Sei sulla pagina 1di 164

SATHYA SAI BABA. IL FILO DELL'AZIONE. EDIZIONE 1985. PREFAZIONE.

Queste lezioni sulla Bhagavad Ghita tenute da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba nel t empio (mandir) di Prasanthi Nilayam nei mesi di agosto e settembre del 1984, son o quanto di pi originale ed autentico ci sia fra tutti i commentari di quell'Immo rtale Poema, perch lo stesso autore reincarnato ne spiega il contenuto e lo mette alla portata di tutti coloro che desiderano intendere. L'uomo dovrebbe avere due sostegni nella vita, se desidera renderla profittevole e degna di essere vissuta: La devozione ed il controllo dei sensi. Essi vanno insieme: se solo uno manca, l'uomo costretto a zoppicare ed a fermars i sul cammino verso l'eternit. La strada lunga ed irta di ostacoli e difficolt: non cosa da poco il controllo de i sensi! Essi sono potenti e capaci di trascinare l'uomo nel baratro del peccato e dell'illusione dal quale difficile uscire, ma non impossibile. La devozione che amore per Dio, far superare all'uomo quegli ostacoli con facilit perch Dio, nella Sua infinita misericordia, verr in aiuto a chi Lo ama sincerament e e cerca di raggiungerLo. Sai Baba spesse volte ci ha detto: <(Fate un passo verso Me ed lo far cento passi verso voi!~> Questo rivolgere la mente verso il Divino il primo passo, al quale seguiranno molti altri, in un crescendo trionfante, sino alla totale liberazion e dalla illusione e l'immersione gloriosa nella luce divina. Il Samkhya Yoga o Yoga della saggezza (Samkhya vuol dire saggezza) il 2 Discorso dell a Bhagavad Ghita. Esso tratta dei modi per ottenere la saggezza spirituale. Leggere questi discorsi un privilegio, comprenderli una grazia divina, speriment arne il contenuto gioia suprema. Cari lettori, vi auguriamo di sperimentare quella gioia e, come noi, trarre dall a lettura di quelle parole eterne, motivo di ispirazione e di conforto nella vos tra vita di tutti i giorni. Antonio e Sylvie Craxi

LEZIONE N. 1 I --LA COSCIENZA Dl ESSERE IL CORPO

La debolezza mentale veramente una cosa meschina! Krishna raccomand ad Arjuna: <~ Arjuna! abbandona questa debolezza e combatti in questa guerra con coraggio! <~La coscienza di essere il corpo la causa della tua debolezza! L'ignoranza responsa bile della coscienza del corpo che l'uomo sviluppa diventando debole di mente e, con questa debolezza mentale, egli non in grado di acquisire nemmeno la cosa pi insignificante: la Ghita lo insegna e lo ripete in continuazione.Una persona con la mente debole sar solo preda della passione e della sofferenza. Senza l'attaccamento non ci pu essere il dolore; essi sono come l'oggetto e la su a immagine e sono i nemici principali dell'uomo. L'attaccamento rende l'uomo debole. 11 mio popolo~>, lo, le mie cose, questo l'attacc amento e, sino a quando l'uomo ha questo tipo di attaccamento, la sua sofferenza assicurata. Gli esseri umani, quindi, dovrebbero passare dallo stadio in cui si identificano con il corpo e con le proprie cose, allo stadio pi elevato del <~noi e del <~nost ro, cio della comunit. <~lo, Mio, Il mio popolo questa schiavit! Dall'egoismo dovr ssare gradualmente all'altruismo. Quando gli studenti, ad un certo livello, hanno finito gli esami, i loro risulta ti vengono pubblicati. Due intere pagine del giornale sono dedicate a questo scopo, ed ogni studente ha il proprio numero che guarda senza preoccuparsi minimamente di quello degli ami ci. Questo un tipo di egoismo. Ancora un esempio: alcuni amici hanno preso delle foto e ciascuno interessato al la propria immagine senza curarsi di quella degli altri. Questa un'altra visione ristretta ed egoistica. Con il sentimento del noi, delle <~nostre cose, invece, dovremmo potere prenderci c ura del benessere di tutti, partecipare a molte guerre, senza avere nessun attac camento. Lo stesso Arjuna, nel caso della guerra del Mahabharatha, incominci a pensare che i nemici che si trovava di fronte erano i suoi zii, i suoi nonni, i suoi insegnan ti e si scoraggi. Fu vittima del sentimento del <(mio e l'attaccamento si svilupp insieme alla soffe renza. Quando in precedenza Krishna and in missione di pace, Arjuna aveva Interesse a fa re la guerra, e lo provoc sperando che la Sua Missione fallisse dicendogli, con g rande coraggio: <~Krishna! Tutto questo non si potr fare per questa via, i Kaurav as non sono d'accordo con questa missione!o. (Swami, a questo punto, canta una canzone) ~11 nettare non pu nascere dal veleno. .o>. Arjuna prosegu: ~Gopala! Perch tutte queste parole di Pace? Non indulgiamo in ques to genere di missioni pacifiste! Credi che quei meschini Kauravas, sarebbero d'ac cordo di accettare le nostre proposte?~> (Swami canta di nuovo) ~E' possibile me ttere insieme due opposti?... E' impossibile compiere una missione di pace! Perch p erdi il Tuo tempo e la Tua energia in questo modo? disse Arjuna a Krishna. Arjuna spieg che i Pandavas erano del Nord ed i Kauravas erano del Sud e che fra loro esisteva l'Est e l'Ovest, e che, se tutti dovessero unirsi, questo sarebbe potuto avvenire solo in paradiso o all'inferno, ma non certo qui. Ma, una volta che Arjuna si trov sul campo di battaglia cominci a guardare i suoi parenti ed i suoi amici in campo avverso, e la Sua visione si annebbi e gli venne ro le vertigini. Disse: ~Krishna, non sar capace di combattere! Quando Krishna ud quelle parole si a dir e gli rispose: Questa debolezza mentale! Perch non Ti prepari per la guerra, un a persona stimata come te! Cammini come un eroe ma invece sei una femminuccia! U na persona che soffre di una tale debolezza non pu essere un discepolo di Yogeshwa ra (Dio). Mi vergogno di accettarti come discepolo! La guerra sta per cominciare, la missi

one andata avanti per tre mesi, le preparazioni per la guerra sono state eseguit e. Se solo all'inizio avessi mostrato questo tipo di esitazione non mi sarei assunt o questo compito. Dopo avere scritto lettere ad amici e parenti, dopo avere ottenuto la loro appro vazione ed averli riuniti in assemblea, ora stai distruggendo il vero spirito de llo kshatrya (soldato). Sei diventato timoroso ed i giovani rideranno di te e della tua codardia! Tu hai preso il nome di Arjuna che vuol dire ~sacro e puro. L'attitudine di una persona ~sacra e pura l'ignoranza?Narayana era conscio del tipo di malattia di Arjuna e perci si prepar a trattarla. All'inizio della Bhagavad Ghita, Krishna, avrebbe potuto spie 10 gare ed insegnare il bhakthi Yoga, il karma yoga o il nishkama karma yoga, ma incominc i a parlarne solo a partire dal secondo capitolo. L'intero primo capitolo dedicato a registrare i lamenti ed i piagnistei di Arjun a. Krishna non interfer neanche per un breve momento. Nel secondo Capitolo, dall'I l.mo sloka, Krishna, invece, incominci l'insegnamento. Prima di allora Egli si limit ad ascoltare ogni cosa con grande attenzione e con estrema pazienza, poi chiese ad Arjuna: ~Hai esaurito tutti i tuoi pensieri~>? C ome uno studente si svuota la testa dopo gli esami, cos Arjuna divenne vuoto dopo avere esaurito tutti i suoi pensieri. 2--L'IGNORANZA E' CAUSA Dl DEBOLEZZA Krishna allora disse ad Arjuna: ~La malattia della debolezza mentale entrata in te, lo so come curarla e lo far! L'ignoranza responsabile di questo attaccamento) >. Incominci quindi ad istruirlo sul Samkhya Yoga che significa distinguere fra atma ed a natma (L'eterno ed il transeunte). Una persona che soffre

dell'ignoranza come potrebbe capire l'atma e l'anatma? Un piccolo esempio: quando u n paziente in grande pericolo il dottore deve cercare di portarlo fuori pericolo anzitutto, e dopo solamente, potr incominciare un trattamento. Se una persona sta annegando, prima cercate di salvarla e la portate a riva, e d opo inizierete un trattamento. Non incomincerete certo quando la persona sta per essere sommersa dall'acqua! Kr ishna diede ad Arjuna una forte dose di coraggio per salvarlo dal dolore e dall' abbattimento e gli spieg l'atma e l'anatma: ~Arjuna!Se hai paura, non potrai combinar e niente! Sii coraggioso e non avere nessun tipo di paura! Sii impavido! E solo a queste condizioni che potrai ottenere qualcosa. Anche a quel tempo Krishna sorrideva ed Arjuna piangeva! Colui che sempre sorrid ente Narayana (Dio) e colui che sta sempre piangendo Arjuna (l'uomo). Una persona che piange ignorante. La differenza fra la saggezza e l'ignoranza la potete osservare dovunque, tutti i giorni. Krishna l'atma, Arjuna l'anatma. Krishna disse: ~Vorrei spiegarti cose che hanno relazione con te e con Me. Tu dovresti divenire Me ed io divenire te. Ma se io divenissi te anch' io diventerei debole mentalmente. E impossibile che un tale tipo di mente possa entrare in Me. D'altra parte tu vuoi diventare Me ed allora Mi devi seguire!~> Arjuna rispose: ~Swami! Seguir il Tuo comando!~> Dopo avere dato sufficiente coraggio ad Arjuna, questi fu pronto a combattere.

All'inizio del Samkhya Yoga sono spiegate le cose riferite al corpo ed alla mente . ~Arjuna! prosegu Krishna: Tu pensi che quelle persone sono tuoi parenti ed amici, m a chi un amico?Checosa il corpo? Chi l'abitante del corpo? Tutti i corpi sono co me bolle d'acqua! Tutti i tuoi parenti non sono presenti solo oggi, essi esistet tero da molte nascite precedenti, e tu, ed lo pure, siamo esistiti. Il corpo, la mente, l'intelletto sono tutti strumenti, essi sono qualcosa come l a stoffa che ti serve per vestito. Essi sono inerti! Perch sviluppare un tale attaccamento che ti soggioga al dolore ? Fai il tuo dovere! E vero che tu hai diritto a tutti gli onori riservati al tu o rango di principe, ma, sul campo di battaglia queste cose non hanno importanza , non dare spazio a questi sentimenti! Quelli sono due ruoli diversi; se sei sul campo di battaglia devi combattere, comportati da vero soldato! Dushtarastra (il padre dei Kauravas) chiese a Sanjeia (il veggen te che ascolt il colloquio fra K rishna e Arjuna): ~Sanjeia! Cosa stanno facendo i miei figli? Cosa fanno i Panda vas? Nel campo di battaglia del dharma avvengono tutti i sacrifici. Esso il posto dove hanno giocato i figli del Kuru (') ed per questo che viene chia mato Kurukshetra (il campo di battaglia dell'uomo). Tutte le cose Sacre e di buon auspicio si svolgono in questo luogo. 3--IL CORPO E IL CAMPO Dl BATTAGLIA Quando questo corpo nasce puro ed immacolato. Non vittima di nessuno dei sei nemici dell'uomo: l'ira, la cupidigia, la lussuri a, l'egoismo, l'orgoglio e la gelosia. Un bambino appena nato sempre felice. Egli piange solo perch ha fame. Egli sorride a chiunque, ladro o re; per lui non esiste differenza. Sorride a chi lo bacia ed a chi lo vuole picchiare; egli puro e pu essere descrit to come Dharmakshetra. Quando il corpo cresce, raccoglie differenti tipi di brutte qualit che si svilupp ano in lui. Diventa quindi un Kurukshetra. Lo stesso corpo quindi Dharmakshetra e Kurukshetra. Entrambi, buono e cattivo, esistono nel nostro cuore. La guerra fra i Pandavas ed i Kauravas non dur molto tempo, ma quella fra il catt ivo ed il buono in noi dura una vita intera: essa non ha fine. Il Rajo Guna ed il Thamo Guna sono associati con Mamakaram (l'attaccamento, l'egoismo ed il senso del Mio). La parola Pandavas vuol dire purezza e natura Satwica. I figli di (') Kuru = Cibo: I`uomo nasce dal cibo. Pandu sono puri. In altre parole vi una guerra fra Satwa Guna, Ragio Guna e Thamo guna. Sanjeia rispose alla domanda di Dustharastra: Perch mi chiedi cosa stanno facendo? Essi, se sono andati alla guerra, stanno combattendo! Ma dietro la domanda del Padre dei Kauravas vi era un significato nascosto. Egli sapeva che i suoi figli erano deboli e cattivi e che una volta entrati sul campo di battaglia, che era anche il Dharmakshetra, il campo del dharma, avrebbero potuto subire una trasformazione. Dustharastra era colui che considerava le cose non sue come sue, che considerava di essere il corpo ed era orgoglioso dei propri sensi. Chiunque pensa che il regno di un'altro sia ~suo un Dustharastra. Se osservate la gente della stessa razza di Dustharastra, vi accorgerete che ess a si identifica con il corpo ed i sensi. 4 -- PERCHE LA GHITA FU INSEGNATA AD ARJUNA?

Fra i Pandavas c'era gente che poteva essere anche meglio di Arjuna. Per esempio: Dharmaraja. Perch la Ghita non stata insegnata a lui? Perch non a Bhima che era il migliore in termini di forza fisica? Perch proprio Arjuna? Cerchiamo di capirne la ragione. Dharmaraja era l'incarnazione stessa del dharma, ma a

veva il difetto di non pensare mai alle conseguenze dei suoi atti. Bhima aveva una grande forza fisica, valore e prodezza, poteva sradicare un albe ro con la sua forza, ma aveva il cervello grande come una noce. Arjuna invece, cercava sempre di prevedere ci che sarebbe accaduto perch aveva una visione ampia. Per esempio disse a Krishna: Vorrei piuttosto morire che combattere contro questa gente perch, nel caso di vittoria, significherebbe tanta sofferenza! Invece Dharm araja fece la guerra e, quando la vinse, si pent per avere perso tutti i suoi par enti. Per questa ragione si usa dire che se qualcuno prende una decisione senza discri minazione quando in una brutta situazione, pi tardi dovr pentirsene. Questo fu il caso di Dasaratha (il padre di Rama). Nella guerra fra dei e demoni egli and insieme a sua moglie Kaikey. Essa era la figlia della regina del Kashmir ed era molto informata sull'arte del la guerra. Infatti fu ella che insegn a Rama il tiro all'arco e come prepararsi per la guerr a. Durante l'Avathar Krishna ella era Sathyabhama. Durante la battaglia, Dasaratha stava perdendo una ruota del carro, e Kaikey, co n le sue dita, riusc a fermare la ruota ed impedire che uscisse. Dasaratha fu cos salvo. Quando Dasaratha vide la mano sanguinante della moglie, dopo la vittoria, era co s felice del di lei sacrificio che le disse: Kaikey 12 13

domandami due doni ed io te li far! Egli non specific quali tipi di doni. Egli fece la promessa senza pensare alle conseguenze e Kaikey quando fu il momen to, glieli chiese (uno fu di esiliare Rama e l'altro di mettere sul trono Bharat a). Per questo Krishna ebbe grande affetto per Arjuna, perch guardava sempre alle con seguenze, agli effetti ed alle implicazioni. Arjuna sapeva cosa sarebbe accaduto dopo la guerra e quindi di chiar che non vole va combattere. Egli non si dispiacque dopo la guerra per le tragiche conseguenze, perch l'aveva fatto gi prima. Questo sentimento lo trovate solo in chi ha un cuore puro. Per questo, quando si parla di Arjuna, si fa riferimento ad un cuore puro e sacr o. Vicino a qui c' un posto chiamato Sisilam. In quel posto ci sono due idoli: Mallikarjuna e Bhramaramba; essi rappresentano Parva thi e Parameswara. Il mali il fiore di gelsomino, il cui colore bianco e puro. Questo Iswara. Bhramaramba Parvathi che simile all'ape che va nel fiore di Mallika na e ne sugge il nettare. Poich essa sugge il nettare, acquisisce la autorit su met del corpo di Iswara. Krishna ed Arjuna furono inseparabili per 75 anni perch quest'ultimo aveva un cuo re puro e sacro. Sebbene siano vissuti insieme per 75 anni Krishna non gli insegn la Bhagavad Ghit a durante quel periodo. Perch? Perch durante quel periodo Arjuna consider Krishna come suo cognato. Egli visse con la coscienza di essere il corpo. Ma quando si arrese a Krishna e quest'ultimo accett di diventare suo guru, in que l momento gli insegn la Ghita. Ci vuol dire che la conoscenza spirituale potete ottenerla solo quando esiste un rapporto guru-discepolo. Uddalaka era un grande pundit. A quel tempo non ce n'erano di grandi. Egli invi suo figlio Nashiketas da un guru perch imparasse le Scritture. Egli, come padre, non poteva insegnare al proprio figlio. Questa decisione fu presa perch egli considerava se stesso come padre e questa re lazione non avrebbe permesso di acquistare la conoscenza. Sino a quando vi era la relazione di parentela fra Krishna e suo cognato Arjuna, non poteva essere impartito l'insegnamento. Quando si rimuove questo sentimento dal cuore e si mette al suo posto quello di Dio allora possibile imparare qualcosa. Krishna incominci ad insegnare la Ghita solo dopo che Arjuna si arrese completame nte. Quando egli disse a Krishna: Tu sei mio padre, mia madre, mio maestro, ogni cosa , la mia ricchezza sei tu,allora Krishna rispose: <~Tu sei il Mio discepolo, fai il Mio lavoro, fai ogni cosa per Me ed lo mi prender cura di te! Nel Samkhya Yoga Krishna fece una inchiesta sui mezzi idonei e necessari per far a rrendere Arjuna totalmente alla Sua volont. La cosa pi importante che Krishna fece ad Arjuna fu l'averlo reso libero dalla co scienza di essere il corpo. Fino a quando questa persiste, nessuna via: dharma, karma, bhakthi possibile. Gli attaccamenti inquinano il cuore e senza liberarlo da essi, impossibile riemp irlo di cose sacre. Se un bicchiere pieno d'acqua come puoi riempirlo di latte? Anzitutto devi svuot arlo! Krishna disse ad Arjuna: (~Tu sei pieno della coscienza di essere corpo; e limina questi sentimenti ed allora solo potr riempirti il cuore di cose sacre e p ure! Questo Samkhya Yoga si riferisce agli sforzi per liberare Arjuna dagli attacca menti e dal dolore e riempirlo della coscienza dell'atma. Arjuna! mentre distruggi la foresta dei Pandavas, fallo senza misericordia e senza esistazione! Ricordi, quando si tratt di proteggere le mucche, non esitasti neanche per un momento! Ogg

i le sofferenze hanno ragioni pi profonde e la pi importante l'ignoranza. Avete pianto per Dio e per il dharma? Quando piangerete per loro, allora divente r yoga nel vero senso della parola. Se piangerete per Me sar yoga! Ma voi piangete per un sacco di altre cose! La gente piange quando c' il declino

del dharma? Per salvare il dharma occorre un cuore pieno di coraggio! Solo quando a vrete rimosso questa debolezza dal vostro cuore potrete avere il potere divino. Non date spazio a nessuna debolezza o timore. Siate coraggiosi! Se non avete coraggio, anche una pecora vi far paura! Dovete es sere pronti a far fronte a tutte le circostanze, ma se scappate, anche le scimmi e vi attaccheranno! Se prendete un bastone esse non vi attaccheranno, non mostra te mai la vostra schiena, ma la vostra faccia, e solo allora, sarete in grado di acquisire qualcosa! Il coraggio pu diventare lo strumento di ogni successo. Oggi non dovreste solo avere il coraggio e la determinazione ma possedere anche il discernimento. Il potere di discriminazione deve essere usato secondo le condizioni di spazio e di tempo. Tuttavia, sia che siate qui o altrove, dovete avere la ferma determinazione ed i l coraggio di compiere ogni cosa. ~-L= 14 1 15 LEZIONE N. 2 I --IL DISTACCO E L'AMORE PER DIO Samkhya vuol dire Saggezza. Krishna, che conosceva le debolezze ed il timore di Arjuna, lo ammon: <~Arjuna! Q ual' la ragione del tuo timore e della tua sofferenza? Sono le impurezze della tu a mente le responsabili del tuo stato)~. Krishna us anche un'altra parola: krupania che vuol dire persona meschina)> o uomo mi serabile)>. Ma questi attributi non fanno giustizia della personalit di Arjuna. Infatti egli non era n un miserabile n un poveraccio. Nel linguaggio delle Upanishads, Arjuna era solo una persona ignorante e a causa d i questa lgnoranza, soffriva di mohan che vuol dire attaccamento. La vita pu essere paragonata ad un flusso nel quale gli esseri vengono insieme e poi si separano; essa piena di queste associazioni e separazioni. Anche questa battaglia del Kurushethra ne un esempio. Il dolore viene a causa della separazione. sandhya vuol dire un momento di transiz ione fra due stati. Per esempio l'alba ed il crepuscolo sono ~<sandhya e questo periodo esiste nella natura come nei sentimenti. In questo particolare momento del sandhya l'uomo gioisce o soffre. Ma per l'uomo che desidera la gioia permanente il sentiero la saggezza pi profond a che permette di evitare questi periodi di transizione. Questo Samkhya yoga insegna il distacco, l'indifferenza per il corpo e l'amore per Dio. Ci sono due parole citate nella Ghita:rishikesha e gudakesha. La prima si riferisce al maestro dei sensi e la seconda a colui che li controlla . Arjuna controllava i sensi mentre Krishna ne era il maestro. Arjuna aveva paura delle conseguenze che avrebbero fatto seguito alla guerra e c he avrebbero colpito amici e parenti, perch pensava principalmente al corpo.

2--IL CORPO E' UN VESTITO Il principio del corpo associato all'inerzia. Questo corpo solo un upadhi o contenitore che il jiva (l'individuo) deve trascendere . Esso pu essere paragonato ad un vestito. E' naturale togliersi un vestito logoro e mettersene uno nuovo. Lasciare i vestiti logori per vestirne dei nuovi come abbandonare il corpo ed as sumerne un altro. Alcuni potrebbero nutrire dubbi a tale riguardo. Se il corpo come un vestito~ quando ha 80, 90 anni, sappiamo che dobbiamo cambia rlo, ma se qualcuno muore in giovane et ci chiediamo il perch. Supponiamo che venga abbandonato un corpo di 20 anni; come pu essere chiamato abi to vecchio? Krishna ha dato uno splendido esempio per spiegare il fenomeno: ~Sup ponete di avere comperato un pezzo di stoffa. Lo avete portato a casa e messo nell'armadio e lo avete dimenticato. Dopo sei o sette anni lo tirate fuori, perch vi siete ricordati che l'avevate com perato, e lo portate dal sarto affinch ne faccia delle camicie. Una volta che le camicie sono pronte, le andate a prendere dal sarto e le indoss ate. Quindi andate nella vostra stanza delle preghiere e vi sedete. Inchinandovi, la camicia si strappa. Era una camicia nuova e, ciononostante, si stracciata, perch? La camicia era stat a fatta nuova ma con un vecchio pezzo di stoffa, ecco tutto! Quando uno muore in et giovanile sembra che lasci un corpo nuovo ma, in verit, una vecchia fibra! La vita come una corrente continua e noi infiliamo un corpo dopo l'altro, ciascuno conseguenza di quello precedente. Ancora un esempio: ci sono due persone, una giovane ed una vecchia. Il giovane ha venticinque anni ed il vecchio ne ha pi di ottanta. Il giovane, dopo avere dato 20 colpi su una pietra, non riuscito a romperla. Il vecchio, come Kasturi (E' un devoto di Swami) invece, viene e con due colpi d i martello la spacca. Come mai un vecchio uomo come Kasturi riuscito a spezzare una pietra con due col pi, mentre un giovane di 25 anni non riuscito con 20? Noi crediamo che la pietra abbia ricevuto solo due colpi, mentre invece, ne ha ricevuti 22. Dopo avere ricevuto 20 colpi dal giovane, ha ricevuto 2 martellate dal vecchio. Cos di una persona che nelle vite precedenti ha fatto numerosi sadhanas e, quindi, non occorre che viva questa vita a lungo. Noi teniamo conto solo di questa vita, ma Dio considera le vite passate, gli eve nti passati e le passate conseguenze. Questo corpo finir per decadere e ci accaduto molte volte, per molte nascite. Quando nasce come un pezzo di carne, durante la crescita diventa attraente ed al la fine assume aspetti mostruosi. Il corpo passa attraverso molteplici cambiamenti, per poi logorarsi alla fine. Esso materia inerte! Ecco un'altro dubbio sorgere: ~Come pu chiamarsi materia ine rte quando parla, cammina e lavora>~? Le lancette di un orologio si muovono entr ambe verso destra, ma questo non un motivo sufficiente per dire che esso vive. L'orologio funziona ed ecco tutto. Allo stesso modo questo corpo funziona a causa della energia vitale datagli da D io e, quindi, cammina, parla e lavora. Senza il principio Divino che lo anima, il corpo non pu funzionare. Un altro dubbio il seguente: Perch questo corpo cresce? Se VOi scopate i1 pavimento e raccogliete lo sporco e la polvere e li mettete nella pattumiera, in essa cre sceranno. Quando nutrite questo corpo con ogni tipo di cibo, anch'esso crescer. Quando un mucchio di polvere cresce, non dite certo che ha vita! Cos per il corpo : solo perch cresce non potete inferire che in vita. La base di questo corpo la Divinit che piena di chaitanya (consapevolezza). Quindi, avendo sempre in mente questo principio della vita, compite il vostro do vere!

3 L'ATTACCAMENTO Quando chiamiamo Arjuna una persona ignorante, non gli fac

ciamo giustizia. Egli divenne maestro nell'arte del tiro con l'arco ed in altre numerose arti, ma nel campo della spiritualit non aveva nessuna educazione. La persona che usa le proprie capacit e facolt in certi campi, come- ad esempio la musica, la poesia, la letteratura etc., diviene un maestro in quelle specialit N on occorre andare lontano, anche fra i nostri studenti ve ne sono molti che rapp resentano delle promesse. Prendete ad esempio lo studio delle Scritture e dei Veda. Alcuni hanno usato i talenti personali per imparare i Veda e diventare maestri n ella loro pronuncia; tuttavia, se chiedi loro qualcosa relativa al mondo, non sa nno cosa rispondere. Arjuna divenne maestro nell'arte del tiro con l'arco, ma non sapeva niente nel c ampo della spiritualit. Chi competente in tutti i campi Dio! Egli il Maestro di ogni arte ed per questo che chiamato omnisciente)>. Una persona omnisciente~> anche omnipotente)), e chi omnipotente)) ~omnipervasivo K ishna disse ad Arjuna: ~Arjuna! renditi conto della vera natura di questo corpo e compi il tuo dovere! Prima di tutto elimina gli attaccamenti; eliminerai cos la coscienza di essere il corpo. La coscienza del corpo un attaccamento pericoloso che distrugge tutto il potere di discriminazione)). Eccovi una storia che ve lo illustra. Una volta, Devendra sfor

tunatamente nacque sotto forma di un maiale. Essendo natomaiale, egli spendeva tutto il suo tempo nel fango e nell'acqua spor ca. Un giorno Narada pass da quelle parti e lo vide, prese piet di lui e gli disse: ~D evendra! ln che stato ti sei ridotto! Che cosa ti accaduto? Se vuoi, con i miei poteri posso cercare di aiutarti!)) Cerc di convincerlo spiegandogli che, invece di condurre una vita cos miseranda, avrebbe potuto godere delle giole del paradis o. Devendra rispose: Narada! Perch mi vuoi impedire di essere felice? La gioia che ho in questa acqua sporca non la posso avere da nessuna parte; la vita che faccio con mia moglie ed i mie1 figli non credo che potrei passarla cos felice in paradi so! Ti prego, non impedirmi questa gioia e vattene via))! Devendra era sotto l'i nflusso dell'attaccamento e non realizzava l'importanza e la seriet della sua con dizione. Uno che sotto l'influenza dell'attaccamento o moha che il potere di maya shakthi (11 potere dell'illusione), deve sviluppare il potere dell'atmavidya (La conoscenza d ell'atma). Pertanto Krishna decise di insegnare questa conoscenza ad Arjuna. Un individuo pu compiere i propri doveri correttamente solo dopo che ha capito l'a tma. Senza questa conoscenza non possibile nemmeno compiere il dovere verso il propri o corpo. 4--L'ESPERlENZA Imparare, leggere, ascoltare la conoscenza secolare potr aiutare solo per un breve tratto e temporaneamente. Quando leggimo la Bhagavad Ghita, ci sentiamo felici e pieni di ispirazlone, ma q uando cerchiamo di metterla in pratica arrivano le difficolt. Qualunque cosa leggiamo od ascoltiamo, dobbiamo metterla sempre sotto inchiesta. Eccovi un'altra storia: Krishna Chaitanya andando in pellegrinaggio, si ferm in u n villaggio nel Sud dell'India. Nel tempio vi erano alcune persone. Un pundit leggeva ed esponeva la Ghita, i presenti ripetevano gli slokas e quindi egli li commentava. Uno dei presenti, seduto, in un angolo, piangeva disperato. Gli altri, invece, tenevano in mano il piccolo libro della Ghita ed ascoltavano e ripetevano con grande attenzione le sue parole Krishna Chaitanya, che aveva os servato quell'uomo, si rivolse a lui dicendogli: Perch piangi? L'uomo rispose: ~Swa mi, non so chi tu sia, non conosco il sanscrito, e non so neanche pro nunciarlo, non mi interessa ripetere quegli "slokas" e forse stocommettendo un peccato; mi stavo figurando solo nella mente Krishna che, per convincere Arjuna, teneva la testa girata, ed in quella posizione doveva avere molto male. Se Arjuna Si fosse seduto di fronte e Krishna dietro, non Gli avrebbe causato ta nto dolore! Ecco perch sto piangendo))! Krishna Chaitanya concluse che quello dov eva essere un vero devoto. Egli era divenuto parte di Krishna e sperimentava tutto quell'amore per Lui. Egli concluse quindi che la esperienza superiore al semplice ascolto e alla lett ura dei sacri testi. Colui che desidera trarre beneficio dagli insegnamenti della Ghita dovrebbe mett erli in pratica. La devozione esterna non rappresenta un sentimento profondo! Sarebbe sufficiente praticare uno solo di questi sloka. Se riempite la vostra testa con tutto il contenuto del libro, la vostra testa di venter un altro libro. Stampate nel cuore anche un solo insegnamento e sar sufficiente. Ecco perch Swami l'altro giorno vi ha detto: La testa una cosa ed il cuore un'altr a cosa)). Invece di riempire la vostra testa di cultura e conoscenza libresca molto meglio riempire il vostro cuore d'amore.

Krishna disse ad Arjuna: ~Non vuol dire niente lamentarsi e piangere degli attac camenti del proprio corpo e delle relazioni fisiche. Volgi la tua visione verso l'interno ed allora capirai le cose che sono state de tte))! ~Non addolorarti per gente di cui non c' bisogno di addolorarsi, non dovre sti soffrire cos! 11 tuo cuore pieno di ignoranza, rimuovila! Solo quando nel cuo re sar sparita questa 1gnoranza, allora potrai capire la saggezza)). Ci sono otto elementi che dovete rimuovere e, fino a quando c'

traccia di loro nel cuore, sarete sempre pieni di ignoranza: il primo sono 1 vas anas (impulsi e tendenze, impressioni mentali), il secondo il fuoco)), il terzo so no i debiti)), il quarto sono le malattie, il quinto la ~patria)), il sesto l'attacc amento)), il settimo il ~timore e l'ottavo il veleno)). Se solo uno di questi inquina il cuore sarete soggetti alla sofferenza. Prendete ad esempio, il fuoco che si sta estinguendo quasi completamente, eccett o per una piccola frazione. A causa di un leggero venticello si pu sviluppare e diventare di nuovo grande. Dovete perci spegnerlo completamente. Supponete che la malattia quasi curata completamente ma se abbandonate la dieta, di nuovo si svilupper. I debiti: se rimane solo un debito da pagare e non lo pagate, gli interessi si a ccumuleranno e quindi diverr poi difficile far fronte all'impegno. Dovete quindi estinguerli tutti. Allo stesso modo se vi qualche rimanenza negli attaccamenti nel vostro cuore, qu alunque cosa farete sar inutile. Distruggete completamente l'ignoranza nel vostro cuore! Vi insegno il samkhya Yog a perch esso una parte essenziale della Ghita. Se riuscirete a capire la differenza fra atma ed anatma tutti gli altri concetti div enteranno di facile comprensione. Pertan

to dovreste stare in concentrazione per due o tre giorni e capire dalprofondo d el vostro cuore. Quando avrete capito completamente la natura del Samkhya Yoga potrete capire veram ente la Bhagavad Ghita. LEZIONE N. 3 I --I SENSI Ovunque guardiate intorno a voi vedrete questi cinque elementi: la terra, il fuo co, l'aria, l'acqua e l'etere o spazio. Niente altro esi ste. Ogni cosa che desiderate, ogni cosa che acquisite, ogni cosa cui aspirate, ogni cosa che perdete, soggetta a separarsi. Tutte le cose sono solo cambiamenti e manifestazioni dei cinque elementi che son o impermanenti. Il fiore che sbocciato oggi, domani appassir, e dopodomani sar marcio. Il cibo che cucinate oggi, sar rancido domani e diventer veleno dopoElomani. La forma che appare oggi meravigliosa diventer, dopo pochi anni, mostruosa. L'atomo della luna pu essere oggi sulla terra, e quello della terra pu andare sull a luna domani. Una volta ogni sette anni tutti gli atomi che costituiscono il corpo umano, pass ano attraverso un totale cambiamento. L 'uomo non deve credere che gli elementi, questo corpo, gli organi dei sensi, t utti composti di atomi, soggetti a continua modificazione e cambiamento, siano s tabili e permanenti. La Bhagavad Ghita ha detto che questo corpo composto di 24 principi: dieci sensi , cinque involucri, cinque elementi, la mente, ahamkara, l'egoismo, la chitta, consa pevolezza, ed il 25 l'atma. Questo capitolo chiamato il samkhya yoga e ci aiuta a capire questi 24 principi ch e riflettono la nostra ignoranza. Il suono, il tatto, la vista, l'odorato, ed il gusto sono i cinque sensi e sono chiamati: jnanendrya. I cinque karmendrya sono: le orecchie, la lingua, la pelle, il naso e gli occhi. Si possono avere gli occhi ma non la vista. L'occhio karmendrya e la vista jnanendrya. Si pu avere la bocca ma non essere in grado di parlare. La bocca karmendrya e le parole sono jnanendrya. Si possono avere le orecchie e non sentire, e cos via. Vi una inestri

cabile relazione fra karmendrya e jnanendrya. I sensi di percezione sono cinque e gli organi dei sensi sono pure cinque, gli i nvolucri o kosha sono cinque: annamayakosha, manomayakosha, pranomayakosha, vijnanam sha e anandamayakosha. Annamayakosha relativa al corpo, Pranomayakosha relativa ai i vitali (il respiro), manomayakosha relativa alla mente, vijnanamayakosha relativo a lla intelligenza, ed infine anandamayakosha relativo all'atma. I cinque prana sono: prana, apana, samana, vyana, udana ('). Se sommiamo i sopracitati elementi otteniamo 20, pi la mente, l'intelligenza, l'e goismo, la chitta, abbiamo 24, tutti influenzati dalla ignoranza. Con l'aiuto dei sensi che sono non veri, e che passano attraverso tanti cambiame nti, come possibile ottenere il bliss o gioia suprema, che al di l di queste cose? Tutte le gioie che sperimentiamo sono suscettibili di darci solo dolori. Non sono permanenti, esse vanno e vengono. Krishna ha detto: ~Non credete agli organi dei sensi e non lasciatevi trascinare da loro))! Una persona pu essere educata, pu avere una posizione in societ, pu pers eguire obbiettivi apprezzabili, ma se non ha il controllo dei propri sensi non a vr la pace della mente. 2--IL CONTROLLO DONA LA PACE ALLA MENTE La pace mentale si ottiene solo con il controllo degli organi dei sensi. Krishna ha detto in questo capitolo del samkhya yoga quali sono i metodi di contro llo degli organi sensoriali. Generalmente si pensa che controllare gli organi dei sensi sia una cosa difficil e. Krishna ha usato la parola; anaryajushtan che vuol dire due tipi di persone: gli ar yas e gli anaryas. I primi seguono il cammino giusto e sacro, prendono rifugio in Me e praticano i Miei insegnamenti, mentre i secondi sono gente non sacra, piena di pensieri impu ri, ignoranti, che vivono una vita sregolata. Il loro comportamento l'opposto di quello della gente buona. La non sacralit l'opposto della sacralit, il buio l'opposto della luminosit. Vi sono tanti dei e tanti demoni; i primi sono quelli che seguono il cammino ret to e sacro e sono detti aryas. Krishna disse ad Arjuna: ~Ho creduto sino ad oggi che tu fossi un arya ma mi devo ricredere! La causa prima della tua ignoranza l'attaccamento; se ( ' ) Prana il responsabile della respirazione; Apana opera sotto il cuore e vic ino all'ombelico ed aiuta l'eliminazione. Vyana pervade tutto il corpo ed opera sui nervi, Essa associata al sistema cereb ro-spinale insieme all'Udana. Samana responsabile del sistema nervoso autonomo come il Vyana e l'Apana. ~1 vuoi liberarti da esso e dal dolore devi controllare gli organi dei sensn Devi c apire chiaramente qual' la loro natura. Essi sono come i cavalli che durante il viaggio della vita possono farti giunger e alla meta, come possono portarti fuori strada. Se avrai il loro controllo arriverai sano e salvo; se al contrario, li lasci inc ontrollati e liberi, condurranno carro e viaggiatore alla distruzione. Se vuoi raggiungere la meta devi assolutamente controllare i tuoi sensi)). Krishna diede un termine ai sensi chiamandoli matraha che vuol dire ci che misura. Prendete ad esempio la lingua: che cos' che misura ed identifica l'amaro dal dolc e? E' la lingua che determina il gusto del cibo. Diciamo che una persona fatta cos e cos, con un naso lungo, etc... Che cos' che misura la lunghezza del suo naso? Sono gli occhi. Allo stesso modo le nostre orecchie determinano se una musica melodiosa o meno. Tutti gli organi sensoriali misurano differenti cose e determinano la loro forma ed il loro gusto. Ma in quel termine matraha vi un ulteriore recondito significato.

Vuol dire che esiste un limite entro il quale dobbiamo usare i nostri organi sen soriali. Il naso ci dato per odorare e per respira

re, quindi, va usato propriamente per quello scopo; se invece lo usiamo male, a ndremo contro i comandamenti di Dio. Se noi odoriamo e respiriamo cose non buone come ad esempio ~sniffare)), questo sar contrario ai comandamenti divini. La lingua ci stata data per dire cose dolci e non per offendere il prossimo! La vostra lingua serve non solamente per gustare il cibo, ma per prenderlo salutare e satwico. Prendere il cibo pieno di proteine vi dar forza, ma se la usiamo per fumare, bere alcool e mangiare carne, disobbediamo ai comandamenti di Dio. Dio ha assegnato a ciascun organo sensoriale un compito, quindi se li userete pe r quel compito sarete nel giusto. Quando questi organi vengono in contatto con gli oggetti, sentiamo il caldo ed i l freddo, la gioia ed il dolore. Il vostro orecchio ora qui con voi, qualcosa accade nel vostro villaggio, buona o cattiva, bella o brutta, non lo sapete. Ma se farete un colpo di telefono al villaggio saprete cosa successo ed avrete g iola o dolore. 3--LA SCHIAVITU DEI SENSI Quando gli oggetti vengono in contatto con gli organi sensoriali si esperimenta gioia e dolore. Gli oggetti dei sensi esistono ma dovete avere cura di non esserne influenzati. Se prendiamo ogni cosa che cade sotto i nostri sensi senza discriminazione la no stra vita diverr impura. Nel mondo esistono molte creature che sono in 24 1 25

fluenzate e vittime di uno o due di questi organi sensoriali. Kurania vuol dire i l cervo: egli schiavo del suono; matanga l'elefante che schiavo del tatto; Patangam sono quegli insetti influenzati ed attratti dalla luce. Il pesce viene attratto dal gusto, l'ape cerca il nettare dei fiori a causa del suo odorato. Questi cinque animali sono schiavi ciascuno di un organo sensoriale. L'uomo invece schiavo di tutti e cinque. Eccovi una breve storia che vi illustra il caso. C'era una volta Dakshinamurthv che volle fare un giro nel paese. Egli era uno che considerava suo Guru i cinque elementi della natura. Una volta capit sulla spiaggia dell'oceano. Egli si ferm ad osservare le onde e tutti i vari aspetti dell'oceano. Quando improvvisamente una onda port qualcosa di sporco sulla spiaggia. Quando gettate qualcosa di sporco nell'oceano egli ve la restituisce subito. Dakshinamurthy pens un momento a quanto vasto fosse l'oceano e quanto profondo, e al perch avrebbe eliminato una cosa cos insignificante. Entr quindi in meditazione. In quella meditazione cap che, se l'oceano avesse permesso alla pi piccola impurez za di rimanere nella sua acqua, egli avrebbe accumulato nel tempo tanta sporcizi a che si sarebbe interamente inquinato. Pens che l'oceano aveva deciso di non permettere a nessuna impurezza di contamina rlo, sin dall'inizio, ed per questo che esso rimane sempre puro. Allo stesso modo dovremmo impedire che pensieri cattivi entrino nella nostra men te sin dall'inizio, anche in misura minima. Se date spazio alle impurezze nel vostro cuore, pensando che dopo tutto sono ins ignificanti, esse gradualmente cresceranno. Se riuscirete a capire il funzionamento degli organi dei sensi, sarete in grado di ricavarne benefici, altrimenti non potrete avere n gioia, n pace mentale. Eccovi una storia breve che vi illustra questo fatto: c'era un re che aveva cinq ue mogli, ma esse non lo ascoltavano mai, e di questa cosa soffriva molto. Egli aveva un turbante sulla testa ma dentro vi erano solo preoccupazioni. ~Sono divenuto schiavo di queste mogli e sto soffrendo!)) Diceva: ~Vi qualcuno a ques to mondo che non abbia paura della propria moglie? Volle fare, quindi, una indagi ne, ed invit tutti i cittadini ad un incontro. Fece montare due pandals (tende), una da una parte ed una dall'altra e disse: ~Col oro che hanno il controllo sulle proprie mogli vadano sulla destra e quelli che sono da loro controllati vadano nel pandal di sinistra)). Per prima cosa il re and in quello in cui vi erano i mariti controllati, ed osser v questo fenomeno che gli diede, in un certo senso, un po' di coraggio: era pieno ! And poi nell'altro pandal e vi trov una sola persona. Il re pens che c'era almeno uno che controllava la propria moglie e gli chiese: ~ Come hai fatto per farla l obbedire?)) L'uomo rispose: ~No! No! lo non la controllo, lei che controlla me! )) Allora il re disse: ~Perch sei entrato in questo panda~?)) L'uomo rispose: Mia moglie mi ha mandato qui, ecco tutto! Essa mi ha raccomandato di non andare nel pandal di coloro che sono schiavi delle loro mogli, ma di venire in questo!)). Allora il re gli disse: ~No! Non puoi stare in questo pandal, vai e raggiungi gl i altri!)). L'uomo allora replic: ~Tu puoi fare quello che vuoi, ma io non disubbidir mai a mi a moglie!)). Il re realizz che non vi era nessuno che non fosse schiavo della propria moglie. Il re rappresenta la mente e le mogli sono i sensi. Non possibile soddisfare tutte le mogli! L'occhio comanda: ~Portami a vedere un bel posto!)). La lingua chiede ~Dammi del cibo gustoso)). Le orecchie ordinano: ~Fammi ascoltare delle belle melodie!)). Il naso chiede: Fammi odorare dei buoni profumi!)).

E' possibile soddisfare tutte queste cose contemporaneamente? Non esiste coordin azione n cooperazione fra loro. Se noi ci lasciamo influenzare dagli organi dei sensi andremo incontro a gravi d ifficolt. Dobbiamo perci trovare il modo di controllarli. L'uomo coraggioso colui che li controlla.

4--LA FUNZIONE DELLA INTELLIGENZA Quando gli organi sensoriali chiedono una cosa, non dovremmo ascoltarli, ma piut tosto chiedere alla nostra mentre di contattare la intelligenza. Questo il modo giusto per soggiogare i sensi. Una persona che fonda la sua vita sulla mente destinata a soffrire. La persona, invece, che fonda la sua vita sull'intelligenza diventer un Purushotta ma (Dio). Dobbiamo sottomettere la mente alla intelligenza, cio al potere discriminativo. Se fondate la vostra vita sull' intelligenza essa vi porter diretti alla meta. Se invece la fondate sulla mente cosa ne uscir difficile predire! E qualcosa come attraversare l'oceano con una piccola barca senza conoscere quando si annegher. C'era un uomo chiamato Mohamed (Maometto). Egli era una persona estremamente virtuosa e saggia. Aveva il controllo sopra i propri sensi. Venne il giorno della sua morte e tutti i discepoli erano riuniti intorno a Lui. Egli soffriva una pena intensa alla gola e cercava di sfuggire a quel dolore. Voleva pronunciare qualcosa, ma gli era impossibile. I discepoli erano in ansia e volevano sapere cosa il loro Maestro voleva dire. Mohamed entr in meditazione e con la grazia di Dio fu in grado di parlare e disse : ~Figlioli! Ero inseguito dalla illusione (maya) che mi diceva - tutti sono div entati miei schiavi, nessuno ha potuto conquistarmi, ma tu ci sei riuscito!)) Ed io gli risposi: ~illusione! Non dire che ti ho 26 1 27

conquistato! Mi rimane ancora un po' di vita ed un po' di respiro e, fino a qua ndo l'ultimo respiro non se n' andato, difficile essere certi di averti conquist ato. Io ti posso conquistare, ma sapr se ci sono riuscito solo all'ultimo momento. Nell'ultimo minuto per liberarmi di maya ho pensato ad Allah ed ho pregato)>. Questo per mostrarvi che sino all'ultimo momento non dovremmo cedere agli organi dei sensi. Allo stesso modo fino a quando non avete raggiunto il totale controllo dei sensi , c' bisogno del samkhya yoga. All'inizio sar difficile e fastidioso, ma se volete imparare a guidare dovete and are in campo aperto, e solo dopo potrete guidare in una via stretta. Guidare subito in una via stretta potrebbe essere pericoloso. Krishna spieg ad Arjuna che anzitutto doveva crescere in saggezza. Una volta che avrete capito la portata infinita della saggezza non potrete avere nessun problema e nessuna preoccupazione. Questa la ragione per la quale egli disse che, per prima cosa, si deve sviluppar e questo potere di discriminazione e poi si potr andare con sicurezza in ogni cam po. Gli organi sensoriali e gli oggetti cangianti non potranno mai dare gioia perman ente; cose che non sono stabili vi potranno dare solo gioia transeunte. Raggiungete la gioia dell'atmathatwa, la conoscenza dell'atma. Se non avete questa conoscenza, qualunque altra cosa sar inutile! La vera conosce nza la conoscenza dell'atma. Potrete gioire dell'unit quando identificherete voi stessi con ogni cosa, mentre, quando ci sono due entit, sperimenterete le differenze. Quando esiste un solo oggetto il problema di discriminare non sussiste. Vasudeva mayam idam ~Ogni cosa Vasudeva (Dio). Se volete comprendere questa Verit, dovete controllare la vostra mente instabile. Gli organi dei sensi sono come i cavalli da corsa: se non li controllate, essi u seranno il carro come piacer a loro. Il carro il corpo, i sensi sono i cavalli, le redini sono la mente, l'intelligen za il conduttore e l'individuo <givatma il residente del carro. Gli organi sensoriali devono essere controllati con l'aiuto delle redini. La mente non ha una forma specifica e, quando noi fondiamo la nostra vita su ess a, dovremmo stare molto attenti. Ogni sforzo dovrebbe essere fatto per controllarla. Il nostro cibo, il gusto, l'odorato, l'udito ed il tatto tutti devono essere con trollati. Swami ha detto diverse volte che non dovremmo osservare troppe cose. Se guardiamo qualche cosa in particolare, incominciamo a pensare ad essa e una v olta che pensate a qualche cosa, sviluppate l'attaccamento e cercherete di posse derla. Quando parlate di un soggetto particolare, voi vi dipingete la sua forma nella m ente. Cercate quindi di non sviluppare l'attaccamento. Se volete raggiungere Dio, dovreste correggere la visione difettosa. Anzitutto il controllo dei pensieri. La lingua l'unico organo sensoriale che ha due funzioni: gustare e parlare. Essa la prima che deve essere tenuta sotto controllo. Non abbiamo diritto di pensare bene o male degli altri. Meglio sarebbe pensare al bene ed al male che in noi stessi. E cercare di sviluppare il bene. Se non avete il potere di capire voi stessi, come volete giudicare gli altri? Pe r prima cosa cercate di raggiungere lo scopo della vostra vita e quando sarete c apaci di salvare voi stessi potrete tentare di salvare gli altri. Non dovremmo vedere il male nel prossimo, n nutrire pensieri storti. Dovremmo usare invece la nostra lingua per parlare sempre dolce. 5 GLI AVATHARS SONO ESEMPI PER IL MONDO

Noi tutti siamo aryas e non anaryas. Dovremmo quindi imboccare la giusta strada e sviluppare la sacralit. Se solo avessimo la luce della saggezza potremmo parlare bene, pensare bene, e v edere giustamente. I demoni cercano il buio mentre gli dei amano la luce. Vibishana cadde ai piedi di Rama e, Sugriva lo avvert che egli era il fratello de l demone Ravana e che, come demone, amava

le tenebre. Rama fece un dolce sorriso a Sugriva e gli disse: ~Non sei forse anche tu divenu to nemico di tuo *atello? Quindi pensa ai tuoi difetti e non a quelli degli altr i!)~ Rama dichiar: ~lo dar protezione a chiunque viene da Me e si arrende a Me Non importa chi egli sia!)> ~lo gli ispirer buoni ideali~). Sugriva allora chiese: ~Supponiamo che Ravana stesso venga e si arrenda a Te, co sa faramn questo caso?>). ~lo gli ispirer buoni ideali e buoni pensieri e domande r a Bharata di farlo diventare il re di Ayodya. Io non ho mai chiesto niente a nessuno, perch chiedere non una mia caratteristica . Se Ravana avesse incominciato ad avere buoni pensieri, lo sarei stato pronto a c hiedere a Bharata di dargli il suo posto. Poich gli Avathars hanno tali sacri pensieri ed idee, si possono prendere come es empi per il mondo intero. Se potessimo controllare i desideri, potremmo controllare il mondo intero! Solo quando gli organi dei sensi saranno divenuti schiavi, potrete divenire strumenti nella Mia Missione. ~Arjuna! Risorgi, cerca di capire il corretto metodo di con trollare i sensi. 28 1 29

Non esaltarti nella gioia e nella lode, non abbatterti nella sofferenza e nella ingiuria. La prima ragione della tua ignoranza che non sai distinguere fra atma ed anatma. Pertanto cerca di discriminare ed allora sarai capace di controllare i tuoi orga ni sensoriali. LEZIONE N. 4 LO STATO DELLO ~STHITHAPRAJNA

~Arjuna! Stabilisciti nello stato dell'atma e lavora, fai qualsiasi lavoro, sii cosciente della tua reale identit. Chi cosciente di ci veramente grande! Le azioni compiute con la coscienza dell'atm a non producono conseguenze e, per fare tali azioni, il controllo dei sensi vera mente essenziale. Colui che ha il perfetto controllo dei sensi lo sthithaprajna. Egli considera alla stessa stregua, con mente equanime, gioia e dolore, caldo e freddo, profitto e perdite, onore e disonore. Fino a quando l'uomo ha la coscienza del suo corpo non pu ottenere quello stato. Voi siete il residente, il dehi, e non il deha o il corpo; voi siete colui che indos sa il vestito e non il vestito. Voi siete il residente della casa e non la casa. Voi siete lo kshetrajna (il proprietario del campo) e non lo kshetra (il campo). Gioire di cose instabili vi dar solo instabilit. I piaceri e le gioie recheranno solo dolori, cose volubili condurranno solo a me nti instabili. Occorre invece essere fermi nella mente e compiere il proprio dovere ricordando l'atma, la meta. Non dovreste avere nessuna paura n ondeggiare di fronte ai dolori ed alle gioie. La nascita e la morte sono relative al corpo e non a voi. Voi siete l'entit permanente che libera da nascita e morte. Voi non avete n inizio n fine, voi non siete mai nati e mai morirete. Voi siete l'atma che Omnicomprensiva. L'atma Brahma e Brahma l'atma! Ci si meraviglia se il ghiaccio freddo o se il f ia. La capacit di bruciare naturale al fuoco, ed il freddo la natura del ghiaccio. Cos, ogni cosa che nata, deve morire un giorno. Come voi siete liberi di andare e venire, anche la morte libera di venire quando vuole. La libert viene oggi e domani non c' pi. Perch preoccuparsi di cose naturali come la nascita e la morte, la gioia e il 30 1 31

dolore? Dovreste invece riconoscere i difetti e le debolezze delle cose, se vol ete realmente capire le loro qualit. Tutte le cose esistenti subiranno un cambiamento un giorno o l'altro. Gli elementi naturali che sono ovunque, sono anche in Me ed in voi, sia che siat e in questo mondo, sia in un altro. I cinque elementi che sono in voi sono anche fuori di voi. E' naturale per una persona cercare qualcosa che non ha, mentre non naturale cer care qualcosa di cui gi in possesso. C' solo una entit che trascende i cinque elementi questa Dio. Desiderate Lui, abbiate sempre Lui nella vostra mente mentre state compiendo i v ostri doveri. Tutte le attivit che sono il risultato di jnana, la saggezza, sono sacre. Jnana vuol dire vedere una cosa sola mentre ve ne sono tante! Le azioni che sono r elative all`atma sono sacre e santificano. Compiere le azioni quotidiane per piacere a Dio, questo il dovere! Molti Rishis ce rcarono nei tempi antichi di ottenere lo stato dello sthithaprajna. Una volta il re greco Alessandro venne in India con una grande Armata perclI~ vo leva conquistarla. In quei giorni non vi erano strade, ma sentieri e mulattiere. Il re attravers la foresta con il suo esercito e, sul suo cammino, incontr uno yog i che era seduto in mezzo al sentiero. Quello yogi aveva raggiunto lo stadio dello sthithaprajna. Un soldato fu inviato per farlo spostare, ma lo yogi non si spost. Il soldato lo minacci - allora - dicendo che Alessandro, il Grande Imperatore sta va per arrivare con la Sua Armata per conquistare l'India. Mentre lo minacciava sopraggiunse l'Imperatore. Quel soldato and su tutte le furie quando vide che, nonostante fosse presente l'I mperatore, lo yogi non si spostava e rimaneva completamente indifferente, persino alle sue minacce di mozzargli la testa. Anzi, quando ud che gli voleva tagliare la testa, scoppi in una solenne risata. L'Imperatore si avvicin e lo guard, e vide che non vi era nessuna traccia di timor e sul suo viso, anzi vide la grande luce che emanava e gli disse: Signore, dopo a vere udito le minacce del mio soldato, perch ti sei messo a ridere? Una persona n ormale si sarebbe arresa ed avrebbe chiesto scusa! Lo yogi rispose: ~lo sono "Sat -Cit-Ananda-swarupa", io sono libero eternamente, queste armi non possono ferirm i, il fuoco non pu bruciarmi, l'acqua non pu bagnarmi, l'aria non pu spostarmi. Io sono completamente libero da queste cose! 11 soldato che ha proposto di tagli armi la testa ed uccidermi mi ha fatto ridere~>! Quando ud`~ questo, l'Imperator e si sorprese e disse: ~E' naturale per chiunque di avere paura quando si sta pe r essere uccisi e quando qualcuno ci minaccia, ma veramente una rarit trovare una per sona che si mette a ridere, ed felice quando sta per morirel In India ci so no persone che hanno raggiunto un cos alto stadio spirituale e che non hanno paur a della morte. Non posso ferire gente di una cos grande nazione! Disse Alessandro: ~Non far questo! , e ritorn nel suo paese. Da tempi immemorabili tali personaggi sono esistiti in India ed hanno condotto l a loro vita in quel modo, offrendo alle altre na zioni le verit pi elevate. La maggior parte della gente non sa come controllare i propri organi dei sensi e imbocca la via sbagliata. Controllare gli organi sensoriali abbastanza facile, ma la gente che non lo sa, crede che sia difficile. Cerchiamo quindi di fare qualche sforzo per capire. Tutti i piaceri e le gioie degli organi sensoriali sono piene di sofferenze e di dolori. 2--I DIFETTI DEGLI OGGETTI Dobbiamo quindi investigare sui difetti degli oggetti. Per avere gioie temporanee l'uomo si assoggetta a innumerevoli difficolt e disagi .

Per esempio, una persona che ha una malattia pu prendere qualcosa che non prescri tta nella dieta e sentirsi temporaneamente felice e, non sa, che dovr subirne le conseguenze. Molti re hanno gioito dei piaceri e della lussuria sulla terra. Essi hanno a

vuto tutti i conforti, tanti castelli e tante automobili, ed hanno creduto che fossero gioie vere. Gustarono ogni delizia del palato e credettero nella vana gloria. Ma, se avessero bene analizzato, avrebbero scoperto che non erano loro che gusta vano i piaceri, ma che i piaceri gustavano loro. Come gioivano dei piaceri sensoriali diventavano deboli e vittime di malattie e della vecchiaia. Se solo avessero goduto correttamente degli oggetti dei sensi, avrebbero avuto u na buona salute ed una grande forza. Ma, siccome si sono fatti usare da loro, hanno perso la salute ed il loro period o di vita si ridotto. Se non si riconosce questa verit, la nostra felicit diventer illusoria e deludente. Non realizziamo le conseguenze dell'uso degli oggetti dei sensi la cui natura la instabilit. Una persona and un giorno dall'astrologo. L'astrologo, osservando le linee della sua mano, disse che aveva una linea della salute molto bella. Quando sent ci, quella persona si rallegr. Poi, dopo avere osservato attentamente la mano, gli disse: ~Avrai tanti onori! Eg li si sent ancora pi felice. ~Occuperai una posizione elevata! Egli si sent felice come se la posizione l'avess e gi ottenuta. Poi l'astrologo gli rivel: ~Avrai tanta ricchezza e tanti figli! e, dopo avergli d etto questo, aggiunse: ~La tua vita per sar molto corta! Quando ud questo, sven

ne! 11 significato che, qualunque siano le propriet e le ricchezze,qualunque la posizione occupata e gli onori, se non hai neanche un breve spazio di tempo per viverli, cosa servono? Se non sei tu permanente, come possono essere permanenti q ueste cose? Quanti re ed imperatori hanno vissuto, ed in quali circostanze hanno lasciato il mondo? Harischandra che govern su Bharath (India) non aveva pi neanche un posto dove andare. Dov' finito il ponte costruito da Rama sull'oceano? Tutti sono andati via senza portare con s nemmeno una manciata di terra. Se pensate e riflettete sulla storia passata dell'umanit, capirete quanto imperma nente il mondo. Cose vere e permanenti non si trovano in questo mondo. Qualunque cosa avete dentro di voi si riflette fuori di voi. Vi solo una cosa che in voi e che onnipervasiva, e questa Sathyam Sivam Sundaram ( La verit, la bellezza, la beatitudine) Per arrivare a quella verit permanente dove te fare uno sforzo. Cercate di raggiungere il Divino che l'Incarnazione della bellezza. Dopo avere spiegato ed insegnato ad Arjuna tutto questo, e dopo avere elencato l e qualit di uno sthithaprajna, Krishna fece entrare Arjuna sul campo di battaglia. <~Concentrati su Me e compi il tuo dovere, qualunque cosa ti comandi di fare! 11 corpo ti stato dato per compiere i tuoi doveri. Per rendere sacro il corpo ed il tempo a disposizione devi svolgere il tuo dover e. L'azione la causa di questa nascita e, con l'azione, dovete santificarla. Fino a quando c' l'elettricit, le lampadine fanno la luce, quando se ne va, anche la luce se ne va. Quando l'olio esaurito la luce si spegne, quando ci sono le batterie nella torci a essa funziona e quando si scaricano, la torcia non d pi luce. Allo stesso modo quando i sensi non hanno pi il potere, non sono pi attivi. 3--LA LUCE DELL'ATMA Il sole e la luna risplendono ed illuminano il mondo, ma non possono illuminare Dio. Le luci nella casa brillano ed illuminano oggetti e cose, ma non Dio! Perch brill ano? Come facciamo a dire che brillano? Attraverso i nostri occhi. Se non ci fossero gli occhi, non vi importerebbe nulla dello splendore del sole e della luna. Con che cosa i vostri occhi possono vedere? Quando una persona dorme o cieca non pu vedere nessuna luce! Vi una cosa che brilla pi degli occhi ed l'intelligenza. Una piccola storia. C'erano due amici: uno era cieco ed uno era zoppo. Essi andavano di villaggio in villaggio. Il cieco aveva buone gambe e lo zoppo aveva buoni occhi. Lo zoppo sedeva sulle spalle del cieco ed entrambi mendicavano. Essi incontrarono un magnifico campo di cocomeri. Lo zoppo disse al cieco: ~Fratello, ci sono molti cocomeri qui, andiamo e mangia mone un p! Il cieco disse allo zoppo: ~Fratello, stai attento che forse ci sono de i guardiani! Lo zoppo disse: Non c' nessuno! 11 cieco allora replic: Per favore guarda se per caso, non ci sia un cancello o una chiusura del campo Lo zoppo, dopo esse rsi guardato intorno, disse: ~No! Non c' nessun cancello, nessuna chiusura, possi amo andare a mangiare. Il cieco immediatamente disse: ~Fratello, questi cocomeri devono essere molto am ari! ~Perch? chiese lo zoppo: ~Altrimenti come possibile che non ci siano n guardian i, n cancelli? Eccovi un esempio di una persona intelligente che non ha gli occhi per vedere, ma che tuttavia - brilla per la sua intelligenza. Lo splendore dell'intelligenza dovuto all'atma. Pertanto a causa dell'intelligenza gli occhi vedono, a causa degli occhi vediamo il sole e la luna, ed a causa del sole e della luna il mondo brilla. Il sole e la luna sono responsabili dell'illuminazione del mondo. Per gioire della luce del sole e della luna i nostri occhi sono indispensabili. Chi fa vedere i nostri occhi la nostra intelligenza, ed l"~atma che fa brillare l

a nostra intelligenza Ecco perch la meta l"~atma. Questo il principale interruttore. E' I"~atma quindi, che dobbiamo adorare e tenere in evidenza. Solo quando saremo capaci di tenerla sempre presente, potremo raggiungere lo sta to dello ~sthithaprajna.

La parola ~sthithaprajna viene usata in modo non corretto da certuni che le dann o un significato mondano ed errato. Quando qualcuno sveglio lo ~sthithaprajna dorme e viceversa. Se prendiamo il significato immediato, potremmo confondere lo ~sthithaprajna con chi lavora di notte in una stazione ferroviaria, mentre di giorno dorme. Ma questo non il significato di shithapraJna. Tutti coloro che vivono le loro vite in questo mondo impermanente sono pienament e svegli alle sue attrazioni, mentre lo ~sthithaprajna dorme di *onte ad esse per ch a loro indifferente. La gente normale non sveglia ai doveri dell'atma, mentre molto sveglia ai doveri c he impongono gli oggetti dei sensi. Lo sthithaprajna non colui che ha rinunciato al mondo e se ne andato nella foresta . Voi dovete compiere tutti i lavori, vivere in mezzo alle cose ed agli oggetti ch e sono incidentali alla vostra routine quotidiana, ma dovete tenere sempre present e l"~atma e concentrarvi su essa. Un dubbio pu sorgere: che bisogno c' allora, per tali persone di compiere il lavor o quotidiano? Se lo ~sthithaprajna non facesse l'azione, non potrebbe aiutare gli altri ed essere d'esempio agli

ignoranti. Essi non hanno nessun interesse personale in quello che fanno e lavorano per il bene dell'umanit. 4--ARJUNA! DIVENTA UN IDEALE! Arjuna disse Krishna: ~Diventa una persona ideale! Tu sei vicino a Krishna, Tu se i suo parente e sei a Lui caro, Tu sei suo cognato. Ti voglio provare che diventerai un esempio per il mondo perch te lo sei meritato a causa di numerose nascite. Tieni questo intimo significato nel tuo cuore! Ti user come Mio strumento per far e molte cose nel mondo. Qualunque cosa Krishna ha detto ed ha fatto, stato interamente per il benessere del mondo e per dare un esempio all'umanit. In tutte le Sue incarnazioni, Dio svolge attivit che sono assolutamente sacre, ma la gente non lo riconosce come Dio. A questo proposito Krishna disse ad Arjuna: Arjuna! Non ho accettato di essere il guidatore del tuo carro perch mi piace fare il guidatore. Non neanche perch mi interessano i cavalli! Forse credi che uso il tuo carro perc h non ne ho uno Mio. Questa coscienza del corpo satura il tuo essere ed entrata nel tuo sangue! Sto f acendo l'intero gioco per allontare da te la coscienza del corpo. Dio non ha questo tipo di desideri! Krishna si rivolgeva ad Arjuna come cognato. Una volta sulle rive dello Yamuna, Krishna disse ad Arjuna: Non mi piace essere c hiamato ~cognato quando non lo sono. Nel mondo molti lodano il Signore, ma Dio non accetta le loro lodi. Tali lodi sono forse naturali per gente che riceve qualche favore da qualcuno. La lode come l'acqua di rose; essa pu solo profumare ma non pu essere bevuta. Uno pu ricevere quelle lodi ma non trattenerle nel suo cuore! Dio accetta solo co se vere e sincere. Non voglio che tralasci di chiamarmi ~cognato perch, se anche ti chiedessi di non farlo pi, tu lo faresti lo stesso. Quindi, meglio che io diventi realmente tuo cognato! Quindi, offerse Subhadra, su a sorella, in matrimonio ad Arjuna e divenne il cognato vero di Arjuna. Balarama non accett che Krishna offrisse la mano di Subhadra a Arjuna e, quindi d isert la cerimonia. And nella foresta, e da quel momento Balarama non ebbe pi amore per Krishna. E' certa una cosa, riguardo a Krishna: la Sua parola fu sempre seguita dai fatti . Questa la vera natura dell'uomo. Qualunque cosa pensiate, dovete dirla, qualunque cosa diciate, dovete farla. La Divinit unit nel pensiero, nella parola e nella azione.:lo studio appropriato d ell'umanit l'uomo. Krishna disse ad Arjuna: ~Voglio fare di te un esempio, ecco perch ti sto insegna ndo anche sul campo di battaglia, le qualit dello sthithaprajna, perch voglio fare d i te uno sthithaprajna. Anzitutto cerca di capire la Mia natura! lo non sono questo corpo e pure tu non sei il corpo. Noi siamo entrambi gli abitanti di questo corpo, i ~dehi. Una volta riconosciuto questo fatto non ti preoccuperai pi della coscienza del co rpo. Questo corpo temporaneo, ma Dio eterno e permanente. Tu non sei il vestito ma colui che lo indossa. Ecco perch si dice che il corpo il tempio di Dio e che il suo residente Dio Quest o mondo instabile e pieno di dolore. Non prendere rifugio In esso! Tutta questa gente che conosci un giorno cambier. Dio la sola entit fissa, immutabile. Egli la luce che non si estingue mai. Prendi rifugio in essa! Dio la luce suprema, la luce ininterrotta, la luce della ~adwaita.

Krishna rese il cuore di Arjuna, che era pieno di impurezza, puro e ris~lendente . s~ie ando~li tutte queste cose in molti modi.

LEZIONE N. 5 LA FELICITA E IN NOI Le Sastra hanno dichiarato che il vero distacco considerare persino l'ottenimento del Brahma loka (paradiso) come triviale ed insignificante. Arjuna disse a Krishna: Krishna, anche se la cultura ed il controllo dei tre mond i mi toccassero, non ne sarei interessato~>. Queste parole provano la forza interiore del distacco che Arjuna aveva ottenuto. La forza interiore di Arjuna e la sua meta erano il distacco dagli oggetti ed il desiderio del Principio Trascendente. Il distacco, la rinuncia agli oggetti dei sensi e l'attaccamento all'atma. Anche se vogliamo costruire una piccola casa dobbiamo avere delle fondamenta. Per la casa di Brahma jnana (la saggezza divina) le fondazioni devono essere forti e proporzionate. Pertanto Krishna insegn il controllo degli organi sensoriali ed il distacco. Se le fondamenta non sono abbastanza forti e solide, la casa di Brahma jnana non d urer a lungo e dopo breve tempo subir il collasso. Il distacco e la rinuncia non crescono in un secondo e non diventano in un batte r d'occhio fondazioni serie e forti. Se volete accendere una lampada, il contenitore, l'olio, lo stoppino sono tutti elementi essenziali. Per accendere la Jnana jyothi o la luce della saggezza c' bisogno del distacco. Il contenitore il corpo, la devozione paragonata all'olio, il controllo dei sens i allo stoppino; se si uniscono questi tre elementi possibile accendere la luce di Brahma jnana o atma jyothi. Al fine di alimentare la luce della saggezza nel cuore di Arjuna, Krishna gli sp ieg queste cose, ed in modo particolare, il controllo degli organi sensoriali. Non cosa ottenibile da tutti! La gente normale crede che gioire delle sensazioni derivanti dagli oggetti sia gioia reale e, se le abbandona, sente la propria vi ta,

venire meno. Essa ritiene pi importante godere dei piaceri sensoriali che sono certi, invece d i avere la gioia duratura dell'atma che incerta. Essa considera pazzi coloro che abbandonano i piaceri della materia che possono sperimentare, per qualcosa che non ha mai sperimentato. Alcuni inoltre ritengono che gli insegnamenti della Ghita sono per pochi iniziat i e non per tutti. Questa ignoranza! Tutti gli organi sensoriali, gli oggetti ed i piaceri da loro derivati sono semplici riflessi. Se pensiamo continuamente ad una persona o ad una cosa, la mente esce da noi e s i manifesta sotto la forma di quel particolare oggetto o persona, e si illude di gioire. Quella non era gioia! Allora, se la gioia un riflesso, vi potreste chiedere: di che cosa? Eccovi un esempio: un neonato succhia il suo pollice, beve la sua sali va e crede di bere il latte. Si illude che sta bevendo qualcosa di esterno a lui, ma invece in lui. Egli considera la sua saliva il suo latte e si illude. Un'altro esempio: un cane trova un osso e, poich egli ama molto le ossa, se ne va in un posto solitario per non dividerlo con nessuno. Incomincia a masticarlo e, dovuto alla sua durezza, si spezza un dente ed un po' di sangue esce dalle gengive, ma il cane convinto che il sangue esca dall'osso. Questa un'altra illusione. Il cane non sa la verit ed illuso. Allo stesso modo l'ignorante pensa di ottenere gioia dagli oggetti dei sensi, ma non sa che quella gioia nasce dalla sua mente che si superimpone su quel partic olare oggetto e ne viene illuso. La gente pensa che la gioia ed i piaceri che provengono dagli oggetti dei sensi siano esperienze dirette, mentre quelle provenienti dall'altro mondo (il mondo s pirituale, dall'atma) siano gioie indirette. E quindi si attiene alle prime e scarta le seconde. Esiste una verit nella quale dobbiamo investigare: un oggetto ci d veramente gioia , quindi questa gioia dovrebbe essere uguale per tutti. Invece un oggetto che d gioia ad una persona, reca sofferenza ad un'altra. Se la gioia fosse inerente all'oggetto, cio oggettiva, e non soggettiva, dovrebbe essere uguale per tutti. Per certa gente il bitter gold (un vegetale amaro) pu essere molto buono, ma ad alt ri pu non piacere. Perch questa differenza? Perch non l'oggetto che fornisce la gioia, ma essa il rif lesso di quella interiore. Queste simpatie ed antipatie sono temporanee e non permanenti. Una persona aveva molta fame e qualcuno gli serv del cibo. Essa lo trov gustoso, ma quando la fame fu soddisfatta il cibo perse il suo gusto . Finch avete fame, tutti i cibi vi sembreranno gustosi. La ragione che questo tipo di simpatia ed antipatia in noi e non nell'oggetto, q uindi ogni gioia e sofferenza nasce dall'atma e non dagli oggetti esterni. Le soddisfazioni ed i piaceri che si provano frequentando gente a noi congeniale , possedendo oggetti e viven ~ ; 85 ~ ..`rVLI,~do situazioni, dipendono dalle nostre simpatie ed antipatie e dai nostri gusti personali. Quando una persona cara, cara sempre nonostante la sua attitudine ed il suo modo di fare. Qual' la ragione di questo amore? La simpatia. Supponiamo che una persona consideri un'altra molto cara, e la ami molto. Questo amore che non corrisposto dalla prima, rappresenta solo un suo attaccamen to. A causa di quell'attaccamento noi amiamo e gioiamo.

La stessa cosa accadde fra Maitreyi e suo marito: Tu non mi ami! disse: <(Tu ami t e stesso! Nel mondo la gente ama gli altri per se stessa e non per amore del pro ssimo!)>. Eccovi un piccolo esempio: tutti sanno che la morte certa, anche e specialmente coloro che hanno cento anni. Ciononostante, una persona quando sta morendo pensa e si preoccupa per coloro ch e sono gi morti. Bench sappia che la morte sicura e certa, tuttavia si preoccupa di un'altro corpo . Il responsabile di questa situazione l'attaccamento che si sviluppato fra questi due corpi. Pertanto la ragione prima e la responsabilit prima della sofferenza l'attaccament o e non l'amore! Ogni uomo fondamentalmente amante della gioia.

L'uomo non cerca il dolore ma la gioia, egli non aspira alla perdita, ma al pro fitto. Questa la sua natura! Lo vediamo anche negli uomini d'affari, che, per esempio, quando contano, non pronunciano mai la cifra sette, perch in telugu vuol dire piange re)>, e dicono perci 6 + 1. L'uomo vuole, sin dal principio, avere guadagm e non perdite. Ma, fra tutti i guadagni, quello dell'atma il Supremo. 2--LA GIOIA DERIVATA DAGLI OGGETTI NON E DUREVOLE Qual' la causa della gioia? Prendiamo ad esempio questa magnifica rosa. Quando guardate questa rosa il vostro cuore si riempie di gioia. Cos, quando vedete una persona attraente, o osservate la bellezza della natura si ete felici. Perch tanta gente va a fare gite turistiche? Per gioire del paesag gio! Quando ve dete la bellezza della natura, nelle persone e negli oggetti, diventate felici. Ma, quanto dura questa felicit? La rosa che avete colto oggi, domani sar appassita , e la sua bellezza sar svanita e con essa la vostra gioia. La gioia legata alla permanenza delle cose! Durante la fanciullezza, l'individuo non soffre di nessun senso di odio, gelosia, ira etc... Ges diceva che durante la fanciullezza l'individuo non ha nessuna brutta qualit, e quindi, non vi nulla di sbagliato nel considerarlo Divino. Durante un periodo particolare della vita, nel corpo come nella mente, non vi tr accia 40 41

di cattiveria. Il bambino meraviglioso perch non ha nessun cattivo pensiero ed sempre felice. Quando cresce invece sviluppa brutte qualit e la sua bellezza svanisce, perch? A c ausa dei cattivi pensieri, delle cattive azioni e delle cattive parole, gradualm ente la bellezza di una persona se ne va. Molti di voi sanno che il piccolo dell'asino, appena nato, bello ma, come cresce , sviluppa un grosso stomaco e diventa brutto. Fino a quando non ci sono le brutte qualit ogni cosa appare meravigliosa. La bellezza quindi una gioia limitata, se la cerchiamo in una persona, in un ogg etto o in un organo sensoriale. Si dice che ((la gioia bellezza! e che: ((la bellezza gioia! Si dice anche che non possibile avere la bellezza senza la gioia e la gioia senza la bellezza. Qual' la cosa a loro comune? E' l'atma! L'atma la gioia permanente e la bellezza permanente. Essa non ha nessuna modulazione o cambiamento, non ha forma: la gioia e la belle zza sono la sua forma. La gioia emana dal fulcro dell'atma e, l'uomo pensa che , invece, derivata dall'o ggetto dei sensi e dagli organi sensoriali. Una tale gioia nasce dalla proiezione di Brahma ed descritta come Brahmananda. 3--LA GIOIA DELL'ATMA E INCOMMENSURABILE

Comparato alla gioia diretta derivante dall'atma, l'altro tipo di gioia infima, una piccola cosa. La gioia sensoriale paragonata ad una goccia dell'oceano di Brahmananda. L'oceano di Brahamananda come un atomo nel Daivananda. Daivananda , pertanto, la cos rincipale. E la gioia che scaturisce dal cuore ed paragonata ad una luce che brilla ovunque . Un piccolo esempio. Durante lo stato di veglia, il sole e la luna illuminano tutti gli oggetti e tut te le cose. Noi crediamo che il Sole e la luna siano la causa della luminosit del mondo e deg li oggetti del mondo. Durante lo stato di sonno con sogni noi vediamo tante cose, ma dov' la luna ed il sole? Durante il sogno non esiste n sole n luna e quindi nessun tipo di luce. Eppure noi vediamo l'intero mondo in tale stato. Da dove arriva questa luce? Nel sonno profondo senza sogni, vediamo le tenebre: t hamas. Qual' la luce che illumina questa thamas? Non possiamo certo descrivere questo stat o come saggezza o jnana! Possiamo solo descriverlo come stato di inconscio, lo sta to di sogno come stato di subconscio e lo stato di veglia come stato cosciente. Lo stadio che trascende tutti e tre quegli stadi chiamato thurija, o della superco scienza, dove noi godiamo del bliss supremo! (beatitudine sempiterna). E' la luce che emana dall'atma che responsabile di vedere queste cose in tutti q uesti stadi. I Veda hanno descritto questo stadio ed i Rishi lo esperimentarono e cos dissero: ((Noi possiamo vedere uno stato che trascende tutti gli stadi, incluso il buio. Questo stato il samadhi oltre il quale vi la ((param-jyothi, la luce suprema. E' il potere dell'atma che illumina tutti gli stati incluso il buio. Possiamo capire questo stadio con un esempio: nello stato di veglia, se chiudiam o gli occhi cosa vedremo? Il buio completo! Dato che vediamo il buio, lo possiam o descrivere, e quindi esiste una luce che ci fa vedere il buio. Questa l'atmayjothi, la luce dell'atma. E a causa di questa luce dell'atma che tutte le altre luci possono brillare. Durante il festival di Deepavali accendiamo una candela. Essa L'atma jyothi e, con quella, accendiamo tutte le altre, le ((jivana yjothi. Tutte le luci del ((jiva sono accese da quest'ultima. Ecco perch gli occhi sono in grado di vedere. Una domanda pu sorgere, ed questa: Che cosa trasmette la luce agli occhi? Se non po

ssiamo vedere questa atma jyothi come possiamo concludere che essa illumina le alt re luci? Prendiamo ad esempio le batterie di una torcia. La luce in loro non si vede, ma se usiamo la torcia ed accendiamo l'interruttore , la luce apparir attraverso la lampadina. Senza il potere nella batteria non ci potr essere la luce. Il corpo paragonabile alla torcia, i nostri occhi sono i bulbi, l'interruttore l a nostra intelligenza e la nostra mente sono le batterie. Nelle batterie c' la corrente dell'atma. Questa corrente fluisce continuamente attraverso la mente

e, da essa, agli organi sensoriali e perci possiamo godere di piaceri che sono t emporanei, perch riflessi ed immagini degli oggetti che vediaplo. Tutte le cose che vediamo nello stato di veglia spariscono nello stato di sogno. Tutte le gioie ed i dolori che sperimentiamo nello stato di sogno, le dimentichi amo nello stato di veglia. Non possibile immaginare prima, ci che accadr nello stato di sogno. Qualunque cosa vedete nello stato di veglia appare come un riflesso nello stato di sogno e, quando sparisce, entrate nello stato di sogno profondo. Tutte le gioie di questo mondo che pensiamo essere permanenti sono solo, alla fi ne, causa di tribulazioni. Per questo Krishna disse ad Arjuna; Arjuna! Presta la tua attenzione solo alla ba se, e le manifestazioni non ti toccheranno pi. La base non pu oscillare, non pu cambiare, le manifestazioni dipendono dalla base, esse cambiano continuamente e, se anche la base dovesse cambiare, non sarebbe p ossibile la vita. Un piccolo esempio per questo. Noi stiamo viaggiando in differenti veicoli: auto, treno, aereo etc. I veicoli si muovono veloci percorrendo una strada che immobile. Similarmente, con l'entit che permanente nel cuore, possiamo godere delle cose di questo mondo. Anche gli scienziati possono osservare questo fenomeno. Gli insegnamenti di Swami riconciliano e mettono in armonia ogni cosa e, nessuno 42 1 43

pu disconosceTli o criticarli. Swami si muove. Il movimento della base riflesso r.el movimento dell'oggetto. Ci muoviamo tutti ma pensiamo di non muoverci. Non forse ignoranza pensare che siamo fermi quando siamo su di una terra che con tinua a girare? Una persona che sta viaggiando su di una nave pensa di non muove rsi, ma le onde muovono la nave, e quindi anche lui, che sulla nave si muove. Arjuna! 11 mondo cambia continuamente, ed impossibile gioire di una beatitudine permanente partendo da lui. Per questo si dice: ((entra nel principio dell'atma che stabile ed immutabile~>. 4--CONTROLLO E NON ELIMINAZIONE Controllo non vuol dire eliminare i sensi. Ci sono i freni nell'automobile e, ogniqualvolta c' un pericolo, dovete usarli pe r fermare l'auto. Gli aspiranti devono considerare questo con molta attenzione. Quando Swami vi parla di controllo dei sensi, non dice di non usarli. Dovete controllare solo quando c' il pericolo di pensieri cattivi e sentimenti br utti. Se non avete i freni, potrete avere tanti fastidi. Un bue che non possiamo controllare, un cavallo senza redini, un auto senza fren i, una persona che non ha ((seycontrol pericolosa. ((Pertanto controlla la tua me nte ed i tuoi sensi ed elimina i difetti insiti negli oggetti!~> Disse Krishna a d Arjuna. Nessun Vedanta ha mai insegnato ad abbandonare la famiglia e i doveri inerenti a llo stato sociale. Usate tutti i sensi in modo giusto ed etico, in accordo con il tempo e le circos tanze. Ecco perch la Bhagavad Ghita ci dice che la disciplina ed i limiti sono important i. Se si segue una disciplina niente potr farci del male. Se pren diamo il cibo senza porre nessun limite, ci porter non pochi problemi. L'eccesso del cibo ci dar fastidi mentali. L'attaccamento un tipo di malattia mentale. Attaccamenti limitati sempre la cosa migliore. Come si usano i freni nelle macchina per la sicurezza del viaggiatore, cos si dev ono controllare i sensi. Ecco perch Krishna disse ad Arjuna: Abbi il controllo dei sensi! Questo controllo q ualcosa come lo stoppino della lampada del vostro cuore. Avere per solo lo stoppino del controllo dei sensi non serve, dovete avere anche l'olio della devozione. Se avete il contenitore, l'olio e lo stoppino potrete avere la luce facilmente. Il contenitore il distacco o la rinuncia. Ma qualcuno deve accenderla e questo Dio! Voi avete il distacco, il controllo de i sensi, la devozione, quindi avete l'olio, il contenitore e lo stoppino e, nel caso di Arjuna, Krishna accese la luce. Voi avete i fiori, un ago, ed il filo, ma la ghirlanda non si fa da sola, ci dev e essere qualcuno che la confezioni. C' l'oro, ci sono differenti tipi di gemme preziose, ma senza il gioielliere impo ssibile avere il gioiello. C' l'educazione e c' l'intelligenza, ma non per questo l'uomo diventa da solo istr uito occorre l'insegnante. C' un libro con le lettere dell'alfabeto, la lettera A~> presente e possiamo veder la, ma se non c' un insegnante che ci dice che la lettera A non lo sapremo mai. Questo insegnante il Jagath Guru, Dio stesso. Se volete riconoscere i reali oggetti nel mondo e se volete riconoscere la Divin it, c' bisogno del Sadguru che ve lo insegni. 44 1 45

LEZIONE N. 6 L'IGNORANZA E LA CONOSCENZA La Ghita ha dichiarato che con la saggezza possiamo rimuovere l'ignoranza e riso lvere tutti i problemi e le difficolt che sorgono a causa del corpo o upadhi. La ragione dell'esistenza del corpo l'azione ed il lavoro; la ragione dell'azion e l'attaccamento dal quale nasce l'odio, la ragione dell'odio e dell'attaccament o la dualit; la ragione della dualit l'ignoranza. Pertanto a causa dell'ignoranza nasce il dolore. Se volete essere liberi dal dolore, non potete farlo solo minacciandolo, critica ndolo o condannandolo, ma dovete cercare di ottenere la saggezza. Per rimuovere le tenebre vi occorre la luce, cos, per rimuovere la ignoranza avet e bisogno della saggezza. La ignoranza ha coperto la conoscenza di Brahma o la suprema coscienza. Come i carboni ardenti sono coperti dalla cenere, cos la nostra saggezza coperta dalla cenere dell'ignoranza. Come la catarrata copre la nostra vista, e si pu rimuovere solo con una operazion e, cos il sole della saggezza briller non appena le nubi dell'ignoranza saranno ri mosse. Dio esiste in ciascuno e perci nessuno completamente privo di saggezza. L'uomo ha in s il potere di diventare Dio. Quando la vita umana moltiplicata all'infinito uguale a Dio. Quando la mente dell'uomo moltiplicata all'infinito uguale alla Mente Cosmica o H iranyagarbha (Il principio immanente che si voluto manifestare e moltiplicare, la causa primordiale). L'atma nell'uomo e il Daivatma sono uno e lo stesso (Lo Spirito dell'uomo e Dio). Quando moltiplicate all'infinito voi stessi non vi alcun dubbio che diventerete divini. Ma, l'uomo incarnato, dimentica la sua Divinit e sperimenta solo la sua individua lit. Se volete raggiungere l'infinito e la Divinit, dovete inquisire su voi e sulla vo stra

Divinit interiore. Una persona che costruisce una casa per s la considera <~sua)>. Dopo la sua morte gli eredi la reclamano per diritto di successione. Quando gli eredi si trovano nella necessit di venderla, il nuovo acquirente dir ch e <(sua. Le persone cambiano ma la casa sempre la stessa; cos per l'atma che permanente. Il senso del possesso, del ~<mio, cambia con il cambiare dei proprietari. Esiste qualche medicina che pu curare questo senso del mio~>? 2--LA NATURA DELLA MENTE I testi sacri hanno dichiarato che, insieme ai cinque sensi, vi pure la mente ch e considerata come un sesto senso. Questo sesto senso il maestro degli altri cinque. Se non ci fosse la mente, questi dieci sensi non potrebbero funzionare. La mente ha la natura della Verit. Essa parte della vita intima di una persona. Voi siete qui, i vostri occhi e le vostre orecchie sono qui, ma, se la vostra me nte altrove, non sarete in grado di ascoltare le parole di Swami. Poich la mente la maestra dei sensi, senza essa non possibile usare gli organi se nsoriali. Tutti gli organi sensoriali sono sottomessi alla mente, e se non vi questa sotto missione, non possono operare. La mente ha due forme: la sua forma pura e la sua forma impura. Quando la mente soggiogata dai sensi impura, quando sottomessa alla intelligenza pura. La natura di questo fazzoletto il bianco. Questo bianco diventa sporco una volta che usiamo il fazzoletto. Quindi lo diamo a lavare, ed il lavandaio ce lo restituisce pulito e quindi di n uovo bianco. La cosa che acquisisce la purezza e la impurit il medesimo fazzoletto. Quando la mente assorbe le impurit degli organi sensoriali si dice che una mente impura. La lavandaia ha rimosso lo sporco e noi diciamo che ha reso bianco il fazzoletto . Se la mente non assorbe alcuno sporco, cio nessuna impurit degli organi sensoriali , questa mente detta essere pura)>. La mente un insieme di pensieri, essa non ha una forma specifica. Se le date fastidio con pensieri nati dal contatto degli organi sensoriali con g li oggetti, avrete sofferenze e problemi. Fate perci uno sforzo per tenerla lontana dagli organi sensoriali, cio impedirle d i essere coinvolta dalle sensazioni derivanti da quegli organi. Il processo per il quale si distoglie la mente dagli oggetti chiamato dhyana o med itazione e yoga o unione. La mente vuole avere la pace. Come il corpo abbisogna del riposo, cos la mente vuole la pace. Come pu ottenerla? Con il controllo del processo del pensiero. 3 -- LA CONOSCENZA SECOLARE E LA CONOSCENZA DELL'ATMA A chi desidera attraversare un fiume quale tipo di conoscenza sar utile? Il nuoto ! Molte volte Swami ha raccontato una storia e dato che sono presenti nuovi alli evi, la ripeter. Un grande erudito (pundit) voleva attraversare il fiume per partecipare ad un impo rtante incontro dall'altra riva. Il viaggio procedeva lento perch il vento andava in direzione opposta della corre nte. Questi pundits sono soliti ripetere continuamente gli slokas e leggere le Sacre Scri tture. Non avendo nessuno con cui parlare, si mise a conversare con il barcaiolo.

Incominci la conversazione in questo modo: Sai leggere e scrivere? No! rispose il bar caiolo. Mi sembra strano! disse il pundit. Oggi il governo ha fatto tante scuole in tutti i villaggi e mi sembra veramente strano che non sai n leggere n scrivere! Con osci la musica? chiese di nuovo il pundit. No Swami, non la conosco! rispose il bar caiolo. Sei proprio uno sprovveduto! Ci sono tanti cinema, tanti transistors, com e fai a non sapere cos' la musica! Swami, rispose il barcaiolo: Non so neanche che co s' un transistor! Il pundit gli spiego allora che una persona che non conosceva qu elle cose perdeva un quarto della sua vita. Poi gli chiese: Hai un giornale co

te? Il barcaiolo rispose: Se non so n leggere n scrivere, perch dovrei comperare il giornale? Per moda! Rispose il pundit, tutti posseggono un giornale anche se non lo leggono. Hai un orolo gio? chiese di nuovo il pundit. No! Swami, non conosco i num eri, e non saprei leggere le ore. Ma il pundit gli rispose che solamente perch tutti lo portano oggi, lui doveva av erne uno. Se non hai un orologio hai perso un'altro quarto della tua vita. Gli disse il pundit. Nel frattempo un ciclone, annunciato da forti raffiche di vento, scoppi, il fiume ingross improvvisamente ed il barcaiolo chiese al pundit: Sapete nuotare? Il pundi t rispose No! Allora la vostra vita completamente perduta! gli disse il barcaiolo. La persona che vuole attraversare l'oceano deve sapere nuotare, la sola conoscen za della filosofia, della fisica e della chimica e di altre discipline non gli s ar di grande aiuto. Nel viaggio della vita, cio per attraversare l'oceano del samsara si dovrebbe conos cere l'atma. L'importante avere il potere della discrimmazlone. Se uno non ha questa capacit non riuscir a niente nella vita. Fino a quando l'uomo fonda la sua vita sulla ricchezza, le propriet e le cose mon dane, non potr derivarne nessuna gioia. Ci sono due cose che una persona deve acquisire e sono: la libert esteriore e que lla interiore. Entrambe sono necessarie. Fino a 48 1 49

quando sarete schiavi dei sensi non potrete godere appieno della gioia e dei pi aceri reali. Per la vita esterna anche il controllo degli organi sensoriali essenziale. Per divenire maestri della conoscenza interiore dovete controllare la vostra men te e, solo allora, potrete godere di gioia sia interna che esterna e vedere il S ignore ovunque. Dobbiamo cercare di stabilire cos' importante per lo stadio dell'umanit. Arjuna! Ti stai illudendo di essere felice e di avere pace. Solo quando avrai il controllo sui tuoi organi sensoriali avrai la vera gioia e la vera pace. Con l'eccitazione degli organi andrai incontro ad ogni tipo di debolezze ed il t uo corpo diverr debole e non potrai svolgere alcun lavoro! Nella vita, Arjuna, fin o a quando era vicino al Signore Krishna e godeva della sua benedizione, era un potente eroe, ma una volta che Krishna abbandon le sue spoglie mortali, egli pers e la sua forza ed il suo valore. Quando Arjuna port le gopikas (le devote di Krishna) ad Hastinapura i ladri lo attacc arono. Egli cerc in tutti i modi di difenderle e liberarle, ma non gli fu possibile. Nella battaglia del Mahabharatha, Arjuna combatt e sconfisse grandi eroi, ed ora, n on gli riusciva di compiere una cosa cos piccola, come combattere contro i ladri nella foresta. Qual' la ragione di ci? Arjuna pensava che il suo valore e la forza fossero sue>~, mentre gli erano state date da Dio. Tutto il potere e la forza proviene dal potere divino; una volta che questo se n e va, anche la forza ed il potere se ne vanno. Arjuna non fu quindi capace di compiere pi neanche la pi piccola cosa. 4--L'ENERGIA E' DIVINA L'uomo in grado di svolgere molti tipi di attivit perch la Divinit che risiede in lui, gli fornisce tutta la forza ed il potere. Senza questa forza e questo potere divini, l'uomo non potrebbe compiere neanche la pi piccola cosa, il compito pi insignificante. Un piccolo esempio: abbiamo disegnato un magnifico fiore su una lettera che vogl iamo inviare a Swami, l'abbiamo imbucata, ma la lettera non ha mai raggiunto Swa mi. Perch? Perch non avete messo il francobollo! Tutte le vostre decorazioni ed i vost ri ricami non hanno potuto far giungere la lettera sino a Swami. Persino una lettera che parte dall'Hostel non pu raggiungere Swami senza il franc obollo! Cos con Dio. Egli non tiene conto della vostra cultura, della vostra ricchezza o della vostra posizione sociale. Solo chi ragiona in termini mondani si comporta cos, ma non Dio! Non vi utilit alc una avere tanti diplomi, non serve avere differenti tipi di cibo per soddisfare la nostra fame, non serve ad un povero udir parlare della ricchezza o al malato sentir parlare della medicina sino a quando non mangeremo il cibo, non avremo la ricchezza, non prenderemo la medicina, soltanto il sentirne parlare non rechera alcun giovamento. 5--PRATICARE LA GHITA Il parlare semplicemente della grandezza della Ghita e delle altre scritture, no n ci recher nessun beneficio. Gli insegnamenti che avete udito e le cose che avete capito dovete metterle in p ratica; solo cos potrete ricavarne gioia. La cosa pi importante e cruciale il controllo dei sensi! Arjuna, se non controlli i tuoi sensi, cosa potrai combinare nel mondo? Prahlada disse a suo padre: O Re! A vete conquistato tanti mondi, ma non siete stato capace di controllare la vostra mente! Se una persona non ha conquistato la propria mente, come potr gustare la d olcezza ed il nettare della Divinit? La cosa pi importante il principio dell'atma che installato nel cuore di ognuno. Il sole uno e si riflette in molti recipienti Sembrerebbero molti soli ma questa

non la Verit! Dato che i recipienti sono diversi uno dall'altro, cos i riflessi s ono diversi, ed ecco tutto! Il sole riflesso per uno solo. Il valore dei recipienti

puo essere differente, quello d'argento pu costare pi di quello di argilla, ma il sole riflesso uno solo. Cos, dall'erudito all'ignorante, dal povero al ricco, i corpi sono differenti, ma l'atma una sola. I recipienti, cio i corpi, sono differenti, l'abito e i gioielli che noi indossia mo possono essere molto costosi, una persona povera pu non avere molte cose ma la verit che tutti sono semplicemente dei contenitori e la Divinit in tutti una sola . Una volta che riconoscerete questa verit sarete in grado di esercitare facilmente i controllo dei sensi. Chi deve esercitare il potere e l'autorit e sopra chi? DobbiamQ compiere i1 nostr o dovere riconoscendo la Divinit in tutti. Se una persona ha commesso un errore, nostro dovere mostrarglielo. L'ignoranza molto profonda, ed avvolge tutto come una coltre. Al mattino presto potete vedere la vostra ombra che misura 15 piedi. Come ridurla? Non si ridurr solo se glielo imponete! Come il sole sorge, l'ombra diminuisce automaticamente. Essa cala sino a quando il sole arriva allo zenit dove si annulla. Tu puoi essere alto solo 5 piedi ma la tua ignoranza lunga 50 piedi! Devi per~i~ sviluppare I inchiesta interiore affinch la saggezza possa crescere. Fino a quando il Sole della saggezza non sorger, l'ignoranza non

diminuir. Solo allora essa verr completamente eliminata. Questo sopra descritto un metodo. Un'altro metodo il seguente: se volete conquistare la vostra ombra, invece di ca mminare verso essa, camminate verso il Sole ed essa automaticamente cadr dietro d i voi. Ecco perch dovete vol gere la vostra visione verso Dio, con l'intelligenza accres ciuta dalla saggezza. Se non avete queste due qualit la vostra ignoranza, invece di diminuire, aumenter. Arjuna! Accresci la tua saggezza se vuoi distruggere la tua ignoranza, ed una vo lta distrutta non torner pi! Eliminata la coscienza del corpo la sofferenza sparisc e. Quando l'attaccamento e l'odio se ne saranno andati, anche la dualit svanir. Distruggete la dualit e l'ignoranza svanir. Ecco perch si dice che, solo attraverso la Saggezza, riuscirete a raggiungere la Meta. Quando abbiamo fiducia in noi stessi, abbiamo fede nel Signore. Una persona che ha fede in se stessa avr fede in Dio. Per rendere chiaro questo concetto Swami usa ripetere continuamente che noi, dal mattino fino alla sera, continuamente diciamo: io, io, io senza sapere che cosa ques o io. Questo il Mio corpo, questa la Mia intelligenza, questa la Mia chittam, questi i sensi, questa la Mia anthakarana. Andate ripetendo le stesse cose e non vi chiedete: chi sono io? Se voi dite: Questo il Mio fazzoletto voi siete differenti da esso. Se dite Questo il Mio corpo voi siete differenti da lui. Chiedetevi quindi chi sta dicendo questo? Voi dite questo il mio corpo)>~_ non di te Io sono questo corpo. Dovete fare l'inchiesta su chi l'abitante di questo corpo e su chi voi siete realm ente. Solo quando c' un proprietario ha senso parlare di propriet. Ecco perch dovete riconoscere la Divinit che in voi. Per tutti, i tre quarti inchiesta, e un quarto sadhana. Solo usando propriamente il tempo, santificando le proprie azioni ed il proprio corpo, si potr raggiungere la meta. La ragione principale di tutte le sofferenze la debolezza dei sensi. Mantenete i sensi forti, ma la vostra mente sul giusto cammino, ed abbiate una f erma risoluzione. Nella Ghita detto che dovrete controllare i sensi>~, e non distruggerli)>. Non si tratta di rinunciare all'azione, ma ai frutti delle azioni. Non possibile rinunciare all'azione! Bench non vi sia bisogno di svolgere azioni, per il Signore tuttavia l'uomo deve lavorare. Dobbiamo svolgere azioni ed usare i nostri sensi. Dobbiamo usarli per lo scopo dell'azione, osservando certi limiti e non nel modo sbagliato. Questo il principale messaggio della Ghita. LEZIONE N. 7 I--L'ILLUSIONE IMPEDISCE DI VEDERE L'UNITA' Colui che diventa schiavo dei desideri, diventa schiavo del mondo intero, mentre , colui che rende schiavo il desiderio, diventa il padrone dell'Intero universo. L'atma il fondamento di ogni gioia e di ogni piacere. La gente pensa che le gioie dei sensi, derivanti dal contatto con gli oggetti, s iano vere, e soffre immensamente. L'uomo incapace di trovare e capire la ragione vera della gioia e dei piaceri ch e prova. Nella Bhagavad Ghita il corpo viene descritto come un recipiente con 10 buchi. Se avvolgete questo recipiente con una spessa coperta, la luce non potr passare,

mentre, se la togliete, la luce si vedr attraverso i 10 buchi. I buchi sono 10 ma se rorr.pete il recipiente, vedrete una sola luce. Il Principio autoilluminante dell'atma la luce. Voi avete coperto quella luce con il recipiente che il vostro corpo, che ha diec i sensi. Il recipiente sormontato dalla coperta dell'egoismo e dell'attaccamento nati dal l'ignoranza. Inizialmente, dovrete rimuovere la coperta della ignoranza che una forma di Dio. Ecco perch Dio stato descritto come Colui che ha la illusione, come Suo upadhi o co ntenitore. Una volta tolta la coperta dell'illusione, sarete in grado di vedere le 10 luci.

La luce che vedete attraverso i vostri occhi un riflesso della yjothi che in voi. Il suono che sentite attraverso le vostre orecchie un riflesso della luce che av ete in voi. Il suono che produce la vostra bocca il risuono di quella yjothi (Luce). Tutto quello che facciamo ed esperimentiamo con gli organi sensoriali, solo un r iflesso della luce che in voi. Con il corpo potete vedere luci differenti, la molteplicit nella Unit, ma le Upani shads insegnano che bisogna vedere l'Unit nella Diversit, che realizzerete quando avrete distrutto la coscienza di essere il corpo. Quindi ci che im 52 1 53

pedisce di esperimentare la Unit questa coscienza di essere ilcorpo. Il principio dell'illusione la causa di questo tipo di esperienza, cio quella di vedere la diversit dove vi solo l'unit. Le Upanishads insegnano che esiste solo l'Uno e la Bhagavad Ghita la essenza delle Upanishads. Il significato che esiste una sola cosa che deve essere esperimentata in tutte l e cose. Yoga vuol dire equanimit, eguaglianza. Dovete cercare di sperimentare, nella vostra vita quotidiana, la eguaglianza nel la diversit. Si dice che la Divinit in ogni cosa, per esempio nel cibo che prendiamo. Quando prepariamo diversi tipi di dolci, l'elemento comune a tutti lo zucchero. Questo zucchero lo yogathatwa o eguaglianza, equit. Grazie a questo tipo di zucchero gusteremo tutte le cose come dolci. L'uomo non dovrebbe passare la vita a godere di piaceri sensoriali, ma dovrebbe realizzare la verit che noi non siamo questa materia e che la vita umana non fatt a per gioire del cibo e del sonno. Gli animali, gli uccelli e le bestie nascono per cibarsi. Una vita umana, solo per gioire dei piaceri dei sensi, come fanno gli animali, n on necessaria. Perch studiare, avere una cultura ed una educazione per gioire delle stesse cose di cui godono gli animali? Qual' l'ideale stabilito per l'umanit? Qual' il signific ato intimo della dichiarazione che la vita umana la cosa pi difficile d'acquisire ? Essa ci data per non diventare animali, ma per divenire maestri dell'universo. L'uomo ha ottenuto questa vita per diventare divino e non un demone, cio per ragg iungere uno stadio pi elevato. Ges espresse la stessa cosa dicendo Non si vive di solo pane! 11 primo dovere dell' uomo di abbandonare le cose che sono impermanenti, ed aspirare ad ottenere cose che sono permanenti. Oggi, purtroppo, non abbiamo quella aspirazione, e conduciamo una vita di attacc amenti. 2 IL DESIDERIO

Pertanto, Arjuna, devi cercare di eliminare questa coscienza del corpo che ti sch iavizza. Per fare ci, devi cercare il perch di questi attaccamenti. Per esempio: ogni uomo sa che non dovrebbe dire le bugie e, ciononostante, anche quando decide di non dirle, dopo un po' di tempo, dimentica la sua risoluzione. Perch l'uomo incapace di sviluppare e mantenere ferma e stabile ogni sua decision e? Decide, ad esempio, di pensare al Signore tutto il giorno, ma questa decision e non capace di mantenerla. Quando l'uomo cambia continuamente la sua opinione e non mantiene le sue decisio ni, ci deve essere certamente in lui qualcosa di potente che lavora! Questi sono i suoi istinti che, se non ci fossero, non cambierebbe la sua opinione, e non p asserebbe sempre da una decisione ad un'altra. Esiste un potere in lui nascosto che non riesce a capire. Se solo potesse pensare a fondo sulla natura di quel potere! Ci sono tre attribu ti o gunas nell'uomo: satwaguna, rajoguna e thamoguna. Essi sono sostenuti dal cibo e dal sonno. Tra questi, gli ultimi due incoraggiano l'uomo a prendere il cammino sbagliato. Dal rajo guna nasce un figlio che il desiderio, kama, da thamoguna nasce una figlia c e l'ira, kroda. 11 primo fa s che l'uomo abbandoni'tutte le sue risoluzioni; essa a gisce come un leader di tutte le cattive qualit. Noi possiamo pianificare e fare programmi per sconfiggere i nemici esterni, ma s e non sconfiggiamo quelli interni non sar possibile avere ragione di loro. Il leader delle cattive qualit ha fatto un buco ed entrato nella casa. Come entrato in casa, le altre qualit come l'odio, l'ira, la gelosia si sono acco modate facilmente. Quando entrano nell'uomo, egli perde discriminazione e saggezza. Quando perde la saggezza, anche le sue risoluzioni diventano deboli.

Questo corpo come un tempio per il <giva, e come ogni tempio ha una cinta: Mamakar am (il senso dell'ego). Attraverso tale cinta gli organi dei sensi entrano nel tempio. I palazzi, nei quali vivono re ed imperatori, sono difesi generalmente da un for te con 9 porte. Per questo straordinario imperatore che l'atma, questo

corpo come un forte con nove porte. Esso costruito con diversi materiali come: cemento, mattoni, ferro etc.. Cos il corpo fatto di carne, sangue ed ossa. Sino a quando l'abitante vive in esso, pieno di vita, ma, quando lo abbandona, a llora comincia a decadere. In ogni istante il corpo emana cattivi odori! Il corpo che ha le qualit per conve rtirsi in divino, pu dare tar~ta gioia e tanti piaceri, ma sfortunatamente, l'uom o pensa che sia uno strumento in grado di dare solo gioia materiale e lo usa nel modo sbagliato. Krishna ha detto che non esiste la prova finale dell'umanit fino a quando si ha l a coscienza di essere il corpo. Il corpo ci dato per capire chi il suo abitante. Gli animali, gli uccelli non hanno questo potere di discriminare e di inquisire, perch questo potere stato dato solo all'uomo. L'uomo deve usare tutto il suo potere di inchiesta per capire il principio che a lla base del desiderio, e che non permette di mantenere salde le nostre risoluzi oni. Tl desiderio deve esistere, altrimenti l'uomo non potrebbe vivere neanche per un secondo, ma fate in modo che esso non possa danneggiarvi. L'uomo deve essere un esempio per gli altri e, solo in questo modo, potr esprimer e la sua vera umanit. L'uomo do 54 1 55

vrebbe seguire il principio del samadhi, cercare di ottenere unamente equanime, e diventare un esempio per il mondo. Il suo scopo finale deve essere il benessere della societ, perch da essa ottiene n umerosi benefici. Il lavoro che l'uomo svolge deve dedicarlo al Signore e farlo nel Suo interesse; egli deve convertire il lavoro in culto. Quando facciamo un lavoro dobbiamo chiederci: <~E' buono per me? e poi: E' buono p er gli altri? La luminosit del corpo emana dalla Divinit stessa, il riflesso della Sua Swarupa, lo splendore del Signore Supremo. Come dobbiamo usare questa luce? Noi siamo in grado di vedere con gli occhi cose esteriori, ma non riusciamo a capire da dove scaturisce la loro luminosit. Ad esempio: vi un acquazzone e l'acqua scende dal tetto, dal soffitto, dagli alb eri e non ci accorgiamo che essa, comunque, scende dal cielo. Esiste una unit in tutte le cose che dobbiamo realizzare. Una volta che saremo capaci di vedere questa unit, la diversit sparir, ed una volta sparita, anche il desiderio sparir. Se sparisce il desiderio non vi sar pi posto per l'ira, se distruggete il desideri o e l'ira sarete capaci di capire la vostra vera natura. Dobbiamo ascoltare queste cose e cercare di metterle in pratica con lo sforzo, c oscienziosamente, attraverso il sadhana, l'inchiesta, e quindi gioire della Divini t che in noi. 3 IL VALORE DELL'OFFERTA A DIO Gli oggetti hanno un valore secondo la posizione che occupano. Qualunque lavoro facciate, se lo offrite al Signore avr un valore superiore, perc h dalla sua associazione col Divino diventer sa cro. Un piccolo esempio. Se vediamo un topo nella nostra casa, prendiamo un bastone per ucciderlo, mentre se lo vediamo fuori, rimaniamo indifferenti. Quando poi lo stesso topo diventa il veicolo di Ganesha, allora gli facciamo anche la puja, perch? Perch il valore del topo dato dal fatto che associato al Signore, e che egli si offerto a Lui. Se incontri un serpente, lo vuoi uccidere o catturare per darlo ad un incantator e. Quando per il serpente adorna ~Iswara, allora lo ador l; perch? Perch egli si offert o a Dio. Anche se un serpente velenoso, una volta che si offerto alla Divinit, acquista un a grande considerazione. Una volta Vishnu mand un messaggio a Iswara tramite Garuda (l'aquila). Garuda, sbattendo le ali, fece paura al serpente che si mise a sibilare. Poich esso era vicino al Signore, aveva grande forza ed anche un grande senso ego istico. Garuda allora gli disse: O serpente! Ti scuso perch sei vicino a Iswara, ma, se so lo ti allontani da Lui, diventerai cibo per il mio stomaco. Quando il serpente perse la sua posizione divenne cibo prelibato per Garuda. Egli poteva avere grande forza a causa della sua vicinanza al Signore. Il reale ahamkara, o egoismo, esiste -solo quando si dice di essere associati al S ignore e, quando abbandoniamo la nostra vicinanza, diventiamo cose insignificant i. Cose insignificanti, d'altraparte, quando prendono rifugio in Lui, acquistano un grande valore. Quando una pietra in mano ad uno scultore, prende la forma di un idolo, che vien e poi adorato in un tempio. Pensate allo straordinario valore che assumeremo, quando diventeremo divini. Non vi possibilit di meschinerie vicino a Dio. Non possibile esprimere la Divinit in cose piccole. Quando Sita era nella foresta Ashoka, Ravana soffriva l'agonia perch Sita non par lava ed era indifferente ad ogni tipo di minaccia. Di questo si accorse la moglie di Ravana che disse al marito: Ravana! Tu hai un p

otere enorme, sei uno straordinario devoto di Iswara, hai fatto tanti sacrifici ed hai ottenuto poteri per esercitare il controllo sui tuoi sensi. Per avere Sita ti sei camuffato in un sannyasin, tu puoi assumere qualsiasi form a; allora perch non assumi quella di Rama stesso? In questo caso Sita ti seguir! Ra ~ana rispose: Hai ragione, potrei assumere la forma di Rama ma, se lo facessi, no n potrei pi avere questi pensieri sporchi nella mia testa. I pensieri meschini, una volta che si accede nell'area del Divino

non hanno possibilit di permanenza. Pertanto, Arjuna! Quando sei nel bel mezzo de lla battaglia combattl, pensando a Me. Compi i tuoi doveri e diventa un ideale per il dharma. Soffrirai grandi pene su questa strada, ma se offrirai tutto a Dio, avrai nome, fama, successo ed ogni cosa. Per fare questo lavoro necessario il controllo dei sensi. Potrete esercitare questo controllo gradualmente e, quindi, divenire degli sthith aprajna, cio avere una mente equanime. Oggi vivete di attaccamenti e tenete a distanza debita la equanimit. Le associazioni sono sempre cangianti, e questo mondo instabile e non dura. Riconoscere questa verit riconoscere l'Entit Dio che eterna. 56 57

LEZIONE N. 8 1 --BHUTAKASAM - CHITTAKASAM - CHIDAKASAM Ovunque volgiamo lo sguardo vediamo i 5 elementi. Nella terminologia spirituale vi sono tre tipi di etere o akasa. Ogni sadhaka che desideri raggiungere il principio dell'atma o il principio di Brah man deve conoscere questi tre tipi di akasa. Il primo bhutakasam, il secondo chittakasam ed il terzo chidakasam. Il bhutakasam si riferisce ai 5 elementi: la terra, l'acqua, l'aria, il fuoco, lo spazio. L'etere, o anche spazio, pi sottile. Esso non ha una specifica forma, come l'aria, ed il suo unico attributo il suono . L'aria ha due attributi, il suono ed il tatto,ed meno sottile dell'etere. Il terzo il fuoco, che pu essere anche visto; (tatto, suono, vista) il quarto l'a cqua che pu essere anche gustata; (tatto, udito, vista, gusto) ed infine, la terr a che possiede tutti e cinque gli attributi: il suono, il tatto, la forma, il gu sto e l'odorato. I primi tre elementi hanno una forma e sono detti bhutas; gli altri due invece non hanno nessuna forma. Tutte le cose che sono nel bhutakasam sono instabili, si muovono e sono soggette a cambiamento. Se indaghiamo su questi cinque elementi troveremo anche altri attributi. Gli atomi che sono in un luogo specifico in un certo momento, in un tempo succes sivo, si modificano e prendono differenti forme. Gli atomi in tutti gli oggetti sottostanno a certi cambiamenti difficili da prev edere. Gli atomi che formano il corpo umano cambiano ogni momento, sono qualcosa come l e onde senza fine dell'oceano. Per esse non esistono limiti. Le gocce di un'onda si fondono in un'altra onda che, a sua volta si immerge nell 'oceano in un processo continuo. E impossibile capire il bhutakasam con chiarezza e precisione. Cos dell'umanit che paragonabile ad un'onda, della Divinit

che simile ad un'altra onda, e della natura demoniaca, un'altra onda ancora. Onde esistono per gli animali e per tutte le altre creature della terra. Gli aspetti umani si fondono in altre onde (Divinit, demoni) E impossibile dire q uando l'aspetto di un'onda, come l'umanit ad esempio, si fonder in un'altra onda ( quella divina, ad esempio), perch la vita stessa come una serie di onde che vanno e che vengono. L'umanit ed il principio umano sono associati ad un continuo processo del pensare , che instabile e soggetto a continui mutamenti. Questi cambiamenti che avvengono nella vita umana sono impercettibili e ci illud iamo di essere eterni. Bhutakasam associato ai cinque elementi. Esistono centinaia di migliaia di soli e di lune, esistono pianeti piccoli e pia neti grossi, a miliardi. Esistono innumerevoli creature e l'intero fenomeno del mondo solo una goccia nel bhutakasam. In questo intero vasto universo, la terra pu essere paragonata ad una goccia; in questa terra vi un paese (l'Italia ad esempio); in questo paese c' un luogo nel q uale c' un distretto, nel distretto c' un piccolo villaggio, nel piccolo villaggio c' una piccola casa, e nella piccola casa c' un piccolo corpo, che crede di esser e qualcosa nel vasto universo. Quando noi pensiamo a questa bhutakasam o universo, cosmo, ci accorgiamo che una s ola goccia nella totalit dell'oceano. Eppure, una minuscola goccia cerca di capire la totalit e di misurare l'oceano. La terra, l'oceano ed ogni cosa sono soggetti a continui cambiamenti. Il mondo nel quale viviamo totalmente instabile. Se volete capire bhutakasam che instabile, dovete rendervi conto che voi stessi si ete instabili. Se volete capire la realt permanente, dovete rendervi conto che anche voi siete p ermanenti. La personalit, l'individualit,- sono temporanei. L'uomo come colui che cerca di soddisfare la sua sete vedendo un miraggio! Appar ir l'acqua, ma non vi sar nessuna acqua. Il principio di bhutakasam qualcosa che appare alla vista e pu essere paragonato ad una goccia nella chittakasam e, quest'ultima, ad una goccia della chidakasan. Il principio della vita inerente a bhutakasam che , in s, materia inerte. Per capirlo dobbiamo prendere bhutakasam come base. L'abitante nel nostro corpo come il riflesso nostro nello specchio. L'immagine non ha una esistenza indipendente. Quando gli oggetti si muovono,il riflesso pure si muove. Gli oggetti possono essere paragonati alla chidakasam, mentre la bhutakasam e la chit takasam sono come degli specchi. La luminosit del sole si riflette nella luna; cos la vita risplende a causa della c hidakasam che, a sua volta, si riflette nella chittakasam e nella bhutakasam. Se fate una decorazione sulla immagine, non si rifletter nell'oggetto. Un piccolo esempio per ci: supponiamo di disegnare un punto sulla nostra immagine riflessa nello specchio, per esempio sulla fronte. Se muoviamo lo specchio, anche il punto si muover. Se invece il punto lo facciamo su di noi e muoviamo lo specchio, il punto non lo seguir. Se voi mettete il punto sul bimba cio sull'oggetto, in qualunque modo girerete lo s pecchio, il punto non lo seguir. Eccovi una breve storia per questo. C'era una volta un famoso pittore, egli era famoso in tutto il mondo ed aveva de lle straordinarie capacit. Egli and da Krishna perch desiderava fargli il ritratto. Con un bel sorriso Krishna acconsent di farsi ritrarre e rimase fermo per un'ora. Dopo che il pittore ebbe preso lo schizzo, chiese a Krishna congedo, e gli disse che avrebbe finito il dipinto a casa sua e lo avrebbe portato per l'indomani al la stessa ora. Il pittore rimase in piedi tutta la notte e, con non poche difficolt, riusc a fare

il ritratto. Quindi, l'indomani, lo port avvolto da una coperta, a Krishna. Quando lo scopr, Krishna not che il dipinto aveva un sacco di difetti, infatti, no n vi era pi nessuna somiglianza. Il pittore allora chiese a Krishna un'altra opportunit. Per dieci giorni consecutivi cerc giorno e notte di fare il ritratto, ma non vi r iusc. Quindi il pittore pens che sarebbe stato meglio desistere e se ne and. Mentre se ne andava incontr Narada il figlio di Brahma, che gli domand: Perch sei co s triste? il pittore gli spieg tutto l'accaduto e Narada gli disse: Bene! Egli

il regista ed l'attore, sta recitando una commedia, difficile avere un suo dipi nto, ma se vuoi proprio averlo seguimi ed ascoltami! Il pittore si dichiar d'acco rdo e segu i comandi di Narada. Il giorno successivo, secondo i consigli di Narada, and da Krishna e gli disse: Sw ami, ho portato il vostro ritratto! Il pittore quel giorno aveva portato solo uno specchio e disse: Ora guardate pure, qualunque cambiamento sar riflesso in esso! N on riuscirete a dipingere il ritratto del Signore che permanente, con tutto il m ateriale instabile, come pennelli e pitture. Solo nel vostro cuore potrete avere chiara la visione. Cercare nel bhutakasam una illusione! Quando andiamo nel tempio per avere una visi one del Signore, non appena vediamo la sua immagine, chiudiamo gli occhi per cer care di ottenere una visione interiore, ma qualunque visione presa da questi occ hi superimposta dai pensieri. Se volete veramente avere una visione del Signore dovete averla interiormente. Nella bhutakasam non possibile avere una visione permanente del Signore, tuttavia questa ci conferisce qualche gioia tem poranea e, gradualmente, da questa, dobbi amo muoverci verso la gioia duratura. Non possibile rinunciare alle gioie temporanee perch bhutakasam ha questa natura. Ci sono tre stadi: il primo mithya in mithya, il secondo mithya in sathya ed il t hya in sathya. La non verit nella non verit solo 60 1 61

un riflesso del bhutakasam La non verit nella verit chittakasam, e la verit nella v t chidakasam. Per rendere lo stesso concetto Swami usa dire sempre: Voi non siete una persona ma~ tre: quella che voi pensate di essere, quella che gli altri pensano che voi siate e quella che realmente siete. La vita che oggi conduciamo, le esperienze che facciamo, sono tutte transeunti. L'immagine e l'oggetto sono entrambi temporanei in questa particolare esperienza . Questa la vera natura del Bhutakasam. Un pezzo di ghiaccio nella mano si scioglier sino a diventare acqua, perch lo scio gliersi nella natura del ghiaccio. Anche se cercassimo di capire bhutakasam, dovremmo, allo stesso tempo, cercare di capire anche lo spazio interiore, cio l'akasa interiore. Bhutakasam il grossolano che esperimentiamo allo stato di veglia e nello stato di sogno, in forma sottile. Come stato gi detto, il sole e la luna danno la luce attraverso il fuoco che rifl esso sul mondo. Nello stato di veglia noi possiamo vedere tutti gli oggetti a causa della luce c he emana dal sole e dalla luna. Nello stadio del sonno con sogni non c' nessun sole e nessuna luna; solo la luce che emana dalla chittakasam, illuminata a sua volta dalla chidakasam. Quando mettiamo da parte il grossolano, il sottile incomincia a riflettersi e da re luce all'interno. Durante il giorno, non possiamo vedere le stelle a causa della luminosit del sole ma, quando viene sera, si vedono brillare. Nella fanciullezza esiste la vecchiaia e nella vecchiaia esiste la fanciullezza. Nel grossolano esiste il sottile ed il sottile nel grossolano. Ci che trascende entrambi chidakasam, che immutabile senza cambiamenti. Essa il principio dell'atma che vero, eterno, parabrahman Questa atma param jyothi toilluminante, con la quale possiamo parlare di bhutakasam, chittakasam chidakasam. Dovremmo perci basare la nostra vita sulla chittakasam ed attraverso la bhutakasam ra ggiungere la chittakasam. Per illustrare meglio questo concetto, prendiamo come esempio le onde dell'ocean o. Le onde, l'acqua e la schiuma e l'elemento comune a tutte tre l'acqua. Ma, tuttavia, appaiono differenti. Anche nel mondo fenomenale troviamo la unione che deriva dalla fusione di chidak asam, chittakasam e bhutakasam. Dobbiamo esperimentare lo stato di veglia come bhutakasam, credere che lo stato di sogno chittakasam, e quello di sonno profondo lo stato chidakasam. Sushupthi il profondo che differente dagli altri due stati. Non realizzeremo la esperienza dello stato del sonno profondo, paragonabile al sa madhi, se non torniamo allo stato di veglia e, quindi, dire di avere goduto pace e sonno. Thurija lo stato della supercoscienza. In questo stato godiamo del <bliss o ananda (Sempiterna beatitudine), in perfetta coscienza. Anche Shankara ha descritto il sonno come uno stato di samadhi. Qual' il significato di samadhi? Samadhi una situazione normale, confusa spesse volte con uno stato di eccitamento o emozionale. Noi pensiamo che non sia nel sogno, n nella veglia, n nel sonno profondo. Invece il samadhi esiste in tutte e tre quegli stadi, perch una situazione comune a tutti e tre! Una persona cade e la gente dice che entrata in samadhi. Questo non samadhi ma isterismo! Samadhi v-ol dire convertire la mente e pensare con equanimit. Trattare caldo e freddo, profitto e perdita, lode e censura, allo stesso modo, q uesto samadhi. Una persona in samadhi, sar in uno stato continuo di bliss o beatitudine, sia nel bh utakasam che negli altri stati. E uno stato a cui tutti aspirano e, per questo, occorre fare molto sadhana. Occorre guadagnare la grazia del Signore facendo molte attivit.

Nel descrivere le qualit dello sthitaprajna, Krishna disse ad Arjuna: Arjuna! E' inu tile fondare tutto sul corpo solamente! Segui il Mio comandamento, pensa sempre a Me e fai il tuo dovere! Potrai cos sperimentare la Divinit nella diversit. Solo quando questi cambiamenti avverranno in te, allora il Mio cuore penser sempr e a Te. Lo sthitaprajna colui che immutabile ed ha

una attitudine di fermezza, di equilibrio e di stabilit, per cui gli avvenimenti e le qualit delle cose non lo impressionano minimamente, ma li considera come as solutamente naturali. Chi sorpreso se il fuoco brucia? Il freddo lo stato naturale del ghiaccio. Chi conosce questa Verit non sar soggetto al dolore. Occorre sviluppare una mente equanime e questo continuo pensiero a Dio e, per fa re ci, occorre meditare profondamente questi tre concetti di bhutakasam, chittakasam e chidakasam. Dopo avere preso il cibo, andiamo a dormire e facciamo differenti sogni. Quando ci svegliamo, non troviamo nulla di ci che abbiamo sognato. Esistono molte differenze fra i due stadi (veglia e sonno). A quali due dover credere? La filosofia Vedantica dice: Io non sono questo, Io no n sono quello, Io non sono nello stato di veglia, Io non sono nello stato di sog no, Io non sono nello stato di sonno profondo. Io trascendo i tre stati e, quindi, sono il prinClplO trascendente. Qualunque cosa di cui state negando l'esistenza, e qualunque cosa che pensate co me esistente, in realt non esiste. Esiste solo I~Uno che eternamente vero. Questo Brahma. La filosofia ha soffermato che il principio trascendente di difficile comprensio ne e di difficile accesso per l'uomo comune. Ma, tutto ci che noi vediamo, ascolt iamo, leggiamo, studiamo, esperimentiamo, sono tutti attributi del bhutakasam. Dobbiamo, dunque, attra 62 1 63

verso bhutakasam, raggiungere la meta. Lo stesso concetto siesprime consavikalpa, che vuol dire qualcosa associata ai tre gunas, e nirvikalpa, che vuol dire ci che ha trasceso i gunas. Una entit permanente, immutabile, inamovibile nirvikalpa. Ottenere quello stadio la meta. Krishna fece andare Arjuna nello stato di sthitaprajna e gli fece fare ogni cosa. Se un uomo arrivato a quello stadio non partecipasse all'azione non potrebbe ess ere d'esempio agli altri. Un piccolo esempio: un istruttore di ginnastica non si muove se non quando deve mostrare gli esercizi ai suoi allievi. Cos fa lo sthitaprajna affinch la gente ignorante lo segua. Krishna aveva preso Arjuna come un Suo strumento. Arjuna era sempre con Krishna. Molte volte Krishna lo chiam con il nome di Bharatha. Questa parola vuol dire: Colui che ha amore per Dio. Bha vuol dire luminosit, e colui che ama la luce un Bharatha. Il dovere di Arjuna era di seguire ciecamente gli ordini di Krishna. Uno sthitaprajna non ha nessun sentimento dell'<~Io e del~ mio, nessun attaccamento e nessun egotismo. La qualit dello sthitaprajna distruggere l'intero principio dell'ego ed accettare gli ordini del Signore. Questa la ragione per la quale le qualit di uno sthitaprajna sono spiegate alla fin e dell'I l.mo capitolo della Bhagavad Ghita. Arjuna poteva riconoscere il significato intimo di molte cose e fu perci che pot c apire anche il significato di Viswaviratswarupa che l'unione fra bhutakasam, chittak asam e chidakasam. Dopo avere visto la forma cosmica del Signore, tale forma rimase impressa in mod o indelebile nel suo cuore, era come stampata sulla carta, inseparabile. Una persona ideale, come Arjuna, svolse tutte le attivit normali come una persona qualunque, ma nel suo cuore c'era sempre Krishna, ai cui piedi di loto egli ris iedeva. LEZIONE N. 9 I -- IL CONTENTAMENTO Ci che nasce deve morire. Ci che nasce e muore, nel frattempo, soggetto a cambiamento e modificazione. Ci che non ha nascita e, quindi, non si pone per essa nessun problema di cambiame nto n di morte, l'atma. L'atma non passa attraverso a nessun cambiamento perch non ha nascita. La vera natura dell'atma di non avere nessun attributo, essere~permanente, immu tabile ed eterna. Solo il corpo ha nascita, cambia, si modifica e muore. Tl suo abitante Dio stesso. Una volta riconosciuto il principio e la dottrina dell'atma, si capir che ogni al tra cosa instabile. Quindi, per ogni individuo, necessario riconoscere questo Principio. La Ghita, nel 12.mo Capitolo sul bhakti yoga ha detto che esistono 26 qualit per es sere un devoto e per essere amato dal Signore. Fra quelle, il contentamento una delle pi importanti. Un sadhaka, dopo avere visto e gioito di numerosi piaceri, non dovrebbe avere pi de sideri. L'uomo sar felice ed in pace quando si accontenter di ci che ha e non chieder niente in aggiunta. Chi non ha questo tipo di contentamento pu essere paragonato ad un secchio pieno di buchi. Se gli versiamo dentro dell'acqua, non rimarr nel secchio neanche una goccia 11 s ignificato che una ~rsona, che ha molti desideri, non si accontenta mai. Tutte le gioie di~ertano il suo cuore e ci che rimane la scontentezza.

Se una persona che non ha niente, riesce ad avere 100 Rupie, diviene felice. Una volta che le ha avute, comincer a pensare di volerne 1000! Se la fortuna gli arride, e le ottiene, ne vorr 100.000! Non contento di ci, vorr diventare proprieta rio terriero, poi re ed imperatore, e cos via. I desideri dell'uomo passano ogni limite ed per questo che sempre scontento. Un individuo deve capire come

pu essere felice solo con ci che ha. La vera ricchezza dell'uomo assicurarsi la grazia di Dio. Tutti sanno che Dio <~Grande)>, ma questo non importante quanto sentirsi dire da Lui che Tu sei grande! Tutti amano Dio, ma ci non importante quanto il chiedersi s e Dio ama nQiB~. Dire che Dio la Verit eterna, credere in Lui come se fosse nostro, non cos important e quanto sentirsi dire da Dio stesso: Tu sei mio!. Quando inviamo una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, per sapere se s tata recapitata, dobbiamo avere di ritorno la ricevuta. Dire semplicemente che Dio Grande come mandare una lettera raccomandata senza rice vuta di ritorno, cio senza avere il riconoscimento da Dio. Quando Dio ti dice: Figlio anche tu sei grande! deve anche poter dire: Figlio, tu M i sei caro!. Questo veramente qualcosa di permanente! Ottenere questo risultato frutto del sad hana. Se non possiamo raggiungerlo, tutti i nostri sforzi saranno inutili. Il Signore dichiarer: Figlio, tu sei Mio! come risultato dei frutti offerti con il s adhana. Arjuna fu uno che ebbe questa qualificazione. Egli poteva avere avuto tanti desi deri, ma rinunci a tutto e si arrese a Dio dicendo: Swami, Tu sei tutto per Me!. Questa resa vi far raggiungere` l'obiettivo che la grazia di Dio. 2 -- IL REGNO DELLA LIBERAZIONE Quando qualcuno deve andare all'estero deve munirsi di un passaporto. Non serve dichiarare di essere una persona influente o importante! Tutti devono seguire la procedura prevista per coloro che si recano all'estero. Inoltre, per prendere l'autobus, il treno o l'aereo uno si deve munire del bigli etto. Senza biglietto non potrete viaggiare, sia che siate ricchi o poveri. Cos per il regno della liberazione: dovete guadagnarvi la grazia di Dio e, solo a llora, potrete entrarvi. Se per avete solo il passaporto, potrete trovarvi di fronte a qualche problema al la frontiera, se non avete anche il visto di entrata. In aggiunta alla grazia di Dio, dovreste avere anche la grazia dell'atma. Dio sempre pronto a dare la Sua grazia, ma la persona che risiede nel corpo deve essere capace di riceverLa. Se volete entrare nel regno della liberazione dovreste avere l'amore di Dio e fa re sadhana. Solo quando esistono queste due cose, potrete avere la liberazione. La Bhagavad Chita ha insegnato che,chiunque vuole entrare nel regno di moksha, dov rebbe possedere 26 virt. Ha tuttavia anche dichiarato che, se solo se ne possiede una, si qualificati per entrarvi. Fra queste 26 qualit la pi importante il contentamento Chi non ha questa qualit, no n pu avere n gioia n pace. Solo colui che sempre contento grande. Egli solo ha il potere e la qualifica per entrare nel regno della liberazione. Chi l'uomo pi grande in questo mondo? il pi grande colui che maggiormente soddisfa tto. Ecco perch dobbiamo sviluppare la soddisfazione ed il contentamento, e non perder ci dietro a gioie impermanenti come ricchezza, lusso e posizione. Fino a quando siete in vita godrete di queste gioie insicure e temporanee e, l'a ttaccamento al vostro corpo, vi porter a preferire un luogo o un paese, al posto di un 'altro. Sino a quando siete un composto dei cinque elementi dovete prendervi cura del co rpo, ma ci non vuol dire perdere il vostro tempo dietro di esso. Ricordate invece sempre la meta! C'era una volta un uomo ricco che aveva viaggia to molto ed, alla fine, decise di costruirsi una casa che nessuno mai avrebbe ud ito, n visto n sognato l'eguale.

Era deciso a farla a costo di spendere miliardi. Furono chiamati architetti ed ingegneri da vari paesi. Si costru cos una casa bellissima che soddisfaceva tutti i punti di vista estetici . Migliaia di persone vennero a vederla, mentre l'uomo ricco si preparava per l'in augurazione. Chiam alcuni esperti prima, e chiese loro se, per caso, non trovassero qualche di fetto alla casa. Invit anche un grande rishi affinch la benedisse. Fra gli invitati c'erano anche degli sthithaprajna. Si fece ogni cosa per allog

giarli degnamente e quando li riun chiese loro: Vi chiedo umilmente di sapermi di re se trovate qualche difetto a questa casa!. Gli ingegneri dissero che non vi erano difetti di sorta. Dichiararono che la casa era estremamente moderna ed unica. Uno yoghi, che se ne stava seduto in un angolo, si alz e disse, davanti alla sorpre sa ed alla costernazione dei presenti: Ci sono due difetti in questa costruzione!. L'uomo ricco, allora, congiunse le mani in segno di preghiera e disse: Swami, per -favore dicci dove sono questi difetti affinch possiamo eliminarli. Rispose lo "yoghi": O ricco uomo! Non nei tuoi poteri correggere questi difetti. Il primo difetto il passaggio del tempo. Questa legge immutabile e distrugger la tua casa. Il secondo difetto che tu, un giorno o l'altro, morirai e poichnon realizzi quest a Verit, credi di essere molto grande! Questo modo di ragionare di chi dimentica la morte e pensa di essere eterno. Solo chi ricorda l'Entit permanente, l'atma, avr contentamento, gioia e felicit. Quello yoghi disse inoltre: La casa dell'atma il corpo e nessuna costruzione pu esse re paragonata ad esso. Tutto il mondo impermanente, concentratevi quindi sull'eterno e fate sadhana per a cquisirlo. 66 1 67

3 -- NASCERE E MORIRE NON SONO CARATTERISTICHE DELL'ATMA Nascere e morire non sono caratteristiche dell'atma. Ecco perch Krishna disse ad Arjuna: Arjuna! Il sentimento di credere che stai ucci dendo qualcuno sbagliato! Tu sei l'entit permanente. Il principio e la dottrina che incarni non possono morire. L'atma non mai nata! Se riconosci questa verit non avrai pi dubbi. Ci, valido per te e per gli altri che non uccideranno n saranno uccisi. Krishna spieg ad Arjuna questo principio e gli disse: Finch hai vita devi compiere il tuo dovere!. Arjuna rispose a Krishna: Non ho alcun desiderio, non sono interessato al Paradis o!~>. Krishna gli rispose: Arjuna! Lo dici perch lo pensi veramente, o una scusa perch se i un vile?. Chi riconosce il principio dell'atma non pu avere quel senso di attaccamento che traspariva dalle sue parole. Egli era attaccato ai suoi e non voleva combattere ed ucciderli. Quelle parole non erano associate con il principio atmico. Se riconosciamo quel principio non potremo avere difetti di visione. C'era una volta un assassino che aveva ucciso molti animali ed uomini e che fu p reso e condannato alla impiccagione. Egli seppe che, il giorno successivo, ci sa rebbe stato il giudizio e l'emissione della sentenza. Egli and alla Corte Suprema recando con s la Bhagavad Ghita. Il giudice sentenzi che alle 10 del mattino seguente doveva essere eseguita la se ntenza. L'imputato allora chiese al giudice: Perch mi volete fare questo?~>. Il giudice rispose: <(Perch hai ucciso tali e tal'altre persone. Allora l'assassino prese la Bhagavad Ghita, che era nella sua tasca, e disse: <~ Ebbene, Signore, iO non sono un assassino, n loro potevano essere uccisi da me, e cco cosa c' scritto nella Bhagavad Ghita. Negare ci negare ci che Dio stesso ha dichiarato. Il Giudice rispose: <(Benissimo! Tu non hai ucciso loro e loro non potevano esse re uccisi da Te; cos pure il mio giudizio non pu farti uccidere n tu morirai. Quindi tieniti pronto domani perch ti impiccheranno!. Come vedete, la Bhagavad Ghita non di grande utilit quando volete soddisfare il v ostro interesse. Dobbiamo sondare dietro quegli insegnamenti la verit. La Bhagavad Ghita non stata insegnata solo ad Arjuna ma a tutta la gente nata su questa terra. Essa stata data al mondo intero e Arjuna fu preso come strumento per questo scop o. Arjuna il rappresentante dell'umanit e questi insegnamenti sono perfettamente val idi per tutti. Dobbiamo perci ridurre i desideri e capire il principio dell'atma e raggiungere l o stato del contentamento. Tutti, compresi i sadhakas, devono trovare nella vita di tutti i giorni le cose da praticare e devono saper leggere, nelle circostanze della vita, le verit nascost e. Per compiere i nostri doveri dobbiamo tenere sotto controllo i desideri per arri vare ad uno stato di contentamento e, fare ogni sforzo, per guadagnare la grazia di Dio ed il Suo amore. Amare Dio senza sapere come ottenere il Suo amore non sar di grande utilit. Non ha alcun senso dire: <(Mio Dio! Mio Dio!. <~Tu sei mio! Tu sei mio!. Dovete aspirare a sentire da Dio stesso che siete Suoi. Ecco cosa dovremmo raggiungere. Sviluppate quindi quelle qualit che sono consone con questo raggiungimento. Da domani discuteremo altre qualit. 68 1 69

LEZIONE N. 10 I --LA TOLLERANZA Kshama che significa tolleranza, forza d'animo, la Verit per coloro che seguono il cammino della Verit. La tolleranza sacrificio, la luce che risplende nell'uomo, i Veda, il dharma, la on-violenza, la Verit stessa. La tolleranza anche felicit, com passione, ogni cosa in tutti i mondi! Ci che un u omo deve acquisire nella vita la tolleranza. Chi considera l'atma come irreale ed il corpo come reale non potr riconoscere il principio e la dottrina dell'atma che permanente, immutabile, eterna e luminosa. Coloro che non riescono a capire questo principio si identificano con il corpo e non possono capire Dio. Potremmo discutere e spiegare il concetto di atma in molti modi, ma questo princ ipio diviene chiaro solo quando si praticano e si osservano certe cose. Senza gustare lo zucchero la sua dolcezza incomprensibile. Solo chi l'ha gustato pu apprezzarne il significato. L'atma immanifesta sar capita, anche solo in minima parte, se praticheremo certe discipline spirituali e riusciremo a comprendere i significati dei differenti at tribuiti del Signore. Qual' la via per l'immortalit? E' rimuovere l'immoralit! Quan do si muovono le debolezze umane, come la gelosia, l'ira e l'odio, potremo capir e il principio dell'atma. Se riuscissimo a capire almeno una o due, delle importanti qualit menzionate nell a Ghita ed impararle, potremmo afferrare il concetto di immortalit dell'atma. Nella lista, la tolleranza ha il primo posto. Questa non si impara sui libri, non pu ottenersi neanche se insegnata da un guru, n on un acquisto che si possa fare al mercato; essa sar capita quando praticheremo certi esercizi spirituali. La tolleranza una specie di test, di esercizio spirituale, quando accadono circost anze che ci mettono in difficolt.

Nell'uomo esiste una debolezza grave che l'ira. Essa si manifesta in certe circostanze, ed in quelle circostanze, la tolleranza deve essere praticata. Se non la pratichiamo ci troveremo di fronte a numerose difficolt e ad agitazioni mentali, con la conseguente perdita della pace e, talvolta, pu persino farci imb occare strade sbagliate. L'educazione, la forza, la prodezza che si sono acquisite, non avranno valore al cuno se non si possiede la tolleranza. Grandi personaggi della storia, che avevano acquisito poteri attraverso le loro a usterit, non furono in grado di goderne perch non avevano tolleranza. La mancanza di questa qualit ha fatto perdere il prestigio a grandi eruditi ed il regno a molti re. Essa pu essere paragonata al principio illuminante che decora ogni uomo. Quando l'uomo non possiede questa qualit soggetto a vari tipi di problemi. La tolleranza la cosa pi importante per l'umanit. Se essa non esiste, l'umanit non pu risplendere, anzi, andr in rovina! Questa impor tante qualit, che dobbiamo coltivare costantemente, ci mette alla prova in molte situazioni. La tolleranza come na protezione per l'uomo e, chi la possiede, non sar afflitto d a nessuna difficolt, da nessun problema, da nessuna difficile situazione. L'oratore che mi ha preceduto ha detto che fare il bene a chi ci fa del bene, no n ha niente di straordinario, ma fare del bene a chi ci fa del male una qualit st raordinaria che necessita di grande talento. La gente commenta, critica e condanna, ma niente ci potr toccare se abbiamo tolle ranza e pace. Chi criticato non perde molto, ma se perde la pazienza e la tolleranza, perde tu tto. Dobbiamo usare la tolleranza in ogni circostanza. Dovremmo usare la discriminazione e valutare le conseguenze della nostra tollera nza. Ci sono tre cose importanti, molto utili per l'uomo: una l'albero, la seconda la mucca, e il terzo il fiume. Queste tre cose rappresentano un esempio, per l'essere umano, di tolleranza e pa zienza. Qualunque violenza si faccia ad un albero, tagliandogli i rami, strappandogli le foglie e cogliendogli i frutti, egli continuer a dare ombra a chiunque si sieda sotto di lui. L'albero fa del bene anche a coloro che gli fanno del male! Nel caso dei fiumi, anch'essi, quante volte sono stati inquinati ed usati senza gratitudine e, ciono nostante, essi servono l'umanit concentrando tutte le loro risorse per raggiunger e l'oceano che la loro meta. L'acqua d la vita all'uomo e, qualunque sia l'uso che se na fa, in bene o in male essa indifferente. La mucca, negando persino il cibo ai suoi vitelli, provvede il latte all'umanit. Qualunque fastidio le darete, ella vi ritorner solo dolce latte. Queste mucche fanno tanto bene all'umanit e, quest'ultima, in cambio, risponde co n l'ingratitudine. Non sempre giusto fare il bene in tutte le circostanze! In alcune dobbiamo saper decidere se essere o meno tolleranti. Dalla storia possiamo trarre, come esempio, episodi ben conosciuti come quello d i Gauri Mamak il quale diede una enorme quantit di fastidi a Prithviras. Egli invase il suo paese ben 17 volte, distrusse costose propriet, prelev enormi r icchezze, mettendo l'intero paese in difficolt. Prithviras lo scus sempre, e lo rimand senza punirlo al suo paese. Anche Draupadi, quando Arjuna port Aswatamma, gh insegn che in certe circostanze s i doveva perdonare. Arjuna gli disse: Non dovresti uccidere una persona che ha paura, che si arresa, che ha perso la coscienza, che ha bevuto, che ha il cuore a pezzi e che sta avvi cinando una donna! Quando Gauri Mamak si arrese e chiese perdono, Prithviras lo s cus, ma Gauri Mamak non mostr nessun senso di gratitudine di fronte alla magnanimi

t del suo avversario. L'anno successivo, invase di nuovo il paese, e riusc a catturare Prithviras, ma q uesta volta gli cav gli occhi! Di fronte a gente ingrata non dovremmo usare nessu na tolleranza. Essi sono serpenti! Irl telugu c' un proverbio che dice: Non dare acqua al "tumi" (u na piccola pianta che ha cespugli spinosi), n latte ai serpenti!. Ges aveva dodici discepoli che vivevano con Lui. Egli aveva dato loro tutto il Suo Amore, la Sua protezione e la Sua compassione. Uno di loro, tentato dal denaro, lo trad. Ges compat persino quell'ingrato traditore! Non vi necessit di pre

gare Dio per quella gente, perch le loro stesse azioni li condurranno alla rovin a. ~one ~ort~er;~ f~t~i~ ~hi la ~ Nel Ramayana come neT ahabharatha, Vl sono num erosi esempi di persone rovinate per non avere avuto tolleranza. Si dice: Vi forse qualcuno capace di sfuggire ai frutti delle proprie azioni? Noi non potremo dire quanto ed in quali circostanze soffriremo le conseguenze, ma la sofferenza certa! I Pandavas furono costretti nella foresta a soffrire e mangia re radici. Dharmaraja, ignorando le istruzioni amorevoli di Krishna e dei suoi fratelli, si mise a giocare d'azzardo e dovette subire molte tribulazioni. La pazienza e la tolleranza devono essere usate con discriminazlon~e~ non in lutt c le Cir~QStanZe e situazioni. La gente che fa del bene e si prende cura del benessere degli altri andr sempre i ncontro ad ogni sorta di fastidi. Questa una esperienza di tutti i giorni. In certe circostanze, la pazienza pu recare problemi ed, in altre, la fretta pu di ventare un veleno. La lentezza e la fretta sono opposti. Dovremmo valutare caso per caso ed usare il nostro senso discriminativo per non cadere in errore. Nel caso di una persona in pericolo di vita, dovremmo essere tempestivi e senza ritardo, correre e curarla. Invece, quando abbiamo a che fare con persone deboli di mente che stanno prenden do la via sbagliata, perdere la pazienza diventa una cosa buona. Alterare ad esempio la voce, 72 73

mantenendo la sacralit del nostro cuore, non significa perdere la pazienza, e, i n date circostanze, invece necessario! Un esempio di questo dato da Aswatamma. Egli aveva fatto il voto di distruggere i Pandavas. Era quasi mezzanotte e non riusciva a trovarli. Egli doveva ucciderli prima che sorgesse il sole. Krishna, che sapeva di questo voto, prese anch'egli delle contromisure per prote ggere i Pandavas. Durvasa era un saggio con un temperamento collerico, che tuttavia mai pronunci un a bugia in vita sua. Egli cambiava il tono della sua voce solo per proteggere la sua verit e la sua ir a era solo una reazione del suo amore per la verit. Krishna si rec da lui, e Durvasa ne fu immensamente felice e gli chiese: Swami, qu al' la ragione della Tua visita? Krishna rispose: Mi occorre il tuo aiuto! Durvasa f u orgoglioso di sapere che una persona come Krishna, che era il protettore stess o di tutti i mondi volesse il suo aiuto. Tuttavia egli, che aveva una acuta intelligenza aveva capito la ragione della vi sita di Krishna e disse: <<Swamil Sono pronto a fare qualsiasi cosa per aiutarTi , ma non chiedermi di pronunciare bugie! Krishna gli rispose: Durvasa, lo sono l'a bitante di tutti i cuori. Nasco, tutte le volte, per ristabilire il dharma, come posso chiederti di pronunci are bugie? Il dharma o la rettitudine fondato sulla Verit. Non ti chieder di dire bugie! Ma, se solo potessi cambiare il tono della tua voce un poco? Durvasa rispose: Se solo per questo, non ho obiezioni, dimmi cosa devo f are. Krishna gli chiese dove si poteva fare una buca nella quale i Pandavas potevano nascondersi ed, una volta fatta chiese loro di andarci dentro. Sopra furono messe delle foglie, dei rami, e la sedia di Durvasa sulla quale egl i sedette. Quindi Krishna gli disse: Aswatamma arriver a momenti e ti chieder dove sono i Pand avas. Tu devi dire la verit ma cambiando il tono della tua voce. Come Krishna predisse, Aswatamma venne e chiese: Swami, tu sai tutto in tutti e tre i mondi, per favore , dimmi dove sono i Pandavas~>. Durvasa rispose minaccioso: I Pandavas sono sotto di Me! Quando Durvasa rispose in quel modo, Aswatamma si prese una tremenda paura e pens: Invece di uccidere i Pan f~avas, sar bene che me ne vada subito, altrimenti questo uccide me! E se ne and! D urvasa che era un maharishi, per seguire i comandamenti del Signore e per protegge re la gente buona, disse sempre la Verit. Dovremmo sapere in quali circostanze dobbiamo usare la pazienza e non sempre dir e: pazienza, pazienza! La pazienza dovrebbe essere considerata come un esercizio spirituale, sadhana, esercitando il controllo della parola. Il principio della spiritualit il controllo su tutte le cose che accadono. Ogni avvenimento e circostanza un Test per la pazienza e la tolleranza. Ecco perch sono qualit essenziali. Solo dopo avere imparato la pazienza e la tolleranza, potrete capire il principi o della spiritualit. Per praticare latolleranza,e la pazienza ci sono due altre cose importanti da no n praticare: l'odio e la gelosia. Se avete odio e gelosia, anche in minima parte, non potrete avere nessuna pazien za. Queste sono virt essenziali per ogni sadhaka. 74 1 75

LEZIONE N. 11 I --INSTABILITA DELLE COSE CREATE Dio pervade ogni cosa, si trova in tutti gli esseri viventi ed in ogni luogo. Il corpo instabile e transeunte, mentre Dio l'entit permanente. Il mondo, che pu essere paragonato ad un corpo, ha un suo abitante che la Persona Cosmica. Il principio dell'atma, che permanente ed eterno, descritto come dehi. Le Scritture sono la base per riconoscerlo. Le verit contenute nelle Scritture, tuttavia, non sono sufficienti; occorre che l 'uomo faccia uno sforzo. Le Scritture indicano solo il cammino, esse sono paragonate a fari segnalatori c he mostrano la strada per chi vuole compiere questo viaggio e raggiungere la met a. La Bhagavad Ghita ha detto tutto ci che si doveva dire a questo proposito. Il suo scopo quello di evitarci la sofferenza. Qual' la via che ci permette di evitare la sofferenza? E' il riconoscere la imper manenza delle cose create. Ogni cosa ha cinque caratteristiche: asthi, bhati, pryam rupam e namam. L'equivalente in sanscrito delle tre prime parole sat-cit-ananda. (esistenza etern a, eterna coscienza, eterna gioia). Queste sono qualit permanenti e sono associate alla Divinit. Per queste tre non vi nascita e non vi morte. Esse sono il fondamento per la Scienza dello spirito. Il nome e la forma sono solo immaginazioni. Tutte le cose create sono libere di andare e venire, di nascere e di morire. Esse sono come i parenti: essi vengono a trovarci, rimangono un po', pOI se ne v anno. Non risiedono permanenti nella casa. Anche la felicit ed il dolore sono comparabili ai parenti. Queste entit instabili, che hanno nome e forma, sono soggette a continui cambiame nti e quindi non sono permanenti. Soffrire per queste cose non intelligente! Come possibile comprendere la loro in stabilit? Con l'esisten

7~ di certe virt. Come stato spiegato nel Bhakthi Yoga daKrishna:~Colui che ha le 26 qualit caro al S ignore! Se volete fare il fuoco non vi occorre usare tutti i fiammiferi della sca tola, ma ve ne baster uno solo. Cos per l'inchiesta sullo spirito: non occorre che possediate tutte le qualit, ma ne baster solo una e, con il suo aiuto, compierla. Ieri abbiamo parlato della tolleranza e della pazienza, oggi tratteremo della ge losia e dell'odio. 2 LA GELOSIA E L'ODIO La gelosia e l'odio sono gemelli, non c' l'una senza l'altro. Vi una inestricabile relazione fra i due. Essi sono come due differenti tipi di (<peste, capaci di distruggere un forte alb ero in salute e che produce molti frutti. Quando la peste attacca le radici dell'albero, quest'ultimo incomincia a diventa re secco. Questa un tipo di peste, mentre l'altro mangia le foglie. Una, cerca di distruggere la vita della pianta, mentre l'altra, la spoglia della sua bellezza. Entrambe si danno la mano! Dove non c' gelosia non c' odio, ma dove c' odio esiste anche la gelosia. Per la gelosia non esiste forma, mentre l'odio si manifesta sotto forme particol ari. La gelosia e l'odio sono fra loro collegati e la prima si nasconde dietro il sec ondo. Si dice che al mondo non c' nessuno che non soffra almeno un po' di gelosia. Al fine di evitare che queste due qualit entrino nel nostro sistema, dobbiamo svi luppare l'Amore. Dove c' l'Amore non pu esserci l'odio e la gelosia, e voi sarete la incarnazione d ella beatitudine. La bellezza una forma della beatitudine. Ovunque c' la bellezza c' anche la gioia. Una cosa bella sempre gioiosa. Ma dove possibile trovare la bellezza negli oggetti che sono instabili e cambian o continuamente? Quanto pu durare quella bellezza? Solo ci che permanente bellezza e questo Dio. Niente al mondo bello quanto Dio! La cosa pi importante per un dev oto del Signore bere il nettare della beatitudine che emana dalla Sua bellezza. Ma per desiderare la Divinit, che piena di bellezza, occorre la virt. Per sviluppare le virt bisogna distruggere la debolezza. Arjuna stava seduto nel carro e Krishna lo guidava. Arjuna non aveva capito pienamente la Divinit di Krishna. Egli credeva che Krishna fosse un grande uomo ed ascoltava tutto quello che Egli diceva senza metterlo in pratica. Eccovi un esempio di gelosia che aveva Arjuna. La guerra era scoppiata ed in essa furono impiegate armi terribili. Arjuna aveva ingaggiato la guerra contro Bhisma e quest'ultimo cadde. Nonostante che avesse fede nella Divinit, Arjuna credeva e sentiva che egli era i l solo artefice del successo. Al calar del sole ritornarono a casa. Arjuna pensava, con arroganza, che egli era il responsabile della vittoria,e che Krishna fosse solo il guidatore del carro. Non appena il carro arriv a casa Krishna chiese ad Arjuna ~Arjuna! Prego, scendi dal carro. Arjuna, che era gonfio di ego, pens: Io sono il maestro, Krishna solo il guidatore , Lui dovrebbe scendere per primo ed aprirmi la porta Arjuna quindi rispose: ~Cog nato! Prego, scendi per primo! Ma Krishna ripet: Prego, Arjuna, scendi! e cos, contin uarono per un po'.

Incominci a nascere la gelosia in Arjuna che pensava: Credevo che Krishna fosse gr ande, ed perci che assume quell'atteggiamento, la colpa mia! Pens inoltre che, poic h la guerra non era finita e che bisognava combattere, sarebbe stato meglio non s viluppare nessuna inimicizia con Krishna, e che, quindi, sarebbe stato meglio no n urtarlo e scendere per primo. Cos fece, e rimase in piedi vicino al carro. Krishna gli disse: Arjuna! Ora puoi andare a casa! Senza alternativa Arjuna se ne and. Come si allontan dal carro, Krishna salt gi immediatamente ed il carro scoppi, riduc endosi in cenere. Arjuna e Dharmaraja esterefatti chiesero a Krishna la ragione di questo e Krishn a rispose loro: Arjuna! Nessuno pu capire gli atti di Dio. Per Dio non esiste egoismo, ed il solo suo scopo la protezione dei devoti. Tutte le armi che furono impiegate da Bhisma, lo le tenni sotto il Mio piede e c os non poterono esercitare il loro potere. Se solo fossi uscito

per primo dal carro, queste armi avrebbero distrutto anche te, e saresti divenu to cenere! Poich non lo sapevi, Mi hai chiesto di scendere per primo! Trovare colp e nella Divinit un tipo di gelosia. Vi sono tanti altri tipi di gelosia, per esempio: verso coloro che guadagnano fa ma,che hanno pi ricchezza e pi bellezza fisica. Si gelosi del compagno che prende migliori voti a scuola. E' una debolezza dell'uomo essere geloso di chi emerge in posizione sociale, ric chezza, bellezza ed educazione. Quando la gelosia entra in una persona, tutte le virt che ha coltivato per tanto tempo, saranno distrutte in un attimo. La gelosia non vi abbandona facilmente; per prima cosa distrugger tutte le virt, p oi nutrir la natura demoniaca e, quindi, distrugger la natura umana. Essa rafforza la natura animale e non risparmia nessuno. E' molto importante, perci, impedire alla gelosia di entrare in noi! Dovreste gio ire della gioia degli altri e della loro prosperit. Questa vera virt! La Bhagavaf~ Chita ci ha insegnato che desiderare il benessere ed il bene degli altri una qualit importante e che, la responsabile di molte soff erenze, la gelosia. Krishna disse ad Arjuna: Arjuna! Non dovresti essere geloso! La gelosia pu convert ire persino la Divinit di un bambino piccolo! Se siamo liberi dalla gelosia pos 78 1 79

siamo conquistare i tre mondi. Se invece siamo gelosi, distruggeremo gli altri e noi stessi. Una persona gelosa non avr un sonno facile e non potr mangiare bene. Anche se non ha malattie fisiche, la gelosia per quella persona sar come una tube rcolosi interiore che indebolir l'intero suo organismo. La gelosia, una volta entrata in una persona per molte vie, non sar possibile sca cciarla tanto facilmente. Dio ci benedir con la Sua Grazia se saremo capaci di provare gioia per la gioia d egli altri. La perderemo quando avremo il sentimento che qualcuno possiede pi di noi. La gelosia pervade ogni cosa in questo Kal Yuga! La pace della mente persa a caus a sua. Una volta Buddha stava ritornando al villaggio dove abitava. Tutta la gente del villaggio aveva grande affetto per lui. Non appena arriv alla periferia, alcuni elementi, poco raccomandabili, incomincia rono a criticarlo pesantemente. Egli si ferm e si sedette su una pietra e disse loro: <(Signori, qual' il piacere che provate criticandomi? Essi non diedero risposta, ma continuarono negli insult i. Allora il Buddha disse loro: Andate avanti quanto vi pare! Dopo un certo tempo si stancarono e stavano per andarsene, ed il Buddha disse loro: ~<Ragazzi! Vi vogli o raccontare una verit. Nel villaggio dove io abito, molta gente mi ama e, se vi foste permessi di criti carmi l, essi vi avrebbero fatto a pezzi>)! Per salvarvi da questa situazione peri colosa vi ho permesso di farlo qui>~! Se volete dare gioia alla gente, talvolta non dovete spendere neanche un paisa~. Il Buddha prosegu. Senza spendere nemmeno un "paisa", e senza grande sforzo, ho po tuto darvi tanta gioia, ed io ne sono felice. Avete provato qualche soddisfazione nel criticarmi, e pure io sono soddisfatto~! Vi sono numerose attivit utili che, se intraprese, possono dare gioia agli altri , ma se non se ne intraprende neanche una, nessuna gioia sar possibile! Una cosa importante che il Buddha fece in quella occasione, fu di avere prodotto nei loro cuori una impressione indelebile. Ragazzi~ disse: Supponiamo che un mendicante ve nga da voi e vi chieda l'elemosina e voi gliela fate. Supponiamo inoltre che il mendicante la rifiuti; cosa farete voi?~ Uno degli uom ini rispose: Se non l'accetta me la tengo per Me! Allo stesso modo voi mi avete cr iticato e mi avete fatto questa elemosina, ma io non l'ho accettata. Dove andr a finire? Essa torner indietro a voi! Se un amico vi manda una lettera r egistrata e voi non l'accettate, dove finir la lettera? Il dipartimento delle Pos te la rimander al mittente. Se criticate qualcuno, e questi non accetta la vostra critica, essa ricadr su voi ~. Pensare che la gelosia e l'odio possano portare qualche soddisfazione, che dare fastidio al prossimo sia una fonte di gioia, stupido, perch, in realt, diamo fasti dio solo a noi stessi. La gelosia reca una infinit di problemi a chi la possiede. Un maharishi lavorava in un giardino pieno di fiori e frutta. Egli aveva sviluppato un certo Ego~ e la gelosia si era pure infiltrata. Quando l'egoismo e la gelosia si manifestano, l'odio si unisce automaticamente a loro. Dio sapeva, ed un giorno disse: Egli veste l'abito del "sannyasin", ma il suo cuo re pieno di veleno. Gli dar una lezione~>! Si travest da vecchio Brahmino ed and in quel giardino. ~1 a vvicm ad un albero ed esclam: Che magnifica pianta! Chi ha fatto questo giardino~>? Il sannyasin rispose: O Brahmino! lo ho fatto questo giardino! Ho fatto tutto con le mie mani: ho dato l'acqua, messo il concime, pulito le strade, fatto crescere i fiori per il piacere degli altri. Il Brahmino, quindi, se ne and e, dopo un po' di tempo entr nel giardino una mucca .

Essa cominci a mangiare le piante e distruggere tutto il giardino. Il sannyasin prese un bastone e picchi la mucca con tale violenza che essa stramazz al suolo morta. Il sannyasin pens che avrebbe dovuto subire le conseguenze di quella morte. Il vecchio Brahmino, intanto, era ritornato nel giardino e, quando vide la mucca morta, esclam: Chi l'ha uccisa? Il sannyasin pronto rispose: La volont di Dio! Come a vrebbe potuto morire senza la Sua volont? Quando sent ci il Brahmino disse al sannya sin: Tu sei il respon

sabile di questo bel giardino e di tutto ci che contiene, ma per la uccisione de lla mucca responsabile Dio? Ti fai bello per le cose buone che accadono e perch non anche delle cattive? Questo un modo di bestemmiare Dio! Questo egoismo e la sua manifestazione la gelosia. Il vecchio Brahmino rivel la sua identit e disse: lo sono Dio che venuto per distru ggere il tuo egosimo. In quale forma Dio appare, per cercare di correggere una persona affetta da egoi smo e gelosia, difficile dire! Essa pu es~ distrutta solo attraverso esercizi spi rituali e con la trasformazione del proprio cuore, sviluppando amore completo ed offrendo tutte le cose ai Suoi piedi di loto. Fino a quando abbiamo la gelosia in noi non potremo emanare lo splendore delta l uce divina. Tutte le virt in noi saranno distrutte. Ecco perch la Bhagavad Ghita ha insegnato, come un dovere nella vita, far crescer e in noi la virt. 3 -- LE VIRTU' E L'AMORE DISTRUGGONO ODIO E GELOSIA Solo attraverso le virt saremo in grado di capire il principio dell'atma. Lo splendore dell'atma ovunque, essa non ha forma, e pu assumere qualsiasi forma e qualsiasi nome. Prendete ad esempio la luce che ottenete da una lampada, l'aria dal ventilatore, il 80 1 81

LEZIONE N. 12 I --IL DHARMA e LA VERITA

Il dharma ci che sostiene. Dove c' il dharma c' la vittoria. Q~ando il dharma protetto, esso protegge. Praticate il dharma! La base ed il fonda`mento del dharma la verit. Per il benessere delle societ sono stati stabiliti 7 tipi di dharma, come i sette c olori dell'iride. Il primo la verit, il secondo il carattere, il terzo dhana, la carit, il quarto (Lo swa-dharma o il dharma di ciascuno), il quinto thapas (la perfetta coordinazione fra pensieri, parole ed azioni), il sesto la rinuncia, ed il settimo la non-violen za. Questi sette sono stati stabiliti per la protezione del benessere sociale. Come il dharma del fuoco quello di bruciare, quello del ghiaccio di essere freddo, quello del fiore che sboccia di profumare, dello zucchero di essere dolce, cos i l dharma per l'essere umano la verit. La realt potr essere capita quando si afferrer la natura della verit. Il carattere il soffio vitale della verit. Tre cose sono importanti per coloro che vogliono seguire il cammino spirituale e d avere successo: la sacralit, la tolleranza e la ferma risoluzione. Qualunque tipo di cultura o di istruzione un individuo abbia acquisito, qualunqu e ricchezza possegga, se non ha quelle tre cose, sar come un morto vivente. L'uomo riconosce la bellezza della natura esterna, ma Dio riconosce la bellezza della natura interna. La debolezza di un individuo il suo carattere. L'uomo che non ha carattere come pietra. L'uomo deve perci conquistare il carattere che in lui naturale e la cui base la v erit. L'uomo deve considerare la verit come il proprio respiro ed essere pronto a rinun ciare a qualsiasi cosa per essa. Il mondo serve la verit e si muove nel timore della menzogna. Dove non esiste la verit c' la paura. La verit allontana la paura e d protezione. La cibo dalla cucina elettrica. Questi apparecchi hanno differenti usi, ma il potere che li muove uno solo: l'el ettricit. Il principio dell'atma si manifesta in corpi diversi, ma fra loro scorre la stes sa unit. Le lampadine possono avere differenti forme e la luce nella sala da pranzo potr e ssere differente da quella della camera da letto, ma la corrente la medesima. La differenza sta nella capacit della lampadina. Cio nella capacit di amare del vostro cuore. Se un amore piccolo, sar come la luce della stanza da letto; se grande e pieno, s ar come la luce della sala da pranzo. Maggiore luce sar possibile solo aumentando il voltaggio delle lampadine. Se avete gelosia in voi, il potere della luce sar basso. Se avete con voi lo splendore dell'amore di Dio, allora il potere sar qualcosa co me migliaia di volts! Pertanto sviluppate l'amore! E' possibile riconoscere la D ivinit solo con l'aiuto dell'amore. Per vdere la luna non occorre prendere una torcia, ma essa sar vista attraverso la sua stessa luce. Se volete vedere e percepire Dio, che amore, dovete amare. E' impossibile vederLo attraverso l'odio, poich Egli l'incarnazione dell'Amore. L'odio qualcosa come la cecit. Qualunque luce potente posta di fronte ad un cieco, non potr essere da lui vista. Il geloso come un cieco, fino a quando rimane geloso non potr vedere Dio ed esser Gli vicino. ~a Divinit sar realizzata direttamente da coloro che non sono gelosi, egoisti e che non nutrono in loro la serpe dell'odio.

Una persona che ha aperto l'occhio della saggezza percepir Dio, mentre, una perso na che ha gli occhi chiusi dalla ignoranza, vedr solo buio e tenebre. Con le cattive qualit, i dubbi di ogni sorta ed i sospetti, una persona non riusc ir a capire niente! Ecco perch si dice: <~La morte pi dolce della cecit dell'ignoran za. Queste qualit demoniache riescono a distruggere perfino famiglie felici! Mentre d escriveva queste cose ad Arjuna, Krishna disse: ~I figli di Dhustarastra erano 1 00 e vollero distruggere i cinque Pandavas. Karna li incoraggiava perch aveva la loro stessa attitudine e gli stessi pensieri . La gente cattiva si accompagna sempre con quella gelosa. Sakuni, anch'egli era una persona gelosa ed incoraggiava l'inimicizia. Tutte le persone gelose tendono ad unirsi fra loro per poi, alla fine, cadere tu tte nel medesimo fosso. La loro gelosia e la loro debolezza, alla fine, li distrugger. Se volete veramente capire la Bhagavad Ghita, al primo posto dovete mettere le v irt. Solo con le buone qualit e le virt potrete capire Dio. Una corretta comprensione della Ghita possibile, d'altra parte, solo con le buon e qualit. La Bhagavad Ghita l'albero che soddisfa tutti i desideri. Essa vi d il significato che desiderate. Oggi prendete gli errati significati perch vi interessa solo ci che vi fa comodo. Ecco perch la Ghita sprecata! Se volete realmente capirLa, sviluppate le virt! l

cibo dalla cucina elettrica. Questi apparecchi hanno differenti usi, ma il potere che li muove uno solo: l'el ettricit. Il principio delI atma si manifesta in corpi diversi, ma fra loro scorre la stes sa u nit. Le lampadine possono avere differenti forme e la luce nella sala da pranzo potr e ssere differente da quella della camera da letto, ma la corrente la medesima. La differenza sta nella capacit della lampadina. Cio nella capacit di amare del vostro cuore. Se un amore piccolo, sar come la luce della stanza da letto; se grande e pieno, s ar come la luce della sala da pranzo. Maggiore luce sar possibile solo aumentando il voltaggio delle lampadine. Se avete gelosia in voi, il potere della luce sar basso. Se avete con voi lo splendore dell'amore di Dio, allora il potere sar qualcosa co me migliaia di volts! Pertanto sviluppate l'amore! E' possibile riconoscere la D ivinit solo con l'aiuto dell'amore. Per vedere la luna non occorre prendere una torcia, ma essa sar vista attraverso la sua stessa luce. Se volete vedere e percepire Dio, che amore, dovete amare. E' impossibile vederLo attraverso l'odio, poich Egli l'incarnazione dell'Amore. L'odio qualcosa come la cecit. Qualunque luce potente posta di fronte ad un cieco, non potr essere da lui vista. Il geloso come un cieco, fino a quando rimane geloso non potr vedere Dio ed esser Gli vicino.~ a Divinit sar realizzata direttamente da coloro che non sono gelosi, egoisti e che non nutrono in loro la serpe dell'odio. Una persona che ha aperto l'occhio della saggezza percepir Dio, mentre, una perso na che ha gli occhi chiusi dalla ignoranza, vedr solo buio e tenebre. Con le cattive qualit, i dubbi di ogni sorta ed i sospetti, una persona non riusc ir a capire niente! Ecco perch si dice: ~La morte pi dolce della cecit dell'ignoranz a. Queste qualit demoniache riescono a distruggere perfino famiglie felici! Mentre d escriveva queste cose ad Arjuna Krishna disse: I figli di Dhustarastra erano 100 e vollero distruggere i cinque Pandavas. Karna li incoraggiava perch aveva la loro stessa attitudine e gli stessi pensieri . La gente cattiva si accompagna sempre con quella gelosa. Sakuni anch'egli era una persona gelosa ed incoraggiava l'inimicizia. Tutte le persone gelose tendono ad unirsi fra loro per poi, alla fine, cadere tu tte nel medesimo fosso. La loro gelosia e la loro debolezza, alla fine, li distrugger. Se volete veramente capire la Bhagavad Ghita al primo posto dovete mettere le vi rt. Solo con le buone qualit e le virt potrete capire Dio. Una corretta comprensione della Ghita possibile, d'altra parte, solo con le buon e qualit. La Bhagavad Ghita l'albero che soddisfa tutti i desideri. Essa vi d il significato che desiderate. Oggi prendete gli errati significati perch vi interessa solo ci che vi fa comodo. Ecco perch la Ghita sprecata! Se volete realmente capirLa, sviluppate le virt! LEZIONE N. 12 IL <~DHARMA e LA VERITA dharma>~ ci che sostiene. Dove c' il dharma>~ c' la vittoria. Ouand_ il <~c~harma~> protetto, esso protegge. Praticate il dharma! La base ed il fondamento del dharma~ la verit. Per il benessere delle societ sono stati stabiliti 7 tipi di dharma come i sette co lori dell'iride.

Il primo la ~verit~, il secondo il ~carattere~, il terzo dhana la carit, il quarto l dharma (Lo swa-dharma o il dharma di ciascuno), il quinto thapas (la perfetta coord nazione fra pensieri, parole ed azioni), il sesto la ~rinuncia~, ed il settimo l a ~non-violenza~. Questi sette sono stati stabiliti per la protezione del beness ere sociale. Come il dharma del fuoco quello di bruciare, quello del ghiaccio di essere freddo, quello del fiore che sboccia di profumare, dello zucchero di essere dolce, cos i l dharma per l'essere umano la verit. La realt potr essere capita qundo si afferrer la natura della verit. Il carattere il soffio vitale della verit. Tre cose sono importanti per coloro che vogliono seguire il cammino spirituale e d avere successo: la sacralit, la tolleranza e la ferma risoluzione.

Qualunque tipo di cultura o di istruzione un individuo abbia acquisito, qualunq ue ricchezza possegga, se non ha quelle tre cose, sar come un morto vivente. L'uomo riconosce la bellezza della natura esterna, ma Dio riconosce la bellezza della natura interna. La debolezza di un individuo il suo carattere. L'uomo che non ha carattere come pietra. L'uomo deve perci conquistare il carattere che in lui naturale e la cui base la v erit. L'uomo deve considerare la verit come il proprio respiro ed essere pronto a rinun ciare a qualsiasi cosa per essa. Il mondo serve la verit e si muove nel timore della menzogna. Dove non esiste la verit c' la paura. La verit allontana la paura e d protezione. La _ 82 1 83

verit protegge il mondo e lo muove. Con la verit l'uomo pu diventare divino. Il carattere il soffio vitale della verit! 11 buon comportamento la virt pi importa nte senza la quale l'umanit non pu risplendere. Per proteggere l'umanit e sviluppare la Divinit, dobbiamo fondare la nostra vita s ul carattere, sulla verit e sul buon comportamento sin dalla fanciullezza. Nella fanciullezza si commettono consciamente o inconsciamente molti errori. La paura di essere puniti porta il bambino a nascondere i propri errori. Cos facendo, sviIuppa la non-verit e l'abitudine a dire le bugie, distruggendo cos la base stessa della umanit~ Nel dire la verit non dovremmo avere nessuna paura. Quando avremo imparato a dire la verit, acquisteremo coraggio, gioia e pace. Non dovremmo avere paura di dirla, sia che ci renda felici o ci danneggi. La verit la radice della vita stessa, come le fondamenta per una casa e le radici per l'albero. Se noi tentenniamo, non ci sar n protezione n salvezza. La vita di Harichandra un esempio di vita vissuta per il dharma e per la verit. Per seguire la verit egli abbandon moglie e figli che dovette vendere, insieme a s e stesso, per pagare i suoi debiti. Tuttavia egli non disse mai il falso! Quando suo figlio mor, sua moglie lo port al crematoio dove lui lavorava. Egli sapeva bene che erano suo figlio e sua moglie, ma comp lo stesso il suo dove re perch era addetto alla cremazione dei corpi. Harichandra in ogni circostanza, buona o cattiva della sua vita, non disse mai i l falso e segu sempre il dharma. Egli consider la verit ed il ~dharma come i suoi due occhi come le ruote del carro, come le ali di un uccello. 2--NON DIRE IL FALSO Gli anziani dovrebbeFo insegnare ai ragazzi la necessit di dire sempre la verit. Una volta un padre, in occasione del compleanno del figlio gli regal una moneta d 'oro, dicendogli Vai da tua madre e fanne un anello! Il giorno dopo, il ragazzo do veva andare agli esami, e la sorella vide la moneta sul tavolo dove egli studiav a, e gli chiese: ~Fratello, cos' questo? Egli rispose: ~E' una moneta d'oro!~> ~Ch i te l'ha data? chiese di nuovo la ragazza: L'ho avuta da un albero disse lui. ~Com ' possibile che questa moneta possa venire da un albero? replic la ragazza. Egli rispose: Se prendi questa moneta e la sotterri e la innaffi, dopo un po' cre scer un albero con tante monete sopra! La giovane, che stava per chiedere altre c ose al fratello, fu interrotta da lui, che disse: Non ho tempo ora, devo andare a scuola! Quando il fratello se ne fu andato, la ragazza prese la moneta e and fuor i, fece un buco, e ce la mise, quindi la innaffi e se ne and pensando: Mio fratello mi ha detto che se faccio cos avr altre monete! La serva, che aveva osservato tutt a la scena, aspett che la bimba se ne fosse andata e quindi and e si prese la mone ta. La madre chiese al ragazzo cosa aveva fatto della moneta che gli aveva regalato il padre. Egli and dalla sorella e, a sua volta, le chiese cosa ne aveva fatto e la sorella spieg, ed indic il luogo dove l'aveva depositata, ma la moneta non fu pi trovata. Il ragazzo si mise a piangere e la madre gli disse: Hai visto a dire le bugie! . Se insegnamo ai ragazzi in tenera et a dire le bugie, questa abitudine, in seguit o, assumer proporzioni allarmanti. Mentre, se, adottiamo come base per le nostre azioni la verit, potremo ac~quisire molte cose! Molte persone vanno dal guru per farsi dare un manthra. Il guru prima di dare un manthra solitamente indaga sul carattere e sullo stato evol utivo dell'allievo. Un giorno si rec dal guru un ladro, che gli chiese un manthra. Il guru prima di dare il manthra gli chiese quali erano le sue qualit ed egli rispo se: La mia prima brutta qualit quella di andare di casa in casa a rubare. Durante la notte rubo e durante il giorno dormo. La mia seconda cattiva qualit il bere e la mia terza dire le bugie.

Allora il

~guru gli disse ~Bene, figliolo, puoi cercare di eliminare almeno una di queste brutte qualit? Egli pens per un momento e poi disse: Non posso non rubare, altriment i, come potrei prendermi cura di mia moglie e dei miei figli. Fino a quando sono in salute posso sfuggire alla cattura e posso evitare di racc ontare bugie per salvarmi, quindi posso tentare di eliminare quelle! Il guru si d isse d'accordo. Da quel giorno il ladro cominci a dire la verit. In quei giorni, nelle case non vi era l'aria condizionata e nemmeno il ventilato re, e poich era estate e faceva molto caldo, il capo del villaggio stava prendend o riposo sulla terrazza. Il ladro si arrampic sul muro che dava accesso alla terrazza ed il capo del villa ggio lo vide, e subito realizz che era un ladro. Gli chiese: Chi sei? Secondo la promessa fatta disse la verit: Io sono un ladro! Per meglio capire le sue intenzioni, il ricco uomo gli disse: ~Anch'io sono un ladro ! Quindi insieme decisero di rubare. Il ricco uomo disse quindi al ladro: Ci sono molte cose di valore, ma difficile a vere la chiave! Aspetta qui~ io entrer e cercher di trovarla. Aspettavo proprio un tipo come te, che mi facesse da <~palo! Egli entr, fece finta di fare qualcosa e quindi usc con la chiave e gli disse: Adesso entra e prendi i v alori che sono in cassaforte; io mi fermo qui a vedere che non arrivi nessuno. Il ricco

teneva nella cassaforte tre grossi diamanti. Poich i diamanti erano tre e loro erano in due, il ladro disse al ricco uomo: Frat ello, teniamo un diamante ciascuno ed il terzo lasciamolo nella cassaforte. La sua risoluzione di dire sempre la verit aveva prodotto questo pensiero. Cos fece, torn in casa, e rimise un diamante al suo posto. Quando ebbero finito il ricco uomo chiese al ladro il suo indirizzo che egli die de corretto perch era legato alla promessa di dire sempre la verit. La mattina successiva il ricco uomo chiam la polizia e mand un poliziotto a prende re quel ladro. Il ladro, di fronte al zemindar (il capo del villaggio) raccont la verit alla poli zia. Lo zemindar allora mand a chiamare il ministro al quale chiese di andare a vedere se, per caso, ci fosse nella cassaforte il diamante. Il ministro vi and, pensando fra s e s, che un ladro non avrebbe mai lasciato un di amante in quel modo e quando apr la cassaforte vide il brillante e lo nascose. Ritorn dal zemindar e dichiar che non vi era nessun diamante. Lo zemindar allora chiam il ladro e gli disse: Bene, hai detto che sei capace di d ire solo la verit? Da oggi tu sei il mio ministro. Sei diventato ladro per circostanze sfortunate, ma la tua natura non quella di u n ladro!. Quando il ladro cominci a dire la verit, smise di bere e di rubare. All'inizio potrete avere delle noie, ma dovete insistere per= ch, alla fine, ne r icaverete gioia grande e successo nella vita. 3--IL DHARMA E IL DOVERE

La verit la strada reale della vita. La parola dharma molti la traducono con dovere. Ma ~dovere non una traduzione appropriata del termine. Il dharma non connesso al compor tamento esteriore o alle qualit esteriori. Esso immutabile di era in era. Se cambiasse, non ci sarebbe la necessit di ristabilirlo. Esso non muta; ci che muta la sua pratica! Krishna si incarn per ristabilire la pr atica del dharma e non il dharma in s. Il dharma sempre esistito in tutti gli yuga. C'era nell'era Kritha c' nell'era di Kali. Nell'era di Kritha il codice era la meditazione, nel Thetra era~il sacrificio, nel D a fu il culto, ed infine nell'era di` Kali la ripetizione del nome del Signore. Il codice stato stabilito per ogni era. Nell'et di Kali ci sono persone che fanno meditazione, altre ~culto ed altre ancora fanno ~austerit, nell'era del Kritha c'erano persone che ripetevano il nome del Sign ore. In tutte le ere queste forme di dharma sono esistite. Le ore mutano ma il flusso del dharma uno e sempre il medesimo, immutabile! La ver it il fondamento del dharma e, quindi, anch'essa immu~at~le.`-Essa'e una e non due! -----tn-tutti-i tre tempi- in tlltti i tre mondi, in tutti i tre gunas la verita rimane unal Il dovere invece cambia con il tempo. Per esem-pio una persona fa un determinato lavoro e dice che il suo dharma. Quando va in pensione, si mette negli affari e, quindi, cambia mestiere e dice: <~Gli affari sono il mio dharma ! Questo ci che chiamiamo dovere, ma non dharma! Un esempio: camminate su una strada con un bastone appoggiato sulle vostre spalle e sul collo. E' una strada pubblica e non avete la libert di muovervi come volete e dovete sta re attenti agli altri, che vengono in direzione opposta. Il vostro dharma cercare di evitare di dare fastidio alle persone che vengono in d irezione opposta. Se fate delle azioni e delle attivit che danno fastidio agli altri, questo non dha rma. Dovete seguire il dharma che non intralcia gli altri che camminano sulla stessa vi a.

Il modo di compierlo correttamente quello di non causare nessun inconveniente al la libert altrui. Se si considerasse il dharma come lo svolgimento di attivit che non recano danno al prossimo, allora vi sarebbe una grande pace, prosperit e gioia nel mondo. Questo il dovere che dobbiamo compiere per dare un esempio agli altri. 4 L'ONORE ED IL NOME

Durante la nostra vita quotidiana siamo soliti usare queste tre parole: kartavya m sambandam e la terza nirbandham. La prima vuol dire <~dovere, la seconda associazione e la terza l'<~obbligo. Facciamo un esempio: domani domenica ed festa, e desiderate invitare gente a cas a vostra ma, improvvisamente nella notte vi viene la febbre. Decidete quindi di rinviare il program ma ad un altra domenica e cancellate l'in vito. Questa la vostra libert e potete usarla tante volte quanto credete; essa dipende da voi! Questa sambandan o associazione. La terza nirbhandam o obbligo. Eccovi un esempio: il vice cancelliere, in occasione degli esami, ha riunito tut ti gli insegnanti. Tutti hanno l'obbligo di partecipare. Anche se vi viene la febbre, prendete una pillola e andate lo stesso alla riunio ne, che non pu essere rinviata da voi. Infine, kartavyam. Siamo nella nostra casa e siamo una piccola famiglia: marito e moglie. Nella camera il marito ammonisce la moglie ed molto irato. Nella sala da pranzo intanto sta aspettando un'amico. Il marito entra, lo saluta e lo fa accomodare gentilmente con un bel sorriso sul le labbra. Poi, ritorna dalla moglie e le chiede duramente di preparare due caff. Da 86 1 87

una parte, con l'amico, si mostra sereno e sorridente, dall'altra parte, con la moglie, irato. Questo karlavyam! Oggi non si pratica pi. Il nostro dovere , invece, quello di sviluppare questo modo di comportarsi, perch, in tale modo, salvaguardiamo l'onore della famiglia. Una persona che oggi arrabbiata con la moglie, si arrabbier anche con l'amico, al quale chieder di andarsene al pi presto, e l'amico la prender per matta. Pertanto importante non mettere in piazza la segretezza delle cose familiari. Questo un importante ~dovere del padre di famiglia. Dobbiamo sviluppare e proteggere il buon nome della famiglia. Se non abbiamo onore nella famiglia, non potremo aver una vita felice. Questo modo di comportarsi pu essere anche definito come dama, che vuol dire il con trollo dei sensi. Quando non si pratica il controllo, la persona diventa arrogante ed invece di dam a diverr mada e da saakshaara (persona che ha ~self-control) diventer rakshasha (de Il conlrollo dei sensi necessario se volete proteggere il dharma. Per ogni cosa il controllo dei sensi importante! Questo stato insegnato da Krish na ad Arjuna: ~Arjuna! Diventa uno sthitaprajna controlla i tuoi sensi, non obbedi re ai loro comandi! I sensi devono essere tenuti sotto il tuo controllo! Devi re nderli schiavi e non essere loro schiavo! Se controllerai i sensi (gudakesha) po trai diventare il loro maestro (rishikesha). Nel capitolo dello samkya yoga si dice che il controllo dei sensi fondamentale e c he la verit paragonata ai sette colori dell'iride. Prima di ricordare gli slokas contenuti nella Bhagavad Ghita dovete avere sviluppa to le buone qualit. E' desiderio di Swami che chi cerca di imparare gli sloka con interesse, abbia lo stesso interesse nel metterli in pratica e, quindi, possedere le stesse qualit bu one che tali slokas descrivono. LEZIONE N. 13 I - SERVIRE GLI ALTRI La Ghita insegna che dovremmo amare tutti! La Divinit nel cuore di tutti gli esse ri viventi. Se odiate qualcuno odiate Dio stesso! Se criticate ed ammonite qualcuno, state c riticando ed ammonendo il Dio che avete scelto di adorare. Le Sacre Scritture insegnano la fratellanza universale, ma la Bhagavad Ghita ins egna la esistenza universale dell'atma in tutti gli esseri viventi. Eeswara sarva bhutanam, la stessa atma esiste in tutti! L'atma l'elemento comune a tutti gli e sseri umani e non solo ad essi, ma a tutte le creature, dagli insetti ai vermi, fino a Brahman. Thyagaraja diceva che Rama era nella formica, come in Brahman, nella forma di Kes hava. Ma oggi l'uomo uccide la formica senza ragione ed allo stesso tempo adora Brahman. Dice una cosa e ne fa un'altra! La Bhagavad Ghita insegna la coordinazione fra p ensieri, parole ed azioni come la vera natura del mahatma (grande anima). Dobbiamo sviluppare la fede che in ogni essere vivente esiste Dio. Dobbiamo diffondere l'amore che l'essenza del Divino. Dobbiamo guardare ogni persona con amore e compassione e, questa, non cosa che s i pu acquisire con la pratica, ma dipende dalla trasformazione del nostro cuore. Dobbiamo credere fermamente che lo stesso Dio, che in noi, esiste in tutti i cuo ri e, solo allora, riconosceremo le pene degli altri ed i lor o dolori come nost ri. C'era in un villaggio una famiglia molto povera. I genitori decisero di dare una istruzione alla loro figlia, ma in quel villaggi o non c'erano istituzioni scolastiche. Dovettero quindi mandare la bambina al villaggio vicino, per raggiungere il qual e occorreva passare per un'altro villaggio. La bambina ogni giorno andava a scuola e, percorrendo la strada, incontr un mendi

cante malato. Era cos 88 89

debole ed affamato che non poteva nemmeno camminare e raggiungere il villaggio. C'era una capanna nei pressi, e l si era fermato. La bambina cap subito la situazione e, ogni giorno, gli portava del cibo. Dopo dieci giorni il mendicante riprese le forze e pot parlare alla bambina. Egli le chiese: Cara bambina, mi hai dato cibo ogni giorno, ma hai informato i tu oi genitori di questo? Ti sei privata per darlo a me? Ti prego, rispondimi. Ella rispose: ~Non mia abitudine rubare il cibo. I miei genitori sanno che ti d questo cibo! Il mendicante allora chiese: ~Come l'h ai potuto avere? Essa rispose: La mia famiglia una famiglia molto povera; lungo la strada che conduce alla scuola c' un albero da frutta, ho raccolto i frutti e li ho venduti agli studenti e, con il ricavato, ho comperato il cibo per te! Il pov ero si sent immensamente felice del sacrificio e della intelligenza della bambina e le chiese: Come sei riuscita ad imparare ad essere cos gentile e caritatevole? E lla rispose: ~I miei genitori me lo hanno insegnato sin da quando ero piccola. Essi mi dicevano che la nostra era una famiglia povera e che noi dovevamo sempre cercare di aiutare gli altri, perch la nostra sola ricchezza la gentilezza. La gentilezza perci riempie la mia vita e la santifica. Dopo avere detto ci, se ne torn a casa. Gradualmente il malato ricuper la salute e, quando fu in grado di camminare, and a l paese. Il risultato che quella bimba ottenne con quella azione fu che il mendicante ora pregava Dio in questo modo: ~O Dio! Io sono una persona malata e non sar di gran de utilit al mondo. Ti prego rendi prospera e felice quella famiglia e l'intera nazione. Dio fece scendere la Grazia su quella bambina, perch ella non accettava nessun fr utto delle sue azioni. Una sera raccolse tanta ricchezza, che mise in un sacco ed and nella casa di quel la bambina, entr e chiese: ~E' questa la casa di quella bambina che mi ha offerto tanto cibo ed acqua? I genitori della bambina risposero affermativamente; poi so ggiunse: ~Io ero in quella capanna sotto forma di quel mendicante ed ora vi lasc io questo affinch ella possa crescere e divenire istruita. Il cuore di questa bambina molto puro e sacro ed pieno di gentilezza. Questo il Mio tempio! Lasci il sacco ai genitori dicendo loro: ~Usatelo per il suo bene e per il suo progresso. Questi genitori rimasero sorpresi davanti a tanta ricchezza e, felici, caddero a i piedi di quella persona e dissero: Faremo ci che nelle nostre capacit! La persona divina spar lasciando l'intera ricchezza nelle loro mani. I genitori intanto pregavano: ~La ricchezza ci dar tanta pace, ma aumenter il nost ro ego e ci far dimenticare il Principio Divino, o grande uomo! Riprenditela, non la vogliamo! Ma quando capirono che quella persona era Dio stesso, tennero la ri cchezza e la usarono per aiutare il prossimo e per servirlo. 2--LA PUREZZA Non dovremmo pensare che Dio esiste in un luogo particolare. Dobbiamo esperimentare che Dio Omnipervasivo. Come sviluppare questo sentimento? Come fu detto ieri dagli studenti nella pregh iera: Dio esiste dentro e fuori. Se esistesse solo dentro, la purezza esterna non sarebbe necessaria, mentre anch 'essa richiesta. Dovremmo avere entrambe, quella interna e quella esterna e, solo allora, potremm o raggiungere il nostro obiettivo. Qual' il significato di purezza esterna? Significa mantenere il proprio cor`po pu ro e vestire abiti puliti. I libri che leggiamo andrebbero tenuti in ordine e puliti. Non dovremmo permettere che lo sporco si accumuli sui libri, sul corpo e sulla m ente. Il significato di questa affermazione che si dovrebbe prendere un bagno almeno d ue volte al giorno. Dove c' lo sporco si danno appuntamento i germi portatori di malattia.

Pertanto non dovremmo permettere ad ogni tipo di impurit di entrare nel nostro co rpo. Al mattino di ogni giorno dovremmo lavarci i denti con lo spazzolino e con la pa sta dentifricia e non solo i denti, ma anche la lingua. La nostra bocca la principale entrata del cibo e, se non

tenuta pulita, si svilupperanno i germi. Dovunque c' l'acqua sporca troverete mosche e germi di ogni tipo. Tenete inoltre pulita la casa ed i suoi dintorni. C' un detto nell'Andra Pradesh che dice: ~Guarda la casa e conoscerai la persona che ci vive dentro! Il significato che la pulizia della casa proclama la pulizia di chi ci abita. Quando abbiamo la salute siamo felici e la pulizia ci porta la buona salute e la gioia. Possiamo avere anche due soli vestiti, uno indosso e l'altro per il cambio. Ma se abbiamo l'abito pulito ed il cuore sporco a cosa servir la pulizia? Quindi ci occorre anche la pulizia interiore. Per questo dovremmo tenere i nostri sentimenti sacri. I pensieri dovrebbero essere sacri ed al servizio del prossimo. Non permettiamo all'odio ed alla gelosia di entrare in noi. Dovremmo avere sentimenti di gioia sempre, e non occuparci degli affari degli al tri. Il dharma dei Veda ha dichiarato: ~11 mondo possa essere felice)>! Questo l'obiett ivo e lo scopo di coloro che credono nei Veda. Il Nome di Dio dovrebbe essere continuamente contemplato nel cuore di ognuno. Le brutte qualit ed i pensieri cattivi potranno essere evitati con la purezza int erna ed esterna. Prahlada diceva: ~Quando avremo conquistato i sei nemici interiori (desiderio, 90 1 91

ira, cupidigia, odio, gelosia, egoismo) diverremo '~grandi". Non permettiamo loro di entrare nel nostro cuore. Se vogliamo trattare la gioia ed il dolore, il profitto e la perdita come eguali , dobbiamo riconoscere che Dio dimora in tutti i cuori. Questa la via per conquistare gli opposti! Thyagaraja diceva: O Rama! Se solo ave ssi la Tua grazia, ogni pianeta mi sarebbe benefico! Egli aveva la ferma convinzi one che la stessa Divinit esiste in tutti i cuori e che una volta ottenuta la Sua grazia, ogni cosa poteva essere conquistata. Il principio dell'atma, l'atma-thatwa, la radice di ciascuno e di ogni cosa. Chi desidera tagliare un albero, non incomincer certamente dai rami, ma andr diret tamente alle radici. Quando avremo Dio con noi, ogni cosa potr essere controllata. Se veramente Lo vogliamo, dobbiamo praticare un sadhana per sviluppare la compassi one verso tutti e per avere la purezza interiore ed esterna del corpo e della me nte. Solo quando praticheremo quotidianamente potremo riconoscere il Divino che risie de in noi. La nostra vita paragonabile allo scorrere di un fiume. Se permettiamo al fiume di scorrere liberamente, senza controllo, quando esso in grossa, potr distruggere anche dei villaggi interi lungo il percorso. Dobbiamo perci prendere delle misure di sicurezza affinch, senza danno, raggiunga l'oceano, suo rifugio e protezione. Come possibile far raggiungere l'oceano della Divinit alla nostra vita? Nella Bha gavad Ghita detto: Con due sponde. Quando si hanno queste due sponde, il fiume pu scorrere sicuro e raggiungere l'oc eano. Quali sono queste sponde? Esse sono state indicate con 8 sillabe, un manthra di ot to sillabe: Om Namo Narayana. Se noi non dubiteremo ed avremo fede in queste otto sillabe, raggiungeremo la me ta ultima. Krishna insegn la vera essenza della devozione per far giungere il fiume della vi ta umana all'oceano della grazia divina: anugraha. Figlioli! Io vi insegno questi tre manthra: la meta Dio, non dimenticateLo! Questo mondo irreale, non credetegli! Non abbiate paura della morte! Ricordate questi tre manthra e santificate la vostra vita. LEZIONE N. 14 I --UN IDEALE PER L'UMANITA: L'IMPAVIDITA Quando l'uomo crede che ci sia un secondo Dio, il timore entra in lui. Solo quando creder che niente altro esiste all'infuori dei cinque elementi che pe rvadono l'universo intero, allora non avr pi paura. Non esiste un sesto fattore! L'uomo dovrebbe credere in ci e non avere timore di nessun genere! Questo un tavolo, questa una sedia, questa una porta, questa una finestra e questo un poggiapiedi. Fra questi cinque oggetti c' solo una differenza: il nome e la forma. Il contenuto lo stesso: il legno. Le montagne hanno le rocce, gli alberi sono fatti di legno, la terra consiste di fango, il corpo di carne, l'oceano di acqua. Tutti questi cinque elementi sono i 5 aspetti della Divinit. Non esiste niente altro! In tutti questi cinque elementi la Divinit una ed una so la! Eccetto Brahma non esiste nessun altro elemento. Quando si crede fermamente in questo, non si avr nessuna paura. La impavidit, fra le grandi virt, ha un posto preminente e rappresenta un ideale p er l'umanit. Il timore non dovrebbe esistere sul campo di battaglia della vita materiale, com e in quello della vita spirituale. Colui che ha paura estremamente debole e non potr compiere neanche il pi piccolo l avoro.

La Bhagavad Ghita insegna che una persona impavida sar una luce per il mondo. L'uomo vero impavido! L'impavidit non significa non avere paura. L'assenza di paura pura follia! L'impavidit si acquista solo quando si riconosce la verit. Una persona che ha paura muore ad ogni passo, mentre chi non ne ha, muore una vo lta sola. Fino a quando l'uomo ha paura non pu compiere nessun grande compito. Una persona senza paura pu vincere grandi battaglie: ~Pertanto Arjuna non avere p aura, liberati dal timore! Dis

se Krishna. Una persona senza timore sar distaccata ed amer 92 1 93

Dio. Una persona egoista sar attaccata ai suoi raggiungimenti materiali e piena di pau ra (di perderli). Hiranyakashipu (Il padre di Prahlada) era una persona timorosa, mentre suo figli o era un impavido. Hiranyakashipu aveva preso rifugio nel mondo dei nomi e delle forme, mentre Prah lada aveva preso rifugio ai piedi di loto di Narayana. Chanda Amankas and da Hiranyakashipu un giorno e gli disse: ~Tuo figlio non ha pa ura di niente, egli prega Dio e canta la Sua gloria e non dice niente se qualcun o gli fa del male, non versa neppure una lacrima~>! Perch Prahlada non aveva paur a? Perch credeva fermamente che non esistesse niente altro che Narayana al mondo, e quindi era completamente privo di timore. Nelle Upanishads anche Yajnavalkva insegnava a Janaka: <(O Janaka! Tu sei libero dal timore e quindi non ti preoccupi di nulla. Hai dato il tuo cuore a Dio ed esisti solo come Suo strumento! Non hai attaccame nti per gli oggetti del mondo e credi che ogni oggetto sia una forma di Dio. Sei in grado di vedere l'unit nella diversit ed per questo che non hai paura!. Nel mondo oggi la paura peggiore quella della morte. Siate coraggiosi e valorosi! Non siate come quegli eruditi che hanno un sacco di talenti e molte ricchezze e che si tormentano ogni giorno al pensiero della mor te! La gente si dispera quando vede gli altri morire e considera quel momento in felice. Pur oltrepassando i 100 anni una persona ha paura al pensiero della morte e desi dera vivere ancora un poco! Ma la morte certa, anche se si desidera vivere! Tutt i gli oggetti e le persone sono spazzati via dal passaggio del tempo. A che scopo prendere rifugio in qualcuno o in qualcosa che, a sua volta, portato via da quel passaggio? Il solo rifugio Dio, la sola sponda di questa corrente, la sola speranza! Avere paura della morte e, pensare alle gioie ed i piaceri del la vita, vano! L'impavidit pu essere paragonata ad una grande montagna e la paura al nostro respiro. Pu il nostro respiro smuovere una montagna? La Divinit come una montagna inamovibi le. Dio solo libero dalla illusione, ha la mente felice e l'intelligenza che puo sal vare. Potrete divenire impavidi quando avrete nel vostro cuore la convinzione che Dio Omnipervasivo ed la unica cosa esistente al mondo veramente. Niente potr farci paura. Che cosa ci spaventa? La morte una barzelletta della vita, un gioco! Il corpo fa tto dei cinque elementi, ed un giorno si distrugger. Perch preoccuparsi di una tale cosa? ((Arjuna Tu sei un soldato e stai andando ad uccidere, e gli altri stanno per essere uccisi ma solo il corpo che muore e tu non sei il corpo! Questa fu ia verit che Krishna gli insegn, dopo di che non ebbe p i paura. Di tutte le 26 qualit menzionate nel Bhakti Yoga questa la pi importante. Nel Samkhya Yoga la impavidit considerata come il respiro vitale: ((sii impavido! Questo il comando! ((Fino a quando avrai paura, non sarai arreso a Me. Quando Ti sarai arreso, Io mi prender cura di Tutto! L'uomo vero non l'incarnazion e del timore! 2 IL TRIBUNALE DELLA FORESTA Il significato divino contenuto nella parola manavathathwa illustrato in questa br eve storia. C'era una fitta foresta che faceva paura. In essa vivevano molti tipi di animali. C'erano il leone, l'elefante, lo sciacallo, il cane etc. Un giorno, una volpe cominci a pensare: ((La gente crede che esista qualcosa di D ivino nella natura umana.

Essa dice che difficile e quasi impossibile avere una nascita umana, quando essi nascono esattamente come noi! La parola jentu usata per indicare la nascita di un a creatura. Perch l'uomo chiamato manava invece di jentu? ((In che cosa superiore a noi animali ssa cos pensava ed argomentando in quel modo, fin per trovare una soluzione al suo problema. And dagli altri animali e chiese loro: ((Perch siamo inferiori agli esseri umani? Dovremmo sfatare questo convincimento generale. In questo modo andava e sobillava tutti gli animali, eccitandoli. An

d dal leone all'elefante, fino al pi piccolo degli animali ed alla fine, si risol se ad indire una grande assemblea fra tutti gli animali della foresta. Fu decisa quindi una conferenza interforestale, con il seguente ordine del giorn o: I - Gli esseri umani, come gli animali, nascono dal ventre della madre, quind i ci dovrebbe essere un nome solo per gli uomini e per gli animali e questo jentu. E' errato chiamarci animali o privi di saggezza e chiamare loro uomini o che han no saggezza. Noi non la accettiamo come verit! In che modo sono superiori a noi in saggezza? Q uale saggezza ha l'uomo, che noi non abbiamo? Dobbiamo dimostrare che la stessa saggezza che nell'uomo, esiste anche nell'animale. - L'uomo un animale parlante e noi saremmo muti. Questa considerata una differenza sostanziale. Ma anche se siamo muti, di che cosa manchiamo? L'uomo cosa ottiene pi di noi con l'uso della parola? Parlare ed essere muti dovrebbe essere considerata uguale co ndizione. - L'uomo ci considera esseri crudeli mentre egli si considera satwico (pacifico). Noi non siamo d'accordo! La natura satwica ce l'abbiamo anche noi, e forse pi di lo ro! Noi ab 94 1 95

biamo, anzi, nome e fama di essere satwici cosa che l'uomonon pu vantare. Essi decisero cos di discutere questi quattro punti. Per una tale conferenza occorreva un Presidente e, la volpe sugger di sciegliere uno dei maharshi (saggio) che si trovavano nella foresta a compiere le loro aust erit e sacrifici. La volpe si rec da uno di loro, considerato fra i pi elevati,e gli chiese: ((Swami , nel regno animale abbiamo deciso di tenere una conferenza interforestale fra t utti gli animali, dal pi grosso al pi piccolo. Potresti partecipare e fungere da Presidente? Il Rishi che sapeva e considerava t utti gli esseri divini rispose: ((Va bene! Verr a presiedere la vostra conferenza. Scelsero un luogo ampio ed un momento pieno di buoni auspici ed incominciarono. Dal pi piccolo al pi grande, vennero con figli e nipoti. Tutti erano felici e contenti di quell'incontro. Poich avevano grande rispetto per il Presidente, gli eressero un podio ed insieme alla sua sedia, aggiunsero quella del leone, il re della foresta. Il maharshi non aveva nessuna paura del leone. Quando tutti furono seduti, la volpe, che fungeva da segretaria dell'assemblea, diede il benvenuto e disse: ((Oggi un giorno memorabile che verr scritto a caratt eri d'oro nella storia del regno animale. Sar un giorno indimenticabile! Avete lasciato le vostre attivit quotidiane per ven ire ad assistere a questa conferenza e quindi, anzitutto, vi porgo i ringraziame nti per essere venuti. Quindi pass all'ordine del giorno. Non appena fu letto l'o.d.g., il leone si lev e disse: ((Avete udito quanto sorel la volpe vi ha detto, il valore ed il coraggio che noi abbiamo, l'uomo non ce l' ha! Io ne sono una prova vivente! Qualche umano ha forse il mio valore, la mia f orza e la mia prodezza e coraggio, Ecco perch sono il re degli animali. Io non abuso della mia forza e del mio potere, io non uccido gli animali per cat tiveria o per divertimento. Io lo faccio solo per procurarmi del cibo quando sono affamato! Ha l'essere uman o questa etica, questa moralit, questo coraggio? No! Quindi perch avere paura di l oro? Perch essere chiamati inferiori a loro? Oggi siamo qui, finalmente, per elim inare questa falsa credenza. L'elefante, che stava seduto accanto al leone, si alz e disse: ((L'uomo non alto che una met della mia zampa. La mia forza maestosa e magnifica ed ho una grande intelligenza. Ho raggiunto proverbiali altezze! Re ed imperatori hanno avuto fiducia nelle mie qualit. Nessuno fa sacrifici rituali senza usarmi! Come possibile chiamarmi inferiore al l'uomo? La mia straordinaria intelligenza e la mia forza non potranno mai essere eguagliate dall'uomo>). La volpe si lev e disse: Il maharaja leone ha parlato ed il ministro elefante pure , lasciamo ora che un rappresentante degli animali pi piccoli parli. Un cane, quindi, fu invitato a parlare. Dopo avere salutato il Presidente, il re, il ministro e l'intera assemblea, dich iar: Io sono piccolo, ci nonostante, in verit, non c' nessuno che pu essere paragonato a me. La mia fedelt un esempio e la mia gratitudine verso chi mi ha fatto arrivare sino a qui durer una vita. Anche se io vengo offeso e bastonato, non restituisco mai l'offesa. E' risaputo che l'essere umano non ha questo senso di lealt che possiede il cane. Io non sono inferiore all'uomo! L'uomo pu dare preoccupazioni e fastidi perfino a l suo maestro. Egli fa del male anche a coloro che gli fanno del bene, e li critica. L'uomo non ha nessun~ lealt n gratitudine verso il proprio Maestro che lo ha servi to, ed usa i suoi talenti per ingannarlo. Egli obbedisce sino a quando gli fa comodo e cio quando ha raggiunto il suo scopo . Una volta raggiunto, incomincia a farlo tribolare. Ecco perch noi non siamo inferiori all'uomo.

Cos, secondo le loro esperienze ed i loro stadi, gli animali esposero i loro punt i di vista. Alla fine, ci fu il discorso conclusivo del Presidente. ((Animali! Tutto ci che a vete detto sino adesso vero. Quando l'uomo usa la sua intelligenza, riconosce tutto ci che fa il suo maestro p er lui, ma quando non la usa, allora incomincia a pensare che tutto contro lui. Davanti al suo maestro in un modo e dietro si comporta diversamente; davanti ha una parola, e dietro un'altra. Lodare davanti e criticare di dietro! Tutti i difetti che avete elencato e spieg ato, sono nell'uomo. Nel cibo, nel dormire, nel respirare, non vi

differenza fra un uomo ed un animale. Ma esiste una specialit nell'uomo che non hanno gli animali. Gli animali acquisiscono la crudelt e non possono cambiarla. Una tigre quando affamata non manger mai un pooril (frittella di farina) o altre co se simili! Essa desidera solo avere una pecora! Essa non vorr il caff! Anche se si mettesse a fare qualche pratica per cercare di cambiare, non avrebbe alcun succ esso. L'uomo, invece, se vuole cambiare le sue brutte abitudini, basta che faccia qual che sforzo. Con lo sforzo egli pu trasformare se stesso, mentre l'animale non pu farlo. Queste capacit sono proprie dell'essere umano. A questo punto si alz la volpe e disse: ((Allora, Swami, se l'uomo ha queste capa cit e non le usa, non forse come un animale? Il Presidente rispose: ((Se l'uomo no n le usa, peggio di un animale! A questo punto l'assemblea scoppi in un applauso. La volpe continu: Maharshi, che utilit essere istruiti quando i cattivi pensieri en trano nella mente ed oscurano la visione? Con l'istruzione ed i talenti l'uomo d ovrebbe raggiungere lo stadio pi elevato ed ottenere la Grazia di Dio. L'uomo invece stato capace solo di riempire la sua pancia! Che senso ha vivere p er raggiungere un certo livello di vita materiale? Il Presidente si accorse che l a volpe stava eccedendo i limiti e quindi la interruppe e cominci a spiegare la s econ 96 97

da differenza: L'uomo capace di conquistare "maya" o l'illusione, e conoscere l' atma. Egli pu raggiungere il Nirvana. Questo vuol dire che ha il potere e l'autorit di farlo! Con l'ausilio di esercizi spirituali capace di raggiungere il Divino. Tutte queste cose, gli animali non ce le hanno. Questo maharishi disse inoltre: ((Ebbene figlioli, nella lingua inglese l'uomo s i dice man una parola composta di tre lettere. M sta per maya a sta per atma e n rvana. Il vero significato di man colui che rimuove maya, l'ignoranza, ha una visione dell' atma e raggiunge il Nirvana. Tutti gli animali chinarono il capo e si trovarono tutti d'accordo sul fatto che essi non potevano raggiungere quegli stadi. La domanda successiva fu: ((Tutti gli esseri umani sono in grado di raggiungere quegli stadi? Su questo problema si trovarono tutti d'accordo nel ritenere che co loro, umani che non facevano nessuno sforzo, dovevano essere considerati come lo ro. Infine il maharishi spieg la ragione per la quale egli venne nella foresta e diss e: ((Gli uomini hanno queste qualit in loro in diversa misura. Gli animali danno fastidio solo a chi d loro fastidio, mentre gli umani offendono e feriscono senza ragione gente che non ha loro fatto niente di male. I rishi hanno abbandonato la loro compagnia e sono venuti nella foresta. L'uomo divenuto estremamente egoista, ma gli animali non hanno questa brutta qua lit. Essi non feriscono gli altri animali per procurarsi ricchezza e potere. E la conferenza fin con questa dichiarazione. 3 RICONOSCERE IL PRINCIPIO DELL'ATMA Krishna disse ad Arjuna: ((Arjuna! Non vi ragione di temere. Tu non sei n una pecora che ha paura, n una tigre che combatte contro un'altra tig re. Tu sei un uomo! Pertanto, sii senza paura! Arjuna rispose a Krishna: ((Swami obbe dir ai Tuoi comandi! C' un potere infinito nell'uomo, che egli non conosce, e che n on crede di possedere. E la ragione sta nel sentimento di essere diverso dalla Divinit. Egli deve poter riconoscere che la Divinit in lui ed dappertutto. Con quella convinzione, non potr avere nessuna paura. In ogni momento, ad ogni passo che facciamo, abbiamo paura: paura degli esami, p aura quando siamo in aereo, paura quando incrociamo un camion, paura sempre, qua ndo ci alziamo il mattino, durante la giornata, e quando andiamo a dormire. Il timore nasce dalla perdita della fede della nostra reale natura perch ci consi deriamo come un corpo alto 5 piedi. Infatti, l'uomo pensa di essere limitato, con un nome ed una forma. Rimuovete questa illusione e prendete visione dell'atma, immergetevi nel Nirvana e d avrete il vero uomo! Una persona che non ha fiducia in se stesso mada. Una persona che ha il controllo dei sensi saakshaara mentre chi non ce l'ha un raks hasha (demone). Krishna si indirizz ad Arjuna chiamandolo kurunandana. Cosa vuol dire quella parola? ll senso che Arjuna provava gioia nell'azione, men tre oggi si lavora e si prova disgusto. Si felici solo la domenica perch festa e vacanza, mentre Arjuna quando non aveva nessun lavoro da fare, era infelice. Il termine vuol dire dunque: provare gioia nel lavoro. Per capire la divina natura dell'atma ogni giorno dovremmo analizzare una virt e cercare di comprenderla. Pazienza, tolleranza, compassione, sono virt che abbiamo visto, ma ve ne sono un altro buon numero, e se le pratichiamo, possiamo vincere la Grazia di Dio che si ottiene solo con le buone qualit. Esse rappresentano il passaporto per andare nel paese di Dio.

Oggi gli scienziati hanno scoperto, molte cose e costruito molte macchine. Ma con tali macchine, essi non possono ottenere la pace della mente. La pace mentale si ottiene solamente da Dio! La felicit in questo mondo cangiante momentanea, transeunte ed instabile. La felicit permanente si avr solo quando abbandoneremo il temporaneo. Samkhya yoga v uol dire raggiungere Dio attraverso la saggezza. Tale yoga dimostra il principio della vicinanza di Dio, che omnipervasivo. Nella Ghita, esso un capitolo molto lungo, 70 slokas. Solo leggendoli non ci si salver

dalla sofferenza! Praticare molto pi importante, un po' al giorno, con qualche s forzo, ed avremo alla fine l'unione con Dio. Non sar possibile averla semplicemente recitando e cantando gli slokas.

LEZIONE N. 15 I --TRE TIPI DI VISIONE Chiunque risvegliato, chiunque discrimina sulla realt degli oggetti, non soffrir e non avr paura. Solo colui che attaccato agli oggetti ed al corpo soggetto alla sofferenza. Krishna comand ad Arjuna di sviluppare una visione integrale. La visione integrale la buona visione o sudarshana. L'uomo moderno ha tre tipi di visione. Quella orientata verso il corpo. Questo tipo di persone riconosce solo la bellezza esteriore del mondo fenomenico . La seconda visione quella mentale e riguarda i sentimenti, i pensieri ed il comp ortamento che nascono dal cuore. Tutti i pensieri nella mente umana si concretizzano in azioni. L'azione solo un riflesso dell'essere interiore. La terza visione la visione atmica o integrale. Colui che ha questa visione non tiene conto delle azioni, della bellezza, dei se ntimenti, del comportamento e di altri connotati esteriori. Egli, nonostante le differenze, sperimenta l'unit dell'atma che pervade tutto. La forma e le azioni mutano e si trasformano. Esse sono soggette ai sei tipi di cambiamenti. Colui che ha una visione integrale, non avr interesse nelle azioni e nei pensieri . Questa persona avr una visione sacra, perch orientata verso il Divino. Si dice che Mahavishnu (l'aspetto di Dio che conserva e mantiene l'universo) ha nelle Sue mani un disco. Il disco rappresenta la persona che ha una visione integrale. Essa nelle mani di Dio, e non solo, ma potr divenire essa stessa Brahman. Si dice che chi realizzi Brahman diventi Brahman. Chi ottiene quindi la natura Divina, diventa Divino. Se una persona vuole diventare uno sthithaprajana deve sviluppare la visione integ rale. Sudarshana vuol dire riconoscere l'unit nella diversit. La natura unificante l atma. Krishna ordin ad Arjuna: Volgi la visione verso l atma. Da tempi antichi si usa nei villaggi, nelle citt e 101

nei templi tenere un carro, decorato magnificamente e pronto per essere portato in processione. Quando questo grande carro si muove, davanti a lui si svolgono danze e giochi. Migliaia di persone partecipano alla festa ed anche in tale occasione, troviamo tre tipi di persone: un tipo che concentra l'attenzione sulla gente che danza. Un'altro tipo che guarda solo la gente che spinge. E, infine, pochissimi del terzo tipo, che si preoccupano di guardare la persona che siede sul carro. Il festival ha significato in quanto si installa l'idolo nel carro e questo idol o Dio. Ci sono poche persone che si concentrano su Dio. I pi volgono la loro visione verso l'apparenza, il corpo, le decorazioni gli abit i e cos via. Pochi sono quelli che si interessano al culto, mentre quelli che notano l'esiste nza del guidatore si contano sulle dita. Cosa rappresenta il carro? Il carro il corpo umano. Vi qualche miliardo di carri sulla terra che vanno per le strade in processione ogni giorno. Noi sviluppiamo la visione del corpo paragonato al carro, mentre pochi si concen trano sul principio trascendente, inerente ad ognuno. Il carro di Dio non solo il corpo dell'uomo, ma anche il corpo di tutti gli anim ali. Ecco perch le Deit hanno come veicoli degli animali: Siva il Bue Nandi Vinayeka il topo, etc... Questi animali portano Dio in processione. Oggi ci occupiamo solo del carro, dei paramenti, del conforto dei piaceri, e non ci preoccupiamo dell'abitante del carro. Arjuna!)> disse Krishna: Queste cose che tu vedi, i tuoi nonni, fratelli, cugini, sono solo veicoli! Una persona come te non dovrebbe sviluppare una visione esteriore, ma la visione atmica. Dovresti concentrarti sull'abitante di ogni corpo umano - e solo allora la tua v isione diverr sacra! Una visione sacra sar la base per la vittoria!)> Una persona senza una visione sacra non potr ottenere la vittoria! 2 COLTIVATE IL CAMPO DEL CUORE <~Arjuna la gente d lo stesso valore al corpo ed alla sua ombra, all'oggetto ed a lla sua immagine. L'oggetto l'atma, l'ombra la bellezza esteriore. Arjuna! Chi d importanza al riflesso, deve essere matto!~> Ma Arjuna era una pers ona molto saggia e non era un meschinello. Nel capitolo 11, Krishna chiam Arjuna con il termine krupana. Vi sono molti significati per questa parola ed uno di questi ~povera persona)>. Arjuna per, non era una persona povera, ma aveva una grande fortuna, egli era riu scito ad ammassare grandi ricchezze. Un altro significato di quella parola ~miserabile. Ma Arjuna non era un miserabile, egli aveva rinunciato ad ogni cosa ed perci che aveva dichiarato: ~Krishna! Non voglio il Regno, non voglio i tre mondi, sono pr onto a mendicare, piuttosto che uccidere la mia gente! Qual' dunque il significato di questa parola? Essa vuol dire semplicemente che Arjuna era una persona ignor ante, non nelle cose del mondo, ma nelle cose dello spirito. Per avere la salvezza egli dichiar: Non voglio pi essere vittima di quelle cose! e q uindi, ci che dovrei avere vyavasaya atmica buddhi.l Cerchiamo di capire cosa ha vo luto dire con vyavasaya. Un coltivatore se vuole avere il raccolto, deve preparare il campo. Che cos' il campo? E' il nostro cuore! Quali sono le cose da fare per la preparaz ione del campo? La prima cosa conoscere i semi che andremo a seminare e quale ti po di concime usare. Prima della semina si devono togliere le erbacce, irrigare il campo e renderlo s office. Questa operazione di preparazione del terreno indicata come vidvamsakamarga.

Se volete ottenere un buon raccolto dovete avere tutte due queste margas. Dovete per prima cosa, rimuovere dal vostro cuore pensieri indesiderabili, dopo, dovete irrigare l'intero cuore con l'acqua dell'amore. Con tale acqua il vostro cuore diventer soffice e coltivabile. Con l'aiuto del Sadhana dovete ararlo, pronto per la semina. Dovete quindi gettare il concime della fede ed infine seminare il seme del Nome di Dio. Quando il vostro cuore pieno di cattivi pensieri che portano a cattive azioni e quindi duro, come possibile seminare il Nome di Dio? Ricordatevi sempre questa p arola: vyavasaya atmica

buddhi che Krishna us quando disse: ~Nel campo del vostro cuore coltivate il racc olto di moksha (liberazione). Solo in questo campo potrete seminare il seme del Nome. Quindi trasformate il vostro cuore, sradicate il sentimento di individualit, svil uppate l'amore per Dio. Solo allora diventerete uno sthithaprajna. Solo un uomo, con una visione ferma ed intelligente, pu raggiungere quello stadio . Egli non sar distratto da gioie n disturbato da dolori, e sar libero dal timore. 3--LA PAURA E' ILLUSIONE Vi sono molte differenze fra abhaya nirbahya e bhaya. Bhaya vuol dire paura e nirbhaya la mancanza di paura. Eccovi un piccolo esempio: C' una corda per terra, in mezzo alla strada. Quando c' buio, l'uomo la vede e pensa che sia un serpente e si spaventa. Quando la illumina con una torcia, si accorge che solo una corda ed il timore sp arisce. E' un processo istantaneo. La paura solo illusione: prendere per errore una cosa per un altra. Riconoscere la natura degli oggetti significa essere liberi dal timore. Se una persona continuamente conscia della propria realt, il 102 103

problema della paura non si pone. Tuttavia, non dovreste considerare la ~mancanza di paura come ~assenza di paura. La mancanza di paura associata all'unit. Essa si riferisce non a ~due ma solo uno! Una persona che dimentica la sua reale natura destinata a soffrire. Chi ha attaccamenti e desideri, destinato a soffrire. Chi, invece, immerso nel Principio Trascendente non avr paura di niente, egli sar libero dal timore. Esiste una sola cosa e non due! Arjuna! Riconosci il principio trascendente in o gnuno, non sviluppare la visione esteriore che ingannatrice e ti impedisce di av ere la giusta visione della realt. Una persona come te deve diventare uno sthithaprajna. 4 ~SUDARSHANA: LA SACRA VISIONE Se volete sviluppare una visione interiore, dovete avere il controllo del vostro corpo, della vostra mente e delle vostre azioni. Questa visione stata definita come sudarshana o visione sacra. Eccovi un esempio preso dalla Bhagavatha L'elefante fu preso dal coccodrillo. Egli era un animale estremamente egoista ed era sicuro che avrebbe potuto combat tere e liberarsi dalla stretta del coccodrillo. Il coccodrillo ha molta forza quando nell'acqua, mentre l'elefante ce l'ha solo quando a terra. Dato che il coccodrillo, quando si incontr con l'elefante era nell'acqua, pot eser citare tutta la sua forza. L'elefante, egoista ed arrogante, credeva che il coccodrillo fosse a lui inferio re. Dopo un lungo combattimento l'elefante per cominci ad essere stanco. Aveva perso t utta la sua forza fisica e mentale. Cerc quindi l atmabalam o la forza spirituale derivante dall'atma. Aveva creduto per tanto tempo nella sua forza fisica ed ora era costretto a preg are: ~O Signore, aiutami! Quando perse la sua forza fisica si rivolse verso Dio e d immediatamente, Vishnu mand il suo disco <sudarshana. Sudarshana vuole dire la sacra visione. Una volta che rivolgete la vostra visione verso Dio, la visione di Dio si rivolg e verso di voi ed entrambe s'incontrano. Sudarshana si riferisce all'ottenimento d ella Grazia ed alla visione del Signore in voi. Quando potremo avere questa visione? Quando avremo rinunciato a tutte le cose ch e abbiamo. Quando l'elefante si volse verso Dio, Dio si volse verso lui. Solo quando rivolgerete la vostra visione verso Swami, Swami volger la Sua vision e verso voi. Anche se la visione di Swami su voi, se non volgerete la vostra verso Swami, non potrete vedere n riconoscere la Verit. Ovunque brilla lo splendore del sole. Perch la sua luce non entra nella vostra casa? Perch ci avete costruito un tetto. Solo quando lo aprirete, potrete avere la visione dello splendore del Sole. Avete coperto i raggi della Divina Grazia con le pareti del dubbio e quindi essi non possono entrare nel vostro cuore. L'errore in voi! Eccovi un incidente accaduto qualche giorno fa in una casa. Una persona anziana, il padrone di casa, mor. La moglie ed i figli piangevano e pregavano Dio: ~O Dio! perch sei cos crudele? Pe rch non ci mostri un po' della Tua Grazia? Questa calamit scesa sulla nostra casa, perch Dio ci ha dimenticati? Perch, Swami ci hai dimenticati? Improvvisamente udi rono una voce divina che gli diceva: Amma (Madre), Perch non volgete la vostra vis ione verso Me? Perch Mi avete dimenticato? Voi avete dimenticato Me e non avete riv olto il vostro sguardo verso Me, non sono Io che non vi guardo! Quando non siete capaci di rivolgervi verso Dio, non potete avere la Sua Grazia! Ma noi diciamo invece che Lui che ci ha abbandonato. Un'altro esempio: voi siete in piedi di fronte a Me ed Io, di fronte a voi.

Chi vedete nei miei occhi? Voi stessi. Quando siamo faccia a faccia, io posso avere la Mia visione in voi e voi potete avere la vostra visione in Me. Ma se voi rimanete lontani, come potete vedere? Quindi, venite direttamente dava nti a Me e concentratevi su Me! Allo stesso modo, quando la visione dell'elefant e fu girata verso Dio, gli occhi di Dio lo incontrarono ed automaticamente tutti i problemi sparirono. Chi era questo elefante? Era l'orgoglio e l'arroganza. Un uomo pieno di desideri pieno di arroganza. Egli pu essere paragonato

alla sete che, quando si sviluppa, lo conduce nelle acque del samsara. Quando entra in quelle acque, incontra il coccodrillo che lo afferra e lo immobi lizza. Prima di entrare nel samsara (vita familiare), probabilmente, una volta nella vita avete pianto. Ma, dopo il matrimonio per voi, c' una crescita continua dell'attaccamento e, qui ndi, piangete per la moglie, per i genitori, per i cognati e per tutti gli altri . Quando esiste l'egoismo, l'interesse, il desiderio e l'attaccamento, si sviluppa no tutti questi lacci che, quando sono generati, portano l'uomo alla disperazion e ed a rivolgersi verso Dio. Dio allora far scendere la Sua Grazia e non soffrirete pi. Arjuna! Non essere vittima dei lacci del samsara. Tieni la Tua mente immersa nel principio unificatore dell'atma che esiste in ogn uno, ed in tutte le creature. Coltiva una visione interiore e non sviluppare le malerbe nel tuo cuore. Cresci invece l'albero dlla Grazia di Dio. Volgi il tuo sguardo verso Lui; questo deve essere il tuo scopo e la tua Meta, q uesti devono essere i meriti da accumulare. 104 105

LEZIONE N. 16 I --RIMUOVERE THAMO GUNA E RAJO GUNA La Ghita ha dichiarato che i frutti del rajo guna e del thamo guna sono il dolore. Ha altres dimostrato che una persona pu essere felice, solo se riconosce questa ve rit e li rimuove dal suo cuore. Sino a quando l'uomo ha nel suo cuore i gunas, schiavo. L'intero mondo la forma dei tre gunas. Fra i tre gunas il rajas ed il thamas ci danno un sacco di noie. I responsabili di tutta la sofferenza, le tribulazioni e i problemi, sono loro d ue. Il thamoguna ha sei qualifiche: dormire, sonnolenza, timore, ira, pigrizia ed iner zia. Un coltivatore che vuole seminare il campo per avere il raccolto deve, per prima cosa, togliere le erbacce. Questa una condizione ~sine qua non per ottenere un buon raccolto. Allo stesso modo, un sadhaka che volesse raggiungere l atmananda la gioia dell'atma, d eve rimuovere dal suo cuore le varie manifestazioni del rajo e del thamo guna che si manifestano sotto forma di: malizia, desiderio, cupidigia, ira, odio e gelosia. Questi sei tipi di nemici dell'uomo sono i loro figli. Fino a quando quelle erbacce sono presenti nell'uomo, non potremo avere l'atmanan da. Nel capitolo che tratta dello vishada yoga, i respon sabili dello sconforto di Arj una erano proprio thamo guna e ragio guna. La sofferenza gli nasceva dal ragio guna e Krishna quindi, gli insegn: ~OffriMi t utti e tre i gunas e sarai libero dalla paura, otterrai il successo e la vittoria nella guerra. Un piccolo esempio per questo. Se invitiamo qualche persona importante a casa nostra, un santo o un pundit fare mo in modo di riceverlo con tutti i riguardi. Prima che l'ospite arrivi, puliremo la casa dentro e fuori. Una persona importante non andr mai in una casa sporca o che manchi di sacralit. Se invitiamo il ministro o il governatore al nostro villaggio, prepareremo le st rade con decorazioni e festoni e 107

terremo ogni cosa a posto, e pronta per riceverlo. Se abbiamo cos tanta cura quando invitiamo una persona che ha una posizione socia le temporanea, quando allora dobbiamo ricevere lo stesso Creatore e Protettore d ell'universo in casa nostra, pensate quanto dovr essere pulito il nostro cuore! D io entrer nel vostro cuore quando sar pulito. Arjuna! Mi hai preso come il condutto re del tuo carro, prendimi anche come conduttore del tuo cuore e della tua vita. Il posto sul quale Io siedo nel carro molto pulito e ben decorato, ma se devo di ventare il conduttore del tuo cuore, esso dovr essere grande e puro. Quando dobbiamo sederci per terra, prendiamo un giornale o un fazzoletto. Ci prendiamo cos tanta cura per questo corpo temporaneo, pieno di impurit; quanta pi cura dovremmo avere per la casa di Dio, che il nostro cuore! Fino a quando il r agio guna ed il thamo guna sono in esso, non sar puro. Questi due gunas lo sporcano e lo inquinano e fino a quando vi lo sporco, l~atma n on briller nel vostro cuore. Per prima cosa, dovete rimuovere il thamo guna ed il ragio guna, perch solo il satwa g una pu unirsi a Me! Eccovi un plccolo esempio per questo: oggi, sia le donne che g li uomini, in qualunque posto vadano, ad un pic-nic come ad una escursione, port ano seco uno specchio, un pettine ed un fazzoletto. Perch? Durante il viaggio l'aria muover i loro capelli e, per rimetterli al loro p osto, occorrer uno specchio ed il pettine. Quando saranno stanchi e vorranno asciugarsi il sudore, useranno il fazzoletto. Senza uno di questi tre aggeggi, non potranno mantenersi in perfette condizioni. Queste sono tre cose importanti per la pulizia. Allo stesso modo, se vogliamo mantenere la bellezza delle nostra mente, dobbiamo usare certi strumenti. La devozione funge da specchio. Se vogliamo specchiarci, lo specchio deve essere pulito, quindi, quando la nostr a devozione sar pura, potremo vedere le impurit della nostra mente. Quando ci accorgiamo che la nostra mente sta sbagliando, dobbiamo correggerla e per questo, abbiamo bisogno del pettine della saggezza. La saggezza chiarisce ogni cosa. Infine, il tessuto in grado di pulire la nostra faccia il distacco o vairagya. Durante i viaggi, portiamo con noi quelle tre cose, cos, nel viaggio della vita, dobbiamo essere equipaggiati con la devozione, la saggezza ed il distacco. 2--LE CARATTERISTICHE DEI GUNAS Cerchiamo di capire le caratteristiche del rajo guna. Una persona che piena di <rajo guna esibir in ogni cosa una indebita fretta, avr gr ande ira e svilupper molti desideri. Essa non potr stare ferma neanche per un momento. Queste sono le caratteristiche del rajo guna. Un esempio lo avremo andando allo zoo. Gli animali che vediamo non stanno fermi neanche per un momento. La ragione che essi hanno il rajo guna prevalente in loro. Nel cuore dell'uomo, il ragio guna ha l'effetto di renderlo instabile e lo illude con il desiderio degli oggetti. I tre importanti connotati del ragio guna sono dunque: desiderio per il mondo, esse rne deluso e muovere continuamente il corpo. Esempi di instabilit sono l'albero peepal tree le cui foglie si muovono sempre, anc he quando non c' vento. Il cavallo Aswatamma che muove di continuo zampe, coda ed orecchie. Ecco perch il sacrificio del cavallo Aswatamma yajna il rito che si fa quando si de sidera rendere stabile la mente. Questa instabilit fa dimenticare la natura umana. Nel ragio guna, ci sono due qualit: la natura animale e quella demoniaca. Il rappresentante del thamo guna era Kumbhakarna, il rappresentante del rajo guna er a Ravana e quello del satwa guna era Vibishana, ed essi erano tre fratelli. Tutti e tre i gunas appartengono alla stessa famiglia, e fra loro esiste una stret ta relazione di parentela.

Quando volete entrare nel regno di moksha la liberazione, dovrete trascenderli tut ti e tre. Offrite a Siva quindi i tre occhi, le tre mani, le tre armi! Se una spina entra nel vostro piede, dovete rimuoverla, e per farlo, non vi occorre un

coltello, baster un'altra spina. Una volta che l'avrete rimossa, le getterete via tutte e due. Cos, con l'aiuto del rajo guna dovete rimuovere il thamo guna, e con l'aiuto del satwa guna, rimuovere il rajo guna. 3--OFFRITE LA MENTE A DIO Prima di entrare nella casa di Brahmananda dovete rimuovere i tre gunas. Se ne avrete anche solo uno, non potrete godere del <bliss (beatitudine). Ecco perch Krishna dopo avere insegnato quali erano le caratteristiche di ciascun o, ha consigliato ad Arjuna di rimuoverli e trascenderli. La causa prima dei gunas la mente. E' impossibile superare la natura umana, se la mente non supera e trascende la s ua natura. Offriamola a Dio, e dopo averla offerta completamente, Egli si prender cura di no i in tutte le altre cose. Una volta, il re Janaka invi un messaggio ai Maharishis ed agli yoghi del paese, di venire ed insegnargli la conoscenza delI atma e nel messaggio diceva: <~... pri ma che abbia finito di montare a cavallo mi dovrete dare la piena Brahmajnana. I rishis e gli scolastici che ricevettero quel messaggio si impaurirono e pensa 108 - I 109

rono che fosse un <~test per la loro intelligenza, la loro cultura e sapere, e n essuno os presentarsi per risolvere il problema della conoscenza posto dal re. Nel frattempo, Asthavakra (un saggio realizzato) era arrivato ne!la citt ed aveva notato tutti quei pundits e scolastici impauritn Si avvicin a loro e chiese: <(Qua l' la causa di questa preoccupazione che si legge sui vostri visi? Essi spiegarono il problema ed egli disse loro: Perch spaventarsi di una cosa cos insignificante? Io posso risolvere il problema! Cos diCendO, Si diresse verso il palazzo reale, vi entr, e si incontr con Janaka al quale disse: <~Ebbene, Maest! lo sono pronto ad i nsegnarti la conoscenza dell'atma. Anzitutto, devo farti entrare nell'area del guna satwico e quindi dobbiamo abbandonare questo luogo pieno di thamo guna e ragioguna. Allora, presero alcuni soldati e, a cavallo, si allontanarono da quel luogo. Poi, Asthavakra disse al re: Ora, ti insegner la conoscenza dell'atma. Da questo momento, Io sono il Maestro e tu sei il discepolo. Sei pronto per questa relazione? Se sei d'accordo, allora, devi svolgere le trad izionali offerte del sishya (discepolo) al guru (maestro) e solo dopo incomincer l'in segnamento. Il Re Janaka rispose: Il mio desiderio di acquistare la conoscenza e quindi, sono pronto a darti tutto ci che vorrai! Il guru disse: <(Voglio una sola cosa: la tua m ente!, e Janaka rispose: Da questo momento la offro a Te, Tua! Allora Asthavakra ch iese al re di sedere nel mezzo della strada, fece alzare il cavallo e lo lasci co s. Egli se ne and nella foresta e sedette sotto un albero tranquillo. I soldati nel frattempo aspettavano, ma n Asthawakra n il re davano segni di vita e cominciarono a preoccuparsi. Decisero quindi di andare a vedere e trovarono il re seduto nel mezzo della stra da, con il cavallo vicino a lui. Il re aveva gli occhi chiusi ed era completamente immobile. Nessun'altro c'era nei dintorni. Essi si impaurirono perch credettero che Asthavakra avesse esercitato su lui qual che sorta di magia che gli aveva fatto perdere la coscienza. Si recarono subito dal Primo Ministro che venne e cominci a chiamarlo: Maharaja! M aharaja.l. Ma il re non apriva gli occhi e non rispondeva. In tutta la giornata non riuscirono a combinare niente ed il Primo Mmlstro decis e di chiamare anche le regine. Queste vennero, ma il re non rispose. Intanto i soldati erano andati a cercare Asthavakra nella foresta, e lo trovaron o sotto l'albero, in pace completa. Lo prelevarono e lo condussero dove era il re. Asthavakra disse: Non vi nulla da temere, il re sta bene! Quindi lo chiam: Maharaja! Immediatamente il Re apr gli occhi e rispose: Swami! Asthavakra gli chiese: Molti so no venuti ed hanno cercato di parlare con te ma tu non ha risposto, perch? Il re r ispose: Pensieri, parole ed azioni sono connessi con la mente ed io l'ho offerta a Te, pertanto, il mio primo obbligo chiederTi il permesso prima di pronunciare qualsiasi parola. Quale autorit ho io sulla mia mente? L'ho offerta a Te, Tua! Io non faccio niente senza il Tuo permesso e comando. A questo punto, Asthavakra disse: Hai raggiunto lo stato di "amanaska" e gli chie se di montare a cavallo e non appena lo fece, ottenne l'esperienza dell'amananda. Una volta che una persona ha offerto la sua mente, le sue parole ed i suoi pensi eri, non potr esercitare su loro nessuna autorit n potere. Pertanto! Krishna disse ad Arjuna: Offri ogni cosa a Me, tutti i tuoi dharma, Io Mi prender cura di te e ti da r la liberazione. Ed us queste parole: Tutti i tuoi dharma fisici mentali, spirituali, mondani, offr ili tutti a Me!. A questo punto pu nascere un dubbio, se ogni dharma offerto a Dio, che cosa dobbiam o fare? Persino il desiderio della liberazione un tipo di dharma. Se ogni cosa offerta al Signore, allora non dovremmo avere neanche il desiderio della liberazione. Le quattro purushartas o i quattro obbiettivi della vita umana sono dharma artha kama

sha. Il dharma la ricchezza, il desiderio morale, la liberazione. Di questi quattro, i primi tre sono dette aparavidya mentre l'ultimo obbiettivo o m oksha paravidya. I primi tre devono essere trascesi e solo dopo si capir il quarto. Aparavidya la conoscenza delle cose del mondo, quindi di tipo

materiale, mentre paravidya la conoscenza pi elevata che si ottiene, una volta che la mente rivolta verso Brahman. Le prime tre purushartas messe insieme, non possono eguagliare la quarta. Eccovi un esempio: 100 paise sono uguali ad una rupia, per 100 rupie ci sono 10.00 0 paise. Se dovete portare questi 10.000 paise, vi occorrer un sacco, e sar difficile nascond erlo. Ma se Io vi d una banconota da 100 rupie in cambio dei vostri 10.000 paise, non dov ete caricarvi dietro tutto quel fardello. Quindi datemi tutti i vostri dharmas ed Io vi dar indietro 100 rupie! Tutti questi piccoli desideri e pensieri offriteli a Me! Io vi restituir un pezzo da 100 rupie in termini di Grazia, ed esso avr un alto valore. Solo quando c' la mente esiste la dualit. Il freddo ed il caldo, il giorno e la notte, la sofferenza e la gioia, la perdit a ed il profitto, tutti questi opposti ci saranno, fino a quando essa esiste. Per trattarli egualmente, dovete offrire la vostra mente a Me. Questo quanto la filosofia vedantica ha dichiarato: La mente responsabile della l iberazione e della schiavit. Fino a quando c' la mente, il thamo guna ed il ragioguna non vi lasceranno, e fino a quando questi due gunas esistono, non vi sar nessuna possibilit di stabilit del corpo e della mente. La mente si muove a causa dei desideri del corpo. Un piccolo esempio: Mettete un po' d'acqua in un recipiente e quando lo agitate l'acqua si muove. Se il 110 1 111

recipiente fermo, anche l'acqua sar ferma. Nell'acqua ferma, potrete vedere la vostra immagine, mentre nell'acqua mossa, la vostra immagine sar confusa. Ecco perch, se volete entrare nello stato di meditazione, dovete mantenere il vos tro corpo fermo. Il corpo come il recipiente, e la mente l'acqua. Se il corpo si muove, la mente pure sar agitata. Pertanto, controllate la vostra mente e fatela stare ferma, mantenendo il vostro corpo fermo! Se muovete il corpo, anche la vostra mente si muover. Se gettate una pietra nel pozzo, spruzzi verranno in superficie. Questi spruzzi investiranno tutto il pozzo. Allo stesso modo, una volta che mettete un pensiero nel pozzo della vostra mente , esso si propagher per tutto il corpo ed in tutti i vostri organi. Il vostro pensiero influenzer la vostra azione per la stessa via. Abbiate pensieri buoni nella mente, perch se avete pensieri buoni avrete anche se ntimenti buoni, nel vostro cuore. Se cattivi pensieri entrano in essa, qualunque cosa guarderemo ed udiremo o dire mo, sar cattiva. Gli studenti specialmente, dovrebbero tenersi diritti e fermi e non piegarsi com e dei vecchi, n girare la testa a destra e a manca. E' molto importante per la meditazione avere la schiena diritta, perch il potere della kundalini sale dal mooladhara al sahasrara, solo se il corpo diritto. Ecco la ragione per la quale vi chiedo spesso: Perch studiate?. Per divenire fermi! Dovete diventare fermi, cos potrete studiare!. Eccetto che nel gioco, dovreste mantenere il vostro corpo fermo sia quando parla te, che quando cantate. Se, sin dalla fanciullezza, ci abituiamo a controllare il corpo, tale con trollo ci sar estremamente utile per ottenere molte cose nel futuro. Krishna prese Arjuna come esempio per il mondo. Gli disse: Arjuna! Ti prendo come strumento, perch voglio fare di te un ideale!. rag io, thamo guna sono i responsabili della instabilit della mente. Dovete gradualmente rimuovere queste due tendenze. Nel capitolo dedicato allo Samkhya Yoga, Krishna spieg ad Arjuna in molti modi, cos e utili per controllare la sua mente. ~ ooo LEZIONE N. 17 I --AGIRE SENZA IL DESIDERIO DEI FRUTTI Arjuna! Tu hai il diritto e l'autorit di compiere l'azione, ma non devi desiderarn e i frutti!, disse Krishna. Non si dice che le azioni non hanno frutti, ma che non si deve desiderarli; ques ta l'ingiunzione! Non detto na phalesu, ma ma phalesu, cio, non si nega l'esistenza ei frutti, ma si afferma il non desiderio di essi. Ogni azione portatrice di frutti; ogni frutto porta ad una azione, come l'albero ed il seme: senza seme, non c'e albero, e senza albero, non c'e seme, un proces so naturale! Se cos , perch prendersi cura dei frutti delle azioni? La vostra respo nsabilit compiere il dovere, senza pensare alle conseguenze di ci che potrebbe acc adere al vostro popolo o alla vostra gente o a voi stessi. Gli eroi devono vestire una corazza o impugnare uno scudo per difendersi, e per respingere le armi dei nemici. Anche voi dovete vestire una corazza, quella della saggezza, per la battaglia de lla vita, sia nel campo materiale che nel campo spirituale. Nella battaglia della vita, dobbiamo combattere molte guerre che possono durare qualche giorno o qualche anno, ma la battaglia che l'uomo ha ingaggiato e che du ra da tempi immemori, quella del buono contro il cattivo, della virt contro il vi zio, dell'attaccamento contro il distacco e la rinuncia, contro la gelosia, cont ro il senso del o mio e dell'ego.

L'uomo ha combattuto una guerra senza fine contro nemici terribili come l'egoism o e l'attaccamento. Di fronte a questi due, l'uomo debole, perch essi posseggono una straordinaria fo rza. Se uno ha un ombrello sulla testa non sar disturbato dai raggi del sole. Una persona che indossa i sandali non sar punta da spine quando cammina. Un soldato che veste una coraz

za sar protetto contro le armi nemiche. Quindi Arjuna! anche tu devi indossare la corazza della saggezza! Ecco perch nel S amk 112 113

hya Yoga fu offerta ad Arjuna anzitutto questa corazza. Gli attaccamenti ed il senso del possesso non sono di ieri, essi sono il prodott o di molte nascite, ed ora dovete cercare i mezzi che possono vincere la soffere nza da loro causata. E' giusto chiamare un dottore quando si malati, ma molto meglio prevenire la mal attia. Nella battaglia che state combattendo oggi, siete vestiti della corazza del mond o e quindi, siete protetti per quanto riguarda i vostri nemici esterni, ma per q uelli interni, dovete ancora vestire la corazza della saggezza. Avete paura dei nemici esterni e non pensate a quelli interni, e non vi accorget e che se non conquistate prima questi ultimi, non sarete in grado di conquistare i primi. Fino a quando avete l'attaccamento e l'egoismo, non siete liberi. La responsabilit della loro esistenza l'azione. Nella Bhagavatha si dice che ogni persona nasce per l'azione, si sviluppa nell'azione e muore nell'azione; l'azio ne dunque una cosa buona per l'uomo. Essa responsabile del buono e del cattivo, della felicit e della sofferenza, del peccato e della virt, della gioia, del profitto e delle perdite, della vostra ste ssa nascita! Pertanto non sottovalutatela! Non crediate che non sia importante. Il seme si trasforma in un arboscello e poi in un albero che dar altri semi. Solo quando distruggerete il seme dell'egoismo sarete in grado di ottenere i fru tti della saggezza. 2--LA RADICE DELL'EGOISMO Qual' la radice dell'egoismo? Da dove nasce? Come termina? Il pullman viaggia ad una certa velocit, il treno ad un'altra, e l'areo ad un'altra ancora, ma la luce molto pi veloce. Nella sfera spirituale si dice che dove esiste la pace interiore, esiste lo sple ndore della luce, e questo la Paramyjiothi La luce viaggia ad una velocit calcolata in 67 miliardi di miglia all'ora. Il sole si considera molto vicino a noi, approssimativamente circa 9 miliardi di miglia. Lo splendore della luce del sole per noi enorme ma, dopotutto, non che un solo s ole! Ci sono stelle la cui distanza da noi di circa 4 anni luce, che corrispondo no a qualcosa come 230-240.000 miliardi di miglia! Ci nonostante, esse sembrano m olto vicine fra loro, ed assomigliano a latte sparso nel cielo! Le stelle nel ci elo sono miliardi e miliardi, ma molte altre cose ci sono, che non siano in grad o di vedere. Qual' la grandezza della terra, in questo vasto universo? Qual' la misura dell'Ind ia? E quella dell'Andra Pradesh? Quanto grande il distretto di Anantapur? Quanto piccolo il villaggio in cui siamo e quanto piccoli siamo noi? Se solo riconosce ssimo la vastit dell'universo, potremmo ancora avere que sto senso egotista? L'egoismo affetter solo chi non capace di riconoscere questa semplice verit. Siete orgogliosi del vostro corpo? Allora, sappiate che esso perir un giorno o l' altro e che l'entit che permarr il suo abitante. Quando lo scoprirete, saprete pure che non siete mai nati e non morirete mai. (~ Oh mente! non considerare questo corpo permanente; prendi rifugio invece ai pied i di loto di Hari (Dio)!>~ Questo corpo materia inerte e purtuttavia ne siete or gogliosi. Prendete 7 secchi di acqua, il fosforo contenuto in 11.000 fiammiferi, la grafit e contenuta in 4 matite, e 20.000 saponi, mettete insieme tutte queste cose ed a vrete un corpo! L'acqua diventa sangue nel quale vi anche del ferro. 3 COME COMPIERE L'AZIONE Questo corpo pu muoversi perch in esso c' l'abitante. Eccovi un esempio: c' un orologio a muro che ha tre lancette: una dei secondi, un

a dei minuti ed un'altra delle ore. Quando lo caricate, le tre lancette si muovono. Per quanto tempo? Per tutto il tempo in cui la forza che le spinge esiste! 11 no stro cuore paragonabile ad una parete. A questa parete appendiamo il nostro corpo, che l'orologio. Il respiro il potere di carica, le nostre azioni sono la lan

cetta dei secondi, i nostri sentimenti sono la lancetta dei minuti ed il bliss o l'ananda paragonabile alla lancetta delle ore. Come dovremmo quindl compiere l'azione? La lancetta dei secondi si muove veloce e copre 60 spazi in un minuto. Quando ha compiuto un giro, la lancetta dei minuti avanza di uno spazio. Quando la lancetta dei minuti si mossa di 60 spazi, quella delle ore si muover di uno spazio. Ma, mentre vediamo il movimento della lancetta dei secondi e quella dei minuti, non vediamo il movimento di quella delle ore. Questo processo stato descritto come Jiviswara Prakrithi. Prakrithi o natura il karm akshetra (il campo) dove si svolge l'azione. Quando compiamo 60 buone azioni nascer un buon sentimento, quando avremo 60 buoni sentimenti, avremo un movimento di bliss. Quando si fanno innumerevoli buone azioni, si potranno avere dei buoni sentiment i, e se avrete innumerevoli buoni sentimenti, potrete esperimentare l'atmathathw a o il principio dell'atma. Ecco perch dobbiamo compiere tante buone azioni. Il corpo ci stato dato per fare l'azione. E' impossibile non agire, neanche per un momento. Ecco perch si data tanta importanza alla sezione dei Veda intitolata Karma Kanda. Essa non si riferisce solo ad atti di carit o a sacrifici corporali, ma anche ad azioni che non producono altro karma. Questa azione chiamata nishkama karma ed anche detta karma yoga. Di cosa si trat 114 1 115

ta? Tutte le azioni compiute senza avere desiderio, senza nessunsentimento egot ista sono karma yoga. Se vi l'egoismo e l'attaccamento, non karma yoga e non neppure una offerta o yajna. ajna diventa quando l'azione viene compiuta, una volta rimossa l'ignoranza e si s ono soppressi i desideri. Ogni azione dell'uomo, quando una offerta, ed cos sentita da lui, diventa nishkama karma. Tutte le azioni egoistiche sono meschine e recano danni. Senza compiere l'azione impossibile vivere, persino inalare ed esalare il respir o un'azione. Come si agisce, cos si produrranno i risultati delle azioni compiute. Le azioni dipendono dai sentimenti, i sentimenti dipendono dai pensieri ed i pen sieri dipendono dal cibo. Ecco perch importante un cibo satwico~.Un piccolo esempio per ci: abbiamo un piccol o fuoco, il fumo dipende da esso, le nuvole dipendono dal fumo, la pioggia dipen de dalle nubi, il raccolto dipende dalla pioggia, il cibo dipende dal raccolto, e con esso otteniamo il nostro corpo. Quindi il corpo dipende dal cibo che prendiamo. Quindi, quando le nostre azioni sono giuste, anche la nostra nascita giusta. Krishna disse di compiere l'azione senza badare ai frutti. Il buono ed il cattivo7 la sofferenza e la gioia, dipendono dalle azioni. Come superare questo ostacolo? Con l'azione stessa! Se volete tagliare il diaman te, dovete adoperare un'altro diamante, allo stesso modo, se volete superare l'a zione dovete compiere un'altra azione. Se volete rimuovere qualcosa, dovete andare alla sua origine, alla sua causa. Se siete indifferenti all'azione, la vostra vita andr verso la rovina, se perdete le vostre azioni, anche la vostra vita sar persa. La vita data per dimostrare qual' l'azione ideale? Il vero significato di azione k arma~. Poich il corpo il risultato dell'azione compiuta, esso la manifestazione del karma ~ Il tempo della nostra vita pu essere santificato solo dalle azioni; il corpo ne llo stato di veglia associato al tempo, alla causa e ad altre circostanze. Nello stato di sonno con sogni, non vi nessuna azione, solo la mente che agisce, e non il corpo fisico. Nello stato di sonno profondo, la mente invece sparisce. Questo stato definito come mahakarana, cio colui che trascende karana.ll principio di Mahakarana la Divinit. Un piccolo esempio: nello stato di veglia, sono le 4,15 minuti, ed il vostro cor po arriva camminando dall'Hostel. Siete partiti alle 4,15 e dovete raggiungere Prasanthi Nilayam alle 4,30. L'obbiettivo ascoltare il discorso. Il tempo, l'azione ed il dovere, la ragione per santificare la nostra nascita, c io ascoltare la Bhagavad Ghita, sono presenti. Nello stato della veglia il tempo di circa 1/ 2 ora. Il dovere ascoltare la Ghita, i frutti sono: santificare la nostra esistenza. In questo contesto possiamo vedere: kala il tempo, kartaviam (il giusto comportamen to) e karana (la circostanza). Quando questo discorso sar finito, andrete di nuovo all'Hostel, prenderete la cen a e vi coricherete per dormire. Avrete quindi un sogno. Nel sogno vi trovate a Madras. Quando avete lasciato l'Hostel? Non esiste il tempo nel sogno! Siete andati in a eroplano o in macchina o in treno? No! Perch siete andati a Madras? Non c' nessuna ragione! Che cosa avete fatto? Non c' nessun dovere da svolgere l. E' solo una esperienza mentale! Nello stato di sonno con sogni, il tempo, la cau sa e l'azione non esistono. Improvvisamente vi svegliate e vi trovate all'Hostel. Come vedete, il corpo fisico associato con il tempo, l'azione e la circostanza. Nessuna di queste cose esiste nello stato di sogno. Con la vostra mente, avete creato un mondo nuovo.

La mente straordinariamente potente ed capace di creare e distruggere qualsiasi cosa! Quando offrirete questa potente mente ai piedi di loto del Signore, ogni c osa sar santificata. La mente responsabile delle vostre azioni. Quando l'offrite al Signore, vuol dire che offrite ogni cosa a Lui. 4--KARMA, AKARMA, VIKARMA

Quando userete la vostra mente per pensare al Signore, ogni cosa diventer sacra. Ci sono tre tipi di karma (azioni): karma, akarma, e vikarma In Badrichalam, Ramdas s va dire: ~<11 mondo intero

diverr luce e potr dare luce e splendore, se potr fare Ramabhajana, prendendo l'ol io come essenza, lo stoppino come verit e mettendoli insieme! 11 nostro corpo pu es sere paragonato al contenitore o alla lampada che contiene l'olio e lo stoppino, l'olio dei nostri desideri e lo stoppino della saggezza. La gioia la luce che esce dalla lampada. Se ci fosse solo l'olio e non lo stoppino, o viceversa, non ci potrebbe essere n essun risultato. La luce sar prodotta quando lo stoppino sar associato all'olio, cio, quando l'azion e sar associata alla mente ed alla intelligenza. Quando questi due sono insieme c' l akarma. Questo tipo di azione possiede diverse caratteristiche. Da cosa dipendono: dalla luce, dallo stoppino o da altri fattori? La caratterist ica della luce di fare luce. Ad esempio, questa fiamma trema perch c' la brezza e quando vi dell'acqua nell'oli o, c' fumo e scoppietta; inoltre, se ci mettete sopra un dito, questo si brucer. Questo sono le diverse caratteristiche della fiamma, mentre la luce sempre luce, e solo luce, per tutti. La luce detta Atmayjothi ed essa in tutti. Solo la fiamma pu mutare in dipendenza dei diversi fattori visti. La luce di una fiamma ferma paragonabile all'azione karma. Quando si muove e trema pu essere paragonata a vikarma mentre la 1 16 1 17

fiamma stabile che fornisce una luce stabile comparata all'akarma. Akarma non sign ifica non fare l'azione, ma vuol dire che non c' frutto che produce karma. Akarma sig nifica fare l'azione, trattando tutti egualmente, e non aspettarsi niente in cam bio. Una persona che fa akarma non si aspetter i frutti. Tutte le buone azioni fatte per i frutti vi porteranno in Paradiso, ma non credi ate che non vi sia altro oltre il Paradiso. I Veda dichiarano che quando i meriti delle vostre azioni saranno terminati, sar ete di nuovo condotti sulla terra. Sar come quella persona che vince le elezioni e va all'Assemblea per 5 anni. Il tempo passa, anno dopo anno ed il periodo cos si accorcia. Alla fine dei cinque anni dovr rltornare a casa! Tutti i meriti che aveva guadagn ato con l'azione possono essere paragonati a questo tipo di attivit. Fino a quando durano, rimarrete in Paradiso, e una volta terminati, cadrete gi! E cco perch Krishna, descrivendo la dottrina del karma, disse: Invece di desiderare ri sultati temporanei, sarebbe meglio offrirli a Me! Se la vostra vita piena di andar e e venire, quando potrete raggiungere la Meta?~ Vi racconter una storia e quindi chiuder il mio discorso. Un ladro fu imprigionato e la Corte sentenzi che doveva stare in prigione per sei mesi. Il giorno prima della scadenza dei sei mesi il carceriere disse al ladro: Bene, d omani sarai libero, stai pronto ad uscire, raccogli tutte le tue cose!~ 11 ladro non era n contento n scontento, ma indifferente a quella situazione e disse al ca rceriere: Lascer invece tutte le mie cose qui! Perch dovrei prenderle con me quando fra un giorno o due sar di nuovo qui? Se continuate a rubare sarete puniti e se in sisterete, ritornerete ogni volta in prigione ! Le nostre azioni possono essere paragonate a questo continuo andare in Paradiso e tornare sulla terra. Questo non un buon processo! Krishna insegn ad Arjuna come raggiungere lo stato d el non cambiamento, nel luogo permanente della verit. Krishna diede all'umanit sacri insegnamenti! LEZIONE N. 18 I -- TRASFORMARE L'AZIONE IN YOGA Krishna ha detto e ripetutamente ordinato ad Arjuna: Arjuna! Tu hai il diritto di compiere l'azione ma non dovresti desiderarne i frutti. Ogni azione viene compiuta per i frutti, se non ci fossero frutti nessun essere umano compirebbe l'azione. Perch si dice che non si devono desiderare i frutti, quando tutti li desiderano? Qual' il significato dell'ordine di Krishna? Krishna era dell'opinione che tutte le azioni fatte da Arjuna dovessero trasformarsi in yoga. il Suo comando era di co ntrollare che l'azione non rimanesse solo azione, ma si trasformasse in yoga. Quando si svolge una azione con la coscienza di essere il corpo, identificandoci con esso, tale azione diventa una azione semplice. Svolta con sentimento egoistico. Tutte le azioni compiute con questo sentimento porteranno solo dolore e diverran no legami. Mentre quelle che saranno trasformate in yoga avranno il potere di liberare. Quando diciamo: Questa una azione fatta da me! I frutti sono miei! questo sentimen to di tipo egotista. Come esso nasce e cresce, la gioia dell'atma decresce. Per distruggerlo in Arjuna Krishna gli chiese di trasformare tutte le sue azioni in yoga. Qual' il metodo per trasformare le azioni in yoga? Il metodo sviluppare sentiment i disinteressati. Con tali sentimenti potremo compiere qualsiasi cosa. Janaka insegn che possibile compiere l'azione nel modo migliore quando in essa no n esistono interessi personali. Quando governava il paese egli compiva l'azione come un testimone ed aveva tutte

le responsabilit. Egli divenne un raja yoghi. Ogni azione che non ha interesse personale diventa yajna una offerta e quindi yoga. Se si ha interesse personale in essa, diventer una malattia la cui radice l'attac camento. Con l'attaccamento nasceranno l'odio e l'ira, che nascondono la natura umana. Queste

118 119

qualit appartengono alla natura demoniaca e gettano l'oblio su quella umana. Krishna perci ordin ad Arjuna di compiere l'azione con completo disinteresse, perc h in tal modo, i frutti non lo avrebbero toccato. Guarda Me! lo sto governando su tutti i tre mondi e non ho nessun interesse in loro, puoi fare tu lo stesso con la tua famiglia?. Sviluppa la fede che possibile con disinteresse compiere grandi imprese. Se hai interesse in una cosa, alla fine sarai soggetto alla delusione, d'altro c anto, se otterrai i frutti che ti aspettavi ne sarai felice e, viceversa, se non li otterrai. Controlla lo scoramento come l'entusiasmo, diventa uno Sthithaprajna. Per santificare il vostro corpo dovete compiere azioni buone dalle quali nascera nno dei frutti, ma la gioia che ricaverete nel farle, sar maggiore dei frutti che otterrete da esse. Un piccolo esempio: In una famiglia si sta compiendo una funzione. Fino a quando la state facendo non sentite nessuna fatica anche se avete 39 di fe bbre. Dopo la funzione invece vi sentirete stanchi morti. La gioia che si ha quando si svolge, non paragonabile a quella che si ottiene qu ando questa finita. E un'illusione credere che nei frutti di questa azione ci sia la gioia! Questa g ioia solo temporanea e non permanente, perch derivante da azioni temporanee. Quindi, il nostro destino sembra essere quello di fare la carit, austerit, sacrifi ci ed altre buone azioni e raggiungere il merito del Paradiso. Ma, Krishna ha detto che anche il Paradiso temporaneo. Vi qualcosa di pi grande di questo ed compiere l'azione per il benessere dell'uma nit. Fate dunque l'azione per la pace, il benessere e la prosperit del mondo, con comp leto disinteresse. Se lo farete ci sar benessere per tutto il mondo ed avrete gioia eterna. Il Paradiso durer quanto durano i meriti delle vostre azioni e non di pi. Quando gli effetti dei meriti saranno terminati, dovrete tornare sulla terra. Abbandonate quindi il vostro desiderio del Paradiso perch anch'esso temporaneo, t ranseunte ed instabile. La vicinanza ai piedi di loto del Signore, dovrebbe essere il vostro scopo. Il Principio Divino pi grande del Paradiso! Quando capirete il segreto dell'azion e e la compirete propriamente, potrete raggiungere la Divinit stessa! 2 -- L'AZIONE DISINTERESSATA Nella Bhagavad Ghita non si chiede di abbandonare e rinunciare alle attivit del m ondo e di andare nella foresta. Certi pensano che se la Bhagavad Ghita insegna il distacco ed il disinteresse, i glovani saranno indotti a rinunciare al mondo. Questa una interpretazione errata. Tutti coloro che hanno insegnato la Bhagavad Ghita hanno preso voto di Sannyasin? (Monachesimo ind) Hanno forse rinunciato al mo ndo? Arjuna che ud direttamente la Bhagavad Ghita deve essere inteso nel contesto della natura umana. L'obbiettivo pi importante della Bhagavad Ghita portare la filosofia nella vita q uotidiana e la vita quotidiana nella filosofia; applicare il Vedanta alla vita d i tutti i giorni ed elevare quest'ultima a livello del Vedanta; conciliare la sp iritualit con la vita di tutti i giorni. L'umanit non deve prestare attenzione solo alla vita materiale; non vi significat o guadagnare un alto livello di vita, ma deve dare ad essa il suo vero significa to e perseguirlo. Qualunque sia l'azione, dobbiamo compierla con disinteresse perch, cos facendo, no n ne saremo legati. Questo tipo di disinteresse chiamato anasakthi ed esso va sviluppato, perch solo co s l'azione diventer sacra.

Non si obietta sul tipo di azione che deve essere svolta secondo il nostro stato sociale, ma sul come deve essere svolta. per trasformarla in atto sacro. Per esempio: c' un cuoco; se egli fa l'azione solo per guadagnare il salario e lo stipendio, probabile che perda interesse nella azione ed il suo lavoro lo svolg a male. Se, invece, egli fa l'azione o il suo lavoro con senso di anasakthi esso diventa s acro ed il cibo, puro e saporito. Quando esister questo sentimento, in noi ci sar fermezza e progresso, mentre, fino a quando compiamo l'azione con interesse personale, ci

saranno gli~alti ed i bassi, ed i nostri desideri cresceranno. Janaka indicato come un ideale, perch govern il Suo Paese con senso di anasakthi ed ottenne la perfezione. Chi ha la visione esterna vedr solo questo mondo grossolano, ma chi ha una vision e interiore, potr trasformare il suo cuore. Per sviluppare una tale visione necessario coltivare anasakthi. Janaka aveva udito che Suka si era stabilito nella foresta vicino alla citt. Poich riteneva necessario fargli visita come sadhaka e non come re, egli vi and insi eme ai suoi ministri. Suka era intento a parlare con i suoi discepoli di argomenti spirituali e di fil osofia vedantica. Janaka, senza disturbare, si sedette ed ascolt. Quando Suka ebbe finito, Janaka gli chiese se poteva venire ogni giorno ad ascol tare le sue lezioni e Suka rispose: Janaka, la spiritualit e la filosofia non sono propriet privata di qualcuno. Chiunque ha interesse, chiunque vuol gioire, chiunque crede nella Meta, ha dirit to di ascoltare tali discorsi e tu, certamente, sei il benvenuto!)> Janaka perci, da quel giorno, venne ad ascoltare i discorsi. Suka voleva dare una dimostrazione a tutti che il Re Janaka, ascoltando i discor si, poteva avere una visione interiore, mentre chi esteriorizzava la visione non poteva trarne nessun beneficio. Dal luogo in cui era, su una collina, si poteva vedere facilmente tutta la citt. Un giorno, il re, per ragioni amministrative, venne in ritardo alla lezione. Suka, quella 120 121

mattina, non inizi la lezione sino a quando Janaka non arriv. Questo comportamento suscit in molti delle reazioni di gelosia. Essi mormorarono: Guardate questo Suka che considerato un grande santo e che dice di avere rinunciato a tutto! Non sembra vero! Sta aspettando Janaka perch un Imp eratore~>. Ecco, egli parziale e fa la differenza fra noi ed il suo rango! Suka ascoltava tu tte queste critiche ed aspettava l'arrivo di Janaka, perch voleva loro insegnare una lezione. Passarono una, due ore e Janaka non arrivava. Quella gente aveva il cuore pieno di cattivi sentimenti e, sino a quando questi sentimenti non erano usciti ed andati via, non poteva imparare niente. Se non c' niente nella testa possibile riempirla di qualcosa, ma se piena di catt ivi pensieri, come sar possibile riempirla? La volont di Suka era di permettere la fuoriuscita di tutto lo sporco, e solo dopo sarebbe stato facile riempire il lo ro cuore con qualcosa d'altro. Sino a quando il cuore pieno di ogni sorta di attaccamenti e di cattivi sentimen ti, la purezza non pu entrare. Suka, dunque, fece tutto questo per purificare i loro cuori. Janaka arriv finalmente insieme ai suoi soldati, servi e ministri. Questo modo di comportarsi suscitava altres pensieri come: Ecco vedete, ha paura e si porta dietro la scorta! Ma il Re Janaka non aveva quel sentimento. Egli entr e mise la sua stuoia per terra e si sedette. E Suka inizi i suoi insegnamenti. Questo fece uscire tutto l'odio ai giovani ed ai discepoli presenti. Le loro facce cambiarono e cos pensarono: Guardate questo Suka! Il Re Janaka non h a neanche chiesto scusa per il ritardo ed egli ha iniziato lo stesso la lezione! Pass cos del tempo quando improvvisamente Suka rivolgendosi a Janaka gli disse: <~ Janaka! Guarda, il tuo regno sta bruciando! Il Re Janaka, che aveva nel frattempo , chiuso gli occhi e si era concentrato sugli insegnamenti, non fece alcun caso alle parole di Suka, la sua mente era fissa sul Vedanta. Egli era un amanaska. I presenti si sorpresero di quell'atteggiamento. Le fiamme salivano al cielo e vi era molto fumo, alcuni discepoli incominciarono ad andarsene e correre verso la citt per soccorrere i loro parenti. L'egoismo e l'attaccamento che si celava nel loro cuore usc. Nel frattempo le fiamme avevano in.vestito anche il palazzo reale e Suka disse: Janaka il fuoco ha raggiunto il tuo palazzo! Ma Janaka, anche a queste parole, no n si mosse. Egli aveva il sentimento di anasakthi (disinteresse). Eccetto che per l'atma, non vi erano altri sentimenti in lui. I pundits e gli scolastici presenti non mostrarono lo stesso disinteresse e quan do videro le fiamme cominciarono a dire: O Re! O Re! Ma il Re Janaka era andato in samadhi e stava godendo la felicit della visione atmica e lacrime di gioia scendev ano dalle sue guance. Suka anch'egli si sent felice di questo stato di Janaka. I discepoli, nel frattempo, tornarono, perch l'incendio era terminato. Quando tutti furono presenti, Suka disse loro: Figlioli, il mio discorso fu ritar dato non perch lui un re, ma perch un grande uomo! Come avete potuto nutrire tali cattivi sentimenti? Egli meritava che io lo attendessi, egli solo ne ha il dirit to. Molti ascoltano, ma non hanno il diritto, perch non posseggono una visione interi ore; meglio parlare, dunque, a uno solo che ha questa visione, che a centinaia c he non l'hanno. Non c' ragione di parlare a gente che piena di attaccamenti ed egoismo. E' qualcosa come gettare una pietra nell'acqua: questa potr rimanere per anni in essa senza assorbire neanche una goccia. Che utilit avere tante pietre? Perch avere tanti acri di terra sterile? E' suffici ente una piccola gemma o un acro di terra fertile! Se un re come Janaka diventa sacro, potr cambiare l'intero suo regno. Nella Bhagavad Ghita si racconta che anch e Arjuna aveva il controllo dei sensi ed il sentimento di anasakthi.

Egli era estremamente dotato e pieno di poteri. Krishna si prese cura di lui insegnandogli molte cose, perch sapeva che sarebbe s tato molto utile all'umanit. Arjuna poteva controllare i suoi sensi in ogni circostanza, egli era una persona dal cuore sacro e poteva fare azioni che potevano terrificare l'intero mondo, t anto era potente. Egli ottenne un'arma che nessuno avrebbe potuto mai ottenere. Quell'arma, era nell'Era Thetra con Siva, e

divenne il Gandiva nel Dwapara Yuga. Il Sankalpa di Krishna fu tale, che a lui venne insegnata la Bhagavad Ghita, perch il mondo intero ne potesse beneficiare. Attraverso la nostra bocca il cibo viene offerto allo stomaco e quindi raggiunge tutto l'organismo. Come il cibo, cos la Ghita, tramite Arjuna, fu insegnata e raggiunse il mondo. Un nome di Arjuna : Parthiva che vuol dire figlio della terra. Siccome Arjuna fu il rappresentante di tutti gli esseri umani e fu trasformato i n una persona sacra, anche il mondo pot essere trasformato. Questo fu lo scopo della missione di Krishna. Paragonata alla semplice azione, quella compiuta senza attendersi i frutti pi gra nde. L'azione offerta completamente al Signore con il sentimento di anasakthi pi sacra e superiore al nishkama karma. Egli pot insegnargli questa azione a causa dello stato evolutivo raggiunto. Ogni essere umano in prima istanza, deve compiere l'azione. Senza di essa diventer pigro e Dio non approver mai la pigrizia! Una persona pigra non assolutamente utile al mondo! lo non approvo n incoraggio tali persone! Quin di dovreste compiere l'azione ed entrare nell'area del nishkana karma e poi, gradu almente, trasformarlo in yoga. Questo yoga diventer yajna ed attraverso di esso, si dovrebbe poter rinunciare ad ogn i cosa. Questo il significato intimo di Ghita. Rinuncia all'egoismo, all'attaccamento ed all'odio ed al senso del 122 123

mio. La Ghita ha preso forme diverse per aiutare la gente a distruggere quelle qualit ed a sviluppare pensieri sacri. Essa paragonata all'albero che soddisfa ogni desiderio. Nella Ghita potrete trovare qualsiasi significato ricerchiate e proseguire cos la vostra evoluzione. Nessuno pu dire: Questo il giusto significato! Ogni desiderio viene da essa soddisf atto. La Ghita l'essenza dei Veda! E' una borsa piena d'oro, un cammino pieno di fiori , il sostegno dei sadhaka. Essa aiuta ad attraversare l'oceano del samsara e pu farvi andare dappertutto, perc h ogni sentimento in essa spiegato. Balaraju all'inizio del suo discorso, ha pronunciato lo sloka di Ganapathi. Egli vi ha detto che Vinayeka veste un vestito bianco, Omnipervadente ed Omnipre sente, ha il colore della vibuthi, ha quattro braccia e dal suo viso non traspare nessun sentimento. Questa descrizione tipica di chi crede in Ganapathi. Chi non crede, dar un'altra spiegazione, per esempio dir che l'asino del dobi (lavan daio) il quale veste di bianco, ha lunghe orecchie, di colore cenere ed ha quatt ro zampe. Come vedete, una stessa cosa pu essere vista differentemente: dipende dai punti d i vista. La Ghita fornisce ai sentimenti di persone differenti una risposta. La Ghita non un albero normale, un grande albero, una sacra mucca. L'oceano pieno di acqua, ma ciascuno pu avere tanta acqua quanto contiene il suo recipiente. La differenza fra una persona ed un'altra dipende solo dalla misura del contenit ore. Ci possono essere differenti sentimenti, ma la Bhagavad Ghita una sola. La Sua natura quella di trasformare l'umanit nella Divinit. Un tale sacro libro dovreste tenerlo con grande devozione e rispetto e praticarn e il contenuto applicando, anche un solo sloka, e ci porter a compimento la vostra vita. LEZIONE N. 19 I --L'AZIONE COME OFFERTA A DIO Decidere di fare o non fare una azione non cos importante quanto rimuovere le ten denze che sono nel cuore. L'obbiettivo e la meta sradicare dal cuore l'attaccamento e l'illusione. Sia che uno vada nella foresta o in una caverna e cerchi di sfuggire queste tend enze, se non compie qualche esercizio spirituale per togliersele, sar sempre schi avo. Lo sporco e le tendenze accumulate nel cuore faranno sorgere nella mente molti p ensieri e questi pensieri nascosti faranno agire una persona in modi differenti. L'attaccamento e l'odio nel cuore faranno dimenticare all'uomo la sua vera natur a. La Bhagavad Ghita ha dichiarato che rimuovendo le impurit dal cuore e dalla mente , come l'attaccamento e l'odio, le simpatie e le antipatie, l'uomo potr svolgere l'azione, qualunque essa sia e non sar legato, ma sar libero dai suoi frutti. Chi non riconosce questo fatto indulger nella pigrizia e la Ghita ha ripetutament e detto che non vi spazio per la pigrizia nell'area spirituale. Lo yoga~> pi importante che la Bhagavad Ghita insegna quello della azione disinter essata. Questo chiamato yoga dell'anaasakthi, cio senza interesse personale nelle azioni che si compiono. Nel capitolo del Samkhya Yoga speciale enfasi data alla azione senza l'attesa dei frutti. Ma nessuno in grado di raggiungere quello stadio, detto del nishkama karma, se le

sue tendenze sono cattive. Una persona dovr passare dalla cattiva azione alla buona azione, poi dalla buona azione alla rinuncia dei frutti. Qual' il segreto dell'azione? La purificazione del cuore! 11 comandamento fare l' azione per purificare il cuore! Trasformando l'azione in una offerta a Dio, l'uo mo riuscir a rendere puro il suo cuore. Quando il cibo cucinato e mangiato semplicemente cibo, ma quando viene prima off erto al Signore, diventa prasadam, offerta. 124 125

Quando l'azione svolta dall'uomo semplice karma, ma quando una offerta a Dio, d iventa Karma Yoga o yoga della azione e diventa persino un yajna (Sacrificio). Solo attraverso un tale Karma Yoga una persona potr ottenere la purezza del suo cuo re. Quali sono le caratteristiche di tali azioni? In quale modo dovrebbero essere sa cre? Quando viene fatto un dono a qualcuno, questo deve avere una certa purezza e sacralit. Pensate a quanto deve essere puro il dono che dovete fare a Dio! Quanto altruist ica dovr essere l'azione. Si dovrebbe fare uno sforzo per comprendere che, se vogliamo offrire le nostre a zioni a Dio, dobbiamo renderle pure e sacre. Ogni azione dovrebbe essere come una rosa alla quale avete tolto le spine e l'av ete offerta a Lui. Questo il vero yoga dell'azione insegnato dalla Bhagavad Ghita. Samkhya dlstinguere fra saggezza ed ignoranza, attraverso il riconoscimento dell'instabilit delle cos e create ed il controllo dei sensi. 2 GLI ATTRIBUTI DI UN SADHAKA

Chi vuole sperimentare il Signore deve avere e sviluppare certe qualit come: la p azienza, la tolleranza, la determinazione, la purezza del corpo e della mente, l 'amore per Dio ed i sei tipi di ricchezze spirituali: kshama (pace mentale), dama ( controllo dei sensi), uparathi (angoscia associata a sentimenti sacri) titiksha (sen timento di fermezza in ogni circostanza), sraddha (ferma fede nelle parole del gur u), samadhana (il contentamento) La pazienza o tolleranza una qualit importante per una persona. Re persero il loro regno per la mancanza di tale qualit. Grandi rishis pure, furono distrutti perch non l'avevano. Scolastici ed eruditi si rovinarono per la stessa ragione. Questa qualit una Importante corazza per il sadhaka. Se non si ha pazienza, non ha valore essere umani. Essa una qualit dello sthithaprajna. Un'altra importante qualit la ferma risoluzione. Acquisire questa natura ferma non follia! Quando, nel campo della spiritualit, si deve compiere un sacro compito, si deve avere fermezza qualunque siano gli osta coli, qualunque le tribulazioni ed i problemi da affrontare. La forza ci verr dalla pazienza e dalla determinazione. Esse sono come due gemelli, una non pu vivere senza l'altra. Un'altra qualit la purezza del cuore e della mente. Noi facciamo varie cose per purificare il nostro corpo. La stessa cosa dovrebbe essere fatta per la nostra mente: purificarla, rimuovend o l'attaccamento, l'egoismo, le simpatie e le antipatie e solo dopo avremo il co ntrollo di noi stessi. Dovremmo avere la stessa abilit della tartaruga di rititarsi nel proprio guscio d i fronte al pericolo. La nostra mente dovrebbe potere avere la stessa elasticit di movimenti per allont anarsi dai pericoli dell'attaccamento agli oggetti dei sensi. Queste su elencate sono le pi importanti qualit di uno sthithaprajna. Solo nell'area del karma potrete conoscere una persona, che tipo , e quali sono le sue caratteristiche. Come lo specchio dice il tipo di viso che abbiamo, come il termometro misura la temperatura del corpo, cos le azioni ci provano il tipo di sentimenti che alberga no in una persona. Uno, per esempio, pu sembrare satwico, dal cuore puro e persona di grande sacrifici o, ma le sue azioni ci provano invece la sua vera natura animale e demoniaca. Altri, che parrebbero molto crudeli e con il cuore duro, mostrano invece di agir e con compassione e con altre grandi qualit. Potrete decidere con facilit se una persona rajasica, thamasica o satwica, fondandov ulle sue azioni.

3 IL SEGRETO DELLA VITA UMANA Il segreto della vita umana percorrere il cammino del dharma ed il dovere dell'uom o riconoscerlo. E' impossibile sostenere il corpo se si abbandona l'azione. Il segreto della vita umana risiede nell'azione resa sacra ed utile al prossimo. L'azione deve poter rappresentare un ideale. Le azioni ideali sono quelle che entrano nell'area del satwa e diventano nishkama k arma (l'azione

senza desideri dei frutti). Poich nessuno pu svolgere l'azione senza desiderio, dobbiamo compiere le azioni ch e hanno lo scopo di piacere a Dio. Questo detto yoga dell'anusaakthi (disinteresse). Cerchiamo ora di capire la parola maya. Ci sono due cose che formano la sua base e sono: avarana e vishepa. Per esse, non vi sono particolari forme. Avarana vuol dire ci che copre>). Come copre? Con cosa copre? Se non ha nessuna forma come fa a coprire? Come pu es sere rimossa? Sono domande a cui cerchiamo di dare risposta. Una corda che giace sulla strada quando buio ci sembra un serpente. Ci illudiamo che la corda sia coperta dal serpente? Non c' mai stato nessun serpe nte. Come pu la corda essere coperta da qualcosa che non esiste? Questa l'illusione! C hi influenza la nostra visione? Nel buio esiste questo particolare sentimento, e cio, che il serpente copra la corda o l'illusione che copre noi. Il serpente non ha coperto la corda, l'illusione che ha coperto la mente dell'uo mo e questa illusione maya. Quando accendi una torcia, ti accorgi che non c' nessun serpente, ma solo una cor da. L'illusione sparita. Questo fenomeno vishepa. La corda sempre stata e non vi stato nessun mutamento, l'illusione che viene, e poi se ne va. Questi fenomeni 126 1 127

come maya le sofferenze, le gioie e tutte queste cose temporanee sono come i pare nti: essi vengono a visitarci e poi se ne vanno, non rimangono per sempre. Il serpente che copre la corda avarana; vishepa invece, con l'aiuto della luce vi fa vedere la corda come corda. Avarana e vishepa possono apparire nello stesso mo ment o o in momenti differenti. Krishna insegnando il samkhva ad Arjuna lo liber dalla illusione e lo fece risplend ere della sua vera natura. La conoscenza che sviluppiamo con la visione esterna superficiale, mentre quella ottenuta da una visione interiore permanente. Ogni azione, ogni relazione ed attaccamento, per quanto sia il tempo che dobbiam o vivere in questo mondo, destinata a sparire nel flusso del tempo che si porter via tutto. Se vi attaccate a cose che saranno portate via dal tempo, come potrete salvarvi? La gioia permanente e la salvezza si otterranno solo quando ci attaccheremo al Signore. Per questo Krishna ordin a Arjuna: O Arjuna! Rimuovi l'ignoranza, liberati dagli a ttaccamenti e dalla illusione, purifica il tuo cuore ed i tuoi sentimenti. Non vi nessun altro modo per la vita umana, solo l'azione. Dopo avere sviluppato la devozione attraverso l'azione, entrerete nell'area di jn ana (la conoscenza). Il buono ed il cattivo, la sofferenza e la gioia sono inestricabilmente legati i nsieme. Con l'azione, siete in grado di svolgere yajna o il sacrificio, il cui risultato p ortarvi in Paradiso. Ma Krishna disse ad Arjuna che vi era uno stadio pi elevato del Paradiso, e pi sac ro. Egli disse: Non considerare il Paradiso come un luogo permanente perch, quando i m eriti delle tue azioni saranno esauriti, dovrai ritornare sulla terra. Esso solo un luogo temporaneo, non potrai viverci in permanenza. Sulla terra potrai avere piaceri del corpo e mentali, in Paradiso li potrai aver e anche maggiori, ma vi al di l di ci ed molto pi sacro il Principio di identificaz ione con Dio stesso. Questo stadio stato chiamato la fusione con Brahma l'associazione con l atma. Per ottenere quello stadio, bisogna fare le azioni senza aspettarsi i frutti. Quando l'azione svolta, essa dar un certo frutto, ma non vi nessuna legge che dic e che si deve gioire di quel frutto. Nostro nonno, ad esempio, potrebbe avere seminato un seme ed essere poi morto, e l'albero avere dato frutti pi tardi e quindi essere goduti da altri. Questi sono i frutti maturati per i membri della famiglia. Egli lo ha fatto per un motivo non egoistico. L'egoismo confinato al proprio godimento molto piccolo in confronto a questa azi one altruistica. Il sentimento per cui qualcuno fa qualcosa per il bene di un altro un grande sen timento! Fare l'azione come offerta a Dio la pi grande di tutte le azioni! Pertan to, qualunque azione facciate, dovete compierla come offerta a Dio, senza attend ervi niente come ricompensa. Da questo si deduce che anaasakthi (disinteresse) superiore al <bhuddi yoga o lo yoga dell'intelletto. Nel bhuddiyoga ci~pu essere posto per un certo tipo di inchiesta, ma l'intelligenza non pu afferrare cose che sono di l della mente. Pertanto anaasakthi pi elevato del buddhi yoga. Tuttavia, non di facile accesso alla gente comune, e non per questo ci si deve s coraggiare. Gradualmente, con lo sforzo, si pu raggiungere quello stadio. Con lo sforzo e con la pratica possibile acquisire qualsiasi cosa al mondo, ma d ovremmo tenere in vista una sola cosa: lo stesso Principio che in tutti. Intorno a voi ci sono solo S elementi; ovunque volgiate lo sguardo troverete sol o loro, non ne troverete un sesto. Questi cinque elementi sono l'immagine ed il riflesso di Dio.

Sono tutti suoi aspetti. Considerate le cose come un aspetto di Dio e l'azione diventer una offerta fatta a Lui. Vi santificherete, avendo in mente quegli ideali, quei pensieri elevati. 4 LA VISIONE ESTERIORE ED INTERIORE Una volta il Re Janaka convoc una assemblea di grandi eruditi. L'assemblea non era per la gente comune, ma solo per questi grandi. Asthavakra cerc di entrare in quel luogo dove si teneva la

riunione, pur non avendo nessuna raccomandazione. Chiunque ha fede nel Signore non dubiter, anche se ci saranno degli ostacoli temp oranei, perch alla fine la Sua volont prevarr. Egli quindi, dovette attendere tre giorni prima di poter entrare. Un erudito che lo aveva osservato fuori dalla porta and a riferirlo al Re Janaka e gli disse: Non una persona anziana, di mezza et, sembra avere molta esperienza, ma difficile dire)). Re Janaka lo volle conoscere perch era convinto che i pensieri sacri potevano dim orare anche nella gente comune. L'assemblea era piena e l'atmosfera era sacra. Il Re Janaka si sedette ed in quel momento entr Asthavakra. Tutti gli scolastici riuniti in assemblea scoppiarono a ridere, perch il suo aspe tto era buffo. Il Re Janaka lo guard e non si sent di ridere. Asthavakra si mise a ridere anche lui e pi forte di loro. Gli eruditi furono sorpresi. Se loro avevano ragione di ridere, lui non ne poteva avere. E quindi si chiesero: Perch ride di noi? Uno di loro fu tanto ardito di chiedergli: Chi sei? Noi non ti conosciamo; perch ridi))? Asthavakra rispose: Se solo avessi s aputo che vi erano riunite persone come voi non sarei venuto. Io sono entrato qui pensando che ci fossero grandi scolastici, ma qui ci sono so lo "ciabattini"))! I presenti divennero furiosi nell'udire quelle parole. Asthavakra prosegu: Questa la parola che vi si addice perch solo un "cia 128 1 129

battino" pu riconoscere il valore della pelle. Tutti voi state ridendo per il colore della mia pelle e non vi curate di sapere e conoscere la mia erudizione. I Pundits dovrebbero avere la capacit di una visione interiore! 11 Re Janaka cap la situazione e gli chiese di sedere ed unirsi all'assemblea. Noi vediamo solo i connotati esteriori, ma Dio vede solo la purezza del cuore. Dovremmo sviluppare la visione interiore e la pace interiore, e non essere sogge tti a facile eccitamento. I sentimenti che sono in noi devono manifestarsi all'esterno. Se qualcuno vi insulta, che cosa perdete con questo insulto? Non dovreste rispon dere con eccitazione, ma attendere che tutta l'ira di questa persona fuoriesca. Se cercaste di trattenerla potreste aggravare la situazione. Immaginatevi che uno stia vomitando! Qual' la ragione del suo vomito? Le impurit c he sono entrate nel suo stomaco. La medicina potr essere somministrata quando le impurit saranno uscite. Dopo il vomito la persona diventa debole ed ascolta ed obbedisce. Questa la procedura che dire qualcosa di male. Lasciatela dire fino a quando ha svuotato il sacco. Durante questo tempo rimanete in pace. Questo processo vi dar una gioia immensa. Questo il vero Paradiso! Perch tenersi lontano da questo sentimento? Perch eccitar si? Questa qualit della pazienza molto importante. Fra tutte le buone qualit che una persona pu avere, la pazienza la pi importante. Swami ha detto tante volte che la tolleranza la Verit, il dharma, l'ahimsa, ed ogn osa a questo mondo! Quando qualcuno ha tolleranza, pu accusare tutte le altre buo ne qualit. Se uno si libera dalle cattive qualit, diviene pulito. L'uso del sapone, del borotalco e del profumo purificher l'esterno ma non l'inter no. Ci che richiesta la pulizia interiore come quella esteriore, perch il Signore fuor i e dentro. Krishna insegn il Samkhya Yoga e disse quali sono le entit di uno sthithaprajna o di u na persona ideale. Solo quando sarete fermi e risoluti, protrete sviluppare il distacco. Quando avr generato in lui il disgusto per gli oggetti del mondo, allora avr il co ntrollo dei sensi e la pace della mente. Quando esiste la pace mentale, ci sar la purezza interiore ed esteriore e la pazi enza diverr una seconda natura. I sadhaka dovreb bero praticare queste qualit che faranno di loro degli sthithapra jna. Cantare a memoria questi slokas non servir. Cercate di mettere in pratica almeno una o due di queste rime cantate, e solo al lora la fragranza della Ghita potr entrare nel vosto cuore. Swami desidera che questa gioia grande che ogni giorno provate, diventi una perm anente propriet di tutti coloro che praticano gli insegnamenti contenuti nella Gh ita. LEZIONE N. 20 I --IL KARMA O L'AZIONE Il mondo pervaso da Brahman, pieno di Brahman, saturo di azione. La creazione connessa con il potere della vita. La manifestazione del potere della vita, sono i corpi. Vestire un corpo un processo descritto come azione (karma). I corpi stessi sono formati da azioni. Si dice che Dio lega gli esseri umani con l'azione. Una persona assume un corpo per gioire dei frutti delle azioni compiute in vite precedenti. Il corpo vuol dire azione.

Mentre il campo dell'azione il corpo, il campo del dharma Brahma (Dio). Il tempo e lo spazio sono connessi con la Natura, e tutte le cose sono risultati delle azioni. Ecco perch le Upanishads hanno dichiarato: <(Prostrati di fronte al "karma". L'azione, sia buona che cattiva, sia peccato che virt la manifestazione del poter e di Dio~>. Ecco perch lo yoghi non interessato se una cosa buona o cattiva, ed accetta tutto ci che gli accade come il volere divino. Egli considera il compiere l'azione come il suo dovere primo, perch con essa, pu s antificare la sua vita. La capacit di santificarla deriva solo dalla Grazia di Dio e dai suoi insegnament i. La Ghita stata cos chiamata perch vuol dire <(Canzone del Signore~> che, se ascolt ata, capace di vincere la sofferenza. Qualunque azione si

compia, se la offriamo al Signore diventa yoga. Tirta Alwar disse: <~O Signore Iswara, Tu sei la mia atma, la mia intelligenza T ua moglie Parvathi, il mio corpo la Tua casa, tutte le mie azioni sono offerte a Te, il mio respiro vitale la Tua lode, qualunque parola pronuncio un "manthra", tutte le mie azioni sono una adorazione. Egli divenne un grande yoghi offrendo le sue azioni al Signore. Quando l'uomo fa una azione come una offerta a Dio, questa diviene anaasakthi yog a (azione disinteressata). Tutta la grandezza dello yoga sta in questo tipo di azione. Krishna ordin

ad Arjuna: Combatti pensando continuamente a Me! Qualunque cosa fai, fallo come una offerta a Me~! Il pi importante scopo del devoto quello di piacere a Dio. Il suo pi importante dovere di soddisfarLo. Krishna ha insegnato: Compi il tuo dovere, obbedisci ai miei comandi!~. E cos, obbedendo ai comandi del Signore, egli combatteva, e la guerra diventava u n yajna (sacrificio rituale). Daksha invece voleva eseguire un yajna, ma disobbed a Dio violando i comandamenti d ei Rishis e quel yajna divenne una guerra. Infatti, egli inizi lo yajna quando ancora aveva egoismo ed attaccamento, e questi ebbero l'effetto di trasformare lo yajna in una guerra. Uno yajna compiuto in sprezzo dei comandamenti Divini diviene una guerra, mentre t utte le azioni compiute come offerta a Dio divengono uno yajna. Quando l'eccitazione che in una persona prende la forma delle parole diviene un continuo argomentare e controargomentare. Obbedisci ai comandamenti del Signore, rimuovi la coscienza di essere il corpo! Arjuna, questo corpo pieno di muco e sp orcizia! Tu non sei il corpo che transeunte e temporaneo, tu sei il testimone: l 'atma. Questa forma fisica alta 6 piedi non sei tu! Tu sei la Persona Cosmica! Questo c orpo soggetto alla vita ed alla morte ma tu non sei questo corpo! Tu sei l'atma che non ha nascita n morte! Tu non sei questa meschina persona soggetta al passag gio del tempo, tu sei la forma risplendente che ha conquistato e dominato il tem po. Quando imparerai a discriminare fra permanente e non permanente e farai l'inchie sta sulla natura della saggezza e della ignoranza, e riconoscerai la verit distin guendola dalla non verit, allora diverrai uno sthithaprajna. Riuscirai a raggiungere il fine di tutte le azioni, quando tratterai egualmente la gioia ed il dolore, la lode ed il biasimo, che sono connessi con il corpo e n on con l'atma, il profitto e la perdita che sono connesse con le attivit e non co n l'atma~. In questo modo Krishna port Arjuna sul terreno della discriminazione tra verit e n on verit, tra permanenza e non permanenza delle cose create. 2 IL PRINCIPIO DELLA DIVINITA' Dio il Principio omnipresente ed omnisciente. Non solo questo corpo con questi attributi, nato da Vasudeva e Devaki (i genitor i di Krishna) o quello nato da Kausalia e Dasaratha (i genitori di Rama); esso u n modello da seguire per te. <(Ho insegnato questa Bhagavad Ghita prima a Surya ( Il sole) poi a Manu (il primo legislatore dell'umanit) e da Manu a Ikshavu e da a llora tutti i saggi ne sentirono parlare, fino a quando, gradualmente, venne ado mbrato e dimenticato, ed oggi io te lo insegno di nuovo~! Arjuna, a queste parol e, cominci a nutrire molti dubbi: Come poteva Krishna, avere insegnato al Sole, qu ando questo cos antico~? Ma Krishna che conosceva i suoi dubbi, gli disse: <~Arju na! Conosco i tuoi dubbi. Io non sono questo corpo, Io non ho avuto nascita, lo sono Omnisciente e trascen do tempo e spazio. Io sono esistito in tutti i tempi. Se fondi la tua conoscenza sul corpo, potrai pensare che lo appartengo con quest o corpo al "Dwa para Yuga" ma tutte le et e tutti gli eoni sono in Me! 11 corpo c ambia, ho preso differenti corpi per fare l'azione in diversi tempi e circostanz e! Quando ud questo, Arjuna riconobbe il Principio della Divinit. Non tutti riescono a capire l'Omniscienza di Dio fondandosi sulle sue azioni com e Avatar. Krishna esort Arjuna Arjuna, abbi una mente aperta, non perdere il tuo tempo a pen sare solo alla tua piccola individualit. La tua personalit legata ad un nome ed una forma, dovresti invece raggiungere il principio che trascende nome e forma, cio il principio del dharma. Dato che associ te stesso alla dualit, anche la tua vita si manifesta nella forma duale. Devi passare dalla dwaita (dualismo) alla visisthadwaita.

Usa la prima per raggiungere la seconda. Il Buddha, che non poteva avere letto niente dei Veda, dimostr che lo spirito dei Veda era con lui. All'inizio egli dichiar: buddham charanam gachhami. Questo era l'individuo, la personalit. Gradualmente

giunse a dichiarare: sarvam charanam gachhami. I sentimenti connessi con la personalit individuale sono egoistici e ristretti, e quindi non dovreste considerarli come una finalit. Essi sono come la goccia nell'oceano. Egli perci esort a sviluppare il cuore e la mente per includere l'intera societ. La societ non ha nessuna forma, ma consiste in un insieme di individui. La vita all'infinito uguale a Dio, questo il principio della Divinit: Daivathathwa m. La societ pu consistere di pochi o di molti individui, pu avere un nome e limiti. Poich essa limitata, Bhudda dichiar: dharmam charanam gachhami~, Prendete rifugio ne l dharma, perch esso qualcosa che sostiene l'intero mondo. 3--IL DHARMA Il reale significato di dharma il Principio di Parabrahman. Esso si fonda su tale principio, esso il corpo di Dio. Dio la vera forma del dharma. Esso rivela la vera natura e gli aspetti di Dio. Krishna disse ad Arjuna: Dal sentimento personale devi espanderti in una pi ampia visione. Il corpo non la sola entit, esso solo un "upadhi", un contenitore che vedi con i tuoi occhi, allarga

la tua visione, e quando essa sar piena del "dharma" l'intera creazione diventer "Brahman". Come individuo, tu appartiene alla casta degli "kshatrya" (soldati) quindi, il t uo dovere combattere. Non hai bisogno di essere invitato per questo; sufficiente che i Kauravas ti abb iano dichiarato guerra, perci vai, e fai il tuo dovere~! Krishna indic in questo m odo il dharma ad Arjuna: Arjuna! E nella natura del fuoco di bruciare; se il fuoco non avesse questo potere, non sarebbe fuoco, ma un pezzo di carbone. La natura del ghiaccio quella di essere freddo, senza questa natura non potrebbe essere chiamato ghiaccio. Cos la morte naturale ad ogni corpo umano. Perch avera paura? Il "dharma" dello zucchero di essere dolce, del fuoco, di bruc iare, del ghiaccio, di fare il freddo, del corpo, di morire. Arjuna, non badare ai corpi dei tuoi parenti, ma con le qualit di uno "sthithaprajna" combatti, dist ruggi tutti i tuoi attaccamenti. Se vuoi avere la pace, distruggi il tuo ego, non abbandonare Dio, non disubbidir Gli! Riconosci di essere un umano e sappi tuttavia che tutto ci che inerente all' umanit "maya" e che un giorno andr distrutta. L'altro giorno Swami ha dato la definizione di uomo. In Inglese "uomo" si dice man: m~ sta per: rimuovi maya, a~ sta per: vedi l'atma~, e sta per: raggiungi il Nirvana~. Il dovere dell'uomo distruggere maya, avere la Visione di Dio e fondersi nella gio ia dell'atma.Questi concetti andrebbero meditati e contemplati numerose volte. Ar juna! La pace non qualcosa che si compera al mercato, n qualcosa che pu essere gua dagnata con il tuo regno; non neppure un regalo che ti possono fare i tuoi paren ti, ma essa in te, e solo quando la cercherai in te, la troverai! Il vero uomo c olui che ha una visione interiore, la visione esteriore solo degli animali. 4--L'ATMA VYDIA Una volta Narada pensava, preoccupato, che nonostante avesse acquisito la conosc enza di tutti i 64 tipi di sapere, egli non aveva trovato la pace. And perci da Sanathkumara e gli chiese: Qual' la ragione della mia inquietudine? Sana thkumara gli chiese: Quali sono i tuoi talenti e le tue qualifiche~? Narada Rispo se: Ho imparato ogni tipo di conoscenza, niente mi sfuggito~! Sanathkumara disse allora: Sei veramente bravo, ma hai imparato l"'atma vydia"? Narada rispose negati vamente. Sanathkumara allora gli spieg: Potrai ottenere la pace solo quando avrai la conosc enza dell'atma. Se la conoscerai, ogni altra cosa sar cono 134 sciuta~. Che utilit dunque, imparare tante cose e trascurare la piimportante? In un villagg io si doveva svolgere un matrimonio e la sposa chiese alla vicina: Amma! (Madre!) vorremmo celebrare questo matrimonio con grande sfarzo ed abbiamo invitato la b anda del paese, molti musicisti, i cuochi vengono dal Kerala del Sud, venite anc he voi, innalzeremo un grande pandal!~. La vicina, dopo avere udito queste cose, chiese: Chi lo sposo?~. La sposa rispose: non ancora fissato!~. Ma per un matrimonio il marito una cosa importante; senza averlo scelto come pot rai farlo? Cos senza la pace della mente non vi nessuna utilit ad imparare tutte q uelle cose. L'uomo oggi soggetto ad ogni tipo di attaccamento, all'egoismo ed al senso della propriet. Nello stato in cui si trova, non pu neanche pensare ad una vita interiore. Egli crede di essere importante e si illude, perdendo la sua discriminazione. Crede di fare ogni cosa e pensa di avere imparato tutto. Ma non lui che manda avanti il mondo, egli non ha il potere n del bene n del male

per il mondo! Solo il Creatore ed il Protettore, il Padre ed il Maestro ha il po tere e l'autorit su di esso, e questo Dio. Questa verit deve essere conosciuta da ogni essere umano! L'uomo non dovrebbe per dersi in eccitamenti temporanei. Le sofferenze, le perdite ed i

guadagni sono tests~ per la sua pazienza. Perch andare all'universit ed imparare tutte queste scienze, per poi non capire ch e si ha una mente, e non essere capaci di avere buone qualit? Tutto il sapere vie ne usato solo per discutere, argomentare e controargomentare! Perch studiare se n on si possiede neanche un valore umano? Sarebbe meglio conoscere che la morte no n esiste e cio avere la conoscenza dell'atma immortale. Il mondo pieno di forme differenti una dall'altra e come tali, soggette a cambia menti e modificazioni. Un contadino, che non aveva mai viaggiato prima, un giorno dovette prendere il t reno. Quando lo vide si meravigli di tutte quelle carrozze e di tutti quei passeggeri p ieni di bagagli. Egli cominci a chiedersi come il treno avrebbe potuto portare tutta quella gente con tutti quei bagagli. Sal quindi sul treno. I passeggeri posarono i loro bagagli e presero posto, ma il contadino pens: Come s ono crudeli queste persone; hanno messo il loro bagaglio su questo povero treno!. Quindi per non sovraccaricarlo li tenne sulla testa. Questo contadino aveva compassione e gentilezza, ma non aveva discriminazione. Ar juna! Tu sei altamente istruito ed educato ed hai il controllo di te stesso. Hai svolto grandi compiti, ma non sei capace di capire la Divinit, e fino a q~ no n La capirai, non sarai libero dalla sofferenza. Per-~-~~ essa devi guadagnare la Mia Grazia, obbedendo damenti! Tu non sei il co rpo, gli organi dei sensi n~

nessione con te, essi sono legati al corpo ed esso associato all'azione. Se il corpo non fa nessuna azione inutile averlo avuto! Tu hai ogni diritto di c ompiere l'azione, tutto il resto, offrilo a Me! Sorgi, o Dhananjaya la fede molt o potente, la giustizia sempre trionfa, l'egoismo sempre perisce; questo il dharm a da eoni! Se ubbidirai ai Miei ordini, Io mi prender cura dei Kauravas lo so come fare! Non essere come Dustarasthra che considera sue le cose non sue. Non illuderti che il corpo sia tuo realmente! Elimina questa ignoranza con la sa ggezza ed il tuo potere di inquisizione. Il cuore nel corpo, e Dio nel cuore, e nel corpo c' pure il residente o Jiva~ ed a mbedue stanno giocando, pur vivendo separati. C' chi fa il gioco e c' chi lo dirige, il buono ed il cattivo coesistono entrambi. Se non ci fosse il corpo, non potresti gioire, perch tutto sarebbe pervasivo. Se rimuovi l'illusione di essere il corpo, avrai il bliss~ o l'ananda~. Lo sthithaprajna~ colui che, non soggetto ai sensi, ha una mente equanime di fron te alla gioia ed alla pena, alla lode come al biasimo, di fronte a tutti gli opp osti e crede che tutti siano manifestazioni dell' U nico Dio . Kr ishna esort Arjuna: ~<Diventa uno "sthithaprajana"! Esegui i Miei ordini!~.

nessione con te, essi sono legati al corpo ed esso associato all'azione. Se il corpo non fa nessuna azione inutile averlo avuto! Tu hai ogni diritto di c ompiere l'azione, tutto il resto, offrilo a Me! Sorgi, o Dhananjaya la fede molt o potente, la giustizia sempre trionfa, l'egoismo sempre perisce; questo il dharm a~ da eoni! Se ubbidirai ai Miei ordini, Io mi prender cura dei Kauravas Io so co me fare! Non essere come Dustarasthra che considera sue le cose non sue. Non illuderti che il corpo sia tuo realmente! Elimina questa ignoranza con la sa ggezza ed il tuo potere di inquisizione. Il cuore nel corpo, e Dio nel cuore, e nel corpo c' pure il residente o Jiva~, ed ambedue stanno giocando, pur vivendo separati. C' chi fa il gioco e c' chi lo dirige, il buono ed il cattivo coesistono entrambi. Se non ci fosse il corpo, non potresti gioire, perch tutto sarebbe pervasivo. Se rimuovi l'illusione di essere il corpo, avrai il bliss~ o l'ananda. Lo sthithaprajna colui che, non soggetto ai sensi, ha una mente equanime di fronte alla gioia ed alla pena, alla lode come al biasimo, di fronte a tutti gli oppos ti e crede che tutti siano manifestazioni dell'Unico Dio. Krishna esort Arjuna: Diventa uno "sthithaprajana"! Esegui i Miei ordini!~. nos

Potrebbero piacerti anche