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LA SCUOLA MEDICA SALERNITANA E GALENO

a cura di Chicch Marianna La Scuola medica salernitana stata la prima e pi importante istituzione medica dEuropa allinizio del Medioevo (IX secolo). Essa si fondava sulla sintesi della tradizione greco-latina, ed era completata da nozioni provenienti dalle culture araba ed ebraica; rappresenta un momento fondamentale nella storia della medicina per le innovazioni nel metodo e nellimpostazione della profilassi. Lapproccio di questa scuola era basato sulla pratica e sullesperienza che ne derivava, introducendo cos il metodo empirico e la cultura della prevenzione. Le sue origini dovrebbero risalire al IX-X secolo, quando venne fondata da un greco, un latino e un ebreo e possiamo distinguere tre periodi nella storia della Schola Medica: IX-X sec. (primo periodo), XI-XIII sec. (periodo del massimo splendore) e XIV-XIX sec. (periodo della decadenza). Il curriculum studiorum era costituito da: 3 anni di logica, 5 anni di medicina e un anno di pratica con un medico anziano, ed era inoltre prevista ogni 5 anni lautopsia di un corpo umano. Oltre allinsegnamento della medicina si tenevano anche corsi di filosofia, teologia e legge e, cosa innovativa, le donne erano ammesse sia come insegnanti che come studenti. Il Regimen Sanitatis Salernitanum il trattato pi famoso della scuola ed una raccolta di norme igieniche e di consigli come ad es. non leggere a lume di candela, non eccedere nel vino, ecc. La scuola si basava sulle teorie umorali di Ippocrate e Galeno ma il vero e proprio bagaglio scientifico era costituito dallesperienza maturata nella quotidiana attivit di assistenza ai malati. Inoltre, con la traduzione dei testi arabi, a questa esperienza si aggiunse una vasta cultura erboristica e farmacologia.

Galeno, nato a Pergamo nel 131 d.C, fu, dopo Ippocrate, il pi grande medico dellantichit. Frequent da giovane le quattro tradizionali scuole filosofiche e, a Smirne, segu linsegnamento del platonico Albino. Dopo un soggiorno ad
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Alessandria nel 152-57, dove apprese la pratica della dissezione anatomica, si rec nel 161 a Roma. I suoi interessi, prima di concentrarsi sulla medicina, furono eclettici: agricoltura, architettura, astronomia, astrologia e filosofia. Tornato a Pergamo, Galeno divenne medico della scuola dei gladiatori e fu richiamato a Roma nel 169 da Marco Aurelio prima come medico militare e poi come medico di corte. Qui Galeno scrisse numerose opere, molte delle quali ci sono pervenute anche se purtroppo la maggior parte andata persa nellincendio nel tempio della Pace. Quanto contasse per lui il fatto di scrivere, testimoniato dalla sua celebre frase La natura ha dato alluomo la mano per scrivere. Divise le sue quattrocento opere in sette parti: anatomia, patologia, terapia, diagnostica, prognostica, commentari ippocratici, filosofia e grammatica. Solo 108 sono le opere di medicina a noi rimaste, molte delle quali frammentarie o nella traduzione araba, mentre di alcune viene contestata lautenticit. Le pi famose sono il De methodo medendi, un trattato di terapia conosciuto nel Medioevo come Megatechne e lArs medica o Microtechne, considerati per molti secoli testi fondamentali per linsegnamento dellarte medica. Tra le altre opere pervenuteci, ricordiamo: De usu partium, dove Galeno tenta di spiegare la conformazione dei vari organi del corpo umano in base alle funzioni che ciascuno di essi deve assolvere; Sulle facolt naturali, dove spiega che ogni organo dotato della facolt naturale di attrarre o trasformare o espellere. La perfetta corrispondenza di organi e funzioni appare come la manifestazione di un ordine divino provvidenziale. La materia ha ampie propriet, che possono essere utilizzate dallartefice, ma non forzate da esso. Tra queste sono incluse anche la generazione spontanea di erbe nel campo vegetale e di peli in quello animale, senza lintervento ordinatore della natura-divinit. Nel De temperamentis, Galeno descrisse la teoria umorale di Ippocrate, secondo la quale luomo costituito da quattro umori (sangue, flegma, bile gialla e bile nera). Il variare dei rapporti proporzionali tra i quattro umori d luogo a quattro temperamenti, che delineano la tipologia umana fondamentale: sanguigno, flemmatico, collerico e malinconico. Tutti i corpi nascono dal temperamento delle
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quattro qualit, infatti, questultimo si distingue dalla semplice mescolanza, cio dalla giustapposizione di minute parti di materia, per il fatto che mescolanza totale (di holon) e la natura lunica capace di creare tutto ci. Di un corpo, risultato dal normale equilibrio degli umori, si dice che caldo, o freddo, o secco, o umido, ma ci non vale in assoluto perch la qualit di ogni corpo va riferita al buon temperamento (eukrasia), ossia al punto medio tra estremamente caldo ed estremamente freddo. La discrasia, invece, corrisponde allo stato di malattia, cio allanormale equilibrio tra i quattro umori. Galeno fornisce vaghe indicazioni per trovare il punto medio, come ad es. mescolare acqua bollente e ghiaccio per ottenere acqua ben temperata, o tiepida. In realt, luomo lunico che possiede il miglior temperamento tra tutti gli animali che , appunto, quello medio. Nel giudicare il temperamento delle singole parti del corpo, Galeno sostiene che la pelle del palmo della mano a possederne il migliore perch ha propriet tattili. Inoltre egli fornisce una graduatoria delle altre parti del corpo ordinate secondo la loro maggiore fluidit-solidit, calore-freddezza rispetto alla pelle della mano. Nella scala fra le due coppie di estremi si va dallosso al grasso, dal sangue ai peli. Da qui il concetto di qualit potenziale. Una parte o un corpo si dicono potenzialmente caldi se, messi sotto lazione del calore, diventano rapidamente caldi, analogamente per le altre propriet. Si pu giudicare la qualit potenziale di un corpo se una delle due coppie di opposte qualit presenta il grado medio. Forse dopo il 192 torn a Pergamo, dove mor verso il 200. Galeno ebbe molta importanza come medico pratico: basandosi sulle piante medicinali introdusse farmaci di grandissima importanza come la corteccia di salice come antidolorifico e il laudano (tintura di oppio) come anestetico. Insieme a questi prodotti sostenne luso di alcuni farmaci che oggi appaiono completamente inutili, tra cui la triaca o teriaca, panacea universale costituita da ben sessantasette ingredienti, tra cui escrementi, sangue e grasso di vari animali e vipere lessate. Lunica cosa buona di questa panacea era la sua lunga bollitura, per cui il materiale contenuto era sterile. Galeno esasper laspetto terapeutico della materia peccans. Tra la materia
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peccans vi era il pus, che denomin bonum et laudabile, perch era espressione di materia peccans che doveva essere eliminata. Per la cura delle malattie adott il metodo dei contraria contrariis, utilizzava cio dei rimedi contrari alle cause che avevano determinato le patologie come ad es. il caldo per le malattie derivate da raffreddamenti. Riprendendo la teoria ippocratica della forza medicatrice della natura sosteneva il valore dei farmaci sostanze di origine vegetale, di cui ne conosceva circa 500, e tra i medicamenti pi famosi cerano la picra (purgante amaro a base di aloe) e la hjera (purgante sacro a base di coloquintide). Dagli Stoici deriv la teoria del pneuma (spirito o anima del mondo), principio attivo che muove e organizza i processi naturali, ma, a differenza degli Stoici, egli suddivise questo soffio vitale in tre spiriti che presiedono le principali funzioni: lo spirito naturale con sede nel fegato (physicon), quello vitale con sede nel cuore e quello animale (zooticon), deputato alle attivit psichiche, con sede nel cervello (psychicon). Da Aristotele deriv una concezione teleologica della natura, secondo la quale la creazione (physis, natura) plasmata da un demiurgo, cio un singolo creatore. Sempre secondo questa concezione finalistica, ogni organo perfetto perch creato dal demiurgo secondo una precisa finalit. La fisiologia di Galeno si basa su una ricca conoscenza anatomica dove si attribuiscono alluomo strutture studiate negli animali. Tutto loperato di Galeno si pu racchiudere in questa sua celebre frase: Ricordati che il miglior medico la natura: guarisce i due terzi delle malattie e non parla male dei colleghi.

BIBLIOGRAFIA Opere scelte di Galeno a cura di Ivan Garofalo e Mario Vegetti Filosofi e filosofie nella storia di Nicola Abbagnano e Giovanni Fornero, ediz. Paravia 1992.

SITOGRAFIA www.wikipedia.it
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www.mondimedievali.net http://pacs.unica.it/biblio/storia2.htm http://www.filosofico.net/galeno.htm

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