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LA MEDICINA PRIMITIVA
Dallistintivo al trans-umano.
Conoscenza delle patologie per fonti indirette.
Paleopatologia: archeologia e anatomo-patologia. La scienza che studia lesistenza delle malattie
nelle antiche popolazioni, analizzando resti umani e animali. Le prime patologie studiate sono
relative a reperti ossei: fratture, osteoartrosi e lesioni osteolitiche, osteoporotiche e osteomalaciche.
Utilizza tecniche radiologiche, istopatologiche, genetiche e molecolari.
Es. segni di vaiolo sul viso di Ramsete V, crani trapanati (per scacciare gli spiriti maligni o ricavare
amuleti).
LA MEDICINA EGIZIA
Figure
Imhotep: figura umana, poi divinizzata (come Asclepio per i greci), sacerdote di Eliopoli, medico,
architetto, gran visir del faraone Djoser e costruttore della piramide di Saqqara.
Thot: medico degli dei, inventore della scrittura, autore di 42 libri ermetici (simile a Mercurio
chiamato Hermes Trismegistos), guaritore delle malattie degli occhi.
Serapione, figlio di Horo: nei templi a lui dedicati (i serapei) veniva praticata lincubatio, terapia
ipnotica in cui i pazienti, dopo un sonno stimolato da sostanze ipno-inducenti, raccontava il sogno
ai sacerdoti che cercavano di interpretarlo per predire lesito e la terapia della malattia.
Medicina teurgico-sacrale amministrata da una casta sacerdotale, accanto a quella pratica di medicichirurghi (sunu) altamente specializzati.
Traduzione geroglifici grazie a Stele di Rosetta: geroglifici, demotico e greco.
Conoscenze medicina egizia nei papiri di:
Ebers: opera omnia, costituisce la base di tutte le conoscenze sulla Medicina egizia.
Comprende ricette di vario genere per numerose malattie e formule magiche.
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Erodoto, riferendosi al periodo sumero: Portano il malato in un luogo di mercato, perch essi non
fanno uso di medici. Cos le persone vanno dal malato e gli danno consigli circa la sua malattia, se
qualcuno ha sofferto di qualcosa di simile a ci che il malato ha, o ha veduto alcuno che ne ha
sofferto; ed avvicinandosi gli consigliano e raccomandano quei mezzi che li hanno liberati da una
malattia simile o per mezzo dei quali hanno veduto altri liberarsene.
Maggiori informazioni nel periodo assiro-babilonese: medicina magico-demonistica, sette demoni
delle malattie, ognuno con la propria zona di interesse (testa, vita, nuca, petto, ventre, mano-piede e
morte improvvisa).
Tre tipi di medici:
- Baru: arte della divinazione (diagnosi e prognosi);
- Ashipu: esorcista, allonta i demoni dal corpo;
- Asu: medico pratico, guaritore, sapiente (conoscenze terapeutiche e chirurgiche insieme a
rituali magici).
Lepatoscopia o aruspicina (har = fegato) come pratica divinatoria da insegnamento: il modello di
fegato ritrovato con la superficie suddivisa in quadratini e rettangolini.
Terapia: uso di medicamenti vegetali e minerali (decotti, infusi, clisteri, cataplasmi). La scelta delle
piante era spesso dovuto alla similarit tra morfologia e malattia (poi Teoria delle segnature con
Paracelso): la mandragora, pianta antropomorfa considerata straordinaria fino al Rinascimento.
Medicina sporca: somministrazione di farmaci disgustosi per allontanare gli spiriti maligni (anche
feci di animali).
Chirurgia: cura di ferite e traumi.
Codice di Hammurabi (su colonna di basalto nero alta 4 metri): i primi esempi di compensi e
risarcimenti per la pratica medica (in 250 articoli). Se un chirurgo operava un uomo libero e
causava danni a quelluomo, gli dovevano essere tagliate le dita. Pertanto il chirurgo si esercitava
sugli schiavi.
LA MEDICINA GRECA
Malattia determinata da una divinit dal caso da una circostanza naturale.
LA MEDICINA MITOLOGICA
Omero e la descrizione delle malattie nellepica (si suppone fosse anche medico).
Il vaso di Pandora: le malattie che colpiscono lumanit sono dominate dal caso.
I templi di Asclepio
Asclepio: semidio della Medicina, figlio di Coronide ed Apollo, nato con parto cesareo (da
caesor = taglio) e istruito nellars medica dal centauro Chirone di Magnesia. Simbolo di
Asclepio il bastone caduceo e il serpente, che rappresenta la sanit e la lunghezza della vita.
Ebbe quattro figli: Igea (brava a tutelare la salute = igiene), Panacea (la salute riacquisita con
rimedio universale), Podalirio (medico), Macaone (chirurgo). Mor colpito da un fulmine di
Zeus per aver restituito, dietro compenso, la vita ad Ippolito.
In Grecia nascono i templi di Asclepio, retti da una famiglia-casta sacerdotale (gli Asclepiadi).
Fra i pi importanti quello di Tricca in Tessaglia e quello di Epidauro.
I malati accedevano al tempio solo dopo aver seguito una dieta, consistente nei preliminari di
purificazione con lavaggio e breve digiuno, e dopo aver sacrificato un animale (la natura
dellofferte corrispondeva alla situazione economica). Poi venivano accolti nellbaton, luogo di
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LA MEDICINA IPPOCRATICA
Indagine filosofica sulla natura
Talete di Mileto: il principio delle cose nellacqua, il magnete ha unanima, il primo astronomo.
Anassimandro, allievo di Talete: il principio delle cose lapeiron, linfinito, leterno che non ha
confini. La sostanza generata da due coppie di contrari: umido-secco e caldo-freddo. Nellumido
si forma la vita.
Anassimene di Mileto: il principio nellaria, che con le sue trasformazioni d origine agli aspetti
mutevoli della materia (aria condensata = freddo, aria rarefatta = caldo).
Eraclito: il fuoco il principio del mondo, tutto nasce e tutto ritorna al fuoco. Luniverso
governato dal contrasto di pace e discordia, che genera instabilit (panta rei, tutto scorre).
Pitagora di Samo: le entit che compongono la materia sono i numeri. Il numero quantit, ordine e
armonia, e questa soggetta alle forze dieci coppie di contrari. Il perturbamento dellequilibrio
genera la malattia.
Anassagora di Clazomene: natura composta da semi (spermata o omomerie) organizzati allorigine
da una potenza divina.
Empedocle di Agrigento: particelle infinitesimali di quattro tipi (fuoco, acqua, terra, aria), aggregate
in diversa proporzione nella formazione della natura: La morte disgregazione delle particelle.
Alcmeone da Crotone: padre della biologia, comp studi di anatomia e fisiopatologia. Nel cervello
le sensazioni si accomodano. La malattia rottura di un equilibrio (isonomia) tra gli elementi
costituenti lorganismo (anticipa Ippocrate).
Leucippo e Democrito di Abdera: materia composta da un pieno, gli atomi (particelle indivisibili
che si muovono seguendo le leggi del caso) e da un vuoto, lo spazio interatomico.
Ippocrate di Cos
Considerato il padre della Medicina e pi grande medico dellantichit.
Nato nel 460 a.C. a Kos.
Lenorme mole di conoscenze acquisite e le teorie elaborate ci sono tramandate nel Corpus
Hippocraticum o Collezione Ippocratica, unimportante opera che, databile in un periodo
compreso tra VI e il III sec a.C., costitu il trattato medico pi diffuso per tutto il medioevo. Essa
conta 53 opere pervenuteci in 72 libri scritti in dialetto ionico la cui paternit risulta eterogenea,
insieme ad un gruppo di opere scritte personalmente da Ippocrate. Ne figurano infatti molte altre ad
esso successive o anche contemporanee e spesso scritte dai suoi allievi, tra i quali ricordiamo i pi
importanti: i due figli Tessalo e Dracone ed il genero Polibo, che poi fonderanno la Scuola
Dogmatica. Insieme al Corpus Hippocraticum ci inoltre pervenuta una raccolta di aforismi che
costituisce una sorta di vademecum del medico in quanto ricca di precetti, consigli e indicazioni
nellesercizio della professione medica.
Ippocrate opera nel mondo antico unimportante rivoluzione in ambito medico poich, rigettando
lorigine divina delle malattie, intraprende uninnovativa indagine volta ad individuarne la reale
natura, cio la sostanza costitutiva identificabile con le cause. Egli procede avvalendosi sempre
dellesperienza che, in quanto osservazione dei fatti, costituisce la base del metodo cui egli si
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attiene nellelaborazione delle sue teorie relative essenzialmente alleziologia delle malattie.
Unimportante linea di frattura con il passato da reperirsi innanzitutto nellaver condotto tale
ricerca delle cause allinterno della natura: si parla per la prima volta di cause appunto naturali.
Ritenendo che in passato gli uomini abbiano divinizzato lignoto perch faticavano a spiegarlo,
Ippocrate riporta ad una dimensione strettamente immanente ogni malattia e lo fa attribuendole una
natura fisica. Ci include anche quelle patologie da sempre ritenute sacre come nel caso
dellepilessia, per antonomasia il male sacro, della quale egli afferma: per nulla mi sembra pi
divino delle altre malattie o pi sacro, ma ha struttura naturale e cause razionali; gli uomini tuttavia
lo ritengono in qualche modo opera divina per inesperienza e stupore giacch per nessun verso
somiglia alle altre. E tale carattere divino viene confermato per la difficolt che essi hanno a
comprenderlo. Ma se per quanto ha di meraviglioso questo male ritenuto divino, molte allora
saranno le malattie sacre e non una soltanto.
La malattia, non pi flagello o punizione di una qualche divinit malefica o castigatrice, si
configura come la perdita dellequilibrio (isonomia) tra gli elementi che costituiscono lorganismo.
Tali elementi sono quattro umori circolanti, donde teoria tetraumorale che molto deve alle
precedenti speculazioni di Empedocle dAgrigento, secondo cui, larch era da identificarsi con
quattro radici, ossia i quattro elementi costitutivi di tutte le cose: acqua, fuoco, terra ed aria.
Partendo da queste premesse, probabilmente riviste in chiave biologica, nacque lidea dei quattro
umori circolanti nellorganismo umano, ciascuno dei quali corrispondeva ad una delle radici
empedoclee.
Queste dunque le origini della celebre teoria tetraumorale con cui si definiscono l'esistenza e le
caratteristiche di tali umori: Bile Gialla, Bile Nera, Flegma e Sangue. Il Fuoco corrisponde alla Bile
Gialla (detta anche collera), calda e secca, che ha sede nel fegato; La Terra invece alla Bile Nera
(o atrabile, in greco Meline Chole), secca e fredda, che ha sede nella milza; l'Acqua al Flegma,
umido e freddo, che ha sede nella testa; l'Aria al Sangue, caldo ed umido, la cui sede il cuore.
Oltre a queste corrispondenze umore-elemento-organo in seguito ne furono formulate tante altre e la
teoria ne risult notevolmente ampliata.
La malattia si configura come la perdita dellisonomia (o equilibrio) dei quattro umori, cui consegue
linnescarsi di una condizione patologica. Ippocrate defin tale condizione con il termine di
discrasia, in antitesi a quella condizione fisiologica di tutelato equilibrio umorale definita eucrasia.
La terapia, dunque, non pu che mirare a ripristinare lequilibrio umorale perduto. Essa si fonda sul
principio probabilmente da attribuire a Filistione da Locri del contraria contrariis curantur,
secondo cui, poich la guarigione consegue al ripristino dellequilibrio umorale, ogni malattia deve
essere curata con il suo contrario: pertanto una malattia da eccesso di calore sar trattata con
sostanze perfrigeranti etc.
I farmaci sono pressoch assenti, mentre grande importanza attribuita al clima nel quale il
paziente vive, allaria che respira, al cibo con cui si nutre e alle bevande che ingerisce, cio
allambiente nel quale il malato vive ed opera. Si considera la persona del malato nella sua
interezza, se ne valuta lambiente geografico sociale e lavorativo di provenienza, al fine di compiere
unanalisi a 360 gradi dellindividuo che assume connotati antropologici. La terapeutica ippocratica
si interessa di pratiche depurative, dellalimentazione, dellattivit fisica e sessuale in quanto
molteplici aspetti di un concetto unico, quello di regime (o dieta ), che in termini ippocratici
assume significati ulteriori rispetto a quelli attualmente attribuitigli. Il regime incarna un modello di
vita sano, cui viene riconosciuta una grande importanza sia in chiave profilattica che terapeutica.
Ippocrate inoltre individua le fasi evolutive che caratterizzano il decorso di ogni malattia, nel
numero di tre:
-epdosis: fase iniziale e dincremento;
-akm: fase intermedia di stabilit;
-chlasis : fase terminale e di decremento.
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Di fondamentale importanza nel decorso della malattia la ppsis o cozione, cio la digestione
dellumore che ha determinato lo squilibrio. Si tratta dunque di espellere lo stesso per via orale,
intestinale o anche attraverso ascessi, tumori e gangrene. La ppsis avviene durante la krsis ed il
suo epilogo pu dunque consistere, a seconda dei casi, nella guarigione totale o parziale del malato
o anche nella sua morte. Grande fiducia riposta nella vis adiutravix naturae, cos come radicato
il pensiero secondo cui la natura possa essere aiutata sapendo cogliere il kairs, momento
opportuno per intervenire con le pratiche mediche a scopo depurativo. Costante anche limpegno
nel volere organizzare le malattie in categorie e nellisolare le relazioni esistenti tra esse e
lambiente (aria, clima, cibo).
Il Giuramento dIppocrate con cui si apre il Corpus Hippocraticum, formulato da lui nel 430 a.C.
affinch i suoi allievi lo pronunciassero al momento di iniziare la professione, divenne poi
obbligatorio per tutti i medici nel 1527 con la bolla papale di Clemente VII. necessario premettere
che con Ippocrate la possibilit di studiare e praticare la medicina aperta anche a quanti, sebbene
nati al di fuori di una famiglia di asclepiadi, desiderino esercitare con coscienza, diligenza e zelo la
professione medica. Questultima non pi come in passato un appannaggio di famiglia riservato
ad una ristretta lite, tanto ristretta e impenetrabile da assumere i caratteri di una vera e propria
casta, ma viene finalmente aperta ad un pubblico pi ampio, sino ad allora definito laico. Tale
giuramento dunque, sebbene assuma molteplici valenze, rappresenta innanzitutto un patto
dadozione del medico che si accinge ad esercitare la professione, il quale contrae un vincolo che lo
lega indissolubilmente alla comunit medica in cui vive. Il Giuramento inoltre regolamenta la
professione medica introducendo alcuni dei principi etici e morali che tuttoggi sono ancora dei
capisaldi della deontologia medica, quali per esempio il silenzio professionale, che impone al
medico il dovere di non divulgare quanto, in virt della sua professione, viene a sapere circa lo stato
di salute e non solo dei pazienti: Ci che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche
fuori dell'esercizio sulla vita degli uomini, tacer ci che non necessario sia divulgato, ritenendo
come un segreto cose simili. introdotto inoltre il principio di beneficienza e non maleficenza
che ancoroggi orienta la condotta del medico, per cui egli chiamato ad agire sempre nel pieno
interesse del malato senza nuocergli in alcun modo: regoler il tenore di vita per il bene dei
malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterr dal recar danno e offesa. Il Giuramento
anche un patto tra medico e paziente che tutela la figura del medico, esentandolo da alcune pratiche
quali loperazione dei calcoli biliari (non operer coloro che soffrono del male della pietra ma
mi rivolger a coloro che sono esperti in questa attivit), ma impone anche il pieno rispetto della
vita (Non somministrer ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, n suggerir un
tale consiglio; similmente a nessuna donna io dar un medicinale abortivo) e della persona del
malato (In qualsiasi casa andr, io vi entrer per il sollievo dei malati, e mi asterr da ogni offesa e
danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi
e schiavi).
Ippocratismo digitale = dita a bacchetta di tamburo
Facies ippocratica
LA MEDICINA POST-IPPOCRATICA
1) Scuola di Cos e scuola di Cnido
2) Aristotele
3) le sette e le scuole mediche
Inizia la fusione tra conoscenze "biologiche" e quelle cliniche, fusione che si avr in modo eccelso
nella scuola di Alessandria; quindi un passaggio tra scienza presocratica e quella aristotelica.
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N.B. La lacuna di 3 secoli tra Ippocrate e il De Medicina (8 volumi) di Aulo Cornelio Celso (ca 30
d.C)
EMBRIOLOGIA
TEORIENATURALISTICHE
(tuttoildivenireorientato;inalisticamente)
DISSEZIONI
QUATTROUMORI
ANATOMIAEFISIOLOGIA
COMPARATA
400 a.C.
300 a.C.
IPPOCRATE
DOGMATICI
200 a.C.
EROFILO
ERASISTRATO
100 a.C.
EMPIRICI
ASCLEPIADE
Celsus
METODICI
PNEUMATICI
100 d.C.
200 d.C.
GALENO
GALEN
Scuola empirica
(Non condivideva la troppa teoria e la poca pratica)
Gli empirici si basavano esclusivamente sul tripode Alessandrino:
- autopsa (intesa come ispezione, visita diretta del medico sul malato);
- histora (storia delle osservazioni proprie ed altrui);
- metabasis o analogha (analisi comparativa dei casi, rapportare i sintomi conosciuti al
singolo caso).
Sulla base di ci si formulava l'epilogismo (diagnosi conclusiva).
Esponenti: Filino di Coo, Serapione dAlessandria (da cui il tripode), Eraclide di Taranto
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POPOLAZIONI LAZIALI
componente autoctona
GRECIA
(medicina razionale)
MEDICINA
NELLANTICA ROMA
I periodo
Medicina autoctona
II periodo
Arrivo primi medici
III periodo
Scuole mediche
Enciclopedisti
Galeno
IV periodo
Post-galenico
La Scuola metodica si rifaceva non alla filosofia dei quattro elementi, ma alla filosofia
rivale, alla teoria atomistica di Democrito (V-IV sec a.C.) = Gli atomi, i pori, il caso.
Esponenti maggiori:
- Ascelpiade di Bitinia (130-40 a.c.): rapporto con il malato svolto cito (senza
prolissit), tuto (senza nocumento) iucunde (in modo affabile);
- Temisone di Laodicea (allievo di Asclepiade): teoria semplificatrice delle malattie
(poroi, status strictus, status laxus, status mixtus);
- Tessalo di Lidia (I sec d.C.): detto lo iatronico (vincitore dei medici), sosteneva
che, essendo la medicina delle scuole un inganno, bastavano solo 6 mesi per formare
un medico veramente capace;
- Sorano dEfeso (II sec d.C.): (primo biografo di Ippocrate, lo identifica come
asclepiade di 19 generazione) trattato Sulle malattie delle donne (con pionieristica
descrizione di posizioni fetali e manovre ostetriche che fanno considerare Sorano
come il fondatore dellostetricia).
Scuola pneumatica:
Prosecuzione della scuola dogmatica post-ippocratica (umori e pneuma).
Ateneo di Attaleia (I sec d.C.):
Ritenuto il fondatore.
Considerava lo pneuma come in parte innato ed in parte inspirato. Dalla frizione di
questi due pneuma si generava il calore vitale distribuito dalle arterie a tutto il corpo
dove, a seconda del grado di raffinazione od impurit veicola diverse funzioni (es.
pensiero, produzione del seme, etc.).
Scuola eclettica:
Fondata da Agatino di Sparta nel 90 d.C. dalla fusione dello pneumatismo di Ateneo, del
solidismo di Ascelpiade e dellumoralismo di Ippocrate.
Aspetti della medicina nel medioevo: ospedali, monachesimo, medicina bizantina, medicina araboislamica, scuola medica salernitana, santi protettori, universit, pestilenze, ordini cavallereschi,
medici famosi.
Medicina medievale (periodi): medicina monastica e scolastica. Si interpongono inoltre tra le due la
medicina arabo islamica, la medicina bizantina, la scuola medica salernitana, medicina monastica e
ospedali, la scuola di Montpellier, le universit.
SANTI PROTETTORI
San Cosma e San Damiano: gemelli, medici, martirizzati (III sec.), patroni della chirurgia e
invocati per la guarigione dei bambini.
San Rocco e San Sebastiano: invocati contro la peste.
San Giobbe: contro la lebbra.
SantApollinare: contro il mal di denti.
S. Lucia: contro le malattie degli occhi.
SantAntonio lEremita: contro il Fuoco sacro (ergotismo, da segale cornuta).
S. Biagio: contro il mal di gola.
S. Caterina dAlessandria: contro la morte improvvisa.
Eulogie: oggetti vicini alle reliquie venerati come amuleti.
Archirotipe: icone ritenute dipinte da mani non umane.
S. Basilio (medico e fondatore della Basiliade presso Cesarea): i diversi trattamenti ai monaci
malati e ai malati laici.
Gli ospedali
Dai primi luoghi di assistenza agli ospedali:
- ptochie (per i poveri);
- gerontochie (per gli anziani);
- orfanotrofi o brefotrofi;
- xenodochie (per forestieri):
Ogni citt ne doveva avere almeno una (Concilio di Nicea, 325);
Lutilit riconosciuta ufficialmente (Giustiniano, 551);
Necessit di provvedersi di medici (liber diurnus, VII sec).
- diaconie: dapprima in mano a laici, affiancati dai diaconi e dalle diaconesse, con lobbligo
anche di servire gli infermi, poi gestite dal clero.
Si arriva a nosocomi veri e propri (ricovero e cura ammalati).
Gli ordini monastici e i monasteri come centro di cultura e di capacit:
- i monaci amanuensi;
- lortulo (piccolo manuale delle erbe medicinali):
- le scuole, lattivit anche extra-conventuale, i profitti economici
I primi divieti che segnano il declino della medicina monastica, poich fonte di profitti e di
distrazione (scientia inflat, monachi ufficium est lugentis, non legentis):
- Sinodo papale di Clermont (sotto Innocenzo III, 1130): inibisce ai monaci lo studio della
medicina;
- Concilio di Reims (1131): divieto allesercizio extraconventuale dellarte medica e messa
al bando di questa come fonte di profitti materiali.
La decadenza della medicina monastica favorisce sempre pi lo sviluppo delle scuole laiche:
Salerno, Montpellier
MEDICINA ARABO-ISLAMICA
I massimi esponenti:
- Avicenna (980-1031): massimo esponente della medicina araba, lautore di riferimento
insieme a Galeno per tutto il medioevo. Scrisse il Canone (composto da 5 libri, summa di
tutto lo scibile medico in quanto coordina tutto il dottrinario medico di Ippocrate, Aristotele
e Galeno, aggiungendovi la propria esperienza personale) cui venne attribuito valore
dogmatico anche in occidente per tutto il Rinascimento.
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- Annafis (Ibn al-Nafs, 1210-1288): geniale scopritore della piccola circolazione, nega il
passaggio del sangue attraverso i forami invisibili del setto interventricolare (ma le sue
opere vennero scoperte solo nel 1924 nella biblioteca di Stato di Berlino).
- Albucasis (1040-1106) : massimo chirurgo arabo, si basa molto sulla Chirurgia di Paolo
dEgina.
Altri: grandi medici (Maiomonides, Giuannizzius, Rhazes) e grandi commentatori di
Aristotele (Averro).
La bolla papale dum Sollicite di Giovanni XXII, 18 febbraio 1321 regola linsegnamento della
medicina:
Durata studio (7 o 5 anni, a seconda della conoscenza della filosofia e della logica);
Programmi: obbligo di far riferimento ai libri di testo di Bologna e Parigi;
Insegnamento di medicina articolato in due settori:
- medicina teorica: lettura dei testi di Ippocrate, Galeno ed alcuni autori arabi (verso
la fine del XV sec. anche letture sulle piante medicinali);
- medicina pratica: raccolta di casi clinici, filosofia e logica.
ITALIA
7,4 milioni
4 milioni
2,5 milioni
EUROPA
32,8 milioni
27,5 milioni
18 milioni
Morto di Peste nel 1348, dopo aver completato il libro Consilium de Peste in cui forniva
consigli di profilassi e terapia per questa malattia.
Altre sue opere: Commento al canone di Avicenna, Tractatus de redactione medicinarum,
etc.
LET MODERNA
Particolarit:
Un mondo nuovo (lunificazione microbica del mondo).
Un corpo nuovo (la rivoluzione anatomica).
Un chirurgo nuovo.
Un ospedale nuovo.
Un nuovo modo di interpretare le malattie.
Una malattia nuova: la sifilide.
LA SIFILIDE
Scoperta dellAmerica (prime terre del Catai e Cipango?).
Il 4 marzo 1493 torna a Barcellona la Nia.
Haiti Ruy Diaz de Isla: Tractado contra el mal serpentino, que volgarmente en Espana es
llamado bubas (1493).
El mal serpentino = ulcera rodens + bubas.
El mal de Hispaniola (La Spagnola = Haiti): Bartolomeo de Las Casas, missionario domenicano
e la sua Brevissima relacion de la destruycion de las Indias (Madrid 1542).
Lesercito Spagnolo di Gonzalo de Cordoba contro Carlo VIII (1495): mal francese, mal
spagnolo, mal napoletano.
Viene avviata lunificazione treponemica del mondo.
Altri nomi: morbo ispano, mal franzese, mal de Naples, mal dei tedeschi, mal dei
polacchi, mal dei cristiani.
La nuova peste - male del secolo (20 milioni di morti in Europa).
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Fracastoro e la sifilide
Proprio alla fine del '400 fece la sua comparsa in Occidente una malattia, la cui gravit era
molto superiore a quella odierna: la sifilide. La colpa fu ascritta ai soldati mercenari di Carlo
VIII di Francia, tra i quali vi erano alcuni reduci delle imprese di Cristoforo Colombo, che forse
avevano contratto la malattia presso le amerindie.
Il popolo la chiam subito "mal francioso", ma anche "mal de Naples", essendosi i primi casi
verificati a Napoli, durante l'occupazione francese.
La questione della reale origine della sifilide non stata ancora completamente risolta, anche se
gli studiosi sembrano ormai avere le idee piuttosto chiare.
Le cose potrebbero essere andate in due modi. La sifilide, che gi esisteva allo stato endemico
nel Nuovo Mondo, sarebbe stata importata dai marinai di Colombo reduci dalla prima
spedizione, oltre che dalle belle indiane trasportate poi come merce rara nel Vecchio Continente
(teoria americanista).
Altri sostengono invece che la sifilide sarebbe esistita in Europa gi prima della scoperta
dell'America. Le furiose epidemie del XVI secolo non sarebbero state altro che la riaccensione
occasionale della malattia, per motivi sconosciuti (teoria pre-colombiana).
Ma bisogna far subito una precisazione. Al tempo di Colombo la sifilide non si chiamava cos.
Questo nome le verr dato oltre trent'anni dopo (esattamente nel 1530) dal medico-filosofopoeta veronese Gerolamo Fracastoro (1478-1553), che nei suoi tre libri Syphilis sive de morbo
gallico descrive gli aspetti clinici di una malattia a suo avviso "portata da empie guerre dei
Galli". Per essa conia il termine di sifilide prendendo come spunto il mito del pastorello Sifilo,
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che per aver offeso Apollo fu da questi punito con quella terribile malattia che ricopriva tutto il
corpo di ulcere.
Per almeno due secoli venne unanimemente addebitata ai "selvaggi" delle Indie Occidentali
l'intera responsabilit del terribile morbo. Poi alcuni cominciarono a sostenere, sulla base di
incerti riferimenti letterari, che la sifilide gi esisteva presso gli Assiri, gli Egizi, i Greci e i
Romani; e ammettevano solo che negli ultimi tempi essa aveva subto una netta recrudescenza.
In breve, si pu dire che la soluzione del problema stata spostata dalle contorte speculazioni
letterarie dei secoli scorsi alla pi obiettiva ricerca storico-paleopatologica, che si avvale delle
moderne tecniche di biochimica, di citologia e di microscopia elettronica. In base a queste
ricerche, nei paesi del Mediterranei non stata sinora mai rilevata alcuna traccia sicura della
malattia negli oltre 25.000 scheletri e mummie (Egitto, Sudan) esaminati, n nelle decine di
migliaia di scheletri preistorici, antichi e medioevali studiati allo scopo in Europa e in Asia
Minore.
Al contrario, tali indagini hanno rivelato segni di sifilide (o di altre malattie da treponemi) in
campioni ossei provenienti dalle seguenti aree: Argentina, Per, Guatemala, Messico, Arizona,
New Mexico, Tennessee, Kentucky, Ohio, Texas, Oklahoma, Florida, Antille. Si ricordano in
particolare i segni di lue in due reperti nel cranio e nelle ossa lunghe di un bambino di 14 anni
vissuto nelle Isole Marianne (Oceania) intorno al IX secolo (datazione con C14).
Tutto lascerebbe quindi pensare che la sifilide sia stata realmente importata dal Nuovo Mondo,
dove esisteva allo stato endemico gi prima della scoperta di Colombo.
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Autore della raccolta De Abditis nunnullis et mirandis morborum ac sanatorium causis (1507).
Anticipatore dellanatomia patologica del Morgagni, descrive levoluzione del processo
morboso durante il periodo precedente al decesso.
Alessandro Benedetti (1455-1525)
Allievo del Benivieni, fa costruire il teatro anatomico di Padova nel 1490.
Berengario da Carpi (1460-1530)
(Da chirurgo a medico)
Cattedra di Chirurgia e anatomia a Bologna.
Compendio di anatomia, Commentaria super Anatomia Mundini, Bologna 1521 (raffronto tra
pratica settoria esercitata sul cadavere e chirurgia anatomica esercitata sul vivente): nasce la
scienza anatomica umana.
Tavole con rappresentazione dello scheletro articolato con le figure inserite nel paesaggio o
nellambiente di vita (Anatomia animata).
Andrea Vesalio: un nuovo modo di fare anatomia
(Da medico a chirurgo)
Nasce a Bruxelles nel 1514.
Frequenta le Universit di Louvain, Parigi e Padova (explicator chirurgiae = incarico di leggere
anatomia e di praticare sezioni cadaveriche).
Laurea in Medicina a Padova (1537) e nomina a direttore del dipartimento di Chirurgia e
Anatomia.
Confuter Galeno in oltre 200 punti.
Dallanatomia comparativa allanatomia chirurgica (un corpo nuovo).
Opere:
- Tabulae anatomiche (1538), con illustrazioni di Jan Stephan van Calcar (collaboratore di
Tiziano);
- De humani corporis fabrica. liber septem, noto anche come Fabrica (1543): opera
rivoluzionaria nel soggetto, di settecento pagine, elegante per composizione grafica
(copertina in pergamena, oltre 200 illustrazioni con figurine dipinte a mano, formato 42x28
cm e rilegatura in velluto di seta). Edito a Basilea da Johannes Oporinus, insigne professore
e soprattutto eccelso tipografo per la stampa di xilografie.
Suddivisione:
- Libro I: ossa e articolazioni;
- Libro II: muscoli;
- Libro III: vene e arterie;
- Libro IV: midollo spinale e sistema nervoso periferico;
- Libro V: tubo digerente e apparato uro-genitale;
- Libro VI: organi endotoracici;
- Libro VII: cervello e organi di senso.
Diviene uno dei medici personali di Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero (incarico
ricoperto dal 1544 al 1556), poi alle dipendenze di Filippo II re di Spagna.
Muore nel 1564 sulla via del ritorno da un misterioso pellegrinaggio a Gerusalemme.
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Lesperimento alla base della scienza: losservazione e misurazione (la matematica e gli
strumenti di misura), la scoperta e linvenzione.
Il cannocchiale o perspicillum (Sidereus nuncius: dimostrazione della validit del sistema
tolemaico eliocentrico) e il microscopio.
Forse fu Francesco Stelluti (1577-1652), un suo allievo che pubblic insieme a Federico Cesi
(1585-1630) la Melissographia o Appiarium, a chiamare lo strumento microscopio (secondo
alcuni chi invent il microscopio fu l'olandese Jensen): lorganismo umano come una macchina
e gli organi come minute macchine.
Lamicizia con Federico Cesi (lAccademia dei Lincei).
Giovanni Alfonso Borelli (Napoli 1608 - Roma 1679)
Incerta la sua laurea in Medicina.
Universalmente considerato il fondatore della scuola iatromeccanica.
Si dedic per tutta la vita allo studio e alla applicazione della matematica ai pi importanti
problemi di biologia e di anatomia.
La sua opera principale: De motu animalium (Roma, 1680-81).
Fu maestro ed amico del Malpighi, che conobbe a Pisa.
Assertore della fermentazione per spiegare le secrezioni e dellesistenza di succus nerveus per
spiegare perch gli stimoli si propagano dai nervi ai muscoli.
I NUOVI STRUMENTI
(Omnia in mensura pondere)
La matematica, la misurazione dell'esperimento, gli strumenti.
Santorio Santorio (1561-1636)
Nato a Capodistria (listriano itinerante).
Si laure a Padova.
Si trasfer poi in Polonia alla corte di re Massimiliano.
Ottenne la cattedra di medicina teorica a Padova, ma nel 1602 rinunzi alla carriera accademica
per dedicarsi alla pratica della medicina.
Autore di Methodus vitandorum errorum omnium qui in arte medica contiquunt (1603) e De
statica medicina (1614).
Contribuisce o procede alla realizzazione dei principali strumenti del tempo:
- La stadera (bilancia di Sartorio): il primo tentativo di determinazione di quello che sar il
metabolismo basale;
- Il termoscopio: precursore ad acqua del termometro, con contrassegnata una rudimentale
scala graduata;
- Il pulsilogio: misura delle pulsazioni basata sul sincronismo del pendolo. Nel 1631
Santorio Santorio scriveva: Al fine di avere una buona e rapida informazione, ho inventato
uno strumento (pulsilogio) con il quale posso misurare, osservare e commemorare i battiti e
le pause delle arterie a confronto con quelli del giorno precedente. Il pulsilogio ci dice a
quale giorno ed a quale ora il polso del paziente varia dallo stato normale.
- Il trequarti;
- Il bagno perpetuo;
- Il letto adatto a molti usi.
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Il microscopio
Il primo microscopio: locchialino ad opera di Galileo, del suo allievo Francesco Stelluti (15771652) o degli olandesi Jenssen?
La costruzione dei primi microscopi ottici risale alla fine del XVI secolo; per quanto gi in
epoca romana prima e medioevale poi fosse noto e praticato l'uso delle lenti per scopi
commerciali ed oculistici. I pi antichi documenti che trattano della fabbricazione di tali
strumenti, infatti, fanno risalire al 1590 circa l'invenzione del microscopio ottico composto
(M.O.C.) ad opera di due occhialai olandesi vissuti tra il XVI secolo e l'inizio del XVII: Hans e
Zacharias Janssen (padre e figlio secondo alcuni, fratelli secondo altri). I primitivi strumenti
degli Janssen, ottenuti unendo pi lenti all'interno di un tubo fisso, poggiato su un treppiede,
erano capaci di ingrandire un oggetto fino a trenta volte.
Successive modifiche, apportate alle strutture accessorie spesso dagli stessi ricercatori che
utilizzavano lo strumento, ne migliorarono le prestazioni.
La MICROSCOPIA ELETTRONICA
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Il limite di risoluzione del M.O.C, di 1000 volte (elevando quindi di 1.000.000 di volte il limite
di risoluzione dell'occhio umano).
La teoria cellulare
La cellula l'unit morfo-funzionale costitutiva di tutti gli esseri viventi.
E' stata descritta e raffigurata per la prima volta dallo scienziato inglese rinascimentale Robert
Hooke (1635-1730) che, con l'aiuto del microscopio, rilev in un pezzo di sughero dei piccoli
compartimenti che chiam cellule.
Ma anche Marco Aurelio Severino aveva affermato (1645) come unica era la struttura base degli
organismi animali e vegetali.
Si deve a Marcello Malpighi l'intuizione che, essendo tutti i vegetali costituiti da un insieme di
minute cellette (1674), alla base di ogni organismo vivente doveva esservi un'analoga struttura.
Saranno poi Mathias Schleuden (1808-1881) e Theodor Schwann (1810-1883) a fondare la
dottrina della cellula come elemento fondamentale per lo sviluppo degli organismi sia animali
che vegetali, ponendo cos definitivamente le basi della biologia moderna.
LA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA
Antefatti:
Egizi, Greci, Antichi romani: il battito cardiaco, la vita , le arterie vuote dei cadaveri, il sangue, il
cuore e lo spirito vitale, il fegato come presunto organo produttore di sangue.
Galeno (met II Sec d.C.):
- Il cuore una massa muscolare che pompa sangue;
- Le arterie contengono sangue e non aria;
- Il sangue transita dalla parte destra del cuore ai polmoni e di qui al ventricolo sinistro (ma
non tutto!);
- Il fegato non solo genera il sangue ma lo pompa anche nelle restanti parti.
Miguel Serveto
Impareggiabile conoscitore degli scritti di Galeno, spagnolo arso al rogo come eretico
(considerazioni sulla Trinit e significato del battesimo) nei dintorni di Ginevra nel 1553.
Autore della Christianismi restitutio (1546):
- Anima - vita - sangue;
- Parla del cuore, dei vasi sanguigni polmonare e del mescolamento con il pneuma e, oltre a
confermare le precedenti osservazioni di Galeno, evidenzia come larteria polmonare fosse
troppo grossa per limitarsi a fungere da vaso conduttore solo del sangue destinato alla
nutrizione del polmone e ritiene che attraverso un cos grosso vaso era tutto il sangue del
corpo a defluire nei polmoni, i quali dovevano pertanto esercitare sul sangue stesso una
funzione modificatrice.
- Respinge lidea dellesistenza di un foro nel setto cardiaco;
- Prospetta lidea del circolo polmonare e della sua funzione sul sangue :
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Altri nomi
Gaspare Aselli (1581-1626)
Descrive i vasi chiliferi (peraltro gi osservati da Erasistrato, nel 300 a.C. e da Falloppia nel
1500), come venae albae et lactae nellintestino di un cane ucciso dopo la consumazione del
pasto.
Lorenzo Bellini (1604-1704)
Studio del rene e degli organi del gusto.
Antonio Maria Valsalva (1666- 1723)
Allievo del Malpighi a Bologna, famoso soprattutto per gli studi sullorgano delludito.
De aure humana: descrizione delle tre parti dellorecchio, della catena degli ossicini cui si
riconosce funzione di leva.
Niccol Stenone (1638-1686)
Studi sulla ghiandola parotide e il suo dotto escretore.
Adriano van der Spiegel (Spigelius) (1578-1625)
Lobo caudato epatico.
Tommaso Glisson (1597-1677)
Descrive la glissoniana (gi peraltro descritta da Bartolomeo Eustachi).
Fondatore della teoria dellirritabilita: capacit di reazione della fibra muscolare, degli organi
interni e della materia vivente in genere a stimoli provenienti dallesterno o dallinterno.
Tommaso Wharton (1614-1673)
Descrive il dotto della ghiandola sottomascellare (peraltro gi descritto da Alesandro Achillini).
Augustus Quirinus Rivini (1652-1723)
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Clinica medica
Thomas Sydenam (1624-1685)
Definito lIppocrate inglese: la medicina deve essere studiata unicamente a letto del malato.
Giorgio Armeno, detto Bavigli (1668-1707)
Il ragionamento logico e losservazione esatta sono le radici della medicina, ma lesperienza
il filo che deve guidare le conclusioni.
Il medico deve adottare il suo modo di pensare e di agire alle leggi della natura.
Urologia
Diffusione dellintervento per la malattia della pietra (calcolosi vescicale).
Metodo di Celso (incisione mediana perineale), poi modificato nel 1500 da Mariano Santo da
Barletta (taglio laterale perineale) e questultimo metodo ripreso dal suo allievo De Ville che lo
port in Francia nel 600, ove per se ne appropriarono i componenti della famiglia Collot,
litotomi del Re di Francia.
Malattie mentali
Fino al 1600 la malattia mentale come espressione di possessione demoniaca.
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Nel 1600 i pazzi sono considerati malati di mente e non delinquenti o posseduti.
Il Pontefice Gregorio XIV abolisce il rogo per i pazzi e le streghe: le streghe vengono anchesse
riconosciute definitivamente come malate.
LOrdine dei Fate Bene Fratelli (sin dal 1500 trattamento di dolcezza per i pazzi) fonda case di
cura in Francia per alienati e criminali: le Maisons de force.
Paolo Zacchia (1584-1659)
Medico romano studia la materia e le decisioni della Sacra Rota.
Scrive Quaestiones medico-legales:
- vi si fa risalire la nascita della Psichiatria;
- inquadra le malattie mentali nellambito della medicina legale.
IL 1700
Particolarit:
La scomparsa della peste.
La prima vaccinazione.
Patologia dorgano.
Tante altre acquisizioni e scoperte.
1700
Illuminismo:sapere
aude
empirismo
razionalismo
sperimentalismo
(Galilei)
Rivoluzione
demografica
Kant
Ficthe
Schelling
Hegel
LA PRIMA VACCINAZIONE
Il vaiolo
(Smallpox)
Conosciuto gi in Cina ed in India (metodo dellinsufflazione nelle narici) poi diffuso in Oriente
(il faraone Ramsete V morto nel 1157 a.C. per vaiolo?) e Europa (710 a.C?).
Trasferito in America da Hernando Cortez (uccide 3.500.000 Aztechi).
Nel XVIII secolo largamente diffuso in diverse citt europee:
- 20-40% di letalit;
- circa il 30% della popolazione butterata;
- uccide almeno cinque componenti di case regnanti europee.
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La variolizzazione (dal latino variola = vaiolo) per inoculazione presso gli arabi e il libro scritto
in inglese del medico turco Emmanuel Timoni (1715), che rimarr inascoltato.
Lady Mary Worthley Montague, figlia del duca di Kingston, contrae il vaiolo a Costantinopoli
nel 1717. La nascita di una sua bambina variolizzata dal Dr Timoni (1717).
La supplica alla casa reale inglese.
La sperimentazione su sei carcerati e un orfanello.
Le figlie della principessa Carolina del Galles (1723).
Gli sforzi per ridurre i rischi e gli effetti collaterali della variolizzazione:
- allinizio circa il 12% di mortalit;
- la variolizzazione vietata in diversi Stati;
- fino al 1735 variolizzate solo 850 persone in Inghilterra.
Edward Jenner (1749-1823)
Nasce a Gloucestershire, penultimo ultimo di 9 figli, orfano a 5 anni.
La prima esperienza in un collegio statale con la variolizzzazione per inoculazione.
A 14 anni inizia a seguire un chirurgo di campagna (per 8 anni).
Si iscrive al College of Surgeon.
Ascolta gli aneddoti dei contadini sul vaiolo dei mungitori.
Il tirocinio al Saint Georges Hospital di Londra e lamicizia con John Hunter.
La scelta: medico di campagna.
Lincontro ad un congresso di medicina con un certo Sig. Frewster (che nel 1765 aveva
presentato alla London Medical Society un articolo sulla capacit del vaiolo bovino di prevenire
quello umano.
Il vaiolo del 1789: il vaiolo suino della balia di Edward Jr e la variolizzazione (innesto) di
suo figlio e di due donne che ne erano venute a contatto (la comunicazione dei risultati al
congresso del 18 luglio 1790). Suo figlio Edward Jr variolizzato nuovamente nel dicembre
1790 (manifest variola minor) e nel dicembre 1971 (non manifestazioni).
1795: durante una convalescenza per febbre tifoidea progetta la vaccinazione (vaiolo
vaccino). La cavia era il bambino James Phipps (figlio di un bracciante), la donatrice una
certa Sarah Nelmes, una bambina infettatasi mungendo la mucca Blesson.
14 maggio 1796: la vaccinazione di James Phipps.
1 luglio 1796: la variolizzazione di James Phipps.
La vaccinazione a catena (8 bambini, 2 dei quali poi variolizzati, un nono bambino
variolizzato come controllo).
Il mancato effetto della vaccinazione sul figlio Robert.
Larticolo sulla vaccinazione rifiutato dalla rivista Philosophical Transactions (e la
pubblicazione di un manoscritto a proprie spese).
Lepilogo: accoglienze e critiche, la crisi economica, i riconoscimenti tardivi.
Ultimo caso in Somalia il 26 ottobre del 1977.
Jenner e la vaccinazione
Alla fine del 1700 ci fu una grande scoperta di carattere empirico. Un medico inglese Edoardo
Jenner (1749-1823), allievo di John Hunter, si accorse per caso che le mungitrici quando si
ammalavano di vaiolo guarivano sempre. Il vaiolo allora era la malattia pi terribile. Vi erano
ancora flagelli terribili come la tubercolosi, per il vaiolo colpiva soprattutto i bambini.
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C'erano stati gi tentativi precedenti risalenti al tardo '600 di indurre la resistenza alla malattia
col sistema della vaiolizzazione. La vaiolizzazione era il sistema di innesto del vaiolo: si
prelevava, da un malato che stava per guarire, un po' di pus e lo si iniettava ad un soggetto sano,
provocando il vaiolo. Molte volte questo procedimento era letale e molti bambini morirono. La
vaiolizzazione era stata promossa dalla moglie dell'ambasciatore inglese a Costantinopoli (lady
Montague), perch nell'oriente si praticava da tempo tale sistema. La stessa era poi stata
introdotta in Italia dai medici greci che operavano soprattutto a Venezia. Questi avevano trovato
un grande fautore nel Papa Benedetto XIV (Papa Lambertini) il quale cerc di introdurre la
vaiolizzazione nello stato pontificio.
La scoperta di Jenner risolse il problema del vaiolo. Jenner fece la prima inoculazione su suo
figlio: prese un po di pus dalla pustola di una vacca, lo iniett nel figlio e vide la pustola della
vaccinazione (che non si chiamava ancora vaccinazione, ma innesto): il bambino non si ammal
mai di vaiolo. La vaccinazione dest un interesse grandissimo, anche se ci fu una violenta
opposizione da parte di certi ambienti, soprattutto ecclesiastici, nei quali essa venne ritenuta un
insulto al creatore essendoci una commistione tra il bruto, cio l'animale, e l'uomo. La
vaccinazione venne praticata su larga scala con il prevalere delle idee libertarie della rivoluzione
francese: divenne la bandiera della sinistra, dei giacobini. I giacobini vaccinavano, i codini
(reazionari) no.
Prima descrizione di aneurisma luetico, polmonite con solidificazione del polmone, meningite
secondaria ad otite acuta, iperostosi frontale, cancro ed ulcera gastrica, calcoli biliari,
endocardite, stenosi mitralica, insufficienza aortica, stenosi polmonare, sclerosi delle coronarie,
ileite regionale). Riconosce lapoplessia come dovuta ai vasi, nota che solo nel coinvolgimento
del cervello lemiplegia controlaterale. Descrive le gomme cerebrali. Descrive lepilessia con
polso raro (blocco cardiaco).
Vicende e vicissitudini: la storia delle pecore con lacqua al ventre.
Ritorno al tripode alessandrino che consisteva nella storia clinica, nell'autopsia e poi nella
diagnosi clinica.
Carl von Rokitansky (1804-1878)
Nasce a Koniggratz.
Studia medicina a Praga e Vienna.
In cattedra a Vienna per 30 anni, autore di circa 30.000 autopsie, perfezion la tecnica autoptica
e forn numerosi e preziosi inquadramenti su base anatomo-patologica (malattie delle arterie,
lesioni congenite cardiache, necrosi epatica massiva)
Curiosamente, riconsider le lesioni in termini di patologia umorale e crasi.
PATOLOGIA DI TESSUTO
Francis Xavier Bichat (1771-1802)
Figlio di medico, nasce a Thiorette in Francia.
Studia a Montpellier, Lione e Parigi.
Fu medico allHotel Dieu e maestro di Laennec.
Senza laiuto del microscopio e con la sola intuizione realizza che gli organi sono costituiti i
tessuti (ne descrive ben 21), distinti sotto laspetto anatomico, fisiologico e patologico e
suggerisce che questi tessuti sono la base delle lesioni.
Pubblica lAnatomie gnrale applique la physiologie et a la mdicine (Parigi, 1801): nasce
anche quella che Richard Owen nel 1844 denominer ISTOLOGIA.
Muore per tisi (consunzione) a 31 anni.
La vita linsieme delle funzioni che resistono alla morte e quindi la malattia la morte resa
possibile nella vita.
PATOLOGIA CELLULARE
Rudolf Virchow (1821-1902)
Patologo alluniversit di Wurzburg e Berlino
Autore dellopera Cellularpathologie (1858).
Con Wirchow nasce la patologia cellulare.
Sinopsi sulla localizzazione delle lesioni:
La famosa triade di Virchow nella trombosi:
1. fattori meccanici dovuti ad alterazioni del flusso sanguigno;
2. alterazioni dellendotelio vasale;
3. alterazione dei componenti ematici dellemostasi.
I reperti base della reazione infiammatoria:
a. tumor;
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b. rubor;
c. calor;
d. functio laesa.
Leopoldo Auenbrugger (1722-1809)
Figlio di un bottaio e lui stesso suonatore di violino.
Scrive De Inventu Novo (Vienna, 1761) di appena 1200 parole: la percussione diretta (terzo
momento della semeiotica dopo le ippocratiche ispezione e successione) e la descrizione di
suoni polmonari in:
- sonus alterior (alto o timpanico);
- sonus obscurius (indistinto);
- sonus carnis percussae (ottuso).
Descrive reperti patologici di enfisema, pericardite essudativa, aneurisma del cuore, rottura della
pleura, lesioni scirrotiche del polmone.
Il trattato fu lettera morta fino ai primi dell'800, quando il medico di Napoleone Corvisart
(1755-1821) lo riscopr, esercitando se stesso ed i propri allievi alluso in semeiotica di questa
nuova applicazione. Auenbrugger era ancora vivo, e a distanza di 30-40 anni dalla
pubblicazione, ebbe la sua parte di gloria.
Le critiche, comprese quelle dellautorevole R. August Vogel che confuse la percussione con la
succussione, lo costringono a dimettersi dallospedale (ma continuer la professione privata con
successo, sino a venire elevato da Maria Teresa al rango di Edler, cio nobile, con il cognome
preceduto dal titolo von).
FISIOLOGIA
Lazzaro Spallanzani (1729 - 1799)
Nato a Scandiano (Modena).
Riceve la prima educazione nel collegio dei Gesuiti di Reggio.
La sua carriera scientifica inizia presso lUniversit di Bologna (sotto lispirazione di sua
cugina, Laura Bassi, famosa donna docente di filosofia e matematica).
Non divent mai medico, ma divenne prete (labate Lazzaro Spallanzani) e insegn logica,
metafisica e greco.
Successivamente professore di storia naturale alluniversit di Pavia.
Pioniere della fisiologia e biologia sperimentale, fu detto "Il Colombo del microcosmo dei
viventi".
Confut definitivamente la teoria della generazione spontanea.
Attu e forn numerosissimi altri esprimenti e contributi scientifici.
Generazione spontanea: lidea che gli organismi originino direttamente dalla materia non
vivente, vita dalla non vita (abiogenesi).
Il Saggio di osservazioni microscopiche concernenti il sistema della generazione dei sigg.
Needtham e Buffon (1767).
Esperienze sulla riproduzione animale:
- descrive la necessit di seme (spermatozoi) ed uovo per la riproduzione animale (1779);
- prima inseminazione artificiale ( in un cane nel 1780).
Esperienze sulla digestione (Dissertazioni di fisica animale e vegetale):
- riporta ben 264 esperimenti;
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Lazzaro Spallanzani
Nasce a Scandiano il 12 gennaio 1729 da Gian Nicola e Lucia Ziliani; primogenito di una
numerosa famiglia: due fratelli e sei sorelle. A otto anni veste labito clericale e a dodici
ammesso alla prima tonsura. Avviato agli studi letterari dal padre, giureconsulto, a quindici anni
mandato a Reggio a studiare Retorica e Filosofia presso il Collegio dei Gesuiti, usufruendo di
un sussidio della Fondazione Vallisneri. Sollecitato dal padre, Lazzaro entra ventenne
nellUniversit di Bologna per intraprendere lo Studio del Diritto; coltiva le belle lettere e
approfondisce la conoscenza del greco e del francese. Ma la sua innata inclinazione allo studio
della natura e linfluenza esercitata su di lui dalla cugina Laura Bassi, di origine scandianese, e
dal marito di lei Giuseppe Veratti, entrambi insegnanti a Bologna, luna di Fisica sperimentale e
laltro di Fisica particolare e Anatomia, lo portano ad abbandonare gli studi legali e a dedicarsi a
quelli naturalistici, vincendo la resistenza del padre, con laiuto di Antonio Vallisneri jr.
Rientrato a Reggio dopo la laurea, insegna Greco al convittori del Collegio-Seminario cittadino
e Fisica e Matematica nellUniversit reggiana dal 1757 al 1762. Presi gli ordini sacerdotali, si
trasferisce a Modena dove ricopre la cattedra di Filosofia (Logica, Fisica e matematica)
allUniversit e di Greco e Matematica nel Collegio San Carlo. Nel 1769 gli viene offerta la
cattedra di Storia Naturale e la Direzione del Museo allUniversit di Pavia ; incarichi che tiene
per trentanni, fino alla morte, avvenuta l11 febbraio 1799.
Mente acutissima, dotato di capacit di osservazione veramente mirabile, viaggiatore
instancabile, conversatore brillante e scrittore finissimo, per la vastit e limportanza degli
argomenti trattati va considerato una delle personalit pi ricche e pi dotate nel campo della
ricerca scientifica. Seguace rigoroso della fisica sperimentale, rimane celebre una sua frase:
"Sperimentare comunque mestiere di tutti, sperimentare a dovere stato e sar sempre
mestiere di pochi". Fu in corrispondenza con i maggiori uomini di cultura e di scienza
dellEuropa del Tempo: da Voltaire a Cesare Beccaria, da Charles Bonnet a Antoine-Laurent
Lavoisier, per citarne solo alcuni.
Come insegnante ci ha lasciato un vero modello di didattica delle Scienze, la Piccola Memoria,
scritta nel 1780 e relativa al piano delle lezioni da tenere nel corso biennale allUniversit di
Pavia.
I risultati delle sue ricerche sono racchiusi in circa 43 opere, delle quali la pi brillante il
Saggio di osservazioni microscopiche concernenti il sistema della generazione de Signori di
Needham e Button, del 1765 che lo impose allattenzione del mondo scientifico europeo. Qui lo
Spallanzani affronta e risolve il problema della generazione spontanea negli infusori,
dimostrandone linfondatezza per via sperimentale. Di notevole interesse sono le ricerche sulle
principali funzioni vitali nel campo della fisiologia comparata: circolazione, generazione,
digestione, respirazione.
Nellultimo periodo della sua vita si impose allattenzione del mondo scientifico internazionale
quale valente chimico con la pubblicazione del CHIMICO ESAME nel 1796.
Non si possono dimenticare i sei volumi del Viaggio alle Due Sicilie e in alcune parti
dellAppennino, racconto di viaggio ma anche trattato di vulcanologia e di osservazioni
geochimiche e geofisiche.
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Le sue scoperte divinatorie abbracciarono i campi pi disparati dello scibile: dalle leggi
fisiologiche della circolazione del sangue, della digestione e della respirazione e della
riproduzione artificiale, agli studi mirabili sui molluschi e sugli infusori, alle osservazioni sulla
vita delle piante ai fenomeni vulcanici. Per trentanni luniversit di Pavia che lo ebbe illustre
professore, fu il tempio della sua gloria e la fama delle sue scoperte si sparse per lEuropa
onorando lItalia.
Nella casa di Scandiano, dove lo Spallanzani nato, c un busto di lui e uniscrizione breve e
significativa: "Natus Scandiani, clarus ubique".
La sua alta e pensosa figura effigiata nel marmo domina ora nella piazza principale del paese
natale e vegli sugli scandianesi come un Nume indigete.
Fu arruolato nell'esercito austriaco come chirurgo. Era una persona molto intelligente, entrato
nelle grazie del comandante del suo Reggimento, divenne il medico di Giuseppe II, primogenito
di Maria Teresa, imperatrice d'Austria. Brambilla us la sua influenza su Giuseppe II affinch ai
chirurghi venisse insegnato il latino, per poter studiare i testi scientifici e per essere quindi messi
alla pari dei medici. La prima cosa da fare era l'insegnamento del latino e poi mostrare come era
fatto il corpo umano. Perci grazie a lui fu fondata una grande accademia a Vienna, in cui si
praticava l'insegnamento del latino ai chirurghi, non solo, furono fatte arrivare da Firenze delle
splendide cere anatomiche (tuttora presenti a Vienna) al fine di istruire gli allievi. In
conclusione riusc cos a parificare medici e chirurghi; infatti nelle universit imperiali
presente un simbolo di ci: due donne che si tengono per mano, che rappresentano,
rispettivamente, una la medicina, l'altra la chirurgia, al di sopra di una scritta: " IN UNIONE
SALUS".
Il pensiero di Brambilla si inserisce in un discorso che venne fatto a Firenze da Felice Fontana
(1730-1805). Fontana, abate e prezioso consigliere del granduca di Firenze, ebbe l'idea, per
istruire i chirurghi, di allestire dei calchi in cera di preparati anatomici. Questa idea era utile per
due motivi: 1) perch gli atlanti a colori costavano moltissimo, 2) perch i chirurghi non
conoscevano il latino. Quindi Fontana allest a Firenze, con l'aiuto di vari anatomici, una vera e
propria officina di ceroplastica in cui si facevano i calchi dei cadaveri che prima si facevano in
gesso e poi si voltavano in cera.
Carlo Felice mand l'anatomico Francesco Antonio Boi (1767-1855) nativo di Olzai, da Cagliari
a Firenze, proprio per avere dei modelli in cera, necessari per il suo museo, modelli tuttora
considerati tra i pi belli del mondo (anche perch opera personale di Clemente Susini).
Sydenham (1624-1689) e Boerhaave (1668-1738)
Sydenham (1624-1689) e Boerhaave (1668-1738) praticarono il ritorno all'ippocratismo, cio
alla cautela assoluta nel trattare il malato e affermarono che bisogna avere gli ospedali come
luoghi di cura.
La prima clinica universitaria fu fondata infatti a Leida in Olanda, dove lavorava Boerhaave,
universit che era stata regalata, pi di un secolo prima, dal principe d'Olanda agli abitanti come
premio per avere valorosamente combattuto contro gli spagnoli nella guerra dell'indipendenza.
Nicol Stenone (1638-1686)
Famoso scienziato danese.
Esperienze:
- formula compiutamente il concetto di ghiandola;
- descrive il "dotto di Stenone" ( e la disputa con Blasius, professore di anatomia);
- inquadramento della funzione esocrina salivare e lacrimale;
- chiama ovidutti le tube uterine;
- stabilisce l'omologia tra le ovaie dei mammiferi e quelle degli uccelli.
Successivamente Stenone divenne prete e per questioni di coerenza abbandon la scienza. Mor
in condizioni di estrema povert, avendo dato tutto ai poveri. Il granduca di Firenze Cosimo III,
volle che il suo corpo fosse trasferito a Firenze e fu sepolto prima nella cripta, poi nella basilica
di San Lorenzo. Fu proclamato beato e protettore degli scienziati nel 1988 dall'attuale Pontefice.
John Hunter (1728-1793)
Hunter fece un esperimento su se stesso: poich sosteneva che non poteva esserci un soggetto
con due malattie, per stabilire se la blenorragia e la sifilide erano due malattie diverse o no, si
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inocul nel glande del pus proveniente da un soggetto con la blenorragia per vedere se sarebbe
comparsa la blenorragia o la sifilide.
In realt si ammal di sifilide perch quel soggetto aveva entrambe la malattie e fu fortunato
perch ne guar. L'esperimento che venne pubblicizzato in tutto il mondo port ad una
confusione, poich portava a credere che le due malattie fossero una cosa sola.
Le medicine alternative
Franz Mesmer
Formula la teoria del magnetismo animale: usa il mesmerismo nel trattamento medico (1774).
Samuele Hahnemann
Osservazioni sulleffetto pirogeno della corteccia di china se somministrata in alte dosi.
Similia similibus + diluizione estrema: nascita dellOMEOPATIA (1810).
1800-1900
Principali avvenimenti:
La scienza della vita.
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La microbiologia.
Le concezioni patogenetiche.
Lanatomismo clinico.
La radiologia.
Lantisepsi e lasepsi.
Lanestesiologia.
Progressi della fisiologia.
Le conquiste di Pasteur
Nel 1854, nominato professore di chimica alla facolt di scienze di Lilla, Pasteur inizi a
occuparsi di fermentazione, stimolato dalle richieste dei produttori di bevande alcoliche della
regione. Gli scienziati dellepoca ritenevano che la fermentazione alcolica fosse un fenomeno
esclusivamente chimico; Pasteur riusc invece a dimostrare il ruolo essenziale svolto dai
microrganismi, e in particolare dal lievito, in questo processo. Scopr, inoltre, che la
riproduzione indesiderata di sostanze quali lacido lattico o lacido acetico nelle bevande
alcoliche dovuta alla persistenza di microrganismi di varia natura, tra cui batteri, allinterno di
questi prodotti. Grazie a queste scoperte fu possibile elaborare sistemi efficaci di eliminazione
dei microrganismi dannosi, che rappresentavano un grave problema economico per lindustria
vinicola e birraria.
Ma gli studi che gli avrebbero dato maggiore fama furono quelli sulla rabbia.
Chi veniva morsicato da un cane rabbioso non aveva scampo: sarebbe morto tra atroci spasmi,
nell'inutile tentativo di ingoiare qualche goccia d'acqua.
Era l'idrofobia, una malattia che da secoli infieriva in Europa, contro la quale non c'era nulla da
fare. La gente ne era atterrita, e temeva sia i cani che coloro che venivano morsi.
Pasteur pens che forse somministrando al cane sano il "virus" attenuato (ma per "virus"
intendeva solo il "veleno" che a suo avviso provocava la rabbia), sarebbe stato possibile
immunizzarlo, renderlo cio resistente all'infezione. Con una serie indaginosa di esperimenti,
mediante il passaggio del materiale infetto da un animale all'altro riusc ad ottenere materiale
infetto sempre pi attenuato sino a non risultare infettante per l'animale.
Somministr a ventitr cani la prima dose di materiale pi attenuato, essiccato per quattordici
giorni; il secondo giorno quello un po' "pi forte", di tredici giorni, e cos via. Alla fine della
seconda settimana gli animali ricevettero la dose pi virulenta, attenuata per appena un giorno
(che sarebbe risultata letale per un cane non immunizzato). Non furono invece vaccinati, a che
fungessero da "controlli", altri 19 cani, ai quali fu poi somministrato il virus attivo al 100%.
Mentre tutti questi ultimi 19 cani morirono, tutti quelli che avevano ricevuto le dosi di materiale
attenuato (vaccino), dopo la quattordicesima iniezione del "virus" quasi immodificato si
mostravano in perfetta forma.
Prese allora due cani vaccinati e due non vaccinati, e iniett loro una dose cento volte mortale
del virus della rabbia...
Dopo un mese, i cani che erano stati immunizzati saltellavano vispi e sani per il cortile, mentre
gli altri due si erano subito ammalati ed erano morti tra atroci ululati.
La notizia fece immediatamente il giro del mondo: Pasteur aveva inventato il vaccino contro la
rabbia!
E da tutto il mondo piovvero le ordinazioni.
L'industria non era preparata a rispondere a richieste cos massive; per di pi apparve
immediatamente chiaro che non era in pratica possibile vaccinare "tutti i cani".
La soluzione migliore apparve allora quella di vaccinare non i cani, ma solo le persone
morsicate.
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Ma con chi provare? Chi avrebbe avuto il coraggio di esporsi a quel vaccino dimostratosi sicuro
ed efficace per i cani, ma ancora mai per l'essere umano?
L'occasione l'offr una povera donna alsaziana che port a Pasteur suo figlio Joseph Meister, di
9 anni, morsicato da un cane rabbioso in tredici punti. Pasteur decise di somministrargli il
vaccino: era la notte del 6 luglio 1885...
Pochi giorni dopo, il piccolo Joseph giocava allegramente nel letto. La notizia si sparse in tutta
Europa, e frotte di gente morsicata da cani randagi cominci ad affollare il laboratorio di
Pasteur.
Da Smolensk, in Russia, giunsero 19 mugiki che una ventina di giorni prima erano stati morsi da
un lupo rabbioso. Cinque di essi erano in condizioni disperate. L'unica parola francese che
questi strani contadini dai cappelloni di pelo conoscevano era "Pasteur! Pasteur"! Ma la
dicevano con tono cos disperato da commuovere tutta Parigi.
Erano casi ormai gravissimi, che rischiavano di morire da un giorno all'altro. Cos Pasteur prese
una delle decisioni pi temerarie della sua vita: per stringere i tempi pratic due iniezioni al
giorno del vaccino, una al mattino e una alla sera.
La gioia dei parigini esplose quando arriv la notizia che 16 dei 19 mugiki erano salvi. Il
tripudio si estese a macchia d'olio in tutta la Francia, scuotendo come un brivido la placida
Europa.
Lo zar di Russia insign Pasteur della Croce di diamanti di S. Anna, e invi 100.000 franchi per
la costruzione di quello che sarebbe divenuto l'Istituto Pasteur di Parigi, uno dei Centri di ricerca
pi prestigiosi del mondo.
L'epilogo di questa storia molto amaro. Nel 1942, in piena occupazione nazista della Francia,
un drappello di SS si present all'Istituto Pasteur tentando di profanare la cappella dove riposa il
corpo del grande scienziato francese. Per non assistere allo scempio, il custode prefer
suicidarsi.
Il custode era ormai un uomo di sessantaquattro anni; si chiamava Joseph Meister. Proprio lui,
quel ragazzo alsaziano che tanti anni prima Pasteur aveva salvato somministrandogli il primo
vaccino antirabbico della storia.
Koch e le malattie
I primi studi di ricerca Koch li compie sul bacillo del carbonchio. Egli si trova, in questo
periodo, nel Wollenstein, dove il carbonchio provoca numerose epidemie tra i bovini. Non ha
contatti con altri ricercatori, n accesso a biblioteche, quindi deve contare sulle sue sole forze.
Koch riesce a provare che proprio il bacillo del carbonchio a provocare la malattia: egli
inocula in alcuni topi il sangue prelevato dalla milza di animali malati ed in altri il sangue
prelevato dalla milza di animali sani dimostrando che i topi ai quali stato inoculato sangue
infetto si sono ammalati, quelli ai quali stato inoculato sangue sano no.
Ma va anche oltre. Riesce a produrre una coltura di bacilli del carbonchio facendoli crescere e
moltiplicare nell'umore acqueo dell'occhio di un bovino, riuscendo cos a dimostrare che i
bacilli si riproducono e causano la malattia anche senza il contatto con alcun animale, perch
hanno la capacit di resistere quando le condizioni sono avverse producendo delle spore che poi,
in condizioni favorevoli, produrranno di nuovo i bacilli.
Tra il 1883 ed il 1884 Koch si dedica allo studio del vibrione del colera e alla sua diffusione, e
formula delle linee guida che sono ancora oggi ritenute valide. Si dedica poi allo studio di una
malattia per quell'epoca molto comune e molto grave, alla quale rester legato il suo nome, la
tubercolosi.
Egli cerca di preparare una sostanza che potesse essere utilizzata con scopi terapeutici contro
questa malattia. Questa sostanza, che egli chiamer tubercolina, viene ricavata dal bacillo stesso
della tubercolosi e, sebbene non abbia il risvolto terapeutico valido sperato, ancora oggi
utilizzata (chiaramente prodotta con tecniche pi all'avanguardia) a scopo diagnostico. Lo studio
della tubercolosi e del batterio che la provoca lo porter anche a sostenere, a ragione anche se
nessuno gli creder, al Congresso Medico sulla Tubercolosi svoltosi a Londra nel 1901, che il
batterio che causa la tubercolosi umana e quello che causa la tubercolosi bovina sono differenti.
LANATOMISMO CLINICO
Breve storia
Ippocrate: Ispezione e succussione.
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LANTISEPSI E LASEPSI
Tecnica antisettica: riservata esclusivamente alla preparazione del campo operatorio.
Tecnica asettica: sterilizzazione di quanto viene a contatto di ogni lesione (operatoria o meno).
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LANESTESIA CHIRURGICA
Breve storia
Mandragora.
Cicuta.
Oppio.
Il curaro e la Strychnos Toxifera (Sir Walter Raleigh 1595).
La spongia soporifera (mandragora, cicuta e oppio).
La coca degli indios.
Dioscoride, chirurgo militare greco (I sec d.C) conia la dizione anestesia.
Valerius Cordus (1415-1544), medico e professore tedesco scopre il vetriolo dolce, letere
solforico, distillato dellacido solforico (1540) (per altri il vetriolo dolce era gi stato scoperto
nel 1275 da Raimondo Lullo, alchimista spagnolo).
Paracelso (1493 - 1541) scopre la propriet ipno-inducente delletere solforico.
Joseph Priestly individua l'ossigeno (1774), il monossido di carbonio e lossido nitroso.
Antoine Laurent Lavoisier e la rivoluzione della chimica.
William Harvey pubblica il De motu cordis.
Robert Hook tenta la ventilazione sperimentale in animali (1667).
Evangelista Torricelli (barometro).
Pascal (gas ed altitudine).
Boyle (comprimibilit dei gas).
La medicina pneumatica come forma di terapia basata sullinalazione di vari gas.
Humphrey Davy (1778-1829): lossido nitroso come gas esilarante utile anche per il mal di
denti, il suggerimento di utilizzarlo in chirurgia.
Crawford Williamson Long (1815-1878)
Chirurgo americano, Georgia; il primo ad usare l'etere in anestesia chirugica (30 marzo 1842) su
un certo Sig. Venable: asportazione di due cisti del collo.
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Storia dellanestesia
Sin dai tempi pi remoti l'uomo ha cercato con ogni mezzo qualcosa che potesse alleviare il
dolore, anche se si riteneva che questo fosse mandato dagli dei e quindi ostacolasse la loro
volont chiunque tentasse di combatterlo.
Varie sono state le tecniche e le sostanze usate nel corso dei secoli: strangolamento, ischemia,
ipnosi e mesmerismo, oppio, mandragora, cicuta, iosciamo, hashish, alcool, ghiaccio.
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Gli interventi chirurgici si limitavano a quelle situazioni che avrebbero comunque procurato la
morte come drenaggio di ascessi ed amputazioni di arti colpiti dalla gangrena. I risultati erano
pessimi e la mortalit enorme, non soltanto dovuta ad infezioni, ma anche per la mancanza di
adeguata protezione dell'organismo dall'aggressione chirurgica (dolore, stress, emorragia ed
altro).
Gli Assiri gi nel 3000 a.c. praticavano un metodo particolare di "anestesia", infatti
comprimevano le carotidi del malato al livello del collo (strangolamento) causando ischemia
cerebrale ed uno stato di coma che era adatto a praticare la chirurgia...se il malcapitato
sopravviveva.
Con il progredire della civilizzazione si iniziarono a scoprire le propriet dei narcotici vegetali
come l'oppio, la mandragora, la cannabis indica.
L'oppio era somministrato nell'antico Egitto (3000-1000 a.c.) ai bambini per farli stare calmi
durante la notte.
Il grande medico dell'antichit Ippocrate (460 a.c.-377 a.c.) descrive la "spongia soporifera",
una spugna impregnata con oppio, mandragora e cicuta che in grado di dare il sonno ai
malati. Nel 50 d.C. Dioscoride, un medico greco, descrivendo gli effetti della mandragora usa
per la prima volta la parola anestesia, e leggendo i suoi scritti ci si pu accorgere come i termini
usati siano praticamente sovrapponibili a quelli che oggi conosciamo.
E' grazie alla spugna soporifera che nel tredicesimo secolo il frate dominicano Teodorico (12051298) si distingue per la sua abilit chirurgica presso l' Universit di Bologna.
Per molti secoli la spugna soporifera e l'oppio, il cui uso aumenta tantissimo grazie al
commercio con le indie di citt come Genova e Venezia, sono le uniche sostanze che vengono
usate per cercare di alleviare il dolore durante le operazioni, che risultano comunque essere
delle vere e proprie torture.
Con la scoperta delle americhe giungono le prime notizie di una foglia che gli indios masticano
(coca) e che rende insensibile la lingua, si raccontano delle morti per paralisi di alcuni soldati
dopo essere stati colpiti dalle frecce dei nativi. Sir Walter Raleigh nel 1595 descrive per la
prima volta la pianta Strychnos Toxifera ed il suo prodotto chiamato curaro.
Nel 1540 Valerius Cordus sintetizza l'etere solforico chiamandolo "vetriolo dolce", e nel 1564
Ambrosio Par amputa una gamba dopo aver applicato sopra di essa del ghiaccio.
Il famoso chimico Philippus Aureolus Theophroustus Bombast von Hohenheim chiamato
Paracelso, mescola acido solforico con alcool caldo ottenendo anch'esso etere solforico,
scoprendo che questa miscela se inalata produce un sonno profondo. Nonostante questa brillante
scoperta, egli non fu capace di analizzarne completamente le potenzialit e le sue conclusioni si
perdono negli archivi di Norimberga, ritardando cos di circa trecento anni la comparsa
dell'anestesia moderna.
Nel 1600 in Inghilterra si prova ad iniettare oppio in una vena usando un pennino per scrivere e
dando cos inizio alla tecnica di iniezione endovenosa.
William Harvey nel 1616 scopre la circolazione sanguigna e nel 1628 pubblica i suoi concetti
nel libro De Motu Cordis. Robert Hook tenta nel 1667 la ventilazione artificiale soffiando aria
nei polmoni degli animali usando un rudimentale mantice.
La seconda met del diciassettesimo secolo vede proliferare in maniera incredibile gli studi sui
gas. Evangelista Torricelli misura la pressione barometrica a livello del mare ed inventa il
barometro, Pascal dimostra che questa varia in funzione dell'altitudine e Boyle enuncia la sua
legge sulla comprimibilit dei gas.
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Nel 1774 Joseph Priestly descrive e prepara l'ossigeno, ed grazie agli studi del francese
Antoine Laurent Lavoisier che si capisce la fondamentale importanza per il nostro organismo di
questo gas.
Si deve a Sir Humpry Davy, un chimico inglese, la sintesi del protossido di azoto e la
descrizione delle sue propriet, sia come "gas esilarante", sia come gas in grado, se respirato, di
rimuovere il dolore. Egli codifica le procedure della sua preparazione e lo somministra con
successo ad alcuni suoi amici per togliere il dolore causato dal mal di denti. Nel 1792 Curry
pratica per la prima volta la intubazione tracheale nell'uomo usando il solo tatto.
E' il 19 secolo che segna una svolta nell'anestesia, infatti la chimica, la biologia, l'anatomia e la
fisiologia sono ormai in grado di fornire indicazioni importanti, ed i medici ed i chirurghi della
nuova generazione sono sempre pi sensibili alle sofferenze subite dai malati durante la
chirurgia, tanto che le cronache riportano di alcuni chirurghi che non riuscivano a dormire la
notte prima dell'intervento pensando ai tremendi dolori che avrebbero inflitto ai loro pazienti, e
sempre nelle cronache del tempo si trova la storia di un chirurgo francese certo Velpeau che
dovendosi operare per curare la sua malattia, prefer suicidarsi.
Sebbene la soluzione per risolvere il dolore chirurgico fosse quasi a portata di mano all'inizio
del 1800, bisogna attendere fino alla met del secolo per vederla realizzata.
Le operazioni chirurgiche erano ancora effettuate solo per i casi nei quali era certa la morte, dal
1821 al 1846 presso il Massachussets General Hospital di Boston furono eseguiti soltanto 333
interventi chirurgici in elezione, solamente poco pi di uno al mese. La chirurgia continuava ad
essere una ultima disperata risorsa. In una di queste operazioni, fatta dal chirurgo capo John
Collins Warren, la punta della lingua di un giovane paziente colpita da tumore, fu asportata con
un improvviso e rapido colpo di coltello, ed un ferro rovente fu applicato sulla ferita per fermare
l'emorragia. Diventato quasi pazzo per il dolore, il giovane fugg dai legacci che lo
immobilizzavano e fu inseguito fino a quando l'emorragia fu arrestata con il labbro inferiore
totalmente bruciato.
Gli strumenti usati per la chirurgia erano pochi e rudi. Le caratteristiche di un grande chirurgo
non erano pazienza e delicatezza ma velocit e forza, il record per unamputazione di coscia alla
fine del 1700 era di un chirurgo inglese che la effettu in 35 secondi e nelle fretta rimosse anche
il testicolo destro del paziente. Le reazioni dei chirurghi al termine dell'intervento erano le pi
disparate, chi emergeva dalla operazione pallido e tremante e chi abbastanza insensibile urlava
"silenzio" ai pazienti durante la loro agonia.
Durante i secoli numerose tecniche erano state usate per cercare di alleviare il dolore chirurgico
compresa l'ipnosi, un metodo diretto e crudo era quello di rendere il malato insensibile
colpendolo con un pugno alla mandibola, fino al 1846 oppio ed alcool erano in pratica i soli
agenti usati per diminuire le sofferenze dei pazienti, ma sfortunatamente grandi dosi di alcool
necessarie a produrre insensibilit causavano nausea, vomito e spesso morte anzich il sonno, e
lo stesso oppio aveva importanti effetti collaterali e non era abbastanza potente per coprire
completamente gli stimoli chirurgici.
Gi agli inizi del 1800 quasi tutti i chimici potevano fornire protossido di azoto ed etere
solforico ai medici, ed i loro effetti sul tono umorale delle persone erano ben conosciuti. Il
protossido veniva usato in vere e proprie dimostrazioni pubbliche di divertimento provocando
delle incontenibili risate in chi lo inalava, e gli studenti universitari organizzavano delle "feste
all'etere" dove chiunque poteva provarne gli effetti respirando i suoi vapori. A questi "party"
assistevano decine di persone,e la cosa pi strana era che dopo l'effetto euforico seguiva un
sonno profondo, ed proprio assistendo a queste dimostrazioni che almeno tre medici americani
separatamente introdussero l'uso del protossido di azoto e dell'etere solforico intorno al 1840.
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Il dott. Long fu il primo ad usare l'etere nel 1842. Egli oper il sig. Venable per due cisti al
collo, costui era terrorizzato dall'idea di vedere un coltello sulla sua pelle, ma essendo uno
"sniffatore di etere" durante le dimostrazioni, sotto consiglio del dottore stesso aspir i vapori
prima dell'intervento chirurgico, quando si risvegli il medico gli mostr le due cisti asportate, il
prezzo anestesia compresa fu di $ 2. Il dott. Long estese l'uso dell'etere anche alla ostetricia, ma
purtroppo per lui diffuse i suoi lavori solamente nel 1849. Nel 1878 mor all'et di 63 anni per
emorragia cerebrale mentre assisteva una partoriente, egli cadde sul pavimento e i familiari della
donna corsero in suo aiuto ma lui rifiut, le sue ultime parole furono "la salute della madre e del
bambino prima di tutto" .
Il secondo americano a scoprire l'anestesia inalatoria fu Horace Wells. Anch'egli svilupp la sua
idea assistendo ad una pubblica dimostrazione di protossido di azoto, notando che un uomo
dopo aver inalato il gas ed essere caduto da una discreta altezza non lamentava nessun dolore.
Wells era un dentista e nel 1844 speriment su se stesso l'efficacia del protossido asportandosi
due denti e non provando nessun fastidio. Decise allora di dare una dimostrazione presso il
Massachussets General Hospital di Boston, ma il paziente al quale tolse un dente dopo avergli
somministrato il gas url per tutto l'intervento, secondo alcuni perch il medico aveva usato una
dose insufficiente, e secondo altri perch il malato era stato pagato da medici rivali di Wells.
Costui si ritir sconfitto ed umiliato.
Un amico ed apprendista di Wells, William Thomas Green Morton, sebbene non fu il primo
scopritore del protossido e dell'etere, il pi conosciuto tra questi. Ci largamente dovuto al
modo in cui annunci i suoi lavori e port avanti le sue dimostrazioni. Egli fu il primo ad usare
nel settembre del 1846 etere per estrarre un dente, ed il 16 ottobre 1846 si present al
Massachussets General Hospital di Boston con una sfera di vetro munita di una via di ingresso
e di una di uscita con dentro una spugna imbevuta di etere. Sotto la supervisione del chirurgo in
carica dott. John Collins Warren ed alla presenza di numerosi colleghi, fece respirare al sig.
Gilbert Abbott i vapori provenienti dalla sfera. Il dott. Warren asport al paziente un grosso
tumore del collo rapidamente e senza nessun dolore, poi si gir verso la platea e con gli occhi in
lacrime disse: "signori non c' nessun imbroglio". Era nata l'anestesia moderna.
Questa sensazionale scoperta fu ufficialmente annunciata il 18 novembre 1846 sul Boston
Medical and Surgical Journal, ed il noto medico e poeta Oliver Wendell Holmes sugger il
termine "anestesia" riprendendolo dai testi greci, per significare insensibilit al piacere ed al
dolore.
Intanto il dott. Wells, sentitosi tradito da Morton, cominci tra il 1847 ed il 1848 a pubblicare
articoli per reclamare la validit della sua prima intuizione ed inizi a sperimentare il
cloroformio (sintetizzato nel 1831 dallo statunitense Samuel Guthrie e dal francese Eugene
Souberrain) diventandone dipendente. Il 23 gennaio 1848 dopo essere stato arrestato per avere
gettato dell'acido addosso a due prostitute di Broadway si suicid tagliandosi le vene delle
gambe e tenendo un fazzoletto impregnato di cloroformio in bocca.
Morton dopo aver avuto i riconoscimenti della comunit medica e conscio delle possibilit
commerciali dell'etere solforico, si rifiut di rivelare la composizione della miscela e la chiam
"letheon" brevettandola con questo nome. Ma divent ben presto chiaro che il "letheon" altro
non era che etere solforico e nonostante il brevetto non gli fu riconosciuto nessun compenso,
inoltre fu accusato dalla opinione pubblica di aver spinto il suo amico Wells al suicidio, egli fu
ben presto dimenticato e fin di vivere a Boston drogandosi con l'etere.
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LA SCOPERTA DELLINSULINA
Verso la scoperta dellinsulina
1683, J.C. Brunner: poliuria e sete nel cane pancreasectomizzato.
1776, A.M. Dobson: le urine del soggetto diabetico contengono zucchero.
1869, Langerhans, patologo tedesco: le isole pancreatiche, raggruppamenti cellulari poi indicati
come isole di Langerhans, che producevano fermenti che si versano direttamente nel
sangue.
Inizi 1900, L.V. Ssoboliev: il principio attivo delle isole di Langerhans inibisce liperglicemia.
Procedure per ottenere questo principio attivo: si utilizza il pancreas dellembrione di vitello con
dotto pancreatico legato (atrofizzando il pancreas esocrino).
1908: L.G. Zuelzer: prepara lautolisato alcolico (Acomatol) di pancreas di cani e cavalli
efficace contro liperglicemia.
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Banting e linsulina
La sera del 20 ottobre 1920 il giovane medico canadese dottor Frederick Banting stava
preparando la lezione del giorno dopo per gli studenti; riassumeva quanto sin'allora era dato di
sapere sul pancreas. A.M. Dobson aveva dimostrato nel 1776 che le urine del soggetto diabetico
contengono zucchero, e solo un centinaio di anni dopo von Mering e Minkowsky avevano
osservato nel cane che l'asportazione del pancreas provoca il diabete. In pi, Langerhans aveva
scoperto nel tessuto pancreatico raggruppamenti cellulari poi indicati come "isole di
Langerhans", che producevano "fermenti" che si versano direttamente nel sangue.
A Banting non ci volle gran che per concludere che i legami tra il pancreas e il diabete erano pi
che evidenti. Forse era questa la chiave per scoprire il mistero del diabete e dare qualche
speranza a milioni di pazienti.
Banting part dalla constatazione che la legatura del dotto pancreatico (attraverso cui il succo
pancreatico viene convogliato nell'intestino) provoca degenerazione del pancreas tranne che
delle cellule del Langerhans. Se non proprio queste le cellule interessate al difetto che ne alla
base, pens Banting, non escluso che somministrandone un estratto il diabete possa essere
controllato.
Per condurre queste ricerche ottenne da Macleod, direttore del laboratorio di fisiologia
dell'Universit di Toronto, una decina di cani, e l'aiuto di un giovane studente di medicina, Ch.
Best.
Banting e Best legarono il dotto pancreatico ad un cane: dopo qualche settimana il pancreas era
degenerato divenendo non pi grande di un pollice.
Essi triturarono allora il residuo in un mortaio, riducendolo in poltiglia e filtrandolo.
Ore 10 del 27 luglio 1921: una cagnetta diabetica quasi morente, in coma. Banting le
somministra l'estratto di pancreas cos ottenuto. L'attesa drammatica. Ma dopo qualche
momento la cagnetta comincia a scodinzolare e a saltare di qua e di l. La ricerca dello zucchero
nell'urina che Best esegue ogni ora indica una riduzione progressiva dello zucchero: a 5 ore
dall'esperimento essa risulta 75 volte inferiore alla concentrazione di partenza. Sembra un
miracolo.
Ma a guastare la festa, la cagnetta il giorno dopo muore. Sarebbe occorsa tanta altra "isletina"
(cos Banting battezza inizialmente la sostanza che ha estratto dalle isole). Ma per mantenere in
vita un cane, ci vuole il pancreas di ben altri otto cani.
Come procurarsi tanto materiale e come usarlo nell'uomo?
Il problema presto risolto: ci si rivolge al mattatoio comunale, dove i pancreas degli animali
vengono gettati via. Gli esperimenti continuati su numerosi altri casi resi sperimentalmente
diabetici, sempre con gli stessi successi.
Ma giunge immancabilmente il momento di provare la nuova sostanza anche nell'Uomo. Ci
vuole qualcuno disposto a sottoporsi alla prova.
L'uomo si chiama Joe Gilchrist: un laureato in medicina mal ridotto dal diabete, in condizioni
disperate. Gli somministrano l'isletina. "Non appena mi ripresi -dir pi tardi- diventai la cavia,
il cane, il coniglio pi prezioso del laboratorio".
Fu poi Macleod a trovare il nome di "insulina", e Collip a renderla somministrabile.
Toronto divenne ben presto la citt della speranza per milioni di diabetici, e la notizia della
scoperta dell'insulina fece immediatamente il giro del mondo. Per essa, nel 1923 fu assegnato
solo a Macleod e a Banting il Premio Nobel per la Medicina: inconcepibilmente ne fu escluso il
giovane Best, che vi aveva contribuito in modo cos determinante.
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I primi pazienti:
- 11 gennaio 1922: Leonhard Thompson (ragazzo di 21 anni in coma diabetico);
- Joseph (Joe) Gilchrist: medico diabetico;
- negli USA: il primo paziente sar lattore cinematografico James Havens;
- il secondo paziente sar G.R. Minot (lo stesso che con W.P.Murphy proporr il
trattamento dellanemia con estratti epatici).
Interruppe gli studi sullargomento, (ma sar larticolo pubblicato nel 1929 a salvarlo
dalloblio), per continuare quelli sul lisozima (enzima che Fleming stesso aveva isolato dal
muco estratto dal suo stesso naso) cui aveva attribuito possibili funzioni antibatteriche.
Fleming continu a conservare il suo penicillum notatum anche dopo avere interrotto gli studi.
Sviluppi della scoperta di Fleming
1929: il giovane batteriologo di nome Paine, il campione di penicillum richiesto a Fleming e
lapplicazione topica sugli occhi infetti di quattro neonati e di un adulto. Lentusiasmo sui
risultati il professore (Howard Florey) di Anatomia Patologica presso lUniversit di Sheffield
(ma ancora poca intuizione).
1931: Harol Rainstrick allappena fondata School of Hygiene and Tropical Medicine di Londra
e sua quipe per estrarre i principi attivi. Scoprirono che non il penicillum notatum comune ma
solo quel tipo specifico di Fleming (come individu un micoloco americano cui avevano inviato
la muffa) produceva penicillina. Ma quando concentrarono con etere: addio penicillina
(abbandono degli studi).
1935: Roger Delbert Reid: neolaureato studente americano, lazione batteriostatica (lo
scetticismo sullimportanza della sostanza del suo professore) e la descrizione in un articolo
delle osservazioni.
1935: Gerald Dolmagk ed il prontosil rosso (farmaco sintetizzato da un chimico alla ricerca di
nuovi coloranti per l I. G. Farbenindustire tedesca) inoculato per la cura delle infezioni da
streptococchi: cade lidea limitante ed inveterata dellinutilit della iniezione di un farmaco
antibatterico (nuova era nella ricerca farmacologica!).
anni 40: George Dryer, direttore della Sir William Dunn School of Pathology di Oxford, i
batteriofagi e la richiesta a Fleming dellinvio della muffa, con lipotesi di lavoro che la
penicillina potesse essere un batteriofago: subitaneo abbandono delle ricerche. La sua
assistente signorina Campbell-Renton e la sovravvivenza del penicillum notatum di Fleming.
Howard Walter Florey (successore di Dryer a Oxford) e la sua squadra tra cui il biochimico
Ernst Boris Chain (larticolo scovato per caso nella biblioteca e l'incontro di Chain con
Campbell-Renton che portava un fiasco con la muffa), Margaret Jennings (scopr che la
penicillina agiva solo sui batteri in fase di attiva moltiplicazione) Norman Heatley che comp
lanalisi quantitativa e misur dellattivit della penicillina).
1939 e i progetti biochimici della Rockefeller Foundation : alla ricerca di enzimi.
Chain e penicillina come una molecola non enzimatica ma instabile: la liofilizzazone (polvere
marrone, 30 volte pi potente del sulfamidico). Somministrazione di dosi massicce di penicillina
ai topi: penicillina come sostanza priva di effetti collaterali. La prudenza di Florey, la verifica e
lurina nera. Leccitazione e lesperimento sugli otto topi iniziato di sabato: inoculazione di dose
letale di streptococchi e poi penicillina.
Tre mesi dopo: Larticolo del 24 Agosto 1940 sul Lancet.
La Rockefeller Foundation ed il contratto ormai troppo stretto.
I brividi e la febbre nel primo paziente (un malato terminale di cancro).
La procedura di purificazione (estrazione a fasi multiple, due procedure gas-cromatografiche,
acidificazione e temperatura attorno al punto di congelamento: penicillina liofilizzata come
sostanza gialla), la rottura del tab universitario della ricerca pura e listituzione del
dipartimento di produzione, con accorgimenti che ne moltiplicarono la resa (le ragazze della
penicillina).
Luso del prodotto su di un poliziotto con la setticemia ed il quasi esaurimento delle scorte di
penicillina.
Luso su quattro bambini appena nati e su di un adulto di piccola taglia, tutti con infezione:
risultati strabilianti.
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Il Nobel mancato
La struttura del DNA Watson e Crick (1953).
La cristallografia a raggi-X ha mostrato che la molecola di DNA una doppia elica.
Watson e Crick nel 1953 proposero per il DNA una struttura a doppia elica con filamenti
antiparalleli e con le basi attaccate da legami idrogeno. Il loro modello in accordo con tutte le
funzioni attribuite alla molecola: informazione genica, mutazione e replicazione.
Pochi sanno che nel 1963 sul podio per la consegna del Premio Nobel per la scoperta della struttura
del DNA mancava uno scienziato il cui contributo stato fondamentale: si trattava della ricercatrice
Rosalind Elsie Franklin. Prematuramente scomparsa allet di 37 anni per un tumore alle ovaie, ha
condotto tutti gli esperimenti che hanno permesso di fotografare ai raggi X la struttura del DNA, e
la cui interpretazione ha permesso di dedurne la struttura tridimensionale.
Rosalind Elsie Franklin.
Pioniere della Biologia molecolare.
Born: London, England, July 25, 1920.
Died: London, England, April 16, 1958.
Nel 1951 Rosalind Franklin, per le sue competenze, venne invitata da John Randall al Dipartimento
di biofisica del King's College di Londra dove erano iniziate le ricerche sul DNA, acido
desossiribonucleico, la componente principale dei cromosomi e quindi dei geni. In poco tempo,
Rosalind mise a punto una tecnica innovativa che utilizzava i raggi X per fotografare i costituenti di
tutti i materiali viventi e non viventi. Il dispositivo consisteva in una microcamera capace di
produrre fotografie ad alta definizione dei singoli filamenti del DNA. La Franklin riusc dunque a
fare la prima fotografia dello scheletro del Dna che le permise di ipotizzare la famosa forma ad elica
Maurice Wilkins mostr a Watson all'insaputa della ricercatrice la foto 51 e questo avvenimento
forn lo spunto fondamentale a Francis Crick ed a James Watson per elaborare quello che venne
chiamato Il modello della doppia elica. Si ottenne un modello coerente con le conoscenze
teoriche e sperimentali dell'epoca, risultato, in ogni caso, di speculazioni teoriche sul lavoro
sperimentale svolto soprattutto nel laboratorio di Wilkins e della sua collaboratrice. L'articolo venne
pubblicato il 25 aprile del 1953, sulla rivista Nature. Sulla stessa rivista furono pubblicati due
lavori, uno di Rosalind Franklin e uno di Maurice Wilkins.
Nel 1962 James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins ottennero il Premio Nobel per la
Medicina per la scoperta della struttura del DNA. In quella occasione non riconobbero il contributo
di Rosalind Franklin, anche se ormai lei era morta ed il premio Nobel si assegna solo a persone
viventi
Solo nell'epilogo del suo libro, The double helix, Atheneum, 1968, J.D. Watson cerca di
ridimensionare la descrizione sprezzante data della collega Rosy (che lui cos chiama, in tono
paternalistico, anche se era sempre stata Rosalind per tutti, anche per gli intimi) in tutto il libro e
scrive: Poich le mie impressioni sul suo conto dal punto di vista scientifico e personale [...]
furono all'inizio spesso sbagliate, voglio dire qui [..] che eravamo giunti ad apprezzare
profondamente la sua onest e la sua generosit, rendendoci conto, troppo tardi, delle lotte che una
donna intelligente deve affrontare per essere accettata nel mondo scientifico La sua ostilit
derivava unicamente dalla sua giusta aspirazione di lavorare con gli altri su un piano di
eguaglianza.
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I gruppi sanguigni
1900, Karl Landsteiner medico austriaco (premio Nobel, 1930): i primi tre gruppi sanguigni
nell'uomo (A, B, 0).
1902, A. Decastello e A. Sturli, colleghi di Landsteiner: il quarto gruppo, AB.
1907, Hektoen: il concetto di compatibilit si estende, ulteriore test eseguito mettendo a contatto
il sangue del donatore con quello del ricevente per escludere miscele incompatibili.
Reuben Ottenberg (New York): prima tipizzazione per i gruppi AB0 e prove crociate prima
della trasfusione.
1912, Roger Lee (Ospedale Generale del Massachusetts): donatore universale (gruppo 0),
ricevente universale (gruppo AB).
1940, Landsteiner e Wiener: scoprono il fattore Rh.
1940, Wiener e Peters: dimostrarono la presenza di anticorpi, verso l'antigene Rh, nel sangue di
pazienti Rh negativo che avevano sofferto di reazioni emolitiche in seguito a trasfusione di
sangue Rh positivo.
Nel 1941 Philip Levine e Coll: la formazione di anticorpi Rh da parte di donne gestanti Rh
negative (se il feto ha ereditato i fattore Rh paterno), la nascita di figli morti o una delle
sindromi raggruppate sotto il termine di eritroblastosi fetale.
Il fattore Rh
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Nel 1940 Landsteiner e Wiener resero noto lindividuazione di un antigene fino ad allora ignoto,
il fattore "Rh" (o fattore Rhesus) cos chiamato in quanto fu scoperto lavorando sui sieri di
conigli immunizzati con globuli rossi della scimmia Macacus Rhesus, e nello stesso anno
Wiener e Peters dimostrarono la presenza di anticorpi, verso l'antigene Rh, nel sangue di
pazienti Rh negativo che avevano sofferto di reazioni emolitiche in seguito a trasfusione di
sangue Rh positivo. Nel 1941 Philip Levine e Coll. osservarono come la formazione di anticorpi
Rh da parte di donne Rh negativo avessero spesso come conseguenza la nascita di figli morti o
una delle sindromi raggruppate sotto il termine di eritroblastosi fetale; essi supposero che la
formazione di anticorpi fosse la risposta alla immunizzazione della madre da parte dell'antigene
Rh pervenutole dal feto che, a sua volta, lo aveva ereditato dal padre Rh positivo.
Massachusetts, Roger Lee, dimostr che era possibile somministrare sangue di gruppo 0 a ogni
altro gruppo del sistema AB0 e che sangue di tutti i gruppi poteva essere trasfuso ai pazienti di
gruppo AB. I termini di "donatore universale" e di "ricevente universale" furono coniati. Nel
1914 anticoagulanti a lungo termine, come il citrato di sodio, furono sviluppati consentendo la
conservazione del sangue.
Nel 1915 al Mt. Sinai di New York, Richard Lewisohn usava il citrato di sodio come
anticoagulante al fine di trasformare la procedura trasfusionale da diretta in indiretta
consentendo la conservazione del sangue in contenitori per alcuni giorni dopo la raccolta.
Questo costitu il secondo grande salto di qualit della terapia trasfusionale perch permise di
trasformare la procedura trasfusionale da diretta in indiretta portando cos all'allontanamento
definitivo dei due personaggi principali di questo processo, il donatore e il ricevente.
Nel 1930, infatti, fu costituita la prima Banca del Sangue al London Hospital. Il concetto di
Banca, secondo il quale le unit di sangue sono conservate in un deposito analogamente a
quanto avviene per il denaro, stato utilizzato per spiegare la necessit di avere disponibile, in
qualunque momento sangue, emocomponenti e/o emoderivati per le varie esigenze trasfusionali.
Quali queste esigenze? La maggior parte degli interventi trasfusionali si rendono necessari nei
traumatizzati della strada, del lavoro, della casa, del tempo libero; e poi ancora nei pazienti
affetti da neoplasie ematologiche, negli emofilici, nei talassemici, nei pazienti affetti da malattie
renali e sottoposti a dialisi ripetute, nei pazienti trapiantati, nei pazienti con neoplasie di varia
natura sottoposti a cicli di chemioterapia, nei pazienti sottoposti a interventi chirurgici
complessi.
A questo punto della storia della trasfusione, il donatore lontano dal paziente che ha bisogno
del suo sangue ed , quindi, libero di donarlo e in modo assolutamente anonimo, consapevole
delle necessit trasfusionali dei soggetti malati della propria comunit. La sua donazione un
gesto di solidariet, un atto di civismo di alto valore sociale. Nello stesso tempo, il donatore sa
pure che in qualunque momento ne avesse bisogno, potr usufruire delle stesse possibilit che
oggi lui stesso contribuisce a mettere a disposizione degli altri.
Con questo sistema, anche il paziente che riceve sangue non ha pi debiti di riconoscenza verso
una persona in particolare ma in generale verso la propria comunit.
Nel 1939-40, K. Landsteiner, A. Wiener, F. Lewine e R.E. Stetson scoprirono il sistema Rh che
viene riconosciuto come la causa di gran parte delle residue reazioni trasfusionali.
L'identificazione del fattore Rh insieme alla tipizzazione ABO saranno eseguite su tutte le unit
di sangue raccolte.
Nel 1947 si costituisce l'Associazione Americana delle Banche del Sangue (AABB) per
promuovere obiettivi comuni fra trasfusionisti e la pubblica donazione.
Nel 1952, Carl Walter introduce le sacche di plastica in sostituzione delle bottiglie di vetro per
la raccolta del sangue, premessa indispensabile per la evoluzione di un sistema di raccolta che
produca in modo semplice e sicuro, con l'ausilio della centrifuga refrigerata, molteplici
emocomponenti da una singola unit di sangue. Da qui nasce, ma ci vorranno ancora molti anni
perch si affermi e si diffonda questa nuova tecnologia, l'era della medicina trasfusionale, in cui
il paziente viene trasfuso con il solo componente di cui ha bisogno.
Nel 1960 la AABB pubblica Transfusion, la prima rivista americana interamente dedicata alla
trasfusione del sangue.
Nel 1964, la plasmaferesi introdotta come metodica di raccolta del plasma per il
frazionamento.
Nei primi anni '80 si afferma e sviluppa la terapia cosiddetta mirata in cui per la terapia degli
emocomponenti, i prodotti usati per il trattamento dei disordini della coagulazione, la
sostituzione del plasma tramite aferesi per il trattamento delle malattie autoimmuni, la comunit
delle banche del sangue e i servizi trasfusionali in generale entrano nell'era della medicina
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CARDIOLOGIA E TRAPIANTI
Cardiologia
Lanalisi del polso nellantichit: Antica Cina, Galeno
Pulsilogium di Santorio e un primitivo orologio.
Luigi Galvani: lelettricit animale (1780).
Alessandro Volta: la corrente elettrica come generata dalla combinazione tra due differenti
metalli (1792).
Stetoscopio (Laennec 1819).
Carlo Matteucci: anche il cuore possiede unattivit elettrica, che accompagna ogni battito
cardiaco (1842).
Emil Dubois-Reymon, fisiologo tedesco descrive il potenziale di azione (1843).
Mavery (Parigi 1876): primo tracciato fotografico delle oscillazioni di un elettrometro durante il
ciclo cardiaco.
Sfigmomanometro (Scipione Riva Rocci, 1896): il neurochirurgo H.W. Cushing lo importer
poi negli USA.
Radiografia del cuore (fine 800).
I toni di N. Korotkoff (1905).
Willeilm Einthoven (1860-1927), olandese: galvanometro a corda per la registrazione delle
correnti del cuore:
- 1893: introduce il termine elettrocardiogramma.
- 1895: distingue le cinque onde: onda P,Q,R,S,T.
- 1902: un nuovo galvanometro per lECG.
- 1905: il primo telecardiogramma (22 marzo).
- 1928: premio Nobel per linvenzione dellECG.
W. Forsamann (Berlino): primo caterismo nelluomo documentato radiograficamente (luglio
1929), tecnica rimasta nel silenzio fino al 1940; poi nel 1956 Premio Nobel per la Medicina.
Castellano e Coll (Cuba): visualizzazione delle cavit cardiache con liniezione di liquido
radioopaco (1930).
E. Monitz (Portogallo): visualizzazione angiografica dei vasi polmonari (1931).
Il segnapassi: A.S. Hyman (1932), P.Zoll (1952).
1949: Norman Jeff Holter, medico del Montana realizza il monitor Holter.
A.Senning e R.Elmsquit, svedesi (1958): impianto pacemaker esterno (in Italia primo impianto
dal Prof Ferruglio, a Udine, su militare di carriera di 48 anni).
1963: Robert Bruce e colleghi descrivono il loro multistage treadmill exercise test, noto anche
come Bruce Protocol.
Ecocardiogramma: ultrasuoni (> 20.000cicli/sec)
Ecocardiografia (Edler e Hertz, 1954).
Ecografia Doppler (1985).
Scintigrafia :
- con indicatore positivo ( met anni 70): pirofosfato tannico marcato con tecnezioo-90-m.
- perfusionale ( met anni 70): macroaggregati marcati con tallio 201.
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Trapianti
1938, Robert Gros: primo intervento chirurgico di chiusura del dotto arterioso.
1952, G.Hufnagel: primo intervento di sostituzione di protesi valvolare artificiale
1953, John Gibbon e Coll: macchina cuore-polmoni.
Fine anni 50, N.Shumway (California): primi trapianti di cuore su animali.
1964, J.D.Hary, (Universit di Missisipi): tentativo di trapianto da scimmia a uomo.
Notte del 3 dicembre 1967, Cristian Barnard (Citt del Capo): primo trapianto cardiaco (da
Denise Darvall, deceduta a 24 anni, a Louis Washkansky). Primo trapianto in Italia 14
novembre 1985, a Padova, dal Prof V.Gallucci.
21 aprile 1966 M.E. De Bakey (Huston, Texas): primo cuore artificiale (il ptz. M.Derudder
sopravvisse 40 ore).
16 settembre 1977, A.Gruntiz, Universit di Zurigo: angioplastica.
1985: impiego della ciclosporina.
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