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Revisione: L Codice: D-LBR252 Il presente libretto stato redatto e stampato da Robur S.p.A.; la riproduzione, anche parziale di questo libretto vietata. L'originale archiviato presso Robur S.p.A. Qualsiasi uso del libretto diverso dalla consultazione personale deve essere preventivamente autorizzato da Robur S.p.A. Sono fatti salvi i diritti dei legittimi depositari dei marchi registrati riportati in questa pubblicazione. Con l'obiettivo di migliorare la qualit dei suoi prodotti, Robur S.p.A. si riserva il diritto di modificare, senza preavviso, i dati ed i contenuti del presente libretto.
4 CONDUZIONE ORDINARIA15
5 INSTALLATORE IDRAULICO24
6 INSTALLATORE ELETTRICO39
APPENDICE (ITA)74
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1 PREFAZIONE
Il presente "Libretto d'installazione, uso e manutenzione" la guida per l'installazione e l'uso della pompa di calore funzionante a gas con ciclo ad assorbimento reversibile per riscaldamento ed alternativamente condizionamento della Linea GAHP Serie AR. In particolare il libretto rivolto: all'utente finale, per l'uso dell'apparecchio in funzione delle proprie esigenze; agli installatori qualificati, per l'esecuzione di una corretta installazione dell'apparecchio. Nel libretto inoltre presente: una sezione che riporta le operazioni da effettuare per la "prima accensione" e per il "cambio gas" dell'apparecchio e le principali operazioni di manutenzione; una sezione "ACCESSORI" con descrizione e rispettivi codici di riferimento degli stessi; (EVENTUALMENTE) una o pi APPENDICI specifiche in cui si riportano le informazioni "specifiche" solo per un determinato paese. Definizioni, significato termini e icone APPARECCHIO: con questo termine si intende indicare la pompa di calore ad assorbimento reversibile della Linea GAHP Serie AR. CCI: dispositivo d'interfaccia comfort control (acronimo di "Comfort Control Interface"). Non applicabile. DDC: pannello digitale di controllo (acronimo di "Direct Digital Controller"). CAT: Centro Assistenza Tecnica (autorizzato dalla Robur S.p.A.). ACS: acqua calda sanitaria. UTA: unit di trattamento aria. Le icone presenti nel libretto hanno i seguenti significati: = PERICOLO = AVVERTIMENTO = NOTA = INIZIO PROCEDURA OPERATIVA = RIFERIMENTO ad altra parte del libretto o ad altro documento
on azionare dispositivi elettrici vicino all'apparecchio, come telefoni, multimetri o n altre apparecchiature che possano provocare scintille; interrompere l'adduzione del gas mediante l'apposito rubinetto; interrompere la corrente elettrica mediante il sezionatore esterno che l'installatore elettrico deve aver predisposto in apposito quadro; chiedere l'intervento di Personale professionalmente Qualificato da un telefono lontano dall'apparecchio.
Presenza di parti in movimento anche durante i cicli di accensione e spegnimento dellunit. Non rimuovere le protezioni. Assicurarsi che lapparecchio non possa essere riavviato inavvertitamente. PERICOLO DI AVVELENAMENTO Accertarsi che i componenti conduttori dei gas combusti siano a tenuta e realizzati in conformit alle normative vigenti. Al termine di eventuali interventi sui componenti suddetti, verificare il ripristino della tenuta. PERICOLO DI USTIONE Allinterno dellapparecchio sono presenti parti molto calde. Non aprire lapparecchio e non toccare in condotto di scarico fumi. In caso di necessit richiedere lintervento del Centro di Assistenza Tecnica. L'apparecchio ha un circuito ermetico classificabile come recipiente in pressione, cio con pressione interna superiore a quella atmosferica. I fluidi presenti all'interno del circuito ermetico sono dannosi per la salute se ingeriti, inalati e per contatto con la pelle. Non effettuare alcun intervento sul circuito ermetico dellapparecchio n sulle valvole presenti. PERICOLO DI FOLGORAZIONE tilizzare per lallacciamento elettrico solo componenti a norma e secondo le speU cifiche fornite dal costruttore dellapparecchio. Disinserire il collegamento elettrico prima di ogni lavoro/intervento sulle parti elettriche interne (sicurezze, schede, motori, ). Assicurarsi che lapparecchio non possa essere riavviato inavvertitamente.
La sicurezza elettrica dellapparecchio garantita soltanto quando lo stesso correttamente collegato ad un efficace impianto di messa a terra, eseguito come previsto dalle vigenti norme di sicurezza elettrica. DANNI ALL'IMPIANTO A CAUSA DI SOSTANZE AGGRESSIVE NELL'ARIA DI ALIMENTAZIONE Gli idrocarburi idrogenati, che contengono composti di cloro e fluoro causano una maggiore corrosione dellunit. Mantenere l'aria di alimentazione priva di sostanze aggressive. PERICOLO PER VIA DI MATERIALI ESPLOSIVI E FACILMENTE INFIAMMABILI 6
3.1 GENERALITA'
Questo libretto costituisce parte integrante ed essenziale del prodotto e dovr essere consegnato all'utente finale insieme all'apparecchio. Conformit alle norme CE La pompa di calore funzionante a gas con ciclo ad assorbimento reversibile della Linea GAHP Serie AR certificata a norma CE e conforme ai requisiti essenziali delle: Direttiva Gas 90/396/CEE e successive modifiche e integrazioni. Direttiva Rendimenti 92/42/CEE e successive modifiche e integrazioni. Direttiva Compatibilit elettromagnetica 89/336/CEE e successive modifiche e integrazioni. Direttiva Bassa Tensione 73/23/CEE e successive modifiche e integrazioni. Direttiva Attrezzature in Pressione (PED) 97/23/CEE e successive modifiche e integrazioni. I dati relativi alle suindicate certificazioni CE sono riportati nel Paragrafo 3.4 DATI TECNICI12, oltre che sulla Targa Dati dellapparecchio stesso. Installazione e riferimenti normativi Allarrivo in cantiere dellapparecchio, prima di iniziare le fasi di movimentazione dello stesso per la collocazione in sito, controllare visivamente che non vi siano evidenti segni di rottura o danneggiamenti dellimballo o della pannellatura esterna, indici di un possibile danneggiamento avvenuto durante il trasporto. L'imballo deve essere rimosso solo dopo aver collocato l'apparecchio in sito. Dopo aver tolto limballo, assicurarsi dellintegrit e della completezza dellapparecchio. L'installazione dell'apparecchio deve essere effettuata solo da Impresa abilitata ai sensi della legislazione vigente nel paese di installazione, ovvero da Personale professionalmente Qualificato. Si definisce "Personale professionalmente Qualificato" quello avente specifica competenza tecnica nel settore degli impianti termici/frigoriferi e delle apparecchiature alimentate a gas. Linstallazione dell'apparecchio dovr essere effettuata secondo le istruzioni fornite dal costruttore e nel rispetto delle normative nazionali e locali vigenti. In particolare devono essere rispettate le normative vigenti in materia di: Apparecchiature a gas. Apparecchiature in tensione. Impianti di refrigerazione. Ogni altra normativa e regolamentazione inerente l'installazione di apparecchiature per la climatizzazione estiva ed invernale a combustibile gassoso. esclusa qualsiasi responsabilit contrattuale ed extracontrattuale del costruttore per eventuali danni causati da errori nell'installazione e/o da inosservanza delle suddette normative e delle indicazioni e istruzioni fornite dal costruttore stesso.
In caso di guasto dell'apparecchio e/o rottura di parti di esso, astenersi da qualsiasi tentativo di riparazione e/o di ripristino tramite intervento diretto, ma procedere come segue: isattivare l'apparecchio (se consentito e se non sussiste una condizione di perid colo) azionando tramite interruttore di consenso (o DDC) il ciclo di spegnimento e attendere il completamento dello stesso (circa 7 minuti); scollegare l'apparecchio dalla rete gas/elettrica, interrompendo l'adduzione del gas attraverso l'apposito rubinetto e l'alimentazione elettrica attraverso il sezionatore esterno predisposto dall'installatore elettrico in apposito quadro. Se si decide di non utilizzare l'apparecchio per un periodo prolungato, scollegarlo seguendo le istruzioni riportate nel Paragrafo 4.5 INATTIVITA PROLUNGATA22. Una corretta manutenzione ordinaria garantisce l'efficienza e il buon funzionamento dellapparecchio nel tempo. Effettuare le operazioni di manutenzione secondo le istruzioni fornite dal costruttore. Per la manutenzione di organi interni dellapparecchio, affidarsi a Personale Professionalmente Qualificato; per altre operazioni di manutenzione, vedere il Paragrafo 7.2 MANUTENZIONE66. Leventuale riparazione dellapparecchio deve essere effettuata da un Centro Assistenza Tecnica Autorizzato Robur (CAT), usando soltanto ricambi originali. Il mancato rispetto delle indicazioni di cui sopra pu compromettere funzionamento e sicurezza dellapparecchio, e potrebbe invalidare la garanzia dello stesso. In caso di dismissione dellapparecchio, per il corretto smaltimento, contattare direttamente la Robur S.p.A. Se lapparecchio dovesse essere venduto, o trasferito ad altro proprietario, assicurarsi che il presente "Libretto d'installazione, uso e manutenzione" sia consegnato al nuovo proprietario e al suo installatore.
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Descrizione e caratteristiche generali L'apparecchio produce acqua calda fino a +60C, oppure acqua refrigerata fino a alla temperatura di +3C, funzionando ad altissima efficienza in modalit pompa di calore. L'apparecchio equipaggiato con una motoventilante elicoidale standard oppure disponibile nella versione silenziata ("S", con motoventilante elicoidale a pale maggiorate) per una minore emissione sonora. Principio di funzionamento Con modalit di funzionamento in Condizionamento (in estate) l'apparecchio funziona come un refrigeratore ad assorbimento ed il calore, sottratto all'ambiente condizionato tramite CIRCUITO IDRAULICO, viene dissipato all'esterno tramite la BATTERIA ALETTATA raffreddata ad aria. Con modalit di funzionamento in Riscaldamento (in inverno) l'apparecchio sfrutta il ciclo frigorifero ad assorbimento per recuperare calore dall'ambiente esterno tramite la BATTERIA ALETTATA che, sommato al calore prodotto dalla combustione del gas metano/GPL, viene trasferito nello SCAMBIATORE e quindi all'ambiente da riscaldare, garantendo un'efficienza pari al 140 % (condizioni nominali di funzionamento). L'apparecchio non concepito per continue inversioni di modalit operativa (caldo/freddo). Indicativamente non superare 100 inversioni allanno.
Componenti di controllo e di sicurezza Scheda elettronica S61 con microprocessore integrato con display LCD ed encoder (in Figura 4.1 17). Scheda satellite "AR11" (in Figura4.2 17). Flussostato acqua impianto. Termostato limite generatore a riarmo manuale. Pressostato fumi differenziale sul circuito di combustione. Termostato fumi a riarmo automatico. Valvola di sicurezza sovrapressione del circuito ermetico. Valvola di by-pass, tra circuito di alta e bassa pressione. Funzione antigelo acqua impianto. Centralina controllo fiamma a ionizzazione. Elettrovalvola gas a doppio otturatore. Pannello Digitale di Controllo (DDC, se previsto) con display LCD ed encoder (in Figura 3.1 CCI/DDC11).
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kg kg bar
Note: 1. C ome da norma EN12309-2 valutata su portata termica reale. Per condizioni di funzionamento diverse da quelle nominali fare riferimento al manuale di progettazione. 2. Per portate diverse da quella nominale fare riferimento al manuale di progettazione. 3. PCI 34,02 MJ/m3 (1013 mbar 15 C). 4. PCI 46,34 MJ/kg (1013 mbar 15 C). 5. PCI 29,25 MJ/m3 (1013 mbar 15 C). 6. 10% in funzione della tensione di alimentazione e della tolleranza sullassorbimento dei motori elettrici. 7. Valori di potenza sonora rilevati in conformit con la metodologia di misurazione intensimetrica prevista dalla norma EN ISO 9614. 8. Dimensioni di ingombro senza condotti di scarico fumi (vedere Figura 3.2 Dimensioni GAHP-AR14). 9. Valori misurati con G20 (metano), come gas di riferimento. 10. Valori di NOx e CO misurati nel rispetto della EN 483 (valori di combustione a 0% di O2). 11. Valori di pressione sonora massimi in campo libero, con fattore di direzionalit 2. Caratteristiche PED Le caratteristiche tecniche di seguito riportate, riguardano i parametri richiesti dalla Direttiva Attrezzature in Pressione (PED) per il circito ermetico presente su ciascun apparecchio.
Tabella 3.2 Dati PED
GAHP-AR S DATI PED Generatore Camera di livellamento Evaporatore COMPONENTI IN PRESSIONE Variatore volume refrigerante Solution cooling absorber Pompa soluzione PRESSIONE DI COLLAUDO (IN ARIA) l l l l l l bar g 18,6 11,5 3,7 4,5 6,3 3,3 55 GAHP-AR
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GAHP-AR S PRESSIONE TARATURA VALVOLA DI SICUREZZA RAPPORTO DI RIEMPIMENTO TARA DEL "SEALED SYSTEM" GRUPPO FLUIDI bar g kg di NH3/l kg 35 0,157 245 GRUPPO 1
GAHP-AR
LEGENDA A Interasse fori per i supporti antivibranti B H = 1545 mm per la versione "S" (silenziata) Viste frontale e laterale (quote espresse in mm)
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4 CONDUZIONE ORDINARIA
In questa sezione troverete tutte le indicazioni necessarie per la messa in funzione dellapparecchio, la sua regolazione e il controllo del funzionamento per mezzo della scheda presente nel quadro elettrico.
Gli interruttori di consenso al funzionamento sono necessari. Non accendere o spegnere lapparecchio fornendo o togliendo alimentazione elettrica direttamente dall'interruttore generale di corrente, in quanto questo pu essere fonte di pericolo e comunque danneggiare lapparecchio e gli impianti ad esso connessi. Per le istruzioni d'uso del DDC fare riferimento ai due fascicoli forniti a corredo con lo stesso e in particolare al: "libretto utente finale - fascicolo 2". Visualizzazione codici di funzionamento e relativo sblocco I codici di funzionamento possono essere generati dalla scheda elettronica di bordo o dal DDC. I codici di funzionamento generati dalla scheda elettronica sono visualizzati sul display della stessa e visualizzabili anche dal display del DDC (se previsto). Il codice di funzionamento generato dalla scheda elettronica pu essere sbloccato sia da scheda che da DDC (ove possibile). In presenza di questi codici di funzionamento necessario seguire le istruzioni del Paragrafo 9.1 GENERALITA' E CODICI DI FUNZIONAMENTO71. Per la descrizione e il relativo sblocco dei codici di funzionamento generati dalla scheda elettronica, fare riferimento alla Tabella 9.1 TABELLA CODICI DI FUNZIONAMENTO generati dalla scheda elettronica (firmware versione 3.024)71. La scheda elettronica (vedere Figura 4.1 17) situata all'interno del quadro elettrico dell'apparecchio ed il display visualizzabile attraverso il vetro spia presente sul pannello frontale dell'apparecchio stesso. I codici di funzionamento generati dal DDC sono visualizzabili solo dal display del DDC e lo sblocco pu essere effettuato esclusivamente tramite DDC. Codici di funzionamento generati dalla scheda elettronica in fase di accensione dellapparecchio Se lapparecchio rimane inattivo per un lungo periodo, possibile che nei tubi del gas sia presente aria. In questo caso laccensione potrebbe fallire, e lapparecchio segnala sul display il codice di funzionamento: "u_12" - anomalia centralina fiamma (vedere Tabella 9.1 TABELLA CODICI DI FUNZIONAMENTO generati dalla scheda elettronica (firmware versione 3.024) 71) e dopo un breve intervallo provvede automaticamente al riavvio della sequenza di accensione. Se dopo 3 segnalazioni del codice di funzionamento (u_12) e relativi tentativi di riavvio, il codice persiste, lapparecchio entra in blocco centralina fiamma, segnalando sul display un nuovo codice di funzionamento: "E_12" blocco centralina fiamma (vedere Tabella 9.1 TABELLA CODICI DI FUNZIONAMENTO generati dalla scheda elettronica (firmware versione 3.024)71). In questo caso il riarmo non automatico. Per ripristinare la funzionalit dellapparecchio, eseguire il reset della centralina fiamma dal menu 2 della scheda elettronica: la procedura illustrata nel Paragrafo 4.3 OPERAZIONI DI RESET E DEFROSTING MANUALE20. Dopo il reset, lapparecchio effettuer un nuovo tentativo di accensione. Se lapparecchio va in blocco pi volte, contattare un CAT Robur, chiamando l'ufficio Assistenza Tecnica della Robur S.p.A. (tel. 035.888111). Ad accensione avvenuta, lapparecchio gestito dalla scheda elettronica di bordo (vedere paragrafo seguente). 16
Figura 4.2
LEGENDA SCHEDA satellite AR11 (presente solo sulle unit GAHP-AR)
Con apparecchio connesso a DDC: se il DDC in modalit controllore, il controllo dell'avviamento e dello spegnimento dell'apparecchio avverranno esclusivamente da DDC; se il DDC in modalit "monitor", il controllo dell'avviamento e dello spegnimento dell'apparecchio avverranno tramite gli interruttori di funzionamento predisposti dallinstallatore elettrico. 17
Per le istruzioni d'uso del DDC fare riferimento ai due fascicoli forniti a corredo con lo stesso e in particolare al: "libretto utente finale - fascicolo 2". Descrizione menu della scheda S61 I parametri e le impostazioni dellapparecchio sono raggruppati in menu visualizzati dal display della scheda elettronica:
Tabella 4.1 Menu scheda elettronica a bordo macchina
MENU Menu 0 Menu 1 Menu 2 Menu 3 Menu 4 Menu 5 Menu 6 Menu 7 Menu 8 E DESCRIZIONE MENU VISUALIZZAZIONE DATI (TEMPERATURE, TENSIONE, ecc.) VISUALIZZAZIONE DI TUTTI I PARAMETRI ESECUZIONE AZIONI IMPOSTAZIONI UTENTE (TERMOSTATAZIONE, SET-POINT, DIFFERENZIALE T.) IMPOSTAZIONI INSTALLATORE IMPOSTAZIONI CENTRI ASSISTENZA IMPOSTAZIONI CENTRI ASSISTENZA (TIPO MACCHINA) VISUALIZZAZIONE INGRESSI DIGITALI (menu non usato) USCITA DALLA VISUALIZZAZIONE MENU IL DISPLAY MOSTRA 0. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. E.
Il menu 0, 1 e 7 sono Menu di Visualizzazione: consentono soltanto la lettura delle informazioni visualizzate e non la modifica. Dal menu 0 possibile visualizzare i dati di funzionamento dellapparecchio, rilevati dalla scheda in tempo reale; dal menu 1 possibile visualizzare i parametri che caratterizzano il funzionamento dellapparecchio e il loro valore corrente. Il menu 7 di pertinenza esclusiva dei CAT Robur. Per visualizzare le informazioni di questi menu procedere come illustrato nella procedura pi avanti esposta: COME ACCEDERE AI MENU. Il menu 2 un Menu di Esecuzione: permette di eseguire in particolare le operazioni di reset centralina fiamma, reset errori e comando manuale di defrosting. Se necessario eseguire queste procedure vedere il Paragrafo 4.3 OPERAZIONI DI RESET E DEFROSTING MANUALE20 Il menu 3 un Menu di Impostazione: consente di impostare i valori dei parametri visualizzati. I valori corretti di questi parametri, per il miglior funzionamento dellapparecchio con limpianto di utilizzo connesso, sono gi stati impostati allinstallazione. Per impostare nuovi valori per i parametri, vedere il Paragrafo 5.7 PROGRAMMAZIONE PARAMETRI IDRAULICI35 I menu 4, 5, 6 e 7 sono di pertinenza esclusiva dellinstallatore e dei CAT Robur. Il menu 8 al momento selezionabile, ma non usato. Display e manopola Il display della scheda elettronica visibile dal vetro spia presente sul pannello frontale dellapparecchio. Allavviamento tutti i led del display si accendono, quindi compare il nome della scheda. In seguito (se linterruttore di consenso in posizione "ON") lapparecchio inizia il funzionamento. Durante il funzionamento corretto, il display mostra in modo alternato le informazioni di: temperatura acqua in uscita, temperatura acqua in ingresso e differenza tra le due temperature acqua (vedere Tabella 4.2 Informazioni sul funzionamento19 dove riportato un esempio di apparecchio funzionante in modalit condizionamento).
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Se ci sono problemi di funzionamento, il display mostra in modo sequenziale i codici di funzionamento corrispondenti al problema rilevato. Una lista di questi codici, con la loro descrizione e la procedura da eseguire per riportare lapparecchio al funzionamento corretto, riportata nel Paragrafo 9.1 GENERALITA' E CODICI DI FUNZIONAMENTO71. La manopola serve per leggere o impostare un parametro ovvero per eseguire un'azione/comando (ad esempio: una funzione o un reset), quando possibile. COME ACCEDERE AI MENU Per agire sulla manopola, utilizzando la chiave speciale presente nel kit fornito a corredo dell'apparecchio: Avere: gli interruttori dell'alimentazione elettrica dell'apparecchio in posizione ON; il display della scheda elettronica mostra in modo sequenziale i dati di funzionamento (temperature, delta T) relativi alla modalit in atto (esempio: riscaldamento) e i codici di funzionamento ("u/E...") eventualmente rilevati. 1. R imuovere il pannello frontale dell'apparecchio togliendo le viti di fissaggio. 2. Rimuovere il tappo dal quadro elettrico per accedere alla manopola. 3. Agire sulla manopola, attraverso il foro apposito per mezzo della chiave speciale, per accedere ai menu ed ai relativi parametri della scheda. 4. Per visualizzare i menu disponibili sufficiente premere una prima volta la manopola: il display visualizza il primo dei menu presenti: "0." (= menu 0). 5. Il display visualizza "0.". Per visualizzare gli altri menu, ruotare la manopola in senso orario; il display visualizzer nell'ordine: "1.", "2.", "3.", "4.", "5.", "6.", "7.", "8." ed "E" (vedere 4.1 Menu scheda elettronica a bordo macchina18). 6. Per visualizzare i parametri presenti in un menu (ad esempio il menu 0), ruotare la manopola fino a visualizzare il menu desiderato (nell'esempio: "0.") e premere la manopola: il display visualizza il primo dei parametri in esso presenti, ad esempio "0.0" o "0.40" (= menu 0, parametro "0" o "40"). 7. Con la stessa logica: ruotare la manopola per scorrere il contenuto da selezionare (menu, o parametri, o azioni), premere la manopola per selezionare/confermare il contenuto (accedere in un menu, leggere/impostare un parametro o eseguire un azione, uscire o tornare al livello superiore). Per esempio, per uscire dai menu, ruotare la manopola facendo scorrere i menu "0.", "1.", "2."... fino a visualizzare la schermata d'uscita "E" e premerla per confermare l'uscita. Nel caso dei menu 0 e 1, l'utente potr leggere qualsiasi valore dei parametri in essi presenti. Per accedere al menu 2 si rimanda al Paragrafo 4.3 OPERAZIONI DI RESET E DEFROSTING MANUALE 20. Per impostare dei valori ai parametri del menu 3 si rimanda al Paragrafo 5.7 PROGRAMMAZIONE PARAMETRI IDRAULICI 35. Gli altri menu non sono di pertinenza dell'utente: le informazioni su questi menu sono, eventualmente, trattate nelle specifiche sezioni dedicate agli installatori e/o ai CAT Robur.
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La chiave speciale permette di agire sulla manopola della scheda elettronica senza aprire il coperchio del quadro elettrico, in modo da agire in sicurezza, al riparo da componenti in tensione. Quando le impostazioni necessarie sono state completate, conservare la chiave speciale per gli usi futuri, ricollocare il tappo sullapertura del quadro elettrico e rimontare il pannello frontale dell'apparecchio.
AZIONE 0: reset blocco centralina fiamma; pu servire quando si accende lapparecchio per la prima volta, vedere Paragrafo 4.1 MESSA IN FUNZIONE (E SPEGNIMENTO) 15; oppure dopo un lungo periodo di spegnimento, vedere il paragrafo 4.5 INATTIVITA PROLUNGATA22. Avere: laccessibilit al quadro elettrico, vedere il Paragrafo Display e manopola. Per eseguire il reset centralina fiamma selezionare il menu 2, come indicato nel Paragrafo "Come accedere ai menu"; quindi: 1. Il display visualizza : 2. premere la manopola per accedere al menu. Il display mostra per prima la voce 2. 0. 2. Premere la manopola per visualizzare la richiesta di reset lampeggiante. 3. Premere la manopola nuovamente per eseguire il reset della centralina fiamma. La richiesta di reset smette di lampeggiare, quindi il display visualizza nuovamente 2. 0. Loperazione di reset stata effettuata. 4. Per uscire dal menu ruotare la manopola in senso orario fino a visualizzare 2. E, quindi premerla per tornare alla selezione menu: 2. 5. Per uscire dalla selezione menu e tornare alla normale visualizzazione parametri dellapparecchio, ruotare la manopola in senso orario fino a visualizzare E; premerla per uscire. 20
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Al momento dellinstallazione, lapparecchio viene predisposto dallinstallatore per il miglior funzionamento secondo il tipo di impianto realizzato. In seguito la modifica dei parametri di funzionamento possibile, ma sconsigliata se non si possiedono la conoscenza e lesperienza necessarie per operare. Per impostare comunque nuovi parametri di funzionamento per lapparecchio vedere il Paragrafo 5.7 PROGRAMMAZIONE PARAMETRI IDRAULICI35.
In caso di fermo invernale o di soste prolungate del sistema di riscaldamento si suggerisce di non svuotare limpianto idraulico, perch sono possibili fenomeni di ossidazione che potrebbero danneggiare sia limpianto stesso che i prodotti Robur, per l innesco potenziale di fenomeni corrosivi. Si sottolinea anche limportanza di verificare lassenza di perdite nel circuito idrico che potrebbero comportarne lo scaricamento parziale. Questo per evitare limmissione continua di acqua di rabbocco che comporta lintroduzione indiretta di ossigeno, sia la diluizione di eventuali inibitori inseriti, quali per esempio glicole. Per quei casi in cui il progettista indichi la necessit di glicolare limpianto idraulico, Robur consiglia di utilizzare glicoli inibiti. Si sconsiglia lutilizzo di materiali zincati nelle tubazioni, in quanto incompatibili con leventuale uso di glicole. Avere: l'apparecchio scollegato dalla rete elettrica/gas 1. a prire il rubinetto dell'impianto per l'adduzione del gas all'apparecchio e controllare che non vi sia odore di gas (presenza di eventuali fughe); 2. se non si avverte odore di gas, collegare elettricamente l'apparecchio alla rete attraverso il sezionatore esterno predisposto dall'installatore in apposito quadro (mettere in posizione ON l'interruttore generale, vedi particolare GS di Figura 6.4 Schema elettrico42); 3. alimentare elettricamente il DDC (se previsto); 4. controllare che l'impianto idraulico sia pieno; 5. accendere l'apparecchio tramite il Comfort Control Panel (se previsto) o il DDC (se previsto).
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5 INSTALLATORE IDRAULICO
In questa sezione troverete tutte le indicazioni necessarie per installare da un punto di vista idraulico l'apparecchio. Prima di procedere con le operazioni di realizzazione dellimpianto idraulico e di adduzione gas, si invita il Personale professionalmente Qualificato a leggere attentamente il Paragrafo 3.1 GENERALITA'8: fornisce importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione ed i riferimenti normativi vigenti.
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Lapparecchio pu essere installato al livello del terreno, oppure sul terrazzo o a tetto (compatibilmente con le sue "dimensioni" e il suo "peso"). La collocazione definitiva deve essere un luogo accessibile sempre. Le dimensioni e il peso dell'apparecchio sono riportati nelle tabelle del Paragrafo 3.4 DATI TECNICI12.
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Base d'appoggio Collocare sempre lapparecchio su una superficie piana livellata realizzata in materiale ignifugo e in grado di reggere il peso dell'apparecchio stesso. Durante il funzionamento invernale, l'apparecchio, sulla base delle condizioni di temperatura e umidit dell'aria esterna, pu effettuare cicli di sbrinamento che comportano lo scioglimento dello strato di brina/ghiaccio presente sulla batteria. Tenere in considerazione questa eventualit, adottando opportuni accorgimenti (ad esempio: prevedere un gradino per contenere e convogliare l'acqua di sbrinamento in apposito scarico) al fine di evitare lo spargimento "non controllato" d'acqua nei dintorni dell'apparecchio ed il conseguente rischio di formazione di uno strato di ghiaccio (con pericolo di cadute nel caso di passaggio di persone). Il costruttore non potr essere considerato responsabile per eventuali danni derivanti dall'inosservanza della presente avvertenza. Installazione al livello del terreno Nel caso non si abbia a disposizione una base di appoggio orizzontale (vedere anche "Supporti e livellamenti"), occorre realizzare un basamento piano livellato in calcestruzzo, pi grande delle dimensioni della base dellapparecchio: almeno 100-150 mm per ogni lato. Per le dimensioni consultare le tabelle del Paragrafo 3.4 DATI TECNICI12. Prevedere un gradino per contenere e convogliare l'acqua di sbrinamento in apposito scarico. Installazione sul terrazzo o a tetto Collocare lapparecchio su una superficie piana livellata realizzata in materiale ignifugo (vedere anche "Supporti e livellamenti"). Il peso dell'apparecchio, sommato a quello della base d'appoggio, deve essere supportato dalla struttura dell'edificio. Per il peso consultare le tabelle del Paragrafo 3.4 DATI TECNICI12. Prevedere un gradino per contenere e convogliare l'acqua di sbrinamento in apposito scarico. Sebbene l'apparecchio presenti vibrazioni di entit modesta, l'utilizzo di appoggi antivibranti (disponibili come accessori) particolarmente consigliato nei casi di installazione a tetto o a terrazzo in cui si possono verificare fenomeni di risonanza. Inoltre, si raccomanda di prevedere dei collegamenti flessibili (giunti antivibranti) tra l'apparecchio e le tubazioni idrauliche e di adduzione gas. Evitare di collocare l'apparecchio direttamente sopra zone di riposo o che comunque richiedano silenzio. Supporti e livellamenti Lapparecchio dovr essere correttamente livellato ponendo una livella sulla parte superiore dellapparecchio. Se necessario portare l'apparecchio a livello usando spessori metallici da porre opportunamente in corrispondenza degli appoggi; non usare spessori in legno perch degradabili in breve tempo. DISTANZE E PRESCRIZIONI DI RISPETTO Posizionare l'apparecchio in modo tale da mantenere sempre le distanze minime di rispetto da superfici combustibili, pareti o da altri apparecchi, come riportato in Figura 5.2 Distanze di rispetto27. 26
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1 con radiatori a elementi di alluminio o leghe leggere il pH deve essere anche minore di 8 (in accordo con le norme vigenti applicabili) 2 valore riferito alla temperatura massima dellacqua di 80C 3 in accordo con le norme vigenti applicabili
La qualit dellacqua di impianto misurabile tramite parametri come il grado di acidit, la durezza, la conduttivit, il tenore di cloruri, di cloro, ferro ed altri componenti. In particolare la presenza di cloro libero nell'acqua pu compromettere le parti dell'impianto e le unit Robur. Pertanto accertarsi che il valore di cloro libero e che il grado di durezza dellacqua siano conformi a quanto riportato in Tabella 5.1 Parametri chimicofisici dell'acqua28. Anche limpianto e la sua gestione possono causare possibili alterazioni della qualit dellacqua. Inoltre il reintegro dellacqua di impianto, quando eccessivo, pu determinare una deviazione dai parametri chimico fisici sopra indicati. Il reintegro con acqua non deve superare il 5% allanno delle capacit dellimpianto. Si consiglia di controllare regolarmente la qualit dellacqua di impianto in particolare in caso di reintegro periodico od automatico. Nel caso si intenda operare un trattamento dellacqua necessario che tale operazione venga effettuata da un professionista competente rispettando rigorosamente le 28
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istema di RIEMPIMENTO IMPIANTO: nel caso di impiego di sistemi automatici di s riempimento opportuna una verifica stagionale della percentuale di glicole monoetilenico eventualmente presente nellimpianto.
Protezione antigelo Per evitare il congelamento dell'acqua nel circuito, l'apparecchio Robur dotato di funzione antigelo. La funzione, abilitata sugli apparecchi in uscita dalla fabbrica, opera solo su moduli "attivi". La funzione antigelo protegge il circuito di impianto dal congelamento; mette in moto il circolatore acqua impianto (se controllato dallapparecchio) ed eventualmente, in modalit caldo, il relativo bruciatore (quando necessario e dove richiesto: vedere Paragrafo 9.1 GENERALITA' E CODICI DI FUNZIONAMENTO71 codici u651 e u679). La funzione antigelo pu essere disabilitata prevedendo opportuna concentrazione di glicole nel circuito di impianto. modulo Attivo e modulo Passivo Se gli apparecchi non sono controllati da DDC: negli apparecchi solo freddo, negli apparecchi solo caldo e negli apparecchi di tipo a 4 tubi caldo e freddo, i moduli sono sempre tutti "Attivi"; negli apparecchi di tipo a 2 tubi caldo/freddo, il modulo "Attivo" corrisponde al modulo che ha comandato l'ultimo ciclo di spegnimento; l'altro modulo risulter "Passivo". Per gli apparecchi controllati da DDC: se il DDC gestisce un impianto a 2 tubi solo freddo, o a 2 tubi solo caldo, o a 4 tubi caldo e freddo: i moduli degli apparecchi sono sempre tutti "Attivi"; se il DDC gestisce un impianto a 2 tubi caldo/freddo: il modulo "attivo" degli apparecchi determinato dalla funzione impostata sul DDC. Ad esempio, se sul DDC impostata la funzione riscaldamento, tutti i moduli caldo gestiti dallo stesso DDC risulteranno essere i moduli "Attivi" degli apparecchi. Tutti i moduli freddo gestiti dallo stesso DDC risulteranno essere i moduli "Passivi" degli apparecchi. E' quindi necessario garantire durante tutto il periodo invernale l'alimentazione elettrica e gas all'apparecchio. Nel caso in cui non si possa garantire la continuit dell'alimentazione elettrica/gas all'apparecchio, prevedere l'impiego di glicole antigelo del tipo monoetilenico inibito. Nel caso di impiego di glicole antigelo, per la realizzazione del circuito idraulico, NON IMPIEGARE tubazioni e raccordi zincati. (Consultare le note su "Eventuale impiego del glicole antigelo" presenti nel Paragrafo5.5 RIEMPIMENTO CIRCUITO IDRAULICO33 ed in ogni caso le specifiche tecniche del glicole che si vuole impiegare). Il dimensionamento delle tubazioni e della pompa deve garantire la portata dacqua nominale necessaria per il corretto funzionamento dell'apparecchio (per il calcolo delle perdite di carico interne dellapparecchio fare riferimento al Paragrafo 3.4 DATI TECNICI12). Le operazioni necessarie alla Prima Accensione ovvero la Regolazione dellapparecchio e del Pannello Digitale di Controllo devono essere effettuate esclusivamente da un Centro di Assistenza Tecnica Autorizzato Robur (CAT). Tali operazioni sono riportate nel Paragrafo 7 PRIMA ACCENSIONE E MANUTENZIONE62). 30
LEGENDA 1 Giunto antivibrante 2 Manometro 3 Valvola regolazione portata 4 Filtro acqua 5 Valvola di intercettazione 6 Pompa acqua (circuito primario) 7 Valvola di sicurezza 3 bar 8 Vaso espansione dell'unit 9 Separatore idraulico / serbatoio inerziale a 4 attacchi 10 Pompa acqua (circuito secondario) 11 Pannello Digitale di Controllo Schema impianto idraulico per il collegamento di n 1 apparecchio
31
Figura 5.4
LEGENDA 1 Giunto antivibrante 2 Manometro 3 Valvola regolazione portata 4 Filtro acqua 5 Valvola di intercettazione 6 Pompa acqua (circuito primario) 7 Valvola di sicurezza 3 bar 8 Vaso espansione dell'unit 9 Separatore idraulico / serbatoio inerziale a 4 attacchi 10 Pompa acqua (circuito secondario) 11 Pannello Digitale di Controllo Schema impianto idraulico per il collegamento di n 2 apparecchio
50 36
30 30
Per i dati relativi ai consumi orari di combustibile dellapparecchio, si rimanda al Paragrafo 3.4 DATI TECNICI12.
La maggioranza dei circuiti risulta per essere del tipo non sigillato, e quindi con un apporto pi o meno continuo di ossigeno. Risulta quindi indispensabile, qualsiasi sia il tipo di glicole considerato, verificare che lo stesso sia adeguatamente inibito, svolgendo durante tutto il periodo di tempo di utilizzo dello stesso, regolari controlli. I liquidi antigelo per auto, che non contengono componenti inibenti, sono sconsigliati per gli impianti termici e frigoriferi. E esclusa qualsiasi responsabilit contrattuale ed extracontrattuale del costruttore per i danni causati dall'impiego e/o smaltimento non corretto di glicole antigelo. E altres opportuno ricordare che limpiego di glicole monoetilenico inibito modifica le caratteristiche termofisiche dellacqua dellimpianto ed in particolare la densit, la viscosit ed il calore specifico medio. Verificare sempre con il fornitore di glicole la data di scadenza e/o degradazione del prodotto. Nella Tabella 5.3 Dati tecnici per il riempimento del circuito idraulico34, riportata a titolo indicativo la temperatura di congelamento dell'acqua ed il conseguente incremento di perdita di carico dellapparecchio e del circuito di impianto in funzione della percentuale di glicole monoetilenico. Questa tabella da tenere in considerazione per il dimensionamento delle tubazioni e del circolatore acqua impianto: per il calcolo delle perdite di carico dellapparecchio fare riferimento ai dati del Paragrafo 3.4 DATI TECNICI12). Si consiglia comunque di consultare le specifiche tecniche del glicole monoetilenico impiegato. Nel caso di impiego di sistemi di caricamento automatici inoltre necessaria una verifica stagionale della quantit di glicole presente nell'impianto.
Tabella 5.3 Dati tecnici per il riempimento del circuito idraulico
% di GLICOLE MONOETILENICO TEMPERATURA DI CONGELAMENTO DELLA MISCELA ACQUA/GLICOLE PERCENTUALE DI INCREMENTO DELLE PERDITE DI CARICO PERDITA DI EFFICIENZA DELL'APPARECCHIO 10 -3C --15 -5C 6% 0,5% 20 -8C 8% 1% 25 -12C 10% 2% 30 -15C 12% 2,5% 35 -20C 14% 3% 40 -25C 16% 4%
Nella Tabella 5.4 Parametri idraulici per la conduzione ordinaria36, sono riportati i tre parametri impostabili per la configurazione idraulica.
Tabella 5.4 Parametri idraulici per la conduzione ordinaria
PARAMETRO IDRAULICO Scelta termostatazione acqua fredda Set-point acqua fredda Differenziale temperatura acqua fredda Scelta termostatazione acqua calda Set-point acqua calda Differenziale temperatura acqua calda (USCITA DAL MENU) Parametri del menu 3. IL DISPLAY MOSTRA 3. 73 3. 75 3. 76 3.160 3.161 3.162 3. E
Descrizione dei parametri Termostatazione acqua: parametri "73" e "160". Questi parametri possono assumere due valori: "0" e "1". Il valore "0" indica che la temperatura di "accensione/spegnimento" dell'apparecchio rilevata dalla sonda sullacqua in INGRESSO allapparecchio. Il valore "1" indica che la temperatura di "accensione/spegnimento" dellapparecchio rilevata dalla sonda sullacqua in USCITA dallapparecchio. Set-point acqua: parametri "75" e "161". Con questi parametri si imposta la temperatura acqua che, quando raggiunta, d luogo allo spegnimento dellapparecchio. Differenziale acqua: parametri "76" e "162". Questi parametri rappresentano un intervallo in gradi che, sommato al set-point, definisce la temperatura di riattivazione dellapparecchio. Modalit di funzionamento in condizionamento: Lapparecchio funziona raffreddando lacqua finch questa raggiunge la temperatura di Set-point. A questo punto l'apparecchio si spegne. Ci comporta che la temperatura dellacqua, lentamente, si alza fino alla temperatura di Set-point + Differenziale. Raggiunto questo valore, lapparecchio si riaccende. Ad esempio, se si impostano i valori di seguito riportati: Termostatazione : "0" (= lettura sonda temperatura acqua in uscita). Set-point : +7.0 C. Differenziale : 2.0 C. Con l'apparecchio in funzione, avviene quanto segue: 1. la temperatura dellacqua si abbassa (raffreddamento); 2. la temperatura dell'acqua in uscita raggiunge +7 C (= Set-point); 3. lapparecchio si spegne; 4. la temperatura dellacqua dellimpianto, lentamente, si alza (cede freddo all'ambiente esterno); 5. la temperatura dell'acqua in uscita, gradualmente, raggiunge +9 C (= Set-point + Differenziale); 6. lapparecchio si riaccende: riparte il raffreddamento. Il ciclo si ripete. Modalit di funzionamento in riscaldamento: Lapparecchio funziona riscaldando lacqua finch questa raggiunge la temperatura di Set-point. A questo punto l'apparecchio si spegne. Ci comporta che la temperatura dellacqua, lentamente, si abbassa fino alla temperatura di Set-point + Differenziale. Raggiunto questo valore, lapparecchio si riaccende. Ad esempio, se si impostano i valori di seguito riportati: Termostatazione : "0" (= lettura sonda temperatura acqua in ingresso). Set-point : +40.0 C. Differenziale : -2.0 C. Con l'apparecchio in funzione, avviene quanto segue: 36
10. A questo punto il display mostra nuovamente il parametro corrente "3. 76" o "3.162": il nuovo valore per questo parametro stato impostato. 11. Per uscire dal menu 3, ruotare la manopola in senso orario fino a visualizzare la schermata d'uscita: "E". Il display visualizza "3. E": premere la manopola. A questo punto il display visualizza il menu corrente "3.". Per uscire dalla selezione menu, ruotare la manopola in senso orario fino a visualizzare "E": premere per confermare. A questo punto il display della scheda elettronica, come in origine, mostra in modo sequenziale i dati di funzionamento (temperature, delta T) relativi alla modalit in atto (esempio: riscaldamento). Se occorre modificare un parametro del menu 4, per accedere in questo menu (di pertinenza dell'installatore) verr prima richiesta una password. Per la password, contattare il CAT Robur o l'ufficio Assistenza Tecnica della Robur S.p.A. (035.888111). La chiave speciale permette di agire sulla manopola della scheda elettronica senza aprire il coperchio del quadro elettrico, in modo da agire in sicurezza, al riparo da componenti in tensione. Quando le impostazioni necessarie sono state completate, conservare la chiave speciale per gli usi futuri, ricollocare il tappo sullapertura del quadro elettrico e rimontare il pannello frontale dell'apparecchio.
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6 INSTALLATORE ELETTRICO
Questa sezione illustra le operazioni da eseguire per la corretta installazione elettrica dellapparecchio, e riporta gli schemi elettrici utili anche in caso di intervento manutentivo. Prima di procedere con le operazioni di realizzazione dell'impianto elettrico dell'apparecchio, si invita il Personale professionalmente Qualificato a leggere attentamente il Paragrafo 3.1 GENERALITA' 8: fornisce importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione ed i riferimenti normativi vigenti. Prima di effettuare qualsiasi controllo o collegamento elettrico, assicurarsi di non operare su elementi in tensione. La Figura 6.1 Scheda elettronica S61 39 e la relativa Tabella 6.1 Elementi scheda elettronica S6139 illustrano in modo dettagliato gli ingressi e le uscite della scheda elettronica S61. I dettagli della scheda aggiuntiva AR11 sono rappresentati invece nella Figura 6.2 Scheda elettronica modello AR1140. La Figura6.3 41 illustra lo schema elettrico dell'apparecchio.
Figura 6.1 Scheda elettronica S61
LEGENDA vedere Tabella sotto
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TA2 SRT1 SRT2 JP12 SPI P8 (GND, L, H) J1 A1, A2 TF TL FL FS5 (24V AC) P7 (R, W, Y, O) IGN.BOX (L, N) MAIN 230V (L, N) PUMP 230V (L, N) N.O. Contact J10 FAN (BK, WH, BR) JTAG ENC JP10 F1 F2 F3 F4
non usato ingresso sensore rotazione pompa oleodinamica non usato non usato non usato connettore CAN BUS jumper CAN BUS ingressi ausiliari (non usati) ingresso termostato fumi ingresso termostato limite generatore ingresso flussostato acqua ingresso alimentazione scheda (SCH) 24 Vac ingressi consenso funzionamento ingresso alimentazione centralina fiamma 230 Vac ingresso alimentazione scheda (SCH) 230 Vac uscita alimentazione pompa oleodinamica morsetti controllo circolatore acqua di impianto jumper controllo circolatore acqua di impianto uscita ventilatore connettore per programmazione scheda (SCH) manopola connettore centralina fiamma 6 poli fusibile T 2A fusibile F 10A fusibile T 2A fusibile T 3,15A
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Figura 6.3
LEGENDA GV elettrovalvola gas LS lampada controllo flusso gas PSW pressostato aria THMF sonda di temperatura acqua in uscita THRF sonda di temperatura acqua in ingresso TCN sonda di temperatura uscita condensatore TA sonda di temperatura aria ambiente TG sonda di temperatura ingresso condensatore TEVA sonda di temperatura uscita evaporatore R reed pompa: sensore rotazione pompa olio FL flussostato acqua TL termostato limite generatore (riarmo manuale) TF sonda temperatura fumi o sonda alette generatore BLW motore soffiatore C condensatore FAN motore ventilatore VD valvola di defrosting PMP motore pompa olio P circolatore acqua impianto (solo configurazione "CC") PWRTR trasformatore 230/24 Vac CNTBOX centralina controllo fiamma IGN elettrodi di accensione IGNTR trasformatore di accensione FLS elettrodo di rilevazione TER morsettiera di alimentazione SCH1 scheda elettronica principale SCH4 scheda elettronica ausiliaria MRV motoriduttore inversione valvola
Gli esempi di collegamento dell'apparecchio alla rete elettrica illustrati in questo paragrafo fanno riferimento a:
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IMPIANTI CON SINGOLO APPARECCHIO L'apparecchio dovr essere collegato alla linea di alimentazione elettrica 230 V 1N - 50 Hz, operando come segue (riferimento a esempio di Figura 6.4 Schema elettrico42): Avere: l'apparecchio idraulicamente collegato; quadro elettrico esterno predisposto dall'installatore. Attrezzatura e materiali occorrenti. Accertarsi che nel quadro elettrico esterno predisposto dall'installatore, siano presenti un sezionatore bipolare, con apertura minima dei contatti di 3 mm, e due fusibili da 5A tipo T. 1. T ogliere il pannello frontale dell'apparecchio e aprire il quadro elettrico in esso presente, svitando le relative viti di fissaggio. 2. Predisporre un cavo di tipo FG7(O)R 3Gx1,5 per lalimentazione elettrica dellapparecchio. 3. Individuare, all'interno del quadro elettrico dell'apparecchio, la morsettiera (TER) ed effettuare i collegamenti come mostrato nell'esempio. 4. Terminate tutte le operazioni, ripristinare l'apparecchio. Non ammesso l'inserimento di rel o altri componenti elettrici all'interno del quadro elettrico dell'apparecchio. Non avviare l'apparecchio se l'impianto idraulico non stato riempito.
Figura 6.4 Schema elettrico
LEGENDA TER morsettiera L fase N neutro Componenti NON FORNITI GS interruttore generale
Lalimentazione elettrica dell'apparecchio pu essere scollegata, attraverso il sezionatore esterno, solamente dopo aver azionato il ciclo di spegnimento (tramite DDC o interruttore di consenso) e aver atteso che lo stesso sia terminato (circa 7 minuti).
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LEGENDA TER morsettiera L fase N neutro Componenti NON FORNITI GS interruttore generale Esempio di collegamento alla rete di pi apparecchi.
Lalimentazione elettrica dell'apparecchio pu essere scollegata, attraverso il sezionatore esterno, solamente dopo aver azionato il ciclo di spegnimento (tramite DDC o interruttore di consenso) e aver atteso che lo stesso sia terminato (circa 7 minuti). Assicurarsi che il cavo di terra sia pi lungo di quelli sotto tensione. Sar l'ultimo cavo a strapparsi in caso venga accidentalmente tirato il cavo di alimentazione, garantendo cos il collegamento di terra. Non utilizzare i tubi gas come messa a terra di apparecchi elettrici. Un errore di cablaggio oltre a impedire il corretto funzionamento dell'apparecchio, potrebbe anche danneggiare le apparecchiature elettriche in esso presenti.
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Schema per il collegamento elettrico della pompa di circolazione acqua (potenza assorbita inferiore a 700W) controllata direttamente dalla scheda dell'apparecchio.
Se si utilizza un circolatore con potenza pari o superiore a 700 W, facendo riferimento alla procedura sopra illustrata, l'installatore elettrico dovr eseguire le seguenti variazioni: punto 3) <<... effettuare i collegamenti come mostrato nell'esempio prevedendo ( per un rel, gestito tramite contatto NO-Contact, per il controllo del circolatore>>. Quindi: (punto 4) <<Individuare... ed aprire il jumper "J10" posizionandolo come mostra to nel dettaglio "A" (jumper aperto) dell'esempio successivo di Figura 6.7 Schema elettrico48>>.
Inserire il rel all'interno dell'apposito quadro elettrico esterno predisposto dall'installatore. Non ammesso l'inserimento di rel o altri componenti elettrici all'interno del quadro elettrico dell'apparecchio. Non avviare l'apparecchio se l'impianto idraulico non stato riempito. COLLEGAMENTI PER IL CONTROLLO DEL CIRCOLATORE COMUNE Questo collegamento valido per gli esempi di impianti idraulici che presentano un unico circolatore acqua di impianto primario per pi apparecchi (circolatore comune) presenti sull'impianto stesso. Ad esempio: 1 circolatore/3 apparecchi. In questi casi, potrebbe essere richiesto un circolatore acqua trifase (400 Vac).
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Schema per il collegamento elettrico di una pompa controllata direttamente da due apparecchi con rel e trasformatore di sicurezza SELV
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LEGENDA STA sonda temperatura ambiente - connettore 2 poli SAE sistemi di allarme esterni - connettore 3 poli AL alimentazione elettrica 24 Vac - connettore 4 poli CE consensi esterni - connettore 6 poli Vista frontale e vista posteriore con dettaglio delle connessioni elettriche.
P8 connettore rete CAN (arancione) SPC seriale 232 per collegamento a PC - connettore 9 poli A fori di fissaggio CCI/DDC E Encoder D Display
Per le istruzioni operative relative alle altre connessioni (opzionali: da effettuare a cura dell'installatore elettrico in funzione delle esigenze dell'utente) e, in generale, per le istruzioni di installazione ed uso relative al DDC, fare riferimento ai due fascicoli ad esso dedicati. Prima di effettuare qualsiasi operazione di installazione del DDC, scollegare l'alimentazione elettrica dell'apparecchio attraverso il sezionatore generale presente nell'apposito quadro esterno predisposto dall'installatore. 1) Come fissare il Pannello Digitale di Controllo (DDC) Il DDC per installazione interna, deve essere applicato a quadro, eseguendo le seguenti operazioni (fare riferimento a Figura 6.10 51): Avere: l'apparecchio e il DDC scollegati dalla rete elettrica. Attrezzatura e materiali occorrenti. 1. R ealizzare un'apertura di forma rettangolare di dimensioni 155 mm (larghezza) x 151 mm (altezza). 2. Posizionare il DDC sull'apertura effettuata e segnare i 4 punti dei fori da praticare per il fissaggio. Vedere Figura di riferimento. 3. Realizzare i n. 4 fori da 4 mm. 4. Procedere con l'operazione di bloccaggio del DDC sull'apertura del quadro eseguendo il fissaggio con le viti ed i dadi forniti a corredo.
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La temperatura operativa del DDC 0 - 50 C. Se la temperatura dell'ambiente dove installato il DDC raggiunge valori negativi, il DDC continua a funzionare correttamente fino alla temperatura di -10 C ma il display LCD dello stesso potrebbe non essere pi in grado di visualizzare i dati. 2) Come alimentare elettricamente il Pannello Digitale di Controllo (DDC) Il DDC necessita di un'alimentazione a bassa tensione (24 V) con trasformatore di sicurezza 230/24 Vac, 50/60 Hz; la potenza minima necessaria di 20 VA. Per alimentare il DDC (prelevando lalimentazione da un trasformatore predisposto in apposito quadro esterno), procedere come segue (riferimento a esempio di Figura 6.11 CCI/DDC - alimentazione elettrica52): Avere: l'apparecchio scollegato dalla rete elettrica; quadro elettrico esterno predisposto dall'installatore. Attrezzatura e materiali occorrenti. Accertarsi che nel quadro elettrico esterno, predisposto dall'installatore, sia stato inserito un trasformatore di sicurezza 230/24 Vac - 50/60 Hz, di potenza non inferiore a 20 VA. 1. T ogliere il coperchio posteriore del DDC svitando le 4 viti di fissaggio (particolare "A" - Figura 6.9 CCI/DDC50). 2. Predisporre un cavo idoneo all'alimentazione elettrica (sezione minima: 2x0,75 mm2). 3. Far passare il cavo di alimentazione (lato DDC) attraverso lapposita apertura nel coperchio del DDC ed effettuare il collegamento come illustrato nell'esempio, rispettando la polarit: morsetto 1 = 24 V; morsetto 2 = 0 V; morsetto 3 = terra. Il morsetto 3 del connettore a 4 poli ("AL") del DDC deve essere collegato a una terra di sicurezza (r0,1). Il morsetto 2 del DDC collegato internamente al morsetto 3, quindi a sua volta, connesso a terra. Effettuare la messa a terra del morsetto del trasformatore collegato al morsetto 2 del DDC; se il trasformatore utilizzato ha gi un filo collegato a terra, esso deve essere tassativamente collegato a questo morsetto. 1. T erminate tutte le operazioni, chiudere il coperchio posteriore del DDC fissandolo con le 4 viti di fissaggio.
51
Se il Cavo CAN BUS stato gi collegato al DDC (procedura successiva "3) Come collegare il Pannello Digitale di Controllo (DDC) all'apparecchio"), fare attenzione all'occhiello (o ai due occhielli) da 4 mm dello schermo del cavo CAN BUS: utilizzare la vite di fissaggio in prossimit della presa CAN BUS (in basso a destra) per bloccare l'occhiello (o i due occhielli) come illustrato in Figura 6.14 Collegamento del CAN BUS al connettore P854. Il DDC provvisto di una batteria tampone che, nel caso in cui manchi l'alimentazione elettrica, in grado di mantenere in memoria i valori impostati. La durata della batteria tampone di circa 7 anni, trascorsi i quali necessario rivolgersi al CAT Robur per sostituirla. 3) Come collegare il Pannello Digitale di Controllo (DDC) all'apparecchio Apparecchio e DDC comunicano tra loro attraverso una rete CAN (rete di comunicazione dati), caratterizzata da una serie nodi, collegati tra loro da un cavo CAN BUS. Per nodo della rete di comunicazione dati si intende ogni singolo elemento (DDC, apparecchio o singolo modulo) ad essa collegato. La rete CAN costituita da 2 nodi terminali ed eventualmente da un certo numero di nodi intermedi. Un elemento detto nodo terminale quando connesso ad un solo altro elemento. Un elemento detto nodo intermedio quando connesso a due altri elementi. DDC, apparecchio o singolo modulo possono comportarsi indifferentemente come nodi terminali o nodi intermedi. Vedere Figura 6.12 Rete CAN53.
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LEGENDA A apparecchio (GA/GAHP) B apparecchio (AY) C apparecchio (GA/GAHP) D DDC Esempio di rete con 4 nodi (1 DDC + 3 apparecchi).
1 nodo terminale rete CAN-BUS 2 nodo intermedio rete CAN-BUS 3 nodo intermedio rete CAN-BUS 4 nodo terminale rete CAN-BUS
> CARATTERISTICHE DEL CAVO CAN BUS Il cavo CAN BUS deve rispondere allo standard Honeywell SDS. La tabella che segue riporta alcuni tipi di cavo CAN BUS, raggruppati in base alla massima distanza possibile.
Tabella 6.2 Tipi di cavi CAN BUS
NOME CAVO Robur ROBUR NETBUS Honeywell SDS 1620 BELDEN 3086A TURCK tipo 530 DeviceNet Mid Cable TURCK tipo 5711 Honeywell SDS 2022 TURCK tipo 531 SEGNALI / COLORE H= NERO H= NERO H= BLU H= NERO L= BIANCO L= BIANCO L= BIANCO L= BIANCO GND= MARRONE GND= MARRONE GND= NERO GND= MARRONE LUNGH. MAX 450 m 450 m 450 m 200 m In tutti i casi il quarto conduttore non deve essere utilizzato Nota Codice d'ordine O-CVO008
Per una distanza complessiva da coprire 200 m ed una rete CAN con massimo 6 nodi (esempio tipico: 1 DDC + 5 apparecchi) utilizzabile un semplice cavo schermato 3 x 0,75 mm2. Come mostrato in Tabella 6.2 Tipi di cavi CAN BUS53, per la rete CAN necessario un cavo CAN BUS con 3 fili. Se il cavo disponibile comprende pi di tre fili colorati, utilizzare i fili con i colori indicati in6.2 Tipi di cavi CAN BUS53 e tagliare quelli non necessari. Il cavo ROBUR NETBUS disponibile come accessorio (Sezione 8 ACCESSORI70). > FASI DI COLLEGAMENTO Di seguito sono riportate le istruzioni specifiche da effettuare per collegare il cavo CAN BUS: 53
ase A: collegare il cavo CAN BUS al DDC. F Fase B: collegare il cavo CAN BUS all'apparecchio.
Le due fasi sono da eseguire in entrambi i casi degli esempi riportati in Figura 6.18 Collegamento CAN-BUS per impianti con una unit58(schema elettrico valido per il collegamento tra 1 DDC e un solo apparecchio) e in Figura 6.19 Collegamento CAN-BUS per impianti con pi unit59 (schema elettrico valido per il collegamento tra 1 DDC e pi apparecchi). Fase A: collegare il cavo CAN BUS al DDC Il cavo CAN BUS deve essere collegato allapposito connettore arancione fornito con il DDC, illustrato in Figura 6.13 54.
Figura 6.13
Connettore arancione per il collegamento del CAN-BUS al CCI/DDC (fornito con il CCI/DDC).
Il DDC ha dei jumpers da spostare per assumere le configurazioni di nodo terminale e di nodo intermedio (Figura 6.15 dettaglio fili e jumpers J21 - nodo terminale/intermedio CCI/DDC 55). Il DDC viene fornito con i jumpers CHIUSI (particolare "A" di Figura 6.15 dettaglio fili e jumpers J21 - nodo terminale/intermedio CCI/DDC55).
Figura 6.14 Collegamento del CAN BUS al connettore P8
LEGENDA A nastro isolante a protezione dello schermo del cavo CAN BUS B fili cavo CAN BUS C schermo cavo CAN BUS D terminale ad occhiello e vite di fissaggio
Per collegare un cavo CAN BUS ad un DDC, procedere come segue (riferimento a esempio di Figura 6.15 dettaglio fili e jumpers J21 - nodo terminale/intermedio CCI/DDC55): Avere: DDC non alimentato elettricamente. Attrezzatura e materiali occorrenti. 54
A dettaglio caso "nodo terminale" (3 fili; J21=jumper "chiusi") B dettaglio caso "nodo intermedio" (6 fili; J21=jumper "aperti") H,L,GND fili segnale dati
Dettaglio nodo terminale e nodo intermedio, posizione jumpers J21: "chiusi" - "aperti".
1. P redisporre il connettore arancione, rimuovendolo dalla busta in dotazione. 2. Tagliare un tratto di cavo di misura tale da permetterne linstallazione senza che questo subisca piegature nette. 3. Scegliere unestremit del cavo e rimuovere la guaina per un tratto di circa 70-80 mm, facendo attenzione a non tagliare la schermatura (calza metallica e/o foglio di alluminio e, se presente, il conduttore nudo a contatto con la calza) e i fili contenuti allinterno. 4. Arrotolare la schermatura e collegarla ad un occhiello da 4 mm, come illustrato in Figura 6.14 Collegamento del CAN BUS al connettore P8 54, dettagli "C" e "D". Procedere quindi come segue: 5. Collegare i tre fili colorati del cavo al connettore arancione, come riportato nel dettaglio "A" dell'esempio. Rispettare le corrette indicazioni dei morsetti L, H, GND (presenti sulla scheda del DDC alla base del connettore femmina "P8") riportate sia in Tabella 6.2 Tipi di cavi CAN BUS53, sia nell'esempio: se il DDC un nodo intermedio della rete, eseguire anche il punto "6"; se il DDC un nodo terminale della rete, non eseguire il punto "6" ma passare direttamente al punto "7".
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6. Solo per nodi intermedi: ripetere le operazioni dal punto "1" al punto "4" per laltro tratto di cavo CAN BUS necessario. Seguire poi il punto "5" e, per il collegamento del cavo al connettore arancione, fare riferimento al dettaglio "B" dell'esempio. Passare quindi al punto "7". 7. Inserire il connettore arancione, con i fili collegati, prima nellapertura predisposta nel coperchio del DDC, quindi inserirlo correttamente nellapposito connettore femmina presente sul DDC stesso. 8. Utilizzare la vite di fissaggio del coperchio posteriore del DDC, posta in prossimit della presa CAN BUS, per bloccare locchiello (o i due occhielli) da 4 mm (particolare D, Figura 6.14 Collegamento del CAN BUS al connettore P854). Ad un tentativo di trazione, il cavo deve risultare stabilmente bloccato. Fase B: collegare il cavo CAN BUS all'apparecchio Il cavo CAN BUS deve essere collegato allapposito connettore arancione presente sulla scheda elettronica a bordo macchina (vedere particolare "D" di Figura 6.16 Collegamento del cavo CAN BUS56).
Figura 6.16 Collegamento del cavo CAN BUS
LEGENDA A nastro isolante di protezione B schermo del cavo CAN BUS (precablato sull'ultima unit) C staffa fermacavi (sono presenti i cavi CAN BUS di un nodo intermedio) D connettore di collegamento del cavo CAN BUS alla scheda E conduttori (n 6) del cavo CAN BUS (nodo intermedio)
A D E C A
Collegamento del cavo CAN BUS alla scheda elettronica dell'ultima unit dell'apparecchio.
Per collegare un cavo CAN BUS ad un apparecchio, procedere come segue (riferimento a esempio di Figura 6.16 Collegamento del cavo CAN BUS56): Avere: apparecchio non alimentato elettricamente. Attrezzatura e materiali occorrenti. 1. R imuovere il pannello frontale dellapparecchio e il coperchio del quadro elettrico. 2. Tagliare un tratto di cavo di misura tale da permetterne linstallazione senza che questo subisca piegature nette. 3. Scegliere unestremit del cavo e rimuovere la guaina per un tratto di circa 70-80 mm, facendo attenzione a non tagliare la schermatura (calza metallica e/o foglio di alluminio e, se presente, il conduttore nudo a contatto con la calza) e i fili contenuti allinterno. 4. Se il cavo utilizzato ha un diametro insufficiente per poter essere bloccato nella staffetta fissacavi (dettaglio C), ingrossarlo con alcuni giri di nastro isolante applicato sulla guaina nella zona adiacente alla parte sguainata (diametro indicativo da raggiungere: 12-13 mm). 5. Rovesciare la schermatura sulla guaina; applicare del nastro isolante sopra la parte terminale della schermatura rovesciata (particolare A).
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LEGENDA SCH Scheda elettronica GND Comune dati L Segnale dati BASSO
H Segnale dati ALTO J1 Jumper CAN-BUS su scheda A Dettaglio caso "nodo terminale" (3 fili; J1=jumper "chiusi")
Connessione cavo CAN BUS alla scheda elettronica: dettaglio A caso "nodo terminale", dettaglio B caso "nodo intermedio"
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LEGENDA DDC pannello digitale di controllo SCH scheda elettronica S61 J1 Jumper CAN-BUS su scheda S61 J21 Jumper CAN-BUS su scheda DDC A collegamento nodo terminale - (3 fili; J1 e J21 = "chiusi") H,L,GND fili segnale dati (rif. tabella cavi) Collegamento cavo CAN-BUS tra DDC e una unit
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LEGENDA DDC pannello digitale di controllo SCH scheda elettronica S61 J1 Jumper CAN-BUS su scheda S61 J21 Jumper CAN-BUS su scheda DDC A collegamento nodi terminali - (3 fili; J1 e J21 = "chiusi") B collegamento nodo intermedio - (6 fili; J1="aperti") H,L,Gnd fili segnale dati (rif. tabella cavi)
Per il collegamento del pulsante di reset seguire le indicazioni riportate di seguito. Avere: apparecchio scollegato dalla rete elettrica. 1. I l cavo necessario per collegare il plusante di sblocco deve essere del tipo 3x0,75mm2. 2. Predisporre il cavo della lunghezza adeguata. 3. Collegare il cavo ai morsetti ciechi A (vedere Figura 6.20 Collegamento pulsante per sblocco centralina fiamma61). I morsetti ciechi si trovano allinterno della canalina sul lato destro. Per estrarli rimuovere il coperchio della canalina, far uscire i cavi dalle apposite fessure e richiudere accuratamente la canalina. La massima lunghezza ammissibile del cavo di collegamento di 20 metri. Lerrato cablaggio del pulsante per reset della centralina fiamma pu danneggiare il componente in maniera permanente. Si consiglia quindi di verificare attentamente il cablaggio prima di fornire alimentazione elettrica allunit.
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La Dichiarazione di Conformit dell'impianto CERTIFICA che l'impianto conforme alle normative in vigore. Tale dichiarazione un documento obbligatorio, pertanto, l'impresa abilitata che ha curato l'installazione dell'apparecchio deve, per Legge, rilasciarla al proprietario. erificare che siano corrette la pressione e la portata dacqua del circuito idraulico v e la pressione statica di rete del gas come indicate dal costruttore. Se sussistono tutte le condizioni sopra elencate, il CAT potr procedere con le operazioni, effettuando la "Prima Accensione" dell'apparecchio. In presenza di eventuali non conformit d'impianto riscontrate durante le verifiche preliminari, il CAT potrebbe non procedere con l'operazione di "Prima Accensione". In tal caso, il tecnico del CAT Robur deve: segnalare all'utente/installatore ogni eventuale anomalia d'installazione; segnalare all'utente/installatore ogni situazione ritenuta pericolosa per l'apparecchio e per le persone; segnalare ogni eventuale mancanza di documentazione relativa all'impianto; indicare, a fronte delle segnalazioni fatte, quali sono gli eventuali interventi correttivi sull'impianto che l'installatore dovr eseguire al fine di poter procedere con l'operazione di "Prima Accensione". L'utente/installatore tenuto ad eseguire gli eventuali interventi correttivi sull'impianto indicati dal CAT. A seguito degli interventi correttivi a cura dell'installatore, il CAT rivaluta l'impianto. A questo punto, se a parere del CAT sussistono le condizioni di sicurezza e di conformit dell'impianto, lo stesso potr procedere con la "Prima Accensione". Situazioni impiantistiche pericolose per le persone e per l'apparecchio. Se viene riscontrata una delle seguenti situazioni, il CAT non dovr eseguire la "Prima Accensione": apparecchio installato in locale chiuso; apparecchio installato a distanza insufficiente da superfici combustibili o comunque installato in condizioni tali da non consentire l'accesso e le operazioni di manutenzione in sicurezza; controllo dell'avviamento e dello spegnimento dell'apparecchio non tramite comandi di consenso funzionamento (o DDC, se connesso) ma attraverso il sezionatore esterno di collegamento alla rete elettrica ("GS", predisposto dall'installatore in apposito quadro); situazioni attribuibili a difetti o guasti dell'apparecchio avvenuti durante il trasporto o l'installazione dello stesso; odore di gas dovute a probabili fughe dall'impianto stesso e comunque tutte le situazioni dovute a impianti non conformi, ritenute (da valutazioni sul campo) potenzialmente pericolose.
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Situazioni impiantistiche anomale. Se viene riscontrata una delle seguenti situazioni, il CAT a sua discrezione, potr eseguire la "Prima Accensione", ma l'apparecchio verr lasciato spento fino al ripristino delle condizioni dettate dal costruttore: nstallazioni (potenzialmente non pericolose) non eseguite a regola d'arte, non i conformi alle Norme vigenti nazionali e locali; installazioni (potenzialmente non pericolose) non eseguite a regola d'arte, non conformi alle istruzioni fornite dal costruttore; installazioni che possono comportare anomalie di funzionamento dell'apparecchio.
Regolazione portata gas ai bruciatori e accensione Per effettuare la prima accensione dell'apparecchio, necessario effettuare le operazioni sotto riportate procedendo secondo l'ordine seguente. 1. Aprire il rubinetto dell'impianto per l'adduzione del gas all'apparecchio e controllare che non vi sia odore di gas (presenza di eventuali fughe). 2. Chiudere il rubinetto gas e verificare la pressione gas statica di rete (vedere la Procedura "Regolazione della portata gas" pi avanti esposta: dal punto 1 al punto 6). 3. Predisporre l'apparecchio per le operazioni della regolazione del gas (come da procedura specifica pi avanti esposta: dal punto 7 al punto 9). 4. Effettuare l'avviamento elettrico dell'apparecchio: accertarsi un'ultima volta che non vi sia odore di gas; attivare il sezionatore esterno (GS) della rete elettrica (predisposto dall'installatore elettrico in apposito quadro) mettendolo in posizione ON, acceso. 5. Effettuare l'avviamento elettrico del DDC, se connesso all'apparecchio (punto 10 della procedura specifica, per questa operazione vedere specifico libretto installatore - fascicolo 1). 6. Effettuare l'accensione dell'apparecchio attraverso i comandi di conenso funzionamento (o tramite il DDC, se connesso) (punto 11 della procedura specifica, per questa operazione vedere specifico libretto utente finale - fascicolo 2). 7. Procedere con la regolazione della pressione gas al bruciatore dell'apparecchio (come da procedura specifica pi avanti esposta: dal punto 13 in poi). 8. Verificare la pressione dinamica di rete (possibilmente da effettuare sull'unit pi distante dal punto di collegamento alla rete) eseguendo nell'ordine, come da procedura specifica pi avanti esposta, i seguenti punti: collegare il manometro (punto 1 e 2); riavviare l'apparecchio (punto 11 e 12); leggere il valore di pressione dinamica di rete sul manometro e verificare che tale valore soddisfi quanto gi richiesto al punto 4 (vedere anche Tabella 5.2 Pressione gas di rete33). 9. Effettuare la regolazione dei parametri funzionali dell'impianto. In fase di prima accensione, sul display della scheda elettronica dell'apparecchio (e/o sul display del DDC, se connesso), potrebbe essere visualizzato un codice di funzionamento. Se il codice di funzionamento generato dalla scheda elettronica dell'apparecchio, vedere la lista dei codice di funzionamento riportata nelle Tabelle del Paragrafo 9.1 GENERALITA' E CODICI DI FUNZIONAMENTO 71; se il codice di funzionamento generato dal DDC, vedere la lista dei codici riportata nel "libretto installatore - fascicolo 1" del DDC (fornito a corredo con lo stesso).
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14. Nel caso sia necessario regolare la pressione del gas: mantenere il bruciatore acceso ed il manometro collegato; rimuovere preventivamente il tappo di protezione della vite A (particolare A di Figura 7.1 66); agire sulla vite A della valvola gas (particolare A di Figura 7.1 66), ruotandola in senso orario per incrementare la pressione, o in senso antiorario per diminuirla, fino al raggiungimento della pressione indicata in Tabella 7.1 66; al termine dell'operazione riposizionare il tappo di protezione della vite A. 15. Spegnere l'apparecchio agendo sui comandi di consenso funzionamento (o attraverso il DDC, se connesso e in modalit controllore). 16. Togliere il manometro e riavvitare la vite di tenuta della presa pressione gas (particolare C di Figura 7.1 66). 17. Controllare con soluzione saponata eventuali perdite delle connessioni della rete gas.
Figura 7.1
LEGENDA A Vite regolazione pressione al bruciatore B Presa pressione in entrata C Presa pressione in uscita
Tabella 7.1
TIPO DI GAS PRESSIONE AL BRUCIATORE DIAFRAMMA ARIA DIAMETRO UGELLI G20 6,9 mbar 33,0 mm 5,3 mm G25 10,0 mbar 33,0 mm 5,3 mm G30 13,0 mbar 32,2 mm 3,3 mm G31 16,5 mbar 32,2 mm 3,3 mm
Regolazione dei parametri funzionali dellimpianto La regolazione dei parametri funzionali dell'impianto avviene attraverso la scheda elettronica (vedere Paragrafo 5.7 PROGRAMMAZIONE PARAMETRI IDRAULICI35) o tramite DDC (se connesso) Se l'apparecchio connesso al Pannello Digitale di Controllo (DDC), per le operazioni relative alla regolazione dei parametri funzionali dell'impianto in funzione delle esigenze dell'utente, fare riferimento al libretto del DDC (libretto utente finale - fascicolo 2) fornito a corredo con lo stesso.
7.2 MANUTENZIONE
Una manutenzione corretta previene i problemi, garantisce la massima efficienza di funzionamento allapparecchio e permette di contenere i costi di gestione. Le operazioni di manutenzione descritte in questo paragrafo devono essere eseguite esclusivamente dal manutentore dell'impianto oppure da un CAT Robur.
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1 - Si consiglia di pulire la batteria alettata ogni 4 anni [In ogni caso la frequenza dell'operazione di pulizia fortemente condizionata dal luogo di installazione]. 2 - Controllare che l'impianto raggiunga la termostatazione.
MANUTENZIONE PROGRAMMATA ORDINARIA Eseguire le operazioni descritte di seguito almeno una volta ogni 2 anni. Se lapparecchio sottoposto ad un uso gravoso (per esempio in impianti di processo o altre condizioni di funzionamento continuato) la frequenza delle operazioni di manutenzione deve essere aumentata. 67
Tabella 7.3
MANUTENZIONE PROGRAMMATA ORDINARIA Controllo dell'unit Pulire la camera di combustione Pulire il bruciatore Pulire gli elettrodi di accensione e rilevazione Verificare la pulizia dello scarico della condensa (liberare da ogni possibile ostruzione il foro di drenaggio della condensa) Sostituire la guarnizione siliconica *Solo nel caso in cui l'analisi dei prodotti della combustione risulti non conforme DA EFFETTUARE ALMENO UNA VOLTA OGNI 2 ANNI GAHP-A GAHP-GS/WS AY ACF GAHP-AR * * * * * *
Nella Sezione 5 INSTALLATORE IDRAULICO 24 sono riportati i suggerimenti relativi all'impianto idraulico.
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8 ACCESSORI
Questa sezione contiene un elenco degli accessori disponibili per linstallazione e luso dell'apparecchio. Per lordine di questi accessori rivolgersi a Robur S.p.A., chiamando il numero +39.035.888111.
Tabella 8.1 Accessori apparecchio
ACCESSORI Nome KIT supporti ANTIVIBRANTI per basamento: RTCF 120-00 KIT supporti ANTIVIBRANTI per basamento: RTCF 180-00 KIT supporti ANTIVIBRANTI per basamento: RTCF 240-00 KIT supporti ANTIVIBRANTI per basamento: RTCF 300-00 SEPARATORE IDRAULICO DDC (Pannello Digitale di Controllo) RB100 Remote Monitor System Cavo CAN-BUS Robur "NETBUS" Cavo per reti di comunicazione dati: per il collegamento in rete tra DDC e apparecchio Descrizione Kit composto da 4 piedini anti-vibrazione, da fissare nei fori gi predisposti sulle travi del basamento Kit composto da 6 piedini anti-vibrazione, da fissare nei fori gi predisposti sulle travi del basamento Kit composto da 8 piedini anti-vibrazione, da fissare nei fori gi predisposti sulle travi del basamento Kit composto da 10 piedini anti-vibrazione, da fissare nei fori gi predisposti sulle travi del basamento Separatore per equilibrare circuiti idraulici; con sfogo aria automatico, valvola di scarico e coibentazione Permette il controllo remoto di una o pi unit. Scheda elettronica per gestione temperature scorrevoli e/o gestione produzione remota ACS. Codice O-NTV012 O-NTV009 O-NTV010 O-NTV011 O-SPR000 O-CRM007 O-DSP001 O-DSP021 O-CVO008 Lunghezza massima: 450 metri (per i dettagli fare riferimento al paragrafo sui collegamenti elettrici) Note Per la posizione dei fori di fissaggio vedere il paragrafo sulle dimensioni Per la posizione dei fori di fissaggio vedere il paragrafo sulle dimensioni Per la posizione dei fori di fissaggio vedere il paragrafo sulle dimensioni Per la posizione dei fori di fissaggio vedere il paragrafo sulle dimensioni Portata acqua massima 15 m3/h. N.1 DDC per massimo 16 unit sullo stesso impianto. NB: per le unit multiple n. 1 DDC gi fornito di serie Utilizzabile unitamente al DDC.
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9 CODICI DI FUNZIONAMENTO
9.1 GENERALITA' E CODICI DI FUNZIONAMENTO
Durante il funzionamento dell'apparecchio, se dal display della scheda elettronica (od anche dal display del DDC, se connesso) si rileva un codice di funzionamento, necessario: prendere nota delle indicazioni visualizzate sul display; consultare la lista (specifica) dei codici di funzionamento; Per la lista dei codici di funzionamento generati dalla scheda elettronica dell'apparecchio fare riferimento alla Tabella 9.1 TABELLA CODICI DI FUNZIONAMENTO generati dalla scheda elettronica (firmware versione 3.024) 71. Se l'apparecchio connesso ad un DDC, la lista dei codici di funzionamento generati dal DDC riportata nel libretto del DDC (vedere "libretto installatore - fascicolo 1"). seguire rigorosamente le istruzioni in essa riportate (contattando il CAT Robur e quando richiesto). Se dopo aver eseguito queste operazioni lapparecchio non si avvia, eseguire prima le seguenti semplici operazioni di controllo: verificare che il sezionatore esterno predisposto dall'installatore in apposito quadro (vedere Sezione 6 INSTALLATORE ELETTRICO39), sia in posizione "ON"; verificare che gli interruttori di consenso funzionamento (vedere Paragrafo 6.3 COLLEGAMENTI PER IL FUNZIONAMENTO TRAMITE INTERRUTTORE DI CONSENSO48) o che il DDC (se connesso in modalit controllore) siano in posizione tale da richiedere il funzionamento dell'apparecchio; verificare che il rubinetto di adduzione del gas sia aperto; verificare che non vi siano ulteriori indicazioni segnalate sul display. A questo punto, se l'apparecchio continua a non avviarsi: evitare di procedere per tentativi, ma chiedere l'intervento diretto di un CAT Robur, comunicando il codice di funzionamento rilevato; scollegare l'apparecchio dalla rete elettrica e gas, interrompendo l'alimentazione elettrica attraverso il sezionatore esterno e l'adduzione del gas attraverso l'apposito rubinetto. Attendere l'arrivo del CAT contattato. Per le eventuali istruzioni operative di sblocco di un codice di funzionamento tramite scheda elettronica a bordo macchina, fare riferimento al Paragrafo 4.3 OPERAZIONI DI RESET E DEFROSTING MANUALE20. Di seguito l'elenco dei codici di funzionamento che possono essere generati dalla scheda elettronica dell'apparecchio (versione firmware 3.024). I seguenti codici sono visualizzabili anche dal display del DDC, se connesso.
Tabella 9.1 TABELLA CODICI DI FUNZIONAMENTO generati dalla scheda elettronica (firmware versione 3.024)
CODICI E 600 u 601 E 601 u 602 E 602 u 603 DESCRIZIONE CIRCUITO RESET CENTRALINA FIAMMA GUASTO TERMOSTATO TEMPERATURA LIMITE GENERATORE TERMOSTATO TEMPERATURA LIMITE GENERATORE TERMOSTATO FUMI TERMOSTATO FUMI CONDIZIONI DI INTERVENTO Anomalia del circuito di reset della centralina fiamma. Temperatura rilevata dal termostato limite sul corpo del generatore ELEVATA Persistenza u_01 per 1 ora, oppure intervento u_01 per 3 volte in 2 ore di funzionamento. Temperatura rilevata dal termostato fumi ELEVATA Persistenza u_02 per 1 ora, oppure intervento u_02 per 3 volte in 2 ore di funzionamento. MODALITA' DI RIARMO Contattare il CAT. Riarmare manualmente il termostato: il ripristino sar automatico al cessare della condizione generante. Contattare il CAT. Automatico al cessare della condizione generante Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se si ripresenta il Codice u_02 e/o E_02 contattare il CAT. Automatico ed avviene al cessare della condizione generante con isteresi di 2 C.
TERMOSTATO ANTIGELO ACQUA Temperatura rilevata dalla sonda acqua fredda in FREDDA uscita BASSA.
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u 604
VENTILAZIONE INSUFFICIENTE / SURRISCALDAM. CONDENSATORE VENTILAZIONE INSUFFICIENTE / SURRISCALDAM. CONDENSATORE TEMPERATURA AMBIENTE ELEVATA TEMPERATURA AMBIENTE BASSA TEMPERATURA INGRESSO CONDENSATORE ELEVATA TEMPERATURA INGRESSO CONDENSATORE ELEVATA ERRORE CENTRALINA FIAMMA FLUSSOSTATO ACQUA: Flusso acqua insufficiente FLUSSOSTATO ACQUA: Flusso acqua insufficiente ROTAZIONE INSUFFICIENTE POMPA OLEODINAMICA ROTAZIONE INSUFFICIENTE POMPA OLEODINAMICA PRESENZA BLOCCO CENTRALINA FIAMMA PRESENZA BLOCCO CENTRALINA FIAMMA SONDA TEMPERATURA ACQUA FREDDA IN USCITA DIFETTOSA SONDA TEMPERATURA ACQUA FREDDA IN INGRESSO DIFETTOSA SONDA TEMPERATURA USCITA CONDENSATORE DIFETTOSA SONDA TEMPERATURA INGRESSO CONDENSATORE DIFETTOSA SONDA TEMPERATURA ALETTE GENERATORE ELETTROVALVOLA GAS ALIMENTATA IN PRESENZA BLOCCO CENTRALINA FIAMMA ELETTROVALVOLA GAS NON ALIMENTATA ELETTRICAMENTE ELETTROVALVOLA GAS NON ALIMENTATA ELETTRICAMENTE SONDA TEMPERATURA EVAPORATORE GUASTA
Valori di (TCN - TA) > del limite previsto. Intervento u_04 per 2 volte in 2 ore di funzionamento Temperatura rilevata dalla sonda ambiente ELEVATA. Temperatura rilevata dalla sonda ambiente BASSA. Temperatura rilevata dalla sonda ingresso condensatore ELEVATA (T> limite previsto: menu 1 parametro 66) Persistenza u_07 per 2 ore, oppure intervento u_07 per 12 volte in 2 ore di funzionamento. Unit in E_12 e temperatura ingresso condensatore che aumenta di pi di 10 C entro 1 ora. Insufficiente portata acqua (il circolatore acceso ed il flussostato acqua aperto). Intervento u_10 per 5 volte dall'alimentazione dell'apparecchio, oppure presenza del u_10 per 2 ore. Insufficiente rotazione della pompa oleodinamica. Intervento u_11 per 2 volte in 2 ore di funzionamento. Mancata accensione bruciatore. Segnale di blocco fiamma Guasto (interruzione o corto circuito) della sonda temperatura acqua fredda in uscita. Guasto (interruzione o corto circuito) della sonda temperatura acqua fredda in ingresso. Guasto (interruzione o corto circuito) della sonda temperatura uscita condensatore. Interruzione o corto circuito della sonda temperatura ingresso condensatore. Sonda temperatura alette generatore La centralina fiamma in blocco (E_12) e l'elettrovalvola gas alimentata. In questo caso la centralina fiamma viene disalimentata (cessa la segnalazione E_12). Elettrovalvola gas rimasta spenta per 5 secondi (a centralina fiamma accesa). Presenza del u_29 per pi di 10 minuti (a centralina fiamma accesa). Guasto (interruzione o corto circuito) della sonda temperatura evaporatore
Automatico ed avviene 20 minuti dopo la generazione del Codice. Effettuare le opportune verifiche. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se il Codice persiste, contattare il CAT. Automatico ed avviene al cessare della condizione generante. Automatico ed avviene al cessare della condizione generante Automatico al cessare della condizione generante. Effettuare le opportune verifiche. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se il Codice persiste, contattare il CAT. Effettuare le opportune verifiche. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se il Codice persiste, contattare il CAT. Automatico ed avviene al ripristino della corretta portata dacqua. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se il Codice persiste, contattare il CAT. Automatico ed avviene20 minuti dopo la generazione del Codice. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se il Codice persiste, contattare il CAT. Automatico ed avviene quando l'elettrovalvola si riapre (nuovo tentativo di accensione), oppure dopo 5 minuti di permanenza). Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 0).Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1), inoltre il codice viene resettato anche durante la transizione da "freddo" a "caldo". In "caldo" il codice non viene gestito. Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 21). Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il ripristino automatico ed avviene se l'elettrovalvola gas si riaccende entro 10 minuti (a centralina fiamma accesa). Effettuare le opportune verifiche. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se il Codice persiste, contattare il CAT. In "caldo", il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1), inoltre il codice viene resettato anche durante la transizione da "caldo" a "freddo". In "freddo" il codice non viene gestito. Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il ripristino automatico ed avviene se, a circolatore acceso, cessa la causa generante, oppure (a circolatore spento) 20 minuti dopo la generazione del Codice. Il ripristino automatico ed avviene al cessare della causa generante, oppure 430 secondi dopo la generazione del Codice. In "caldo", il ripristino automatico ed avviene al cessare della causa generante; inoltre il codice viene resettato anche durante la transizione da "caldo" a "freddo". In "freddo" il codice non viene gestito. Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il ripristino automatico ed avviene 20 minuti dopo la generazione del Codice.
E 604 E 605 E 606 u 607 E 607 E 608 u 610 E 610 u 611 E 611 u 612 E 612 E 616 E 617
E 618
E 620 E 626
E 644
u 646 u 647
dell'acqua calda in ingresso oltre il TEMPERATURA ELEVATA ACQUA Temperatura limite funzionale superiore dell'apparecchio (se CALDA IN INGRESSO l'apparecchio in funzione). Temperatura dell'acqua calda oltre il limite TEMPERATURA BASSA ACQUA funzionale inferiore dell'apparecchio (se CALDA l'apparecchio in funzione). TEMPERATURA BASSA ACQUA CALDA TEMPERATURA DIFFERENZIALE ELEVATA ACQUA CALDA Intervento u_47 per 3 volte (in un'ora di circolatore acceso). Temperatura differenziale elevata dell'acqua calda.
E 647 u 648
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E 648
TEMPERATURA DIFFERENZIALE ELEVATA ACQUA CALDA SCHEDA AUSILIARIA ASSENTE ATTIVAZIONE FUNZIONE ANTIGELO - LATO FREDDO L'attivazione avviene solo se il circolatore spento e la funzione antigelo abilitata (vedere menu 1, parametro 77).
Intervento u_48 per 2 volte in 2 ore di funzionamento. Scheda ausiliaria assente. Temperatura dell'acqua di ingresso o uscita del modulo freddo scesa sotto i 4C (il Codice generato segnala l'avvenuta attivazione della funzione antigelo). In tal caso la funzione antigelo attiva il circolatore acqua impianto. Attivazione funzione defrosting. Il defrosting si attiva se sono passati almeno 90 minuti dal precedente defrosting (o 180 minuti se la temperatura inferire a -5 C), se la centralina fiamma accesa da almeno 15 minuti e se le condizioni della temperatura ambiente, dell'acqua calda in ingresso e dell'evaporatore ne richiedono l'esecuzione. A valvola ferma, attuato (risulta elettricamente aperto) il solo microswitch di fine corsa della parte opposta rispetto a quella prevista dalla scheda. A valvola ferma, nessuno dei due microswitch di fine corsa attuato (risultano entrambi elettricamente chiusi). A valvola ferma, entrambi i due microswitch di fine corsa sono attuati (risultano entrambi elettricamente aperti).
E 649
u 651
u 652
E 654
INVERSIONE: OPPOSTA
Il Codice si pu resettare automaticamente se, in seguito ad una nuova transizione, lo stato dei microswitch risulta corretto. Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il Codice si pu resettare automaticamente se, in seguito ad una nuova transizione, lo stato dei microswitch risulta corretto. Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il Codice si pu resettare automaticamente se, in seguito ad una nuova transizione, lo stato dei microswitch risulta corretto. Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il ripristino automatico ed avviene al cessare della condizione generante. Inoltre il codice viene resettato anche durante la transizione da "caldo" a "freddo". In "freddo" il codice non viene gestito. Il ripristino (funzione antigelo disattivata) automatico ed avviene se, con il solo circolatore acceso, le temperature dell'acqua calda in ingresso e in uscita si riportano sopra i 5C (in tal caso il circolatore si spegne); oppure, se stata accesa anche la centralina fiamma, quando la stessa temperatura raggiunge i 18C (in tal caso la centralina fiamma e poi il circolatore si spengono). Il Codice permane fino a quando non saranno inseriti e completati i parametri funzionali. Contattare il CAT. Nel caso di sostituzione della scheda potrebbe comparire il Codice E 80: ci significa che non sono stati impostati i dati di caratterizzazione unit. Il ripristino automatico all'inserimento dei parametri corretti. Se il Codice persiste, contattare il CAT: se i parametri sono errati necessario inserire e completare i parametri funzionali e di caratterizzazione unit (ACF); se la memoria danneggiata necessario sostituire la scheda. Il ripristino automatico ed avviene 5 secondi dopo la generazione del Codice. Il ripristino automatico ed avviene 5 secondi dopo la generazione del Codice. Il Riarmo pu essere effettuato da scheda attraverso menu 2, parametro 1. Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il Riarmo pu essere effettuato da scheda attraverso menu 2, parametro 1. Se il Codice persiste, contattare il CAT. Il Codice rientra automaticamente quando almeno uno dei due contatti si apre. Verificare fusibili e collegamenti di alimentazione 24-0-24 Vac sulla scheda. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se il Codice persiste o si ripresenta, contattare il CAT. Il ripristino automatico all'inserimento dei parametri corretti. Se il Codice persiste, contattare il CAT. Contattare il CAT. Contattare il CAT. Contattare il CAT. Contattare il CAT. Il Riarmo pu essere effettuato da CCI/DDC (o da scheda S61 attraverso menu 2, parametro 1). Se il Codice persiste o si ripresenta, contattare il CAT. Contattare il CAT.
E 655 E 656
u 678
TEMPERATURA ELEVATA ACQUA Temperatura elevata dell'acqua calda in uscita CALDA IN USCITA ATTIVAZIONE FUNZIONE ANTIGELO - MOD. CALDO L'attivazione avviene solo se il Modulo caldo spento e la funzione antigelo abilitata (vedere menu 1, parametro 163). PARAMETRI INCOMPLETI Temperatura dell'acqua di ingresso del modulo caldo scesa sotto i 4C (il Codice generato segnala l'avvenuta attivazione della funzione antigelo). In tal caso la funzione antigelo attiva il circolatore acqua impianto. Se la stessa temperatura scende ulteriormente sotto i 3C, la funzione antigelo accende anche la centralina fiamma. Parametri incompleti.
u 679
u 680
E 680
PARAMETRI NON VALIDI PARAMETRI BANCO 1 NON VALIDI PARAMETRI BANCO 2NON VALIDI PARAMETRI BANCO 1 NON VALIDI PARAMETRI BANCO 2NON VALIDI ATTIVAZIONE CONTEMPORANEA DEI CONTATTI RY E RW COLLEGAMENTI TRASFORMATORE O FUSIBILI 24 Vac GUASTI TIPI MODULO ERRATI (da menu 6) TEST DI MEMORIA FALLITO TEST DI MEMORIA FALLITO TEST DI MEMORIA FALLITO TEST DI MEMORIA FALLITO SONDA TEMPERATURA AMBIENTE DIFETTOSA SCHEDA GUASTA
Parametri non validi oppure danneggiamento della memoria parametri. Dati Banco 1 non validi Dati Banco 2 non validi Dati Banco 1 non validi Dati Banco 2 non validi Entrambi i contatti Ry e RW sono contemporaneamente chiusi. Danneggiamento di uno dei 2 fusibili di ingresso 24-0-24 Vac oppure interruzione di qualche filo dellalimentazione 24-0-24 Vac verso la scheda. Il tipo moduli impostato (dal menu 6) non corrisponde a quello gestito dalla scheda. Errori del processore. Errori del processore. Errori del processore. Errori del processore. Interruzione o corto circuito della sonda temperatura ambiente. Numero seriale di scheda assente e/o codice di versione hardware assente e/o chiave di criptazione scritta durante il collaudo di scheda assente.
u 681 u 682 E 681 E 682 u 683 E 684 E 685 E 686 E 687 E 688 E 689 E 690
E 691
GAHP-AR: codici di funzionamento generati dalla scheda elettronica (visualizzabili anche dal display del DDC).
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APPENDICE (ITA)
1 ACCORGIMENTI TECNICI PREVISTI DALLA LEGISLAZIONE ITALIANA PER IL TRATTAMENTO DELL'ACQUA DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI limitatamente al sistema di generazione di potenza termica per riscaldamento
Per loro stessa natura le unit ad assorbimento a gas non necessitano di torre evaporativa, e non hanno quindi bisogno di complessi e costosi sistemi di reintegro dellacqua. Tuttavia lacqua dellimpianto deve rispettare i parametri chimico-fisici previsti dalla legge per permettere alle unit ad assorbimento, come a qualsiasi altro generatore di calore idronico, di funzionare correttamente e di mantenere nel tempo la migliore efficienza propria e dellimpianto a cui sono connesse. I sistemi di climatizzazione Robur al pari di tutti gli impianti di climatizzazione funzionano con acqua di rete di buona qualit. Per prevenire possibili problemi di funzionamento o durata causati dalla qualit dellacqua di riempimento e di reintegro fare riferimento alle normative sul trattamento dellacqua degli impianti termici per uso civile e/o industriale ed attenersi ai parametri chimico fisici dellacqua indicati nella Tabella 5.1 Parametri chimico-fisici dell'acqua 28. In particolare la presenza di cloro libero nellacqua pu compromettere le parti dellimpianto e le unit Robur. Pertanto necessario accertarsi che il valore di cloro libero e il grado di durezza dellacqua siano conformi a quanto riportato nelle Tabella 5.1 Parametri chimico-fisici dell'acqua28. Allo scopo di tutelare lefficienza sia dellimpianto che degli apparati di produzione della potenza termofrigorifera, lo Stato ha emanato una serie di normative (Decreto del Ministero dello Sviluppo economico 37/2008 e Decreto del Presidente della Repubblica 59/2009) e di norme tecniche di riferimento (UNI 9182, UNI CTI 8065 e la UNI 10304). La normativa, per quanto attiene gli impianti di riscaldamento (tipologia che comprende anche gli impianti per la produzione di acqua calda sanitaria tramite accumulo, visto che questo viene alimentato dal circuito di riscaldamento) distingue a priori tra gli impianti in cui la durezza temporanea (ovvero la somma dei contenuti di bicarbonati e carbonati di calcio e magnesio che sottoposti ad innalzamento della temperatura precipitano dando la formazione del calcare. La durezza temporanea generalmente il 90% della durezza totale, quindi si soliti affermare che misurando la durezza totale si determina anche la durezza temporanea) inferiore a 25 f e quelli in cui invece superiore. Per questi prevista unulteriore distinzione sulla base della potenza termica complessiva dellimpianto. Queste le casistiche per gli impianti di solo riscaldamento (eventualmente con produzione indiretta di acqua calda sanitaria): Per gli impianti con durezza temporanea inferiore a 25 f richiesto un filtro di sicurezza sulla tubazione di adduzione dellacqua di reintegro allimpianto, con lo scopo di trattenere le impurit in sospensione nelle tubazioni. In aggiunta obbligatoria linstallazione di un sistema di trattamento chimico dellacqua circolante nel circuito di riscaldamento, installato sulla tubazione di ritorno al sistema di generazione. In Figura 1 75 possiamo vedere un esempio di realizzazione dellimpianto.
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LEGENDA A SISTEMA DI GENERAZIONE B IMPIANTO DI RISCALDAMENTO C ACQUEDOTTO 1 sezione filtrante acqua di reintegro 2 gruppo di caricamento automatico
3 dispositivo per il caricamento di prodotti protettivi e risananti 4 pompa circuito primario 5 pompa circuito secondario 6 separatore idraulico o serbatoio inerziale a 4 attacchi 7 valvole di intercettazione
Schema di impianto di trattamento del fluido termovettore in impianti con durezza acqua 25f e qualsiasi livello di potenza termica.
er gli impianti con durezza temporanea superiore a 25 f e potenza termica P inferiore a 100 kW richiesto il rispetto degli stessi requisiti di cui al caso precedente, come indicato in Figura 1 75. Per gli impianti con durezza temporanea superiore a 25 f e potenza termica superiore a 100 kW richiesto, oltre a quanto gi previsto per impianti sotto i 100 kW, linserimento aggiuntivo di un sistema di addolcimento dellacqua. Nella Figura 2 76 possiamo vedere un esempio di realizzazione dellimpianto.
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Figura 2
LEGENDA A SISTEMA DI GENERAZIONE B IMPIANTO DI RISCALDAMENTO C ACQUEDOTTO 1 sezione filtrante acqua di reintegro 2 addolcitore
3 gruppo di caricamento automatico 4 dispositivo per il caricamento di prodotti protettivi e risananti 5 pompa circuito primario 6 pompa circuito secondario 7 separatore idraulico o serbatoio inerziale a 4 attacchi 8 valvole di intercettazione
Schema di impianto di trattamento del fluido termovettore in impianti con durezza acqua > 25f e potenza termica > 100 kW.
Queste le casistiche per gli impianti destinati alla sola produzione di acqua calda sanitaria (non tramite accumulo): Per gli impianti di potenza inferiore a 100 kW o con durezza temporanea inferiore a 15 f richiesto un filtro di sicurezza sulla tubazione di acqua di alimento dellimpianto e un trattamento chimico di protezione dalle incrostazioni e dalle corrosioni. Per gli impianti con durezza temporanea superiore a 15 f richiesto, oltre a quanto previsto per gli impianti con durezza inferiore, linserimento aggiuntivo di un sistema di addolcimento dellacqua. Queste le casistiche per gli impianti destinati alla produzione di acqua calda per riscaldamento e di acqua calda sanitaria (non tramite accumulo):
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necessario utilizzare prodotti a base di orto e polifosfati alimentari per la protezione dalle incrostazioni e dalle corrosioni dei circuiti di acqua sanitaria (ad es. Cillit-55 M-H UNI prodotto da Cillichemie). I prodotti devono essere addizionati proporzionalmente allacqua con dosatori idrodinamici di polifosfati (ad es. Cillit-IMMUNO prodotto da Cillichemie). Note importanti sui prodotti protettivi e risananti Alcuni prodotti filmanti per la protezione dei circuiti idraulici agiscono inibendo lossidazione, e pertanto non sono compatibili con i circuiti in acciaio inox utilizzati per gli scambiatori interni delle unit Robur. Sono quindi sconsigliati per lutilizzo con le unit Robur. I prodotti utilizzati in tutti i casi devono rispettare quanto previsto dalla tabella delle caratteristiche acqua per le unit Robur (Tabella 5.1 Parametri chimico-fisici dell'acqua28). Secondo quanto previsto dal DPR 59/09, spetta al progettista e/o allinstallatore determinare la necessit dellutilizzo di tale prodotto, la scelta dello stesso, la concentrazione da utilizzare e infine assumersi la relativa responsabilit del buon funzionamento dellimpianto.
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DICHIARAZIONI DI CONFORMITA'
Figura 1
EC DECLARATION OF CONFORMITY
This is to declare that the ROBUR Gas Absortion Heat Pump (GAHP) are in conformity with the following ECDirectives: 2006/42/EC Machinery Directive with subsequent amendments and integrations. 2004/108/EC Electromagnetic Compatibility with subsequent amendments and integrations. Tested and examined according to the following norms: EN55014-1, EN55014-2, EN61000-3-2, EN61000-3-3, EN62233. 2006/95/EC Low Voltage Directive with subsequent amendments and integrations. Tested and examined according to the following norms: EN50165, EN60335-2-102, EN60335-1. 2009/142/EC Gas Appliance Directive with subsequent amendments and integrations. Tested and examined according to the following norms: EN 12309-1. EN 12309-2, EN 483. As proved whit EC certification number 0964, issued by KIWA Italia S.p.A Via G. Carducci,5 Milan-Italy 97/23/EC Pressure Equipment Directive with subsequent amendments and integrations. As proved with EC Certification number 1370 of all the components under pressure of the III category, issued by BUREAU VERITAS Italia S.p.A. Via Miramare, 15 Milan-Italy
via Parigi 4/6 24040 Verdellino/Zingonia (BG) Italy T +39 035 888111 F +39 035 884165 capitale sociale 2.028.000,00 i.v. iscritta al Registro Imprese di Bergamo n. 154968 codice fiscale/partita iva 00373210160 societ soggetta allattivit di direzione e coordinamento di Fin Robur S.a.p.A. di Benito Guerra & C.
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Figura 2
Dichiarazione di Conformita n: Declaration of Conformity n: Dclaration de conformit n: Konformittserklrung N: Deklaracja zgodnoci n: Verklaring van conformiteit n:
IT Con la presente si dichiara che i circuiti a pressione: 1. 2. del Refrigeratore dacqua a gas ad Assorbimento prodotto da ROBUR S.p.A., serie GA: ACF60-00 (standard e versioni speciali); delle Pompe di Calore a gas ad Assorbimento prodotte da ROBUR S.p.A., serie GAHP: GS, WS, A, AR (standard e versioni speciali); serie GAS HP: G, W, A (standard e versioni speciali);
rispondono ai requisiti richiesti dalla Direttiva sulle attrezzature a pressione 97/23/CE (PED) come comprovato dal Certificato CE di Valutazione di Conformit nell'Insieme:
MODULO H, Garanzia Qualit Totale, numero CE-1370-PED-H-ROB001-10-ITA Rilasciato da: BUREAU VERITAS ITALIA S.p.A. Via Miramare,15 20126 Milano Italy
Si precisa che tali circuiti sono dotati di una valvola di sicurezza (pressione di taratura 35 bar IVa categoria B+D) conforme ai requisiti della Direttiva sugli Apparecchi a Pressione 97/23/CE (PED) e, per quanto di propria competenza, controllata dall'ente incaricato della sorveglianza.
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UK We hereby declare that: 1. 2. pressurized circuit of the Gas Absorption Chiller manufactured by ROBUR S.p.A., series GA: ACF60-00 (standard and special versions); pressurized circuit of the Gas Absorption Heat Pump manufactured by ROBUR S.p.A., series GAHP: GS, WS, A, AR (standard and special versions); series GAS HP: G, W, A (standard and special versions);
comply with Pressure Equipment Directive 97/23/EC (PED) requirements, as proofed with EC Certification of all the components under pressure:
MODULE H for Total Quality Assurance, number CE-1370-PED-H-ROB001-10-ITA BUREAU VERITAS ITALIA S.p.A. Via Miramare,15 20126 Milan- Italy
Issued by:
In particular, these circuits are equipped with one safety valve (pressure gauge set at 35 bar IVa category B+D) compliant with the requirements of the Pressure Equipment Directive 97/23/EC (PED) and checked by the agency in charge of surveillance, as far as its own competence is concerned. FR Nous dclarons par la prsente que les circuits hermtiques pressuriss: 1. 2. des units Absorption gaz fabriques par la Socit ROBUR S.p.A., srie GA: ACF60-00 (standard et versions spciales); des Pompes Chaleur Absorption gaz fabriques par la socit ROBUR S.p.A., srie GAHP: GS, WS, A, AR (standard et versions spciales); srie GAS HP: G, W, A (standard et versions spciales);
rpondent la Directive sur les appareils sous pression 97/23/EC (PED) comme daprs le Certificat CE dEvaluation de lEnsemble sous Pression:
MODULE H, GARANTIE QUALITE TOTALE, numro CE-1370-PED-H-ROB001-10-ITA BUREAU VERITAS ITALIA S.p.A. Via Miramare,15 20126 Milano Italy
Dlivr par:
Nous prcisons que ces circuits sont quips d'une soupape de scurit (pression de rglage 35 bar catgorie IV, module B+D) conforme aux exigences de la Directive europenne sur les Equipments Sous Pression 97/23/CE et controle par lorganisme charg de la surveillance, en ce qui relve de sa competence. DE Hiermit erklren wir, da die hermetischen Kreislufe:
D-FGL073 rev.G 13 MCM SDC 002 del 21/01/2013
1. 2.
der gasbefeuerte Absorptionskltemaschine , produziert durch ROBUR S.p.A., Typ GA: ACF60-00 (Standard und in den verschiedenen Ausfhrungen); der Gasabsorptionswrmepumpe, produziert durch ROBUR S.p.A., Typ GAHP: GS, WS, A, AR (Standard und in den verschiedenen Ausfhrungen); Typ GAS HP: G, W, A (Standard und in den verschiedenen Ausfhrungen);
den Anforderungen der Druckbehlterverordnung 97/23/EC (PED) entsprechen und hiermit die EC Zertifizierung erfllen im Ganzen: x MODUL H, umfassende Qualittssicherung CE-1370-PED-H-ROB001-10-ITA BUREAU VERITAS ITALIA S.p.A. Via Miramare,15 20126 Milano Italy Ausgestellt von:
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Figura 4
Hiermit mchten wir klarstellen , da diese Behlter mit einem Sicherheitsventil (Eichungsdruck 35 bar Kategorie IV, Module B+D) entsprechend europischer Druckgerterichtlinie 97/23/EG ausgerstet, und sie wurden durch eine dafr zustndige berwachungsstelle berprft. PL Firma Robur owiadcza, e wymienione w deklaracji wyroby: 1) 2) Ukady cinieniowe Gazowych Absorpcyjnych Wytwornic Wody Lodowej produkowanych przez ROBUR S.p.A., z serii GA: ACF60-00 (w wykonaniu standardowym oraz wersje specjalne); Ukady cinieniowe Gazowych Absorpcyjnych Pomp Ciepa produkowanych przez ROBUR S.p.A., z serii GAHP: GS, WS, A, AR (w wykonaniu standardowym oraz wersje specjalne); serii GAS HP: G, W, A (w wykonaniu standardowym oraz wersje specjalne);
speniaj wymogi Dyrektywy 97/23/EC (PED) dotyczcej urzdze cinieniowych, co potwierdza Certyfikat EC dla urzdze pod cinieniem z kategorii III:
MODU H dla Total Quality Assurance, numer CE-1370-PED-H-ROB001-10-ITA BUREAU VERITAS ITALIA S.p.A. 20126 Milano Italy
Wydane przez:
Via Miramare,15
Ukady wyposaone s w zawr bezpiczestwa (warto cinienia ustawiona na 35 bar; IVa kategoria B+D) zgodnie z wymogami Dyrektywy 97/23/EC (PED) dotyczcej urzdze cinieniowych i sprawdzone przez agencj odpowiedzialn za nadzr w zakresie jej kompetencji. NL Hierbij verklaren wij dat de drukcircuiten: 1) 2) van de GasAbsorptie Koelers geproduceerd door ROBUR S.p.A., serie GA: ACF60-00 (standaard e speciale versies); van de Gasabsorptiewarmtepomp geproduceerd door ROBUR S.p.A., serie GAHP: GS, WS, A, AR (standaard en speciale versies); serie GAS HP: G, W, A (standaard en speciale versies);
voldoen aan de voorwaarden van de Pressure Equipment Directive 97/23/EC (PED), zoals gecertificeerd door EC Certificaat voor alle componenten onder druk:
Module H, Totale Qualiteits Garantie, nummer CE-1370-PED-H-ROB001-10-ITA Gepubliceerd door: BUREAU VERITAS ITALIA S.p.A. Via Miramare,15 20126 Milaan-Italie
D-FGL073 rev.G 13 MCM SDC 002 del 21/01/2013
In het bijzonder is dit circuit uitgerust met een veiligheidsventiel (drukmeter op 35 bar IVa categorie B+D) conform met de eisen van Pressure Equipment Directive 97/23/EC (PED) en gecontroleerd door de instantie, die belast is met het toezicht.
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Robur mission
Muoverci dinamicamente, nella ricerca, sviluppo e diffusione di prodotti sicuri, ecologici, a basso consumo energetico, attraverso la consapevole responsabilit di tutti i collaboratori.
Robur Spa tecnologie avanzate per la climatizzazione Via Parigi 4/6 24040 Verdellino/Zingonia (Bg) Italy T +39 035 888111F +39 035 884165 www.robur.it robur@robur.it
Revisione: L
Codice: D-LBR252
10/07/2013