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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
Anno CLIV n. 7 (46.549)
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Ad Addis Abeba i mediatori del negoziato cercano di ottenere un impegno per il cessate il fuoco
Le pressioni diplomatiche
non fermano la guerra in Sud Sudan
Restano alti
i prezzi alimentari
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Una crisi
divenuta globale
SAYEEDA WARSI
A PAGINA
compresa la Coalizione nazionale siriana, protagonista delloriginaria insurrezione, quasi tre anni fa, contro
Assad e considerata il principale interlocutore di tutti quei Paesi che
chiedono luscita di scena del presidente siriano.
La riunione punta a superare le
divisioni e a fissare una piattaforma
comune per Ginevra 2.
Ad aggravare lo scenario e a rendere aleatorie le possibilit di una
soluzione negoziata in tempi brevi
Studente pakistano sventa una strage lanciandosi su un attentatore suicida davanti alla sua scuola
La disponibilit abbondante di
cereali (con leccezione del riso),
oli e zucchero ha fatto abbassare il
prezzo di questi alimenti sui mercati internazionali. I prodotti lattiero-caseari e la carne hanno invece
raggiunto valori record nel 2013.
Ad esempio, la domanda di latte in
polvere, proveniente soprattutto
dalla Cina, rimane molto alta e i
produttori, soprattutto nellemisfero sud, rimangono concentrati su
questo tipo di prodotto piuttosto
che su latte e formaggi. Inoltre, un
aumento della domanda di carne
di manzo in Cina e in Giappone,
soprattutto a partire dallo scorso
giugno, ha causato un incremento
notevole dei prezzi di questo prodotto.
Quella dei prezzi alimentari non
solo una questione economica. Il
permanere di un elevato tasso sta
avendo effetti devastanti su molte
situazioni critiche nel mondo. In
primo luogo la Siria: la Fao ha pi
volte denunciato il rischio di una
carestia devastante a causa dellinterruzione del lavoro agricolo provocata dal conflitto in atto. Ma la
situazione gravissima anche nella
Repubblica Democratica del Congo o nella Repubblica Centroafricana, dove oltre un milione di persone ha bisogno urgente di assistenza alimentare.
La torre di Babele
da simbolo dincomprensione
alle discoteche
Che confusione!
MARIO LIVERANI
A PAGINA
NOSTRE
INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza:
Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Willem Jacobus Eijk, Arcivescovo di Utrecht (Olanda);
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Le pressioni dei Governi dellarea ottengono luscita di scena dei leader della Seleka
Azzeramento
degli assetti politici a Bangui
Bombardamento kenyano
contro ribelli somali
NDJAMENA, 10. Per cercare una soluzione alla crisi nella Repubblica
Centroafricana, i Paesi dellarea
hanno di fatto ottenuto luscita di
scena di Michel Djotodia, il leader
della coalizione ex ribelle Seleka
che si era autoproclamato presidente
dopo il colpo di Stato del marzo
scorso con il quale venne rovesciato
Franois Boziz. Come Djotodia, si
dimesso il primo ministro Nicolas
Tiangaye, che negli ultimi mesi era
sembrato essere considerato un interlocutore dai diversi soggetti internazionali coinvolti.
Verso questo esiti si era subito
orientata, in particolare, la riunione
incominciata ieri a NDjamena, la
capitale del Ciad, per iniziativa della Comunit economica dellAfrica
centrale (Ceeac). A NDjamena erano arrivati ieri sera in pratica tutti i
rappresentanti delle autorit di transizione che la Seleka ha insediato a
Bangui dopo aver rovesciato Boziz.
Oltre a Djotodia e Tiangaye, sono
stati infatti convocati i 135 deputati
del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), subito impegnati in serrate trattative con gli interlocutori internazionali, compresi quelli della
Francia che a Bangui ha inviato un
contingente militare.
I capi di Stato della Ceeac hanno
incontrato al tempo stesso i rappresentanti delle milizie che nella Repubblica Centroafricana si contrappongono a quelle della Seleka, ormai composte in gran parte da combattenti stranieri, provenienti soprattutto da Ciad e Sudan e in prevalenza di matrice fondamentalista
islamica.
Tra quanti avevano ormai preso le
distanze da Djotodia c il presidente ciadiano Idriss Deby Itno, accusato da pi parti di aver favorito
lingresso di tali miliziani e, al tempo stesso, contestato per il comportamento del contingente ciadiano
della Misca, la missione originariamente inviata dalla Ceeac e passata
lo scorso 19 dicembre, per mandato
del Consiglio di sicurezza dellO nu,
sotto la responsabilit dellUnione
africana.
Le riunioni a NDjamena, protrattesi fino alle 4 del mattino, sono
state aggiornate a questa mattina,
quando subito arrivata la notizia
delle dimissioni di Djotodia e di
Tiangaye, delle quali la Ceeac si
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
MO GADISCIO, 10. Almeno trenta miliziani radicali islamici somali di al Shabaab sono stati uccisi ieri sera nel
bombardamento di una loro base a Garba Harre, nella
regione di Ghedo, vicino ai confini con il Kenya e
lEtiopia, a opera dellaviazione del Kenya. Nellattacco,
secondo quanto sostenuto dal portavoce dellesercito
kenyano, il colonnello Cyrus Oguna, sono stati uccisi
anche alcuni importanti comandanti di al Shabaab, che
stavano tenendo una riunione. I feriti sarebbero diverse
decine e il bombardamento avrebbe distrutto veicoli, armi ed equipaggiamento degli insorti radicali islamici. Il
Kenya aveva avviato nellottobre del 2011 un intervento
militare autonomo in Somalia dal dichiarato scopo di
mettere in sicurezza il confine. Le sue truppe erano state poi inquadrate nellAmisom, la missione dellUnione
africana, ed erano state determinanti per costringere al
Shabaab a ritirarsi da Chisimaio, seconda citt e secondo porto della Somalia, che controllavano da anni.
Missione giapponese
in Africa
Piano di Obama
per battere
povert
e disuguaglianza
WASHINGTON, 10. In un intervento
alla Casa Bianca, ieri, il presidente
Obama ha annunciato un nuovo
piano contro la povert che prevede
la creazione di cinque distretti speciali dove sar possibile godere di
sgravi, benefici e aiuti federali. Un
modo ha spiegato Obama per
aiutare le tante famiglie americane
colpite dalla crisi. Le aree interessate si trovano nelle regioni di San
Antonio (Texas), Philadelphia (Pennsylvania), Los Angeles (California),
nel sud est del Kentucky, e nella regione dellOklahoma. La promessa
del presidente quella di aumentare, nel giro di soli tre anni, queste
zone speciali da cinque a venti.
Voglio pi bambini che abbiano le
stesse possibilit che questo Paese
ha dato a me ha spiegato Obama,
ribadendo come siano inaccettabili
le persistenti diseguaglianze che esistono tra una zona e laltra del Paese. Il piano contro la povert e le
disuguaglianze sar illustrato nel
dettaglio nel discorso sullo stato
dellUnione del prossimo 28 gennaio. Il presidente secondo fonti
di stampa torner allattacco con
alcune proposte, come laumento
del salario minimo e una maggiore
tassazione per i pi ricchi per finanziare servizi sociali.
Soldati somali durante uno scontro a fuoco con i miliziani islamisti (Afp)
MAPUTO, 10. cominciata dal Mozambico la visita in Africa del primo ministro giapponese, Shinzo
Abe, otto anni dopo lultima missione diplomatica nel continente di
un capo del Governo di Tokyo.
A Maputo, il premier nipponico
dovrebbe annunciare un primo impegno finanziario di 423 milioni di
euro destinati alla costruzione di
strade. Le tappe successive porteranno Abe in Costa dAvorio e in
Etiopia, dove la potenza asiatica
investir circa 70,3 milioni di euro
in una centrale geotermica, che rinforzerebbe il crescente settore delle
energie rinnovabili nel Paese.
Il tour continentale del primo
ministro fa seguito a una promessa
formulata nel giugno dello scorso
anno durante il quinto vertice tra
Giappone e Africa, tenuto a Yokohama, con la partecipazione di
una quarantina di presidenti e capi
di Governo africani.
In quella occasione, per rafforzare i legami con il Continente e sostenere la crescita economica, il
Paese del Sol Levante aveva annunciato lerogazione di vasti fondi, nel quadro di un piano complessivo di aiuti in cinque anni per
lequivalente di trentadue miliardi
di dollari in finanziamenti e investimenti pubblici e privati.
Carlo Di Cicco
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Banca Carige
Credito Valtellinese
LOSSERVATORE ROMANO
Diplomazia
al lavoro
sul nucleare
iraniano
Hamas e Al Fatah
verso la riconciliazione
TEL AVIV, 10. Siamo pronti per
una completa riconciliazione con
Hamas: Al Fatah sempre stato
aperto a un accordo. Cos si
espresso ieri Mohammed Shtayyeh,
uno dei membri di spicco del comitato esecutivo di Al Fatah, forza
maggioritaria dellOlp (organizzazione per la liberazione della Palestina).
Commentando una proposta di
accordo tra le due fazioni, Shtayyeh
ha detto: Siamo pronti e determinati a creare un Governo di unit
nazionale e andare a elezioni nei
prossimi tre mesi. Egli ha quindi
sottolineato, dopo aver ricordato gli
accordi siglati tra le due parti al
Cairo nel 2011 e a Doha nel 2012, la
convinzione e la determinazione di
Abu Mazen nel raggiungere un accordo con Hamas. Il dirigente di Al
Fatah ha lodato la recente decisione
del capo dellamministrazione di
Hamas nella Striscia di Gaza,
Ismail Haniyeh, di liberare un piccolo numero di membri di Al Fatah
reclusi per ragioni di sicurezza a
Gaza e di permettere ai suoi affiliati
di recarsi in Cisgiordania. Un gesto fondamentale ha osservato
Shtayyeh per facilitare una riconciliazione necessaria.
Una questione, quella dei rapporti tra le due maggiori forze politiche
palestinesi, che si fa ancor pi cru-
Il premier tunisino
rassegna le dimissioni
Sostenitori
di Mursi
condannati
in Egitto
IL CAIRO, 10. Sono 113 in totale i
sostenitori del deposto presidente
egiziano, Mohammed Mursi, condannati ieri a pene detentive fino
a tre anni per partecipazione a
manifestazioni non autorizzate lo
scorso novembre.
Lo hanno reso noto fonti giudiziarie citate dalla stampa. In
particolare, 63 militanti sono stati
condannati a tre anni e a pagare
una multa di 5.250 euro ciascuno
per avere preso parte a una manifestazione proibita dal ministero
dellInterno. Altri 24 militanti sono invece stati condannati a tre
anni per episodi di violenza contro poliziotti nel corso di unaltra
manifestazione. Un terzo tribunale ha condannato ventisei studenti
delluniversit Al-Azhar a due anni e mezzo di reclusione per violenza e vandalismo nei loro dormitori.
intanto stata prolungata di
quindici giorni la detenzione per i
tre giornalisti dellemittente televisiva Al Jazeera English, arrestati
in Egitto lo scorso 29 dicembre
con laccusa di aver diffuso
menzogne che minano la sicurezza dello Stato e di avere aderito a unorganizzazione terroristica. Lo ha annunciato la stessa
emittente. Oltre ai tre, rimangono
in cella altri due giornalisti, arrestati sei mesi fa.
Karzai
rilascia talebani
e gli Stati Uniti
protestano
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Una crisi
divenuta globale
di SAYEEDA WARSI*
Da quando, nel 2012, ho assunto il
mio incarico come ministro del Regno Unito per la Fede e le Comunit, ho fatto della questione della
libert di religione una priorit
personale. La minaccia alla libert
religiosa , secondo me, diventata
una crisi globale. Di conseguenza,
il Governo del Regno Unito ne ha
fatto una grande priorit del suo
impegno a favore dei diritti umani
e, in generale, ha dimostrato di
comprendere lenorme importanza
della religione sia allinterno del
Paese, sia allestero.
Una dimostrazione di tale impegno si avuta quando, quasi due
anni fa, ho guidato quella che
stata in assoluto la delegazione ministeriale pi grande del Regno
Unito presso la Santa Sede. Il mio
discorso alla Pontificia Accademia
Ecclesiastica si incentrato sulla
necessit che le persone si sentano
pi forti nella loro identit religiosa, pi sicure nel loro credo, per riconoscere che accettare e perfino
difendere la fede dellaltro non
sminuisce la propria. Viste le difficolt costanti dei cristiani in Medio
Oriente e oltre, tale discorso ha assunto ancora pi importanza e la
necessit di ascoltarlo si fatta pi
urgente.
Calma tesa
a Falluja e a Ramadi
li, a est di Ramadi. Intanto la polizia locale tornata a Falluja, mentre lesercito rimane schierato alla
periferia per dare alle milizie tribali
la possibilit di riconquistare autonomamente la citt sottraendola al
contro
dello
Stato
islamico
dellIraq e del Levante (Isis). Resta
dunque in vigore lordine per
lesercito di non intervenire per evitare spargimenti di sangue che
coinvolgano i civili.
Si teme in Grecia
il ritorno agli anni di piombo
ATENE, 10. La Grecia sarebbe di
nuovo a rischio eversione: tanti i segnali, infatti, a indicare che i gruppi
miranti a destabilizzare il Paese sono pronti a scatenare il terrore degli
anni di piombo, come nel ventennio
compreso tra la met degli anni Settanta e la fine degli anni Novanta.
questa la valutazione espressa dagli esperti dellantiterrorismo greco:
ed una valutazione pienamente
condivisa anche dal dipartimento di
Stato statunitense, che si detto tra
laltro profondamente preoccupato per la recente evasione di Christodoulos Xiros, condannato a sei
ergastoli per numerosi omicidi e per
lappartenenza al gruppo eversivo
17 Novembre. Tra i capi daccusa,
lomicidio di cinque funzionari statunitensi dellambasciata americana
ad Atene.
Il dipartimento di Stato ha esplicitamente chiesto alle autorit di
pagina 4
LOSSERVATORE ROMANO
Che confusione!
Aristotele
visto dai latini
ur essendo dedito a un
settore della storia che
alquanto lontano da noi,
pi nel tempo che non
nello spazio, sono convinto che il nostro interesse per la
storia sia commisurato a quanto essa interferisca col nostro presente.
Un processo storico o un evento
storico che non abbia alcuna ricaduta nella nostra contemporaneit,
direi anzi nella nostra vita, non ci
riguarda. Naturalmente oggi la situazione ben diversa da quella
tanto per citare di un Benedetto
Croce che nellambito della sua
convinzione che tutta la storia
storia contemporanea diceva ad
esempio che giusto far iniziare la
storia della storiografia da Erodoto, non perch non ci fosse storia
prima di Erodoto (tutte le culture
concepiscono e collegano in qualche modo il passato al loro presente), ma perch solo allora che il
nostro interesse in proposito si fa
pi vivo. Ma oggi nel mondo glo-
Ai Lincei
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 5
Take Me to the Water: Immersion Baptism in Vintage Music and Photography 1890-1950: questo il titolo della singolare mostra in corso fino
al 16 febbraio al Museum of Biblical Art (Mobia) di New York che riapre l11 gennaio. Lesposizione racconta, con il fascino di immagini consunte e di suoni graffiati, i battesimi per immersione effettuati nei laghi,
fiumi e stagni statunitensi tra fine Ottocento e prima met del Novecento.
Non solo tante fotografie seppiate e in bianco e nero, ma anche video e
audio restituiscono tutta lemozione del momento. Unemozione capace di
articolarsi, al contempo, in profonda serenit e grande pathos. Dal Massachusetts alla Louisiana, passando per il Nevada: colpisce molto anche la
partecipazione della natura circostante allevento, di cui sono protagonisti
tanto i battezzandi singolarmente, tutti chiaramente adulti, sia le varie comunit religiose nel loro complesso. Comunit che dalle sponde dei corsi dacqua pregano, cantano e gioiscono con i ministri di culto e i nuovi
membri della collettivit. Un catalogo cartaceo e un cd accompagnano
lesposizione e favoriscono questo salto indietro nel tempo anche per chi
non possa recarsi oltre oceano.
La folla
dei musei
I quasi cinque milioni e mezzo di visitatori dei
Musei Vaticani nellanno 2013 (5.459.000 per
lesattezza) sono una notizia allo stesso tempo
felice e preoccupante. Felice perch confermano
la buona salute e la formidabile attrazione internazionale esercitata dai musei del Papa (gli
Uffizi, la collezione darte pi visitata dItalia,
non arrivano a due milioni di presenze annuali), preoccupante perch un numero cos imponente obbliga a riflessioni assai serie. Infatti
una pressione antropica tanto massiccia vuol dire usura delle collezioni, vuol dire rischi di danneggiamenti, vuol dire disagio per i visitatori
costretti a percorsi superaffollati e stressanti.
chiaro che noi non possiamo chiudere il
portone dingresso n contingentare laccesso a
chi, magari per la prima e unica volta nella vita,
viene a Roma dal Cile o dallAustralia, dal Canada o dal Brasile, per vedere la Cappella Sistina e le Stanze di Raffaello, il Laocoonte e lApollo del Belvedere. Possiamo per disciplinare i
flussi, distribuirli sullintero arco della giornata,
aumentare i tempi di apertura, eliminare per
quanto possibile le code con lo strumento della
prenotazione on-line. Sono provvedimenti che
abbiamo messo in opera e via via collaudato e
perfezionato negli ultimi anni. Se questo non
avessimo fatto non saremmo riusciti a governare, tutto sommato in modo abbastanza soddisfacente, i cinque milioni e mezzo di presenze
del 2013. Un numero come quello ci avrebbe
semplicemente travolti.
Laltro fondamentale impegno al quale ci obbliga il bilancio dellanno scorso la necessit
della cura metodica e costante delle collezioni.
La manutenzione ordinaria e straordinaria, la
conservazione preventiva e programmata, devono essere sempre di pi potenziate.
Alle buone pratiche, le sole che permettono
ai Musei di fronteggiare la pressione dei visitatori, dobbiamo riservare il meglio delle attenzioni e delle risorse. (antonio paolucci)
sensazione tra gli artisti locali, allora pienamente impegnati nel processo di cambiamento della loro arte verso lalto Rinascimento classico.
In particolare, il Ghirlandaio, il maestro di Michelangelo, sembra aver fatto
unallusione diretta al dipinto nella sua
pala daltare di Santa Trinita (1482-1485)
dove si scorge lo stesso gruppo di pastori
colti in un atteggiamento espressionista
pieno di devozione. Da qui forse, e anche
da una certa forma di gelosia o per spirito di contraddizione, deriva il fatto che il
suo illustre discepolo screditer completamente la pittura fiamminga nel suo insieme, generalizzando il suo gusto smodato
per la compassione destinata a far piangere le giovani donne.
Privilegiare lo spirito a discapito della
sensibilit: era questa di fatto lintenzione
ultima di Michelangelo, molto incline, sia
per temperamento sia indubbiamente per
cultura, alla suggestione di un mondo
ideale conforme ai principi neo-platonici
che circolavano nella cerchia di Lorenzo
dei Medici, il suo primo mecenate, e
dellAccademia fondata dal padre di questultimo, Cosimo, con laiuto dei pi illustri studiosi bizantini. Lo spirito riuni-
Sembra proprio
di Raffaello
Un nuovo Raffaello? Lo sostiene
uno storico dellarte
delluniversit di Granada, in
Spagna, Luis Rodrigo Rodrguez
Simn, che ha attribuito
allurbinate un dipinto su tela
finora anonimo appartenente a
un collezionista privato di
Crdoba. Lopera, intitolata La
piccola Madonna di Foligno (93,5
per 66,5 centimetri), riproduce la
stessa scena della celeberrima
Madonna di Foligno di Raffaello
conservata presso i Musei
Vaticani. Lattribuzione arriva al
termine di unindagine scientifica
durata tre anni ed stata
pubblicata sul sito delluniversit
andalusa. Secondo Rodrguez
Simn, il dipinto sarebbe uno
studio preparatorio, databile al
1507, del capolavoro ora in
mostra a Milano. Lopera
sarebbe arrivata in Spagna alla
fine dellOttocento, proveniente
dalla Francia, forse a seguito di
una vendita allasta.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 6
A garanzia
delluguaglianza
Da quattrocento anni
in Vietnam
HANOI, 10. Il 18 gennaio prossimo
la Compagnia di Ges in Vietnam
dar lavvio a uno speciale anno
santo in preparazione al quattrocentesimo anniversario dellarrivo dei
primi missionari gesuiti nel Paese
asiatico. Ne d notizia lagenzia
Eglise dAsie, che ricorda come il 18
A pagare
ancora il Libano
BEIRUT, 10. Il Libano come Prometeo. Il Paese dei cedri assomiglia
sempre pi alleroe mitologico greco, amico del genere umano e punito dagli di per aver portato agli
uomini il dono del fuoco. Allo stesso modo, il Libano viene colpito
BAGHDAD, 10. Le violenze che colpiscono i cristiani in Iraq rappresentano un danno anche per lintero
Paese. questa la convinzione
espressa dal grande ayatollah Ali alHusayni al-Sistani durante lincontro avuto mercoled con una delegazione della Comunit di SantEgidio ricevuta in udienza dalla maggiore guida spirituale e politica degli sciiti iracheni nella citt di Najaf. Lo rendono noto fonti locali, riferite dallagenzia Fides, che riportano i contenuti di una conferenza
tenuta dopo lincontro da rappresentanti della delegazione della Comunit di SantEgidio che in questi
giorni si trova in Iraq per partecipa-
re a un simposio sui temi della convivenza e del dialogo tra le confessioni religiose.
Nel corso del colloquio, stato
spiegato, al-Sistani ha manifestato
la sua piena solidariet ai cristiani
iracheni, ribadendo che occorre
preservare la presenza delle comunit cristiane autoctone nel Paese e
che le violenze mirate di cui esse
sono vittime rappresentano una
minaccia per lintero Iraq. Nei
giorni scorsi il patriarca di Babilonia dei Caldei, Louis Raphal I Sako, in un messaggio per il nuovo
anno aveva fatto appello alla concordia nazionale invocando il linguaggio del dialogo.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 7
I vescovi ribadiscono radici comuni e la naturale unit dintenti dei due popoli confinanti
Cattolici al lavoro
per il bene di Cile e Per
In marcia
contro la violenza
a livello politico perdura da quindici anni la polarizzazione, il reciproco disconoscimento degli opposti settori e le mutue accuse di inefficienza e corruzione, da un lato, e
di cospirazione e destabilizzazione,
dallaltro. Ma pi di tutto prevale
lincapacit culturale di subordinare
gli interessi politici al supremo interesse del bene comune della nazione. Oltre alla profonda crisi sociale, economica e politica, a preoccupare i vescovi la crisi culturale dei
valori etici e spirituali: Lacerrima
lotta per il controllo del potere politico falsa la natura e il fine delle
istituzioni. C poi il grave problema di coloro che sono privati
della libert per ragioni politiche o
vicine alla politica. La storia del Venezuela continua il presidente
della Conferenza episcopale d
conto di governi molto duri con i
suoi oppositori, governi che, tuttavia, sono stati capaci di perdonare i
nemici e perfino di reintegrarli in
maniera sana nella vita democratica.
Il perdono non estraneo alla nostra cultura n un segnale di debolezza. Nellambito della riconciliazione sociale, lautorit di un governo non risiede nella coercizione
ma nellintelligenza di conquistare
in modo onesto e ragionevole gli
avversari.
Importanza di un voto
SAN JOS, 10. Un appello contro
lastensionismo in vista delle prossime elezioni in Costa Rica fissate
per il 2 febbraio stato lanciato
nei giorni scorsi dal vescovo eletto
di San Isidro de El General, monsignor Gabriel Enrique Montero
Umaa. Si dice che questa zona
abbia il pi alto indice di astensionismo ha ricordato il presule, e
rivolgendosi in particolare ai cristiani li ha esortati affinch facciano un serio discernimento dei
candidati e vadano a votare.
Quelle che si terranno in Costa
Rica riferisce Fides saranno
elezioni per eleggere il presidente
del Costa Rica, i vicepresidenti e i
membri dellAssemblea legislativa.
Per la prima volta potranno votare
i costaricani residenti fuori dal
Paese (circa duecentomila). Anche
i cinquantamila immigrati con cittadinanza sono da considerare un
gruppo decisivo per queste elezioni.
Per sensibilizzare la popolazione
sullimportanza del voto, lo scorso
novembre i gruppi pastorali della
Chiesa cattolica sono stati incaricati di promuovere incontri e dibattiti su un documento redatto dai
Quasi centocinquanta i progetti realizzati ad Haiti da Caritas italiana a quattro anni dal sisma
PORT-AU-PRINCE, 10. Quasi centocinquanta progetti di solidariet realizzati in accordo con la rete internazionale della Caritas e quella locale
haitiana, per un importo di quasi 20
milioni di euro. A quattro anni dal
tremendo sisma che il 12 gennaio
2010 sconvolse Haiti, con un bilancio catastrofico di oltre 220.000 vittime e circa 300.000 feriti, la Caritas
italiana ha reso noto un rapporto
che illustra lo stato degli interventi
sin qui realizzati. Dunque, 146 progetti, nei quali stato impiegato l80
per cento dei circa 25 milioni di euro
raccolti grazie alla colletta straordinaria promossa in tutta Italia dalla
Conferenza episcopale il 24 gennaio
2010.
La maggior parte dei progetti
secondo quanto rende noto un comunicato dellorganismo caritativo
stata attivata nelle zone maggiormente colpite dal sisma (dipartimenti
Ovest, Sud-Est e GrandAnse) e
coinvolgono dieci diocesi. Molteplici
gli ambiti di intervento: dallassistenza agli sfollati al sostegno allistruzione, ai progetti in area idrico-sanitaria, socio-economica e dello sviluppo agricolo. Stando sempre a quanto
emerge dal rapporto, i destinatari diretti degli interventi realizzati da Caritas italiana sono stati oltre 48.000
nellambito degli aiuti immediati; circa 24.000 persone nellambito della
ricostruzione; oltre 36.000 persone
nellambito socio-economico; oltre
10.000 persone nellambito idrico-sanitario; oltre 4.000 persone (di cui
1.900 bambini e giovani) nei settori
dellanimazione e delleducazione.
La strategia portata avanti da Caritas italiana in Haiti, dopo la fase di
prima emergenza, si delinea secondo
cinque linee prioritarie: sostegno
agli organismi della Chiesa locale, in
una visione di cooperazione solidale
dazione, rafforzando laccompagnamento con la Caritas nazionale haitiana e le Caritas diocesane locali.
Complessivamente la rete internazionale Caritas ha finora aiutato oltre
un milione e mezzo di persone in
Haiti.
La situazione della ricostruzione
di Haiti seguita con attenzione
anche da parte della Chiesa cattolica statunitense. Nel corso della loro
ultima assemblea plenaria i presuli
hanno assistito alla proiezione di un
reportage video sul lavoro di ricostruzione presentato dallarcivescovo
di Cincinnati, Dennis Schnurr, presidente della commissione incaricata
per la raccolta degli aiuti. La Chie-
Lutto nellepiscopato
Monsignor Salvatore Nicolosi, vescovo emerito di Noto, morto
venerd mattina, 10 gennaio,
allet di 91 anni.
Il compianto presule era infatti
nato il 20 febbraio 1922 a Pedara,
arcidiocesi di Catania, ed era stato ordinato sacerdote il 22 ottobre
1944. Eletto alla sede residenziale
di Lipari il 21 marzo 1963, aveva
ricevuto lordinazione episcopale
il successivo 21 aprile. Il 27 giugno 1970 era stato trasferito a Noto. Dopo ventotto anni di ministero, il 19 giugno 1998, aveva rinunciato al governo pastorale della diocesi. Le esequie saranno celebrate nel pomeriggio di luned
13 gennaio nella cattedrale netina
alle ore 16.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 8
Il credo
dei pappagalli
Per lecumenismo
Da cinquantanni
al servizio
degli studenti
ortodossi
Centinaia di studenti ortodossi
hanno potuto completare la loro
formazione presso istituzioni accademiche della Chiesa cattolica
grazie al Comitato per la collaborazione culturale con le Chiese
ortodosse e le Chiese ortodosse
orientali. Per commemorare il
cinquantesimo anniversario di attivit, Papa Francesco riceve domani, sabato 11 gennaio, i membri dellistituzione, che dipende
direttamente dal Pontificio Consiglio per la promozione dellunit dei cristiani. Alludienza partecipano anche il cardinale Kurt
Koch, presidente del dicastero, i
componenti il Comitato di gestione, che comprende i principali benefattori, e gli studenti borsisti che attualmente sono a Roma. Si tratta di cinquanta giovani che frequentano le Universit
Pontificie grazie al Comitato, il
quale sostiene anche cinque
iscritti allIstitut Catholique di
Parigi.
Isituito il 27 luglio 1964 con
lettera di Paolo VI al cardinale
Agostino Bea, primo presidente
del Segretariato per lunit dei
cristiani (poi divenuto Pontificio
Consiglio), nellambito delle iniziative tese a ristabilire vincoli
fraterni tra la Chiesa cattolica e
le venerabili Chiese dellO riente, il Comitato per la collaborazione culturale ha il compito di
promuovere il sincero desiderio
di una conoscenza e di una comprensione reciproche, fondate sul
rispetto e la carit vicendevole.
Nato da uniniziativa della sezione orientale del dicastero, esso
agisce sotto la diretta responsabilit del presidente del Pontificio
Consiglio, distribuendo borse di
studio per il conseguimento di
una licenza o di un dottorato in
scienze ecclesiastiche a candidati
presentati dalle rispettive autorit
religiose, e sostiene progetti di
collaborazione ecumenica, specialmente a livello di formazione.
Il Comitato ha inoltre finanziato
diversi progetti di collaborazione, soprattutto in Russia, Grecia,
Ucraina, Bielorussia e Libano.
Quella visita
a sorpresa
Lo scorso 21 dicembre Papa
Francesco si recato a sorpresa a
visitare informalmente la sala dove i sediari pontifici si preparano
per il loro servizio quotidiano.
Lo ha rivelato il decano Augusto
Pellegrini durante ludienza, ringraziando il Pontefice per quel
gesto che ha detto ha fatto
allargare il nostro cuore per la
gioia, la commozione e la gratitudine. Dopo aver presentato al
Papa i quattro sediari di numero e i ventidue di soprannumero (pensionati, studenti, funzionari, artigiani, liberi professionisti), che vengono convocati per
le udienze o le visite di ambasciatori e capi di Stato, il decano di sala dellAnticamera pontificia ha definito lattivit svolta
un privilegio e una grazia, rimarcando quella sorta di parentela
spirituale che si crea nel tempo
con lassiduit del servizio. E ha
richiamato in particolare la testimonianza dei sediari pi anziani
che fino al pontificato di Giovanni Paolo I portavano sulle
proprie spalle la sedia gestatoria:
Qui ci sono alcuni che lo hanno fatto anche con Pio XII.
Su Raiuno
Un mondo
di famiglie
Dopo il saluto del cardinale JeanLouis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, interverranno numerose personalit internazionali che tratteranno
largomento sotto diverse angolazioni. Tra queste, Miguel ngel Moratinos parler della Siria nel contesto
regionale; Joseph Mala, della situazione sul terreno; Mohamed ElBara-