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La Signora della Repubblica

Nilde Iotti

Istituto Omnicomprensivo Orte


Erika Agrì
“Dobbiamo rendere più umani i tempi del
lavoro, gli orari delle città, il ritmo della vita.
Dobbiamo far entrare nella politica
l'esperienza quotidiana della vita, le piccole
cose dell'esistenza, costringendo tutti -
uomini politici, ministri, economisti,
amministratori locali - a fare finalmente i
conti con la vita concreta dalle donne.”

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Le 21 donne alla
Costituzione
Il 2 giugno 1946 il suffragio universale e l’esercizio
dell’elettorato passivo portarono per la prima volta in
Parlamento anche le donne.

Su un totale di 556 deputati furono elette 21 donne:


• 9 della Democrazia cristiana;

• 9 del Partito comunista;

• 2 del Partito socialista

• 1 dell’Uomo qualunque.

Tutte con il loro impegno e le loro capacità,


segnarono l’ingresso delle donne nel più alto livello
delle istituzioni rappresentative.

Donne fiere di poter partecipare alle scelte politiche


del Paese nel momento della fondazione di una
nuova società democratica.

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La storia di Nilde Iotti
Fu la prima donna nella storia dell'Italia
repubblicana a ricoprire la terza carica
dello Stato, la  presidenza della
Camera dei deputati, incarico che
detenne per quasi 13 anni durante tre
legislature, dal 20 giugno 1979 al 22
aprile 1992, diventando il presidente
della Camera rimasto in carica più a
lungo in assoluto dall'istituzione della
Repubblica.

Leonilde (detta Nilde) Iotti, nacque a


Reggio Emilia il 10 Aprile del 1920. Il
padre, Egidio, deviatore delle Ferrovie
Amintore Fanfani, professore di Nilde Iotti all’Università Cattolica di Milano
dello Stato, fu licenziato dal fascismo
a causa del suo impegno sindacale,
nonostante le disagiate condizioni Visse, infatti, gli anni dell'adolescenza Dopo la laurea, Nilde torna a Reggio
economiche, nelle quali versava, in un contesto di forti difficoltà Emilia dove le aspetta l’inizio della
iscrisse la giovane figlia all’Università economiche. Rimase orfana del padre Resistenza e non si tira indietro.
Cattolica di Milano, perché come nel  1934  e poté proseguire gli studi
spesso ricordò Nilde, citando le sue ma grazie a  borse di studio e alla
parole: "E’ meglio stare con i preti, che madre di Nilde, Alberta Vezzani, poté
con i fascisti.” laurearsi in lettere nel 1942.

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Nilde e la Resistenza
Dal 1943 si segnalò dapprima come porta-ordini, uno dei
ruoli più significativi e pericolosi assunti dalle donne,
durante la Resistenza, attraverso il quale i partigiani
tessevano la fitta rete di intrecci politici, che portarono
l’Italia alla liberazione dall’occupazione nazi-fascista. Il suo
impegno fra i partigiani della città natale, le consentì poco
più che ventenne di essere designata responsabile dei
Gruppi di Difesa della Donna, struttura attivissima nella
guerra di Liberazione.

Collabora con i Gruppi di Difesa della Donna che


sostengono l’azione dei partigiani: collaborando con tutti gli
antifascisti, ma avvicinandosi sempre di più al Partito
Comunista, di cui ammira la capacità di lotta contro il
fascismo e il rigore nel difendere le posizioni dei lavoratori e
delle lavoratrici.

Victoria de Grazia, nel suo volume  Le donne nel regime


fascista, la definisce come "l'eroina della Resistenza: porta-
ordini e persona di fiducia, è il vero jolly della guerra
partigiana.”

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L’inizio della sua
vita politica
Ancora sotto l'occupazione tedesca, Nilde festeggia I'8
marzo 1945 organizzando una manifestazione di donne
davanti alla questura di Reggio per richiedere la distribuzione
di viveri e il rilascio dei detenuti politici. Nel luglio, in
occasione delle prime elezioni libere, viene eletta al Consiglio
Comunale di Reggio, come indipendente nelle liste del PCI.

Nell'autunno diventa segretaria dell'UDI di Reggio Emilia, che


conta 23 mila iscritte. Questa è la sua rete di sostegno che le
consente di essere candidata all'Assemblea Costituente e di
essere eletta con quasi 16.000 preferenze. Entra anche a far
parte della Commissione del 75 che ha il compito di
redigere la bozza della futura Costituzione repubblicana da
sottoporre all’intera Assemblea. In questa sede ribadisce con
forza la necessità di EMANCIPARE LE DONNE in ogni
campo e garantire la loro piena dignità di CITTADINE.

Nella Prima Sottocommissione si batte per la parità tra i


coniugi e si batte nettamente contraria al principio
dell’indissolubilità del matrimonio nel testo costituzionale.

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“Robusta, alta, i capelli sciolti sulle spalle, il
manifesto desiderio di imparare a fare il deputato",
secondo la descrizione del suo portavoce alla Camera
G. Frasca Polara.

Nilde conobbe Palmiro Togliatti, capo carismatico del


P.C.I., in un ascensore di Montecitorio. Da questo
incontro seguì una relazione sentimentale, che seppe
resistere a tutti gli attacchi, soprattutto all’interno del
Partito, perché Togliatti era già coniugato con un figlio
e all’epoca, aveva 53 anni. La storia dovette restare
segreta perché in Italia non esisteva il divorzio.

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Le tappe
Nel 1948 viene eletta in Parlamento,
dove si occupa dei temi legati alla
famiglia.

Nel 1955 è la prima firmataria di una


proposta di legge per istituire una
pensione e un’assicurazione per le
casalinghe.

Nel 1974 partecipa attivamente alla


battaglia sull’approvazione della legge
per il divorzio.

Nel 1975 promuove la Legge sul diritto


della famiglia.

Nel 1978 contribuisce a far approvare la


legge sull’Aborto.

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Una visone anche per
l’Europa
Nilde Iotti è diventata membro del Parlamento europeo
nel 1969. La sua priorità in quanto deputata al
Parlamento europeo è stata quella di arrivare a elezioni
aperte in cui i cittadini europei potessero eleggere
direttamente i loro rappresentanti. Iotti riteneva che ciò
avrebbe dato al Parlamento un mandato indiscutibile e la
credibilità di agire in nome del popolo.

Il suo impegno e quello dei suoi colleghi è stato premiato


nel 1979 con le prime elezioni dirette del Parlamento
europeo.

Poco dopo si è dimessa dal suo incarico di eurodeputata


durato 10 anni, durante i quali aveva fatto parte anche Nilde Iotti durante l'elezione del presidente
della Commissione parlamentare per gli affari esteri. Nel del Parlamento europeo nel 1979.

1997 è stata eletta vicepresidente del Consiglio


d'Europa, l'organizzazione per i diritti umani che
comprende 47 Stati membri.

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Tocca spesso a lei che, pur non essendo credente,
per la sua formazione ha molto rispetto per il mondo
cattolico, cercare i punti di mediazione con il partito
della Democrazia Cristiana, più vicino a un’idea
radizionale di famiglia.

Nilde, rimasta sola (Togliatti muore nel 1964),


continua la carriera politica. È rispettata da tutti per il
suo impegno e la sua onestà, tanto da essere
nominata, nel 1979, presidente della Camera dei
Deputati. È la prima donna a ricevere un incarico
istituzionale così importante ed è talmente brava da
mantenerlo sino al 1992, per ben 13 anni. Nel 1993
o t t i e n e l a p re s i d e n z a d e l l a C o m m i s s i o n e
parlamentare per le riforme istituzionali.

Nel 1997 viene eletta vicepresidente del Consiglio


d'Europa. L'Europa è per lei la grande speranza per
la pace e il progresso dei popoli. Nilde assume altre
cariche, concorre per la presidenza della Reubblica e
continua a lavorare fino a pochi giorni prima di morire
a Roma il 4 dicembre 1999. I suoi funerali, svolti in
forma laica secondo le sue disposizioni, sono salutati
da una grandissima folla che ha voluto porgere un
ultimo saluto alla «regina di Montecitorio», come la
definì Scalfaro.
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Una Fondazione di cultura e politica delle donne dedicata a Nilde Iotti ha come primo obiettivo quello di fare vivere nella
società di oggi, soprattutto fra i giovani, il suo senso della politica e il suo stile: quello di una donna, dedita ai valori della
libertà, solidarietà e giustizia sociale, che si è affermata nella politica facendo leva sui suoi meriti, sulle sue risorse, sulla
sua forza individuale, ma sempre tenendo vivo il legame con le altre donne. L'obiettivo strategico della Fondazione è
infatti quello di contribuire a far diventare le donne classe dirigente. Un obiettivo non realizzato compiutamente forse in
nessun luogo e meno che mai nel nostro Paese.

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