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Alcune considerazioni sullopera

Scritta dal filosofo Agrippa nel 1533, pu essere considerata un compendio della magia nel Rinascimento. La filosofia occulta infatti la magia, perch un sapere segreto. Il suo potere pu essere invocato solo da coloro che sanno farne buon uso, cio i figli della sapienza: lo chiarisce nella conclusione dellopera. Ecco quanto abbiamo riunito in questopera, servendoci delle tradizioni degli antichi, perch possa servire dintroduzione allo studio della Magia. Alcune materie sono state trattate con ordine, altre senza ordine; certe sono state date per frammenti e certe altre sono state occultate e lasciate alla ricerca degli intelligenti, i quali, considerando e scrutando pi sottilmente questi scritti, potranno estrarne le regole giuste i documenti completi e le esperienze infallibili dellarte magica. Noi abbiamo trasmesso questarte in modo che non possa restare occulta agli uomini prudenti e intelligenti, ma in modo a un tempo che non ammetta i malvagi e gli increduli ai suoi arcani e in modo che condotti dallo stupore rimangano con le mani vuote sotto la meschina ombra dellignoranza e della disperazione. Solo per voi, figli della dottrina e della sapienza, abbiamo scritto questopera. Scrutate il libro, raccoglietevi quella intenzione che abbiamo dispersa e collocata in pi luoghi; ci che abbiamo occultato in un luogo, labbiamo manifestato in un altro, affinch possa essere compreso dalla vostra saggezza. Noi non abbiamo scritto che per voi, che avete lo spirito puro e atto a condurre un ordine retto di vita, la cui mente casta e pudica, di cui la fede illibata teme e riverisce Iddio, le mani sono monde di peccati e di delitti, i costumi integri. Voi soli troverete la dottrina che noi abbiamo riservato solo a voi; gli arcani velati dai numerosi enimmi che non possono essere resi trasparenti senza lintelligenza occulta. Se voi conseguirete questa intelligenza, allora lintera scienza dellinespugnabile disciplina magica penetrer in voi e in voi si manifesteranno quelle virt gi acquisite da Ermete, da Zoroastro, da Apollonio, e dagli altri operatori di cose meravigliose. E voi malevoli calunniatori, figli dellignoranza malvagia e della malvagit ignorante, ritraetevi dallopera nostra che vi nemica e porta sul precipizio, affinch erriate e cadiate in miseria. Se infine qualcuno, o per la sua incredulit o per linerzia del suo intelletto, non otterr il suo desiderio, dia la colpa alla sua ignoranza, non a me; non dica che io ho errato od ho scritto di proposito il falso, od ho mentito, ma accusi se stesso che non capisce i nostri scritti. Essi invero sono oscuri e velati da molti misteri, nei quali facile che accada a molti di errare e perdere il senso. E che nessuno si adiri se abbiamo creduto prudente nascondere la verit della nostra scienza sotto lambiguit degli enimmi e disperderla qua e l lungo lopera. Perch noi non labbiamo nascosta ai saggi, ma agli spiriti perversi e disonesti e perci abbiamo adoperato uno stile atto a confondere lo stolto e a pervenire facilmente allintelletto illuminato. I caratteri della magia emergono pienamente dallopera: un sapere occulto, esoterico perch riservato a pochi illuminati; ermetico, termine che ha una doppia accezione: la prima fa riferimento ad Ermete Trismegisto, dio dellastrologia a cui la tradizione attribuisce diversi scritti tra cui la Tabula Smaragdina, considerata un testo fondamentale per gli alchimisti medievale, laltra si riferisce al linguaggio degli scritti: oscuro, incomprensibile perch destinato solo alla persone degne di questo sapere. E talvolta definita una scienza, perch un sapere operativo, talora una filosofia, in quanto anche un sapere teoretico, volto a trovare le relazioni tra mondo terreno e celeste ed persino intrisa di elementi religiosi: il possesso di tale sapere nobilitava lo spirito del mago. Nonostante ci, Agrippa non vuole porsi contro la religione cristiana e, consapevole di essere in pieno clima antiriformista, gi dal primo capitolo dichiara di pretendere che non si presti fede a quanto dir in misura maggiore di quella che non sia per essere approvata dalla Chiesa. Nellopera, Agrippa scrive diversi aneddoti di vari autori, soprattutto del mondo greco e latino, dove la magia era altrettanto diffusa. Non mancano i riferimenti agli alchimisti arabi. Pi volte sono riportati passi delle Sacre Scritture ma, senza dubbio, ad essere pi citati sono Platone e Virgilio.

Lopera riprende in toto le dottrine di Platone sulla natura. Nella contrapposizione tra mondo terreno e celeste, il mago si configura come colui che ha accesso al mondo celeste, e la magia come ci che consente di giungere al potere occulto, che dipende dal mondo celeste. E evidente il gusto del macabro (nei riti sono usati sangue e organi di diversi animali); compaiono elementi fantastici (drago, anelli che donano invisibilit, erbe che consentono di resistere a fame e sete per diversi giorni); in alcuni casi, si arriva a sfiorare lilarit, quando nomina di seguito stramberie come fegato di camaleonte bruciato, unghia del piede sinistro del mulo, fiele di seppia disseccato con timo rose e aloe. Leggendo lopera, si capisce come la magia si basi su fenomeni non ancora conosciuti scientificamente, ma spiegati ricorrendo a concetti filosofici, intuizioni non fondate o a spiegazioni concepite anche da filosofi autorevoli, senza che la loro fondatezza sia stata messa in dubbio. Lopera si compone di tre libri in ognuno dei quali trattata rispettivamente la Magia naturale, celeste e cerimoniale. Il primo libro pu essere diviso in diversi blocchi tematici: il primo riguarda la fisica, la composizione della natura di elementi e lorigine del poteri naturali e occulti; il secondo sullAstrologia, in cui sono posti in relazione agli astri diverse entit, dagli stati danimo agli animali o alle pietre; il terzo riguarda la Divinazione, viene spiegato quali segni devono essere riconosciuti e come devono essere interpretati; la quarta parte sui sensi e le passioni delluomo. Non si deve pensare che il libro si limiti solo allAstrologia e alla Divinazione: dato che molte filosofie occulte dipendono dai corpi celesti e dai loro influssi e, considerato che proprio lAstrologia a ricercare i rapporti tra gli astri e i loro effetti sulle cose terrene, il termine va inteso in senso lato e comprende anche medicina e alchimia, inoltre sono citate numerose altre manzie.

Riassunto del I libro


Il primo capitolo chiarisce largomento del libro: rivelare lordine e il procedimento con cui i maghi riescono a controllare i tre mondi (Elementare, Celeste e Intellettuale) nel rispetto del pensiero cristiano. La magia definita una scienza in cui si fondono tre discipline: Fisica, Matematica e Teologia. Il mago deve conoscere necessariamente in queste tre scienze per eccellere nelle filosofie occulte. Il mondo materiale considerato il risultato della mescolanza di quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco), ognuno dei quali ha delle specifiche qualit (umido/secco, caldo/freddo e per Platone: chiarezza, rarefazione, moto, ottusit, densit e mobilit) e tre ordini (stati di mescolanza in cui si trova la materia cio pura, composta e decomposta). Si procede alla descrizione di alcune propriet di ciascun elemento: il fuoco luminoso e impalpabile, la terra ricettacolo di tutti i raggi e di tutte le influenze celesti [], e contiene tutte le virt seminali, lacqua tanto necessaria che nessun animale pu vivere senza di essa, e nessuna erba o pianta pu spuntare se lacqua non la irrora. Essa rinserra la virt seminale dogni cosa, laria uno spirito vitale che penetra ogni essere e tutti li fa vivere, importante in magia perch la prima a ricevere le influenze celesti, e le impressioni di tutte le cose, naturali e celesti, non escluse le parole e i discorsi, se ne impregna e a misura che penetra nei corpi degli uomini e degli animali, fornisce loro materia pei sogni, pei presagi e per gli auguri. Perci accade che coloro che passino per i luoghi ove sia stato ucciso un uomo, o interrato di fresco un cadavere, si sentano invadere dal timore o dallo spavento. Perch laria in codesti luoghi s impregnata degli effluvi delittuosi, o delle emanazioni cadaveriche, e diventa generatrice di terrore. Ad elemento corrisponde un corpo o un composto in cui tale elemento prevalente (terra, acqua, aria e fuoco sono prevalenti rispettivamente in pietre, metalli, piante e animali), gli elementi sono i componenti anche di astri, costellazioni, pianeti, segni zodiacali, angeli e demoni.

I poteri delle cose (riscaldare, raffreddare, inumidire, seccare) dipendono direttamente dagli elementi di cui sono composte; nei miscugli tali poteri si combinano per dare cose stupefacenti: fuochi che si accendono con lacqua, pietre che non possono spegnersi una volta accese, miscele che consentono di immergere le mani nel ferro fuso. Vi sono poi altri poteri quelli occulti che consentono ad alcuni animali di vivere nel fuoco, alluomo di digerire, alla fenice di rinascere dalle proprie ceneri; nel cap. XIII si trova uninteressante elenco di quegli oggetti, anche fantastici, che avevano poteri occulti. Lorigine di tali poteri ricondotta ad un quinto elemento, la quintessenza, lo Spirito del mondo. Per questo motivo, i maghi, e in particolar modo gli alchimisti, cercano di estrarre questo spirito dalloro per mescolarlo con altri metalli ed ottenere nuovamente oro. I poteri possono essere controllati attraverso la rassomiglianza, ossia il potere di oggetto si pu trasferire su un altro simile, cosicch i mali di piedi si curano con le zampe di una tartaruga, lamore si provoca attraverso le parti in cui predomina lo stimolo venereo di un animale caldo (cuore, sperma, mestrui di colomba, passero, rondine), il ferro attratto dalla calamita attrae a sua volta il ferro. In generale, possibile far magia, sfruttando le relazioni di simpatia e antipatia tra le cose terrene, siano essere animate o inanimate e anche tra le stelle; in questo modo, la tartaruga morsa dal serpente guarisce cibandosi dorigano, topi e donnole si odiano cos tanto che basta sfregare il formaggio con il cervello di donnola perch i topi se ne tengano lontani, il rabarbaro scaccia il colera, lametista combatte lubriachezza. Sono altrettanto importanti i rapporti con le stelle, indagati dallAstrologia: elementi, umori, organi, stati danimo, piante, costumi, occupazioni umane, animali, pesci, uccelli hanno propriet che dipendono dallinflusso di una stella. Tali relazioni sono elencate ampiamente nei cap. 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29. La malinconia, in relazione con Saturno, si scaccia usando oggetti che hanno qualche relazione con Giove, legato alla gioia o con qualsiasi altro oggetto in relazione con un astro nemico di Saturno, oppure stando lontano dai monaci che risentono dellinflusso di Saturno. Agrippa si spinge oltre e trascrive anche le attinenze tra le stelle e i regni o le province (lItalia sotto linflusso del Sole); tra le lettere e i corpi celesti. Conoscere i nessi tra mondo inferiore e mondo superiore utile perch consente di richiamare sulla materia i benefici di una stella. Dato che nessun corpo ha tutte le qualit dei corpi celesti, si rende necessario luso dei miscugli: lunione, il preciso dosaggio di pi sostanze d origine ad un corpo che possiede molte delle propriet positive degli astri a patto che il miscuglio sia amalgamato in modo tale che i singoli componenti siano difficilmente scindibili. Mondo superiore e mondo inferiore sono collegati come da una corda cos che, le vibrazioni prodotte dal primo si propagano lungo la corda arrivando sino al secondo ma, scrive Agrippa, muovendo una cosa inferiore, anche la superiore, a cui essa collegata, si muove come le corde in uno strumento ben accordato. Nel cap. XLI si parla del potere dei veleni: qui che Agrippa mostra la sua misoginia parlando di capelli duna donna mestruante, messi dentro il letame, che generano serpi e il bruciarli fa fuggire col loro odore i serpenti, perch hanno una tale virt venefica da avvelenare anche le bestie velenose. Prosegue con le fumigazioni, ideali per chi deve vaticinare perch impregnano facilmente laria e penetrano nello spirito preparando loracolo a ricevere le ispirazioni divine. Le fumigazioni sono utili anche per richiamare in un luogo degli spiriti: ci pu essere fatto per porre a guardia di un tesoro tali spiriti, che tormenterebbero colui che se ne renderebbe padrone. Gli unguenti possono avere effetto non solo su se stessi ma anche sugli altri. E trattato anche il modo di preparare gli anelli: quando qualche stella propizia in ascensione ed in aspetto favorevole con la Luna, o in congiunzione con essa, si prende una pietra e erba soggetta a questa stella ponendovi la pietruzza con lerba o la radice soggetta, senza tralasciare la iscrizione delle immagini, dei nomi, dei caratteri e i suffumigi. Pozzi, corti, patiboli e macellerie sono alcuni dei luoghi in cui Agrippa pone in relazione ai corpi celesti nel cap. XLVIII ed anche i colori sono elencati in riferimento ai sette pianeti ed ai quattro elementi. La luce riveste la sua importanza in magia: essa mette in moto le qualit di un essere, ecco perch Perci i magi non permettono che alcuna cosa sia coperta dallombra dun malato, ne

che le sue orine vengano esposte alla luce del sole o della luna, perch i loro raggi penetranti simpregnerebbero delle loro cattive qualit e diverrebbero nocivi ad altri corpi. Per la stessa ragione gli stregoni si preoccupano di proiettare la loro ombra su colui che intendono affascinare e in virt dello stesso principio la iena fa tacere i cani sfiorandoli con la sua ombra. Lampade, torce e candele, alimentate con opportuni liquidi, possono provocare determinate visioni (la pelle di serpente bruciata fa vedere serpenti). In realt, si pu davvero dire che alcune sostanze, diffuse nellambiente quando sono bruciate, possono indurre allucinazioni e alcuni odori possono provocare anzi provocano suggestioni. La fascinazione un legame tra lo stregone e il cuore di colui che oggetto del fascino. E dovuto allo spirito che proietta raggi attraverso gli occhi, per cui gli uomini vengono stregati da uno sguardo fisso e frequente. Tali raggi, simili a dardi, sono responsabili degli amori ardenti. Il capitolo LI contiene un insieme di comportamenti per procacciare o guarire certe malattie: alcuni davvero strambi, ad esempio: ci si preserva dai mali degli occhi, umettandoli tre volte con lacqua con cui ci si lavi i piedi. Ancora una volta, qualcosa messo in relazione con i corpi celesti: il caso di gesti, movimenti, atteggiamenti del corpo. Come si pu immaginare, a Saturno fanno riferimento il pianto, il battersi la testa, lo sguardo abbassato, luomo saturnino viene dipinto in questo modo: egli mormora col capo chino e gli occhi fissi al suolo e si rode in silenzio e rabbia e la sua parola parsimoniosa e misurata, inoltre, colorito tra il nero e il giallo, piccolezza degli occhi dalle sopracciglia congiunte. Su questo genere di segni si basano i vaticini emessi attraverso la Fisiognomia, la Metoposcopia e la Chiromanzia. Le divinazioni possono essere compiute nei modi pi vari: alcuni erano chiamati pedestri, perch tratti dagli animali quadrupedi; altri augurii perch si ricavavano dagli uccelli; altri, detti celesti, dal tuono e dalla folgore; altri, detti santi, dai sacrifici. Tra questi ultimi si chiamavano espiatori quei vaticini tratti durante i sacrifici dallo scampare della vittima allimmolazione, o dalla sua fuga dallaltare, o dalle strilla che emetteva prima di soccombere, o dal cadere su un lato del corpo piuttosto che sullaltro. Erano impiegati soprattutto gli uccelli. Volendo citare un paio di esempi si potrebbe dire che il volo a sinistra era presagio di fortuna, luccello che arrivava dalle spalle a destra indicava un cattivo presagio, anche se Agrippa nomina pi di una decina di criteri sul comportamento degli uccelli. Leoni, galli, topi, donnole, lepre, avvoltoi, cani, asini e tanti altri animali, forniscono indicazioni con cui il buon mago pu compiere divinazioni. Ci possibile perch gli animali sono illuminati dal senso della natura che conferisce loro una mirabile chiaroveggenza divinatoria, che consente ad esempio allavvoltoio di recarsi nei luoghi laddove avverranno delle carneficine o al cane di riconoscere i ladri. Atteggiamenti, voci, volo, incedere, colore e cibo sono caratteristiche che possono essere osservate negli animale e che consentono alcune divinazioni. Nel cap. LVII sono nominate alcune manzie: - La geomanzia predice le cose future merc i moti della terra, i suoi rumori, le sue convulsioni, le sue esalazioni. - Lidromanzia fa divinare con gli aspetti delle acque, il flusso e il deflusso, laccrescersi e lo straripare o il decrescere, la colorazione e simili altra cose, a cui si possono aggiungere le visioni che si compiono nelle acque. - Lecanomanzia, una specie di idromanzia in cui si faceva uso dun recipiente colmo dacqua e si adoperavano lamine doro o dargento tempestate di pietre preziose, sulle quali sincidevano dati nomi e caratteri. Alla lecanomanzia si pu anche ricollegare larte di divinare merc il piombo e la cera fusi versati in acqua fredda, in cui si rapprendono in determinate forme, che rendono manifeste le cose che desideriamo conoscere. - Citiamo altres i presagi tratti dai pesci. Si scavava un fossatello nella sabbia nelle vicinanze del mare e per conoscere lavvenire bastava gettarvi copia di cibarie. Lescavazione si riempiva dacqua e si popolava di pesci ammirabili e sconosciuti e dalle loro forme glindovini ritraevano i loro presagi.

- La piromanzia fa divinare con gli aspetti del fuoco, le comete, i colori del fuoco, le visioni che si formano nel fuoco. - La capnomanzia, cos chiamata dal fumo e derivata dallosservazione contemporanea della fiamma e del fuoco, nei loro colori suoni e movimenti, nonch nella loro direzione. Il capitolo LVIII un excursus che contiene diversi aneddoti su strani fenomeni magici, ad esempio morti che sono ritornati in vita, erbe che consentono di resistere alla fame e alla sete per dodici giorni, contadini rimasti a dormire per due stagioni (come in letargo) e poi ridestatisi. Le divinazioni possono avvenire anche attraverso i sogni, anzi, quei sogni che non sono residui della veglia ma che sono visioni causate dagli influssi dei corpi celesti. Ma Agrippa avverte: dato che tali visioni sono elargite a molte persone, non possibile enunciare regole costanti e uniche dinterpretazione sicch occorre ricordarsi bene i particolari dei sogni, porli a raffronto con le visioni successive e dallaccumulazione metodica delle proprie osservazioni ciascuno potr pervenire poco a poco a interpretare i propri sogni e a ricavarne esatti presagi. E possibile divinare il futuro anche desti. Tale capacit ricondotta allumore melanconico, quindi a Saturno, che ha il potere di spingere gli spiriti celesti a dirigersi nel corpo umano conferendo capacit divinatorie. Anche quelli in procinto di morire hanno la visione del futuro, perch, secondo Platone nella sua Repubblica, coloro che hanno i sensi meno eccitati intendono meglio e penetrano pi le cose e i loro legami essendo gi come rilanciati e non essendo pi soggetti allimpaccio del corpo, ricevono pi facilmente la luce delle rivelazioni divine. Nel cap. LXI cambia oggetto della dissertazione, il filosofo tedesco si concentra su sensi e passione umane. Viene ripresa la teoria secondo cui esistono due tipi di sensi, quelli esteriori (vista, udito, olfatto, gusto, tatto) e quelli interiori (senso comune, virt immaginativa, fantasia, memoria), per ogni senso sono enunciate caratteristiche e collocazione nel corpo. Lanima considerata il risultato della composizione di tre forze: naturale, animale e intellettuale. Esistono poi quattro passioni derivate dalla volutt (dilettazione, effusione, iattanza, malevolenza) e quattro generate dal dolore, vale a dire, orrore, tristezza, timore, dispiacere o invidia. Le passioni, dice Agrippa, si ripercuotono anche sul corpo e sugli spiriti: la tristezza fa diventare lividi, la gioia fa dilatare il cuore, esalta gli spiriti, il timore li deprime. Dopo essere stato accerchiato dai nemici, lira di Alessandro Magno, gli fece schizzare fiamme dal corpo. Le passioni possono generare persino malattie ed anche effetti meravigliosi: un uomo nato muto, dopo una forte paura, inizi a parlare. Le passioni dellanima possono avere effetto anche in un corpo diverso dal proprio: gli stregoni riescono ad affascinare solo guardando in modo fisso qualcuno, il basilisco pu uccidere qualcuno con lo sguardo, un corpo infermo ne infetta un altro e per lo stesso motivo i filosofi sconsigliano di frequentare gli uomini malvagi e disgraziati. Per operare efficacemente in Magia, necessario avere fede costante, cio un fermo attaccamento ad unintenzione fissa perch, anche se vero che la fede produce effetti meravigliosi anche nelle operazioni false, la sfiducia corrompe la virt danimo delloperatore. La fiducia, e leccitazione dello spirito, fa si che lanima si congiunga con le intelligenze superiori, permettendo di pervenire a pratiche magiche pi ammirabili. Agrippa riconosce potere nelle pratiche magiche delle imprecazioni e delle iscrizioni della scrittura, in particolar modo quella ebraica pi efficace e significativa, avendo maggiori rapporti coi corpi celesti e col mondo. Il libro termina con promessa di trattare sui rapporti fra numeri e lettere nei libri successivi, per poter porre fine al presente.

De Occulta Philosophia libri tres


Agrippa von Nettesheim 1533

Libro Primo La magia naturale

Considerazioni e riassunto di Pasquale Pacella Traduzione tratta da http://www.ousia.it

Henrici Cornelii Agrippae ab Nettesheym a consiliis et archivis indiciarii sacrae Caesarae majestatis de Occulta Philosophia libri tres.

Nihil est opertum quod non reveletur et occultum quod non sciatur. Matthaei X. Cum gratia et privilegio Caesarae majestatis ad riennium.

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