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Utilizzo
dei social network
nei comuni italiani
di medie e grandi
dimensioni
Reggio Emilia
Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Comuni 2.0
Reggio Emilia
Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
La ricerca è stata condotta da OPERA, Unità di Ricerca
del Centro di Ricerca GIUnO (Dipartimento di Comunicazione
e Economia - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia)
specializzata nello studio sia degli aspetti organizzativi
e manageriali peculiari delle industrie creative, sia dei processi
creativi e innovativi nelle organizzazioni che operano nei settori
più tradizionali, con particolare attenzione per i social media.
Responsabile Scientifico
Fabrizio Montanari, Università di Modena e Reggio Emilia
Coordinatore di Progetto
Annachiara Scapolan, Università di Modena e Reggio Emilia
Team di Progettazione
Nicola Bigi, Università di Modena e Reggio Emilia
Elena Codeluppi, Università di Modena e Reggio Emilia
Sara Ferri, Comune di Reggio Emilia
Nicoletta Levi, Comune di Reggio Emilia
Annachiara Scapolan, Università di Modena e Reggio Emilia
Collaboratori
Antonella Della Porta
Silvia Deni
Antonella Epifanio
Alberto Maestri
Introduzione La ricerca empirica “Comuni 2.0” è stata finalizzata a indagare
l’utilizzo da parte dei comuni italiani dei social media come stru-
menti innovativi di trasformazione dei processi di comunicazione
e delle relative implicazioni in termini organizzativi.
5
ricerca individuando un campione di riferimento composto da
realtà confrontabili tra loro. A tal fine, si è scelto di focalizzare
l’attenzione su realtà presenti su tutto il territorio nazionale che
siano comparabili in termini demografici e la scelta è quindi ri-
caduta sui comuni italiani di medie e grandi dimensioni, cioè con
una popolazione superiore ai 15.000 abitanti.
La ricerca è stata condotta tramite la somministrazione di un
questionario on line costruito intorno alle seguenti aree di inda-
gine:
- livello di diffusione e tipologia delle applicazioni social
media adottate dai comuni;
- finalità e utilizzo dei social media rispetto a:
o processi comunicativi comune-cittadini
o maggiore interazione nel rapporto cittadini-comune
o erogazione di servizi comunali tramite piattaforme
social media based
o integrazione verticale e/o orizzontale dei servizi
offerti ai cittadini
o comunicazione interna
- impatto organizzativo dell’adozione dei social media in
termini di:
o gestione operativa
o cambiamenti nell’organizzazione del lavoro e nelle
competenze richieste
o utilizzo di indicatori per valutare l’efficacia dell’in-
vestimento
o ostacoli alla progettazione e implementazione dei
social media
6
1. Il campione I comuni italiani di medie e grandi dimensioni (sopra i 15.000
abitanti) sono 709. Quelli che hanno partecipato alla ricerca
della ricerca rispondendo al questionario on line sono stati 206, cioè il 29%
della popolazione di riferimento. In particolare, hanno preso
parte all’indagine:
- il 75% dei capoluoghi di regione
- il 46% del totale dei capoluoghi di provincia
Da un punto di vista geografico, tutta l’Italia è ben rappresentata
dal campione di rispondenti. Infatti i comuni che hanno risposto
al questionario costituiscono:
- il 53% dei comuni del Nord
- il 34% dei comuni del Centro
- il 20% dei comuni del Sud
- il 18% dei comuni delle Isole.
2. Gli investimenti Dai dati raccolti, è emerso che, negli ultimi 3 anni, il 45% dei
comuni che ha partecipato all’indagine hanno investito in social
in social media media.
negli ultimi 3 anni
100%
90%
80%
70%
60% 55%
50% 45%
40%
30%
20%
10%
0%
no si
Grafico 1 - Negli ultimi 3 anni il comune ha avviato progetti sui social media?
7
100%
89%
90%
80%
70% 65%
60% 56%
51% 50%
50% 48%
40% 40%
40% 38%
30%
20%
10%
0%
Facebook YouTube Google Map Blog Twitter Altri tipi di Flickr Wiki MySpace
G.I.S.
Grafico 2 - I social media più utilizzati
3. L’intensità Come si vede dal grafico 3, i comuni italiani che hanno investito
in social media, lo hanno fatto con una certa cautela. Infatti,
degli investimenti su una scala che esprime l’intensità di investimento da 1 a 7, i
in social media comuni hanno investito mediamente in social media con un’in-
tensità pari a 3,05. I comuni che hanno investito di più (cioè
più di 4, il valore medio della scala utilizzata per misurare l’in-
tensità dell’investimento) costituiscono solo il 20% del totale
dei comuni “investitori”.
8
100
90
80
70 Facebook
60
N. Comuni
50 YouTube
blog
Google Map
40 Wiki Twitter G.I.S.
30 Flickr
MySpace
20
10
0
1 2 3 Intensità 4 5 6 7
9
quasi nel 70% dei casi non di vista formale, è sempre
è prevista l’indicazione del l’amministratore del profilo
gestore del profilo e/o del- o della pagina). Infine, solo
la pagina, né sono indicati in poco più della metà dei
eventuali contatti ai quali è casi, ai cittadini è data pos-
possibile rivolgersi. sibilità di pubblicare post,
c. il livello di integrazione video e foto.
orizzontale del profilo o
della fan page Facebook è In base alle analisi condotte
elevato con riferimento al è possibile osservare come le
sito internet del comune, pagine/profili che sembrano
mentre nell’80% dei casi non riscuotere maggior gradimento
esistono link tra il profilo o (in termini di numero amici/
la pagina Facebook e gli altri numero abitanti, commenti
social media implementati dei cittadini e di “I like”) sono
dal comune. quelle in cui gli amministratori
d. il livello di coinvolgimen- utilizzano un linguaggio molto
to che si vuole promuovere diretto e informale che stimola
con la gestione di Facebook l’interazione.
è mediamente buono: le Ciò non significa utilizzare
pagine fan e i profili sono espressioni “giovanilistiche”
molto aggiornati (in media o eccessivamente colloquiali,
sono stati pubblicati 50 post ma parlare in modo semplice
nell’ultimo mese), quasi (uscendo da schemi eccessi-
sempre ai cittadini è data la vamente tecnici, formali e
possibilità di commentare. burocratici) rivolgendosi diret-
A tal proposito, si evidenzia tamente ai cittadini.
una forte polarizzazione nel Coerentemente, poco efficace
numero di commenti presen- sembra essere anche l’utilizzo
ti nei profili e nelle fan page di feed che riprendono auto-
analizzate: a profili e pagine maticamente le notizie dai siti
poco commentate si con- comunali o da altre fonti.
trappongono infatti profili La pubblicazione del solo feed
e pagine dove i commenti non riscuote tanto successo
in media sono oltre 100. La proprio perché contraddice le
stessa polarizzazione si veri- indicazioni comunicative osser-
fica per gli “I like” e la velo- vate in precedenza.
cità di risposta da parte del Meglio accompagnare
comune a domande/com- i feed pubblicati sulle pagine/
menti posti dai cittadini: o profili Facebook con un’in-
non si risponde o si è molto troduzione, un commento
veloci nel farlo (il rispon- dell’amministratore, un invito
dente, almeno dal punto a leggerlo.
4. Gli obiettivi I comuni italiani hanno dichiarato di aver investito in social me-
dia per raggiungere una molteplicità di obiettivi (grafico 4).
dell’investimento Le finalità maggiormente perseguite riguardano:
in social media - l’aumento delle interazioni tra Comune e cittadini (89%
delle risposte). Tale obiettivo è considerato prioritario so-
prattutto dai comuni capoluogo di provincia e di regione
(rispettivamente 50% e 33%);
- il raggiungimento dei target più giovani della popolazio-
ne (86%);
- il miglioramento della tempestività delle comunicazioni
10
ai cittadini (63%);
- il raggiungimento di target di popolazione altrimenti
difficilmente raggiungibili, come ad esempio i cittadini
domiciliati all’estero (54%);
- la riduzione dei costi della comunicazione sostenuti dal
comune (45%).
100%
88% 86%
90%
80%
70% 63%
60% 54%
50% 45%
40%
29% 29%
30% 23%
20% 15%
10%
0%
Aumentare Raggiungere Migliorare Raggiungere Ridurre costi Aumentare Introdurre nuovi Ridurre tempi di Ridurre i costi di
interazioni con target giovani tempestività target comunicazione interazioni tra servizi erogazione erogazione
cittadini comunicazione difficilmente cittadini servizi servizi
raggiungibili
11
influenza è pari circa a 5 su una scala di intensità da 1 a 7.
Grafico 5. Il secondo soggetto ad aver avuto maggiore influenza, sia in ter-
mini di frequenza che di intensità, è costituito da dirigenti e fun-
100%
zionari comunali.
90%
Sindaco
80%
Assessore
Quadro/Funzionario
70%
Consulente esterno Giunta Dirigente
Università
60% Altra Istituzione/Ente Direttore generale
Ass. di cittadini
Segretario comunale
Ass. di categoria
N. Comuni
50%
40%
30%
20%
10%
0%
1 2 3 4 5 6 7
Rilevanza
Grafico 5 - I soggetti che hanno influenzato la decisione di investire nei social media
12
FOCUS 2 Come nel caso di Facebook, erente per tutti i video; nel
Come viene gestito sono stati analizzati i canali 30% dei casi, però, si riscon-
implementati dai comuni che tra l’utilizzo preferenziale
il canale YouTube hanno dichiarato di aver fatto del format della video-inter-
un investimento superiore a 4 vista, mentre in pochi casi
(su una scala da 1 a 7) su You- particolari, viene utilizzato
Tube o, in media, su tutti gli quello del documentario.
strumenti considerati. b. Il livello di trasparenza è
Dall’analisi è emerso che: basso: solo nel 15% dei casi
a. Il contenuto dei video è esplicita la mission del
pubblicati è molto vario, canale; come già nel caso
tendenzialmente non viene di Facebook, nella maggior
effettuata una scelta pre- parte dei casi non è prevista
cisa di specializzazione dei l’indicazione del gestore né
temi (ad esempio, si passa sono indicati eventuali con-
dai video di inaugurazione tatti ai quali è possibile ri-
di opere pubbliche a quelli volgersi. In quasi la metà dei
di presentazione di servizi casi, infine, nei video non è
del comune o del bilancio riportato il logo del comune.
di previsione, dai video su c. Il livello di integrazione
eventi culturali e ricreativi orizzontale è più basso ri-
come concerti, festival, a spetto al caso di Facebook
quelli che riportano le sedu- in quanto non solo mancano
te del Consiglio Comunale). i link verso gli altri social
La frequenza di aggiorna- media (ad esempio, in po-
mento non è elevatissima, in chi casi i video presenti nel
quanto nei casi più virtuosi canale YouTube sono posta-
(pochi in termini assoluti) ti anche sul profilo o sulla
i video vengono aggiorna- fan page di Facebook), ma
ti in media una volta alla anche (60% dei casi) i rife-
settimana o al mese. Quasi rimenti al sito internet del
sempre i video hanno una comune.
durata media superiore ai 7
minuti, dato che è contrario Alla luce di queste osservazio-
alle pratiche di utilizzo di ni, è possibile affermare che
questo strumento (normal- i comuni utilizzano YouTube
mente le persone preferi- soprattutto come una specie di
scono vedere video con una library on line dove depositare
durata inferiore ai 4 minuti). video (con formati, lunghezze
In media un video riceve 80 e caratteristiche molto diver-
visualizzazioni, anche se i se tra loro) che documentano
dati sono molto polarizzati diversi aspetti della vita della
con alcuni video che riscuo- comunità locale. Coerente-
tono grande successo ed mente, il livello di interazione
altri che hanno pochissime con i cittadini è molto basso
visualizzazioni. Nella mag- come testimonia il numero
gior parte dei casi non esiste estremamente limitato di com-
un formato predefinito e co- menti riportati.
7. L’utilizo dei social I social media vengono utilizzati dai comuni italiani soprattutto
per fornire informazioni alla cittadinanza e, in misura decisa-
media nei comuni mente inferiore, per raccogliere informazioni dai cittadini (gra-
fico 6).
Le informazioni fornite dal comune ai cittadini riguardano attivi-
tà e servizi comunali, e in particolare (in ordine di frequenza di
13
risposta):
- attività culturali (76%) e manifestazioni/attività sportive
(73%);
- mobilità e trasporti (46%);
- assistenza e servizi sociali (40%);
- scuola ed educazione (36%);
- bandi e gare (24%);
- novità in campo normativo (13%).
Per quanto concerne le informazioni raccolte dai cittadini,
i comuni hanno indicato (in ordine di frequenza di risposta):
- opinioni sui servizi erogati (38%) e suggerimenti per mi-
gliorare i servizi esistenti (36%);
- segnalazioni di eventi/attività (28%);
- suggerimenti per l’implementazione di nuovi servizi (21%);
- istanze su progetti per la città (16%).
80%
69%
70%
60%
52% No Si
48%
50%
40%
31%
30%
20%
13%
11%
10%
0%
Per raccogliere inf o Per f ornire inf o Per avviare Per erogare nuovi
discussioni e dibattiti servizi
Grafico 6 - L’utilizzo dei social media
14
FOCUS 3 Come nel caso di Facebook e Facebook: spesso i contenuti
Il caso Twitter e Flickr di YouTube, sono stati analiz- di post e tweet coincidono
zati i canali implementati dai esattamente, anche a cau-
comuni che hanno dichiarato sa del frequente utilizzo di
di aver fatto un investimento feed che riprendono auto-
superiore a 4 (su una scala da 1 maticamente le notizie dai
a 7) su questi due strumenti o, siti comunali o da altre fonti
in media, su tutti i mezzi 2.0 (si veda il Focus 1). Anco-
considerati. ra una volta, la varietà dei
Dall’analisi è emerso che: temi trattati è tendenzial-
a. Il livello di trasparenza è mente molto elevata: solo
basso: anche in questo caso in un caso è stata effettuata
(come già con Facebook e una scelta di specializzazio-
YouTube) molto raramente ne ben precisa (ad esempio,
viene esplicitata la mission solo eventi culturali). La
e indicato il gestore o i con- frequenza di aggiornamento
tatti ai quali è possibile ri- è abbastanza alta, anche se
volgersi. In alcuni casi man- c’è una forte polarizzazio-
ca anche il logo del comune ne tra i pochi comuni che
e una descrizione generale aggiornano molto frequen-
degli album presenti. temente (es., 140 foto e
b. Il contenuto: in entrambi i 57 tweet alla settimana) e
casi i tweet e le fotografie quelli che invece lo fanno
riguardano soprattutto gli poco (es. una sola foto o un
eventi culturali e i proget- solo tweet alla settimana).
ti/attività del comune (es. c. Ancora una volta è presen-
provvedimenti sul traffico, te un basso livello di inte-
convocazione e comunica- grazione orizzontale, in
zione dell’ordine del giorno quanto nella maggior parte
del consiglio comunale, ap- dei casi mancano sia i rife-
provazione e comunicazione rimenti al sito internet del
di avvio di lavori pubblici, comune (soprattutto per
foto della città e del terri- Flickr) che quelli agli altri
torio). L’utilizzo di Twitter social media implementati
è molto simile a quello di dal comune.
15
100%
90%
80%
70%
60%
N. Comuni
40% Coordinamento
20%
10%
0%
1 2 3 4 5 6 7
Rilevanza
Grafico 7 - I cambiamenti nel lavoro delle persone
Ai comuni è stato chiesto anche di esprimere un’opinione sulle
innovazioni organizzative considerate più utili per aumentare
Grafico 8.
l’efficacia degli investimenti in social media.
Ad essere ritenuti rilevanti da un numero consistente di comuni
sono (grafico 8):
- la collaborazione intra-organizzativa;
- l’introduzione di figure professionali, o addirittura, di
unità organizzative dedicate;
- la formazione dei collaboratori.
100%
Introdurre un'unità
90% dedicata Introdurre figure
dedicate
80%
Collaborare con altri
70%
Fare adeguata
60% formazione
N. Comuni
50%
40%
30%
20%
10%
0%
1 2 3 4 5 6 7
Rilevanza
50%
40%
30%
20%
10%
0%
1 2 3 4 5 6 7
Rilevanza
Grafico 9 - Le competenze richieste dai social media
17
10. Gli investimenti I dati raccolti sulle scelte di investimento che i comuni intendo-
no effettuare nei prossimi tre anni evidenzia la continuità degli
futuri investimenti futuri rispetto al passato (path-dependence): ven-
gono, infatti, confermate le scelte già fatte nel triennio prece-
dente (grafico 10).
In particolare, nei prossimi anni si continuerà a investire negli
stessi strumenti in cui si è già investito e l’intensità di investi-
mento sarà mantenuta.
Inoltre:
- chi ha investito in un social media più generalista come
Facebook, oltre che continuare a investire in tale stru-
mento, tenderà a differenziare gli strumenti utilizzati in-
vestendo anche in altri social media (Twitter, Flicker, …);
- chi, invece, ha fatto investimenti più specifici (es. YouTu-
Grafico 10. be o GIS), continuerà a investire solo su questi;
- comuni che hanno investito in più social network, con-
tinueranno ad investire contemporaneamente in diversi
100% strumenti anche nel futuro.
90%
80%
70%
60%
Facebook
N. Comuni
50%
40% YouTube
10% Myspace
0%
1 2 3 4 5 6 7
Rilevanza
Grafico 10 - Gli investimenti in social media dei prossimi anni
11. Gli ostacoli I comuni italiani di medie e grandi dimensioni che non hanno in-
vestito nel triennio precedente in social media (55% del campio-
all’investimento ne analizzato) hanno dichiarato che il principale ostacolo all’in-
in social media vestimento è stato rappresentato dai costi di implementazione
degli strumenti, ritenuti troppo alti. Tale risposta è stata data
soprattutto dai comuni non capoluogo e da quelli capoluogo di
provincia.
Secondo una percentuale di comuni consistente, inoltre, tale
tipo di investimento sarebbe poco utile.
La mancanza di una dotazione adeguata di personale, sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo (competenze) non è
18
considerata un ostacolo rilevante, mentre i costi di progetta-
zione sono stimati come troppo alti soprattutto dai capoluoghi di
regione.
100%
90%
80%
70%
60%
54%
50%
40%
30%
30%
21% 20%
20%
13%
10%
0%
Costi di Investimento poco Mancanza di personale Mancanza di Costi di progettazione
implementazione utile da dedicare competenze e/o f igure stimati troppo alti
troppo alti prof essionali
19
di tipo multilaterale (tra cittadini). Nel caso dei comuni queste
potenzialità potrebbero essere particolarmente utili sul fronte
politico per facilitare e sostenere modelli di democrazia parteci-
pativa. Questo, però, richiede, da un lato che i soggetti politici si
impegnino maggiormente non solo nel promuovere l’investimento
in tali strumenti, ma anche nella loro gestione e, dall’altro, che
i responsabili tecnici dei comuni forniscano un supporto non solo
tecnico (informatico, normativo) ma anche organizzativo (strut-
ture e personale competente) adeguato.
20