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Appunti di Storia della Medicina Professor E.

Capodicasa A cura di maraz

STORIA DELLA MEDICINA


Appunti di lezione, citazioni dai libri di testo, informazioni aggiuntive, passi integrativi.

Le cinque fasi della medicina


Medicina istintiva: ciascuno medico di se stesso.
Medicina teurgico-sacerdotale e magico-demonistica: malattia come punizione di una divinit o
effetto di possessione demoniaca.
Medicina empirica: dallosservazione.
Medicina razionale: analizza le cause delle malattie formulando teorie (filosofo medico).
Medicina scientifica: dal 1600 con Galileo le informazioni vengono ottenute tramite esperimenti,
che possono confutare o avvalorare le ipotesi iniziali.

LA MEDICINA PRIMITIVA
Dallistintivo al trans-umano.
Conoscenza delle patologie per fonti indirette.
Paleopatologia: archeologia e anatomo-patologia. La scienza che studia lesistenza delle malattie
nelle antiche popolazioni, analizzando resti umani e animali. Le prime patologie studiate sono
relative a reperti ossei: fratture, osteoartrosi e lesioni osteolitiche, osteoporotiche e osteomalaciche.
Utilizza tecniche radiologiche, istopatologiche, genetiche e molecolari.
Es. segni di vaiolo sul viso di Ramsete V, crani trapanati (per scacciare gli spiriti maligni o ricavare
amuleti).

LA MEDICINA EGIZIA
Figure
Imhotep: figura umana, poi divinizzata (come Asclepio per i greci), sacerdote di Eliopoli, medico,
architetto, gran visir del faraone Djoser e costruttore della piramide di Saqqara.
Thot: medico degli dei, inventore della scrittura, autore di 42 libri ermetici (simile a Mercurio
chiamato Hermes Trismegistos), guaritore delle malattie degli occhi.
Serapione, figlio di Horo: nei templi a lui dedicati (i serapei) veniva praticata lincubatio, terapia
ipnotica in cui i pazienti, dopo un sonno stimolato da sostanze ipno-inducenti, raccontava il sogno
ai sacerdoti che cercavano di interpretarlo per predire lesito e la terapia della malattia.
Medicina teurgico-sacrale amministrata da una casta sacerdotale, accanto a quella pratica di medicichirurghi (sunu) altamente specializzati.
Traduzione geroglifici grazie a Stele di Rosetta: geroglifici, demotico e greco.
Conoscenze medicina egizia nei papiri di:
Ebers: opera omnia, costituisce la base di tutte le conoscenze sulla Medicina egizia.
Comprende ricette di vario genere per numerose malattie e formule magiche.
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Smith: il pi importante, contiene formule magiche e unarticolata esposizione di traumi,


ferite e loro trattamento. Malattie descritte dalla testa ai piedi con criterio topografico
(incompleto, fino al torace).
Corrugazioni: circonvoluzioni del cervello, simbolo di sapienza.
Meningi: membrane che ricoprono il cervello, con simbolo dellacqua.
Corrispondenza paralisi con trauma cranico.
Distinzione malattia:
- malattia che tratter: prognosi favorevole;
- malattia che non tratter: prognosi sfavorevole;
- malattia che combatter: prognosi riservata.
Kahun: ricette di interesse ginecologico e qualche cenno di veterinaria.
Medicina cardiocentrica: il cuore il centro della vita (psicostasia, pesatura del cuore-anima con
una piuma da parte di Anubi).
Distinzione cause:
Esogene;
Endogene (origine nellano);
Occulte (sacerdote, medicina interna);
Psicogene.
Rimedi:
Esorcismo: invocazioni e minacce con gesti liberatori;
Empirismo: ex adiuvantibus,di analogia con farmaci;
Eccipienti: grasso, latte, vino e birra.
Polifarmacia: comincia la prescrizione di pi farmaci.
Le divine Madri: sacerdotesse che istruivano le novelle ostetriche.
Imbalsamazione (per non morire due volte): gli organi del torace venivano riposti dentro vasi
canopi in quanto si credeva fossero responsabili della putrefazione. Permaneva solo il cuore (organo
che presedeva allintelligenza). Il corpo veniva posto per settanta giorni in un bagno di argilla, sali
di carbonio e zolfo per lessiccamento, poi avvolto in bende. A seconda della condizione sociale la
mummificazione mutava: i poveri non avevano la laparotomia, bens veniva iniettato per via anale
un liquido che corrodeva i visceri che poi venivano aspirati con un clistere.
Curiosit: per reidratazione delle mummie tre parti dalcol, cinque dacqua, due di soluzione NaOH
5%.

LA MEDICINA NELLANTICA MESOPOTAMIA


Particolarit
Citt stato.
Mattoni.
Ruota.
Matematica.
Astronomi.
Scrittura cuneiforme.

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Erodoto, riferendosi al periodo sumero: Portano il malato in un luogo di mercato, perch essi non
fanno uso di medici. Cos le persone vanno dal malato e gli danno consigli circa la sua malattia, se
qualcuno ha sofferto di qualcosa di simile a ci che il malato ha, o ha veduto alcuno che ne ha
sofferto; ed avvicinandosi gli consigliano e raccomandano quei mezzi che li hanno liberati da una
malattia simile o per mezzo dei quali hanno veduto altri liberarsene.
Maggiori informazioni nel periodo assiro-babilonese: medicina magico-demonistica, sette demoni
delle malattie, ognuno con la propria zona di interesse (testa, vita, nuca, petto, ventre, mano-piede e
morte improvvisa).
Tre tipi di medici:
- Baru: arte della divinazione (diagnosi e prognosi);
- Ashipu: esorcista, allonta i demoni dal corpo;
- Asu: medico pratico, guaritore, sapiente (conoscenze terapeutiche e chirurgiche insieme a
rituali magici).
Lepatoscopia o aruspicina (har = fegato) come pratica divinatoria da insegnamento: il modello di
fegato ritrovato con la superficie suddivisa in quadratini e rettangolini.
Terapia: uso di medicamenti vegetali e minerali (decotti, infusi, clisteri, cataplasmi). La scelta delle
piante era spesso dovuto alla similarit tra morfologia e malattia (poi Teoria delle segnature con
Paracelso): la mandragora, pianta antropomorfa considerata straordinaria fino al Rinascimento.
Medicina sporca: somministrazione di farmaci disgustosi per allontanare gli spiriti maligni (anche
feci di animali).
Chirurgia: cura di ferite e traumi.
Codice di Hammurabi (su colonna di basalto nero alta 4 metri): i primi esempi di compensi e
risarcimenti per la pratica medica (in 250 articoli). Se un chirurgo operava un uomo libero e
causava danni a quelluomo, gli dovevano essere tagliate le dita. Pertanto il chirurgo si esercitava
sugli schiavi.

LA MEDICINA GRECA
Malattia determinata da una divinit dal caso da una circostanza naturale.

LA MEDICINA MITOLOGICA
Omero e la descrizione delle malattie nellepica (si suppone fosse anche medico).
Il vaso di Pandora: le malattie che colpiscono lumanit sono dominate dal caso.

I templi di Asclepio
Asclepio: semidio della Medicina, figlio di Coronide ed Apollo, nato con parto cesareo (da
caesor = taglio) e istruito nellars medica dal centauro Chirone di Magnesia. Simbolo di
Asclepio il bastone caduceo e il serpente, che rappresenta la sanit e la lunghezza della vita.
Ebbe quattro figli: Igea (brava a tutelare la salute = igiene), Panacea (la salute riacquisita con
rimedio universale), Podalirio (medico), Macaone (chirurgo). Mor colpito da un fulmine di
Zeus per aver restituito, dietro compenso, la vita ad Ippolito.
In Grecia nascono i templi di Asclepio, retti da una famiglia-casta sacerdotale (gli Asclepiadi).
Fra i pi importanti quello di Tricca in Tessaglia e quello di Epidauro.
I malati accedevano al tempio solo dopo aver seguito una dieta, consistente nei preliminari di
purificazione con lavaggio e breve digiuno, e dopo aver sacrificato un animale (la natura
dellofferte corrispondeva alla situazione economica). Poi venivano accolti nellbaton, luogo di
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degenza e dormiveglia, e dormivano sulla pelle dellanimale sacrificato, ispirati da Hypnos o


Oneiros. Raccontavano poi il sogno al sacerdote (il pi importante era lo ierofante), che lo
interpretava dando precetti e indicazioni per la terapia.

LA MEDICINA IPPOCRATICA
Indagine filosofica sulla natura
Talete di Mileto: il principio delle cose nellacqua, il magnete ha unanima, il primo astronomo.
Anassimandro, allievo di Talete: il principio delle cose lapeiron, linfinito, leterno che non ha
confini. La sostanza generata da due coppie di contrari: umido-secco e caldo-freddo. Nellumido
si forma la vita.
Anassimene di Mileto: il principio nellaria, che con le sue trasformazioni d origine agli aspetti
mutevoli della materia (aria condensata = freddo, aria rarefatta = caldo).
Eraclito: il fuoco il principio del mondo, tutto nasce e tutto ritorna al fuoco. Luniverso
governato dal contrasto di pace e discordia, che genera instabilit (panta rei, tutto scorre).
Pitagora di Samo: le entit che compongono la materia sono i numeri. Il numero quantit, ordine e
armonia, e questa soggetta alle forze dieci coppie di contrari. Il perturbamento dellequilibrio
genera la malattia.
Anassagora di Clazomene: natura composta da semi (spermata o omomerie) organizzati allorigine
da una potenza divina.
Empedocle di Agrigento: particelle infinitesimali di quattro tipi (fuoco, acqua, terra, aria), aggregate
in diversa proporzione nella formazione della natura: La morte disgregazione delle particelle.
Alcmeone da Crotone: padre della biologia, comp studi di anatomia e fisiopatologia. Nel cervello
le sensazioni si accomodano. La malattia rottura di un equilibrio (isonomia) tra gli elementi
costituenti lorganismo (anticipa Ippocrate).
Leucippo e Democrito di Abdera: materia composta da un pieno, gli atomi (particelle indivisibili
che si muovono seguendo le leggi del caso) e da un vuoto, lo spazio interatomico.

Ippocrate di Cos
Considerato il padre della Medicina e pi grande medico dellantichit.
Nato nel 460 a.C. a Kos.
Lenorme mole di conoscenze acquisite e le teorie elaborate ci sono tramandate nel Corpus
Hippocraticum o Collezione Ippocratica, unimportante opera che, databile in un periodo
compreso tra VI e il III sec a.C., costitu il trattato medico pi diffuso per tutto il medioevo. Essa
conta 53 opere pervenuteci in 72 libri scritti in dialetto ionico la cui paternit risulta eterogenea,
insieme ad un gruppo di opere scritte personalmente da Ippocrate. Ne figurano infatti molte altre ad
esso successive o anche contemporanee e spesso scritte dai suoi allievi, tra i quali ricordiamo i pi
importanti: i due figli Tessalo e Dracone ed il genero Polibo, che poi fonderanno la Scuola
Dogmatica. Insieme al Corpus Hippocraticum ci inoltre pervenuta una raccolta di aforismi che
costituisce una sorta di vademecum del medico in quanto ricca di precetti, consigli e indicazioni
nellesercizio della professione medica.
Ippocrate opera nel mondo antico unimportante rivoluzione in ambito medico poich, rigettando
lorigine divina delle malattie, intraprende uninnovativa indagine volta ad individuarne la reale
natura, cio la sostanza costitutiva identificabile con le cause. Egli procede avvalendosi sempre
dellesperienza che, in quanto osservazione dei fatti, costituisce la base del metodo cui egli si
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attiene nellelaborazione delle sue teorie relative essenzialmente alleziologia delle malattie.
Unimportante linea di frattura con il passato da reperirsi innanzitutto nellaver condotto tale
ricerca delle cause allinterno della natura: si parla per la prima volta di cause appunto naturali.
Ritenendo che in passato gli uomini abbiano divinizzato lignoto perch faticavano a spiegarlo,
Ippocrate riporta ad una dimensione strettamente immanente ogni malattia e lo fa attribuendole una
natura fisica. Ci include anche quelle patologie da sempre ritenute sacre come nel caso
dellepilessia, per antonomasia il male sacro, della quale egli afferma: per nulla mi sembra pi
divino delle altre malattie o pi sacro, ma ha struttura naturale e cause razionali; gli uomini tuttavia
lo ritengono in qualche modo opera divina per inesperienza e stupore giacch per nessun verso
somiglia alle altre. E tale carattere divino viene confermato per la difficolt che essi hanno a
comprenderlo. Ma se per quanto ha di meraviglioso questo male ritenuto divino, molte allora
saranno le malattie sacre e non una soltanto.
La malattia, non pi flagello o punizione di una qualche divinit malefica o castigatrice, si
configura come la perdita dellequilibrio (isonomia) tra gli elementi che costituiscono lorganismo.
Tali elementi sono quattro umori circolanti, donde teoria tetraumorale che molto deve alle
precedenti speculazioni di Empedocle dAgrigento, secondo cui, larch era da identificarsi con
quattro radici, ossia i quattro elementi costitutivi di tutte le cose: acqua, fuoco, terra ed aria.
Partendo da queste premesse, probabilmente riviste in chiave biologica, nacque lidea dei quattro
umori circolanti nellorganismo umano, ciascuno dei quali corrispondeva ad una delle radici
empedoclee.
Queste dunque le origini della celebre teoria tetraumorale con cui si definiscono l'esistenza e le
caratteristiche di tali umori: Bile Gialla, Bile Nera, Flegma e Sangue. Il Fuoco corrisponde alla Bile
Gialla (detta anche collera), calda e secca, che ha sede nel fegato; La Terra invece alla Bile Nera
(o atrabile, in greco Meline Chole), secca e fredda, che ha sede nella milza; l'Acqua al Flegma,
umido e freddo, che ha sede nella testa; l'Aria al Sangue, caldo ed umido, la cui sede il cuore.
Oltre a queste corrispondenze umore-elemento-organo in seguito ne furono formulate tante altre e la
teoria ne risult notevolmente ampliata.
La malattia si configura come la perdita dellisonomia (o equilibrio) dei quattro umori, cui consegue
linnescarsi di una condizione patologica. Ippocrate defin tale condizione con il termine di
discrasia, in antitesi a quella condizione fisiologica di tutelato equilibrio umorale definita eucrasia.
La terapia, dunque, non pu che mirare a ripristinare lequilibrio umorale perduto. Essa si fonda sul
principio probabilmente da attribuire a Filistione da Locri del contraria contrariis curantur,
secondo cui, poich la guarigione consegue al ripristino dellequilibrio umorale, ogni malattia deve
essere curata con il suo contrario: pertanto una malattia da eccesso di calore sar trattata con
sostanze perfrigeranti etc.
I farmaci sono pressoch assenti, mentre grande importanza attribuita al clima nel quale il
paziente vive, allaria che respira, al cibo con cui si nutre e alle bevande che ingerisce, cio
allambiente nel quale il malato vive ed opera. Si considera la persona del malato nella sua
interezza, se ne valuta lambiente geografico sociale e lavorativo di provenienza, al fine di compiere
unanalisi a 360 gradi dellindividuo che assume connotati antropologici. La terapeutica ippocratica
si interessa di pratiche depurative, dellalimentazione, dellattivit fisica e sessuale in quanto
molteplici aspetti di un concetto unico, quello di regime (o dieta ), che in termini ippocratici
assume significati ulteriori rispetto a quelli attualmente attribuitigli. Il regime incarna un modello di
vita sano, cui viene riconosciuta una grande importanza sia in chiave profilattica che terapeutica.
Ippocrate inoltre individua le fasi evolutive che caratterizzano il decorso di ogni malattia, nel
numero di tre:
-epdosis: fase iniziale e dincremento;
-akm: fase intermedia di stabilit;
-chlasis : fase terminale e di decremento.
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Di fondamentale importanza nel decorso della malattia la ppsis o cozione, cio la digestione
dellumore che ha determinato lo squilibrio. Si tratta dunque di espellere lo stesso per via orale,
intestinale o anche attraverso ascessi, tumori e gangrene. La ppsis avviene durante la krsis ed il
suo epilogo pu dunque consistere, a seconda dei casi, nella guarigione totale o parziale del malato
o anche nella sua morte. Grande fiducia riposta nella vis adiutravix naturae, cos come radicato
il pensiero secondo cui la natura possa essere aiutata sapendo cogliere il kairs, momento
opportuno per intervenire con le pratiche mediche a scopo depurativo. Costante anche limpegno
nel volere organizzare le malattie in categorie e nellisolare le relazioni esistenti tra esse e
lambiente (aria, clima, cibo).
Il Giuramento dIppocrate con cui si apre il Corpus Hippocraticum, formulato da lui nel 430 a.C.
affinch i suoi allievi lo pronunciassero al momento di iniziare la professione, divenne poi
obbligatorio per tutti i medici nel 1527 con la bolla papale di Clemente VII. necessario premettere
che con Ippocrate la possibilit di studiare e praticare la medicina aperta anche a quanti, sebbene
nati al di fuori di una famiglia di asclepiadi, desiderino esercitare con coscienza, diligenza e zelo la
professione medica. Questultima non pi come in passato un appannaggio di famiglia riservato
ad una ristretta lite, tanto ristretta e impenetrabile da assumere i caratteri di una vera e propria
casta, ma viene finalmente aperta ad un pubblico pi ampio, sino ad allora definito laico. Tale
giuramento dunque, sebbene assuma molteplici valenze, rappresenta innanzitutto un patto
dadozione del medico che si accinge ad esercitare la professione, il quale contrae un vincolo che lo
lega indissolubilmente alla comunit medica in cui vive. Il Giuramento inoltre regolamenta la
professione medica introducendo alcuni dei principi etici e morali che tuttoggi sono ancora dei
capisaldi della deontologia medica, quali per esempio il silenzio professionale, che impone al
medico il dovere di non divulgare quanto, in virt della sua professione, viene a sapere circa lo stato
di salute e non solo dei pazienti: Ci che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche
fuori dell'esercizio sulla vita degli uomini, tacer ci che non necessario sia divulgato, ritenendo
come un segreto cose simili. introdotto inoltre il principio di beneficienza e non maleficenza
che ancoroggi orienta la condotta del medico, per cui egli chiamato ad agire sempre nel pieno
interesse del malato senza nuocergli in alcun modo: regoler il tenore di vita per il bene dei
malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterr dal recar danno e offesa. Il Giuramento
anche un patto tra medico e paziente che tutela la figura del medico, esentandolo da alcune pratiche
quali loperazione dei calcoli biliari (non operer coloro che soffrono del male della pietra ma
mi rivolger a coloro che sono esperti in questa attivit), ma impone anche il pieno rispetto della
vita (Non somministrer ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, n suggerir un
tale consiglio; similmente a nessuna donna io dar un medicinale abortivo) e della persona del
malato (In qualsiasi casa andr, io vi entrer per il sollievo dei malati, e mi asterr da ogni offesa e
danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi
e schiavi).
Ippocratismo digitale = dita a bacchetta di tamburo
Facies ippocratica

LA MEDICINA POST-IPPOCRATICA
1) Scuola di Cos e scuola di Cnido
2) Aristotele
3) le sette e le scuole mediche
Inizia la fusione tra conoscenze "biologiche" e quelle cliniche, fusione che si avr in modo eccelso
nella scuola di Alessandria; quindi un passaggio tra scienza presocratica e quella aristotelica.
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N.B. La lacuna di 3 secoli tra Ippocrate e il De Medicina (8 volumi) di Aulo Cornelio Celso (ca 30
d.C)

1) SCUOLA DI COS E SCUOLA DI CNIDO


Scuole avversarie: quella ippocratica di Cos (VI sec. a.C.) considera la malattia come
concernente lintera persona (medicina olistica); quella della citt di Cnido (VII sec. a.C.), che
situata di fronte a Cos, riduce la patologia ad un unico organo (medicina riduzionista). La
scuola di Cnido fu costretta a soccombere perch non cerano ancora sufficienti conoscenze
anatomiche per supportare questa teoria.

2) ARISTOTELE DI STAGIRA (384-322 a.C.):


Il suo pensiero dominer nei secoli successivi fino ai tempi di Galileo Galilei (il sillogismo, le
quattro cause, le categorie, etc.)
Costruisce una enciclopedia delle scienze, riservando allanatomia ed alla fisiologia un posto
preminente, conciliando i dati emergenti da:
EMOCARDIOCENTRISMO
(primumvivens,ultimummoriens)
GENERAZIONE
SPONTANEA

EMBRIOLOGIA
TEORIENATURALISTICHE
(tuttoildivenireorientato;inalisticamente)
DISSEZIONI

QUATTROUMORI

ANATOMIAEFISIOLOGIA
COMPARATA

Tassonomia mondo animale (Aristotele) e vegetale (Teofrasto)


Fonda la logica scientifica.
Propensione alla descrizione enciclopedica (vedi anche lallievo Teofrasto, per la botanica).
Sviluppa una costruzione concettuale della filosofia naturalistica (i tre pilastri): tutto tende dalla
materia allentelechia, dalla sostanza alla forma, dalla potenza allatto.
Tutto il divenire ha uno scopo ed orientato teleologicamente.
Luomo lo scopo della natura.
Tutto lessere naturale movimento nello spazio e nel tempo.
Limportanza dei singoli organi: non esistono organi inutili (es. polmone come organo con sole
funzioni di raffreddamento).
Denomina aorta la grossa arteria che si diparte dal cuore.
La teoria della generazione spontanea
Aristotele fornisce per primo una traccia di metodologia scientifica e i sui libri (Della
generazione, Della corruzione, Degli animali, etc.) forniscono la prima trattatistica della natura.

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3) LE SETTE E LE SCUOLE MEDICHE


TEORIA UMORALISTA

400 a.C.
300 a.C.

TEORIA NON UMORALISTA

IPPOCRATE
DOGMATICI

200 a.C.

EROFILO

ERASISTRATO

100 a.C.

EMPIRICI

ASCLEPIADE

Celsus

METODICI

PNEUMATICI

100 d.C.
200 d.C.
GALENO

GALEN

Scuola dogmatica (IV sec a.C)


Tessalo, Dragone, Polibio.
Diocle di Caristo (360 a.C.):
Cuore centro dellanima e delle malattie mentali.
Trattati di embriologia, dietetica e terapia + primo autore di un'opera anatomica sistematica.
La febbre come segno. Polmonite e pleurite.
Prassagora di Cos (ca 340 a.C.):
Forse il primo medico greco a studiare i cambiamenti del polso. Famoso per i suoi studi di
semeiotica sul polso forse il primo ad affermare che le arterie contenevano aria.

Scuola empirica
(Non condivideva la troppa teoria e la poca pratica)
Gli empirici si basavano esclusivamente sul tripode Alessandrino:
- autopsa (intesa come ispezione, visita diretta del medico sul malato);
- histora (storia delle osservazioni proprie ed altrui);
- metabasis o analogha (analisi comparativa dei casi, rapportare i sintomi conosciuti al
singolo caso).
Sulla base di ci si formulava l'epilogismo (diagnosi conclusiva).
Esponenti: Filino di Coo, Serapione dAlessandria (da cui il tripode), Eraclide di Taranto
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Scuola medica di Alessandria


(primato del cervello sul cuore, inizio dellanalisi quantitativa dei fenomeni)
Erofilo di Calcedonia (IV sec a.C):
Insigne anatomico (sistema nervoso, splancnologia, apparato genitale).
Cervello: meningi, confluenza dei seni venosi (Torculare di E.), IV ventricolo, Calamo
scriptorio.
Cuore: muscolatura e vene, sistole e diastole (Rufo dEfeso, sulla Sinopsi del polso).
Duodeno (dodici dita trasverse) e vasi chiliferi.
Epididimo e tube uterine.
Ippocratico in clinica; clessidra per polso (Marcellino, I-II sec d.C, De pulsibus)
Le donne medico (Agnodice)
Erasistrato di Cea (IV sec a.C) (320?-250):
Anatomista, patologo, fisiologo , con osservazioni anche d'ordine anatomo-patologico.
Epiglottide come scambio viario tra trachea ed esofago.
La teoria dei tre fluidi:
I. Phlebs (vasi contenenti sangue);
II. Arterai (bronchi, trachea, arterie) e pneuma arterioso;
III. Nura (nervi, tendini e muscoli): anchessi proi contenenti lo pnuma aistetikn
(laria che permette di sentire).
La bilancia di Erasistrato: la traspirazione insensibile (perspiratio insensibilis), con
esperimento sotto cappa; papiro Anonimo londinese II sec d.C.
Descrizione processo infiammatorio (epatizzazione nella polmonite, pleurite).
Associazione tra alterazioni del fegato e presenza di ascite.
Valvole venose atriali; arterie venose e vene arteriose tra cuore e polmoni.
Affermazione che l'aria inspirata diviene pneuma nei polmoni (l'elemento vitalizzante
diffuso per tutto il corpo spinto dal VS).
Grande valorizzazione delle alterazioni del polso; azione aspirante e premente del cuore?
vasi linfatici?
Individua i vasa vasorum; disse che nelle arterie c'era aria (aer = aria), mentre nelle vene
sangue; afferm la possibilit di anastomosi tra arterie e vene lungo il loro percorso in caso
di malattia (in particolare durante pletora = aumento di sangue che forza queste boccucce di
comunicazione).
Riconosce che lorganismo costituito da parti, organi, ciascuna delle quali servita da un
triplice collegamento di vena, arteria e nervo.
Nellantica biblioteca dAlessandria vi erano circa 600 000 volumi!

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LA MEDICINA NELLANTICA ROMA


ETRUSCHI
(empirismo pratico)

POPOLAZIONI LAZIALI
componente autoctona

GRECIA
(medicina razionale)

MEDICINA
NELLANTICA ROMA
I periodo
Medicina autoctona

II periodo
Arrivo primi medici

III periodo
Scuole mediche
Enciclopedisti
Galeno

IV periodo
Post-galenico

I PERIODO (DELLA MEDICINA AUTOCTONA)


Empirica : pater familias.
Catone: De medicina domestica (andato perduto) e De re rustica ( il vino come eccipiente, la
brassica come panacea).
Teurgico-sacerdotale : culto di Esculapio e templi.
Legislativa: leggi (jus) a sfondo igienico sanitario.
I curanti tradizionalisti romani.
E palese come che tra questi superi gli altri in ciarla, diviene subito padrone di nostra vita e morte;
come se non vivessero migliaia di gente senza medici e senza medicina, come fu per 600 anni del popolo
romano (Plinio il Vecchio, Naturalis historia XXIX, 11-14).
Il ritenere preziose cose nocive e di nessun conto (Marco Porcio Catone (234-149 a.C.), valorizzazione
dellautocura.
Magna vis medicatrix naturae e plus interdum quiete quam movendo et agendo proficere (giovare
talvolta pi sapendo aspettare che intervenendo ed operando) Tito Livio.

II PERIODO (DI TRANSIZIONE)


Venuta dei primi medici greci.
Inizio del pubblico mestiere di medico (esercitato nelle tabernae medicinae o medicatrine).
Giulio Cesare concede la cittadinanza romana ai medici stranieri.

III PERIODO (AUREO)


Periodo compreso tra larrivo a Roma di Asclepiade di Bitinia (91 a.C.) e larrivo a Roma di
Galeno (169 d.C.).
Periodo delle scuole:
a. Metodica
b. Pneumatica
c. Eclettica

Scuola metodica: anti-ippocratica, solidistica, atomistica


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La Scuola metodica si rifaceva non alla filosofia dei quattro elementi, ma alla filosofia
rivale, alla teoria atomistica di Democrito (V-IV sec a.C.) = Gli atomi, i pori, il caso.
Esponenti maggiori:
- Ascelpiade di Bitinia (130-40 a.c.): rapporto con il malato svolto cito (senza
prolissit), tuto (senza nocumento) iucunde (in modo affabile);
- Temisone di Laodicea (allievo di Asclepiade): teoria semplificatrice delle malattie
(poroi, status strictus, status laxus, status mixtus);
- Tessalo di Lidia (I sec d.C.): detto lo iatronico (vincitore dei medici), sosteneva
che, essendo la medicina delle scuole un inganno, bastavano solo 6 mesi per formare
un medico veramente capace;
- Sorano dEfeso (II sec d.C.): (primo biografo di Ippocrate, lo identifica come
asclepiade di 19 generazione) trattato Sulle malattie delle donne (con pionieristica
descrizione di posizioni fetali e manovre ostetriche che fanno considerare Sorano
come il fondatore dellostetricia).

Scuola pneumatica:
Prosecuzione della scuola dogmatica post-ippocratica (umori e pneuma).
Ateneo di Attaleia (I sec d.C.):
Ritenuto il fondatore.
Considerava lo pneuma come in parte innato ed in parte inspirato. Dalla frizione di
questi due pneuma si generava il calore vitale distribuito dalle arterie a tutto il corpo
dove, a seconda del grado di raffinazione od impurit veicola diverse funzioni (es.
pensiero, produzione del seme, etc.).

Scuola eclettica:
Fondata da Agatino di Sparta nel 90 d.C. dalla fusione dello pneumatismo di Ateneo, del
solidismo di Ascelpiade e dellumoralismo di Ippocrate.

Gli enciclopedisti romani (non medici, ma semplici compilatori)


Marco Terenzio Varrone di Rieti (117-26 a.C.): De re rustica.
Aulo Cornelio Celso (contemporaneo dellimp. Augusto): De Medicina (liber 8).
Plinio il Vecchio (23 -79 d.C.): Naturalis Historia.

Approdo della medicina greca a Roma:


Leggenda: nel 292 a.C. un serpente dal tempio di Epidauro allisola Tiberina (Asclepio diventa
Esculapio).
Il primo medico greco a Roma (secondo Plinio il Vecchio) sarebbe stato il poleponnesiaco Arcagato
(219 a.C.), esperto in flebotomie, incisioni e cauterizzazioni (malvisto, detto carnifex).
Il primo medico greco sicuramente ben accetto Asclepiade di Bitinia.
Giulio Cesare concede ai medici la cittadinanza romana, inizio del pubblico mestiere di medico
(esercitato ormai nelle taberneae medicinae o medicatrine).
Sotto Ottaviano Augusto, Antonio Musa (discepolo di Temisone) istituisce i medici Legionari,
che operavano nei valetudinaria (Ospedali dei Legionari).
Misure igieniche, terme, ginnastica (mens sana in corpore sano).
Temisone di Laodicea grecizza anche il termalismo:
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

- il frigidarium accentuava lo spasmo dei pori;


- il calidarium facilitava il rilasciamento dei pori;
- il tepidarium favoriva lequilibrio (status mixtus) tra stato strictus e laxus.
Medicina romana ormai grecizzata in et imperiale.

Claudio Galeno (130-200 d.C.)


Nato a Pergamo, si ferm 5 anni ad Alessandria. Poi giunse a Roma, dove fu medico personale
dellImperatore Marco Aurelio (cui si dice preparasse personalmente la theriaca) e dei suoi figli
Commodo e Sesto.
Fondamento culturale:
- Filosofia di Platone;
- Logica e biologia di Aristotele;
- Clinica di Ippocrate;
- Anatomo-fisiologia della scuola Alessandrina;
- Esperienza come medico presso la scuola dei gladiatori di Pergamo.
Strutture anatomiche-funzioni-malattie:
Funzioni di moto e di senso, reni e separazione delle urine dal sangue, polmoni e meccanica
respiratoria; stomaco che attrae gli alimenti, origine dello sperma dal sangue
Nasce il concetto di malattia come diatesi (rottura di equilibrio organico, sia in senso
umoralistico che solidistico), donde ad ogni malattia corrisponde la lesione di un organo.
Descrive sintomi (epigenemata = effetti visibili della malattia) e detta alcuni quadri
patognomonici di processi morbosi.
La vascolarizzazione fetale ed adulta: studio dellorigine e della distribuzione del sangue
allinterno dellorganismo: alimenti stomaco (chimo) intestino (chilo) vene
mesenteriche vena porta fegato (trasforma in sangue) cava chilis (vena cava
inferiore che gli antichi credevano originasse dal fegato) cuore destro (qui il sangue
acquista lo spirito vitale, una piccola parte va a nutrire i polmoni ma la parte principale passa
al ventricolo sinistro attraverso presunti forellini invisibili nel setto interventricolare. I
forellini invisibili furono uninvenzione di Galeno per giustificare la presenza di sangue nel
VS che fino ad allora si riteneva contenesse solo pneuma.
La struttura dellorgano finalizzata alla funzione che deve svolgere (stomaco ha una
facolt digestiva per natura, teoria delle Facolt Naturali).
Terapia: terapia naturale (igiene e cure termali); principio dei contraria contraris; medicamenti
(ancora oggi si denominano preparati "galenici" quelli da allestire personalmente in farmacia).
Chirurgia: interventi vari (plastica del viso con il metodo dello scorrimento detto celsiano;
legatura isolata dei vasi, etc.).
Disputa con Asclepiade di Bitinia sulla formazione dellurina. Galeno dimostra, legando gli
ureteri di cani e maiali vivi, che questa origina dai reni; Asclepiade sosteneva che si formasse
invece nella vescica.
La Theriaca o triaca: Panacea composta da oltre 50 ingredienti tra i quali, il pi importante e
fondamentale era il tritato di vipera (in greco Therion), contro i veleni (VIRUS alla latina) delle
malattie (contro-veleno sovrano, secondo una variante eterodossa similia similibus curantur).
N.B. La preparazione della teriaca risalirebbe ad Andromaco il Vecchio (medico di Nerone),
che lavrebbe ottenuto modificando il mitridato di Mitridate (Mitridate Eupatore, 132-53 a.C:,
re del Ponto e nemico di Roma, che si favoleggiava essere stato reso immune al veleno dei
serpenti, tanto che non si pot uccidere se non grazie alla spada di un suo soldato).
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Altri medici da ricordare:


Dioscoride di Anazarba (Asia Minore, I sec d.C.): chirurgo e farmacologo greco, medico
militare (prest servizio sotto Nerone), lautore del De materia medica (descrisse pi di 600
piante mediche, ma anche pomate, minerali, bevande e rimedi magici e fu un eccellente
conoscitore di farmacologia).

LA MEDICINA NEL MEDIOEVO (476 -1492)


Sfondo storico:
- Alto Medioevo (V-X sec): dalla caduta dellimpero romano doccidente allanno 1000.
Odoacre depone Romolo Augustolo.
I goti di Alarico (410) e i vandali di Genserico (455) saccheggiano Roma.
Giustiniano (imperatore da 527 al 565), il tentativo di renovatio imperii : la guerra gotica in
Italia tra eserciti bizantini (di Belisario e Narsete) e ostrogoti (di Vitige e Totila). LIslam.
- Basso Medioevo (XI-XV sec): dalla fine del mondo alla scoperta delle Americhe.

Aspetti della medicina nel medioevo: ospedali, monachesimo, medicina bizantina, medicina araboislamica, scuola medica salernitana, santi protettori, universit, pestilenze, ordini cavallereschi,
medici famosi.
Medicina medievale (periodi): medicina monastica e scolastica. Si interpongono inoltre tra le due la
medicina arabo islamica, la medicina bizantina, la scuola medica salernitana, medicina monastica e
ospedali, la scuola di Montpellier, le universit.

SANTI PROTETTORI
San Cosma e San Damiano: gemelli, medici, martirizzati (III sec.), patroni della chirurgia e
invocati per la guarigione dei bambini.
San Rocco e San Sebastiano: invocati contro la peste.
San Giobbe: contro la lebbra.
SantApollinare: contro il mal di denti.
S. Lucia: contro le malattie degli occhi.
SantAntonio lEremita: contro il Fuoco sacro (ergotismo, da segale cornuta).
S. Biagio: contro il mal di gola.
S. Caterina dAlessandria: contro la morte improvvisa.
Eulogie: oggetti vicini alle reliquie venerati come amuleti.
Archirotipe: icone ritenute dipinte da mani non umane.

LA MEDICINA MONASTICA, IL MONACHESIMO


Medicina monastica doriente
S. Antonio (251-357): eremita poi iniziatore della vita monastica.
S. Pacomio: la Tebaide, linfermeria, i ministri degli infermi.
Schenute di Atripe: il Monastero Bianco nella valle del Nilo e la richiesta di medici.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

S. Basilio (medico e fondatore della Basiliade presso Cesarea): i diversi trattamenti ai monaci
malati e ai malati laici.

Medicina monastica doccidente


S. Benedetto da Norcia (480-547):
Il 36 capitolo della Regola:
- linfermeria (dapprima allinterno, poi alla periferia del convento);
- il monacus infirmarius;
- lorto dei semplici;
- larmarium pigmentorium (ripostiglio, anticipatore della farmacia) accanto allarmarium
librorum.

Gli ospedali
Dai primi luoghi di assistenza agli ospedali:
- ptochie (per i poveri);
- gerontochie (per gli anziani);
- orfanotrofi o brefotrofi;
- xenodochie (per forestieri):
Ogni citt ne doveva avere almeno una (Concilio di Nicea, 325);
Lutilit riconosciuta ufficialmente (Giustiniano, 551);
Necessit di provvedersi di medici (liber diurnus, VII sec).
- diaconie: dapprima in mano a laici, affiancati dai diaconi e dalle diaconesse, con lobbligo
anche di servire gli infermi, poi gestite dal clero.
Si arriva a nosocomi veri e propri (ricovero e cura ammalati).
Gli ordini monastici e i monasteri come centro di cultura e di capacit:
- i monaci amanuensi;
- lortulo (piccolo manuale delle erbe medicinali):
- le scuole, lattivit anche extra-conventuale, i profitti economici
I primi divieti che segnano il declino della medicina monastica, poich fonte di profitti e di
distrazione (scientia inflat, monachi ufficium est lugentis, non legentis):
- Sinodo papale di Clermont (sotto Innocenzo III, 1130): inibisce ai monaci lo studio della
medicina;
- Concilio di Reims (1131): divieto allesercizio extraconventuale dellarte medica e messa
al bando di questa come fonte di profitti materiali.
La decadenza della medicina monastica favorisce sempre pi lo sviluppo delle scuole laiche:
Salerno, Montpellier

MEDICINA ARABO-ISLAMICA
I massimi esponenti:
- Avicenna (980-1031): massimo esponente della medicina araba, lautore di riferimento
insieme a Galeno per tutto il medioevo. Scrisse il Canone (composto da 5 libri, summa di
tutto lo scibile medico in quanto coordina tutto il dottrinario medico di Ippocrate, Aristotele
e Galeno, aggiungendovi la propria esperienza personale) cui venne attribuito valore
dogmatico anche in occidente per tutto il Rinascimento.

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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

- Annafis (Ibn al-Nafs, 1210-1288): geniale scopritore della piccola circolazione, nega il
passaggio del sangue attraverso i forami invisibili del setto interventricolare (ma le sue
opere vennero scoperte solo nel 1924 nella biblioteca di Stato di Berlino).
- Albucasis (1040-1106) : massimo chirurgo arabo, si basa molto sulla Chirurgia di Paolo
dEgina.
Altri: grandi medici (Maiomonides, Giuannizzius, Rhazes) e grandi commentatori di
Aristotele (Averro).

SCUOLA MEDICA SALERNITANA


La leggenda delle origini. Creatura tetragenita (4 maestri):
1.
Helinus (o Eliseo): ebreo, rabbino apolide:
2.
Pontus: greco-bizantino;
3.
Adela (o Abdullah di Aleppo): saraceno;
4.
Salernus: maestro indigeno? nobile patrizio romano discendente dei Flavii?.

I Periodo (o pre-costantiniano): dalle origini allanno 1000


Nasce la prima scuola di medicina a carattere eclettico, laica, aperta a uomini e donne.
Gli esponenti:
- Garioponto : Passionarius (riassunto della medicina galenica e bizantina);
- Alfano I (prima medico, poi arcivescovo): De quattuor humoribus corporis humani e
Tractatus de pulsibus;
- Petroncello: Practica;
- Trotula, la quasi magistra: De mulierum passionibus ante, in et post partum.

II Periodo (massimo splendore): dallarrivo di Costantino lAfricano (circa


1077) al 1300
Sintesi tra la medicina ippocratica-galenica e quella arabo-islamica.
Necessit del superamento di un esame per lesercizio della medicina (Ruggero II, 1134): pena
il carcere e la confisca dei beni (lobbligo sembra non valesse per gli esponenti della scuola
medica salernitana).
Necessit dello studio di Logica (3 anni) poi obbligo di 5 anni di studi medici + 1 anno di
tirocinio + frequenza per i chirurghi di lezioni di anatomia e unautopsia ogni cinque anni,
quindi licenza professionale solo dopo superamento di esame pubblico presso una
Commissione costituita da medici salernitani (Federico II, decreto del 1224).
Principale opera scritta: Flos Medicinae Salerni (o Regimen sanitatis salernitanum).
Aspetti peculiari: uroscopia (es. Regulae urinarum), ispezione dellurina posta in una matula
(contenitore di vetro a forma di vescica) e suddivisione, dal basso in alto in quattro sezioni:
- Il fondo (corrispondente agli organi inferiori, tra cui il rene);
- La sostanza o corpo (= membra nutritionis, tra cui il fegato);
- La superficie (= membra spiritualia, come cuore e polmoni);
- La corona o circolo (membra animata,tra cui cervello).

III Periodo (o di decadenza) tra il 1300 e il 1811


Il declino iniziato con la fondazione della Universit di Napoli progredisce sino alla chiusura
formale della scuola medica salernitana nel 1811 (decreto di Gioacchino Murat).
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

LE UNIVERSIT (XII-XIV SEC.)


Sfondo storico:
Chiesa- comune Impero.
Elemento anticipatore: la scuola medica di Salerno (primi regolamenti a sfondo didattico);
istituzione dellesame di Stato (Ruggero, Re di Sicilia, 1140); gli editti del 1224 e 1240 di
Federico II sulla medicina.
I primi due modelli di Universitas:
- BOLOGNA (e poi Padova per separazione): predominio autonomistico-corporativo degli
allievi;
- PARIGI (come Montpellier): predominio autonomistico-corporativo dei docenti.
Figure:
- Studenti;
- Rettore;
- Docenti (ius promovendi);
- Baccalare (o Bacceliere);
- Lectores (Lettori);
- Doctores: licentia + conventatio = Laurea = Titolo dottorale (+ eventuale licentia ubique
docendi = Doctores legentes - Doctores non legentes);
- Nella Costitutione Habita si ritrovano le tre denominazioni di:
- Professores (Professori);
- Domini;
- Magistri (Maestri).
La pi diffusa rimase per quella di Doctores.

Lingresso della Medicina nelle Universit


Taddeo degli Alderotti (1223-1295):
Nasce a Firenze, insegna a Bologna dal 1260.
Autore tra l'altro dei Consilia medicinalia, in cui inizia un genere letterario nuovo, mettendo
per iscritto da casi concreti o tipici, con riferimento alla persone, alle loro condizioni sociali
e professionali, al quadro clinico-anamnestico, alle terapie prescritte.
Nuovo insegnamento universitario della clinica medica (il cosiddetto Motus de cognitis ad
incognita):
- lectio o expositio (lettura di un passo tratto da un testo autorevole: es. LArticella
galenica o il Canone di Avicenna);
- questiones o extravagantes sullargomento principale, affrontato con riferimento
alle quattro cause aristoteliche:
1. Causa materiale (materia della trattazione);
2. Causa formale (forma espositiva);
3. Causa efficiente (lautore dellopera);
4. Causa finale (fine o scopo dellargomento prescelto).
- dubia;
- disputatio;
- solutio.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

La bolla papale dum Sollicite di Giovanni XXII, 18 febbraio 1321 regola linsegnamento della
medicina:
Durata studio (7 o 5 anni, a seconda della conoscenza della filosofia e della logica);
Programmi: obbligo di far riferimento ai libri di testo di Bologna e Parigi;
Insegnamento di medicina articolato in due settori:
- medicina teorica: lettura dei testi di Ippocrate, Galeno ed alcuni autori arabi (verso
la fine del XV sec. anche letture sulle piante medicinali);
- medicina pratica: raccolta di casi clinici, filosofia e logica.

LE EPIDEMIE DEL MEDIOEVO


Dilagare, fluire e refluire di popoli - guerre, carestie, pestilenze - il vertiginoso calo
demografico.
Dati sulla popolazione:
Inizi era cristiana
500 d.C.
650 d.C.

ITALIA
7,4 milioni
4 milioni
2,5 milioni

EUROPA
32,8 milioni
27,5 milioni
18 milioni

N.B. in Italia la popolazione si riduce ad 1/3

Etimologia di alcune parole:


- Peste = da peius? (=peggio); pistare (= ammaccare) da cui ab-pistatus (= appestato =pesto
dal di dentro) da cui peste = termine omnicomprensivo per le pi gravi e pi grandi
epidemie (tra cui quella nera -bubbonica del 1347, peste del Boccaccio);
- Epidemia = ep dmos = sopra il popolo;
- Virus = significato di secrezione fetida (secondo Lucrezio) o fluido velenoso (secondo
Virgilio), veleno.
La lebbra aumenta radicalmente dal VI sec. per raggiungere un tremendo apice nel XIII secolo,
per poi sparire misteriosamente nel XVI.
Concilio di Lione 585: isolamento dei lebbrosi.
Nascono i lebbrosari (lungo le grandi vie commerciali, alle porte della citt, lungo i fiumi).
Gli ospedali per i lebbrosi e la loro collocazione ( in genere avevano sede fuori delle mura della
citt, nei sobborghi verso sud o oriente al 3 miglio extraurbano).
Conseguenze per i malati di lebbra:
- morte civile (separazione dal mondo dei sani);
- le adunatio;
- i bordella leprosorum (III Concilio lateranense, di papa Alessandro III nel 1179);
- i lebbrosari (XII e XIII sec) e lOrdine di San Lazzaro di Gerusalemme.
Gentile da Foligno:
Studi a Bologna sotto la guida di Taddeo degli Alderotti, fu poi chiamato a Siena e
successivamente a Perugia (forse anche a Padova).
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Morto di Peste nel 1348, dopo aver completato il libro Consilium de Peste in cui forniva
consigli di profilassi e terapia per questa malattia.
Altre sue opere: Commento al canone di Avicenna, Tractatus de redactione medicinarum,
etc.

I primi mutamenti nel basso medioevo:


- Gli occidentali cominciano ad usare gli occhiali (intorno 1200);
- Polvere da sparo (intorno al 1300);
- Invenzione della Stampa (met XV sec);
- Costantinopoli conquistata dai Turchi (1453);
- Libero mercato ed economia monetaria in Europa;
- Colombo scopre lAmerica (1492);
- I Portoghesi scoprono le vie marittime dellIndia (1498).
Le metafore e i paradigmi delle grandi malattie:
Lebbra (Alto medioevo): emarginazione sociale e morte civile;
Peste (Basso Medioevo): paura di morire e morte fisica;
Sifilide (Rinascimento): malattia peccaminosa e vergognosa.

LET MODERNA
Particolarit:
Un mondo nuovo (lunificazione microbica del mondo).
Un corpo nuovo (la rivoluzione anatomica).
Un chirurgo nuovo.
Un ospedale nuovo.
Un nuovo modo di interpretare le malattie.
Una malattia nuova: la sifilide.

LA SIFILIDE
Scoperta dellAmerica (prime terre del Catai e Cipango?).
Il 4 marzo 1493 torna a Barcellona la Nia.
Haiti Ruy Diaz de Isla: Tractado contra el mal serpentino, que volgarmente en Espana es
llamado bubas (1493).
El mal serpentino = ulcera rodens + bubas.
El mal de Hispaniola (La Spagnola = Haiti): Bartolomeo de Las Casas, missionario domenicano
e la sua Brevissima relacion de la destruycion de las Indias (Madrid 1542).
Lesercito Spagnolo di Gonzalo de Cordoba contro Carlo VIII (1495): mal francese, mal
spagnolo, mal napoletano.
Viene avviata lunificazione treponemica del mondo.
Altri nomi: morbo ispano, mal franzese, mal de Naples, mal dei tedeschi, mal dei
polacchi, mal dei cristiani.
La nuova peste - male del secolo (20 milioni di morti in Europa).
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

La sifilide nel Rinascimento vista come male che bolla


Da acuta a subacuta a cronica, da epidemica a endemica.
La scoperta reciproca (mutuo descrubimiento) e lo sconquasso
immunologico da conquista.
Il vaiolo al seguito delle truppe di Hernan Cortes (1458-1547) al nord e di Francisco Pizarro
(1475-1541) a sud: da Haiti (1518), al Messico e Guatemala degli Atzechi, al Per (1522) degli
Indios.
Porta allo spopolamento del subcontinente amerindio.
Girolamo Fracastoro (1478 - 1553)
Medico veronese, lettore a Padova.
Umanista e scienziato, amico di Copernico.
Le sue opere principali:
- Il poema Syphilis sive de morbo gallico (1530);
- De contagione et contagiosis morbis (1546).
Sintesi della dottrina fracastoriana (eziopatogenesi atomistica):
- Ipotesi di lavoro: cos' il contagio e come si possono trasmettere le malattie?
- Generazione spontanea: Corpi viventi;
- Atomismo: Piccoli corpi con capacit vitale di Materia peccans, i Seminaria morbi che si
diffondono per perspiratio insensibilis.
- Fomites: Portatori sani o ammalati, N.B. Individua la possibilit di portatori sani;
- Fenomeno della attrazione (simpatia) e repulsione (antipatia) delle cose;
- Contagio: diretto (da corpo a corpo), indiretto (da oggetto intermedio), a distanza
(attraverso l'aria).

Fracastoro e la sifilide
Proprio alla fine del '400 fece la sua comparsa in Occidente una malattia, la cui gravit era
molto superiore a quella odierna: la sifilide. La colpa fu ascritta ai soldati mercenari di Carlo
VIII di Francia, tra i quali vi erano alcuni reduci delle imprese di Cristoforo Colombo, che forse
avevano contratto la malattia presso le amerindie.
Il popolo la chiam subito "mal francioso", ma anche "mal de Naples", essendosi i primi casi
verificati a Napoli, durante l'occupazione francese.
La questione della reale origine della sifilide non stata ancora completamente risolta, anche se
gli studiosi sembrano ormai avere le idee piuttosto chiare.
Le cose potrebbero essere andate in due modi. La sifilide, che gi esisteva allo stato endemico
nel Nuovo Mondo, sarebbe stata importata dai marinai di Colombo reduci dalla prima
spedizione, oltre che dalle belle indiane trasportate poi come merce rara nel Vecchio Continente
(teoria americanista).
Altri sostengono invece che la sifilide sarebbe esistita in Europa gi prima della scoperta
dell'America. Le furiose epidemie del XVI secolo non sarebbero state altro che la riaccensione
occasionale della malattia, per motivi sconosciuti (teoria pre-colombiana).
Ma bisogna far subito una precisazione. Al tempo di Colombo la sifilide non si chiamava cos.
Questo nome le verr dato oltre trent'anni dopo (esattamente nel 1530) dal medico-filosofopoeta veronese Gerolamo Fracastoro (1478-1553), che nei suoi tre libri Syphilis sive de morbo
gallico descrive gli aspetti clinici di una malattia a suo avviso "portata da empie guerre dei
Galli". Per essa conia il termine di sifilide prendendo come spunto il mito del pastorello Sifilo,
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

che per aver offeso Apollo fu da questi punito con quella terribile malattia che ricopriva tutto il
corpo di ulcere.
Per almeno due secoli venne unanimemente addebitata ai "selvaggi" delle Indie Occidentali
l'intera responsabilit del terribile morbo. Poi alcuni cominciarono a sostenere, sulla base di
incerti riferimenti letterari, che la sifilide gi esisteva presso gli Assiri, gli Egizi, i Greci e i
Romani; e ammettevano solo che negli ultimi tempi essa aveva subto una netta recrudescenza.
In breve, si pu dire che la soluzione del problema stata spostata dalle contorte speculazioni
letterarie dei secoli scorsi alla pi obiettiva ricerca storico-paleopatologica, che si avvale delle
moderne tecniche di biochimica, di citologia e di microscopia elettronica. In base a queste
ricerche, nei paesi del Mediterranei non stata sinora mai rilevata alcuna traccia sicura della
malattia negli oltre 25.000 scheletri e mummie (Egitto, Sudan) esaminati, n nelle decine di
migliaia di scheletri preistorici, antichi e medioevali studiati allo scopo in Europa e in Asia
Minore.
Al contrario, tali indagini hanno rivelato segni di sifilide (o di altre malattie da treponemi) in
campioni ossei provenienti dalle seguenti aree: Argentina, Per, Guatemala, Messico, Arizona,
New Mexico, Tennessee, Kentucky, Ohio, Texas, Oklahoma, Florida, Antille. Si ricordano in
particolare i segni di lue in due reperti nel cranio e nelle ossa lunghe di un bambino di 14 anni
vissuto nelle Isole Marianne (Oceania) intorno al IX secolo (datazione con C14).
Tutto lascerebbe quindi pensare che la sifilide sia stata realmente importata dal Nuovo Mondo,
dove esisteva allo stato endemico gi prima della scoperta di Colombo.

Philipp Theophrastus Baumbast von Hohenheim (1493-1541) = AUREOLO PARACELSO, Il


Lutero della Medicina
Nato in Svizzera (a Teufelsbruche = ponte del diavolo), figlio di farmacista, segu il padre in
Corizia (terra di minatori e metalli).
Si laurea a Ferrara.
Si scaglia contro le scuole dogmatiche (rogo delle opere di Galeno ed Avicenna: Basilea 24 giugno
1527).
Lutherus medicorum e medico piromane.
Stimola enormemente lo studio pratico della chimica: introduce il laudabile medicamentum
(laudano), tintura a base di oppio per lenire i dolori (medico municipale a Basilea, dopo la cura di
Frebonio, leditore di Erasmo da Rotterdam).
Nuovi orientamenti nellinterpretazione delle malattie.
Opere: Paragranum (1530), Paramirum (1531) Opera omnia (1575).
Sintesi della dottrina paracelsiana (eziopatogenesi chimica):
- Macrocosmo, Microcosmo e Teoria della Segnatura = principio di similarit (similia
similibus curantur) tra piante, animali e minerali (dalla natura provengono i rimedi);
- Misterium magnum = uomo composto da zolfo- sale -mercurio, con ciascun elemento
dotato di una vitalit individuale;
- Archeo: principio attivo vivificatore della materia inerte, insito nello stomaco;
- Mumia: attivit vitale generale nell'organismo, guaritrice;
- Quattro pilastri: similia similibus curantur, virt del medico, alchimia, chirurgia;
- Luomo medico e il grande libro della natura (il grande laboratorio della natura);
- lalchimista;
- la materia terrosa che diventa gassosa;

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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

- lantimonio: la stella dantimonio, il tartaro emetico o tartrato doppio di antimonio e


potassio il tartaro stibiato che diviene stigiato per i detrattori e il piombo sacro dei
saggi per i fautori;
- Nome allalcohol, spirito di vino;
- Opodeldoch, balsamo antireumatico, ancora in uso;
- i veleni che sedimentano;
- i farmaci che evaporano, cristallizzando in forma pura (dal caos al gas);
- spagyrica (spgo = estraggo; aghiro = raccolgo).
Ambroyse Par (1509-1590)
Il pi grande chirurgo del rinascimento.
Nasce a Laval (1509). A 13 anni apprende da un barbiere-chirurgo, a 19 anni chirurgo
residente (Hotel Dieu di Parigi).
Nel 1535 scende con le armate francesi in Italia.
Un nuovo modo di trattare le ferite da archibugio: non olio bollente ma un topico
digestivo a base di giallo duovo, miele rosato e trementina.
Un nuovo modo di procedere alle amputazioni: la legatura del moncone e non
cauterizzazione.
Si congeda come chirurgo di veste lunga e diviene primier chirugien du Roi.
Pubblica le Opere complete (Parigi, 1575).
Altri medici famosi rinascimentali
Gaspare Tagliacozzi (1546-1549): chirurgia plastica (rinoplastica).
Pietro Franco: ideazione della prima forma di forcipe (1756).
Girolamo Mercuriale: De morbis puerorum (1583).
Felice Platter (1536-1614): prima classificazione delle malattie mentali in:
- Debolezza mentale;
- Alienazione;
- Sospensione di conoscenza coscienza.
Filippo Ingrassia (1510-1580): medicina legale nellambito della polizia sanitaria.

GLI OSPEDALI NEL RINASCIMENTO


Un nuovo ospedale (la fabbrica della salute con chirurghi fisici e fisici chirurghi).
Gli ospedali rinascimentali a crociera.
Superamento dellospedaliero sistema della carit medioevale: dalla carit assistenziale
(cura) allassistenza curativa (terapia).
Nelle corsie si aggira una figura nuova, quella del chirurgo (una coppia di chirurghi e medici
fisici per braccio, altri due per il mal franzese):
- trattamento di aposteme (tumori purulenti e ascessi);
- punzioni di globi vescicali;
- sbrecciature delle parti di sotto;
- suture, contenzione fratture
Il medico (o chirurgo) cura, ma solo Dio guarisce.
Negli ospedali due bracci per le malattie che cominciano per f (febbri, causa interna) e gli altri
per quelle che cominciano sempre per f (ferite e fratture, causa esterna).
Tipi di ospedale:
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

- Ospedale maggiore per acuti (pronto soccorso e cure intensive);


- Ospedale minore per cronici e per i principali bisogni del tempo (marginalit legata alla
follia, fanciullezza abbandonata);
- Ospedale degli incurabili per luetici: malattie dermo-sifilopatiche e medicina esterna
(anche chirurgia medicamentaria e non ferramentaria).

LA NASCITA DELLANATOMIA UMANA


Precedenti:
Ippocrate (animali);
Aristotele (animali);
Erofilo ed Erasistrato di Alessandria, IV sec a.C. (prime dissezioni certe su cadaveri);
Galeno II sec d.C. ( i gladiatori, i soldati, i cani e le scimmie).

Nel medioevo divieto pressoch universale di sezionare i cadaveri.


Il decreto di papa Bonifacio VII (settembre 1299): divieto di far bollire i cadaveri per
ricavarne gli scheletri.
Curiosit: le vicissitudini del cadavere di Luigi IX, il Santo morto 30 anni prima a
Tunisi.
La prima autopsia autorizzata: Bologna 15 gennaio 1302, per motivi medico-legali, da
parte di due medici fisici e due medici chirurghi sul cadavere di un tale Azzolino
(avvelenato?).
Le prime autopsie: a Perugia si ha notizia di autopsie praticate a partire dal 1348.
La Bolla di Sisto IV (1472): la De cadaverum sectionae, Bolla che permetteva la pratica
settoria (per altro mai ritrovata!).
Le dissezioni avvenivano normalmente in inverno (sub Jove frigido), prevalentemente durante
quaresima.
Figure presenti:
- lettore: commentava dalla cattedra i testi autorevoli;
- incisore: sezionava il cadavere;
- ostentore: mostrava gli organi espiantati.
Mondino de Liuzzi (Bologna 1276 ca. - Bologna 1326)
Consegu la laurea dottorale in medicina nel 1290.
Lettore pubblico all'Universit di Bologna, esegu diverse dissezioni anatomiche, nel 1315
sicuramente su cadaveri umani.
Nel 1316 scrisse il suo trattato Anathomia, piuttosto un manuale di tecnica settoria (rester in
uso per oltre due secoli).
Mondino in cattedra coadiuvato dal settore.
NellAnathomia suddivisione in giorni della dissezione:
I. membra nutritiva;
II. membra spiritualia;
III. membra animata;
IV. arti.
Antonio Benivieni (1443-1502)
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Autore della raccolta De Abditis nunnullis et mirandis morborum ac sanatorium causis (1507).
Anticipatore dellanatomia patologica del Morgagni, descrive levoluzione del processo
morboso durante il periodo precedente al decesso.
Alessandro Benedetti (1455-1525)
Allievo del Benivieni, fa costruire il teatro anatomico di Padova nel 1490.
Berengario da Carpi (1460-1530)
(Da chirurgo a medico)
Cattedra di Chirurgia e anatomia a Bologna.
Compendio di anatomia, Commentaria super Anatomia Mundini, Bologna 1521 (raffronto tra
pratica settoria esercitata sul cadavere e chirurgia anatomica esercitata sul vivente): nasce la
scienza anatomica umana.
Tavole con rappresentazione dello scheletro articolato con le figure inserite nel paesaggio o
nellambiente di vita (Anatomia animata).
Andrea Vesalio: un nuovo modo di fare anatomia
(Da medico a chirurgo)
Nasce a Bruxelles nel 1514.
Frequenta le Universit di Louvain, Parigi e Padova (explicator chirurgiae = incarico di leggere
anatomia e di praticare sezioni cadaveriche).
Laurea in Medicina a Padova (1537) e nomina a direttore del dipartimento di Chirurgia e
Anatomia.
Confuter Galeno in oltre 200 punti.
Dallanatomia comparativa allanatomia chirurgica (un corpo nuovo).
Opere:
- Tabulae anatomiche (1538), con illustrazioni di Jan Stephan van Calcar (collaboratore di
Tiziano);
- De humani corporis fabrica. liber septem, noto anche come Fabrica (1543): opera
rivoluzionaria nel soggetto, di settecento pagine, elegante per composizione grafica
(copertina in pergamena, oltre 200 illustrazioni con figurine dipinte a mano, formato 42x28
cm e rilegatura in velluto di seta). Edito a Basilea da Johannes Oporinus, insigne professore
e soprattutto eccelso tipografo per la stampa di xilografie.
Suddivisione:
- Libro I: ossa e articolazioni;
- Libro II: muscoli;
- Libro III: vene e arterie;
- Libro IV: midollo spinale e sistema nervoso periferico;
- Libro V: tubo digerente e apparato uro-genitale;
- Libro VI: organi endotoracici;
- Libro VII: cervello e organi di senso.
Diviene uno dei medici personali di Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero (incarico
ricoperto dal 1544 al 1556), poi alle dipendenze di Filippo II re di Spagna.
Muore nel 1564 sulla via del ritorno da un misterioso pellegrinaggio a Gerusalemme.

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IL 1600: LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA


Principali avvenimenti:
La rivoluzione scientifica e la nascita delle Accademie.
Microscopia e nuovi strumenti.
I primi microrganismi.
La scoperta della circolazione sanguigna.
Lanatomia microscopica.
La scoperta della genesi acarica della scabbia.

Nasce la scienza medica moderna:


Superamento della concezione medioevale;
Metodo sperimentale galileiano;
Esperimento = tentativo di riprodurre artificialmente il fenomeno naturale;
Dalle valutazioni qualitative a quelle quantitative.
DOTTRINARIO:
Empirismo: trae le spiegazioni dallosservazione e dal ragionamento induttivo.
Francesco Bacone (1561-1626) e metodo sperimentale (elementi anticipatori gi in Ruggero
Bacone, 1214-1294).
Razionalismo: ragionamento come unico modo per risolvere il dubbio generato dallosservazione.
Renato Decartes (detto Cartesio) 1596-1650) e il Discorso sul metodo (metodo deduttivo, cogito
ergo sum).
Sensazioni nervi ghiandola pineale (sede dellanima intelligente, senziente) cervello
(spirito animale, irradiato dai ventricoli tramite i nervi).
Il metodo sperimentale galileiano: sensate esperienze e necessarie dimostrazioni.
Indagini anatomo-funzionali e fisiopatologiche:
- Iatromeccanica: funzione ricondotta a principi meccanicistici e matematici (Giovanni
Alfonso Borrelli, Lorenzo Bellini...), di ispirazione galileiana.
- Iatrochimica: funzione ricondotta a principi chimici (Giovan Battista van Helmont,
Francesco de la Boe detto Silvius, Thomas Willis) dispirazione paracelsiana.
Galileo Galilei (1564-1642):
Nasce a Pisa (dove nel 1583 fece la famosa osservazione sul moto oscillatorio della lampada del
Duomo), insegna matematica a Padova (dove nel 1606 invent il cannocchiale) e quindi a Pisa.
Processato da parte della Chiesa dopo labiura fin col ritirarsi nella sua villa di Arcetri, dove
mor cieco.
Dal perch (aristotelico) al come (democriteo).
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Lesperimento alla base della scienza: losservazione e misurazione (la matematica e gli
strumenti di misura), la scoperta e linvenzione.
Il cannocchiale o perspicillum (Sidereus nuncius: dimostrazione della validit del sistema
tolemaico eliocentrico) e il microscopio.
Forse fu Francesco Stelluti (1577-1652), un suo allievo che pubblic insieme a Federico Cesi
(1585-1630) la Melissographia o Appiarium, a chiamare lo strumento microscopio (secondo
alcuni chi invent il microscopio fu l'olandese Jensen): lorganismo umano come una macchina
e gli organi come minute macchine.
Lamicizia con Federico Cesi (lAccademia dei Lincei).
Giovanni Alfonso Borelli (Napoli 1608 - Roma 1679)
Incerta la sua laurea in Medicina.
Universalmente considerato il fondatore della scuola iatromeccanica.
Si dedic per tutta la vita allo studio e alla applicazione della matematica ai pi importanti
problemi di biologia e di anatomia.
La sua opera principale: De motu animalium (Roma, 1680-81).
Fu maestro ed amico del Malpighi, che conobbe a Pisa.
Assertore della fermentazione per spiegare le secrezioni e dellesistenza di succus nerveus per
spiegare perch gli stimoli si propagano dai nervi ai muscoli.

I NUOVI STRUMENTI
(Omnia in mensura pondere)
La matematica, la misurazione dell'esperimento, gli strumenti.
Santorio Santorio (1561-1636)
Nato a Capodistria (listriano itinerante).
Si laure a Padova.
Si trasfer poi in Polonia alla corte di re Massimiliano.
Ottenne la cattedra di medicina teorica a Padova, ma nel 1602 rinunzi alla carriera accademica
per dedicarsi alla pratica della medicina.
Autore di Methodus vitandorum errorum omnium qui in arte medica contiquunt (1603) e De
statica medicina (1614).
Contribuisce o procede alla realizzazione dei principali strumenti del tempo:
- La stadera (bilancia di Sartorio): il primo tentativo di determinazione di quello che sar il
metabolismo basale;
- Il termoscopio: precursore ad acqua del termometro, con contrassegnata una rudimentale
scala graduata;
- Il pulsilogio: misura delle pulsazioni basata sul sincronismo del pendolo. Nel 1631
Santorio Santorio scriveva: Al fine di avere una buona e rapida informazione, ho inventato
uno strumento (pulsilogio) con il quale posso misurare, osservare e commemorare i battiti e
le pause delle arterie a confronto con quelli del giorno precedente. Il pulsilogio ci dice a
quale giorno ed a quale ora il polso del paziente varia dallo stato normale.
- Il trequarti;
- Il bagno perpetuo;
- Il letto adatto a molti usi.

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Antony van Leeuwenoeck (1632-1723)


(Si pronuncia Liiu ven och)
Autodidatta e costruttore di microscopi (a unica lente) e il suo contributo alla scienza.
Nel 1637 Regnier de Graaf (medico ed anatomista, lo stesso che scopr la corticale dellovaia,
dove sono immagazzinate le cellule-uovo) segnala nella lettera 18 (diciassette pagine e mezzo)
al segretario della Royal Society di Londra, Henry Oldenburg, lallestimento del microscopio
fatto dal collega olandese Antony van Leeuwenhoek e le sue strabilianti osservazioni.
Successivo primo articolo di Leeuwenhoek sulla rivista Philosophical Transactions:
- descrizione della comune muffa;
- descrizione dellocchio, del pungiglione e della bocca di unape.
Visse 91 anni di cui 50 come membro onorario della Royal Society.
La storia delle 120.000 ore di tempo libero.
Esperienze:
- Osservazioni sull'acqua piovana stagnante (i minuscoli animaletti, inclusa probabilmente
la spirogyra, alga verde cariofita) l'acqua e il pepe macinato (i batteri?);
- La lettera 39: la saliva, la placca prelevata dai suoi denti incisivi, il caff bollente;
- La lingua e la febbre;
- Escrementi propri, di piccione, di mucca e di cavallo (il contenuto batterico);
- Globuli Rossi;
- Gli spermatozoi;
- Descrizione di protisti incluso probabilmente la Vorticella ciliata.
Riflessione: perch altri scienziati gi dotati di microscopi, anche pi sofisticati, non erano
riusciti a discernere l'esistenza di creature invisibili ad occhio nudo?
Seguito:
- Marc von Plenciz (1750-1781) dichiara che le malattie infettive sono dovute ai piccoli microbi
scoperti da Leeuwenhoeck.
- Agostino Bassi (1773-1836): la malattia dei bachi a seta come dovuta a microrganismi.
- Robert Koch e Louis Pasteur (seconda met del XIX sec.): microrganismi e patologie umane.

Il microscopio
Il primo microscopio: locchialino ad opera di Galileo, del suo allievo Francesco Stelluti (15771652) o degli olandesi Jenssen?
La costruzione dei primi microscopi ottici risale alla fine del XVI secolo; per quanto gi in
epoca romana prima e medioevale poi fosse noto e praticato l'uso delle lenti per scopi
commerciali ed oculistici. I pi antichi documenti che trattano della fabbricazione di tali
strumenti, infatti, fanno risalire al 1590 circa l'invenzione del microscopio ottico composto
(M.O.C.) ad opera di due occhialai olandesi vissuti tra il XVI secolo e l'inizio del XVII: Hans e
Zacharias Janssen (padre e figlio secondo alcuni, fratelli secondo altri). I primitivi strumenti
degli Janssen, ottenuti unendo pi lenti all'interno di un tubo fisso, poggiato su un treppiede,
erano capaci di ingrandire un oggetto fino a trenta volte.
Successive modifiche, apportate alle strutture accessorie spesso dagli stessi ricercatori che
utilizzavano lo strumento, ne migliorarono le prestazioni.
La MICROSCOPIA ELETTRONICA
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Il limite di risoluzione del M.O.C, di 1000 volte (elevando quindi di 1.000.000 di volte il limite
di risoluzione dell'occhio umano).

La teoria cellulare
La cellula l'unit morfo-funzionale costitutiva di tutti gli esseri viventi.
E' stata descritta e raffigurata per la prima volta dallo scienziato inglese rinascimentale Robert
Hooke (1635-1730) che, con l'aiuto del microscopio, rilev in un pezzo di sughero dei piccoli
compartimenti che chiam cellule.
Ma anche Marco Aurelio Severino aveva affermato (1645) come unica era la struttura base degli
organismi animali e vegetali.
Si deve a Marcello Malpighi l'intuizione che, essendo tutti i vegetali costituiti da un insieme di
minute cellette (1674), alla base di ogni organismo vivente doveva esservi un'analoga struttura.
Saranno poi Mathias Schleuden (1808-1881) e Theodor Schwann (1810-1883) a fondare la
dottrina della cellula come elemento fondamentale per lo sviluppo degli organismi sia animali
che vegetali, ponendo cos definitivamente le basi della biologia moderna.

LA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA
Antefatti:
Egizi, Greci, Antichi romani: il battito cardiaco, la vita , le arterie vuote dei cadaveri, il sangue, il
cuore e lo spirito vitale, il fegato come presunto organo produttore di sangue.
Galeno (met II Sec d.C.):
- Il cuore una massa muscolare che pompa sangue;
- Le arterie contengono sangue e non aria;
- Il sangue transita dalla parte destra del cuore ai polmoni e di qui al ventricolo sinistro (ma
non tutto!);
- Il fegato non solo genera il sangue ma lo pompa anche nelle restanti parti.

Miguel Serveto
Impareggiabile conoscitore degli scritti di Galeno, spagnolo arso al rogo come eretico
(considerazioni sulla Trinit e significato del battesimo) nei dintorni di Ginevra nel 1553.
Autore della Christianismi restitutio (1546):
- Anima - vita - sangue;
- Parla del cuore, dei vasi sanguigni polmonare e del mescolamento con il pneuma e, oltre a
confermare le precedenti osservazioni di Galeno, evidenzia come larteria polmonare fosse
troppo grossa per limitarsi a fungere da vaso conduttore solo del sangue destinato alla
nutrizione del polmone e ritiene che attraverso un cos grosso vaso era tutto il sangue del
corpo a defluire nei polmoni, i quali dovevano pertanto esercitare sul sangue stesso una
funzione modificatrice.
- Respinge lidea dellesistenza di un foro nel setto cardiaco;
- Prospetta lidea del circolo polmonare e della sua funzione sul sangue :
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Realdo Colombo (cremonese, 1500-1559)


Nel De re anatomica (postuma, 1559):
- Conferma lesistenza della piccola circolazione polmonare (VD arteria venosa
polmoni vena arteriosa AS VS);
- Individua le valvole cardiache;
- Descrive la fase di contrazione e rilasciamento dei ventricoli;
- Individua come la vena polmonare non trasportasse aria ma solo sangue.
Andrea Cesalpino (aretino 1524-1603)
Quaestiones peripateticae:
- Il cuore e non il fegato il centro del movimento del sangue (Come i rivi prendono acqua
dalla fonte, cos le arterie e le vene lo fanno dal cuore);
- Descrive il fenomeno del laccio (Roma 1593) sulle vene superficiali degli arti: la
prova della circolazione centripeta e non centrifuga (Infatti quando si impedisce il
passaggio si gonfiano i rivoli in quella parte in cui sogliono fluire, lesempio del fiume
Eurito e delle sue due opposte correnti).
- Dimostra lerrore della vena cava (erroneamente considerata vaso grande che trasporta il
sangue dal cuore).
Girolamo Fabrizio dAcquapendente (1537-1619
Successore di Realdo Colombo a Padova e maestro di Harvey.
De venarum ostioliis: scopre le valvole venose anche se ne interpreta erroneamente la funzione.
Inoltre descrive la Borsa di Fabrizio negli uccelli.
William Harvey (1578 - 1657)
Nato a Folkestone, vicino Dover (Inghilterra).
Studi a Padova dal 1598 al 1602 dove fu allievo di Fabrizio d'Acquapendente: da lui apprese il
metodo sperimentale galileiano che gli permise di giungere alla scoperta della circolazione.
Nel 1628 pubblica Exercitatio anatomica de motu cordis et sanguinis in animalibus in seguito
universalmente noto come De motu cordis (72 pagine in 17 capitoli): scoperta della circolazione
del sangue.
Questa pot essere universalmente acquisita soltanto dopo che il Malpighi dimostr la presenza
e la funzione dei capillari sanguigni e li sostitu alle ambigue e inesistenti porositates carnis che
Harvey aveva ipotizzato per collegare il sistema arterioso a quello venoso.
Al concetto di circolazione, introdotto da Harvey avrebbero contribuito, oltre ai risultati delle
prove del laccio stretto su arterie e vene:
- Lo studio di animali a sangue freddo con attivit cardiaca rallentata;
- Le riflessioni che lo indussero al calcolo della gittata cardiaca;
- Lesperimento su serpenti vivi: il clampaggio dellunica vena che porta il sangue al cuore o
dellaorta;
- Le considerazioni sulla conformazione delle valvole.
De motu cordis:
- Anatomia di auricole, ventricoli e vasi sanguigni del cuore;
- Valvole afferenti ed efferenti rispetto alle camere cardiache;
- Il cuore come pompa
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

- Differenziazione delle contrazioni atriali e ventricolari (le prime precedono le seconde);


- Dinamica della circolazione polmonare;
- Il sangue sempre lo stesso e perci deve circolare ed il cuore una pompa che funziona
per forza muscolare;
- Introduzione dei termini porositates e carnis porositates: il suo circolo anatomico
rimane aperto perch ammette Non sono mai riuscito a rintracciare alcuna connessione
tra le arterie e le vene per mezzo di una diretta anastomosi dei loro orifizi.

NASCITA DELLANATOMIA MICROSCOPICA


Marcello Malpighi (1628- 1694),
Nato a Crevalcore (BO)
Le sue scoperte di poco conto, come le definirono P. Mini e G. Sbaraglia, professori
dellUniversit di Bologna determinarono la nascita dellanatomia microscopica.
Esperienze:
- I polmoni costituiti da piccole sacche daria, terminali dei bronchioli;
- Tra le arterie e le venule esistono i capillari: si chiude il circolo che Harvey aveva
lasciato incompleto (studiati nel mesentere di rana);
- I glomeruli del Malpighi (rene);
- Lo strato reticolare del Malpighi (lingua);
- Struttura a grappolo del fegato (struttura lobulare).
Francesco Redi (1627-1697)
Nega la generazione spontanea di Aristotele, almeno limitatamente ai vermi della carne,
adottando il metodo sperimentale (prove sperimentali: carne esposta o non esposta allaria,
individuazione nei vermi la fase larvale dalle uova deposte dalla mosca carnaria).
Osservazioni intorno agli animali viventi che si trovano negli animali viventi (1684): nasce la
PARASSITOLOGIA, un duro colpo alla dottrina umorale
Diacinto Cestoni (1637-1718) e Giovanni Cosimo Bonomo (1666-1696)
Speziale il primo, medico il secondo.
Scoperta dell eziologia della Scabbia: dovuta ad un parassita, chiamato "acaro della scabbia"
(e non ad un pellicello nato spontaneamente sotto la cute in seguito a corruzione degli umori).
Lettera informativa a Redi da parte di Bonomo e corrispondenza esclusiva con Cestoni da parte
di Redi.

ALTRI PROGRESSI DELLA MEDICINA NEL XVII


Ostetricia: diffusione de forcipe
Gi Pietro Franco nel 1576 aveva ideato uno strumento a tre valve per estrarre la testa del feto.
Ora realizzato nella sua forma a forcipe incrociato dagli inglesi Pietro ed Ugo Chamberlen.
Vicissitudini della scoperta del forcipe a branche incrociate: un segreto tramandato da padre e
figlio per ben per 125 anni (infine la pessima figura di Ugo a Parigi nel 1647 davanti Mauriceau,
famoso ostetrico, con la morte della partoriente).

Studi e progressi sulla respirazione


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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Jhon Mayow (1645-1679)


La combustione e la respirazione adoperano e consumano una qualche componente dellaria (lo
spirito nitro-aereo).
Descrive leffetto del passaggio polmonare sul colore del sangue (colore da violaceo a
vermiglio) e effettua lesperimento del sangue venoso agitato nel recipiente aperto.
Mayow, Borrelli, Torricelli, Boyle, Hocke e Lower conducono nella met del 600 studi che
dimostrano come:
- Nonostante la sua impalpabilit, laria ha un peso;
- Soltanto una parte e non tutta laria necessaria per la respirazione e la combustione;
- La respirazione finalizzata a riempire i polmoni di aria (e non a raffreddare una
fornace interna come creduto nei secoli precedenti);
- Laria nei polmoni trasforma in qualche modo il sangue, come dimostrato dalla modifica
del colore di questultimo.

Altri nomi
Gaspare Aselli (1581-1626)
Descrive i vasi chiliferi (peraltro gi osservati da Erasistrato, nel 300 a.C. e da Falloppia nel
1500), come venae albae et lactae nellintestino di un cane ucciso dopo la consumazione del
pasto.
Lorenzo Bellini (1604-1704)
Studio del rene e degli organi del gusto.
Antonio Maria Valsalva (1666- 1723)
Allievo del Malpighi a Bologna, famoso soprattutto per gli studi sullorgano delludito.
De aure humana: descrizione delle tre parti dellorecchio, della catena degli ossicini cui si
riconosce funzione di leva.
Niccol Stenone (1638-1686)
Studi sulla ghiandola parotide e il suo dotto escretore.
Adriano van der Spiegel (Spigelius) (1578-1625)
Lobo caudato epatico.
Tommaso Glisson (1597-1677)
Descrive la glissoniana (gi peraltro descritta da Bartolomeo Eustachi).
Fondatore della teoria dellirritabilita: capacit di reazione della fibra muscolare, degli organi
interni e della materia vivente in genere a stimoli provenienti dallesterno o dallinterno.
Tommaso Wharton (1614-1673)
Descrive il dotto della ghiandola sottomascellare (peraltro gi descritto da Alesandro Achillini).
Augustus Quirinus Rivini (1652-1723)
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Descrive il dotto escretore e le ghiandole sottolinguali.


Giovanni Giorgio Wirsung (1614-1673)
Descrive il dotto principale pancreatico.
Raigner de Graaf (1641-1673)
Studia anchegli il pancreas e la trasformazione degli alimenti in nutrimento.
Descrive i follicoli nellovaio (che per ritiene siano lovulo, convinzione corretta sole dalle
osservazioni di Bauer nel 1826).
Giovanni dHamme di Danzica
Scopre gli spermatozoi (1677), descritti anche da Antony van Leeuwenhoech.
Johan Conrad Peyer (1653-1712)
descrive nelintestino le cosiddette placche (che poi Ernest Whilhelm Ritter von Brucke
attribuir, nel 1850, al sistema linfatico).
Giovanni Pecquet di Dieppe (1622-1674)
Scopre nel cane la cisterna poi detta del Pecquet, da cui origina il dotto toracico (ma questo
era stato gi descritto da Bartolomeo Eustachi nel De vena sine pari).
Antonio Pacchioni (1665-1726)
Studio dellanatomia della dura madre (granulazioni del Pacchioni).
Formulatore di una teoria oscillatoria, con connotazioni meccanicistiche e chimiche, capace di
spiegare il flusso nervoso lungo i nervi.
Richard Lower
Il primo a praticare una trasfusione sperimentale di sangue animale da cane a cane (1666), poi
Pierre Denis: 1a trasfusione da animale (agnello) ad uomo (15 giugno, 1667).
Chirurgia infusoria e trasfusoria.
G.Battista Van Helmont (1577-1644):
Considerato tra i fondatori della scuola iatrochimica:
- Archeus insitus (forza vitale allinterno dellorganismo) e archeus influx (forza superiore
divina, regolatrice dei fenomeni vitali);
- D importanza vitale ai fermenti dei gas, particolarmente allacido carbonico che chiama
gas silvestre.
Francesco de la Boe, detto anche Sylvius (1614-1672)
Vero fondatore della iatrochimica.
Focalizza lattenzione sul sangue e sulla presenza in esso di acidi, e sui fenomeni di
fermentazione ed effervescenza.
Interpreta la digestione come dissoluzione chimica degli alimenti, con intervento di saliva, bile e
pancreas.
Thomas Willis (1621-1675)
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Esponente della iatrochimica inglese.


Dalla rete mirabile di Galeno al poligono di Willis.

Clinica medica
Thomas Sydenam (1624-1685)
Definito lIppocrate inglese: la medicina deve essere studiata unicamente a letto del malato.
Giorgio Armeno, detto Bavigli (1668-1707)
Il ragionamento logico e losservazione esatta sono le radici della medicina, ma lesperienza
il filo che deve guidare le conclusioni.
Il medico deve adottare il suo modo di pensare e di agire alle leggi della natura.

Chirurgia: rari progressi


Fabrizio Hildanus (1545-1599)
Procedere alla legatura dei vasi prima delle operazioni.
Non far venire il pus nelle ferite di seconda intenzione.
Marco Aurelio Severino (1580-1656)
Interventi arditi. Struttura unica alla base degli organismi viventi.
Cesare Magati da Scandiano (1579-1647)
De rara medicarum vulnerum (1616): principio del medicare raro, specie per le ferite di arma da
fuoco.

Urologia
Diffusione dellintervento per la malattia della pietra (calcolosi vescicale).
Metodo di Celso (incisione mediana perineale), poi modificato nel 1500 da Mariano Santo da
Barletta (taglio laterale perineale) e questultimo metodo ripreso dal suo allievo De Ville che lo
port in Francia nel 600, ove per se ne appropriarono i componenti della famiglia Collot,
litotomi del Re di Francia.

Medicina del lavoro


Bernardino Ramazzini da Carpi (1633-1714)
Ramazzini aveva un operaio che andava da lui a pulire i cessi, che dopo qualche tempo divenne
cieco. Incuriosito fece delle indagini e accert che anche altri lava-cessi erano diventati ciechi.
Stesso discorso per gli spazza-camini: molti di essi erano affetti da cancro dello scroto. Cap che
molte attivit lavorative influenzano lo stato di salute e pubblic un trattato sulla medicina del
lavoro (De morbi arificium) dove descrive molte patologie legate alla situazione lavorativa.

Malattie mentali
Fino al 1600 la malattia mentale come espressione di possessione demoniaca.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Nel 1600 i pazzi sono considerati malati di mente e non delinquenti o posseduti.
Il Pontefice Gregorio XIV abolisce il rogo per i pazzi e le streghe: le streghe vengono anchesse
riconosciute definitivamente come malate.
LOrdine dei Fate Bene Fratelli (sin dal 1500 trattamento di dolcezza per i pazzi) fonda case di
cura in Francia per alienati e criminali: le Maisons de force.
Paolo Zacchia (1584-1659)
Medico romano studia la materia e le decisioni della Sacra Rota.
Scrive Quaestiones medico-legales:
- vi si fa risalire la nascita della Psichiatria;
- inquadra le malattie mentali nellambito della medicina legale.

IL 1700
Particolarit:
La scomparsa della peste.
La prima vaccinazione.
Patologia dorgano.
Tante altre acquisizioni e scoperte.
1700
Illuminismo:sapere
aude
empirismo
razionalismo
sperimentalismo
(Galilei)

Scomparsa della peste:


? = mutamento tecniche edilizie
(tegole e mattoni vs paglia e legno)
? = prevalenza del topo marrone
su quello nero
? = Miglioramento misure sanitarie
? = altre

Rivoluzione
demografica
Kant
Ficthe
Schelling
Hegel

LA PRIMA VACCINAZIONE
Il vaiolo
(Smallpox)
Conosciuto gi in Cina ed in India (metodo dellinsufflazione nelle narici) poi diffuso in Oriente
(il faraone Ramsete V morto nel 1157 a.C. per vaiolo?) e Europa (710 a.C?).
Trasferito in America da Hernando Cortez (uccide 3.500.000 Aztechi).
Nel XVIII secolo largamente diffuso in diverse citt europee:
- 20-40% di letalit;
- circa il 30% della popolazione butterata;
- uccide almeno cinque componenti di case regnanti europee.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

La variolizzazione (dal latino variola = vaiolo) per inoculazione presso gli arabi e il libro scritto
in inglese del medico turco Emmanuel Timoni (1715), che rimarr inascoltato.
Lady Mary Worthley Montague, figlia del duca di Kingston, contrae il vaiolo a Costantinopoli
nel 1717. La nascita di una sua bambina variolizzata dal Dr Timoni (1717).
La supplica alla casa reale inglese.
La sperimentazione su sei carcerati e un orfanello.
Le figlie della principessa Carolina del Galles (1723).
Gli sforzi per ridurre i rischi e gli effetti collaterali della variolizzazione:
- allinizio circa il 12% di mortalit;
- la variolizzazione vietata in diversi Stati;
- fino al 1735 variolizzate solo 850 persone in Inghilterra.
Edward Jenner (1749-1823)
Nasce a Gloucestershire, penultimo ultimo di 9 figli, orfano a 5 anni.
La prima esperienza in un collegio statale con la variolizzzazione per inoculazione.
A 14 anni inizia a seguire un chirurgo di campagna (per 8 anni).
Si iscrive al College of Surgeon.
Ascolta gli aneddoti dei contadini sul vaiolo dei mungitori.
Il tirocinio al Saint Georges Hospital di Londra e lamicizia con John Hunter.
La scelta: medico di campagna.
Lincontro ad un congresso di medicina con un certo Sig. Frewster (che nel 1765 aveva
presentato alla London Medical Society un articolo sulla capacit del vaiolo bovino di prevenire
quello umano.
Il vaiolo del 1789: il vaiolo suino della balia di Edward Jr e la variolizzazione (innesto) di
suo figlio e di due donne che ne erano venute a contatto (la comunicazione dei risultati al
congresso del 18 luglio 1790). Suo figlio Edward Jr variolizzato nuovamente nel dicembre
1790 (manifest variola minor) e nel dicembre 1971 (non manifestazioni).
1795: durante una convalescenza per febbre tifoidea progetta la vaccinazione (vaiolo
vaccino). La cavia era il bambino James Phipps (figlio di un bracciante), la donatrice una
certa Sarah Nelmes, una bambina infettatasi mungendo la mucca Blesson.
14 maggio 1796: la vaccinazione di James Phipps.
1 luglio 1796: la variolizzazione di James Phipps.
La vaccinazione a catena (8 bambini, 2 dei quali poi variolizzati, un nono bambino
variolizzato come controllo).
Il mancato effetto della vaccinazione sul figlio Robert.
Larticolo sulla vaccinazione rifiutato dalla rivista Philosophical Transactions (e la
pubblicazione di un manoscritto a proprie spese).
Lepilogo: accoglienze e critiche, la crisi economica, i riconoscimenti tardivi.
Ultimo caso in Somalia il 26 ottobre del 1977.

Jenner e la vaccinazione
Alla fine del 1700 ci fu una grande scoperta di carattere empirico. Un medico inglese Edoardo
Jenner (1749-1823), allievo di John Hunter, si accorse per caso che le mungitrici quando si
ammalavano di vaiolo guarivano sempre. Il vaiolo allora era la malattia pi terribile. Vi erano
ancora flagelli terribili come la tubercolosi, per il vaiolo colpiva soprattutto i bambini.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

C'erano stati gi tentativi precedenti risalenti al tardo '600 di indurre la resistenza alla malattia
col sistema della vaiolizzazione. La vaiolizzazione era il sistema di innesto del vaiolo: si
prelevava, da un malato che stava per guarire, un po' di pus e lo si iniettava ad un soggetto sano,
provocando il vaiolo. Molte volte questo procedimento era letale e molti bambini morirono. La
vaiolizzazione era stata promossa dalla moglie dell'ambasciatore inglese a Costantinopoli (lady
Montague), perch nell'oriente si praticava da tempo tale sistema. La stessa era poi stata
introdotta in Italia dai medici greci che operavano soprattutto a Venezia. Questi avevano trovato
un grande fautore nel Papa Benedetto XIV (Papa Lambertini) il quale cerc di introdurre la
vaiolizzazione nello stato pontificio.
La scoperta di Jenner risolse il problema del vaiolo. Jenner fece la prima inoculazione su suo
figlio: prese un po di pus dalla pustola di una vacca, lo iniett nel figlio e vide la pustola della
vaccinazione (che non si chiamava ancora vaccinazione, ma innesto): il bambino non si ammal
mai di vaiolo. La vaccinazione dest un interesse grandissimo, anche se ci fu una violenta
opposizione da parte di certi ambienti, soprattutto ecclesiastici, nei quali essa venne ritenuta un
insulto al creatore essendoci una commistione tra il bruto, cio l'animale, e l'uomo. La
vaccinazione venne praticata su larga scala con il prevalere delle idee libertarie della rivoluzione
francese: divenne la bandiera della sinistra, dei giacobini. I giacobini vaccinavano, i codini
(reazionari) no.

Cronologia introduzione alcuni vaccini


Immunit attiva contro:
colera, carbonchio e tifo (1897);
peste (1897);
polmonite e meningite epidemica (1912);
paratifo (1916);
TBC (1921);
Pertosse e scarlattina (1923);
Leptospirosi (1933);
Febbre gialla (1934);
Linfluenza (1940);
La poliomelite (A. Sabin e J E. Salk, 1952);
Il morbillo (1963);
La rosolia (1965);
La parotide epidemica (1967);
La varicella (1974);
Lepatite B (1980);
Lo pneumococco (2000);
Immunit passiva:
Sieri anti-: difterite, tetano, veleno di vipera, leptospirosi, carbonchio, etc.;
Immunoglobuline aspecifiche e specifiche (a partire dal 1962): epatite B, vaiolo tetano,
morbillo, rosolia, pertosse , rabbia etc.;
Sieri polivalenti (DT, DTP).

LA NASCITA DELLANATOMIA PATOLOGICA


Il concetto di lesione dorgano: malattie come dovute a lesioni locali degli organi e dei tessuti i
cui cambiamenti rendono conto della modifica delle funzioni.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Breve cronistoria delle lesioni dorgano:


Prime idee sulle lesioni (es. Mesopotamia e raffigurazioni del leone con paraplegia);
Concetto di carcinoma e scirro in Ippocrate;
Descrizione di diversi stati patologici in Celso (es. splenomegalia);
Tumores praeter naturam di Galeno;
Prime necessit della medicina forense (1300);
Antonio Benivieni, De abditis morborum causis: le cause nascoste delle malattie (1507);
La Fabrica di A. Vesalio (1543);
Il Sepulcretum di Teofilo Bonet (1620-1689): descritti molti casi di reperti ottenuti al tavolo
anatomico.

Giovanni Battista Morgagni (1682-1771)


Nasce a Forl, si laurea a Bologna.
Allievo di Valsalva (1666-1723), il quale a sua volta era allievo di Malpighi, Malpighi di
Borelli, e questi era allievo di Galileo.
1707: lettore ed incisore del teatro anatomico di Bologna.
1711: docente di istituzioni mediche a Padova.
1715: docente di anatomia a Padova.
Nasce lanatomismo clinico e lanatomia patologica: il ritorno al tripode alessandrino, locchio
medico.
- Adversaria anatomica (1706-17): famosi per la descrizione che fece con una notevole
precisione di cose gi osservate da altri valsero a Morgagni in Europa lappellativo di Sua
maest anatomica.
- De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis (pubblicato dallautore a 79 anni, a
Venezia nel 1761 quattro edizioni in quattro anni e traduzioni in Inglese, Francese,
Italiano): nasce l anatomia patologica, con il reperto autoptico che diviene lultimo atto
della cartella clinica (gi in passato nel XVI sec A. Benivieni, anatomista italiano, aveva
indicato le alterazioni patologiche degli organi come causa di alcune malattie). Questo
trattato dest grande interesse in tutto il mondo di allora, tanto vero che dopo due anni, la
prima edizione era esaurita. Furono pubblicate molte altre edizioni tradotte in tutte le lingue
d'Europa. Una delle ultime edizioni fu quella in italiano, sia perch i dotti parlavano il latino
(fino alla rivoluzione francese la lingua dei dotti era il latino), sia perch in Italia il "verbo
morgagnesco" ebbe difficolt ad attecchire. I principi di Morgagni invece, furono applicati
all'estero e furono alla base dello sviluppo della clinica negli altri paesi. Influenz per
Domenico Cotugno ed ebbe come allievo Antonio Scarpa.
Il Morgagni raccolse ben settecento quadri autoptici, correl il quadro autoptico con la storia
clinica del paziente, dimostr che per la stragrande maggioranza delle malattie vi era una
patologia d'organo.
Allora non c'erano mezzi per fare l'autopsia in vivo (autopsia intesa come nella concezione
alessandrina, cio come esame del malato con i propri occhi), quindi l'autopsia era veramente la
dissezione, ma il concetto era quello di correlare la storia clinica con la malattia.
Lanatomia normale come la fiaccola dellanatomia patologica. Reperti anatomo-patologici
con tanto di indice ciascuno preceduto da storia della malattia, sintomi presentati, terapia
praticata e corredato da descrizione ragionata tra quadro clinico e reperto tanatologico.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Prima descrizione di aneurisma luetico, polmonite con solidificazione del polmone, meningite
secondaria ad otite acuta, iperostosi frontale, cancro ed ulcera gastrica, calcoli biliari,
endocardite, stenosi mitralica, insufficienza aortica, stenosi polmonare, sclerosi delle coronarie,
ileite regionale). Riconosce lapoplessia come dovuta ai vasi, nota che solo nel coinvolgimento
del cervello lemiplegia controlaterale. Descrive le gomme cerebrali. Descrive lepilessia con
polso raro (blocco cardiaco).
Vicende e vicissitudini: la storia delle pecore con lacqua al ventre.
Ritorno al tripode alessandrino che consisteva nella storia clinica, nell'autopsia e poi nella
diagnosi clinica.
Carl von Rokitansky (1804-1878)
Nasce a Koniggratz.
Studia medicina a Praga e Vienna.
In cattedra a Vienna per 30 anni, autore di circa 30.000 autopsie, perfezion la tecnica autoptica
e forn numerosi e preziosi inquadramenti su base anatomo-patologica (malattie delle arterie,
lesioni congenite cardiache, necrosi epatica massiva)
Curiosamente, riconsider le lesioni in termini di patologia umorale e crasi.

PATOLOGIA DI TESSUTO
Francis Xavier Bichat (1771-1802)
Figlio di medico, nasce a Thiorette in Francia.
Studia a Montpellier, Lione e Parigi.
Fu medico allHotel Dieu e maestro di Laennec.
Senza laiuto del microscopio e con la sola intuizione realizza che gli organi sono costituiti i
tessuti (ne descrive ben 21), distinti sotto laspetto anatomico, fisiologico e patologico e
suggerisce che questi tessuti sono la base delle lesioni.
Pubblica lAnatomie gnrale applique la physiologie et a la mdicine (Parigi, 1801): nasce
anche quella che Richard Owen nel 1844 denominer ISTOLOGIA.
Muore per tisi (consunzione) a 31 anni.
La vita linsieme delle funzioni che resistono alla morte e quindi la malattia la morte resa
possibile nella vita.

PATOLOGIA CELLULARE
Rudolf Virchow (1821-1902)
Patologo alluniversit di Wurzburg e Berlino
Autore dellopera Cellularpathologie (1858).
Con Wirchow nasce la patologia cellulare.
Sinopsi sulla localizzazione delle lesioni:
La famosa triade di Virchow nella trombosi:
1. fattori meccanici dovuti ad alterazioni del flusso sanguigno;
2. alterazioni dellendotelio vasale;
3. alterazione dei componenti ematici dellemostasi.
I reperti base della reazione infiammatoria:
a. tumor;
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

b. rubor;
c. calor;
d. functio laesa.
Leopoldo Auenbrugger (1722-1809)
Figlio di un bottaio e lui stesso suonatore di violino.
Scrive De Inventu Novo (Vienna, 1761) di appena 1200 parole: la percussione diretta (terzo
momento della semeiotica dopo le ippocratiche ispezione e successione) e la descrizione di
suoni polmonari in:
- sonus alterior (alto o timpanico);
- sonus obscurius (indistinto);
- sonus carnis percussae (ottuso).
Descrive reperti patologici di enfisema, pericardite essudativa, aneurisma del cuore, rottura della
pleura, lesioni scirrotiche del polmone.
Il trattato fu lettera morta fino ai primi dell'800, quando il medico di Napoleone Corvisart
(1755-1821) lo riscopr, esercitando se stesso ed i propri allievi alluso in semeiotica di questa
nuova applicazione. Auenbrugger era ancora vivo, e a distanza di 30-40 anni dalla
pubblicazione, ebbe la sua parte di gloria.
Le critiche, comprese quelle dellautorevole R. August Vogel che confuse la percussione con la
succussione, lo costringono a dimettersi dallospedale (ma continuer la professione privata con
successo, sino a venire elevato da Maria Teresa al rango di Edler, cio nobile, con il cognome
preceduto dal titolo von).

FISIOLOGIA
Lazzaro Spallanzani (1729 - 1799)
Nato a Scandiano (Modena).
Riceve la prima educazione nel collegio dei Gesuiti di Reggio.
La sua carriera scientifica inizia presso lUniversit di Bologna (sotto lispirazione di sua
cugina, Laura Bassi, famosa donna docente di filosofia e matematica).
Non divent mai medico, ma divenne prete (labate Lazzaro Spallanzani) e insegn logica,
metafisica e greco.
Successivamente professore di storia naturale alluniversit di Pavia.
Pioniere della fisiologia e biologia sperimentale, fu detto "Il Colombo del microcosmo dei
viventi".
Confut definitivamente la teoria della generazione spontanea.
Attu e forn numerosissimi altri esprimenti e contributi scientifici.
Generazione spontanea: lidea che gli organismi originino direttamente dalla materia non
vivente, vita dalla non vita (abiogenesi).
Il Saggio di osservazioni microscopiche concernenti il sistema della generazione dei sigg.
Needtham e Buffon (1767).
Esperienze sulla riproduzione animale:
- descrive la necessit di seme (spermatozoi) ed uovo per la riproduzione animale (1779);
- prima inseminazione artificiale ( in un cane nel 1780).
Esperienze sulla digestione (Dissertazioni di fisica animale e vegetale):
- riporta ben 264 esperimenti;
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

- scopre il potere digestivo della saliva (1773);


Esperienze sul sistema sanguigno:
- movimento del sangue negli animali;
- azione del cuore e vasi sanguigni;
- descrizione dei capillari nella membrana ombelicale del pollo.

Lazzaro Spallanzani
Nasce a Scandiano il 12 gennaio 1729 da Gian Nicola e Lucia Ziliani; primogenito di una
numerosa famiglia: due fratelli e sei sorelle. A otto anni veste labito clericale e a dodici
ammesso alla prima tonsura. Avviato agli studi letterari dal padre, giureconsulto, a quindici anni
mandato a Reggio a studiare Retorica e Filosofia presso il Collegio dei Gesuiti, usufruendo di
un sussidio della Fondazione Vallisneri. Sollecitato dal padre, Lazzaro entra ventenne
nellUniversit di Bologna per intraprendere lo Studio del Diritto; coltiva le belle lettere e
approfondisce la conoscenza del greco e del francese. Ma la sua innata inclinazione allo studio
della natura e linfluenza esercitata su di lui dalla cugina Laura Bassi, di origine scandianese, e
dal marito di lei Giuseppe Veratti, entrambi insegnanti a Bologna, luna di Fisica sperimentale e
laltro di Fisica particolare e Anatomia, lo portano ad abbandonare gli studi legali e a dedicarsi a
quelli naturalistici, vincendo la resistenza del padre, con laiuto di Antonio Vallisneri jr.
Rientrato a Reggio dopo la laurea, insegna Greco al convittori del Collegio-Seminario cittadino
e Fisica e Matematica nellUniversit reggiana dal 1757 al 1762. Presi gli ordini sacerdotali, si
trasferisce a Modena dove ricopre la cattedra di Filosofia (Logica, Fisica e matematica)
allUniversit e di Greco e Matematica nel Collegio San Carlo. Nel 1769 gli viene offerta la
cattedra di Storia Naturale e la Direzione del Museo allUniversit di Pavia ; incarichi che tiene
per trentanni, fino alla morte, avvenuta l11 febbraio 1799.
Mente acutissima, dotato di capacit di osservazione veramente mirabile, viaggiatore
instancabile, conversatore brillante e scrittore finissimo, per la vastit e limportanza degli
argomenti trattati va considerato una delle personalit pi ricche e pi dotate nel campo della
ricerca scientifica. Seguace rigoroso della fisica sperimentale, rimane celebre una sua frase:
"Sperimentare comunque mestiere di tutti, sperimentare a dovere stato e sar sempre
mestiere di pochi". Fu in corrispondenza con i maggiori uomini di cultura e di scienza
dellEuropa del Tempo: da Voltaire a Cesare Beccaria, da Charles Bonnet a Antoine-Laurent
Lavoisier, per citarne solo alcuni.
Come insegnante ci ha lasciato un vero modello di didattica delle Scienze, la Piccola Memoria,
scritta nel 1780 e relativa al piano delle lezioni da tenere nel corso biennale allUniversit di
Pavia.
I risultati delle sue ricerche sono racchiusi in circa 43 opere, delle quali la pi brillante il
Saggio di osservazioni microscopiche concernenti il sistema della generazione de Signori di
Needham e Button, del 1765 che lo impose allattenzione del mondo scientifico europeo. Qui lo
Spallanzani affronta e risolve il problema della generazione spontanea negli infusori,
dimostrandone linfondatezza per via sperimentale. Di notevole interesse sono le ricerche sulle
principali funzioni vitali nel campo della fisiologia comparata: circolazione, generazione,
digestione, respirazione.
Nellultimo periodo della sua vita si impose allattenzione del mondo scientifico internazionale
quale valente chimico con la pubblicazione del CHIMICO ESAME nel 1796.
Non si possono dimenticare i sei volumi del Viaggio alle Due Sicilie e in alcune parti
dellAppennino, racconto di viaggio ma anche trattato di vulcanologia e di osservazioni
geochimiche e geofisiche.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Le sue scoperte divinatorie abbracciarono i campi pi disparati dello scibile: dalle leggi
fisiologiche della circolazione del sangue, della digestione e della respirazione e della
riproduzione artificiale, agli studi mirabili sui molluschi e sugli infusori, alle osservazioni sulla
vita delle piante ai fenomeni vulcanici. Per trentanni luniversit di Pavia che lo ebbe illustre
professore, fu il tempio della sua gloria e la fama delle sue scoperte si sparse per lEuropa
onorando lItalia.
Nella casa di Scandiano, dove lo Spallanzani nato, c un busto di lui e uniscrizione breve e
significativa: "Natus Scandiani, clarus ubique".
La sua alta e pensosa figura effigiata nel marmo domina ora nella piazza principale del paese
natale e vegli sugli scandianesi come un Nume indigete.

ALTRI PROTAGONISTI DEL 1700


Stephen Hales (1677-1761)
Reverendo inglese, studioso di botanica, chimica, anatomia e teologia, uno dei fondatori della
fisiologia vegetale.
La sua opera principale, Statical Essays (1727), un trattato di fisiologia generale la cui parte
botanica venne pubblicata separatamente in un secondo tempo con il nuovo titolo Vegetable
Staticks.
Fu il primo a dimostrare, pur non distinguendo nessun gas specifico, che l'aria aveva un ruolo
determinante nei processi chimici. Incannul con tubi di vetro le arterie di cavalli, buoi,
montoni, daini, per misurare laltezza della colonna sanguigna. Le sue ricerche rappresentarono
un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo della chimica pneumatica e per la
fondazione della rivoluzione chimica di Lavoisier.
Emostatica o sia statica degli animali. Esperienze idrauliche (1733): nasce lEMODINAMICA.
William Withering (1741-1799)
La Digitalis purpurea per la terapia dellIdropsia.
Luigi Rolando (1773-1831)
A Sassari fu autore del saggio La vera struttura del cervello dell'uomo e degli animali. Egli
seguendo l'idea della corrente animale, toccando la corteccia di un maiale su un lato davanti alla
scissura centrale del cervello (scissura rolandica), dimostr la contrazione muscolare. Rolando
paragon il cervelletto ad una pila.
Gabriel Fahrenheit
Costruisce il primo termometro a mercurio (1714).
Andrex Celsius
Nel 1742 lastronomo svedese Andrex Celsius pubblica Observations on two persistent degrees
on a thermometer. Questo lavoro segna linizio del sistema di misurazione in gradi.
Raimond Viessens
Descrive il ventricolo sinistro ed il decorso delle arterie coronariche a livello cardiaco (1705).
Giovanni Lancisi
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Suggerisce che la malaria trasmessa da zanzare (1717).


John Hill
Riconosce unassociazione tra sniffamento di tabacco e polipi nasali maligni (1761).
Claudius Amyand
Pratica con successo la prima appendicectomia, in Francia (1763).
Luigi Galvani
Misura lelettricit negli animali (1771) e fa esperimenti con i muscoli e lelettricit (1780).
Percival Pott
Suggerisce che fattori ambientali possono causare il cancro (1775): lesempio del cancro dello
scroto negli spazzacamini.
Descrive il male vertebrale (morbo di Pott).
Albrecht Haller (1708-1777)
Sottoponendo a zootomia in vivo (vivisezione) gli animali dimostrava due propriet della
materia vivente:
- La vis nervosa (sensibilit);
- La vis insita (irritabilit).
Joseph-Ignace Guillottin (1738-1814)
Medico, inventa la guillotine, macchina umanitaria detta anche louisette perche messa a
punto dal chirurgo Antoine Louis (1723-1792).
Pierre Giuseppe Dessault (1744-1795)
Mette a punto la fasciatura alla Dessault per la lussazione della spalla.
Antonio Scarpa (1752-1832)
Noto anatomico e chirurgo, oper a Modena e soprattutto a Pavia.
Importanti contributi:
- descrive il triangolo di Scarpa.
- anatomia dell'occhio, dell'orecchio (endolinfa e timpano secondario);
- trattamento chirurgico delle ernie ed aneurismi;
- scopr il nervo naso-palatino e (insieme a Vick D'Azyr) i nervi olfattivi;
- descrisse i nervi cardiaci.
Contribu grandemente alla definizione dell'anatomia topografica, soprattutto di quella degli arti
inferiori (es. triangolo di Scarpa) ed considerato, insieme a John Hunter, uno dei fondatore
dell'Anatomia Chirurgica.
Domenico Cotugno (1736-1822)
Considerato moderno scopritore del liquor cefalorachidiano. Descrisse la sciatica.
Giovanni Alessandro Brambilla (1728-1800)
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Fu arruolato nell'esercito austriaco come chirurgo. Era una persona molto intelligente, entrato
nelle grazie del comandante del suo Reggimento, divenne il medico di Giuseppe II, primogenito
di Maria Teresa, imperatrice d'Austria. Brambilla us la sua influenza su Giuseppe II affinch ai
chirurghi venisse insegnato il latino, per poter studiare i testi scientifici e per essere quindi messi
alla pari dei medici. La prima cosa da fare era l'insegnamento del latino e poi mostrare come era
fatto il corpo umano. Perci grazie a lui fu fondata una grande accademia a Vienna, in cui si
praticava l'insegnamento del latino ai chirurghi, non solo, furono fatte arrivare da Firenze delle
splendide cere anatomiche (tuttora presenti a Vienna) al fine di istruire gli allievi. In
conclusione riusc cos a parificare medici e chirurghi; infatti nelle universit imperiali
presente un simbolo di ci: due donne che si tengono per mano, che rappresentano,
rispettivamente, una la medicina, l'altra la chirurgia, al di sopra di una scritta: " IN UNIONE
SALUS".
Il pensiero di Brambilla si inserisce in un discorso che venne fatto a Firenze da Felice Fontana
(1730-1805). Fontana, abate e prezioso consigliere del granduca di Firenze, ebbe l'idea, per
istruire i chirurghi, di allestire dei calchi in cera di preparati anatomici. Questa idea era utile per
due motivi: 1) perch gli atlanti a colori costavano moltissimo, 2) perch i chirurghi non
conoscevano il latino. Quindi Fontana allest a Firenze, con l'aiuto di vari anatomici, una vera e
propria officina di ceroplastica in cui si facevano i calchi dei cadaveri che prima si facevano in
gesso e poi si voltavano in cera.
Carlo Felice mand l'anatomico Francesco Antonio Boi (1767-1855) nativo di Olzai, da Cagliari
a Firenze, proprio per avere dei modelli in cera, necessari per il suo museo, modelli tuttora
considerati tra i pi belli del mondo (anche perch opera personale di Clemente Susini).
Sydenham (1624-1689) e Boerhaave (1668-1738)
Sydenham (1624-1689) e Boerhaave (1668-1738) praticarono il ritorno all'ippocratismo, cio
alla cautela assoluta nel trattare il malato e affermarono che bisogna avere gli ospedali come
luoghi di cura.
La prima clinica universitaria fu fondata infatti a Leida in Olanda, dove lavorava Boerhaave,
universit che era stata regalata, pi di un secolo prima, dal principe d'Olanda agli abitanti come
premio per avere valorosamente combattuto contro gli spagnoli nella guerra dell'indipendenza.
Nicol Stenone (1638-1686)
Famoso scienziato danese.
Esperienze:
- formula compiutamente il concetto di ghiandola;
- descrive il "dotto di Stenone" ( e la disputa con Blasius, professore di anatomia);
- inquadramento della funzione esocrina salivare e lacrimale;
- chiama ovidutti le tube uterine;
- stabilisce l'omologia tra le ovaie dei mammiferi e quelle degli uccelli.
Successivamente Stenone divenne prete e per questioni di coerenza abbandon la scienza. Mor
in condizioni di estrema povert, avendo dato tutto ai poveri. Il granduca di Firenze Cosimo III,
volle che il suo corpo fosse trasferito a Firenze e fu sepolto prima nella cripta, poi nella basilica
di San Lorenzo. Fu proclamato beato e protettore degli scienziati nel 1988 dall'attuale Pontefice.
John Hunter (1728-1793)
Hunter fece un esperimento su se stesso: poich sosteneva che non poteva esserci un soggetto
con due malattie, per stabilire se la blenorragia e la sifilide erano due malattie diverse o no, si
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

inocul nel glande del pus proveniente da un soggetto con la blenorragia per vedere se sarebbe
comparsa la blenorragia o la sifilide.
In realt si ammal di sifilide perch quel soggetto aveva entrambe la malattie e fu fortunato
perch ne guar. L'esperimento che venne pubblicizzato in tutto il mondo port ad una
confusione, poich portava a credere che le due malattie fossero una cosa sola.

Acquisizioni sulla respirazione e combustione


Stahl ipotizza l'esistenza di una sostanza, il flogisto, che consumandosi d il fuoco.
Questo per non spiegava alcuni esperimenti che erano stati fatti dalla scuola di Oxford con
animali sotto una campana con una candela accesa: man mano che la candela bruciava l'animale
dava segni di asfissia, fino a morire. Si diceva allora che quell'aria era diventata "aria fissa.
Linglese Joseph Priestley (1733-1804) afferma per primo che ci doveva essere un gas che nella
combustione veniva consumato (esperimento su pianta - topo -candela - cappa di vetro, 1798).
Lavoisier (1743-1794) dimostr che questo gas era l'ossigeno. Venne ghigliottinato perch
aristocratico. La storia narra che prese il fatto di essere ghigliottinato come una seccatura.
Lazzaro Spallanzani: mette in evidenza il consumo delossigeno con la respirazione tissutale.

La misurazione della pressione arteriosa (sviluppi)


Hales: metodo invasivo di cateterizzazione (1733).
Ren Theophile Hyacinthe Laennec: inventa lo stetoscopio (1816).
Scipione Riva-Rocci: realizza uno sfigmomanometro a cuffia (1896).
Nikolai Sergeyevich Korotkoff: descrive le FASI e i TONI di Korotkoff per la valutazione
incruenta della pressione arteriosa (1905).

Le medicine alternative
Franz Mesmer
Formula la teoria del magnetismo animale: usa il mesmerismo nel trattamento medico (1774).
Samuele Hahnemann
Osservazioni sulleffetto pirogeno della corteccia di china se somministrata in alte dosi.
Similia similibus + diluizione estrema: nascita dellOMEOPATIA (1810).

Lostetricia tra il 1600 ed il 1700


Burgeois (o Bruousier) du Gondray (1654-1630 circa) introduce luso del fantoccio per far
esercitare le allieve levatrici.
Viene creata la Maternit a Vienna (1784).
G. Claude la Courv: prima sinfisiotomia nel cadavere (1655).
R.G Sigault: prima sinfisiotomia con feto vivo (anni 1700).
Hunter, William (1718-1783): Anatomia uteri humani gravidi tabulis illustrata.

1800-1900
Principali avvenimenti:
La scienza della vita.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

La microbiologia.
Le concezioni patogenetiche.
Lanatomismo clinico.
La radiologia.
Lantisepsi e lasepsi.
Lanestesiologia.
Progressi della fisiologia.

LA SCOPERTA DEI MICROBI


Trentasei anni dopo la morte di Leeuwenhoeck (1759), Mare von Plenciz, austriaco (1705-1781)
dichiara che le malattie infettive erano dovute ai piccoli microbi scoperti da Leeuwenhoeck.
1835: Agostino Bassi (1773-1856), italiano di Lodi, attribuisce la malattia dei bachi da seta (mal
del calcino o del calcinaccio o moscardino) a un fungo (che fu chiamato Botritis Bassiana),
contro il quale trov anche un disinfettante, per ripulire le bigattaie. Attribuisce a quegli
animaletti anche la responsabilit di altre patologie.
Scrisse: "Sarei molto lieto se in futuro le mie scoperte potranno servire ad aprire la strada allo
studio e alla cura delle malattie che uccidono l'uomo, tra cui il colera". Facendo propria questa
indicazione Filippo Pacini (1812-1883), un anatomico italiano, scopr nelle feci dei colerosi il
vibrione del colera (prima di quanto far R. Koch).
Louis Pasteur (1822 - 1895)
Nato nel villaggio di Dole (Francia,1822), figlio di un conciatore di pelli.
Ammesso alla Sorbona (1843) con il giudizio di mediocre.
Tesi di dottorato a 25 anni: l'acido tartarico, i due tipi di cristalli, la luce polarizzata (inizia la
scienza della stereochimica).
Professore di chimica a Digione.
1857: abbandona il mondo dei composti della chimica organica.
I lieviti, la birra e il vino: la pastorizzazione.
Distinzione batteri aerobi e anaerobi.
Malattia dei bachi a seta: procedure diagnostiche e profilattiche.
La morte da parto o da febbre puerperale: la serie di piccoli granelli (ora noti come
streptococchi) + l'aneddoto della conferenza dellostetrico dellEcole de Medicine di Parigi
(1870).
Il colera dei gallinacei (1878): i germi vecchi o indeboliti.
Dato che il carbonchio era dovuto al bacillus Anthraci (Koch 1876) utilizz i germi invecchiati
come vaccino:
- l'iniezione del vaccino il 5 maggio 1881 su 24 pecore, 6 mucche, 2 capre e controlli;
- liniezione delle coltura letale il 31 maggio (la dimostrazione a Poully le - Fort, dal 31
maggio al 2 giugno 1881).
Le critiche feroci di R. Koch al IV Congresso Internazionale di Igiene e Demografia tenuto in
Svizzera nel 1882.
La ripetizione dell'esperimento in Germania nel 1782.
La rabbia, i ricordi d'infanzia, il tempo d'incubazione, i sintomi: le ipotesi patogenetiche.
Il cane sopravvissuto.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Il midollo di conigli rabbiosi, l'essiccamento, la conservazione e la sequenza di utilizzazione su


cani.
Il piccolo Joe Meister (di 9 anni) morso da un cane infetto.
I 19 contadini russi morsi due settimane prima da un lupo rabbioso. Il dono da parte dello zar
della croce di diamanti di SantAnna + 100.000 franchi per la costruzione dell Istituto Pasteur (
di cui Joe Meister diviene il custode).

Le conquiste di Pasteur
Nel 1854, nominato professore di chimica alla facolt di scienze di Lilla, Pasteur inizi a
occuparsi di fermentazione, stimolato dalle richieste dei produttori di bevande alcoliche della
regione. Gli scienziati dellepoca ritenevano che la fermentazione alcolica fosse un fenomeno
esclusivamente chimico; Pasteur riusc invece a dimostrare il ruolo essenziale svolto dai
microrganismi, e in particolare dal lievito, in questo processo. Scopr, inoltre, che la
riproduzione indesiderata di sostanze quali lacido lattico o lacido acetico nelle bevande
alcoliche dovuta alla persistenza di microrganismi di varia natura, tra cui batteri, allinterno di
questi prodotti. Grazie a queste scoperte fu possibile elaborare sistemi efficaci di eliminazione
dei microrganismi dannosi, che rappresentavano un grave problema economico per lindustria
vinicola e birraria.
Ma gli studi che gli avrebbero dato maggiore fama furono quelli sulla rabbia.
Chi veniva morsicato da un cane rabbioso non aveva scampo: sarebbe morto tra atroci spasmi,
nell'inutile tentativo di ingoiare qualche goccia d'acqua.
Era l'idrofobia, una malattia che da secoli infieriva in Europa, contro la quale non c'era nulla da
fare. La gente ne era atterrita, e temeva sia i cani che coloro che venivano morsi.
Pasteur pens che forse somministrando al cane sano il "virus" attenuato (ma per "virus"
intendeva solo il "veleno" che a suo avviso provocava la rabbia), sarebbe stato possibile
immunizzarlo, renderlo cio resistente all'infezione. Con una serie indaginosa di esperimenti,
mediante il passaggio del materiale infetto da un animale all'altro riusc ad ottenere materiale
infetto sempre pi attenuato sino a non risultare infettante per l'animale.
Somministr a ventitr cani la prima dose di materiale pi attenuato, essiccato per quattordici
giorni; il secondo giorno quello un po' "pi forte", di tredici giorni, e cos via. Alla fine della
seconda settimana gli animali ricevettero la dose pi virulenta, attenuata per appena un giorno
(che sarebbe risultata letale per un cane non immunizzato). Non furono invece vaccinati, a che
fungessero da "controlli", altri 19 cani, ai quali fu poi somministrato il virus attivo al 100%.
Mentre tutti questi ultimi 19 cani morirono, tutti quelli che avevano ricevuto le dosi di materiale
attenuato (vaccino), dopo la quattordicesima iniezione del "virus" quasi immodificato si
mostravano in perfetta forma.
Prese allora due cani vaccinati e due non vaccinati, e iniett loro una dose cento volte mortale
del virus della rabbia...
Dopo un mese, i cani che erano stati immunizzati saltellavano vispi e sani per il cortile, mentre
gli altri due si erano subito ammalati ed erano morti tra atroci ululati.
La notizia fece immediatamente il giro del mondo: Pasteur aveva inventato il vaccino contro la
rabbia!
E da tutto il mondo piovvero le ordinazioni.
L'industria non era preparata a rispondere a richieste cos massive; per di pi apparve
immediatamente chiaro che non era in pratica possibile vaccinare "tutti i cani".
La soluzione migliore apparve allora quella di vaccinare non i cani, ma solo le persone
morsicate.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Ma con chi provare? Chi avrebbe avuto il coraggio di esporsi a quel vaccino dimostratosi sicuro
ed efficace per i cani, ma ancora mai per l'essere umano?
L'occasione l'offr una povera donna alsaziana che port a Pasteur suo figlio Joseph Meister, di
9 anni, morsicato da un cane rabbioso in tredici punti. Pasteur decise di somministrargli il
vaccino: era la notte del 6 luglio 1885...
Pochi giorni dopo, il piccolo Joseph giocava allegramente nel letto. La notizia si sparse in tutta
Europa, e frotte di gente morsicata da cani randagi cominci ad affollare il laboratorio di
Pasteur.
Da Smolensk, in Russia, giunsero 19 mugiki che una ventina di giorni prima erano stati morsi da
un lupo rabbioso. Cinque di essi erano in condizioni disperate. L'unica parola francese che
questi strani contadini dai cappelloni di pelo conoscevano era "Pasteur! Pasteur"! Ma la
dicevano con tono cos disperato da commuovere tutta Parigi.
Erano casi ormai gravissimi, che rischiavano di morire da un giorno all'altro. Cos Pasteur prese
una delle decisioni pi temerarie della sua vita: per stringere i tempi pratic due iniezioni al
giorno del vaccino, una al mattino e una alla sera.
La gioia dei parigini esplose quando arriv la notizia che 16 dei 19 mugiki erano salvi. Il
tripudio si estese a macchia d'olio in tutta la Francia, scuotendo come un brivido la placida
Europa.
Lo zar di Russia insign Pasteur della Croce di diamanti di S. Anna, e invi 100.000 franchi per
la costruzione di quello che sarebbe divenuto l'Istituto Pasteur di Parigi, uno dei Centri di ricerca
pi prestigiosi del mondo.
L'epilogo di questa storia molto amaro. Nel 1942, in piena occupazione nazista della Francia,
un drappello di SS si present all'Istituto Pasteur tentando di profanare la cappella dove riposa il
corpo del grande scienziato francese. Per non assistere allo scempio, il custode prefer
suicidarsi.
Il custode era ormai un uomo di sessantaquattro anni; si chiamava Joseph Meister. Proprio lui,
quel ragazzo alsaziano che tanti anni prima Pasteur aveva salvato somministrandogli il primo
vaccino antirabbico della storia.

Robert Koch (1843-1910)


Medico di campagna a Wollestein (Germania).
Emmy, la moglie che gli regala il primo microscopio per il 30 compleanno.
La collaborazione con Ernst Abbe (condensatore di luce di Abbe) e Carl Zeiss (lenti ad
immersone in olio).
L'uso di coloranti all'anilina e la classificazione in specie dei microrganismi sulla base
dell'affinit per il colorante.
Crescita dei batteri in terreni solidi (la patata tagliata rimasta casualmente esposta all'aria per
diversi giorni): aggiunta di gelatina al solito brodo impiegato (brodo glicerinato), passo
indispensabile per lisolamento di colture pure.
La memorabile conferenza in un anfiteatro di Breslau (1876): il bacillus anthracis, le spore, il
potere patogeno, dimostrazione che era l'agente patogeno sia degli uomini che degli animali.
L'incarico preso l'Istituto Imperiale di Berlino, su sollecitazioni di Ferdinand Khon e Julius
Cohneheim: il laboratorio, gli assistenti preparati, l'esonero dall'attivit didattica.
1882: i postulati di Koch (per definire la relazione tra un dato batterio ed una data sindrome
clinica). I microrganismi devono:
1. essere presenti in tutti i casi di malattia;
2. essere isolati in coltura pura;
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

3. riprodurre la specifica malattia ( quando inoculati in ospiti sensibili);


4. poter essere recuperati dallospite infettato sperimentalmente.
La separazione da Emmy.
Il passo falso durante il X Congresso Internazionale di medicina con la preparazione della
tubercolina: la morte di centinaia di ammalati (S. Waksmean, isoler circa sessanta anni dopo la
streptomicina dallo Streptomyces griseus).
Il matrimonio con la seducente Hedwig Freiburg, studentessa darte, aspirante teatrale, di 21
anni (nel 1893, pochi mesi dopo il divorzio da Emmy).
I viaggi, il premio Nobel nel 1905, la morte per IMA nel 1910.

Koch e le malattie
I primi studi di ricerca Koch li compie sul bacillo del carbonchio. Egli si trova, in questo
periodo, nel Wollenstein, dove il carbonchio provoca numerose epidemie tra i bovini. Non ha
contatti con altri ricercatori, n accesso a biblioteche, quindi deve contare sulle sue sole forze.
Koch riesce a provare che proprio il bacillo del carbonchio a provocare la malattia: egli
inocula in alcuni topi il sangue prelevato dalla milza di animali malati ed in altri il sangue
prelevato dalla milza di animali sani dimostrando che i topi ai quali stato inoculato sangue
infetto si sono ammalati, quelli ai quali stato inoculato sangue sano no.
Ma va anche oltre. Riesce a produrre una coltura di bacilli del carbonchio facendoli crescere e
moltiplicare nell'umore acqueo dell'occhio di un bovino, riuscendo cos a dimostrare che i
bacilli si riproducono e causano la malattia anche senza il contatto con alcun animale, perch
hanno la capacit di resistere quando le condizioni sono avverse producendo delle spore che poi,
in condizioni favorevoli, produrranno di nuovo i bacilli.
Tra il 1883 ed il 1884 Koch si dedica allo studio del vibrione del colera e alla sua diffusione, e
formula delle linee guida che sono ancora oggi ritenute valide. Si dedica poi allo studio di una
malattia per quell'epoca molto comune e molto grave, alla quale rester legato il suo nome, la
tubercolosi.
Egli cerca di preparare una sostanza che potesse essere utilizzata con scopi terapeutici contro
questa malattia. Questa sostanza, che egli chiamer tubercolina, viene ricavata dal bacillo stesso
della tubercolosi e, sebbene non abbia il risvolto terapeutico valido sperato, ancora oggi
utilizzata (chiaramente prodotta con tecniche pi all'avanguardia) a scopo diagnostico. Lo studio
della tubercolosi e del batterio che la provoca lo porter anche a sostenere, a ragione anche se
nessuno gli creder, al Congresso Medico sulla Tubercolosi svoltosi a Londra nel 1901, che il
batterio che causa la tubercolosi umana e quello che causa la tubercolosi bovina sono differenti.

Koch e la nascita della batteriologia


1881: sulle "tracce del batterio che causava la tubercolosi (dopo lo scetticismo di Rudolph
Virchow e Theodore Billroth), nonostante quanto fosse emerso sul carbonchio, lavor al
progetto tenendolo nascosto anche ai colleghi dellIstituto Imperiale di Sanit.
Fasi:
Colorazione del tubercolo (dopo tentativi con coloranti di anilina arricchiti da sali di
potassio) con il blu di Metilene;
Usa di un microscopio cinque volte pi potente del migliore di Leeuwenhoeck;
Individua quello che poi denominer il Bacillus tubercolosis (molto pi piccolo di quello
del carbonchio, non avrebbe mai potuto scorgerlo se il suo microscopio non fosse stato
dotato di lenti ad immersione in olio e del condensatore di luce);
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Isolamento del bacillo in coltura pura procedendo per tentativi:


- terreni di agar allo stato solido;
- aggiunta di plasma allagar;
- mantenimento in coltura per settimane;
- ottenimento della prima coltura pura nella storia della medicina;
- Iniezione in animali, potere patogeno, verifica, attribuzione delleziologia.
Memorabile comunicazione dei dati alla Societ di Fisiologia di Berlino ( 24 marzo 1882 ):
nasce la BATTERIOLOGIA.

Altri contributi nel campo delle malattie infettive


Shibasuro Kitasato (1852-1931): identificazione della tossina tetanica (D.M.L.,
neutralizzazione, immunit attiva e passiva), e studi sullimmunit nei confronti della difterite e
del tetano (insieme a E. von Behring, 1890). Scoperta della Pasteurella pestis (Hong-Kong
1894), contemporaneamente individuata anche in Svizzera da Alexander Yersin.
Shaudinn F (1871-1906): individuazione del Treponema (Spirocheta pallida) al laboratorio di
protozoologia dellUfficio Imperiale di Sanit di Berlino (1905). Vie erano state in 25 anni circa
125 segnalazioni.allora piedi di piombo poi reazione di Wasserman ( di A. von
Wasserman, avvalendosi della reazione di fissazione del complemento dei francesi Bordet e
Genou).
Malaro-terapia (Wagner von Jauregg, 1875-1940; Premio Nobel 1927), applicando una
osservazione sulla sensibilit al calore del Treponema da parte del Premio Nobel Landstainer (lo
stesso che scopr i gruppi sanguigni ed il sistema Rh).

I vettori delle malattie


La febbre gialla ed il Centro di ricerca Campo Lazear (Cuba ) e lesperimento sui volontari: la
zanzara Stegomya (1905).
A. Laveran (Francese): individua il plasmodio come agente responsabile della malaria.
G.B. Grassi (1854-1925) e Ronald Ross: individuazione della zanzara Anopheles claviger
(quella con le ali maculate grigio-chiare) come vettore della malaria (Premio Nobel 1902).
D.I Ivanowski: identificazione del virus (filtrabile), del mosaico del tabacco (12 febbraio 1892,
nasce la VIROLOGIA).
Loffler F.: virus dellafta epizootica contagiosa (1896).
Twort F.: individuazione dei batteriofagi (1915).
Rous F.: virus del sarcoma di R (Rokefeller Institute): premio Nobel nel 1966 (insieme a
C.B.Hugins) per la scoperta dei virus oncogeni.
Gallo R. (National Cancer Institute di Bethesda) e Montanger L. (Istituto Pasteur di Parigi):
identificazione del virus dellHIV, agente responsabile di una nuova sindrome, delineatasi
intorno ai primi anni 80, variamente denominata dapprima WOGS (Whrat of God syndrome)
e GRIDS (Gay Related Immuno-Deficiency Syndrome), quindi AIDS (Acquired ImmunoDeficiency Syndrome). In alcuni paesi di lingua francese e spagnola si preferisce denominarla
SIDA ovvero Syndrome dImmuno-Dpression Acquise o Sindrome de Imunodeficiencia
Adquirida.

LANATOMISMO CLINICO
Breve storia
Ippocrate: Ispezione e succussione.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Auenbrugger: Inventum Novum e la percussione.


Nicolas Corvisat Des Marets (1755-1821): Essay sur les maladies et le lesions organiques de
coeur et des grosses vaisseaux (1808).
Tophile Hyacinthe Laennec (1781-1826): lo stetoscopio.
Pierre Adolphe Piorry (1794-1879): percussione mediata con plessimetro.
Joseph Skoda (1805-1881): lo skodismo.
Ludwig Traube (1818-1876): laia di Traube.

Hyacinthe Laennec (1781-1826)


Medico allHospital de la Charit di Parigi.
Provetto suonatore di flauto e suo hobby (il piccolo tornitore).
Linvenzione suggeritagli da un gioco.
Lallestimento del baton (alcuni nomi alternativi: cilindretto, sonometro, pettiroloquio,
toraciloquio, cornetto medico) e le osservazioni per 4 anni, poi conia il termine di stetoscopio
(dal greco skopeo osservare e stthos petto = guardare dentro il petto).
Lo presenta allAccademia delle Scienze (1818) e lanno successivo pubblica il trattato della
Ascultation mdiate (1819).
Conseguenze dellinvenzione dello stetoscopio:
- il primo strumento diagnostico duso generale;
- un nuovo modo di pensare e di percepire la malattia;
- mappa semeiologica auscultatoria;
- ronchi, rantoli, sfregamenti
- lo stetoscopio tra estimatori e detrattori;
- il fonendoscopio: stetoscopio biauricolare.

Laennec e linvenzione dello stetoscopio


Nel 1816, Laennec, ottenne un incarico all' ospedale Nacker di Parigi e divenne in poco tempo
uno dei pi celebri patologi della capitale francese. Mentre una mattina passeggiava lungo i viali
delle Tuilries, scorse alcuni ragazzi che giocavano in maniera curiosa. Uno di essi poggiava
all'orecchio l'estremit di una pertica lunga e sottile, mentre un altro, messosi all'estremit, la
percuoteva leggermente con uno spillo. Il giovane patologo si avvicin ai ragazzi e chiese loro
cosa stessero facendo. Per tutta risposta, uno di essi invit Laennec a mettersi al suo posto.
Incredulo, il medico ascolt forte e distintamente l'impercettibile rumore provocato dallo spillo.
Immediatamente consider che un sistema simile, in piccolo, avrebbe permesso di ascoltare con
precisione i battiti cardiaci. Pochi giorni dopo nell'ospedale dove lavorava, tent un
esperimento: fece un cilindretto di carta, lo tenne ben stretto con dello spago e ne appoggi un
estremit sul torace di un malato, mettendosi poi all'ascolto. Regolari, profonde, nette, le
pulsazioni cardiache giunsero al suo orecchio. Lo stetoscopio era nato.

LANTISEPSI E LASEPSI
Tecnica antisettica: riservata esclusivamente alla preparazione del campo operatorio.
Tecnica asettica: sterilizzazione di quanto viene a contatto di ogni lesione (operatoria o meno).
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Dr. Ignazio Filippo Semmelweiss (1818-1865)


Aiuto ostetrico della clinica universitaria di Vienna (dal 27.2.1847).
Il decreto imperiale del 10.10.1840 e i due reparti della Clinica Ostetrica:
- 1 reparto (universitario, frequentato da medici ostetrici e studenti in medicina): mortalit
per febbre puerperale aumentata fino a 5 volte (circa 16%);
- 2 reparto (ostetriche): mortalit per febbre puerperale stabile (circa 3,5%).
Ipotesi avanzate:
- condizioni cosmico-atmosferiche-telluriche;
- sovraffollamento;
- ambiente storicamente infestato:
- usi religiosi;
- ragazze madri nel 1 reparto, ostetrici pi rozzi delle levatrici, distanza tra la sala da
parto e letto di degenza.
Constatazione: chi partoriva prima del ricovero si ammalava con minore frequenza.
Intuizione: la morte, dopo ferita accidentale in sala settoria del Prof. Kolletschka. Le analogie
delle lesioni (flebite, linfangite, peritonite, pleurite, pericardite, ascessi metastatici) con quelle
riscontrate nelle donne decedute per febbre puerperale.
Formulazione di una nuova teoria esplicativa: se fosse la pratica settoria a trasmettere le
particelle cadaveriche?
Verifica: dalla met del mese di maggio 1847 lobbligo per tutti gli studenti che visitano le
puerpere di lavarsi le mani con sapone e spazzola e quindi immergerle in una soluzione di
Chlorina liquida (poi sostituita da cloruro di calce).
Dopo un mese: la percentuale di mortalit crollata al 2,45%.
Nei mesi di marzo e agosto: nel 1 reparto non si registr alcun decesso!!!
Successive vicissitudini di Semmelweiss:
- inascoltata la sua relazione alla Societ medica viennese (dove propone la possibilit che
anche ferri chirurgici e biancheria potessero trasmettere linfezione);
- costretto dimettersi per motivi politici (moti rivoluzionari del 48);
- torna in Ungheria, dove ottenne nel 1885 la Cattedra di Ostetricia;
- morir in manicomio.

Semmelweiss e il dilemma dei due reparti


Fu colpito da tale fenomeno e pens che probabilmente erano responsabili i medici e gli studenti
di medicina che palpavano senza guanti nelle parti intime le donne, passando da una malata
all'altra. Oltretutto l'igiene era scarsa anche all'interno dell'ospedale, dove le lenzuola si
cambiavano una volta al mese. Semmelweiss obblig medici e studenti a lavarsi le mani tra una
visita e l'altra con il cloruro di calcio: fu comunque un uomo dal carattere difficile, fu
perseguitato psicologicamente tanto da essere costretto a ritornare a Budapest. Ebbe problemi
mentali e per questo fu ricoverato in una clinica psichiatrica. Quando si diffuse la pratica di
igiene ospedaliera, si resero conto che aveva ragione. All'inizio della seconda met del 1800
erano completamente sconosciuto il concetto di contagio: si operava a mani nude ignorando
cosa fossero le cognizioni igieniche; questa situazione ebbe fine grazie a Pasteur.

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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Joseph Lister (1827-1912)


Chirurgo a Glasgow, ispirandosi a quanto fatto dalla cittadina inglese di Carlise, pubblica nel
1867 un articolo (art.3) sul Lancet dove propone di:
- distruggere gli agenti patogeni tenendo strumenti e materiale di medicazione in
soluzione fenicata;
- proteggere il campo operatorio con lint (tessuto di lino o canapa a larghe maglie);
- eseguire lintervento chirurgico sotto nebulizzazioni (spray) dacido fenico.
Robert Lawson-Tait (1845-1899)
Acqua bollita (su mani e regione operatoria) ed ebollizione forzata (per strumenti e materiale di
medicazione).
Altri:
- guanti di cotone e mascherina oro-nasale (Johann von Mikulicz-Radecki, 1885 e 1897).
- guanti di gomma (William S. Halsted, 1894 e il suo assistente J.C.Bloodgood, 1889).
- tintura di iodio (Antonio Grossic, 1908).

LANESTESIA CHIRURGICA
Breve storia
Mandragora.
Cicuta.
Oppio.
Il curaro e la Strychnos Toxifera (Sir Walter Raleigh 1595).
La spongia soporifera (mandragora, cicuta e oppio).
La coca degli indios.
Dioscoride, chirurgo militare greco (I sec d.C) conia la dizione anestesia.
Valerius Cordus (1415-1544), medico e professore tedesco scopre il vetriolo dolce, letere
solforico, distillato dellacido solforico (1540) (per altri il vetriolo dolce era gi stato scoperto
nel 1275 da Raimondo Lullo, alchimista spagnolo).
Paracelso (1493 - 1541) scopre la propriet ipno-inducente delletere solforico.
Joseph Priestly individua l'ossigeno (1774), il monossido di carbonio e lossido nitroso.
Antoine Laurent Lavoisier e la rivoluzione della chimica.
William Harvey pubblica il De motu cordis.
Robert Hook tenta la ventilazione sperimentale in animali (1667).
Evangelista Torricelli (barometro).
Pascal (gas ed altitudine).
Boyle (comprimibilit dei gas).
La medicina pneumatica come forma di terapia basata sullinalazione di vari gas.
Humphrey Davy (1778-1829): lossido nitroso come gas esilarante utile anche per il mal di
denti, il suggerimento di utilizzarlo in chirurgia.
Crawford Williamson Long (1815-1878)
Chirurgo americano, Georgia; il primo ad usare l'etere in anestesia chirugica (30 marzo 1842) su
un certo Sig. Venable: asportazione di due cisti del collo.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Pubblic i suoi dati solo nel 1848.


Horace Wells (1815-1848)
Dentista. Dimostrazione mal riuscita con gas esilarante del gennaio 1845 al Massachussetts
General Hospital di Boston.
William Thomas Green Morton (1819 - 1868)
Amico ed apprendista di Wells. La prima dimostrazione pubblica di anestesia riuscita il 16
ottobre 1846 al Massachussetts General Hospital con il chirurgo John C Warren.
La parte brutta di una storia: La storia del brevetto del Letheon da parte di Jackson (medico) e
Morton; la tragica fine di Wells; la questione dellinvenzione davanti al Congresso e
allAmerican College of Surgeon.
John Snow
Medico londinese, sarebbe stato il primo laureato nel mondo a fare lanestesista a tempo pieno.
James Young Simpson (1811-1870)
Professore di ostetricia a Edimburgo, sperimenta ed introduce il cloroformio in anestesia.
La regina Vittoria anestetizzata per la nascita del principe Leopoldo (1853) e della principessa
Beatrice (1857).
Negli anni 1880 lanestesia inalatoria e la tecnica diventano una procedura standard chirurgica
in America ed Europa.
1880 William McEwan (Inghilterra): il tubo endotracheale di..
Frederich Trendelemburg, chirurgo tedesco: il tubo metallico con manicotto gonfiabile di..
Franz Kuhn, chirurgo tedesco: tubo di metallo flessibile di..
Sir Ivan Magill: la preliminare anestesia faringea con cocaina.
1935 Ralpf Waters (USA): la scoperta accidentale e lalba della chirurgia polmonare.
Individuazione di altri gas e presidi anestesiologici (esemplificazione):
- trilene (1917);
- etilene (1923);
- etere divinilico (1932);
- ciclopropano (attivo a base concentrazioni deprimeva fortemente il respiro) e alotano
(1956) anche ignifugo;
- curaro (Indios e sintetico nel 1942);
- barbiturici (sviluppati per primo da Elil Fischer, Berlino 1903) e il Penthotal;
- lepinefrina (1897: Heinrich Braun, Germania);
- la novocaina (1999 Alfred Eohorn, Germania).

Storia dellanestesia
Sin dai tempi pi remoti l'uomo ha cercato con ogni mezzo qualcosa che potesse alleviare il
dolore, anche se si riteneva che questo fosse mandato dagli dei e quindi ostacolasse la loro
volont chiunque tentasse di combatterlo.
Varie sono state le tecniche e le sostanze usate nel corso dei secoli: strangolamento, ischemia,
ipnosi e mesmerismo, oppio, mandragora, cicuta, iosciamo, hashish, alcool, ghiaccio.
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Gli interventi chirurgici si limitavano a quelle situazioni che avrebbero comunque procurato la
morte come drenaggio di ascessi ed amputazioni di arti colpiti dalla gangrena. I risultati erano
pessimi e la mortalit enorme, non soltanto dovuta ad infezioni, ma anche per la mancanza di
adeguata protezione dell'organismo dall'aggressione chirurgica (dolore, stress, emorragia ed
altro).
Gli Assiri gi nel 3000 a.c. praticavano un metodo particolare di "anestesia", infatti
comprimevano le carotidi del malato al livello del collo (strangolamento) causando ischemia
cerebrale ed uno stato di coma che era adatto a praticare la chirurgia...se il malcapitato
sopravviveva.
Con il progredire della civilizzazione si iniziarono a scoprire le propriet dei narcotici vegetali
come l'oppio, la mandragora, la cannabis indica.
L'oppio era somministrato nell'antico Egitto (3000-1000 a.c.) ai bambini per farli stare calmi
durante la notte.
Il grande medico dell'antichit Ippocrate (460 a.c.-377 a.c.) descrive la "spongia soporifera",
una spugna impregnata con oppio, mandragora e cicuta che in grado di dare il sonno ai
malati. Nel 50 d.C. Dioscoride, un medico greco, descrivendo gli effetti della mandragora usa
per la prima volta la parola anestesia, e leggendo i suoi scritti ci si pu accorgere come i termini
usati siano praticamente sovrapponibili a quelli che oggi conosciamo.
E' grazie alla spugna soporifera che nel tredicesimo secolo il frate dominicano Teodorico (12051298) si distingue per la sua abilit chirurgica presso l' Universit di Bologna.
Per molti secoli la spugna soporifera e l'oppio, il cui uso aumenta tantissimo grazie al
commercio con le indie di citt come Genova e Venezia, sono le uniche sostanze che vengono
usate per cercare di alleviare il dolore durante le operazioni, che risultano comunque essere
delle vere e proprie torture.
Con la scoperta delle americhe giungono le prime notizie di una foglia che gli indios masticano
(coca) e che rende insensibile la lingua, si raccontano delle morti per paralisi di alcuni soldati
dopo essere stati colpiti dalle frecce dei nativi. Sir Walter Raleigh nel 1595 descrive per la
prima volta la pianta Strychnos Toxifera ed il suo prodotto chiamato curaro.
Nel 1540 Valerius Cordus sintetizza l'etere solforico chiamandolo "vetriolo dolce", e nel 1564
Ambrosio Par amputa una gamba dopo aver applicato sopra di essa del ghiaccio.
Il famoso chimico Philippus Aureolus Theophroustus Bombast von Hohenheim chiamato
Paracelso, mescola acido solforico con alcool caldo ottenendo anch'esso etere solforico,
scoprendo che questa miscela se inalata produce un sonno profondo. Nonostante questa brillante
scoperta, egli non fu capace di analizzarne completamente le potenzialit e le sue conclusioni si
perdono negli archivi di Norimberga, ritardando cos di circa trecento anni la comparsa
dell'anestesia moderna.
Nel 1600 in Inghilterra si prova ad iniettare oppio in una vena usando un pennino per scrivere e
dando cos inizio alla tecnica di iniezione endovenosa.
William Harvey nel 1616 scopre la circolazione sanguigna e nel 1628 pubblica i suoi concetti
nel libro De Motu Cordis. Robert Hook tenta nel 1667 la ventilazione artificiale soffiando aria
nei polmoni degli animali usando un rudimentale mantice.
La seconda met del diciassettesimo secolo vede proliferare in maniera incredibile gli studi sui
gas. Evangelista Torricelli misura la pressione barometrica a livello del mare ed inventa il
barometro, Pascal dimostra che questa varia in funzione dell'altitudine e Boyle enuncia la sua
legge sulla comprimibilit dei gas.
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Nel 1774 Joseph Priestly descrive e prepara l'ossigeno, ed grazie agli studi del francese
Antoine Laurent Lavoisier che si capisce la fondamentale importanza per il nostro organismo di
questo gas.
Si deve a Sir Humpry Davy, un chimico inglese, la sintesi del protossido di azoto e la
descrizione delle sue propriet, sia come "gas esilarante", sia come gas in grado, se respirato, di
rimuovere il dolore. Egli codifica le procedure della sua preparazione e lo somministra con
successo ad alcuni suoi amici per togliere il dolore causato dal mal di denti. Nel 1792 Curry
pratica per la prima volta la intubazione tracheale nell'uomo usando il solo tatto.
E' il 19 secolo che segna una svolta nell'anestesia, infatti la chimica, la biologia, l'anatomia e la
fisiologia sono ormai in grado di fornire indicazioni importanti, ed i medici ed i chirurghi della
nuova generazione sono sempre pi sensibili alle sofferenze subite dai malati durante la
chirurgia, tanto che le cronache riportano di alcuni chirurghi che non riuscivano a dormire la
notte prima dell'intervento pensando ai tremendi dolori che avrebbero inflitto ai loro pazienti, e
sempre nelle cronache del tempo si trova la storia di un chirurgo francese certo Velpeau che
dovendosi operare per curare la sua malattia, prefer suicidarsi.
Sebbene la soluzione per risolvere il dolore chirurgico fosse quasi a portata di mano all'inizio
del 1800, bisogna attendere fino alla met del secolo per vederla realizzata.
Le operazioni chirurgiche erano ancora effettuate solo per i casi nei quali era certa la morte, dal
1821 al 1846 presso il Massachussets General Hospital di Boston furono eseguiti soltanto 333
interventi chirurgici in elezione, solamente poco pi di uno al mese. La chirurgia continuava ad
essere una ultima disperata risorsa. In una di queste operazioni, fatta dal chirurgo capo John
Collins Warren, la punta della lingua di un giovane paziente colpita da tumore, fu asportata con
un improvviso e rapido colpo di coltello, ed un ferro rovente fu applicato sulla ferita per fermare
l'emorragia. Diventato quasi pazzo per il dolore, il giovane fugg dai legacci che lo
immobilizzavano e fu inseguito fino a quando l'emorragia fu arrestata con il labbro inferiore
totalmente bruciato.
Gli strumenti usati per la chirurgia erano pochi e rudi. Le caratteristiche di un grande chirurgo
non erano pazienza e delicatezza ma velocit e forza, il record per unamputazione di coscia alla
fine del 1700 era di un chirurgo inglese che la effettu in 35 secondi e nelle fretta rimosse anche
il testicolo destro del paziente. Le reazioni dei chirurghi al termine dell'intervento erano le pi
disparate, chi emergeva dalla operazione pallido e tremante e chi abbastanza insensibile urlava
"silenzio" ai pazienti durante la loro agonia.
Durante i secoli numerose tecniche erano state usate per cercare di alleviare il dolore chirurgico
compresa l'ipnosi, un metodo diretto e crudo era quello di rendere il malato insensibile
colpendolo con un pugno alla mandibola, fino al 1846 oppio ed alcool erano in pratica i soli
agenti usati per diminuire le sofferenze dei pazienti, ma sfortunatamente grandi dosi di alcool
necessarie a produrre insensibilit causavano nausea, vomito e spesso morte anzich il sonno, e
lo stesso oppio aveva importanti effetti collaterali e non era abbastanza potente per coprire
completamente gli stimoli chirurgici.
Gi agli inizi del 1800 quasi tutti i chimici potevano fornire protossido di azoto ed etere
solforico ai medici, ed i loro effetti sul tono umorale delle persone erano ben conosciuti. Il
protossido veniva usato in vere e proprie dimostrazioni pubbliche di divertimento provocando
delle incontenibili risate in chi lo inalava, e gli studenti universitari organizzavano delle "feste
all'etere" dove chiunque poteva provarne gli effetti respirando i suoi vapori. A questi "party"
assistevano decine di persone,e la cosa pi strana era che dopo l'effetto euforico seguiva un
sonno profondo, ed proprio assistendo a queste dimostrazioni che almeno tre medici americani
separatamente introdussero l'uso del protossido di azoto e dell'etere solforico intorno al 1840.

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Il dott. Long fu il primo ad usare l'etere nel 1842. Egli oper il sig. Venable per due cisti al
collo, costui era terrorizzato dall'idea di vedere un coltello sulla sua pelle, ma essendo uno
"sniffatore di etere" durante le dimostrazioni, sotto consiglio del dottore stesso aspir i vapori
prima dell'intervento chirurgico, quando si risvegli il medico gli mostr le due cisti asportate, il
prezzo anestesia compresa fu di $ 2. Il dott. Long estese l'uso dell'etere anche alla ostetricia, ma
purtroppo per lui diffuse i suoi lavori solamente nel 1849. Nel 1878 mor all'et di 63 anni per
emorragia cerebrale mentre assisteva una partoriente, egli cadde sul pavimento e i familiari della
donna corsero in suo aiuto ma lui rifiut, le sue ultime parole furono "la salute della madre e del
bambino prima di tutto" .
Il secondo americano a scoprire l'anestesia inalatoria fu Horace Wells. Anch'egli svilupp la sua
idea assistendo ad una pubblica dimostrazione di protossido di azoto, notando che un uomo
dopo aver inalato il gas ed essere caduto da una discreta altezza non lamentava nessun dolore.
Wells era un dentista e nel 1844 speriment su se stesso l'efficacia del protossido asportandosi
due denti e non provando nessun fastidio. Decise allora di dare una dimostrazione presso il
Massachussets General Hospital di Boston, ma il paziente al quale tolse un dente dopo avergli
somministrato il gas url per tutto l'intervento, secondo alcuni perch il medico aveva usato una
dose insufficiente, e secondo altri perch il malato era stato pagato da medici rivali di Wells.
Costui si ritir sconfitto ed umiliato.
Un amico ed apprendista di Wells, William Thomas Green Morton, sebbene non fu il primo
scopritore del protossido e dell'etere, il pi conosciuto tra questi. Ci largamente dovuto al
modo in cui annunci i suoi lavori e port avanti le sue dimostrazioni. Egli fu il primo ad usare
nel settembre del 1846 etere per estrarre un dente, ed il 16 ottobre 1846 si present al
Massachussets General Hospital di Boston con una sfera di vetro munita di una via di ingresso
e di una di uscita con dentro una spugna imbevuta di etere. Sotto la supervisione del chirurgo in
carica dott. John Collins Warren ed alla presenza di numerosi colleghi, fece respirare al sig.
Gilbert Abbott i vapori provenienti dalla sfera. Il dott. Warren asport al paziente un grosso
tumore del collo rapidamente e senza nessun dolore, poi si gir verso la platea e con gli occhi in
lacrime disse: "signori non c' nessun imbroglio". Era nata l'anestesia moderna.
Questa sensazionale scoperta fu ufficialmente annunciata il 18 novembre 1846 sul Boston
Medical and Surgical Journal, ed il noto medico e poeta Oliver Wendell Holmes sugger il
termine "anestesia" riprendendolo dai testi greci, per significare insensibilit al piacere ed al
dolore.
Intanto il dott. Wells, sentitosi tradito da Morton, cominci tra il 1847 ed il 1848 a pubblicare
articoli per reclamare la validit della sua prima intuizione ed inizi a sperimentare il
cloroformio (sintetizzato nel 1831 dallo statunitense Samuel Guthrie e dal francese Eugene
Souberrain) diventandone dipendente. Il 23 gennaio 1848 dopo essere stato arrestato per avere
gettato dell'acido addosso a due prostitute di Broadway si suicid tagliandosi le vene delle
gambe e tenendo un fazzoletto impregnato di cloroformio in bocca.
Morton dopo aver avuto i riconoscimenti della comunit medica e conscio delle possibilit
commerciali dell'etere solforico, si rifiut di rivelare la composizione della miscela e la chiam
"letheon" brevettandola con questo nome. Ma divent ben presto chiaro che il "letheon" altro
non era che etere solforico e nonostante il brevetto non gli fu riconosciuto nessun compenso,
inoltre fu accusato dalla opinione pubblica di aver spinto il suo amico Wells al suicidio, egli fu
ben presto dimenticato e fin di vivere a Boston drogandosi con l'etere.

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RADIOLOLOGIA E TECNICHE DIMMAGINE


Wilhelm Conrad Rntgen (1845-1923)
Professore di fisica a Wunzbrung.
La passione per la fotografia ed i raggi catodici (scoperti da Geissler circa 10 anni prima).
Lo strano fenomeno dello schermo di platino-cianuro: laccensione della polvere
luminescente.
La scoperta dei raggi X, 1895.
La prima radiografia: la mano inanellata della moglie Frau Berta.
Alcuni sviluppi delle tecniche dimmagine:
- Stratigrafia: A. Vallebona (1930);
- Xerografia: C. Carlson (anni 1930);
- Ecografia: John Wild and Douglas Howry (anni 1950);
- TAC: primi anni 1970 da Godfrey Hounsfield e Allan Cormack (premio Nobel 1979);
- RMN: Paul C. Lauterbur (1973).
- PET (Tomografia a emissione di positroni): Murray E. Phelps (1975).
Henri Bequerel
Fisico francese: le misteriose radiazioni emesse dalluranio (1896).
Pierre e Marie (Maria Sklodowska) Curie
La radioattivit del radium (Nobel per la fisica, 1903).
Marie Curie
Isola luranio allo stato puro.
Studia e definisce la radioattivit del radium e dei suoi composti (premio Nobel per la
Chimica, insieme a Debierne, nel 1911).
Hevesy (Premio Nobel, 1943)
I radioisotopi come traccianti radioattivi: la nascita della MEDICINA NUCLEARE.

LA SCOPERTA DELLINSULINA
Verso la scoperta dellinsulina
1683, J.C. Brunner: poliuria e sete nel cane pancreasectomizzato.
1776, A.M. Dobson: le urine del soggetto diabetico contengono zucchero.
1869, Langerhans, patologo tedesco: le isole pancreatiche, raggruppamenti cellulari poi indicati
come isole di Langerhans, che producevano fermenti che si versano direttamente nel
sangue.
Inizi 1900, L.V. Ssoboliev: il principio attivo delle isole di Langerhans inibisce liperglicemia.
Procedure per ottenere questo principio attivo: si utilizza il pancreas dellembrione di vitello con
dotto pancreatico legato (atrofizzando il pancreas esocrino).
1908: L.G. Zuelzer: prepara lautolisato alcolico (Acomatol) di pancreas di cani e cavalli
efficace contro liperglicemia.
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Banting e linsulina
La sera del 20 ottobre 1920 il giovane medico canadese dottor Frederick Banting stava
preparando la lezione del giorno dopo per gli studenti; riassumeva quanto sin'allora era dato di
sapere sul pancreas. A.M. Dobson aveva dimostrato nel 1776 che le urine del soggetto diabetico
contengono zucchero, e solo un centinaio di anni dopo von Mering e Minkowsky avevano
osservato nel cane che l'asportazione del pancreas provoca il diabete. In pi, Langerhans aveva
scoperto nel tessuto pancreatico raggruppamenti cellulari poi indicati come "isole di
Langerhans", che producevano "fermenti" che si versano direttamente nel sangue.
A Banting non ci volle gran che per concludere che i legami tra il pancreas e il diabete erano pi
che evidenti. Forse era questa la chiave per scoprire il mistero del diabete e dare qualche
speranza a milioni di pazienti.
Banting part dalla constatazione che la legatura del dotto pancreatico (attraverso cui il succo
pancreatico viene convogliato nell'intestino) provoca degenerazione del pancreas tranne che
delle cellule del Langerhans. Se non proprio queste le cellule interessate al difetto che ne alla
base, pens Banting, non escluso che somministrandone un estratto il diabete possa essere
controllato.
Per condurre queste ricerche ottenne da Macleod, direttore del laboratorio di fisiologia
dell'Universit di Toronto, una decina di cani, e l'aiuto di un giovane studente di medicina, Ch.
Best.
Banting e Best legarono il dotto pancreatico ad un cane: dopo qualche settimana il pancreas era
degenerato divenendo non pi grande di un pollice.
Essi triturarono allora il residuo in un mortaio, riducendolo in poltiglia e filtrandolo.
Ore 10 del 27 luglio 1921: una cagnetta diabetica quasi morente, in coma. Banting le
somministra l'estratto di pancreas cos ottenuto. L'attesa drammatica. Ma dopo qualche
momento la cagnetta comincia a scodinzolare e a saltare di qua e di l. La ricerca dello zucchero
nell'urina che Best esegue ogni ora indica una riduzione progressiva dello zucchero: a 5 ore
dall'esperimento essa risulta 75 volte inferiore alla concentrazione di partenza. Sembra un
miracolo.
Ma a guastare la festa, la cagnetta il giorno dopo muore. Sarebbe occorsa tanta altra "isletina"
(cos Banting battezza inizialmente la sostanza che ha estratto dalle isole). Ma per mantenere in
vita un cane, ci vuole il pancreas di ben altri otto cani.
Come procurarsi tanto materiale e come usarlo nell'uomo?
Il problema presto risolto: ci si rivolge al mattatoio comunale, dove i pancreas degli animali
vengono gettati via. Gli esperimenti continuati su numerosi altri casi resi sperimentalmente
diabetici, sempre con gli stessi successi.
Ma giunge immancabilmente il momento di provare la nuova sostanza anche nell'Uomo. Ci
vuole qualcuno disposto a sottoporsi alla prova.
L'uomo si chiama Joe Gilchrist: un laureato in medicina mal ridotto dal diabete, in condizioni
disperate. Gli somministrano l'isletina. "Non appena mi ripresi -dir pi tardi- diventai la cavia,
il cane, il coniglio pi prezioso del laboratorio".
Fu poi Macleod a trovare il nome di "insulina", e Collip a renderla somministrabile.
Toronto divenne ben presto la citt della speranza per milioni di diabetici, e la notizia della
scoperta dell'insulina fece immediatamente il giro del mondo. Per essa, nel 1923 fu assegnato
solo a Macleod e a Banting il Premio Nobel per la Medicina: inconcepibilmente ne fu escluso il
giovane Best, che vi aveva contribuito in modo cos determinante.

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I primi pazienti:
- 11 gennaio 1922: Leonhard Thompson (ragazzo di 21 anni in coma diabetico);
- Joseph (Joe) Gilchrist: medico diabetico;
- negli USA: il primo paziente sar lattore cinematografico James Havens;
- il secondo paziente sar G.R. Minot (lo stesso che con W.P.Murphy proporr il
trattamento dellanemia con estratti epatici).

LA SCOPERTA DEGLI ANTIBIOTICI


Gli antefatti
1875, John Tindal: dispersione batterica ed esperimento delle 100 provette (penicillum
notatum fra le 74 pagine).
1882, Robert Koch: dimostrazione del ruolo patogeno dei batteri.
1896: resoconto di uno studente francese su inoculazioni in contemporanea di batteri virulenti e
penicillum glaucum.
1925, D.A.Gratia (Universit di Liegi): lettera su muffa penicillum e dissoluzione bacilli del
carbonchio.
Settembre 1928, Alexander Fleming: la riscoperta del penicillum notatum.
Alexander Fleming
Nato in Scozia (Lochfield), nel 1881. Frequenta eccellenti istituti scolastici in epoca vittoriana;
hobby preferiti (nuoto e tiro al piattello).
Frequenta lUniversit di Londra; poi tirocinio di Medicina presso il Saint Marys Hospital.
Laurea nel 1906 il giorno del suo 25compleanno. Impiego presso il dipartimento di Igiene del
Saint Marys Hospital. Nominato subito vicedirettore, carica che ricopr sino alla fine della
carriera nel 1955 (il direttore era sir Almroth Wright).
Cura di esponenti al Chelsea Arts Club e redditizia somministrazione di Salvarsan (farmaco
sintetizzato da Paul Ehrlich). Vita insieme alla moglie Amelia ed ai bambini.
La scoperta: le piastre per inserirvi un ceppo di stafilococchi, lattimo della loro apertura , il
micologo del piano di sotto, lascensore, la porta spalancata, le spore leggerissime di penicillum
notatum. La vacanza di due settimane e le piastre lasciate chiuse sul balcone. Il ritorno nel
settembre del 1928. Losservazione che gli stafilococchi erano del tutto assenti nei punti in cui
era cresciuto (bellissima muffa dalla colorazione grigio-verde).
Quando si dice fortuna (serendipit): quel batterio (lo stafilococco) e quel fungo (il penicillum
notatum), il momento della contaminazione, la temperatura ambiente, la vacanza e le piastre
lasciate fuori dallincubatrice.
Quando si dice capacit: individua e denomina la penicillina come sostanza solubile e
filtrabile, presente nel brodo di coltura. Ne delinea lo spettro antibatterico (attiva contro la
maggior parte delle variet di stafilococchi, pneumococchi, streptococchi, gonococchi e
meningococchi, ma inattiva verso altri batteri come quelli della tubercolosi e della febbre
tifoidea). Riconosce quella specie penicillum come lunica in grado di produrre penicillina. La
tolleranza di animali da esperimento (coniglio e topo) alliniezione di penicillina.
Lapplicazione topica (germicida da applicare sulla superficie di ferite infette: occhi infetti, cavi
ascellari infiammati, superficie infetta di arti amputati).
Mai speriment su lue.
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Interruppe gli studi sullargomento, (ma sar larticolo pubblicato nel 1929 a salvarlo
dalloblio), per continuare quelli sul lisozima (enzima che Fleming stesso aveva isolato dal
muco estratto dal suo stesso naso) cui aveva attribuito possibili funzioni antibatteriche.
Fleming continu a conservare il suo penicillum notatum anche dopo avere interrotto gli studi.
Sviluppi della scoperta di Fleming
1929: il giovane batteriologo di nome Paine, il campione di penicillum richiesto a Fleming e
lapplicazione topica sugli occhi infetti di quattro neonati e di un adulto. Lentusiasmo sui
risultati il professore (Howard Florey) di Anatomia Patologica presso lUniversit di Sheffield
(ma ancora poca intuizione).
1931: Harol Rainstrick allappena fondata School of Hygiene and Tropical Medicine di Londra
e sua quipe per estrarre i principi attivi. Scoprirono che non il penicillum notatum comune ma
solo quel tipo specifico di Fleming (come individu un micoloco americano cui avevano inviato
la muffa) produceva penicillina. Ma quando concentrarono con etere: addio penicillina
(abbandono degli studi).
1935: Roger Delbert Reid: neolaureato studente americano, lazione batteriostatica (lo
scetticismo sullimportanza della sostanza del suo professore) e la descrizione in un articolo
delle osservazioni.
1935: Gerald Dolmagk ed il prontosil rosso (farmaco sintetizzato da un chimico alla ricerca di
nuovi coloranti per l I. G. Farbenindustire tedesca) inoculato per la cura delle infezioni da
streptococchi: cade lidea limitante ed inveterata dellinutilit della iniezione di un farmaco
antibatterico (nuova era nella ricerca farmacologica!).
anni 40: George Dryer, direttore della Sir William Dunn School of Pathology di Oxford, i
batteriofagi e la richiesta a Fleming dellinvio della muffa, con lipotesi di lavoro che la
penicillina potesse essere un batteriofago: subitaneo abbandono delle ricerche. La sua
assistente signorina Campbell-Renton e la sovravvivenza del penicillum notatum di Fleming.
Howard Walter Florey (successore di Dryer a Oxford) e la sua squadra tra cui il biochimico
Ernst Boris Chain (larticolo scovato per caso nella biblioteca e l'incontro di Chain con
Campbell-Renton che portava un fiasco con la muffa), Margaret Jennings (scopr che la
penicillina agiva solo sui batteri in fase di attiva moltiplicazione) Norman Heatley che comp
lanalisi quantitativa e misur dellattivit della penicillina).
1939 e i progetti biochimici della Rockefeller Foundation : alla ricerca di enzimi.
Chain e penicillina come una molecola non enzimatica ma instabile: la liofilizzazone (polvere
marrone, 30 volte pi potente del sulfamidico). Somministrazione di dosi massicce di penicillina
ai topi: penicillina come sostanza priva di effetti collaterali. La prudenza di Florey, la verifica e
lurina nera. Leccitazione e lesperimento sugli otto topi iniziato di sabato: inoculazione di dose
letale di streptococchi e poi penicillina.
Tre mesi dopo: Larticolo del 24 Agosto 1940 sul Lancet.
La Rockefeller Foundation ed il contratto ormai troppo stretto.
I brividi e la febbre nel primo paziente (un malato terminale di cancro).
La procedura di purificazione (estrazione a fasi multiple, due procedure gas-cromatografiche,
acidificazione e temperatura attorno al punto di congelamento: penicillina liofilizzata come
sostanza gialla), la rottura del tab universitario della ricerca pura e listituzione del
dipartimento di produzione, con accorgimenti che ne moltiplicarono la resa (le ragazze della
penicillina).
Luso del prodotto su di un poliziotto con la setticemia ed il quasi esaurimento delle scorte di
penicillina.
Luso su quattro bambini appena nati e su di un adulto di piccola taglia, tutti con infezione:
risultati strabilianti.
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Chain e Florey (la storia del mancato brevetto).


Fleming, Florey, il Lancet e il London Times.
Il clima della guerra favorevole alla sperimentazione.
La Columbia Presbiteryan Hospital di New York.
Accordo tra Rockefeller Foundation (finanziatrice di Hatley) e il North Regional Research
Laboratory di Peoria, in Illinois (che sosteneva Andrew Moyer, che aggiunse al terreno di
coltura del lattosio e del liquore estratto da frumento fermentato, aumentando la produzione di
penicillina di 20 volte).
I brevetti Americani (tecnica della fermentazione profonda ed il segreto militare dal 1941) e
quelli inglesi (penicillina semisintetica) e lo sdegno degli inglesi per il comportamento degli
alleati.
Il penicillum chrysogenum (isolato da un melone, da parte di Kenneth B. Raper, micologo a
Peoria) che produsse in assoluto il maggior quantitativo mai visto di penicillina (le mutazioni
genetiche indotte successivamente sulla muffa irradiandola con i raggi X: produzione aumentata
di ancora 10 volte).
Le liti, il Nobel a pari merito a Fleming, Florey e Chain (1945).

LA SCOPERTA DEL DNA


Johann Gregor Mendel (1822-1884), monaco boemo: le leggi che governano la trasmissione dei
caratteri ereditari.
1868, Friedrich Miescher (Tubinga): dalle cellule del pus la nucleina (proteina + altra
sostanza ricca in fosforo).
1889, Richard Altaman: nucleina = proteina + ac. nucleico.
Albrecht Kossel: purine (Guanina e Adenina) e pirimidine (Citosina e Timina) della
nucleina (Nobel, 1910).
Phoebus A. Levene: D-ribosio nel lievito (1909), 2-deossi-D-ribosio nel timo (1229) ed acido
nucleico = Base azotata +zucchero+fosforo.
1927, Fred Griffith (inglese): linoculazione di pneumococchi letali morti e pneumococchi
innocui vivi (il pabulum di virulenza).
1943, il gruppo Avery - Mac Leod- Mc Carty: il DNA puro ottenuto da pneumococchi di tipo III
soppressi trasforma nella stessa tipologia di batteri pneumococchi non incapsulati di tipo II. Le
critiche feroci di Alfred Mirsky, la depressione ed il pensionamento di Avery.
John Randal: dal magnetron a cave al radar a Direttore del primo laboratorio inglese di
biofisica (MRC: Medical Researh Council, 1947). Il suo allievo Maurice Wilkins: Intuizione
della relazione tra struttura DNA e trasmissione genetica. Ma come?
Rosalind Franklin gli studi di cristallografia: e la vicenda della fotografia 51 della variante B,
idrata, del DNA.
Raymond Gosling il neolaureato incaricato di studiare con la cristallografia la testa degli
spermatozoi.
25 aprile 1953 esce larticolo di Watson e Crick su Nature: il Nobel e la storia della perifrasi dei
3 articoli sullo stesso numero del Lancet:
A) Watson e Crick (Nobel 1962).
B) Wilkins e Coll.
C) Franklin e Goslin.
Baltimore - Temin -Dulbecco (Nobel a 1975): dallRNA al DNA.
Smith-Nahtans-Albert (Nobel 1978): gli enzimi di restrizione.
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Il Nobel mancato
La struttura del DNA Watson e Crick (1953).
La cristallografia a raggi-X ha mostrato che la molecola di DNA una doppia elica.
Watson e Crick nel 1953 proposero per il DNA una struttura a doppia elica con filamenti
antiparalleli e con le basi attaccate da legami idrogeno. Il loro modello in accordo con tutte le
funzioni attribuite alla molecola: informazione genica, mutazione e replicazione.
Pochi sanno che nel 1963 sul podio per la consegna del Premio Nobel per la scoperta della struttura
del DNA mancava uno scienziato il cui contributo stato fondamentale: si trattava della ricercatrice
Rosalind Elsie Franklin. Prematuramente scomparsa allet di 37 anni per un tumore alle ovaie, ha
condotto tutti gli esperimenti che hanno permesso di fotografare ai raggi X la struttura del DNA, e
la cui interpretazione ha permesso di dedurne la struttura tridimensionale.
Rosalind Elsie Franklin.
Pioniere della Biologia molecolare.
Born: London, England, July 25, 1920.
Died: London, England, April 16, 1958.
Nel 1951 Rosalind Franklin, per le sue competenze, venne invitata da John Randall al Dipartimento
di biofisica del King's College di Londra dove erano iniziate le ricerche sul DNA, acido
desossiribonucleico, la componente principale dei cromosomi e quindi dei geni. In poco tempo,
Rosalind mise a punto una tecnica innovativa che utilizzava i raggi X per fotografare i costituenti di
tutti i materiali viventi e non viventi. Il dispositivo consisteva in una microcamera capace di
produrre fotografie ad alta definizione dei singoli filamenti del DNA. La Franklin riusc dunque a
fare la prima fotografia dello scheletro del Dna che le permise di ipotizzare la famosa forma ad elica
Maurice Wilkins mostr a Watson all'insaputa della ricercatrice la foto 51 e questo avvenimento
forn lo spunto fondamentale a Francis Crick ed a James Watson per elaborare quello che venne
chiamato Il modello della doppia elica. Si ottenne un modello coerente con le conoscenze
teoriche e sperimentali dell'epoca, risultato, in ogni caso, di speculazioni teoriche sul lavoro
sperimentale svolto soprattutto nel laboratorio di Wilkins e della sua collaboratrice. L'articolo venne
pubblicato il 25 aprile del 1953, sulla rivista Nature. Sulla stessa rivista furono pubblicati due
lavori, uno di Rosalind Franklin e uno di Maurice Wilkins.
Nel 1962 James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins ottennero il Premio Nobel per la
Medicina per la scoperta della struttura del DNA. In quella occasione non riconobbero il contributo
di Rosalind Franklin, anche se ormai lei era morta ed il premio Nobel si assegna solo a persone
viventi
Solo nell'epilogo del suo libro, The double helix, Atheneum, 1968, J.D. Watson cerca di
ridimensionare la descrizione sprezzante data della collega Rosy (che lui cos chiama, in tono
paternalistico, anche se era sempre stata Rosalind per tutti, anche per gli intimi) in tutto il libro e
scrive: Poich le mie impressioni sul suo conto dal punto di vista scientifico e personale [...]
furono all'inizio spesso sbagliate, voglio dire qui [..] che eravamo giunti ad apprezzare
profondamente la sua onest e la sua generosit, rendendoci conto, troppo tardi, delle lotte che una
donna intelligente deve affrontare per essere accettata nel mondo scientifico La sua ostilit
derivava unicamente dalla sua giusta aspirazione di lavorare con gli altri su un piano di
eguaglianza.

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LA TRASFUSIONE DEL SANGUE


1628. William Harvey: la circolazione del sangue.
1667, Jean-Baptiste Denis (Francia) e Richard Lower (Inghilterra): trasfusioni di sangue dal
vitello all'uomo.
1818, James Blundell (ostetrico inglese): prima trasfusione di sangue umano ad una paziente per
il trattamento di una emorragia post-partum, tecnica della trasfusione da braccio a braccio (dal
1825 al 1830 effettua 10 trasfusioni, 5 delle quali con successo).
1908, il chirurgo francese Alexis Carrel (premio Nobel, 1912) introdurr lanastomosi diretta
vena-vena.
Apparecchi ideati dal Folli (da Stadera Medica, 1680). Il sistema ideato dal Folli sangue era
raccoltonon incannulando la vena o l'arteria del donatore, ma facendolo defluire in un piccolo
imbuto collegato tramite un budellino ad una cannula che veniva introdotta nella vena del
paziente.
Apparecchio di Roussel (1867-1873). E' unapparecchiatura notevolmente complicata, ma
giudicata una delle migliori del suo tempo. Sostanzialmente agiva mediante l'aspirazione del
sangue e la sua successiva immissione nel ricevente senza che il sangue venisse a contatto con
l'aria.
Apparecchio di Moncoq (1864-1874). E' composto da una siringa aspirante e premente, con
movimento a cremagliera mediante una manovella, e da una ventosa, nella parte inferiore della
pompa, che andava applicata sopra la ferita della vena del donatore. La maniglia posta nella
parte superiore non serviva per muovere il pistone, ma solo per la presa manuale dello
strumento. Il sangue veniva raccolto in un imbuto e una pompa consentiva di reiniettarlo nel
ricevente.
Siringa di Jub. Ampiamente utilizzata e durante la seconda guerra mondiale (1939 - 1945) fu in
dotazione alla Sanit Militare italiana. La maniglia serviva per aspirare il sangue dal donatore e,
dopo averla ruotata di mezzo giro, a trasferirlo nella vena del ricevente.

I gruppi sanguigni
1900, Karl Landsteiner medico austriaco (premio Nobel, 1930): i primi tre gruppi sanguigni
nell'uomo (A, B, 0).
1902, A. Decastello e A. Sturli, colleghi di Landsteiner: il quarto gruppo, AB.
1907, Hektoen: il concetto di compatibilit si estende, ulteriore test eseguito mettendo a contatto
il sangue del donatore con quello del ricevente per escludere miscele incompatibili.
Reuben Ottenberg (New York): prima tipizzazione per i gruppi AB0 e prove crociate prima
della trasfusione.
1912, Roger Lee (Ospedale Generale del Massachusetts): donatore universale (gruppo 0),
ricevente universale (gruppo AB).
1940, Landsteiner e Wiener: scoprono il fattore Rh.
1940, Wiener e Peters: dimostrarono la presenza di anticorpi, verso l'antigene Rh, nel sangue di
pazienti Rh negativo che avevano sofferto di reazioni emolitiche in seguito a trasfusione di
sangue Rh positivo.
Nel 1941 Philip Levine e Coll: la formazione di anticorpi Rh da parte di donne gestanti Rh
negative (se il feto ha ereditato i fattore Rh paterno), la nascita di figli morti o una delle
sindromi raggruppate sotto il termine di eritroblastosi fetale.

Il fattore Rh
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Nel 1940 Landsteiner e Wiener resero noto lindividuazione di un antigene fino ad allora ignoto,
il fattore "Rh" (o fattore Rhesus) cos chiamato in quanto fu scoperto lavorando sui sieri di
conigli immunizzati con globuli rossi della scimmia Macacus Rhesus, e nello stesso anno
Wiener e Peters dimostrarono la presenza di anticorpi, verso l'antigene Rh, nel sangue di
pazienti Rh negativo che avevano sofferto di reazioni emolitiche in seguito a trasfusione di
sangue Rh positivo. Nel 1941 Philip Levine e Coll. osservarono come la formazione di anticorpi
Rh da parte di donne Rh negativo avessero spesso come conseguenza la nascita di figli morti o
una delle sindromi raggruppate sotto il termine di eritroblastosi fetale; essi supposero che la
formazione di anticorpi fosse la risposta alla immunizzazione della madre da parte dell'antigene
Rh pervenutole dal feto che, a sua volta, lo aveva ereditato dal padre Rh positivo.

Alcune tappe storiche su conservazione del sangue ed emoderivati


1914 -15: gli anticoagulanti a lungo termine (citrato di sodio).
Richard Lewisohn, Mt. Sinai di New York: nasce la procedura di trasfusione indiretta
(conservazione del sangue).
Citrato-glucosio (1916).
Acido citrico destrosio (ACD, 1943).
Anni 1930, le prime Banca del Sangue.
1940, Edwin Cohn (professore di chimica biologica alla Harvard Medical School): sviluppa il
frazionamento a freddo del plasma con etanolo (separazione di frazioni diverse: albumina,
gamma globuline e fibrinogeno).

Storia delle trasfusioni


La storia della trasfusione del sangue ha inizio nel 1600 quando un medico inglese, William
Harvey scopr la circolazione del sangue (1628).
Nel 1667 Jean-Baptiste Denis in Francia e Richard Lower in Inghilterra, separatamente,
eseguirono trasfusioni di sangue dal vitello all'uomo che in modo fortunoso ebbero successo.
Successivamente, i risultati furono spesso sfavorevoli e quindi le trasfusioni dall'animale
all'uomo furono proibite per legge.
Nel 1818 un ostetrico inglese, James Blundell, esegu con successo la prima trasfusione di
sangue umano ad una paziente per il trattamento di una emorragia post-partum, usando il marito
come donatore con la tecnica della trasfusione da braccio a braccio. In questo momento il
donatore e il paziente ricevente sono vicini l'uno all'altro e rimarranno cos fino a quando non
sar possibile raccogliere il sangue in un contenitore con un liquido che lo mantenga non
coagulato e poterlo quindi conservare.
Dal 1825 al 1830 effettua 10 trasfusioni, 5 delle quali con beneficio dei pazienti.
Solo con la scoperta dei gruppi sanguini ha inizio una nuova era della trasfusione di sangue
Nel 1900 un medico austriaco, Karl Landsteiner, scopr i primi 3 gruppi sanguigni nell'uomo: A,
B, 0; il quarto gruppo, AB, fu scoperto dai suoi colleghi, A.Decastello e A. Sturli nel 1902.
Queste conoscenze hanno permesso di trasfondere sangue in maggiore sicurezza e da esse nasce
il concetto di compatibilit fra donatore e ricevente. Concetto questo che si arricchisce
ulteriormente quando nel 1907 Hektoen suggerisce l'utilit di aggiungere un ulteriore test
mettendo a contatto il sangue del donatore con quello del ricevente per escludere miscele
incompatibili.
Reuben Ottenberg a New York, esegu, per la prima volta, la tipizzazione per i gruppi AB0 e le
prove crociate prima della trasfusione. Nel 1912, un medico dell'Ospedale Generale del
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Massachusetts, Roger Lee, dimostr che era possibile somministrare sangue di gruppo 0 a ogni
altro gruppo del sistema AB0 e che sangue di tutti i gruppi poteva essere trasfuso ai pazienti di
gruppo AB. I termini di "donatore universale" e di "ricevente universale" furono coniati. Nel
1914 anticoagulanti a lungo termine, come il citrato di sodio, furono sviluppati consentendo la
conservazione del sangue.
Nel 1915 al Mt. Sinai di New York, Richard Lewisohn usava il citrato di sodio come
anticoagulante al fine di trasformare la procedura trasfusionale da diretta in indiretta
consentendo la conservazione del sangue in contenitori per alcuni giorni dopo la raccolta.
Questo costitu il secondo grande salto di qualit della terapia trasfusionale perch permise di
trasformare la procedura trasfusionale da diretta in indiretta portando cos all'allontanamento
definitivo dei due personaggi principali di questo processo, il donatore e il ricevente.
Nel 1930, infatti, fu costituita la prima Banca del Sangue al London Hospital. Il concetto di
Banca, secondo il quale le unit di sangue sono conservate in un deposito analogamente a
quanto avviene per il denaro, stato utilizzato per spiegare la necessit di avere disponibile, in
qualunque momento sangue, emocomponenti e/o emoderivati per le varie esigenze trasfusionali.
Quali queste esigenze? La maggior parte degli interventi trasfusionali si rendono necessari nei
traumatizzati della strada, del lavoro, della casa, del tempo libero; e poi ancora nei pazienti
affetti da neoplasie ematologiche, negli emofilici, nei talassemici, nei pazienti affetti da malattie
renali e sottoposti a dialisi ripetute, nei pazienti trapiantati, nei pazienti con neoplasie di varia
natura sottoposti a cicli di chemioterapia, nei pazienti sottoposti a interventi chirurgici
complessi.
A questo punto della storia della trasfusione, il donatore lontano dal paziente che ha bisogno
del suo sangue ed , quindi, libero di donarlo e in modo assolutamente anonimo, consapevole
delle necessit trasfusionali dei soggetti malati della propria comunit. La sua donazione un
gesto di solidariet, un atto di civismo di alto valore sociale. Nello stesso tempo, il donatore sa
pure che in qualunque momento ne avesse bisogno, potr usufruire delle stesse possibilit che
oggi lui stesso contribuisce a mettere a disposizione degli altri.
Con questo sistema, anche il paziente che riceve sangue non ha pi debiti di riconoscenza verso
una persona in particolare ma in generale verso la propria comunit.
Nel 1939-40, K. Landsteiner, A. Wiener, F. Lewine e R.E. Stetson scoprirono il sistema Rh che
viene riconosciuto come la causa di gran parte delle residue reazioni trasfusionali.
L'identificazione del fattore Rh insieme alla tipizzazione ABO saranno eseguite su tutte le unit
di sangue raccolte.
Nel 1947 si costituisce l'Associazione Americana delle Banche del Sangue (AABB) per
promuovere obiettivi comuni fra trasfusionisti e la pubblica donazione.
Nel 1952, Carl Walter introduce le sacche di plastica in sostituzione delle bottiglie di vetro per
la raccolta del sangue, premessa indispensabile per la evoluzione di un sistema di raccolta che
produca in modo semplice e sicuro, con l'ausilio della centrifuga refrigerata, molteplici
emocomponenti da una singola unit di sangue. Da qui nasce, ma ci vorranno ancora molti anni
perch si affermi e si diffonda questa nuova tecnologia, l'era della medicina trasfusionale, in cui
il paziente viene trasfuso con il solo componente di cui ha bisogno.
Nel 1960 la AABB pubblica Transfusion, la prima rivista americana interamente dedicata alla
trasfusione del sangue.
Nel 1964, la plasmaferesi introdotta come metodica di raccolta del plasma per il
frazionamento.
Nei primi anni '80 si afferma e sviluppa la terapia cosiddetta mirata in cui per la terapia degli
emocomponenti, i prodotti usati per il trattamento dei disordini della coagulazione, la
sostituzione del plasma tramite aferesi per il trattamento delle malattie autoimmuni, la comunit
delle banche del sangue e i servizi trasfusionali in generale entrano nell'era della medicina
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

trasfusionale, quella attuale, in cui il medico trasfusionista, specificamente addestrato, partecipa


attivamente alla cura del malato.

CARDIOLOGIA E TRAPIANTI
Cardiologia
Lanalisi del polso nellantichit: Antica Cina, Galeno
Pulsilogium di Santorio e un primitivo orologio.
Luigi Galvani: lelettricit animale (1780).
Alessandro Volta: la corrente elettrica come generata dalla combinazione tra due differenti
metalli (1792).
Stetoscopio (Laennec 1819).
Carlo Matteucci: anche il cuore possiede unattivit elettrica, che accompagna ogni battito
cardiaco (1842).
Emil Dubois-Reymon, fisiologo tedesco descrive il potenziale di azione (1843).
Mavery (Parigi 1876): primo tracciato fotografico delle oscillazioni di un elettrometro durante il
ciclo cardiaco.
Sfigmomanometro (Scipione Riva Rocci, 1896): il neurochirurgo H.W. Cushing lo importer
poi negli USA.
Radiografia del cuore (fine 800).
I toni di N. Korotkoff (1905).
Willeilm Einthoven (1860-1927), olandese: galvanometro a corda per la registrazione delle
correnti del cuore:
- 1893: introduce il termine elettrocardiogramma.
- 1895: distingue le cinque onde: onda P,Q,R,S,T.
- 1902: un nuovo galvanometro per lECG.
- 1905: il primo telecardiogramma (22 marzo).
- 1928: premio Nobel per linvenzione dellECG.
W. Forsamann (Berlino): primo caterismo nelluomo documentato radiograficamente (luglio
1929), tecnica rimasta nel silenzio fino al 1940; poi nel 1956 Premio Nobel per la Medicina.
Castellano e Coll (Cuba): visualizzazione delle cavit cardiache con liniezione di liquido
radioopaco (1930).
E. Monitz (Portogallo): visualizzazione angiografica dei vasi polmonari (1931).
Il segnapassi: A.S. Hyman (1932), P.Zoll (1952).
1949: Norman Jeff Holter, medico del Montana realizza il monitor Holter.
A.Senning e R.Elmsquit, svedesi (1958): impianto pacemaker esterno (in Italia primo impianto
dal Prof Ferruglio, a Udine, su militare di carriera di 48 anni).
1963: Robert Bruce e colleghi descrivono il loro multistage treadmill exercise test, noto anche
come Bruce Protocol.
Ecocardiogramma: ultrasuoni (> 20.000cicli/sec)
Ecocardiografia (Edler e Hertz, 1954).
Ecografia Doppler (1985).
Scintigrafia :
- con indicatore positivo ( met anni 70): pirofosfato tannico marcato con tecnezioo-90-m.
- perfusionale ( met anni 70): macroaggregati marcati con tallio 201.
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Appunti di Storia della Medicina Professor E. Capodicasa A cura di maraz

Trapianti
1938, Robert Gros: primo intervento chirurgico di chiusura del dotto arterioso.
1952, G.Hufnagel: primo intervento di sostituzione di protesi valvolare artificiale
1953, John Gibbon e Coll: macchina cuore-polmoni.
Fine anni 50, N.Shumway (California): primi trapianti di cuore su animali.
1964, J.D.Hary, (Universit di Missisipi): tentativo di trapianto da scimmia a uomo.
Notte del 3 dicembre 1967, Cristian Barnard (Citt del Capo): primo trapianto cardiaco (da
Denise Darvall, deceduta a 24 anni, a Louis Washkansky). Primo trapianto in Italia 14
novembre 1985, a Padova, dal Prof V.Gallucci.
21 aprile 1966 M.E. De Bakey (Huston, Texas): primo cuore artificiale (il ptz. M.Derudder
sopravvisse 40 ore).
16 settembre 1977, A.Gruntiz, Universit di Zurigo: angioplastica.
1985: impiego della ciclosporina.

Trapianti da altri organi


Lorenz e Coll: primo trapianto di midollo osseo sul topo (1951).
J.P. Merril e J Murray, Premio Nobel 1990: primo trapianto di rene su gemelli monocoriali (al
Peter Bent Brigham Hospital di Boston, 23 Dicembre 1954).
Dal 1962 sperimentazioni per trapianto di rene da cadavere.
T.H. Starlzl: primo trapianto di fegato (23 luglio 1967, Universit di Denver, Colorado).
D.J. Cooper: primo trapianto di polmone (Toronto).

Iniziali trattamenti farmacologici dellipertensione


anni 1930: Veratrum Alkalois Pyrogens.
anni 1940: Thiocyanati - Ganglion blocking agents- Catecholamine depletors (Rauwolfia
deriatives).
anni 1950: Vasodilators (Hydralazine) - Peripheral sympathetic inibitors (guanethidine) Monoamine oxidase inhibitors Diuretici.
anni 1960: Central alpha2-agonists (sympathetic nervous system inhibitors) - beta-Adrenergic
inhibitors.
anni 1970: alpha-Adrenergic inhibitors - alpha-beta-Blockers.
anni 1980: Calcium channel blockers.
anni 1990: Angiotensin II (ATI) receptor antagonists.
anni 2000: Gene therapy?.

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