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Epitteto

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Epitteto (in greco ) (Ierapoli, 50 Nicopoli d'Epiro, 130) stato un filosofo greco antico, esponente dello stoicismo.

Epitteto

Indice

1 Vita 2 La filosofia di Epitteto o 2.1 La regola aurea della felicit o 2.2 La proairesi e la diaresi o 2.3 La felicit 3 La "fortuna" del Manuale 4 Note 5 Voci correlate 6 Altri progetti 7 Collegamenti esterni

Vita
Le notizie certe che si hanno sulla vita di Epitteto [1] sono molto poche. Il nome Epitteto, che in greco antico () significa "schiavo", ed era probabilmente un soprannome.

Di lui esistono pochi ritratti scultorei, spesso confusi con quelli di Epicuro (l'abbreviazione Epi. ha contribuito a ci). La biografia del filosofo scritta da Flavio Arriano andata perduta. Quasi tutti gli studiosi sono comunque concordi nel fissarne la nascita intorno al 50 d.C. e la morte intorno al 120 d.C. Egli visse dunque sotto limpero di Nerone, dei Flavi, di Traiano e di Adriano. Furono suoi contemporanei anche Stazio, Tacito, Svetonio, Plinio il giovane e Plutarco.

Disegno di un busto di Epitteto certo che fosse nato nella citt di Ierapoli allora in Frigia e oggi, con il nome di Pamukkale, in Turchia. Dellantica citt sussistono tuttora abbondanti e assai interessanti rovine. anche documentato che Epitteto fosse di madre schiava e che, nato schiavo lui stesso, tale sia rimasto per molti anni. Fu poi comperato da Epafrodito, ex schiavo liberato dall'imperatore Claudio e divenuto il potente e ricchissimo segretario di Nerone. Al servizio di Epafrodito, Epitteto ebbe modo di frequentare a Roma le lezioni di Gaio Musonio Rufo, certamente il pi celebre filosofo stoico di quegli anni. Pare che Epitteto fosse di salute cagionevole e tutti concordano nel descriverlo come zoppo. Sulle cause di questo suo difetto fisico le opinioni sono per contrastanti. Essendo egli schiavo[2], alcuni accettano la versione che fa risalire questa sua menomazione ai maltrattamenti subiti da parte di un padrone. Altri propendono, data la sua condizione di schiavo istruito, quindi di alto livello, a credere che la zoppa fosse il risultato di una malattia reumatica, delle percosse di un maestro di scuola[3] o di un incidente. Comunque la prima versione fu quella pi diffusa dagli allievi che volevano cos indicare come un vero filosofo stoico sopportasse i mali fisici. [4]

Ritratto di Epitteto La condizione di schiavo di Epitteto non and comunque oltre l' 85-90 d.C., anni in cui limperatore Domiziano band da Roma tutti i filosofi greci. Anche Epitteto fu colpito dal provvedimento e ci vuol dire che in quel tempo egli fosse non soltanto di condizione libera (liberto) ma ricoprisse ormai come filosofo un ruolo socialmente distinto. In seguito al bando di Domiziano, Epitteto lasci per sempre Roma e l'Italia e si stabil in Epiro, nella piccola citt greca di Nicopoli. Qui si dedic con successo all'insegnamento, aprendo una scuola che fu molto frequentata e vivendo con semplicit. anche possibile che egli abbia compiuto uno o pi viaggi ad Olimpia e ad Atene. Epitteto non si spos e non ebbe figli ma in tarda et prese con s una donna che curasse la crescita di un bambino che egli aveva adottato. Supremamente indifferente alla gloria letteraria, Epitteto, come Socrate, non si cur mai di scrivere dei libri. Tuttavia un suo discepolo di nome Flavio Arriano, che poi divenne un noto scrittore e una personalit politica di notevole rilievo, ebbe lidea di stenografare le lezioni alle quali assisteva, trascrivendo fedelmente le parole cos come uscivano dalla bocca del maestro. Questa eccezionale documentazione, nota come Diatribe e Manuale di Epitteto, era originariamente contenuta in otto libri, dei quali soltanto i primi quattro sono fortunosamente giunti fino a noi. Nei suoi ultimi anni di vita, malgrado le umili origini, Epitteto ebbe grande fama e rispetto e godette dell'amicizia personale dell'erede al trono e poi imperatore Adriano. L'imperatore e filosofo stoico Marco Aurelio (nato nel 121), che per ragioni di et non ebbe modo di conoscere personalmente Epitteto, nei suoi Ricordi parla di lui con la massima deferenza e lo annovera tra le sue guide spirituali. Epitteto era certamente in vita durante l'impero di Adriano (117-138), ma era gi morto quando Antonino Pio and al potere nel 138; Aulo

Gellio parla della recente morte di Epitteto quando egli scrive, verso la met del secolo[5], cosa che ha fatto fissare la data di morte intorno al

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