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Elio Jucci - Recensione di G.

Stemberger,

Il Talmud. Introduzione, Testi, Commenti, Bologna

1989, in Bibbia e Oriente 162, XXXI/4, 1989, 245-246. G.Stemberger, Il Talmud. Introduzione, testi, commenti, Edizioni Dehoniane, Bologna 1989, pp.452, Lire 50 OOO. L'opera ora tradotta in italiano da Donata Moretti, a sette anni dalla sua prima edizione, Mnchen 1982, nasce dalla penna di un autore noto per i suoi studi sul giudaismo in et rabbinica, Gnter Stemberger, nato a Innsbruck nel 1940, autore fra l'altro di Geschichte der jdischen Literatur. Eine Einfhrung, Mnchen 1977; Das klassische Judentum. Kultur und Geschichte der rabbinischen Zeit, Mnchen 1979, Die rmische Herrschaft im Urteil der Juden, Darmstadt 1983 oltre che della radicale revisione della classica Einleitung in Talmud und Midrash di H.L.Strack, Mnchen 1982 (la cui prima edizione risaliva al 1887, ma pi volta aggiornata e rivista dallo stesso Strack. Pi o meno contemporanea, 1894, anche un'altra introduzione molto diffusa, quella di Moses Mielziner, Introduction to the Talmud, New York 51968). L'opera che, come nota giustamente A.Vivian nella sua prefazione (pp.5-7) viene almeno parzialmente a colmare una lacuna che diveniva sempre pi pesante nella bibliografia italiana, si compone di tre parti: I, Origine, natura e contenuto del Talmud, pp.19-95, una equilibrata (ci si pu solo rammaricare della concisione estrema) presentazione dello sviluppo della letteratura talmudica, del suo spirito, dei principali problemi che pone allo studioso contemporaneo. II, Testi scelti, pp.97-389, ampia selezione di testi halakici, pp.108-216, e haggadici, pp. 217-389, compiuta e ordinata con una particolare attenzione all'aspetto letterario "per far conoscere al lettore la molteplicit dei generi letterari del Talmud" (p.10) e accompagnata dagli indispensabili commenti. III, La fortuna del Talmud, pp.391-431, che segue la progressiva affermazione del Talmud Babilonese, la crescente attivit dei suoi commentatori, venture e sventure dell'opera (ma anche delle comunit giudaiche) nell'epoca delle controversie cristiano-giudaiche, per giungere lentamente e progressivamente, da entrambe le parti, allo studio scientifico che finalmente oggi sembra essersi affermato (dello stesso Stemberger si veda anche la voce Judaistik nella Theolog. Realenzyclopdie (TRE), Vol 17, 1987, pp. 290-296 Dato il carattere divulgativo (di buon livello) dell'opera si pu comprendere l'assenza di note e di bibliografia, ma questo - nel ridotto repertorio italiano in materia - dispiace un poco; sarebbe auspicabile allora come buon complemento del presente volume la traduzione della Einleitung sopra citata. Viene parzialmente incontro al lettore la nota bibliografica curata da P.G.Borbone, pp.17-18, che si limita per esclusivamente a titoli italiani, ai quali non sarebbe stato male aggiungere il Commento alla Genesi e all'Esodo di Rashi di Troyes (XI sec.), usciti rispettivamente a Casale Monferrato 1985 e a Genova 1988, nelle traduzioni di L.Cattani e di S.J.Sierra e la traduzione di M.Perani del Midrash Temurah, Bologna 1986 (cfr. la mia recensione in Bibbia e Oriente, n.153, XXIX 3, 1987,150-152), testimonianze di come una tradizione esegetica possa contemporaneamente evolversi e mantenersi fedele ai suoi fondamenti. Segnaler infine che, non a caso, quasi in contemporanea uscito il volume di J.Neusner, Il Giudaismo nei primi secoli del cristianesimo, Brescia 1989 che indubbiamente non mancher di interessare i lettori dell'opera qui presentata.

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