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3/2010 - Anno IV
An n o I V
Num. 3/ 1 0
SOMMARIO
IL TIRO DI
M. GURATTI ..1
PICK-N-ROLL: ADATTAMENTI
O.S.A.R.E DI M. ROGO 16
Basketcoach.net
LA RIVISTA ON-LINE PER GLI ALLENATORI DI PALLACANESTRO
IL TIRO
DI COACH MARCO GURATTI
Esercizi
In piedi, braccio disteso verso lalto
palla sulla mano; spingere la palla con
gomito e spalla bloccata; ricerca dello
spin; terminare con polso spezzato
con palla che ricade sul dorso della
mano;
Come 1., con mano di tiro sopra la
fronte; distensione dellarto superiore
spezzando il polso e cercando di far
ricadere la palla sul dorso della mano.
Curare lo spin e la posizione iniziale
del gomito che allineato con lo sterno;
Stesso esercizio di prima da supino,
cercare una traiettoria verso lalto in
quanto la palla tender a ricadere
dietro la testa;
Come esercizio 2., utilizzando il piegamen- 6.
to degli arti inferiori. Curare la distensione
simultanea degli arti inferiori e superiori.
Dare spin, far ricadere la palla a terra e con
un corretto effetto tender a tornare indietro;
Portare su la palla con simultaneo
piegamento degli arti inferiori. Curare 7.
lo scivolamento della mano di appoggio sulla palla mentre la mano di tiro
rimane aderente cos da arrivare con
la palla sopra la fronte. Eseguire tiro in
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Attaccante
senza palla
Attaccante con palla
Difensore
Tiro
Passaggio
Pass. consegnato
Palleggio
Movimento
senza palla
Movimento difesa
Blocco
Arresto 2 tempi
Arresto 1 tempo
Appoggio
Coach
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11. Hockey step ricezione della palla, sal- 20. Partendo davanti al cinesino saltare
indietro + tiro (diagr. 4 - C);
A coppie uno di fronte allaltro passarsi
tello sul posto, spinta simultanea degli
la palla in volo da sopra la testa saltanarti inferiori + tiro in sospensione. Svol- 21. Partendo anteriormente al cinesino salto
dietro e poi avanti + tiro (diagr 5 - A);
do;
gere lesercizio da sotto utilizzando il
9. Saltelli sul posto, centro campana, effettabellone lateralmente dalle prime 22. Saltello verso dx (o sx), ritorno + tiro
(diag. 5 - fig. B);
tuare un saltello pi interno e tirare in due
tacche dellarea da dx e da sx; centratempi: a) saltare, b) tirare effettuando il tiro
le senza uso tabellone;
allapice del salto. Non tirare nella fase 12. Due giocatori come nel diagr. 3, palla
a quello sulla linea di fondo. Il giocatodiscendente;
10. Saltelli tra tre strisce di gomma piuma e
re sul gomito effettua hockey step,
tiro in sospensione. Il salto che precede il
sulla ricezione esegue un saltello e
tiro pi intenso ed in verticale. (diag 1).
tiro. Chi passa corre ad ostacolare;
13. Dentro larea dei tre secondi, hockey
step, palla dietro la schiena e spinta in
(Continua da pagina 1)
8.
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17.
18.
19.
lato-avanti-lato (diagramma 2a);
(Continua a pagina 4)
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(Continua da pagina 3)
25. Partenza da fondo campo salto e arresto fronte a canestro davanti la striscia
di gommapiuma (da dx e da sx) e tiro.
Correre con la palla in mano.
(diagramma 8);
spazi (30-40cm). Realizzare 10 canestri (da dx e a sx). Variante: alternare il lato di partenza ogni volta che
si realizza;
14. Come esercizio 30 partendo dalla
linea dei tre punti: partenza omologa, 2 palleggi arresto a un tempo e
tiro. Sullarresto non compiere balzi
26. Come esercizio 25 partendo da sotto canestro (dx e sx).(diagr 9);
lunghi ma rasenti il terreno e in picVARIANTE: 2 o pi canestri consecoli spazi. Massima spinta a carico
cutivi da ogni posizione ( non andare
dellarticolazione della caviglia.
oltre i 3 di lavoro).
11. Sulla linea di tiro libero, palla in mano, spostarsi da gomito a gomito,
utilizzare step laterale. Arrestarsi ad
un tempo, effettuare tiro in sospensione. Utilizzare prima strisce in
gommapiuma poi senza.
12. Come esercizio 28. in palleggio con
mano opposta (poi corrispondente)
alla direzione dello spostamento.
(diagramma 11);
13. Dalla linea di tiro libero partenza
omologa, un palleggio arresto a un
tempo e tiro. Lavorare su piccoli
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PICK-N-ROLL
ADATTAMENTI TATTICI OFFENSIVI IN BASE ALLE SCELTE DIFENSIVE
DI COACH ANDREA ANILONTI
l movimento di pick and roll diventato, col passare degli anni, la collaborazione pi utilizzata in quasi tutti i
giochi dattacco. Questo sempre maggior
utilizzo di tale situazione offensiva ha
fatto si che anche le difese attuassero
scelte sempre diverse e migliori.
Senza entrare nel dettaglio per quanto
riguarda la corretta tecnica di esecuzione
del pick and roll, andremo a vedere, per
alcune situazioni, che tipo di adattamenti
tattici possiamo attuare per superare le
scelte della difesa.
Premessa
(diagramma 6).
4 esce in posizione di ala, 1 serve 4 che
pu fare da sponda e servire 5 in area
(diagramma 7).
Importante: 5 deve tenere dietro il difensore.
Scelta difensiva: cambio tra X1 e X5
Sul pick and roll centrale X1 e X5 fanno
cambio di marcatura (diagramma 8).
(Continua a pagina 8)
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(Continua da pagina 7)
Coach Andrea Anilonti inizia ad allenare nel 1990, a soli 17 anni, presso il G.S.O.
Cerro Maggiore, dove rimane fino al 1997. Dopo un anno a Busto Arsizio, approda da cappo allenatore in serie B Femminile alla
Virtus 96 Rho, dove per rimane solo un anno perch lanno dopo (2002/03) diventa vice allenatore
in B2 Maschile. Dal 2004 al 2006 torna alla Virtus 96
Rho, dove allenatore dellU15 (4 posto alle finali
nazionali) e capo allenatore della B2 Femminile, che
porta, in sole due stagioni, dalla B2 alla B1 con partecipazione, nel 2006, ai play-off per la promozione
in A2. Nel 2007/08 capo allenatore di Valmadrera,
in B deccellenza. Dal 2008/09 assistente allenatore alla Pool Comense (A1 Femminile) e allenatore
del settore giovanile, settore di cui, da questanno,
anche Responsabile Tecnico.
(Continua a pagina 9 )
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(Continua da pagina 8)
Negli anni , mi sempre stato pi a cuore curare questo fondamentale sin dal
riscaldamento, dove per diversi motivi si
tende ad eseguire per cattiva abitudine
molti dettagli tecnici con un'intensit totalmente diversa da quella della partita,
se non con ritmi addirittura opposti a
quelli richiesti, sostituendo ad esempio le
accelerazioni con le decelerazioni. Allora
un dubbio/certezza sorgeva spontaneo, il
riscaldamento o la fase iniziale dell'allenamento potevano diventare paradossalmente un laboratorio per costruire
errori, laddove si ripetessero per 5, 10, x
volte fondamentali con dei ritmi totalmente sbagliati ?
Durante la sequenza delle varie fasi di gioco bisogna mantenere questi elementi :
la corretta spaziatura in campo tra
giocatori che non vuole dire solo di
non stare troppo vicini, ma anche,
non troppo lontani;
costruire corrette corsie di passaggio;
possibilit di ribaltare il lato della
palla e favorire la circolazione della
stessa;
costruire in continuit situazioni di
vantaggio per l'1vs1 con palla;
togliere la possibilit alla difesa di
aiutare e raddoppiare;
avere un buon bilanciamento difensivo.
In aggiunta, possiamo anche sottolineare
che questi aspetti non possono essere
disgiunti dalla sequenza temporale delle
dinamiche di movimento, dinamiche che
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b.
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nare il difensore e poi batterlo in palleggio facendolo reagire con le braccia, facendolo alzare sul baricentro.
Utilizziamo la finta di partenza per far
indietreggiare il difensore e batterlo con
un tiro.
FINTA DI TIRO
(Continua a pagina 13 )
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ritengo ancora importante costruire i giusti angoli di blocco, formando una T, tra
le spalle del bloccante e la direzione del
palleggio, attaccando prima il canestro,
arrivando ad una giusta distanza dal
Quindi possiamo concludere dicendo che blocco (circa 2 passi) e poi utilizzando il
la difesa lascia sempre una soluzione blocco.
allattaccante.
Mi ripeto, ma sar essenziale il cambio di
direzione e velocit del palleggiatore,
non di meno anche un altro dettaglio sui
fondamentali decisivo sar decisivo, e
cio il passaggio da un palleggio alto ad
uno pi basso sul cambio di mano, con
Per ultimo andiamo a collegare il lavoro cambio di frequenza di palleggio.
di 1vs1, combinandolo alle difficolt derivate dai blocchi e mettendo ancora in
Lettura della difesa
risalto alcuni aspetti di spazio-tempo e di
difesa indietreggia = TIRO;
difesa reagisce nella direzione della alcuni fondamentali.
finta, vado verso il lato opposto inBLOCCO VERTICALE
crociando e strappando la palla da
(diagramma 7) Dopo aver fintato/
lato a lato;
difesa non reagisce, finto e vado con attaccato lo spazio verso canestro, i 2
partenza diretta;
(Continua da pagina 12)
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Quante volte si sente discutere di quanto e come deve essere usato il palleggio? Oggi molti giocatori ne abusano, consumando la
superficie della palla sul duro pavimento delle palestre, senza concludere niente. Correggere queste
cattive abitudini non vuol dire smettere di insegnare a palleggiare ma vuol dire insegnare a palleggiare con i giusti modi. Ed questo che coach Barry Brodzinkisi si prefigge di fare in questo dvd: dare i
giusti strumenti agli allenatori per costruire dei grandi palleggiatori che sappiano usare questo fondamentale in modo efficace e tecnicamente perfetto. Come dice coach Brodzinski Ricordate, che il fondamentale pi importante della pallacanestro si il passaggio, ma una pallacanestro senza penetrazioni, che pallacanestro sarebbe?
Un DVD unico nel suo genere, in quanto raro vedere un allenatore parlare solamente del passaggio. Ma non viene fatto in maniera canonica, ma
totalmente innovativa quanto semplice. Si parte dalle basi (il ball-handling) fino ad arrivare a costruire
esercizi pi complessi che coinvolgono pi di tre giocatori sul campo allinterno dello stesso esercizio,
senza ovviamente dimenticare di curare la tecnica. Tutto svolto in modo graduale, in progressione, come dice lo stesso Coach Brodzinski, perch volere tutto e subito non serve a niente.
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O. S. A. R. E.
OBIETTIVO
S SCOPO
A AZIONE
REALISTICAMENTE-FANTASTICO
E EMPATIA
O
Per tracciare (DAVVERO) la nostra rotta e trovare il nostro NORD, bisogna avere obiettivi chiari e
pianificarli bene. Soltanto cos riusciremo a conseguire ci che si vuole ed essere soddisfatti.
OSARE in maniera realisticamente fantastica ed emozionale non solo un invito ad agire con coraggio e tenacia, ma un protocollo dintesa con NOI stessi attraverso il quale entriamo in possesso
della nostra bussola e diventiamo gli artefici della persona che abbiamo sempre desiderato di essere.
Troppo spesso non riusciamo a ottenere ci che vogliamo veramente, perch ci lasciamo trascinare
dagli eventi, imprigionati dal tempo e dalle pretese altrui. Neppure coloro che, secondo le regole della societ, sono considerati individui di successo sono immuni da questo fallimento! Pur essendo ricchi e famosi, vivono una vita piena di emozioni negative, di ansie, paure, tensioni, attriti, sensi di
colpa. E per ottenere quel successo, hanno sacrificato la famiglia, gli affetti o addirittura la propria
salute. Le persone di vero successo sono quelle che irradiano vivacemente, vivono una vita piena
di emozioni positive, sono soddisfatte e appagate, per quello che fanno. Cosa le contraddistingue?
Facile: sanno cosa vogliono, sanno perch lo vogliono, fanno azioni, sono bambini nellessere realisticamente fantastici nel fare ci che fanno per il gusto di farlo, si emozionano e distribuiscono emozioni nel fare ci che amano fare.
COSA VUOI VERAMENTE ?
PERCHE LO VUOI VERAMENTE ?
E TEMPO D'AGIRE, INIZIA OGGI STESSO!
Quando abbiamo stabilito cosa vogliamo e perch lo vogliamo, il come non un problema. Possiamo
elaborare un piano dazione da realizzare immediatamente e tempestivamente. Non procrastiniamo,
non perdiamo tempo nel mettere a punto un piano troppo dettagliato e rigido. Se avremo un approccio/atteggiamento flessibile e continuo, ci adatteremo meglio alle situazioni che cambiano e con conseguente maggiore calibrazione per cercare la giusta direzione al solo fine di trovare la rotta, il NOSTRO nord che il NOSTRO obiettivo. Mettiamoci oggi stesso allopera con determinazione e disciplina, alleniamo la nostra mente e affiniamo il nostro spirito di osservazione, per cogliere al volo loccasione della nostra vita, quando si presenter. Non accontentiamoci di sognare, il sogno pi bello e
gratificante quello che si realizza.
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3 ON 3 FULL COURT
DI COACH GIANNI BOCCABELLA
PRESENTAZIONE
Il 3ON3 Full Court un gioco, che si
sviluppa in spazi ridotti, in sostanza solo
tre Atleti costituiscono una squadra.
Tecnicamente gli atleti si muovono utilizzando le transizioni dattacco e di difesa.
Queste situazioni migliorano il 3vs3 tradizionale ad un canestro (fine a se stesso) e ne fanno un gioco completo, analogo a quello tradizionale a 5 giocatori.
Lo spettacolo migliora, chi lo pratica non
ha pause, infatti in 12 deve concludere
lazione dattacco, una frazione di secondo successivo difensore a poca distanza dallobiettivo dellavversario: il canestro.
3ON3 FC un metodo, infatti il basketball nato come sport di supporto atletico ad altre discipline sportive, da sempre
stato propedeutico per le attivit motorie in generale, pertanto lavorando sapientemente sui tempi di recupero si pu
portare a compimento un programma
tecnico-fisico alternativo.
3ON3 FC tecnica pura, infatti permette
di tenere in movimento contemporaneamente i 12 giocatori che di solito costituiscono lorganico di un team, senza pause dannose. Quindi nel corso di una seduta di allenamento, assemblando alloccorrenza i due gruppi di lavoro ed i relativi recuperi, si possono ottenere indubbi
miglioramenti delle capacit fisiche
(velocit, resistenza della velocit) senza
trascurare la tecnica specifica.
Si provi ad immaginare il 3ON3FC giocato su di un campo che abbia una
gabbia per perimetro e senza tener
conto delle rimesse laterali e di fondo
micidiale ed esaltante. 3ON3FC ha dei
vantaggi organizzativi innovativi: se si
considera il fatto che 3 o 4 atleti costituiscano un team si riducono notevolmente
le spese di gestione (abbigliamento,
trasferta, recupero di spazi non omologabili per gare a 5, vedi palestre scolastiche superate). Infine si pu proporre alla
Uisp/Fip di realizzare unaffiliazione particolare che tenga conto del numero dei
praticanti a costi contenuti, ma che permetterebbe di elevare notevolmente il
numero statistico dei club affiliati.
LIMPIANTISTICA
TO
costituita
UFFICIALE FIP.
da
un
gruppo di Il campo del 3ON3 FC lungo m.18 e
lavoro di largo m. 12 (si possono utilizzare mi12 unit sure proporzionate a secondo delle
che pu esigenze logistiche), la lunghezza dele s s e r e la linea del
suddiviso
tiro libero m. 2,50 e larco del tiro
in 4 sottog r u p p i da 3 punti a m. 6,75. La durata della
con carat- gara pu essere di 3,5 o 7. La durata
teristiche dellazione dattacco di 12. La durata
d i v e r s e del tempo supplementare di 1.
3ON3 FC non ha difficolt di riproducibilioppure
LA RIPRODUCIBILITA
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la posizione fondamentale;
la corsa cestistica;
larresto e giro;
i cambi di direzione.
La posizione fondamentale di attacco dellatleta estremamente soggettiva, purch egli riesca a mantenersi attivo in
ogni circostanza del gioco, fermo restando che i piedi siano sempre alla stessa
distanza (larghezza delle spalle) ed in
perfetto equilibrio tenendo il baricentro
basso. Basta poco per capire che se il
corpo bilanciato sugli avampiedi i movimenti saranno pi agevoli.
La corsa cestistica deve consentire allatleta cambi di direzione e velocit aiutandosi con i
movimenti in sincrono del busto e delle
spalle. La corsa in arretramento necessaria per fronteggiare un rapido cambiamento di fronte e controllare lavversario
frontalmente.
Nellarresto ad uno e due tempi e nel giro
ventrale o dorsale il piede perno non si
stacca da terra,il cambio di direzione pu
essere anche dorsale, mentre quello
frontale pi rapido perch descrive
angoli pi stretti.
Il Cambio di
velocit, la
variazione della
frequenza della
corsa. Il taglio
il
movimento
che il giocatore
compie per spostarsi o per lasciare spazio ad
un
compagno
(combinazione
del cambio di
direzione con il
cambio di velocit). Per ricevere un buon passaggio bisogna
eseguire
un
ottimo smarcamento a triangolo o con autoblocco, e la
scelta,
deve
essere dettata
dalla situazione di gioco e non dallabitudine. Se ben fatta la finta concede unazione sicura da eventuali intercettazioni.
Bloccare e velare sono gli aiuti che un
compagno di squadra porta per consentire unazione di marcamento.
Il tagliafuori, salto e rimbalzo sono movimenti a se stanti ma in questo caso costituiscono la combinazione di azioni
rapide sia in attacco che in difesa.
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palla sono:
il tiro;
il palleggio;
il passaggio.
Appunto la palla, il magico attrezzo che
da centanni a questa parte fa viaggiare
la mente dei pi piccoli ed ossessiona
chi ormai non ne pu pi fare a meno.
Sicuro che tutti sanno come sia?
Il pallone da pallacanestro una sfera
cuoio e gomma gonfia e divisa da piccole scanalature nere in otto spicchi, il peso deve essere di 567-650 g (e 510-567
g) e la circonferenza varia da 74,9-78 cm
per le competizioni maschili a 72,4-73,7
cm per le competizioni femminili, la sua
pressione deve consentire rimbalzi regolari.
Sono anni che nei miei appunti da
lavoro colloco una ventina di righe
che dicono tutto sul tiro e desidero
condividerli perch sono di unessenzialit unica. Questo il tiro
ebasta! Non c da aggiungere
altro.
Il Tiro. (dagli appunti di Bob
Morse acquisiti al Clinic Nike)
Prima di esercitarsi nel tiro, opportuno effettuare alcuni esercizi
di ball-handling e gancini da sotto
(Mikan). La palla deve essere tenuta con la mano dominante e
solo con i polpastrelli. Lindice, che
va posto in mezzo alla palla, disegna una V con il pollice;inoltre la
mano deve essere sempre rilassata. L altra mano, ovvero quella di
appoggio,si stacca dalla palla un
istante prima della spinta di tiro. I
gomiti mantengono sempre la
stessa distanza, dal momento di
preparazione allistante del tiro e
sono larghi tanto quanto basta per
poter vedere comodamente il canestro. Bisogna disegnare una
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Pubblichiamo qui di seguito gli abstract di alcune lezioni del corso per allenatori Intelligenza Sportiva che si terr a Castellanza (Va) dal prossimo ottobre.
Informazioni sul sito www.intelligenza sportiva .com
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