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Maggio 2013 MenteSuggeSostanza Edizioni http://mentesuggesostanza.blogspot.it/ https://www.facebook.

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Il Tatuatore
Junichir Tanizaki

a cura di Armando Liccardo

Junichir Tanizaki 1886 - 1965

Indice
Introduzione Il Tatuaggio in Giappone Il Tatuatore 7 9 15

Introduzione
Una bellezza trascendentale sublimata in un corpo femminile divenuto tela superba grazie allarte di un maestro dellinchiostro. Unopera eccelsa, un rituale magico indelebile che si dispiega sottopelle in unimmagine dal potere inarrestabile. Sensualit e dolore, per un piacere estremo a cui impossibile resistere, che con forza innaturale, quasi demoniaca, ammalia ogni sguardo sino a rendere lanima prigioniera delle proprie trame. Mani, in trance, che schiudono un s rivelatosi fascino terrificante, una terribile tortura per la brama infuocata delluomo che mira alla sua possessione. Un avvelenamento estatico che rende vittime di emozioni dirompenti. Il racconto breve ma intenso della furia della bellezza, esaltazione della donna-demone che danza con piedi perfetti sui corpi degli uomini che ha reso suoi succubi, senza timore o paura alcuna, decisa come una vedova nera a irretire ogni desio. E la donna di Tanizaki, quella che inizia a dargli la notoriet nel 1910, anno di pubblicazione di Seshi (Il Tatua-

tore), e che mostra il suo fascino con una terribile mala. La decorazione del corpo non fine a se stessa ma latto con cui si trasferisce la propria anima ad una tela vivente, il momento in cui, lago trafigge contemporaneamente due cuori, in cui, goccia dopo goccia, luno scorre nellaltro per diventare segno indelebile di un potere che poi si inverte alla fine, quando lartista stesso si scioglie nelle fiamme di una perfezione a cui ha dato se stesso. Tanizaki ci conduce in un atmosfera seducente, intrisa di piacere pur non presentando nessun atto propriamente erotico. Le sue descrizioni della donna la materializzano in tutta la sua perfezione, avviluppata in un incantesimo che non da scampo. Il lettore si lascia atterrire da questa bellezza descrittiva che poi la bellezza che irretisce e lascia di sasso con un innamoramento istantaneo.

Il Tatuaggio in Giappone
Il tatuaggio in Giappone ha origini antichissime, pare infatti che le prime tracce si possano far risalire al periodo Jomon (10.000 a.C - 300 a.C) dove le dogu, figurine in ceramica, riportano segni simili alle trame di tatuaggi. Nello Gishiwajinden, testo storico Cinese del III secolo riportato che la gente di Wa (Giappone) decorava il volto ed il corpo con vari disegni. Questi segni differivano da trib a trib, nella dimensione e nella trama, ed in base allo status del tatuato. Nelle Trib pi antiche come Ryukyu e Ainu, il tatuaggio, simbolo di purezza, era usato anche come protezione contro le atrocit operate dalle trib avversarie, e possedeva quindi una connotazione positiva legata alla spiritualit e alla magia, rappresentando spesso anche passaggi da unet allaltra, o momenti importanti della vita, come let del matrimonio. Ma nellVIII d.C secolo che compare il primo libro Giapponese sui tatuaggi, il Kojiki, in cui si dice che esistono due tipi

di tatuaggio, uno di questi segno di distinzione per gli uomini di elevato rango sociale, mentre laltro marchio identificativo dei criminali. In questultimo caso si trattava di vere e proprie punizioni, una pratica che comunque pare abbia avuto inizio dalla met del periodo Kofun. Dal 600 d.C al 1600 d.C c poca letteratura, ma si conferma luso del tatuaggio per identificare i reietti della societ che formavano quindi i gruppi di minoranza. Certi studiosi affermano cha anche tra alcuni gruppi di Samurai vera lusanza di tatuarsi per identificarsi. Il Periodo Edo (1600 - 1867) una fase di grossi cambiamenti socio-economici strettamente connessi allunificazione del Paese e alla divisione in quattro caste del sistema sociale. Contemporaneamente il primo shogun sancisce regole ben precise per labbigliamento e sposando appieno la piet filiale del Confucianesimo invita a preservare il corpo como dono dei genitori. La prosperit economica del periodo favorisce un miglioramento dello standard di vita degli abitanti della citt che godono della fioritura delle arti e della diffusione di materiali preziosi, una ricchezza che si esprime nella gaiezza dei colori nelle decorazioni e nelle trame degli abiti.

Siamo nellEra Genroku, cio Ukiyo o mondo fluttuante, termine buddista che significa loscuro, oscillante mondo dellesistenza, o della caducit della vita. La gente della citt circondata dalla ricchezza non si preoccupa della salvezza futura preferendo invece crogiolare nei piaceri della carne vivendo per il momento. In questo contesto si diffondono la prostituzione legale, i quartieri di piacere e la figura della Geisha, artiste professioniste dellintrattenimento. Parallelamente fa la sua comparsa il tatuaggio (irebokuro), amato e accettato di buon grado soprattutto dalle yujos (prostitute legali), dalle Geishe e dai loro clienti. Inizialmente si tratta pi che altro di unarte del punto e non di disegno vero e proprio, e rappresenta un memento per gli innamorati e quindi un voto damore eterno. Tatuarsi il nome del cliente era uno degli atti damore che le Geishe erano tenute a fare, ed eventualmente a disfare nel momento in cui il cliente cambiava. Nel 1716 il nuovo shogun porta enormi cambiamenti, soprattuto inerenti alla troppa ostentazione di ornamenti lussuriosi; qualche anno dopo, dal 1720 al 1870 circa, viene introdotto il tatuaggio penale, un anello nero attorno al braccio o una lettera giapponese sulla fronte, indica il crimine compiuto dal

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tatuato. Il tatuaggio pittorico fa la sua comparsa nellera Horeki grazie allo sviluppo dellarte Ukiyo-e caratterizzata dalla rappresentazione del mondo fluttuante, quindi paesaggi, vita quotidiana e quartieri del piacere. In Giappone per la limitatezza dei materiali port allo sviluppo del sumie o suibokuga e cio dipinti ad inchiostro monocromo che influenzano anche il mondo del tatuaggio. Solo successivamente saranno importati i colori da altri paesi. I temi principali dellarte del tatuaggio Giapponese vengono dalle arti tradizionali, infatti il pennello del pittore viene alterato in un gruppo di aghi pronto a disegnare mitici personaggi dei racconti leggendari presi dal Suikoden, testo Cinese tradotto nel 1757, tra cui Shishin tatuato con nove dragoni in competizione tra loro. Il tatuaggio su tutto il corpo prende il via proprio dal sumie e dalla moda vestiaria del momento. Lidea viene dai costumi dei Samurai che avevano i loro disegni preferiti, una divinit o un dragone a protezione, proprio sul dorso del Jimbaori. Inizialmente infatti il tatuaggio pittorico si realizza solo sulla schiena poi successivamente sul resto del corpo ad eccezione di una striscia verticale sul torace che d proprio lidea di un

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abito sbottonato. Tatuarsi interamente vestirsi, dare personalit ad un corpo che altrimenti con la sua povera nudit non pu essere n bello n divino. Il termine iki indica lo stile, leleganza o lessere chic, e simboleggia proprio il carattere fondamentale del periodo Edo e dello spirito della gente comune che entra in competizione per mostrare il proprio essere cool, dando un forte colpo alle restrizioni di quel periodo. Dal 1804, periodo Bunka Bunsei, aumenta il numero di persone tatuate e inizia a diffondersi la figura del tatuatore professionista. Nel 1868, inizio dellera Meiji, il Giappone inizia la propria modernizzazione assorbendo molti elementi della cultura occidentale e coltivando nuovi modi di pensare e nuove attitudini. Nel cercare di diventare una delle pi importanti potenze modiali ed un paese sofisticato, il governo giapponese proibisce ogni forma di tatuaggio eccetto per gli stranieri. In risposta lo stile nipponico si diffonde oltre oceano. Nel 1948 il divieto di tatuarsi si attenua ma resta valido per i giovani sotto i 18 anni, ma a causa del suo passato il tatuaggio conserva oggi unaccezione negativa e oscura sebbene sia comunque una pratica legale. Infatti nonostante la moda giovane oggi veda nel tatuaggio e nel piercing una forma di auto-espressione, la gente resta in parte legata al codice etico nipponico e

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quindi non mai completamente a proprio agio, tutto ci ha portato alla diffusione del tatuaggio temporaneo che permette alle persone di essere alla moda e di non correre il rischio di infrangere il codice culturale.

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Il Tatuatore
Cera un tempo in cui gli uomini onoravano la nobile virt della frivolezza, quando la vita non era cos dura come oggi. Era un tempo piacevole, un tempo in cui gli spiritosi rendevano la vita eccellente ai ricchi e giovani gentiluomini tenendoli di buon umore e mostrando loro che il sorriso delle dame di Corte e delle geishe non spariva mai. Nei racconti illustrati di oggi, nel teatro Kabuki, dove rudi eroi maschi come Sadakuro e Jiraiya erano trasformati in donne -- ovunque la bellezza e la forza rappresentavano una sola cosa. Le persone facevano il possibile per abbellirsi, alcuni si facevano iniettare pigmenti sotto la propria preziosa pelle. Sui corpi degli uomini danzavano vistosi schemi di linee e colori. I visitatori dei quartieri del piacere di Edo preferivano noleggiare quei portatori di portantine che erano splendidamente tatuati; le concubine dei quartieri di Yoshiwara e Tatsumi si innamoravano di questi uomini. Tra questi uomini adornati non vi erano solo giocatori dazzardo, pompieri, e simili, ma anche membri della classe dei mercanti e addirittura samu-

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rai. Le esibizioni si tenevano di continuo; ed i partecipanti, si spogliavano per mostrare i propri corpi di filigrana, si colpivano orgogliosi, si vantavano dei propri nuovi disegni criticando i meriti degli altri. Cera un tatuatore giovane e molto bravo di nome Seikichi. Era elogiato ovunque come maestro del calibro di Charibun o Yatsuhei, e la pelle di decine di uomini gli era stata offerta come seta per il suo pennello. La gran parte dei lavori ammirati alle esibizioni erano suoi. Gli altri potevano essere noti per la capacit di rendere le ombre, o per luso del cinabro, ma Seikichi era famoso per la nitidezza senza rivali e lo charm sensuale della sua arte. Seikichi in passato si era guadagnato da vivere come pittore ukiyoye della scuola di Toyokuni e Kunisada, un background che, nonostante il suo declino allo status di tatuatore, era evidente nella sua coscienza e sensibilit artistica. Nessuno, il cui corpo non lo avesse interessato, avrebbe potuto comprare i suoi servigi. I clienti che egli accettava dovevano lasciar scegliere a lui il disegno ed il costo -- e resistere uno o anche due mesi allatroce dolore causato dai suoi aghi. Nel profondo del suo cuore il giovane tatuatore nascondeva un piacere ed un desiderio segreti. Il suo piacere era nellagonia degli uomini allorquando i suoi aghi penetravano la loro pelle, torturandone la carne gonfia e insanguinata; pi forte grugnivano pi forte era lo strano piacere di Seikichi. L om-

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breggiatura e la vermigliatura -- che pare fossero dolorossissime, erano le tecniche che pi amava. Dopo che un uomo era stato punto cinque o seicento volte nel corso di un intero giorno di trattamento e poi aveva ravvivato i colori con un bagno, avrebbe potuto collassare ai piedi di Seikichi mezzo morto. Ma Seikichi lo avrebbe guardato con disinvoltura. Ti avevo detto che faceva male, avrebbe apostrofato con aria soddisfatta. Quando un uomo senza spina dorsale si lamentava o stringeva i denti e torceva la bocca come stesse morendo, Seikichi gli diceva: Non fare il bambino. Trattieniti, hai a malapena cominciato a sentire i miei aghi. Avrebbe proseguito a tatuare, come sempre imperturbabile, con uno sguardo occasionale alla faccia in lacrime delluomo. Qualche volta un uomo molto forte stringeva i denti e resisteva stoicamente, senza neanche accigliarsi. Seikichi allora sorrideva e diceva: Tu sei uno tenace! Ma aspetta. Presto il tuo corpo comincer a pulsare di dolore. Dubito che rimarrai in piedi... Per molto tempo Seikichi nutriva il desiderio di creare unopera darte sulla pelle di una bella donna. Una donna tale doveva per possedere varie qualit sia nel carattere che estetiche. Un volto dolce e un corpo bello non erano abbastanza per soddisfarlo. Sebbene avesse ispezionato tutte le bellezze

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regnanti del quartiere del piacere di Edo non trov ci che cercava. Passarono diversi anni senza successo, ma il volto e la figura della donna perfetta continuavano ad ossessionarlo. Non perse mai la speranza. Un pomeriggio estivo durante il quarto anno della sua ricerca Seikichi si trov a passare per il Ristorante Hirasci, nel distretto Fukagawa di Edo, non lontano da casa sua, quando not il piede nudo bianco-latte di una donna spuntare dalle tende di una portantina che stava per partire. Al suo occhio fine, un piede umano risultava tanto espressivo quanto un volto. Questo era pura perfezione. Dita squisitamente cesellate, unghia come le iridescenti conchiglie della spiaggia ad Enoshima, un tallone rotondo come una perla, una pelle cos splendente da sembrare bagnata nelle limpide acque di una sorgente di montagna -- questo, infatti, era un piede da nutrire col sangue umano, un piede che doveva caplestare corpi. Certamente era il piede di una donna unica, che lo aveva eluso per molto tempo. Desideroso di catturare un pezzetto del suo volto, Seikichi comici a seguire la portantina. Ma dopo averla seguita per diverse strade e viuzze li perse di vista. Il vecchio desiderio di Seikichi si tramut in amore appassionato. Una mattina della successiva primavera egli era sulla veranda di bamboo di casa sua a Fukagawa, ad ammirare un vaso di lill omoto, quando ud qualcuno al cancello del giardino. Nellangolo del recinto interno apparve una giovane ra-

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gazza. Era venuta a fare una commissione per una sua amica, una geisha del vicino quartiere di Tatsumi. La mia signora mi ha chiesto di portarle questo mantello, e inoltre si chiedeva se lei fosse cos gentile da decorarne la fodera, disse la ragazza. Apr un mantello giallo zafferano da cui prese un mantello di seta da donna (avvolto in un foglio sottile con il ritratto dellattore Tojaku) ed una lettera. La lettera ripeteva la richiesta della sua amica e continuava dicendo che la ragazza avrebbe presto intrapreso la carriera da geisha sotto la sua protezione. Ella confidava nel fatto che, pur non dimenticando i vecchi legami, lui stesso avrebbe preso sotto la propria protezione questa ragazza. Credo di non averti mai vista prima, disse Seikichi, scrutandola attentamente. Sembrava avere appena 15-16 anni, ma il suo volto era di una bellezza stranamente matura, un aspetto da donna di esperienza, come se avesse gi speso anni nel quartiere del piacere e affascinato innumerevoli uomini. La sua bellezza rispecchiava i sogni di generazioni di uomini e donne eleganti che avevano vissuto ed erano morti in quella vasta capitale, doverano concentrati i peccati e la ricchezza della nazione. Seikichi la fece accomodare in veranda, e ne studi i piedi delicati, che erano nudi eccetto per gli eleganti sandali di paglia. Tu hai lasciato lHirasci su una portantina una notte del luglio scorso non vero?, le chies.

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Potrebbe essere, replic, sorridendo per la strana domanda. Mio padre era ancora vivo allora, e spesso mi portava l. Ti ho aspettato per cinque anni. Questa la prima volta che vedo il tuo volto, ma ricordo il tuo piede... vieni dentro un attimo, ho qualcosa da mostrarti. Lei si alz per andarsene, ma egli le prese la mano e la guid sulle scale verso lo studio che dominava lampio fiume. Poi prese due rotoli dipinti e ne srotol uno davanti a lei. Era un dipinto di una principessa Cinese, la favortia dellimperatore Zhou della dinastia Shang. Era piegata su di una balaustra con una posa languorosa, la lunga gonna decorata trascinata per met su una rampa di scale, il suo corpo fine a malapena capace di sopportare il peso della corona doro costellata di lapislazzuli e coralli. Nella mano sinistra teneva una grossa coppa di vino, inclinata verso le labbra mentre guardava in basso un uomo che doveva essere torturato nel giardino sottostante. Questi aveva mani e piedi incatenati ad una colonna di rame vuota in cui sarebbe stato acceso un fuoco. Sia la principessa che la sua vittima -- la testa chinata innanzi a lei, gli occhi chiusi, pronto ad incontrare il proprio destino -- erano rappresentati con terrificante vividezza. Non appena la giovane guard la bizzarra rappresentazione le sue labbra iniziarono a tremare ed i suoi occhi a brillare. Gradatamente il volto prese curiosamente ad assomigliare a quello della principessa. In quel dipinto scopr il suo s se-

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greto. Qui si rivelano i tuoi stessi segreti, Seikichi le disse con piacere quando vide il suo volto. Perch mi mostri questa terribile immagine? le chiese la ragazza guardandolo. Era diventata pallida. La donna sei proprio tu. Il suo sangue scorre nelle tue vene. Allora srotol laltro dipinto. Trattavasi di un dipinto intitolato Le Vittime. Nel bel mezzo vi era una giovane donna appoggiata al tronco di un ciliegio: gongolava su un mucchio di corpi di uomini che giacevano ai suoi piedi. Piccoli uccellini le volteggiavano intorno, canticchiando in trionfo; i suoi occhi brillavano di orgoglio e gioia. Era un giardino primaverile o un campo di battaglia? In questo dipinto la ragazza sentiva di aver trovato qualcosa che a lungo era rimasto nascosto nelloscurit del proprio cuore. Il dipinto mostra il tuo futuro, Seikichi disse, indicando la donna sotto il ciliegio -- limmagine della giovane ragazza. Tutti questi uomini manderanno la loro vita in rovina per te. Ti supplico di metterlo via! Gir la schiena come per fuggire a quellallettante richiamo e si prostr ai suoi piedi, tremante. Infine parl dinuovo. Si, ammetto che hai ragione su di me -- Io sono come quella donna... perci, per piacere mettilo via. Non parlare come una codarda, le disse Seikichi, con il suo

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malizioso sorriso. Guardalo pi da vicino. Non ti impressioner a lungo. Ma la ragazza rifiut di girare la testa. Ancora prostrata, il volto tra le maniche, ripeteva di essere spaventata e di voler andar via. No, devi restare -- Ti render stupenda, disse, avvicinandosi a lei. Sotto il suo kimono aveva una fiala di anestetico che aveva avuto tempo fa da un fisico Tedesco. Il sole mattutino scintillava sul fiume, infiammando di luce lo studio di otto tatami. I raggi si rifelttevano dallacqua disegnando onde dorate ed increspate sui fogli scorrevoli dei paraventi e sul volto della ragazza, che rapidamente si addorment. Seikichi chiuse le porte e prese i suoi strumenti di tatuatore, ma per un attimo si sedette come in trance, assaporando la sua completa e terribile bellezza. Pensava che non si sarebbe mai stancato di contemplare il suo volto sereno come una maschera. Proprio come gli antichi egizi avevano abbellito la loro magnifica terra con le piramidi e le sfingi, egli avrebbe abbellitto la pura pelle di quella ragazza. Rapidamente sollev il pennello che teneva tra il pollice e le ultime due dita della mano sinistra, ed appoggi la punta alla schiena della ragazza, e, con lago che reggeva nella mano destra, cominci a creare un disegno. Egli sentiva il proprio spirito dissolversi nellinchiostro nero-carbone che macchia-

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va la sua pelle. Ogni goccia del cinabro di Ryukyu che mescolava con alcool e spingeva dentro era una stilla del suo stesso sangue vitale. Intravedeva nel suo pigmento le prove della sua stessa passione. Presto divenne pomeriggio, e allora il tranquillo giorno di primavra giungeva alla fine. Ma Seikichi non si ferm un attimo, n il sonno della ragazza fu interrotto. Quando sopraggiunse un servo della casa delle geishe per chiedere di lei, Seikichi lo rimand indietro dicendo che se ne era andata molto tempo prima. Ore dopo, quando la luna era sospesa sulla casa attraverso il fiume, bagnando le case lungo la riva con una radianza da sogno, il tatuaggio non era nenache fatto per met. Seikichi vi lavor anche alla luce delle candele. Anche inserire una singola goccia di colore non era una cosa facile. Ad ogni puntura del suo ago Seikichi sospirava pesantemente e si sentiva come se avesse pugnalato il suo stesso cuore. Poco a poco, il tatuaggio iniziava a prendere la forma di una grossa vedova nera; e nel momento che il cielo notturno stava impallidendo allalba questa misteriosa, maligna creatura distese le otto zampe ad abbracciare lintera schiena della ragazza. Nella piena luce dellalba primaverile le barche erano spinte su e gi per il fiume, i loro remi rumoreggiavano nella quiete della mattina; le tegole del tetto luccicavano al sole, e la foschia cominciava ad assottigliarsi lasciando intravedere i

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gonfiori delle vele al primo frescore. Alla fine Seikichi pos il pennello e guard il ragno tatuato. Quellopera darte era stato il suo sforzo pi grande. Ora che aveva finito il suo cuore era zuppo di emozioni. Le due figure rimasero ferme per alcuni istanti. Poi la voce bassa e roca di Seikichi vibr per tutta la stanza: Per renderti davvero bella ho purificato la mia anima in questo tatuaggio. Oggi non c donna in Giappone comparabile a te. Le tue vecchie paure sono svanite. Tutti gli uomini saranno tue vittime. Come in risposta a queste parole un lieve gemito venne dalle labbra della ragazza. Lentamente cominci a riprendere i sensi. Ad ogni respiro, le zampe del ragno si muovevano come fosse vivo. Starai soffrendo. Il ragno ti ha nelle sue grinfie. A quel punto la ragazza apr leggermente gli occhi, con uno sguardo smorto. Gli occhi comiciarono a brillare progressivamente, come la luna brilla al pomeriggio, fino a scintillare in modo stupefacente sul suo volto. Fammi vedere il tatuaggio, disse, parlando come in sogno ma con una punta di autorit nella voce. Dandomi la tua anima devi avermi resa davvero bella. Prima devi farti un bagno per ravvivare i colori, sussurr Seikichi compassionevolmente. Ho paura che far male, ma sii coraggiosa ancora un p.

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Posso sopportare tutto per ottenere la bellezza. Nonostante il dolore che le percorreva tutto il corpo, ella sorrideva. Come punge lacqua!... Lasciami sola -- aspetta nellaltra camera! Odio avere un uomo che mi guarda soffrire cos! Quando lasci la vasca, troppo debole per asciugarsi da sola, la ragazza spinse via la mano compassionevole di Seikichi, e cadde al pavimento in agonia, gemendo come in un incubo. I suoi lunghi capelli scompigliati le cadevano davanti alla faccia in un selvaggio groviglio. Le bianche piante dei piedi erano riflesse nello specchio dietro di lei. Seikichi era stupefatto del cambiamento avuto dalla timida e docile ragazza del giorno prima, ma egli aveva fatto come ordinato ed era andato nel suo studio. Unora dopo lei torn, ben vestita, i capelli bagnati e morbidamente pettinati le cadevano sulle spalle. Piegata sulla ringhiera della veranda, guard in alto, il cielo appena nebbioso. I suoi occhi erano brillanti; non vera pi, in lei, nessuna traccia di dolore. Desidero darti anche questi dipinti, disse Seikichi, offrendole i rotoli. Prendili e vattene. Tutte le mie paure sono svanite -- e tu sei la mia prima vittima! Scocc uno sguardo lucente come una spada. Un canto trionfale le ronzava nelle orecchie. Fammi vedere il tuo tatuaggio ancora una volta, la supplic Seikichi.

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Silenziosamente la ragazza annu col capo e fece scivolare il kimono dalle spalle. Proprio in quellistante la sua splendida schiena tatuata colse un raggio di sole e il ragno fu avviluppato nelle fiamme.

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Marzo 2013 MenteSuggeSostanza Edizioni http://mentesuggesostanza.blogspot.it/ https://www.facebook.com/MenteSuggeSostanza grafica ed impaginazione: D22 Gecko Art in copertina: Narration di H. Michaux 1927 (estratto) Senza titolo di H. Michaux 1960

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