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Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero)
Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero)
lui, ma dentro di lui, nel suo pensiero, il quale manca della dimensione
interiore del comprendersi.
LA LIBERT
La libert in realt un evento del pensiero.
Colui che toglie la libert ad altri ha difatti il potere di dare corpo al
proprio pensiero non libero.
Il pensiero dialettico luce dellIo riflessa dallanima senziente-razionale:
lEgo.
Il pensiero deve sperimentare il suo essere libero.
Il pensiero normalmente si d come Mediatore attraverso il quale si pu
conseguire la conoscenza del sensibile, ma mai d la conoscenza di se stesso.
Esso si pu percepire solo se concentrandosi ci si isola
temporaneamente dagli istinti, dai sentimenti e dalla propria
espressione individuale.
Il cervello rende indipendente il pensiero dallantica autorit spirituale,
affinch luomo giunga con volont propria a realizzare e ritrovare nel
suo intimo, tale autorit trascendente.
la dipendenza cerebrale che ha reso possibile la conoscenza del mondo fisico,
tanto da isolare luomo in un mondo apparentemente privo di
trascendente. Ci ha causato un reale stato di alienazione, ma necessario
ai fini evolutivi.
La libert si realizza qualora si pratichi uno svincolamento dallorgano
cerebrale, il quale vincola lanima per conseguire la conoscenza del
sensibile.
Dalla non libert del pensiero dipende lalterata funzione del sentire e
del volere: il caos dellanima.
Dalla liberazione del pensiero dipende la liberazione delluomo;
mediante la concentrazione il pensiero si libera dallelemento sensibile
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concentrazione.
Liberazione vera non lo scatenamento di se stessi, bens lincatenamento di
se stessi.
Costringere se stessi secondo una ferrea e programmatica disciplina,
dopo averla liberamente scelta, restituisce la luce originaria al corpo
eterico.
Il pensiero in s libero, ma il corpo eterico essendo legato alla natura
animale, non gli obbedisce:per tal causa il pensiero normalmente privo
di vita.
Pi il corpo eterico viene costretto tramite una disciplina rigorosa a
sottrarsi dalla sua consonanza con la brama insita nelle funzioni
automatiche della natura animale, pi esso diviene arto dello Spirito,
strumento di liberazione.
Pi la natura animale viene a obbedire e a rispondere ad un ritmo che la
domina, tanto pi ritorna potente il Principio superiore dellIo.
Larte di tale dominio non consta in una costrizione abnegativa, ma di un
agire sulla corrente della volont, ponendole compiti a cui il corpo
eterico per abituale e insita consonanza con la natura animale, tende a
sfuggire.
se inconsciamente.
Coscientemente si hanno soltanto le varie rappresentazioni di un ente; si
finisce con laverne il concetto, che in realt una potenza di sintesi.
Adoperando il concetto cavallo non si ha la percezione dellente
archetipo che vive in ogni singolo cavallo; la meditazione mira a
conquistare coscientemente la dinamica del processo archetipico.
La concentrazione su un oggetto evocato, in sostanza tende a voler
percepire il suo concetto.
Tale concetto, che un potere intessuto di Volont, esige, per lasciarsi
percepire, linsistenza della volont nel pensiero del ricercatore.Esso
deve venire talmente voluto che la determinazione del pensiero e il suo
contenuto volitivo finiscono con il coincidere.
Il volere voluto con tale forza e intensit, diviene una corrente di vita
che ricongiunge la coscienza con la scaturigine della sua forza.
LA CONCENTRAZIONE
Essa lesercizio chiave della disciplina: il veicolo dellilluminazione e
della liberazione.
Consiste nel raccogliere il flusso del pensiero in un unico punto, cos da
conseguire una sintesi dinamica. Esso ripristina lequilibrio tra Spirito
Anima e Corpo, quindi la salute corporea.
Il pensiero, originariamente un potere di sintesi, ma a tale livello non
conosce il suo contenuto, perch non cosciente di s; lo diviene
volgendosi al sensibile: assumendo come proprio contenuto quale eco o
immagine riflessa il cozzare con il mondo sensibile.
Lesercizio della concentrazione consiste nella evocazione di un oggetto
prodotto dalluomo,preferibilmente esauribile in una serie minima di
rappresentazioni, mediante cui sia possibile esprimere il massimo della
forza pensiero: perci loggetto pi semplice.
Malgrado la sua elementarit, esso sempre difficile da realizzare,
perch non connaturato con listintiva natura del corpo eterico, la
quale mediata e influenzata dal cervello fisico.
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CONCENTRAZIONE PROFONDA
Limmagine di sintesi o di sentimento che si ottiene alla fine della
concentrazione deve starci dinanzi obiettivamente; non ha importanza
quale forma rivesta, o che non abbia alcuna forma.
Non ci si deve preoccupare di dover vedere qualcosa con una
determinata forma, ma bens di vedere, meglio sentire, dinanzi a s un
quid che simboleggi la sintesi-pensiero. Tale quid pu anche essere un
nulla e tuttavia esserci.
Esso deve apparire come una sorta di formula matematica, arida e
obiettiva.
Tale quid deve venire contemplato con calma, decisione e sottile volont,
escludendo da s qualsiasi moto di sentimento, emozione e passione.
Il divenire capaci di contemplare limmagine-sintesi con purit silenziosa
rappresenta sperimentare la liberazione dellIo dallanima, linizio della sua
autonomia dal corpo astrale.
Tale liberazione, raggiunta anche solo per qualche momento nella
concentrazione, si presenta nel discepolo come unesperienza di
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SILENZIO MENTALE
Qualora si sia ottenuto loggettivazione del pensiero contemplato, ci si
deve condurre ad unassoluta quiete; congiungendosi con lessenza di quel
pensiero, si deve silenziosamente evitare che lanima interferisca con
giudizi o emozioni. Deve cessare la dialettica, restare la sola Silenziosa
immagine di quel pensiero.
Ogni esperienza superiore mediata dal silenzio mentale: esso prepara
allesperienza del Vuoto;
questi viene ottenuto tramite leliminazione volitiva di tutti i contenuti
sensibili ricavati tramite il silenzio mentale. E un silenzio radicale.
Qualsiasi ascesi superiore, presuppone la capacit di saper eliminare
dalla coscienza i contenuti evocati o suscitati.
Il conseguimento del silenzio mentale costituisce una positiva conquista
dello sperimentatore, una segno del giusto procedere nella disciplina.
alterazione.
Bisogna abituarsi nel vietarsi, in talune occasioni, la normale reazione
del sentimento.
La temporanea assenza del sentire soggettivo, realizza il distacco della
coscienza dal sistema nervoso, ossia lindipendenza dellastrale
superiore (anima cosciente) ove vive lIo, dallastrale inferiore, (anima
senziente e razionale) dove lIo ottusamente manovrato.
Il non sentire se pur per brevi momenti, attua un distacco temporaneo
dallEntit collettiva che agisce nel sangue: Lucifero, il quale infonde
emozioni, passioni e pensieri contraddicenti lessenza dellanima.
Automaticamente si isola anche lavversario che agisce come istintivit
nelluomo, attraverso il sistema nervoso: Ahrimane. In tali condizioni di
distacco da queste due entit, il cervello si limita a funzionare solo come
mediatore puro fra spirito e fisicit; lente emotivo luciferico e lente
istintivo ahrimanico non interferiscono. I sensi in s, non ingannano: il
pensiero che non giunge ad essere in s coscientemente vivo rispetto ad
essi.
Ahrimane, mediante linfluenza sul sistema nervoso impedisce la
percezione soprasensibile.
Lascesi del Sentire instaura momentaneamente, un mutamento sul ritmo
della respirazione e del sangue.
LA RESPIRAZIONE
Il respiro normalmente nellorganismo, lespressione ritmica del dominio
dellastrale inferiore.
Lascesi del sentire muta tale predisposizione in espressione dellastrale
superiore.
Non deve essere una disciplina respiratoria antica che si rivolge al
moderno, a ristabilire il ritmo del respiro dellastrale superiore, bens l
Atarassia o vuoto della vita psichica, di sentimento.
Il respiro normalmente il supporto del Sentire.
IL SONNO E LASTRALE
Va sottolineato che il fenomeno del sonno riguarda solo la testa delluomo,
dove si verifica un mutamento della polarit della coscienza, mentre il
resto dellorganismo eterico-fisico permane con lastrale e lIo nel medesimo
rapporto che ha nello stato di veglia.
Durante la veglia, lastrale opera distruttivamente tramite linflusso di
passioni e istinti sullorganismo fisico eterico, perch manca della
connessione cosmica con lIo, causata dal cervello; nel sonno tale
connessione viene ristabilita, generando una dimensione spirituale vitale.
Nella testa luomo ordinariamente alla merc degli istinti e delle
passioni: ci si ripercuote nellastrale inferiore. Ogni insorgenza
dellastrale inferiore contro il superiore ostacola il distacco di
questultimo, impedisce o rende pi difficile il processo del sonno.
LA MEDITAZIONE
Essa distingue dalla concentrazione per il fatto che questultima prende
in esame un tema o un oggetto indipendentemente dallimportanza del
suo significato, solo quale sintesi di pensiero; nella meditazione invece, il
contenuto spirituale di un ente deve avere molta importanza spirituale,
tanto da suscitare unimmagine per forza propria.
Nella meditazione si deve scegliere un contenuto attingendolo dalla
Scienza dello spirito o dalla Saggezza tradizionale: una frase,
unimmagine, un simbolo; esso deve esser capace di risuonare per forza
propria nellanima.
Es: loro terrestre la traccia minerale del Sole. Oppure. nella Luce vive
Saggezza o ancora:nel fluire del mio pensiero sento il Dio che opera
nelluniverso.
Non si deve analizzare il rapporto dei concetti contenuti nella frase, bens
si deve assumere limmagine quale direttamente si d nelle parole:
accogliere limmediato risuonare di queste nellanima. Le tre forze dellanima
verranno richiamate automaticamente da tali contenuti.
Meditare alimentare con le proprie forze, per un dato tempo, la
permanenza del sentimento corrispondente che sorge dalla
contemplazione di un ente o di unimmagine simbolica. Occorre
lasciar vivere nellanima tali sentimenti, e qualora tendano a spegnersi,
a smorzarsi, il discepolo deve rinnovarli continuamente, cercando di
farli risorgere in s mantenendoli alcuni minuti nella coscienza, cos da
impregnarne lanima.
POTENZA DELLIMMAGINAZIONE
Essa la forza che ordinariamente nelluomo, si esplica come pensare
immediato; si esprime nel suo basso presentarsi, come facolt di
rappresentazione ; ogni creazione attinge sempre come germe iniziale, da
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GLI ISTINTI
Essi giungono ad usare lIo: sono la massima forza che luomo disponga.
Il pensiero non ha in s la forza e la potenza che vi negli istinti.
Larte della concentrazione mira a fortificare il pensiero affinch esso
diventi capace di avere la potenza di un istinto.
Mediante la disciplina, possibile dominare gli istinti.
Listinto sommerge lIo; larte contrapporre un Io pi potente alla
corrente istintiva. Occorre che la potenza degli istinti divengano
strumento dellIo.
Ci viene conseguito tramite la pratica degli esercizi della volont.
Ci con la concentrazione e la meditazione la volont si rafforza, ma
maggiormente possibile attraverso lesercizio dellAzione pura, che
consiste nellimporsi doveri non richiesti dalla routine quotidiana:
azioni semplici e poco significanti da realizzarsi tramite una
predeterminazione ed esecuzione in precisi periodi periodi di tempo.
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LA CALMA
Corrisponde al vero naturale e spontaneo stato spirituale dellanima; il
realizzare la calma significa eliminare lo spirito di avversione esercitato
dallego, ripristinando la vera natura dellanima.
Una tecnica, qualora si divenga spazientiti da un individuo, consiste
nellesercitasi a dirigere limpulso di disprezzo, di antipatia o di odio non
verso la persona, ma bens contro lo Spirito dellerrore e della menzogna che
in lui agisce, utilizzandola come suo veicolo.
Gli individui esecutori di azioni riprovevoli, sono in realt esseri
posseduti dalle Entit ostacolanti. Occorre dunque aiutare coloro che
sopportano il sacrificio di quella soggezione.
La comprensione e il perdono per tutti deve sorgere dalla Conoscenza.
Inoltre, ci che ci viene incontro dagli altri sempre un prodotto del
karma: il loro comportamento nei nostri confronti non viene dal loro
Spirito libero, ma da una coercizione originatasi da una
predeterminazione in comune fra noi e laltro.
Tutto va come deve andare; questa la frase chiave per indurci alla
calma.
Sofia, ossia della coscienza della reale natura androgina della sua anima.
LA PREGHIERA
La meditazione il processo cosciente di elevazione dellanima verso il
Divino da parte dellelemento divino nelluomo: lIo; la Preghiera invece
lelevazione dellanima mediante la natura umana, la quale domanda
al Divino una particolare richiesta.
La preghiera deve sempre non essere egoica per essere vera, altrimenti
non ha forza alcuna; se si riesce ad ottenere una richiesta egoica, ci
dovuto ad una sorta di patto fra luomo e le Potenze Sub-sensibili
inferiori, il quale crede di riceverla dal Divino, ma che di divino non ha
nulla.
Si deve pregare senza parole, in intento profondo di sole immagini; ci
che si deve chiedere, non deve partire da noi, ma deve venirci
suggerito dalle Forze spirituali evocate: la preghiera pi efficace e
possente comunque quella senza oggetto e fine, la quale diviene cos
naturalmente una richiesta a favore di tutta la comunit umana.
La preghiera la mediazione umana per le variazioni o gli aggiustamenti
del karma collettivo; la potenza mistica della preghiera deve poter essere
utilizzata come potenza di volont spersonalizzata, capace di sollecitare
variazioni evolutive nel karma.
Essa implica la connessione con il Principio Solare, il Cristo: il Signore
del Karma.
Le mani congiunte nella preghiera sono le conduttrici della potenza della
preghiera; in esse lIo si esprime pi direttamente, senza mediazione
cerebrale: per esse passa una saggezza evocatrice che il pensiero non
possiede.
Le mani aprono e chiudono un circuito di forza, in cui presente
linfinita Potenza del cosmo; possono benedire e guarire perch la forza
magnetica dellanima, si fa mediatrice attraverso di esse, dellAnima
cosmica.
Limmagine della Vergine il simbolo dellintento profondo della
preghiera.
LOPUS SOLARE
Essa ha inizio quando i mutamenti che lIo ha conseguito nel corpo
astrale, tramite la pratica della meditazione, giungono ad imprimersi
nel corpo eterico.
Qualsiasi mutamento interiore finisce sempre col volatilizzarsi, tendendo
a ritornare allantica sua natura, ove esso non sia stato impresso nel
corpo eterico, ossia non sia divenuto parte del carattere e del
temperamento del discepolo.
Le possibilit che le acquisizioni interiori simprimano nel corpo eterico
dipendono dallIo, dal suo potere di volont trasmutante e creatrice. Tale
Forza di volont proviene dal Principio Logos che immanente nellIo.
IO SUPERIORE
Lordinaria coscienza di veglia, o egoica , rispetto a stati di coscienza
superiori, pari ad uno stato di sogno o addirittura di sonno profondo.
LASCESI E LEGO
Lo sforzo, le discipline e il rigore dellascesi sono mezzi dellego ancora
non capace di realizzare la propria estinzione. Occorre che lego esaurisca
tutte le velleit di autoaffermazione e di elevazione, affinch si realizzi la
sua Morte e la sua Risurrezione. La sua crocifissione quotidiana non ha
senso se non si giunge alla sua Morte e alla sua Risurrezione.
La crocifissione deve diventare un atto della volont, che realizzi la
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Morte e la Resurrezione.
Mediante lascesi, lego tenta di sopravvivere, vuole evitare che latto ultimo
della sua Morte si compia. In realt il suo sparire, il suo morire,
insieme il suo Risorgere quale Io superiore.
Legoismo vuole comunque s stesso, anche attraverso la propria
distruzione; si tratta di capire che lego non va distrutto, annientato, ma
solo condotto al suo non-essere: al suo vero essere individuale.
LA FORZA DELLEROS
E il potere primordiale dello Spirito, privo della sua virt unitiva. Esso
ha la sua sede nel cuore.
La via al Sacro Amore passa per la liberazione del pensiero.
Il Rappresentare esprime il principio femminile, il Volere quello maschile.
IL SACRO AMORE
E la relazione anelata , di continuo distrutta e tradita dalla coppia umana.
In tale Sacro Amore tende a riaffiorare il potere deternit in esso insito.
La coppia che conosca il Sacro Amore veramente morsa dal Drago,
perch acquisisce coscienza dellantico male insito nellanima senziente.
Il morso del Drago non si cicatrizza.
La ferita di Amfortas inguaribile, ma verr risanata dalla lancia
riconsacrata da Parsifal.
La coppia iniziatica deve sanare lantica ferita, causatrice della caduta nei
corpi fisici: deve riconoscere nella via dellEros due aspetti: quello che
porta alla degradazione e quello che conduce al risanamento.
Per la coppia iniziatica non pu esservi senso desistere, senza
restaurazione cosciente della fedelt al Sacro Amore: lelemento in cui
risiede il pi alto Potere di virt sanatrice.
Occorre fair s che il potere del Logos faccia dellEros il suo veicolo
nellanima, affinch avvenga la trasmutazione pura della natura animale.
Colui che vince lEros, diviene un eroe solare: incontra il Sacro Amore.
(appunto: ho scritto la frase precedente di mia volont, senza attenermi
al testo, su mia ispirazione, pur non sapendo nulla sul tema, rischiando
quindi di sbagliare: nella pagina seguente, Scaligero la riporta tale e quale.)
Lasceta deve poter conoscere il senso ultimo dellEros, prima di
percepirne il potere:deve conoscere il segreto della resurrezione fondato sulla
Terra dal Redentore.
Si deve prima morire, per poter risorgere. Anche lanima deve morire, se
vuole risorgere.
KARMA
La casualit o casistica, non esiste: tutto, al di fuori della libert
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FRATERNIT E SOCIALIT
La fraternit il segno della presenza dello Spirito nelluomo; essa, intesa
solo come relazione limitata allambito di gruppo non vera. E vera solo
qualora quando riesce a manifestarsi verso gli esseri che appaiono fuori
da tale cerchia.
Non vi merito di amare coloro con i quali si daccordo.
Un gruppo in cui il concetto di fraternit si arresta entro il limite
dellideologia coltivata in comune, fuori della quale si vedono solo esseri
con cui non possibile intesa, non conosce ancora il Nuovo Testamento. Essa
vive ancora nellantica legge, la legge del gregge.
Ogni uomo deve essere ritenuto necessario e insostituibile; un essere che
non sa andare incontro allaltro in quanto individualit umana, al di l di
razza, chiesa o partito, non pu dirsi libero.
Egli ha bisogno del pastore che lo diriga.
La societ non ha idee, ma ideologie: lidea un essere vivente;
lideologia il prodotto dialettico, ossia il riflesso, ottenuto tramite lo
speculare cerebrale sullidea.
Lo spirito dellInquisizione operante nel medioevo, il quale stabiliva ci
che era dentro o fuori dallinfallibile verit della Chiesa, oggi trova la sua
reincarnazione nel dogmatismo della societ ideologica, alla quale manca
il moto vivente del pensiero, o dellidea.
ASCESI
LIniziazione in realt la conquista di unalta moralit: un elevarsi al
grado di santit.
Prima necessaria lauto-conoscenza per la purificazione del corpo
senziente o astrale o corpo di brama.
Ogni scelta che non sia scelta dellIo non libera, perch appartiene al
corpo astrale.
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PEDAGOGIA
Il mondo attuale pratica nelluomo unipnosi che tende ad attuare una
contro-iniziazione.
Lanticipare al bambino impulsi e istinti di autonomia, in et in cui il suo
Io non si ancora affermato, causa inevitabilmente una prematura
identificazione con questi, non con lIo.
Il bambino mancher in futuro, della necessaria forza per porre ad
obbedienza il suo corpo astrale, portando maggiormente questultimo a
sostituirsi allIo: ci sar causa di nevrosi e di crimini.
Per ovviare a ci necessario coltivare nellinfante sentimenti di
obbedienza, devozione e ammirazione.
IL SENTIERO DELLINIZIAZIONE
Liniziato non deve divenire unentit superiore che infranga le Leggi
Universali, ma un conoscitore e un esecutore perfetto di Queste.
AllIniziato che commette infrazioni, provvede comunque sempre
ferreamente il karma.
Sino a che lo Spirito, lIo, dominato dagli impulsi del corpo astrale che
lo identifica nellEgo, qualsiasi espressione di libert lignoranza o nonconoscenza delle Leggi Universali.
Si pu parlare di vera libert dellazione solo quando lo Spirito
delluomo possiede in s la conoscenza di tale Leggi: egli muove
dallEssenza della Legge stessa, essendo lui stesso sostanza di Legge;
allora lazione libera coincide con lazione morale.
LIniziazione la restituzione della condizione originaria dello Spirito
delluomo, malgrado la sua incarnazione umana.
Luomo tramite i sensi ha scambiato la parvenza con la realt, potendo
realizzare la libert: solo la realt pu costringere il pensiero, non
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LA GUARIGIONE SPIRITUALE
E un servigio che lasceta pu, qualora gli sia consentito, donare ai
propri fratelli umani.
Il risanamento del male possibile solo se richiesto per gli altri, non per
s stessi: la salute personale deve essere il risultato della retta ascesi.
Lascesi solare guarisce quotidianamente lasceta dal suo male; daltro
canto vi sono malanni che lasceta porta con s come aiuti spirituali
che gli consentono di non conoscere tregua con la brama animale della
vita, o come aiuti alla guarigione altri.
Si pu essere guaritore solo in quanto non si presuma di esserlo, e si curi
di non apparire come tale; si deve guarire senza che il mondo lo sappia:
qualsiasi qualifica di guaritore, paralizza nellasceta tale forza.
Il guaritore pu operare solo qualora induca il paziente a mutare e a
purificare il proprio astrale, che connesso con il karma: ci a mezzo
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CRISI INTERIORE
Qualora non vi sia miglioramento in una pratica, in una crisi o in una
malattia, significa che si sta usando un metodo sbagliato; occorre tornare
indietro e ricominciare daccapo.
Vera saggezza lumilt di ricominciare daccapo.
In tali momenti di crisi, larte il non resistere; occorre lasciare
liberamente scorrere il movimento animico in atto cos da giungere a
contemplarlo.
Nel non resistere, nel non opporsi, lanima comincia a raccogliere le
proprie forze. Deve essere lIo a riconoscere un Io che guarda dal di fuori
ci che accade nellanima oggettivata.
Lanima ancora ignota alluomo; vi nellanima una zona profonda
sconosciuta allIo, perch occupata dalle Entit ostacolatrici, che
generano nellanima linsicurezza, la paura e il terrore. Il ricordarsi
intensamente in momenti di crisi, che nellIo vi il potere
assolutamente non spodestabile gi far affiorare la presenza dellIo.
Le crisi si presentano per mancanza di presenza dellIo: non si ha
memoria di essere un Io divino.
La presenza dellIo attua la presenza di un Potere trascendente che anche
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LANGOSCIA
E una forza di tipo vampirico, che esercita dalleterico/astrale,
influenza sul fisico.
Esercizio: immaginare langoscia come se essa fosse uno stagno raffermo,
ove occorre far entrare una corrente pi forte che lo muova e lo renda
fluente: lIo.
Non si deve resistere allangoscia, ma lasciarla essere sino al massimo
della sua espressione.
Essa in realt nientaltro che il segno della brama di vita delusa. Occorre
utilizzare la propria forza di autoannientamento davanti ad essa, un
annientamento voluto.
A tal punto lIo si libera, e agisce su di essa.
LA STANCHEZZA
Essa riguardo unicamente il sistema nervoso; difatti solo il cervello a
stancarsi: la corrente eterica invece per sua natura inesauribile. Il
pensiero, indipendente dal cervello potrebbe pensare allinfinito, senza
stancarsi. Si stanca il cervello, non il pensare.
Il vero guaritore della stanchezza la pratica del pensiero svincolato
dalla cerebralit.
Il pensiero pu dar modo al corpo eterico di operare sul corpo fisico
come durante il sonno.
La concentrazione e meditazione, producono lo svincolamento dellastrale
e dellIo dalleterico-fisico, come durante il sonno; in tal modo possibile
lazione edificante dellIo.
LA GIOIA DI ESISTERE
Raramente una gioia pura. Sempre cercata, non mai realmente
posseduta; la brama di essa non mai appagata. Solo la gioia di essere, e
la gioia di servire il Divino, come vere, coincidono.
Lasceta pu attraverso il godimento, che generalmente lo conduce
allanimalizzazione, scoprire lo Spirito, avvertire in lui una sorta di
magico veicolo.
Egli deve esercitarsi con determinate sensazioni di gioia, estrarre da esse
il moto puro dellanima, attraverso il Percepire Puro.
LA DIETA
Il the ostacola la concentrazione, mentre il caff la propizia. Il reale
oppositore lalcool: esso una sostanza particolarissima della natura.
A colui che pratica unascesi, o apprende conoscenze soprasensibili,
lalcool esercita etericamente in lui un effetto molto maggiore che non
rispetto ad un uomo comune. Alcool insieme ad esercizi spirituali portano su
un terreno pericoloso.
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