Che il radioso Ka Caitanya 1 presente nella mia mente sia felice; egli un oceano di nettare e con la sua luminosit dissolve loscurit del mondo rendendo felici i bhakta che sono come gelsomini.
Pur essendo ignorante, dopo aver attentamente considerato le parole degli antichi commentatori (della Gt) e linsegnamento del maestro asceta, 2 io desidero gustare un po del nettare della Gt; mi affido ai bhakta, che essi siano tolleranti. 3
Lintero corpo delle scritture prescrive ladorazione dei piedi di loto di Vsudeva 4 , che il supremo Brahman che ha assunto forma umana. Egli non potendo essere compreso dalla gente comune, per sua misericordia apparso a Gopla-puri 5 e si immerso nelloceano del suo amore. 6 Allo scopo di liberare le vittime del ciclo di nascite e morti ripetute (sasra), per mezzo del gusto della sua bellezza e dolcezza, egli si reso visibile a tutti gli uomini. Desiderando salvare gli uomini stritolati dal coccodrillo del sasra e per alleviare il peso della terra gravata dai suoi malvagi
1 Caitanya (1486-1534) il fondatore della gau!ya-vaiava-sapradya. Egli ricevette tale nome quando divenne il discepolo di Keava Bhrati, un rinunciato (sanysin) appartenente alla a"kara- sapradya che pi tardi gli confer lordine di rinuncia (sanysa). In precedenza Caitanya era conosciuto come Vivambara Mira, il figlio di Jaganntha Mira, Sac-suta per essere il figlio di Sac- dev, Nimai Pa!ita per essere nato sotto un albero di nima e Gaur"ga per avere la carnagione chiara (gaura). 2 Vivantha si riferisce al sanysin Caitanya detto anche Mha-prabhu grande maestro. 3 I versi che spesso si trovano allinizio di molti testi sanscriti classici sono detti ma"gala-loka (versi di buon auspicio). Sono composti allo scopo di assicurare il completamento dellopera e consistono in genere di invocazioni a divinit tutelari o alle guide spirituali e insegnanti dellautore dellopera. 4 Vsudeva uno dei nomi di Ka e significa figlio di Vasudeva, vasudeva + a(). In accordo alla tradizione, frequentemente i piedi e altre parti del corpo della divinit sono paragonate al fiore di loto. Il simbolismo del loto non necessita spiegazioni. 5 Gopla-puri un altro nome di Vraja che indica larea di Mathur-Vndvana che si trova a circa 150 km. a Sud Est di New Delhi, nellodierno Uttar Pradesh. 6 Secondo i teologi gau!ya, Ka appare sempre con tutto il suo entourage di compagni eterni (parada) e la sua controparte femminile Rdh. Egli gode della gioia che i suoi bhakta, traggono dalla bhakti a lui offerta. Tale gioia detta lhdin-akti, una manifestazione di Rdh. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
2 nemici, ha concesso a tutti la liberazione. 7 Le sue glorie sono celebrate dalle sacre scritture e dai saggi ed egli fermo nel voto di proteggere i virtuosi e distruggere gli empi. Al fine di sostenere il suo caro amico Arjuna che alla testa dellesercito cadde vittima del dolore e dellillusione, e allo scopo di liberare gli uomini soggetti alleterna ignoranza (avidy), al dolore e allillusione che si manifestano non appena egli scompare, egli ha rivelato il supremo obiettivo umano 8 . I diciotto capitoli della Gt contengono diciotto tipi di conoscenza (vidy 9 ), in essi egli (Ka) ha enunciato la dottrina che lessenza pi preziosa delle tre sezioni (k!a) dei Veda 10 . I primi sei capitoli (della Gt) spiegano il karma-yoga disinteressato, i secondi (sei capitoli) spiegano il bhakti-yoga e i terzi (sei capitoli) spiegano il j"na-yoga 11 . Il bhakti-yoga spiegato nei sei capitoli centrali perch segreto, difficile da eseguire, degno di adorazione ed lingrediente che rende efficaci il karman e il j"na, poich essi privi di bhakti sono inutili. La bhakti di due tipi: pura (kevala) e predominante (pradhn- bhta), il primo tipo di bhakti molto potente ed definita: purificatrice (viuddha- prabhvat), disinteressata (aki"cana), esclusiva (anany) e cos via. La bhakti del secondo tipo quella mischiata al karman e al j"na. Pi avanti questo sar esaurientemente spiegato. Di che natura il dolore e lillusione di Arjuna? (da cosa sono motivati?). Aspettandosi questa domanda (del re Janamejaya 12 ), Vaiampyana 13
che loratore del Mah-bhrata, riprende a narrare il Bhma-parvan 14 a Janamejaya.
7 Secondo i teologi gau!ya, Ka concede la liberazione (moka) ai demoni che uccide grazie alla loro costante meditazione su di lui, anche se negativa. 8 I teologi gau!ya oltre ai quattro obiettivi umani (purua-artha) gi definiti dalle scritture: la religiosit (dharma), lo sviluppo economico (artha), la soddisfazione dei desideri (kma) e la liberazione (moka), aggiungono un quinto obiettivo che essi considerano supremo, lamore per Ka (ka-preman) ottenuto grazie alla bhakti. Secondo Vivantha questo stesso obiettivo che ottenuto grazie agli insegnamenti esposti da Ka ad Arjuna nella Gt. 9 Vivantha genericamente sostiene che ogni capitolo della Gt spiega un tipo particolare di conoscenza (vidy), mentre la maggioranza dei commentatori attribuiscono ad ogni capitolo della Gt un tipo di yoga. In questa edizione mi atterr a questultima tradizione riportata al termine di ogni capitolo. 10 Secondo la tradizione, le ruti trattano i seguenti tre (o quattro) argomenti corrispondenti grossomodo ai mantra o sahit e alle br#maa che trattano di riti sacrificali (yaj"a), alle rayaka che trattano la purificazione e la meditazione (dhyna) e alle upaniad che trattano la liberazione (moka). Perci si dice che i Veda sono divisi in tre sezioni (karma, upaana e j"na-k!a). Secondo unaltra interpretazione ogni tipo di ruti associato a uno degli stadi (rama) della via spirituale delluomo: i mantra allo studentato (br#macrya), le br#maa alla vita di famiglia (ghastha), le rayaka al ritiro nella foresta (vnaprastha) e le upaniad alla totale rinuncia al mondo (sanysa). Lesegeta vedico Sayana (?-1387) nel suo Vedrtha-praka sostiene che ci sono tre modi di interpretazione dei Veda: adidaiva che corrisponde allupaana-k!a, adiyaj"a che corrisponde al karma-k!a e adytman che corrisponde al j"na-k!a. 11 Gi Madhusdana Sarasvati aveva diviso i 18 capitoli della Gt in tre parti di sei capitoli ciascuna sostenendo che i primi sei, che trattano il karma-yoga, guidano alla bhakti trattata nei secondi sei capitoli, che a loro volta, guidano al j"na trattato negli ultimi sei. 12 Il re Janamejaya il figlio di Parikit, che figlio di Abhimayu che figlio di Arjuna. 13 Vaiampyana un discepolo di Vysa che, secondo la tradizione, lautore del Mah-bhrata e del Vednta-stra. Vaiampyana narra il Mah-bhrata allimperatore Janamejaya nella corte di Hastinapura. Nella Gt le espressioni dhtarra uvca e sa"jaya uvca sono pronunciate da Vaiampyana. Nel verso 18.75 Sa"jaya dichiara di aver udito il dialogo tra Ka e Arjuna grazie alla misericordia di Vysa. 14 Il Bhma-parvan il sesto dei 18 principali libri (parvan) del Mah-bhrata. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
Dhtarra disse: o Sa"jaya, che cosa hanno fatto i miei figli e i figli di P!u, ansiosi di combattere riuniti nel luogo sacro di Kuruketra? 15 1.1
Dimmi, riuniti a Kuruketra, yuyutsava# al fine di combattere, che cosa hanno fatto mmak# Duryodhana e gli altri miei figli e p!avh Yudhihira e gli altri figli di P!u? Sa"jaya dice: tu hai detto yuyutsava# pronti a combattere, (quindi gi sai che combatteranno) perch mi chiedi che cosa hanno fatto? Dhtarra aggiunge: perch samavet sono riuniti in un luogo sacro (dharma-ketra). Dhrtartra pensa: Nelle ruti 16 detto: Kuruketra un luogo adatto allesecuzione di sacrifici agli dei celesti 17 , il luogo sacro di Kuruketra possiede la capacit di generare la religiosit (dharma), perci la mente di Duryodhana e degli altri potrebbe volgersi alla religione e la loro collera ed empiet diminuire. I figli di P!u per natura sono religiosi, perci possibile che essi negozino la pace con i miei figli. Se nei figli di P!u e nei
15 Dhtarra lanziano imperatore di Hastinpura, figlio del saggio Vysa e padre di cento figli detti kaurava guidati dal primogenito ed erede al trono chiamato Duryodhana. Nel tredicesimo capitolo del Bhma-parvan del Mah-bhrata narrato che Vysa offr al cieco Dhtarra il dono di assistere alla battaglia di Kuruketra pur rimanendo nella sua corte ad Hastinapura. Ma Dhtarra si rifiut di assistere ai combattimenti tra i suoi figli e i figli di P!u suoi nipoti. Allora Vysa concesse tale potere al consigliere di Dhtarra chiamato Sa"jaya che cominci a riferire a Dtartra ci che stava accadendo a Kuruketra fin dallinizio della conversazione tra Ka e Arjuna (la Gt). Kuruketra una localit sacra situata nellodierno Aryana, nei pressi di Thanesvar a circa 150 km a nord ovest di New Delhi. Nel secondo capitolo delldi-parvan narrato che in passato a Kuruketra, la manifestazione (avtra) di Viu chiamato Paraurma, stermin migliaia di nemici e con il loro sangue cre cinque laghi dove esegu le cerimonie per propiziare i suoi antenati (srddha). Questa storia anche narrata nel Bhgavata-pura, nono skandha, capitoli 15-16. Nel cinquantatreesimo capitolo del alya-parvan narrato che Kuru, lantenato di Dhtarra, dissod faticosamente quella pianura che da allora acquis il nome Kuruketra, ovvero il campo di Kuru. Un giorno Indra, il re degli dei celesti, incuriosito avvicin Kuru e gli chiese perch stesse lavorando quella terra cos alacremente. Kuru rispose che quello era un luogo sacro e che chiunque vi fosse morto avrebbe raggiunto i mondi celesti. Indra si intimor considerando che se si fosse diffuso che semplicemente morendo a Kuruketra si potevano raggiungere i mondi celesti, gli uomini avrebbero smesso di offrire sacrifici agli dei. Quindi Indra benedisse Kuru acconsentendo che chi fosse morto in quel luogo avrebbe raggiunto i mondi celesti, ma solo a chi vi fosse caduto in battaglia o deceduto dopo avervi eseguito severe ascesi. Madhusdana Sarasvati cita il seguente passo dalla Jbla-upaniad: Kuruketra un luogo di esecuzione di sacrifici agli dei celesti, qui tutti gli esseri viventi possono ottenere la liberazione. Secondo alcuni commentatori, Dhtarra usando il termine mmak# miei (figli), discrimina trai suoi figli e i suoi nipoti il che oltre che essere sintomo di ostilit verso i nipoti, anche indice di egoismo e ignoranza. Nei Pur, Kuruketra spesso menzionata tra le sacre localit di pellegrinaggio, vedi lo Skanda-pura 6.199.9-12, il Nrada-pura 2.64, il Padma-pura 1.27, il Vmana-pura 23.19 e la Manu-smti 2.19. Molti commentatori della Gt, considerando che il primo capitolo non che lintroduzione alla Gt, cominciano i loro commentari dal secondo capitolo come akara che comincia il suo dal 2.10, e Madhva dal 2.11. Rmnuja comincia il suo dal 1.19. 16 Le scritture vediche si dividono in ruti e smti. Le ruti sono le scritture rivelate, alcuni considerano essere ruti soltanto le antiche sahit (raccolte) dei Veda, mentre altri includono anche i brhmaa, gli arayaka e le upaniad. Le smti sono gli scritti dei saggi veggenti che comprendono oltre ai sei tipi di testi corollari vedici (vedga), anche gli aforismi (stra), i trattati etici e morali (dharma-stra) e i resoconti storici e mitici (Itihsa e pura). 17 Citazione dal Madhyndinya-sathapaha-brhmaa 14.1.1.2 dello Sukla-yajur-veda. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
4 miei figli nascesse la comprensione che la violenza tra familiari peccato, io sarei felice. Dhtarra vorrebbe che Sa"jaya capisse questi pensieri, ma in realt nel suo intimo, egli sa che se i suoi figli e i figli di P!u si riconciliassero, difficilmente i suoi figli potrebbero continuare a regnare e ci lo renderebbe certamente infelice. 18
Perci i seguenti sono gli intimi e difficili da intuire pensieri di Dhtarra: Difficilmente Arjuna pu sconfiggere il nostro alleato Bhma, 19 perci per noi meglio che ci sia guerra. In questo verso con il termine dharma-ketre, Sarasvat 20
indica che Yudhihira che la personificazione della religione (dharma), 21 e i suoi compagni rappresentano il grano seminato in un campo (ketra). Ka che sostiene Yudhihira in molti modi, il proprietario e il coltivatore del campo, colui che lo innaffia ed erge protezioni intorno a esso; mentre Duryodhana e gli altri rappresentano lerbaccia nemica del grano che deve essere estirpata dal coltivatore.
Comprendendo che Dhtarara nel suo intimo desidera la guerra, ma conoscendo gi che il suo esito sar diverso da quello che egli spera, Sa"jaya dice:
sa"jaya uvca dv tu p!avnka vy!ha duryodhanastad,
18 Nelldi-parvan del Mah-Bhrata, narrato che Dhtarra occup il trono del fratello P!u, quando questultimo fu costretto ad abbandonare il regno a causa della maledizione di un saggio che lo condann alla sterilit. Tanto grande era il desiderio di P!u di avere figli che, sebbene ritirato nella foresta con le sue due mogli Kunt e Madr, ebbe comunque modo di avere cinque figli, i p!ava, permettendo alle sue consorti di unirsi a vari dei celesti da loro chiamati con dei sortilegi. Appena divenuti adulti, i cinque p!ava con Kunt tornarono alla capitale e reclamarono il trono di Dhtarra. Ma Dhtarra aveva gi avuto cento figli, i kaurava, dalla moglie Gandhar e desiderava che il suo primogenito Duryodhana ereditasse il regno intero. Il motivo conduttore di tutto il Mah- bhrata il conflitto tra i figli di P!u e i figli di Dhtarra per la conquista del regno che dopo anni di attriti e tentativi di mediazioni, sfocia nella grande battaglia finale di Kuruketra 19 Bhma, lanziano comandante dellesercito dei kaurava, era il figlio primogenito del re antanu, ma non n pot ereditare il trono per aver pronunciato un fermo voto di celibato. Il trono pass al secondogenito Vicitravirya e da questultimo morto in giovane et senza eredi ai suoi figli putativi Dhtarra e P!u. Per molti anni Bhma visse alla corte di Dhtarra a Hastinpura assistendolo come saggio consigliere. Allo scoppio della guerra tra i kaurava e i p!ava nonostante fosse pi propenso ad aiutare questi ultimi, si un per dovere ai kaurava e divenne il comandante del loro esercito. Dopo nove giorni di battaglia cadde ferito a morte da Arjuna, ma steso in un letto di frecce sul campo di battaglia, essendo stato benedetto dal padre Santanu di poter morire quando lo avesse voluto (iccha-mtyu-siddhi), rinvi la morte ben oltre il termine della battaglia, per 58 giorni fino al giono preciso dellarrivo del solstizio dinverno (makara-sa"kranti) quando il Sole entra in Capricorno. In quel giorno auspicioso Bhma si spense e ottenne la liberazione. Nello anti-parvan del Mah-Bhrata narrato che quei due mesi di attesa, Bhma istru Yudhihira, il vincitore della battaglia di Kuruketra, sui doveri del re e sul dharma. 20 Vivantha ritiene che il termine dharma-ketre pronunciato da Dhtarra, gli sia stato indotto dalla dea del sapere Sarasvat; questo espediente spesso usato nella letteratura sanscrita dagli autori allo scopo di far rivelare significati reconditi o sottintesi ai personaggi delle loro opere anche involontariamente per mezzo di lapsus,. Vedi anche il commento di Vivantha al verso 1.9. 21 Yudhihira di fatto, come i suoi altri quattro fratelli, figlio putativo di P!u. Nell di-parvan del Mah-Bhrata, narrato che la sua sposa Kunt, con il suo consenso, si un carnalmente con Dharma, detto anche Yama, il giudice delloperato degli uomini dopo la morte. Yudihira stesso considerato essere una incarnazione di Dharma. Ci era noto, come lo era il fatto che egli aderisse rigidamente ai principi del dharma, tanto che da poter mai in alcuna circostanza mentire. Tra gli altri p!ava, Arjuna figlio di Kunt e di Indra, il re degli dei celesti; Bhima figlio di Kunt e di Vayu, la divinit celeste che governa il vento; i gemelli Nakula e Sahadeva sono figli di Madr e dei due gemelli Avini, i medici degli dei celesti. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
5 cryamupasagamya rj vacanam abravt. 1.2
Sa"jaya disse: il re Duryodhana dopo aver avvicinato linsegnante (Droa) e osservato larmata schierata dei figli di P!u, pronunci queste parole 22 . 1.2
Il termine vy!ham significa schierata in formazione di combattimento e rj re, indica Duryodhana.
Intimamente impaurito Duryodhana pronunci i seguenti nove versi:
O maestro, osserva la grande armata dei figli di P!u schierata dal figlio di Drupada (Dhhadyumna), il tuo intelligente allievo 23 . 1.3
Schierata dal tuo discepolo drupada-putrena Dhadyumna 24 . Duryodhana indica a Droa che imprudentemente egli ha istruito Dhadyumna pur sapendo che era nato
22 Secondo Vednta Deika, il termine tu indica il cambiamento dello stato danimo di Duryodhana, dopo aver osservato larmata dei p!ava, dalla certezza della vittoria al timore della sconfitta. Droa linsegnante darmi sia dei figli di P!u che dei figli di Dhtarra. Fu chiamato Droa perch nacque in un droi, un secchiello di legno, dove il padre Bharadvaja conserv il proprio seme virile fuoriuscito alla vista della ninfa Ghtachi che si bagnava in un fiume. Dopo il ferimento di Bhma avvenuto nel nono giorno di battaglia, Droa viene investito del comando dellarmata dei kaurava, che mantiene fino alla morte per mano di Dhadyumna avvenuta sei giorni dopo grazie a un inganno di Yudihira. 23 Secondo Keava Kmrin, con il termine vy!hm schierata, Duryodhana indica a Droa la sfrontatezza del suo allievo Dhadyumna cos ansioso di combattere da disporre il suo esercito senza dargli la precedenza come avrebbe previsto letichetta. Secondo alcuni commentatori, Duryodhana usa lespressione etn camn questa armata, invece di imn camn quella armata, perch era cos impaurito che vedeva larmata dei p!ava vicino a lui invece che contrapposta. Per lo stesso motivo, riferendosi allarmata dei p!ava, nel verso 1.4, usa lavverbio di luogo atra qui, e di nuovo, nel verso 1.10, usa lespressione idam balam questa forza militare. In realt lintera armata dei p!ava era costituita da sette divisioni (akauhi), mentre larmata dei kaurava era costituita da undici divisioni ed era perci numericamente superiore. Nel secondo capitolo delldi-parvan detto che una divisione (akauhi) composta di quattro corpi: il primo da 21.870 carri da combattimento ognuno dei quali guidato da un auriga e occupato da un arciere; il secondo da 21.870 elefanti ognuno dei quali guidato da un auriga e occupato da tre arcieri; il terzo da 109.350 soldati di fanteria armati di archi, spade e giavellotti; e lultimo da 65.610 arcieri a cavallo. Le sette akauhi dei p!ava erano al comando di Dhadyumna, Drupada, Vira, ikhandin, Styaki, Cekitna e Dhaketu. I figli di P!u non possedevano alcun esercito essendo stati esiliati dai kaurava per tredici anni nella foresta, come narrato nel Vana-parvan del Mah-Bhrata. Secondo alcuni commentatori, bench Duryodhana si rivolga a Droa con il titolo di maestro (carya) gli comanda di osservare (paya), usando limperativo (lo). Ci denota la sua affermazione di autorit sul campo di battaglia nel timore che Droa non combatta. Alcune delle formazioni (vyha) tattiche e strategiche delle armate sono menzionate in varie parti del Maha-bhrata e nella Manu-smti 7.187-191: esse sono: la formazione della rana (krauncha-vyha), della ruota (cakra- vyha), del serpente (sarpa-vyha), del coccodrillo (makara-vyha), del carro (sakata-vyha), del maiale (skara-vyha), ecc. 24 Dhadyumna uno dei figli di Drupada, che era il re del Pa"cala-dea, larea che si estende tra i fiumi G"g e Yamun. Dhadyumna nacque da un fuoco sacrificale (yaj"a) celebrato dal saggio Yaja al quale Drupada aveva chiesto di fargli avere un figlio in grado di uccidere Droa. Nonostante Droa sapesse di essere destinato a morire per mano di Dhadyumna, non pot rifiutarsi di istruirlo nelle arti marziali quando egli lo avvicin a tale scopo. Secondo alcuni commentatori, Duryodhana Sra-artha-vari-k Capitolo primo
6 per ucciderlo. Mentre, dhmat lintelligente Dhadyumna, pur essendo suo nemico, ha acquisito con astuzia, direttamente da lui i mezzi per combatterlo. Perci, che Droa ora osservi il risultato (della sua avventatezza).
atra r mahevs bhmrjunasam yudhi, yuyudhno viraca drupadaca mah rtha#. 1.4
yudhmanyuca vikrnta uttamaujca vryavn, saubhadro draupadeyca sarva eva mahrat#. 1.6
Ci sono eroici grandi arcieri pari in battaglia a Bhma e Arjuna come Yuyudhna, Vira e il grande combattente Drupada. 25 1.4
Dhaketu, Cekitna, il valoroso re di Ki, il grande conquistatore Kuntibhoja e #aibya, il toro tra gli uomini. 26 1.5
Il potente Yudhmanyu, il valoroso Uttamauja, Saubhadra e i figli di Draupad, tutti grandi combattenti. 27 1.6
intimorito dalla soddisfazione che potrebbe sentire Droa nel vedere larmata dei suoi nemici cos ben disposta dal suo allievo Dhtadyumna, pare ricordare a Droa lascendenza paterna di Dhthadyumna allo scopo di farlo incollerire. Fin dallinizio della battaglia, Dhadyumna nominato comandante in capo dellesercito dei p!ava e nel sedicesimo giorno di battaglia riesce a uccidere Droa, ma in modo sleale. Nellottavo capitolo del Sauptika-parvan del Mah-bhrata, narrato che Dhadyumna al termine della battaglia di Kuruketra, colto nel sonno nellaccampamento dei p!ava, viene ucciso a calci da Avatthaman il figlio di Droa. 25 Vira era il re del Matsya-dea (lodierno distretto di Bairat nei pressi di Jaypur in Rjastan), alla sua corte i cinque figli di P!u con la loro moglie Draupad vissero in incognito il tredicesimo anno desilio. Drupada era il re del Pa"cala-dea, lodierno Punjab e il padre di Draupad, Dhadyumna, ikha!in, Uttamauja, Yudhmanyu e altri. Nellinfanzia il principe Drupada e il brahmaa Droa furono grandi amici e in una occasione, Drupada gli promise di dividere il regno con lui quando lo avesse ereditato dal padre. In seguito si separarono e quando dopo molti anni si ritrovarono, Droa ricord la promessa al vecchio amico che nel frattempo era divenuto re, ma Drupada lo derise e lo cacci via. Droa offeso decise di diventare un grande guerriero per poterlo punire. Pi tardi addestr alle armi i cinque figli di P!u ai quali per ricompensa, al termine del loro corso di studi, chiese di conquistare e consegnargli met del regno di Drupada. I figli di P!u esaudirono il suo ordine. Quindi Droa offr a Drupada la met del regno ottenuto con la forza in cambio della sua rinnovata amicizia, ma Drupada ritenendosi umiliato, rifiut lo scambio e ci approfond la loro inimicizia. Drupada sar ucciso da Droa il sedicesimo giorno di battaglia. 26 Dhaketu era il re di Cedi (lodierno Bundelkhand in Madhya Pradesh) e figlio di Siupala, un acerrimo nemico di Ka. Dhaketu sar ucciso da Droa il sedicesimo giorno di battaglia. Cekitna un re del clan dei Vi, un ramo della famiglia Ka; come lamico Styaki anchegli si un allesercito dei p!ava quando Duryodhana si appropri dellesercito di Ka. Cekitna sar ucciso da Duryodhana il diciottesimo giorno di battaglia. Secondo alcuni commentatori il re di Ki era chiamato Abhitha e una delle sue figlie spos Bhma. Ki ovvero la splendente, chiamata anche Vrnas o Benares, situata in Madhya Pradesh sulle rive del Gange. Secondo alcuni commentatori i nomi Kuntibhoja e Purujit si riferiscono a due fratelli, mentre secondo altri si riferiscono a un Kuntibhoja e a suo figlio Purujit. In ogni caso Kuntibhoja ucciso da Droa il quindicesimo giorno di battaglia. aibya il re di Sibi (nellodierno Punjab), una delle sue figlie era una delle mogli di Yudhihira. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
7 Qui nellarmata ci sono mah-iu-s# grandi arcieri che non possono essere vinti da nemici. Yuyudhna un secondo nome di Styaki, 28 saubhadra# Abhimanyu, draupadeya# 29 sono i cinque figli di Draupad 30 a cominciare da Prativindhya 31
generati da Yudhihira e dagli altri figli di P!u. La seguente la definizione di grande combattente (mah-ratha): Larciere che (con il suo carro) pu affrontare migliaia di nemici e che esperto nelle armi e nelle scienze, considerato un grande combattente, quello che pu affrontare molti nemici considerato un medio combattente (ati-ratha), quello che pu affrontare un solo nemico considerato un combattente (rathin) e quello che non pu affrontare nemmeno un nemico, considerato essere un mezzo combattente (ardha-ratha). 32
asmka tu vii ye tnnibodha dvijottama, nyak mama sainyasya saj"rtha tn bravmi te. 1.7
bhavn bhmaca karaca kpaca samiti"jaya#, avatthm vikaraca saumadattistathaiva ca. 1.8
anye ca bahava# r madarthe tyaktajvit#, nnstraprahara# sarve yuddhavirad#. 1.9
27 Yudhmanyu e Uttamauja sono due figli di Drupada, durante la battaglia di Kuruketra erano incaricati di proteggere il carro di Arjuna. Saranno uccisi da Avatthman nellaccampamento dei p!ava la prima notte al termine della battaglia. Alcuni commentatori fanno notare che i comandanti dellarmata dei p!ava erano legati da forti vincoli familiari e damicizia, mentre quelli dellarmata dei kaurava non lo erano affatto. Eccetto lamico Kara, Duryodhana aveva raccolto alleati come Bhma, Droa, Kpa e Avatthman per mezzo di sottili pressioni e altri come alya e Ktavarma, grazie a espedienti. E inusuale che Duryodhana abbia menzionato tra gli eroi p!ava anche Abhimanyu e i figli di Draupad che erano poco pi che adolescenti, considerandoli addirittura dei grandi combattenti (mah-ratha); secondo alcuni commentatori ci indicherebbe quanto egli era preoccupato dellesito della battaglia imminente. 28 Styaki un eroe della famiglia di Ka, talvolta menzionato nel Mah-Bhrata come il conducente del carro di Ka e come grande amico di Arjuna. Quando Duryodhana si impossess dellesercito di Ka, egli senza indugio si schier dalla parte di Arjuna. Styaki sar uno dei pochi sopravvissuti alla battaglia. Il nome Yuyudhna che significa combattivo, uno dei nomi di Indra. 29 Saubhadra un altro nome di Abhimanyu, il figlio di Arjuna e Subhadr la sorella di Ka. Sar ucciso in modo sleale il decimo giorno di battaglia grazie allattacco congiunto di sei grandi guerrieri kaurava. 30 Draupad chiamata anche P"cal o K, figlia di Drupada e sorella gemella di Dhadyumna. Grazie a una benedizione di iva ebbe cinque mariti, i cinque figli di P!u che le diedero un figlio ciascuno. Pur essendo uno dei rari casi di poliandria menzionato nelle scritture, annoverata insieme a Gndhar la moglie di Dhtarra, Sat la moglie di iva, Arundhat la moglie del saggio Vasiha e poche altre, tra le mogli caste e esemplari. I cinque figli di Draupad saranno tutti uccisi da Avatthman nellattacco notturno allaccampamento dei p!ava al termine della battaglia. 31 Il termine draupadey# indica i cinque figli di Draupad generati dai cinque p!ava. Al tempo della battaglia di Kuruketra, Prativindya il figlio di Yudhihira aveva 18 anni; Sutasoma il figlio di Bhma aveva 17 anni; Kirti il figlio di Arjuna aveva 16 anni; Srutakarma il figlio di Sahadeva aveva 15 anni e Satanika il figlio di Nakula n aveva 14. 32 Questo passo di origine incerta citato anche da rdhara. Il termine ardha-ratha indica larciere che f condurre il proprio carro da un auriga. Ogni grande eroe presente a Kuruketra era capace di condurre il proprio carro e combattere, solo Arjuna grazie al legame di intima amicizia che lo lega a Ka, accetta che Ka conduca il suo carro facendo di lui un ardha-ratha. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
8 Ma, o migliore tra i nati due volte, sappi chi sono i migliori tra i nostri; per informarti io ti annuncio i condottieri del mio esercito. 33 1.7
Vostra signoria (Droa), Bhma, Kara e Kpa, il vincitore in battaglia e anche Avatthman, Vikara e Saumadatti. 34 1.8
Molti altri eroi hanno offerto a me la loro vita, essi sanno combattere con vari tipi di armi e sono tutti esperti in battaglia. 35 1.9
Ma, nibodha sappi, sa"j-artham per tua piena conoscenza. Il nome saumadatti# indica Bhrirava. Con il termine tyakta-jvit# Duryodhana indica che tutti i suoi alleati sono pronti ad offrire la loro vita se necessario. In realt Sarasvat parla attraverso la
33 Il termine dvija, nato due volte, indica gli appartenenti alle tre caste superiori che si ornano con il filo sacro (upavita) che indica che si sono sottoposti al upanayana-saskra. Essi sono sacerdoti e intellettuali (brhmaa), guerrieri e amministratori (katriya) e commercianti, agricoltori e allevatori (vaiya), ma il titolo dvija-uttama migliore tra i nati due volte riservato ai colti brhmaa. Nella Manu- smti 2.146 affermato: Il maestro iniziatore pi degno di rispetto del padre naturale, (poich) la nascita dello dvija attraverso i Veda eterna e nella Manu-smrti 2.170: Nella seconda nascita il gyatr (mantra) la madre e il maestro iniziatore il padre. 34 Secondo Keava Kmrin, dopo aver menzionato i nomi dei comandanti nemici, ora Duryodhana menziona i nomi dei comandanti del proprio esercito per evitare che Droa pensi che se n sia dimenticato. Inoltre laggettivo samiti"jaya (vincitore in battaglia) sebbene sia singolare in questo caso qualifica anche Bhma, Kara e Kpa, ma non gli altri condottieri come Avatthman, Vikara e Bhrirava che sono meno valorosi. Nella edizione di Nilakaha, questo verso termina con sindhurja jayadrata#, invece di saumadatti# tatha eva ca, mentre nella versione di Madhusdana Sarasvati, termina con jayadrata# invece di tatha eva ca. Droa non il comandante in capo dellarmata dei kaurava, tuttavia Duryodhana lo menziona per primo perch il suo maestro darmi ed un brhmaa. Kara chiamato anche Vasusena e Rdheya, il figlio primogenito di Kunt, ma fu abbandonato alla nascita e adottato da genitori di casta inferiore (suta). Nonostante i suoi natali sconosciuti, quando Duryodhana vide in lui il combattente capace di sconfiggere Arjuna, divenne suo intimo amico e lo elev al rango di katriya nominandolo re del regno di Aga (distretto di Bhagalpur nellodierno Bihar). Dopo la morte di Droa, Kara nominato comandante dellarmata dei kaurava. Viene ucciso in modo sleale da Arjuna su istigazione di Ka, quando nel mezzo della battaglia scende dal suo carro per liberare le ruote che affondano nel fango, dopo aver chiesto ad Arjuna di attendere che vi si rimettesse alla guida. Kpa il figlio del saggio Saradvan e fratello gemello di Kp che moglie di Droa. Sar uno dei pochi sopravissuti alla battaglia di Kuruketra al termine della quale, per conto di Yudhihira riprender il suo posto di consigliere alla corte di Hastinapura. Avatthman il figlio di Droa e amico di Arjuna, ma per rispetto verso il padre si schiera anche lui con Duryodhana. Avatthman lultimo comandante dei kaurava ed uno dei pochi scampati alla battaglia. Vikara il terzo figlio in ordine di anzianit di Dhtarra, lunico che prese le difese di Draupad quando ella fu insultata nellassemblea dei kaurava a Hastinapura. Ma secondo alcuni commentatori il Vikara qui menzionato il figlio di Kara. Saumadatti un secondo nome di Bhrirava, significa figlio di Somadatta, somadatta + i(). E un anziano re cugino di Bhma e sar ucciso in modo sleale il sedicesimo giorno di battaglia da Styaki. Nel Mahbharata 5.57.12-18, Duryodhana dice al padre: O padre toro tra gli uomini, io e Kara ci siamo consacrati al sacrificio della guerra (raa-yaj"a). Yudhihira lanimale sacrificale (pau), il carro da battaglia laltare, la spada il cucchiaio delle oblazioni (sruk), la mazza il mestolo (sruva), larmatura lassemblea sacrificale (yaj"a-sadas), i quattro cavalli sono i quattro sacerdoti (purohita), le frecce sono lerba (darbha), la fama loblazione (prayaj). Avendo offerti noi stessi alla divinit del Sole, vinceremo questa battaglia e avendo ucciso i nemici, torneremo gloriosi 35 Secondo alcuni commentatori lespressione anye r# altri eroi, indica Jayadrata il re del Sindhu (odierno Pakistan) e marito di Du$al figlia di Dtharra; alya il re di Madra (odierno Punjab) uno zio di Arjuna e Ktavarma un membro della famiglia di Ka. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
9 bocca di Duryodhana poich pi avanti Ka dir: ... tutti questi uomini sono gi stati uccisi da me; o esperto arciere, sii solo un mio strumento. 36
La nostra forza protetta da Bhma incompleta, mentre la forza protetta da Bhma completa. 37 1.10
La nostra forza aparyptam incompleta, ossia incapace di affrontare i figli di P!u, poich pur protetta (comandata) da Bhma, la cui intelligenza affilata ed esperto di armi e di scienze, egli propenso alla neutralit (tra i p!ava e i kaurava). Mentre larmata dei figli di P!u protetta da Bhma, la cui intelligenza grossolana ed ignorante di armi e di scienze, paryptam completa, capace di affrontarci.
Perci Duryodhana dice: siate vigili.
ayaneu ca sarveu yathbhgamavasthit#, bhmamevbhirakantu bhavanta# sarva eva hi. 1.11
Perci tutti voi assistete Bhma, saldi nelle vostre posizioni nelle file dellarmata. 1.11
Non abbandonate yath-bhgam le vostre posizioni nel campo di battaglia in prossimit di Bhma, ayaneu tra le file dellarmata. Proteggetelo cosicch mentre egli
36 Bhagavad-gt 11.33. 37 Il commento di Vivantha pressoch identico a quello di rdhara e Keava Kmrin. Secondo Madhusdana Sarasvati il termine aparyptam significa capace, poich larmata di Duryodhana conta undici divisioni (akauhi) ed comandata da Bhma, mentre larmata dei p!ava paryptam insufficiente, perch conta soltanto sette divisioni. Nilakaha, nandagiri e Baladeva condividono questa stessa interpretazione. Rmnuja nel suo commento al verso 1.19, da dove comincia il suo commentario, sostiene che Duryodhana considera la sua armata insufficiente. Vednta Deika aggiunge che, fin dalle prime parole di Duryodhana, si nota quanto egli fosse impaurito nonostante la presenza tra le sue file di Bhma, Droa e gli altri grandi combattenti. Inoltre sebbene fosse Dhadyumna al comando dellarmata dei p!ava, Duryodhana contrappone Bhma a Bhma, non solo per un gioco di parole, Bhma era un acerrimo nemico di Duryodhana e aveva fatto voto di uccidere lui e tutti i suoi 99 fratelli. Altri commentatori fanno notare che nel corso del Mah-bhrata, Duryodhana ha sempre espresso la certezza della sua vittoria, come nel cinquantacinquesimo capitolo dellUdyoga-parvan dove Duryodhana dice a Dhtarra: O re, io penso che i combattenti dellarmata dei figli di P!u sono inesperti, mentre i combattenti della nostra armata sono molto capaci. Pi avanti nel cinquantunesimo capitolo del Bhma-parvan, Duryodhana pronuncia lo stesso verso 1.10 e poi aggiunge: Tutti voi potete uccidere singolarmente i figli di P!u, che c da meravigliarsi se uniti li ucciderete tutti? I termini aparyptam e paryptam si prestano a due interpretazioni opposte, ma ambedue grammaticalmente corrette a causa del duplice significato della radice verbale pari-p essere capace o limitare. Ci ha prodotto la formulazione di diversi ragionamenti da parte dei commentatori che sostengono luna o laltra interpretazione. Del resto tutto il discorso che Duryodhana rivolge a Droa, i titoli che usa nel rivolgersi a lui e per descrivere i vari comandanti della sua armata in quella sequenza, da consumato diplomatico quale egli era, sono cos ambigui che si prestano ad ogni genere di interpretazioni psicologiche delle sue parole sulle quali si sono sbizzarriti i commentatori. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
10 sta combattendo non sia attaccato alle spalle; poich la nostra vittoria dipende dalla forza di Bhma. 38
tasya sajanayanhara kuruvddha# pitmaha#, 1.12 a
Rendendo felice Duryodhana, il nonno anziano dei kaurava, 1.12 a
Bhma felice dopo aver ascoltato (Duryodhana) che lo esaltava, per dissipare la paura di Duryodhana e soddisfarlo fece:
sihanda vinadyoccai# akha dadhmau pratpavn. 1.12 b
dopo aver ruggito come un leone, il valoroso (Bhma) suon con forza la conchiglia. 39 1.12 b
Il suffisso (")am(ul) usato in caso di similitudine con un oggetto o un agente 40 , perci significa: dopo aver ruggito come un leone.
Sa"jaya dice: ambedue gli eserciti si entusiasmarono al combattimento.
tata# akhca bheryaca paavnakagomukh#, sahasaivbhyahanyanta sa bdastumulobhavat. 1.13
Allora furono suonate simultaneamente le conchiglie, i timpani, le grancasse, i tamburi e i corni e quel suono divenne tumultuoso. 41 1.13
I paav# sono tamburi di coccio (mdaga), gli nak# sono le grancasse e i go- mukh# sono degli strumenti a fiato. 42
38 Nel quindicesimo capitolo del Bhma-parvan del Mah-bhrata, allinizio della battaglia Duryodhana chiede al fratello Dusaana di organizzare la difesa di Bhma dagli attacchi di ikhandin. Bhma gli ha rivelato che non combatter mai contro ikha!in, perch nella sua vita precedente, ikha!in fu Amb, una principessa gi promessa in sposa che egli rap per il fratello Vicitravirya e che riconosciuto lerrore, abbandon condannandola al celibato involontario. Al termine dellottavo giorno di battaglia, i figli di P!u avvicinarono Bhma e gli chiesero come potevano sconfiggerlo. Bhma stesso allora sugger ad Arjuna che il giorno seguente si facesse scudo con ikha!in. Tale espediente imped a Bhma di reagire agli attacchi di Arjuna causando il suo ferimento mortale. 39 Vivantha segue linterpretazione di rdhara e di Rmnuja riportata nel commento al verso 1.19 in accordo alla quale Bhma rugg come un leone e poi suon con forza la conchiglia. Mentre secondo Madhusdana Sarasvati e Keava Kmrin, Bhma suon con forza la conchiglia ruggendo come un leone. Il suono della conchiglia tradizionalmente ritenuto capace di scongiurare i disastri ed frequentemente usato nei riti religiosi e negli esorcismi. 40 Pini-stra 3.4.45 upamne karmai. Il suffisso primario ()am(ul) che forma un tipo di participio indeclinabile, pu essere attaccato a una radice verbale quando il nuovo termine formato in composizione (samsa) con un oggetto o un agente in relazione di similitudine con esso. In questo caso: siha-ndam nad + ()am(ul) in composizione con siha. 41 Il suono delle conchiglie e degli altri strumenti indica linizio ufficiale della battaglia. 42 I bheri e gli naka erano grossi tamburi di guerra. Secondo alcuni commentatori i paava erano tamburi usati per annunciare in pubblico gli editti governativi e i go-mukha erano lunghi corni dalla bocca (mukha) a forma di muso di bue (go). La md-aga un tamburo di coccio a due estremit a tronco di cono di diverso diametro congiunti alla base pi larga avente lo stesso diametro, il suono prodotto colpendo con le dita le pelli tese alle due estremit tronco coniche. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
Il signore dei sensi (Ka) suon la conchiglia P"cajanya, il conquistatore delle ricchezze (Arjuna) suon la conchiglia Devadatta, stomaco di tigre (Bhma) le cui imprese sono terribili, suon la grande conchiglia Pau!ra. 44 1.15
I termini p"cajanyam e gli altri sono i nomi delle conchiglie.
Il re Yudhihira, figlio di Kunt, suon la conchiglia Ananta-vijaya, Nakula e Sahadeva suonarono le conchiglie Sughoa e Mai-pupaka. 45 1.16
43 Il termine Mdhava oltre che discendente di Madhu, da madhu + a(), pu anche significare marito (dhava) di Lakm (m), la Dea della fortuna, il che secondo alcuni commentatori un chiaro segnale che Sa"jaya d a Dhtarra della vittoria finale di Arjuna. In questo verso, luso della forma duale sottolinea lalleanza tra Ka e Arjuna. Nelldi-parvan del Mah-bhrata narrato che Arjuna ricevette in dono il carro Nandigoa e larco G!va da Agni, la divinit del fuoco e due faretre di frecce inesauribili da Varua, la divinit delle acque. I quattro cavalli bianchi che trainavano il carro di Arjuna furono donati da Citraratha, il re dei cantori celesti (gandharva). Poich il carro di Arjuna era trainato da tali cavalli uno dei suoi dieci nomi principali veta-vahana, colui il cui carro tirato da bianchi destrieri. Nel Sauptika-parvan narrato che al termine della battaglia di Kuruketra, questo carro non pi necessario, per via di tutti i colpi ricevuti, si incener completamente in un istante appena Ka scese da esso. 44 Nel Bhgavata-pura, decimo skandha, capitolo 44, narrato che Ka si appropri della conchiglia P"cajanya uccidendo il demone omonimo. Secondo alcuni commentatori la conchiglia Devadatta fu donata ad Arjuna dal demone Mya da lui salvato dalla collera di Ka, ma secondo altri fu donata ad Arjuna da Indra. Nel Sabh-parvan del Mah-bhrata narrato che Arjuna acquis il nome Dhana"jaya, conquistatore di ricchezze, perch aiut il fratello Yudhihira ad accumulare le grandi ricchezze necessarie allesecuzione del grande sacrificio (rjasuya-yaj"a). Nel Vira-parvan del Mah- bhrata sono enumerati i dieci principali nomi di Arjuna: Arjuna brillante, Phlguna nato nel mese lunare di phlguna (febbraio-aprile), Jiu vittorioso, Kiriin incoronato, veta-vahana colui il cui veicolo (carro) trainato da cavalli bianchi, Vibhatsu poderoso, Vijaya conquistatore, Ka scuro, Savyaacin arciere ambidestro e Dhana"jaya conquistatore di ricchezze. Vkodara, stomaco (udara) di tigre (vka) un altro nome di Bhma. Pau!ra, il nome della conchiglia di Bhma, deriva da Pu!ra mitica citt dellHimalaya. 45 Keava Kmrin nota che Sa"jaya menziona uno a uno i nomi delle conchiglie di Ka e dei p!ava, ma non uno di quelle dei kaurava perch soltanto le conchiglie dei figli di P!u sono famose. Questa unaltra indicazione indiretta che Sa"jaya d a Dhtartra della futura sconfitta dei suoi figli. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
12 kyaca paramevsa# ikha! ca mahratha#, dhadyumno viraca styakicparjita#. 1.17
Il re di K, potente arciere, il grande guerriero ikha!in, Dhadyumna, Vira e linvincibile Styaki, 46 1.17
Drupada e i figli di Draupad, Saubhadr (Abhimanyu) che ha forti braccia; o Dhtarra, signore della terra, tutti ovunque suonarono le loro rispettive conchiglie. 47 1.18
Il termine apar-jita# significa guerriero invincibile, oppure cparjita# pu essere scomposto in cpa-rjita# che significa arciere focoso o incollerito.
sa ghoo dhrtarrn hdayni vyadrayat, nabhaca pthiv caiva tumulobhyanundayan. 1.19
Quel suono tumultuoso vibrando tra il cielo e la terra fece tremare i cuori dei figli di Dhtarra. 48 1.19
atha vyavasthitn dv dhrtarrn kapidhvaja#, pravtte astrasapte dhanurudamya p!ava#. hkea tad vkhyamidamha mahpate, 1.20
Allora, o signore della terra (Dhtarra), il figlio di P!u (Arjuna) il cui vessillo ornato con leffigie di una scimmia, pronto alluso delle armi, osservando i figli di Dhtara schierati in formazione di combattimento, dopo aver afferrato larco, disse queste parole al Signore dei sensi (Ka). 49 1.20
46 ikha!in uno dei figli di Drupada, Drupada da lungo tempo desiderava un figlio. Dopo esser riuscito a soddisfare iva, fu da lui benedetto da iva ad ottenere un figlio da un fuoco sacrificale, ma a causa di un errore di dizione di un mantra commesso da un sacerdote durante il sacrificio eseguito a tale scopo, anzich un maschio, nacque una figlia che fu comunque chiamata ikha!in. Pi tardi un genio (yaka) trasform ikha!in in uomo. Styaki il comandante dellesercito di Ka; grande amico di Arjuna, quando Ka cedette il suo esercito a Duryodhana, si rifiut di servire Duryodhana e si un allesercito dei p!ava. 47 Saubhadra un altro nome di Abhimanyu, il figlio di Arjuna e significa figlio di Subhadr, subhadra + a(). 48 Dopo aver indicato a Dhtarra molti segnali premonitori della vittoria dei figli di P!u, ora Sa"jaya esplicitamente afferma che i figli di Dhtarra erano impauriti. Nelle edizoni di kara, Rmnuja, Madhva e rdhara troviamo il termine vi-anu-ndayan invece che abhi-anu-ndayan, ma sono sinonimi. 49 Secondo Keava Kmrin, Sa"jaya si sta prendendo gioco di Dhtarra chiamandolo, sia qui che nel verso 1.18, signore della terra (mahpate), perch in realt lo sta informando che i suoi figli saranno sconfitti e quindi perderanno il regno. Secondo alcuni commentatori, il termine dhrtarr# non indica soltanto i figli di Dhtarra, ma include anche tutti i loro alleati come Bhma, Droa, Kpa, Kara e gli altri. Leffigie di una scimmia (kapi) orna il vessillo (dhvaja) del carro di Arjuna, perci Kapidhvaja uno dei suoi nomi. Nel centocinquantesimo capitolo del Vana-parvan del Mah-bhrata, Sra-artha-vari-k Capitolo primo
bhmadroapramukhata# sarve ca mahkit, uvca prtha payaitn samavetn kurniti. 1.25
Sa"jaya disse: o discendente di Bharata (Dhtarra), essendogli stato cos richiesto dal signore del sonno (Arjuna), il Signore dei sensi (Ka), dopo aver disposto il potente carro in mezzo ai due eserciti, 1.24
di fronte a Bhma, Droa e a tutti i governanti della terra, disse: o figlio di Pth (Arjuna), osserva i discendenti di Kuru riuniti. 51 1.25
narrato che Hanumat, la potente scimmia devota di Rma, promise a Bhma che in battaglia avrebbe preso il posto della scimmia che orna il vessillo del carro di Arjuna e unito il suo grido di battaglia al suo, ogni volta che egli avesse gridato per terrorizzare i nemici. Questa unulteriore predizione della vittoria dei p!ava che Sajaya d a Dhtarstra. Ogni carro dei grandi guerrieri era ornato da vessilli che portavano impressi differenti simboli: il vessillo di Bhma raffigurava una palma e cinque stelle; quello di Droa una brocca per lacqua e un arco; quello di Avatthman un leone; quello di Duryodhana un cobra; quello di Kpa un toro; quello di Jayadrata un cinghiale e cos via. 50 Madhusdana Sarasvati nota che se Arjuna pu dare ordini a Ksa che dubbi ci possono essere della sua futura vittoria? Inoltre spiega che Arjuna si rivolge a Ka con il nome Acyuta infallibile, in modo che egli non obietti che pericoloso mettersi tra i due eserciti. Nella Gt il nome Acyuta il primo e anche lultimo usato da Arjuna per rivolgersi a Ka rispettivamente in questo verso e nel 18.73. 51 Madhusdana Sarasvati sostiene che Sa"jaya si rivolge a Dhtarra chiamandolo Bhrata, per ricordargli la sua nobile discendenza e che se si fosse comportato con i nipoti (i p!ava) in modo corretto, non si sarebbe giunti a questo conflitto. Inoltre, spiega che Ksa si rivolge ad Arjuna chiamandolo figlio di Pth, per indicare linfluenza della discendenza materna che presto avrebbe reso Arjuna soggetto al dolore e allillusione propri del carattere femminile. Ma il nome Prtha indica anche la stretta relazione parentale tra Ka e Arjuna, poich Pth la sorella di Vasudeva che il padre di Ka. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
14 Il nome Hkea 52 indica che sebbene Ka sia il Signore dei sensi di tutti gli esseri viventi, qui si sottomette al senso della voce di Arjuna e dimostra quanto Ka soggetto allamore di Arjuna. Il nome Gu!kea pu essere scomposto in gu!a zucchero e akea dove a indica Viu, ka indica Brahm e a indica Mah-deva, 53 ci significa che Arjuna come Viu, Brahm e iva gusta lo zucchero o la dolcezza dellamore per Ka. Se Ka stesso che il migliore tra tutte le manifestazioni divine (avatra) ed il migliore dei gioielli che ornano il capo 54 si sottomette allamore di Arjuna, come possono Viu, Brahm e iva che sono le sue emanazioni che governano i tre gua 55 esibire la loro potenza (indipendenza)? Viu, il Signore del mondo spirituale disse: I figli del brhmaa sono stati rapiti da me perch io ero curioso di vedervi. 56 Altrimenti il nome Gu!kea pu anche essere scomposto in gu!ka sonno e a signore e perci significare il signore del sonno. 57 Se Ka che il Signore della illusoria natura materiale (my) 58 si sottomette ad Arjuna vinto dal suo amore, c da meravigliarsi se Arjuna pu sconfiggere il misero sonno che n soltanto una funzione?
tan samkya sa kaunteya# sarvn bandhnavasthitn, kpay parayavio vidannidamabravt. 1.27
Allora il figlio di Pth, vide in ambedue gli eserciti i padri, i nonni, gli insegnanti, gli zii materni, i fratelli, i figli, i nipoti, gli amici e anche i suoceri e i benefattori. 59 1.26
52 Il nome Hikea significa signore (a) dei sensi (hika). 53 Mah-deva un altro nome di iva che significa il pi grande (mah) tra gli dei celesti (deva). 54 Espressione idiomatica che indica una grande personalit. 55 I gua, letteralmente legacci, sono le tre forze della natura materiale (prakti) che operano il condizionamento degli esseri viventi. Viu presiede al gua della virt (sattva), Brahm presiede a quello della passione (rjas) e iva a quello dellignoranza (tamas). 56 Bhgavata-pura 10.89.59. Viu si rivolse cos a Ka e Arjuna quando essi si recarono nella sua dimora per recuperare i figli del brhmaa di Dvrak da lui rapiti. Questo versetto una delle evidenze delle scritture con i quali i teologi gau!ya sostengono che Viu una emanazione di Ka. 57 Gu!kea, signore del sonno, anche uno dei pi noti nomi di iva cos chiamato perch sempre vigile e dedito alla meditazione o altrimenti perch, come costume dei saggi, tiene i capelli (kea) raccolti a palla (gu!) o crocchia. 58 In accordo alla dottrina advaita-vedanta, lillusione (my) che fa credere che tutto ci che ci circonda, ossia il mondo e tutti gli esseri viventi noi compresi, sia realmente esistente e separato dal Brahman. Mentre per i filosofi vaiava, my lillusoria natura materiale (prakti) personificata da Durg, che causa lidentificazione dellessere vivente con il corpo di cui dotato e che non gli permette di riconoscersi come frammento del Brahman perci di natura spirituale e privo di condizionamenti, per i gau!ya un eterno servitore di Ka. 59 E tuttora comune in India chiamare padri anche gli zii, fratelli anche i cugini e figli anche i nipoti. Arjuna vede nei due schieramenti, tutti i membri della sua famiglia: i padri come Bhrirava, i nonni come Bhma, gli zii materni come alya e Sakuni, i fratelli come Yudhihira e Duryodhana, i figli come Abhimanyu e Lakmaa, che il figlio di Duryodhana, i nipoti come i figli di Lakmaa, gli amici coetanei come Avatthman, i suoceri come Drupada e amici benefattori come Ktavarma. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
15 Il figlio di Kunt, dopo aver visto tutti i familiari, dolente e sopraffatto da una grande compassione, disse queste parole. 1.27
I termini putrn e pautrn indicano i figli e i nipoti di Duryodhana e degli altri.
arjuna uvca davema svajana ka yuyuts samupasthitam, sdanti mama gtri mukha ca pariuyati. 1.28
Arjuna disse: o Ka, dopo aver visto i miei familiari schierati e desiderosi di combattere, le mie membra cadono e la mia bocca si secca. 60 1.28
In questo verso deve essere supplito il termine sthitasya che significa di me qui presente 61 .
na ca aknomyavasthtu bhramatva ca me mana#, nimittni ca paymi vipartni keava. 1.30
Il mio corpo trema e i peli si rizzano, larco G!va mi scivola dalla mano e la mia pelle brucia. 62 1.29
O Keava (Ka), non sono capace di reggermi, vedo cattivi presagi e la mia mente vacilla. 63 1.30
Come si usa dire: Questo un nimitta, un segno auspicioso, perci io risieder qui, allo stesso modo in questo verso il termine nimitta significa presagio. Arjuna prevede che non sar felice vincendo in combattimento e conquistando il regno, piuttosto egli sente che trover il contrario, ossia sofferenze e difficolt.
60 Secondo Madhusdhana Sarasvati, il nome Ka qui indica colui che assorbe le sofferenze o i peccati dei bhakta, dalla radice verbale k attrarre + na(k). 61 Laggiunta del soggetto sthitasya rende il verso chiaro e corretto. 62 Il mitico arco G!iva fu donato ad Arjuna da Varua, la divinit delle acque e a lui restituito dopo la scomparsa di Ka. 63 Il nome Keava significa dalla bella chioma, da kea + vat(up), colui che uccise il demone Kein (kein vadha karotti keava) o colui che sottomette Brahm (Ka) e iva (Isa). In questo verso Arjuna dice di non essere capace di reggersi in piedi e pi avanti nel verso 1.46, dice che piuttosto che combattere, preferirebbe essere ucciso sul campo di battaglia senza reagire. Perci secondo alcuni commentatori improbabile che Arjuna volesse veramente abbandonare il campo di battaglia, accettare lordine di rinuncia (sanysa) e vivere mendicando, come sostenuto da molti altri commentatori. Alcuni cattivi presagi come quelli visti visti da Arjuna sono menzionati nel Bhma-parvan 2.17: avvoltoi che vagano nei cieli, carri che si muovono senza cavalli, ecc. I sintomi mostrati da Arjuna nei versi 1.28-30 sono simili a quelli enumerati da Bharata Munin nel Naya-stra 6.62-63 che riguardano lespressione del karua-bhva, ci confermato dal riferimento di Sa"jaya allo stato sopraffatto dalla compassione di Arjuna in 1.27 e 2.1. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
16 na ca reyonupaymi hatv svajanamhave, 1.31
Dopo aver ucciso i miei familiari in battaglia, io non vedo beneficio. 64 1.31
Arjuna cita il seguente passo: In questo mondo due tipi di persone possono raggiungere il disco solare, il rinunciato (sanysin) pellegrino che ha perfezionato lo yoga e lo katriya che muore in battaglia 65 Questa e altre citazioni delle scritture descrivono i benefici ottenuti da chi muore in battaglia, ma chi uccide (in battaglia) non ottiene alcun beneficio.
Ka risponde: il vincitore ottiene il frutto della fama e del regno. Allora Arjuna dice:
na kake vijaya ka na ca rjya sukhni ca, ki no rjena govinda ki bhogairjvitena v. 1.32
yemarthe kkita no rjya bhog# sukhni ca, ta imevasthit yuddhe prstyaktv dhanni ca. 1.33
etnna hantumicchmi ghnatopi madhusdana, api trailokyarjasya heto# ki nu mahkte. 1.35
O Ka, io non desidero la vittoria, il regno e i piaceri reali; o Govinda (Ka) quale beneficio trarremo dal regno, dai piaceri o dalla vita, 66 1.32
quando coloro nel cui interesse noi desideriamo il piacere, la felicit e il regno, queste stesse persone avendo offerto le vite e le ricchezze sono presenti in battaglia. 1.33
Insegnanti, padri, figli e nonni, zii materni, suoceri, nipoti, cognati e familiari; 1.34
o distruttore del demone Madhu, io non desidero uccidere queste persone neanche al costo di essere ucciso da loro, neanche per conquistare il regno dei tre mondi, che dire della terra. 67 1.35
Ka dice: I sei tipi di aggressori sono: lincendiario, lavvelenatore, colui che impugna armi, il ladro di ricchezze, delle propriet o della propria moglie 68 e Gli
64 Il commento di Vivantha pressoch identico a quello di Keava Kmrin. 65 Citazione dal Parara-smti 1.117. 66 Il nome Govinda indica Ka che protegge dalla collera di Indra le mucche (go) e i pastori di Vndvana raccolti sotto la collina Govardhana (go vindatti govinda). 67 Il nome Madhusdana indica Viu luccisore del demone Madhu. In vari Puraa narrato che gli asura (demoni o anti-dei) Madhu e il fratello Kaitabha furono ambedue uccisi da Matsya, la discesa (avatra) pesce di Viu per aver rubato i Veda a Brahma. In questa serie di versi Arjuna manifesta linutilit di combattere per ottenere un regno e piaceri da godere da solo. 68 Citazione dal Vaiha-smti 3.19. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
17 aggressori devono essere uccisi senza esitazione, chi uccide un aggressore non incorre in alcun peccato 69 e cos via. Queste citazioni dimostrano che gli aggressori possono essere uccisi.
Allora Arjuna dice:
nihatya dhrtarrnna# k prti# syjjanrdana, ppamevrayedasmn hatvaitntatyina#, 1.36
O Janrdana 70 (Ka), uccidendo i figli di Dhtartra quale piacere sar nostro? Uccidendo questi aggressori il peccato ci sopraffarr. 71 1.36
Uccidendo queste persone noi incorreremo nel peccato; lartha-stra che hai citato: Gli aggressori devono essere uccisi senza esitazione, chi uccide un aggressore non incorre in alcun peccato meno autorevole del dharma-stra. Come Yj"avalkya ha affermato: Il dharma-stra considerato essere pi autorevole dellartha-stra 72
Arjuna dice: perci uccidendo gli insegnanti incorreremo nel peccato e non saremo felici.
Perci non degno di noi uccidere i figli di Dhtarra, nostri familiari; o Mdhava (Ka), uccidendo i nostri familiari come potremo essere felici? 73 1.37
Ka dice: allora perch tutte queste persone sono qui presenti sul campo di battaglia? Arjuna risponde:
69 Manu-smti 8.350-351. 70 Il nome Janrdana indica colui che distrugge i demoni, da jana-ard + (lyu) ana. Oppure indica colui che distrugge il ciclo delle nascite e morti degli uomini o anche colui al quale tutti gli uomini chiedono benedizioni. 71 Nelldi-parvan del Mah-bhrata narrato che Duryodhana tent molte volte di uccidere Bhma e gli altri p!ava. Nel Sabh-parvan narrato che i kaurava tentarono di disonorare Draupad spogliandola in pubblico e nel Vana-parvan narrato che i kaurava si impossessarono del regno dei p!ava esiliandoli con un trucco nella foresta. Perci non ingiustificato che Arjuna definisca i kaurava degli aggressori. 72 Citazione dalla Yaj"avalkya-smti 2.21. Il dharma-stra il corpo di scritture che tratta i doveri religiosi, etici e morali, mentre lartha-stra come il Nti-stra attribuito a Canakhya o Kautilya che risale al secondo sec. d.C., il corpo di scritture che tratta delle istituzioni governative dai compiti del sovrano e dei ministri, alla legislazione civile e penale, alle corporazioni, ecc. 73 Il commento di Vivantha pressoch identico a quello di Keava Kmrin. Il nome Mdhava significa marito (dhava) della dea della fortuna (M o Lakmi). A sostegno delle parole di Arjuna, Baladeva cita questo passo da un dharma-stra: Nessun essere vivente deve essere ucciso. Nella Vaiha-smti affermato: Colui che uccide i propri familiari il pi grande peccatore. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
18 yadyapyete na payanti lobhopahatacetasa#, kulakayakta doa mitradrohe ca ptakam. 1.38
katha na j"eyamasmbhi# ppdasmnnivartitum, kulakayakta doa prapoyadbhirjanrdana. 1.39
Sebbene queste persone la cui mente sopraffatta dallavidit non vedono il male generato dalla distruzione della famiglia, n peccato nellostilit agli amici, 1.38 o distruttore di demoni, come mai noi che vediamo il peccato generato dalla distruzione della famiglia non siamo risoluti a evitarlo? 74 1.39
Con la distruzione della famiglia si estinguono gli eterni doveri (dharma) familiari; quando il dovere infranto, lirreligione (adharma) prevale sullintera famiglia. 75 1.40
Il termine santan# indica gli eterni doveri familiari tramandati da lungo tempo dalla successione dinastica.
74 Madhusdana Sarasvati e Baladeva citano i seguenti passi dal Mh-bhrata, nti-parvan 448.1: Lo katriya non pu rifiutare un invito al combattimento e al gioco dei dadi e dal Gautama-dharma-stra 2.1,41: Quello che lo katriya vince in battaglia gli appartiene. 75 Arjuna teme la responsabilit della distruzione delle tradizioni familiari (kula-dharma), poich sono gli autorevoli precettori e gli anziani della famiglia, che si occupano della loro corretta applicazione e trasmissione. Pi tardi Kra risponde direttamente Ad Arjuan nel verso 2.31 che per mantenere il sistema dei vara egli deve combattere. Per tradizioni familiari si intende: lamministrazione dei riti di passaggio o sacramenti (saskra), i riti in onore degli antenati (rddha e tarpaa), i riti di espiazione dei peccati (prayacitta), i riti quotidiani (nitya-karman) come le tre orazioni (sdhya), lesecuzione dei cinque tipi di sacrifici (p"ca-mha-yaj"a) e quelli occasionali (naimittika-karman) come il savitr- puja e le varie cerimonie che rendono solidi i legami familiari, oltre a tutti gli usi e costumi familiari non scritti. Non c accordo nei molti e diversi dharma-stra e dharma-stra come il Manu-smti sul numero e il tipo di sacramenti (saskra) ai quali devono sottoporsi gli dvija, variano anche in base alla casta (vara) e al luogo dorigine del testo che li enumera, tuttavia per i br#maa sedici sacramenti ricorrono pi spesso e sembrano essere considerati i principali: il rito del concepimento (garbhdhna), il rito per avere figli maschi (pusavana), la partizione dei capelli della puerpera (smantonayana), la nascita (jtakarman), il battesimo (nmakaraa), la prima uscita di casa del neonato (nikrmaa), il primo cibo solido del neonato (annaprana), la prima tonsura rituale del capo del bambino (c!karaa), la foratura dei lobi delle orecchie del bambino (karavedha), linizio degli studi del bambino (vidyrabha), il rito dellaccettazione del filo sacro del ragazzo (upanayana), linizio dello studio dei Veda del ragazzo (vedrabha), la seconda tonsura rituale del capo del ragazzo (kenta), il termine degli studi del ragazzo (samvartana), il matrimonio (vivha) e il funerale (antyei). Ogni saskra accompagnato dallesecuzione di un sacrificio del fuoco (homa), nel caso dellultimo, il funerale (antyehi), loblazione nel fuoco il cadavere del defunto Questo vale per tutti eccetto i sanysin rinunciati e morti al mondo dei quali il funerale gi stato celebrato allatto dellinvestitura del sanysa. Le ragazze di casta superiore (dvija) sono sottoposte agli stessi sacramenti eccetto i due della tonsura del capo e i quattro connessi allo studio delle scritture riservati ai maschi, mentre specifico per loro il sacramento della prima mestruazione (ritusuddhi). Inoltre per le ragazze tutti i sacramenti sono eseguiti senza la recitazione dei passi dei Veda. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
O Ka, a causa della prevalenza dellirreligione, le donne della famiglia si corrompono; o discendente di Vi, dalla corruzione delle donne nasce la confusione delle caste. 76 1.41
Quando lirreligione prevale certamente le donne diventano infedeli.
sakaro narakyaiva kulaghnn kulasya ca, patanti pitaro hye luptapi!odakakriy#. 1.42
utsannakuladharmn manuy janrdana, narakeniyata vso bhavattyanuruma. 1.44
La confusione delle caste guida allinferno i distruttori della famiglia e la famiglia stessa; gli antenati dei distruttori della famiglia cadono, poich si interrompono le offerte dellacqua e del pi!a. 77 1.42
Gli errori dei distruttori della famiglia causano la confusione delle caste, quindi scompaiono gli eterni doveri (dharma) di casta e i doveri di famiglia. 1.43
76 Linfedelt delle donne genera prole non appartenente alle quattro caste definita vara-sakara (classi miste), dalle caratteristiche impure descritta nella Manu-smti 10.1-61. Tale prole non qualificata allesecuzione di alcun rito compresi quelli offerti agli antenati. La preoccupazione dello sviluppo della confusione delle caste sar espressa anche da Ka pi avanti nel verso 3.24. Vedi anche Manu-smti 8.353 Queste violazioni (labuso delle mogli altrui) danno luogo alle classi miste, causano il declino della legge e guidano alla distruzione del mondo e 10.24 Le classi miste sono dovute alle unioni illecite tra membri di classi diverse, ai matrimoni con donne proibite e allabbandono dei propri doveri 77 Il rito del tarpaa descritto nella Manu-smti 3.122-286, eseguito dal pi prossimo familiare (sapi!a) del defunto a partire dal figlio primogenito. Al defunto e ai pit (letteralmente padri) antenati e protettori della famiglia, vengono offerte dellacqua e tre palline di riso cotto nel latte (pi!a) destinate alle ultime tre generazioni che rappresentano tutta la stirpe. Si ritiene che queste offerte soddisfino i defunti in viaggio per il mondo degli antenati (pit-loka) e permettono a quelli gi l residenti di rimanervi fino a che un loro discendente compie il rito. Il rito deve svolgersi durante la quindicina chiara (sukla-paka) di Luna crescente e consiste nel gettare lofferta nel focolare domestico o talvolta sul tetto della propria abitazione. Una piccola parte del pi!a offerta anche alle giovani spose. A causa dellinterruzione del rito, gli antenati cadono dalla Luna sotto forma di rugiada durante la quindicina scura (ka-paka) o calante, impregnano il riso che mangiato da donne li rigenererano. Il rito dello rddha eseguito una volta allanno in onore delle ultime tre generazioni di genitori nellanniversario della scomparsa del padre e consiste nellinvitare a un pranzo cerimoniale i colti sacerdoti (brhmaa), i notabili di alta casta del vicinato e qualche ospite inatteso (atithi). E ritenuto che gli antenati accettino il cibo attraverso gli invitati al pranzo rituale. Il generare figli uno dei cinque debiti (na) che il capofamiglia dvija deve saldare, specificatamente quello verso gli antenati. Il termine putra figlio deriva da pu inferno e tra salvare, la moglie generando un figlio salva il marito dallinferno dove cadono coloro che non hanno almeno un figlio che continua le tradizioni del tarpaa e dello rddha per gli antenati. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
20 O distruttore dei demoni, noi abbiamo ascoltato che la dimora degli uomini il cui dovere di famiglia infranto, per sempre linferno. 78 1.44
Il termine utsdyante significa sono distrutti.
aho bata mahatppa kartu vyavasit vayam, yadrjyasukhalobhena hantu svajanamudyat#. 1.45
yadi mmapratkramaastra astrapaya#, dhrtar rae hanyustan me kematara bhavet. 1.46
Oh! Siamo determinati a commettere un grande peccato, pronti a distruggere la nostra famiglia a causa dellavidit dei piaceri del regno. 79
1.45
Sarebbe meglio per me se i figli di Dhtartra mi uccidessero sul campo di battaglia, disarmato e senza reagire. 80 1.46
Sa"jaya disse: dopo aver detto ci, Arjuna, con la mente sopraffatta dal dolore gettando larco e le frecce si sedette sul carro nel campo di battaglia. 81 1.47
Arjuna si sedette ratha-upastha sul carro, sakhye nel campo di battaglia.
78 Il termine jti-dharm# ha un significato un po pi ampio del termine kula-dharm# gi menzionato nel verso 1.40. Qui indica specificatamente i doveri di casta (vara) determinati dalla nascita (jati) e i doveri del lignaggio dinastico o clan (gotra e pravara). Il sistema delle caste sancisce la disuguaglianza tra gli esseri umani ed applicato per mezzo di rigide regole di endogamia. Vedi i versi 4.13 e 18.41-44 dove pare che la determinazione della casta di appartenenza (vara) e del mestiere (karman) sia dovuto allinfluenza dei tre gua svolto, non solo dalla nascita (jti), ma il karman passato che ha determinato la nascita e di conseguenza il mestiere. 79 Secondo alcuni commentatori con il termine vayam noi, Arjuna oltre a s e agli altri p!ava, include anche i kaurava. 80 Lespressione aho bata una esclamazione di dolore o di stupore. Secondo il codice donore degli katriya sostenuto anche nel Manu-smti 7.87-98, lavversario che si arrende o disarmato non deve essere attaccato. Secondo alcuni commentatori, affermando che sarebbe meglio essere ucciso disarmato e senza resistere, Arjuna indica quanto i suoi nemici erano inclini a combattere anche in modo sleale e quanto lui non lo desiderasse affatto. 81 Soltanto al termine della Gt al verso 18.73, Arjuna afferma di essersi rialzato e di essere pronto a combattere. Vivantha accetta la numerazione dei versi adottata da quasi tutti i commentatori a cominciare da akara, secondo la quale questo capitolo conta 47 versi avendo considerato il verso 1.31 consistente di una sola linea anzich due guadagnando cos un verso. Questa numerazione dei versi non stata adottata da Madhva, Raghavendra Yatin e Baladeva per i quali il primo capitolo conta di 46 versi. Tuttavia il numero totale dei versi della Gt rimane 700, perch essi n aggiungono uno extra allinizio del tredicesimo capitolo, portandone il numero a 34 anzich 33 come per tutti gli altri. Sra-artha-vari-k Capitolo primo
21 Cos si conclude il commento al primo capitolo della Gt chiamato Sra- artha-vari composto in accordo ai saggi e che procura felicit al cuore dei bhakta.
Cos termina il primo capitolo dal titolo: Lo yoga del lamento di Arjuna 82
dellupaniad enunciata dal Signore che riguarda la dottrina dello yoga e costituita dalla conversazione tra Ka e Arjuna circa la conoscenza del Brahman.
82 Un altro popolare titolo del primo capitolo : Losservazione degli eserciti. Sra-artha-vari-k Capitolo primo