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IL MAHABHARATA

ADI PARVA (Il libro delle origini) SEZIONE 1 ANUKRAMANIKA PARVA Invocazione. Om! Inchinandomi davanti a Narayana e Nara, i pi esaltati fra i maschi, inchinandomi al cospetto della Devi Saraswati, non posso fare a meno di gridare vittoria. Arrivo a Naimisha. 1 Ugrasrava, figlio di Lomharshana, altrimenti noto come Sauti, sottomesso, umile e ben versato nelle scritture, 2un giorno, nella foresta di Naimisharanya, si avvicin a saggi di rigidi voti e comodamente seduto, accud per dodici anni al sacrificio diretto dal reverendo Saunaka, conosciuto anche con il nome di Kulapati. Gli asceti erano ansiosi di ascoltare la sua meravigliosa narrazione. 3 Raggiunta la reclusa dimora degli abitanti di Naimisharania, desiderosi di ascoltare le sue storie, i residenti gli andarono incontro, cordialmente lo accolsero e lo intrattennero con il dovuto rispetto. 4 Con i palmi delle mani uniti, Sauti salut tutti gli eremiti e li interrog sul progresso del loro ascetismo. 5Terminati i saluti, il vate si accomod su di un seggio che gli era stato assegnato, i presenti fecero altrettanto, 6vedendolo ripreso dalla fatica, uno degli asceti diede inizio alla conversazione, e chiese: 7 Da dove venite, come avete occupato il vostro tempo? Raccontateci ogni cosa nei dovuti dettagli. 8 Esperto nellarte delloratoria, circondato dai preti e da loro interrogato, Sauti rispose con parole consone, descrivendo i luoghi visitati e ogni cosa accaduta. 9 Sauti disse: Ho ascoltato le molteplici e meravigliose storie composte da Krishna Dwaipayana nel suo Mahabharata, 10il quale stato recitato nella sua completezza da Vaisampayana durante gli intervalli del Sacrificio del Serpente, 11ordinato dal re Janamejaya, il figlio di re Parikshit. 12Ho viaggiato, mi sono bagnato in acque sacre, ho visitato numerosi luoghi, ho soggiornato nella regione chiamata Samantapanchaka, territorio venerato dai nati due volte, 13dove un tempo fu combattuta la battaglia tra i figli di Kuru e i figli di Pandu, dove i capi si allearono con luno o con laltro. 14In seguito, o reverendi, vinto dallansia di vedervi, ho raggiunto questo luogo sacrificale. A voi qui presenti, a voi eruditi saggi, a voi che rappresentate Brahma, a voi benedetti che in questo luogo del sacrificio risplendete come la radiosit del fuoco solare, 15a voi che siete purificati dalle sacre abluzioni, a voi che siete la conclusione della silente meditazione e gli alimentatori del fuoco sacro, 16a voi nati due volte, narrer le sacre storie che sono raccolte nelle cronache, le quali contengono entrambi i precetti, sia religiosi che mondani, questi sono illustrati con le vicende dei grandi saggi e dei valorosi monarchi che un tempo governarono il mondo.

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Sauti continu: Inizialmente, il libro fu esposto dallillustre saggio Dwaipayana, il quale fu ascoltato dai Deva e dai Brahmarishi, 18questo fu da loro stimato come la pi eminente narrazione esistente, diversa in dizione e divisione, che possiede un sottile e logico significato estrapolato dallelaborazione dei Veda. 19E unopera sacra, un compendio per tutti gli Shastra, che con un linguaggio elegante espone e sviluppa, rendendo comprensibili il contenuto dei quattro Veda. 20 Noi siamo ansiosi di ascoltare questa sacra opera uscita dalla mente del saggio Vyasa. Con ardore desideriamo udire questa meravigliosa storia conosciuta con il nome di Bharata, la quale possiede il potere di dissipare la paura del male, 21vogliamo sentirla cos com stata recitata da Vaisampayana, sotto lattento controllo di Dwaipayana, presente al Sacrificio del Serpente che si svolto al cospetto di re Janamejaya. 22 Sauti rispose: Offro i miei omaggi a Isana, lessere primordiale, al quale tutti offrono adorazione e fanno offerte, il quale il vero e unico essere incorruttibile, percettibile e impercettibile, leterno creatore, 23colui che non esiste e che esiste non esistendo, colui che luniverso ma che si distingue dalluniverso esistente e dalluniverso inesistente, colui che il creatore dellalto e del basso, 24colui che limmanente, il magnifico ed inesauribile uno, colui che il benefattore e la beneficenza, colui che degno di ogni preferenza, colui che puro e immacolato, colui che controlla ogni facolt, colui che la guida di tutte le cose mobili e immobili. 25 Sauti continu: Narrer i pensieri dellillustre saggio Vyasa, colmi di concetti meravigliosi e degni della pi profonda attenzione. 26Questa storia gi stata resa nota, in questo momento qualcuno la sta insegnando e altri la stanno propagando in tutto il pianeta. 27Questa immensa fonte di conoscenza stata concepita per il benessere degli esseri che popolano i tre mondi. 28Essa conosciuta dai grandi saggi, in entrambe le forme composte di dettagli e di compendi. Il testo delizia la mente delle persone colte. Il poema, facendo uso di varie metriche, abbellisce il racconto con eleganti espressioni. 29 Sauti continu: Dopo che questuniverso sar privato della luce e avvolto nelle tenebre, nuovamente torner a esistere come causa primaria della creazione. Il mitico Uovo Cosmico, 30 linesausto germe lunica origine di tutti gli esseri viventi e si forma allinizio dogni era. Noi affermiamo che questo la vera luce, 31leterno uno, il meraviglioso e inconcepibile essere, presente in ogni luogo, linvisibile e sottile causa dellesistenza e della non esistenza. 32Da questuovo usc signore Pitamaha, Brahma, seguito da Suraguru e Sthanu. 33Poi apparvero Manu, Parameshti, i dieci Prachetas, Daksha e i sette figli di Daksha. 34Poi apparvero altri ventuno patriarchi, gli uomini di inconcepibile natura, seguiti dai Visvedeva, dagli Aditia, dai Vasu e dai gemelli Aswin. 35Poi apparvero gli Yaksha, i Sadhya, i Pisacha, i Guyaka e i Pitri. 36A questi seguirono i saggi Brahmarishi, i veggenti e numerosi re veggenti, entrambi distinti da molteplici e buone qualit. Quindi si manifestarono lacqua, i firmamenti, la terra, laria, il cielo e i punti dei firmamenti, 37con le stagioni, gli anni, i mesi, le quindicine chiamate Paksha, con i giorni e le notti nella giusta successione. Cos ogni cosa conosciuta allumanit fu manifesta. 38 Sauti continu: Alla fine del tempo, ogni cosa visibile in questuniverso, animata o inanimata si fonder nel caos. 39Allinizio delle nuove ere, ogni cosa sar rinnovata; come i frutti della terra sono rinnovati in accordo al trascorrere delle stagioni, 40cos il mondo continuer le sue eterne rivoluzioni, senza n inizio n fine, questo eterno ruotare sar la causa della distruzione e della nascita di ogni cosa. 41 Sono stati generati trentatremila e trecdentotrentatre Deva. 42I figli di Div, sono: Brihadbhanu, Chakshu, Atma, Vibhavasu, Savita, Richika, Arka, Bhanu, Ashabaha e Ravi. 43Di questi Vivaswan dei tempi antichi, Maya fu il pi giovane figlio di Devavrata. 44Questultimo ebbe in figlio Suvrata, che a sua volta gener tre figli, Dasajyoti, Satajyoti e Sahasrajyoti, i quali ebbero una prole molto numerosa.

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Lillustre Dasajyoti gener diecimila figli, Satajyoti ne gener dieci volte di pi 46e Saharajyoti ne gener dieci volte di pi di Saharajyoti. 47Da questi discendono le famiglie dei Kuru, degli Yadu, dei Bharata, degli Yajati, degli Ikshvaku e di tutti i saggi re, oltre a queste vi furono molte altre generazioni. 48Ed innumerevoli creature si sparsero ovunque riempiendo lintero universo. Fu prodotto il triplice mistero, i Veda, lo Yoga e Vijnana, con Dharma Artha e Kama. 49Furono scritti i vari trattati sul Dharma, sullArtha e Kama e le regole di condotta per lumanit. 50Compresi i racconti con i vari Sruti, cos come sono stati visti, da Vyasa, sono menzionati con il dovuto ordine in questesemplare opera. 51Tutto questo stato visto da Vyasa e nel dovuto ordine sono stati citati nel Mahabharata. 52Il saggio compil questa massa di conoscenza in due forme, una dettagliata e una ridotta. E desiderio di tutti gli uomini di cultura, possedere entrambe le versioni. 53 Qualcuno legge il grande Bharata cominciando dallinvocazione iniziale, altr i invece cominciando dalla storia di Astika, altri ancora, iniziando dalla storia di Uparichara, mentre alcuni preti lo studiano nella sua completezza. 54Gli uomini dotti mostrano la loro cultura, commentando questo trattato. Qualcuno abile nello spiegarlo, mentre altri sono abili nel ricordarne il contenuto. 55 Il figlio di Styavati, per mezzo di austere penitenze e meditazioni, ha analizzato leterno Veda, poi compose questa sacra storia. 56Quando il colto e nobile Dwaipayana Vyasa, il figlio di Parasara port a termine questopera, consider il modo su come esporla ai propri discepoli. 57 Colui che possiede i sei attributi, Brahma, il maestro delluniverso, conoscendo il turbamento del bravuomo, per il bene di tuti gli esseri, si rec alleremo dove q uesto dimorava. 58Quando Vyasa, circondato da trib di sapienti lo vide, fu colto da stupore, con i palmi delle mani uniti, si stese al suolo, porgendo cos gli omaggi di rito, quindi gli offr un seggio 59e poi fece un giro, in segno di rispetto, intorno a colui che conosciuto come il germe dorato. 60Poi, lassennato uomo colmo daffetto, felice e sorridente, prese posto vicino a lui e con rispetto cominci a parlare. 61 Rivolgendosi al glorioso Brahma, Vyasa disse: Con grande attenzione ho composto un poema. 62 In modo piacevole, spiegher i misteri del Veda e delle sue ramificazioni. Altri soggetti saranno presi in considerazione, per esempio i rituali contenuti nei commentari. 63La storia da me ideata, richiamer le tre funzioni del tempo, quali: il passato, il presente e il futuro, 64le determinazioni della vita umana quali: la decadenza, la paura, la malattia, lesistenza e la non -esistenza, la descrizione degli usi e dei costumi dei vari popoli, i doveri concernenti le quattro caste, 65i doveri ascetici per gli studenti, le dimensioni del Sole, della Luna, 66dei pianeti, delle costellazioni e delle stelle, i quali flussi determinano la durata delle quattro ere. Spiegher il Rig e lo Yajur Veda, e anche lAdhyatma, 67la scienza chiamata Naya (ortopedia) e il trattamento di alcune malattie. Insegner la carit e il Pasupata Dharma, parler del particolare proposito di alcune nascite, sia celesti che umane, 68descriver i luoghi di pellegrinaggio, parler delle acque sacre, di fiumi, di montagne, di foreste, di oceani, 69di citt celesti e dei Kalpa. Sar rivelata larte della guerra, le usanze delle nazioni e i loro linguaggi, la natura del comportamento umano e lessenza della pervadente energia. 70Tutto ci sar ben descritto e spiegato. Questo lavoro che racchiude le origini del mondo, non ancora stato scritto, sul pianeta, nessuno scrittore in grado di eseguire il lavoro. 71 Brahma rispose: Per la conoscenza che vi propria, voi siete il pi stimato e santo tra i saggi. S che avete ricevuto la rivelazione della parola divina, la quale la principale espressione della verit. 72A ragione avete chiamato la vostra opera poema, poich essa la pi grande tra le composizioni poetiche. 73Non esiste autore la cui opera possa eguagliare la vostra, cos come i tre differenti modi di vita, non possono eguagliare quello domestico. 74Lascia a Ganesha, al signore degli ostacoli, il difficile compito di scrivere il poema. 75 Sauti continu: Dopo aver parlato con il saggio, Brahma si ritir nella sua dimora celeste. 76 Dopo essersi debitamente concentrato, con il potere della mente, il veggente evoc il signore degli ostacoli, colui che sempre pronto a soddisfare i desideri dei propri devoti, in un istante, egli

si manifest nelleremo, esattamente nel posto dove Vyasa stava seduto. 77Dopo i saluti di rito, Vyasa disse: O guida degli elefanti, voi siete stato prescelto per scrivere il Bharata, ve lo detter, cos com stato partorito dalla mia immaginazione. 78 Ganesha rispose: Sar lo scriba per il vostro lavoro, procuratemi una penna che non cessi mai di scrivere. 79 Vyasa replic: In qualunque momento incontrerete difficolt di comprensione, dovrete interrompere la scrittura. 80Pronunciando la sillaba OM, Ganesha assent e sotto dettatura, quasi senza posa, cominci a scrivere le parole, che pian piano venivano tessute da Vyasa. 81 Sauti Continu: Ho veramente compreso ottomila ottocento versi, cos anche Suka e forse Sanjaya. 82Per il loro profondo significato, nessuno fino ad oggi riuscito a svelare queste misteriose strofe. 83Anche Ganesha, di tanto in tanto dovette fermarsi per riflettere, mentre Vyasa imperterrito, senza sosta, continuava a comporre e dettare versi in grande abbondanza. 84 Sauti continu: La saggezza di questopera paragonabile a uno strumento per lapplicazione del collirio, essa apre gli occhi agli interrogativi di questo mondo, reso cieco dalle tenebre dellignoranza. 85Come il Sole con i suoi raggi disperde il buio della notte, cos il Bharata, con le proprie storie, da profitto e piacere, disperdendo cos le fitte tenebre dellumana ignoranza. 86 Come la Luna piena, con i suoi raggi espande i semi delle ninfee, cos questo libro irradiando la luce della conoscenza espande lintelligenza umana. 87I bagliori delle sue storie, dissipano le tenebre dellinconsapevolezza, rivelando i veri segreti della natura. 88 Questopera simile a un albero: la sessione introduttiva il seme. Le divisioni chiamati Pauloma e Astika sono le radici. La parte chiamata Sambhava il tronco. 89I libri chiamati Saba e Arania sono i rami. Il libro chiamato Arani la nodosit. 90I libri chiamati Virata e Udyoga sono il midollo. Il libro chiamato Bhisma il ramo principale. Il libro chiamato Drona rappresenta le foglie. Il libro chiamato Karna rappresenta i fiori. Il libro chiamato Salia il loro dolce profumo. I libri chiamati Stri e Aishika sono la fresca ombra. 91Il libro chiamato Santi rappresenta i frutti. Il libro chiamato Ashvamedha la linfa vitale. Il libro chiamato Asramavasika il luogo dove cresce. Il libro chiamato Mausala contiene lessenza dei Veda ed venerato dai preti virtuosi. 92Per la razza umana, lalbero del Bharata uno zampillo inesauribile di conoscenza, cos come le nuvole sono la fonte di ispirazione che distingue tutti i poeti. 93 Narrer dellimmortale fioritura e dei frutti portati da questalbero, questi ultimi possiedono un puro e piacevole sapore, che non pu essere distrutto nemmeno da chi immortale. 94 Sauti continu: Un tempo, il virtuoso Dwaipayana, per ingiunzione di Bishma e di sua madre, divenne il padre di tre fanciulli, i quali simili a tre fuochi, erano nati dalle due mogli di Vichitravirya. 95 I loro nomi sono: Dhritarashtra, Pandu e Vidura. Cresciuti i ragazzi, il saggio torn nella foresta, per proseguire nei propri esercizi ascetici. 96 Fu dopo la nascita, la crescita e la dipartita finale dei figli che il grande Vyasa compose il Bharata nel mondo degli uomini. 97Dopo essere stato sollecitato da Janamejaya e da migliaia di preti, egli istru Vaisampayana, luomo che gli stava seduto accanto. 98Questultimo seduto insieme ai sacerdoti officianti recit il Bharata, durante gli intervalli del Sacrificio, instancabilmente riprendeva la narrazione da dove aveva lasciato. 99 Vyasa, descrisse pienamente la grandezza della dinastia Kuru, mise per iscritto le gesta dei virtuosi discendenti di Gandari, scrisse della saggezza di Vidura e della costanza di Kunti. 100 Descrisse la divinit di Krishna, illustr la rettitudine dei figli di Pandu e le cattive pratiche dei figli e dei partigiani di Dhritarashtra. 101 Vyasa compose il tronco principale del Bharata in ventiquattromila versi. Dagli esperti, questa ritenuta la massa originale da cui si svilupp lopera. 102Poi, compose una sezione introduttiva di centocinquanta versi e insegn tutto al figlio Suka. 103In seguito trasmise la conoscenza ad alcuni dei suoi pi qualificati discepoli.

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Poco tempo dopo, concep una versione composta di seicentomila versi. Di questi, trecentomila sono letti nel mondo dei Deva, 105centocinquantamila sono letti nel mondo degli antenati, centoquarantamila sono letti nella sfera dei Gandharva e centomila sono letti sul nostro pianeta. 106 Narada recit i versi destinati ai Deva, Devala recit i versi destinati agli antenati, Suka recit i versi destinati ai Gandharva, agli Yaksha e ai Rakshasa, 107mentre Vaisampayana, il discepolo di Vyasa, uomo di giusti principi e affermato nella conoscenza dei Veda, recit i versi destinati agli umani. Anchio, ho narrato centomila versi. 108 Sauti continu: Dhuryodhana un grosso albero nato dalla passione. Karna il suo tronco. Sakuni i suoi rami. Dhushasana i suoi fiori e frutti. E Dritharashtra le sue radici. 109 Yudhisthira un vasto albero, formato da dovere e virt. Arjuna il suo tronco. Bhima i suoi rami, i due figli di Madri i suoi fiori e i suoi frutti. Mentre Krishna, lEssere Immenso (Brahma) e i preti sono le sue radici. 110 Dopo che Pandu, con la sua saggezza e il suo coraggio ebbe conquistato molte regioni della Terra, lasci la propria casa, per prendere dimora con i Rishi nella foresta. 111La caccia nella foresta, fu per lui fonte di sfortuna, uccise un cervo mentre si accoppiava con la compagna e le conseguenze di questatto si riversarono sul suo casato, lasciandolo privo di discendenti. 112A causa di questa sventura, le sue due mogli, accettarono come sostituto per gli abbracci, Dharma, Vayu, Indra e i gemelli Aswin, dai quali concepirono cinque figli. 113 Sauti continu: Protetti, curati dalle due madri e dagli asceti che vivevano nei boschi, questi crebbero forti e sani. 114Divenuti adolescenti, i saggi li condussero alla presenza di Dhritarashtra e dei suoi figli. Avevano i capelli lunghi, annodati sulla sommit del capo e il loro aspetto era quello di persone vestite da eremiti. 115Questi ragazzi, dissero i saggi, sono i vostri nipoti, sono i vostri cugini e i vostri amici, essi sono i figli di Pandu. Dette queste parole i saggi si allontanarono. 116 Quando i Kurus, seppero dellarrivo dei figli di Pandu, i migliori tra loro emisero urla di gioia, 117 mentre altri affermavano: No! Non possono essere i figli di Pandu. Qualcuno diceva: Sono loro. Altri sostenevano: Pandu morto da molto tempo, come possono essere i suoi figli? Vi sono ancora persone che piangono per questa cosa. 118Tuttavia, nonostante i pareri discordi, in ogni parte del regno si dichiarava: Ringraziamo la divina provvidenza che li ha mandati, diamo loro il benvenuto. 119 Calmati gli animi, da ogni punto dello spazio, risuon, in modo tremendo, lapplauso degli invisibili spiriti. 120Ovunque echeggiava un suono di conchiglie e di cembali e una strana pioggia di fiori profumati cadeva fitta al suolo. La gioia delle persone era stata cos forte che la loro espressione di soddisfazione, 121le gioiose urla di gioia, somma espressione di piacere per i cittadini per il lieto evento, furono cos grandi che furono udite in tutto luniverso 122 Dopo aver studiato per intero i Veda e altre scritture, i Pandava, liberi da ogni apprensione, da tutti rispettati, abitarono nella sontuosa dimora del re. 123 Il popolo era soddisfatto della purezza di Yudhisthira, del coraggio di Arjuna, 124della sottomessa attenzione di Kunti ai superiori e dellumilt dei gemelli Nakula e Sahadeva. Tutti provavano diletto nelle loro eroiche virt. 125 Sauti continu: Dopo qualche anno, durante un raduno di monarchi, per un torneo di tiro con larco, Arjuna ottenne la vergine Drahupadi. 126Arjuna era divenuto il pi grande arciere del regno. Da quel momento fu ampiamente rispettato da tutti. Era divenuto invincibile in battaglia e come il Sole sovrastava sopra le teste dei suoi nemici. 127Dopo aver conquistato e sottomesso molti dei principi confinanti, fece quello che era necessario perch Yudhisthira compisse il sacrificio del Rajasuya. 128 Consigliato da Krishna, Yudhisthira aiutato da Bhima e da Arjuna ammazz Jarasandha (il re di Magadha), 129acquisendo cos il diritto di compiere il sacrificio del Rajasuya, il quale aveva bisogno dimmense ricchezze, provvigioni, offerte e meriti. 130Duryodhana, presente al sacrificio, vide,

sparse ovunque, le immense ricchezze dei Pandava, 131vide le offerte di pietre preziose, loro, i gioielli, le mandrie di mucche, gli elefanti, i cavalli, le vesti, i mantelli, gli scialli, le pellicce e i pregiati tappeti fatti con pelle di Ranku. 132Vedendo la loro opulenza, fu colto da grande invidia. 133 Visto il palazzo delle assemblee costruito da Maya, per il fascino che emanava sinfiamm di collera. 134Confuso da quella mastodontica costruzione, fu deriso da Bhima, alla presenza di Krishna fu trattato come un uomo di bassa nascita. 135 Qualcuno rifer a Dhritarashtra, che suo figlio, pur possedendo molte comodit e cose preziose, stava dimagrendo, cambiando di colore e impallidendo. 136Non pass molto tempo, che Dhritarashtra colmo di affetto per suo figlio, diede il suo consenso per una sfida con i Pandava al gioco dei dadi. Saputa la cosa, Krishna si arrabbi, 137ma anche se contrario, non fece nulla per prevenire la disputa, si limit a fare da spettatore. 138Da quella sfida sorsero orribili e ingiustificabili transazioni. E malgrado Vidura, Bishma, Drona e Kripa, il figlio di Saradvan, fece s che i guerrieri si uccidessero luno con laltro in una terribile battaglia. 139 Dopo che Dhritarashtra ricevette le brutte notizie, riguardanti il successo dei Pandava, ricordando la soluzione, proposta da Duryodhana, Kama e Sakuni, 140dopo una breve riflessione, rivolgendosi a Sanjaya, disse: O Sanjaya, non trattatemi con disprezzo, ascoltate ci che ho da dirvi. 141Voi conoscete tutte le scritture, siete intelligente e saggio, io non sono incline alla guerra, non posso gioire per la distruzione della mia razza. 142Ai miei occhi, non c differenza tra i miei figli e i figli di Pandu. 143Sono disprezzato dalla mia prole a causa della mia cecit e della mia vecchiaia, mi sento un miserabile, ma sono il loro padre e sono vinto dallaffetto paterno. Sono un pazzo, ho permesso a Duryodhana di crescere in follia. 144Egli fu testimone dellopulenza dei mitici figli di Pandu e mentre entrava nel palazzo delle assemblee fu deriso per la sua goffaggine. 145 Incapace di sopportare questinsulto, pur essendo un guerriero, non era in grado di sottomettere i Pandava sul campo di battaglia 146e incapace di ottenere fortuna con i propri mezzi, daccordo con il re di Gandara ha organizzato uno scorretto gioco ai dadi. 147 Il monarca continu: O Sanjaya, ascoltate ci che ho sentito dire, ponderate ogni cosa e allora capirete che i miei occhi sono profetici. 148 Quando ho udito che Arjuna, tendendo il proprio arco, trafigger il bersaglio, posto nel cielo, facendolo cadere a terra e per questo merito, essere portato in trionfo da Krishna, allora ho capito di non avere speranza di successo. 149 Quando ho udito che Subhadra sar rapita e sposata da Arjuna e che i due fratelli di lei, senza nessuno ferire, entreranno nella capitale come amici, allora ho capito di non avere speranza di successo. 150 Quando ho udito che con larco, Arjuna impedir la tempesta causata da Indra e che in seguito gratificato Agni, attraverser la foresta Kandava, allora ho capito di non avere speranza di successo. 151 Quando ho udito che i figli di mio fratello, insieme con la madre, riusciranno a fuggire dallincendio scoppiato nella casa di lacca e che Vidura partegger per loro, allora ho capito di non avere speranza di successo. 152 Quando ho udito che Arjuna vincendo il torneo otterr in premio la principessa e che i coraggiosi Panchala si uniranno ai figli di mio fratello, allora ho capito di non avere speranza di successo. 153 Quando ho udito che il prode re Jarasandha, re di Maghada, il pi valoroso tra i soldati combattendo in mezzo ai guerrieri sar ucciso dal forte Bhima, allora ho capito di non avere speranza di successo. 154 Quando ho udito che durante la campagna militare, i miei nipoti conquisteranno i vari capi della terra e che otterranno le ricchezze necessarie per il sacrificio del Rajasuya, allora ho capito di non avere speranza di successo.

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Quando ho udito che Draupadi, nel momento del suo ciclo mestruale, con la voce soffocata dal pianto e il cuore pieno di sofferenza, coperta da un unico indumento, sar trascinata a corte e ingiuriata, allora ho capito di non avere speranza di successo. 156 Quando ho udito che il malvagio Dusyasana, a causa di un evento soprannaturale, non riuscir a privarla dellunico vestito, allora ho capito di non avere speranza di successo. 157 Quando ho udito che al gioco dei dadi, Yudhisthira sar privato del regno da Saubala e mandato in esilio con i fratelli, allora ho capito di non avere speranza di successo. 158 Quando ho udito che i miei quattro nipoti, seguiranno con afflizione il fratello maggiore nella landa desolata e che si prodigheranno per mitigare le proprie pene, allora ho capito di non avere speranza di successo. 159 Quando ho udito che i Snataka e i saggi, seguiranno Yudhisthira nella foresta, allora ho capito di non avere speranza di successo. 160 Quando ho udito che Arjuna, in combattimento soddisfer colui che possiede tre occhi, il Deva dei Deva mascherato da cacciatore, ottenendo cos la potente arma Pasupata, allora ho capito di non avere speranza di successo. 161 Quando ho udito che il giusto e celebre Arjuna, recatosi in visita ai pianeti superiori, ha ottenuto la potente arma di Indra, allora ho capito di non avere speranza di successo. 162 Quando ho udito che Arjuna, conquister i Kalakeya e i Pauloma e che forti per il premio ricevuto, saranno invulnerabili quanto gli Esseri Celesti, allora ho capito di non avere speranza di successo. 163 Quando ho udito che Arjuna, il castigatore dei nemici, recatosi nel regno di Indra con lo scopo di distruggere i demoni, torner vittorioso, allora ho capito di non avere speranza di successo. 164 Quando ho udito che Bhima e i suoi fratelli, accompagnati da Vaisravana arriveranno in quella regione inaccessibile agli esseri umani, allora ho capito di non avere speranza di successo. 165 Quando ho udito che i miei figli, consigliati da Karna, durante il viaggio a Ghoshajatra saranno fatti prigionieri dai Gandharva e liberati poi da Arjuna, allora ho capito di non avere speranza di successo. 166 Quando ho udito che Yama, si presenter sotto le mentite spoglie di un orco (Rakshasha) e porr alcune domande a Yudhisthira, allora ho capito di non avere speranza di successo. 167 Quando ho udito del fallimento dei miei figli, nello scovare i cugini, che sotto mentite spoglie risiedevano nel regno di Virata, allora ho capito di non avere speranza di successo. 168 Quando ho udito che Arjuna, mentre risiedeva nel regno di Virata, con laiuto di un singolo carro ha sconfitto i principali guerrieri delle mie schiere, allora ho capito di non avere speranza di successo. 169 Quando ho udito che il re di Matsa (Virata), ha offerto Uttara, la sua virtuosa figlia ad Arjuna e questo la accettata come sposa per il figlio Abimanyu, allora ho capito di non avere speranza di successo. 170 Quando ho udito che Yudhishthira, sconfitto a dadi e privato delle sue ricchezze, stato separato dai suoi parenti e mandato in esilio, riusc a mettere insieme un esercito composto da sette Akshauvhini, allora ho capito di non avere speranza di successo. 171 Quando ho udito che Krishna, della dinastia Madhu, coprir con un solo passo lintera Terra e che si prodigher per il benessere dei miei nipoti, allora ho capito di non avere speranza di successo. 172 Quando ho udito Narada dichiarare, che Krishna e Arjuna sono gli stessi Nara e Narayana e che sono stati visti nella dimora dellEssere Immenso, allora ho capito di non avere speranza di successo. 173 Quando ho udito che Krishna, pur desiderando la pace e il benessere dellumanit, fallir nel proposito di pacificare i miei figli, allora ho capito di non avere speranza di successo.

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Quando ho udito che Karna e Duryodhana, decideranno di imprigionare Krishna e che questo mostrer in s stesso lintero universo, allora ho capito di non avere speranza di successo. 175 Quando ho udito che Prita, addolorata, stando vicino al carro al momento della partenza, sar consolata da Krishna, allora ho capito di non avere speranza di successo. 176 Quando ho udito che Vasudeva e Santanu il figlio di Bhisma sono i consiglieri, e Drona il figlio di Bharadwaja, spanderanno le loro benedizioni sopra questi, allora ho capito di non avere speranza di successo. 177 Quando ho udito Karna che diceva a Bishma: Non combatter mentre tu stai lottando e vedendolo andar via abbandonando le armi, allora ho capito di non avere speranza di successo. 178 Quando ho udito che Arjuna, impugnando larco giunger insieme a Krishna, allora ho c apito di non avere speranza di successo. 179 Quando ho udito che Arjuna, stando sul carro di battaglia, preso dalla paura e pronto a soccombere, viene istruito da Krishna, il quale gli mostrer la sua forma universale, allora ho capito di non avere speranza di successo. 180 Quando ho udito che Bishma il distruttore dei nemici, uccider sul campo di battaglia diecimila guerrieri al giorno e che malgrado ci, non sar in grado di colpire uno solo tra i figli di mio fratello, allora ho capito di non avere speranza di successo. 181 Quando ho udito che Bishma, indic il modo con cui poteva essere sconfitto in battaglia e che questo sar fatto dai miei nipoti, allora o ho capito di non avere speranza di successo. 182 Quando ho udito che Arjuna, collocher Shikhandin sul carro di battaglia e che questi ferir il coraggioso e invincibile Bishma, allora o ho capito di non avere speranza di successo. 183 Quando ho udito che Bishma, luomo che ha sterminato la dinastia Somaka, sopraffatto da numerose ferite giacer sopra un letto di frecce, allora ho capito di non avere speranza di successo. 184 Quando ho udito che Bishma, giacente al suolo, assetato, richieder la presenza di Arjuna, il quale dopo aver forato il terreno, lo disseter con lacqua sorgiva, allora ho capito di n on avere speranza di successo. 185 Quando ho udito che Vayu, che Surya e Indra, si alleeranno per il benessere dei Pandava e che le bestie da preda emetteranno latrati di cattivo augurio, incutendo in noi la paura, allora ho capito di non avere speranza di successo. 186 Quando ho udito che Drona, il meraviglioso guerriero, pur esibendosi sul campo con diverse tecniche di combattimento, non riuscir a uccidere un solo nemico, allora ho capito di non avere speranza di successo. 187 Quando ho udito che le nostre schiere, risolute nelluccidere, saranno trucidati da Arjuna, allora ho capito di non avere speranza di successo. 188 Quando ho udito che le nostre armate, impenetrabili e difese dal valoroso Bharadvaja, saranno forzate e penetrate dal prode figlio di Subhadra, allora ho capito di non avere speranza di successo. 189 Quando ho udito che i nostri generali, inabili nel sopraffare Arjuna, giubileranno per aver ucciso il giovane Abhimanyu, allora ho capito di non avere speranza di successo. 190 Quando ho udito che i ciechi Kauravas, impazziranno dalla gioia per la morte di Abhimanyu e che Arjuna, in preda alla collera, proferir il suo celebre voto, allora ho capito di non avere speranza di successo. 191 Quando ho udito che Arjuna, in presenza dei nemici, prometter la morte di Saindhava mantenendo il giuramento, allora ho capito di non avere speranza di successo. 192 Quando ho udito che Krishna, disseter i cavalli di Arjuna, allora ho capito di non avere speranza di successo.

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Quando ho udito che con i cavalli stanchi, Arjuna riuscir a far fronte agli assalitori, allora ho capito di non avere speranza di successo. 194 Quando ho udito che Yuyudhana della dinastia Vrisni, dopo aver gettato nella confusione le armate di Drona, ritirandosi poi vicino ad Arjuna e a Krishna, allora ho capito di non avere speranza di successo. 195 Quando ho udito che Karna, pur avendo sopraffatto con il suo valore Bhima, dopo averlo ingiuriato e trascinato con la punta del suo arco, lo lascer scappare, allora ho capito di non avere speranza di successo. 196 Quando ho udito che Drona, Kritavarma, Kripa, Karna e Salya, si adoperarono per la morte di Saindhava, allora ho capito di non avere speranza di successo. 197 Quando ho udito che per macchinazione di Krishna, la celestiale arma concessa a Karna dal governatore della pioggia (Indra), verr lanciata contro lorco Gatokhacha, allora ho capito di non avere speranza di successo. 198 Quando ho udito che durante lo scontro tra Karna e Gatokhacha, la potente arma che poteva uccidere Arjuna, stata usata contro lorco, allora ho capito di non avere speranza di successo. 199 Quando ho udito che Dristhadyumna, trasgredendo alle leggi che regolano le battaglie, uccider Drona, mentre era solo sopra il carro di battaglia, allora ho capito di non avere speranza di successo. 200 Quando ho udito che Nakula, combatter in duello contro il figlio di Drona e che mostreranno entrambi lo stesso valore nel guidare il carro in cerchio, allora ho capito di non avere speranza di successo. 201 Quando ho udito che dopo la morte di Drona, suo figlio, facendo abuso dellarma chiamata Narayana, fallir nel tentativo di uccidere i miei nipoti, allora ho capito di non avere speranza di successo. 202 Quando ho udito che Bhima, sul campo di battaglia berr il sangue di Dusyasana, senza che nessuno sia in grado di impedirlo, allora ho capito di non avere speranza di successo. 203 Quando ho udito che in questa guerra fratricida, misteriosa anche per gli Esseri Celesti, il coraggioso Karna, invincibile in battaglia, sar ucciso da Arjuna, allora ho capito di non avere speranza di successo. 204 Quando ho udito che Yudhisthira il giusto, riuscir a sconfiggere leroico figlio di Drona, Dusyasana e il fiero Kritavarman, allora ho capito di non avere speranza di successo. 205 Quando ho udito che il coraggioso re di Madra, impegnato nellaffrontare Krishna in battaglia, sar ucciso da Yudhisthira, allora ho capito di non avere speranza di successo. 206 Quando ho udito che il malvagio Suvala, promotore del gioco dei dadi e origine della contesa, sar ucciso in battaglia da Sahadeva, allora ho capito di non avere speranza di successo. 207 Quando ho udito che Duryodhana, senza carro, consumato dalla fatica, recatosi sulle rive di un lago, far di quelle acque il suo rifugio, giacendovi privo di forze, allora ho capito di non avere speranza di successo. 208 Quando ho udito che i miei nipoti, accompagnati da Krishna, recatisi nei pressi del lago, cominceranno ad ingiuriare mio figlio con parole di sfida, allora ho capito di non avere speranza di successo. 209 Quando ho udito che durante il duello, questi mostreranno grandi variet di tecniche di attacco e di difesa e che mio figlio sar ucciso allora ho capito di non avere speranza di successo. 210 Quando ho udito che il figlio di Drona e i suoi seguaci, durante il sonno uccideranno i Panchala e il figlio di Draupadi, macchiandosi di un orribile delitto, allora ho capito di non avere speranza di successo.

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Quando ho udito che Ashwathama, inseguito da Bhima, lancer la pi potente tra le armi, ferendo il bambino che Uttara porter in grembo, allora ho capito di non avere speranza di successo. 212 Quando ho udito che Brahmashira, la pi potente tra le armi, liberata da Ashwathama, sar respinta da Arjuna e che Asvattaman perder il gioiello che orna la sommit del suo capo, allora ho capito di non avere speranza di successo. 213 Quando ho udito che il bambino che Uttara porter in grembo, sar ferito dalla potente arma e che a causa di tale azione Ashwathama sar maledetto da Krishna, allora ho capito di non avere speranza di successo. 214 Il monarca continu: Ahim, Ghandhari, privata dei suoi figli, dei suoi nipoti, dei suoi fratelli e dei suoi parenti, cadr in uno stato pietoso. Difficile sar il compito dei Pandava, ma da loro il regno sar senza rivali e ben protetto. 215 Ho udito che la guerra lascer in vita solo diciassette persone, dieci tra i nostri e sette tra i Pandava. In quello spaventoso conflitto, diciotto regimenti di guerrieri saranno soppressi. 216 Attorno a me ci sono solo tenebre e mi sento mancare, la mia mente trema e la coscienza mi sta per lasciare. 217 Sauti disse: Dhritarashtra attraverso queste parole profetizz il suo destino e sopraffatto dallangoscia, rest per qualche momento incosciente, dopo essersi ripreso, disse:. 218 Cosaltro potr succedermi? Desidero porre fine alla mia vita, non posso trovare vantaggio nel vivere pi a lungo. 219 Sauti disse: Sanjaya il saggio figlio di Gavalgana, rivolgendosi al signore della Terra, che continuava a parlare e in lacrime singhiozzava, con un sibilo simile a quello di un serpente, usando parole profonde, cerc di rincuorarlo: 220O signore, voi avete udito le parole proferite dai saggi Vyasa e Narada, riguardanti uomini di vasta fama, 221nati in famiglie di re, rifulgenti di meritevoli virt, esperti nelluso delle armi, la cui gloria eguaglia quella di Indra, 222uomini che con la loro giustizia, hanno conquistato il mondo e che con giuste offerte ai preti hanno celebrato grandi sacrifici, 223ottenendo cos ampia fama sulla Terra, ma che alla fine anchessi, sono dovuti soccombere sotto limpellente forza del tempo. 224 I loro nomi sono: Saivya, il valoroso Marata, Srinjaya il pi grande fra i conquistatori, Suotra, Rantideva, il glorioso Kakshivanta, Valica, Damana, Sariati, Agita, 225Nala, Visvamitra il conquistatore dei nemici, il forte Amvarisa, Marutta, Manu, Ikshwaku, Gaia, Bharata, Rama il figlio di Dasarata, Sasavindu, Bagirata, il fortunato Critaviria, Janamejaya e 226Iaiati colui le quali buone azioni sono famose, colui che assistito dagli Esseri Celesti, port a termine numerosi sacrifici, colui i cui altari hanno marchiato tutte le regioni abitate e inabitate di questo pianeta. 227 Questi sono i nomi dei ventiquattro re, le cui storie furono raccontate dal celebre Narada allo scopo di consolare lafflitto Saivia, per la precoce perdita dei figli. 228 A questi, vanno aggiunti altri personaggi, re nobili di mente, esperti conduttori di carro, 229 condottieri pi valorosi di quelli gi nominati, tutti meritevoli di virt. 230I loro nomi sono: Puru, Kuru, Yadu, Sura, 231il glorioso Visvasrava, Anua, Yuvanasva, Kakutsa, WiKrami, Ragu, Vijaya, Vityortha, Anga, Bava, Sveta, Vripadguru, Usinara, Sata-Rata, Dulidua, Druma, 232Dambhodbhava, Para, Vena, Sagara, Sancriti, Nimi, Ajeya, Parasu, Pundra, Sambu, 233il santo Deva-Vrida, Devauia, Supratica, Vriad-Rata, Vinitatma, Sucratu, Nala il re di Nisada, Satiavrata, 234Santabaia, Sumitra, Subala, Janujanga, Anarania, Arka, Priiabritia, Ciuchi-Vrata, Balabandu, Nirmardda, 235Ketusringa, Bridbala, Dristaketu, Briatchetu, Driptachetu, 236NiraMaya, Abicsit, Capala, Durta, Critbandu, Dride-Sudi, Mahapurana-Sambavia, Pratianga, Paraha e Sruti. 237 I nomi di questi personaggi, li abbiamo sentiti nominare a centinaia e a migliaia. 238Molti milioni duomini di grande saggezza, gioirono nel ricevere la morte, cos com stata convenuta per i tuoi figli. 239Le meravigliose imprese, che mostrano la loro semplicit, magnanimit, generosit, fede,

purezza e misericordia, saranno mantenute in vita, durante i secoli, nei racconti che documentano la storia del mondo. 240 I vostri figli, non fanno buon uso delle loro vite. Essi sono malvagi, infiammati dalla passione, avidi e mal disposti. 241Voi siete intelligente e saggio, voi conoscete le scritture, coloro che sono guidati dalle scritture, non cadono mai in disgrazia. 242Voi conoscete la clemenza e la severit del destino, questansiet per la sorte dei vostri figli non conveniente. Non bisogna affliggersi per ci che inevitabilmente deve accadere. 243Chi con la propria saggezza o abilit potrebbe cambiare gli eventi del destino? Nessuno pu rigettare la via che la provvidenza gli ha assegnato. 244Lesistenza, la non-esistenza, la gioia e il dolore, hanno come radici il tempo. 245Questo crea e distrugge ogni cosa. E il tempo che brucia ogni creatura ed sempre il tempo che estingue il fuoco. 246In questuniverso, gli stati di bene o di male sono causati dal tempo. Il tempo distrugge ogni cosa e poi le ricrea. 247Solo il tempo veglia, quando tutto dorme. In verit il tempo non pu essere sopraffatto. Il tempo passa sopra ogni cosa senza mai tornare indietro. 248Sapendo che tutte le cose, passate, presenti, future e tutto ci che esiste, sono figlie del tempo, non puoi rigettare questa logica. 249 Sauti continu: Confortato da quelle parole, Dhritarashtra, addolorato per la sorte dei suoi figli, ritrov di nuovo la pace. 250Prendendo spunto da questi fatti, Dwaipayana compose unopera, la quale sar propagata in tutto il mondo, da persone colte, che non esiteranno a citarlo nelle loro cronache. 251 Sauti continu: Lo studio del Bharata un atto misericordioso. Chi legger con fede, anche un solo passo, sar purgato da tutte le colpe. 252Lopera parla degli Esseri Celesti, dei veggenti celesti, degli immacolati preti celesti, degli Yaksha e dei grandi Naga. 253Sono descritte le qualit delleterno Krishna, di colui che possiede i sei attributi, di colui che sincero, giusto, puro e santo. 254 E descritto leterno Brahma, la costante luce, colui che compie grandi azioni, dichiarate dagli uomini colti. 255Colui da cui proviene il non-esistente, lesistente e non-esistente universo, con i principi di generazione e progresso, quali, la nascita, la crescita, la morte e la rinascita. 256Il libro racconta di colui che il sopraintendente della natura, a cui appartengono gli attributi dei cinque elementi. 257Racconta di colui che conosce lo Yothis, di colui che dimora nei loro cuori, di colui che non visibile e che esente dal comune destino degli uomini e che dotato del potere della meditazione e che come un immagine riflessa nello specchio, dimora nei cuori. 258 Gli uomini di fede, devoti e misericordiosi, che esercitano costantemente la virt, leggendo questa sezione, saranno liberi dai peccati. 259Il credente che ascolta dallinizio alla fine, la recitazione di questi versi introduttivi non cadr mai in disgrazia. 260Luomo che allalba e al tramonto, recita lintera introduzione sar libero dai peccati contratti durante il giorno o durante la notte. 261Questa sezione o corpo del Bharata composta di vero nettare. Come il grumo la parte migliore del burro, il prete il migliore tra i bipedi, 262lAranyaka il migliore tra i Veda, il nettare il migliore tra le medicine, il mare il migliore tra tutti i ricettacoli delle acque, la vacca la migliore tra i quadrupedi, 263cos il Bharata detto essere la migliore tra le storie. Colui che far questo, che durante il rito dellofferta reciter anche un singolo passo ad un prete, le sue oblazioni, in cibo e bevande, diverranno inesauribili. 264 Con laiuto della storia e con la conoscenza delle cronache, il Veda pu essere svelato. 265Il Veda spaventa chi ha poca cultura, questultimo legga questa sezione. Gli uomini di cultura, che reciteranno il Veda di Vyasa, sono anchessi avvantaggiati. 266Senza dubbio, questa recita al cambio di Luna, ha il potere di distruggere tutte le colpe, compreso quella delluccisione di un embrione. 267 Luomo che legge questo capitolo ha letto lintero Mahabharata. Luomo che ogni giorno ascolta con reverenza questa santa opera, 268acquisir longevit e un rinnovato posto in cielo.

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Un tempo, furono collocati sopra una bilancia, i quattro Veda da una parte e il Bharata dallaltra, da questa pesatura effettuata dagli Esseri Celesti, il Bharata risult pi pesante. 270Da quel momento, in tutto il mondo, lopera, fu chiamata grande Bharata. Fu stimato essere superiore in sostanza, in seriet e importanza. 271Chi conosce questo purificato da ogni peccato. 272 La meditazione innocua, lo studio inoffensivo, i doveri prescritti dai Veda sono inoffensivi, lacquisizione di ricchezze con i propri sforzi inoffensiva, ma quando si abusa di tali pratiche, esse divengono un sicura fonte di male.

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