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Con il termine BULLISMO si intende l’esecuzione di atti di prepotenza nei confronti di un/una
ragazzo/a o un gruppo di ragazzi/e consistenti in aggressioni verbali con parolacce o soprannomi
offensivi, esclusione completa dal proprio gruppo, minacce, calci, pugni, spinte, prese in giro,
furti. Esso viene espresso non solo fisicamente, ma anche verbalmente.
Le sue cause spesso sono di natura psicologica (scarsa autostima, familiare e stili educativi e
violenti, oppure mancanza dell’affetto dei genitori, ecc…)
Il bullismo ha le seguenti caratteristiche: INTENZIONALITÀ: il bullo agisce deliberatamente
con l’intenzione di offendere, danneggiare o fare del male ad un’altra persona. DURATA NEL
TEMPO: le azioni vengono ripetute nel tempo e con frequenza. DISEGUAGLIANZA TRA
VITTIMA E BULLO: il bullo di solito è più grande di età o più forte fisicamente rispetto alla
vittima, per cui esiste una diseguaglianza di forze o di potere che porta uno a prevaricare
sull’altro.
Il Cyberbullismo:
Con FAIRPLAY si intende gioco reale (termine inglese), nato prima in ambito sportivo e
oggi usato anche nelle relazioni umane, vari esempi possono essere:
Rispettare il prossimo evitando non solo violenza e razzismo, ma anche eventuali doping
truccando una gara di sport;
È estremamente importante inserire il fairplay nello sport dei bambini perché risulta molto
educativo e insegna loro a rispettare gli avversari, accettare le sconfitte e collaborare con i
compagni di squadra, e lo si applica anche a scuola evitando comportamenti di bullismo.