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Sintesi e studi su testi di Massimo Scaligero

Manuale pratico della meditazione


Di Tiziano Bellucci

(Studio privato di Bellucci Tiziano)


PREFAZIONE
Il male umano di questo tempo il Dogmatismo della Dialettica e della
Scienza: lidolatria risorge nella forma scientifico-tecnologica. La
disumanizzazione della cultura.
La attuale situazione ottusa del pensiero tuttavia inavvertita, grazie al
perfetto meccanismo della Dialettica che lo muove e gli d lillusione di
muoversi da s.
Tale situazione, oggi base di una collettiva alterazione mentale, affiora
come nevrosi generale umana; il solo rimedio la restituzione
dellelemento dinamico del pensiero: una moderna via alla meditazione.
Tale manuale scaturisce dallesperienza della Scienza dello Spirito
occidentale, includente in s la sostanza ultima di tecniche orientali.
Le discipline e tradizioni antiche, ignorano il rapporto fra lIo e il
pensiero e tra il pensiero e lorgano cerebrale: non intuiscono
lindispensabile necessit di una previa liberazione del pensare.
Le tecniche proposte sono di immediatezza logica di pensiero, la Logica
del Logos.
Non la civilt a condizionare luomo; il condizionamento non fuori di
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lui, ma dentro di lui, nel suo pensiero, il quale manca della dimensione
interiore del comprendersi.

STRUTTURA OCCULTA DELLUOMO


Luomo la sintesi dei regni della natura; il Principio originante tali regni,
sincarna parzialmente nelluomo come Io.
1- corpo fisico: regno minerale;
2- corpo eterico: la forza strutturante il regno vegetale;
3- corpo senziente o astrale: dona una relazione sensuale e sensoria con
la vita fisica, in modo non dissimile da ci che avviene nell animale.
(Si pu denominare corpo astrale inferiore, ossia la natura impura,
passionale, emotiva e istintiva, linsieme di corpo senziente e anima
senziente che si legano alla corporeit; corpo astrale superiore, lunione
di anima razionale e cosciente che si legano allIo, quale essenza capace di
cogliere la Purezza spirituale delle manifestazioni sensibili.)
Il Principio della coscienza individuale, Atma o Io, impronta la
correlazione dei tre sistemi precedenti, diversificando il regno umano
dagli altri regni.
Lio di cui luomo normalmente parla bens Atma, ma questo affiora e
balugina appena nella sua organizzazione astrale-eterico-fisica: essa
solo parzialmente dominata dallelemento mentale-spirituale.
Il corpo fisico vive nello spazio, leterico nel tempo, lastrale nella luce atemporale e a-spaziale, lIo essenza della Luce.
Luomo, pi che un regno, una Gerarchia.
Luomo in virt del suo Io, pu volitivamente controllare istinti e
passioni, cosa che gli animali non possono fare.
Lo Spirito si manifesta nel minerale come fissit, nel vegetale come forma
e nellanimale come anima: nelluomo sorge come pensiero.
Scopo delluomo, di realizzare lidentit di se stesso tramite larto del
pensiero, nel quale lo Spirito rinuncia parzialmente ad esprimersi
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coercitivamente come invece fa negli altri tre regni.


LIo deve giungere a dominare i principi inferiori.
Per ora, solo nel pensiero riluce debolmente la Luce dellIo.
Il corpo astrale normalmente lega luomo in basso alla natura fisica cos
come lega lanimale, mentre dallalto viene permeato tramite la ragione,
dalla luce dellIo.
La natura del corpo astrale appare dunque duplice: animale e spirituale.
Nelluomo medio, tali nature non sono separate, ma bens mescolate; tale
mescolanza genera la contraddizione continua della vita dellanima.
Il corpo astrale prevale sullorganizzazione inferiore vincolando
profondamente il corpo fisico a causa della coercizione delle funzioni di
Natura; ci si presenta come Brama di vita o legge di sopravvivenza.
tale brama a generare la vita inferiore dellIo, che si palesa come
egoismo, natura dellEgo: che separazione, avversione e opposizione.
il corpo astrale a infondere gli impulsi di simpatia e antipatia, del
piacere e del dolore, dellattrazione e repulsione.
LIo deve giungere ad operare una distinzione fra la mescolanza spiritualeanimale insita nel corpo astrale.
Vi caos nellanima: le funzioni e gli impulsi di sopravvivenza del corpo
fisico conferitegli dal corpo astrale, coinvolgono lanima,
condizionando lIo mediante il pensare, sentire e volere.
Luomo portato a riconoscere vero e giusto solo ci che si accorda con i
suoi istinti: crede di scegliere liberamente, mentre in realt vi
inconsciamente obbligato.
necessario, per liberarsi da ci, utilizzare la disciplina della
concentrazione. Essa ristabilisce, se pur per brevi momenti, la giusta
correlazione spirito-anima-corpo, che usualmente propriamente
invertita o alterata. Deve essere lo Spirito a dominare e ad operare con il
corpo, non il corpo a soddisfare i suoi bisogni tramite lo Spirito.
Il concentrarsi su un oggetto privo di significato, evocato nella mente in
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immagine, d modo allIo di operare mediante il pensiero sulle forze del


corpo astrale e mediante queste sui corpi eterico-fisico. Tale esercizio il
meno fascinoso, il pi faticoso, e il meno accetto dalla natura istintiva
umana.

LA LIBERT
La libert in realt un evento del pensiero.
Colui che toglie la libert ad altri ha difatti il potere di dare corpo al
proprio pensiero non libero.
Il pensiero dialettico luce dellIo riflessa dallanima senziente-razionale:
lEgo.
Il pensiero deve sperimentare il suo essere libero.
Il pensiero normalmente si d come Mediatore attraverso il quale si pu
conseguire la conoscenza del sensibile, ma mai d la conoscenza di se stesso.
Esso si pu percepire solo se concentrandosi ci si isola
temporaneamente dagli istinti, dai sentimenti e dalla propria
espressione individuale.
Il cervello rende indipendente il pensiero dallantica autorit spirituale,
affinch luomo giunga con volont propria a realizzare e ritrovare nel
suo intimo, tale autorit trascendente.
la dipendenza cerebrale che ha reso possibile la conoscenza del mondo fisico,
tanto da isolare luomo in un mondo apparentemente privo di
trascendente. Ci ha causato un reale stato di alienazione, ma necessario
ai fini evolutivi.
La libert si realizza qualora si pratichi uno svincolamento dallorgano
cerebrale, il quale vincola lanima per conseguire la conoscenza del
sensibile.
Dalla non libert del pensiero dipende lalterata funzione del sentire e
del volere: il caos dellanima.
Dalla liberazione del pensiero dipende la liberazione delluomo;
mediante la concentrazione il pensiero si libera dallelemento sensibile
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dialettico, in quanto muove la propria logica pura: diviene veicolo dellIo


nellumano.
Lazione diretta del pensiero liberato sul corpo eterico, soltanto
stimolatrice; lazione trasformatrice pu essere operata solo dalle Potenze
cosmiche trascendenti evocate in tal rito del pensiero liberato: tale pratica
di pensiero puro un atto dellIo che fa appello a tali Potenze, anche se non
ne suppone lesistenza.

LA MEMORIA ANIMALE e LA MEMORIA SPIRITUALE


La natura inferiore possiede luomo attraverso la memoria animale e
istintiva del corpo eterico, la quale come nellanimale, associativa;
lassociare, il confrontare i propri ricordi rispetto allente percepito al
presente, funziona come automatismo, un meccanicismo proprio della
natura animale, conseguendo lassenso impotente dellIo. Essa domina
luomo facendo suo il pensiero.
La memoria reale, o spirituale, contiene il ricordo dellintera storia dellIo
sino a quella delle sue precedenti incarnazioni.
La libert, quale restituzione della natura originaria del pensiero, la
liberazione della memoria superiore o spirituale, dalla memoria inferiore
o animale.
La memoria animale usa le forze della memoria superiore, mediante la
dipendenza del pensiero dalla cerebralit.
Ci che animale nelluomo si fa valere attraverso la cerebralit. Lascesi
solare inverte tale processo: realizza lindipendenza del pensiero dalla
cerebralit.
La memoria non legata alla cerebralit; le sue forze, di natura
soprasensibile, vengono usate come corrente istintiva.
Ogni droga, alcool o anche errate meditazioni yoga, propiziano un
potere di concentrazione automatico avverso allIo, causando guasti
nellanima e nel corpo.
La guarigione di psicosi generate da tali cause possibile tramite la retta

concentrazione.
Liberazione vera non lo scatenamento di se stessi, bens lincatenamento di
se stessi.
Costringere se stessi secondo una ferrea e programmatica disciplina,
dopo averla liberamente scelta, restituisce la luce originaria al corpo
eterico.
Il pensiero in s libero, ma il corpo eterico essendo legato alla natura
animale, non gli obbedisce:per tal causa il pensiero normalmente privo
di vita.
Pi il corpo eterico viene costretto tramite una disciplina rigorosa a
sottrarsi dalla sua consonanza con la brama insita nelle funzioni
automatiche della natura animale, pi esso diviene arto dello Spirito,
strumento di liberazione.
Pi la natura animale viene a obbedire e a rispondere ad un ritmo che la
domina, tanto pi ritorna potente il Principio superiore dellIo.
Larte di tale dominio non consta in una costrizione abnegativa, ma di un
agire sulla corrente della volont, ponendole compiti a cui il corpo
eterico per abituale e insita consonanza con la natura animale, tende a
sfuggire.

POTERE FORMATIVO DEL CONCETTO


Il discepolo deve utilizzare il concetto o idea di un ente, quale veicolo per
assurgere alla conoscenza del potere del pensiero; ogni concetto una
sintesi di una molteplicit, rispondente ad un Ente archetipo
soprasensibile.
Nessuno, usualmente, crede per esempio, che nel concetto di fraternit
esista una forza univoca extrasensibile concretamente operante dal
trascendente nel fisico.
La forza che fa affiorare nella mente il concetto quando lo si evoca la
stessa che opera nella formazione originaria del concetto.
Si pu evocare un concetto, perch in sostanza lo si possiede gi, anche
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se inconsciamente.
Coscientemente si hanno soltanto le varie rappresentazioni di un ente; si
finisce con laverne il concetto, che in realt una potenza di sintesi.
Adoperando il concetto cavallo non si ha la percezione dellente
archetipo che vive in ogni singolo cavallo; la meditazione mira a
conquistare coscientemente la dinamica del processo archetipico.
La concentrazione su un oggetto evocato, in sostanza tende a voler
percepire il suo concetto.
Tale concetto, che un potere intessuto di Volont, esige, per lasciarsi
percepire, linsistenza della volont nel pensiero del ricercatore.Esso
deve venire talmente voluto che la determinazione del pensiero e il suo
contenuto volitivo finiscono con il coincidere.
Il volere voluto con tale forza e intensit, diviene una corrente di vita
che ricongiunge la coscienza con la scaturigine della sua forza.

LA CONCENTRAZIONE
Essa lesercizio chiave della disciplina: il veicolo dellilluminazione e
della liberazione.
Consiste nel raccogliere il flusso del pensiero in un unico punto, cos da
conseguire una sintesi dinamica. Esso ripristina lequilibrio tra Spirito
Anima e Corpo, quindi la salute corporea.
Il pensiero, originariamente un potere di sintesi, ma a tale livello non
conosce il suo contenuto, perch non cosciente di s; lo diviene
volgendosi al sensibile: assumendo come proprio contenuto quale eco o
immagine riflessa il cozzare con il mondo sensibile.
Lesercizio della concentrazione consiste nella evocazione di un oggetto
prodotto dalluomo,preferibilmente esauribile in una serie minima di
rappresentazioni, mediante cui sia possibile esprimere il massimo della
forza pensiero: perci loggetto pi semplice.
Malgrado la sua elementarit, esso sempre difficile da realizzare,
perch non connaturato con listintiva natura del corpo eterico, la
quale mediata e influenzata dal cervello fisico.
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Si consiglia di scegliere un oggetto semplice, ma tassativamente


prodotto dalluomo, non dalle forze della natura; lidea delloggetto
costruito dalluomo non nelloggetto, ma nella mente delluomo, mentre lidea
appartenente ad un ente della natura (cristallo, pianta, animale)
immanentemente dentro a questo: qui lIdea presente come potenza della
sua forma.
Solo in una fase inoltrata dellascesi il discepolo potr sperimentare quale
spirito abiti loggetto inanimato costruito dalluomo.
Nel cristallo, nella pianta e nellanimale, il discepolo si trova innanzi ad
un oggetto incarnante un pensiero che non il suo pensiero, del quale
ignora il principio e la sua causa vera.
La contemplazione degli enti della natura vivente in cui opera il
pensiero universale, non fanno parte della disciplina della concentrazione,
ma di unaltro tipo di esercizio che esige la percezione diretta
delloggetto: tale esercitarsi non deve essere n latto iniziale del
discepolo, n la chiave della sua liberazione.
Una volta scelto, loggetto va semplicemente evocato, non direttamente
percepito, visualizzandolo allinterno dello spazio interiore, nella
coscienza; percepirlo con i sensi durante lesercizio sarebbe un
errore,in quanto lobiettivo di sperimentare il pensiero libero da
supporti sensibili.
Lobiettivo , passando di rappresentazione in rappresentazione con un
senso logico susseguente e concatenato, di ricavare da un oggetto tutto il
pensiero che lha pensato, sino a poter poi eliminarne il suo supporto
sensibile per averne una sintesi-idea: un quid, che contenga il tutto.
Si evochi un oggetto, (spillo, matita, bottone, stuzzicadente)
ripercorrendo lo svolgimento dialettico-analitico: si faccia brevemente
una piccola storia, descrivendola con precisione, individuandone la sua
funzione.
Si cerchi di formulare il minimo indispensabile di rappresentazioni,
dando luogo cos al termine, ad unimmagine di sintesi o concetto
globale, cercando poi di trattenerla interamente in tutte le sue fasi,
dinanzi alla coscienza obiettivamente, come se essa fosse limmagine
iniziale delloggetto.
Ci non deve essere un rievocare loggetto iniziale ma un contemplare in
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un unico quadro linsieme delle rappresentazioni create, quale sintesi


totale, per riassunte in ununica immagine.
Ad esempio per la concentrazione su uno spillo:

analisi fisica dello spillo(peso, misura, dimensioni).


utilizzo pratico dello spillo.
come e chi ha inventato lo spillo?
come si costruisce uno spillo?
estrazione da parte delluomo della pietra minerale.
fusione con il fuoco.
confezionamento meccanico.

Si sono ottenute 4 fasi o rappresentazioni chiave; pietra-uomo-fuocomacchina.


Si pu a tal punto sommare una sullaltra le 4 immagini, facendole
trapassare luna nellaltra, cos da formare un sovrapponimento delle 4
forme.
Non importa se limmagine che si genera nella coscienza potr apparire
grottesca o irreale; la chiave sta nel realizzare un qualcosa che sia
linsieme di tutto quel pensiero che ha generato la creazione dellente
spillo.)
Si pu anche eleggere, quale simbolo di sintesi delle 4 rappresentazioni,
liniziale Spillo, ma solo dopo averlo rievocato togliendogli man mano
tutti i dati sensibili (colore, peso, lunghezza, larghezza): deve rimanere
davanti a noi non la percezione in immagine dello spillo, ma il sentore o
il sentimento che un quid l davanti a noi, quale sintesi di varie
rappresentazioni che lo hanno creato.
Quanto pi tempo tale immagine-sintesi pu venir contemplata, tanto
pi la concentrazione diviene esperienza dello Spirito.
Nella Concentrazione su oggetti creati dalluomo, il discepolo giunge a
vedere e contemplare il proprio pensato, ci che egli stesso ha creato nella
sua mente quale demiurgo umano; limmagine che appare frutto della
sua fantasia; ma non per questo essa non comunque espressione di una
realt esistente nel mondo sensibile. Nella meditazione su enti della natura
egli contempla un pensato pi potente: quello della Natura creatrice.
Durante lesercizio, fondamentale non lasciarsi distrarre da alcun altro
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pensiero: se ci si verifica, non si deve ricominciare dal punto in cui si


persa la concentrazione, ma bens risalire la rappresentazione estranea che si
inserita, sino al punto in cui illegittimamente intervenuta.
La concentrazione non deve aver nulla a che fare con processi
speculativi: non ammesso inserire giudizi personali nellavvicendarsi
delle concatenazioni rappresentative.
Il discepolo deve cominciare allinizio, muovendo in s i pensieri
dialettici usuali, razionali, non quelli universali. Se il discepolo
cominciasse allinizio a concentrarsi su pensieri universali, non
arriverebbe mai ad essi, introducendovi sempre qualcosa del
rappresentare sensibile.

CONCENTRAZIONE PROFONDA
Limmagine di sintesi o di sentimento che si ottiene alla fine della
concentrazione deve starci dinanzi obiettivamente; non ha importanza
quale forma rivesta, o che non abbia alcuna forma.
Non ci si deve preoccupare di dover vedere qualcosa con una
determinata forma, ma bens di vedere, meglio sentire, dinanzi a s un
quid che simboleggi la sintesi-pensiero. Tale quid pu anche essere un
nulla e tuttavia esserci.
Esso deve apparire come una sorta di formula matematica, arida e
obiettiva.
Tale quid deve venire contemplato con calma, decisione e sottile volont,
escludendo da s qualsiasi moto di sentimento, emozione e passione.
Il divenire capaci di contemplare limmagine-sintesi con purit silenziosa
rappresenta sperimentare la liberazione dellIo dallanima, linizio della sua
autonomia dal corpo astrale.
Tale liberazione, raggiunta anche solo per qualche momento nella
concentrazione, si presenta nel discepolo come unesperienza di
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sentimento di sicurezza e fermezza. E tale sentimento che si dovr poi far


discendere nei centri sottili.(vedi potere della Croce)
Lobiettivo il divenir capaci di sviluppare attenzione pensante al di
fuori dellorganismo dal quale ci si sinora animicamente identificati.
Occorre praticare una netta distinzione fra lessere in noi che pensa e
lessere che in noi sente. Il secondo deve tacere.
Difatti il sentire, per sua forza, ricongiunge la coscienza con la corporeit,
paralizzando le forze dellanima.

SILENZIO MENTALE
Qualora si sia ottenuto loggettivazione del pensiero contemplato, ci si
deve condurre ad unassoluta quiete; congiungendosi con lessenza di quel
pensiero, si deve silenziosamente evitare che lanima interferisca con
giudizi o emozioni. Deve cessare la dialettica, restare la sola Silenziosa
immagine di quel pensiero.
Ogni esperienza superiore mediata dal silenzio mentale: esso prepara
allesperienza del Vuoto;
questi viene ottenuto tramite leliminazione volitiva di tutti i contenuti
sensibili ricavati tramite il silenzio mentale. E un silenzio radicale.
Qualsiasi ascesi superiore, presuppone la capacit di saper eliminare
dalla coscienza i contenuti evocati o suscitati.
Il conseguimento del silenzio mentale costituisce una positiva conquista
dello sperimentatore, una segno del giusto procedere nella disciplina.

POTERE DELLA CROCE:


LINCONTRO DELLA CORRENTE SOLARE CON LA CORRENTE
LUNARE
O INCONTRO DELLE FORZE
Tale operazione rappresenta la conclusione dellesercizio di
concentrazione; dopo aver oggettivato il pensiero-sintesi, occorre porre
il sentimento di fermezza e sicurezza generatosi, nella zona fra le
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sopracciglia, nel centro frontale interno; si deve poi portarlo in linea


retta verso la nuca, per poi farlo discendere lungo lasse della spina
dorsale, sino allultima vertebra.
E il sentimento che deve discendere, quale forza liberatoria dellIo,
non loggetto della concentrazione: questultimo servito soltanto per
la generazione di tale sentimento.
Il passaggio delle forze dal punto centrale della fronte lungo la spina
dorsale genera la discesa della Corrente animica Solare verticale dellIo
superiore, la quale sincontra con la Corrente animica Lunare che scorre
invece orizzontalmente, in punto dincrocio fra le due scapole: ci era
nella leggenda, lunico punto in cui era vulnerabile Sigfrido. E il luogo,
nella parte ritmica, ove possibile tale incontro delle due forze.
Tale incontro fa apparire nelluomo, limmagine della Croce.
Levocazione della Croce, viene avvertita dal discepolo lungo la schiena,
come azione distensiva liberatrice.
La pace che sinstaura nella schiena con lincontro Cruciale, pi che
sentita fisicamente, deve venire contemplata.
Questo incontro delle due correnti attuabile in ogni zona del corpo: ha potere
risanatore di guarigione per ogni male.
La liberazione del mentale per via dellesercitarsi coscientemente nel
pensiero, apre il varco alla corrente discendente della Luce verso lasse
spinale.
Il ritorno della Forza e la sua percezione in realt larte di portare la
Croce.
Lincontro della Forza assiale del Logos il Potere della Croce.
Ci anche la conclusione dellesercizio.

LASCESI DEL SENTIRE


Il sentire il veicolo della natura animale delluomo.
Lordinario sentimento non la reale vita del Sentire, ma una sua
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alterazione.
Bisogna abituarsi nel vietarsi, in talune occasioni, la normale reazione
del sentimento.
La temporanea assenza del sentire soggettivo, realizza il distacco della
coscienza dal sistema nervoso, ossia lindipendenza dellastrale
superiore (anima cosciente) ove vive lIo, dallastrale inferiore, (anima
senziente e razionale) dove lIo ottusamente manovrato.
Il non sentire se pur per brevi momenti, attua un distacco temporaneo
dallEntit collettiva che agisce nel sangue: Lucifero, il quale infonde
emozioni, passioni e pensieri contraddicenti lessenza dellanima.
Automaticamente si isola anche lavversario che agisce come istintivit
nelluomo, attraverso il sistema nervoso: Ahrimane. In tali condizioni di
distacco da queste due entit, il cervello si limita a funzionare solo come
mediatore puro fra spirito e fisicit; lente emotivo luciferico e lente
istintivo ahrimanico non interferiscono. I sensi in s, non ingannano: il
pensiero che non giunge ad essere in s coscientemente vivo rispetto ad
essi.
Ahrimane, mediante linfluenza sul sistema nervoso impedisce la
percezione soprasensibile.
Lascesi del Sentire instaura momentaneamente, un mutamento sul ritmo
della respirazione e del sangue.

LA RESPIRAZIONE
Il respiro normalmente nellorganismo, lespressione ritmica del dominio
dellastrale inferiore.
Lascesi del sentire muta tale predisposizione in espressione dellastrale
superiore.
Non deve essere una disciplina respiratoria antica che si rivolge al
moderno, a ristabilire il ritmo del respiro dellastrale superiore, bens l
Atarassia o vuoto della vita psichica, di sentimento.
Il respiro normalmente il supporto del Sentire.

Laria il veicolo sensibile della Luce. Qualora il discepolo svincoli il


respiro dal sistema nervoso, in conseguenza alla pratica della quiete del
sentire, pu giungere a percepire lelemento spirituale che vive nel suo
respiro: ha lesperienza dellArcangelo dellaria. (Spirito di popolo)
Il segreto della Pietra filosofale legato alla conoscenza di tale fatto.

IL SONNO E LASTRALE
Va sottolineato che il fenomeno del sonno riguarda solo la testa delluomo,
dove si verifica un mutamento della polarit della coscienza, mentre il
resto dellorganismo eterico-fisico permane con lastrale e lIo nel medesimo
rapporto che ha nello stato di veglia.
Durante la veglia, lastrale opera distruttivamente tramite linflusso di
passioni e istinti sullorganismo fisico eterico, perch manca della
connessione cosmica con lIo, causata dal cervello; nel sonno tale
connessione viene ristabilita, generando una dimensione spirituale vitale.
Nella testa luomo ordinariamente alla merc degli istinti e delle
passioni: ci si ripercuote nellastrale inferiore. Ogni insorgenza
dellastrale inferiore contro il superiore ostacola il distacco di
questultimo, impedisce o rende pi difficile il processo del sonno.

LA VIA DEL SANTO GRAAL: LINCONTRO CON LARCANGELO


DEL PENSIERO
Il discepolo deve mirare a liberare il proprio pensiero dalla soggettivit:
deve renderlo impersonale. Attraverso la concentrazione profonda, deve
comprendere limportanza di ricongiungere lintelligenza individuale
con lIntelligenza Cosmica: la prima difatti una degradazione della
seconda. Il pensiero deve acquisire coscienza del tenore Morale
universale.
Il discepolo consegue il vivente pensiero solare, soltanto quando
giunge alla conoscenza dellArcangelo del Pensiero (Michele); il suo
pensiero viene liberato dal mentale cerebrale, che la corrente
dellEgo: allora esso pu conoscere Tutto, senza mediazione di libri o
dottrine, Tutto si dischiude, perch nella sua anima vede svolgersi il
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Segreto della vita.


La connessione del discepolo con questo segreto la via del Santo Graal.

LA MEDITAZIONE
Essa distingue dalla concentrazione per il fatto che questultima prende
in esame un tema o un oggetto indipendentemente dallimportanza del
suo significato, solo quale sintesi di pensiero; nella meditazione invece, il
contenuto spirituale di un ente deve avere molta importanza spirituale,
tanto da suscitare unimmagine per forza propria.
Nella meditazione si deve scegliere un contenuto attingendolo dalla
Scienza dello spirito o dalla Saggezza tradizionale: una frase,
unimmagine, un simbolo; esso deve esser capace di risuonare per forza
propria nellanima.
Es: loro terrestre la traccia minerale del Sole. Oppure. nella Luce vive
Saggezza o ancora:nel fluire del mio pensiero sento il Dio che opera
nelluniverso.
Non si deve analizzare il rapporto dei concetti contenuti nella frase, bens
si deve assumere limmagine quale direttamente si d nelle parole:
accogliere limmediato risuonare di queste nellanima. Le tre forze dellanima
verranno richiamate automaticamente da tali contenuti.
Meditare alimentare con le proprie forze, per un dato tempo, la
permanenza del sentimento corrispondente che sorge dalla
contemplazione di un ente o di unimmagine simbolica. Occorre
lasciar vivere nellanima tali sentimenti, e qualora tendano a spegnersi,
a smorzarsi, il discepolo deve rinnovarli continuamente, cercando di
farli risorgere in s mantenendoli alcuni minuti nella coscienza, cos da
impregnarne lanima.

IL PERCEPIRE PURO: vedere leterico


E una tecnica mediante la quale il discepolo giunge a sperimentare
attivamente e in coscienza, il processo interiore della percezione sensoria:
partendo da una percezione di un ente, egli riesce a a cogliere la
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separazione fra la rappresentazione dellente e la sensazione che lente


suscita.
Egli percepisce il contenuto soprasensibile oggettivo che si esprime
tramite loggetto, separato dalla forma soggettiva dellente. Il discepolo
vede il corpo eterico.
Tale contenuto soprasensibile vitale o eterico, appare come una vita
interiore non cosciente di s, nella forma immediata in cui ordinariamente
si presenta.
Nel rivolgere lattenzione ad ente della natura vivente, il discepolo si
esercita a isolarne il contenuto soprasensibile.
Nella Concentrazione su oggetti creati dalluomo, il discepolo giunge a
vedere e contemplare il proprio pensato, ci che egli stesso ha creato nella
sua mente quale demiurgo umano; limmagine che appare frutto della
sua fantasia; ma non per questo essa non comunque espressione di una
realt esistente nel mondo sensibile. Nellesercizio del percepire puro, egli
contempla invece un pensato pi potente: quello della natura creatrice.
Tale pensiero pu sorgere in lui solo se egli porta incontro ad esso la
coscienza silenziosa.
E un pensiero che egli non deve pensare, ma semplicemente lasciar agire
nellanima.
Il percepire puro esige la concentrazione su oggetti in cui il pensiero
creatore sia immanente in essi.
La percezione del vivente della natura mediata dallelemento minerale;
attraverso la purit del percepire il discepolo utilizza la mineralit
terrestre quale supporto in cui si estrinseca direttamente lIo, con il suo
potere di identit.
Luomo ordinariamente percepisce tramite la forma dimmagine sensibile
offertagli dallanima senziente, la quale fa apparire la veste dello stato di
morte della mineralit.
Non veste di morte invece la forma, il colore, il suono, il sapore, il
profumo di un ente; ci rappresenta limmisurabile qualitativo spirituale. E
morte lincantamento celato nella misura nel peso della mineralit: ci

equivale ad una potente allucinazione praticata dagli ostacolanti.


Gli organi sensori non servono a trasmettere contenuti sensibili al corpo
umano, ma a dar modo allIo di cogliere tali contenuti, come relazioni
esistenti per affinit tra la corporeit senziente e il mondo, ugualmente
come nellanimale.
LIo avverte, grazie alla percezione, la propria presenza nel mondo.
Con il percepire puro ci si inserisce in un processo di concentrazione
profonda, in cui fluisce la forza dellIo superiore; tale forza
ordinariamente sfugge alluomo, causa il passare continuo da una
percezione allaltra, il quale attratto dalla brama delle sensazioni.
Lasceta separa la percezione dalla sensazione.
Dapprima si consiglia di attuare tale separazione tramite il senso della
vista, poi successivamente lo si potr fare anche con gli altri sensi:
odorato, tatto, ecc. Tale separazione pu essere fatta , per quanto
riguarda il sesso, assolutamente solo ad altissimi livelli di iniziazione.
Preparatoriamente giova dedicarsi ad oggetti la cui natura dia modo di
separare il contenuto interiore dalla sensazione: cristalli, metalli,
piante, fiori, acqua, cielo, il rapporto di luce fra una pianta e lo sfondo
del cielo, ecc.
Occorre contemplare loggetto con il massimo dellattenzione e il
massimo Silenzio, sino a conseguire unassoluta immobilit; dinanzi
alla creazione della natura, limmobilit trapassa spontaneamente nella
quiete profonda: la quiete della Potenza del pensiero Universo che si
manifesta nelle forme eterico-fisico.
La forma dellente contemplato viene riconosciuto dal discepolo come un
segno, un simbolo immaginativo tramite il quale si estrinseca una
specifica corrente creatrice della Natura: le potenze soprasensibili che
operano immanentemente in quella forma.

POTENZA DELLIMMAGINAZIONE
Essa la forza che ordinariamente nelluomo, si esplica come pensare
immediato; si esprime nel suo basso presentarsi, come facolt di
rappresentazione ; ogni creazione attinge sempre come germe iniziale, da
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tale potere immaginativo del pensiero: come fantasia creativa.


Il rappresentare liniziale immaginare, ma suscitato dallanima
senziente.
Limmaginazione si attua attraverso larte della concentrazione e della
meditazione.
La concentrazione gi in s un esercizio dImmaginazione; parimenti la
meditazione unimmaginare che congiunge le forze del sentire e del
volere.
Unimmagine diventa dinamica e viva, quando la si pu contemplare
disinteressatamente, come un quadro gi fatto; la si deve volere con la
massima forza, ma con assoluta assenza di determinazione.
La disciplina dellimmaginazione si coltiva col dedicare lattenzione a
determinate rappresentazioni, sino a che esse non suscitino uno specifico
sentimento. Come solitamente un fenomeno esteriore a suscitare uno
stato danimo interiore, nellimmaginazione lo stato psichico interiore a
generare un fenomeno esteriore.
La facolt immaginativa si educa:
1- col lasciar agire su di s, in uno stato di immobilit contemplativa, le
immagini, i quadri della storia cosmica delluomo, descritta dalla
Scienza dello Spirito.
2- attraverso la contemplazione (Percepire Puro) della natura minerale
o vegetale.
3- costruendo unimmagine secondo un determinato contenuto
spirituale e contemplando- la;(vedi meditazione della Rosacroce).
4- con limmaginare un colore, astraendolo dal supporto sensibile
mediante cui normalmente si manifesta, in modo da contemplarne il
contenuto non sensibile; ( per es. si pu immaginare laccostamento
di due colori, come il rosso e lazzurro, e percepirne il rapporto sottile,
che deve sorgere vivente).
Deve essere ben chiaro che in tutti tali esercizi lo scopo primo di
suscitare forti sentimenti corrispondenti: tramite la forza di questi
sentimenti che si apre il varco allo Spirituale.
1

Limmaginazione il primo grado del conseguimento della Magia


interiore dei nuovi tempi.
Tutta la Creazione il condensamento, sino alla mineralit, di possenti
immaginazioni generate da Archetipi cosmici. Il mondo Spirituale
alimenta il vivente mediante possenti immaginazioni.
Al pari, luomo pu egli stesso creare immaginazioni, ma solo sino alla
generazione di enti privi di vita come le macchine, essendo il suo
immaginare, privo di vita.
La malattia fisica o psichica unimmaginazione extracosciente incarnata.
Colui che riesca a riconoscere le cause metafisiche del male, pu operare
su di s la guarigione; ci si consegue dando vita, per via di ripetizione e
ritmo, a determinate immagini chiave.
La facolt immaginativa viene conseguita tramite il ritmico e ripetuto
esercizio della concentrazione e meditazione; colui che sia carente di
devozione, pu immaginare la devozione.
Durante lascesa alla immaginazione il discepolo deve liberarsi
assolutamente dei propri impulsi egoici; se questi non venissero eliminati,
darebbero luogo ad una demoniaca magia immaginativa.
Lasceta deve possedere il pensiero puro; difatti ciascuno realizza ci che
immagina: ciascuno trova fuori di s ci che immaginativamente alimenta
allinterno di s. Luomo impuro non pu non incontrare fuori di s
limpurit; il puro incontra sempre ci che puro.
Limmaginazione pu distruggere se usata erroneamente, o se sfugge
al controllo delloperatore; si pu gravemente danneggiare s stessi o gli
altri.
Per tal motivo il mondo spirituale non concede tale potere facilmente;
una volta ricevuta, il discepolo deve per tutta la sua vita, esercitare un
continuo controllo della sua istintivit, emotivit e spontaneit.

ESERCIZIO DELLA ROSACROCE


Consiste nel paragonare limpersonalit e la purit della pianta rispetto
1

la facolt di coscienza e lautonomia dazione delluomo, nel suo


soggiacere agli istinti e alle passioni; si deve pensare che luomo tramite
lascesi, pu conseguire nellanima la stessa purezza che caratterizza la
pianta.
Nel suo sangue rosso pu sviluppare la stessa purezza che circola nel
succo verde.
Bisogna poi immaginarsi una rosa rossa, quale simbolo della
trasmutazione metafisica dellasceta;
nel fiore, il succo verde diviene rosso nei petali.
Questa immagine deve venir sentita intensamente con forte sentimento.
Poi, ci si immagina una croce nera, simbolo di passioni e istinti purificati,
con al centro sette rose rosse fiammanti, in circolo.
Tale immagine conclusiva deve essere contemplata, affinch essa possa
donare per virt propria, il sentimento che le appartiene.

Tale esercizio contiene concentrazione, meditazione e immaginazione;


esso pu aiutare molto il discepolo, a qualsiasi grado si trovi, qualora
lo accompagni giornalmente con lesercizio tipico della
concentrazione.
Tale esercizio, ad un determinato grado, pu condurre il discepolo al
collegamento con lOrdine invisibile delle guide dellumanit, detto
Fratellanza della Rosacroce.

ESERCIZIO DI POTENZA DI DISTRAZIONE


E la facolt di sottrarsi a un pensiero o ad uno stato danimo invadente.
Tale facolt si educa esercitandosi a passare di colpo da un decorso di
pensieri da cui si sia particolarmente presi, a un altro per il quale non
si abbia alcun interesse, sforzandosi sino al punto di lasciarsene
prendere.

(Parola chiave: lasciamo perdere)


Lesercizio consiste nellimmergersi in un pensiero, in un ricordo o in un
sentimento attraente, sino ad una fase controllabile, per poi di colpo
abbandonarlo per dedicarsi ad un pensiero o un sentimento meno
attraente, nel quale poi sprofondare donando s stessi.
Lesercizio di distrazione volitiva libera momentaneamente lanima da
Ahrimane e Lucifero.
Esso rappresenta la catarsi delle forze che si producono mediante la
concentrazione.
E utile anche immaginarsi una situazione che abbia prodotto un forte
stato
danimo,
vietandosi
il
sentimento
corrispondente;
contrapponendo uno stato di assoluta imperturbabilit.
Allo stesso modo bene anche esercitasi a considerare situazioni e stati danimo
sperimentati da altri, come se fossero nostri, e i propri come se riguardassero
altri.

GLI ISTINTI
Essi giungono ad usare lIo: sono la massima forza che luomo disponga.
Il pensiero non ha in s la forza e la potenza che vi negli istinti.
Larte della concentrazione mira a fortificare il pensiero affinch esso
diventi capace di avere la potenza di un istinto.
Mediante la disciplina, possibile dominare gli istinti.
Listinto sommerge lIo; larte contrapporre un Io pi potente alla
corrente istintiva. Occorre che la potenza degli istinti divengano
strumento dellIo.
Ci viene conseguito tramite la pratica degli esercizi della volont.
Ci con la concentrazione e la meditazione la volont si rafforza, ma
maggiormente possibile attraverso lesercizio dellAzione pura, che
consiste nellimporsi doveri non richiesti dalla routine quotidiana:
azioni semplici e poco significanti da realizzarsi tramite una
predeterminazione ed esecuzione in precisi periodi periodi di tempo.
2

Occorre produrre azioni fini a s stesse, ad unora prefissata della


giornata.

ESERCIZIO DEL RICORDO


Consiste nel rievocare un evento del passato cos da ricavarne lo stato
danimo che allora si speriment; indi isolare il sentimento e
contemplarlo obiettivamente .

LA CALMA
Corrisponde al vero naturale e spontaneo stato spirituale dellanima; il
realizzare la calma significa eliminare lo spirito di avversione esercitato
dallego, ripristinando la vera natura dellanima.
Una tecnica, qualora si divenga spazientiti da un individuo, consiste
nellesercitasi a dirigere limpulso di disprezzo, di antipatia o di odio non
verso la persona, ma bens contro lo Spirito dellerrore e della menzogna che
in lui agisce, utilizzandola come suo veicolo.
Gli individui esecutori di azioni riprovevoli, sono in realt esseri
posseduti dalle Entit ostacolanti. Occorre dunque aiutare coloro che
sopportano il sacrificio di quella soggezione.
La comprensione e il perdono per tutti deve sorgere dalla Conoscenza.
Inoltre, ci che ci viene incontro dagli altri sempre un prodotto del
karma: il loro comportamento nei nostri confronti non viene dal loro
Spirito libero, ma da una coercizione originatasi da una
predeterminazione in comune fra noi e laltro.
Tutto va come deve andare; questa la frase chiave per indurci alla
calma.

TECNICA ROSICRUCIANA PER AVER CALMA


La calma occorre poterla evocare con un comando a s stessi, a cui ci si

deve prima essere preparati.


Qualsiasi forma di agitazione lillegittimo prevalere di impulsi astrali sullIo;
se questi non venissero utilizzati per dominarlo, essi si darebbero a lui
come sue forze.
I Rosicruciani indicavano questa tecnica: qualora si venga colti da
nervosismo o agitazione, occorre non trattenersi: resistere lerrore;
bisogna invece abbandonarsi ancor pi profondamente allagitazione
interiore, suscitandola maggiormente.

TECNICA PER CALMARSI


In caso di situazioni difficili, di ansia o di panico, utile far agire la
potenza della Croce, in tal modo: il discepolo raccoglie le energie
cercando di non opporsi alla forza ostacolatrice che si contrappone; cerca
di sciogliere la tensione delle spalle e della schiena, evocando nel punto
fra le scapole lincrocio delle due correnti.
Dallalto in basso, immagina lo scendere della corrente Solare, che
sincontra con lorizzontale corrente Lunare in un punto dietro la schiena,
fra le due scapole.
Tanto pi egli lascia agire, mediante immobilit e donazione nella sede
mediana o ritmica, le correnti della Croce, tanto pi egli accoglie la virt
guaritrice, divenendo portatore della calma.

ATARASSIA ANIMICA o ASTRALE(Imperturbabilit)


Segue la calma assoluta; la possibilit di contemplare senza residui di
sentimenti o di condanna, in modo imparziale e impersonale, il male del
mondo. E immobilit metafisica. Sostanzialmente rappresenta la
presenza radicale dellIo superiore, il quale pu apparire grazie alla
sconnessione momentanea dellorganismo cerebrale con il corpo astrale.
Latarassia realizza lo svincolamento del corpo astrale dal corpo fisico.
Solitamente il corpo astrale che sommerge lIo, che lo usa. Luomo reca
in s il Regno dei Cieli, ma lo ignora; egli manca dellesperienza cruciale
dellIo nellanima: manca dellesperienza della Vergine, o della Iside

Sofia, ossia della coscienza della reale natura androgina della sua anima.

LA PREGHIERA
La meditazione il processo cosciente di elevazione dellanima verso il
Divino da parte dellelemento divino nelluomo: lIo; la Preghiera invece
lelevazione dellanima mediante la natura umana, la quale domanda
al Divino una particolare richiesta.
La preghiera deve sempre non essere egoica per essere vera, altrimenti
non ha forza alcuna; se si riesce ad ottenere una richiesta egoica, ci
dovuto ad una sorta di patto fra luomo e le Potenze Sub-sensibili
inferiori, il quale crede di riceverla dal Divino, ma che di divino non ha
nulla.
Si deve pregare senza parole, in intento profondo di sole immagini; ci
che si deve chiedere, non deve partire da noi, ma deve venirci
suggerito dalle Forze spirituali evocate: la preghiera pi efficace e
possente comunque quella senza oggetto e fine, la quale diviene cos
naturalmente una richiesta a favore di tutta la comunit umana.
La preghiera la mediazione umana per le variazioni o gli aggiustamenti
del karma collettivo; la potenza mistica della preghiera deve poter essere
utilizzata come potenza di volont spersonalizzata, capace di sollecitare
variazioni evolutive nel karma.
Essa implica la connessione con il Principio Solare, il Cristo: il Signore
del Karma.
Le mani congiunte nella preghiera sono le conduttrici della potenza della
preghiera; in esse lIo si esprime pi direttamente, senza mediazione
cerebrale: per esse passa una saggezza evocatrice che il pensiero non
possiede.
Le mani aprono e chiudono un circuito di forza, in cui presente
linfinita Potenza del cosmo; possono benedire e guarire perch la forza
magnetica dellanima, si fa mediatrice attraverso di esse, dellAnima
cosmica.
Limmagine della Vergine il simbolo dellintento profondo della

preghiera.

LOPUS SOLARE
Essa ha inizio quando i mutamenti che lIo ha conseguito nel corpo
astrale, tramite la pratica della meditazione, giungono ad imprimersi
nel corpo eterico.
Qualsiasi mutamento interiore finisce sempre col volatilizzarsi, tendendo
a ritornare allantica sua natura, ove esso non sia stato impresso nel
corpo eterico, ossia non sia divenuto parte del carattere e del
temperamento del discepolo.
Le possibilit che le acquisizioni interiori simprimano nel corpo eterico
dipendono dallIo, dal suo potere di volont trasmutante e creatrice. Tale
Forza di volont proviene dal Principio Logos che immanente nellIo.

IL DANNO DELLE IMPRESSIONI EROTICHE


Talune impressioni, in particolari quelle erotiche, invadono la zona sottile del
corpo eterico, paralizzando ogni possibilit di visione soprasensibile, e di identit
con il Logos.
La minima impressione erotica subconscia, anche il solo ammirare le
fattezze femminili e per la donna il compiacersi dellessere guardata con
desiderio, traumatizza quella zona sottile eterica,
AHRIMANE E I PENSIERI AUTOMATICI
Ahrimane operando sul sistema nervoso, rende s possibile alluomo
lesperienza sensoriale del mondo fisico, ma sino al punto di imprimere
nellanima il mondo sensibile quale unica dimensione del reale.
La liberazione del pensiero liniziale indipendenza mentale dalle
influenze arimaniche; sono queste ad impedire la concentrazione,
infondendo il pensare automatico.
Imprimere leterico depositarvi lo stampo aureo che nella tradizione
alchemica veniva inteso come quel processo detto Aurea Operatio Lunae
in cui il Logos, donatore del Principio solare (oro filosofico) allIo,
2

penetrava nellastrale inferiore, o corpo lunare: difatti in tale corpo


lunare che gli ahrimanici dominano la vita dellanima.

IO SUPERIORE
Lordinaria coscienza di veglia, o egoica , rispetto a stati di coscienza
superiori, pari ad uno stato di sogno o addirittura di sonno profondo.

DIFFERENZA FRA PENSARE, SENTIRE E VOLERE


Normalmente il sentire e il volere si percepiscono in quanto gi penetrati
nellorganismo fisico; solo il pensare pu essere percepito prima della
sua penetrazione nel fisico, mediante la semplice concentrazione sul suo
movimento.
Lavvento dellIo possibile solo qualora taccia il mondo delle velleit
egoiche; lo spegnimento dellego esige il massimo potere dellIo nellego.
Ma non lego che decide lavvento dellIo.
Nellego opera lIo superiore.

LA VERA NATURA COSMICA DELLIO SUPERIORE


Quel che veramente lIo superiore, come ente cosmico, o Principio
Logos recato dal Cristo alluomo, polarmente diverso dallego, in modo
trascendente e inconcepibile.

LASCESI E LEGO
Lo sforzo, le discipline e il rigore dellascesi sono mezzi dellego ancora
non capace di realizzare la propria estinzione. Occorre che lego esaurisca
tutte le velleit di autoaffermazione e di elevazione, affinch si realizzi la
sua Morte e la sua Risurrezione. La sua crocifissione quotidiana non ha
senso se non si giunge alla sua Morte e alla sua Risurrezione.
La crocifissione deve diventare un atto della volont, che realizzi la
2

Morte e la Resurrezione.
Mediante lascesi, lego tenta di sopravvivere, vuole evitare che latto ultimo
della sua Morte si compia. In realt il suo sparire, il suo morire,
insieme il suo Risorgere quale Io superiore.
Legoismo vuole comunque s stesso, anche attraverso la propria
distruzione; si tratta di capire che lego non va distrutto, annientato, ma
solo condotto al suo non-essere: al suo vero essere individuale.

Ogni volta il meditare dovrebbe concludersi con un sentimento di


gratitudine verso quellatto che mira al congiungimento dellanima con
lIo superiore: il Logos. Occorre anzi controllare gli impulsi dellanima
senziente e razionale affinch esse non tendano ad impadronirsi del
contenuto finale conseguito nellesperienza meditativa.

LA FORZA DELLEROS
E il potere primordiale dello Spirito, privo della sua virt unitiva. Esso
ha la sua sede nel cuore.
La via al Sacro Amore passa per la liberazione del pensiero.
Il Rappresentare esprime il principio femminile, il Volere quello maschile.

LE BRAME EROTICHE IMPEDISCONO LA REALIZZAZIONE


DELLO STATO INIZIATICO DI ISPIRAZIONE E INTUIZIONE
Sino a che il discepolo non ha conseguito lassoluta padronanza delle
impressioni e delle immaginazioni erotiche, egli non pu avere la reale
esperienza solare del pensare, n portarsi oltre la forma preliminare
della coscienza immaginativa.
Lo sperimentatore che sappia utilizzare le forze dellEros viene assunto
dai Fratelli della Rosacroce tra i candidati alla Aurea Operatio
Lunae, che lesperienza del Graal.

IL SACRO AMORE
E la relazione anelata , di continuo distrutta e tradita dalla coppia umana.
In tale Sacro Amore tende a riaffiorare il potere deternit in esso insito.
La coppia che conosca il Sacro Amore veramente morsa dal Drago,
perch acquisisce coscienza dellantico male insito nellanima senziente.
Il morso del Drago non si cicatrizza.
La ferita di Amfortas inguaribile, ma verr risanata dalla lancia
riconsacrata da Parsifal.
La coppia iniziatica deve sanare lantica ferita, causatrice della caduta nei
corpi fisici: deve riconoscere nella via dellEros due aspetti: quello che
porta alla degradazione e quello che conduce al risanamento.
Per la coppia iniziatica non pu esservi senso desistere, senza
restaurazione cosciente della fedelt al Sacro Amore: lelemento in cui
risiede il pi alto Potere di virt sanatrice.
Occorre fair s che il potere del Logos faccia dellEros il suo veicolo
nellanima, affinch avvenga la trasmutazione pura della natura animale.
Colui che vince lEros, diviene un eroe solare: incontra il Sacro Amore.
(appunto: ho scritto la frase precedente di mia volont, senza attenermi
al testo, su mia ispirazione, pur non sapendo nulla sul tema, rischiando
quindi di sbagliare: nella pagina seguente, Scaligero la riporta tale e quale.)
Lasceta deve poter conoscere il senso ultimo dellEros, prima di
percepirne il potere:deve conoscere il segreto della resurrezione fondato sulla
Terra dal Redentore.
Si deve prima morire, per poter risorgere. Anche lanima deve morire, se
vuole risorgere.

KARMA
La casualit o casistica, non esiste: tutto, al di fuori della libert
2

delluomo, necessit: karma.


Occorre discernere cosa esiga il destino, mediante determinati eventi,
particolarmente quelli a cui si pi sensibili. Levento, come un simbolo,
tende a parlarci o a insegnarci qualcosa.
Per poter divenire indipendenti dal karma, dallantica Legge, occorre
saper penetrare il retroscena del karma.
Solo luomo libero pu spezzare le concatenazioni karmiche, liberandosi
da queste: lo pu fare solo interrompendo le spirali di necessit
ineluttabili, con un superamento della ferrea concatenazione karmica.
Attraverso lamore e il Perdono.
Se in una vita precedente un tale ci uccise, il karma ci spinge ad
uninevitabile pareggio: noi dobbiamo a nostra volta, uccidere lui, in
questa esistenza: ma in tal modo nella vita successiva costui sar
costretto a ucciderci di nuovo e cos allinfinito sino a che il nostro Io o il
suo Io non diventino capaci di accogliere forze di libert coscienti.
Anzich pareggiare in egual modo una causa necessaria, occorre
rimettere i peccati allaltro attraverso unespiazione animica della
sua colpa, accendendo anche nellaltro la possibilit a sua volta, di
trovare in s lessere libero.
Le lotte e le guerre non cesseranno nel mondo sino a che la legge del
karma, la ferrea meccanica dellocchio per occhio dente per dente, dominer
totalmente luomo incapace di affermarsi con il suo Principio della
Libert: virt capace di interrompere la concatenazione di Necessit,
attraverso il Perdono.
Lobiettivo non deve essere la punizione o la vendetta, ma lestinzione dei
propri debiti nella cooperazione allestinzione dei debiti altrui.
Per il male che ci accade, non bisogna accusare gli altri, ma s stessi.
Tutto viene inscritto nel Libro dellOrdine Universale, ove nessuno,
materialista o spiritualista, sfugge, sino a che lIo delluomo non verr
destato come essere libero, cio per Amore, per virt del sacrificio di s:
questo il messaggio del Cristo.

FRATERNIT E SOCIALIT
La fraternit il segno della presenza dello Spirito nelluomo; essa, intesa
solo come relazione limitata allambito di gruppo non vera. E vera solo
qualora quando riesce a manifestarsi verso gli esseri che appaiono fuori
da tale cerchia.
Non vi merito di amare coloro con i quali si daccordo.
Un gruppo in cui il concetto di fraternit si arresta entro il limite
dellideologia coltivata in comune, fuori della quale si vedono solo esseri
con cui non possibile intesa, non conosce ancora il Nuovo Testamento. Essa
vive ancora nellantica legge, la legge del gregge.
Ogni uomo deve essere ritenuto necessario e insostituibile; un essere che
non sa andare incontro allaltro in quanto individualit umana, al di l di
razza, chiesa o partito, non pu dirsi libero.
Egli ha bisogno del pastore che lo diriga.
La societ non ha idee, ma ideologie: lidea un essere vivente;
lideologia il prodotto dialettico, ossia il riflesso, ottenuto tramite lo
speculare cerebrale sullidea.
Lo spirito dellInquisizione operante nel medioevo, il quale stabiliva ci
che era dentro o fuori dallinfallibile verit della Chiesa, oggi trova la sua
reincarnazione nel dogmatismo della societ ideologica, alla quale manca
il moto vivente del pensiero, o dellidea.

ASCESI
LIniziazione in realt la conquista di unalta moralit: un elevarsi al
grado di santit.
Prima necessaria lauto-conoscenza per la purificazione del corpo
senziente o astrale o corpo di brama.
Ogni scelta che non sia scelta dellIo non libera, perch appartiene al
corpo astrale.
3

Nella vita ordinaria, lIo pu operare nellumano a condizione che esso


si immerga nel corpo astrale, identificandosi cos con le forze del corpo
astrale: pensare, sentire e volere.
Luomo dice io al suo corpo astrale, non al suo vero Io.
Tale identificazione dellIo nel corpo astrale causa un depotenziamento
inevitabile dellIo stesso.
Egli deve pur passare in questa falsa identificazione, per potersi
identificare dal Tutto dello Spirito:
deve soggiacere alle funzioni del corpo astrale, e credersi questultimo.
LIo appare quindi come un elemento che vive in una situazione
contraddittoria ed ambigua;
esso opera mediante il corpo astrale mediante unimmedesimazione in
esso, che agisce in sua vece:da ci ne trae lidentit inconscia con la sua
natura corporea.
Di conseguenza lIo non esprime quindi lo Spirito, ma la natura, la
razza, il temperamento e gli istinti insiti dellanima razionale e
senziente: usufruisce come suo veicolo del corpo astrale che dominato
da Entit avverse alluomo, tendenti a possedere lumano.
Solo la liberazione dallillecita identit con il corpo astrale, pu dar
modo allIo di identificarsi con s stesso, realizzando cos la
rettificazione e la nascita della natura superiore dellastrale: percepire
cio la vera natura cosmica delle tre forze dellanima.
Sempre, il corpo astrale si sostituisce allIo operando con lautorit dellIo: tutte
le ribellioni, le arroganze, le imposizioni, le ambigue redenzioni sono la rivolta,
inganno del corpo di brama.
La rivolta non opera delluomo: essa occultamente manovrata da
Entit avverse alluomo.
E lastrale che rivendica per s una libert che non gli lecita: essa
appartiene solo allIo.
Tali Entit, che trovano il loro campo di dominio sulluomo operando
sulleterico e sullastrale, vorrebbero possedere luomo per poter
esprimere s stesse su un piano ad Esse cosmicamente vietato, ma nel
3

quale possono affermarsi mediante il potere di libert delluomo, a lui


sottratto per incantesimo.

PEDAGOGIA
Il mondo attuale pratica nelluomo unipnosi che tende ad attuare una
contro-iniziazione.
Lanticipare al bambino impulsi e istinti di autonomia, in et in cui il suo
Io non si ancora affermato, causa inevitabilmente una prematura
identificazione con questi, non con lIo.
Il bambino mancher in futuro, della necessaria forza per porre ad
obbedienza il suo corpo astrale, portando maggiormente questultimo a
sostituirsi allIo: ci sar causa di nevrosi e di crimini.
Per ovviare a ci necessario coltivare nellinfante sentimenti di
obbedienza, devozione e ammirazione.

IL SENTIERO DELLINIZIAZIONE
Liniziato non deve divenire unentit superiore che infranga le Leggi
Universali, ma un conoscitore e un esecutore perfetto di Queste.
AllIniziato che commette infrazioni, provvede comunque sempre
ferreamente il karma.
Sino a che lo Spirito, lIo, dominato dagli impulsi del corpo astrale che
lo identifica nellEgo, qualsiasi espressione di libert lignoranza o nonconoscenza delle Leggi Universali.
Si pu parlare di vera libert dellazione solo quando lo Spirito
delluomo possiede in s la conoscenza di tale Leggi: egli muove
dallEssenza della Legge stessa, essendo lui stesso sostanza di Legge;
allora lazione libera coincide con lazione morale.
LIniziazione la restituzione della condizione originaria dello Spirito
delluomo, malgrado la sua incarnazione umana.
Luomo tramite i sensi ha scambiato la parvenza con la realt, potendo
realizzare la libert: solo la realt pu costringere il pensiero, non
3

lapparenza. Egli vede la Maya.


La percezione fisica, se fosse operata senza luso del corpo astrale,
sarebbe una relazione diretta dello Spirito con la corporeit; difatti la
corruzione dei dati attinti dal mondo sensibile non dovuta agli organi
di senso, ma dallazione operata sulle impressioni sensoriali dal corpo
astrale.
Esso altera tali dati sensibili.
Praticando il Percepire Puro sugli enti del mondo, il pensiero liberato
rivela contenuti recanti in s unessenza normalmente ignorata, perch
mai portata a manifestazione.
Tale essenza, si mostra allindagatore come la corrente primordiale
dellastrale non corrotta, sebbene sia stata resa manifesta dalla
purificazione del corpo astrale stesso.
Lesperienza dei sensi pu divenire lesperienza diretta dello Spirito,
nella misura in cui il pensiero liberato sollevi il corpo astrale al suo reale
livello.

LA GUARIGIONE SPIRITUALE
E un servigio che lasceta pu, qualora gli sia consentito, donare ai
propri fratelli umani.
Il risanamento del male possibile solo se richiesto per gli altri, non per
s stessi: la salute personale deve essere il risultato della retta ascesi.
Lascesi solare guarisce quotidianamente lasceta dal suo male; daltro
canto vi sono malanni che lasceta porta con s come aiuti spirituali
che gli consentono di non conoscere tregua con la brama animale della
vita, o come aiuti alla guarigione altri.
Si pu essere guaritore solo in quanto non si presuma di esserlo, e si curi
di non apparire come tale; si deve guarire senza che il mondo lo sappia:
qualsiasi qualifica di guaritore, paralizza nellasceta tale forza.
Il guaritore pu operare solo qualora induca il paziente a mutare e a
purificare il proprio astrale, che connesso con il karma: ci a mezzo
3

della vera preghiera non per s, ma per laltro.

FUNZIONE DELLA SOFFERENZA


Essa un mezzo richiesto dallanima, per sottrarsi alla brama della vita.
Il dolore ci che dal profondo inconscio si chiede, a insaputa dellEgo,
quando non si capaci di un movimento di profondit secondo
coscienza spirituale.
La permanenza ossessiva di una sofferenza in sostanza un potere
dellIo deviato: la guarigione possibile solo qualora si entri in
comunione con le Gerarchie che reggono il karma.

CRISI INTERIORE
Qualora non vi sia miglioramento in una pratica, in una crisi o in una
malattia, significa che si sta usando un metodo sbagliato; occorre tornare
indietro e ricominciare daccapo.
Vera saggezza lumilt di ricominciare daccapo.
In tali momenti di crisi, larte il non resistere; occorre lasciare
liberamente scorrere il movimento animico in atto cos da giungere a
contemplarlo.
Nel non resistere, nel non opporsi, lanima comincia a raccogliere le
proprie forze. Deve essere lIo a riconoscere un Io che guarda dal di fuori
ci che accade nellanima oggettivata.
Lanima ancora ignota alluomo; vi nellanima una zona profonda
sconosciuta allIo, perch occupata dalle Entit ostacolatrici, che
generano nellanima linsicurezza, la paura e il terrore. Il ricordarsi
intensamente in momenti di crisi, che nellIo vi il potere
assolutamente non spodestabile gi far affiorare la presenza dellIo.
Le crisi si presentano per mancanza di presenza dellIo: non si ha
memoria di essere un Io divino.
La presenza dellIo attua la presenza di un Potere trascendente che anche
3

se non veduto, lassoluto signore delle forze dellanima, Ostacolanti


compresi.
Occorre ricordarsi di essere lo sperimentatore esterno, non ci che si
sperimenta nellinterno.
Tecnicamente occorre isolarsi come Io dalla situazione agente
nellanima, tanto da obiettivarla dinanzi a s.
Larte non combattere con le stesse forze coinvolte e ammalate
dellanima, ma lasciar combattere lIo, vietandosi di reagire con la
tensione e la debolezza.
Bisogna scaricare tutto, istinti, timori, paure sullIo: lunico che pu
attraversale senza esserne toccato, per poi rettificarle. La presenza dellIo
il Principio dellinvulnerabilit e dellassoluta identit con le Entit
creatrici del mondo.
Le sofferenze, le crisi sono il realt solo momentanei e brevi momenti di
morte destinati a passare.

LANGOSCIA
E una forza di tipo vampirico, che esercita dalleterico/astrale,
influenza sul fisico.
Esercizio: immaginare langoscia come se essa fosse uno stagno raffermo,
ove occorre far entrare una corrente pi forte che lo muova e lo renda
fluente: lIo.
Non si deve resistere allangoscia, ma lasciarla essere sino al massimo
della sua espressione.
Essa in realt nientaltro che il segno della brama di vita delusa. Occorre
utilizzare la propria forza di autoannientamento davanti ad essa, un
annientamento voluto.
A tal punto lIo si libera, e agisce su di essa.

LA STANCHEZZA
Essa riguardo unicamente il sistema nervoso; difatti solo il cervello a
stancarsi: la corrente eterica invece per sua natura inesauribile. Il
pensiero, indipendente dal cervello potrebbe pensare allinfinito, senza
stancarsi. Si stanca il cervello, non il pensare.
Il vero guaritore della stanchezza la pratica del pensiero svincolato
dalla cerebralit.
Il pensiero pu dar modo al corpo eterico di operare sul corpo fisico
come durante il sonno.
La concentrazione e meditazione, producono lo svincolamento dellastrale
e dellIo dalleterico-fisico, come durante il sonno; in tal modo possibile
lazione edificante dellIo.

LA GIOIA DI ESISTERE
Raramente una gioia pura. Sempre cercata, non mai realmente
posseduta; la brama di essa non mai appagata. Solo la gioia di essere, e
la gioia di servire il Divino, come vere, coincidono.
Lasceta pu attraverso il godimento, che generalmente lo conduce
allanimalizzazione, scoprire lo Spirito, avvertire in lui una sorta di
magico veicolo.
Egli deve esercitarsi con determinate sensazioni di gioia, estrarre da esse
il moto puro dellanima, attraverso il Percepire Puro.

LA DIETA
Il the ostacola la concentrazione, mentre il caff la propizia. Il reale
oppositore lalcool: esso una sostanza particolarissima della natura.
A colui che pratica unascesi, o apprende conoscenze soprasensibili,
lalcool esercita etericamente in lui un effetto molto maggiore che non
rispetto ad un uomo comune. Alcool insieme ad esercizi spirituali portano su
un terreno pericoloso.
3

Nellalcool vi una forza paragonabile a quella che lIo delluomo ha


sul sangue.
Bevendo alcool si accoglie nel sangue un Io antagonistico, in diretta
opposizione allazione dellIo spirituale.
Steiner: Lalcool assolutamente da evitare; la dieta vegetariana non
indispensabile, ma favorevole. I membri della classe esoterica non devono
bere alcool.
Chi vuole comprendere la dottrina della reincarnazione ed elevarsi al di
sopra della personalit transitoria deve astenersi da bere vino; (dice
ancora Steiner) chi beve vino non arriver mai alla visione di ci che
impersonale nelluomo.
Da quando lumanit cominci a bere vino, lidea della reincarnazione
si oscur rapidamente e fin per sparire dalla coscienza collettiva; rest
intatta solo negli iniziati, i quali si astenevano dal berlo. Il vino causa un
oscuramento della forza di memoria del corpo eterico.

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