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UN DIRITTO INCOMPLETO
1 febbraio 1945: Decreto luogotenenziale che concede il voto alle donne, DIMENTICANDO DI STABILIRNE L'ELEGGIBILITA'.........per diverse ragioni: Concetto di cittadinanza apparentemente neutro, in realt fondato sul modello del cittadino maschio;
Mancanza di gradualit nell'ottenimento del diritto, a differenza degli altri Paesi europei;
Referendum 2 giugno 1946: l'affluenza alle urne delle donne altissima (quasi il 90% delle aventi diritto al voto);
21 donne entrano a far parte dell'Assemblea costituente; Nel 1953 affluenza superiore a quella maschile (94% contro 93,5%);
TRADITIONAL GENDER GAP: le donne tendono ad aderire a valori e messaggi conservatori. Fenomeno che si riscontra anche in altri Paesi europei;
1968
Da TRADITIONAL GENDER GAP a MODERN GENDER GAP: il voto femminile si sposta verso posizioni pi progressiste;
Le preferenze elettorali femminili si allineano a quelle maschili; Grande partecipazione delle donne ai movimenti sindacali e operai;
Paradossalmente il '68 l'anno che vede il minor numero di donne elette in parlamento (2,8% alla Camera);
Per le femministe degli anni '70 la politica non nei partiti ma nei movimenti che vogliono l'emancipazione femminile: spesso fenomeno della doppia militanza.
Dalle elezioni del '79 astensionismo femminile aumenta: 9,9% contro l'8,8% di quello maschile;
Da questo momento in avanti l'astensionismo dilaga e la forbice tra uomini e donne si allarga: alle elezioni del 2001 astensionismo femminile tocca quasi il 20%;
Elezioni amministrative 2010: astensionismo record: solo il 63,5% si reca alle urne;
Differenze per istruzione: fino al '68 chi aveva titoli di studio pi elevati tendeva a votare pi a destra (discorso che vale per ambo i sessi);
Oggi inversione di tendenza: il 52% delle laureate e delle diplomante vota a sinistra;
Differenze tra le donne lavoratrici e le casalinghe: le seconde tendono a votare pi per il centro-destra (effetto della figura di Berlusconi sul comportamento delle casalinghe).
2 donne sono state Presidente della Camera: Nilde Iotti (1979-1992) e Irene Pivetti (1994-1996);
I donna ministro nominata solo nel 1976: Tina Anselmi (Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale);
Governo Monti: solo 3 donne ricoprono incarichi ministeriali, ma sono a capo di dicasteri di grande importanza (Cancellieri prima donna ministro dell'Interno e Severino prima donna ministro della Giustizia).
REGIONI ITALIANE: solo 2 regioni (Umbria e Lazio) hanno una donna che ricopre la carica di Presidente della Regione.
LA PROVINCIA DI VERBANIA
Consiglio provinciale: 21% di donne (5 consigliere su 24*) Giunta provinciale: 25% di donne (2 assessori su 8*)
* dal computo dei consiglieri e degli assessori escluso il presidente della provincia
(fonte: http://www.provincia.verbania.it/)
8 COMUNI SU 77 HANNO UN SINDACO DONNA In un solo comune le donne sono in maggioranza sia in giunta sia in consiglio; In 2 comuni uomini e donne sono egualmente rappresentati in entrambi gli organi collegiali; Le donne rappresentano il 50% o pi dei consiglieri comunali in 6 comuni; Il 50% o pi dei componenti della giunta composto da donne in 10 comuni.
In solo due comuni le donne sono assenti dal consiglio comunale; In 33 comuni su 77 le giunte sono completamente al maschile.
CONCLUSIONI
Italia ancora indietro rispetto agli altri Paesi Europei per quanto riguarda la rappresentanza in parlamento e nel governo;
Dato sulle donne sindaco in provincia VB (10,3%) rispecchia il dato nazionale (10,6%);
Dato donne consigliere comunale prov. VB superiore a dato nazionale (23,4% contro18.7%);
Dato sulle donne assessore inferiore a dato nazionale (17,6% contro 19,5%);
Totale (sindaci + assessori+ consiglieri donna) VB: 21% a fronte di una media nazionale del 18,2%.
Bibliografia
AA. VV., Donne nel Governo, tra lumaca e gambero, in InGenere, 28 novembre 2011. M.Calloni, L. Cedroni, Le donne nelle Istituzioni rappresentative dell'Italia Repubblicana: una ricognizione storica e critica, Sala della Lupa, Palazzo Montecitorio, Roma, 7 marzo 2011. Cittalia Fondazione Anci Ricerche, Le donne e la rappresentanza. Una lettura di genere nelle amministrazioni comunali, seconda edizione, Luglio 2010. A. Sarlo, F. Zajczyk, Dove batte il cuore delle donne? Voto e partecipazione politica in Italia, Laterza, Bari, 2012.