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La biografia
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Il pensiero
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La filosofia di Kierkegaard si
segnala per lattenzione
rivolta allesistenza, al
Singolo: in una netta
contrapposizione allo spirito
di sistema dello hegelismo, il
filosofo danese intende
sottolineare la irriducibilit
dellesistenza del Singolo a
un Assoluto che si presume
spieghi tutto e risolva ogni
contraddizione.
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Per il Singolo,
nellorizzonte
dellesistenza concreta che
ha sempre di fronte la
morte, le contraddizioni
restano insolute e si
impongono spesso come
scelte drammatiche.
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distinto
Categorie di Kierkegaard:
originale
irriducibile
SINGOLO
dimensione: futuro
POSSIBILIT
irripetibile
unico
solo
SCELTA
LIBERT
ANGOSCIA
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LAngoscia.
Langoscia, che la categoria
per eccellenza ( anche la pi
gravosa) e in s compendia
tutte le altre, tematizzata in
particolare nellopera Il
concetto dellangoscia. Essa
la condizione generata
nelluomo dal possibile che lo
costituisce ed strettamente
connessa con il peccato, anzi
a fondamento dello stesso
peccato originale.
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LAngoscia.
Linnocenza di Adamo ignoranza;
ma ignoranza che contiene un
elemento che determiner la caduta.
Questo elemento non che un niente,
ma proprio tale niente genera
langoscia. Il concetto dellangoscia
completamente diverso da quello
della paura e da simili concetti che si
riferiscono a qualcosa di
determinato, mentre invece
langoscia la realt della libert,
come possibilit per la libert.
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LAngoscia.
Il divieto divino rende inquieto Adamo, perch sveglia
in lui la possibilit della libert. Ci che si offriva
allinnocenza come il niente dellangoscia ora entrato in
lui, e qui ancora resta un niente: langosciante possibilit
di potere. Quanto a ci che pu, egli non ne ha nessuna
idea, altrimenti sarebbe presupposto ci che ne segue,
cio la differenza tra il bene e il male.
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LAngoscia.
Lindividuo si scopre
persona solo nel peccato,
il quale, mentre fonda la
pienezza della sua
singolarit, lo pone, per
virt dialettica, di fronte a
Dio, allinfinitamente
Santo. Di qui nasce
langoscia.
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LAngoscia.
Poich il Singolo libert e
possibilit, esposto ad ogni
istante al rischio della scelta,
di fronte allalternativa di
essere solo con se stesso o
solo con Dio, langoscia la
possibilit della libert, la
vertigine della libert, la
infinit autonoma della
possibilit, il senso di
disorientamento totale,
unindefinita inquietudine.
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LAngoscia.
Con langoscia il peccato
venne al mondo, ma il
peccato, da parte sua, gener
langoscia.
Imparare a sentire
langoscia unavventura,
attraverso la quale deve
passare ogni uomo, affinch
non vada in perdizione.
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La Disperazione.
Se langoscia la condizione
in cui luomo posto dal
possibile che si riferisce al
mondo, la disperazione la
condizione in cui luomo
posto dal possibile che si
riferisce alla sua stessa
interiorit, al suo io. Essa
tematizzata in particolare
nellopera La malattia mortale.
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La Disperazione.
Essa malattia mortale, non perch
conduca alla morte dellio, ma perch
il vivere la morte dellio: un
eterno morire senza tuttavia morire,
unautodistruzione impotente. Essa
il tentativo impossibile di negare la
possibilit dellio o rendendolo
autosufficiente o distruggendolo nella
sua natura concreta.
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La Disperazione.
Le due forme di disperazione si
richiamano a vicenda e si
identificano: disperare di s nel
senso di volersi disfare di s
significa voler essere lio che non
si veramente; voler essere se
stesso ad ogni costo significa
ancora voler essere lio che non si
veramente, un io autosufficiente
e compiuto. Nelluno e nellaltro
caso la disperazione
limpossibilit del tentativo.
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La Disperazione.
La scaturigine della
disperazione sta nel non
volersi accettare dalle mani di
Dio; ma negando Dio, si
annienta se stessi; e separarsi
da Dio equivale ad allontanarsi
da quellunico pozzo da cui
si pu attingere acqua.
Pertanto, se la radice della
disperazione questa, chiaro
che lesistenza autentica
quella di colui che non crede
pi a se stesso ma solo a Dio.
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La Fede.
La fede lantidoto contro la
disperazione, in quanto ne la
eliminazione: essa la
condizione in cui luomo, pur
orientandosi verso se stesso e
volendo esser se stesso, non si
illude sulla sua
autosufficienza, ma riconosce
la sua dipendenza da Dio. La
fede sostituisce alla
disperazione la speranza in
Dio. Tuttavia, essa assurdit,
paradosso e scandalo.
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Paradosso e assurdo.
La verit eterna divenuta nel tempo,
lessere si rapportato allesistenza.
Il paradosso assoluto la verit del Cristianesimo:
il Dio-uomo.
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Il Don Giovanni di
Mozart ne la
rappresentazione
letteraria e musicale pi
perfetta. Lesteta vive in
un presente che non si
protende verso il futuro,
ma si esaurisce in se
stesso; gode dellattimo;
pertanto, si pu dire che
egli, in quanto non si
sceglie e non si impegna,
nemmeno esista.
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La figura di
Abramo
lincarnazione
perfetta della sfera
religiosa. Abramo
ama il figlio Isacco
con tutta lanima
sua, e appunto
perch lo ama, egli
vuole sacrificarlo a
Dio, che glielo
chiede: se non lo
amasse, il suo atto non sarebbe un sacrificio; perci il
suo amore per Dio tale veramente per la sua
opposizione paradossale allamore per il figlio.
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E tuttavia, se non c
mediazione fra le sfere
esistenziali, sussiste
nellintimo di ciascuna di
esse una preparazione, un
presentimento della
successiva, che per non
dispensa il Singolo
dallatto libero della
scelta.
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Il testo
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Le caricature
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Le fonti
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