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essere spiegato.

quella determinata Credenza religiosa delle masse: cosi scrive lo storico delle religioni Ambrogio Donini nella prefazione a questo volume che raccoglie tre scritti di Engels sulla questione delle origini del cristianesimo, pubblicati in riviste tedesche e inglesi tra 1883 e 1895. Di essi, pil] importante e completo e certamente Per la storia del cristianesimo primitivo, scritto un anno prima di morire e che riassume pid di cinquantanni di ricerche su questo tema (una gestazione durata cinquantatre anni>> la defini Io stesso Engels). Variamente citato e riprodotto in tutte le lingue, esso costituisce un vero e proprio capolavoro di saggistica storioa, da cui dovranno sempre partire, se vorranno fare opera di scienza e non di letteratura o di apologetica, tutti coloro che intenderanno trattare Vargomento delle origini della religione cristiana.
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Si tratta soprattutto di vedere, come ci insegna Engels in questi suoi scritti, non giase il tale o il talaltro episodio, quale ci viene riferito nei libri mitologioi del Nuovo Testamento, o nella primitiva letteratura cristiana, si sia realmente verlficato, ma a quale bisogno rispondesse questa o

religione oristiana nata nella piena luce della storia e non' e nulla, nelle sue origini e nel suo sviluppo, che non possa

FRIEDRICI-l

ULLE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO


Prelazione
di

ENGELS

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Editori Rluniti
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178 Universale
Idee

edizione in questa collana: giugno 1986 Traduzione di Fausto Codino Copyright by Editori Riuniti, 1954 via Serchio 9/11 00198 Roma
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Friedrich Engels

CL 63-2980-2

ISBN 88-359-2980-6 In copertina: servitore che conduce un cavallo, affresco. Ipogeo di Trebio Giusto, Roma.

Sulle origini del cristianes1mo


Prefazione di Ambrogio Donini

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~

Editori Riuniti

Indice

Prefazione
Per la storia del cristianesimo primitivo
I

17 17

25 36 51
63
4

ll
IH

Bruno Bauer LApocalisse

e il

cristianesimo primitivo

Appendice
73

Engels

Kautsky

75

Indice dei nomi

Prefazione

Sono raccolti in questo voliirnetto, sotto an titolo generale c/ae forse allautore sarebbe apparso un po trop~ po afnbizioso, tre scritti consacrati da Engels al problerna delle origini del cristianesinio e pubblicati, tra il 1883 e il 1895, in alcane riviste tedesc/ae ed inglesi. Di essi, il pit? irnportante e completo e certaniente qziello c/ae gli editori /Janno collocato qui in apertura e c/ae riassnfne, conie lo .vtesso Engels ricordava in una lettera del 28 luglio 1894 a Kaatsky, piii di cinquanfanni di ricerc/be nel canzpo della storia del cristianesinio primitive da parte del grande aniico e collaboratore di Marx. Questo scritio, intitolato Per Ia storia del cristianesimo primitive, aide la lace nella rivista Neue Zeit, diretta da Kaatsky, or-= gano teorico della socialdeniocrazia tedesca, poco ineno di un anno prima della niorte di Engels, avvenata nel 1895. Variarnente citato e riprodotto in tntte le lingae, esso coxtituisce an nero e proprio capolavoro di saggistica storica, da cai dovranno _veinpre partire, se vorrannoi fare opera di _vcienza e non di letteratiira 0 di apologetica, tutti coloro c/ve intenderanno trattare largoniento delle origini della religione cristiana. Nelle sue varie branc/ye e denorninazioni (cattolicesi~ fno, protestantesinio, ortodossia, ecc.), la religione cristiana e tattora professata, sia pare norninalnzente, da circa an niiliardo di aornini, e cio da rneno di an terzo della popolazione della terra. Sorta dueniila anni fa, nel rnornento in cai lantica civilta, basata 5ullorganizzazione
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zzone.

sclyiavistica della societa, aveva raggiunto il suo massimo 061610 dz svzluppo nel mondo mediterraneo, essa ba trovato ormat un lzmzte, non soltanto nel perdurare delle altre grandi religioni storic/ae, nate da condizioni di vim ec0nomicl9e_e sociali fondamentalmente affini come il buddismo, zl confuczaneszmo, lislarnismo, ecc., ma anC/961 Hello Sviluppo della scienza e dellinterpretazione materzalistica della natura e della vita, che si e dif/usa larga7@f@ in questi ultimi decenni, tra nufnerosi strati di operare di intellettuali degli stessi paesi clae si dicono <<_crzstzani , parallelamente al sorgere di nuovi rapporti dt classe e al trasformarsi dei veccloi rapporti di pl-0{,,_

dale del servaggio, c/ae implicava il diritto divino di una rzstretta minoranza al potere e al comando, ogni storia era kstata in fondo prevalentemente una storia sacra. IncaWCZ MCOIY1 di darsi una spiegazione razionale del mondo, della natura e della societa, gli uomini prendevano contatto con la realta c/ve li circondava essenzialmente in termini di 'mito e di conoscenza religiosa. Essi non provavano zl lzzsogno di spiegarsi storicamente lorigine di questa loro esperienza religiosa, anc/ae se talora il dubbio trgovava la sua espressione nel materialismo primitivo deZQZ Slfatt oppressz, per la semplzce ragione che era invece a relzgzone c/ae offrzva loro una spiegazione ingenua e rovesczata dellorigine della loro storia. Soltanto agli albori { "l ' f0d@f1, C011 lo sviluppo del cofnmercio e dell{Z ~'ff'lf6 con i progressi della tecnica e delle scienze PQSUZY/6, 6 .\0prattutto'con la;ermarsi di nuovi rapporti dz classe, apparentemente eliberi , tra datori di lavoro e_ proletarz, lfuomo /aa sentito cbe aveva la possibiliti? dt crearsz unatpropria vita con le proprie mani, di agire in modo deciszvo sulla realta circostante e di trasformare la struttura s'essa della societa. E~ allora /aa incominciato a domandarsi quali fossero le origini storiche di auella
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au llifol 2/25 5i0'fi'lfZZ" iw mf ff feuzzato o dalla conceztone

fede ep di quelle tradizionali credenze clae aveva ricevuto in eredita dalle vecc/Jie generazioni e attraverso le quali continuava ancora, anclae se in modo ormai contraddittorio e parziale, a prendere coscienzai della propria funzione nel mondo della natura e dei rapporti sociali. Abbiamo cosi, sin dagli albori delleta moderna, nel cinquecento, con gli umanisti, con Erasmo di Rotterdam, con Melantone, e piu ancora con i rnovimenti riforrnatori di ritorno alle origini scaturiti nel clima infuocato della rivoluzione luterana, i primi timidi tentativi di dare una spiegazione razionale, storica, delle origini e dello sviluppo della religione cristiana. Ma dovevano passare alcuni secoli prima clue la storia del cristianesimo potesse venir considerata come una vera scienza, oggetto di studi critici, alla stessa stregua di tutte le altre discipline, senza preoccupazioni teologiclye e sovrannaturali. E bisognava che sorgesse la teoria marxista, arme e strumento delle lotte di liberazione delfumanita oppressa e sfruttata, percla il problema delle origini eristiane, sfrondato di qualsiasi contenuto mistico e idealistico, e strappato allo stesso tempo alla mesclaina polemica anticlerieale del positivismo e del determinismo economico, venisse finalmente affrontato in termini di sernplice storia degli uomini. Negli anni cbe vanno dal 1840 al 1847, Marx ed Engels sono arrivati alfelalvorazione delle loro dottrine teoricbe e praticlae del materialismo dialettico e del socialismo scientifico anche attraverso lo studio dei problemi storici sulle origini del cristianesimo e nel fuoco delle polemic/ae sorte in proposito in seno alle giovani scuole /oegeliane. Di qui la grande importanza di questi scritti di Engels, ancora poco noti in Italia, clae si ricbiamano in gran parte, attraverso la capacita di sintesi che solo la maturita del pensiero e la verifica dellazione pratica possono dare, alle discussioni e alle ricerclae di quel primo periodo. Dalla <<scuola di Tubinga di Strauss, del resto, e dagli studi di Bruno Bauer, clae Marx ed Engels, pur criticandoli, avevano tanto apprezzato, prendono oggi an<<

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serie in in Italia, non deue trarci in inganno:)anC/96 C0511 C0n_un ritardo che e hen lungi dallessere superato 0 rnagari soltanto avuertito nei diuersi arnhienti del coszddetto nzondo colto italiano, noi paghiafno Z0 550170 dellarretratezza dello suiluppo delleconofnia e dellindumm eel 0~'f'"0 P6~f@, delfafferfnarsi lento e faticoso di una cultura che sia uerarnente lihera dagli irnpacci della rnagia e del soprannaturale. _Lfinterpretazione che Engels ci ha dato, in questi scritti, del prohlenia delle origini del cristianesifno, non soltanto e oggi ancora conipleta/nente valida, nia e stata Cofnprouata da tutte le scoperte testuali e le ricerche storzco-critiche di questo ultirno cinquantennio. Alle poche apocahssi giudeo-cristiane di cui disponeua allora lo studzoso, si sono aggiunte decine e decine di testi, tradotti e conservatz in quasi tutte le lingue delloriente, sino alle scoperte dei inanoscritti ehraici nelle grotte del Qumran sul Mar Morto, nella Palestina, e dei testi gnostici inf lingua copta, in Egitto, tra il 1945 e il 1947. Dalle prune e frainrnentarie notizie che gli storici ave1/ano raccolto sin allora sulle origini e sullo sviluppo delle fehgloni di mistero, lequi1/alente, nel fnondo greco-rofnano, della' letteratura apocalittica giudaica, si arrioati, aegli tiltzrni decenni, ad una iinponente serie di infor777flZl07lZ, di docufnenti, di studi, dal Deissinann al Bousset,v dal Reitzenstein al Loisy, dal Buonaiuti al Pettazzonz, szno alle pit? recenti puhhlicazioni della giovane scuola soz/ietica (in particolare, le ricerche fondameumli del Raavvi), tanto da perrnettere di collocare tranquillafnente il cristianesiino, sulla scia delle indica;/ioni di Engels nel suo aero ainhiente storico e sociale. } lla religione cristiana e nata nella piena luce della storia e non yi e nulla, nelle sue origini e nel suo saiPP0 Clie 71071 possa essere spiegato. Si tratta soprattutto
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cora le inosse tutti coloro i quali si accingono a trattare ln. rnodo crztico le questioni relative alla storia del cristzaneszino pri/nitiuo. La scarsita delle ricerche

di edere, coine ci insegna Engels in questi suoi scritti, no gia se il tale o il talaltro episodio, quale ci viene riferito) nei lihri rnitologici del Nuovo Testarnento, o nella prifnitiva letteratura cristiana, si sia realinente uerificato, ina Ea quale hisogno rispondesse questa o quella deterfninata credenza religiosa delle niasse. Lo studio delle condizioni econoiniche e sociali del rnondo orientale e greco-rornano, allalha della nostra era, e lelernento decisiuo di questa ricerca. Le priine generazioni cristiane hanno tradotto in termini di fede e di speranza religiosa il nzalcontento serpeggiante da secoli nei confronti di una oppressione econofnica e sociale, hasata sul sistenia della schiauitii, che li aoeua sottornessi, senza una via duscita sulla terra, al predofninio irnperiale di Ronza. Per questo essi credez/ano che il rnondo sarehhe presto finito e aveuano ferrna fiducia nella1Juento di un regno erniracoloso di giustizia e di ahhondanza, che si raffigurauano alla guisa del regno rnessianico dellaspettativa ehraica o del riscatto rituale predicato dai uari culti di rnistero dellanihiente orientale e greco-rornano. Ma questa stessa ideologia religiosa, che e nostro douere riportare alle sue origini reali, storiche, cofne tutti gli altri rnornenti della sourastruttura politica, rnorale, filosofica, giuridica, culturale, assuine poi a sua ifolta, diventando uno strurnento nelle rnani di larghe rnasse, di irnportanti agglornerati nazionali e sociali, una forza nuova ed indipendente, capace essa pure di reagire sulla' hase da cui e nata e di introdurre profondi carnhiafnenti nel tessuto stesso della societa. Di questo ha senipre tenuto conto la critica fnarxista, degna di questo nonie e non deforrnata nelle sciocche interpretazioni della poleinica idealistica o clericale; di questo offre un esernpio rarainente superato lattuale raccolta di scritti di Engels, che presentiarno alVattenzione dei lettori italiani, degli studiosi che devono rifare la storia delle nostre origini e dei rnilitanti operai che deuono, soprattutto, rifare la societa.
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Ambrogio Donini
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Sule origini del cfistianesimo

Per la storia del cristianesimo primitivol

I.

La storia del cristianesimo primitivo offre notevoli punti di contatto col movirnento operaio moderno. Come questo, il cristianesimo era allorigine un movimento di oppressi: si manifesto dapprima come religione degli schiavi e dei liberti, dei poveri e dei senza diritti, dei popoli soggiogati o dispersi da Roma. Entrambi, cristianesimo e socialismo operaio, predicano un imrninente riscatto dalla schiavitli e dalla miseria; ma il cristianesimo pone questo riscatto in una vita dellal di l, dopo la morte, in cielo; il socialisrno lo pone in questo mondo, in una trasformazione della societ. Entrainbi sono perseguitati e braccati, i loro seguaci messi al bando, colpiti da leggi eccezionali, gli uni come nemici del genere umano, gli altri come nemici dellimpero, come nemici della religione, della famiglia, dellordine sociale. E nonostante tutte le persecuzioni, anzi proprio favoriti da esse, entrambi avanzano vittoriosamente, irresistibilmente. Trecento anni dopo il suo sorgere, il cristianesimo religions di Stato, riconosciuta dalli1npe1o mondiale romano, e in appena
1 Zur Gescbicbte de: Urcbristentbums, scritto nel.lestate del 1894, pubblicato nella Neue Zeit, a. XIII, vol. I n. 1-2 settembre-ottobre 1894, Stoccarda, 1894-1895, pp. 4-13, 36-43.

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sessantar1ni il socialisrno si e conquistata una posizione che gli assicura assolutamente la Vittoria. Quindi se il professor Anton Menger nel suo Diritto al proclozfto integmle del lavoro si meraviglia perch, nonostante lenorme centralizzazione della proprieta fondiaria sotto gli imperatori romani e le immense soflferenze della classe lavoratrice di allora, costituita quasi esclusivamente da schiavi, alla caduta dellImpero romano doccidente non sia seguito il socialisrno , egli non vede appunto che questo socialismo , per quanto allora era possihile, di fatto esisteva e arrivo anche al potere: nel cristianesimo. Solo che questo cristianesimo e date le prelirninari condizioni storiche non poteva affatto essere diversamente voleva realizzare la trasformazione sociale non in questo mondo, ma nellal di la, in cielo, nella vita eterna dopo la morte, nelliimminente regno mille<< <<

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nario >>. Il parallelo fra i due fenomeni storici simpone gia nel medioevo, nelle prime sollevazioni di contadini oppressi e in particolare delle plehi delle citta. Queste sollevaziorii, come tutti i movimenti di massa del medioevo, portavano necessariamente una maschera religiosa, apparivano come restaurazioni del cristianesimo primitivo degenerato da secoli 2; ma di regola dietro lesaltazione reliDas Rec/at auf den vollen Arbeitrertrag in gescbicbllicber Daniellung, Stoccarda, 1886. 2 Con esse contrastano singolarmente le rivolte religiose del rnondo maomettano, specie in Africa. I/lslam e una religione fatta per orientali, specialmente per gli arabi; quiandi, da una parte, per citta che esercitano commercio e industria, e dallaltra per beduini nomadi. Ma qui sta il gerrne di un urto che si ripete periodicamenre. Le citta diventano ricche, sfarzose, rilassate nellosservanza della <<legge >>. I beduini, poveri e, per poverta, austeri di costumi, guardano con invidia e desiderio a queste ricohezze e a questi piaceni. Allora si raccolgono sotto un profeta, un Mahdi, per castigare 'i peccatori, per restaurare il rispetto per la legge rituale e per Ia ver fede, e per intasoare come ricompensa i tesori degli infedeli. Dopo centanni, essi naturalmente si tro ano proprio a quel punto clove stavano quegli infedeli; una nuov; purificazione della fede e necessaria, sorge un nuovo Mahdi, e il gioco ricomincia. Cosi e accaduto dalle spedizioni di con1

giosa si nascondevano interessi mondani molto forti. Nella forma piu grandiosa questo processo si verifico con Forganizzazione dei taboriti boemi sotto la guida del glorioso ]an Ziika, ma continua poi per tutto il medioevo, iinch si assopisce gradualrnente dopo la guerra tedesca dei contadini, per risvegliarsi di nuovo con i comunisti operai dopo il 1830. Tanto i- comunisti rivoluzionari francesi quanto, particolarmente, Weitliing e i suoi seguaci si richiamavano al cristianesimo primitivo, molto prima che Ernest Renan dicesse: Se volete farvi unidea delle prime comunita cristiane, guardate a una sezione locale dellAssociazione internazionale degli operai. Il letterato fraucese che, saccheggiando in un modo che non trova riscontro neppure nel giornalismo moderno la critica biblica tedesca, stese il rornanzo di storia della Chiesa intitolato Origini del cristianesimo 1, non sapeva lui stesso quanto di Vero ci fosse nelle suddette parole. Vorrei vedere il Vecchio internazionale che potesse leggere, per esempio, la cosiddetta seconda lettera di Paolo ai Corinzi, senza che almeno su di un punto non gli si riaprissero vecchie piaghe. Tutta la lettera, dallottavo capitolo in poi, riecheggia leterno lamento, ahim cosi noto: les cotisaiions ne rentrefit pas, le quote non sono pagate! Quanti dei piu ferventi propagandisti degli anni dal 60 al 7O stringerebbero con comprensione la mano allautore di questa lettera, chiunque egli sia, e gli sussurrerebbero: anche a te dunque succedeva cosi! An<< >>

quista degli Alrnoravidi e Almohadi africani in Spagna fino allultimo Mahdi di Khartoum, che affrontb con tanto -successo gli inglesi. Cosi, 0 in modo simile, andavano le cose nelle rivolte in Persia e in altri paesi maomettani. Sono tutti movimenti scaturiti da cause economiche e che hanno 'un travestimento religioso; ma, anche se vittoriosi, ,lasciano sopravvivere intatte le vecohie condizioni economiche. Tutto resta quindi come prima e lurto diventa periodico. Nelle sollevazioni popolari delloccidente cristiano, al contrario, il travestimento religioso serve solo come bandiera e come maschera per 1assalto a un ordinarnento economico antiquato; questo, alla fine, viene rovesciato, ne sorge uno nuovo, il mondo va avanti (aotd di Engels). 1 Les origins; du C/Jrisrianisme, vol. I, Parigi, 1863.
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che noi avremmo da dirne su questa sociazione brulicava di Corinzi, non erano pagate, che svolazzavano di Tantalo: proprio quelli erano i

storia la nostra assu queste quote che sotto i nostri sguardi famosi milioni del-<<

lInternazionale ! Una delle nostre fonti migliori sui primi cristiani e Luciano di Samosata, il Voltaire dellant1ichita classica, che mantenne un atteggiarnento ugualrnente scettico dinanzi ad ogni sorta di superstizione religiosa, e non aveva quindi motivo, n di ordine religioso pagano, n politico, per trattare i cristiani diversamente da qualsiasi altra associazione religiosa. A1 contrario, egli li canzona tutti a causa della loro superstizione, gli adoratori di Giove non meno degli adoratori di Cristo; secondo il suo punto di vista superficialmente raznionalistico, un tipo di superstizione non e meno sciocco dellaltro. Questo testimone, in ogni caso imparziale, racconta fra laltro la storia di un avventuriero, Peregrino, che si faceva chiamare Proteo, ed era di Pario sullEllesponto. fll detto Peregrino esordi nella sua giovinezza in Armenia con un adulterio, fu colto sul fatto e linciato, secondo i costumi del luogo. Felicemente scampato, strangolo suo padre a Pario e dovette fuggire. E allora accaddel cito secondo la traduzione dello Schott che egli imparo la meravigliosa dottrina dei cristiani, i cui sacerdoti e scribi egli aveva praticato in Palestina. E in hreve tempo fece tali progressi, che i suoi maestri sembravano fanciulli in confronto a lui. Divento profeta, anziano della comunita, capo della sinagoga, insomma tutto; spiegava le loro scritture, e ne scriveva egli stesso in gran numero, tanto che alla fine credettero di vedere in lui un essere superiore, e si facevano dare leggi da lui e lo nominarono preside (vescovo)... Ora, a cagione di cio, anche Proteo una Volta fu arrestato dallautorita e gettato in carcere... Mentre giaceva cosi in catene, i cristiani, ai quali il suo arresto sembrava una
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1.S`ulla

marie di Peregrino, 11-14.

grande sventura, fecero tutti i possibili tentativi per liberarlo. Ma la cosa non riusci, e allora gli venne prestata da parte loro ogni possibile assistenza con la piu straordinaria sollecitudine. Allo spuntare del giorno, gia si vedevano vecchierelle, vedove e orfanelli aspettare con ansia davanti alla porta della prigione; i piu ragguardevoli cristiani corrompevano persino i carcerieri e passavano intere notti con lui; gli portavano i loro pasti, leggevano presso di lui i loro libri sacri; in breve, il buon Peregrino (cosi si chiamava ancora) era niente di meno che un altro Socrate. Persino da alcune citta dellAsia Minore si presentarono dei delegati delle comunita cristiane, per porgergli una mano soccorrevole, per confortarlo e per assumere la sua difesa davanti al tribunale. E incredibile come questa gente si prodighi imrnediatamente, quando capita un alfare che riguarda la loro associazione; in tal caso essi non risparmiano n fatica n spese. E cosi anche a Peregrino arrivarono allora denari da tutte le parti, tanto che la prigionia divento per lui fonte di larghe entrate. Quella povera gente e convinta infatti di essere immortale di corpo e di anima, e di poter vivere per tutta leternita; per cui avviene anche che essi disprezzano la morte e rnolti di loro addirittura si offrono ad essa volontariamente. Il loro primo legislatore ha fatto poi sorgere in loro la convinzione di essere tutti fratelli, non appena si siano convertiti, cioe abhiano rinnegato gli dei greci e si siano dedicati alladorazione di quel sofista crocifisso e vivano secondo i suoi precetti. Quindi essi disprezzano senza distinzione tutti i beni esteriori e li possiedono in comune; dottrine, queste, che hanno accettato ingenuamente e per fede, senza verificarle e senza prove. E se si presenta loro un abile imhroglione, che sa approfittare con astuzia delle circostanze, puo riuscire in breve tempo a diventare ricco sfondato e a ridersela degli ingenui semplicioni. Del resto, Peregrino fu rimesso in liberta dal prefetto di Siria di quel tempo >>. Dopo alcune altre avventure poi e detto:
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Ora il nostro uomo se ne ando via per la seconda volta (da Patio) per fare il vagabondo, e, senza portare denari per il viaggio, riceveva tutto loccorrente dalla bonarieta dei cristiani, che dovunque gli servivano da accompagnatori e non gli facevano mancare nulla. Per qualche tempo, fu cosi pasciuto. Ma quando trasgredi anche le leggi dei cristiani lo avevano visto mangiare, credo, qualche cosa che presso di loro e proibito -- ven<<

Quali ricordi di gioventu mi assalgono alla lettura di questo passo di Luciano! Ecco prima di tutto il profeta Albrecht che, a partire allincirca dal 1840, in alcuni anni rese malsicure, nel senso letterale della_ parola, le comunita dei comunisti weitlinghiani della Svizzera era un uomo grande e forte, con una lunga barba, che girava per la Svizzera a piedi e scovava uditori per il suo misterioso nuovo vangelo di liberazione del mondo, ma che del resto sembra essere state un confusionario ahbastanza innocuo, e presto mori. Ecco il suo meno innocuo successore, il dott. Georg Kuhlmann, di Holstein, che approfitto del tempo che Weitling era in prigione per convertire le comunita della Svizzera francese al suo vangelo, e per un certo tempo con tanto successo che irreti persino quegli fra loro che era dotato di maggiore ingegno, ma che anche piu si perdette, August Becker. Questo Kuhlmann tenne loro delle lezioni, che nel 1845 furono pubblicate a Ginevra sotto il titolo: Il mondo nuovo, 0 il regno dello .vpirito sulla term. Proclczmaz. E nellintroduzione redatta da suoi seguaci (probabilmente da August Becker) e detto: Mancava un uomo per hocca del quale fossero espressi tutti i dolori e tutte le nostre aspirazioni e speranze, in una parola tutto cio che pifi intimamente agita il nostro tempo... Questuomo, che il nostro tempo aspetta, e ap<<

ue espulso dalla loro comunita

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Sulla movie di Peregrino, 16. Die Neue Welt, oder das Reich des Geistes auf Erden. Verkiimligung.
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parso: e il dott. Georg Kuhlmann di Holstein. Egli e apparso con la dottrina del mondo nuovo o del regno dello spirito nella realta >>. Non ce hisogno che io aggiunga che questa dottrina del mondo nuovo altro non e se non il piu triviale e halordo sentimentalismo, r Cat0in frasi semibibliche la Lamennais e presentato con arroganza da profeta. Cio che non impedi ai buoni Weitlinghiani di portare in palmo di mano questo imloroglione, proprio come quei cristiani asiatici portavano Peregrino. Proprio loro, che per il resto erano arcidemocratici e egualitari fino allestremo, tanto che nutrivano invincibili sospetti contro ogni maestro di scuola, ogni giornalista, e in genere contro chiunque non facesse un lavoro manuale, come contro un istruito che li volesse sfruttare, si lasciarono insinuare dal melodrammaticamente paludato Kuhlmann la persuasione che nel mondo nuovo il piu saggio, id ext Kuhlmann, avrebbe regolato la ripartizione dei godimenti, e che percio gia ora, nel mondo Vecchio, i discepoli dovevano procurare al medesimo saggio godimenti a bizzeffe, mentre essi stessi dovevano accontentarsi delle hriciole. E Peregrino-Kuhlmann visse splendidamente, e in allegria, a spese delle comunita, finch duro. Certo, non duro a lungo; il crescente malumore degli scettici e degli increduli e le minacciose persecuzioni del governo del cantone di Vaud miss-i~c\ fine, a Losanna, al regno dello spirito >>: Kuhlmann scomparve. Chiunque abhia conosciuto per esperienza il movimento operaio europeo ai suoi inizi, si vede venire alla memoria simili eserupi a dozzine. Al giorno doggi tali casi estremi sono diventati impossibili, almeno nei centri pin grandi; ma in regioni isolate, dove il movimento conquista terreno nuovo, un piccolo Peregrino di quel tipo puo ancora contare su un temporaneo, limitato successo. E come in tutti i paesi accorrono in folla Verso il movimento operaio tutti gli elementi che non possono aspettarsi nulla dal mondo ufficiale o che hanno fvinito di avervi influenza -- avversari
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della vaccinazione, astemi, vegetariani, antivivisezionisti, medici naturisti, predicatori di libere comunita abhandonati dai loro stessi proseliti, autori di nuove teorie sullorigine del mondo, inventori senza successo o falliti, vittime di reali o presunte ingiustizie, che dalla burocrazia sono qualificati inutili querulanti , pazzi onesti e imbroglioni disonesti cosi andavano le cose anche per i primi cristiani. Tutti quegli elementi che il processo di dissoluzione del mondo antico aveva messo in liberta, che cioe aveva sfrattato, entravano luno dopo laltro nella sfera di attrazione del cristianesimo, come lunico elemento che resisteva a questo processo di dissoluzione perch ne era appunto il necessario prodotto -- e che percio permaneva e cresceva, mentre gli altri elementi erano soltanto mosche effirnere. Non cera fantasticheria, pazzia o irnbroglio che non si infiltrasse nelle giovani comunita cristiane, che non tro~ vasse temporanearnente, almeno in alcuni luoghi, orecchi disposti e fedeli volenterosi. E, come le nostre prime comunita operaie cornuniste, anche i primi cristiani erano di una inaudita credulita per le cose che toccavano la loro vita di ogni giorno, tanto che non siamo neppur sicuri che dal gran numero di scritture che Peregrino stese per la cristianita questo o quel frammento non sia finito per errore nel nostro Nuovo Testamento.
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II
In seno alla critica biblica tedesca, sino ad oggi lunica base scientifica della nostra conoscenza della storia del cristianesimo primitivo, si possono distinguere due correnti. La prima corrente e quella della scuola di Tubinga, alla quale, in senso largo, E: da assegnare anche D. F. Strauss. Nellindagine critica essa arriva fin dove pub arrivare una scuola teologica. Essa arnrnette che i quattro Vangeli non sono relazioni di testimoni oculari, ma rielaborazioni tarde di scritti perduti, e che delle lettere attribuite allapostolo Paolo quattro al massimo sono autentiche, ecc. Essa cancella dalla narrazione storica, come inammissibili, tutti i rniracoli e 'tutte le contraddizioni; ma nel rimanente cerca di salvare il salvabile , e qui appare assai chiaramente il suo carattere di scuola di teologi. Ha cosi permesso al Renan, che in gran parte si fonda su di essa, di salvare con lo stesso metodo ancora molto di piu e di fare il tentativo di imporci come storicamente accertate, oltre a molte narrazioni neotestamentarie piu che dubbie, una quantita di altre leggende di martiri. Ma, in ogni caso, tutto cio che la scuola di Tubinga respinge nel Nuovo Testarnento come non storico o interpolato puo essere considerato definitivarnente elirninato per la scienza. Laltra corrente E: rappresentata da un solo uomo:
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Bruno Bauer. ll suo grande merito va visto non soltanto nella critica spregiudicata dei Vangeli e delle lettere apostoliche, ma anche nellaver per la prima volta impostato seriamente la ricerca non solo degli elementi ebraici e grecoalessandrini, ma anche di quelli puramente greci e greco-romani che hanno permesso al cristianesimo di diventare religione mondiale. La leggenda di un cristianesimo sorto belle pronto dallebraismo, partito dalla Palestina per conquistare il mondo con una dogmatica e unetica gia fissate nelle sue linee essenziali, e diventata impossibile dopo Bruno Bauer; solo nelle facolta teologiche essa puo ancora continuare a vegetare, e fra gente che vuole conservare la religione al popolo anche a spese della scienza. La parte enorme che la scuola filoniana di Alessandria~e la filosofia volgare greco-romana platonica e specialmente stoica hanno avuto nella formazione del cristianesimo, che sotto Costantino divento religione di Stato, Ie ancora ben lungi dallessere accertata nei particolari, ma la sua esistenza e dimostrata, e questo E: merito in prevalenza di Bruno Bauer; egli ha posto le basi per dimostrare che il cristianesimo non e stato importato dal di fuori, dalla Giudea, nel mondo greco-romano e ad esso imposto, ma che, almeno nella sua forma di religione mondiale, il precipuo prodotto di questo mondo. In questo lavoro, naturalmente, il Bauer, come tutti coloro che lottano contro pregiudizi radicati, tiro molto al di la del bersaglio. Per fissare anche letterariamente linflusso di Filone, e specialmente di Seneca, sul cristianesimo in via di formazione, e per presentare gli scrittori neotestamentari, formalmente, come plagiari di quei filosofi, egli deve porre lorigine della nuova religione circa- mezzo secolo piu tardi, ripudiare i resoconti degli storici romani che a cio si oppongono, e -in genere concedersi forti liberta nei riguardi dellesposizione storica. Il cristianesimo come tale ha origine secondo lui solo sotto gli imperatogi Flavi 1, la letteratura neotestamentaria solo
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sotto Adriano, Antonino e Marco Aurelio . In tal modo, quindi, scompare anche presso il Bauer qualsiasi sfondo storico per le narrazioni neotestamentarie su Gesu e sui suoi apostoli; esse si dissolvono in leggende, nelle quali le fasi dello sviluppo interno e le lotte di tendenze delle prime comunita cristiane sono trasferite su figure piu o meno fittizie. Non la Galilea o Gerusalemme, ma Alessandria e Roma sono, secondo il Bauer, i luoghi di nascita della nuova religione. Dunque, se la scuola di Tubinga, nel residuo da essa non contestato della storia e della letteratura neotestamentaria, ci ha offerto lestremo massimo di cio che la scienza ancora oggi puo ammettere, e sempre come materia controversa, Bruno Bauer ci offre il massimo di cio che la scienza vi puo contestare. Entro questi limiti sta la verita effettiva. Che essa possa venir stabilita con i mezzi odierni, appare assai dubbio. Nuovi ritrovamenti, specialmente a Roma, in oriente, soprattutto in Egitto, vi contribuiranno molto piu di ogni critica. Vi e pero nel Nuovo Testamento un solo libro di ,cui si possa determinare il tempo di redazione entro uno spazio di pochi mesi, un libro che deve essere stato scritto fra il giugno del 67 e il gennaio o laprile del 68 un libro, dunque, che appartiene ai primissimi tempi del cristianesimo e ne rispecchia le concezioni con la fedelta piu ingenua e con un adeguato linguaggio idiomatico, e che quindi a mio parere e molto piu importante, per determinare cio che effettivamente era il cristianesimo primitivo, di tutto il rimanente Nuovo Testamento, ben piu tardo nella sua redazione attuale. Questo libro e la cosiddetta Apocalirse di Giovanni; e poich questo libro, apparente2

Adriano (l61~1S0),
1

(117-138),

Antonino

Pio

(138-161),

Marco

Aurelio

1Vespasiano (69-79 d.C.), Tito (79-81), Domiziano (81-96).

2 Questa datazione della cosiddetta Apocalirse di Giovanni e probabilmente dovuta a una svista poich Engels, in questo stesso articolo (ved_i piu avanti, pp. 42 e 48) e precedentemente (vedi piu avanti, p. 64) parla di anno 68 o 69.

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mente il piii oscuro di tutta la Bibbia, e oggi, grazie alla critica tedesca, anche di gran lunga il pin comprensibile, desidero parlarne brevemente ai miei lettori. Basta gettare uno sguardo su quCStO libro per convincersi del carattere esaltato non solo dellautore, ma anche dell<< ambiente in mezzo al quale egli si muoveva. La nostra Apocalisse non e lunica della sua specie e del suo tempo. Dallanno 164 prima della nostra era, data di composizione del piii antico testo apocalittico a noi rimasto, il cosiddetto libro di Daniele, fino al 250 circa della nostra era, data approssimativa del Carmen di Commodiano 1, il Renan enumera non meno di quindici apocalissi classiche giunte sino a noi, senza contare le imitazioni pid tarde. (Cito il Renan perch il suo libro le il pin noto e il Pill facilmente accessibile anche fuori della cerchia degli specialisti.) Era quello un tempo nel quale anche a Roma e in Grecia, ma ancor pifi in Asia Minore, in Siria e in Egitto, qualsiasi mescolanza, assolutamente priva di critica, delle pifz crasse superstizioni dei popoli pid diversi veniva senzaltro accettata e integrata con pii inganni e vero e proprio ciarlatanismo; un tempo nel quale miracoli, estasi, roba spiritica, divinazione del futuro, alchiimia, cabala e altre forme di magia occulta esercitavano una funzione di primo piano. Questa era latmosfera nella quale sorse il cristianesimo primitivo, e particolarmente in mezzo a genre che pin di ogni altra aveva gli orecchi aperti a queste fantasticherie soprannaturali. E gli gnostici cristiani dEgitto, nel corso del secondo secolo dellera cristiana, come dimostrano fra laltro gli scritti dei papiri di Leida, si sono dati fortemente anchessi allalchimia e hanno accettato concezioni alchimistiche nelle loro dottrine. E i matbematici caldei e ebrei, che secondo Tacito furono cacciati due volte da Roma per magia, sotto Claudio e di nuovo sotto Vitellio
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1 I1 Carmel; apologeticum del poeta cristiano Commodiano contiene fra la1tro una descnizione della fine del rnondo. La data dellopera e tuttora incerta; alcuni la pongono nel V sec. d.C.

praticavano proprio quellarte geometrica che ritroveremo al centro dellApocaZisse di Giovanni. A cio si aggiunge ancora un secondo elemento. Tutte le apocalissi si attribuiscono il diritto di ingannare i loro lettori. Non solo sono scritte, di regola, da tuttaltre persone per lo piii molto posteriori che i loro pretesi autori, per esempio il libro di Daniele, il libro di Enoc, le apocalissi di Esdra, Baruc, Giuda ecc., i Libri sibillini, ma profetizzano anche, quanto al loro principale contenuto, fatti accaduti ormai da lungo tempo e perfettamente noti al loro vero autore. Cosi nellanno 164, poco prima della morte di Antioco Epifane, lautore del libro di Daniele fa predire al preteso Daniele, vissuto al tempo di Nabucodonosor, lascesa e il tramonto degli imperi persiano e macedone e linizio dellimpero romano, in modo da predisporre il lettore, sulla base di questa prova della sua sapienza profetica, alla profezia finale, secondo la quale il popolo dIsraele superera tutte le tribolazioni e alla fine riuscira vincitore. Se lAp0czZis5e di Giovanni fosse effettivamente opera del preteso autore, essa sarebbe lunica eccezione fra tutta la letteratura apocalittica. Quel Giovanni che si da come autore era in ogni caso un uomo molto considerato fra i cristiani dellAsia Minore. Ne da garanzia il tono delle missive alle sette comunita. E dunque possibile che sia lapostolo Giovanni, la' cui esistenza storica del resto non e del tutto accertata, ma tuttavia molto probabile. E se questo apostolo fosse veramente lautore, tanto meglio per il nostro punto di vista. Sarebbe la prova migliore per accertarsi che il cristianesimo di questo libro e leffettivo, autentico cristianesimo primitivo. Per incidenza, e bene notare ancora che l/lpocalirse non proviene, a quanto e dimostrato, dallo stesso autore del Vangelo e delle tre lettere che sono attribuite a Giovanni. L/lpocalisse consta di una serie di visioni. Nella prima appare Cristo, vestito da sommo sacerdote, che cammina fra sette candelabri che simboleggiano le sette comunita asiatiche e detta a Giovanni delle lettere per i sette

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di queste comunita. Qui, sin dal principio, balza fuori evidente la differenza fra questo cristianesimo e la religione mondiale costantiniana del Concilio di Nicea. La trinita non solo te sconosciuta, ma appare qui cosa impossibile. Invece del piu tardo, unico spirito santo, qui abbiamo i sette spiriti di Dio costruiti dai rabbini in base a lsaia 11, 2. Cristo e il iiglio di Dio, i1 primo e lultimo, lalfa e lomega, ma niente affatto Dio stesso 0 uguale a il principio della creazione di Dio, anzi al contrario Dio 2, dunque una emanazione di Dio, che esiste dalleternita, ma subordinata, proprio come i nominati sette spiriti. Nel cap. 15, 3 i martiri in cielo cantano il cantico di Mose, servo di Dio e il cantico dellagnello a glorificazione di Dio. Qui dunque Cristo appare non solo come subordinato a Dio, ma as persino posto, sotto un certo rapporto, allo stesso livello di Mose. Cristo E: crocifisso a Gerusalemme (11, 8); ma, risorto (1, 5 e 18), egli e lagnello che e stato sacrificato per i peccati del mondo e col cui sangue i credenti sono riscattati a Dio da ogni popolo e da ogni lingua.- Qui troviamo lidea fondamentale che ha reso possibile al cristianesimo primitivo di continuare a svilupparsi in religione mondiale. A tutte le religioni di allora, dei semiti e degli europei, era comune la opinione secondo la quale gli dei, offesi dalle azioni degli uomini, potevano essere riconciliati mediante sacrifici; la prima idea rivoluzionaria fondamentale del cristianesimo (presa a prestito dalla scuola filoniana) era quella che, mediante un grande, volontario sacrificio di un intermediario, i peccati di tutti i tempi ie di tutti gli uomini venivano espiati una volta per sempre (per i credenti). Con cio cadeva la necessita di ogni ulteriore sacrificio, e quindi il fondamento di una quantita di cerimonie religiose; ma la liberta clalle cerimonie, che rendevano difficili o impedivano i rapporti con credenti di fede diversa, era laprima con<<

angeli

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dizione di una religione mondiale. E tuttavia labitudine del sacrificare era cosi radicata nei costumi popolari, che il cattolicesimo che tanto riprese di pagano trovo conveniente adattarsi a tale stato di fatto con lintroduzione almeno del sacrificio simbolico della messa. Del dogma del peccato originale, invece, nel nostro libro non si trova alcuna traccia. Ma la cosa piu caratteristica in queste missive, come in tutto il libro, as che allautore mai e in nessun luogo viene in mente di designare s e i suoi compagni di fede altrimenti che come giudei. Ai seguaci di Smirne e di Filadelfia, contro i quali inveisce, egli rimprovera: Dicono di essere Giudei e non lo sono, essendo la comunita di Satana 1; di quelli di Pergamo e detto: seguono la dottrina di Balaam, che insegnava a 'Balac a sollevare scandalo dawnti ai figli dIsraeZe, perch mangiassero le offerte fatte agli idoli e fornicassero 2. Qui dunque non abbiamo a che fare con coscienti cristiani, ma con gente che si dichiara giudea; il loro giudaismo e certo un nuovo grado di sviluppo del precedente, ma appunto per questo e anche lunico Vero. Quindi, nellapparizione dei santi davanti al trono di Dio, prima vengono 144.000 giudei, 12.000 per ogni tribu, e soltanto dopo la massa innumerevole dei pagani convertiti a questo giudaismo rinnovato. Cosi poco era cosciente il nostro autore, nellanno 69 dellra cristiana, di rappresentare una fase del tutto nuova dello sviluppo religioso, che sarebbe diventata uno degli elementi piu rivoluzionari nella storia dello spirito umano! Vediamo dunque che il cristianesimo di allora, non ,ancora cosciente di se stesso, era diversissimo dalla pid tarda religione mondiale, dogmaticamente fissata dal Concilio di Nicea; e impossihile riconoscere luno nellaltro. Qui non esistono n la dogmatica n letica del posteriore cristianesimo; ce in compenso la senszione di trovarsi in lotta

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121 poc. 1, 4; 3, 1. Z Apoc. 3, 142

Apoc. 2, 9. Apoc. 2, 14.

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contro tutto il mondo e di dover superare vittoriosamente questa lotta; un ardore battagliero e una certezza nella vittoria che sono totahnente perduti per il cristiano odierno, e che nel _nostro tempo si trovano soltanto allaltro polo sociale, tra i socialisti. Di fatto, la lotta contro un mondo dapprima preponderante, e la sirnultanea lotta degli innovatori fra loro, as comune a tutti e due, ai primi cristiani e ai socialisti. Questi due grandi movimenti non sono lopera di capi e di profeti bench in ambedue di profeti se ne trovino abbastanza, essi sono dei movimenti di massa. E i movimenti di massa sono al principio necessariarnente confusi; confusi, perch ogni pensiero di massa si muove dapprirna tra contraddizioni, oscurita e incoerenze, ma confusi anche per la parte che, da principio, vi hanno ancora i profeti. Questa confusione si manifesta nella formazione di numerose sette, che si cornbattono fra di loro alrneno con la stessa violenza con cui combattono il comune nernico. Cosi era nel cristianesimo primitivo, e cosi era nei prirni tempi del movimento socialista, per quanto cio aflliggesse i galantuomini benpensanti, che predicavano la concordia quando nessuna concordia era possibile. LInternazionale era forse tenuta insieme da un dogma unitario? Al contrario. Cerano comunisti di tradizione francese, di prima del 48, e per di piu, essi stessi, di diverse sfumature; comunisti della scuola weitlinghiana e altri della rigenerata Lega dei comunisti; proudhonisti, prevalentemente in Francia e in Belgio; blanquisti; il partito operaio tedesco; infine anarchici bakuninisti che per un rnomento ebbero il sopravvento in Spagna e in Italia; e questi erano solo i gruppi principali. A partire dalla fondazione dellInternazionale, ce voluto tutto un quarto di secolo perch si potesse compiere definitivamente e dappertutto la separazione dagli anarchici e ristabilire una unita ahneno per quanto rigurdava i punti di vista economici piu generali. E cio con i nostri mezzi di comunicazione, con le ferrovie,

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telegrafi, le gigantesche citta industriali, la stampa, le assemhlee popolari organizzate. Presso i primi cristiani, troviamo la stessa scissione in innumerevoli sette, che era proprio il mezzo per arrivare ad una forzata discussione e attraverso ad essa alla successiva unita. Gia in questo documento, che e indubbiamente il piu antico della storia cristiana, noi ne troviamo le tracce; e il nostro autore si scaglia contro di esse con la stessa implacabile violenza usata, allesterno, contro il gran mondo peccatore. Ecco in primo luogo i nicolaiti di Efeso e di Pergamo 1; quelli che dicono di essere giudei, ma sono la comunita di Satana, a Smirne e Filadelfia; i seguaci della dottrina del falso profeta indicato come Balaam, a Pergamo; quelli che dicono di essere apostoli e non lo sono, a Efeso; infine i seguaci della falsa profetessa indicata come Gezabele, a Tiatira. Di queste sette non veniamo a sapere niente di piu preciso; solo dei seguaci di Balaam e di Gezabele e detto che rnangiano le offerte fatte agli idoli e fornicano. Si as cercato di individuare tutte queste cinque sette come cristiani paolini e tutte queste missive come dirette contro Paolo, il falso apostolo, il preteso Balaam e Nicola . I relativi argornenti, ben poco solidi, si trovano raccolti presso il Renan, Saint-Paul (Parigi, 1869, pp. 303-305, 367-370). Essi tendono tutti a spiegare le missive per mezzo degli Atti degli Apostoli e le cosiddette Lettere paoline, *scritti che almeno nella loro attuale redazione sono piu recenti dell/lpocalisse per lo meno di sessantanni e i cui dati effettivi in proposito, quindi, sono non soltanto estremamente dubbi, ma anche del tutto contraddittorii fra di loro. Ma la cosa decisiva e che al nostro autore non poteva venire in mente di qualificare una stessa e identica setta con cinque designazioni diverse, anzi addirittura con due per la sola Efeso (falsi apostoli e nicolaiti), e parimente con due (balaamiti e nicolaiti) per Pergarno, e invero ogni volta espressamente come due diverse sette.
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Apoc. 2,

sgg.

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Col che non deve essere negata la probabilita che fra queste sette si trovassero ugualmente elementi che oggi si designerehbero come paolini. In tutti e due i casi nei quali viene addotto qualcosa di pifi preciso, laccusa as diretta contro il mangiare le carni offerte agli idoli e contro la fornicazione, i due punti a proposito dei quali gli ehrei tanto gli antichi che i cristiani erano in eterna contesa con i pagani convertiti. Carne dei sacrifici pagani non solo era servita nei hanchetti, dove poteva sembrare sconveniente, anzi pericoloso, rifiutare quel che veniva offerto, ma era anche venduta sui pubblici mercati, dove non sempre si poteva riconoscere se fosse 0 no preparata secondo la legge ebraica. Per fornicazione, gli stessi ebrei intendevano non solo i rapporti sessuali illegittimi, ma anche il matrimonio fra gradi di parentela vietati dalla legge ebraica o anche fra ebrei e pagani; e\questo e il senso che di solito E: attribuito al termine nel passo degli /ltti degli Apostoli 15, 20 e 29. Ma il nostro Giovanni ha delle vedute personali anche sui rapporri sessuali permessi agli ehrei ortodossi. Egli dice (14, 4) dei 144.000 ebrei celesti: Questi sono coloro che non si sono contaminati con donne: sono infatti vergini . E difatti nel cielo del nostro Giovanni non vi e una sola donna. Egli appartiene dunque a quella tendenza, che compare spesso anche in altri scritti cristiani primitivi, che considera peccaminosi i rapporti sessuali in genere. E allora, se riflettiamo ancora chegli chiama Roma la grande meretrice , con la quale hanno fornicato i re della terra e si sono ubriacati col Vino della sua fornicazione, e che i suoi mercanti si sono arricchiti della sua gran lussuria, ci ie impossihile accettare il termine, nelle missive, in quello stretto senso che lapologetica teologica gli vorrebbe attribuire, per trarne con sofismi una convalidazione per altri _passi neotestamentari, Al contrario. Questi passi delle missive accennano evidentemepte a quel fenomeno comune a tutti i tempi

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profondamente agitat-i, quando si allentano, con tutti gli altri freni, anche i vincoli tradizionali del commercio sessuale. Nei primi secoli cristiani, accanto allascetismo che mortificava la carne, appariva abhastanza spesso anche la tendenza a estendere la liberra cristiana fino a rapporti piii o meno privi di freno fra uomo e donna. Lo stesso succedeva nel moderno movimento socialista. Che orribile ribrezzo suscito nella Germania, pia casa di bambini , negli anni fra il 1830 e il 1840, la r/aabilitation de la chair sansimoniana, che nella traduzione tedesca suonava come reintegrazione della carne >>! E i pifi terribilmente inorriditi erano quei nobili ceti che allora dominavano (classi non ce nerano ancora da noi, a quel tempo) e che non meno a Berlino che nei loro possedimenti non potevano vivere senza frequenti e ripetute reintegrazioni della loro Carne! E se avesse poi, quella hrava gente,iconosciuto Fourier, che promette alla carne ben altri progressi! Col superamento dellutopismo queste stravaganze hanno ceduto il posto a una concezione piii razionale e in realta assai piii radicale; e da quando la Germania, dalla pia casa di bamhini di Heine si e trasformata nel settore Centrale del movimento socialista, essa si ride clellindignazione ipocrita del gran mondo pio. Questo tutto i1 contenuto dogmatico delle missive. Per il resto, esse infiammano i compagni a una fervida propaganda, alla coraggiosa e orgogliosa professione della loro fede di fronte agli avversari, alla lotta incessante contro i nemici esterni e interni; e sotto questo aspetto avrebbero potuto benissimo essere scritte da un entusiasta delllnternazionale, mosso da spirito profetico.
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Apoc. 17,

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III
Le lettere sono soltanto lintroduzione al vero e proprio tema del messaggio del nostro Giovanni alle sette comunita dellAsia Minore e, attraverso queste, agli altri giudei riformati dellanno 69, dai quali poi, piii tardi, si sviluppo la cristianita. QE cosi penetriamo nellintimo sacrario del cristianesimo primitivo. Fra quali persone si reclutavano i primi cristiani? Principalmente fra <<i tribolati e gli oppressi , fra gli appartenenti agli infimi strati popolari, come si addice a un principio rivoluzionario. E questi da chi erano costituiti? Nelle citta, da liberi decaduti, da gente proveniente da ogni sorta di popoli,, simili ai mean wbitesl degli Stati schiavisti del sud e ai vagabondi e avventurieri europei delle citta marittime coloniali e cinesi, e inoltre da liberti e specialmente da schiavi; nei latifondi dellItalia, della Sicilia e dellAfrica, da schiavi; nei distretti rurali delle province, da piccoli contadini che precipitavano sempre pifl nella servitfl per debiti. Non vi era assolutamente una via duscita comune per lemancipazione di tutti questi elementi. Per tutti, il paradiso perduto era alle loro spalle: per il libero rovinato, la polis di un tempo, citta e Stato
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Miserabih bianchi.

insieme, fra i cui liberi cittadini si erano annoverati un giorno i suoi antenati; per lo schiavo catturato in guerra, il tempo della liherta prima dellasservimento e della prigionia; per -il contadino povero, la distrutta societa gentilizia e la comunanza della terra. Tutto cio era stato rovesciato dal ferreo pugno livellatore del conquistatore romano. Il maggior raggruppamento sociale cui era arrivata lantichita era la tribd o la lega di trihn presso i barbari, organizzata in associazioni gentilizie presso i greci e glinitalici, fondatori di citta, nella polix, che comprendeva una o pid trihii affini. Filippo e Alessandro dettero alla penisola ellenica lunita politica, ma non per questo tuttavia si forrno una nazione greca. Le nazioni d~ivennero possihili soltanto col tramonto del dominio mondiale romano. Questo pose fine una volta per sempre alle piccole associazioni; il potere militare, la giurisdizione romana, lapparato per lesazione dei tributi dissolsero completamente lorganizzazione interna tradizionale. Alla perdita dellindipendenza e della propria particolare organizzazione si aggiungeva la spoliazione violenta da parte delle autorita militari e civili, che prima portavano via i tesori ai loro sudditi, e poi li ridavano in prestito con interessi da usurai, per permetter loro di pagare cosi nuove estorsioni. La pressione fiscale, e il bisogno di denaro da essa provocato, in regioni a pura o prevalente economia naturale, precipitava sempre pili i contadini nellasservimento per debiti di fronte agli usurai, generava grandi differenze di patrimonio, arricchiva i ricchi, depauperava completamente i poveri. E ogni resistenza delle singole piccole tribfl o citta contro la gigantesca potenza mondiale romana era disperata. Quale via duscita, quale salvezza si offriva a questi uomini asserviti, oppressi e impoveriti, che fosse comune a tutti i diversi gruppi umani, con interessi estranei gli uni agli altri o anche opposti? Eppure hisognava assolutamente trovarne una, un unico grande movimento rivoluzionario doveva riunirli tutti. Questa via duscita si trovo, ma non in questo mondo.
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Cosi come stavano le cose, poteva essere soltanto una via duscita religiosa. E qui si apri un altro mondo. La continuazione dellesistenza dellanima dopo la morte del corpo era diventata a poco a poco un articolo di fede, riconosciuto dovunque nel mondo romano. Anche una specie di ricompensa e di punizione delle anime defunte, per le azioni compiute sulla terra, era sempre piu generalmente ammessa. La ricompensa peraltro restava assai nel vago; liantichita era troppo schiettamente materialista, per non attribuire alla vita terrena un valore infinitamente piu alto che alla vita nel regno delle ombre; presso i greci la sopravvivenza dopo la morte era considerata piuttosto come un guaio. Venne allora il cristianesirno, prese sul serio la ricompensa e la punizione nellal di la, creo cielo e inferno, e si trovo la via duscita che conduceva gli afflitti e gli oppressi da questa terrena valle di lacrime nel paradiso eterno. E in realta, soltanto con la prospettiva di una ricompensa nellal di la era possibile innalzare la rinuncia al mondo e lascetismo stoico-filoniano a principio etico di una nuova religione rnondiale, che trascinasse le masse popolari oppresse. Questo paradiso Celeste pero non si apre senzaltro dinanzi ai credenti con la morte. Vedremo che il regno di Dio, la cui capitale e la nuova Gerusalemme, e conquistato e aperto solo dopo violente lotte con le potenze dellinferno. Ma nella concezione dei primi cristiani queste lotte erano molto prossime. Il nostro Giovanni designa il suo libro, proprio al principio, come la rivelazione di quello che deve avvenire fra breve ; subito dopo, al verso 3, egli esclama: Beato colui che legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia... perch il tempo vicino ; alla comunita di Filadelfia, Cristo fa scrivere: Io vengo subito . E nellultimo capitolo, langelo dice di avere mostrato a Giovanni cio che deve avvenire tra breve >>, e gli ordinaf Non suggellare le parole della; profezia di questo libro, infatti il tempo e vicino >>, e Cristo stesso dice due volte, al verso 12 e al
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Vengo tm breve . Vedremo in seguito quanto presto questa sua venuta fosse attesa. Le visioni apocalittiche che lautore ora ci presenta sono interamente, e per lo piu letteralmente, tolte a prestitoda modelli precedenti. In parte dai profeti classici dellAntico Testamento, in parte dalle piu tarde apocalissi ebraiche, composte sullesernpio del libro di Daniele, e in particolare dal libro di Enoc, gia scritto allora, almeno in parte. La critica ha dimostrato fin nei particolari da dove il nostro Giovanni abbia preso a prestito ogni immagine, ogni presagio minaccioso, ogni piaga riversata sullumanita incredula, insomnia lintero materiale del suo libro; e non solo manifesta una poverta di spirito tutta speciale, ma fornisce lui stesso la prova di non avere vissuto neppure nelldrnniaginazione le sue pretese estasi e visioni, cosi come le descrive. Il corso di queste apparizioni e, in breve, il seguente. Dapprima Giovanni vede Dio sul suo trono, con in mano un libro con sette sigilli, e davanti a lui lagnello (Cristo) scannato, ma di nuovo vivente, che Z: trovato degno di aprire i sigilli. Al loro aprirsi si verifica ogni specie di prodigi minacciosi. Al quinto Giovanni vede, sotto laltare di Dio, le anime dei martiri di Cristo, che sono stati sgozzati per la parola di Dio, e gridano forte: Signore, fino a quando non giudicherai e non vendicherai il nostro sangue. sopra gli abitanti della terra? Dopo di che, vien data loro una veste bianca e viene detto loro di darsi pace e di aspettare ancora un po, perch degli altri martiri devono essere uccisi. Qui dunque non si parla ancora della religione dellamore >>, dell<< amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono ecc.; qui si predica laperta vendetta, la sana e onesta vendetta sui persecutori dei cristiani. E cosi in tutto il libro. Quanto piu la crisi si avvicina, quanto piu fitte piovono dal cielo le piaghe e i giudizi, con gioia tanto maggiore il nostro Giovanni annuncia che la gran massa degli uomini non vuole ancora far penitenza per i suoi peccati, che ancora nuovi flagelli di
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Verso 20:

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Dio devono abbattersi su di loro, che Cristo deve governarli con una verga di ferro e pigiare il torchio del Vino dellira furiosa di Dio onnipotente, ma che i senza-Dio rirnangono ostinati in cuor loro. E lidea naturale, libera da ogni ipocrisia, che si e in lotta e che ti la guerre comme ti la guerre. Al settimo sigillo appaiono sette angeli con le trornbe; ogni volta che uno suona la tromba, si manifestano nuovi segni spaventosi. Dopo il settimo squillo di tromba appaiono sulla scena altri sette angeli con i sette calici dellira di Dio, che vengono versati sulla terra; di nuovo altre piaghe e giudizi, in sostanza, per lo pid, la penosa ripetizione di cio che e gia avvenuto pid volte. Poi viene la donna, Babilonia, la grande meretrice, che siede in veste scarlatta sopra le acque, ehhra del sangue dei santi e dei martiri di Gesd, cioe la grande citta sui sette colli, che domina su tutti i re della terra. Essa siede su una hestia con sette teste e dieci corna. Le sette teste rappresentano i sette colli, ma anche sette re . Di questi re, cinque sono passati, e uno e, e il settimo deve ancora venire, e dopo di lui verra di nuovo uno dei primi cinque, che fu ferito a motte ma e stato risanato. Questi dorninera sulla terra 42 mesi, o tre anni e mezzo (la meta di una settimana annuale, di sette anni), perseguitera fino alla motte i credenti e instaurera il dominio dellempieta. Ma poi segue la grande lotta decisiva, i santi e i martiri sono vendicati con la distruzione della grande meretrice Babilon-ia e di tutti i suoi seguaci, cioe della grande massa degli uornini; il demonio E: precipitato nellabisso e la rinchiuso per mille anni, durante quali Cristo regna con i martiri risuscitati dalla rnorte. Ma dopo mille anni il demonio e sciolto di nuovo e ce una nuova grande battaglia di spiriti, nella quale egli e definitivamente vinto. Poi segue la seconda resurrezione, quando anche gli altri morti si destano e compaiono davanti al tribunale di Dio (non di Cristo, si noti bene), e i credenti entrano in un nuovo cielo, in una nuova terra e in uga nuova Gerusalemme, per la vita eterna. Tutto questo armanientario, come e costruito con ma<<

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teriale esclusivarnente ehraico-precristiano, cosi presenta quasi soltanto concezioni puramente ehraiche. Da quando per il popolo dIsraele le cose cominciarono ad andar male in questo mondo, dai tributi assiri e babilonesi e dalla distruzione dei due regni di Israele e di Giudal sino alla servitd sotto i Seleucidi 2, dunque da Isaia fino a Daniele, si e sempre avuta, nelle triholazioni, la profezia di un salvatore. In Daniele 12, 1-3 si trova gia persino una profezia della discesa di Michele, langelo protettore degli ebrei, che li salvera dalla grande tribolazione; molti morti risorgeranno, vi e una specie di giudizio finale, e i maestri, che insegnano al popolo la giustizia, rifulgeranno come le stelle, eternarnente. Cristiana e soltanto la spiccata insistenza sullimminente regno di Cristo e sulla felicita dei credenti risorti, in particolare dei martiri. Linterpretazione di questa profezia, per quanto si riferisce agli avvenimenti di quel tempo, la dobhiamo alla critica tedesca, soprattutto a Ewald, Ldcke e Ferdinand Benary. Grazie al Renan, essa as diventata accessibile anche agli arnbienti dei non teologi. Abbiamo gia visto che la grande meretrice Bahilonia simboleggia Roma, la citta dei sette colli. Della hestia, sulla quale essa siede, e detto (17, 9-11): Le sette teste [della hestia] sono le sette montagne sopra le quali la fernmina troneggia e sono anche sette re: di questi, cinque gia caddero, uno esiste adesso, laltro ancora non e giunto, ma quando verra e necessario che duri poco. La bestia che era, ma ora non e pid, E: appunto lottavo, fa parte dei sette e andra alla perdizione >>. Secondo cio, la hestia E: il dominio mondiale romano, rappresentato successivamente da sette imperatori, dei quali uno fu ferito a motte e non regna pid, ma e risanato e ritorna per portare a compimento, come ottavo, il regno della
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I regni di Israele e di Giuda furono distrutti rispettivarnente nel 722 e nel 588 a.C. 2 Dei Seleucidi, re di Siria, Antioco III il Grande (223-187) occupo la Palestina; soprattutto il figlio Antioco IV Epifane (175-163 a.C.) si trovo in urto con gli ebrei per i suoi tentativi di ellenizzarli.
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bestemmia e della superbia contro Dio. Ad essa (la bestia) e concesso di muover guerra ai santi e di vincerli e ad essa fu concesso il potere su ogni tribu, popolo, lingua e nazione. Ladoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono registrati dalla fondazione del mondo nel libro della vita dellagnello sgozzato. [...] Ed essa agisce su tutti, umili e potenti, ricchi e poveri, liberi e servi, affinch si imprima un marchio sulla loro destra o sulla loro fronte e affinch nessuno possa acquistare o vendere se non porta il marchio o il nome della bestia o il numero del suo nome. Questa e la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia, poich quel numero e di un uomo: il suo numero E: seicentosessantasei (13, 7-18). Prendiamo nota semplicemente che qui, dunque, il boicottaggio e menzionato come una misura impiegata dalla potenza mondiale romana contro ii cristiani dunque evidentemente una invenzione del demonio e passiamo alla questione di chi sia limperatore romano che prima ha gia regnato una Volta, e stato ferito a morte e soppresso, ma ora torna come ottavo della serie e fara la parte dellanticristo. A cominciare da Augusto, preso come primo, abbiamo: 2 Tiherio, 3 Caligola, 4 Claudio, 5 Nerone, 6 Galba. Cinque gia caddero, uno esiste adesso. Dunque Nerone e gia caduto, Galha esiste adesso. Galba regno dal 9 giu~ gno 68 fino al 15 gennaio 69. Ma suhito dopo la sua ascesa al trono le legioni del Reno, sotto Vitellio, si sollevarono, mentre in altre province altri generali preparavano rivolte militari. Nella stessa Roma i pretoriani si ribellarono, uccisero Galha e nominarono imperatore Otone. Da cio risulta che la nostra Apocalisse fu scritta sotto Galba, probabilmente yerso la fine del suo regno, oppure, al piu tardi, durante i tre mesi (fino al 15 aprile 69) del rcgno di Otone, il settimo . Ma chi e lottavo, che ern mn om non e piu? Ce lo insegna il numero 666. lim sclniti -- caldei ed ebrei era in voga a quel |c'n\|m un`n|'tc Il`li\.{lCEl, che si basava sul doppio significato
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delle lettere. Da circa trecento anni prima della nostra era le lettere ebraiche furono usate anche come cifre: a = 1, h = 2, g = 3, d = 4, ecc. Ora gli indovini cabalisti sommavano i valori numerici delle lettere di un nome, e dalla somma risultante cercavano di trarre profezie, per esempio con la formazione di parole o combinazioni di parole dello stesso valore numerico, che permettevano di trarre conclusioni sul futuro di colui che portava quel nome. In questa lingua cifrata venivano anche espresse parole segrete, e cosi via. Con una parola greca questarte era chiamata gematriab, geometria; i caldei, che lesercitavano per mestiere, e sono indicati da Tacito come mat/aematici, furono cacciati da Roma sotto Claudio e di nuovo piu tardi sotto Vitellio, presumibilmente per gravi eccessi . Appunto per mezzo di questa matematica e stato creato anche il nostro numero 666. Dietro ad esso si nasconde il nome di uno dei primi cinque imperatori romani. Oltre al numero 666 pero Ireneo, alla fine del H secolo, conosceva una variante 616, che in ogni caso aveva avuto origine in un tempo nel quale lenigma del numero era ancora noto a molti. Se la soluzione da trovare corrisponde ugualmente a entrambi i numeri, la prova data. Ferdinand Benary a Berlino ha trovato questa soluzione. Il nome e Nerone. ll numero e fondato su 103 '['1"11 Neron Kesar, trascrizione ebraica, accreditata dal Talmud e dalle iscrizioni di Palmira, del nome greco Nern Kaisar, Nerone imperatore, che era liscrizione delle monete neroniane coniate nella meta orientale dellimpero. Cioe iz (nun) = 50, r (fesc) = 200, w (vnu) per 6, (nun) 50, k (mf) = 100, 5 (samec/9) = 60, e r (resc) = 200, somma 666. Ma se prendiamo come base la grafia latina Nero Caesar, allora cade il secondo mm = 50, e abbiamo 666 -- 50 = 616, la variante di Ireneo. In realta, al tempo di Galba tutto limpero romano era caduto in una confusione improvvisa. Lo stesso Galba aveva marciato su Roma alla testa delle legioni spagnole
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e galliche, per rovesciare Nerone; questi fuggi e si fece uccidere da un liberto. Ma contro Galba cospirarono non soltanto i pretoriani a Roma, ma anche i comandanti in capo delle province; dovunque si annunciavano nuovi pretendenti al trono e si preparavano a piombare sulla capitale con le loro legioni. Limpero sembrava abbandonato alla guerra intestina, la sua rovina sembrava imminente. E oltre a tutto cio, si diffuse la voce, specialmente in oriente, che Nerone non era morto, ma solo ferito, che era fuggito presso i Parti e che sarebbe tornato, attraversando lEufrate con forze militari, per inaugurare un nuovo e piu sanguinoso regime di terrore. Da queste notizie furono specialmente spaventate lAcaia e lAsia. E proprio nel tempo in cui deve essere stata scritta la Apocalisse, venue fuori un falso Nerone, che con un seguito abbastanza numeroso si stabili vicino a Patmo e allAsia Minore, nellisola di Citno, nel mare Egeo (la odierna Termia), finch, ancora sotto Otone, egli fu ucciso. Che ce di strano se allora fra i cristiani, contro i quali Nerone aveva cominciato la prima grande persecuzione, si diffuse lidea che egli sarebbe tornato come anticristo, e che il suo ritorno e il suo rinnovato tentativo, necessariamente legato al suo ritorno, di sterminare sanguinosamente la nuova setta, fossero lindizio e il preludio del ritorno di Cristo, della grande lotta vittoriosa contro le potenze dellinferno, del regno millenario da edificare tra hreve , nellattesa sicura del quale i martiri andavano lieti alla morte? La letteratura cristiana e quella influenzata dal cristianesimo dei primi due secoli mostra per sufficienti indizi che il segreto del numero 666 era noto a molti. Ireneo certamente non lo conosoeva piu, ma egli, come anche molti altri sino alla fine del terzo secolo, sa che la bestia dell./lpocalisse simboleggiava Nerone redivivo. Poi anche questa trace' va perduta e il nostro scritto cade in preda dellinterpre azione fantastica di ortodossi divinatori del futuro; io stesso, ancora bambino, ho conosciuto dei vec<<

chi che per lanno 1836 aspettavano, secondo il Vecchio Johann Albrecht Bengel, la fine del mondo e il giudizio

universale

1.

Solo che il giudizio universale non colpi il mondo peccatore, ma i pii interpreti dell?Apocalisse; Perchtnello stesso anno 1836 F. Benary forni la chiave del numero 666, e cosi pose fine a tutti i computi profetici, a questa nuova gematria/9. Del regno dei cieli, riservato ai credenti, il nostro

La profezia si e avverata, e quellanno stesso.

Giovanni pub dare soltanto una descrizione molto superficiale. Certo la nuova Gerusalemme e immaginata discretamente grande, secondo i concetti del tempo, un quadrato di 12.000 stadi = 2.227 chilometri di lato, dunque una superficie di circa cinque milioni di chilometri quadrati, piu della meta degli Stati Uniti dAmerica, e costruita tutta doro e di pietre preziose. La Dio risiede fra i suoi, splende per loro inveoe del sole e non vi e pili n morte n sofferenza n dolore; attraverso la citta scorre un fiume di acqua viva, sulle cui sponde crescono gli alberi della vita con frutti di dodici specie, che ogni mese rnaturano di nuovo, mentre le foglie sono destinate a guarire le nazioni (una specie di te medicinale, secondo linterpretazione di Renan, L/lnticrirtoz, p. 542). Qui vivono in eterno i santi. Di tal natura, per quanto ne sappiamo, era il cristianesimo in Asia Minore, sua sede principale, Verso lanno 68. Nessuna traccia di una trinita; al contrario, lantico unico e indivisibile Jehovah del pifl tardo ebraismo, nel momento in cui esso si e innalzato da dio nazionale a unico, altissimo dio del cielo e della terra, che pretende di dominare su tutti i popoli, fedele allantico parcere :ubjectis ac debellare superbof. Quindi e questo stesso
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Si tratta dei seguaci del critico e teologo tedesco ]'. A. Bengel (1687-1752), che aveva calcolato la fine del mondo per il 1836. 2 E. Renan, L'/intclarist, 1873. 3 <<Risparmiare i vlinti e distruggere i superbi (Virgilio, Eneide, VI, 853).
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dio che siede a giudicare nel giotno del giudizio universale, e non Cristo, come nelle piu tatde desctizioni dei Vangeli e delle lettete. Cortispondentementealla dottti-na persiana dellemanazione, Corrente nel postetiore ebraismo, Cristo, lagnello, e emanato da lui dalletetnita; nello stesso modo, ma gia in un gtado infetiore, i sette spiriti di Dio >>, che devono la loro esistenza al fraintendimento di un passo poetico (Isaia 11, 2). Essi tutti non sono Dio o uguali a Dio, ma a lui soggetti. Ifagnello si offte da s Come vittima espiatotia pet i peccati del mondo e ottiene petcio nel cielo un espresso innalzamento di grado; Che questo suo volontatio sactificio gli e asctitto in tutto il libro come unopera straotdinatia, e non come qualcosa che detivi di necessita dalla sua pili intima essenza. Sintende Che non manca tutta la Corte Celeste di anziani, che~ rubini, angeli e santi. Il monoteismo, per diventare una religione, ha sempte dovuto fate concessioni al politeismo, dallAvesta in poi. Ptesso gli ebtei, lapostasia Verso dei materiali pagani persiste Cronicamente, finch dopo lesi1io la cotte Celeste su modello persiano adatta un po piu la religione alla fantasia popolare. E lo stesso ctistianesimo, anche dopo che ebbe posto il misterioso dio trino e uno, differenziato in s, in luogo del rigido dio degli ebrei, etetnamente uguale a se stesso, pot eliminate ptesso le masse popolati il culto dei vecchi dei solo sostituendovi il culto dei santi; infatti, secondo Fallmetayer, il culto di Giove e scomparso nel Peloponneso, nella Maina, in Arcadia solo intotno al nono secolo (Szforia della peni.vola di Morea 2, I, p. 227). Soltanto lepoca della borghesia modetna e il suo protestantesimo totnano a eliminate i santi e prendono finalmente sul setio il monoteismo dif<<

Alttettanto poco il nostto sctitto Conosce la dottrina del peccato otiginale e della giustificazione mediante la fede. La fede di queste prime comunita combattive e di una specie tutta diversa da quella della piu tatda Chiesa Vittoriosa: accanto al sactificio espiatotio dellagnello, il suo contenuto essenziale sono il ptossimo titotno di Cristo e il regno millenatio che fra bteve deve sotgere, ed essa si

ferenziato.

1 Complesso dei testi Canonici della teligione di Zotoastto, Che si conserva ancora tra i Patsi dellIndia. 2 Gere/me/at der Halbinsel Morea, di ].P. Fallmetayet (17901861), stotico fi viaggiatote tedesco che pattecipo alle campagne napoleon-iche e nel 1848 fu deputato allAssemblea nazionale di Francoorte.

dimostra patticolatmente efficace nellattiva propaganda, nella lotta incessante contto il nemico esterno e intetno, nella otgvliosa e lieta affetmazione del punto di vista tivoluzionatio di fronte ai giudici pagani, nella motte dei martiri sicuti della Vittoria. Abbiamo visto che lautore non sa ancora affatto di essere qualclie Cosa di diverso da un ebteo. Pet conse< guenza, in tutto il libro non si parla mai del battesimo, e infatti molto lascia pensate che il battesimo sia una 1st1tuzione del secondo periodo cristiano. I 144.000 ebtei Credenti vengono segnati 1, non battezzati. Dei santi in cielo e dei Credenti sulla terra e detto che essi si sono lavati dei loro peccati, che hanno lavato le loro vesti bianche e le hanno putificate nel sangue dellagnello, ma dellacqua battesimale non si patla. Anche i due ptofeti che ptecedono lapparizione dellantictisto (Cap. 11) non battezzano, e secondo il cap. 19, 10, la testimonianza di Gesu non e il battesimo, ma lo spirito della profezia. In tutte queste occasioni satebbe stato naturale nominate il battesimo, nel Caso che fosse gia stato in vigote; possiamo dunque concludere con assoluta sicutezza che il nostto autore non lo Conosceva, Che esso venne in uso soltanto quando i ctistiani si sepatatono definitivamente dagli ebtei. Alttettanto poco il nostto autone sa del secondo e pifi tardo sacramento, delleucarestia. Il testo luterano, nel quale Cristo ptomette a ogni tiatirese petsevetante nella fede di alloggiate da lui e di tenete das Abendma/JI
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Apoc. 7, 4 sgg. <<La Cena, ma quasi esclusivamente nel senso di <<saCta cena, comunione, eucatest1a.
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assolutamente. Non puo esservi alcun dubbio che il nostro libro, con la sua data del 68 o 69, accertata in maniera cosi singolare, sia il piu antico di tutta la letteratura cristiana. Nessun altro e scritto in una lingua cosi barbarica, brulicante di ebraismi, costruzioni impossibili ed errori grammaticali. Cosi nel cap. 1, 4 sta scritto, letteralmente: Grazia a voi e pace da colui che e, che era e che viene . Che i Vangeli e le lettere apostoliche siano rielaborazioni tardive di scritti oggi perduti, il cui debole nucleo storico non puo piu essere riconosciuto sotto i rivestimenti mitici; che lo stesso paio di lettere apostoliche cosiddette autentiche di Bruno Bauer siano o scritti posteriori o, nel migliore dei casi, rielaborazioni di opere antiche dincerto autore, modificate con aggiunte e interpolazioni, tutto cio puo essere ancora negato solo da teologi di professione o da altri storici interessati. Tanto piu importante e quindi il fatto che abbiamo qui un libro il cui tempo di composizione e fissato quasi fino al mese, un libro che ci presenta il cristianesimo nella sua forma non sviluppata, nella forma che sta, rispetto alla religione di Stato del quarto secolo, completamente elaborata nella dogmatica e nella mitologia, allincirca nello stesso rapporto in cui la mitologia ancora malcerta dei germani di Tacito sta rispetto alla .dottrina degli dei dellEdda, elaborata attraverso linflusso di elementi cristiani e antichi. Il germe della religione mondiale E: gia in questo libro; ma questo germe contiene ancora indifferenziate le mille possibilita di sviluppo che si realizzarono nelle innumerevoli sette posteriori. E se questo pid antico prodotto del processo di sviluppo del cristianesimo ha per noi un cosi particolare fzalore, e proprio perch ci offre nella sua purezza cio che il giudaisrno, con forte influsso alessan<< <<

con lui puo indurre in inganno. In greco e deipns, io cenero (con lui) e la Bibbia inglese lo rende molto esattamente: I s/yall sup with him. Delleucarestia, anche soltanto come banchetto commernorativo, qui non si parla

drino, ha dato come contributo al cristianesimo. Tutto cio che si aggiunge pid tardi e occidentale, greco-romano. Soltanto attraverso la mediazione della religione monoteistica ebraica il monoteismo colto dalla tarda filosofia volgare greca poteva assumere la forma religiosa in virtu della quale gli fu possibile conquistare le masse. Ma una_\/iolta trovata questa mediazione, esso pot diventare religione mondiale soltanto nel mondo greco-romano, continuando a svilupparsi sulla base del materiale intellettuale gia conquistato e fondendosi con esso.

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Bruno Bauer e il cristianesimo prirnitivol

Il 13 aprile e morto a Berlino un uorno che aveva esercitato un tempo una certa influenza come filosofo e teologo, ma che da anni, quasi dimenticato, aveva attirato su di s lattenzione del pubblico solo di tanto in tanto, come uno stravagante delle lettere I teologi ufficiali, e tra essi anche il Renan, lo copiavano e percio, unanimi, non parlavano affatto di lui. Eppure egli valeva pid di tutti loro e piu di tutti loro ha lasciato la sua traccia in una questione che interessa anche noi socialisti: la questione dellorigine storica del cristianesimo. Prendiamo occasione dalla sua morte per descrivere brevemente lo stato attuale di questa questione e il contributo dato dal Bauer alla sua soluzione. Lopir1ione che aveva prevalso dal tempo dei liberi pensatori del medioevo sino agli illuministi del XVIII secolo, secondo la quale tutte le religioni, compreso il cristianesimo, non erano altro che opera di impostori, non bastava piu, da quando Hegel aveva assegnato alla filosofia il compito di dimostrare uno sviluppo razionale nella storia universale. Ora e evidente che se le neligioni naturali, come il feticismo dei negri o la religione primitiva comune ai po<<

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Bruno Bauer und das Ure/Jristent/yum, pubblicato nel S0zialde~ mokrat, Zurigo, 1882, nn. 19 e 20 (4 e 11 maggio).
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poli arii, sorgono senza che limpostura vi abbia alcuna parte, nella loro successiva elaborazione pero la mistificazione sacerdotale diventa hen presto inevitabile. Ma le religioni sorte artificialmente, a parte ogni sincera forma di esaltazione, non possono fare a meno, sin dallas loro fondazione, dellimpostura e della falsificazione della storia; e a questo proposito anche il cristianesimo, sin dai suoi inizi, ce ne fa vedere delle belle, come ha mostrato il Bauer nella critica del Nuovo Testamento. Con cio tuttavia non si fa che constatare un fenomeno generale, senza spiegare il caso particolare, del quale proprio si tratta. Una religione che ha sottomesso a s limpero m_ondiale romano, e che ha dominato per 1800 anni la massima parte dellumanita civile, non si liquida spiegandola puramente e semplicemente come un insieme di assurdita originate da impostori. Si liquida, semmai, solo quando se ne sappia spiegare lorigine e lo sviluppo dalle condizioni storiche nelle quali e sorta ed e giunta a dominare. Cio vale in modo speciale per il cristianesimo. Si tratta precisamente di risolvere la questione di come accadde che le masse popolari dellimpero romano preferirono questa assurdita, per di pid predicata da schiavi e da oppressi, a tutte le altre religioni, tanto che alla fine lambizioso Costantino pot vedere nelladozione di questa assurda religione il mezzo migliore per affermarsi come unico dominatore del mondo romano. A dane una risposta a questa questione, Bruno Bauer ha contribuito molto pid di chiunque altro. La successione cronologica e la stretta dipendenza dei Vaneli luno dallaltro, dimostrata dal Wilke da un punto di vista puramente linguistico, e stata anche da lui provata in modo inconfutahile, sulla base del loro contenuto, sin dal 1849, a dispetto dellopposizione sollevata dai teologi semicredenti del tempo della reazione. Egli mise a nudo, in tutta la s a mancanza di scientificita, la confusa teoria dei miti deli) Strauss, in virtu della quale ciascuno puo considerare storico, nelle narrazioni evangeliche, tutto quel
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che gli piace. E poich di tutto il contenuto dei Vangeli quasi assolutamente nulla si presentava come storicamente dimostrabile, tanto che si puo dichiarare prohlematica la stessa esistenza storica di un Gesu Cristo, il Bauer riusciva per primo a sharazzare il terreno sul quale deve essere risolta la questione: di dove provengono le idee e i pensieri che sono stati fusi nel cristianesimo in una specie di sistema, e come sono arrivati a dominare i1 mondo? Di questo si occupo il Bauer, sino ai suoi ultimi giorni. Le sue ricerche hanno portato alla conclusione che lehreo alessandrino Filone, che viveva ancora, ma in eta avanzata, nellanno 40 della nostra era, E: il vero padre del cristianesimo, e lo stoico romano Seneca, per cosi dire, lo zio. I numerosi scritti a noi tramandati sotto il nome di Filone sono di fatto sorti da una fusione di tradizioni allegorico-razionalistiche ehraiche con la filosofia greca, in ispecie stoica. Questa conciliazione di conoezioni occidentali e orientali contiene gia in s tutte le idee essenzialmente cristiane: la innata peccabilita delluomo; il logos, la parola, che E: presso Dio ed e Dio stesso, che fa da intermediario fra Dio e luomo; la penitenza raggiunta non con sacrifici di animali, ma con lofferta del proprio cuore a Dio; infine il dato essenziale, che la nuova filosofia capovolge lordinamento del mondo sino allora esistente, cerca i suoi apostoli fra i poveri, i miseri, gli schiavi e gli abietti, e disprezza i ricchi, i potenti, i privilegiati, ponendo al centro della sua dottrina il disprezzo di tutti i godimenti mondani e la mortificazione della carne. Daltra parte, gia Augusto aveva fatto si che non soltanto luomo-dio, ma anche la cosiddetta immacolata concezione diventassero formule prescritte in nome dellimpero. Non soltanto egli decreto onori divini a Cesare e ia se stesso, ma fece anche diffondere la Voce che lui, Augusto Cesare Divus, il divino, non era figlio di un padre mortale, ma sua madre lo aveva concepito dal dio
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Apollo. Purch questo dio Apollo non fosse parente di quello cantato da Heine! Comesi vede, manca soltanto la chiave di Volta e lintero cristianesimo nei suoi tratti fondamentali e com~ pleto: lincarnazione del logos fatto uomo in una determinata persona e il suo sacrificio espiatorio sulla croce per la redenzione dellumanita peccatrice. Sul modo come questa chiave di Volta, storicamente, e stata inserita nelle clottrine stoico-filoniane, le fonti realmente attendibili non ci dicono niente. Ma e certo che essa non E: stata inserita da filosofi, scolari di Filone 0 della Simi. Le religioni vengono fondate da gente che avverte essa stessa un bisogno religiosio e sinteressa dei bisogni religiosi delle masse, e questo di regola non e il caso dei filosofi di scuola. Invece, in tempi di generale dissoluzione -_ come anche oggi, per esempio -_ noi troviamo filosofia e dogmatica religiosa appaiate in una forma volgarizzata e generalmente diffusa. Se la filosofia greca classica, ,nelle sue ultime forme specialmente nella scuola epicurea -- portava al materialismo ateistico, la filosofia volgare greca portava alla dottrina del dio unicoe dellanima umana immortale. Allo stesso modo lebraismo, volgarizzato razionalisticamente nella mescolanza ee nei rapporti con stranieri semiebrei, era giunto a trascu- rare le cerimonie della legge, a trasformare lantico dionazionale esclusivo ebraico Jahvehl nellunico Vero dio, creatore del cielo e della terra, e ad accettare limmortalita dellanima, originariamente estranea allebraismo. Cosi' la filosofia volgare monoteistica Sin0n-fre con la religione volgare, che le presentava belle pronto lunico dio,

Come ha gia dimostrato Ewald, nei manoscritti punteggiati (provvisti di vocali e segni di lettura) gli ebrei scrivevano sotto le conso~nanti del nome Jahveh, che era proibito pronunciare, le vocali della. parola Adonai, tta in sua vece. Piu tardi si fini col leggere Iehovah. Questultima p ola, dunque, non e il nome di un dio, ma semplice mente un grossolano errore grammaticale: in ebraico semplicernente impossibile (note di Engels).
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Ecco preparato il terreno sul quale, presso gli ebrei, lelaborazione delle concezioni filoniane, altrettanto volgarizzate, poteva generare il cristianesimo e questo, una volta generato, trovare accoglienza presso i greci e i romani. Che il cristianesimo sia derivato dalle concezioni filoniane popolarizzate, e non direttamente dagli scritti di Filone, lo dimostra il fatto che il Nuovo Testamento trascura quasi completamente la parte fondamentale di questi scritti, cioe linterpretazione allegorico-filosofica delle narrazioni dellAntico Testamento. E questo un aspetto che il Bauer non ha considerato a sufficienza. Per farsi unidea delle caratteristiche del cristianesimo, nella sua prima forma, hasta leggere la oosiddetta Apocalisxe di Giovanni. Un confuso intricato fanatismo, di dogmi solo alcuni accenni iniziali, della cosiddetta morale cristiana solo la mortificazione della carne e invece visioni e profezie in quantita. La completa elaborazione dei dogmi e delletica va attribuita ad unepoca posteriore, alla quale appartiene la redazione dei Vangeli e delle cosiddette lettere apostoliche. E allora alrneno per la morale -- venne utilizzata con disinvoltura la filosofia stoica, e in particolare Seneca. Che le lettere spesso lo copino letteralmente, lo ha dimostrato i1 Bauer; di fatto la cosa aveva gia colpito i credenti, ma essi se la sbrigavano sostenendo che Seneca avrebhe copiato il Nuovo Testamento (che ai suoi tempi non era stato ancora scrit~ to). La dogmatica si sviluppo da una parte in collegamento con la leggenda evangelica di Gesu, in via di formazione, dallaltra nella lotta fra cristiani giudaizzanti e cristiani pagani. Anche sulle cause che hanno portato il cristianesimo alla Vittoria e al dominio mondiale il Bauer fornisce dei dati di gran valore. Ma qui lidealismo del filosofo tedesco gli e di ostacolo, gli impedisce di vedere chiaramente e di formulare con acutezza le sue idee. Al momento buono, la frase supplisce alla cosa. Ma, invece di esami-

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nare nei particolari le concezioni del Bauer, diamo piuttosto la nostra opinione su questo punto, che e fondata, oltre che sugli scritti del Bauer, anche su studi indipen-

denti.

vita sociale. In primo luogo, in quanto essa poneva, al posto della precedente distribuzione per ceti (a parte la schiavitu), la semplice distinzione fra cit-tadini romani e non cittadini romani o sudditi. In secondo luogo, e principalmente, attraverso le estorsioni operate in nome dello Stato romano. Sotto limpero alla frenesia di arricchimento dei governatori fu posto per quanto possibile un limite nellinteresse dello Stato; ma al posto di quella suhentro il torchio fiscale per il tesoro statale, che funzionava con sempre maggior forza, e in rnodo sempre piu esoso; e questo dissanguamcnto ebbe un effetto spaventosamente dissolvente. In terzo luogo, infine, dappertutto si giudicava secondo il diritto romano, da giudici romani; quindi furono annullati quegli ordinamenti sociali locali che non si accordavano con lordinamento giuridico romano. Queste tre leve dovevano agire come uni1nmensa forza livellatrice, specialmente se applicate per un paio di secoli a popolazioni la parte piu vigorosa delle quali era stata sterminata o condotta in schiavitu nelle lotte che avevano preceduto la conquista, che lavevano accompagnata e che spesso ancora la seguivano. I rapporti sociali delle province si avvicinavano sempre piu a quelli della capitale e dellItalia. La popolazione si divideva sempre piu in tre classi eterogenee, composte degli elementi e delle nazio~ nalita piu disparate: ricchi, tra cui non pochi schiavi liberati (v. Petronio), grossi proprietari fondiari, usurai, o luno e laltro insieme, come lo zio del cristianesimo, Seneca; liheri nullatenenti, che a Roma erano nutriti e divertiti dallh Stato e nelle province dovevano in qualche modo arrangiarsi; infine la grande massa: gli schiavi. Di
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In, tutti i paesi sottomessi, la conquista romana dissolse dapprima direttamente le precedenti istituzioni politiche e poi, indirettamente, anche le antiche condizioni di

fronte allo Stato, cioe allimperatore, le prime due classi erano altrettanto prive di diritti che gli schiavi di fronte ai loro padroni. Specialmente ada Tiherio a Nerone, era di regola condannare a morte dei ricchi romani per confiscare i loro beni. Sostegno del governo era materialmente lesercito, che assomigliava orrnai molto di piu a unarmata di lanzichenecchi che allantico esercito romano di contadini, e moralmente la convinzione comune secondo cui questa situazione era senza vie duscita e che non certo questo o quellimperatore, ma lin1pero fondato sul dominio rnilitare era una necessita immutabile. Non e questo il luogo di addentrarci nei fatti assai materiali sui quali si fondava questa convinzione. Alla generale anarchia e alla disperata sfiducia nella possihilita di condizioni rnigliori corrispondeva un generale rilassamento e avvilimento. I pochi vecchi romani ancora superstiti, di modi e sentimenti patrizi, erano stati
eliminati o si spegnevano; lulti1no di loro E: Tacito. Gli altri erano contenti se potevano tenersi del tutto lontani dalla vita pubblica; lacquisto e il godimento delle ricchezze riempivano la loro esistenza, cosi come i pettegolezzi e gli intrighi privati. I liheri nullatenenti, che a Roma erano pensionati dello Stato, nelle province si trovavano invece in una condizione difficile. Dovevano lavorare, e per di piu in dura concorrenza col lavoro degli schiavi. Ma essi erano limitati alle citta. Accanto a loro, nelle province, cerano ancora contadini, liberi proprietari del fondo (qua e la ancora con proprieta comune) o, come in Gallia, coloni asserviti per debiti ai grandi proprietari. Questa classe fu la meno toccata dal rivolgimento sociale; e anche al rivolgimento religioso oppose la pimi tenace resistenza _ Infine gli schiavi, senza diritti e senza volonta, nellimpossibilita di liberarsi, come aveva gia dimostrato la sconfitta di Spartaco; ma essi stessi, in gran parte,
IX secolo
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Secondo il Fallmerayer, nella Maina (Peloponneso) ancora nel i contadini offrivano sacrifici a Zeus (nom di Engels).

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ex liheri o figli di nati liheri. Fra loro, dunque, doveva regnare un odio pid che mai vivo, anche se impotente, verso lesterno, contro le proprie condizioni di vita. Corrispondentemente a questa situazione troveremo che si erano conformati anche gli ideologi di quel tempo. I filosofi erano o semplici maestri di scuola che guadagnavano denaro o buffoni pagati da ricchi crapuloni. Parecchi erano persino schiavi. Il signor Seneca e un esempio di che cosa essi diventassero nella buona fortuna. Questo stoico, predicatore di virtd e di astinenze, era il primo degli intriganti alla corte di Nerone, e Cie significa che non poteva non esser servile: si Iaceva regalare denaro, poderi, orti, palazzi, e mentre predicava il povero Lazzaro del Vangelo, era in realta lwomo ricco della stessa parabola '. Solo quando Nerone volle la sua testa, prego limperatore di riprendersi tutti i doni, ch la sua filosofia gli hastava. Soltanto pochi filosofi isolari, come Persio, hrandivano la sferza della satira contro i degenerati contemporanei. Quanto poi alla seconda specie di ideologi, i giuristi, essi erano entusiasti delle nuove condizioni, perch la scomparsa di ogni distinzione di ceti permetteva loro di elaborate in tutta la larghezza il loro diletto diritto privato, in cambio del quale regalarono poi allimperatore il diritto puhblico pid sfacciato che sia mai esistito. Insieme con le particolari caratteristiche politiche e sociali dei popoli, limpero roman-o aveva condannato al tramonto anche le loro particolari religioni. Tutte le religioni dellantichita erano religioni naturali di trihd e, pid tardi, nazionali, germogliate dalle condizioni sociali e politiche di ciascun popolo e con esse cresciute. Una Volta distrutte queste loro basi e spezzate le forme sociali che si erano tramandate insieme con lassetto politico tradizionale e con lindipendenza nazionale, crolle, sintende, la religione sad esse corrispondente. Gli dei nazionali pote1Luca
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16,

Vano tollerare altri dei nazionali accanto a s, e questa era la regola generale nellantichita: ma non sopra di s. Il trasferirsi, a Roma dei culti religiosi orientali nuoceva senza duhhio alla religione romana, ma non poteva arrestare la decadenza delle religioni orientali. Non appena gli dei na-

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ii,

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zionali si rivelano incapaci di proteggere lindipendenza e la liberta della lor-o nazione, si rompono la testa da s. Cosi accadde dovunque (tranne che fra i contadini, specialmente sulle montagne). Quel che a Roma e in Grecia fece lilluminismo della filosofia volgare stavo per dire il volterrianesimo nelle province fu il risultato dellassoggettamento a Roma e della sostituzione di uomini fieri e liberi con sudditi disperati e straccioni egoisti. Questa era la situazione materiale e morale. Il presente, intollerabile; il futuro, se possibile, ancora pid minaccioso. Nessuna via duscita. Disperazione 0 salvezza nel pid ordinario piacere sensuale, per quelli almenc che potevano permetterselo, ed era una piccola minoranza. Altrimenti, non restava che la stanca rassegnazione all`inevirabile. Ma in tutte le classi doveva trovarsi una quantita di genre che, disperando in una redenzione materiale, cercava come surrogato una redenzione spirituale: una consolazione della coscienza, che preservasse dalla completa disperazione. Questa consolazione non potevano offrirla la Stork, e nemmeno la scuola di Epicuro, appunto perch queste filosofie non erano formulate per la coscienza comune, e poi perch la condotta dei loro seguaci gettava discredito sulle dottrine della scuola. La consolazione non doveva sostituire una filosofia perduta, ma la religione perdura; e questa consolazione doveva precisamente presentarsi sotto forma religiosa, come tutto cio che allora, e poi ancora fino al XVII secolo, doveva commuovere le

masse.

19-31.

Non ce hisogno di osservare che fra la gente che anelava a una tale consolazione della coscienza, a questa fuga
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dal mondo esterno verso linterno, il maggior numero doveva trovarsi fra gli sc/Jiavi. In mezzo a questa generale dissoluzione, economica, politica, intellettuale e morale si fece avanti il cristianesimo, in dichiarata opposizione con tutte le precedenti religioni. In tutte le precedenti religioni lelemento principale erano le cerimonie. Soltanto con la partecipazione a sacrifici e a processioni, e in oriente inoltre con losservanza di minute prescrizioni di dieta e di purezza, si poteva dichiarare la propria affiliazione religiosa. Mentre Roma e la Grecia, sotto questultimo aspetto, erano tolleranti, in oriente dominava una mania dei divieti religiosi, che ha contribuito non poco alla decadenza finale. Persone di due diverse religioni (egiziani, persiani, ebrei, caldei) non possono mangiare e bere assieme, n compiere assieme una azione qualsiasi: appena possono parlare assieme. Lantico oriente e in gran parte tramontato in conseguenza di questa separazione delluomo dalluomo. ll cristianesimo non conosceva nessuna di queste restrizioni, causa di tante divisioni, e neppure i sacrifici e le processioni del mondo classico. Respingendo cosi tutte le religioni nazionali e le oerimonie ad esse comuni, si rivolge a tutti i popoli senza distinzione e diventa esso stesso la prima religione mondiale possibile. Anche lebraismo, col suo nuovo dio universale, aveva preso lavvio per diventare religione mondiale; ma i figli dIsraele restavano sempre unaristocrazia fra i credenti e i circoncisi; C lo stesso cristianesimo dovette sbarazzarsi dellidea della preminenza dei cristiani giudaizzanti (che dominava anoora nella cosiddetta Apocalisxe di Giovanni), prima di poter diventare una effettiva religione mondiale. Daltra parte lIslam, che ha conservato il suo cerimoniale specificamente orientale, ha limitato anche il suo Campo di diffusione alloriente e allAfrica settentrionale, conquistata e ripopolata da beduini arabi: solo qui esso pogeva diventare religione dominante, non in occidente.
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In secondo luogo, il cristianesimo tocco una corda che doveva trovare uneco in innumerevoli cuori. A tutti i lamenti sulla malvagita dei tempi e sulla generale miseria materiale e morale, la cristiana coscienza del peccato rispondeva: cosi e, e non puo essere altrimenti; della corruzione del mondo sei tu colpevole, siete voi tutti, la tua e la vostra corruzione internal E dovera luomo che potesse dire di no? Men Culpa! Nessuno poteva rifiutarsi di ammettere la sua parte di colpa nella sventura generale, condizione prelirninare indispensabile per la redenzione spirituale che contemporaneamente il cristianesimo annunziava. E questa redenzione spirituale era presentata in modo tale, da poter essere facilmente compresa dagli adepti di ogni antica comunita religiosa. A tutte queste antiche religioni era familiare lidea del sacrificio espiatorio, mediante il quale la divinita offesa veniva placata; come avrebbe potuto non farsi strada in questo ambiente lidea del sacrificio dellintermediario stesso, che cancellava una volta per sempre i peccati del genere umano? In quanto il cristianesimo portava dunque a una Chiara espressione, come coscienza del peccato da parte di ogni singolo, il sentimento, generalmente diffuso, secondo cui gli uomini sono essi stessi colpevoli della corruzione generale, e contemporaneamente offriva, col sacrificio del suo giudice, una forma facilmente comprensibile per tutti della sospirata redenzione interiore dal mondo corrotto e della consolazione della coscienza, esso dimostrava di nuovo la sua capacita di diventare religione mondiale: una religione, in verita, adatta proprio al mondo che esisteva allora. Cosi e accaduto che fra le migliaia di profeti e di predicatori nel deserto, che riempivano quellepoca con le loro innumerevoli innovazioni religiose, soltanto i fondatori del cristianesimo hanno avuto successo. Non soltanto la Palestina, ma tutto loriente brulicava di tali fondatori di religioni, fra i quali regnava una lotta darwiniana, si puo dire, per lesistenza ideale. Grazie principalmente agli elementi che abbiamo ricordato, vinse il cristianesimo. E come
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esso, attraverso una selezione naturale, abhia elaborato a poco a poco il suo carattere di religione mondiale, nella lotta delle varie sette fra di loro e col mondo pagano, 10 insegna nei particolari la storia della Chiesa dei primi tre secoli.

l.Apocalisse1

Una scienza quasi sconosciuta in Inghilterra, se si ec~ cettuano pochi teologi liberaleggianti, i quali sfingegnano a tenerla quanto piu segreta possibile, e la critica storica e linguistica della Bibbia, lindagine intorno alleta, lorigine e il valore' storico dei vari scritti che comprendono l`Antico e il Nuovo Testamento. Questaiscienza e quasi esclusivamente tedesca. E, per di piu, quella piccola parte di essa che e penetrata al di la dei confini della Germania non precisamente la parte migliore: e quella critica latitudinaria, che si Vanta di essere spregiudicata e radicale, e, nello stesso tempo, cristiana. I testi biblici non sono precisamente rivelati dallo spirito santo, ma sono rivelazione della divinita attraverso il sacro spirito dellumanita, ecc. In questo modo, la scuola di Tubinga (Baur, Gfrorer ecc.) e la grande favorita in Olanda e in Svizzera, cosi come in Inghilterra; e, se si vuole andare un po piu lontano, si segue Strauss. Uno spirito altrettanto mite, ma assolutamente antistorico, domina il celehre Ernest Renan, che non e altro che un povero plagiatore dei critici tedeschi. Di tutte le sue opere nulla gli appartiene, se non il sentimentalismo estetico del pensiero che le pervade e il linguaggio latte e miele' che le avvolge.
Ee

1885, vol.

IT/Je Book

II, pp.

of Revelation,

112-116.

pubblicato in The Program, Londra,

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Una buona cosa, tuttavia, Ernest Renan lha detta: Se volete farvi unidea chiara di cio che fossero le prime comunita cristiane, non paragonatele con le congregazioni parrocchiali dei nostri tempi; esse erano piuttosto simili alle sezioni locali dellAssociazione internazionale degli operai . E pcio as giusto. Il cristianesimo ha conquistato le masse precisamente come il socialismo moderno, sotto forma di una varieta di sette e pid ancora di contrastanti concezioni individuali -- alcune pid chiare, altre pid confuse, queste ultime in grande maggioranza ma tutte in opposizione al sistema dominante, ai poteri costituiti . Prendete, per esempio, il nostro libro dell/ipocalisse, del quale vedremo che, invece di essere il pid oscuro e misterioso, e il pid semplice e il pid chiaro di tutto il Nuovo Testarnento. Per il mornento, dobbiamo chiedere al lettore di credere quel che fra poco dimostrererno. Che cioe e stato scritto nellanno 68 della nostra era, o nel gennaio del 69, e che percio non solo E: il solo documento del Nuovo Testamento di cui si conosca con precisione la data, ma anche il pid antico. Come si presentasse il cristianesimo nellanno 68, possiamo vederlo riflesso qui quasi in uno specchio. Prima di tutto, un numero sterminato di sette, Nei messaggi alle 7 chiese dellAsia sono menzionate almeno tre sette, sulle quali, daltra parte, non sappiarno assolutaniente nulla: i nicolaiti, i balaamiti e i seguaci di una donna designata qui col nome di Gezabele. Di tutte e tre e detto che esse permettevano ai loro aderenti di mangiare carni sacrificate agli idoli, e che erano dedite alla fornicazione. E un fatto curioso che, in ogni grande movimento rivoluzionario, la questione del libero amore viene in primo piano. Per alcuni, come un progresso rivoluzionario, come uno scuotimento dei vecchi fneni tradizionali, non pid necessari; per altri, come una dottrina ben gradita, che copre comodamente ogni sorta di liberi e facili rapporti fra uomo gr donna. Il secondo tipo, quello dei filistei, sembra qui che abbia avuto sdbito il sopravvento; perch
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fornicazione e sempre associata col mangiare carni sacrificate agli idoli >>, cosa che era rigorosamente proibita agli ebrei e ai cristiani, ma che poteva essere talvolta pericoloso o spiacevole rifiutare. Cio mostra con evidenza che i seguaci del libero amore qui menzionati,si mostravano in igenere propensi ad essere amici di tutti e non erano certo dei candidati al martirio. Il cristianesimo, come ogni grande movimento rivolu~ zionario, e stato fatto dalle masse. E nato in Palestina, in una maniera che a noi e del tutto sconosciuta, in un tempo in cui nuove sette, nuove religioni, nuovi profeti nasce~ vano a centinaia. E infatti una semplice media , sorta in modo spontaneo dal mutuo attrito delle pid progressive di tali sette, e successivamente costituita in dottrina con lfaggiunta di teoremi dellebreo alessandrino Filone e, pid tardi, di forti infiltrazioni stoiche. In realta, se possiamo chiamare Filone il padre dottrinale del cristianesimo, Se~ neca ne E: stato lo zio. Interi passi del Nuovo Testamento sembrano copiati quasi letteralmente dalle sue opere; e troverete, daltra parte, passi delle satire di Persio ,che sembrano copiati dal Nuovo Testamento, allora non ancora scritto. Di tutti questi elementi dottrinali non ce traccia nel nostro libro dell/lpocalirse. Qui troviamo il cristianesimo nella forma pid rozza in cui ci sia stato conservato. Ce un solo punto dogmatico dominante: che fedeli sono stati salvati dal sacrificio di Cristo. Ma il come e il perch sono cornpletamente indefinibili. Non ce altro che la vecchia no~ zione ebrea e pagana, che dio, o gli dei, debbono essere propiziati con sacrifici, trasformata nella specifica nozione cristiana (che in realta fece del cristianesimo la religione universale) secondo cui la morte di Cristo E: il grande sa~= crificio che basta una Volta per sempre. Del peccato originale, nessuna traccia. Nulla della tri~ nita. Gesd as l<< agnello , ma subordinato a Dio. Di fatto, in un passo (15, 3) egli e posto allo stesso livello di Mose. Invece di un solo spirito santo, vi sono i sette spiriti di Dio (3, 1 e 4, 5). I santi assassinati (i rnartiri) invo~
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Fino a quando, o_sovrano cano da Dio la vendetta: santo e verace, nongiudicherai e non vendicherai 1l nostro sangue sopra gli abitanti della terra? (6, 10), un sentimento che pin tardi e stato accuratamente escluso dal codice teorico della morale cristiana ma che_1n_ prat1Ca venne applicato a mille doppi non appena cr1st1an1 ebbero il sopravvento sui pagani. Ovviamente, il cristianesimo si presentacome una .semplice setta del giudaismo. Cosi nei messaggi alle 7.ch1ese: Conosco... la calunnia di coloro che dicono d1 essere Giudei [non cristiani] e non lo sono, essendo la _cornuAlcuni della nita di Satana (2, 9); e di nuovo, 3, 9: di essere Giudei comunitaidi Satana, quelli che dicono e invece non lo sono >>. Cosi il nostro autore, nellanno 69 della nostra era, non aveva la pimi remota idea di rappresentare una nuova fase nello sviluppo religioso, destinata a divenire uno dei piu grandi elementi di rivoluzione. Cosi pure, quando i santi appaiono davanti al trono di Dio, vi sono dapprima 144.000 ebrei, 12.000 per ciascuna delle dodici tribfi; e soltanto dopo di loro sono ammessi pagani che si unirono a questa nuova fase dellebra1smo. Tale era il cristianesimo nellanno 68, come e rappresentato nel pin antico libro del Nuovo Testamento, il. S010 del quale non si possa c-ontestare lautent1cita. Chr ne fosse lautore, non lo sappiamo. Egli chiama se stesso Giovanni. Non pretende neppure di essere l<< apostolo Giovanni, perch nelle fondamenta della nuova Gerusalemme so(21, no iscritti i nomi dei dodici apostoli dellagnello 14). Quindi essi dovevano essere morti, quando egli scriveva. Che fosse un israelita, risulta chiaro dagli abbondanti ebraismi del suo greco, che batte di gran lunga, Per la cattiva grammatica, persino gli altri l1br1 del Nuovo Testatt0 mento. La lingua prova chiaramente che il COS1dd Yanle lettere di Giovanni e questo l1br0 gelo di Giovanni, hanno alme o tre diversi autori, se non bastassero a provarlo le dotilrine che essi contengono, in completa contraddizione tra di loro.
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Le visioni apocalittiche, che abbracciano quasi lintero contenuto del libro, sono riprese, nel maggior numero dei casi letteralmente, dai profeti classici dellAntico Testamento e dai loro pid tardi imitatori, a cominciare dal libro di Daniele ( del 160 circa prima della nostra era, che profetizza avvenimenti accaduti molti secoli prima) per finire col libro di Enoc, un miscuglio di testi apocrifi in greco, scritti non molto prima della nostra era. I/originalita della inventiva, nello stesso raggruppamento delle visioni plagiate, e estremamente povera. Il professor Ferdinand Benary, al cui corso di lezioni tenute allUniversita di Berlino, nel 1841, io sono debitore per quel che segue, ha dimostrato, per ogni capitolo e per ogni versetto, da quale fonte il nostro autore ha tolto a prestito ciascuna delle sue pretese visioni. Non servirebbe a nulla, quindi, seguire il nostro Giovanni attraverso tutte le sue fantasticherie. E meglio venire subito al punto in cui egli scopne il mistero di questo suo libro, che se non altro si presenta abbastanza curioso. In completo contrasto con tutti i suoi commentatori ortodossi, che aspettano sempre, dopo pifi di 1800 anni, che le sue profezie debbano ancora avverarsi, Giovanni non cessa mai di dire: Il tempo e prossimo, tutto questo accadra tra breve >>. E cio si riferisce soprattutto alla crisi ch"egli predice, e alla quale, evidentemente, egli conta di assistere. Questa crisi la grande lotta finale fra Dio e l<< anticristo >>, come altri lhanno chiamato. I capitoli decisivi sono il 13 e il 17. Lasciando da parte tutti gli ornamenti superflui, Giovanni vede una bestia che sorge dal mare, che ha sette teste e dieci corna (le corna non ci interessano affatto) e vidi una delle sue teste come ferita a morte, ma la sua ferita mortale era stata guarita >>. Questa bestia era destinata ad aver potere sulla terra, contro Dio e lagnello, per quarantadue mesi (meta dei sette anni sacri), e tutti gli uomini dovevano esser costretti, durante quel tempo, a portare il segno della bestia o il numero del suo
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sore di Galba. Cosi i1 nostro libro deve essere stato scritto sotto Galba, che regno dal 9 giugno 68 al 15 gennaio 69. E prediceimminente il ritorno di Nerone. Ma ora la prova finale: il numero. Anche questo e stato scoperto da Ferdinand Benary, e da allora non as mai stato contestato nel mondo scientifico. Circa treoento anni prima della nostra era, gli ebrei cominciarono a usare le loro lettere come simboli per i numeri. I rabbini speculativi videro in questo un nuovo rnetodo per la loro interpretazione mistica o cabala. Parole segrete erano espresse dalla cifra risultante dalladdizione dei valori nurnerici delle lettere in esse contenute. Questa nuova_ scienza la chiamavano ge/mztriala, geometria. Ora questa scienza e impiegata qui dal nostro Giovanni >>. Dobbiamo dimostrare: 1) che il numero contiene il norne di un uomo, e che questuomo e Nerone; e 2) che la soluzione data e valida tanto per la lezione 666 quanto per la lezione ugualmente antica 616. Prendiamo le lettere ebraiche e i loro valori;
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nome sulla mano destra, o sulla fronte. Questa e la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia, pole/Q il numero all un uomo: il suo numero e seicentoses<<

_mntasei .

Ireneo, nel secondo secolo, sapeva ancora che con la testa ferita e poi guarita si voleva intendere Nerone, che era stato il primo grande persecutore dei cristiani. Alla sua morte, si era sparsa una Voce, specialmente attraverso la Acaia e lAsia, secondo la quale egli non era morto, ma soltanto ferito, e sarebbe riapparso un giorno e avrebbe sparso il terrore attraverso il mondo (Tacito, Ann., 6, 22). Allo stesso tempo, Ireneo conosceva unaltra variante molto antica, che dava come numero del nome 616, invece di 666. Nel capitolo 17 la bestia con le sette teste compare di nuovo, questa Volta montata dalla ben nota signora scarlatta, della quale il lettore puo godersi lelegante descrizione nel libro stesso. Qui un angelo spiega a Giovanni: La bestia che hai visto era, ma ora non piu... Le sette teste sono le sette montagne sopra le quali troneggia la fernmina e sono anche sette re: di questi Cinque girl caddero, uno esiste adesso laltro ancom non giunto, ma quando verra, e necessario che duri poco. La bestia che era, ma ora non pifi e appunto lottzoo, fa parte dei sette... E la femmina che hai visto, e la grande citta che regna su-i re della terra >>. Qui, dunque, abbiamo due chiare affermazioni: 1) la signora scarlatta e Roma, la grande citta che regna sui re della terra; 2) al tempo in cui il libro e scritto, regna il sesto imperatore romano; dopo di lui verra un altro a regnare per breve tempo; e poi si avra il ritorno di uno che fa parte dei sette , che fu ferito ma risanato, e il cui nome e contenuto in quel misterioso numero, e che Ireneo sapeva ancora essere Nerone. Contando da Augusto, abbiamo Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio, quinuo Nerone. Il sesto, che regna, e Galba, la cui ascesaflal trono fu il segnale per uninsurrezione delle lcgioni, specialmente in Gallia, guidate da Otone, succes<<

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Neron Kemr, limperatore Nerone, in greco Nron Kaimr. Ora, se invece della grafia greca noi trasponiamo in latino Nero Caerar in caratteri ebraici, il nun alla fine di Neron soompare, e con esso il valore di cinquanta. Questo ci porta allaltra antica lezione di 616, e cosi la prova e perfetta quanto si puo desiderare. ll libro misterioso, allora, e adesso perfettamente chiaro. Giovanni predice il ritorno di Nerone per
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lanno 70, circa, e un regno di terrore sotto di lui, che durera quarantadue mesi, o 1260 giorni. Dopo quel termine, Dio si leva, Vince Nerone, lanticristo, distrugge la grande citta col fuoco, e lega il clemonio per mille anni. I1 millennio comincia, e cosi via. Tutto ciE> ha ora perduto ogni interesse, tranne che per quelle persone ignoranti, che si sforzano ancora di calcolare il giorno del giudizio finale. Ma come quadro autentico di un cristianesimo pressoch primitivo, tracciato da uno di loro stessi, il libro ha pid valore di tutto il resto del Nuovo Testamento messo insieme.

Appendice

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Engels a Kautskyl

28 luglio 1894 Caro barone, non ce alcuna fretta di pubblicare larticolo`. Non appena lavr6 corretto lo potrai stampare quando vuoi, in settembre o in ottobre. Mi sono occupato dellargomento sin dal 1841, anno in cui ho assistito ad una lezione di F. Benary.sullAp0calisse. Mi convinsi da quel momento che questo era il libro piu antico e piu importante del Nuovo Testamento. Dopo questi cinquantatre anni di gravidanza, la sua venuta al mondo non e davvero urgente. Quanto a quello chve mi chiedi: 1) Io non dico affatto, se non mi sono spiegato male, che piccoli horghesi e schiavi della campagna furono tra i primi seguaci del cristianesimo, ma li pongo soltanto fra quelle classi nelle quali era probabile che il cristianesimo potesse contare dei seguaci. E certamente fu cosi, specialmente nel II e III secolo. Non vi e alcun duhbio che il cristianesimo, appena passato dalla Giudea nella Siria settentrionale e nellAsia Minore, e successivamente in Grecia, Egitto e Italia, si e sviluppato ed ha avuto i suoi primi seguaci nelle cittd.
Engels scnisse questa lettera a Karl Kautsky (chiamato qui scherzosamente <<barone>>), direttore della Neue Zeit, in oocasione della pubblicazione dellarticolo Per la storia del cristianesimo primitivo, compreso nella presente raccolta (v. sopra, pp. 15-49).
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non lascia alcun dubbio. Il regno millenario e soltanto per i martiri e poi, in ogni caso, per i cristiani ancora viventi al momento della sua instaurazione e percio per questi ultimi .vu questa terra, mentre per i ffuzrtiri che risorgono e nelfal di lei. E lant:ica storia: you pays your money and you takes your c/Joice 1. La cosa decisiva per me che senza unidea dellimmortalita e senza credere in un premio o in una pena nellal di la tutto cio non e possibile. E ancor meno su questa terra e la nuova Gerusalemme, che deve venire dopo il regno millenario e il giudizio finale. Anche secondo le cosiddette lettere paoline, i credenti ancora vivi dovrebhero essere trasformati al ritorno di Cristo e trasfigurati da mortali in immortali. E facile capire perch_ il negno millenario fosse descritto con time terrene. Anche l/lpocalisse non puo contentarsi del piacere celestiale che si prova a sedere su di una umida nuvola con quattro nude lettere o a suonar larpa con la mano piu o meno insanguinata e cantar cori per leternita...
E:
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2) Mi chiedi se il regno millenario e su questa terra o nella1 di la. Dipende da come lo si intende. Io chiamo al di la cio che dopo Za marie. Su questo punto lApoculisre

Indice dei nomi

Adriano Publio Elio, 27. Albrecht, profeta, 22. Alessandro Magno, 37. Antioco III il Grande, 41 n. Antioco IV Epifane, 29, 41 n. Antonino Pio, 27. Augusto, 42, 53, 68.
Balaam, 31, 33. Balac, 31. Baruc, 29. Bauer Bruno, 11, 26, 27, 48, 5153, 55, 56. Baur Ferdinand Christian, 63. Becker August, 22. Benary Ferdinand, 41, 43, 45, 67, 69, 73. Bengel ]ohann Albrecht, 45. Bousset Wilhelm, 12.'

Daniele, 28, 29, 39, 41, 67. Deissmann Adolf, 12. Domiziano Tito Flavio, 26 n.
Enoc, 29, 39. Epicuro di Samo, 59. Erasmo di Rotterdam, 11. Esdra, 29. Ewald Georg Heinrich August, 41, 54 n.

Fallmerayer Jacob Philipp, 46, Filippo I di Macedonia, 37. Filone di Alessandria, 26,
55, 65. Fourier Charles, 35.
57 n.
52~

Galba Servio Sulpicio, 42~44,


68, 69.

Buonaiuti Ernesto, 12.


Caligola, 42, 68. Cesare Caio Giulio, 53. Claudio Tiberio Druso Nerone Germanico, 28, 42, 43, 68. Comrnodiano, 28. Costantino I il Grande, 26, 52. Cristo, 20, 27, 29, 30, 38-41, 44-47, 53, 55, 65, 741'

Gezabele, 32, 64. Gforer August Friedrich, 63. Giovanni, 27-29, 34, 36, 38, 39,
45, 55, 60, 66-69.

Hegel Georg Wilhelm rich, 51. Heine Heinrich, 35, 54.

Fried-

1 Espressiong dialettale inglese, tolta dal linguaggio popolare delle fiere: <<Paga, e poi scegliti il premio che vuoi >>.

lreneo, 43, 44, 68.


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74

Kautsky Karl, 9, 73. Kuhlmann Georg, 22, 23.


Lamennais Flicit Robert de,
23. Loisy Alfred, 12. Luciano di Sarnosata, 20, 22. Liicke Gottfried Christian Friedrich, 41.

Ranovic A.B., 12. Reitzenstein Richard, 12. Ixenan joseph Ernest, 19, 25 28, 33, 41, 45, 51, 63, 64 Schott Wilhelm, 20. Seneca Lucio Anneo, 26, 53, 55 56, 58, 65. Socrate, 21. Spartaco, 57. Strauss David Friedrich, 11 25, 52, 63.
2

Universale

ultimi z/olumi pubblicati

Marco Aurelio, 27. Marx Karl, 9, 11. Melantone Filippo, 11. Menger Anton, 18. Mose, 30, 65.

Marx

Nabucodonosor, 29. Nerone Lucio Domizio, 42-44,


57, 58, 68-70. Nicola, 33.

Tacito Publio Cornelio, 28, 43, 48, 57, 68. Tiberio Claudio Nerone, 42, 56, 68. Tito Flavio Vespasiano, 26 n.

Otone Salvio, 42, 44, 68.


Paolo di Tarso, 19, 25, 33. Peregrine (Proteo), 20-24. Persio Aulo Flacco, 58, 65.

Vespasiano Tito Flavio, 26 n. Virgilio, 45 n. Vitellio Aulo, 28, 29, 42, 43, Voltaire, 20.

Weitling Wilhelm, 19, 22. Wilke Christian Gottlob, 52

Petronio Arbitro, 56. Pettazzoni Raffaele, 12.

Ziika jan, 19.

Zoroastro, 46 n.

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Critica della filosofia hegeliana del diritto pub blico ll sogno del centauro Pasolini Sette modi di fare critica vari Autori ll pensiero di Marx Cerroni Questa notte ho fatto un sogno Musatti Manifesto del partito comunista Marx-Engels Eorigine dell`uomo Darwin Emile Rousseau Storia dellarte come storia della citta Argan lntroduzione al <<Diritto materno>> Bachofen Ferraris Oliverio ljassedio della paura ljavanguardia europea Willett lntroduzione alla biologia Montalenti ]ames ]oyce Broch Vita di Einstein Martin La Germania Tacito Gli ultimi giorni del regime zarista Blok ll fabbro della pittura Morosini Dieci giorni che sconvolsero il mondo Reed Storia della fisica Bernal Breve storia della letteratura latina Cetrangolo ll tenero omicida Greene Lo schermo demoniaco ,Eisner Amedeo e altri racconti Debenedetti Potere e secolarizzazione Marramao ll Principe Machiavelli Taccuini Blok Storia della filosofia 1, 2, 3 Merker Cuore adolescente. Trieste nei miei ricordi Stuparich La cena del Conte di Boulainvilliers Voltaire Salario, prezzo e profitto Marx ll destino del libro vari Autori Antimachiavelli Guicciardini

Vernant Rohespierre
Locl<e

Shaw

Di nulla in particolare e del teatro in generale Le origini del pensiero greco


La rivoluzione giacohina Trattato sul governo

Palmer-Colton Autori vari /\ccorneroBianchi-

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1, 2, 3

Bloch

Heisenberg Donini Dostoevskij Pudovkin Marx Minna Kracauer

Ghidetti Gherarducci Musatti Salome Kant


Vacca

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Laver

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Colloqui col Manzoni Per Tozzi Introduzione alla politica

Finito di stampare i1 30 giugno 1986 dalla Tipolitografia ITER Via G, Raffaelli, 1


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Roma

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