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MED/25 Psichiatria
Marco Zamasi
Lezioni di psichiatria
INTRODUZIONE.....................................................................................................
LA PSICOPATOLOGIA...........................................................................................
2.1 LA COSCIENZA.........................................................................................................
2.1.1 I DISTURBI DELLA COSCIENZA................................................................................
2.1.1.1 Disturbi dello stato di coscienza.........................................................................
2.1.1.2 Disturbi della coscienza dellIo (depersonalizzazione)....................................
2.2 LATTENZIONE........................................................................................................
2.2.1 I DISTURBI DELLATTENZIONE..............................................................................
2.3 LA MEMORIA..........................................................................................................
2.3.1 I DISTURBI DELLA MEMORIA (DISMNESIE)..........................................................
2.3.1.1 Disturbi quantitativi della memoria (amnesie).................................................
2.3.1.2 Disturbi qualitativi della memoria (paramnesie)..............................................
2.4 IL PENSIERO...........................................................................................................
2.4.1 DISTURBI DELLA FORMA DEL PENSIERO..............................................................
2.4.2 DISTURBI DEL CONTENUTO DEL PENSIERO..........................................................
2.5 LA PERCEZIONE.....................................................................................................
2.5.1 I DISTURBI DELLA PERCEZIONE............................................................................
2.6 LAFFETTIVIT.......................................................................................................
2.7 LINTELLIGENZA....................................................................................................
2.7.1 I DISTURBI DELLINTELLIGENZA..........................................................................
2.8 LA VOLONT..........................................................................................................
2.9 LA PSICOMOTRICIT.............................................................................................
2.9.1 I DISTURBI DELLA PSICOMOTRICIT.....................................................................
1 INTRODUZIONE
1.1 DEFINIZIONE E CENNI STORICI
La psichiatria (dal greco anima e cura) la
branca della medicina che si occupa della prevenzione, diagnosi,
trattamento e ricerca nellambito dei disturbi mentali. Le radici
storiche delluso del termine malattia o disturbo mentale
risalgono ai primi tentativi di affrontare i disagi psicologici ad
opera della medicina. La tradizione antica risale ai medici del XV
secolo ai quali si chiedeva di distinguere tra i malati e i sospettati
di stregoneria. Al suo esordio, in un marasma sintomatologico e
diagnostico, con una psicopatologia grossolana, la psichiatria
dovette occuparsi della cura e dellassistenza degli alienati, degli
epilettici, dellendemia cretinica, delle persone giuridicamente
incapaci, dei grandi criminali. Con landar del tempo per, al pari
della medicina generale, la psichiatria non pot fare a meno di
uniformarsi ai progressi delle scienze madri, tra cui la psicologia,
quando questa, affrancatasi ormai da ogni metafisica, chiese il
valido sussidio del metodo naturalistico e delle scienze
biologiche.
I fenomeni psichici e il comportamento degli individui sono
oggetto di studio e di teorizzazione sin dallantichit. Di essi si
occupavano specialmente i filosofi che hanno cercato di
osservarli, classificarli e sistematizzarli nellambito di teorie. In tal
senso gi il De anima di Aristotele pu essere considerato un
trattato di psicologia e non mancano nei secoli successivi autori
che hanno a lungo studiato lattivit mentale e conoscitiva
delluomo, basti pensare a Hobbes, Locke, Hume. Allora la
psicologia era una parte della filosofia.
Nel XIX secolo si manifest in tutta la cultura europea
unesigenza di scientificit e di rigore, partendo dal mondo della
matematica e delle scienze, che tentava di espandersi anche agli
altri campi del sapere. Il successo delle scienze naturali aveva
portato a sottovalutare qualunque ricerca che non si basasse
sullelaborazione dei dati forniti dalle diverse discipline
scientifiche e aveva cos messo da parte i filosofi e soprattutto i
metafisici. Il principio della conservazione dellenergia stabilito da
Mayer, le ipotesi trasformiste di Lamarck, la teoria
dellevoluzione della specie di Darwin e molte altre scoperte
realizzate nei campi della fisica, della chimica, della fisiologia e
della biologia sembravano dominare sulla formazione della
mentalit in quel periodo che, ripudiata ogni autorit per fondarsi
soltanto sullesperienza, aspirava a raggiungere in ogni campo
approccio
detto
neokraepeliniano dal nome del celebre psichiatra tedesco E.
Kraepelin (1856-1926) presenta vantaggi e limiti.
Le diagnosi hanno guadagnato molto in attendibilit e sono
aumentate di molto le probabilit che psichiatri diversi, di fronte
allo stesso caso, formulino la stessa diagnosi. Inoltre le
sperimentazioni farmacologiche, che in media durano sei-otto
settimane, e richiedono diagnosi trasversali di stato, hanno tratto
vantaggio dalle attuali nosografie vigenti. Lincidenza di diagnosi
multiple (comorbilit) raggiunge per livelli che non hanno
equivalenti in altri campi della medicina ed ancora imprecisa la
corrispondenza tra categorie diagnostiche e trattamenti efficaci.
Per quanto riguarda inoltre il piano della relazione di cura,
1.3.1LE
2 LA PSICOPATOLOGIA
La psicopatologia si occupa dello studio dei principi
generali che sottendono i fenomeni psichici e le loro deviazioni
dalla normalit, definite disturbi psichici.
La psicopatologia classica prende origine alla fine del secolo
scorso, con lo scopo di descrivere gli accadimenti psicopatologici
(alterazioni psichiche e comportamentali) come riferiti dai
pazienti o come osservati dal clinico, indipendentemente dagli
specifici disturbi nei quali si trovano. a Jaspers, con la stesura
nel 1913 della Psicopatologia generale, che si deve la nascita
della psicopatologia come scienza autonoma, con un proprio
determinato campo dazione, oggetto e metodologia di studio.
La psiche umana composta da diverse funzioni correlate
tra loro da rapporti complessi (coscienza, attenzione, memoria,
affettivit, intelligenza, pensiero, istintualit, volont); tuttavia,
per ragioni puramente didattiche ed espositive, si usa
suddividerla in capitoli distinti. Lo psichismo dunque viene
classicamente diviso in tre sfere:
1) sfera conoscitiva o noetica (coscienza, attenzione,
memoria, percezione, intelligenza, pensiero);
2) sfera volitiva (volont);
3) sfera affettiva o timica (sentimenti, emozioni, umore).
Nella descrizione psicopatologica ritroviamo segni e
sintomi: i primi sono ci che il paziente esperisce come disagio
e riferisce al medico (es. apatia, tristezza); i secondi sono dati
rilevabili obiettivamente dallesame psichico del paziente (es.
espressione mimica del viso, gestualit, latenza alle risposte).
2.1 LA COSCIENZA
La coscienza una funzione psichica integrativa che
assicura la consapevolezza di se stessi e del mondo circostante;
2.1.1I
2.1.1.1
di
2.1.1.2
Disturbi della coscienza dellIo
(depersonalizzazione)
Rientrano in questo ambito tutte le esperienze di distacco ed
estraneit, vissute dal soggetto, nei confronti della propria
interiorit psichica, del proprio corpo, del mondo esterno, come
se si incrinasse la naturale articolazione dellIo verso questi tre
12
2.2 LATTENZIONE
Lattenzione la funzione psichica che consente di
focalizzare e dirigere la coscienza su specifici contenuti di cui si
fa esperienza. La distrazione, daltra parte, il venir meno delle
capacit di orientamento selettivo dovuto a stimoli di poco conto.
Lattenzione viene classicamente suddivisa in:
1) Attenzione dispersa: fluttuazione da un oggetto allaltro
senza concentrarsi in modo particolare su uno di essi.
2) Attenzione concentrata: concentrazione delle funzioni
psichiche su un particolare contenuto di coscienza, che tende ad
escludere gli altri come se per questi si determinasse un
innalzamento della soglia. distinta in spontanea (passiva), se
lattenzione viene attratta da particolari oggetti per la propria
qualit, e volontaria (conativa), se deliberatamente si focalizza
su oggetti particolari in seguito ad uno sforzo attivo.
3) Attenzione aspettante: concentrazione su un fatto che
non ancora oggetto della nostra esperienza cosciente (ansia
anticipatoria nel paziente fobico).
13
2.2.1I
DISTURBI DELLATTENZIONE
2.3 LA MEMORIA
La memoria la funzione psichica attraverso la quale
informazioni immagazzinate nel cervello vengono richiamate alla
coscienza.
Nel processo
fondamentali:
mnesico
si
distinguono
due
momenti
14
2.3.1 I
2.3.1.1
2.3.1.2
2.4 IL PENSIERO
quella attivit operativa della psiche che attraverso i
processi di associazione, correlazione, integrazione, astrazione e
simbolizzazione, permette la valutazione della realt e la
formulazione di giudizi su di essa. Lideazione soggetta alle
leggi del ragionamento e della critica. Il ragionamento
unattivit che collega le idee secondo determinate strutture
logiche: la deduzione (da unidea generale si giunge ad una
15
2.4.1DISTURBI
16
il
pensiero
non
giunge
mai
al
punto
17
2.4.2DISTURBI
2.5 LA PERCEZIONE
Se la sensazione un processo psichico elementare non
elaborato, prodotto dallinterazione fra stimolazioni del mondo
18
2.5.1I
Tra i disturbi
particolare:
dellattivit
percettiva
si riscontrano
in
iperestesia
(ansia,
mania),
2.6 LAFFETTIVIT
La sfera affettiva dello psichismo comprende le esperienze
psichiche strettamente aderenti alla soggettivit, che si
connotano secondo la polarit antitetica piacere-dispiacere;
inoltre per affettivit si intende anche il modo di esprimere il
proprio umore attraverso la postura, lespressione mimica del
viso, la gestualit, latteggiamento, permettendo da parte del
clinico una obiettivazione dellumore del soggetto.
Lumore o Stimmung o stato danimo un vissuto
complesso di entit fenomeniche distinte ma indipendenti, che
d un significato globale alle varie funzioni psichiche evocate in
quel momento. Per esempio, un umore allegro struttura
piacevolmente i ricordi, le percezioni, la psicomotricit, le
emozioni. Lumore fisiologico varia, flessibile, reagendo in
modo equilibrato e congruo a stimoli dellambiente di carattere
somatico o psicologico. Lumore patologico invece, tipicamente,
non corrisponde al variare delle circostanze.
La sensazione un fenomeno che riconosciamo attraverso
la nostra esperienza.
I sentimenti sono lespressione unitaria delle sensazioni.
Le emozioni costituiscono una complessa manifestazione
psicosomatica in cui si trovano sempre, in modo pi o meno
evidente, manifestazioni corporee e manifestazioni psichiche (es.
ira, paura, piacere, dolore); i processi di pensiero sottostanti sono
20
Lanedonia
qualunque attivit.
limpossibilit
di
provare
piacere
per
2.7 LINTELLIGENZA
labilit di utilizzare in modo adeguato allo scopo tutte le
funzioni del pensiero necessarie a riconoscere, impostare e
risolvere adeguatamente nuovi problemi.
2.7.1I
DISTURBI DELLINTELLIGENZA
22
2.8 LA VOLONT
un atto decisionale tramite cui luomo pu orientare le
proprie scelte ad uno scopo.
I disturbi della volont comprendono labulia (gi
precedentemente affrontata) ed in senso opposto limpulsivit
discontrollata, bisogno irrefrenabile di eseguire un atto in
genere pericoloso per s o per gli altri. Lesecuzione di un
impulso preceduta da un periodo di tensione ed seguita da
distensione e piacere. Le cause possono essere organiche
(epilessia, sindromi post-encefalite, oligofrenie), psicogene (es.
perversioni sessuali). Rientrano nei disturbi da impulsivit
incontrollata la dipsomania, cleptomania, tricotillomania.
2.9 LA PSICOMOTRICIT
Consiste nellinsieme delle caratteristiche qualitative e
quantitative dellattivit motoria.
2.9.1I
23
2) Stupor
allimmobilit.
catatonico:
attivit
motoria
rallentata
fino
catatonico:
attivit
motoria
agitata
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