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L.B.G. BILANCIO DIMEZZATO: COME PER IL PASSATO? Franco DAlfonso MILANO: ECCO IL PRIMO BILANCIO IN ARANCIO Andrea Arcidiacono PGT: TRASFORMAZIONI URBANE GOVERNO E REGOLE Paolo Bortolussi Silvia Mugnano SPAZI VUOTI A MILANO. UN BICCHIERE MEZZO PIENO Giuseppe Vasta PGT: QUESTIONI ECONOMICHE, I CONTI SENZA LOSTE Rita Bramante Micaela Francisetti CERCASI SCUOLA DISPERATAMENTE Ilaria Urzini ANCHE MILANO SCEGLIE IL TESTAMENTO BIOLOGICO Massimo Gargiulo ANCORA POSSIBILE SALVARE EXPO 2015? Giacomo Marossi VERIT E FEDE TRA FACEBOOK E TWITTER Lucia Bisi CITT: MILANO E LE LINEE DEL DESIDERIO Sergio Vicario CITT DELLA SALUTE: I VERI PERCH Gianni Zenoni NAVIGLI: AFFOSSATORI INCALLITI VIDEO SPAZI VUOTI A MILANO COLONNA SONORA Birdy PEOPLE HELP THE PEOPLE Il magazine offre come sempre le sue rubriche di attualit MUSICA a cura di Paolo Viola ARTE a cura di Virginia Colombo LIBRI a cura di Marilena Poletti Pasero TEATRO a cura di Emanuele Aldrovandi CINEMA a cura di Paolo Schipani e Marco Santarpia www.arcipelagomilano.org
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ficienza e scarsit di manutenzione mai raggiunti a Milano nel corso della propria storia. Ancora pi grave la situazione dellindebitamento: ha superato i 4,2 miliardi di euro facendo di Milano la citt con il pi alto debito dItalia in valore assoluto e con parametri procapite tre volte peggiori rispetto alla media dei comuni italiani. Il trend inerziale (cio in assenza di interventi correttivi) anche per effetto dei tagli operati dai governi Berlusconi e Monti nel corso del 2011, identificava per il prossimo quadriennio un catastrofico deficit di parte corrente superiore al 20%. Anche senza tener conto dei vincoli del patto di stabilit la situazione lasciata dalle precedenti amministrazioni quella di un Comune in sostanziale default, con il patrimonio in diminuzione e in stato di degrado e la pratica impossibilit di effettuare qualsiasi tipo di scelta politica. EVITATO IL DEFAULT NEL 2011 Lamministrazione Pisapia appena entrata in carica si trovata quindi a dover affrontare una manovra di assestamento di bilancio per coprire un potenziale deficit di parte corrente nellanno tra i 300 e i 400 milioni di euro potendo agire su spese teoricamente residue di non pi di 500 milioni di euro. LAmministrazione ha operato, come noto, fin dal mese di luglio 2011, poche settimane dopo il suo insediamento, utilizzando le leve a disposizione: - incrementi tariffari (Atm in primis agendo su tariffe ferme dal 2001 e mantenendo il livello tariffario al di sotto di quasi tutte le citt italiane ed europee comparabili); mantenendo fermi gli abbonamenti e ottenendo cos un forte incremento del loro numero; - tagli lineari alle spese; - alienazione di patrimonio (quote Sea e altro); Il deficit di parte corrente stato cos ridotto a -267 milioni di euro dal tendenziale - 430 mil di euro rilevato a luglio 2011, deficit interamente coperto con le entrate straordinarie. IL PIANO DI RISANAMENTO TRIENNALE - Evitato il default nel 2011 lAmministrazione comunale si trovata a dover affrontare una situazione inerziale potenzialmente ancora pi disastrosa: vd. Tab 0 A questa situazione si aggiunge il livello di investimenti sulla citt, ridotto a poco pi di 200 milioni di euro allanno, tale da aggravare in maniera forse definitiva lo stato di degrado del patrimonio cittadino di beni e servizi.
Gli stessi impegni in conto capitale per 1,3 miliardi di euro apparivano nel quadriennio molto a rischio, anche se contabilmente coperti. Le leve a disposizione per lamministrazione per intervenire restano di tre tipi: revisione della spesa corrente incremento delle entrate (tariffe, imposte) alienazione del patrimonio La valutazione effettuata dalla Giunta ha portato a impegnarsi per un risanamento strutturale e duraturo del bilancio corrente unito a un piano di investimenti sulla citt in grado di presentare per lanno dellExpo una citt allaltezza delloccasione. Nonostante la situazione di partenza, lobiettivo ambizioso che la Giunta si posta di riequilibrare il bilancio corrente in tre anni e lanciare un programma anticiclico di investimenti. Nel bilancio previsionale 2012 le riduzioni di spesa operate sono ancora in massima parte derivanti da operazioni di taglio, con le quali si ritiene di aver sostanzialmente esaurito larea aggredibile con manovra semplice di taglio di spesa. Le previsioni di riduzioni significative di spending review degli anni 2013, 2014, 2015 ammontanti a oltre 100 milioni di euro potranno scaturire solo da un processo di revisione strutturato, che non pu che essere condotto con lausilio di un nucleo dedicato e specialistico che oggi ancora non c e che riguarda la struttura dirigenziale e non quella politica. La leva tariffaria ha portato ad adeguare le tariffe milanesi dopo oltre un decennio di stabilit, ma da notare come queste restino ancora inferiori a quella delle maggiori citt italiane e soprattutto con riguardo ai trasporti, molto inferiori rispetto a tutte le citt europee. Il problema oggettivo che le tasse comunali si vanno ad aggiungere a un rilevantissimo incremento della tassazione nazionale e, soprattutto, a un mancato trasferimento della potest impositiva dallo Stato al Comune. Le norme sul cosiddetto federalismo fiscale sono state vanificate da contestuali tagli ai trasferimenti centrali che per erano gi stati anticipati ed effettuati sulle stesse partite! per questo che si determinato un effetto micidiale relativo allImu, che ha fatto assumere al Comune il ruolo di gabelliere, mentre il gettito della imposta che sostituisce lIci va in massima parte allo Stato. Si ricordi che prima di applicare qualsiasi addizionale comunale, per
effetto della nuova Imu, i milanesi verseranno comunque circa 400 mil di euro in pi rispetto al regime precedente che, vengono interamente incamerati dallo Stato Centrale. del tutto evidente che lintroduzione delle tasse comunali addizionali non pu e non deve essere aggiuntivo rispetto alla tassazione nazionale. Gi per lanno 2013 lintegrale attribuzione dellImu al Comune un obiettivo imprescindibile per lamministrazione Pisapia. Tabelle 1, 2 e 3 DAL RISANAMENTO AGLI INVESTIMENTI - Il punto di partenza per la redazione del Bilancio Preventivo 2012 stato, come si ricorda, uno squilibrio tendenziale delle partite correnti di 582 milioni di euro. Su questo differenziale, sul versante delle spese, pesa leffetto di circa 90 milioni di maggiori spese obbligatorie (aumento utenze e interessi, contratto di servizio Atm, ecc.) e circa 50 milioni di euro di riclassificazioni contabili che hanno riportato in spesa corrente voci che in passati esercizi si trovavano nelle spese in conto capitale. I principi di contabilit pubblica impongono le registrazioni dei conti di entrata e uscite non direttamente collegabili o elidibili. Per questa ragione si creano voci di spesa che sono direttamente collegate solo al materiale verificarsi di unentrata (per esempio: costi sostenuti per attivit coperte da sponsor; incassi Area C interamente destinate a spese aggiuntive per mobilit e trasporti); Analoghe ragioni di registrazione contabile generano sostanziali partite di giro che si elidono tra entrate e uscite (per esempio: il Fondo Cosap v/s entrate Cosap) che gonfiano il valore assoluto delle voci globali di spesa ed entrata di circa 10 milioni di euro per questa ragione, lapparente incremento di spesa corrente rispetto al preventivo 2011 corrisponde in termini effettivi una riduzione di circa 100 milioni di euro del costo dei servizi equivalenti, sostanzialmente in linea con il consuntivo 2011, che viene stabilizzato e consolidato, dopo essere stato frutto di un taglio emergenziale nel secondo semestre 2011. Tabelle 4 e 5 Lutilizzazione delle tre leve (incremento entrate, riduzione spese, entrate straordinarie) per riequilibrare partite correnti nellarco del quadriennio 2012 - 2015 permette alla Giunta Pisapia di presentare un piano di risanamento impegnativo ma realizzabile entro la consigliatura.
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La scelta stata quella di difendere il livello dei servizi erogati senza ridurli, nella convinzione che il venir meno anche parziale dellintervento comunale in una situazione di profonda crisi come lattuale possa avere conseguenze irreparabili sul tessuto della citt. La riduzione della spesa in s e non come effetto di un recupero di effiTab. 0
cienza / efficacia non quindi il valore che sta alla base del piano di risanamento. Lobiettivo aumentare e migliorare e non diminuire i servizi pubblici del comune di Milano. La realizzazione del piano di risanamento strutturale condizione essenziale per lanciare il programma di investimenti sulla citt di 2
miliardi di euro in quattro anni che caratterizzer lazione dellamministrazione Pisapia e per il quale si rende necessaria la cessione della quota di SEA Spa. Torneremo quanto prima su questo argomento.
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15.000 mq prescritto il ricorso obbligatorio al piano attuativo. Per ogni tipologia dintervento debbono essere previste e garantite dotazioni minime di aree per servizi e verde pari al 100% della slp realizzata o trasformata (20% nel caso di usi produttivi) ovvero, per interventi su aree superiori a 15.000 mq, dotazioni minime pari al 50% della superficie territoriale, comprensive della quota minima dedicata a residenza sociale. 3. Vengono rafforzate le indicazioni morfologiche introducendo regole per le altezze degli edifici in cortina, rispetto che dovranno rispettare laltezza minima dei fronti esistenti, e limitando il recupero degli edifici allinterno dei cortili al mantenimento delle altezze esistenti. 4. Viene prevista, pur confermando il principio generale dellindifferenza funzionale, una pi efficace incentivazione al mantenimento delle attivit produttive, con incentivi edificatori pari al 20% della slp esistente nel caso di interventi di ristrutturazione, o pari a 0,2 mq/mq di quote edilizie libere, ma vincolate al man-
tenimento della funzione produttiva, nel caso di ampliamenti delle attivit esistenti. evidente infine che una parte rilevante del nuovo progetto urbanistico per Milano sar legato alla trasformazione e riqualificazione del sistema degli Scali ferroviari. Il Pgt riformato individua nellAccordo di programma lo strumento pi adatto a garantire una procedura che, attraverso un percorso autonomo di negoziazione fra le parti, consenta di realizzare un contenimento delle previsioni insediative e di garantire un interesse pubblico rilevante, in via prioritaria finalizzato al miglioramento dellefficienza del trasporto su ferro di livello metropolitano. Un processo che trova nel nuovo impianto del Pgt una cornice coerente di riorganizzazione dellassetto urbano, a partire dal ruolo che il sistema ferroviario avr nel condizionamento delle scelte localizzative delle funzioni strategiche. Infine una partita importante si apre ora e riguarda la gestione del piano. Gli anni recenti dellurbanistica milanese hanno mostrato una debo-
lezza strutturale nella regia pubblica, incapace di recuperare alla citt le grandi valorizzazioni legate ai processi di trasformazione privata. su questo che si misurer in gran parte lefficacia operativa del Pgt: nella capacit di valutare e selezionare le proposte di trasformazione in base alla portata dei benefici collettivi per la citt. Lintroduzione di forme di incentivazione nel caso di concorsi di progettazione per le trasformazioni urbane va in questa direzione. Per gli esiti dobbiamo aspettare. *Politecnico di Milano - CTS Consulta Tecnico Scientifica del PIM per la revisione del Pgt
(*) In termini semplificati la superficie lorda di pavimento la somma di tutte le superfici coperte comprese entro il profilo esterno delle pareti perimetrali ai vari piani e soppalchi di interpiano, sia fuori terra sia in sottosuolo.
SPAZI VUOTI A MILANO. UN BICCHIERE MEZZO PIENO Paolo Bortolussi* e Silvia Mugnano**
In queste settimane a Milano si sviluppato un grande dibattito sul fatto che una porzione consistente del patrimonio immobiliare pubblico e privato sia inutilizzato e/o in stato di abbandono. Finora lattenzione si pi concentrata sulla definizione di regole per lindividuazione dei possibili aventi diritto alluso di tali spazi piuttosto che sul come sfruttare gli spazi esistenti. Crediamo che uno spazio pubblico debba essere pensato come un bene collettivo locale ovvero una risorsa a disposizione dellAmministrazione Comunale che pu e deve produrre benefici per la comunit territoriale e per i suoi cittadini. Di conseguenza, il compito principale che lAmministrazione Comunale dovrebbe ora affrontare pianificare come riutilizzare gli spazi per dare un contributo significativo alla rigenerazione della citt. necessario definire un metodo per stabilire verso quali obiettivi orientare l'uso degli spazi e per valutare, tra le diverse ipotesi percorribili, quelle che si ritiene possano restituire a questi luoghi usi e finalit condivise. Una complicazione non banale che nessuno a Milano sa di preciso dove e quanti siano gli immobili pubblici o privati non occupati, quali possano essere le destinazioni duso funzionale di queste aree, quale il loro stato di manutenzione e di conseguenza, quali e quanti siano gli investimenti necessari per poter avviare ipotesi di riutilizzo. Nellultimo anno sono nate numerose iniziative che, hanno raccolto e archiviato informazioni utili sugli spazi inutilizzati. Il Comune di Milano su questa strada ha recentemente dato avvio a un protocollo dintesa che traccia i passi da seguire per questa fase di mappatura. Il percorso rischia per di essere molto lungo e nel frattempo indispensabile procedere allapertura degli spazi gi disponibili. Ma assegnare gli spazi senza avere una strategia complessiva rischia di creare qualche confusione. Proprio in queste ore, per lattivazione di un percorso di assegnazione di uno spazio importante come quello dellAnsaldo, lAssessorato alla Cultura ha invitato gli operatori interessati, tramite un bando estemporaneo promosso con lo slogan UnOca sta per atterrare a Milano, a presentare progetti creativi e idee che verranno presentati nella tre giorni di eventi chiamati appunto Officine Creative allAnsaldo. Curiosando nella pagina facebook creata appositamente per presentare questa iniziativa, si legge Davide G. chiedere ma poi il Comune cosa ne far di questi progetti?. una domanda importante che, probabilmente, nei tre giorni dellOCA trover tante risposte e progetti, ma sembra palese che procedere alla destinazione degli spazi senza prima aver definito una strategia precisa pu creare il rischio di disperdere questa grande occasione di sviluppo della citt. Di benefici attesi e delle condizioni necessarie per lattivazione di processi virtuosi di riuso degli spazi comunali si discusso anche nel workshop Urban Futures Distretti creativi e sviluppo urbano: usare le propriet comunali come supporto allindustria creativa tenutosi allUrban Center di Milano. In tale occasione lassessorato alle politiche di Decentramento, i rappresentati dei Consigli di Zona e alcune tra le realt dellassociazionismo e dellindustria creativa milanese (Avanzi, Elita, Esterni, Innovation Festival, Temporiuso, Zona Tortona, etc) si sono confrontati ed espressi rispetto allutilizzo di spazi vuoti come supporto allindustria creativa. I benefici attesi sono stati brevemente cos sintetizzati: creare opportuni-
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t di lavoro; essere catalizzatori di processi di rigenerazione urbana; sviluppare processi partecipati; orientare, valutare e raggiungere sia profitti dimpresa che benefici di carattere sociale a favore della comunit territoriale in cui lo spazio ospitato. Diverse esperienze di riuso che stanno avendo successo non solo a Milano, potrebbero essere utilizzate come modello da sviluppare. La caratteristica che le accomuna la condivisione degli spazi e del progetto duso da parte di una serie differenziata di soggetti per competenze, caratteristiche e finalit. Imprenditori, artigiani, professionisti, imprese sociali, studenti, attraverso la condivisione di uno spazio sviluppano relazioni e scambi di idee che possono, e a volte riescono, creare innovative forme di impresa. Per ciascun progetto di riuso sarebbe importante che il criterio di selezione per definire i soggetti assegnatari tenga conto sia del loro profilo, sia della relazione che le attivit proposte potrebbero avere con il territorio in termini di attrattivit, coerenza con lo sviluppo urbano dellarea in questione e sostenibilit. Ci sembra fondamentale definire bene quali ipotesi permettono di coniugare gli interessi di sviluppo locale (con accenti, di volta in volta, sulleconomia sociale, creativa, culturale o artigianale) con la produzione di benefici di pubblica utilit. La scommessa ci sembra sia pertanto quella di collegare i benefici di impresa e di creazione di nuove occasioni di lavoro al raggiungimento
di interessi dellintera comunit territoriale. fondamentale infatti che le proposte di riuso abbiano la capacit di attivare relazioni, scambi e sinergie che alimentino il capitale sociale, culturale ed economico della comunit territoriale coinvolta. LAmministrazione Comunale, anche attraverso laiuto dei Consigli di Zona e referenti tecnici territoriali, potrebbe considerare di volta in volta le condizioni duso pi favorevoli, tenendo conto degli investimenti necessari per la gestione dellimmobile, lavvio dellattivit e la programmazione di azioni che garantiscano il raggiungimento di obiettivi condivisi con il contesto di intervento. Crediamo sia necessario investire energie e risorse nel facilitare il coordinamento di rete di soggetti attribuendo responsabilit specifiche a ciascun attore coinvolto nellintervento. Garantire un coordinamento richiede la presenza di un soggetto a cui attribuire il ruolo di responsabile del percorso di rigenerazione e sviluppo ipotizzato promuovendo il coordinamento delle risorse locali esistenti. In questo modo, lente gestore potrebbe avvalersi della consulenza o del supporto di un soggetto terzo che avrebbe la funzione di facilitare il perseguimento delle specifiche finalit di impresa anche grazie allo sviluppo di un rapporto di mutuo scambio con il contesto ospitante, orientando il perseguimento dei singoli interessi verso la realizzazione di benefici per la collettivit. Crediamo inoltre che per favorire processi partecipativi e per coinvol-
gere gli interessi e i desideri dei cittadini, sia necessario potenziare le opportunit di prendersi direttamente cura di spazi e territori. Le comunit territoriali devono poter contribuire attraverso partecipazione, competenze, interessi, aspettative e desideri di quei cittadini che avranno le capacit e gli interessi per contribuire direttamente alla definizione del piano degli obiettivi e dei risultati attesi di ciascun progetto di riuso degli spazi. La programmazione di questi interventi deve quindi considerare gli interessi specifici delle comunit territoriali consentendo forme di mutevole scambio tra gestori e abitanti, per evitare fenomeni degenerativi dove i vantaggi di alcuni possono creare conflitti o impatti negativi a tutte le altre realt non coinvolte nel processo dinnovazione. *UmanoUrbano, societ di promozione sociale e sviluppo locale **Laboratorio Perimetro, Universit Milano Bicocca
Nota: Il contributo frutto di pensieri e considerazioni nate a seguito di un lavoro sul tema degli spazi comunali a supporto dellindustria creativa svolto con il Comune di Milano in collaborazione tra il Laboratorio Perimetro - DSRS, Universit Milano Bicocca e la societ UmanoUrbano. Il materiale video e fotografico stato curato da Elia Rollier - UmanoUrbano
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gap potr essere risolto in fase attuativa. Parte di tale nuova edificabilit (circa 2,5 milioni di mq di slp) prevista poi sulle aree gi destinate a standard con vincolo decaduto e prevalentemente inedificate, con indice di 0,35 mq/mq. Lesperienza di PRG recenti in realt territoriali prossime mostra come gli operatori preferiscano per semplicit lintervento su tali aree, anche con indici pi bassi (0,1- 0,2 mq/mq), piuttosto che intervenire in modo pi ampio e complesso su aree dismesse con indici superiori (nellordine degli 0,6 mq/mq e oltre), pur con riferimento a valori di vendita inferiori a quelli milanesi e minore remunerazione quindi del fattore area. Si nota anche che in base al combinato disposto degli art. 4.6.m) e 37.5 delle Norme di Attuazione del Piano delle
Regole (parte integrante del PGT) viene facilitata la possibile trasformazione dei servizi esistenti in funzioni urbane private (residenza, ecc.); questo verosimilmente per facilitare i programmi di valorizzazione immobiliare da parte di Enti pubblici in difficolt finanziaria (la precisazione contenuta nellosservazione che ha portato a tale disposizione, di destinare le risorse cos ottenute alla realizzazione di nuovi servizi nella logica di razionalizzazione delle localizzazioni, non stata accolta). Si pu ritenere quindi che buona parte dellattuale (scarsa) domanda si rivolger a tali tipi dintervento, pi semplici, e che buona parte delledificabilit prevista dopo una probabile prima fiammata iniziale da parte di chi era restato in attesa
degli eventi resti inattuata, almeno nei prossimi anni. Il valore attribuito ai terreni (nellordine come visto dei 5 mld di euro, cui aggiungere quello generato nellhinterland, dove anche si registra un eccesso di offerta) rischia quindi, se gi entrato in un processo economico in ragione di compravendite avvenute o come garanzia di finanziamenti, di restare immobilizzato, anzich innescare processi di trasformazione economica o rendersi disponibile ad altri impieghi.
* In termini semplificati la superficie lorda di pavimento la somma di tutte le superfici coperte comprese entro il profilo esterno delle pareti perimetrali ai vari piani e soppalchi di interpiano, sia fuori terra sia in sottosuolo
(1) F. DELL'ORO, Cercasi scuola disperatamente. Orientamento scolastico e dintorni, Urra, Milano, 2011
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www.arcipelagomilano.org del consenso informato in base al quale la volont del paziente di interrompere una terapia indesiderata, anche gi iniziata, prevale su quella del medico curante un diritto riconosciuto dagli art. 3 e 32 della Costituzione, e pertanto direttamente applicabile. Tale diritto deve pertanto essere esteso, per il principio di uguaglianza previsto dallart. 3 della Costituzione, anche a coloro che abbiano perso la capacit di autodeterminarsi. A differenza di quanto era accaduto con Eluana Englaro, le cui volont erano state ricostruite mediante testimonianze di amici e parenti, il testamento biologico permette dunque di avere certezza del contenuto delle decisioni operate in merito ai trattamenti sanitari, in quanto promanate direttamente da colui che ne potrebbe essere in futuro il destinatario. In particolare, listituzione di un registro comunale svolge propriamente la funzione di garantire la provenienza delle dichiarazioni da colui che le ha sottoscritte, nonch lintegrit dei suoi contenuti, che in ogni caso possono essere modificati dal depositante. Il dichiarante pu inoltre indicare uno o pi fiduciari, che hanno il compito di rappresentare e difendere la volont dellincapace, sia nei confronti della struttura sanitaria sia, in caso di controversia, dinanzi allautorit giudiziaria. Quindi non del tutto corretto asserire che il testamento biologico non
ha valore giuridico: se vero infatti che non esiste una legge che gli conferisca immediato potere vincolante, anche vero che dal 2007 la costante giurisprudenza di numerosi tribunali italiani ha consentito ai pazienti incapaci di vedere rispettate le proprie volont in materia di trattamenti sanitari indesiderati. Faccio parte di un gruppo di cittadini da sempre sensibili alle tematiche dei diritti civili, che, allindomani della vittoria di Giuliano Pisapia, ha ritenuto maturate le condizioni politiche per proporre anche a Milano listituzione di un registro dei testamenti biologici. nato pertanto il Comitato promotore Io scelgo, al quale hanno aderito numerose personalit della societ civile, che non solo hanno sottoscritto la proposta, ma hanno anche registrato dei mini spot per il sostegno delliniziativa. Lo strumento utilizzato quello, mai sperimentato finora, ma contenuto nel regolamento per lattuazione dei diritti di partecipazione popolare del Comune di Milano, della proposta di delibera consiliare di iniziativa popolare. A differenza della petizione, la proposta di iniziativa popolare, al raggiungimento di 5.000 firme di cittadini milanesi, obbliga il consiglio comunale a esprimere un giudizio, accogliendola o respingendola. Per lorganizzazione dei banchetti per la raccolta delle firme vi stata la pronta adesione da parte di molti circoli del Pd, di associazioni e dei Comitati x Milano, che ha permesso
di raggiungere capillarmente tutte le zone della citt (potete trovare tutte le informazioni sulliniziativa e la dislocazione dei banchetti sul sito www.ioscelgo.info). Particolarmente significativa poi lesperienza di partecipazione alla raccolta delle firme, dove si constatato quanti cittadini milanesi abbiano gi redatto un testamento biologico, ma aderiscano a questa iniziativa in quanto desiderano ricevere una tutela istituzionale a unesigenza fortemente sentita. Sono state gi acquisite pi di 3.000 firme e, in occasione del superamento di met della campagna di adesioni, stato organizzato un evento, che si terr il 15 giugno alle ore 18.00 presso le Colonne di San Lorenzo, e che vedr la presenza di Gherardo Colombo e Claudio Bisio. Auspico pertanto che il rinnovamento cominciato a Milano prosegua con listituzione del registro dei testamenti biologici, insieme servizio civico e forte segnale politico di rilevanza nazionale. *Avocato, Responsabile legale Comitato promotore Io scelgo Per leggere la proposta di delibera consilare di iniziativa popolare clicca qui
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www.arcipelagomilano.org te, sui giovani. Buio in fondo al tunnel? Pessimismo assoluto? Per venirne fuori la ricetta sembra essere la stessa di tutti i problemi del Paese: facce nuove, coraggio di cambiare, onest e dignit. E intelligenza. Ma questa per fortuna non ci mai mancata. Almeno si dice. Non so se a poco pi di 1.000 giorni dallevento abbia ancora un senso la riapertura del dibattito sui contenuti dellExpo. Io ci ho provato pi volte nel passato guardandomi bene dallentrare nel merito delle questioni relative allarea espositiva, ai finanziamenti o la guida della macchina organizzativa. Lintervento di Beltrami Gadola mi induce a intervenire ancora una volta sulle questioni riguardanti gli obiettivi strategici del progetto. Come noto, Expo 2015 doveva avere come principale motivo di attrazione la messa in vetrina - in un unico spazio espositivo - dei diversi ambienti e delle diverse pratiche agricole del pianeta. Questo avrebbe consentito al mondo agricolo di accendere su di s i riflettori dei media e dellopinione pubblica mondiale. Si tratta di un obiettivo irrinunciabile, anche perch, come giustamente afferma Carlo Petrini, agricoltura oggi non vuol dire soltanto tradizione, ma soprattutto professionalit e innovazione. Tuttavia Expo 2015, anche alla luce delle variazioni intervenute nel progetto degli spazi espositivi, non pu enfatizzare questa sola parte della filiera alimentare. Soprattutto ora che gi pi del 50% della popolazione mondiale vive in conglomerati urbani e che una percentuale non irrilevante vive in zone nelle quali lagricoltura preclusa o fortemente limitata. Il successo di Expo 2015, ho avuto modo di osservare, si misurer sulla capacit o meno dellesposizione di far vivere unesperienza diretta, a quanti la visiteranno personalmente o attraverso i media, del percorso che gli alimenti compiono dal campo alla tavola. Questo al fine di far comprendere quale ruolo assolvono (o dovrebbero assolvere) ciascuno dei diversi protagonisti della filiera alimentare, quale sia (o debba essere) il loro impegno per sviluppare alimenti sempre pi idonei per il benessere e la salute dei consumatori e quale quello delle istituzioni nazionali e internazionali per garantire la sicurezza alimentare e promuovere una corretta alimentazione e un corretto stile di vita. La pubblica opinione, infatti, non ha sufficiente consapevolezza su quanto insieme agricoltura, industria, logistica, distribuzione e ricerca fanno per garantire la sicurezza e la qualit degli alimenti, offrire prodotti di qualit, provvedere alla loro distribuzione, favorirne la conservazione, migliorarne i valori nutrizionali, offrire alternative a chi soffre di allergie e intolleranze, sviluppare nuovi prodotti per il benessere e la salute dei consumatori, promuovere una corretta alimentazione, ridurre limpatto ambientale attraverso il packaging e i processi produttivi, ecc. Ebbene, pur tenendo presente che i protagonisti dellesposizione devono essere principalmente gli Stati, su questi temi non si percepisce ancora quale possa essere il ruolo della filiera agroalimentare, a partire da quella maggiormente impegnata sul fronte della ricerca e dellinnovazione. Teniamo presente che i visitatori di Expo 2015 verranno prevalentemente dai Paesi industrializzati, in primis dallEuropa. Pertanto, mentre dobbiamo ribadire il nostro impegno a dare risposte, attraverso lExpo, a come favorire laccesso dei Paesi poveri alle risorse alimentari, cercando di segnare un punto di svolta nella soluzione di questo dramma umano, non dobbiamo venire meno allimpegno di suscitare interesse verso lesposizione da parte di quanti si confrontano quotidianamente con problemi di sovrappeso e obesit e con le patologie che derivano da errati comportamenti alimentari e da stili di vita non salutari. Tra gli spunti di riflessione per la definizione delle strategie per lExpo, ne riprendo una che mi sta particolarmente a cuore e che si ricollega alliniziativa di Morimondo, sopra ricordata. Marco Vitale, sul Corriere della Sera del 30 marzo 2011, nellarticolo dal titolo NellOrto Lombardo, affermava che Si possono facilmente immaginare almeno una decina di luoghi (agricoli della nostra regione) di grande interesse che possono diventare un fuori salone capace di dare allExpo una caratteristica unica e irripetibile in grado di conciliare un Expo rispettoso dei canoni tradizionali e delle esigenze dei Paesi espositori con le mirabili testimonianze di sapienza agricola depositate in Lombardia. Ma i gruppi interessati realmente - ammonisce Vitale - devono assumere un atteggiamento da imprenditori e non da prenditori.
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www.arcipelagomilano.org Oggi molto pi facile diffondere la propria verit tramite internet e soprattutto Facebook. I tempi di reazione tra la ricezione del messaggio e lapposizione del fatidico like con conseguente click sul condividi quasi fisiologica e automatica: senza mediazioni. La notizia del congelamento dei prelievi bancari approvato in parlamento, il guru dei terremoti o la foto taroccata dellattentatore di brindisi, per citare degli esempi recenti, vengono diffusi e approvati a tempo di record e pi vengono approvati e diffusi pi assumono valore in s, come verit assodate e auto-evidenti. Per altro in queste pubblicazioni spesso ricorrente proprio il termine verit, nuova, che nessuno vi dice, nascosta, ma sempre verit. Lo sapeva bene John Rawls quando diceva che le conoscenze e i metodi di ragionare su cui si basano i principi di giustizia () devono per quanto possibile basarsi su verit chiare, ampiamente accettate dalla generalit dei cittadini o a essa accessibili. I media tradizionali, appannaggio delle tradizionali fonti di verit sono quanto mai screditati. A essi si prediligono forme spontanee, non filtrate, non sospettabili di interpolazioni eterodirette. Si perde quindi un principio di autorit certo. Questa mancanza richiede profonda stabilit interiore, riflessivit e pazienza nella verifica delle fonti. Lassenza di queste qualit rischia di portare a un comportamento tristemente gregario per cui se il dubbio sempre dietro langolo poi la dietrologia a farla da padrona. Dietrologia che professa semplicemente verit alternative, pi affascinanti e pi intriganti ma sempre verit. E allora chiunque oggi, per tante ragioni, anche senza titoli, pu essere fonte di verit. Chiunque si distingua o sia difficilmente riconducibile alle vecchie logiche assume pi autorit degli altri. Lanonimato della rete consente ad esempio a noti esponenti della destra fascista europea di fingersi professori di economia e diffondere video di youtube sulla crisi per suggerire il complotto plutogiudaico. Parlare di Grillo, a questo punto, sarebbe scontato e poco elegante. E allora, per concludere, ricordiamoci di quanto siano stati devastanti nella civilissima e moralissima Europa ottocentesca i Protocolli dei savi di Sion sulla conquista ebraica del potere. Ricordiamoci che i milioni di morti nei pogrom e nella Sho sono nati su quelle pagine. Ricordiamoci del Manzoniano assalto al Vicario di Provvigione che nel romanzo si salva e nella realt no. Correva lanno 1814: Giuseppe Prina veniva prelevato dalla sua casa di via Manzoni e seviziato in piazza Scala per quattro ore. E a farlo non fu la plebe ma i galantuomini della citt, convinti che rubasse. Cos come ad aderire al nazismo per primi, ci dice la Arendt, furono proprio i membri della societ rispettabile () che non fecero altro che cambiare un sistema di valori con uno nuovo.
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www.arcipelagomilano.org di sostare senza essere costretti a pagare la consumazione al tavolo di un bar. Non appena si crea un piano su cui ci si possa sedere - il bordo di una scultura, di una fontana, un gradino - subito evidente come esso si riempia di persone che vi si accomodano. In tema di abitabilit della citt, la possibilit di fermarsi a riposare, a guardare, a leggere, prioritaria. Naturalmente i percorsi pedonali, le piazze, i sagrati offrono i pi logici, elementari spazi per la sosta, cosi come altri luoghi particolari dotati di potenzialit perdute e mal utilizzate.. Movimento di mezzi, di auto, di biciclette, di piedi: pi la citt grande e pi ogni tipo di circolazione tra cui il camminare e il sostare - deve avere il suo posto. LINEE DEL SACRO - I recinti delle chiese si prestano a essere a essere aree di sosta, dislocate con regolarit e frequenza nello spazio urbano, che erano un tempo poli di socializzazione. Tali aree dovrebbero tornare a essere al riparo dallinvasione automobilistica, con un arredo urbano legato alla tradizione, e comunque con possibilit, come in parte gi esiste in taluni sagrati del centro, di sostare o di ristorarsi allaperto. Il sagrato di San Marco, ad esempio, unoccasione che si offre per il riscatto della cultura urbana: centralissimo e ombreggiato da alberi dalto fusto, ma non frequentato dai passanti, in quanto ingombro di automobili e privo di sedute. PIAZZA DUOMO - Definita da uno storico di fine Ottocento la piazza pi sgangherata del mondo, piazza Duomo stata per un lunghissimo arco temporale spazio a destinazione mercantile. Oggi, pur essendo il cuore della citt, sembra in attesa di acquisire un significato, subendo nel frattempo un quasi costante ingombro di allestimenti precari, provinciali e inaccettabili, che ne sviliscono il senso. Le persone si affollano sui gradini del Duomo, il che non favorisce il benessere e limmagine del luogo. Ripensare al progetto di Bosco di Renzo Piano TERRAZZI - Incoraggiare i privati che dispongono di terrazzi prospettanti su strada a dotarli di piante (in un rapporto di compatibilit col carico). Se per Bosco verticale si intende in definitiva un grattacielo con terrazzi piantumati, perch non favorire (forse con uno sgravio fiscale?) la diffusione di una moltitudine di boschi verticali? Laria migliorerebbe, mentre laspetto generale delle facciate non trasmetterebbe quel senso di chiusura e spesso di abbandono.
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www.arcipelagomilano.org presentano, soprattutto per gli istituti monospecialistici, un rischio molto alto di impoverimento sia delle dotazioni tecnologiche/strutturali, sia in termini di competenze professionali. I risparmi immediati, uniti ai vantaggi dei mancati spostamenti delle persone, potrebbero cos rivelarsi un boomerang per listituzione. Nello stesso tempo, per, andranno valutati attentamente i costi/benefici delle eventuali integrazioni che si vanno a realizzare, attraverso un confronto trasparente e il pi ampio possibile, sapendo che qualsiasi ipotesi presenter sempre dei pro ma anche dei contro. Il metro di valutazione non potr non tener conto, soprattutto di questi tempi, dei costi, ma dovr essere in grado di esplicitare il valore aggiunto in termini di salute apportato ai cittadini e, anche, al territorio, in una visione che non sia necessariamente confinata dentro la cinta daziaria milanese.
Diversivo. Da quando viene indicata come prossima vittima del rimpasto la vicesindaca si messa a parlare di registro delle coppie di fatto, di ruolo dei cattolici etc. Insomma la
vuole buttare in politica per salvarsi. Ma dai! Almeno Boeri chiede il congresso. *** Le vacanze di Gaffuri sono diventate un problema politico! Secondo Sel questo non il tempo delle tiepidezze.... contenuti e sfumature hanno indubbiamente indebolito lo
spessore dell'atto politico. Insomma vogliono un PD pi caliente. Pi banalmente una parte del PD vuole un altro capogruppo. *** Apertura della caccia alla Margherita. In molti aspiranti parlamentari spulciano le dichiarazioni di Lusi e i rendiconti per capire se qualche
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www.arcipelagomilano.org parlamentare ha potuto utilizzare i fondi ex Margherita per le proprie attivit. L'accusa quella di concorrenza sleale. Sopratutto se in futuro tornano le preferenze. *** Ci scusiamo con i lettori ma abbiamo equivocato. L'annunciato articolo Teoria e pratica dei servizi comunali del sindaco riformista che propone di estendere le funzioni del comune, soprattutto nel settore dei servizi sociali e dellassistenza, anche attraverso la municipalizzazione dei pubblici servizi non una nostra esclusiva. gi stato pubblicato nel 1899 a firma Caldara. Oggi sono all'ordine del giorno dei riformisti non le municipalizzazioni ma le privatizzazioni. I tempi cambiano e anche i riformisti. *** Dagli amici mi guardi iddio... specie se sono religiosi. La critica pi feroce a chi in giunta si occupa di integrazione e assistenza ai rom arrivata da Don Colmegna Diamo atto al Comune di aver molto cambiato i toni e le parole usate per questo tema, come anche di aver avviato una consultazione dei diretti interessati e dei loro rappresentanti. Ma ora di passare dalle parole ai fatti. Come dire in un anno avete fatto solo chiacchiere. *** Chiude lo Smeraldo e apre Eataly. Colpa del comune e dell'infinita costruzione dei parcheggi. Si passa dallo spettacolo dei Fichi d'india attualmente in programmazione alla conserva di fichi. Per i pi un dramma per la cultura. A mio parere la citt ci guadagna. ***
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Gentile signor Francesco Cacopardi, lei esprime in modo esemplare il pensiero unico dellassolutismo. La storia sono io, chi non la vede come me deve approfondire le sue conoscenze storiche, cio un ignorante. Non sorge in questo pensiero neppure il pi lontano sospetto che le conoscenze storiche vadano viste alla luce, non solo dei fatti, di molteplici e non sempre coincidenti giudizi sulla legittimit anche giuridica di questo o quel potere. Secolari propriet erano anche quelle dei Borboni, degli Austriaci e di altri poteri terreni e temporali che, come lo Stato Pontificio guerreggiavano, rapinavano, opprimevano, e talvolta perdevano in guerra. E chi fa una guerra e la perde, perde il diritto alle sue possessioni che passano al vincitore. Lo Stato Pontificio il risultato di una scelta della Chiesa Cattolica di erigersi in stato temporale grazie a una scelta caesaro papista contestata (ed io credo a buona ragione) da altre chiese cristiane. Perdipi si costruito questo potere su una frode, un ben noto falso storico. Cito da un corso di italiano per stranieri e quindi da una fonte non politico ideologica: La Chiesa per secoli ha giustificato il potere politico (temporale) dei papi, eredi degli imperatori romani, in base a un documento: la "Donazione di Costanti-
no". Secondo questo documento l'imperatore Costantino aveva preso la lebbra, papa Silvestro lo aveva battezzato e lui, subito dopo, era guarito. Costantino si era convertito al cristianesimo e aveva donato al papa la citt di Roma e l'Occidente, spostando a Costantinopoli la sede del potere imperiale. In base a questa donazione i papi consideravano legittimo il loro potere temporale; non solo, pretendevano di avere autorit anche sui sovrani dell'Occidente. Si tratta, quindi, di un documento importantissimo per la storia della Chiesa e dell'Occidente... Peccato che era un falso! Nel XV secolo Nicola Cusano e Lorenzo Valla (De falso credita et ementita Constatini donatione declamatio) hanno dimostrato che la "Donazione" non poteva essere stata scritta all'epoca di Costantino, nel 313, ma alcuni secoli dopo; la dimostrazione di falsit si basava su argomenti di carattere storico e linguistico (http://www.scudit.net/mdpapadona zione.htm) Anche dopo la terribile guerra civile americana, 12 aprile 1861 al 9 aprile 1865, gli Stati Confederati perdenti dovettero sottomettersi alle leggi dellUnione degli Stati Uniti dAmerica e ovviamente tutti i padroni di schiavi perdettero la propriet su milioni di individui. Da allora non passa anno o mese o giorno
o occasione qualsiasi che ci siano persone che, come lei fa per lo Stato Pontificio, rimpiangano i bei tempi andati e si lamentino dellabuso compiuto dagli Stati dellUnione sui confederati. Dimenticando che il primo colpo di cannone venne sparato proprio dagli stati Confederati. Non credo che neppure con le artiglierie di Fort Sumter riuscirei a farla desistere dalla sua ferrea convinzione che siamo noi italiani a essere ospitati dallo Stato Pontificio e non viceversa. Con il mio pezzo su ArcipelagoMilano, per, segnalavo un dato di fatto molto semplice. Gli eventi, che difficilmente non potrebbero apparire disgustosi e che coinvolgono autorit morali colte a comportarsi come una accozzaglia di fuorilegge, hanno fatto riflettere personalit anche di rilievo del mondo cattolico sulla necessit di distinguere tra Stato pontificio, che in quanto stato non una entit morale e la Chiesa Cattolica che invece lo (o lo dovrebbe essere). Io mi sono limitato a trarre la conclusione logica che questa distinzione non potr mai essere fatta finch le due entit coincideranno, anche fisicamente. Tocca ai cattolici credenti e pensosi del bene della Ecclesia ragionare e operare per liberare la Chiesa dagli intrighi di stato e dei suoi funzionari.
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www.arcipelagomilano.org molto interessanti come quelli dedicati a Musorgskij (direttore Jader Bignamini), a Britten e Bruckner (Claus Peter Flor), e a Beethoven e Mahler (Zhang Xian). Lultimo, la settimana scorsa, ancora diretto da Zhang Xian, aveva un programma magnifico e un interprete eccezionale: il programma prevedeva lOuverture del Franco Cacciatore di Carl Maria von Weber, il quarto Concerto per pianoforte e orchestra in sol maggiore opera 58 di Beethoven e la quarta Sinfonia in mi minore opera 98 di Brahms. Da leccarsi le dita. Ma la cosa pi straordinaria stata linterpretazione del pianista. Napoletano, giovane ma non pi giovanissimo ( del 1969), Roberto Cominati a quindici anni allievo di Aldo Ciccolini, a venti di Franco Scala, a ventidue anni vince il primo premio Alfredo Casella di Napoli e due anni dopo il Busoni di Bolzano. Ma la cosa pi straordinaria che a trentasette anni diventa incredibilmente pilota di aerei: non aerei da turismo, ma Boeing 737 di linea della Air One e per anni, suonando nei giorni di riposo, fa sia il pilota che il pianista! Con un curriculum di questo genere si avrebbe il diritto di essere sospettosi e prevenuti, ma il suo Quarto Concerto stato indimenticabile: una esecuzione lucida, raffinata ed elegante. Landante con moto - quelle settantadue meravigliose battute cui il Cominati e la Xian hanno dato un colore di intimit e di meditazione eseguendolo pi adagio che andante - stato un momento di grandissima poesia, assolutamente magico, come solo grandi interpreti sanno creare. La Xian un direttore dorchestra molto mutevole: sempre precisa, preparatissima, ha talento e un gesto sicuro e rassicurante per lorchestra. Talvolta una interprete raffinata - cos ci apparsa nel pezzo di von Weber raccontato con tutta la sua carica di beethovenismo talaltra un po scolastica come ci sembrata nella quarta di Brahms, eseguita con scarsa intensit e sostanzialmente priva di approfondimento della sua sofferta ragion dessere. Nel terzo tempo, il bellallegro giocoso, i toni quasi bandistici con i quali ha impegnato gli ottoni (purtroppo i corni non erano nella loro miglior serata) hanno avvilito la sinfonia, mentre la famosa passacaglia o ciaccona dellultimo tempo stata proprio negletta: le trenta variazioni, costruite da Brahms sulle otto note dellapparentemente semplice tema iniziale, non hanno avuto lovvia e necessaria evidenza e hanno perso la loro inquietante ossessivit. Questa volta dobbiamo dire che le mancato un po del pascaliano esprit de finesse.
Musica per una settimana *mercoled 13 al Conservatorio (Societ dei Concerti) la Sudwestdeutsche Philarmonie diretta da Vassilis Christopoulos esegue lOuverturedel Franco Cacciatore di Carl Maria von Weber, e di Rachmaninov la Rapsodia su un tema di Paganini per pianoforte e orchestra opera 43 (pianista Olga Kern) e la Sinfonia n. 2 in mi minore opera 27 *gioved 14, venerd 15 e domenica 17, allAuditorium, lOrchestra Verdi diretta Zhang Xian esegue di ajkovskij il Concerto per violino e orchestra in re maggiore opera 35 (solista Sergej Dogadin, vincitore del premio ajkovskij 2011) e la Sinfonia n. 5 in mi minore opera 64 *venerd 15, luned 18 e gioved 21 alla Scala repliche della Luisa Miller di Verdi diretta da Gianandrea Noseda per la rega di Mario Martone, con le scene di Sergio Tramonti, i costumi di Ursula Patzak e le luci di Pasquale Mari *marted 19 alla Scala prima della Manon di Massenet diretta da Fabio Luisi, con la regia di Laurent Pelly e le scene di Chantal Thomas; Manon sar Anna Netrebko
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www.arcipelagomilano.org predatori e vittime, stanno luno accanto allaltro, in una vegetazione rigogliosa e fiorita. E in effetti questa opera dialoga anche con gli altri due dipinti fioriti di Brueghel, esposti sempre in Pinacoteca: i Fiori in un bicchiere e il Vaso di fiori, esposti nella sala VII. Lallegoria dellAcqua ci mostra invece un paesaggio quasi lacustre, con pesci, crostacei e molluschi, in cui una vecchia divinit seduta accanto ad un giovane, con conchiglie che sgorgano acque fresche. Larcobaleno richiama un mondo primordiale, quasi lalba della Creazione. LAria lallegoria che ha in s il pi forte elemento mitologico, con al centro una dea vestita solo da un drappo rosso, circondata da una miriade di volatili e da puttini che giocano con strumenti astronomici. Questo fu lultimo dei quattro elementi ad essere dipinto ed anche quello che pi, disse il cardinal Federico, lo aveva perfuso tutto di gioia. Piccole enciclopedie del tempo, quasi miniate con la precisione e lamore per i dettagli tipici dei pittori fiamminghi. Quando il cardinal Federico Borromeo commission a Jan Brueghel i dipinti pensava alla Natura come luogo dove era possibile leggere limpronta del Creatore spiega il curatore Marco Navoni Anzi, dalla Creazione era possibile e doveroso risalire al Creatore stesso, secondo quanto afferma san Paolo, allinizio della lettera ai Romani, dove si legge: Dalla creazione del mondo in poi, le perfezioni invisibili di Dio possono essere contemplate con lintelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinit. Ecco perch queste allegorie, di sapore un po profano ma commissionate da un uomo di Chiesa, risultano cos dense di significato ed erano cos amate dal cardinale stesso. Unoccasione per vederle riunite, fino al 1 luglio, prima che vengano separate di nuovo, cos come gi le vicende napoleoniche imposero. RIZMATA Terra, Aria, Acqua, Fuoco - Il Ritorno di Brueghel allAmbrosiana Pinacoteca Ambrosiana. Fino al 1 luglio 2012 Orari: Da Marted a Domenica dalle 10.00 alle 19.00 Prezzi: Solo mostra RIZMATA: Intero: 5 , Under 14: 0 (accompagnati da adulto) Mostra RIZMATA + Pinacoteca + Mostra Leonardo Codice Atlantico: Intero: 15 , Ridotto: 10
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www.arcipelagomilano.org scopo: la creazione di una collezione di opere darte contemporanea da esporre a Milano nel futuro e presto auspicabile museo di arte contemporanea. Ecco dunque nascere la seconda edizione della mostra, esposta a Palazzo Reale, comprendente circa trenta opere di artisti internazionali e di primissimo piano: Mario Air (vincitore della prima edizione del Premio ACACIA), Rosa Barba, Vanessa Beecroft, Gianni Caravaggio, Maurizio Cattelan, Roberto Cuoghi, Lara Favaretto, Francesco Gennari, Sabrina Mezzaqui, Marzia Migliora, Adrian Paci, Paola Pivi, Ettore Spalletti, Grazia Toderi, Luca Trevisani, Marcella Vanzo, Nico Vascellari e Francesco Vezzoli. Opere darte che esplorano, com tipico dellarte contemporanea, tutti i medium e i supporti possibili: dalla fotografia ai video, dalla pittura alla scultura fino allinstallazione. Aprendo al pubblico la nostra raccolta vogliamo certamente proporre un evento culturale strettamente connesso al tempo che stiamo vivendo ma, nello stesso momento, iniziare un dialogo attivo e propositivo, perch larte contemporanea non rimanga appannaggio di pochi, bens sia promossa, conservata e tutelata. Questo il proposito di Gemma de Angelis Testa, presidente e fondatrice di ACACIA. Una sorta di mecenatismo collettivo dunque, tutto a favore della citt, che permette da una parte di comprare arte per il futuro museo, e dallaltra la conoscenza e la promozione dellarte e degli artisti pi importanti del panorama contemporaneo, con lobiettivo di essere capace di rispecchiare la contemporaneit e le sue dinamiche, un polo divulgativo in grado di trasmettere al suo pubblico formato da vari livelli culturali, la conoscenza dellarte, conclude De Angelis Testa. La mostra presenta anche per la prima volta al pubblico il lavoro di Rosa Barba, vincitrice del Premio ACACIA 2012: Theory in order to Shed Light. I suoi lavori, definiti sculture filmiche, sono il mezzo con cui lartista ama esprimersi, attraverso luso del video che viene smembrato nei suoi elementi strutturali: parole, musica, immagini e luce. La parola la parte che pi interessa Rosa Barba: frasi intere o testi vengono proiettati sulle pareti, accompagnati dal commento di voci fuori campo o dalla musica, utilizzando vecchi proiettori cinematografici collegati a strumentazioni di moderna tecnologia. In attesa dei grandi lavori, anche museali, per lExpo 2015, accontentiamoci per ora di avere un assaggio darte di quello che vedremo in pi adeguata sede. Gli artisti italiani della Collezione ACACIA - Associazione Amici Arte Contemporanea Palazzo Reale fino al 24 giugno. Ingresso gratuito Luned: 14.30_19.30 Marted, Mercoled, Venerd e Domenica: 9.30_19.30 Gioved e Sabato: 9.30_22.30
LIBRI questa rubrica a cura di Marilena Poletti Pasero rubriche@arcipelagomilano.org Credere e conoscere
di Carlo Maria Martini e Ignazio Marino Giulio Einaudi Editore, Torino, 2012 pp. 84, euro 10,00
Siamo convinti che la scienza e la medicina conoscano sempre una risposta a ogni quesito e dispongano di un rimedio per ogni necessit. Il progresso importante per migliorare la qualit della vita, ma non pu rappresentare la risposta a ogni quesito. C un ponte che possiamo costruire tra Chiesa e Scienza sul quale camminare per un dialogo onesto, rispettoso dei valori delluomo e aperto ai cambiamenti del tempo in cui viviamo. Il cardinale Martini si forza di trovare dei punti di contatto: non si tratta di accettare passivamente il neopositivismo, ma di fare uno sforzo per coordinare in maniera intelligente la conoscenza che abbiamo a disposizione. La storia ci ha insegnato come la chiusura aprioristica della Chiesa, di fronte agli inevitabili cambiamenti legati al progresso scientifico, non sia mai stata di grande utilit. Galileo Galilei docet, cos dice Martini. Lo scienziato senatore Ignazio Marino affronta i temi della vita, della morte e del sesso con una particolare sensibilit che, contrariamente ai pregiudizi, lo distinguono dal cosiddetto scientismo di chi fa della scienza il suo dio. Il senatore dichiara: La scienza non va messa in contrapposizione alletica ma va piuttosto ammesso che entrambe possono influenzarsi a vicenda. E nemmeno la fede va contrapposta alla scienza. Sul tema della vita, Martini ci invita a tenere sotto controllo il potere, sempre crescente, che luomo ha acquisito nel decidere della nascita, della non-nascita e del tipo di vita da dare ai propri discendenti. Pietro nella prima lettera scriveva: Pascerete il gregge di Dio che vi stato affidato non per vergognoso interesse, ma con animo generoso; non come padroni delle persone a voi affidate ma facendovi modelli del gregge (1Pt 5,2-3). Il cardinale pronto ad ammettere che in alcuni casi le abitudini contratte, linconscio e uninclinazione naturale possano spingere a scegliere un partner dello stesso sesso. Tale comportamento non pu venire perci demonizzato n ostracizzato. Pertanto si pu accettare il valore di unamicizia duratura e fedele, escludendo la donazione sessuale, per diventare ununione di menti e di cuori. Ognuno di noi dovrebbe convincersi, fin dalla prima et, che gioioso e non opprimente dominare se stessi, cos come succede ai sacerdoti che fanno voto di castit. Linnamoramento di Dio supera tutte le condizioni ordinarie di un amore umano. Marino crede che lamore sia una forza grande, invincibile, un sentimento che aiuta a realizzare il progetto pi ambizioso anche in campo scientifico. Ma esiste anche il dolore, quello insopportabile legato alle fasi terminali di una malattia. A un medico, per iniettare nella vena di un malato una sostanza letale, non basta la compassione, serve la fredda determinazione di compiere un atto che intenzionalmente e immediatamente causa la morte, conclude il senatore. E questo non si chiama omicidio? Ci che colpisce leccentricit dei due intellettuali che discutono sui nodi etici sempre pi controversi. Entrambi hanno fiducia nel futuro.
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CINEMA questa rubrica a cura di M. Santarpia e P. Schipani rubriche@arcipelagomilano.org Onora il padre e la madre
di Sydney Lumet [Before the Devil Knows You're Dead, Usa, 2007, 117'] con: Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Albert Finney, Marisa Tomei, Alesa Palladino, Michael Shannon, Amy Ryan, Rosemary Harris
May you be in heaven half an hour, before the devil knows youre dead Che tu possa stare in paradiso mezzora, prima che il diavolo sappia che sei morto. Suona cos il proverbio irlandese da cui Sidney Lumet ha tratto il titolo del suo film. Reso in italiano con Onora il padre e la madre (Usa, 2007, 117'), il quarto comandamento: quello che ci chiede di amare e rispettare mamma e pap. Proprio per quella mezzora di felicit Andy (Philip Seymour Hoffman) propone al fratello Hank (Ethan Hawke) di disonorare il comandamento, progettando una rapina ai danni della gioielleria dei genitori, Charles e Nanette (rispettivamente Albert Finney e Rosemary Harris). Tutto molto semplice: pistola finta, toccata e fuga in gioielleria e assicurazione per i vecchi. Almeno cos dovrebbe essere. Linsicurezza di Hank causa un equivoco catastrofico che porta la vicenda ai limiti della tragedia. qui che entra in scena il diavolo e la sua - comprensibile - sete di vendetta. Lumet, dietro la macchina da presa, sviluppa la storia servendosi di una serie di flashback che ruotano attorno alla rapina; la sceneggiatura di Kelly Masterson, invece, fa percepire limmoralit e la crudelt del genere umano. Carter Burwell, con le
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www.arcipelagomilano.org sue musiche, aggiunge quell'inquietudine che fa accelerare il ritmo cardiaco. Il corso degli eventi permette di gettare un'occhiata al passato e al presente dei protagonisti: gelosie, avidit, tradimenti. Vite che non riescono a trovare un equilibrio, una stabilit; ne abbiamo solo la parvenza: come una maschera che cerca di coprire la confusione. Il tutto inizia e finisce con (e per) Andy e Hank: disperati, frustrati, morti. In quanto tali, cercano di raggiungere il paradiso...prima che il diavolo sappia che sono morti. Paolo Schipani Il film in programmazione durante la rassegna Cinema e psicanalisi: non per soldi ma per denaro organizzata dall8 giugno al 4 luglio allo Spazio Oberdan Sala Alda Merini. Consulta qui la programmazione completa.
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