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CINEMA - Anonimi milanesi
MUSICA - a cura di Paolo Viola
ARTE - a cura di Virginia Colombo
LIBRI - a cura di Marilena Poletti Pasero
SIPARIO - E. Aldrovandi - D. G. Muscianisi
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unintera comunit perseguano, in
sostanza, gli stessi obiettivi e lo
stesso approccio non n comprensibile n accettabile. Ma proprio questa la malattia pi grave del
nostro Paese in questa fase storica.
La finanziarizzazione delleconomia
ha esteso i suoi tentacoli in tutte le
sfere, anche pubbliche, della societ. I nostri amministratori pubblici,
invece di essere, come dovrebbero,
dei visionari impegnati a disegnare il
futuro sono ormai quasi tutti ridotti
ad agire come mediocri contabili e
pessimi economisti senza avere,
per giunta, di norma, studiato n
contabilit n economia. Sono di
conseguenza prima di tutto succubi
degli interessi precostituiti, soffocando le nuove energie. Per questo
da noi il futuro non viene mai, per
questo la modernizzazione non viene mai, per questo i nostri giovani
migliori devono andare a cercare
lavoro allestero, dove si pensa, si
progetta, si alimentano sogni e visioni, dove non c la paura del futuro, dove il puntare sulla conoscenza
non vano esercizio retorico, ma
il vero motore del nuovo sviluppo.
Qualcuno ha giustamente detto: non
disperdiamo quello che si costruisce
in relazione allExpo. Si riferiva alle
strutture costruite, ai pi significativi
padiglioni, allhardware. una raccomandazione corretta, ma che vale
ancora di pi per il software, per la
conoscenza accumulata in direzione
dellExpo, dove, sul filone Nutrire il
Pianeta, Energia per la vita, si sono
messe in moto energie, si sono
stretti nuovi legami, si sono fatte ricerche, e molti paesi porteranno le
loro esperienze e le loro conoscenze. Tutto questo un patrimonio
che non va disperso. La massima
distruzione del valore, consiste proprio nel buttare via tutto ci e dedicarsi ad altro.
In questa logica si pone, ad esempio, la curiosa idea di una cittadella
dello sport, idea che pu essere
proposta solo da chi non ha la minima idea dei temi di sviluppo
dellarea metropolitana milanese, da
chi ignora alla radice le priorit in
tale area, da chi non sa cosa la
Lombardia e le sue componenti
principali.
Per questo quando il Comune di Milano ha emanato un bando per raccogliere proposte e idee sul dopo
Expo, noi, il Gruppo Parco della
Conoscenza per la Continuit dellExpo, abbiamo proposto che nella
grande area dellExpo ci siano, per il
dopo Expo, risposte articolate. Ci
deve essere una componente dedicata ai legittimi interessi immobiliari.
Ci pu stare uno stadio, di medie
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clabile e impostata secondo un modello gi proposto da Costa Edutainment Spa, parecchi anni fa, per
il Parco Agricolo di Trenno. Anche
questa fattoria sar economicamente produttiva.
* Centro Interdisciplinare indipendente per le energie rinnovabili in
particolare per lo studio e la promozione della generazione di energia
dallacqua.
Il maggior interesse oggi suscitato
da nuovi sviluppi resi possibili dalle
nuove tecnologie che permettono la
produzione di energia elettrica da
impianti di taglia piccola, alimentati
ad acqua fluente, senza grandi salti,
distribuiti per una produzione locale
senza necessit di grandi linee di
trasporto in alta tensione. Questi
piccoli impianti, denominati impianti
fluviali, dato le taglie limitate di impianto, la vicinanza agli utilizzatori
finali, e il loro minimo impatto ambientale sono di particolare interesse per:
* Impianti fluviali su reti irrigue;
* Impianti fluviali su canali e fiumi di
pianura;
* Impianti fluviali in corrispondenza
di sbarramenti e dighe gi esistenti,
anche in qualit di ulteriore garanzia
di rilascio del deflusso minimo vitale.
Per quanto riguarda in particolare gli
impianti idroelettrici fluviali il Centro
dovrebbe:
* sviluppare una metodologia per
lidentificazione dei siti idonei;
* promuovere studi economici su tali
impianti;
* identificare fonti di finanziamento;
* promuovere una razionalizzazione
e standardizzazione delle norme
che ne regolino la realizzazione tagliando enormemente i tempi e le
difficolt burocratiche.
Questo Centro dovrebbe essere animato da giovani tecnologici ed economisti dimpresa brillanti e motivati, parecchi dei quali abbiamo avuto occasione di incontrare e dovrebbe avere come partner tecnologico privilegiato naturalmente il Politecnico di Milano.
In questo campo un partner tecnologico e didattico interessante per il
Centro la Fondazione Museo
dellIndustria e del Lavoro (MUSIL)
di Brescia che oltre a disporre di un
museo di attrezzature industriali di
primo piano, ha dato vita a Cedegolo (Valle Camonica), in unantica
centrale idroelettrica, a un museo
interattivo e didattico dellenergia
idroelettrica che unico in Lombardia e probabilmente in Italia e che
ha in corso ricerche interessanti
proprio sul tema degli impianti idroelettrici fluviali.
* Incubatore per start up
Alcuni progetti presentati sottolineano limportanza di inserire nel sito
per il dopo-Expo un incubatore per
start up. Questa proposta
senzaltro positiva e da accogliere
ed pi che coerente con la nostra
proposta.
Tuttavia
nellattivit
dellincubatore deve essere presente una sezione dedicata al tema
Nutrire il Pianeta, Energia per la
vita. Come partner specialistico
nella realizzazione di start up il nostro riferimento al gruppo Superpartners Innovation Campus di Brescia che formato da persone di
grande esperienza e che ha al suo
attivo importanti realizzazioni, tra le
quali una start up denominata
Talent Garden, che aiuta i giovani
innovatori a lavorare insieme, di
grande successo a livello nazionale.
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Per questo, una buona legge elettorale non pu valutarsi dal punto di
vista transitorio del singolo partito,
ma dalla rispondenza dellinteresse
generale della comunit. Quali sono
gli interessi generali che una buona legge elettorale dovrebbe tutelare? Apparentemente, sembrano tutti
daccordo. In democrazia, si tratta
prima di tutto di consentire a ciascuno di esprimere la propria volont politica, tanto pi nella rappresentanza parlamentare, dove il cittadino
si pronuncia per poi lasciare che
leletto lo rappresenti senza pi in-
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tervenire. La purezza della rappresentanza, quindi, ma non basta.
In molti si chiedono che farsene di
un meccanismo proporzionale se
porta alla paralisi assembleare.
una preoccupazione legittima, dato
che si eleggono i rappresentanti per
guidare la comunit e non per specchiarvisi. Daccordo sul secondo requisito, non tardano distinzioni e antagonismi. Sempre per quei molti,
solo una legge che affermi, anzi imponga, il bipolarismo, per non dire il
bipartitismo, in grado di garantire
e rappresentanza e governabilit. E
solo una legge che predetermini
una maggioranza corposa attorno al
partito egemone garantisce il governo.
Su questi punti, qualche dubbio: il
Porcellum, che pure ha generato la
pi ampia maggioranza a memoria
dal 45 a oggi, non ha resistito alla
tempesta politica esterna, mentre
nella prima repubblica il variare continuo dei governi consentiva un adeguamento molecolare al cambiamento delle sensibilit sociali, pur
tra impure dinamiche partitiche.
Insomma, dal dopoguerra al crollo
del Muro di Berlino, la legge proporzionale non ha impedito una sostanziale stabilit politica, mentre
dal 92 a oggi, la legge maggioritaria, diversamente articolata, non ha
impedito instabilit e degenerazione.
Questi dati spingono a dubitare della correttezza intrinseca del mecca-
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mantenere lo stato esistente, consiste nellabolizione delle Aler consegnando i patrimoni nella disponibilit
dei Comuni che li devono gestire in
proprio con un servizio in economia
attraverso un settore dedicato. N
aziende speciali o partecipate che
non funzionano, n nuovi amministratori, n privati visti gli infelici
precedenti: gestione diretta a contatto con i cittadini, un patrimonio a
bilancio, risparmi fiscali. Ai lavoratori
delle Aler sia garantita la riassunzione nei comuni che ne avranno
bisogno. Dei 1544 comuni lombardi
circa un quarto ha sul proprio territorio insediamenti di case popolari e
ne conoscono perfettamente problemi e bisogni. I piccoli comuni devono avere la facolt di unirsi in
consorzi. Nei pochi capoluoghi di
provincia ove pi massiccia la
presenza di abitazioni pubbliche sia
anche possibile affidare alle circoscrizioni i compiti per la gestione
ordinaria e di custodia sociale.
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Le Regioni si sono allargate
nellinterpretare il Titolo V della Costituzione andando oltre i compiti
legislativi e invadendo quelli gestionali. Arretrino e consentano ai Comuni di decidere in proprio modalit
di assegnazione degli alloggi, criteri,
tetti economici, canoni, adeguandoli
alle condizioni sociali delle famiglie
e delle zone territoriali cos diverse
per esempio dalle Alpi al Po. Da
padroni di casa i Comuni possono
con buon senso valutare meglio le
situazioni delle famiglie in difficolt
diversamente dalle Aziende reclinate sui conti. Le Regioni e lo Stato
mettano a disposizione le risorse e
controllino lattuazione dei programmi: sarebbe gi un risultato eccezionale se i cantieri rispettassero i
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zione di pi persone, di solito attraverso alla rete, come abbiamo approfondito in un articolo dell'11 dicembre scorso. Una modalit di finanziamento adottata anche dal
Museo della Scienza di Milano, racconta la fundraiser Maria Chiara
Piccioli: L'idea della campagna di
crowdfunding sorta all'interno dello staff del Museo nell'ambito del
nuovo progetto Spazio. Avevamo la
necessit di costruire un mix di azioni di fundraising che rendessero
possibile l'esposizione permanente
del frammento di Luna, prevista per
maggio 2014. Si tratta di uno degli
oggetti pi preziosi del Museo, portato sulla Terra dagli astronauti
dellApollo 17: lultima missione
dellUomo sul nostro satellite (dicembre 1972).
Ma lintento della campagna non
meramente economico, ci spiega la
fundraiser: Con la campagna di
crowdfunding Conquistiamoci la
luna, che mira a coinvolgere da
protagonisti individui e gruppi, il
Museo ha pensato di costruire insieme ai visitatori uno dei progetti
pi importanti per il 2014. Volevamo
anche sensibilizzare sullimportanza
delle istituzioni culturali e trasmettere agli individui un senso collettivo
di responsabilit verso un patrimonio di tutti.
Lenfasi sullaspetto partecipativo
ha influenzato la scelta del partner
delliniziativa: Abbiamo scelto di
affidarci a Retedeldono per la loro
esperienza nel personal fundraising
e nel coordinamento delle Charity
nellambito della Milano Marathon.
Un incontro felice per entrambe le
parti. Valeria Vitali, socio fondatore
di Retedeldono, commenta: Il Mu-
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acque che dalle montagne scorrevano attraverso i fiumi fino alla pianura padana.
Due aiuole e un laghetto completavano il progetto diminuendo la sua
utilizzazione come piazza e trasformandola nello slargo finale di corso
Vittorio Emanuele. Ma questa trasformazione della piazza in una
specie di giardino pubblico ha lasciato il segno e cos una operazione pi generale avrebbe trasformato
poi molte piazze milanesi, levando
le auto che le ricoprivano ma riempiendole con un Arredo Urbano
sconcertante che stravolgeva il concetto storico di piazza come spazio
prevalentemente libero a uso della
vita sociale dei cittadini.
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in un capoluogo di provincia lombarda dove la sua presenza era
giustificata da valide ragion identificative, perch il monumento si rifaceva alle montagne Valtellinesi?
Ma questa solo una premessa
perch in questi giorni apparsa
ancora sulla stessa sfortunata piazza, sempre voluta dal Comune, una
presenza veramente imbarazzante.
Non so se gli architetti Gregotti, Nicolin, Kipar e il professor Crespi
quando hanno espresso recentemente il loro parere su AcipelagoMilano sul problema dell'Arredo degli
spazi pubblici, e della sua importanza a definire la scena urbana, avevano gi visto il nuovo padiglione
destinato a Official Store che il Comune di Milano ha posato appunto
in piazza San Babila.
Del quale mi auguro la provvisoriet, ma che anche in questa previsione ottimistica non si pu far a
meno di classificarlo come un deplorevole exploit di Arredo Urbano.
Ormai tutti hanno capito l'importanza per la scena urbana di questi edifici minori appartenenti alla famiglia
dei gazebo posati in zone pedonali, che per devono essere insieme
utili per la loro funzione, integrati
planivolumetricamente nell'ambiente
e soprattutto interessanti nel design anche con l'utilizzo di nuovi e
moderni materiali molto diversi da
quelli che caratterizzano i fabbricati
circostanti ma accettabili, in queste
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* la progettazione della mostra da
svolgere in citt e riassuntivamente
in Triennale sul tema Brand Milano
(in parallelo al prossimo e ormai
imminente Salone del Mobile) stata affidata da Triennale allarchitetto
Michele De Lucchi che annuncer
prossimamente il concept;
* il quadro di eventi comunicativi e
di partecipazione che si svolgeranno in citt per creare animazione
culturale attorno al tema sono allo
studio della Fondazione Milano per
coinvolgere operativamente i giovani partecipanti delle Scuole che fanno capo alla Fondazione;
* un documento di sintesi su ci che
emerger dal quadro descritto
previsto per la primavera;
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sulle problematiche sovra-comunali. Stesso destino per altro riservato a quelle nove o pi province
che, cambiate di nome, si autodefiniranno citt metropolitane, tuttavia svuotate al pari delle altre in via
di estinzione.
Per altro, e non da oggi, in regione
Lombardia difficoltoso reperire
un'azione di opposizione efficace e
riconoscibile. Del candidato - presidente, in minoranza alle elezioni ma
destinato - come nella regola dei
sistemi bipolari - a fare il capo
dell'opposizione, si sono perse le
tracce. All'enfasi delle primarie regionali non pare sia seguita un'autorevole e influente voce della coalizione di minoranza, ridotta al gioco
di rimessa rispetto all'iniziativa e
allo strapotere della Giunta regionale. La continuit del sistema formigoniano, apparentemente ripulita
dalle pittoresche vicende comportamentali del protagonista, sembra
pertanto assicurata dalla coppia Maroni - Lupi. Infrastrutture Lombarde
s.p.a, gigante tentacolare ingaggiato in opere faraoniche a partire dalla
nuova e inutile sede - nonch altrettanto spesso superflue autostrade e
ospedali - resta il fulcro del potere
regionale, rispetto al quale l'unico
potenziale concorrente in termini di
peso e influenza politica, ovvero il
Comune di Milano, costretto ad
arretrare. Anche su EXPO la partita
Sindaco - Governatore tende a volgere verso il prepotere del secondo.
Circa l'istituenda Citt metropolitana
invece proprio non c' partita! Purtroppo, dopo decenni di attesa, si
profila un re travicello, una foglia di
fico posta a nascondere pudicamente l'assenza di visione generale e
spessore politico della cultura di go-
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compromettere e tartassare il pro-
prio territorio.
della legge, delineato un procedimento piuttosto articolato. previsto un periodo transitorio prima del
definitivo subentro alla provincia,
destinato a concludersi entro il 1
novembre 2014 con lelezione del
consiglio metropolitano; entro due
mesi dallinsediamento del consiglio
approvato lo statuto definitivo.
Nel periodo transitorio opera un
comitato istitutivo di 4 membri (sindaco del comune capoluogo, presidente della provincia o commissario, presidente della regione e sindaco di uno degli altri comuni) ed
eletta una conferenza statutaria.
Vedremo se vi saranno ulteriori importanti emendamenti alla normativa e come si presenter la stessa al
momento dellapprovazione finale.
Due riflessioni, per, simpongono
allo stato dei fatti.
La prima: anche alla luce della sfide
future, in primis pensiamo ad Expo
2015, la politica deve fare presto a
disciplinare questi nuovi Enti Locali,
pena altrimenti una confusione
normativa che genera lentezze e
disordine nella gestione dei progetti
futuri. Non dimentichiamo che sono
almeno cinque anni che si parla
concretamente, attraverso disegni di
legge, di Citt Metropolitane e che,
con continue proroghe ed anche
con la decisione della Consulta dello scorso luglio, non si ancora arrivati a una legge definitiva.
La seconda: se davvero vogliamo
che le Citt Metropolitane siano Enti
Locali che svolgono il loro compito
con effettivit, nellinteresse dei cittadini, dobbiamo far s che gli Organi delle stesse siano eletti democraticamente dai cittadini stessi a suffragio universale e diretto, costituendo altrimenti una duplicazione
burocratica dei Comuni, senza quella finalit semplificatrice e operativa
che deve essere alla base di tutti gli
Enti Locali.
Di queste due riflessioni che devono diventare, ad avviso di chi scrive,
punti saldi della futura normativa- la
politica si deve far carico con rigore
e celerit.
Scrive Stefano Zuffi a proposito dell'intervista a Stefano Boeri sulla Piet Rondanini
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Nei primi sette minuti dell'intervista,
Boeri ha ricostruito con rigore ed
equilibrio le circostanze storiche
dell'acquisizione e dell'esposizione
della Piet Rondanini a Milano e
nell'allestimento del Castello Sforzesco. Verissimo il fatto che il capolavoro di Michelangelo costituisce
un "unicum" rispetto al percorso della scultura lombarda; forse si pu
aggiungere che questo percorso si
arricchito, in anni recenti, di molte
parti del monumento di Gaston de
Foix, splendide, che sono hanno
modificato l'allestimento storico della sala degli Scarlioni. Efficace
stata anche la puntualizzazione sui
modi della percezione, e su un rapporto dinamico nei confronti dell'opera d'arte.
Non altrettanto convincente, in
mancanza di un progetto da mostrare, mi parsa la proposta del nuovo
allestimento nella Infermeria Spagnola. Forse sarebbe utile sapere
qualcosa di pi; per il momento, mi
pare semmai un aspetto da gestire il
fatto che la sala abbia un unico accesso, da condividere per i flussi in
MUSICA
questa rubrica curata da Palo Viola
rubriche@arcipelagomilano.org
Mal di Mahler
Mi piacerebbe fare uno studio approfondito sul gradimento che incontra oggi Mahler - e in particolare
sul giudizio che ne ha il pubblico
milanese e quello che ne aveva subito dopo lindimenticabile ciclo sinfonico di Abbado alla Scala di tanti
anni fa - non prima per di aver espresso una profonda gratitudine
allAuditorium che sta realizzando
lintegrale delle dieci Sinfonie; lodevolissima iniziativa che ci fa conoscere meglio questo autore e ci aiuta a fare il punto sul suo rapporto
con la modernit e la contemporaneit.
Un vecchio detto recita che si nasce mahleriani e si muore bruckneriani e se rispondesse a verit
metterebbe a repentaglio lobiettivit
del critico a beneficio del suo mero
dato anagrafico. Confesso, per non
trarre in inganno i miei lettori e soprattutto per non smentire il detto,
che sono stato per molto tempo
mahleriano ma che ora sono sempre pi bruckneriano, nel senso che
le sinfonie dellautore boemo mi appaiono talvolta farraginose e cervellotiche mentre riconosco pi ispira-
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cattolico per ottenere incarichi nei
teatri pubblici, amico di Gustav Klimt
e di Egon Schiele, cliente di Sigmund Freud, allievo di Bruckner,
maestro di Schnberg, Mahler ha
vissuto sempre - tranne un breve
periodo trascorso negli Stati Uniti in paesi del Centro Europa come
Budapest, Amburgo, Lubiana e soprattutto Vienna, e le estati le passava in Carinzia o nel Sud Tirolo.
Ha scritto le sue sinfonie a cavallo
dellanno 1900 (la prima del 1888,
lultima, incompiuta, del 1910, poco
prima della scomparsa), dunque
negli anni in cui si consumava una
grandiosa rivoluzione culturale, crollavano tutte le certezze e nasceva
un mondo totalmente nuovo: lui si
trovava esattamente al centro di
quella rivoluzione. Di pi, era un
grande direttore dorchestra ma, a
causa del pessimo carattere, assai
ARTE
questa rubrica a cura di Virginia Colombo
rubriche@arcipelagomilano.org
Van Gogh Alive
Appassionati di Van Gogh? In attesa, forse, della retrospettiva dedicata allartista prevista per lautunno
2014, si potr prender confidenza
con le opere del grande maestro
olandese gi da oggi, attraverso
una esperienza sensoriale che ha
gi avuto un incredibile successo di
pubblico.
Van Gogh Alive un progetto ambizioso e itinerante. Chiamarlo mostra
sicuramente fuorviante perch di
dipinti, disegni, carte o creazioni originali non ce ne sono. Ci sono per grandi megaschermi che proiettano oltre tremila immagini in altissima definizione grazie al sistema
Sensory4, e che permettono una
visione ravvicinata di dipinti, lettere,
disegni, appunti e particolari di opere, in alcuni casi non facilmente godibili con la classica esposizione
museale.
Quello che si compone davanti agli
occhi del visitatore un museo im-
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nel complesso fenomeno delle
Wunderkammern, tema gi affrontato dalla storica dellarte Adalgisa
Lugli nella Biennale veneziana su
arte e scienza del 1986.
In principio fu lItalia, Paese in cui
scienziati, principi e regnanti, seguiti
dai loro colleghi austriaci, tedeschi e
boemi iniziarono a costituire delle
raccolte in cui le scienze, la natura e
le creazioni artistiche trovavano un
equilibrio di reciproca compenetrazione.
Al Museo Poldi Pezzoli, tempio del
collezionismo privato e custode di
oggetti da Wunderkammer esso
stesso, sono riunite per la prima volta insieme le raccolte enciclopediche dei bolognesi Ulisse Aldrovandi
e Ferdinando Cospi e del milanese
Manfredo Settala, possessori di alcune tra le raccolte pi ricche e curiose del tempo. Veri detentori del
mondo in una stanza, elementi del
mondo minerale, vegetale e animale
venivano combinati tra loro o integrati in raffinati capolavori di oreficeria e arti decorative - gli artificialia o addirittura accostati a oggetti stu-
so lo stesso Diocesano, che Sozzani decise di donare anche i suoi disegni al Museo. Con delle clausole
ben precise: i disegni dovevano essere esposti tutti e tutti insieme, con
le loro cornici, e mai conservati o
esposti diversamente.
La raccolta Sozzani costituita da
disegni databili dal XV al XX secolo,
eseguiti da artisti principalmente italiani e stranieri, soprattutto francesi,
offrendo una ricca variet di fogli
riconducibili a scuole diverse, per
epoca e geografia. Tra questi, per la
sezione antica, spiccano i nomi di
Matteo Rosselli, Luca Cambiaso,
Bartolomeo Passarotti, Ludovico
Carracci, Guercino, Elisabetta Sirani, Gian Lorenzo Bernini, Carlo
Francesco Nuvolone, Francisco
Goya, e altri ancora.
Cospicuo anche il nucleo di disegni attribuiti a maestri dellOttocento
francese e dellImpressionismo,
come Jacques Louis David, JeanAuguste-Dominique Ingres, Camille
Corot, Eugne Delacroix, Thodore
Gericault, Gustave Courbet, douard Manet, Auguste Rodin, E-
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svolta classicista della seconda Accademia Ambrosiana. Un patrimonio in parte nascosto per per ragioni di spazio espositivo, godibile
fino alla prima settimana di febbraio.
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per lo pi di grande formato, e quindi difficilmente movimentabili al di
fuori degli spazi museali, e ben 21
sono i dipinti provenienti dai depositi
interni ed esterni di Brera, tutti destinati ad essere esposti nel futuro
progetto museale della Grande
Brera.
Pale daltare ma anche quadri di
piccolo formato, che videro la luce
quando Milano era sotto la dominazione spagnola. Unepoca raccontata ne I Promessi Sposi e che viene
ricordata come opprimente e terribile, ma che, grazie allinfluenza dei
cardinali Carlo e Federico Borromeo, sul versante artistico fu ricca di
talento creativo. Milano, sotto la
spinta propulsiva del Concilio di
Trento, divenne la fucina di un modo nuovo di intendere larte: cio un
aiuto alla devozione dei fedeli e un
esempio dei valori autentici della
rinnovata religiosit cristiana. Movere, delectare, docere, per lappunto,
per unarte semplice e alla portata di
tutti, senza fronzoli n inutili virtuosismi.
Fra i capolavori esposti ci sono
quattro importanti pale daltare, tre
delle quali firmate e datate: di Fede
Galizia il Noli me tangere (1616),
della maturit di Carlo Francesco
Nuvolone lAssunzione della Vergine (1648), ormai pienamente barocca, e di Giuseppe Nuvolone il
San Francesco in estasi (1650); di
Giovan Battista Crespi detto il Cerano invece il Cristo nel sepolcro,
san Carlo e santi (1610 circa), fino a
qualche mese fa in deposito presso
la chiesa milanese di Santo Stefano.
Accanto alla pala di Fede Galizia,
uno dei rari dipinti di grande formato
della pittrice milanese, nota soprattutto per la produzione di ritratti e
nature morte, viene presentato una
poco conosciuta tela di Agostino
Santagostino, Il congedo di Cristo
Il Seicento lombardo a Brera. Capolavori e riscoperte a cura di Simonetta Coppa e Paola Strada fino
al 8 febbraio 2014 Pinacoteca di
Brera, sale XXX-XXXIV Orari: da
marted a sabato dalle 8:30 alle
19:15 (la biglietteria chiude alle
18.40). Biglietti Intero: 10,00, Ridotto: 7,00
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arte ancora di gusto Art Nouveau:
il momento del gruppo Phalanx.
Dopo viaggi che lo conducono in
giro per il mondo insieme alla nuova
compagna, la pittrice Gabriele Munter, Kandinsky si trasferisce a Murnau, in Baviera, ed l che, passo
dopo passo, nascer lastrattismo.
Gradatamente i disegni si fanno
piatti, il colore prende piede e nel
1910 vedr la luce il primo acquerello astratto, dipinto con i colori primari che hanno, agli occhi dellartista,
una valenza e un significato unico e
fondamentale.
Nel 1912, in compagnia dellamico
Franz Marc, nascer il celebre
Blaue Reiter, quel Cavaliere Azzurro protagonista degli esordi di Kandinsky e che diverr anche un fortunato almanacco artistico. Seguir a
breve Lo spirituale nellarte, trascrizione del pensiero e della dottrina di
Kandinsky sullarte astratta.
Con lo scoppio della guerra Kandinsky costretto a tornare in Russia, momento in cui torner a una
fugace figurazione e in cui conoscer la futura moglie Nina. Nel 1922
accetta il prestigioso invito del Bauhaus di Gropius e si trasferisce a
Dessau come insegnante. Dopo la
chiusura nazista di questa prestigiosa scuola, Kandinsky decide di recarsi a Parigi, sua ultima meta e citt allora pervasa dalle grandi novit
del cubismo e del surrealismo, corrente questultima, che influenzer
fortemente gli ultimi lavori dellartista.
Figure biomorfe sembrano galleggiare leggere e impalpabili su cieli
blu, diagonali di colore, griglie e colori pastello. Il cielo e la luce tanto
amata della ville lumiere lasceranno
unultima suggestione nelle grandi
composizioni cos come nei piccoli
dipinti su cartone che Kandinsky
cre durante la Guerra.
n. 05 VI - 5 febbraio 2014
pu essere seguito lungo le tre sezioni della mostra, dove sono esposti i bozzetti, i disegni preparatori e
alcune analisi radiografiche.
La prima versione dellopera Ambasciatori della fame, e gi da questa versione Pellizza sceglie il luogo
e il tempo dell'azione: la piazza davanti a palazzo Malaspina, a Volpedo, simbolo del potere signorile di
antica data. Nella luce di un mattino
primaverile - il 25 aprile sullimbocco di Via del Torraglio,
Pellizza fece avanzare un gruppo di
lavoratori guidati da due portavoce
dal piglio deciso in primo piano e
affiancati da un ragazzo pi giovane.
Nel corso del 1893-94 decise di riproporre il tema in un nuovo quadro
di pi grandi dimensioni, cercando
di mettere meglio a fuoco il gruppo
centrale dei personaggi. Abbandonata la tecnica a larghe pennellate,
adotta una tecnica divisionista a
piccoli punti e linee di colori disposti
in modo puro sulla tela, per raggiungere effetti di luminosit ed espressivit. Nel nuovo bozzetto, eseguito nel 1895, Pellizza elimin il
punto di vista dallalto per una presa
diretta frontale dei suoi protagonisti:
numerose figure di artigiani e contadini che avanzano guidati dai due
capi della rivolta affiancati ora da
una donna con un bimbo in braccio,
ritratto di Teresa, moglie dellartista.
Di l a poco vedr la luce Fiumana, il
cui titolo allusivo allingrossarsi
della schiera dei lavoratori, paragonabile ad un fiume in piena, puntan-
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Ragnar Kjartansson The Visitors a cura di Andrea Lissoni e Heike Munder. La mostra riaprir gioved 5 dicembre. prorogata fino al
5 gennaio 2014.
Dieter Roth Bjrn Roth - Islands a
cura di Vicente Todol Fino al 9 febbraio 2014
HANGAR BICOCCA via Chiese 2
Orari: Lun-mar-merc: chiuso Gioven-sab-dom: 11-23 Entrata gratuita
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ranea. E al contemporaneo si arriva
davvero in chiusura, con le porte
bronzee di Lucio Fontana e del
Minguzzi, di cui sono esposte fusioni e prove in bronzo di grande impatto emotivo.
Il Duomo da sempre il cuore della
citt. Questo rinnovato, ampliato,
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stimoni di guerre e genocidi, si sentono impossibilitati a esprimere il
volto umano delle persone, ed ecco
allora che ne rappresentano il volto
tragico. La nascita della psicanalisi
di Freud, lannientamento dellIo
singolare a favore di un Io di massa
portano a rivoluzionare il ritratto,
che diventa non solo rappresentazione fisica ma anche e soprattutto
rappresentazione intima e interiore
del soggetto.
Le avanguardie si scatenano: rovesciano tutti i canoni, lastrazione entra prepotente, i colori si allontanano
dalla realt, i soggetti non sono pi
seduti in posa nello studio
dellartista ma vengono copiati da
fotografie prese dai giornali, dando
vita a opere fino a qualche anno
prima impensabili, di grande rottura
LIBRI
questa rubrica a cura di Marilena Poletti Pasero
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Frdric Gros
Andare a piedi
Filosofia del camminare
Garzanti, 2013
pag. 227, euro 14,90
Il camminare come autentico esercizio spirituale, come gesto di libert
sospensiva della mente capace di
innescare riflessioni e pensieri nuovi. questo linteressante tema del
libro di Frdric Gros che alla sua
uscita in Francia diventato subito
un sorprendente bestseller quasi
che si trattasse di un concetto rivoluzionario. E forse, a dispetto della
reputata dimensione filosofica della
scuola greca dei Peripateci in qualche modo potremmo dire che lo .
Perch lautore, docente di filosofia
allUniversit di Parigi XII e
allIstituto di Studi Politci di Parigi,
studioso ed esperto dellopera di
Michel Foucault, contraddicendo la
velocizzazione del mondo contemporaneo e i valori convulsi della societ occidentale, promuove lelogio
della lentezza.
Camminare, dunque, lazione pi
semplice, pi naturale del mondo
come mangiare, respirare, eppure
capace di aprire la porta a uninfinit
di stimoli per il corpo e per la mente.
Gros, filosofo e naturalmente convinto camminatore, con un linguaggio originale, chiaro e allo stesso
tempo appassionato, descrive le
virt dellandare a piedi e per farlo
CINEMA
n. 05 VI - 5 febbraio 2014
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SIPARIO
questa rubrica a cura di E. Aldrovandi e D.Muscianisi
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Boloj, Opra e Scala: Gran Gala a Milano
Ieri 3 febbraio il Teatro alla Scala ha
ospitato gli allievi di due delle pi
prestigiose accademie di danza al
mondo, gli allievi della Accademia
Coreografica Nazionale di Mosca
(meglio nota come Accademia del
Teatro Boloj) e gli allievi della
Scuola di Danza dellOpra National
di Parigi, che hanno danzato insieme agli allievi dellAccademia del
Teatro alla Scala di Milano un gala
per festeggiare i 240 anni della fondazione dellAccademia del Boloj.
La serata ha presentato un programma deccezione tratto dal repertorio classico e da quello contemporaneo sulle note dellOrchestra dellAccademia della Scala diretta da David Coleman.
Hanno aperto il gala gli allievi scaligeri con la suite - ormai classica del
loro repertorio - tratte da Paquita di
Marius Petipa, nelle riprese coreografiche della Maestra Tatjana Nikonova. seguita la muscolare coreografia The Unsung di Jos Limn
(messicano, naturalizzato statunin. 05 VI - 5 febbraio 2014
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tutti gli allievi delle tre prestigiose
accademie.
Lo spettacolo stato una grande
occasione per vedere il lavoro che
si svolge nelle accademie di danza,
il grande impegno che prende e il
professionismo dei giovani e giovanissimi allievi e apprendisti danzatori. Linternazionalizzazione un elemento chiave nel mondo dello
spettacolo, del teatro dopera e della
danza in particolare, che fin dagli
albori nella mobilit ha visto la sua
chiave di forza. Il legame che lega
La Scala allOpra e al Boloj pi
pi semplicemente bello) evidenziare con pi coreografie, magari create ex novo, proprio per esaltare gli
scambi e il lavoro comune tra gli allievi delle tre scuole. Era infatti divertente nei giorni scorsi vedere sui
social network come gli allievi delle
tre scuole si spiassero a vicenda,
pubblicando le foto di backstage, di
sala prove o anche le lezioni che gli
allievi parigini, moscoviti e milanesi
svolgevano assieme.
Domenico Giuseppe Muscianisi
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