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Carte false, di Valeria Luiselli (La Nuova frontiera, 144 pp.

, 14,50 euro) Non c niente di pi proficuo e pi piacevole del lasciarsi distrarre, la filosofia di vita di Valeria Luiselli: trentenne enfant terrible in ascesa della letteratura latino-americana, nata a Citt del Messico ma con ascendenze italiane e residenza a Venezia e New York. Al cimitero di San Michele, unisola rettangolare, la dividono da Venezia un braccio di mare e una muraglia, lautrice scopre una curiosa contrapposizione tra la tomba del poeta russo Iosif Brodskij e quella del poeta americano Ezra Pound: li considera antitetici in vita, ma uniti nella morte da una vecchietta, forse la proprietaria della pensione in cui Brodskij aveva alloggiato, che si porta via i cioccolatini lasciati sulla tomba delluno e i fiori della tomba dellaltro. Oppure in aereo, sublimando la tortura di quella pratica che diventata di moda da qualche tempo sui voli intercontinentali: uno schermo su cui viene proiettata la cartina di unenorme porzione di mondo con un aeroplanino bianco che avanza di un millimetro ogni sessanta secondi, in una meditazione dal sapore borgesiano sulla natura delle mappe geografiche che trova il proprio culmine in quella cartoteca di Citt del Messico, l dove si accumula tutta la polvere di Citt del Messico come se questa fosse la sua destinazione, il suo habitat naturale, alle prese con due libri dalle dimensioni gulliveriane almeno un metro e mezzo di lunghezza per uno di larghezza in cui viene minuziosamente illustrata la frontiera Messico-Guatemala. E poi pedalando per Citt del Messico. Come si traduce esattamente saudade. Un cadavere sul marciapiede. La metafisica del leggere una lingua che non si conosce bene. Lo scrittore come distributore di silenzi e vuoti. Filosofia del trasloco Pu succedere che anche un libro senza trama, come questo della Luiselli, si presti a essere letto tutto di un fiato, e proprio per vedere come va a finire.

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