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M I S E N T O S I C U R 0 - U D A 1 – LT E ( A P 6 )
R I C O N O S C E R E , VA L U TA R E , G E S T I R E , P R E V E N I R E I L R I S C H I O , I L P E R I C O L O
IL DANNO PER OPERARE IN SICUREZZA
CONOSCENZE
1. D E F I N I R E I N F O R T U N I , M A L AT T I E P R O F E S S I O N A L I E D E R G O N O M I A
2. E L E N C A R E I F AT T O R I D I R I S C H I O N E L L’ A M B I T O D E L L AV O R O
ABILITÀ
3. VA L U T A R E L E F A S C E D I B E N E S S E R E E D I D I S A G I O P E R A L C U N I F AT T O R I A M B I E N T A L I
4. A N A L I Z Z A R E L E F O N T I D I R I S C H I O E S I S T E N T I A L L’ I N T E R N O D I U N ’ A Z I E N D A
che danneggia la salute di una persona, per esempio l’amputazione della mano.
l’organismo, per esempio la silicosi che colpisce i minatori (malattia dei polmoni provocata dalla
L’ambiente di lavoro, però, risulta essere, per le sue implicazioni sociali ed economiche, quello più
importante nei confronti del quale devono essere rivolte le maggiori energie di prevenzione.
I pericoli per la salute presenti nell’ambiente di lavoro sono le cause degli infortuni e delle malattie.
1. I mezzi utilizzati nell’ambiente di lavoro possono costituire dei potenziali pericoli per l’operatore quando
sono inefficienti, inadeguati e non costruiti secondo le vigenti norme antinfortunistiche.
2. L’operatore stesso, quando è stanco, disattento e impreparato può essere causa di infortuni per sé e per
gli altri. Risulta, quindi, di primaria importanza un’adeguata e continua informazione.
3. L’ambiente è un fattore importante nel causare sia infortuni sia malattie. Sono fattori di rischio, per
esempio, l’alta temperatura, la scarsa luminosità, l’eccessiva rumorosità, la marcata umidità, le sostanze
tossiche assorbite dall’organismo mediante la respirazione o il contatto diretto con la pelle.
4. Il tipo di lavoro è fattore di rischio per infortuni e malattie quando è troppo faticoso, monotono,
ripetitivo, caratterizzato da ritmi eccessivi, da posizioni scomode, tensioni nervose e conflitti fra persone
(stress, nevrosi, artrosi, disturbi psichici ecc.).
PREVENIRE IL PERICOLO E GARANTIRE IL
BENESSERE - ERGONOMIA
PER POTER DIMINUIRE QUESTI FATTORI DI RISCHIO LA
CURA PIÙ IDONEA È UN’EFFICACE ATTIVITÀ DI
PREVENZIONE.
OCCORRE CIOÈ ANALIZZARE I MEZZI DI PRODUZIONE, GLI
AMBIENTI E I DIVERSI LAVORI E SCOPRIRE TUTTE LE
SITUAZIONI DI PERICOLOSITÀ PER ATTIVARE AZIONI DI
DIFESA.
Nasce così la normativa antinfortunistica che si pone nell’ottica della prevenzione. Essa, infatti, cerca di ottenere che tra
l’uomo e il suo lavoro venga realizzato il miglior adattamento possibile, in termini di rendimento e di benessere.
Attraverso una lunga attività di studi teorici e di osservazioni pratiche si è cercato di perseguire contemporaneamente i
seguenti due obiettivi:
• adattare le condizioni di lavoro alle esigenze dell’uomo, mediante il soddisfacimento dei bisogni primari del suo fisico;
• adattare le condizioni dell’uomo alle esigenze del lavoro, mediante la ricerca della massima funzionalità dell’attività
produttiva.
Il primo obiettivo viene raggiunto garantendo il benessere del lavoratore, facendo in modo che le caratteristiche
ambientali siano comprese nelle fasce di comfort:
– temperatura effettiva: 17 ÷ 24 [°C];
– umidità relativa: 30 ÷ 70 [%];
– velocità dell’aria: 0,1 ÷ 0,4 [m/s];
– illuminazione: 100 ÷ 1.000 [Lux];
– rumore: 0 ÷ 45 [dB];
– vibrazioni 0 ÷ 1 [cicli/s];
– altri fattori
Il secondo obiettivo viene raggiunto mettendo l’uomo a suo agio, assicurando cioè che l’attività lavorativa venga compiuta in
condizioni di minor fatica. Tutto questo forma lo scopo di una moderna disciplina scientifica chiamata ergonomia.
Le possibili fonti di rischio, presenti all’interno di un’azienda (laboratorio) da sottoporre ad attenta analisi, sono:
• vie di comunicazione interne, passaggi, pavimenti, scale, finestre, lucernari, rampe, passerelle;
• aree di lavoro, postazioni singole, esposizione al rumore, attrezzature, movimentazioni dei carichi.
NOTA: Va inoltre analizzata la presenza di adeguata segnaletica, di misure e attrezzature d’emergenza, di dispositivi di protezione individuale, di
protezione dagli agenti di rischio, di prevenzione e protezione dagli incendi.
CATEGORIE DI RISCHIO
Sono previste quattro categorie di rischio :
2 categoria: rischi strettamente legati alle macchine o ai dispositivi di automazione, eliminabili mediante opportuni ripari fissi o
mobili;
3 categoria: rischi legati al tipo di attività e per i quali sono già note le misure di sicurezza (occhiali, elmetto, guanti ecc.);
NOTA. Il DLgs 81/08 prevede anche una serie di obblighi non sanzionati
riguardanti i principi ergonomici della postazione di lavoro, la scelta delle
attrezzature e l’eliminazione della monotonia del lavoro ripetitivo.
Sicurezza lavorazioni
MACCHINE UTENSILI
A cosa dovo fare attenzione quando lavoro sulle macchine utensili?
1. Durante l’operazione di montaggio dei pezzi, assicurarsi che il motore della macchina sia spento. Una manovra non voluta
potrebbe avviare la movimentazione delle slitte.
2. Prima di iniziare la lavorazione assicurarsi che il bloccaggio dei pezzi sia effettuato in modo corretto e sicuro. Depositare al loro
posto chiavi e attrezzi utilizzati per la chiusura.
3. Prendere visione della posizione dell’interruttore dello stop di emergenza (fungo rosso) e rimanere in posizione tale che in
qualsiasi momento lo si possa facilmente raggiungere. Lo stesso dicasi per le leve di stop avanzamento e stop rotazione.
4. Accendere il motore dopo aver accostato i ripari. Mai disattivare gli interruttori di sicurezza previsti su di essi. Non rimuovere i
ripari e i dispositivi di sicurezza.
5. Durante la lavorazione di materiali friabili (ghisa, bronzo, ecc.) utilizzare sempre gli occhiali di protezione.
6. Avvicinare gli utensili osservando continuamente la loro distanza dal pezzo. Fare attenzione che nel percorso di avvicinamento
dell’utensile al pezzo non ci siano ostacoli (staffe di chiusura).
7. Non allontanare i trucioli con le mani ma servirsi degli appositi attrezzi (uncini, palette, scopini ecc.). Non effettuare misurazioni
sui pezzi con calibri a mano mentre la macchina è in moto.
8. Non anticipare l’arresto di qualsiasi organo rotante frenandolo con le mani. Non toccare i pezzi con le mani subito dopo la
lavorazione, potrebbero scottare.
9. Non lavorare alle macchine utensili se non si è in buona salute. Stanchezza, sonnolenza e mal di testa, sono i presupposti ideali
per manovre distratte e scorrette che possono portare all’infortunio.
10. In caso di interruzione momentanea di corrente o guasto elettrico, riportare immediatamente la macchina in posizione di
sicurezza, disinserendo l’avanzamento automatico, allontanando l’utensile dal pezzo e aprendo l’interruttore del motore.
11. Non fumare sul posto di lavoro, alluminio, nichel, manganese, magnesio e sue leghe, celluloide e resine sintetiche, ridotti in
polvere e mescolati con l’aria, possono generare miscele esplosive.