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Volume : 3 Numero: 70 Data: Aprile 2012 Sede: Gruppo Alternativa Liguria Di: Asta Paolo, Martini Claudio

Alternativa news
In collaborazione con: Megachip

IN QUESTO NUMERO
1 - Il finto tonto - Di: Marco Travaglio
(pag. 1/2 )

Il finto tonto M

Di: Marco Travaglio

2 - Peak Oil o speculazioni di Wall Street? - Di: F. William Engdahl (pag.


2/3)

3 - Assediamoli - Di: Giulietto Chiesa


(pag. 3)

4 - La Danza degli Spettri iniziata Di: Carlo Bertani (pag. 4)

5 - Terra nativa: macch Tav, il futuro cresce solo nellorto - tratto


da: www.libreidee.org (pag. 5)

6 - Paul Connett: "pulire" il sistema democratico - Di: Davide Pelanda (pag.


5/6)

7 - L'estremismo del capitale - Di:


Guido Viale (pag. 6/7)

8 - Il vero compito di Monti - Di:


Stefano Serafini (pag. 7)

9 - Cara Signora Ida, Caro Signor Ugo. - Di: Paolo Barnard (pag. 8)

a davvero il presidente della Repubblica ha il potere di intimare alle parti sociali di rinunciare a qualsiasi interesse o calcolo particolare, cio di non rappresentare pi le categorie che dovrebbero rappresentare, per inchinarsi alla cosiddetta riforma dellarticolo 18 unilateralmente imposta dal governo del prof. Monti e della sig.ra Fornero con linedita formula del prendere o prendere? Ma dove sta scritto che quella cosiddetta riforma buona? Ma chi lha stabilito che risolver i problemi del mondo del lavoro e dei nostri giovani? Ma chi lha detto che sarebbe grave la mancanza di un accordo con le parti sociali? Ma, se sarebbe grave la mancanza di un accordo, perch il capo dello Stato non dice al governo di ritirare la sua proposta che non trova laccordo delle parti sociali, anzich dire alle parti sociali di appecoronarsi alla proposta del governo in nome di un accordo purchessia? E che centra la commemorazione del prof. Biagi con lart. 18? Non si era detto che la flessibilit avrebbe moltiplicato i posti di lavoro? Ora che ha sortito leffetto opposto, anzich ridurla, si vuole aumentarla? E perch mai un lavoratore licenziato senza giusta causa dovrebbe rinunciare ad appellarsi al giudice perch valuti la discriminatoriet del suo licenziamento? E poi: perch mai sarebbe cos urgente cambiare larticolo 18, che riguarda l1% dei licenziamenti? E che senso ha rispondere, come fa la sig.ra Fornero, che cos si tutelano i lavoratori non tutelati? Per tutelare i non tutelati si tolgono le tutele ai tutelati cosicch nessuno sia pi tutelato? E siamo sicuri che, in un paese dove facilissimo uscire dal mondo del lavoro e difficilissimo entrarvi, la soluzione sia rendere ancor pi facile uscirne? E chi lha stabilito che la trattativa deve chiudersi il 22 marzo, non un giorno di pi? E che libera trattativa quella in cui il capo dello Stato getta la sua spada su uno dei piatti della bilancia, quello del governo, per farlo prevalere sullaltro? E che senso ha la frase della sig.ra Fornero: Non si pu discutere allinfinito, indietro non si torna? Infinito in che senso, dopo un solo mese di negoziati? Indietro rispetto a cosa? E il Parlamento? Esiste ancora un Parlamento libero di approvare o bocciare le proposte del governo, o stato abolito a nostra insaputa? E perch mai il Parlamento ha potuto svuotare a suon di emendamenti il decreto liberalizzazioni, snaturarne un altro con lemendamento Pini contro i magistrati, mentre labolizione dellart. 18 sarebbe sacra e inviolabile? per caso un dogma di fede? Siamo proprio sicuri che linsistenza del governo e del Quirinale sullart. 18 risponda a motivazioni economiche e non al progetto tutto politico di isolare le voci stonate dal pensiero unico, tipo Fiom, Idv, Sel e movimenti della societ civile e di cementare linciucio Pdl-PdTerzo Polo? Se il governo gode nei sondaggi della fiducia del 60% degli italiani e tutti se ne felicitano, perch ignorare il fatto che lo stesso 60% degli italiani contro qualunque riforma dellart. 18? proprio ininfluente la maggioranza deglitaliani sulla scelta di un governo che nessuno ha

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eletto, anzi di cui nessuno, alle ultime elezioni, sospettava la nascita? E perch mai gli unici che devono rinunciare a rivendicare i propri diritti sono i lavoratori e i pensionati, mentre la patrimoniale non si fa perch B. non vuole e le frequenze tv non si vendono allasta perch B. non vuole? Il Quirinale smentisce lindiscrezione apparsa ieri sul Foglio, secondo cui Bersani sarebbe sempre pi insofferente per linterventismo del capo dello Stato che lo riprende e lo bacchetta non appena tenta di smarcarsi dal governo o dagli alleati (nel senso di Casini e Alfano) su Rai e giustizia, per ripor tare allovile il Pd in nome della stabilit del governo? Ma, se il Parlamento deve ratificare senza batter ciglio i decreti del governo e i partiti e le parti sociali devono prendere ordini dal Colle e dal governo sottostante, siamo proprio sicuri di vivere ancora in una democrazia parlamentare? E in una democrazia?

Peak Oil o speculazioni di Wall Street?


Di: F. William Engdahl - Global Research

Sin da circa l'ottobre dell'anno passato, il prezzo del greggio sulle


borse merci mondiali esploso. Diverse persone offrono diverse versioni. La pi comune la convinzione nei mercati finanziari che lo scoppio di una guerra tra Israele e l'Iran, tra gli Stati Uniti e l'Iran oppure tra tutti e tre sia imminente. Altri fronti sostengono che il prezzo stia aumentando inesorabilmente a causa del superamento del cosiddetto "Peak Oil", il picco del petrolio, il punto di una curva gaussiana immaginaria in cui la met delle riserve conosciute sono esaurite, mentre la quantit estratta diminuir parallelamente all'impennata dei prezzi. Sia il pericolo della guerra, sia il picco del petrolio sono motivazioni fuori luogo. Proprio come nell'impennata stellare dell'estate del 2008, quando nel mercato petrolifero si sfiorarono i 147 dollari al barile, l'olio nero oggi sempre pi caro a causa della pressione delle speculazioni sui mercati attuate con gli hedge fund o da grandi istituti bancari come Citigroup, JP Morgan Chase e, pi di tutti, Goldman Sachs, una banca sempre in gioco quando si tratta di ricavare dei bei soldi a fronte di un investimento irrisorio su una scommessa certa. Ricevono infatti un generoso assist dall'agenzia governativa statunitense che ha il compito di regolamentare i derivati finanziari, la Commodity Futures Trading Corporation (CFTC). Dal principio dell'ottobre 2011, non pi di sei mesi fa, il prezzo del Brent (ndt: uno dei due prezzi di riferimento del greggio sui mercati) nella borsa ICE Futures cresciuto da poco meno di 100 dollari al barile fin sopra i 126, un aumento di oltre il 25%. Nel 2009 il petrolio costava 30$. Eppure, allo stesso tempo, la richiesta del greggio a livello mondiale non in aumento, bens in calo. LInternational Energy Agency (IEA) comunica che negli ultimi tre mesi del 2011 la fornitura mondiale di petrolio aumentata di 1,3 milioni di barili al giorno mentre, nello stesso lasso di tempo, la domanda cresciuta soltanto poco pi della met di questo dato. L'uso della benzina in declino dell'8% negli Stati Uniti, del 22% in Europa e persino in Cina. La recessione che dilaga nella maggior parte dell'Unione Europea, la depressione sempre pi intensa negli Stati Uniti e una frenata in Giappone hanno portato a un calo della richiesta, contestualmente alle nuove scoperte quotidiane e ai nuovi approvvigionamenti da parte di paesi come l'Iraq, dopo anni di conflitti. Una lieve impennata negli acquisti di petrolio da parte della Cina nel gennaio e febbraio scorsi erano determinati dalla loro decisione di dicembre di mettere a punto una riserva strategica di petrolio, ma si prevede che i livelli di importazione ritorneranno nella norma entro la fine di questo mese. Perch, allora, questa impennata nel prezzo del petrolio? Giocare col "petrolio di carta" utile dare un'occhiata alla funzione del "petrolio di carta". Da quando Goldman Sachs compr J. Aron & Co., unastuta trader di commodities negli anni '80, la compravendita del greggio passata da un contesto di compratori e venditori di giacimenti o di petrolio a una logica di mercato, in cui la speculazione senza disciplina, le scommesse sul prezzo di un determinato greggio in una .

determinata borsa - solitamente a trenta, sessanta o novanta giorni - e non gi una effettiva richiesta di petrolio reale determinano i prezzi quotidiani. Negli ultimi anni il Congresso degli Stati Uniti, che strizza l'occhio a Wall Street (e ne finanziato), ha approvato numerose leggi a tutela delle banche interessate ai mercati petroliferi, tra le quali una che, nel 2001, consent alla Enron in bancarotta di servirsi di un'operativit fraudolenta del valore di miliardi di dollari per salvarsi dal collasso. Il Commodity Futures Modernization Act del 2000 (CFMA) fu abbozzato da colui che oggi il Segretario della Tesoro del presidente Obama, Tim Geithner. Considerata l'influente pressione finanziaria della lobby delle banche di Wall Street, il CFMA, una volta approvato, ha dato il via libera a ricavi sottobanco (tra diverse istituzioni finanziarie) senza una qualsivoglia supervisione del governo nei mercati dell'energia. Il petrolio e altre fonti di energia ne erano esentati, grazie alla scappatoia conosciuta come "Enron Loophole". Nel 2008, nel corso delle proteste popolari contro le banche di Wall Street a causa della crisi finanziaria, il Congresso promosse finalmente una legge che sorpassava il veto del presidente George Bush per "abolire l'Enron Loophole". Cos, dal gennaio 2011, grazie al Dodd-Frank Wall Street Reform Act, il CFTC ha acquisito anche l'autorit di imporre limiti operativi ai trader del petrolio, a partire dallo stesso gennaio 2011. Stranamente, questi limiti non sono ancora stati resi effettivi dal CFTC. In una recente intervista, il senatore del Vermont Bernie Sanders ha affermato che il CFTC non "nutre il desiderio" di mettere in pratica questi limiti e "deve obbedire alla legge". Aggiunge: "Quello che dobbiamo fare [] porre un tetto alla quantit di petrolio che ciascuna compagnia pu controllare sulle borse merci. L'obiettivo di questi speculatori non di utilizzare il petrolio, bens di trarre profitto dalla speculazione, far salire i prezzi e poi vendere". Malgrado avesse caldeggiato di eliminare ogni scappatoia, il presidente del CFTC Gary Gensler deve ancora provvedervi. Come chiaro, Gensler stato un funzionario di, indovinate?, Goldman Sachs. L'adempimento del CFTC resta non pervenuto. Diverse fonti ritengono fondamentale il ruolo delle grandi banche, assieme ai grandi del petrolio come BP, per quanto riguarda la manipolazione del nuovo aumento dei prezzi del petrolio dello scorso autunno, distaccato dalla domanda e allofferta reale. Un gioco d'azzardo" Le stime attuali rivelano che gli speculatori, ovvero i trader dei mercati come banche e gli hedge fund che non intendono commerciare beni fisici ma solo ricavare guadagni sulla carta, oggi controllano l'80% dei mercati dell'energia, circa il 30% in pi rispetto a dieci anni fa. Il presidente del CFTC Gary Gensler, forse cercando di mantenere un alone di credibilit nonostante la sua agenzia abbia ignorato il mandato di legge del Congresso, ha dichiarato che, per quanto concerne i mercati del petrolio, "enormi afflussi di somme speculative generano una previsione che si avvera da sola e fa quindi schizzare in alto il prezzo dei beni". In un'intervista trasmessa sulla TV di stato all'inizio di marzo, il Ministro del Petrolio del Kuwait Hani Hussein ha dichiarato che

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"basandosi sulla teoria della domanda e offerta, i prezzi del petrolio ad oggi non sono giustificabili". Michael Greenberger, professore presso la School of Law dell'Universit del Maryland e gi regolatore del CFTC che ha tentato di mettere in luce le conseguenze della decisione del governo di consentire speculazioni senza limiti e la manipolazione dei prezzi dell'energia da parte di grandi banche e fondi, ha di recente dichiarato che "ci sono cinquanta studi a dimostrare che la speculazione aggiunge un evidente surplus al prezzo del petrolio, ma che questo, per qualche ragione, non filtrato come opinione diffusa". "Una volta che il mercato dominato dagli speculatori, questo diventa di fatto una casa per il gioco d'azzardo". L'esito di una regolamentazione permissiva dei mercati del petrolio da parte del governo degli Stati Uniti ha creato le condizioni ideali per cui una manciata di banche strategiche e di istituzioni finanziarie - curiosamente le stesse che dominano il commercio dei derivati del petrolio -, nonch le stesse che condividono il possesso della principale borsa merci di Londra, la ICE Futures, sono in grado di manipolare le ingenti oscillazioni che condizionano nel breve periodo il prezzo con cui paghiamo il petrolio o la benzina, o numerosi altri prodotti generati dal petrolio. Ci troviamo in una di queste oscillazioni proprio ora, una situazione peggiorata dalla retorica politica minacciosa da parte di Israele contro il programma nucleare dell'Iran. Affermo categoricamente la mia sicura convinzione che Israele non intraprender una guerra diretta contro l'Iran, e nemmeno lo far Washington. Ma leffetto della retorica di guerra quello di creare il fondale ideale per uningente impennata delle speculazioni sul petrolio. Qualche analista parla del barile a 150 dollari entro l'estate. Hillary Clinton, a colloquio con il Ministro degli Esteri russo Lavrov, ha appena assicurato che il prezzo del petrolio continuer a fluttuare in alto per mesi a causa del timore di una guerra contro l'Iran, esprimendo un nuovo ultimatum all'Iran sulla questione nucleare: "Entro la fine di questo anno, altrimenti...". Stranamente, uno degli volani dell'attuale crescita dei prezzi del petrolio sono le sanzioni economiche che l'amministrazione Obama ha di recente imposto alla Banca Centrale iraniana sulla compravendita del petrolio. Esercitando pressioni su Giappone, Sud Corea e sull'Unione Europea affinch non importino petrolio dall'Iran per non incorrano in azioni punitive, Washington sembra aver forzato nelle ultime settimane un'enorme flessione delle forniture petrolifere dell'Iran sui mercati mondiali, dando una grande spinta al gioco di Wall Street sui profitti del petrolio. In un recente editoriale sul Financial Times di Londra, Ian Bremmer e David Gordon dell'Eurasia Group hanno scritto che "escludere troppe quantit di petrolio iraniano per l'approvvigionamento energetico mondiale potrebbe provocare un'impennata dei prezzi tale da minacciare una possibile ripresa, anche se per causare un dissesto finanziario all'Iran. Forse per la prima volta, le sanzioni potrebbero avere 'fin troppo successo', danneggiando chi sanziona tanto quanto chi sanzionato". Secondo Bloomberg, l'Iran imbarca da trecento a quattrocentomila barili al giorno invece dei consueti due milioni e mezzo. La scorsa settimana, la US Energy Information Administration ha dichiarato in un rapporto che la maggior parte del petrolio iraniano non viene attualmente esportato perch le assicurazioni non emetterebbero polizze per le spedizioni. La questione della speculazione senza limiti n regolamentazioni da parte di una manciata di grandi banche non una novit. Nel 2006 un resoconto del Senate Permanent Subcommittee on Investigation degli Stati Uniti sul "ruolo della speculazione dei mercati sull'aumento dei prezzi di petrolio e gas" specificava "prove evidenti nell'argomentare la tesi che una vasta speculazione nei mercati di adesso ha significativamente fatto aumentare i prezzi". Il report evidenziava che questa Commissione aveva ricevuto dal Congresso il mandato di assicurare che i prezzi sulle borse

riflettessero la legge della domanda e dell'offerta invece che le manipolazioni o le eccessive speculazioni. Il Commodity Exchange Act (CEA) afferma che "un'eccessiva speculazione su qualsivoglia bene sottoposto a contratto di vendita futura dello stesso bene [] che causi fluttuazioni repentine o esorbitanti, o cambiamenti ingiustificati nei prezzi di tale bene, un fardello non dovuto e non necessario per il commercio internazionale di questo bene". Inoltre, il CEA sprona la CFTC a fissare quei limiti alle compravendite che "la commissione trovi necessari per diminuire, eliminare e prevenire tale fardello". Dove il CFTC, ora che abbiamo bisogno di questi limiti? Come ha riscontrato correttamente il senatore Sanders, il CFTC pare ignorare la legge a beneficio degli amici di Goldman Sachs e Wall Street che dominano la compravendita nei mercati. Nel momento in cui sar chiaro che l'amministrazione Obama agisce per prevenire una guerra con l'Iran aprendo dei canali diplomatici e che Netanyahu utilizza le minacce di guerra semplicemente per valorizzare la sua posizione tattica e contrattare con quell'amministrazione Obama che disdegna, il prezzo del petrolio sar destinato ad affondare come un sasso nell'acqua, questione di giorni. Fino ad allora, gli addetti ai lavori se la rideranno ancora sotto i baffi. Se rapportati alla debole crescita economica mondiale, specialmente in paesi come la Cina, gli effetti del prezzo del petrolio alle stelle sono estremamente negativi.

Assediamoli - Di: Giulietto Chiesa


Reduce dalla manifestazione di Milano Occupy Piazza Affari. Eravamo in tanti. Certo molti di pi dei 15 mila forniti dalla Questura. Moltissimi giovani, in larga maggioranza. Le cose che si sono scritte, e dette, le poteva capire chiunque. Se fossero note alla grande massa dei cittadini italiani, sabato in piazza ci sarebbero stati alcuni milioni di cittadine e cittadini. Il fatto che quelle cose non le conosce quasi nessuno. E questo spiega tutto, anche il fatto che un governo di selvaggia rapina, come questo di Monti-Napolitano, che ti ruba i soldi in tasca, riesce a stare a galla, addirittura, per ora, con il consenso (secondo i sondaggi) di una maggioranza dei rispondenti. Ma perch la gente non sa? Non solo perch si tratta di questioni difficili da capire e da sapere. Essenzialmente perch tutto il mainstream (tutti i giornali che contano, tutte le televisioni) tace la verit, nega linformazione, distrae il pubblico agitandogli davanti agli occhi straccetti di vario colore. Dunque credo che si debba finalmente capire una cosa: le prossime manifestazioni di dissenso non si devono pi fare (solo) nelle strade, con i cortei eccetera. Bisogna assediare i centri della informazione-comunicazione. Tutti. Costringendoli a dire la verit. Perch di verit ce n una sola e non tante, equivalenti, in base a una par condicio demenziale. Questa verit si chiama truffa. Il debito, che spiegherebbe tutto, una truffa. E molto pochi sanno che questo debito una truffa. Se lo sapessero in molti questa truffa svanirebbe. Dunque bisogna che la lotta si trasformi in una grande battaglia per una informazione veritiera. Cercheranno in tutti i modi di impedirla. Ma non c che la lotta aperta per imporla. Altrimenti continueranno come sempre. La manifestazione di Milano, contro il debito, stata silenziata da tutto il mainstream. E la prova che bisogna andare a imporre una informazione diversa a coloro che la detengono, che sono gli stessi che tengono in piedi questo governo. E sono gli stessi che tengono la borsa ai ladri della finanza italiana e internazionale. Forza ragazzi. L dentro, dentro la Rai, dentro Mediaset, dentro le redazioni dei maggiori quotidiani italiani, c un sacco di gente che aspetta di essere liberata. Vogliamo provare a farci sentire? E a farci vedere?
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La Danza degli Spettri iniziata - Di: Carlo Bertani


Una notizia come tante, un suicida, uno dei molti per i quali la disperazione supera la paura e decide lui quando lasciare questo mondo. Vilt, paura, irresponsabilit dicono gli altri ma io non riesco a dimenticare il piccolo quadretto in ceramica nella cucina di mia madre, col cinesino che dice: Essi dicono. Cosa dicono? Ma lascia che dicano Premetto che non lo conoscevo, e gran parte della stampa lo presenta come la solita persona debole che si spara per non affrontare la malattia: posizione ben nota da parte del giornalismo imperante, che per non tiene conto della personale libert di scelta e, soprattutto, della sempre pi scarsa capacit dei medici dintervenire sotto il profilo olistico. Hai fatto le analisi? Tutto a posto? Stai bene. Ma io continuo a star maleeh, sar la psiche Lelettrocardiogramma perfetto, lecografia delle arterie non denota nullala prova di carico notevole: ci non toglie sentenzia il cardiologo che lei potrebbe morire dinfarto domattina! Che belle certezze. Invece, questa persona seppur malata decide di togliersi la vita fra una palestra ed un campetto di calcio: in mezzo ai ragazzi che aveva amato per tutta la sua vita dinsegnante. Non mica un caso: non s sparato nel folto di un bosco, non ha scelto una solinga spiaggia invernale. L, nella sua realt. Infine, scopri che il collega era stato uno dei fondatori dei COBAS della scuola cittadini, che aveva lottato a lungo per la dignit oggi calpestata, disprezzata, dileggiata, irrisa di chi fa veramente andare avanti la scuola, non i ministri che si susseguono con un palmares, veramente singolare, di nulla di fatto sotto il profilo educativo e didattico. Per, quel 1954quel 1954 mi fa male, mi fa pensare al peggio, ai pensieri pi tristi: gi, quel 1954 significava probabilmente, nel 2014, la famosa quota 96 o piforse i 40 anni di servizioinvece, arriva la coccodrilla Fornero e ti cancella la lavagna, nel nome dellEuropa e dei bilanci. Se avevi progetti o bisogni, desideri o necessit, sono rimandatia quando? 2016, 17, 18, 19la notte dei tempi. Senza illudersi troppo, perch la pensione a 70 anni oramai dietro langolo: con il beneplacito dei giovani industriali, di Bersani e della combattiva CGIL, che ha contrastato la riforma Fornero con unora di sciopero. Cos, forse, inizi a pensare che tutto inutile, che non ci arriverai mai soprattutto se sei malato ma la malattia,..
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quando lanimo devastato, trova facile appiglio: strade lastricate, sulle quali impazzare a piacimento. Non la paura o lo sconforto a spingerti ad inserire il caricatore come raccontano i pennivendoli di regime bens la dignit: la tua vita, trascorsa nella disperata ricerca di vivere in un Paese normale, con diritti e doveri normali, con uno stato sociale normale, urla per il tradimento. I politici tutti quanti ti canzonano: mentre la CGIL li fa firmare inutili ordini del giorno, i guappi che siedono in Parlamento smontano ad uno ad uno gli articoli ed i commi che li danneggiano, e non dimenticano tassisti, avvocati, farmacisticon i quali hanno forti legami. Cos, saltano le licenze dei tassisti, i preventivi degli avvocati, le nuove farmaciementre tornano i vitalizi e le pensioni doro per i parlamentari. Solo la CGIL dimentica con chi legata: decide unora di sciopero nella scuola e poi passa ai tavoli con la Fornero per parlare darticolo 18, del nuovo welfare senza un quattrino, della lotta alla disoccupazione che non ci sar. Speriamo, almeno, che la Camusso a forza di passare da un tavolo allaltro si becchi almeno una bella indigestione. Chi, invece, andato in pensione (magari nellattesa dessere ripescato dalla politica) Guglielmo Epifani il quale, annoiandosi, si dedica ad operazioni immobiliari da svariati milioni di euro: dove ha preso tutti quei soldi? Potranno anche essere legittimi, ma un segretario sindacale ha un dovere in pi di trasparenza. Casi isolati? Gente che non ce la fa pi? Non ci sembra: da Piedimonte Matese a Treviso, da Pavia a Vittorio Venetosembra una mattanza dinsegnanti depressi oppure cos normali da buttarsi dalla finestra. Solo gli insegnanti sammazzano? Da Vigonza a Catania, da Montebelluna a Patern, da Padova a Firenze gli imprenditori che si suicidano non si contano pi: ovvio, erano gente onesta, la quale saspettava che, terminato un lavoro, nel volgere dei rituali 30-60-90-120 giorni giungessero i soldi. Invece, le pubbliche amministrazioni non pagano, poich i governi bloccano i mandati di pagamento, e molti privati benestanti cominciano a sostenere: ti costa di pi farmi causa, per il credito che hai con me perci non ti pago! Capita sempre pi spesso per le piccole parcelle, quelle inferiori ai mille euro, che colpiscono soprattutto gli artigiani. Per chi rimane chiuso, fra la visione del fallimento di una vita e limpossibilit dottenere aiuto, la lunga partita con la morte inizia, una mossa dopo laltra, un pezzo dopo laltro scompare, la scacchiera..

si svuota e lalba sempre pi cupa. Poi Poche trib resistono, lass fra lo Yellowstone ed il Platte nascoste nelle valli, incalzate da Capelli Lunghi Custer e da Cappotto dOrso Miles, e le provano tutte: attaccano persino lontano, il Fort Fetterman di Roma va in fiamme. Le colonne inviate dai forti della pianura, per, non si fanno attendere ed i guerrieri pi coraggiosi salgono addirittura su alti tralicci per mostrare la loro determinazione. Dalla capitale, per, non mollano: vogliono, ancora una volta, dei Black Hills, delle Terre Sacre da violare, profanare, aggredire per trasformarle in deserti di fumo e fiamme, ferro e dolore. Lultima parola lha pronunciata Re Giorgio stesso, il quale non ha permesso ai capitrib di scendere per parlamentare: persino limperatore Meiji accett di parlare con i samurai in guerra contro il suo governo. Re Giorgio no, lui il sovrano dei soli proTAV, di quelli che gi si sfregano le mani pensando ai proventi che il cavallo di ferro porter loro, quando finalmente le montagne saranno sventrate, i pascoli tranciati, le foreste annichilite. Re Giorgio doveva essere il sovrano di tutte le trib, non solo di quelle che vendono alcool e tabacco negli spacci in cambio di dollari e pellicce: Re Giorgio ha dimenticato il suo mandato, ha tradito il suo Credo, ha mandato al macero una parte della popolazione senza nemmeno ascoltarla. Anche i sovrani, per, muoiono: che facciano i conti con la loro coscienza.

Terra nativa: macch Tav, il futuro cresce solo nellorto - tratto da:
www.libreidee.org

Una storia dalla Valle di Susa: quando l'uomo incontra l'uomo e il


suo territorio. We could be heroes, just for one day. Si fa presto a dire eroi: definizione attribuita quasi sempre a sproposito, magari in mezzo a qualche battaglia con morti e feriti. Per fortuna non ci furono morti, nel 2005, in quel lembo di terra miracolosamente piana che sinsinua a ridosso della Francia, allombra di montagne altre pi di tremila metri. I feriti invece non mancarono: finirono allospedale, travolti in piena notte dalla furia dei manganelli. Seguirono due giorni di quasi-insurrezione popolare, con in testa i sindaci in fascia tricolore, e il governo fu costretto ad accantonare il progetto. Doveva essere la prima area di cantiere per la Torino-Lione, e venne sbaraccata. Il Comune ce lha assegnata in comodato duso, e adesso quei terreni li abbiamo seminati a grano. Il Comune quello di Venaus, luogo simbolo della resistenza No-Tav, che ora si trasferita a Chiomonte. Scampato il pericolo, Venaus ha cominciato a coltivare il futuro. Danilo, leader di una piccola rivoluzione verde, ora guida una cooperativa di compaesani, tutti tornati alla terra: Ero operaio al cotonificio di Susa, persi il lavoro e mi misi in proprio come artigiano edile. Funzionava, ero contento, ma poi ci arriv addosso il terremoto-Tav. Una mattina, lui e il fratello scoprono che il loro villaggio completamente militarizzato. Faceva effetto: i nostri genitori, padre e madre, erano stati entrambi partigiani. Per la prima volta, bisognava fare i conti col fantasma delleco-mostro, la maxi-opera che si vuole tuttora imporre alla valle di Susa senza per mai fornire spiegazioni sulla sua presunta utilit. In vallata, la battaglia civile ha svegliato anticorpi che dormivano: Prima non mi ero mai occupato granch della questione-Tav dice Danilo e poi, quando il cantiere si allontanato da Venaus, mi sono detto che per dimostrare la seriet delle nostre ragioni non basta dire no, bisogna anche mettere in pratica uno stile di vita diverso. Detto fatto: bastata una ricognizione ai campicelli di famiglia, frazionati nel dedalo di orti e terreni che costellano la ripida campagna alle spalle del paese. Proprio il frazionamento delle propriet il problema numero uno dellagricoltura alpina: ci sono lotti cos piccoli che non ci puoi neppure entrare col trattore. Il risultato storico? Labbandono. Ma a Venaus la storia hanno cominciato a riscriverla dal 2005, a partire dalla terra: Abbiamo bussato a tutte le porte, e ci hanno aperto: chi aveva un pezzo di terra non pi coltivato ce lha concesso in cambio di una parte del raccolto. Ora abbiamo messo insieme 7 ettari, cercando di aggregare lotti per disporre di terreni lavorabili. Agricoltura biologica, secondo tradizione: Niente chimica, ma non abbiamo neppure chiesto la certificazione bio, perch non ci andava di compilare scartoffie. Oltretutto non ci serve: i nostri clienti sanno benissimo chi siamo e come lavoriamo: i nostri prodotti sono naturali. Ci sono le pannocchie del pignoletto rosso, antica variet regionale recuperata dallAssociazione Antichi Mais creata dal Crab, il centro per lagricoltura biologica del Piemonte, e ci sono le prelibate patate di montagna, tonnellate di prodotto che ogni anni va letteralmente a ruba perch gustoso e non necessita di trattamenti. A seconda della stagione abbiamo un po di tutto: ortaggi, frutta, erbe aromatiche. Persino laglio, i frutti di bosco, i prelibati marroni. Certo, non mancano le spese: qui in montagna ogni campo va recintato, altrimenti il raccolto se lo mangiano i cinghiali. E quello che non piace ai cinghiali finisce in pasto ai cervi e ai caprioli. In compenso, ci sono i vantaggi di un paese che ospita una storica centrale idroelettrica dellEnel: Abbiamo condutture idriche ad alta pressione, che consentono di

ottimizzare lirrigazione. Il resto duro lavoro: Abbiano iniziato a recuperare muretti a secco e terrazzamenti, ripristinando il paesaggio di una volta. Allinizio, Danilo era solo. Adesso lavora con Monica, Silvana, Adriano, Guido, Serafino, Tonino e Valter. Tutti facevano altri mestieri, e tutti hanno scelto di tornare allagricoltura. Una scelta consapevole, anti-crisi: qualit della vita, in un mondo avvelenato e vicino al collasso delleconomia industriale. Insieme hanno costituito la cooperativa Dalla terra nativa. Parole da cui si ricava la promessa di un traguardo necessario: alternativa. La lotta popolare contro la Torino-Lione ci ha aiutato a capire che il nostro modo di vivere non era proprio felice. Sono scattate attenzioni e disponibilit: dal sindaco, Nilo Durbiano, ai proprietari degli appezzamenti ceduti volentieri in comodato. Idem i clienti: acquistano i prodotti nei mercati della zona o direttamente allazienda agricola, che confeziona anche cestini da consegnare a domicilio. E poi ci sono i Gas, i gruppi dacquisto solidale di Torino che si riforniscono a Venaus. Ci comprano le patate di montagna ad un euro al chilo: se le cedessimo alla grande distribuzione, le dovremmo praticamente regalare. Valle di Susa, Italia: il posto giusto per iniziare a cambiare vita. Non stato semplicissimo, c voluto impegno. E anche denaro, perch allinizio devi pur procurarti qualche attrezzatura per lavorare la terra. Ma adesso cominciamo a vedere i primi risultati: ed un bella soddisfazione. Danilo ormai parla come un esperto di decrescita: Ho venduto lauto, non mi serviva pi. Mi basta quella di mia moglie, che fa linfermiera. Ho meno spese e a conti fatti in tasca mi restano gli stessi soldi di prima, quando in fabbrica cera lo stipendio sicuro e sui cantieri edili il lavoro non mancava: Ma alla fine ero costretto a lavorare come un matto, sempre di pi, per riuscire a pagare le tasse. Che vita era?. Danilo sorride: Non c paragone, davvero: oggi ho pi tempo per stare con mia figlia. E poi le mie giornate sono allaria aperta, dal mattino alla sera. Credetemi: non tornerei indietro.

Paul Connett: "pulire" il sistema democratico - Di: Davide Pelanda -www.articolotre.com


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proprio difficile non conoscere Paul Connett docente di Chimica Generale, Chimica Ambientale e Tossicologia presso la St. Lawrence University (New York), ambientalista di fama mondiale, tra i maggiori esperti in tema di diossine, furani e teorico della Strategia Rifiutizero. passato pi di una volta in Italia, facendo su e gi dalla Sicilia e risalendo lo stivale fino a Roma, Pisa, e su su fino a Torino dove di recente labbiamo incontrato durante l'evento Rifiutizero Italia chiama USA in collegamento via skype proprio con San Francisco ed il suo Primo Cittadino. Professor Connett sapeva che l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino, convinto promotore dell'inceneritore del Gerbido di Torino, intervistato dagli Amici di Beppe Grillo, alla domanda Lei sa chi Paul Connett? rispose Io non so chi sia Paul Connett, per me uno sconosciuto. Pensa che l'attuale sindaco Piero Fassino ed altri sindaci italiani conoscano lei e la Strategia Rifiutizero di cui massimo esponente mondiale? Ho parlato in pi di 220 citt dItalia e quindi penso che molti sindaci conoscano la Strategia Rifiutizero cio un diverso modo di affrontare la gestione dei rifiuti. Le citt che in Italia hanno aderito a questa idea sono adesso 73. Se proprio il vostro sindaco non conosce questa strategia potr leggere il libro che ho appena pubblicato sullargomento. Per il passato va bene, ma per il futuro non ci sono pi scuse Come pu creare posti di lavoro un inceneritore? E come pu invece creare benessere e lavoro la Strategia da lei promossa? Quando si costruisce un inceneritore si mettono i soldi in un macchinario estremamente complicato. Una gran parte di denaro

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. lascia la comunit e si creano pochissimi posti di lavoro. Linceneritore di Brescia costato trecento milioni di euro ed ha creato solo ottanta posti di lavoro. Ci sarebbero dieci volte quel numero di posti di lavoro nel riciclaggio, riutilizzo ecc Lei diceva che dove ci sono Paesi con tanta corruzione c' tanto inquinamento. E' una correlazione dimostrabile? Se vera, come mai succede? Pi sale il livello di corruzione pi sale il livello di inquinamento perch c una cattiva legge. Invece una buona legge consente una buona partecipazione della gente che farebbe migliorare anche la questione dellinquinamento. Dobbiamo pulire il sistema democratico politico per pulire lambiente! Cosa possono fare i cittadini per convincere i politici ed amministratori, ora che l'inceneritore in fase avanzata di costruzione, che una scelta perdente quella di bruciare i rifiuti? Una volta che il denaro stato speso per questa costruzione difficile tornare indietro. Per negli Stati Uniti alcune citt hanno visto che sarebbe stato pi economico non far partire linceneritore e scegliere le alternative. Anche se limpianto gi stato costruito si possono usare molte sue infrastrutture per il riciclaggio dei rifiuti, senza per usare il forno. Da noi non lo si completamente abbandonato, lo si riutilizzato solo in parte La grande partecipazione popolare per la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini pu essere fermata con i soldati e la violenza governativa, come sta succedendo con la Tav in Valsusa? E assurdo che nella situazione economica in cui ci si trova lo Stato italiano continui a mettere denaro in opere cos grandi invece di usarlo per scuole, ospedali e opere per il welfare. E un problema molto serio. Per imporre cattive decisioni hanno bisogno di diventare antidemocratici: queste Grandi Opere non sono decisioni condivise con la popolazione. Invece non si ha bisogno dellesercito per realizzare la Strategia Rifiutizero perch ci che la gente vuole In ultimo Lei ebbe a dire che la data per raggiungere l'obiettivo Rifiutizero era il 2020. Una tempistica idealista? Reale? A che punto siamo, nel mondo per ottenere quel risultato, visto che mancherebbero otto anni? E bene avere un obiettivo chiaro, una chiara direzione verso cui andare. Per adesso impossibile raggiungere lo Zero, per ci stiamo avvicinando: ad esempio, Villafranca dAsti all85 per cento, San Francisco 78 per cento, tutto ci per dire che l80 per cento raggiungibile con la responsabilit civica della popolazione. Ma dallaltro capo ci deve anche essere la responsabilit industriale: quello che non si pu riciclare, quello che non si pu riutilizzare non dovrebbe essere prodotto. E senza questo non si arriva allo Zero. E questo il messaggio fondamentale. La responsabilit civica della comunit, invece, veloce da ottenere e d buoni risultati, mentre la responsabilit dellindustria molto pi lenta soprattutto quella del packaging, molto pi restia a collaborare. Ci sono molti esempi di produttori che adottano la Strategia Rifiutizero: per esempio chi fa fotocopiatrici o computer durevoli nel tempo e che possono essere anche recuperati. La Strategia Rifiutizero difficile, certo, ma un passo verso la sostenibilit che un imperativo morale a cui noi non possiamo sottrarci. Comincia dalle mani, dalla separazione che ciascuno fa e finisce con la mente e la capacit e inventiva per trovare soluzioni nuove nella progettazione.

L'estremismo del capitale


Di: Guido Viale - www.ilmanifesto.it de Bortoli in un suo editoriale sul Corriere della Sera di sabato ritiene che il rischio che le imprese usino la riforma dell'art. 18 per liberarsi anche dei lavoratori scomodi (come ho sostenuto sul manifesto) oltre che di quelli anziani o logorati dal lavoro (come ipotizzato lo stesso giorno dal prof. Mariucci su l'Unit) rispecchi una visione novecentesca, ideologica e da lotta di classe che non corrisponde pi alla realt della stragrande maggioranza dei luoghi di lavoro. Poi si chiede se le minacce dei capi a cui facevo riferimento nel mio articolo del giorno prima - Appena passa l'abolizione dell'art. 18 siete fuori! rappresentino effettivamente il clima che si respira nelle fabbriche, al di l di qualche isolato episodio. Rispondo: forse non in tutte; ma in molte aziende certamente s. Altrimenti non si capirebbe come mai decine di migliaia di lavoratori abbiano risposto immediatamente, superando spesso anche le divisioni sindacali, alla dichiarazione di sciopero di Fiom e Cgil. Questo sicuramente il clima che si respira negli stabilimenti Fiat, dove una sentenza di appello ha sancito che il licenziamento di tre operai, iscritti o delegati della Fiom,

Ferruccio

stata una rappresaglia antisindacale. Da mesi poi si ripetono, su giornali e talk show, denunce del fatto che dalle riassunzioni nello stabilimento Fiat di Pomigliano sono stati esclusi completamente gli iscritti alla Fiom. noto che le rappresentanze della Fiom sono state "espulse" da tutti gli stabilimenti Fiat. Ma c' di pi: il manifesto ha riportato, senza essere smentito n denunciato, che le celle di vetro dei capireparto che sorvegliano gli operai nello stabilimento di Pomigliano - e che tanto sono piaciute al prof. Pietro Ichino, in visita guidata alla fabbrica (una visita di tipo "sovietico") - sono state usate a fine turno per processare e umiliare di fronte ai loro compagni gli operai che non reggevano i nuovi ritmi di lavoro, facendogli gridare sono un uomo di merda. Risultano anche numerose le pressioni su mogli di operai Fiom in cassa integrazione perch inducano i mariti ad abbandonare l'organizzazione se vogliono tornare in fabbrica. Di fronte a notizie del genere il direttore di un giornale avrebbe forse dovuto affidare a un suo inviato un'inchiesta sul posto. Non se ne ha notizia. Ferruccio de Bortoli si dimostrato spesso attento alle discriminazioni razziali del passato. Colpisce la sua disattenzione per le discriminazioni del presente verso i lavoratori. Sono episodi isolati? No. Nella

competizione per la nomina del nuovo Presidente di Confindustria, il candidato perdente Bombassei stato apertamente appoggiato dall'amministratore delegato della Fiat e lo ha ricambiato dicendo che condivideva le scelte nelle relazioni sindacali. Ha perso solo per pochi voti: non dice niente questo sul clima che aleggia in molte aziende? E se cos non fosse, perch mai verrebbe data tanta importanza all'art. 18? L'accusa di estremismo che De Bortoli mi rivolge ha una spiegazione chiara nell'elzeviro di un altro ex autorevole direttore del Corriere dedicato al segretario della Fiom (Repubblica, 22.3). Che non accetta - per Piero Ottone - il mondo come : un mondo dominato dalle leggi economiche della domanda e dell'offerta, e manipolato come sempre da personaggi poco raccomandabili: ieri i padroni delle ferriere; oggi i banchieri (con qualche Marchionne sparso qua e la)... Al centro del suo universo, quello in cui crede, campeggia il lavoratore, col pieno diritto, sacro e inviolabile, a un posto equamente retribuito, a una paga che gli consenta di mantenere se stesso e la sua famiglia, a una pensione quando non dovr pi lavorare. E ancora: A me sembra - aggiunge Ottone - che l'impostazione sindacale di Landini, che parte dai principi (repubblica imperniata sul lavoro, diritto di ogni cittadino al lavoro) piuttosto che dalle

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leggi naturali (domanda, offerta, libero scambio) appartenga alla cultura di sinistra di quegli anni ormai lontani: che sia una scheggia di quel sindacalismo... figlio dell'estremismo di sinistra. E allora? La verit che la lotta di classe novecentesca, esecrata da entrambi i giornalisti, pi viva che mai. quella del capitale contro il lavoro raccontata da Luciano Gallino nel suo ultimo libro, che non mai venuta meno. Ogni tanto, e si spera in crescendo, c' anche quella dei lavoratori contro il capitale. vera, ed la fine di quella ciccia a preparare lecatombe. Allora, cosa c ancora di veramente divorabile in Italia? Cosa fa del nostro Paese ancora una realt capace di forza economica e soprattutto geopolitica, lasciandogli ancora alcune carte da giocare sullo scacchiere globale dove si decidono le sorti di interi popoli? Leggiamo: ll Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi ieri sotto la presidenza di Salvatore Sardo, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio di Snam per il 2011, che chiudono rispettivamente con lutile netto di 790 e 693 milioni di euro, confermando i risultati preliminari di preconsuntivo e lutile netto consolidato adjusted di 978 milioni di euro annunciati il 14 febbraio 2012. E ancora prima, dallo stesso sito: Marted 13 marzo alle ore 15 presso gli headquarters di Snam, a San Donato Milanese, l'Amministratore Delegato Carlo Malacarne presenta il piano strategico 2012-2015 della Societ. La presentazione costituisce loccasione per comunicare agli stakeholder gli investimenti e gli obiettivi di Snam per i prossimi quattro anni, finalizzati allo sviluppo del sistema italiano delle infrastrutture del gas e allespansione allestero, con lobiettivo di contribuire a fare dell'Italia un hub del gas per il Sud Europa. Nei prossimi anni per il mercato del gas si prevede una crescita progressiva della domanda, accompagnata dalla necessit di avere maggiori garanzie per la sicurezza degli approvvigionamenti e la flessibilit del sistema. Snam oggi nelle condizioni di cogliere le opportunit connesse all'attuazione del Terzo Pacchetto Energia Ue e realizzare le condizioni per la creazione di un gas-hub per il sud Europa che permetta di trasformare l'Italia da Paese consumatore a sistema di transito del gas, data la sua strategica posizione geografica che la vede un crocevia naturale dei principali flussi di gas dai Paesi produttori ai Paesi consumatori. Lannuncio sta parlando del South Stream, il gasdotto russo a grande partecipazione italiana che libererebbe lEuropa da buona parte della dipendenza statunitense, mediata da stati satellite come lUcraina e la Polonia (ricordate le guerre del gas che si accendono ogni inverno, minacciando di lasciare a secco le industrie europee?), e contro il quale sono state mosse tutte le operazioni geopolitiche e militari di area degli ultimi dieci anni. Ho il sospetto che lultima grande privatizzazione contro il cuore del sistema Italia, la privatizzazione di SNAM, sia il vero obiettivo di Monti e dei suoi padroni, nel quadro della definitiva sudditanza del Paese al sistema finanziario internazionale che ha il suo principale braccio armato in ci che resta degli Stati Uniti dAmerica. Un crimine al cui confronto il resto solo teatro da cavallette. Vorrei aggiungere a questa breve nota un invito. Se tutto ci ha un senso, c qualcuno che pu aggiungere allarticolo di Chiesa unipotesi concreta su come far cadere il governo? E su come far s che la sua caduta non sia solo un altro pezzo di teatro delle cavallette, ma sia capace almeno di graffiare lintero sistema corrotto che ci sta spolpando vivi?

Il vero compito di Monti


Di: Stefano Serafini

Leggo larticolo di Giulietto Chiesa intitolato Il ricattatore, nel


quale il presidente di Alternativa denuncia la raggelante ipocrisia di Mario Monti, quando parla di manovre giuste e solidali. Chiesa ha ragione, lesecutivo sta predisponendo lo sfacelo sociale dellItalia. Il quadro che egli tratteggia tuttavia manca secondo me di un elemento fondamentale, senza il quale impossibile anche solo tentare di realizzare laugurio con il quale chiude larticolo, cio quello di far cadere questo governo non eletto prima che sia troppo tardi. Esso cio non si domanda quale sia il vero compito di Monti. Innanzitutto constato con piacere che, nonostante la teatralit molto ben scelta del ministro Fornero, babau dei lavoratori italiani, Chiesa si tiene moderatamente a distanza dal dibattito che infuria sui media a proposito dellarticolo 18. Ovviamente la modifica della legislazione del lavoro fonte di preoccupazione, ma stiamo ai fatti. Cosa conta larticolo 18 nel contesto attuale di distruzioni finanziarie di intere nazioni, a partire dalla nostra? Pi o meno quanto la caccia agli evasori, cio pochissimo. Chiediamolo a un sindacalista vero, di quelli lontani dalle telecamere, o a un piccolo industriale, quante volte vi hanno avuto a che fare in vita loro. Ma soprattutto rendiamoci conto che su di esso a differenza di quanto vogliono far credere le parti in causa non si decide un solo posto di lavoro in pi o in meno. Accettare come autentico lapparente braccio di ferro su tale argomento fra il cosiddetto governo del Paese, e i cosiddetti sindacati dei lavoratori, equivale ad accettare di litigare su quale musica debba suonare la famosa orchestra del famoso Titanic che affonda. I posti di lavoro, il gettito fiscale, la produttivit, lo stato sociale, sono tutte barchette di carta nel gorgo possente della finanza internazionale che detiene le leve del debito e del sistema che lo alimenta, e con un semplice click pu ingoiare in poche ore dieci anni di politica presunta rigorista. Quindi, ancora una volta, si tratta di un polverone che ci stanno rifilando i soliti politicanti (delluno e dellaltro lato del tavolo) insieme ai soliti cosiddetti giornalisti. Ma a cosa serve questo polverone? Escludendo ovviamente che Monti sia interessato a riformare quel poco di socialismo che ancora caratterizza la legislazione italiana del lavoro per furia ideologica liberista (se non altro perch il liberismo lopposto mortifero di qualunque passione ideologica), sorge un legittimo sospetto appena si alzano gli occhi dai giornali e li si punta sulla vera economia del Paese. Naturalmente bisogna avere memoria per vedere. Ricordarsi ad es. dei tentativi degli ultimi anni, andati di pari passo con le minacce internazionali al governo Berlusconi culminate nellorrore della guerra libica, di scalare il gruppo ENI, vera spina dorsale della nostra ricchezza e della nostra forza geopolitica. E ancor prima, rammentarsi la storia del ladrocinio definito eufemisticamente privatizzazione ai danni delle societ a partecipazione statale italiane, iniziato in concomitanza al crollo dellUnione Sovietica: una serie di spolpamenti che fece crollare il nostro Paese dalla 7ma alla 30ma posizione fra i Paesi pi sviluppati del mondo. I gruppi finanziari mangiano la carne cruda dei lavoratori solo quando hanno finito la ciccia vera, ed la fine di quella ciccia a

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Cara Signora Ida, Caro Signor Ugo.


Di: Paolo Barnard

Cara Signora Ida, Caro Signor Ugo.


Lo dovete sapere, il governo Monti vi sta ingannando, e con lui i telegiornali e i giornali. Vi abbassano la pensione tassandovi, tutto coster di pi dalla benzina ai servizi, siete gi pi poveri oggi, e domani sar peggio, per voi e per tutti. Ecco cosa succede. Quante volte avete sentito le parole risanare i conti dello Stato, per tornare a crescere? Ok, tante volte, ogni giorno in Tv. Bene. Signora Ida e Signor Ugo, in che modo il governo di Monti sta facendo il risanamento? Spendendo di meno per noi (i famosi tagli) e tassandoci di pi. Ok. Ma cosa accade esattamente? Accade che ci che il governo non spende per noi (ad esempio servizi o stipendi e pensioni), saremo noi a doverlo spendere pescando nei nostri risparmi o facendo debiti, oppure facendo rinunce anche serie. Semplice, non si scappa. Ma attenti alla trappola: pescare dai risparmi significa impoverirsi un po, fare debiti significa impoverirsi molto fare rinunce significa esattamente la stessa cosa, cio essere pi poveri di prima. Risultato: milioni di cittadini diventano un po pi poveri o molto pi poveri. Ok? Ma il governo che ci risana ha deciso che oltre a spendere di meno, ci tassa di pi. Noi, che gi siamo diventati tutti un po pi poveri come detto sopra, dovremo anche sborsare altri soldi in tasse, sempre dai risparmi o soldi che non abbiamo. Cio, sempre meno risparmi, e per molti ancor pi debiti. Logicamente, sempre pi poveri. Non si scappa. Ma che fa la gente in massa se gli calano i risparmi o addirittura va a debito? Smette di spendere in tutto quello che non proprio essenziale. Va meno al cinema, compra meno scarpe, non cambia lauto, compra meno case, meno cosmetici, meno vestiti, rinuncia alla piscina dei figli, non compra pi la carne come prima, beve meno vino, disdice labbonamento alle riviste, non ristruttura pi la casa, va meno a mangiar fuori ecc. Voi direte: una vita pi come ai vecchi tempi. Forse, ma state attenti che per ciascuna di quelle rinunce significa che altrettanti negozi e aziende vendono molto di meno o lavorano molto di meno, finiscono a fallire, tantissimi oggi. E cosa significa? Che tagliano gli stipendi, o licenziano, creano disoccupati, e magari non assumono vostra nipote, che si laureata e non ha lavoro. Questo come un effetto domino, cio cade una pedina e iniziano a cadere tutte le altre, in tuttItalia, e quindi sempre pi impoverimento, che crea incertezza, che crea sempre meno lavoro, che crea sempre pi impoverimento. Badate bene. Eravamo partiti dallo Stato che fa il risanamento, PER IL NOSTRO BENE. Dove siamo arrivati? Ecco dove: Masse di impoveriti in generale che spendono di meno, questo mette in crisi i negozi e le aziende, questo cala gli stipendi e crea pi disoccupati, tutti costoro di nuovo spendono molto di meno, e la ruota ricomincia da capo, meno denaro che gira, meno stipendi, licenziamenti Ma non dovevamo essere risanati? Ah!, ma alla televisione hanno detto che questi sono i sacrifici necessari perch poi DOPO tutti torneremo a star meglio, ci sar la crescita! No, dico, Signora Ida e Signor Ugo, vi pigliano per scemi? Come faremo a iniziare a star meglio stando peggio? Cos, un trucco del mago Merlino? I soldi sbucheranno dallorto, misteriosamente ? Non c altra possibilit. Forse Monti un mago. Eh s, perch guardate bene le cose: Monti ha anche deciso che lo Stato smetter per sempre di darci pi soldi di quello che ci tassa, e questo si chiama il pareggio di bilancio. Significa: lo Stato, da qui in eterno, ci dar ogni anno 100 soldi e ci tasser per 100 soldi. A noi rimane ZERO. Addirittura Monti metter questa regola nella Costituzione fra pochi giorni! Quindi ZERO soldi dallo Stato, e allora da dove verranno i soldi per la magica crescita? Da noi cittadini e dalle aziende? Ma come? Ci hanno impoveriti tutti per anni per fare il gran risanamento, come diavolo facciamo a inventarci i soldi che non abbiamo pi? Guardate la scena: in una stanza c il governo Monti, ci siamo noi cittadini e aziende, e c il resto del mondo, cio le altre nazioni. Allora, per riassumere i concetti: - Monti come prima cosa ci toglie soldi e ci tassa di pi, noi siamo pi poveri (il risanamento) - poi Monti ci dar ZERO soldi (ne spende 100 e ci tassa 100, il pareggio di bilancio) - a quel punto noi cittadini e aziende dobbiamo trovarli da soli i soldi, ma siccome Monti ci ha tutti impoveriti e non possiamo inventarceli i soldi, siamo con le braghe in mano (la crescita!!) - il resto del mondo ci guarda Fantastico, ci vuole un genio per pensare a una economia cos. Signora Ida e Signor Ugo, non si sta scherzando. Vi distruggono la vita in sto modo, e la distruggono ai vostri nipoti. E indovinate perch lo fanno? S, s, fuoco, fuochino, esatto, perch cos un nugolo di miliardari ne approfittano. Lo sapete questi speculatori quanto ci hanno rubato in tre anni, da quando c la crisi? 457 miliardi di Euro, spariti dallItalia esattamente nel modo che vi ho descritto. Lei Signora Ida quanto prende di pensione? Signora, faccia una cosa: prepari una torta al mascarpone, attraversi quella stanza e vada davanti a Mario Monti. Gliela spiaccichi in faccia. Poi gli dia anche un bel calcio negli attributi maschili lei pu farlo, a 78 anni non larrestano.

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