE
Introduzione
COME LEGGERLO
Lobiettivo che ci si posti in ogni fascicolo stato quello di analizzare le
problematiche pi comuni degli studenti universitari, per offrire un insieme di
riflessioni e strumenti utili ad affrontare positivamente i momenti di difficolt
che si possono incontrare.
Questo progetto, come si detto, ha visto coinvolti orientatori e consulenti
psicologici con alle spalle percorsi di formazione ed esperienze differenti, ma
che hanno in comune un aspetto fondamentale: il confronto quotidiano con
gli studenti dellAteneo. Proprio in virt delle diverse provenienze e
competenze degli autori, al lettore non sfuggir la doppia anima di questo
manuale: una psicologica, laltra pragmatica. Ogni argomento quindi stato
trattato considerando le due diverse valenze. Ma anche se vengono riportati
riferimenti a teorie ed esperimenti psicologici, questo non un testo di
psicologia e non va letto come tale.
Nel diversi fascicoli si possono ritrovare citazioni di personaggi famosi, brevi
novelle, storie zen ed aneddoti, perch pensiamo che a volte una metafora o
un breve episodio di vita vissuta possa avere pi impatto di molte teorie
astratte, ma soprattutto perch la nostra intenzione quella di creare degli
strumenti speriamo utili, ma non dogmatici.
A CHI RIVOLTO
Sebbene qualsiasi studente possa avere accesso a tutti i fascicoli, ognuno di
questi stato idealmente pensato e costruito per una specifica categoria di
utente. In questo modo, possibile accedere direttamente al fascicolo che pi
risponde alle problematiche tipiche della fase di studio e adattamento che si
sta affrontando, per trovare indicazioni, suggerimenti, spunti di riflessione.
Questo fascicolo stato scritto pensando sia agli studenti del primo anno
che devono mettere a nuova prova i metodi di studio usati in passato, sia
a coloro che si rendono conto di non ottenere i risultati sperati pur
impegnandosi molto. I fattori che entrano in gioco nella scelta del metodo
di studio pi adatto sono collegati alle caratteristiche di personalit, alle
materie e al contesto. La scelta del proprio metodo ideale pertanto non
pu prescindere da questi fattori.
Lo studente strategico
Ren Descartes,
Discorso sul metodo
Tanto per fare un esempio, il metodo di studio di uno dei nostri consulenti
consiste nel cancellare con levidenziatore tutte le parti di un libro che non sono
importanti, lasciando invece ci che fondamentale ricordare. E un metodo
che neppure quel consulente consiglierebbe ad alcuno: richiede pi tempo
della normale sottolineatura, poco logico e ribalta la legge visiva per cui ci
che viene evidenziato dovrebbe saltare allocchio. Eppure su di lui funziona
perfettamente, quindi non lo cambierebbe mai con un sistema differente.
Riflettere sul proprio metodo di studio, sulle strategie che si usano per
facilitare il ricordo, sulle proprie preferenze, quindi rendere espliciti quei
processi che vengono messi in atto implicitamente, un traguardo
fondamentale per capire come migliorare e dove intervenire.
Nelle prossime pagine si forniranno suggerimenti, spunti, metodi che lo
studente pu sperimentare e successivamente decidere se utilizzare o meno.
Un sistema che funziona in novanta casi su cento, tuttavia, risulta comunque
inutile per dieci persone. Se il proprio metodo funziona, se fornisce i risultati
sperati, non ha senso modificarlo. Viceversa, se non si soddisfatti dei
risultati conseguiti, vale la pena di provare qualcosa di differente: nella
peggiore delle ipotesi si rimarr nella medesima condizione, se funziona, il
vantaggio evidente.
pag.
Lo studente strategico
1. METODO O METODI?
1.
2.
Il motivo per cui stato proposto questo gioco di fornire la giusta chiave di
lettura rispetto ai suggerimenti, ai sistemi e ai metodi che verranno proposti
nei paragrafi seguenti. Chi ha limpressione dimpegnarsi molto e ottenere
poco dovrebbe in sostanza chiedersi se sta affrontando le cose nel modo
giusto e magari provare qualcuna delle alternative proposte.
Chi trova gi semplice e proficuo il proprio metodo, pu invece utilizzarli per
un confronto.
Un buon sistema di studio dovrebbe tenere in considerazione diversi fattori:
tempi e luoghi, abilit, strategie disponibili, risorse e preferenze di chi deve
apprendere. Questi sono i temi che verranno quindi presi in esame in questo
fascicolo.
4.
Ci siete riusciti? E stato difficile? Siete sicuri di non aver fatto errori?
E possibile controllare qui sotto.
1. La risposta la
parola A, che per
lappunto una
preposizione semplice.
QUALSIASI COSA
2.
3.
4. A prescindere dal
fatto che sia stata
scoperta o meno,
lisola pi grande
sempre lAustralia.
Lo studente strategico
SVAGO
+
> +
>
RIPOSO
LAVORO
STUDIO
La dieta del tempo non universale. Non esiste una regola standard su
quante ore si debbano dedicare allo studio o al riposo. La medesima attivit
pu avere effetti diversi su persone differenti o sulla stessa persona in
momenti diversi. La velocit di apprendimento e i ritmi biologici cambiano da
persona a persona, cos come le preferenze in fatto di hobby e tempo libero.
E pertanto necessario trovare la propria dieta temporale adeguata. La
frenesia e lozio sono due poli opposti che producono effetti differenti, ma
ugualmente negativi per il benessere personale.
10
PO DI
MODO
HA LO SCO
CORSO, IN
IN
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A ANS
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LE SCADE
pag.
Lo studente strategico
+
+/-
>
>
>
RELAZIONI
SOCIALI
>
CURA DI S
11
Planner
DICEMBRE
Luned
Marted
Mercoled
Gioved
Venerd
sabato
Domenica
10
11
12
13
14
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16
17
18
18
20
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22
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24
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27
28
29
30
31
GENNAIO
Luned
Marted
Mercoled
Gioved
Venerd
sabato
Domenica
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
lezione
impegni
studio
ripasso
svago
12
Stabilire
un livello
di priorit
Priorit dimportanza
Alcune attivit sono molto importanti, ma possono
essere svolte in un periodo di tempo pi lungo.
Priorit di tempo e importanza
Certe attivit sono contemporaneamente urgenti
e importanti e sono ovviamente quelle a cui
si deve dare la precedenza.
Lo studente strategico
13
3. DOVE STUDIARE?
La risposta alla domanda al contempo semplice e complessa: nel luogo pi
adatto al proprio stile di concentrazione, scelto fra una gamma limitata di
possibilit.
Ci sono persone che hanno una grande capacit di concentrazione. Possono
studiare in treno, in una mensa brulicante di chiacchiere o con lo stereo in
sottofondo. E pur vero in linea di massima che un luogo silenzioso sempre
da preferirsi - la concentrazione richiede pi energie se lambiente non la
favorisce - eppure vi sono persone paradossalmente distratte dal silenzio.
Sono persone che entrano in uno stato di contatto cos profondo con quanto
leggono da escludere la maggior parte degli stimoli esterni: perdono la
cognizione del tempo e del rumore. In alcuni casi tale esperienza pu apparire
vagamente disorientante e cos preferiscono studiare in luoghi dove c un po
di movimento. Non a caso, alcuni preferiscono studiare in cucina o con la
televisione accesa, nonostante nella stanza accanto sia disponibile uno studio
tranquillo. Ciascuno sa cosa lo aiuta e cosa lo disturba.
Vi sono del resto persone che hanno bisogno di assoluto silenzio per
concentrarsi, ma non sempre ci possibile, soprattutto se trascorrono molte
ore in Universit e devono sfruttare le ore di pausa tra una lezione e laltra per
studiare.
14
STESSI
ZA DI SE
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I RISUL
I MIGLIOR
DIZIONI
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Lo studente strategico
pag.
15
16
RUPPO
LO STUDIO DI G
COSTITUISCE
INDUBBIAMENTE
ORTO
UN VALIDO SUPP
NE
IO
ALLA PREPARAZ
DI UN ESAME
Miglioramento
del metodo
di studio
Preparazione
dellesame
pag.
Lo studente strategico
4. LO STUDIO DI GRUPPO
17
18
Metodo
Lo studente strategico
5. PRENDERE APPUNTI
19
Metodo
20
Schematizzare, riassumere.
Rielaborare personalmente il materiale,
favorendo la comprensione e la memorizzazione.
Creare collegamenti.
Facilitare il ripasso.
Alcuni esempi:
Scrivere dei riassunti dei capitoli (in questo caso bene
annotare chiaramente i riferimenti, quindi il titolo
del capitolo, la pagina, il paragrafo).
Costruire schemi, diagrammi e mappe (anche in questo
caso opportuno annotare i riferimenti) che sfruttino
delle parole chiave in grado di evocare concetti e teorie.
Annotare ci che risulta poco comprensibile,
per ricordarsi di colmare la lacuna.
Annotare ci che difficile ricordare
(es.: date, successioni cronologiche, legami tra autori
e teorie): lo scrivere facilita il ricordo e consente
di rintracciare subito le informazioni da memorizzare
invece di ricercarle in diversi punti dei testi.
Testo da apprendere
Nella classificazione leibniziana, oscure sono le conoscenze che non
rendono possibile nemmeno lidentificazione del contenuto percepito,
mentre chiare sono quelle che la rendono possibile. Le conoscenze chiare, a
loro volta, possono essere confuse, quando del contenuto percepito non
siamo in grado di isolare le singole componenti, o distinte quando possiamo
individuarne un certo numero. Se lindividuazione delle componenti del
contenuto percepito esaustiva ed enumera tutte quelle semplici non
ulteriormente scomponibili, abbiamo una conoscenza adeguata, se invece
questo processo di analisi non arriva agli elementi primi, abbiamo una
conoscenza chiara e distinta ma inadeguata. Infine, una conoscenza
simbolica se mediata da simboli o segni, intuitiva se il suo contenuto colto
istintivamente e senza mediazioni.1
1 Tratto da:
Lo studente strategico
pag.
21
CONOSCENZE
CONOSCENZA
>>
>
>
OSCURE
=
CHIARE
=
SIMBOLICA
=
INTUITIVA
=
contenuto
percepito non
identificabile
contenuto
percepito
identificabile
mediata
da simboli
si coglie
senza
mediazioni
>
> >
>
CONFUSE
=
DISTINTE
=
singole
distinguibili N.
componenti non componenti
identificabili
ADEGUATE INADEGUATE
=
=
individua
tutte
le componenti
non individua
tutte
le componenti
Capire un testo non significa trasferire nella memoria quanto scritto in una
pagina, ma mettere in relazione i concetti contenuti nel testo con le
informazioni che gi si possiedono.
Il primo passo per leggere in modo
efficace quello di capire i meccanismi
che entrano in gioco nella lettura. I
nostri occhi non seguono il testo con
un movimento continuo e fluido, ma
E
RA EF FICAC
U
T
T
E
L
per scatti: la velocit di lettura
A
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dipende dal numero di parole che si
T
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ENSIONE,
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P
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riescono a cogliere in ogni scatto.
C
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La maggior parte delle persone
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ha una velocit di lettura
C
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DEL
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IO
Z
A
compresa fra 200 e 400 parole
Z
IZ
MEMOR
al minuto.
Velocit di lettura e capacit di comprensione non dipendono per solo dal
colpo docchio, ma anche dal:
Genere di testo: un fumetto, un libro di narrativa, un manuale di biologia.
Scopo della lettura: per divertirsi, per documentarsi, per prepararsi a un esame.
Bagaglio di conoscenze: pi si conosce un argomento, pi semplice
inserire nuove conoscenze che riguardano il medesimo argomento.
Una lettura lenta non aiuta necessariamente a capire di pi: concentrandosi
troppo su brevi sezioni di testo, si pu perdere il significato complessivo.
Chi legge lentamente:
Ha labitudine di pronunciare i suoni delle parole mentalmente o
muovendo le labbra.
Lo studente strategico
6. LEGGERE E COMPRENDERE
22
pag.
23
Pre-lettura
S_GN_FI_AT_
>
LEGGERE:
sintesi, titoli,
paragrafi
24
OSSERVARE:
tabelle, grafici,
figure
Nella pre-lettura quindi non bisogna leggere il libro di testo dallinizio alla
fine, ma sfogliarlo, prendere confidenza con gli argomenti in esso trattati e con
la sua struttura.
2.
Lettura
OBIETTIVO
>
INDIVIDUARE:
tematiche
centrali
INDIVIDUARE:
relazioni tra
tematiche
>
>
IDENTIFICARE:
parole chiave
ed esempi
> >
>
>
OBIETTIVO
UN_VE_S_T
INDIVIDUARE:
argomentazioni
su cui si basano
le tematiche
NON
PERDERSI
NEI
DETTAGLI
La lettura vera e propria inizia a questo punto. Si leggono tutti i capitoli del
testo, identificando per ognuno di essi le tematiche centrali e le relazioni fra
di esse, cercando di ricostruire il percorso logico dellautore e le
argomentazioni su cui basa le affermazioni.
pag.
Lo studente strategico
1.
>
GR_MM_T_ _A
Per una lettura funzionale allo studio bisognerebbe rispettare tre fasi.
25
3.
Post-lettura
>>
>
CHIARIRE:
parole, tabelle,
concetti
non compresi
CHIEDERE:
ci che non
si capito
>
>
OBIETTIVO
CREARE
ASSOCIAZIONI
USARE
TECNICHE
MNEMONICHE
26
Uso di dizionari: non solo quello della lingua italiana, ma anche quello
specifico della materia. Esistono ad esempio atlanti storici, geografici e di
anatomia, dizionari di matematica, statistica, fisica, chimica, psicologia
Uso di altri testi tecnici.
Richiesta di chiarimenti a compagni/professori. I professori non sono
disponibili solo a lezione, ma anche nei loro orari di ricevimento.
Un testo pu essere difficile da comprendere perch non si presta attenzione
al filo conduttore seguito dallautore.
BASE
SCRITTO IN
O
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IB
L
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ENTE
OGN
A: LO STUD
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A
IS
ENTE
DEVE R
ERSONALM
P
A
L
R
A
R
O
RIELAB
pag.
Lo studente strategico
27
c. Recupero
pag.
28
7. MEMORIZZARE E APPRENDERE
>
3, 5, 6, 1, 3, 9, 4, 5, 4, 7
a. Acquisizione
b. Ritenzione
>
a. Acquisizione
Lo studente strategico
A questo fine importante identificare i segnali logici che legano le parti del
testo. Un termine nuovo, ad esempio, spesso seguito da una definizione, un
concetto complesso generalmente descritto ed esemplificato. Pu essere
quindi utile prestare attenzione a:
29
Altre invece sono delle viuzze da cui si passa raramente, quindi bisogna
concentrarsi ad ogni svolta per andare da un luogo ad un altro, fermarsi a
leggere i cartelli, ma poi si procede. Infine da alcune vie si passati solo una
volta diverso tempo fa: buio, magari il percorso nel frattempo stato
ricoperto dalla boscaglia: la via non si intravede a occhio nudo e si finisce col
dubitare che esista davvero.
1.
2.
3.
b. Ritenzione
Quando le informazioni sono state ripetute e comprese, si verifica un
passaggio dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine.
Diciamo che questultimo tipo di memoria proprio formidabile perch riesce
a contenere migliaia di informazioni anche per tutta la vita. Se si letto un
manuale e lo si capito, questo rimane archiviato nel proprio cervello.
Ovviamente non come avere una fotocopia del libro nella testa, ma ci che si
compreso ed elaborato resta.
c. Recupero
Se vero che la memoria a lungo termine pu preservare le informazioni per
tutta la vita, allora perch non si riesce a ricordare la sequenza dei pianeti del
sistema solare dopo averla studiata, memorizzata e ripetuta correttamente
pi volte in terza superiore? Ecco che entra in gioco il recupero.
Il fatto che uninformazione esista da qualche parte nel cervello non significa
automaticamente che sia immediatamente recuperabile. come se la mente
umana fosse unimmensa rete stradale percorsa da migliaia di strade che si
intersecano tra loro. Alcune strade sono state percorse centinaia di volte e quindi
sono ampie e ben segnate: si trovano subito e le si percorre a gran velocit.
30
pag.
Lo studente strategico
31
QUELLO CHE
NON SA ORA
Es.: nella mia
memoria non
sono presenti
nozioni sul
medioevo
COSA NON
POTR MAI
SAPERE
Es.: anche
sforzandomi
non imparer
mai a memoria
la tavola
periodica
COSA CONOSCE
PARZIALMENTE
Es.: ricordo i
primi tre re di
Roma e forse,
sforzandomi,
posso ricordare
anche gli altri,
ma non in
successione
CI CHE IN
GRADO DI
RICORDARE
FACILMENTE
Es.: so di poter
elencare in
qualsiasi
momento la
successione
delle note
musicali
32
SI,
IN MOLTI CA
ELLE STIME
L ERRORE N ONOSCENZA DIPENDE
PRIA C
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SULLA PRO
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SULLA NAT
pag.
Lo studente strategico
33
Esempi
Acrostici
Sono frasi in cui le prime
lettere di ogni parola fungono
da suggerimento per il
recupero di altre informazioni
34
Tutti questi sistemi possono tornare utili in contesti limitati, per ricordare
poche parole o concetti, ma non certo per memorizzare interi manuali.
Esaminiamo di seguito alcune tecniche pi complesse, utili per lo studio
accademico, suddivise tra visive e verbali.
TECNICHE VISIVE
Flowchart: evidenziano dinamiche ed interconnessioni.
Sono particolarmente utili quando si devono memorizzare sequenze relative a
processi che richiedono pi passaggi, rappresentati da frecce disposte
secondo un preciso ordine.
Proviamo a riassumere un breve testo di biologia attraverso questa tecnica.
Le onde sonore viaggiano attraverso il meato uditivo esterno e provocano
la vibrazione della membrana timpanica (o timpano). Tali vibrazioni vengono
poi trasmesse ai tre ossicini dellorecchio medio: il martello, lincudine e la
staffa. Le vibrazioni della staffa trasmettono le vibrazioni ad una membrana
chiamata la finestra ovale, che a sua volta trasferisce le vibrazioni al liquido
contenuto nella coclea (da Kokhilas = chiocciola). La coclea un lungo tubo
a spirale con al centro una struttura membranosa che si snoda quasi fino al
suo apice.
pag.
Associazioni fonetiche
Possono risultare utili per
ricordare parole straniere,
nomi, riferimenti geografici o
termini non conosciuti. Basta
associare la nuova parola da
ricordare con qualcosa di noto
e foneticamente simile
Lo studente strategico
TECNICHE E SUGGERIMENTI
35
3.5
3.0
2.5
2.0
1.5
1.0
0.5
Milioni di anni
>
4.0
>
FINESTRA
TONDA
ORGANO
DEL CORTI
(>
>
FINESTRA
OVALE
COCLEA
2 Tratto da:
36
DISPERSIONE
VIBRAZIONI
>
MARTELLO
INCUDINE
STAFFA
(>
>
TIMPANO
VIBRAZIONI
ORECCHIO MEDIO
> >
ONDE
SONORE
(>
>
H. ABILIS
A. RAMIDUS
(>
VIBRAZIONI
H. ERECTUS
A. AFRICANUS
A. AFARENSIS
A. ROBUSTUS
H. SAPIENS
H. SAPIENS NEANDERTALENSIS
H. SAPIENS SAPIENS
Lo studente strategico
37
TECNICHE VERBALI
autonomo
simpatico
somatico
parasimpatico
midollo
encefalo
cervelletto
cervello
tronco
encefalico
38
x
x
associativa
x
x
dissociativa
x
x
invariantiva
x
x
pag.
CERVELLO
Lo studente strategico
39
PROSPETTIVA SOSTANZIALISTA
PROSPETTIVA FUNZIONALISTA
Capostipite: Platone
Assunti base:
Capostipite: Aristotele
Assunti base:
1.
2.
1.
La mente ha unesistenza
autonoma dal cervello
La mente
unentit composita
2.
3.
Lunico elemento
che accomuna i processi
mentali la coscienza
Conclusioni:
a.
La mente
una manifestazione
dellanima
b.
La mente sopravvive
alla morte del corpo
Conclusioni:
a.
Principale sostenitore:
George Berkeley
vescovo anglicano, XVIII secolo
b.
La mente non pu
sopravvivere alla morte
del corpo
Critica:
I fenomeni della mente
sono spiegabili solamente
con processi cerebrali
Lo studente strategico
http://www.wikipedia.org
40
pag.
41
STILI DI APPRENDIMENTO
Gli stili di apprendimento sono i modi privilegiati dalle persone per acquisire
ed elaborare nuove informazioni. Alcuni studenti apprendono e ricordano pi
facilmente informazioni visive (figure, schemi, immagini, grafici) che
informazioni verbali (parole pronunciate e scritte), altri invece preferiscono le
esemplificazioni pratiche.
Quindi non si tratta solo di cosa fare ma anche di come farlo.
1.
2.
3.
4.
42
Lo studente strategico
pag.
43
A Me la vedo brutta
B Mi suona male
C Si mette male
7.
A Senti! Senti!
B Ma guarda un po!
C Ma va l!
8.
9.
10.
A
B
C
9 10
V
C
U
C
V
U
C
U
V
V
U
C
C
V
U
V
U
C
U
V
C
C
U
V
V
C
U
TOT.
44
TOT.
= Stile visivo
TOT.
U
V
C
= Stile uditivo
6.
Lo studente strategico
Tipologia
5.
45
STILI DI PENSIERO
Cos come le persone manifestano delle preferenze nel modo in cui
rappresentano le informazioni per ricordarle, esistono anche delle
propensioni nel modo di pensare per affrontare un compito.
Sternberg, uno psicologo americano dellUniversit di Yale, sostiene che le
persone possono appartenere a quattro stili di pensiero: 5
46
deciso,
a volte
assolutista
GERARCHICO
Stabilisce
una gerarchia
di obiettivi e
distribuisce
le risorse
OLIGARCHICO
motivato
da pi obiettivi
di uguale
importanza
percepita
Pu perdersi
in dettagli
organizzativi
o avere
priorit
divergenti
rispetto
a quelle
di altri
Ha difficolt
nel distribuire
le risorse
ANARCHICO
Ha un approccio
casuale ai
problemi
Possiede
creativit
Lo studente strategico
Molti studenti ritroveranno poco scarto nelle differenze di punteggi tra uno
stile e laltro, questo perch nei processi di memorizzazione spesso si
utilizzano pi canali. Ad ogni modo, appartenere ad uno stile
rappresentazionale piuttosto che ad un altro non significa non poter utilizzare
metodi differenti, ma semplicemente preferire alcune strategie di
apprendimento rispetto ad altre. La scelta di metodi e tecniche tuttavia vero
che dipende in buona parte dalle preferenze, ma anche dal tipo di materiale
da memorizzare. A volte quindi utile avvalersi di strategie meno congeniali
al proprio stile di apprendimento, ma pi efficaci per lorganizzazione del
materiale di studio specifico.
MONARCHICO
Si dedica
completamente
a una sola cosa
Tutte le tecniche possono essere congeniali, sia quelle visive che quelle
uditive, ma necessario che siano ripetute a livello motorio.
probabile infatti che sia proprio latto di scrivere e riscrivere riassunti,
appunti, schemi o tabelle a facilitare lapprendimento. A chi rientra in questa
tipologia pu capitare di essere sicuro di ricordare un concetto solo nel
momento in cui lo scrive, quindi anche in questo caso sono strumenti preziosi
la carta e la penna, perlomeno quando non si ha la possibilit di fare pratica
diretta.
47
48
pag.
Lo studente strategico
49
Bibliografia
1. Anolli Luigi e Legrenzi Paolo Manuale di psicologia generale Ed. Il Mulino, 2001
Lo studente strategico
2. Bandler Richard, Grinder John La struttura della magia Ed. Astrolabio, 1981
50
pag.
51
Fascicoli dellopera
4. AFFRONTARE LESAME
Limportanza di comunicare efficacemente
Comunicazione verbale
Comunicazione non verbale
Lesame orale
Lesame scritto
Stress e ansia da esame: strategie di controllo
Cambiamento e transizione
Vivere positivamente il passaggio dalla scuola allUniversit
5. AUTOSTIMA E VALORIZZAZIONE DI S
Lautostima
Lempowerment
Fronteggiare le critiche
Come superare limiti ed ostacoli
Il decalogo dello studente strategico
52
pag.
53
APPUNTI
Lo studente strategico
APPUNTI
54
pag.
55
A cura di
Angela Gambirasio
Emiliano Santini
Centro per lOrientamento allo Studio e alle Professioni (COSP)
Universit degli Studi di Milano
Supervisione scientifica
Simonetta Betti
Docente della Facolt di Medicina e Chirurgia
Dipartimento di Scienze Medico-chirurgiche Universit degli Studi di Milano
Riccardo Sciaky
Docente della Facolt di Medicina e Chirurgia
Istituto di Psicologia della Facolt di Medicina e Chirurgia Universit degli Studi di Milano
Coordinamento redazionale ed editoriale
Alessia Accatino
Giovanna Amatruda
Rita DAmico
Centro per lOrientamento allo Studio e alle Professioni (COSP)
Universit degli Studi di Milano
Responsabile del progetto
Patrizia Vardanega
Centro per lOrientamento allo Studio e alle Professioni (COSP)
Universit degli Studi di Milano
Grafica e impaginazione
Cristina Cordani Show box
Illustrazioni
Elena Locatelli
Stampa
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