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Basketcoach.net - N.

5-6/2010 - Anno IV
An n o I V

Num. 5 - 6/ 1 0

SOMMARIO

 IL RISCALDAMENTO MOTORIO

 COSTRUZIONE DI UNA

 I DVD DI BASKETCOACH ..16

NEL BASKET
DEL DOTT. GUIDO MARCANGELI.1

DIFESA AD UOMO NEL SETTORE


GIOVANILE DI A. ANILONTI..4

 LA LAVAGNA TASCABILE

ALLENAMENTI NAZ. ITA. CADETTI DEL


2001 CON A. BARGNANI
DI M. TAMANTINI .13

PRINCIPI GENERALI DI ATTACCO AD


UNA ZONA DI FRONTE PARI
DI COACH G. SEVESO ...........19

TAKTIFOL ........8

STRETCHING: STATICO O DI
NAMICO? DI

 LANGOLO DELLA TATTICA ...........26

M. SIST10

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LA RIVISTA ON-LINE PER GLI ALLENATORI DI PALLACANESTRO

IL RISCALDAMENTO MOTORIO NEL BASKET


DEL DOTT. GUIDO MARCANGELI

proprie abilit tecniche specifiche.

uando si parla di riscaldamento


motorio, nel basket come in qualsiasi altro ambito sportivo, spesso si procede a caso, o per sentito dire, o per
inveterate, e non documentate e provate, abitudini.
Procediamo dalla definizione: una volta
data una definizione, solo allora sar
possibile costruire, adattare, cambiare il
riscaldamento.
Si parler di riscaldamento di basket,
quindi di soggetti in et puberale e post
puberale, non di bambini di minibasket,
per i quali il riscaldamento assume tuttaltro significato e importanza.
Per riscaldamento, dal punto di vista
strettamente fisiologico, si intende un
aumento progressivo dellintensit di
lavoro, volta ad aumentare la temperatura interna del muscolo e dellorganismo
di 2 gradi (da 37 a 39) (Fox, Astrand,
Masterovoi, Israel).
Obbiettivi del riscaldamento sono:
 La prevenzione degli infortuni
(soprattutto muscolari !);
 La preparazione della performance
(in allenamento e partita);
 La ricerca della concentrazione e
attenzione ottimali;
 La progressiva messa in atto delle

Il riscaldamento collocato logicamente


allinizio della curva intensit-tempo riferita al principio del carico della CORRETTA SUCCESSIONE (foto a pagina
n. 3).
Classicamente si parla di RISCALDAMENTO ATTIVO, dato dalla contrazione
muscolare, e RISCALDAMENTO PASSIVO, con aumento della temperatura
interna grazie a fonti esterne di calore
(massaggi, docce calde, coperte termiche, abbigliamento, elettrostimolazione).
I vantaggi dellaumento della temperatura interna generale e muscolare si riflettono:
 sulla diminuzione della viscosit
muscolare
ed
articolare
(diminuzione di aderenze e rischi di
rotture muscolari, diminuzione delle
resistenze passive nelle articolazioni, e movimenti pi fluidi);
 Miglioramento della conduzione nervosa e della velocit degli stimoli
nervosi;
 Aumento della velocit di degradazione di ATPE CP (miglioramento
della velocit di accorciamento delle
fibre muscolari).

A livello cardiocircolatorio si ha un volume pi elevato di sangue immesso in


circolo, si aprono vasi sanguigni collaterali e maggior ossigeno ai tessuti ,aumenta la velocit di eliminazione dei
prodotti di rifiuto, rapida dissociazione tra
ossigeno e emoglobina/mioglobina.
I fattori influenzanti il riscaldamento sono
ESTERNI:
 Ambiente;
 Ora;
 Giorno;
 caratteristiche della disciplina motoria),
Ed INTERNI:
 Et;
 grado di allenamento;
 livello di capacit motivazione: pi ci
si avvicina agli alti livelli di prestazione, pi il riscaldamento dovrebbe
avvicinarsi ad una notevole individualizzazione.
Il problema : quanto deve durare il riscaldamento nel basket ? e quali attivit
motorie devono essere proposte per far
s che il riscaldamento non sia incompleto, e dia i benefici sopra esposti ?
Iniziamo col dire che movimenti di scar(Continua a pagina 3 )

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Consultando www.basketcoach.net possibile trovare materiale che pu interessare allenatori e
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(Continua da pagina 1)

sa intensit non provocano un aumento


generale e significativo della temperatura: la corsa
lenta produce
contrazioni
dei
muscoli
degli arti inferiori poco adatte ad ottenere un effetto vascolarizzante efficace, con ridotte
fasi di accorciamento
e
allungamento
di quadricipite,
tricipite
surale, ischio
crurali (poco
sfruttato leffetto pompa).
Movimenti di
intensit elevata e brevi
provocano un
innalzamento
migliore della
temperatura,
ma non si
arriva alla temperatura desiderata di 39:
questi movimenti rapidi balistici e queste
contrazioni violente non permettono un
ottimale effetto circolatorio.
Gli esercizi di stretching, con i loro stiramenti indotti, provocano tensioni isometriche con interruzione dellirrigazione
sanguigna: lo stretching in s non concorre alla principale funzione del riscaldamento che linnalzamento della temperatura.
Una intensit progressivamente
massimale, con un carico medio di
20, porta alla temperatura voluta di
39: sono le contrazioni muscolari
con un minimo di ampiezza e intensit
quelle che fanno funzionare il muscolo
come una pompa (movimenti analitici
contro resistenza compresa tra 20 e 50
%) (Masterovoi).

abbassamento della temperatura (i fatali


sivamente crescente). Totale circa 20.
Questa ipotesi di lavoro specifico, fonda- 10 di riposo) : fisiologicamente e teoricamentale in allenamento, con i dovuti ac- mente si dovrebbe poter mantenere il
muscolo caldo
(contrazioni,
coperte calde,
elettrostimolatore).
Purtroppo il basket non tiene
conto delle esigenze dei giocatori che non
entrano in quintetto base, e
che dopo circa
8 10 di partita
perdono tutti i
benefici del riscaldamento
pre-partita: sport
di squadra come la pallavolo,i
l rugby, il calcio,
danno la possibilit ai giocatori
non impiegati in
campo di rimanere caldi e in
movimento.
corgimenti temporali dovrebbe essere
inserita nel riscaldamento pre-partita.
Per quanto riguarda lo specifico del basket , risulta quindi chiara limportanza di
programmare e controllare laumento di
temperatura soprattutto della muscolatura estensoria degli arti inferiori, in vista
di sforzi di tipo esplosivo.

Bisogna ricordare anche che la posizione


seduta fonte di disturbo per una buona
vascolarizzazione di glutei e ischio crurali, con aumento aggiuntivo di rigidit dei
muscoli lombari, e articolazioni non posizionate per attivit di salto e corsa.
Ci sarebbe veramente ancora molto da
fare e da studiare!

Bisogna anche ricordare che la pausa tra


il primo e secondo tempo porta ad un

Chi Guido Marcangeli?

Quindi unipotesi di riscaldamento corretta dal punto di vista fisiologico deve inserire contrazioni isotoniche a bassa resistenza (lavoro muscolare per i distretti
pi sollecitati : quadricipiti, tricipiti della
sura, bicipiti brachiali, tricipiti brachiali,
addominali), sollecitazione dei cingoli
pelvico e scapolo omerale (sul posto e in
movimento), inserimento di esercizi coordinativi arti sup./inf. a frequenze progressivamente crescenti e corsa a bassa
intensit, lavoro finale sullaumento funzionale cardiorespiratorio (corsa progres-

Guido Marcangeli, Dottore in Medicina, nato a Milano l 11 Maggio


del 1958. Medico sportiva, specialista in agopuntura clinica e medicina cinese. Diplomato allI.S.E.F. della Lombardia di Milano nel 1984, docente nazionale C.O.N.I. per la biologia dello sport dal 1992. Attualmente docente a contratto presso
lUniversit degli Studi dellInsubria, nonch
Docente responsabile nazione del Settore
minibasket-giovanile-scolastico della F.I.P.. In
Federazione ricopre vari ruoli, quali docente
formatore del C.N.A., medico del Settore
Squadre Nazionali maschili e femminili, oltre
che a collaborare con alcune societ sportive
quali la Pallacanestro Cant (serie A1 maschile) e la Pallacanestro Lago Maggiore
(serie A dilettanti).

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COSTRUZIONE DI UNA DIFESA A UOMO


NEL SETTORE GIOVANILE
DI ANDREA ANOLONTI - POOL BASKET COMENSE - A1 FEMMINILE

1.

n questi ultimi 3 anni sono tornato a


lavorare sul settore giovanile e mi
sono spesso imbattuto in avversari tatticamente molto evoluti. La diffusione dei
passing game, lutilizzo di transizioni e di
giochi che racchiudono, a livello giovanile, concetti di 1c1, penetra e scarica, pick
& roll e flex offense
mi ha portato a modificare il lavoro
svolto in ambito
difensivo. Infatti se
qualche anno fa era
sufficiente
saper
pressare la palla,
saper anticipare e
avere buona posizione sul lato debole, ora questi concetti, pur rimanendo
fondamentali, non
sono pi sufficienti.
I nostri giocatori
hanno bisogno di
pi armi per contrastare
attacchi
evoluti e complessi.
Dovendo costruire
una difesa a uomo
e pensando di avere il giusto tempo (2
3 anni sono un
concetto corretto di giusto tempo) per
lavorare su questo argomento possibile 2.
partire dalla basi per poi aggiungere le
varie sfumature.

posizione difensiva. importante


pressione sulla palla;
insegnare fin da giovani ai nostri
giocatori la corretta posizione difen- Altri concetti base per costruire una
siva: piedi larghi (almeno quanto le buona difesa sono:
spalle), ginocchia piegate, busto
eretto (ma inclinato in avanti), peso 1. pressare la palla. Pu essere a
sugli avampiedi e, soprattutto, lequitutto campo, a met campo o dallarlibrio;
co dei 3 punti (dipende dalla caratteristiche fisiche dei
vostri giocatori o
dal tipo di difesa
che volete costruire), ma il
pressare la palla
rimane la base di
ogni buona difesa
individuale;
2. stare sulle
linee di passaggio. Al di la che
un giocatore si
trovi sul lato forte
o lato debole (o a
pi di un passaggio di distanza
dalla palla) questo un altro
concetto che ritengo fondamentale per una buona difesa;

uso di braccia e mani. Importante


che i nostri giocatori sappiano come
usare braccia (avambraccio per essere precisi) e mani per mettere

3. m u o v e r s i
con la palla. Altro concetto base.
Sia chi difende sulla palla sia chi
difende su attaccanti senza palla
deve reagire (muoversi!) ogni volta
(Continua a pagina 5)

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obbligare lattaccante con palla ad


che la palla si muove, con passaggi
usare il palleggio;
o con palleggi. Una buona difesa
in grado di anticipare i movimenti Queste sono le regole da osservare nelle
dellattacco, muovendosi in anticipo; varie situazioni difensive che ci si possono presentare, ma la regole pi imporQuesti sono, secondo me, i fondamentali tante per avere una buona difesa quedifensivi che dobbiamo insegnare ai no- sta:
stri giocatori. Una volta che questi conCOMUNICARE!!
cetti sono ben chiari allora possiamo Difensori che comunicano, che si aiutano
passare agli step successivi, andando ad parlando mentre giocano sono la miglior
affrontare argomenti pi complessi.
difesa che una squadra pu mettere in
campo. Di sicuro ogni difesa commette
Ci sono per alcune cose che dobbiamo degli errori, molti di questi errori possono
avere chiare noi come allenatori: le re- venire nascosti dalla comunicazione,
gole difensive della nostra squadra. dalla capacit dei giocatori di parlarsi ed
Dobbiamo cio scegliere cosa vogliamo aiutarsi a vicenda in campo.
che facciano i nostri giocatori nelle varie
situazioni che si presenteranno quando Altro fondamento che ho scelto di applidifendono.
care per la difesa a uomo il seguente:
negare agli attaccanti quello che il
Per quello che mi riguarda le regole di- loro gioco prevede. Anche questa facile
fensive sono:
regola credo sia di fondamentale impor1. pressare la palla in ogni punto del tanza per costruire una difesa che sia
campo;
vincente e che costringa lattacco a fare
2. anticipare (in guardia chiusa) tutti gli scelte diverse da quelle preparate. Penattaccanti che vanno verso la palla; sate di dover affrontare una difesa che vi
3. spingere verso le linee laterali;
fa fare, ad ogni azione, una scelta diver4. non concedere facili ribaltamenti di sa da quella che avete preparato in allelato allattacco;
namento, che vi nega sempre la prima
5. lato debole: stare sempre sulla linea soluzione del vostro movimento, che vi
della palla, occupare larea (per to- manda in pratica fuori dal gioco!
gliere lo spazio di penetrazione e lo
spazio per passaggi in area su movi- Una volta definite le regole generali della
menti di back door degli attaccanti); nostra difesa e verificato che i nostri gio6. aiuti: ogni penetrazione va tenuta catori hanno chiaro i fondamentali difenminimo per 2 palleggi. Gli aiuti arri- sivi di base possiamo passare ad analizvano dal lato debole, quando faccia- zare varie situazioni offensive e le relatimo un aiuto facciamo anche un ve scelte difensive. Parlo di scelte percambio. Quindi aiuto + cambio, non ch, ovviamente, su ogni situazione ofaiuto + recupero;
fensiva possibile fare scelte difensive
7. non prendere mai un tiro in faccia e diverse, quello che importante che le
non concedere una facile passaggio:
scelte che facciamo
rispecchino sempre

(Continua da pagina 4)

Chi Coach Anilonti?


Coach Andrea Anilonti inizia ad allenare nel 1990, a soli 17 anni, presso il G.S.O.
Cerro Maggiore, dove rimane fino al 1997. Dopo un anno a Busto Arsizio, approda da cappo allenatore in serie B Femminile alla
Virtus 96 Rho, dove per rimane solo un anno perch lanno dopo (2002/03) diventa vice allenatore
in B2 Maschile. Dal 2004 al 2006 torna alla Virtus 96
Rho, dove allenatore dellU15 (4 posto alle finali
nazionali) e capo allenatore della B2 Femminile, che
porta, in sole due stagioni, dalla B2 alla B1 con partecipazione, nel 2006, ai play-off per la promozione
in A2. Nel 2007/08 capo allenatore di Valmadrera,
in B deccellenza. Dal 2008/09 assistente allenatore alla Pool Comense (A1 Femminile) e allenatore
del settore giovanile, settore di cui, da questanno,
anche Responsabile Tecnico.

le regole difensive che abbiamo definito.


Le situazioni che andremo ad analizzare
dal punto di vista difensivo sono:
 pick & roll;
 blocco verticale;
 blocco diagonale;
 blocco cieco;
 blocchi flex (blocco sul bloccante).

PICK & ROLL


Rifacendomi ad una regola base, cio
pressare sempre la palla, la scelta difensiva che andremo a fare sui pick & roll :
trap (raddoppio). Questa scelta ci permette di passare da una situazione di
teorico svantaggio numerico (2 attaccanti, il palleggiatore e il bloccante contro il
difensore del palleggiatore) che vuole
ricreare lattacco, ad una situazione di
vantaggio: 2 difensori sulla palla
(difensore del palleggiatore + difensore
del bloccante).
Regole da applicare:
1. Manteniamo il raddoppio fino a
quando il palleggiatore ha la palla,
una volta che questo effettua un
passaggio il difensore del bloccante
deve correre (altra regola: muoversi
con i movimenti della palla) e recuperare sul primo attaccante rimasto
libero;
2. In caso di passaggio del palleggiatore, non concediamo passaggi sullaltro lato del campo (regola: impedire i
ribaltamenti) ma preferiamo concedere un passaggio sullo stesso lato
(siamo 3 difensori contro 4 attaccanti);
3. Lasciamo comunque libero lattaccante pi lontano dalla palla.
Per applicare con successo queste regole, la cosa pi importante che i giocatori in campo comunichino fra di loro!

BLOCCO VERTICALE
Non facendo scelte tattiche di alcun tipo
e avendo definito come regola generale
quella di non prendere tiri in faccia,
trattiamo tutti gli attaccanti senza palla
come fossero tiratori. Applichiamo anche
unaltra regola: negare allattacco la
soluzione prevista. La scelta difensiva
che applichiamo quindi quella di negare il blocco, quindi:
1. Difensore del bloccante che sta sulla
linea della palla, staccato verso la
palla (siamo sul lato debole), chiama
il blocco (comunicare!!!) e sta pronto
ad aiutare in caso di tagli verso la
(Continua a pagina 6 )

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(Continua da pagina 5)

2.

palla;
Difensore dellattaccante che sfrutta
il blocco. Quando si sente chiamare
il blocco (importanza della comunicazione) si mette faccia a faccia col
suo attaccante e sulla sua linea di
corsa ipotetica. Lobiettivo manda-

BLOCCHI DIAGONALI E BLOCCHI


CIECHI (UCLA)

re lattaccante verso il centro (dove


c laiuto del difensore del bloccante), quindi mandare fuori dal gioco
lattacco (pensate ad una flex con
inizio con blocco verticale per esemAccomuno questi due tipi di blocchi non
pio);
tanto perch creino vantaggi accumunabili per lattacco quanto perch applichiamo le stesse regole difensive. La regola
difensiva da applicare in queste situazioni : muoversi con la palla. Nella classica situazione di taglio UCLA (con blocco
cieco) il difensore della palla deve fare
un salto alla palla quando lattaccante
esegue un passaggio e stare quindi danticipo (negare il dai e vai con taglio
davanti, quello che lattacco vuole eseguire). Il difensore del bloccante non fa
bump per non dare possibilit allattaccante che blocca di aprirsi e tirare
(nessuna tattica, trattiamo tutti i giocatori
come tiratori e la regola : non prendere
tiro in faccia), ma si nasconde dietro il
bloccante e lo anticipa quando questo si
apre per ricevere, negando la ricezione
e, se questa avviene, negando il cambio
di lato.
Leventuale aiuto su un passaggio allattaccante che sfrutta il blocco giocando
un back-door arriva dallultimo difensore
del lato debole che deve avere la giusta
posizione (sulla linea di passaggio e
riempire larea per impedire penetrazioni
o passaggi dentro).
In caso di blocchi diagonali (come nel
triple post offense) applichiamo le stesse
regole: difensore della palla passa sopra
il blocco, il difensore del bloccante si
nasconde, gli aiuti su passaggi in area
(Continua a pagina 7)

La rivista settimanale
che parla di tutto il basket nel Lazio, con uno
sguardo

anche

agli

"altri sport"

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arrivano dallultimo difensore del laro


debole.

BLOCCHI FLEX
(BLOCCO SUL BLOCCANTE)
Su questo tipo di blocchi sufficiente
applicare alcune regole viste precedentemente per rendere del tutto innocuo questo movimento (blocco sul bloccante)
che si basa su questo concetto: il difensore del bloccante fa bump, quindi blocchiamo su di lui per dare la possibilit
allattaccante che porta il primo blocco di
avere molto spazio per eseguire un facile
tiro.

2.

Occupare spazio in caso di curl o stagioni vincenti, al di la del talento della


squadra che allenate.
tagli in area

Unultima regola, che applichiamo in tutte


le situazioni difensive in cui ci troviamo di
fronte di blocchi questa: in caso di
curl (taglio a ricciolo) facciamo cambio.

CONCLUSIONI
Sono consapevole che esistono altri modi e altre regole difensive altrettanto efficaci da applicare per costruire una difesa
di squadra vincente. Il concetto che ritengo fondamentale quello di avere delle
regole e di applicarle poi nelle situazioni
difensive che ci si presentano!

Dallapplicazione (con successo, ovviamente!) di queste regole:


Per finire, sono convinto che la difesa, a
1. Pressare la palla;
differenza dellattacco dove chi ha talen2. Impedire ribaltamenti facili;
to ovviamente avvantaggiato, pu dare
3. Muoversi con la palla;
soddisfazione a tutti i giocatori. Ogni giocatore pu sentirsi parte importante della
riusciamo a neutralizzare il concetto of- squadra perch sa che in difesa pu
fensivo visto precedentemente. Infatti il dare il suo apporto e partecipare cos
primo blocco (orizzontale, in genere por- alle vittorie di squadra. In diversi anni di
tato in post basso sul lato debole) deve esperienza ho constatato che lattacco
essere affrontato come un blocco diago- non sempre funziona come dovrebbe,
nale (passare sopra il blocco). Il difenso- che ci sono serate in cui la palla non
re del primo bloccante non fa bump ma entra nemmeno un una vasca da bagno,
sta nascosto dietro lattaccante (in que- che spesso elementi di cui non abbiamo
sto modo occupa anche spazio, allun- il controllo (infortuni, situazione falli, etc
gando la strada al primo attaccante ed etc.) possono influire sulla prestazione
aiutando il proprio compagno in difesa) e offensiva della nostra squadra.
lo insegue quando questo cerca di sfruttare il secondo blocco (trattiamo tutti co- Per questi motivi ho maturato la convinme tiratori, quindi preferiamo prendere zione che da una buona difesa che
un ricciolo che non unuscita da un bloc- nascono le buone stagioni, che una buoco con un tiro facile). Il difensore del se- na difesa pu sopperire a mancanze
condo bloccante sta staccato ( sul lato tecniche o a quegli elementi esterni su
debole) e sulla linea di passaggio pronto cui un allenatore non ha il controllo. Coa:
struite una buona difesa, fatta di regole
1. Rubare eventuali passaggi in area;
chiare e state certi che avrete sempre

Vi lascio alcune frasi che appendo sempre nello spogliatoio della mia squadra,
per ricordare ai miei giocatori dei concetti
che ritengo importanti:

Quando non vi allenate, ci sar qualcuno che lo star facendo e quando lo


incontrerete, vincer
Tutti vogliono vincere, ma
non tutti hanno la volont per
prepararsi a Vincere
Un quintetto composto da
cinque giocatori che pensano
squadra sconfigger sempre un gruppo di giocatori
tecnicamente e fisicamente
superiori che pensano
a se stessi
Una squadra campione batte
un gruppo campione

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La lavagna tattica tascabile Taktifol convince lallenatore


Una situazione tipica: la squadra gioca in trasferta, nello spogliatoio degli ospiti lallenatore non ha la
possibilit di mostrare ai giocatori la tattica di gioco. Si preferito risparmiare la fatica del trasporto della
ingombrante lavagna tattica e, per attaccare i fogli di carta portati con s, manca naturalmente il nastro
adesivo! Ancora una volta uno dei giocatori deve tenere un foglio in mano mentre lallenatore illustra le
sue direttive tattiche! Un gruppo di allenatori inventivi ha risolto questi problemi in modo semplicemente
geniale: fogli stampati rappresentanti il campo di basket che hanno la particolarit di aderire dappertutto e
si lasciano cancellare con un normale panno asciutto o con le dita! Gli ideatori di tali fogli hanno voluto
dare alla loro invenzione un nome originale: Taktifol.
II segreto di Taktifol la sua carica elettrostatica spiega Jrgen Zinsmeister, direttore di Taktifol. In effetti,
il foglio rimane attaccato dappertutto: alla porta degli spogliatoi, sullo specchio, sulla piastrelle delle docce,
su ogni parete, sia allinterno che allesterno degli spogliatoi. I fogli si possono successivamente staccare
senza lasciare alcun residuo e ogni volta che occorre riapplicarli di nuovo altrove. Anche nel caso di
superfici rivestite non uniformemente non ci sono problemi di sorta, Taktifol rimane attaccato ed offre al
coach una libert inaspettata!
Usando poi i pennarelli Taktistick, in dotazione nello Starterkit, si pu eliminare quanto scritto sia con un
panno asciutto che addirittura semplicemente col dito! Grazie a queste sue caratteristiche, Taktifol si
rende impiegabile al pari di una pesante e ingombrante lavagna tattica. Inoltre Taktifol si pu trasportare
facilmente come un foglio di carta semplicemente nella tasca dei pantaloni, pronto per essere utilizzato
dal coach sia in partita che in allenamento!
Alla domanda Quante volte si pu usare lo stesso foglio? Juergen Zinsmeister, direttore di Taktifol, risponde: Ogni tecnico pu decidere per quanto riutilizzare un foglio Taktifol! Non sono le forze daderenza
che diminuiscono, ma piuttosto dei leggeri residui che restano dopo la cancellazione dello scritto che
limitano la possibilit di riutilizzare allinfinito un foglio singolo.
Normalmente un foglio viene usato 3/6 volte prima che il coach lo dichiari inutilizzabile. Ma il prezzo di
poco pi di 20 per il rotolo da 25 fogli permette la sostituzione di un foglio con uno nuovo dopo averlo
usato per diversi impieghi.
Gi diverse federazioni sportive europee hanno conosciuto i vantaggi di Taktifol e forniscono sistematicamente i loro insegnanti di questo nuovo importante strumento didattico. Conosciamo parecchi casi in
cui allenatori di giovani cestisti descrivevano solo marginalmente la tattica di gioco, non avendo ancora a
disposizione Taktifol. Con luso di Taktifol gli stessi allenatori cominciano a riflettere pi profondamente
insieme alla squadra sui vantaggi e sugli svantaggi dei vari sistemi di gioco! spiegano gli ideatori di Taktifol. Ed il vantaggio per il basket sembra davvero evidente! I giocatori si muoveranno in modo pi sicuro
durante le varie fasi di gioco seguendo i modelli tattici descritti dallallenatore con Taktifol.
Anche i relatori dei clinic di Basketcoach.net si sono mostrati entusiasti di Taktifol: Durante le
nostre lezioni possiamo applicare dappertutto anche pi fogli Taktifol e cos spiegare mosse
complesse ed articolate a tutti i corsisti dice Marco Tamantini, Tecnico della Federazione Italiana Pallacanestro Settore Minibasket e scuola e Coordinatore Tecnico Territoriale.

Info dati su Taktifol








Foglio tattico autoaderente provvisto di stampa del campo di basket


Misure del foglio: 60x80cm
Consegna in rotoli da 25 fogli, facilmente staccabili tramite perforazione
Resta attaccato dappertutto per aderenza grazie alla sua carica elettrostatica
Con l'uso dei relativi pennarelli Taktistick la scritta si toglie a secco

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Preparazione Fisica
STRETCHING: STATICO O DINAMICO?
DI MARCO SIST PREPARATORE FISICO
COS
Lo stretching una pratica di allenamento attraverso la quale si ricerca lallungamento del tessuto muscolare (muscoli) e di quello
connettivo (fasce e tendini) al fine di migliorare la mobilit articolare. I meccanismi fisiologici che regolano lallungamento muscolare
sono legati allazione di due recettori: i fusi neuromuscolari e gli organi del Golgi. Entrambi sono dei sistemi di difesa dellorganismo; infatti, i fusi, che si trovano tra le fibre muscolari, rilevano la lunghezza del muscolo e la velocit di variazione di questa, e agiscono facendo contrarre un muscolo che improvvisamente si allunga, tentando di proteggerlo da eventuali lesioni. Gli organi del
Golgi, che si trovano nella giunzione muscolo-tendinea, sono sensibili al loro stiramento e determinano il rilassamento di un muscolo
la cui intensit di contrazione sia percepita come eccessiva.
A COSA SERVE
Lo stretching, attraverso lazione sui tendini e sui muscoli, aiuta a migliorare la mobilit articolare. Ogni articolazione ha un suo
raggio di azione ottimale (ROM) e uno degli obiettivi dello stretching deve essere appunto quello di far s che, qualora ci siano delle
retrazioni muscolari o tendinee che limitino il ROM, queste siano ridotte. Con un ROM ottimale, il movimento pi economico ed
efficace.
Laccorciamento dei muscoli, riducendo il ROM articolare, determina delle variazioni della postura, che potrebbero rendere il movimento meno funzionale e determinare linsorgenza di dolore. Generalmente, i muscoli maggiormente soggetti ad accorciamento,
sono il pettorale (rotazione interna della spalla), il quadrato dei lombi (iperlordosi), lo psoas (antiversione del bacino), i flessori del ginocchio (retroversione del bacino e piattismo lombare), adduttori (ginocchio valgo), soleo e gastrocnemio (ridotta mobilit della caviglia). Attraverso unanalisi posturale sidentificano le retrazioni e si personalizza il programma di stretching.
Lo stretching (di tipo statico) inoltre, usato a fine allenamento, aiuta il muscolo a tornare alla sua naturale lunghezza dopo lo sforzo cui
stato sottoposto, processo che altrimenti richiederebbe almeno 24 ore.
Lo stretching (di tipo dinamico o misto) effettuato prima dellallenamento prepara il muscolo a far fronte alle situazioni di allungamento
a cui sar sottoposto durante lesecuzione degli esercizi.
Diversi studi evidenziano come non ci sia una correlazione diretta tra leffettuazione dello stretching e la prevenzione degli infortuni
muscolari. Linfortunio muscolare pu dipendere da una situazione di sovraccarico funzionale, da uno sbilanciamento tra il livello di
forza tra agonisti e antagonisti, ma anche da un eventuale stato di retrazione dei gruppi muscoli, oltre che da fattori esterni. Un muscolo retratto, infatti, limita il ROM di unarticolazione e la sua funzionalit ottimale pu quindi essere uno dei fattori predisponenti allinfortunio; come tale deve pertanto essere tenuto in debita considerazione.
Lo stretching talvolta confuso come mezzo di riscaldamento. Lo stretching serve esclusivamente a produrre un allungamento dei
tessuti e non ha alcun effetto riscaldante giacch non determina alcun aumento della temperatura muscolare.
COSA FARE
Possiamo distinguere tre tipologie di stretching:
 Statico
 Dinamico
 Misto
Lo Stretching Statico
Lo stretching statico prevede il mantenimento della posizione di allungamento in forma statica in modo da enfatizzare lintervento degli organi del Golgi che inibiscono la contrazione causata dai fusi neuromuscolari, favorendo il rilassamento.
Le metodiche di stretching statico pi conosciute sono:
- Anderson. Questo metodo prevede per ogni esercizio una prima tensione facile di 5-10, seguita da una tensione di sviluppo di
20-30 e un graduale ritorno alla posizione di partenza.
- P.N.F. (Facilitazione Propriocettiva Neuromuscolare): si basa sul presupposto che contraendo isometricamente un muscolo che poi
sar allungato sinibisce lintervento dei fusi neuromuscolari e si facilita lintervento degli organi del Golgi, favorendo quindi un miglior
allungamento. Per ogni esercizio si prevede: una prima fase di allungamento di 10-20, una seconda fase di contrazione isometrica
di 5-6 eseguita dalla posizione di allungamento, una terza fase di allungamento, dopo un rilassamento di 2-3, della durata di 10-20.
Il ciclo va ripetuto 2-3 volte continuando dalla posizione di allungamento raggiunta.
- Inibizione reciproca: si basa sul rilassamento di un muscolo indotto dalla contrazione isometrica del suo antagonista e successivo
allungamento dello stesso.
- C.R.A.C.(contrai, rilassa, contrai lantagonista): consiste nellapplicare il principio dellinibizione reciproca al metodo P.N.F. con la
differenza che la contrazione isometrica non sar pi a carico del muscolo che si vuole allungare ma del suo antagonista. Prevede
una fase di allungamento di 10-20, una fase di contrazione isometrica dellantagonista di 5-6 effettuata dalla posizione di allungamento, ed una terza fase di allungamento, dopo un rilassamento di 2-3, di circa 10-20.
Gli esercizi di stretching statico sono prevalentemente esercizi in isolamento muscolare, ma possono riguardare anche intere catene
muscolari come ad esempio, nel caso dello Stretching Globale Attivo, metodica che prevede il mantenimento di auto-posture per
circa 10-20..
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Lo Stretching Dinamico
Con questo termine sintende un allungamento ottenuto con movimenti dinamici, ripetuti nel tempo, che vanno a riprodurre i gesti tecnici dello sport praticato. Lo stretching dinamico pu essere ottenuto mediante: movimento con contrazione del muscolo agonista che
mette in allungamento il muscolo antagonista (slanci); movimento di un segmento diverso da quello che si vuole allungare e che mette
in tensione eccentrica la zona voluta (flessione del busto in avanti che causa allungamento degli ischio-crurali). Questa metodica attiva
principalmente i fusi neuromuscolari con conseguente contrazione muscolare di riflesso.
Lo Stretching Misto
Lo stretching misto una forma di allungamento che prevede lalternanza di fasi di contrazione muscolare con fasi di allungamento
statico.
Il metodo di stretching misto pi diffuso lA.I.S. (Active Isolated Stretching). Esso prevede lisolamento del muscolo da allungare, una
contrazione del muscolo antagonista a quello da allungare ed una breve (1,5-2) fase di allungamento del muscolo target. La sequenza va ripetuta 8-10 volte per muscolo. una dei metodi di stretching pi diffuso, non solo tra gli atleti dalto livello, ma anche in ambito
fisioterapico.
QUANDO FARLO
Prima della partita o allenamento
- Stretching Statico: pu essere fatto, ma per un periodo limitato di tempo, 5-7; va svolto dalla posizione eretta e non di quella
sdraiata, per evitare linsorgere di una predominanza del tono vagale ed un conseguente effetto addormentante. Va svolto prevalentemente sulle grandi catene muscolari pi che in isolamento.
Molto si detto rispetto alla diminuzione dei livelli di forza, potenza e velocit, successivi a un lavoro di stretching statico. Tutto ci
vero nella misura in cui la valutazione di suddetti parametri avviene immediatamente dopo lo stretching. Se viceversa, allo stretching
viene fatta seguire una nuova fase di attivazione, specie a carico del SNC (ad es. salti in basso), i suddetti parametri si ristabilizzano;
quindi, se il tempo a disposizione prima dellevento molto, lo stretching statico non ha alcuna controindicazione.
- Stretching misto: pu essere utilizzato in alternativa a quello statico o come unica tipologia di allungamento in caso di allenamenti
non particolarmente intensi. Durata 5-10
- Stretching Dinamico: il tipo di stretching maggiormente utilizzato prima della partita o dellallenamento ed ha la priorit sulle altre
forme. Durata 5-10.
Lordine dello stretching prima della partita o dellallenamento, quindi il seguente: statico > misto > dinamico. In base alla
disponibilit di tempo si sceglie il metodo, tenendo presente che la forma dinamica quella pi importante.
Dopo la partita o allenamento
- Stretching Statico: dopo lo sforzo, latleta deve rilassarsi e ripristinare la naturale lunghezza dei muscoli. Si utilizzano esercizi
sia in isolamento sia coinvolgendo le catene muscolari (auto-posture e stretching globale attivo), eseguiti prevalentemente da
terra. la forma di stretching maggiormente utilizzata in questa fase dellallenamento. Si possono utilizzare le varie metodiche
alternandole tra loro.
In seduta dedicata
possibile inserire delle sedute dedicate al solo stretching statico o misto in caso di necessit, ossia quando latleta presenta
delle retrazioni tali da alterare la postura con eventuale insorgenza di dolore.
In caso di seduta dedicata allo stretching si possono seguire le indicazioni riportate nella tabella seguente:

Metodo

Anderson, P.N.F. o A.I.S.

Numero esercizi

Da 10 a 12, almeno 1 per settore muscolare

Numero di serie

Da 2 a 6 per esercizio

Durata esercizio

Da 10 a 60 secondi

Durata della seduta

Da 10 a 30 minuti

Frequenza

Almeno 3 volte alla settimana

Durata del programma

Almeno 4 settimane
Marco Sist
P.F. Latina Basket
Laureato in Scienze Motorie, IUSM
Preparatore Fisico, FIP
Periodization Planning Specialist, TBI
Certified Strength and Conditioning Specialist, NSCA
Personal Trainer, ISS

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ALLENAMENTI NAZIONALE ITALIANA CADETTI DEL 2001 CON A. BARGNANI


DI MARCO TAMANTINI

Vi starete sicuramente chiedendo perch


riportare degli allenamenti svolti da una
squadra nazionale giovanile di ben 10
anni fa. A prescindere dal fatto che, secondo noi, la pallacanestro e i suoi principi non tramontano mai, in quel gruppo,
allenatori da Renato Pasquali, con il prezioso aiuto dei suoi due assistenti, Marco
Tamantini e Roberto Nadalini, giocava
un allora giovane Andrea Bargnani, ribattezzato pi tardi il Mago. Di seguito
riportiamo il programma tecnico degli
allenamenti svolti a Treviso e a Viterbo,
nel raduno della nazionale, rispettivamente a Marzo e a Luglio del 2001.

Rimessa Contro la difesa a Zona

RIMESSA contro difesa a uomo

Allenamento di Viterbo - 1
Questo il programma per punti dellallenamento:
 Riscaldamento per ruoli;
 Stretching;
 5 c 0 (schema Testa, vedi diagrammi 6 e 7);
 2c1 e 3c2;
 3c1 e 4c3.
In particolare in questo allenamento,
oltre al lavoro per lo schema 5c0, si
voluto iniziare ad analizzare laspetto
difensivo dellaiuto e recupero lattacco, soprattutto sottolineando limportanza del giocatore in post basso.
(diagramma 5).

Allenamento di Viterbo - 2

Iniziamo dallesercizio del diagramma 8,


in cui i pivot facevano auto passaggio,
In questo allenamento si voluto ripro- arresto ad un tempo, fronteggiavano il
porre il concetto difensivi dellaiuto e re- canestro, si avvicinavano di potenza in
(Continua a pagina 14)
cupero, inserendo anche le letture per
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(Continua da pagina 13)

linea di passaggio (diagramma 10).

post basso (palleggi di rinculo), e da


quella posizione alternavano:
 Giro interno;
 2 palleggi e giro sul fondo;
 Giro interno + finta di tiro + infilata.

Se prima la difesa partiva da una posizione fissa, con lesercizio del diagramma 11 i difensori devono seguire la
posizione del pallone, adattandosi. Chiudiamo questo esercizio (diagramma 12)
Poi si inserito il difensore in post bas- dando la palla ad uno dei post bassi, e
so, andando a giocare in 1c1 giocando, con le regole viste in precedenza.
(diagramma 9).
Esercizio successivo, inserisce le colla- Esercizio successivo (diagramma 13)
un lavoro per la difesa, che deve imparare a rompere i tagli con il proprio corpo,
ma anche per lattacco, che nonostante il

borazioni tra i post bassi, ove un giocatore penetra verso il centro, c laiuto del
difensore dellaltro post basso, cos che
questultimo deve salire per dare una

(Continua a pagina 15 )

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(Continua da pagina 14)

body-check deve sempre dare una linea


del passaggio al compagno (per cui si
apre sul tiro libero).

Gioco dattacco: Alto


Questo gioco dattacco prende il nome
dalla disposizione 1-4 iniziale. Lo schema di partenza base quello che si pu
vedere nel diagramma 14, in cui sono
anche presentate le soluzioni iniziali del
gioco.

Fin da subito abbiamo varie possibilit:


 Palla a 3 che va a concludere;
 Palla a 4 dopo che ha bloccato per
3;
 Palla e 3 in allontanamento;
 Pick-n-Roll con 5.
Se, invece di dare la palla subito a 3 come da diagramma 14, diamo la palla a 4
(diagramma 15), possiamo giocare la
palla dentro per 3, che gioca con il suo
uomo e con i compagni, applicando anche le regole prima vista.
Tornando alla situazione iniziale, se la
palla data a 3 in allontanamento, allora
tiro immediato, o per continuare a giocare. Possiamo vedere nel diagramma 17
come collabora con 5, o nel diagramma
18 come 3 collabora con 5 in caso la
palla non possa essere data a 4 sotto
canestro.
Infine nel diagramma 19 vediamo come
1 pu giocare, fin da subito, in Pick-nRoll con 5, e come i compagni devono liberare gli spazi. In caso non
si riesca ad andare subito al tiro
dopo questultima situazione, nei
diagramma 20 e 21 sono riproposte le situazioni che si possono
creare, fino al ribaltamento del lato.

continuazione di questi allenamenti, e in


particolare presenteremo tutta una serie
di piccoli giochi / situazioni dattacco che
andavano ad inserirsi nel sistema di gioco di passing game adottato dallallora
nazionale Italiana Cadetti.

4 (diagramma 16) che andr ad occupare la posizione di post-basso, per un Nel prossimo numero troverete la

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I DVD PRODOTTI DA B
IL CLINIC PER IL SETTORE GIOVANILE DI RIANO 2010
CON LE LEZIONI DI G. CONSOLINI, S. BIZZOZI,
M. RIGA E L. SEPULCRI
Sono in vendita sul sito http:// eshopbasketcoach.net, 5 dvd che parlano di basket giovanile.
Il primo cofanetto, di due dvd, comprende (dvd1) la lezione di coach Giordano Consolini e del prof. Luigino Sepulcri: Il controllo del corpo nelluso dei fondamentali
individuali, aspetti tecnici e fisici.
fisici
Nel secondo dvd coach Consolini parla del
giovanili..
Miglioramento del passaggio nelle categorie giovanili

Nel secondo cofanetto coach


Massimo Riga parla di
Progressione didattica dall1c1
al 3c3 per la categoria under 17
- Attacco e difesa.
Pi di due ore di esercizi per la costruzione dellattacco
e della difesa validi per tutto il settore giovanile.

Nel terzo cofanetto due dvd sugli interventi di coach Stefano


Bizzozi.
Nel dvd 1 indicazioni per la
Costruzione
Costruzione del contropiede nella categoria under 19.
Nel dvd 2 invece si parla di Pick
Pick & roll attacco e difesa sempre per la categoria under 19.
E POSSIBILE ORDINARE I TRE COFANETTI SIA NELLA
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COACH B. PARLA DI PASSAGGIO, PALLEGGIO, TIRO E TIRO PER RUOLI IN
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QUESTI I TITOLI DEI QUATTRO DVD:


1. IL TIRO Largomento che ha reso famoso in tutto il mondo Coach Barry Brodzinski. Imparare a
tirare significa duro lavoro questa la filosofia che il Coach americano ha perseguito e diffuso in tutti i
suoi anni di Camp e lezioni private sul tiro ai migliori prospetti doltre oceano. Partendo dalla tecnica,
passando poi alla presentazione di esercizi individuali e di squadra, questo DVD vi permetter di conoscere tutti i segreti che per anni sono stati insegnati nei migliori Camp degli Stati Uniti, primo fra tutti il
Five Star Basketball Camp dove Coach Brodzinski stato per anni il direttore.
Limportante, per, ricordare sempre, come insegna Coach Brodzinski, che non si impara a tirare dopo un allenamento e non si correggono tutti gli errori in unora di lavoro: bisogna insistere, lavorare in
maniera continuativa, senza mai mollare.

2. ESERCIZI DI TIRO PER GUARDIE, ALI E CENTRI

Un DVD articolato in 3 parti,


ognuna dedicata ad un ruolo gardie-ali-centri, che analizza le possibili soluzioni di tiro indicate per ogni
ruolo. Il tutto spiegato da Barry Brodzinski, coach statunitense e uno dei maggiori esperti di tiro e di fondamentali del mondo, che analizzer passo dopo passo tutti gli aspetti che non possono mancare nellinsegnamento del tiro in un giocatore per poter essere pericoloso e completo dalla propria posizione
di gioco. Un viaggio unico nel suo genere che potr migliorare il lavoro degli allenatori sulle potenzialit
offensive dei propri giocatori

3. COME DIVENTARE DEI GRANDI PALLEGGIATORI

Quante volte si sente discutere di quanto e come deve essere usato il palleggio? Oggi molti giocatori ne abusano, consumando la
superficie della palla sul duro pavimento delle palestre, senza concludere niente. Correggere queste
cattive abitudini non vuol dire smettere di insegnare a palleggiare ma vuol dire insegnare a palleggiare con i giusti modi. Ed questo che coach Barry Brodzinkisi si prefigge di fare in questo dvd: dare i
giusti strumenti agli allenatori per costruire dei grandi palleggiatori che sappiano usare questo fondamentale in modo efficace e tecnicamente perfetto. Come dice coach Brodzinski Ricordate, che il fondamentale pi importante della pallacanestro si il passaggio, ma una pallacanestro senza penetrazioni, che pallacanestro sarebbe?

4. LARTE DEL PASSAGGIO IN PARTITA

Un DVD unico nel suo genere, in quanto raro vedere un allenatore parlare solamente del passaggio. Ma non viene fatto in maniera canonica, ma
totalmente innovativa quanto semplice. Si parte dalle basi (il ball-handling) fino ad arrivare a costruire
esercizi pi complessi che coinvolgono pi di tre giocatori sul campo allinterno dello stesso esercizio,
senza ovviamente dimenticare di curare la tecnica. Tutto svolto in modo graduale, in progressione, come dice lo stesso Coach Brodzinski, perch volere tutto e subito non serve a niente.

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PRINCIPI GENERALI DI ATTACCO AD UNA ZONA DI FRONTE PARI


DI COACH SEVESO GIANLUIGI - VIRTUS PALLACANESTRO CERMENATE
Io credo che per poter attaccare una
difesa a zona occorra:
1. Conoscere i motivi per cui una
squadra vuole giocare a zona;
2. Conoscere i punti deboli della difesa
a zona;
3. Conoscere i punti forti della difesa
o, pi in generale, conoscere la difesa a zona;
4. Essere sempre preparati ad attaccare una zona;
5. Trasmettere ed insegnare i principi
di attacco alla zona, poi vengono gli
schemi.
Di seguito voglio parlare di questi 5
punti e proporre uno schema, utile con
difesa a zona fronte pari che utilizzavo
parecchi anni fa (stagione1986/87), ma
che ritengo possa essere ancora riproposto.

Principi Base

3.

4.

5.

momento sono in difficolt e vogliono reagire provando a metterci in


difficolt mentale (attacco psicologico). Noi dobbiamo preparare i giocatori anche a questo. Come? Attraverso la mentalit. La nostra squadra deve sapere che potr essere
inferiore nel fisico e nella tecnica,
ma mai nel cuore e nella mentalit.
E quindi non potranno e non dovranno mai perdere una sfida su questo
piano (anche queste sono qualit
allenabili).

Adeguarsi ai passaggi rapidi, soprattutto quelli di ribaltamento che tagliano la difesa (skip);
Sovrannumero (mettere pi attaccanti che difensori in un lato del
campo);
Difesa dal pick-n-Roll (mancano gli
aiuti ed pi facile liberarsi per il
tiro)

La difesa a zona ha ovviamente dei punti


di forza, che devono essere conosciuti.
Battere la difesa sui suoi punti di forza,
significa far saltare la difesa.
1. Mantiene i giocatori pi alti a copertura del canestro rendendo pi difficoltosi:
a. I tiri in entrata / penetrazione;
b. I tiri da sotto;
c. I passaggi dentro;
2. Buon equilibrio difensivo che favorisce la partenza in contropiede (se
prendono il rimbalzo);
3. Tende a rallentare il gioco dellattacco e quindi, grazie anche ai 24, pu
portare pi pressione agli attaccanti
che si vedono costretti ad affrettare
dei tiri;
4. Protegge i giocatori carichi di falli,
anche se ormai difficile vedere
una squadra passare a zona solo
per una questione di falli;
5. I difensori possono essere pi aggressivi sulle linee di passaggio sapendo di avere pi aiuto dentro.

Vediamo perch una squadra decide di


giocare a zona:
1. Per cambiare il ritmo della partita;
2. Perch non vuole o non riesce pi a
correre, come prima;
3. Per proteggere il canestro;
4. Per proteggere qualche giocatore
dai falli;
5. Perch non riesce pi a tenere gli
1c1;
6. Perch vuole forzare la squadra
avversari al tiro da fuori;
7. Perch pensa di trovare impreparata Essere sempre pronti ad affrontare una
la squadra avversaria, sperando in difesa a zona, non significa, entrare in
qualche cattiva scelta offensiva
campo con lincubo, come talvolta accade per certe squadre giovanili, che gli
Cerchiamo di capire quali sono i punti avversari prima o poi passeranno a zodeboli di una difesa a zona:
na. Molto pi semplicemente significa
1. Non avere un uomo su cui difende- che:
re, ma delle posizioni da presidiare. 1. Dobbiamo avere concetti semplici
Tutto ci implica maggiori difficolt
(sottolineo semplici) di attacco alla
nel:
zona. I concetti base, i fondamentali,
a. Fare taglia fuori. La difesa a
sono gli stessi delle difese individuazona va attaccata anche con il
li. Dobbiamo trasmettere cose facili
rimbalzo offensivo;
ai giocatori affinch possano applib. Marcare i tagli;
carle con efficacia.
c. Difendere sulluomo con palla, 2. Su questi concetti ci dobbiamo allese questo riceve in una zona tra
nare in modo da prendere sempre
due difensori
pi fiducia su ci che dobbiamo fare
2. Difendere sui tiratori, anche se la
in partita.
difesa a zona spesso viene schiera- 3. Dobbiamo far capire ai nostri giocata per obbligare una squadra a tirare
tori che gli avversari passano a zodal perimetro;
na / cambiano difesa perch in quel

Vediamo i principi che vogliamo trasmettere (e sui quali ci dobbiamo allenare)


per attaccare efficacemente una difesa a
zona.
1.

La prima cosa, direi vecchia come la


storia della pallacanestro, che non
vogliamo far schierare la difesa.
Cerchiamo cio di giocare il contropiede, di giocare (ed allenare) situazioni di 2c1, 3c2, 4c3, 5c4 e la transizione. La regola dei 24 impone
che in ogni momento lattacco sia
pericoloso ed ogni buona situazione
di tiro debba essere presa. Questo
il primo concetto che da insegnare
per attaccare qualunque tipo di zona: non farle neppure schierare.
Lattacco deve essere bravo a:
a. Leggere la difesa e capire quando si in reale situazione di
sovrannumero;
b. Prendersi buoni tiri e non tiri
forzati, perch sono questi ultimi
che la difesa vuole che lattacco
faccia.
Ai giocatori dico due cose:
a. I contropiedi migliori sono quelli
che nascono da una palla recuperata o da un rimbalzo dopo un
tiro forzato, con lattacco fuori
equilibrio. Tradotto in poche
parole: se vogliano fare contropiede efficace dobbiamo difendere forte.
b. Nel contropiede il giocatore con
palla deve prendere sempre una
direzione chiara (spigolo dellarea dei 3) e farsi marcare da un
difensore. Se non viene marcato
va a canestro, altrimenti passa
la palla a un compagno avanti,
(Continua a pagina 20)

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19

Basketcoach.net - N.5-6/2010 - Anno IV

(Continua da pagina 19)

che deve trovarsi pronto.


2.

Le spaziature. Come nella difesa


individuale importante che gli attaccanti siano a una distanza tale
per cui:
a.

b.

3.

4.

Un difensore non possa difendere contemporaneamente su due


attaccanti;
Gli attaccanti possano agevolmente passarsi la palla (giusta 7.
spaziatura), non solo sul perimetro, ma anche nelle posizioni di
post alto e post basso..

I giocatori di perimetro dovranno


essere fuori dalla riga dei tre punti, ricevere sempre andando incontro
alla palla (passo alla palla), posizionarsi sempre tra due difensori
(obbligare la difesa a fare delle scelte) e ricevere pronti per tirare. Chi
ricevere, prima ancora di avere la
palla tra le mani deve sapere quali
sono le sue linee di passaggio per- 8.
ch, se non tira, vogliamo che passi
la palla rapidamente per far muovere
la difesa cercando di mandarla fuori
ritmo.

gi detto, deve sapere, ancor prima


di avere la palla tra le mani, a chi
potr passarla. Mettere fuori giri la
difesa il modo per trovare giocatori
con buoni tiri. Utilizzare il passaggio
skip (attraverso la difesa) e cercare
di mandare dentro la palla. Mai usare passaggi schiacciati a terra contro
la difesa a zona: troppo lenti, non
mettono fuori ritmo la difesa, sono
facilmente intercettabili.
Il palleggio. I giocatori di perimetro
devono usare il palleggio per penetrare, tra due difensori, e scaricare la
palla ai compagni che avranno trovato angolo di passaggio e posizione (tra due difensori). Lo scarico pu
avvenire sia verso il lato forte che
verso il lato debole. In fase di penetrazione il giocatore di post basso si
apre verso langolo, se libero. Si
penetra per liberare un compagno
(creando sovrannumero), non per
forzare un tiro da sotto.

giocatori era il seguente:


1. Play maker
2. Guarda
3. Ala piccola
4. Ala grande o centro
5. Centro
Abbiamo le seguenti regole, allinterno
del movimento:
1. Uno scambio di posizione tra i giocatori 2 e 3, dopo il primo passaggio a
2 o a 3;
2. Sul passaggio skip tra i giocatori in
ala i giocatori di post (4 e 5) si scambiano;
3. Utilizzo del post per il cambio di lato;
4. 1 cerca le corsia di passaggio per
ribaltare velocemente la palla.
Partiamo dal primo passaggio sul perimetro. 1 inizia il gioco passando la palla
sul lato del difensore che lo sta marcando. (diagramma 2 e 3).

Il rimbalzo di attacco. Su ogni tiro


lattacco deve andare sempre a rimbalzo in modo forte,deciso con 3
attaccanti, coprendo tutte le zone
dove potrebbe cadere la palla. E un
aspetto che va curato, organizzato e
allenato. Gli altri 2 attaccanti lavorando sul rimbalzo lungo, eventualmente schiaffeggiato dai compagni
che sono andati a rimbalzo. Non
mandiamo 4 giocatori a rimbalzo
perch dalla zona possono nascere
facili contropiedi.

I giocatori di post, al di l dello


schieramento iniziale, dovrebbero
occupare (non in modo statico) la
posizione di post alto e di post basso. Il post alto, riceve piedi a canestro e pu:
a. giocare alto basso con il post
basso;
b. passare la palla (skip un buon
passaggio);
Di seguito un gioco di attacco utilizzato
c. Tirare;
d. Bloccare le guardia per giocare contro difese a fronte pari.
Si parte da uno schieramento 1-4, che
pick-n-Roll.
crea sovrannumero e difficolt di adatta5. Il post basso deve giocare con i mento alla difesa fin dallinizio
piedi paralleli alla riga di fondo e (diagramma 1).
sotto lultima linea difensiva. Se
riceve la palla pu:
a. Passare la palla sul lato debole
(che da quella posizione vede
molto bene);
b. Giocare a due con il post alto
che taglia;
c. Ripassare la passa fuori sul lato
forte;
d. Tirare, dopo giro (frontale o dorsale a seconda delle situazioni).
Analizziamo lo sviluppo sul lato desto e
quindi con 1 che passa a 2. 2 deve rice6. Il passaggio. E una delle armi per
vere gi con i piedi rivolti a canestro, in
battere la difesa a zona che coposizione pronta a tirare (chi riceve deve
stretta a muoversi ad ogni passagsempre essere un pericolo per la difesa).
gio, se vuole essere efficace. LatQuando 2 riceve 5 taglia sul lato della
tacco deve essere molto rapido a
palla, verso il posto basso ed esce, sul
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girare la palla ed il ricevitore, come Nello schieramento iniziale il ruolo dei

Gioco dattacco

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lato della palla, sotto lultima linea della


difesa. 3 taglia flash in post alto, 4 si abbassa sul lato debole, mentre 1 cerca la
corsia di passaggio per ricevere da 2
(diagramma 4).

 Passare in post basso a 5;


 Passare skip a 2.
4, dopo il passaggio, si abbassa sul lato
debole (diagramma 8).
Se 3 invece di passare skip a 2, passa la
palla a 5 in posto basso (piedi paralleli
alla riga di fondo), questi pu:
 Tirare (giro frontale o dorsale a seconda delle situazioni);
 Passare dentro a 4 che ha tagliato a
canestro;
 Guardare il lato debole (2 in questo
caso) per un passaggio skip.
I giocatori di perimetro (1,2 o 3) devono
farsi trovare appena al di l della riga dei
3 punti, spaziati tra loro e tra due difensori. Una volta che la palla esce da 5, ci
si ritrova in una delle situazioni gi viste
(diagramma 9 e 10).

Se 2 non passa la palla dentro a 5 per


un tiro da sotto o a 3 in post alto, situazione che analizzeremo in seguito, dovr
ritornare la palla a 1 nel momento in cui
3, arrivato il post alto e non avendo ricevuto palla, cambia direzione e taglia per
andare in angolo. (diagramma 5)

2 dopo aver passato la palla ad 1, taglia


diritto dentro, velocemente verso il lato
debole, mentre 4 sale per ricevere palla
da 1, che non deve MAI fare passaggi
paralleli. 1 pu anche penetrare per poi
scaricare a 4, ma meglio il passaggio
diretto di ribaltamento (diagramma 6).

 Ritornare la palla ad 1.
Da qui in poi i giocatori 2 e 3 non cambiano pi lato e si deve lavorare ancora
di pi sulla velocit di passaggio, sui
cambi di lato e nel mandare la palla dentro. (diagramma 7).
Se la palla arriva a 2 o a 3, 2 e 3 possoUna volta che 4 ha ricevuto la palla da 1, no passarsi la palla skip tra di loro.
pu:
 Tirare;
Vediamo invece cosa succede sul passaggio da 4 a 3. Abbiamo detto che 3
 Giocare alto basso con 5;
 Passare la palla skip a 3 che nel deve farsi trovare nella posizione pi
frattempo si sar posizionato tra la pericolosa possibile, cio pronto per tiraprima e seconda linea difensiva re e fra due difensori (prima e seconda
linea). Quando 3 riceve pu:
(passaggio molto efficace);
 Tirare;
 Passare la palla a 2;

Ritorniamo una attimo al diagramma 4 e


vediamo cosa succede se la palla da 2
viene passata a 3 in post alto, nel suo
taglio flash 3 pu probabilmente essere
libero per un tiro se x5 ha seguito 5 nel
suo taglio verso il post basso, altrimenti
deve guardare il lato debole, dove 4 si
sar aperto (diagramma 11).
Come la palla arriva a 4, 2 taglia verso la
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vediamo cosa succede se il primo passaggio viene fatto ad uno dei post alti
(quello del lato del difensore che sta
marcando 1).
Supponiamo che la palla sia passata a 5,
4 taglia a canestro per ricevere da 5,
mentre 1 si porta sul lato debole. Tutti i
giocatori di perimetro sono appena fuori
dalla riga dei 3 punti e tra due difensori.
Ritorniamo allo schieramento iniziale e In qualunque modo la palla esca da 5, ci
palla e si posiziona in angolo sul lato
forte, 3 prende il posto di 2, 5 rimane
basso, mentre 1 cerca la corsia di passaggio (diagramma 12). Se la palla esce
da 4, sia sul lato forte che sul lato debole, troviamo situazioni gi analizzate in
precedenza (diagramma 13 e 14).

troviamo con situazioni di gioco gi esaminate. In questo caso 2 e 3 non cambiano lato (diagramma 15 e 16).
E possibile iniziare con un pick & roll,
sempre sul lato del difensore che marca
il giocatore 1. Supponiamo sempre di
svilupparlo sul lato destro con 1 che
gioca pick n roll con 5. In questo caso,
mentre 5 porta il blocca ad 1, 2 taglia sul
lato debole sia per creare un sovrannumero, sia per portare via laiuto del difensore basso della zona, che probabilmente tender ad abbassarsi per seguire il
movimento iniziale di taglio. (diagramma
17). Se 1 non tira, 5 si apre fuori in mez(Continua a pagina 23)

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zo alla prima
linea difensiva
per ricevere da
1.
Quando 5 riceve la palla deve
ribaltarla velocemente. Una
volta passata la
palla a 3, andr
a posizionarsi
sul lato debole.
1 lavora sempre per la miglior corsia di
passaggio. Sia
che 3 passi a 2
che ritorni la
palla ad 1, taglier sul lato
debole, ricreando
situazioni
sul campo gi
analizzate
(diagramma
18).
Limportante
essere veloci
nel ribaltare la palla e trovarsi in posizio- fare delle scelte. Per esempio se 3 pas- marcare 2 o 4 (diagramma 19).
ne per costringere i difensori devono sa la palla a 2, X4 dovr decidere se

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Bisogna sempre leggere la difesa, non


solo per posizionarsi tra i giocatori di
perimetro, ma anche per tagliare verso
canestro. Nella situazione di prima, se
X4 andr a difendere su 2 e X5 decide di
prendere in consegna 4, allora 5 dovr
tagliare verso il post alto del lato forte
perch probabilmente sar libero, facendo entrare la palla nella difesa

(diagramma 20).
Unultima considerazione va fatta per il
rimbalzo in attacco. Abbiamo detto che il
rimbalzo difensivo un tallone dAchille
per le zone, soprattutto per loro il pericolo viene dal lato debole. Lattacco che
abbiamo visto mantiene sempre un giocatore di post sul lato debole, inoltre possiamo formare il triangolo di rimbalzo
offensivo con il giocatore
(2 o 3) del lato debole, che
dovr saltare verso il centro dellarea, anche solo
per schiaffeggiare la palla
verso i due compagni (1 e
3 o 2, a seconda di che
sul lato forte) per il rimbalzo lungo.
Vediamo, nei diagrammi a
seguire, ricavati da situazioni viste i precedenza,
come sviluppare il rimbalzo offensivo (diagramma
21, 22 e 23).

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INTERFACCIA SEMPLICE ED INTUITIVA


Abbiamo sviluppato questo nuovo software con lintenzione di rendere pi semplice e lineare possibile disegnare e rendere vivi gli esercizi e gli schemi di gioco attraverso la possibilit di vedere in
spostamento i giocatori sul campo. Per utilizzare Coach 2D non bisogna essere degli informatici
specializzati! Abbiamo inserito un tutorial che spiega passo per passo ogni funzionalit.
ALTO GRADO DI PERSONALIZZAZIONE
Permette di modificare il campo di gioco, il colore delle fasi, degli attaccanti e dei difensori. Inoltre
possibile allargare o ridimensionare la grandezza delle linee di passaggio, tiro e movimento
STAMPA PER FASI CON DESCRIZIONE
Il programma permette di stampare i disegni dividendoli per fasi consentendo all'utente di scrivere
eventuali descrizioni o precisazioni.
ANIMA IL TUO SCHEMA!
Una volta terminato l'esercizio baster un semplice clic su "Animazione" per poter vedere il vostro
disegno in movimento ed analizzare al meglio eventuali problematiche.
ESPORTA I TUOI ESERCIZI IN FORMATO VIDEO
Una volta creata l'animazione sar possibile esportare il video facilitando la condivisione. Potrai esportare i tuoi filmati su YouTube, sul tuo blog, sul tuo sito o semplicemente condividere gli schemi
con la tua squadra tramite un qualsiasi lettore di file .avi

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ATTACCO IN TRANSIZIONE VALIDO CONTRO TUTTE LE DIFESE


DI

E. PETRUCCI - SMIT ROMA CENTRO


(Diag. 1) - 1 passa in ala a 3 e taglia in pivot basso sul lato opposto. Il primo
rimorchio, 4, va in post basso sul lato della palla.
3 rimpiazza 1 mentre il secondo rimorchio, 5, comincia a d andare verso il
lato lontano dalla palla, verso 1.

(Diag. 2) - 3 ribalta su 2 mentre 5 porta un blocco verticale a 1 che riceve da


3.
Nel frattempo 3, dopo il passaggio a 2, taglia prima sul blocco di 4 e poi su
quello di 5 per uscire in angolo sul lato della palla.

(Diag. 3) - 1 ha tre possibilit di passaggio:


- a 2 verso langolo
- a 5 in pivot basso sul lato della palla
- a 4 che dopo il blocco a 3 si porta in sulla linea del tiro libero.

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